Imparare La Musica Con Armonia

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Piccole regole di Armonia

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  • Impa ra r e la m u si c a c on ar m onia

    di A m br ogi o Riva tutti i dir itti s on o r i s e r var ti

    pu b bli c at o s u L U L U. c o m 21/08/2011

    w w w.a m br ogi o r iva. c o m

    2

  • Prefazione dell'autore

    Lo studio dell'armonia viene normalmente considerato una "specializzazione",

    lo stadio avanzato dei corsi musicali affrontato solo da gi suona uno strumento.

    Io invece ritengo che lo studio dell'armonia aiuti a comprendere ed eseguire un

    brano e vada quindi iniziato contemporaneamente allo studio dello strumento.

    Secondo me l'armonia un linguaggio e come tale dovrebbe far parte dei corsi

    scolastici fin dalle prime fasi, al pari dello studio e scrittura della patria lingua.

    La mia ambizione quindi quella di proporre un diverso approccio alla musica:

    - c' infatti chi inizia in modo tradizionale con lo studio del solfeggio

    - chi non ha studiato musica ma l'ha imparata suonando uno strumento

    - questo metodo invece intende partire proprio dalla scrittura musicale, inteso

    come utilizzo di carta e penna, strumenti in questo periodo piuttosto dimenticati

    Se la musica un linguaggio dobbiamo imparare a conoscerne le regole:

    - le note sono come le lettere, gli elementi musicali di base indivisibili

    - gli accordi sono le parole, la prima espressione di concetti astratti

    - una frase musicale una sequenza di accordi che abbia un significato

    - comporre una canzone equivale a scrivere un racconto

    L'armonia non uno studio aggiuntivo ma consente al musicista la vera lettura

    di una composizione, che va al di l della meccanica ripetizione di note a tempo.

    Bach, Beethoven e Mozart erano grandi improvvisatori: molte delle musiche (sia

    che siano state scritte "a tavolino" o con lo strumento) sono nate "giocando" su

    accordi ed proprio la conoscenza e lo studio dell'armonia a darci la libert per

    comprendere gli spunti di partenza e apprezzarne il loro sviluppo e articolazione.

    Per ben assimilare i concetti il corso prevede un impegno modesto ma costante.

    Le lezioni saranno intercalate a intervalli di almeno una settimana o comunque

    secondo il vostro tempo a disposizione in quanto non sono previste scadenze.

    Il corso, completamente gratuito, prevede, nei limiti di tempo a mia disposizione,

    anche la correzione degli esercizi; in futuro sar possibile creare un archivio,

    suddiviso per lezioni, liberamente scaricabile da chi ha gi svolto gli esercizi,

    utile sia come approfondimento della lezione che come strumento di autoverifica.

    Ringrazio Jumpingflash per avermi permesso di mettere a disposizione sul forum

    HomestudioItalia questo corso e soprattutto gli allievi per i loro preziosi consigli

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  • Lezioni di armonia

    Ho iniziato a studiare armonia con un manuale che in sole 70 pagine trattava in modo completo i temi pi importanti dell'armonia: era un testo per musicisti che si apprestano a dare l'esame di armonia complementare al conservatorio.

    Questo mio corso, inaugurato nel gennaio 2010 sul forum HomeStudioItalia, invece dedicato a chiunque desideri avvicinarsi all'arte di accordare i suoni ed rivolto anche a chi non sa leggere gli spartiti ne conosce le note di un accordo.

    Ho ascoltato musiche, anche orchestrali, composte meravigliosamente da musicisti senza alcuna conoscenza teorica: dovendo scegliere preferisco queste musiche a chi compone in maniera scolastica senza fantasia e originalit.

    Tuttavia ritengo che la conoscenza dell'armonia sia utile per comprendere meglio quello che si sta facendo e consenta poi anche una maggiore libert di espressione: conoscere le regole consente anche di infrangerle, e permette di non sentirsi limitati o sminuiti rispetto a chi invece afferma di "conoscere la musica"

    L'elemento caratterizzante di questo corso il fatto che per ogni lezione sono previsti esercizi da svolgere: verificando i compiti dei miei allievi ho constatato quanto infatti risulti difficile eseguire anche gli esercizi pi semplici e quanto sia importante per un corretto apprendimento avere l'insegnante per la correzione.

    Non sufficiente leggere le nozioni ma affidatevi ad un insegnante od una scuola io, nei limiti di tempo disponibile, eseguo gratuitamente la correzioni dei compiti

    In futuro, tempo permettendo, amplier il corso su 3 livelli di approfondimento:

    - il corso base prevede lo studio degli abbellimenti e degli accordi di settima, nozioni di modulazione e esercizi nelle scale maggiori e minori fino a 3 # o b

    - il corso medio prosegue con gli accordi di 9a/11a/13a e alterati, il pedale, primi accenni di composizione con esercizi in tutte le scale maggiori e minori

    - nel corso avanzato ripropongo le 3 prove di esame del compimento inferiore di composizione (vecchio ordinamento): canto e basso dato nelle chiavi antiche e sviluppo di un tema (se possibile li far esaminare a insegnanti diplomati)

    Al termine del corso, a chi lo chiede, invier per file un "certificato" (privo di alcun valore legale) da conservare a ricordo di questo tempo dedicato agli studi.

    Se vi sono domande o suggerimenti inviatemi una email: [email protected]

    Riva Ambrogio (Classic dei forum HomeStudioItalia e ItaliaRec)4

  • CONOSCERE LE NOTE

    Il corso vuole essere accessibile da tutti, per questo motivo gli esercizi potranno

    essere scritti anche sulla sola chiave di violino, facilitando i chitarristi per i

    quali potrebbe risultare impegnativo imparare a leggere gli spartiti per pf.

    Ed rivolto anche a chi non sa leggere le note.

    Se c' volont nel giro di una settimana possibile tranquillamente imparare a

    conoscere le note per poi suonarle con il proprio strumento.

    Consiglio di partire dalle prime 5 note della scala, leggendole in ordine casuale

    poi ogni giorno aggiungete una nota a salire fino a raggiungere il DO sopra il

    rigo e poi a scendere sino al SOL sotto il rigo, estensione sufficiente per il corso.

    La figurazione ritmica (solfeggio) non ha importanza per il momento, infatti per

    parecchie lezioni utilizzeremo esclusivamente note di 4/4, una per battuta.

    Se qualche nozioni di base non vi chiara approfonditela con Wikipedia :

    - scala temperata

    - bemolli (b) e diesis (#)

    - armonici naturali

    - scale maggiori e minori

    - intervalli musicali

    - valori delle note e pause

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  • FOGLIO PER ESERCIZI

    Ho predisposto fogli da stampare ed utilizzare per gli esercizi in due versioni:

    quello tradizionale con doppio rigo per pf e una versione con unico rigo (chiave

    di violino) per i chitarristi che sar anche utilizzato da tutti per le prime lezioni.

    Per ogni lezione allegher poi degli esercizi guida.

    A questa prima lezione allego il foglio per eseguire gli esercizi su unico rigo;

    solo con lo studio degli accordi di settima sar allegato un foglio con doppio

    rigo utile per eseguire gli esercizi da parte di chi suona il pianoforte mentre i

    chitarristi potranno continuare ad utilizzare questo foglio nella sola chiave di sol

    Naturalmente anche possibile scrivere gli esercizi su un quaderno di musica.

    Nei libri tradizionali di armonia lo studio tipicamente eseguito "a 4 voci" ma

    noi inizieremo con esercizi a 2 o 3 voci, affrontando successivamente il discorso

    legato al basso con lo studio dei rivolti degli accordi.

    Gli esercizi a 4 voci saranno introdotti con lo studio degli accordi di settima.

    E' importante eseguire gli esercizi a mano (scrittura "a tavolino") per prendere

    confidenza con la scrittura e lettura delle note, per seguire l'andamento melodico

    delle parti e anche perch in definitiva l'armonia assomiglia per molti versi alla

    matematica: una scienza "astratta" e richiede pratica per essere ben assimilata.

    All'inizio le cose possono risultare pi difficili e noiose: cercher di rendere il

    corso il pi agevole possibile limitando gli esercizi allo stretto necessario.

    Anche per quanto riguarda le scale cominceremo nei primi esercizi con la sola

    scala di DO maggiore, per affiancare successivamente le scale pi vicine (FA e

    SOL) ed i relativi modi minori (LAm REm MIm)

    Dopo avere scritto l'esercizio utile suonarlo con il proprio strumento (per i

    chitarristi anche arpeggiandolo partendo sempre dalla note pi bassa a salire)

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  • GLI ACCORDI

    Per avere un accordo definito sono necessari almeno tre suoni.

    Negli esercizi si fa riferimento agli accordi costruiti sopra le note della scala.

    Per la scala di DO (note DO RE MI FA SOL LA SI) abbiamo questi accordi:

    Il numero romano sotto indicato rappresenta il grado (la nota) della scala;

    quindi per la scala di DO maggiore si hanno i seguenti accordi:

    I grado accordo di DO maggiore (note DO MI SOL)

    II grado accordo di RE minore (note RE FA LA)

    III grado accordo di MI minore (note MI SOL SI)

    IV grado accordo di FA maggiore (note FA LA DO)

    V grado accordo di SOL maggiore (note SOL SI RE)

    VI grado accordo di LA minore (note LA DO MI)

    VII grado accordo di SI diminuita (note SI RE FA)

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  • Gli intervalliNel movimento delle parti spesso occorre verificare gli intervalli tra due note. Abbiamo visto che i gradi corrispondono alle note appartenenti ad una scala.Gli intervalli hanno relazione diretta con i gradi della scala, ad esempio:- RE la 2a nota della scala di DO e (rispetto al DO) l'intervallo di 2a

    - FA la 4a nota della scala di DO e (rispetto ad DO) l'intervallo di 4a

    L'intervallo il numero di note dalla pi bassa alla pi alta, entrambe comprese .

    Per contare l'intervallo tra due note partire quindi sempre dalla nota pi bassa:DO - FA un intervallo di 4a perch comprende 4 note (DO RE MI FA)MI - SI un intervallo di 5a perch comprende 5 note (MI FA SOL LA SI)FA - RE un intervallo di 6a perch comprende 6 note (FA SOL LA SI DO RE)SI - RE un intervallo di 3a perch comprende 3 note (SI DO RE)Vedremo che alcuni intervalli suonano differenti nella scala maggiore e minore.La scala minore e i relativi accordi saranno spiegati pi avanti e quindi per ora diamo la definizione degli intervalli in base al numero di semitoni tra le note. Alcuni intervalli sono chiamati "giusti" perch sono validi in entrambe le scale

    intervallo = nr. semitoni2a minore = 1 semitono2a maggiore = 2 semitoni3a minore = 3 semitoni3a maggiore = 4 semitoni4a giusta = 5 semitoni

    5a (giusta) = 7 semitoni6a minore = 8 semitoni6a maggiore = 9 semitoni7a minore = 10 semitoni7a maggiore = 11 semitoni8a giusta = 12 semitoni

    Quindi dobbiamo contare i semitoni tra la nota pi bassa e quella pi alta, tenendo conto che tra MI-FA e SI-DO c' un solo semitono, tra le altre note due.

