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Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning Cofinanziato dal programma Erasmus+ dell'Unione europea

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Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Cofinanziato dal programma Erasmus+ dell'Unione europea

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2 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

eTwinning è una vivace community che, nei suoi 13 anni di attività, ha coinvolto oltre 500.000 insegnanti di 190.000* scuole. Sono stati realizzati oltre 70.000* progetti, con più di 2.000.000 di studenti in tutta Europa (*dati aggiornati a maggio 2018).

eTwinning – la community delle scuole europee e dei paesi confinanti con l’Europa – è un’azione per le scuole finanziata dalla Commissione europea nell’ambito del programma Erasmus+. Coinvolge gli insegnanti di 36 paesi europei e 8 paesi confinanti con l’Europa.

eTwinning è una piattaforma digitale disponibile in 29 lingue. Visitando il portale pubblico è possibile scoprire come partecipare a eTwinning, quali sono i vantaggi dell’Azione e trarre ispirazione per un lavoro collaborativo basato su progetti. Gli insegnanti registrati hanno accesso all’area riservata, eTwinning Live, che è l’interfaccia del singolo insegnante con la community: essa consente agli utenti di trovare partner, collaborare a progetti e partecipare ad attività di sviluppo professionale organizzate a livello nazionale (di natura europea e non) e a livello centrale europeo. Infine, quando lavorano insieme a un progetto, gli insegnanti hanno accesso a uno spazio per la collaborazione riservato, il cosiddetto TwinSpace.

eTwinning offre un elevato livello di supporto ai suoi utenti. In ciascuna delle nazioni partecipanti - ad oggi, 44 - un’Unità nazionale eTwinning (NSS) o una Partner Support Agency (PSA) promuove l’Azione, fornisce consulenza e guide agli utenti finali, e organizza una serie di attività e opportunità di sviluppo professionale a livello nazionale. A livello europeo, eTwinning è coordinato dall’Unità europea eTwinning (CSS), gestita per conto della Commissione europea da European Schoolnet, un consorzio di 34 Ministeri dell’Istruzione. L’Unità europea eTwinning (CSS) tiene i contatti con le Unità nazionali eTwinning (NSS) e le Partner Support Agency (PSA), ed è responsabile dell’implementazione della piattaforma, oltre che dello sviluppo di una serie di opportunità di formazione professionale e altre attività come la Conferenza europea annuale e i Premi europei eTwinning, che rappresentano un riconoscimento per insegnanti e studenti per la loro partecipazione a progetti di particolare rilievo.

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Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

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2 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

IndicePrefazione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .3

Introduzione: Il patrimonio culturale: collegare passato, presente e futuro . . . . . .5

1. Patrimonio culturale e istruzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .71.1. L’Anno europeo del patrimonio culturale, un’opportunità per promuovere

l’educazione al patrimonio culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .81.2. Interpretazione del patrimonio: come coinvolgere alunni e studenti nella

partecipazione all’Europa. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .9

2. eTwinning e il patrimonio culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 132.1. eTwinning e il suo rapporto con il patrimonio culturale . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 142.2. Il patrimonio culturale nei progetti eTwinning . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 18

3. Insegnare il patrimonio culturale a scuola . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 373.1. La didattica con il patrimonio culturale digitale nelle classi del 21° secolo . . . . 383.2. Venti idee e attività per presentare il patrimonio culturale in classe . . . . . . . . . 41

4. Occuparsi del patrimonio culturale europeo: ulteriori risorse didattiche . . . . . 534.1 Apprendere la storia e il patrimonio culturale da una prospettiva europea:

la Casa della Storia europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 544.1.1. La Casa della Storia europea . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 544.1.2. Uno spazio per reinterpretare il Patrimonio . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 554.1.3. Una risorsa didattica sull’Europa . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 57

4.2 Scuole eTwinning e Scuole UNESCO: costruire il futuro scoprendo il passato . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 59

Conclusioni . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 65Bibliografia . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 67

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3Prefazione

PrefazioneTibor Navracsics, Commissario per l’Istruzione, la Cultura, la Gioventù e lo Sport

Il nostro patrimonio culturale condiviso è il cuore dello stile di vita europeo. È insito nelle nostre città, nei paesaggi e nei siti archeologici. È nella letteratura, nell’arte e nei monumenti, nell’artigianato tramandato dai nostri antenati, nelle storie che raccontiamo ai nostri bambini, nel cibo che mangiamo e nei film che guardiamo e nei quali ci riconosciamo. Il patrimonio culturale definisce chi siamo e rafforza il nostro senso di appar-tenenza a un’unica famiglia europea. Noi tutti facciamo parte di una pacifica comunità di oltre 500 milioni di cittadini, caratte-rizzata da storie preziose e culture intrecciate le une alle altre.

