DUOMO DI TRENTO Martedì 15 APRILE 2014 - WebDiocesi · Prese la mano della bambina e le disse:...
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ARCIDIOCESI DI TRENTO
Adorazione dell’Eucaristia
Per il mondo del Lavoro e del sociale
DUOMO DI TRENTO
Martedì 15 APRILE 2014
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Guida: la Settimana Santa è una proposta di fede, in quanto invita
ad essere in profonda comunione di spirito e di vita con il Signore Gesù,
che ora contempliamo presente nell’Eucarestia. Il Cristo, Figlio di Dio fatto
persona, morto e risorto, è il custode della nostra vita; egli ci accoglie nella
sua persona come rifugio nelle tempeste della vita e ci consola, ci dona
speranza e grazia affiché la nostra esistenza sia ricca di fede e di bene. In
questa adorazione chiediamo a nostra volta il dono del custodirci
reciprocamente. Apriamo alla presenza eucaristica di Gesù con il canto
INIZIO - Canto: Servire è regnare ( Gen Verde)
Guardiamo a Te che sei Maestro e Signore: chinato a terra stai, ci mostri che l’amore è cingersi il grembiule, sapersi inginocchiare, ci insegni che amare è servire Fa’ che impariamo, Signore, da Te, che il più grande è chi più sa servire, chi si abbassa e chi si sa piegare, perché grande è soltanto l’amore. E ti vediamo poi, Maestro e Signore, che lavi i piedi a noi che siamo tue creature; e cinto del grembiule, che è il manto tuo regale, c’insegni che servire è regnare. Fa’ che impariamo, Signore, da Te, che il più grande è chi più sa servire, chi si abbassa e chi si sa piegare, perché grande è soltanto l’amore.
Devin Montagne, Istituzione dell'Eucarestia
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Presidente: Nel nome del Padre, del Figlio, dello Spirito Santo. Tutti: Amen
Presidente: Grazia a voi e pace, da Colui che è, che era e che viene, da Gesù Cristo, il testimone fedele, il primogenito dei morti e il principe della Pace. (Ap. 1,4-6)
Tutti: E con il tuo Spirito.
Presidente: A Colui che ci ama e ci ha liberati dai nostri
peccati con il suo sangue, che ha fatto di noi un regno di sacerdoti per il suo Dio e Padre, a Lui la gloria e la potenza nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen
Creati per custodire e coltivare
Guida: la persona è creata dal Padre con la missione di coltivare
custodire il giardino che noi intendiamo essere il creato, l’ambiente, ma
soprattutto la persona umana. Nel progetto del creatore, infatti, siamo
chiamati a prenderci cura della nostra vita e di quella degli altri. Il Cristo
nella sua vita terrena e nella sua presenza eucaristica si china su di noi, feriti
dal male, e ci cura finchè non possiamo riprendere il cammino. Ascoltiamo la
Parola che ci fa conoscere il progetto di Dio.
Dal libro della Genesi (2,9-10.15-24) Poi il Signore Dio piantò un giardino in Eden, a oriente, e vi collocò l'uomo che aveva plasmato. Il Signore Dio fece germogliare dal suolo ogni sorta di alberi graditi alla vista e buoni da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino e l'albero della conoscenza del bene e del male. Il Signore Dio prese l'uomo e lo pose nel giardino di Eden, perché lo coltivasse e lo custodisse. Il Signore Dio diede questo comando all'uomo: "Tu potrai mangiare di tutti gli alberi del giardino, ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non devi mangiare, perché, nel giorno in cui tu ne mangerai, certamente dovrai morire".