    FA - RE un intervallo di 6a maggiore perch comprende 9 semitoniSI - RE un intervallo di 3a minore comprende 3 semitoni

    Nel caso in cui il numero dei semitoni non corrisponde a quelli sopra indicati:- se l'intervallo 1 semitono in pi aumentato (se 2 pi che aumentato)- se l'intervallo 1 semitono in meno diminuito (se 2 pi che diminuito)

    DO - FA# un intervallo di 4a aumentata perch comprende 6 semitoni (+1)

    SOL# - RE un intervallo di 5a diminuita perch comprende 6 semitoni (-1)

    SOLb - LA# un intervallo di 2a pi che aumentata con 4 semitoni (+2)

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  • Vincoli dell'armonia classica

    L'armonia classica ha alcune regole da rispettare, in particolare:

    - nelle melodie evitare intervalli aumentati, diminuiti, di 7a ed eccedenti l'ottava

    (vedremo poi come in alcuni casi sono ammessi intervalli diminuiti a scendere)

    - evitare il tritono (melodia con 4 note distanti un tono nella stessa direzione)

    - occorre evitare errori di 5e e 8e parallele (vedere sotto maggiori dettagli)

    I vincoli dell'armonia tradizionale hanno origini nell'esecuzione di parti vocali:

    - gli intervalli melodici di 8a e quelli fino alla 6a risultano di facile intonazione

    - sono esclusi intervalli diminuiti o eccedenti (il tritono una 4a eccedente)

    - le 5e e 8e parallele suonano pi dure (le 5e) e vuote (le 8e)

    Nei nostri esercizi rispetteremo questi vincoli, non solo per motivi scolastici:

    - il divieto di 5e e 8e parallele porta a favorire il moto contrario delle parti

    - i limiti nei movimenti melodici obbligano ad arricchire la melodia

    - i vincoli inducono a ricercare diverse soluzioni e valutarne la migliore

    Unisono e movimento delle parti

    Dobbiamo pensare alle armonie come un insieme di melodie, ognuna assegnata

    ad un musicista diverso, che canta o suona uno strumento; nel caso in cui due

    persone suonano contemporaneamente la stessa nota questa viene detta unisono

    Anche qui ci sono delle regole da rispettare nel movimento melodico delle parti:

    da un unisono consentito tenere ferma una voce e muovere l'altra (es. 1)

    come il cavallo a scacchi possibile saltare all'unisono su una nota (es. 2)

    come negli scacchi un pedone non pu andare su una casella gi occupata

    evitare l'unisono per avvicinamento (es. 3, il movimento contrario dell'es.1)

    evitare l'unisono anche muovendosi con le parti nella stessa direzione (es. 4)

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  • Errori di 5a e 8a parallele

    Negli esercizi alcuni allievi hanno realizzato questi collegamenti:

    oppure

    In questi esempi il movimento delle parti d errore di 5 a per moto retto :

    nel 1 esempio abbiamo FA-DO (5a) e poi SOL-RE (5a) tra le 2 parti estreme

    nel 2 esempio abbiamo DO-SOL (5a) e poi RE-LA (5a) tra le 2 parti inferiori

    L'armonia classica vieta le 5e e le 8e tra qualunque parte

    sia per moto retto

    che per moto contrario

    NB: moto retto se entrambe le note salgono o scendono, contrario se hanno direzioni diverse

    E' importante chiarire bene il concetto degli errori di 5e e 8e parallele.

    Ricordo che le nostre armonie sono la sovrapposizione di diverse melodie

    Occorre prendere ogni melodia e confrontarla con le altre per assicurarsi che

    non vi sia una sequenza di due 5e o due 8a sia per moto retto che contrario.

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  • Ad esempio consideriamo di dover analizzare questa sequenza di accordi:

    Occorre fare queste verifiche (naturalmente senza trascriverle ma solo seguendo

    sullo spartito le melodie ) da cui risultano evidenti gli errori di 5e e 8e parallele:

    - nessun errore tra le due voci superiori:

    - errori di 8e parallele tra le voci inferiori:

    - errori di 5e parallele tra le voci estreme:

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  • 1a LEZIONE

    Dopo tutta questa premessa forse il caso di incominciare con gli esercizi, anche

    perch forse le cose sembrano pi complicate a dirle che a farle :)

    Ripeto che importante eseguire gli esercizi, a partire dai pi semplici: anche se

    si ha gi studiato musica la pratica e un ripasso sono comunque utili.

    I primi esercizi consistono nel concatenare tra loro accordi diversi.

    Ad esempio abbiamo visto l'accordo di DO maggiore sul I grado (1a nota della

    scala) e l'accordo di FA maggiore sul IV grado

    Questi due accordi sono composti rispettivamente:

    DO maggiore: note DO MI SOL

    FA maggiore: note FA LA DO

    Notiamo che i due accordi hanno in comune la nota DO

    Concatenare tra loro gli accordi significa (almeno in questi primi esercizi)

    limitare il pi possibile il movimento delle parti (le parti o voci sono il numero

    delle note degli accordi)

    La sequenza degli accordi di DO e FA quindi potr essere:

    il DO rimane fermo e le note MI e il SOL salgono rispettivamente a FA e LA

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  • Il primo esercizio sar quindi da eseguire a 3 parti e consister nel concatenare gli accordi sopra le note (i gradi indicati con numero romano) della scala di DO

    Esercizio guida:

    E' importante comprendere il movimento delle parti: nello studio classico la

    scrittura a 4 parti si riferisce a 4 cantanti (soprano contralto tenore e basso) che

    eseguono melodie (successione di note) diverse.L'esercizio guida a 3 voci corrisponde quindi all'unione di queste 3 melodie:

    Le linee melodiche sono come delle auto che procedono nella stessa direzione in

    una superstrada a molte corsie e almeno

    per ora devono essere evitati gli incroci

    (la nota pi alta di quella del rigo sopra

    o nota pi bassa di quello del rigo sotto)

    Importante come scrivere gli esercizi1) non usate mai programmi per computer (sequencer, Finale o altri)2) abituatevi a scriverli a tavolino senza aiutarvi con il piano o chitarra3) quando li avete finiti importante suonarli con il vostro strumento per verificare il risultato e per fare pratica nella lettura dello spartito infatti il corso serve per imparare (a suonare) la musica con armonia

    Esercizi da svolgere da scrivere su unico rigo come nell'esercizio guida: a) I - IV - V - I - III - II - V - VI b) I - II - V - VI - IV - II - VII - III c) IV - V - I - IV - II - IV - VI - V

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  • 2a LEZIONE

    Con questa lezione andiamo ad approfondire l'importanza di ogni nota

    all'interno di un accordo: lo faremo eseguendo esercizi a 2 voci.

    Nell'esercizio precedente a 3 voci abbiamo inserito tutte le note dell'accordo.

    Con sole 2 voci a disposizione una nota dell'accordo deve essere scartata.

    Abbiamo visto che l'accordo di DO composto da 3 note:

    - il DO la fondamentale dell'accordo e non pu essere omessa

    - il MI la 3a ed necessaria per definire l'accordo (maggiore o minore)

    - il SOL la 5a dell'accordo ma non risulta indispensabile e sar omessa

    In questi primi esercizi a 2 voci utilizzare sempre fondamentale e 3 a dell'accordo

    Pi avanti vedremo come, per una migliore melodia, possibile raddoppiare la

    fondamentale all'unisono o all'ottava oppure evitare di inserire la 3a dell'accordo

    Per ora lo scopo di questi esercizi a 2 voci quello di abituarsi ad esprimere un

    accordo limitandosi a suonare 2 sole note, per cui deve essere sempre tolta la 5a.

    Esercizi 2a lezione

    Esercizio guida

    Esercizi da svolgere:

    a) I - IV - V - VI - III - IV - V - I

    b) I - III - V - VI - V - IV - VI - V

    c) II - IV - V - I - II - VII - III - I

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  • 3a LEZIONECon la terza lezione iniziamo a prendere confidenza con le tonalit vicine a

    quelle di DO e che differiscono solo per la presenza di una alterazione in chiave.

    Il movimento delle parti

    Prima di svolgere gli esercizi occorre affrontare questo importante argomento.

    Nel primo esercizio guida a 3 voci ho eseguito questi collegamenti:

    Nella 1a lezione ho infatti ritenuto controproducente introdurre troppe nozioni.

    Se andiamo ad analizzare il movimento delle parti vediamo che da FA a SOL

    tutte le 3 voci salgono: muovere tutte le parti nella stessa direzione (sia a salire

    che a scendere) per toglie interesse alla composizione e pu risultare "banale"

    L'armonia classica sconsiglia il moto retto delle parti: almeno una voce deve

    rimanere ferma (moto obliquo) o andare in direzione opposta (moto contrario)

    Rispettare sin dai primi esercizi questi vincoli ci abitua a non dare niente per

    scontato e ricercare comunque altre soluzioni oltre a fare pratica ed esercizio.

    L'esercizio guida quindi dovrebbe essere modificato in questo modo:

    Notare come nell'ultima battuta stata tolta la 5a e raddoppiata la fondamentale.

    Lo stesso esercizio poteva essere eseguito anche in questo modo:

    NB: Vedremo pi avanti che meglio far salire la sensibile (SI) alla tonica (DO)

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  • Questi sono gli accordi sulla scala di SOL maggiore:

    Di fianco alla chiave di violino indicato il # (diesis) in corrispondenza del FA:tutte le note FA sono quindi alzate di un semitono e saranno suonate come FA#

    Esercizi 3a lezione

    Esercizio guida a 3 voci:

    Ricordiamo in questi esercizi a 3 voci l'importanza del movimento delle parti:

    far salire o scendere contemporaneamente le 3 voci banale e poco interessante

    Almeno una nota deve rimanere legata oppure muoversi per moto contrario

    ricorrendo (come negli esercizi a 2 voci) a raddoppi o inserendo note all'unisono

    Esercizi da svolgere a 3 voci:

    a) IV - V - VI - IV - II - III - VI - Vb) I - II - V - IV - VI - II - VII - IIIc) I - IV - V - VI - III - IV - V - I

    Esercizio guida a 2 voci:

    A due voci non si pu evitare di muovere entrambe le note nella stessa direzione:

    in questo caso la difficolt sta nello scegliere, pur con i limiti che sono imposti,

    la sequenza che dia una linea melodica il pi possibile interessante e piacevole.

