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IMPIANTI DI DEPURAZIONE BIOLOGICA SANOclean DA 4 A 500 AE

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IMPIANTI DI DEPURAZIONEBIOLOGICA SANOclean

DA 4 A 500 AE

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Depuratori biologici SANOclean

Premessa

Gli scarichi civili, sia domestici che industriali, sono le principali fonti diinquinamento delle risorse idriche e del suolo.

Essi possono provenire da insediamenti privi di recapito in fognatura o daagglomerati dotati di solo pre-trattamento (ad es. fosse Imhoff). L’apportoinquinante di tali reflui deriva normalmente da concentrazioni variabili disostanze organiche, di azoto ammoniacale e nitrico, di fosfati e materiale solidoin sospesione.

Le norme di riferimento

Il testo unico ambientale (D. Lgs. 3 Aprile 2006 n°152 e s.m.i.) stabilisce precisivalori per lo scarico delle acque nere sia in fognatura che in acque superficiali esul suolo. Nel caso di liquami di provenienza civile si devono osservare inparticolare, tra gli altri, i limiti previsti per COD, BOD 5, pH, colore, odore,solidi, azoto totale e fosforo totale.

La tabella sottostante riepiloga i limiti di concentrazione allo scarico deiparametri più significativi distinti per tipo di recapito finale ai sensi del testounico ambientale sopracitato.

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Il testo unico ambientale precisa che, anche per gli scarichi prodotti daagglomerati di dimensioni modeste, occorre prevedere, oltre al sistema diraccolta, un trattamento specifico di depurazione per raggiungere i limiti diconcentrazione richiesti allo scarico finale nel corpo recettore.

La norma italiana UNI EN 12566 fissa i criteri di costruzione, efficacia ecertificazione degli impianti di depurazione per acque nere.

Dal 1 novembre 2010, per gli impianti di depurazione delle acque nere dipotenzialità inferiore a 50 A.E., sono obbligatori in tutta Europa la marcaturaCE, la dichiarazione di prestazione e la certificazione a cura di ente terzonotificato.

La tecnica di depurazione

In presenza di uno scarico civile proveniente da piccoli insediamenti (da 4 a500 A.E.) quindi, se si devono scaricare i reflui in acque superficiali o sul suolo(in alcuni casi anche in fognatura), è necessario dotarsi di un impianto didepurazione biologica.

E' importante evidenziare la grande variabilità quantitativa degli scarichi deipiccoli insediamenti: le portate sono generalmente assai elevate nelle oremattutine e nelle prime ore serali, molto basse se non nulle nelle ore notturne.Tale andamento delle portate si riflette anche sulle concentrazioni. E' pertantofondamentale che le soluzioni depurative adottate tengano in considerazionetale particolare peculiarità.

Il trattamento biologico delle acque reflue civili sfrutta l’azione di degradazionedi specifiche popolazioni batteriche che utilizzano le sostanze inquinanti comesubstrato per il loro metabolismo. In questo modo, i contaminanti presenti informa disciolta nel refluo in ingresso, non abbattibili nelle fasi iniziali diseparazione per gravità, sono convertiti in materiale cellulare sedimentabile,rimosso poi per decantazione finale.

Sono di norma utilizzati impianti a “letto percolatore”, “biorulli” o, conmaggiore frequenza, impianti “a fanghi attivi”.

In questi ultimi la biomassa è liberamente sospesa nel liquame all’interno delreattore biologico.

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Al fine di degradare le sostanze inquinanti presenti nello scarico, la biomassarichiede quantitativi variabili di sostanze ossidanti.

Se il processo è aerobico (rimozione del BOD 5) è necessario fornire ossigeno,ad esempio mediante insufflazione nel liquame di bolle d’aria di piccole omedie dimensioni, se il processo è anossico (rimozione dell’azoto nitrico) illiquame non deve essere ossigenato.

A seconda che le fasi di trattamento aerobiche e anaerobiche avvengano omeno nello stesso comparto, sarà necessario intervenire diversamente suimeccanismi di aerazione (regolazione della soffiante) e sulla temporizzazionedelle varie fasi del ciclo di depurazione.

La disponibilità di sostanza organica biodegradabile è condizione necessariaper la crescita e la sopravvivenza delle colonie batteriche.