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E il Signore Dio disse: "Non è bene che l'uomo sia solo: voglio fargli un aiuto che gli corrisponda". Allora il Signore Dio plasmò dal suolo ogni sorta di animali selvatici e tutti gli uccelli del cielo e li condusse all'uomo, per vedere come li avrebbe chiamati: in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ognuno degli esseri viventi, quello doveva essere il suo nome. Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli animali selvatici, ma per l'uomo non trovò un aiuto che gli corrispondesse. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e richiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio formò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse: "Questa volta è osso dalle mie ossa, carne dalla mia carne. La si chiamerà donna, perché dall'uomo è stata tolta". Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e i due saranno un'unica carne. Parola di Dio
Silenzio
Guida: in questo primo momento di silenzio possiamo adorare e
pregare personalmente o farci aiutare da questa parole scritte dal
presbitero Henri J. M. Nouwen (Nijkerk, 24.01.1932 – Hilversum,
02.10.1996 scrittore olandese di religione cattolica):
Ti prego, Signore,
fa’ che i grandi talenti che tu hai dato alle tue creature
non cadano nelle mani delle potenze e dei principati per i
quali la morte è sia un mezzo che un fine.
Aiutaci a comprendere che le risorse nascoste nella tua
terra sono fatte per nutrirci a vicenda, per guarirci a
vicenda, per offrirci riparo a vicenda, per fare di questo
mondo un luogo dove uomini, donne e bambini di tutte le
razze e di tutte le nazioni possano vivere in pace.
Donaci nuovi profeti che possano parlare apertamente, in
modo convincente e con amore ai potenti, ai presidenti, ai
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politici, alle autorità della Chiesa, e a tutti gli uomini di
buona volontà, profeti che possano promuovere la pace
anziché la guerra.
Signore, affrettati ad aiutarci. Non venire troppo tardi!
Amen Guida: Francesco, vescovo di Roma, ha iniziato il suo ministero
petrino riflettendo sulla missione di san Giuseppe nella marzo dello scorso
anno. Ne ascoltiamo un breve parte.
«Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’Angelo del Signore e
prese con sé la sua sposa» (Mt 1,24). In queste parole è già
racchiusa la missione che Dio affida a Giuseppe, quella di
essere custos, custode. Custode di chi? Di Maria e di Gesù; ma
è una custodia che si estende poi alla Chiesa, come ha
sottolineato il beato Giovanni Paolo II: «San Giuseppe, come
ebbe amorevole cura di Maria e si dedicò con gioioso impegno
all’educazione di Gesù Cristo, così custodisce e protegge il suo
mistico corpo, la Chiesa, di cui la Vergine Santa è figura e
modello» (Esort. ap. Redemptoris Custos, 1).
Come esercita Giuseppe questa custodia? Con discrezione, con
umiltà, nel silenzio, ma con una presenza costante e una fedeltà
totale, anche quando non comprende. […] Come vive Giuseppe
la sua vocazione di custode di Maria, di Gesù, della Chiesa?
Nella costante attenzione a Dio, aperto ai suoi segni,
disponibile al suo progetto, non tanto al proprio; ed è quello
che Dio chiede a Davide, come abbiamo ascoltato nella prima
Lettura: Dio non desidera una casa costruita dall’uomo, ma
desidera la fedeltà alla sua Parola, al suo disegno; ed è Dio
stesso che costruisce la casa, ma di pietre vive segnate dal suo
Spirito. E Giuseppe è “custode”, perché sa ascoltare Dio, si
lascia guidare dalla sua volontà, e proprio per questo è ancora
più sensibile alle persone che gli sono affidate, sa leggere con
realismo gli avvenimenti, è attento a ciò che lo circonda, e sa
prendere le decisioni più sagge. In lui cari amici, vediamo
come si risponde alla vocazione di Dio, con disponibilità, con
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prontezza, ma vediamo anche qual è il centro della vocazione
cristiana: Cristo! Custodiamo Cristo nella nostra vita, per
custodire gli altri, per custodire il creato!
silenzio
Guida: Il bisogno di essere custoditi, protetti, accompagnati è
iscritto nel cuore della persona. La riflessione biblica invita a rifugiarsi in
Dio, a cercare la sua custodia. Pregheremo a due cori con il Salmo 121: il
primo nella bancata alla vostra destra.
Alzo gli occhi verso i monti:
da dove mi verrà l'aiuto?
Il mio aiuto viene dal Signore:
egli ha fatto cielo e terra.
Non lascerà vacillare il tuo piede,
non si addormenterà il tuo custode.
Non si addormenterà, non prenderà sonno
il custode d'Israele.