    Esercizi da svolgere a 2 voci:

    a) I - IV - V - VI - III - IV - V - Ib) V - I - IV - VI - II - IV - VI - V

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  • 4a LEZIONE

    Vediamo gli accordi sulla scala di FA maggiore:

    Di fianco alla chiave di violino indicato il b (bemolle) sul SI:

    tutte le note SI sono quindi abbassate di un semitono e suonate come SIb

    Esercizi 4a lezione

    Esercizio guida a 2 voci:

    Esercizi da svolgere a 2 voci:

    a) VI - IV - V - VI - II - IV - V - I

    b) IV - I - III - VI - V - IV - VI - V

    Esercizio guida a 3 voci:

    Esercizi da svolgere a 3 voci:

    a) I - II - VI - IV - III - I - VI - V

    b) I - IV - VII - III - VI - II - V - I

    c) IV - II - V - IV - VI - II - VII - III

    d) I - IV - V - VI - III - IV - V - I

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  • Tonica e sensibile

    Prima di affrontare il modo minore approfondiamo il concetto di tonalit.

    Come abbiamo visto gli accordi sono costruiti sopra le note della scala.

    La tonalit trova il suo punto di equilibrio nella nota fondamentale della scala.

    Nella scala di DO la nota DO fondamentale dell'accordo di DO la tonica

    Suonando questa nota o accordo non vi tensione ( come se avessimo

    fatto un viaggio e finalmente siamo arrivati a casa) e difatti tipicamente

    l'accordo di tonica, I grado della scala, all'inizio e alla fine di un brano

    In contrapposizione al senso di compiutezza della tonica troviamo la dinamicit

    e la tensione dell'accordo di dominante sul V grado della scala.

    Nel caso della tonalit di DO l'accordo

    di dominante il SOL maggiore che

    tende a "risolvere" nell'accordo di DO.

    Abbiamo varie similitudini per raffigurare il rapporto tra tonica e dominante:- nel camminare: il piede sollevato (dominante) che si appoggia (tonica)- nello sport: il calcio dell'attaccante (dominante) e l'auspicato gol (tonica)- nello studio: l'applicazione (dominante) e l'esito dell'interrogazione (tonica)

    Molte canzoni (pensiamo ad esempio ad alcuni Valzer) sono costruite sulla

    semplice alternanza degli accordi di SOL e DO (dominante e tonica)

    Andiamo ad analizzare gli accordi per vedere da cosa deriva questa dinamicit:

    - il SOL inferiore rimane immobile e non giustifica tutta questa tensione- anche il RE che si muove verso il MI non sembra avere una grande influenza- mentre invece proprio il SI che sale al DO il protagonista di questa scena

    La 3a dell'accordo di dominante (in questo caso il SI) chiamata sensibile

    NB: vedremo in seguito che l'altro movimento importante la discesa del FA (nell'accordo di SOL7) che "risolve" sul MI (3a dell'accordo di DO)

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  • 5a LEZIONE

    Tutta la premessa che stata fatta precedentemente servita per spiegare il

    perch nel modo minore la 7a nota della scala viene alzata di un semitono.

    La scala di LA minore non ha alterazioni: la scala "relativa" di DO maggiore,

    Il "sapore" della scala minore differente da quello della scala maggiore

    contribuendo ad aumentare i colori a disposizione sulla tavolozza dei suoni.

    Nel sistema tonale per necessario riproporre il rapporto tra sensibile e tonica:

    il SOL che sale al LA (scala di LA minore) un intervallo di 1 tono che non ha la

    stessa attrazione del SI verso il DO (intervallo di un semitono) in DO maggiore.

    Per questo motivo, soprattutto nella scala ascendente, la nota SOL viene alzata

    di un semitono a SOL# (sensibile) distante un semitono dalla nota LA (tonica)

    In questo momento non interessa approfondire il discorso sulle scale minori,

    basti sapere che esiste la scala minore armonica (con il SOL# sia a salire che a

    scendere) e quella melodica pi "musicale" (altera solo a salire il FA# e il SOL#)

    Negli accordi costruiti sulla scala di LA minore:

    - l'accordo sul IV grado sar sempre in minore (RE minore)

    - l'accordo sul V grado sar sempre in maggiore (MI)

    - l'accordo sul VII grado differente a seconda dell'accordo successivo, es:

    SOL# dim se va a LA min (I grado), SOL maggiore se va a DO (III grado)

    Abbiamo in precedenza parlato degli intervalli ammessi: nella tonalit minore la

    presenza della sensibile crea molti vincoli nel movimento delle parti per evitare

    intervalli aumentati a salire (in La minore es. DO-SOL#, RE-SOL#, FA-SOL#) e

    intervalli diminuiti a scendere (in LA minore es.: DO-SOL#, RE-SOL#, FA-SOL#)

    Gli intervalli aumentati sono sempre vietati, invece gli intervalli diminuiti sono

    ammessi se si scende sulla sensibile che poi sale alla tonica (es. FA-SOL#-LA)

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  • Esercizi 5a lezione

    Negli esercizi relativi agli accordi costruiti sulle note della scala di LA minore

    utilizzeremo questi accordi (con * sono evidenziati gli accordi con note alterate)

    L'accordo sul VII grado pu essere diverso ed anche a discrezione dell'allievo

    la scelta di uno o l'altro accordo: verificare suonando le note con lo strumento.

    Nelle melodie sulla scala minore evitare questi intervalli difficili da intonare:

    - 2a eccedente (es. nella scala di LA minore tra la nota FA e la sensibile SOL#)

    - 4a eccedente (es. nella scala di LA minore tra la nota RE e la sensibile SOL#)

    - 5a eccedente (es. nella scala di LA minore tra la nota DO e la sensibile SOL#)

    Sono invece ammessi intervalli di 4a e 5a diminuita (ed eventualmente anche 7a)

    discendenti quando la seconda nota la sensibile che sale alla tonica, sempre

    per la grande forza che ha questo passaggio e la direzione contrapposta a salire.

    non

    ma

    Pi avanti vedremo come ovviare al problema inserendo note di abbellimento o

    alzando la nota sul IV grado (es. da FA a FA#) ma per ora rispettiamo la regola.

    E' necessario esercitarsi sugli accordi delle scale minori come abbiamo gi fatto

    per gli accordi sulla scala maggiore, iniziamo con esercizi a 3 voci.

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  • Esercizio guida a 3 voci:

    Esercizi da svolgere (a 3 voci):a) IV - V - I - IV - II - IV - VI - Vb) I - IV - V - I - III - II - V - VIc) I - IV - V - VI - III - I - V - Id) V - I - IV - VI - II - V - VI - I

    NB: come nell'esercizio guida possibile, per un migliore movimento melodico delle parti, raddoppiare all'ottava o all'unisono (vedi es. sotto) la fondamentale oppure anche la 3a dell'accordo, ad esclusione per ora della sensibile (nota SOL#)

    Concludiamo questa lezione sul modo minore con gli esercizi a 2 voci.

    Esercizio guida:

    Esercizi da svolgere (a 2 voci):a) I - IV - III - VI - II - IV - V - VIb) I - II - V - VI - IV - II - VII - III

    L'ultimo esercizio poteva anche essere eseguito con parti suonate all'unisono:

    dobbiamo pensare alle armonie come un insieme di melodie, ognuna assegnata a

    una diversa persona, che canta o suona uno strumento (ad es. un flauto); quindi

    pu accadere che vi siano note coincidenti, scritte appaiate e suonate all'unisono

    NB: negli esercizi a 2 voci l'unisono tende a "svuotare" l'armonia per cui almeno

    all'inizio verificare con attenzione o utilizzarlo solo nella prima o ultima battuta.

    21

  • 6a LEZIONE

    Come abbiamo fatto per il modo maggiore anche per il modo minore prendiamo

    confidenza con le tonalit vicine, che differiscono dalla tonalit di LA minore per

    la presenza di una sola alterazione: iniziamo con la scala di MI minore (scala

    relativa di SOL maggiore) che ha in chiave un # (i FA vanno suonati FA#)

    Accordi sulla scala di MI minore:

    A partire da questi esercizi daremo maggiore libert di scelta al fine di ottenere,

    all'interno dei limiti che ci sono imposti, melodie il pi possibile musicali.

    Realizzare questi esercizi parte a 2 e parte a 3 voci: come se a 2 cantanti se ne

    aggiunga un terzo o in un coro a 3 voci un cantante abbia finito la parte;

    Eseguire un solo passaggio da 2 a 3 voci o viceversa un solo passaggio da 3 a 2.

    NB: la sensibile (RE#) sempre preferibile farla risolvere sulla tonica (MI)

    Evitare intervalli aumentati a salire (es. DO-RE#) utilizzando piuttosto intervalli

    diminuiti a scendere soprattutto quando la 2a nota la sensibile (es. LA-RE#)

    Esercizio guida:

    NB: gli intervalli di 8a nelle prime due battute non danno errore di 8e parallele

    perch non vi movimento delle note che potrebbero anche essere suonate legate

    Esercizi 6a lezione

    Esercizi da svolgere inserendo a vostra scelta il cambio da 3 a 2 voci o da 2 a 3.

    Utilizzare il cambio del numero delle voci anche per risolvere passaggi difficili.

    a) IV - VII - I - VI - V - IV - VI - V

    b) IV - V - VI - II - V - I - IV - V

    c) I - II - V - IV - VI - II - V - I

    22

  • 7a LEZIONE

    Concludiamo gli esercizi sul modo minore con la scala di RE minore.

    E' la scala relativa della scala di FA maggiore e come questa ha in chiave un b (tutti i SI saranno suonati come SIb)

    Gli accordi sulla scala di RE minore:

    Esercizi 7a lezione

    Come negli esercizi precedenti saranno utilizzati sia accordi a 2 che a 3 voci

    sempre eseguendo un solo cambio (da 2 a 3 voci o viceversa da 3 a 2 voci)

    Esercizio guida:

    Esercizi da svolgere:

    a) I - II - V - IV - VI - II - VII - I

    b) V - I - IV - VII - III - I - IV - V

    c) II - V - VI - II - V - I - VI - V

    23

  • 8a LEZIONE

    Con questa lezione iniziamo a vedere cosa sostiene i nostri accordi: il basso.

    Che sia eseguito dalla mano sinistra (per il pianista) o da un altro strumento (in

    un complesso rock) la parte del basso fondamentale per definire l'armonia.

    Quante volte ci capitato di sentire in una canzone qualcosa che "non andava"

    e spesso questa impressione coincideva con la parte suonate dal bassista ?

    Perch il basso ha la funzione di sostenere gli accordi che sono suonati sopra.

    E una parte di basso ben definita, che identifica un chiaro giro di accordi, pu

    "salvare" anche gli eventuali sbagli e incertezze eseguite dagli altri strumentisti.

    Vedremo pi avanti il "pedale di basso" che in pratica una nota ribattuta

    (generalmente sulla dominante o tonica nell'armonia classica) sopra la quale

    pu essere suonata una sequenza di accordi, anche dissonanti o molto lontani

    dalla tonalit di partenza: il basso a tenere ferma l'intera struttura armonica

    come nelle strutture architettoniche sono le fondamenta a sostenere un edificio.