I normali reflui civili (esenti cioè da sostanze tossiche potenzialmente nociveper i batteri) offrono un ambiente ideale per la loro proliferazione.

In circa 4 settimane, un impianto biologico alimentato con scarichi civili“normali”, si autoinnesca e raggiunge una situazione operativa di regime.

La tecnologia SBR

La discontinuità quali-quantitativa degli scarichi nei piccoli insediamenti èestrema.

I percorsi della fognatura sono molto brevi e per questo i flussi di punta checonfluiscono ai depuratori sono praticamente istantanei.

Gli impianti di depurazione tradizionali a flusso continuo, nonsufficientemente elastici, manifestano problemi di funzionamento e quindi nonsono in grado di garantire effluenti accettabili.

Lo schema di funzionamento sequenziale degli impianti SBR (Sequencing BatchReactor), nei piccoli insediamenti, risulta il più adatto.Ha infatti una fase di predepurazione, omogenizzazione ed accumulo nellaquale è stoccato il refluo che viene successivamente convogliato alla fase attivasecondo tempi predeterminati.

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Le successive fasi di depurazione (aerazione/pausa/sedimentazione)avvengono in completa quiete, non disturbate dall’alimentazione e dalloscarico. In particolare la fase di sedimentazione avviene a velocità ascensionalenulla e ciò garantisce un’elevata efficienza di separazione dei fanghi. Sono numerosi i vantaggi della tecnica SBR rispetto ai sistemi tradizionali ed aquelli a fanghi attivi: tutta la biomassa rimane nel reattore e non occorre quindieffettuare il riciclo interno dei fanghi di processo; in un'unica vasca sisuccedono le fasi di carico, attivazione con ossigenazione intermittente,sedimentazione, scarico, riciclo fanghi di esubero e, se necessario, nitro-denitrificazione e defosfatazione (nei depuratori a fanghi attivi le fasi difunzionamento prevedono la realizzazione di minimo due vasche: reattore esedimentatore secondario); è possibile fissare con precisione la durata diciascuna fase di trattamento rendendo gli impianti estremamente flessibili (isistemi tradizionali hanno volumi e conseguenti tempi di residenza predefiniti).

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I vantaggi della tecnologia SBR

I principali vantaggi offerti dal processo di depurazione di tipo SBR sono iseguenti:

Flessibilità nel trattamento di scarichi quali-quantitativamente variabili. I reflui sonoaccumulati ed omogeneizzati per un tempo sufficientemente lungo, pari alladurata di un ciclo di trattamento, con conseguente grande resistenza aglieventuali shock;

Flessibilità della fase biologica i cui tempi di processo possono essere variati anchein fase gestionale con miglioramento nella rimozione di carbonio organico,nutrienti ed inquinanti diversi;

Efficienza elevata della fase di sedimentazione. Tale fase avviene in assenza dellaturbolenza indotta dal moto ascensionale dell’effluente e per un tempo che puòessere regolato in funzione delle caratteristiche di sedimentabilità del fangoattivo. Il tutto si traduce nell'assenza di vie preferenziali (short circuiting) e in unvalore di concentrazione solida allo scarico molto basso (si tenga presente chela frazione solida si abbina spesso a microinquinanti). Per impianti SBResistono evidenze sprimentali che mostrano l'elevata sedimentabilità (SVI <80cc/g) e resistenza agli shock meccanici del fango attivato.

Assenza di ricircolo dei fanghi. I fanghi, rimanendo nel reattore, consentono diutilizzare molto efficacemente la sostanza organica per la denitrificazione.Questo aspetto è particolarmente importante nel caso di reflui con bassirapporti COD/N. L'assenza di pompe di ricircolo comporta inoltre unasemplificazione impiantistica notevole con conseguente vantaggio economico;

Gestione flessibile. E' possibile attuare diverse strategie operative per adeguare ilfunzionamento alle caratteristiche del refluo.