Nell’Anno europeo del patrimonio culturale, la mia ambizione è quella di incoraggiare le persone – soprattutto bambini e giovani – a esplorare il ricco e diversificato patrimonio culturale europeo e a riflettere sul posto che occupa nella vita di tutti noi. Portando l’attenzione su questo tema, vogliamo offrire ai giovani gli strumenti per diventare, in futuro, custodi e guardiani del nostro patrimonio culturale.

Quest’Anno dedicato al patrimonio culturale ci consente di immergerci nelle nostre tradizioni, nella memoria e nei monumenti del passato. Da questa memoria, dalla nostra storia, possiamo imparare molto. Auspico che, esplorando e vivendo il nostro patrimonio culturale condiviso, dentro e fuori le aule scolastiche, i bambini e i giovani arrivino a comprendere che le loro identità - siano esse locali, regionali o nazionali – si possono integrare, arricchire e rafforzare vicendevolmente, e coesistere all’interno di un’identità europea. La diversità è la nostra ricchezza e la nostra forza.

Secondo uno speciale sondaggio di Eurobarometro, nove europei su dieci sono favorevoli all’introduzione del patrimonio culturale come materia di studio a scuola. Scuole e insegnanti assumono un ruolo cruciale in questo.

Sono quindi particolarmente felice di scrivere la prefazione alla pubblicazione europea eTwinning 2018, dedicata proprio a portare il patrimonio culturale in classe. Questo libro presenta una selezione di eccellenti progetti eTwinning relativi alle tante forme e dimensioni del patrimonio culturale, e illustra come insegnanti e studenti di tutte le età abbiano lavorato a questo tema nei modi più creativi e vivaci.

Tibor Navracsics

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L’edizione di quest’anno della pubblicazione europea eTwinning fornisce inoltre a insegnanti e studenti un’ampia varietà di risorse e idee concrete per attività su questo tema da svolgere in classe e al di fuori della comunità scolastica. I progetti eTwinning dimostrano che il patrimonio culturale può offrire a bambini e giovani tantissime opportunità educative e partecipative. Dal canto mio, saluto con grande favore questo approccio che promuove il dialogo tra diverse culture e generazioni, offre un senso di comprensione condivisa delle nostre differenze e somiglianza, e ci incoraggia ad apprezzare la diversità culturale.

Sono grato a tutti gli insegnanti e a tutti gli studenti che hanno partecipato alle diverse attività e ai tanti progetti, oltre che all’intera community eTwinning, per aver contribuito al successo dell’Anno europeo del patrimonio culturale. Questo libro è un risultato tangibile, grazie al quale potremo garantire al patrimonio culturale un posto centrale nella nostra vita ben al di là dell’Anno europeo. Questo è essenziale per apportare un vero cambiamento nel modo in cui fruiamo, proteggiamo e promuoviamo il patrimonio culturale, facendo sì che questo Anno vada a vantaggio dei cittadini nel lungo termine e ci aiuti a costruire l’Europa dell’Europa.

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Il patrimonio culturale: collegare passato,presente e futuro

Il 2018 è l’Anno europeo del patrimonio culturale. Il patrimonio culturale plasma la nostra vita quotidiana: è intorno a noi nelle città, nei paesaggi e nei siti archeologici di tutta Europa. Non si trova solo nella letteratura, nell’arte e nei monumenti, ma anche nell’artigianato tramandato dai nostri antenati, nelle storie che raccontiamo ai nostri bambini, nel cibo che mangiamo e nei film che guardiamo e nei quali ci riconosciamo.

Quest’Anno si rivolge in particolare a bambini e giovani che in futuro diventeranno i guardiani del nostro patrimonio culturale. Secondo Eurobarometro, un’ampia maggioranza degli intervistati (88%) è d’accordo sul fatto che il patrimonio culturale dovrebbe essere una materia insegnata nelle scuole, dal momento che ci parla della nostra storia e della nostra cultura (Report speciale di Eurobarometro sugli europei e il patrimonio culturale, 2017).