    Negli esercizi eseguiti fin qui potrebbe sembrare che la parte del basso sia stata

    trascurata, visto che nell'armonia scolastica viene subito affrontata eseguendo

    esercizi a 4 voci (su 2 righi) con la parte inferiore attribuita proprio al basso.

    Il nostro approccio stato diverso, per cercare di coinvolgere anche altri

    musicisti (ad esempio chi suona la chitarra) in un percorso meno "rigido":

    abbiamo cominciato a prendere confidenza con la scrittura degli accordi e il

    movimento delle parti e ora siamo pronti ad affrontare il discorso relativo al basso.

    In particolare cominceremo a trattare il discorso relativo ai rivolti del basso cio

    all'importanza di scegliere opportunamente nei nostri esercizi e nelle nostre

    composizioni quale nota dell'accordo attribuire nella parte del basso (melodia

    inferiore), scelta che strettamente dipendente dalla linea melodica.

    Infatti gi suonare le sole linee melodiche inferiore (basso) e superiore (canto)

    deve dare un senso compiuto dell'armonia e racchiudere in se l'intero brano.

    24

  • I rivolti degli accordi

    Torniamo ad analizzare l'accordo sul I grado della scala di DO maggiore

    L'accordo composto da queste note:

    DO (che la fondamentale dell'accordo)

    MI (che la 3a dell'accordo)

    SOL (che la 5a dell'accordo)

    Negli esercizi che abbiamo svolto ognuna di queste note si trovata, a turno,

    nella parte inferiore senza che gli sia stata attribuita una valenza particolare.

    Se consideriamo invece che sia un bassista ad aggiungere al nostro accordo una

    di queste note vedremo che l'effetto risulta molto differente:

    nel caso del DO si avr una sensazione di stabilit e pienezza

    nel caso del MI una sensazione di sostegno ma anche di movimento

    nel caso del SOL una sensazione di sospensione e attesa

    Diciamo subito che una soluzione non migliore di un'altra e dipende dal

    contesto, dalla sequenza degli accordi e che l'uso delle varie possibilit che

    abbiamo a disposizione contribuisce alla variet e bellezza di una composizione.

    Come nella armonia classica definiamo i seguenti casi:

    stato fondamentale quando al basso vi la nota che d il nome dell'accordo

    stato di primo rivolto nel caso in cui al basso abbiamo la 3a dell'accordo

    stato di secondo rivolto il caso in cui al basso abbiamo la 5a dell'accordo

    Vediamo lo stato degli accordi di DO maggiore e la relativa indicazione:

    25

  • L'indicazione dello stato di rivolto indica l'intervallo tra basso e fondamentale:

    nel 1 rivolto l'intervallo tra il MI al basso e la fondamentale DO di 6a: I6

    nel 2 rivolto l'intervallo tra il SOL al basso e la fondamentale DO di 4a: I4

    Nello svolgimento degli esercizi l'importante comunque sapere che con I6 deve essere eseguito l'accordo sul I grado della scala allo stato di 1 rivolto: con la 3a nota dell'accordo al basso (ovvero la nota una 6a sotto la fondamentale)Con I4 va scritto l'accordo sul I grado allo stato di 2 rivolto: con la 5a nota dell'accordo al basso (ovvero la nota che si trova una 4a sotto la fondamentale)

    NB: Nei manuali di armonia anzich I6 indicato e anzich I4 (questa notazione pi estesa indica gli intervalli rispetto al basso di tutte le

    note dell'accordo anzich specificare il solo intervallo con la fondamentale)

    Avvertenze sull'utilizzo del secondo rivoltoMentre gli accordi allo stato fondamentale e al I rivolto si possono usare senza particolari vincoli occorre fare attenzione nell'utilizzo del II rivoltoIl basso nel II rivolto deve essere in qualche modo "giustificato" perch la nota pi "debole" e, abbiamo visto, meno "indispensabile" dell'accordo: bisogna motivare perch ad es. su un DO basso suoniamo l'accordo di FA

    Le principali motivazioni che ne giustificano l'utilizzo sono queste:

    1) sul V grado seguito dall'accordo allo stato fondamentale (dominante) che costituisce la "cadenza perfetta" per risolvere sul I grado (tonica) questo per la forza degli accordi e la posizione strategica del V grado esempio in DO maggiore: esempio in LA minore:

    2) nel caso in cui il basso all'interno di una linea melodica ascendente o

    discendente evitando di inserire 2 accordi consecutivi al II rivolto

    perch lo stesso accordo al II rivolto viene considerato "di passaggio"

    26

  • 3) per analogia a quanto detto al punto 2 l'accordo al II rivolto si pu

    dare anche sulla stessa nota della battuta precedente con l'avvertenza

    di muovere il basso poi per grado e prestando una maggiore attenzione

    al risultato dato che questa 3a soluzione generalmente la meno valida

    NB: Queste le concatenazioni sicuramente corrette nell'esecuzione dei compiti,

    poi naturalmente le soluzioni particolari saranno valutate di volta in volta.

    Il programma delle prossime lezioniArrivato a questo punto del corso mi sono chiesto se gi il caso, con il basso, di

    cominciare a far svolgere gli esercizi su un solo rigo (es. per chitarristi) e su due

    righi (es. per pianisti), ma per ora preferisco continuare con un unico rigo.

    Dovremo usare una estensione maggiore dal MI sotto il rigo sino al SOL acuto:

    Gli esercizi a 4 voci saranno introdotti solo con lo studio degli accordi di 7a e

    quindi per ora continueremo con esercizi a 2 e 3 voci utilizzando esercizi misti

    (a 2 e 3 voci) non solo con scopo creativo ma anche per limitare l'estensione.

    Cosa cambia quindi negli esercizi che continueremo a svolgere ?

    E' diversa la consapevolezza e l'attenzione che dedichiamo alla linea melodica

    del basso che ha ora un'importanza pari a quella del canto (melodia superiore)

    NB: per una migliore ascolto possibile suonare la parte del basso un' 8a sotto.

    Saranno sempre di questo tipo gli esercizi ?

    Dopo questo studio sui rivolti e prima delle lezioni sugli accordi di settima si

    sfrutteranno le nozioni acquisite per scegliere quali accordi attribuire ad una

    linea di basso dato e per armonizzare a nostro piacere una melodia (canto dato)

    27

  • Esercizi 8a lezione

    Come gi detto continueremo a svolgere gli esercizi su unico rigo; questi primi

    esercizi serviranno come ripasso delle scale maggiori che abbiamo gi studiato:

    scala di DO maggiore

    scala di SOL maggiore (con il FA # in chiave)

    scala di FA maggiore (con il SI b in chiave)

    NB: per gli accordi sui gradi delle scale fare riferimento alle lezioni precedenti.

    In considerazione dei maggiori vincoli con il basso dato consentito, in alcuni

    passaggi di difficile realizzazione, muovere tutte le 3 note nella stessa direzione.

    Esercizio guida a 3 voci nella scala di DO maggiore:

    Lo stesso esercizio guida nella scala di FA maggiore:

    Esercizio guida nella scala di SOL maggiore:

    Esercizi a 3 voci ognuno in scala di: DO maggiore, SOL maggiore, FA maggiore

    a) I - II6 - V - I6 - IV6 - I4 - V - I

    b) V - I6 - IV6 - VII - III6 - VI - IV6 - V

    NB: notare come negli esercizi guida ho ricercato soluzioni alternative, anche

    non propriamente scolastiche come il raddoppio del MI (sensibile) nella

    battuta 5 dell'es. in FA, anzich semplicemente trasportare tutti gli accordi.

    In genere per fare attenzione al raddoppio della 3a negli accordi maggiori

    che pu risultare pi dura e in particolare al raddoppio della sensibile.

    28

  • 9a LEZIONE

    Proseguiremo per alcune lezioni con esercizi sui rivolti e per prendere

    confidenza con le scale maggiori e minori che hanno 2 alterazioni in chiave.

    Si richiede un certo impegno che per sar certamente ripagato in esperienza.

    D'altronde canzoni suonate in chiave di SI (per i #) e Mib non sono infrequenti,

    quindi approfitteremo dei vari argomenti del corso per introdurre nuove scale;

    ci consente una maggiore libert espressiva e la variet stimola l'ispirazione.

    Comunque anche gli esercizi di questa 9a lezione sono ripassi delle scale minori

    scala di LA minore (senza alterazioni in chiave)

    scala di RE minore (con il Sib in chiave)

    scala di MI minore (con il FA# in chiave)

    Esercizio guida nella scala di LA minore:

    Stesso esercizio nella scala di RE minore:

    Esercizio guida nella scala di MI minore:

    Esercizi a 3 voci da scrivere in queste scale: LA minore, RE minore, MI minore

    a) II - V6 - I - VI6 - IV6 - I4 - V - I

    b) V6 - I - IV6 - VII - III6 - VI - IV6 - V

    NB: ricordarsi che l'accordo sul VII grado pu essere eseguito in due modi.

    29

  • 10a LEZIONE

    Come anticipato nella lezione precedente prendiamo confidenza con le scale con

    due alterazioni in chiave, scale con le quali proseguiamo gli esercizi sui rivolti.

    Iniziamo con la scala di RE maggiore che ha due # in chiave: il FA# e DO#

    Accordi sulla scala di RE maggiore:

    NB: tutte le note FA e DO saranno quindi suonate come FA# e DO#

    Esercizio guida a 3 voci:

    Esercizi da eseguire a 3 voci:

    a) II6 - V - I6 - VI6 - IV6 - I4 - V - VI6

    b) V - I - IV6 - VII - III - VI6 - IV6 - V

    Esercizio guida misto a 2 e 3 voci:

    Esercizi da svolgere a 2 e 3 voci con un solo cambio (da 2 a 3 o da 3 a 2 voci):

    a) I6 - II6 - V - I6 - IV - VI - II6 - V

    b) V - VI - IV6 - VII - VI6 - V - IV6 - V6

    30

  • 11a LEZIONE

    Proseguiamo con l'atra scala maggiore: la scala di Sib maggiore.

    Questa scala ha due b in chiave: il SIb e il MIb

    Accordi sulla scala di Sib maggiore:

    NB: tutte le note SI e MI saranno quindi suonate come SIb e MIb

    Esercizio guida a 3 voci:

    Esercizi da svolgere a 3 voci:

    a) II - V6 - I - VI6 - IV6 - I4 - V - I

    b) V - VI6 - IV6 - VII - VI6 - V - IV6 - V6

    Esercizio guida misto a 2 e 3 voci:

    Esercizi da scrivere a 2 e 3 voci con un solo cambio (da 2 a 3 o da 3 a 2 voci):

    a) IV6 - II6 - V - VI - IV - II6 - V - I6

    b) V - VI - IV6 - III - II6 - V - I6 - V6

    31

  • 12a LEZIONE

    Dopo le scale maggiori dobbiamo affrontare le scale minori.