Capacità di rimozione di inquinanti organici bioresistenti che rendono questo sistemaparticolarmente indicato al trattamento dei reflui di natura industriale;

Maggiore efficienza di trasferimento dell'ossigeno nella fase di aerazione, dato chedurante le fasi di carico e attivazione la concentrazione di ossigeno discioltodiminuisce sino a valori prossimi allo zero (efficienze di trasferimento del 10-30%);

Ingombri ridotti in quanto attivazione e sedimentazione avvengono nellamedesima vasca.

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Gli impianti di depurazione MALL - Pozzoli Depurazione s.r.l. modelloSanoclean SBR, forniscono i seguenti ulteriori vantaggi impiantistici:

Certificazioni. I depuratori biologici con capacità fino a 50 A.E. sono certificati emarcati CE da ente terzo notificato ai sensi delle normative armonizzate UNIEN 12566;

Efficacia. Gli impianti, se correttamente installati e sottoposti a periodicamanutenzione programmata a cura di tecnici specializzati, consentono ilrispetto dei limiti allo scarico richiesti dal vigente testo unico ambientaleD.LGS. 152/06 e s.m.i.;

Impianti compatti ed interrati. E' quindi annullato l'influsso della temperaturaesterna (le rigide temperature invernali e quelle calde estive limitano l'efficaciadegli impianti biologici che raggiungono il loro funzionamento ideale contemperature comprese tra 18 e 25°C);

Statica ed impermeabilità. Gli impianti hanno prestazioni garantite per ciò checoncerne statica ed impermeabilità (versione di c.a. prefabbricato perinstallazioni anche in zone di transito pesante);

Dimensionamento. Sia il reattore biologico, sia il comparto di pretrattamento sonoprovvisti di idoneo franco di sicurezza;

di norma sono previsti 3 o 4 cicli giornalieri di funzionamento (dirispettivamente 8 o 6 ore cadauno) in cui la fase di pausa può essere utilizzataper eventuali future calibrazioni del depuratore.

Tecnica innovativa. Lo spostamento del refluo da un comparto all’altrodell’impianto (per impianti sino a 200 AE) avviene tramite air lift sfruttandol’effetto trascinante di una colonna di acqua ed aria compressa realizzatacollegando alla soffiante, tramite le elettrovalvole, tubi da 19 mm di diametro(il cui colore è diverso a seconda della funzione e corrisponde ad una specificaelettrovalvola);

Semplicità / economicità. La manutenzione è estremamente semplice, sicura edeconomica: tutte le operazioni necessarie sono eseguite dal quadro comandi,senza necessità di intervento dell'autospurgo e senza che il personale tecnicodebba scendere in vasca;

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Fabbrica

Produzione armature

Vasche di c.a.

Basso consumo energetico. La presenza del sistema d-pac che adegua ilfunzionamento dell'impianto al reale afflusso di refluo (riduce i cicli inpresenza di sottocarico) hanno un basso consumo energetico;

Qualità. Le vasche di cemento armato qualità C35/45 (B45) sono realizzatecome da DIN 4034-4261-DIN EN 124 e sono prodotte sotto controllo diqualità utilizzando le più moderne tecnologie;

Negli impianti di potenzialità maggiore di 200 AE la tecnica è installata in vasca(escluse le soffianti ed il quadro comandi che sono alloggiati in appositoarmadio); tutte le parti tecniche sono di primaria marca (KSB, Siemens, Beckerecc.); l’armadio comandi è fornito completamente montato internamente, giàdotato di idoneo basamento pronto da interrare;

Telecontrollo. Tutti gli impianti possono essere dotati di sistema di telecontrolloSanoweb per la gestione consultiva e dispositiva da remoto; ciò consente diottimizzare la gestione e la manutenzione dell'impianto, minimizzando i costi diesercizio;

Versatilità. Il sistema SBR è adattabile anche a vasche di impianti esistenti.

La capacità di depurazione – Versioni SANOclean

Sono disponibili due versioni impiantistiche.

- Versione base Sanoclean S: valori ottenibili allo scarico finale COD ≤ 150mg/l, BOD5≤ 40 mg/l;

- Versione ampliata con nitro-denitro-defosfatazione Sanoclean XL: valoriottenibili allo scarico finale COD ≤ 90 mg/l BOD 5 ≤ 20 mg/l NH 4-N ≤ 10mg/l Ntot ≤ 25 mg/l PO4-P ≤ 2 mg/l.