I bambini e i giovani hanno l’opportunità di scoprire molte rappresentazioni del patrimonio culturale tra cui: • edifici, monumenti, prodotti artigianali, archivi, abbigliamento, opere d’arte, libri,

macchinari, città storiche, siti archeologici, ecc. (patrimonio tangibile)• pratiche, rappresentazioni, conoscenza, competenze ed espressioni culturali a cui le

persone attribuiscono un valore come le festività. Comprende inoltre le lingue e le tradizioni orali, le arti dello spettacolo, l’artigianato tradizionale, ecc. (patrimonio intangibile)

• paesaggi: aree geografiche in cui le risorse naturali mostrano le tracce degli usi e delle tradizioni della popolazione (patrimonio naturale)

• risorse create in formato digitale (per esempio, arte e animazione digitale) o che sono state digitalizzate a scopo di conservazione (come testi, immagini, video e archivi) (patrimonio digitale).

Cosa offre la presente pubblicazioneScopo di questo libro è descrivere ed esaminare i diversi aspetti del patrimonio culturale, oltre che presentare esempi di progetti eTwinning e idee per attività relative al patrimonio culturale.

Nella prima sezione, scoprirete cosa si intende per “patrimonio culturale” e approfondirete l’interpretazione del patrimonio culturale in quanto approccio didattico.

Introduzione

Introduzione

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6 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

La seconda sezione illustra esempi di interessanti progetti eTwinning che si sono occupati del patrimonio culturale nelle sue diverse accezioni: tangibile, intangibile, digitale e naturale.

La terza sezione contiene le risorse offerte da Europeana, la piattaforma digitale per il patrimonio culturale dell’Unione europea. In questa sezione troverete anche idee e spunti per attività da svolgere in classe su un’ampia gamma di aree tematiche, dalla storia all’astronomia, dalla matematica alle lingue straniere.

Nell’ultima sezione scoprirete i modi in cui i vostri studenti possono imparare la storia e conoscere il patrimonio culturale utilizzando le risorse della Casa della Storia europea. Vi illustreremo inoltre come le Scuole eTwinning e le Scuole UNESCO possono promuovere il patrimonio culturale organizzando attività fuori e dentro la comunità scolastica.

Il patrimonio culturale è un tema ampio, in grado di ispirare la realizzazione di molte attività creative con i vostri studenti. Noi offriamo spunti e suggerimenti così che possiate promuovere e supportare la cultura e il patrimonio europeo nelle vostre scuole.

“Il nostro patrimonio culturale così ricco e variegato ha l’enorme potere di contribuire alla costruzione del nostro paese” – Nelson Mandela.

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Patrimonio culturale e istruzione

Capitolo 1

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1.1. L’Anno europeo del patrimonio culturale: un’opportunità per promuovere l’educazione al patrimonio Erminia Sciacchitano, Capo consulente scientifico, Commissione europea

Per svariati decenni il concetto di “patrimonio culturale” è stato associato a monumenti, musei e archeologia. Tradizionalmente, il rapporto tra patrimonio culturale e istruzione ha sempre assunto la forma di visite passive a siti storici o musei, limitandosi all’osser-vazione di monumenti o reperti storici. In molti casi, queste visite di studio comprendevano tour guidati che presentavano gli eventi storici in ordine cronologico, senza un vero collegamento con le esperienze concrete dei discenti. Erano assai diffusi i dépliant informativi che raccontavano ogni minimo dettaglio dei diversi eventi senza però contestualizzarli o collegarli alle conoscenze e alle esperienze pregresse degli studenti.

Negli ultimi anni, invece, il concetto di patrimonio culturale si è ampliato, abbracciando il patrimonio culturale intangibile, naturale, dei paesaggi urbani e rurali, digitale e filmico. La Convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Faro 2005) dà una definizione più ampia di patrimonio culturale, abbracciandone le dimensioni tangibile, intangibile e digitale in maniera olistica:

Il patrimonio culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano, indipendentemente da chi ne detenga la proprietà, come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. Esso comprende tutti quegli aspetti dell’ambiente che sono il risultato dell’interazione nel corso del tempo fra le popolazioni e i luoghi (Faro 2005).