    La scala relativa di RE maggiore quella di SI minore sempre con due #

    Anche qui tutte le note FA e DO saranno suonate come FA# e DO#

    Per il VII grado proponiamo come al solito due possibili accordi.

    Accordi sulla scala di SI minore:

    Esercizio guida a 3 voci:

    Esercizi da scrivere a 3 voci:

    a) II6 - V - I6 - VI6 - IV6 - I4 - V - VI6

    b) V - I - IV6 - VII - III - VI6 - IV6 - V

    Esercizio guida misto a 2 e 3 voci:

    Esercizi da svolgere a 2 e 3 voci con un solo cambio (da 2 a 3 o da 3 a 2 voci):

    a) I6 - II6 - V - I6 - IV - VI - II6 - V

    b) V - VI - IV6 - VII - VI6 - V - IV6 - V6

    32

  • 13a LEZIONE

    Terminiamo questa sequenza di nuove scale con l'ultima scala minore.

    La scala di SOL minore la relativa della scala di SIb maggiore e come questa

    ha in chiave 2 bemolle: tutti i SI ed i MI vanno suonati abbassati di un semitono.

    Accordi sulla scala di SOL minore:

    Esercizio guida a 3 voci:

    Esercizi da eseguire a 3 voci:

    a) II - V6 - I - VI6 - IV6 - I4 - V - I

    b) V - IV6 - VII - VI6 - VII6 - I6 - V6 - I

    NB: fare sempre attenzione alla doppia scelta di accordi sul VII grado

    Esercizio guida misto a 2 e 3 voci:

    Esercizi da svolgere a 2 e 3 voci con un solo cambio (da 2 a 3 o da 3 a 2 voci):

    a) IV6 - II6 - V - VI - IV - II6 - V - I6

    b) V - VI - IV6 - III - II6 - I4 - V - I

    33

  • 14a LEZIONEDopo queste lezioni iniziali possiamo finalmente affrontare un nuovo argomento

    che ci consente una maggiore libert espressiva: l'armonizzazione un canto dato.

    Questa una delle lezioni pi impegnative per cui affrontatela con tutta calma :)

    Sopra una melodia, per ora molto rigida (nello stile dei corali di J.S. Bach dato

    che per un po di lezioni utilizzeremo sempre una sola nota per battuta al fine di

    agevolare chi non pratico di solfeggio), sar l'allievo a scegliere quale accordo

    utilizzare, indicando il relativo grado della scala con l'eventuale rivolto al basso.

    Occorre dire che una melodia in genere sottintende un certo giro di accordi che

    suonano pi giusti di altri: la linea melodica di Let it be pu certamente

    essere armonizzata in modo originale e sperimentale ma non c' dubbio che

    quelli originali calzano meglio; questo per anticipare che mi permetto di dare

    suggerimenti o valutazioni sulle scelte che effettuerete e anche per dire che

    comunque fate bene a ricercare una vostra personalit sin da questi primi

    esercizi: io non ho certamente la chiave di tutte le soluzioni e potrei sbagliarmi.

    Prima di addentrarci in questi nuovi esercizi occorre per andare un poco pi

    nel dettaglio delle scelte di quello che normalmente definito giro armonico

    L'ARMONIA TONALECome al solito per gli esempi facciamo riferimento alla scala di DO maggiore.

    Abbiamo gi visto parlando dell'importanza della sensibile (la nota sul VII

    grado della scala) come questa sia attratta verso la tonica (I grado) e come a

    questa attrazione tra le due note corrisponda la sensazione di movimento dallo

    stato dinamico dell'accordo di dominante sul V grado (di cui la sensibile la

    3a) verso l'accordo di tonica che invece lo stato di quiete ed equilibrio tonale.

    Con questo discorso per abbiamo parlato di soli due accordi sui 7 della scala.

    Gruppo di dominanteDiciamo subito che l'accordo sul VII grado molto simile a quello sul V grado

    avendo in comune la sensibile e contiene il FA che tende a scendere verso il MI

    L'accordo sul VII grado si pu quindi attribuire al gruppo di dominante

    34

  • Gruppo di tonica

    Negli esercizi che abbiamo svolto abbiamo usato spesso il collegamento V VI

    Questa sequenza di accordi chiamata anche cadenza di inganno in quanto

    dopo l'accordo sul V grado (dominante) ci si aspetta l'accordo sul I (tonica) e

    quindi questa risoluzione una sorpresa o se vogliamo una specie di inganno

    D'altronde i due accordi (I e VI grado) hanno due note in comune (tra cui la

    stessa tonica) e viceversa l'accordo sul VI grado non ha alcuna nota in comune

    con gli accordi che costituiscono il gruppo di dominante (V e VII grado)

    Queste considerazioni ci fanno capire che l'accordo sul VI grado pu in qualche

    modo sostituire l'accordo sul I grado e fa quindi parte del gruppo di tonica

    Gruppo di sottodominante

    Il mondo non bianco o nero e anche nella musica (per fortuna) esiste il colore!

    Parlando della forza di attrazione tra dominante e tonica (V e I grado) ho gi

    detto come utilizzando questi due soli accordi sono state costruite intere canzoni.

    Per la variet quello che ricerchiamo e per abbellire una composizione oltre

    alla tonica e dominante abbiamo un'altra scelta: il gruppo di sottodominante

    Come dice il nome stesso si tratta del IV grado (sotto la dominante V grado)

    Se analizziamo l'accordo di FA maggiore sul IV grado vediamo che ha note in

    comune con entrambi i gruppi di tonica e dominante e in particolare contiene:

    la nota DO (5a dell'accordo) fa parte dell'accordo di tonica ed statica

    la nota FA gi vista nell'accordo sul VII grado, dinamica che tende a MI

    Quindi l'accordo di sottodominante contiene al proprio interno elementi sia di

    movimento che di staticit e non si pu assimilare a nessuno degli altri gruppi.

    In particolare la sottodominante (nota FA) pu risolvere verso diversi accordi:

    35

  • L'accordo sul II grado simile a quello sul IV e anch'esso fa parte del gruppo di sottodominante: la mancanza della tonica e la presenza della nota RE lo avvicina di pi agli accordi di dominante e infatti nelle composizioni l'accordo sul II grado della scala precede spesso gli accordi del gruppo di dominante:

    Abbiamo quindi tre gruppi di accordi: gruppo di tonica I e VI grado (DO maggiore e LA minore) gruppo di sottodominante IV e II grado (FA maggiore e RE minore) gruppo di dominante V e VII grado (SOL maggiore e SI diminuita)

    L'accordo di mediante

    Dobbiamo ora decidere come definire l'accordo di MI- sul III grado (mediante)Questo accordo molto particolare perch contiene 2 note sia dell'accordo di DO (gruppo di tonica) che dell'accordo di SOL (gruppo di dominante) compresa la sensibile: la presenza della mediante MI che bilancia in qualche modo il dinamismo della sensibile verso la tonica e d all'accordo un proprio equilibrio.L'accordo sul III grado si presta quindi a collegamenti con questi accordi:

    Per questa sua posizione intermedia tra i due gruppi principali di tonica e di dominante l'accordo sul III grado pu essere definito mediante e non si pu attribuire specificatamente all'uno o all'altro gruppo; l'accordo sul III grado non ha poi alcun suono in comune con gli accordi del gruppo di sottodominante.Per questi motivi l'accordo sul III grado non pu essere attribuito a nessuno dei tre gruppi che abbiamo gi studiato e sar considerato come un accordo jolly da utilizzare come ulteriore possibilit espressiva e avente un sua caratteristica.Per le sue caratteristiche l'accordo di mediante particolarmente indicato per armonizzare la nota SI quando scende al LA (in pratica la sensibile discendente) anzich l'accordo di dominante che per sua natura tende a far salire il SI al DO.

    36

  • I rapporti tra i gruppi di tonica, sottodominante e dominante

    La considerazione da cui partire che un accordo del gruppo di dominante

    (tensione) tende a risolvere verso un accordo del gruppo di tonica (equilibrio)

    Volendo mettere in sequenza i tre gruppi non abbiamo altra scelta che mettere il

    gruppo di sottodominante dopo quello di tonica e prima di quello di dominante.

    TONICA > SOTTODOMINANTE > DOMINANTE > TONICA

    Il fatto che questa successione di accordi funzioni dimostrato anche dal

    successo di numerose canzoni composte su quello che definito il giro di DO:

    Anche da questa sequenza evidente la successione dei tre gruppi di accordi:

    I collegamenti dell'accordo sul III grado con i tre gruppi sono ambigui:

    in genere sono consentiti collegamenti con i gruppi di tonica e dominante

    ottima la successione III-IV grado del gruppo di sottodominante

    sono vietate le successioni IV-III, II-III e III-II considerate deboli

    I collegamenti deboliSono cos definite le successioni che indeboliscono il senso di attrazione tonale:

    Anche se in futuro useremo queste sequenza (ad esempio nella musica modale)

    per ora importante riconoscere la loro diversit e peculiarit evitando di

    utilizzarle negli esercizi (a meno di fare particolare attenzione con uso di rivolti)

    Anche la sequenza V-IV grado pu essere giustificata in funzione del risultato.

    37

  • Le cadenze

    Il fatto che la successione degli accordi del gruppo di Tonica Sottodominante e

    Dominante sia quella scolasticamente preferibile e pi corretta non significa che

    sia quella da utilizzare sempre nell'armonizzazione degli esercizi di canto dato.

    Per degli esempi sulla sequenza di accordi analizziamo le cadenze, cio quegli

    accordi, inseriti di solito anche al termine di una composizione, che servono per

    affermare definitivamente la tonalit e per dare un senso conclusivo ad un brano

    La cadenza pi completa e nell'armonia tradizionale definita cadenza composta

    ripropone proprio la sequenza dei gruppi di Tonica Sottodominante e Dominante

    cadenza composta o completa:

    se viene omesso l'accordo di sottodominante abbiamo la cadenza perfetta:

    cadenza perfetta:

    se viene omesso l'accordo di dominante abbiamo la cadenza plagale:

    cadenza plagale:

    l'ultimo accordo di tonica sul I grado pu essere:

    mancante e si ha la cadenza sospesa:

    o diverso per la cadenza d'inganno:

    38

  • Successioni vietateLo studio delle cadenze ha messo in evidenza che dal gruppo di sottodominante

    non sempre si deve passare al gruppo di dominante ma ad es. (vedi cadenza

    plagale) possibile ritornare a un accordo del gruppo di tonica (I VI grado)

    Inoltre l'accordo di mediante pu essere giocato in un ardito V - III grado.

    La successione scolasticamente vietata (ma spesso usata ad es. nel blues)

    tornare dal gruppo di dominante su un accordo del gruppo di sottodominante.