Nella gamma da 4 a 50 A.E. i depuratori Sanoclean possiedono laDichiarazione di Prestazione ufficiale ai sensi del Regolamento EU 305/11 edella normativa armonizzata UNI EN 12566/3, che specifica le portategiornaliere ammissibili, i relativi carichi nominali e le prestazioni diabbattimento ottenibili.

La gamma di impianti disponibili è suddivisa in tre sezioni a seconda dellapotenzialità in abitanti equivalenti (A.E.) e delle caratteristiche peculiari di ognisezione.

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Il dimensionamento

I depuratori Sanoclean sono idonei alla depurazione delle acque reflue nere egrigie, provenienti dal metabolismo umano e dall'utilizzo di cucine, serviziigienici ed attrezzature domestiche.

Non è concessa l'immissione al depuratore di acque piovane.

Il dimensionamento degli impianti Sanoclean avviene in conformità a quantoriportato nei più accreditati testi scientifici di settore e a quanto previsto dallenorme DIN 4261 ed EN 12566.

Per effettuare una scelta del modello di impianto corretto occorre conoscere iseguenti dati principali:

- numero di abitanti equivalenti allacciati (A.E.);

- origine del refluo (tipologia di attività che origina lo scarico);

- nuova costruzione oppure adeguamento di depuratore esistente;

- disponibilità di spazio per l'installazione dell'impianto;

- tipologia di carico cui sono sottoposte le vasche (installazione in zonacarrabile, in zona a verde);

- limiti allo scarico da rispettare (tipo recettore);

- posizione dell'armadio comandi e distanza dalle vasche; - quota scorrimento ingresso;

- livello di massima insorgenza della falda sotterranea;

- accessibilità del cantiere, eventuali condizioni particolari per lo scarico con autogrù delle vasche;

- caratteristiche della linea di scarico (soprattutto per quanto concerne il sistema di ventilazione).

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Sanoclean

Per quanto concerne i carichi inquinanti specifici, analogamente alle procedureadottate per gli altri tipi di impianti biologici, si considera che un abitanteequivalente corrisponda giornalmente a 60 g BOD 5, 120 g COD, 13 g di Ntotale, 2 g PO4-P e circa 150 litri di refluo.

Il dimensionamento considera un carico volumetrico pari a 0,20 kgBOD5/m3d, indice del fango di 100 ml/g, concentrazione di biomassa di 4kg/m3, età del fango di 25 giorni, rapporto di ricambio di 0,35.

Il volume specifico garantito negli impianti Sanoclean corrisponde a 300litri/A.E. sia per la fase di pretrattamento, sia per la fase di attivazione.

Il funzionamento dell'impianto SANOclean

Nel sistema SANOclean i processi di depurazione avvengono secondo distintefasi in successione che compongono un ciclo di trattamento completo.

L'impostazione standard prevede 4 cicli giornalieri di 6 ore cadauno, con le fasidi carico e scarico impostate nei picchi di portata giornalieri dipendenti dal tipodi attività che genera il refluo.

In successione si ritrovano in ogni ciclo le seguenti fasi di processo:

Sgrossatura meccanica del liquame grezzo in ingresso (tramite sedimentazioneoppure grigliatura);

Predepurazione meccanica e accumulo. Nel comparto di sedimentazione primaria edomogeneizzazione del refluo avvengono sia la rimozione dei materialigrossolani e delle sostanze flottanti (oli, grassi), sia la decantazione dellefrazioni sedimentabili e dei fanghi primari e secondari. In questa sezione èricavato anche un volume di accumulo per l’alimentazione al reattore (talevolume si ricava dalla differenza tra la portata in ingresso e quella dialimentazione al reattore in base al numero di cicli giornalieri che, per disporredi un idoneo franco di sicurezza, è raddoppiato).

Il volume così determinato consente, in caso di guasto al depuratore, unaccumulo tampone che garantisce di far fronte ad un giorno di caricodell’impianto.