Questa Convenzione sottolinea il fatto che qualunque segno o simbolo creato dall’uomo, o al quale l’uomo attribuisce valore, che venga intenzionalmente protetto, conservato o tenuto vivo – anziché essere lasciato al naturale decadimento, oblio o distruzione – può essere considerato patrimonio culturale. La Convenzione pone l’accento su valori (culturali, storici, estetici, archeologici, scientifici, etnografici, antropologici), credenze, conoscenze e tradizioni che sono considerati rilevanti da una comunità o da un gruppo di riferimento il quale ha il diritto di beneficiare di queste risorse ed è responsabile della loro trasmissione alle generazioni future. Come sottolineato dalla Convenzione, questi valori sono in continua evoluzione.

Oggi è ormai riconosciuto il ruolo cruciale che il patrimonio culturale svolge nella nostra società, creando un senso di comunanza all’interno dei confini nazionali e al di fuori di

Erminia Sciacchitano

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essi, promuovendo la comprensione reciproca e i valori condivisi. Ecco perché l’atten-zione al patrimonio culturale è in crescita. Riflettendo su questo concetto allargato di patrimonio culturale e sul crescente interesse che esso suscita, gli insegnanti vi fanno ricorso sempre più spesso, soprattutto per portarvi l’attenzione di un numero sempre crescente di studenti e per arricchire il processo di apprendimento.

Il patrimonio culturale è un approccio all’insegnamento e all’apprendimento basato sulla convinzione che esso offra ai discenti l’opportunità di fare esperienze educative e formative. Sperimentando, esaminando, analizzando e valutando in maniera diretta elementi del patrimonio culturale come edifici, monumenti, luoghi di lavoro, paesaggi, manufatti, rituali e tradizioni, gli studenti acquisiscono conoscenze, abilità intellettuali e un’ampia serie di competenze che potenziano le loro capacità di tutelare e migliorare la società e gli stili di vita.

1.2. Interpretazione del patrimonio: come coinvolgere alunni e studenti nella partecipazione all’Europa Interpret Europe – Associazione europea per l’interpretazione del patrimonio

Dal documento di Interpret Europe (2017) “Coinvolgere i cittadini con il patrimonio culturale europeo: come utilizzare al meglio l’approccio interpretativo” Witzenhausen: Interpret Europe1

In quanto approccio di apprendimento non formale, l’interpretazione del patrimonio risulta molto adatta ai progetti eTwinning. L’interpretazione del patrimonio culturale trasforma le esperienze in fonti di ispirazione e creatività, stimola la curiosità degli studenti, comporta narrazioni che possono essere pertinenti per loro e incoraggia la riflessione.

Rispetto ad altri approcci didattici, l’elemento più significativo dell’interpretazione del patrimonio è che incoraggia attivamente i partecipanti a valutare autonomamente la propria esperienza, ricercando dietro ai fatti un contesto che sia significativo per loro stessi. Il suo obiettivo è quello di offrire: • esperienza di prima mano dei fenomeni del patrimonio culturale originale (apprendi-

mento esperienziale); • partecipazione attiva e scambio tra i partecipanti, stimolando i collegamenti personali; • impegno nella tutela del patrimonio culturale (e anche risorsa per l’apprendimento personale).

1. Patrimonio culturale e istruzione

1. http://www.interpret-europe.net/fileadmin/Documents/publications/ie_engaging_citizens_with_europes_cultural_heritage_co.pdf

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Nell’insegnamento per la prima infanzia

I sentimenti e i pensieri dei bambini più piccoli rispondono direttamente a quelle che sono le loro esperienze dirette dell’ambiente circostante. L’interpretazione del patrimonio implica la comprensione di un passato che va oltre il personale campo di esperienza; ecco perché occorre tenere conto dello sviluppo, nel bambino, del concetto di tempo. All’inizio la concezione del tempo è strettamente collegata all’esperienza individuale che il bambino fa degli eventi che accadono con cadenza regolare, per esempio ogni settimana (la domenica non si va all’asilo) o ogni anno (compleanni, Natale). Mentre i bambini più piccoli amano la reiterazione e la prevedibilità, quelli tra i cinque e i sei anni sono normalmente più inclini a imparare cose che vanno al di là del loro ambiente circostante e ad ascoltare racconti sulla vita e i talenti altrui. A quell’età, i bambini iniziano a capire le misurazioni e a fare confronti, oltre che ad avere il concetto di passato e futuro. Questo è un requisito essenziale per interpretare il patrimonio culturale dal momento che esso esplora come il passato sia significativo.