    Anche qui per ci sono eccezioni usando ad esempio l'accordo di passaggio:

    Questo per dire che l'ascolto e il gusto musicale devono essere la nostra guida e,

    pur rispettando per ora il divieto di passare da un accordo del gruppo di

    dominante ad uno del gruppo di sottodominante (con l'eccezione sopra indicata)

    non bisogna essere troppo rigidi nel seguire esclusivamente le regole scolastiche.

    Inizio e conclusione degli eserciziPer semplicit i nostri esercizi sono limitati a 8 battute e spesso sono iniziati con

    accordi diversi dal I grado e terminati senza rispettare le regole delle cadenze

    perch lo scopo dei primi compiti era legato alla concatenazione degli accordi.

    Con questi nuovi esercizi di canto e basso dato invece lo scopo quello di dare,

    pur nel limite delle 8 battute, una frase melodica di senso compiuto che affermi

    in modo indiscutibile la tonalit ed esprima una sequenza di accordi ben definiti.

    Per questo motivo, in linea di massima, rispetteremo queste regole:

    inizio sul I grado (o eccezionalmente su uno dei gradi principali: IV e V)

    termine sul I grado oppure sul V grado (come cadenza sospesa)

    il primo e ultimo accordo saranno, di norma, allo stato fondamentale

    Eventuali eccezioni sono consentite e la valutazione in base al risultato, in

    alcuni casi (ad es. per sviluppare una melodia o armonia interessante) si pu

    immaginare che idealmente il brano continui e sia stato fermato all'8a battuta.

    39

  • Esercizi 14a lezioneL'esercizio prevede l'armonizzazione di una melodia scritta nella voce superiore

    (quella pi in evidenza e facilmente riconoscibile), realizzando le altre due voci

    inferiori, indicando il grado degli accordi e l'eventuale stato di rivolto del basso.

    Privilegiare la sequenza: accordi del gruppo tonica, sottodominante e dominante

    Evitare la sincope di armonia cio la ripetizione dello stesso accordo che toglie

    movimento e interesse: ogni battuta deve essere su un grado diverso della scala.

    Esercizio guida: melodia

    Esercizio guida: realizzazione

    Notare la sensibile del SI dim che risolve sul DO solo dopo lo scambio nella

    parte inferiore con l'accordo di SOL (entrambi accordi del gruppo di dominante)

    NB: nell'esercizio mi sono trovato a ripetere la sequenza di accordi SOLDO

    (3-4 e 7-8 battuta) con le stesse identiche note, cosa che ho cercato di evitare ma

    a cui sono stato costretto dalla melodia: questo per dimostrare che in alcuni casi

    sono necessari dei compromessi e si deve adottare la soluzione meno peggio

    Esercizi da svolgere (nelle scale maggiori di DO, SOL, FA, RE, SIb)

    40

  • 15a LEZIONE

    Dopo l'impegnativa 14a lezione ci rilassiamo con degli esercizi pi semplici.

    Questi esercizi mostrano l'altra faccia degli esercizi di canto dato: nell'esercizio

    precedente da una melodia abbiamo ricavato l'armonia e in particolare il basso.

    Adesso invece da una parte di basso (voce inferiore) dobbiamo comporre una

    melodia superiore (che possibilmente abbia un senso) e la parte intermedia.

    Anche in questi esercizi dobbiamo stabilire noi gli accordi, su quale grado della

    scala e se la nota al basso la fondamentale dell'accordo o uno stato di rivolto.

    Anticipo che questi esercizi (canto e basso dato) ci terranno impegnati anche per

    le prossime due lezioni in modo da esercitarsi anche nelle scale minori mentre

    dalla lezione 18 cominceremo ad affrontare finalmente lo studio delle settime.

    Esercizio guida: basso dato

    Esercizio guida: realizzazione

    Esercizi da svolgere (nelle scale maggiori)

    41

  • 16a LEZIONE

    Ci siamo gi esercitati nell'armonizzazione di una melodia nelle scale maggiori e

    con questa lezione gli esercizi di canto dato saranno svolti nelle scale minori.

    Anche nella scala minore abbiamo gruppi di tonica, sottodominante e dominante

    ed valido quanto detto per il maggiore compresa la particolarit del III grado

    Per la scelta degli accordi privilegiando quindi questa sequenza, ma tenendo

    soprattutto conto del risultato, verificando il risultato con il proprio strumento.

    Esercizio guida: melodia (la stessa utilizzata nell'esercizio guida in maggiore)

    NB: vedere com' differente il risultato rispetto alla realizzazione in DO maggiore.

    Esercizio guida: realizzazione

    Esercizi da svolgere (nelle scale minori di LA-, MI-, RE-, SI-, SOL-)

    42

  • 17a LEZIONE

    In questa lezione eseguiremo esercizi di basso dato con esercizi nelle scale

    minori gi studiate: LA minore, RE minore, MI minore, SOL minore e SI minore

    Oltre a scegliere l'armonizzazione della melodia specificando se la nota al basso

    indica la fondamentale dell'accordo o rappresenta uno stato di rivolto, occorre

    ricordarsi di fare attenzione alla scelta dell'accordo da utilizzare sul VII grado.

    Con questi esercizi terminiamo questa prima serie di esercizi di canto e basso

    dato e dalla prossima lezione inizieremo con lo studio degli accordi di settima.

    Esercizio guida: basso dato

    -

    Esercizio guida: realizzazione

    Esercizi da svolgere (nelle scale minori di LA-, MI-, RE-, SI-, SOL-):

    43

  • 18a LEZIONEAggiungendo una nota alle triadi sui gradi della scala si hanno gli accordi di 7a

    La settima non va a modificare le caratteristiche dell'accordo quanto piuttosto

    ad arricchirne il suono: soprattutto oggi importante fare una ricerca armonica.

    Per catalogare gli accordi di settima vediamo le due scale maggiore e minore:

    Nella scala minore preferibile non inserire la settima sulla tonica (I grado):

    l'accordo di 7a minore che si otterrebbe infatti inserisce un senso di movimento e

    affievolisce quella sensazione di completezza che l'accordo di tonica deve dare.

    Dall'elenco degli accordi sopra indicati le settime si possono classificare:

    settima di dominante (come dice il nome sul V grado della scala): 7

    settima minore (II-III-VI grado scala maggiore e IV scala minore): -7

    settima semidiminuita (VII grado scala maggiore e II minore): -7(5b)

    settima maggiore: (I-IV maggiore, III-VI minore): 7+ (opp. MAJ7)

    settima diminuita (sull'accordo diminuito VII grado scala minore): 7 Per prima cosa diciamo che, a differenza della sensibile, la 7 a tende a scendere :

    significativo il fatto che la nota SI dell'accordo di DO7+ tende verso la nota LA.

    E' buona cosa preparare la settima facendo in modo che la nota della 7a sia

    parte dell'accordo precedente, questo in origine aiutava l'esecuzione nei cori.

    Come gi detto e come si pu verificare suonando gli accordi, aggiungere la 7a

    non modifica gli equilibri tra i gruppi di tonica, sottodominante e dominante e

    sono sempre valide le considerazioni gi fatte sui concatenamenti degli accordi;

    occorre fare solo attenzione all'accordo sul I grado (tonica) dove, specialmente

    alla fine e nella scala minore, va evitata la 7a che toglie il senso di conclusione.

    44

  • Il circolo delle quinte e le progressioni

    Il circolo delle quinte un buon esempio di successione di accordi di settima ed

    chiamato in questo modo perch gli accordi sono a intervalli di 5a discendente.

    NB: questi collegamenti possono servire di esempio nell'esecuzione degli esercizi

    Nel modo maggiore:

    Nel modo minore:

    Cogliamo gli esempi del circolo delle 5e per dare la definizione di progressione.

    In una composizione musicale vi deve essere un insieme di ripetizione e novit:

    - la ripetizione serve per dare uniformit e facilita l'apprendimento di un brano

    - il nuovo rappresenta da sempre il futuro e il cambiamento contro la monotonia

    La progressione rappresenta l'unione di questi due elementi in quanto consiste

    nella ripetizione di una parte di melodia o sequenza di accordi trasportata in una

    tonalit diversa o comunque in un contesto differente da quello di partenza.

    Nel circolo delle 5e la progressione la ripetizione di una frase di due accordi:

    DO7+ e FA7+ ; SI7(5b) e MI7 ; LA7 e RE7 ; SOL7 e DO

    ma pu essere anche considerata la ripetizione di una frase di quattro accordi:

    DO7+ e FA7+ e SI7(5b) e MI7 ; LA7 e RE7 e SOL7 e DO

    questo per spiegare che la nostra interpretazione a dare significati differenti.

    Vedremo pi avanti con le modulazioni come la ripetizione di accordi pu essere

    ancora pi simile (con stessi intervalli e specie di 7e) trasportando ad esempio

    tutti gli accordi un tono sopra o sotto, come pure per le melodie che possono

    essere simili o completamente identiche in quanto trasportate in un'altra tonalit

    45

  • Esercizi 18a lezione

    Nell'esempio del circolo delle quinte abbiamo utilizzato ancora esercizi a 3 voci

    togliendo una nota dell'accordo (la meno significativa in quanto 5a dell'accordo)

    Per scrivere gli accordi di 7 a da questa lezione per ci eserciteremo con le 4 voci

    Difatti la scrittura a 4 voci quella normalmente usata nei manuali di armonia.

    Inoltre a questo punto giusto consentire a chi suona il pianoforte l'uso di due

    righi mentre altri (es. i chitarristi) possono continuare ad usare un unico rigo.

    Allego l'elenco delle note per chi intende imparare ed utilizzare il rigo di basso:

    Quindi gli esercizi guida saranno scritti in entrambe le versioni mentre i compiti,

    a scelta dell'allievo, saranno scritti, sempre a 4 voci, su un unico o doppio rigo.