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Alimentazione del liquame al reattore (tramite air lift di carico per impianti sino a200 AE, tramite pompa negli impianti maggiori). Questa fase dura di normafino a 30 minuti dopodichè si arresta una volta raggiunto il livello massimostabilito nel comparto di attivazione oppure una volta esaurito il tempomassimo impostato dal processore;

Aerazione con piatti ossigenatori a membrana immersi in vasca e collegati allasoffiante collocata esternamente nell’armadio comandi. La modalità d-pacmonitora il livello idrico in accumulo e, in dipendenza dal regime di carico(sottocarico/normale/sovraccarico), il depuratore regola automaticamente l’attività diaerazione della soffiante.

In attivazione avviene l’ossidazione biologica del carico contaminante ad operadelle popolazioni batteriche che costituiscono i fanghi attivi. La presenza di nutrienti, la disponibilità di ossigeno ed un’adeguata intensità dimiscelazione assicurano condizioni ottimali per la crescita e l’attività dellabiomassa. La soffiante garantisce, oltre all’apporto necessario di ossigeno, la correttamiscelazione tra fango attivo e liquame, fondamentale anche per una correttadenitrificazione.

Attraverso le fasi cicliche di carico, aerazione intermittente e scarico nel sistemasi creano le condizioni aerobiche e anaerobiche necessarie per la rimozione delcarico organico, dell’azoto ammoniacale e dei nitrati.

L’arrivo del nuovo refluo al comparto di attivazione crea la movimentazionedel fango sedimentato durante il ciclo precedente.

La quota di esubero è convogliata alla predepurazione;

Fase anaerobica per la denitrificazione (per impianti Sanoclean versione XL);

Abbattimento aerobico del carico organico, nitrificazione (per impianti Sanocleanversione S ed XL);

Dosaggio del policloruro di alluminio per la defosfatazione (per impianti Sanocleanversione XL);

Postaerazione della miscela liquame-fango;

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Sedimentazione dei fanghi attivi. Nel sistema SANOclean i processi di abbattimento di COD e BOD5,nitrificazione, eliminazione biologica del fosforo, denitrificazione esedimentazione secondaria avvengono in un'unica vasca;

Decantazione dell‘acqua trattata e separazione dello strato chiarificato di superficieche viene avviato allo scarico (tramite air lift di scarico per impianti sino a 200AE, tramite pompa negli impianti maggiori);

Allontanamento dei fanghi d‘esubero (tramite air lift di carico per impianti sino a 200AE, tramite pompa negli impianti maggiori);

Pausa di riserva;

Inizio di un nuovo ciclo con l’alimentazione di altro liquame grezzo al reattore.

La durata delle singole fasi è preimpostata in fabrica e gestita dal PLC dicomando.

Ogni depuratore ha un proprio programma di depurazione con elenco delladurata di tutte le sezioni di trattamento.

Tutte le funzioni dei depuratori Sanoclean sono regolate dal microprocessore(programmato in fabbrica).

Dal display è possibile ricavare numerose indicazioni: la fase di processo infunzione, i minuti mancanti al termine della fase stessa ed all'inizio dellasuccessiva, le ore di attività e quelle complessive dall'inizio della messa inesercizio.

L’allarme visivo lampeggia per segnalare un eventuale disturbo econtemporaneamente viene emesso anche un segnale acustico.

La modalità di funzionamento dell’impianto durante l’esercizio è quellaautomatica, quella manuale è utilizzata in fase di manutenzione.

Terminata l'installazione del depuratore e riempite le vasche con acqua pulita, ilpersonale autorizzato provvede alla messa in funzione dell'impianto (vedipagina 20).

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Gamma

Gli impianti standard, nella versione S e XL, sono disponibili in cementoarmato prefabbricato nella gamma 4-50 A.E. (certificati UNI EN 12566), 50-200 A.E. , 200-500 A.E.

Oltre i 500 A.E. si effettuano delle progettazioni specifiche e si fornisconoimpianti su richiesta combinando elementi prefabbricati a componentirealizzati in opera.

Di seguito si riepilogano i principali dati tecnici degli impianti Sanoclean –gamma standard.

Impianti di depurazione Sanoclean da 4 a 50 A.E.

Gli impianti Sanoclean da 4 a 50 abitanti equivalenti sono realizzati con vaschedi cemento armato monolitico prefabbricato qualità C35/45 aventi formacilindrica vertificale, diametro interno 2000 mm e soletta conica con chiusinodi ispezione classe A15/B125/D400, diametro utile 600 mm.