Il Signore è il tuo custode,
il Signore è la tua ombra e sta alla tua destra.
Di giorno non ti colpirà il sole,
né la luna di notte.
Il Signore ti custodirà da ogni male:
egli custodirà la tua vita.
Il Signore ti custodirà quando esci e quando entri,
da ora e per sempre. Gloria…
Silenzio di adorazione
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Canto: Davanti al crocifisso (da una preghiera di S. Francesco di Assisi, musica di Fr. F.Patton)
O alto e glorioso Dio, illumina el core mio, dame fede diritta, speranza certa, carità perfetta, umiltà profonda, senno e cognosemento che io servi li toi comandamenti.
Prendersi cura: vocazione di tutti e tutte
Guida: Il male spinge le persone a chiudersi in se stesse, a porsi al
centro di tutto, ad esprimere scelte di narcisismo e di supremazia sugli altri.
Dio Padre, creandoci a sua immagine e somiglianza, ci chiama ad uscire da
noi stessi, ad offrire la nostra persona per un progetto di bene, a prenderci
cura gli uni degli altri. Per rafforzarci in questa chiamata e a farla diventare
una scelta di vita ascoltiamo ora la Parola del Signore.
Canto al Vangelo
Lode a te, o Cristo, Re di eterna gloria (x 2) Signore, tu sei veramente il Salvatore del mondo, dammi dell’acqua viva perché non abbia più sete. Lode a te, o Cristo, Re di eterna gloria (x 2)
Dal vangelo secondo Marco (5,21-43)
Essendo Gesù passato di nuovo in barca all'altra riva, gli si radunò
attorno molta folla ed egli stava lungo il mare. E venne uno dei capi
della sinagoga, di nome Giàiro, il quale, come lo vide, gli si gettò ai
piedi e lo supplicò con insistenza: "La mia figlioletta sta morendo:
vieni a imporle le mani, perché sia salvata e viva". Andò con lui.
Molta folla lo seguiva e gli si stringeva intorno.
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Ora una donna, che aveva perdite di sangue da dodici anni e aveva
molto sofferto per opera di molti medici, spendendo tutti i suoi averi
senza alcun vantaggio, anzi piuttosto peggiorando, udito parlare di
Gesù, venne tra la folla e da dietro toccò il suo mantello. Diceva
infatti: "Se riuscirò anche solo a toccare le sue vesti, sarò salvata".E
subito le si fermò il flusso di sangue e sentì nel suo corpo che era
guarita dal male.
E subito Gesù, essendosi reso conto della forza che era uscita da lui,
si voltò alla folla dicendo: "Chi ha toccato le mie vesti?". 1I suoi
discepoli gli dissero: "Tu vedi la folla che si stringe intorno a te e dici:
"Chi mi ha toccato?"". Egli guardava attorno, per vedere colei che
aveva fatto questo. E la donna, impaurita e tremante, sapendo ciò
che le era accaduto, venne, gli si gettò davanti e gli disse tutta la
verità. Ed egli le disse: "Figlia, la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e
sii guarita dal tuo male".
Stava ancora parlando, quando dalla casa del capo della sinagoga
vennero a dire: "Tua figlia è morta. Perché disturbi ancora il
Maestro?". Ma Gesù, udito quanto dicevano, disse al capo della
sinagoga: "Non temere, soltanto abbi fede!". E non permise a nessuno
di seguirlo, fuorché a Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di
Giacomo. Giunsero alla casa del capo della sinagoga ed egli vide
trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Entrato, disse loro:
"Perché vi agitate e piangete? La bambina non è morta, ma dorme". E
lo deridevano. Ma egli, cacciati tutti fuori, prese con sé il padre e la
madre della bambina e quelli che erano con lui ed entrò dove era la
bambina. Prese la mano della bambina e le disse: "Talità kum", che
significa: "Fanciulla, io ti dico: àlzati!". E subito la fanciulla si alzò e
camminava; aveva infatti dodici anni. Essi furono presi da grande
stupore. E raccomandò loro con insistenza che nessuno venisse a
saperlo e disse di darle da mangiare.