    Gli esercizi di questa lezione sono da eseguire nelle scale maggiori che abbiamo

    gi studiato inserendo, quando possibile, accordi di 7 a : la nota deve stare ferma

    nella stessa posizione nel successivo accordo oppure scendere alla nota inferiore

    Inoltre nella realizzazione scrivere se il basso in stato fondamentale o di rivolto

    La settima pu essere anche al basso: vedi esempio esercizio guida con sigla V 2

    A differenza del II rivolto che va usato con attenzione (per evitare di indebolire

    il senso tonale) l'impiego della 7a al basso caratterizza in modo deciso il giro

    armonico per la dissonanza tra la settima al basso e la fondamentale (intervallo

    di 2a) e in alcuni casi anche tra la settima e la 3a dell'accordo (4a aumentata):

    queste dissonanze creano tensione e determinano la necessit di muovere le parti

    Naturalmente, oltre a preparare la 7a al basso (la nota deve quindi appartenere

    alla stessa linea melodica nell'accordo precedente) occorre verificare che

    scendendo (o stando ferma) costituisca un basso valido per l'accordo successivo,

    NB: le dissonanze nell'accordo di 7a sono presenti anche nelle altre posizioni ma nel caso in cui la settima che si trova al basso questa tensione viene maggiormente amplificata per l'importanza che riveste proprio la parte del basso

    46

  • Avvertenza sulla risoluzione della 7a

    Dato che che la 7a tende a scendere occorre dare risalto a questo passaggio, per

    questo motivo evitare di fare sentire un'altra voce che scende a distanza di 8 a

    NB: Questa norma "legata" al divieto di raggiungere l'unisono per moto retto

    ed evidenzia l'errore di 8e nascoste (normalmente ammesse in questo corso)

    Esercizio guida: I - IV - V - I - III - IV - V - I

    Realizzazione su unico rigo:

    La stessa realizzazione su due righi:

    Esercizi sulle 7e da svolgere nelle scale maggiori che abbiamo gi studiato:

    Nel caso in cui si utilizza il doppio rigo scrivere sempre due voci su ogni rigo

    Scegliere i rivolti e inserire dove possibile gli accordi di 7a ricordandosi che la

    nota deve gi trovarsi in quella posizione e scendere per grado o restare ferma

    DO: I - II - V - I - IV - I - V - ISOL: IV - II - V - VI - III - VII - I - VRE: I - IV - VII - I - IV - I - V - IFA: V - I - IV - VII - I - VI - IV - VSIb: I - VI - V - VI - IV - II - V - I

    47

  • 19a LEZIONE

    Come nostra consuetudine dedichiamo questa seconda lezione sulle settime alla

    stesura di esercizi nelle scale minori gi studiate, per approfondire e fare pratica

    In questa lezione diamo la possibilit, a discrezione dell'allievo, di eseguire

    alcuni degli esercizi nella versione "mista" (a 3-4 voci anzich tutto a 4 voci)

    Le nuove difficolt introdotte (le 7e e le 4 voci) infatti richiedono pi attenzione

    per evitare errori di 5e e 8e parallele e non eseguire intervalli vietati nelle parti.

    Tenete presente che mentre a 3 voci i controlli sono 3 (tra la 1a e 2a voce, tra la 1a

    e la 3a e tra la 2a e la 3a) a 4 voci sono 6 (1a-2a. 1a-3a, 1a-4a, 2a-3a, 2a-4a, 3a-4a)

    L'esercizio guida sempre svolto su unico e doppio rigo, in questo caso un

    esercizio svolto proprio con parte mista con un unico cambio (da 3 a 4 voci)

    Esercizio guida: I - VI - II - V - I - IV - VII - I

    Esercizio guida su unico rigo in versione mista a 3 e 4 voci

    La stessa realizzazione a 4 voci su doppio rigo:

    Esercizi da svolgere nelle scale minori: LA, MI, RE, SI e SOL

    LA- I - IV - V - VI - II - V - VII - I

    MI- V - I - IV - VII - III - VI - II - V

    RE- I - II - VI - IV - III - I - IV - V

    SI- I - IV - VII - III - VI - II - V - I

    SOL- IV - II - V - I - VI - II - VII - V

    48

  • 20a LEZIONE

    Approfittiamo degli esercizi sugli accordi di settima per studiare nuove tonalit.

    In questo caso si tratta delle scale che hanno tre alterazioni in chiave:

    scala di LA maggiore con 3 diesis: il FA#, il DO# e il SOL# scala di Mib maggiore con 3 bemolle: il Sib, il Mib e il Lab scala di FA# minore con 3 diesis: il FA#, il DO# e il SOL# scala di DO minore con 3 bemolle: il Sib, il Mib e il LabL'impegno che viene richiesto dallo studio di nuove tonalit ripagato da una

    maggiore confidenza con la scrittura musicale: si pu dire che impratichirsi con

    tonalit lontane dalla scala di DO ci render poi pi facile eseguire altre scale.

    Inoltre scrivere in tonalit diverse pu dare spunti ed aiutare nella composizione

    Con questa lezione iniziamo con la scala di LA maggiore

    Gli accordi realizzati sui gradi della scala sono gi con l'accordo di settima.

    Esercizio guida: I - IV - VI - VII - V - VI - IV - I

    lo stesso su due righi:

    Esercizi da svolgere a 4 voci:

    a) I - II - V - I - IV - II - V - Ib) V - VI - IV - VII - III - IV - V - I

    c) IV - VI - III - V - VI - IV - V - I

    49

  • 21a LEZIONE

    In questa lezione studieremo la scala di MIb maggiore

    Questa scala ha 3 bemolli in chiave: il SIb, il MIb e il LAb

    Accordi di settima sulla scala di MIb maggiore:

    Esercizio guida: II - V - I - IV - VII - VI - IV - V

    su doppio rigo:

    Esercizi da svolgere:

    a) II - IV - V - VI - V - I - VII - VI

    b) V - I - IV - VII - III - I - VI - V

    c) I - VI - III - V - VI - IV - V - I

    50

  • 22a LEZIONEIniziamo con le scale minori, in questo caso gli accordi di 7a in FA# minore

    E' la scala relativa di LA maggiore e quindi ha 3 # in chiave: FA#, DO#, SOL#

    Sul I grado della scala minore va evitata la 7a, in suo luogo vedremo che pu

    essere utilizzata la 9a, nell'esercizio guida anticipo questo tipo di realizzazione.

    Lo stesso esercizio su doppio rigo:

    Negli esercizi occorre rispettare le regole scolastiche che sono utili per fare

    pratica e sviluppare una certa sicurezza nel movimento delle parti, poi in futuro

    ognuno realizzer le proprie composizioni guardando soprattutto il risultato,

    come ad es. in questa variante che contiene intervalli vietati e 7e non preparate.

    Esercizi da svolgere:

    a) I - II - V - I - IV - II - V - Ib) V - VI - IV - VII - III - IV - V - Ic) I - IV - V - VII - I - II - IV - V

    51

  • 23a LEZIONE

    Terminiamo questa serie con la scala di DO minore (relativa di Mib maggiore)

    La scala di DO minore ha 3 bemolli in chiave: il Sib, il Mib e il Lab

    Accordi di settima sulla scala di DO minore:

    Esercizio guida: I - V - VI - VII - III - IV - VII - I

    svolto su doppio rigo:

    Esercizi da svolgere:

    a) I - IV - V - VI - IV - II - VII - VI

    b) V - I - IV - VII - III - I - IV - V

    c) I - II - IV - V - I - VI - III - VII

    52

  • 24a LEZIONE

    Prima di terminare lo studio delle settime con esercizi di canto e basso dato

    affrontiamo un argomento nuovo e molto interessante: le note di passaggio

    La premessa di queste lezioni quella di fare apprendere l'armonia (e lo studio

    della musica in genere) anche a chi partisse da zero senza alcuna nozione.

    Per questo motivo stiamo apprendendo le scale in ordine di difficolt e abbiamo

    sempre eseguito esercizi con una sola nota per misura; lo studio delle note di

    passaggio l'occasione per ampliare le nostre competenze a due note per misura

    Le note di passaggio fanno parte degli abbellimenti: in effetti queste note non

    modificano l'armonia (e quanto finora studiato rimane assolutamente valido) ma

    si limitano a riempire dei buchi tra note che fanno parte degli accordi; come

    se anzich salire le scale a due gradini per volta ci limitiamo ad un solo gradino.

    Per queste prime lezioni ci limitiamo a inserire note di passaggio solo negli

    intervalli di terza tra due note: in questo caso anzich una nota unica (intero)

    nella stessa battuta sono indicate due note con la stanghetta durata 2/4 (met)

    NB: nell'esecuzione le note intere durano 2 battiti, quelle con la stanghetta 1 solo

    Le note di passaggio possono essere anche doppie, triple o quadruple con effetti

    interessanti sul risultato armonico, ad es. accordi di passaggio anche dissonanti

    Come in tutte le cose importante per avere buon gusto ed evitare gli eccessi:

    inserire troppe note di passaggio invece di migliorare la composizione pu avere

    l'effetto contrario, appesantendola e rendendo noiosa o meno chiara l'armonia.

    53

  • Esercizi 24a lezione

    Gli esercizi di questa lezione consistono nell'armonizzazione di una melodia

    (canto dato) da eseguire nelle scale maggiori gi studiate utilizzando tutte le

    nozioni finora acquisite: rivolti al basso, accordi di settima e note di passaggio.

    La melodia stessa contiene alcune note di passaggio, riconoscibili perch nella

    misura sono presenti 2 note, la prima delle quali (in battere) parte dell'accordo

    Occorre evitare 5 e o 8 e parallele : ad esempio il concatenamento MI-DO SOL-RE

    contiene delle 5 e nascoste (normalmente tollerate) cos chiamate perch proprio

    l'inserimento della nota di passaggio determina un errore di 5e parallele (vietate)

    ammesso vietato

    Esercizio guida: melodia

    Esercizio guida: realizzazione su unico rigo

    Questa realizzazione ci consente di ricordare i vincoli sulla condotta delle parti:

    da un unisono consentito tenere ferma una voce e muovere l'altra (es. 1)

    come il cavallo a scacchi possibile saltare all'unisono su una nota (es. 2)

    54

  • evitare invece l'unisono per avvicinamento (il movimento contrario dell'es.1)

    come negli scacchi un pedone non pu andare su una casella occupata (es. 3)

    evitare l'unisono anche muovendosi con le parti nella stessa direzione (es. 4)

    Nelle misure 6-7 mi sono trovato a commettere l'errore indicato nell'esempio 3:

    in questo caso la realizzazione su doppio rigo consente di risolvere il problema.

    Esercizio guida eseguito su doppio rigo:

    Esercizi da svolgere lezione 24

    Canto dato da svolgere nelle scale maggiori di SOL, RE, LA

    NB: inserire accordi di 7a e note di passaggio senza errori di 5e e 8e parallele.

    55

  • 25a LEZIONE

    Sempre nelle scale maggiori gi studiate dovranno essere eseguiti questi esercizi

    di basso dato: sulla melodia (da trasportare una o due ottave sotto in chiave di

    basso per chi utilizza il doppio rigo) del basso dovr essere realizzata l'armonia

    oltre a specificare se la nota costituisce la fondamentale o il rivolto dell'accordo.

    Dove l'armonia lo consente andranno utilizzati accordi di 7a e note di passaggio

    Esercizio guida: basso dato

    Esercizio guida: realizzazione su unico rigo

    La stessa realizzazione su doppio rigo:

    Esercizi di basso dato con accordi di 7a da eseguire in scala di FA, SIb, Mib

    NB: Ricordarsi negli esercizi di indicare sempre l'eventuale stato di rivolto:

    I6 (3a dell'accordo al basso) I4 (con la 5a al basso) I2 (se la 7a al basso)

    56

  • 26a LEZIONE

    Come consuetudine gli esercizi svolti nelle scale maggiori saranno ripetuti nelle

    relative scale minori che abbiamo imparato: LA RE MI SOL SI FA# DO

    Approfittiamo di questi nuovi esercizi per introdurre lo studio delle note ribattute

    Le note ribattute servono a dare interesse e movimento alla melodia, impregnano

    la melodia di una componente ritmica rendendola pi completa e autonoma e

    molti dei capolavori musicali contengono al loro interno degli elementi ribattuti:

    chi non conosce l'inizio della 5a di Beethoven, l'aria della regina della notte di

    Mozart, l'inizio del Carmina Burana, l'aria principale della Carmen di Bizet ?