Le vasche sono da interrare completamente e sono già predisposte in fabbricacon tutti fori necessari per il collegamento di ingresso-scarico-cavidotto(ventilazione opzionale in vasca, da prevedere comunque sulla linea di scarico acura del cliente).

In dotazione sono forniti l'armadio comandi completo di soffiante, leelettrovalvole e il quadro elettrico (in opzione il sistema di telecontrolloSanoweb) e 15 metri di tubi flessibili colorati per il collegamento in vasca.

Gli impianti di questa gamma sono realizzati in vasca unica fino a 8 abitantiequivalenti.

Tutte le parti tecniche sono alloggiate esternamente alle vasche, all'internodell'armadio comandi installabile internamente oppure all'esterno nelleimmeditae vicinanze del depuratore.

Non è quindi necessario svuotare le cisterne per eventuali interventi dimanutenzione sulle componenti elettromeccaniche.

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I depuratori Sanoclean da 4 a 50 A.E. sono dotati di dichiarazione di prestazione obbligatoria ai sensi del Regolamento EU305/11 e della norma armonizzata UNI EN 12566/3. Tale attestazione riporta la portata massima trattabile giornaliera, ilcorrispondente carico nominale, la conformità delle prestazioni statiche del manufatto ed attesta i rendimenti didepurazione, come riassunto nella tabella seguente (le prestazioni percentuali di abbattimento per i parametri azoto e fosforosono valide solo per i modelli Sanoclean XL).

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Depuratori biologici SANOclean

Impianti di depurazione Sanoclean da 50 a 200 A.E.

Gli impianti Sanoclean da 50 a 200 abitanti equivalenti sono realizzati con vaschedi cemento armato monolitico prefabbricato qualità C35/45 aventi formacilindrica vertificale, diametro interno 2000 mm fino alla potenzialità di 75 abitantiequivalenti (oltre il diametro è di 2500 mm) e soletta conica con chiusino diispezione classe A15/B125/D400 diametro utile 600 mm.

Le vasche sono da interrare completamente, e sono già predisposte in fabbrica contutti fori necessari per il collegamento di ingresso-scarico-cavidotti (ventilazioneopzionale in vasca, da prevedere comunque a cura del cliente sulla linea di scarico).In dotazione con le vasche sono forniti l'armadio comandi completo di soffiante,le elettrovalvole e il quadro elettrico (in opzione sistema di telecontrollo Sanoweb)e 15 metri di tubi flessibili colorati per i collegamenti in vasca. Gli impianti diquesta gamma sono realizzati in batteria di vasche da collegare tra di loro secondolo schema progettuale in dotazione.

Tutte le parti tecniche sono alloggiate esternamente alle vasche, all'internodell'armadio comandi installabile internamente oppure all'esterno nelle immediatevicinanze del depuratore.

Internamente alle vasche sono collocati esclusivamente i sistemi air lift per iltrasporto del refluo ed i piatti ossigenatori a membrana nei comparti di attivazione.Non è quindi necessario svuotare le cisterne per eventuali interventi dimanutenzione sulle componenti elettromeccaniche.

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Impianti di depurazione Sanoclean da 200 a 500 A.E.

Gli impianti Sanoclean da 200 a 500 abitanti equivalenti sono realizzati conelementi semicircolari di cemento armato monolitico prefabbricato qualità B45da assemblare in cantiere. Le vasche che proponiamo hanno diametro interno 4metri e sono di forma cilindrica verticale da interrare totalmente.

Le caratteristiche di resistenza statica (le vasche proposte sono certificatesecondo il criterio statico SLW 60 come da norme DIN 1072) garantiscono latotale sicurezza per la resistenza al traffico veicolare, alle spinte del terreno edella eventuale falda sotterranea.

Di volta in volta è comunque opportuno verificare preliminarmente lecondizioni di progetto (quali spessore e tipo ricopertura, livello massimo diinsorgenza della falda, tipologia di transito o sosta, eventuale presenza di acquamarina o altre sostanze per le quali si richiede una specifica resistenza chimicaal cemento) per realizzare la soluzione più adatta al caso specifico.