Parola del Signore
Riflessione del presidente dell’adorazione eucaristica
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Canto: Resto con Te ( Gen Verde)
Seme gettato nel mondo, Figlio donato alla terra, il tuo silenzio custodirò. In ciò che vive e che muore Vedo il tuo volto d'amore: sei il mio Signore e sei il mio Dio.
lo lo so che Tu sfidi la mia morte, io lo so che Tu abiti il mio buio. Nell'attesa del giorno che verrà resto con Te.
(Stacco musicale)
Nube di mandorlo in fiore dentro gli inverni del cuore è questo pane che Tu ci dai. Vena di cielo profondo Dentro le notti del mondo è questo vino che Tu ci dai.
lo lo so che Tu sfidi la mia morte, io lo so che Tu abiti il mio buio. Nell'attesa del giorno che verrà resto con Te.
(Interludio)
Tu sei Re di stellate immensità e sei Tu il futuro che verrà, sei l' amore che muove ogni realtà e Tu sei qui……Resto con Te.
Adorazione personale
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PREGHIERE DEI FEDELI
Presidente:la vocazione alla custodia ci è donata nella fede in Cristo,
nel battesimo, nella cresima e nella celebrazione dell’Eucaristia. Vocazioni
specifiche come l’ordine sacro ed il matrimonio hanno dentro di sé modi
specifici di custodia. Preghiamo affinché possiamo rispondere
positivamente a questa chiamata:
Lettore: preghiamo insieme dicendo,
Custodiscici nella Tua Grazia o Signore.
1. Per la Tua Chiesa: scegliendo la povertà ed i poveri, riesca
a testimoniare la Salvezza di Cristo e si mostri come la
comunità che sa custodire ogni persona e la Pasqua di
Cristo la liberi da ogni tentazione e compromesso con il
male, affinché annunci con fedeltà e purezza il Regno di
Dio; preghiamo.
2. Perché i cristiani sappiano incarnare la logica del vangelo
vivendo con sobrietà e aderendo ai valori della fraternità e
della responsabilità, per affrontare la crisi attuale
proponendo il progetto di Dio che dà valore alla persona
umana in ogni ambito della vita; preghiamo.
3. Per tutti i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, per i
giovani che non riescono a trovare lavoro, per chi teme per
il proprio futuro, trovino aiuto nella politica, nei sindacati e
in una crescita del senso di responsabilità di tutti, affinché
non sia dato loro un semplice contentino, ma la possibilità
nuova di lavoro e partecipazione alla vita della Comunità;
preghiamo.
4. Per i lavoratori ammalati o rimasti invalidi sul lavoro;
trovino sostegno in questa società e non siano lasciati soli
attraverso un supplemento di responsabilità e fraternità. Per
coloro che hanno perso la vita sul luogo del lavoro,
ottengano da Dio la vera pace; preghiamo.
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5. Per i governanti e tutti i politici, affinché sappiano
convertire costantemente la propria coscienza al Bene
comune, chiedano il dono della sapienza e della custodia
delle persone a loro affidate, per scegliere la pace nella
giustizia e si adoperino per garantire a tutti ciò che ciascuno
ha bisogno per realizzare la propria esistenza; preghiamo
Il presidente della celebrazione introduce il PADRE NOSTRO
Cel.: O Padre, Tu ci chiedi di seguirti fino alla morte e alla morte di
croce. Aiutaci Tu ad abbracciare liberamente questa alta
missione. Te lo chiediamo per Cristo nostro Signore.
Tutti: Amen
Canto: Custodiscimi ( tradizionale ebraico)
Ho detto a Dio, senza di Te, alcun bene non ho, custodiscimi. Stupenda è la mia eredità, benedetto sei Tu, sempre sei con me.
Custodiscimi, mia forza sei Tu Custodiscimi, mia gioia Gesù! Custodiscimi, mia forza sei Tu Custodiscimi, mia gioia Gesù!
Ti pongo sempre innanzi a me Al sicuro sarò, mai vacillerò! Via, Verità e Vita sei, mio Dio credo che tu mi guiderai.
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Arcidiocesi di Trento
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