    Spesso proprio l'inserimento di note ribattute a dare carattere ad una melodia.

    Le note ribattute ci consentono di studiare dopo le note intere da 4/4 (semibreve)

    e met da 2/4 (minima), anche le note da 1/4 (seminimina) con la testa riempita.

    Significa che la nota intera ha durata di 4 battiti, la met di 2, il quarto di 1:

    nei prossimi esercizi potremo quindi usare una di queste combinazioni di note:

    In questa lezione dovr essere armonizzata una melodia inserendo note di

    passaggio, ribattute e accordi di settima: esercizio guida in LA minore

    Esempio realizzazione su unico rigo:

    Lo stesso esercizio eseguito su doppio rigo e con meno ornamenti:

    57

  • Esercizi da svolgere lezione 26

    Gli esercizi sono da eseguire in scala di LA MI SI e FA#

    Se le novit introdotte in questa lezione sembrano troppo impegnative si pu

    evitare di inserire le note ribattute e di passaggio e concentrarsi sulle settime:

    l'inserimento di molti abbellimenti infatti pu favorire errori di 5e e 8e parallele.

    E' quindi a libera discrezione dell'allievo se inserire o meno delle note ribattute.

    Esercizio di canto dato da svolgere in scala di LA minore:

    Esercizio di canto dato da svolgere in scala di MI minore:

    Esercizio di canto dato da svolgere in scala di SI minore:

    Esercizio di canto dato da svolgere in scala di FA# minore:

    Armonizzare la melodia rispettando le regole gi studiate nella concatenazione

    degli accordi (gruppi di tonica, sottodominante e dominante), utilizzo di due tipi

    di accordi sul VII, specificare l'eventuale rivolto al basso, evitare intervalli

    eccedenti o diminuiti tranne le eccezioni (diminuiti a scendere sulla sensibile).

    Tuttavia, nonostante il vostro impegno, vi troverete in alcuni casi in cui dovrete

    fare dei compromessi perch non si possono rispettare tutte queste regole: in

    questi casi piuttosto di commettere errori di 5e o 8e parallele accettabile che in

    alcune parti (meglio nelle voci interne) vi siano intervalli di difficile intonazione.

    58

  • 27a LEZIONECon questi esercizi introduciamo un altro tipo di abbellimento: le note di volta.

    In una melodia significa alternare la nota reale con la nota superiore o inferiore

    NB: Fanno parte delle note di volta i trilli, i mordenti e i gruppetti, indicati nelle

    partiture con appositi simboli musicali collocati al di sopra della nota reale:

    per ora non ci interessa approfondire perch le note eseguite sono molto pi

    veloci dei valori che stiamo adesso utilizzando, quindi le studieremo pi avanti.

    Gli esercizi di questa ultima lezione sulle 7e consistono nella realizzazione di un

    basso dato nelle scale minori fino a qui studiate; a scelta dell'allievo gli esercizi

    possono essere svolti interamente a 4 voci o in versione mista senza alcun limite

    (1, 2, 3 o 4 voci senza limiti di cambi ma con buon gusto) su unico o doppio rigo

    Esercizio guida (basso dato nella scala di LA minore)

    Realizzazione su unico rigo:

    Lo stesso esercizio nella realizzazione a 4 voci su doppio rigo:

    59

  • Esercizi 27a lezione

    Vediamo ora di provare a inserire questo tipo di abbellimento nei nostri esercizi.

    Ricordo che gli esercizi devono essere eseguiti nella maniera in cui ci si trova a

    maggior agio, senza necessariamente ricercare un grande movimento di parti:

    a questo scopo ho cercato di ridurre le difficolt realizzando melodie semplici.

    Per questa lezione, a discrezione dell'allievo, possibile eseguire gli esercizi a

    3 voci o in versione "mista" con unico passaggio da 3 a 4 voci o da 4 a 3 voci.

    Per chi esegue gli esercizi su doppio rigo trasportare la melodia una ottava sotto

    Esercizio di basso dato da svolgere in scala di LA minore:

    Esercizio di basso dato da svolgere in scala di RE minore:

    Esercizio di basso dato da svolgere in scala di SOL minore:

    Esercizio di basso dato da svolgere in scala di DO minore:

    60

  • 28a LEZIONE

    Le note di abbellimento che stiamo studiando servono per realizzare melodie pi

    interessanti e soprattutto per comprendere e interpretare in che modo e come i

    grandi compositori hanno creato le loro pi riuscite composizioni, i "capolavori"

    Anche se infatti difficile e in qualche modo personale attribuire ad una musica

    il supremo attributo di "capolavoro" rimane il fatto che alcune musiche sono e

    rimarranno nella storia come indiscusse opere d'arte e cercheremo pi avanti di

    analizzare qualche brano per "farcelo pi nostro" andando ad approfondire il

    modo in cui stato composto con lo scopo di poterlo eseguirlo con maggiore

    consapevolezza sia dal punto di vista armonico che melodico (analisi strutturale)

    Per completare lo studio degli abbellimenti con le note di ritardo e appoggiature

    affrontiamo in questa lezione un tipo di accordo particolare anche se molto noto.

    L'accordo di 4a

    Come sappiamo la 3a dell'accordo molto importante e svolge una funzione

    fondamentale che quella di determinare il tipo di accordo: maggiore o minore.

    Anche per questo motivo a 2 voci si cerca d'inserire comunque la 3a dell'accordo

    Nell'accordo di 4a viene ritardata la 3a creando un senso di attesa e sospensione.

    Fino a quando non verr eseguita la 3a in effetti non si pu essere certi di che

    accordo sar effettivamente eseguito: il compositore potrebbe decidere per la

    sostituzione dell'accordo maggiore con un accordo minore e viceversa, inserire

    un nuovo accordo o addirittura fare terminare il brano proprio sull'accordo di 4a

    Proprio per questo motivo la prima regola di non dare la 4 a insieme alla 3 a

    sarebbe come raccontare un indovinello e nello stesso tempo fornire la risposta.

    La 4a tende a scendere verso la 3a e quindi si comporta allo stesso modo della 7a

    la seconda regola che nell'accordo seguente la 4 a scende oppure rimane ferma

    Come visto per la 7a, scolasticamente occorre preparare la nota costituente la 4a

    e quindi la terza regola che la nota deve gi fare parte dell'accordo precedente

    (vedremo nelle prossime lezioni che per le appoggiature non c' questo vincolo)

    Nel caso in cui la 4a si trovi al basso abbiamo un rivolto aggiuntivo, ad es. V 5

    61

  • Esercizi lezione 28

    1 esercizio guida: I - IV - VII - III - VI - II - V - I

    Realizzazione a 3 voci su unico rigo:

    NB: notare come la presenza della progressione (VII-III) (VI-II) (V-I) giustifica

    tra le battute 5 - 6 l'intervallo di 4a aumentato (che normalmente vietato)

    Esercizi da svolgere a 3voci su unico rigo nelle scale minori:

    a) in scala di LA minore: I - II - V - I - IV - II - V - I

    b) in scala di RE minore: V - I - IV - VII - III - I - IV - V

    Per approfondire l'argomento allego un secondo esercizio guida in maggiore.

    2 esercizio guida: I - V - VI - II - III - I - II - V

    Realizzazione a 4 voci su doppio rigo:

    Esercizi da svolgere a 4 voci su unico o doppio rigo nelle scale maggiori:

    c) in scala di DO maggiore: II - VII - I - III - VI - II - IV - V

    d) in scala di FA maggiore: IV - I - IV - VI - III - V - I - VII

    62

  • 29a LEZIONE

    La legatura di valore un simbolo grafico ad arco che unisce la testa di pi note

    indicando l'intenzione del compositore che vengano eseguite "legate" a formare

    un'unica nota di durata pari alla somma matematica dei valori delle singole note

    In questo esempio in ogni battuta viene eseguita una unica nota di durata 4/4:

    Naturalmente all'interno della stessa battuta si usa la scrittura pi semplice

    (in questo caso un'unica nota da 4/4) mentre nel caso di note da eseguire unite

    ma appartenenti a battute diverse indispensabile indicare la legatura di valore.

    Vincoli nella scrittura di legature di valore

    E' importante considerare "il peso" della nota a cui legata la nota successiva:

    come se un'auto dovesse trascinare un traino e quindi in linea di principio

    occorre evitare che la 2a nota sia pi "pesante" della nota alla quale collegata.

    Nella scrittura dei nostri esercizi pensiamo normalmente alla realizzazione con

    strumenti quali il piano o la chitarra, che sono quelli anche pi spesso utilizzati.

    Se invece suoniamo gli esercizi con un organo, uno strumento ad arco o a fiato

    facile pensare ad una esecuzione legata delle note consecutive alla stessa altezza

    L'esercizio guida dell'ultima lezione pu quindi essere scritto in questo modo:

    Legature di valore e note ribattute63

  • Possiamo dire che le legature di valore sono l'esatto opposto delle note ribattute:

    queste dividono una nota in elementi pi brevi aggiungendo un elemento ritmico

    alla melodia, le legature di valore invece danno continuit unendo diverse note.

    E' una possibilit espressiva in pi e come ormai siamo abituati se ci fornisce

    maggiore libert sul lato compositivo dall'altro lato comporta un'ulteriore scelta.

    Nell'esecuzione dei prossimi esercizi di questo corso occorre quindi trovare la

    giusta armonia tra note ribattute e note legate, tra ritmo e melodia cantabile:

    valutare attentamente sia l'inserimento di legature di valore che l'interruzione

    delle note pi lunghe con ribattuti per dare continuit ritmica alla frase musicale

    Anche in questo caso la scrittura degli esercizi deve essere eseguita a tavolino:

    solo successivamente si pu verificare la validit delle nostre scelte suonando gli

    esercizi con il nostro strumento e credo che molti di voi si stupiranno di quando

    sia difficile trovare soluzioni migliori alle scelte che si fanno apparentemente per

    istinto o casualmente; in realt sottovalutiamo la forza dell'improvvisazione e,

    come nella psicoanalisi, valida la prima frase (musicale) che ci viene in mente.

    L'esercizio guida della lezione precedente scritto a tavolino potrebbe essere:

    Esercizi della lezione 29

    Gli esercizi sono da eseguire in versione mista a 3 e 4 voci con unico cambio.

    Dove possibile vanno inserite 7e, 4e, legature di valore e note ribattute.

    Ricordarsi da scrivere prima a tavolino verificare solo poi dopo lo strumento.

    a) in scala di SOL minore: IV - VI - II - VII - III - II - V - I

    b) in scala di LA maggio