La combinazione di più elementi consente una grande flessibilità realizzativa ela possibilità di contenere i costi di trasporto.

Gli elementi sono assemblati in opera con giunti elastomerici e tiranti diacciaio inox per una perfetta tenuta idraulica e sono trattati per un’ottimaleresistenza alla fessurazione (in conformità alle norme DIN 4034).

Il montaggio è veloce e sicuro grazie alla presenza di appositi golfari per laposa e di sedi presagomate per la posa ed il fissaggio delle guarnizioni cheassicurano la tenuta idraulica.

Le vasche vanno poste su un fondo scavo livellato e realizzato con un sabbionedi 15-20 cm oppure, se ci sono problemi geotecnici del terreno, su un magroneleggermente armato.

Le attrezzature elettromeccaniche sono installate in vasca (pompe/agitatori) efuori vasca internamente ad apposito armadio comandi posato superiormentead un basamento di cls prefabbricato in dotazione. L'armadio comandi, dotatodi apposita ventilazione e chiusura di sicurezza, alloggia le soffianti, il quadroelettrico con il telecontrollo (opzionale) e l'eventuale fase di trattamentoterziario per la disinfezione o l'abbattimento del fosforo.

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Depuratori biologici SANOclean

Impianti di depurazione Sanoclean oltre 500 A.E.

La ditta Pozzoli Depurazione s.r.l. è in grado di fornire consulenza per laprogettazione e fornitura degli impianti di depurazione per reflui civili ancheper potenzialità superiori ai 500 A.E. Di norma per tale potenzialità idepuratori sono realizzati in parte con componenti edili prefabbricati ed inparte realizzati in opera.

Al fine di effettuare una valutazione progettuale corretta è necessariopreliminarmente avere una serie di informazioni, tra le quali:

- Descrizione della tipologia di refluo (acque reflue domestiche, urbane, da

stabilimento produttivo);

- Provenienza del refluo (da sistema fognario separato o misto, a pelo libero o

in pressione);

- Caratteristiche e composizione del refluo;

- Caratteristiche quantitative: Portata (m³/anno), Portata max (m³/d), Portata

max (m³/h), Portata minima (m³/d);

- Caratteristiche analitiche del refluo grezzo;

- Eventuali sistemi di accumulo/predepurazione/omogeneizzazione esistenti

(diagarmma di flusso dell'impianto esistente);

- Concentrazione dei principali parametri analitici da rispettare allo scarico

finale;

- Autorità competetente per il rilascio dell'autorizzazione allo scarico;

- Tipologia di scarico ammessa nel recettore (diretta, indiretta);

- Costi di scarico (€/m³), maggiorazione per eventuali scarichi concentrati

(attuali e attesi – eventuale disponibilità di deroghe monetizzabili per alcuni

parametri);

- Possibilità di riciclo delle acque depurate? Se sì, quale è il livello qualitativo

richiesto?

- Eventuali finanziamenti disponibili;

- Periodo disponibile per la realizzazione dell'impianto;

- Spazio disponibile per collocazione del depuratore;

- Configurazione del territorio;

- Studio professionale di riferimento;

- Indagini preliminari richieste oppure già effettuate;

- Eventuali richieste particolari del cliente.

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Depuratori biologici SANOclean

Opzione telecontrollo

Tutti i depuratori Sanoclean (purchè dotati di centralina versione 3.xx) possonoessere equipaggiati con il sistema di controllo in remoto Sanoweb, compostoda centralina completa di modem GSM, scheda SIM ed antenna, abbinati, daagosto 2013, ad un portale web per la gestione dei dati. Il portale, frubile afronte di un canone mensile di abbonamento, è accessibile tramite loginautorizzato diversificato a seconda che l'utente sia il cliente, il personale addettoalla manutenzione oppure il partner fornitore. I dati vengono salvati in formatopdf ed eventualmente elaborati in formato excel.

Il sistema consente un accesso bidirezionale alla centralina di comando, al finedi effettuare una migliore gestione dell'impianto in fase di esercizio eminimizzare i costi di manutenzione. Attraverso la connessione modem èpossibile conoscere lo stato di esercizio attuale, trasmettere mensilmente il librodi gestione interno, modificare le durate delle singole fasi processuali, leggere iparametri principali di esercizio (quali pressione e corrente).