La capacità di fare confronti stimola la curiosità dei bambini: “Mostrami qualcosa che non ho mai visto né fatto prima!” Il confronto è una precondizione necessaria a suscitare stupore per ciò che altre persone o creature hanno fatto. Solo a quel punto i bambini possono cogliere il senso delle storie su eventi o persone del passato, e in tal modo mettere in relazione il patrimonio culturale con la loro esperienza di vita. Così, i bambini sviluppano la capacità di provare un primo livello di empatia.

Nell’istruzione primaria

Quando vanno a scuola, i bambini entrano in contatto con altri coetanei provenienti da contesti socio-culturali diversi e hanno l’opportunità di fare esperienze in un nuovo ambiente sociale.

Per le scuole, l’interpretazione del patrimonio può essere un approccio prezioso che va a integrare l’istruzione formale. Spesso l’istruzione in aula si basa infatti su testi e media; è incentrata su conoscenze, competenze e atteggiamenti generici e considerati signifi-cativi per un paese. Gli sviluppi storici su larga scala sono illustrati attraverso esempi selezionati e idealtipici.

Al contrario, l’interpretazione è legata all’esperienza di prima mano di veri siti del patrimonio che rimandano al concreto patrimonio locale, il quale fa parte dell’ambiente nel quale vivono i bambini. Questo porta a un senso di realtà più concreto, che si traduce nella frase “è successo qui”. Il patrimonio culturale locale, inoltre, solo molto di rado rientra in generici concetti idealtipici e idee prefissate. Esso infatti può essere conte-stualizzato in modi che rivelano le molte sfumature e i vari colori di particolari cose e singole persone, al di là delle categorizzazioni idealtipiche. È possibile far esperienza del patrimonio culturale a più riprese e interpretarlo da diverse prospettive.

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Per interessare in maniera significativa i bambini delle scuole primarie al patrimonio culturale, è consigliabile tenere in considerazione quanto segue:

• Il patrimonio culturale dovrebbe essere contestualizzato in narrazioni interpretative che colleghino il passato all’esperienza dei bambini e consentano di attivare l’empatia.

• L’interpretazione dovrebbe potenziare il senso di realtà capitalizzando l’esperienza di prima mano dei fenomeni reali collegati all’ambiente familiare della città e delle zone limitrofe.

• Occorre selezionare i contesti e le storie del passato che attivano valori di trascen-denza di sé e apertura.

• L’interpretazione dovrebbe capitalizzare sulla curiosità in modo tale da suscitare meraviglia, supportando quindi il genuino interesse dei bambini per la ricchezza e la diversità tipiche del mondo.

Nell’istruzione secondaria e nella formazione professionale

Questo periodo della crescita corrisponde per i più con quello in cui gli individui vanno alla ricerca sistematica di significati più profondi. Mentre ricercano il loro posto nel mondo e la loro identità, gli adolescenti tendono infatti a mettere in discussione costumi, tradizioni, abitudini, credenze e atteggiamenti che sono stati trasmessi loro durante l’infanzia. Si tratta di un periodo della vita in cui prendono forma le preferenze individuali in merito ai valori.

Le narrazioni interpretative su eventi reali possono rivelare nuove prospettive che aiutano gli adolescenti ad analizzare i concetti e a verificarne in modo critico la coerenza dei sistemi di pensiero e di valori. Possono inoltre contribuire a dare un’idea più chiara di ciò che una persona non intende diventare. Dall’altra parte possono attivare l’entusiasmo verso una persona per la quale si prova ammirazione (anche se per poco tempo) e che diventa fonte di ispirazione o persino un modello da seguire. Mentre i giovani vanno alla ricerca del loro posto nel mondo e tra la gente, il patrimonio culturale – significativo com’è – può aiutarli a dare nuova forma al loro sistema di valori e alla loro identità.

Durante questo normale processo di emancipazione, l’interpretazione del patrimonio offre alle società europee l’opportunità, ancora troppo poco sfruttata, di rafforzare i valori che trascendono in sé. Se facilitata da mediatori esperti, la co-creazione dell’interpreta-zione del patrimonio con i giovani può essere molto efficace nello stimolare dibattito e riflessione, e per prevenire la vulnerabilità delle generazioni future rispetto a populismo e fondamentalismo religioso2.