I messaggi di errore o gli esiti dei vari test di controllo possono essere inoltrativia e-mail. Alcuni allarmi possono essere tacitati da remoto, allegando uncommento di valutazione.

Il sistema Sanoweb può essere fornito unitamente all'impianto SANOclean,oppure può essere installato in un secondo tempo anche su impianti esistenti,purchè dotati di centralina versione 3.xx o successive.

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Depuratori biologici SANOclean

La messa in esercizio

Una volta eseguiti l'installazione edile delle vasche (comprese le partielettromeccaniche) ed il loro riempimento con acqua pulita, verificata lapresenza di idonea linea di ventilazione degli scarichi, ultimato l'allaccioelettrico al depuratore, la connessione del sistema di aerazione ed ilcollegamento idraulico degli scarichi in ingresso e in uscita, può avvenire lamessa in funzione del depuratore.

Questa deve essere eseguita da personale autorizzato utilizzando la proceduraillustrata di seguito.

Si impostano data e ora, quindi, dopo aver inserito il codice PIN d'accesso alprogramma, si effettua un test che verifica il funzionamento di tutte leattrezzature installate.

Si procede poi con l'autocalibrazione del sistema d-pac. Tale fase dura cinquegiorni e serve a minimizzare i costi energetici rilevando lo stato di carico(sottocarico – carico normale o sovraccarico) in cui l'impianto si trova alavorare, adeguando di conseguenza i tempi di funzionamento della soffiante.

Con la messa in esercizio si abilita il depuratore al riconoscimento automaticodell'assenza di alimentazione elettrica, all'impostazione del tempo di 6 mesi perla durata massima della fase di riciclo fanghi di supero, al funzionamento delsistema di autocalibrazione d-pac. Dal menu INFO si ottiene un riepilogo delleimpostazioni di fabbrica, dal quale è verificabile la corrispondenza dellapotenzialità del depuratore impostata (A.E.) e della tipologia di soffiantecollegata.

calibrazione dpac

08.01.201216:34

P

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La manutenzione e l'esercizio

Un impianto di depurazione biologico a fanghi attivi SBR Sanoclean entra nellafase di esercizio a regime, in condizioni normali, in un tempo variabile tra 2 e 4settimane.

Una volta che l'impianto è entrato a regime è necessario assicurare condizioni diesercizio efficienti e manutenzioni programmate costanti per garantire il rispettodei limiti allo scarico.

I controlli manutentivi standard richiesti sono in carico al gestore, chegiornalmente deve verificare essenzialmente l'assenza di allarmi/anomalie e lapresenza di corrente.

Personale specializzato deve periodicamente eseguire controlli specifici.

Questi ultimi devono prevedere la verifica dei fanghi sedimentati, la presenza disufficiente biomassa ed ossigeno in attivazione, la perfetta funzionalità delleattrezzature elettromeccaniche installate e l'andamento generale del processo didepurazione, intervenendo, se necessario, nella regolazione della durata dellesingole fasi processuali.

Periodicamente bisogna effettuare il prelievo di un campione medio di refluo alloscarico verificandone i parametri analitici richiesti dal documento autorizzativorilasciato dall'ente competente.

I costi di esercizio dipendono dai consumi energetici (valutabili nel prodotto traore di funzionamento delle attrezzature elettromeccaniche moltiplicato perl'assorbimento elettrico moltiplicato per il fattore di perdita), dai costi dimanutenzione periodica (sono richieste minimo 2 manutenzioni complete annuali)e dai costi di smaltimento fanghi di esubero (valutabili in una volta l'anno perimpianti fino a 50 A.E., una/due volte l'anno per impianti tra 50 e 200 A.E. e trevolte l'anno per impianti tra 250 e 500 A.E.).

La ditta Pozzoli Depurazione offre il servizio di manutenzione periodica su tutto ilterritorio nazionale eseguito da tecnici specializzati ed avvalendosi per le analisi dilaboratori esterni certificati.

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Pozzoli Depurazione s.r.l.Via M. Quadrio, n. 11

23022 CHIAVENNA (SO)Tel: 0343 37475 Fax: 0343 32798e-mail: [email protected]

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