1. Patrimonio culturale e istruzione

2. Esempio: Progetto Erasmus+ HIMIS (Heritage Interpretation for Migrant Inclusion in Schools): http://himisproject.eu/en/home-page/

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Per interessare in maniera significativa i giovani al patrimonio culturale, è consigliabile tenere in considerazione quanto segue:

• Il patrimonio culturale dovrebbe essere contestualizzato in narrazioni interpretative che colleghino il patrimonio culturale con credenze e valori significativi per i giovani.

• Occorre selezionare contesti e storie che attivino valori di trascendenza di sé e apertura al cambiamento, i quali a loro volta contribuiranno a mantenere fluide le identità anche in età adulta.

• L’interpretazione dovrebbe includere prospettive multiple che mostrino il significato di un particolare patrimonio culturale per i diversi stakeholder storici (e.g. quelli con background socio-culturali diversi).

• Essa dovrebbe altresì porre domande aperte che stimolino l’interazione, il dibattito e la riflessione, anziché dare risposte semplici.

• L’interpretazione emancipatoria deve rispettare l’autonomia dell’individuo e la sua opinione per quanto provocatoria possa essere.

• Al contempo, sarà grazie a idee solide e comportamenti coerenti che l’interprete del patrimonio culturale saprà farsi rispettare dagli adolescenti che pure lo/a mettono in discussione.

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eTwinning e il patrimonio culturale

Capitolo 2

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14 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

2.1. eTwinning e il suo rapporto con il patrimonio culturaleIrene Pateraki, Pedagogical and Monitoring Manager, Unità europea eTwinning (CSS)

Il patrimonio culturale dovrebbe essere valorizzato e condiviso con i bambini sin da piccoli, stimolando al contempo la consapevolezza circa l’importanza della sua conservazione. In tal senso è compito delle scuole insegnare, valorizzare e preservare – attraverso le diverse aree didattiche, specie quelle creative come l’arte – il patrimonio culturale e naturale specifico di ogni paese (Ivon, Hicela, Kuscevic, Dubravka, 2013, 2, pp. 29–50).

Rispetto all’apprendimento, l’obiettivo dovrebbe essere quello di fornire a ogni bambino le conoscenze riguardo al proprio

patrimonio culturale; inoltre, l’educazione al patrimonio culturale dovrebbe porre ai giovani le domande essenziali sullo sviluppo sostenibile e fare in modo che i ragazzi siano aperti di fronte al patrimonio culturale altrui. Si raccomanda pertanto di rafforzare il senso di identità europea condivisa e inserire il tema del patrimonio culturale nei programmi scolastici (Jakoba Sraml Gonzalez, 2012).

In eTwinning, gli studenti hanno il privilegio di entrare in contatto con diverse culture e aprirsi al patrimonio culturale degli altri grazie alla partecipazione a progetti. Anche se il progetto non è direttamente collegato al tema del patrimonio culturale gli studenti, attraverso le interazioni e le attività collaborative alle quali partecipano, possono capire alcune delle caratteristiche culturali dei loro compagni.

Dal lancio di eTwinning nel 2005, gli insegnanti hanno condotto svariati progetti e dato ai loro studenti l’opportunità di scoprire le caratteristiche culturali dei loro compagni, di scavare nel patrimonio culturale europeo, apprendere similitudini e differenze, e infine creare risorse comuni. Alcuni di questi progetti hanno vinto Premi europei eTwinning e nel corso degli anni sono stati usati come esempi di buone pratiche. Nel 2005 nel progetto “Europe, Education, Ecole – Club de Philosophie”, gli studenti di alcune scuole secondarie italiane e francesi si sono scambiati informazioni sul ruolo di cultura, istruzione e scuole nell’Europa di domani. Nel 2007 gli alunni di alcune scuole primarie irlandesi e maltesi si sono scambiati miti e leggende delle rispettive isole nell’ambito del progetto “Once upon a blog”, mentre gli studenti di alcune scuole secondarie greche e francesi hanno studiato il vocabolario latino e greco, individuandone le influenze sulle lingue

Irene Pateraki

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moderne, nell’ambito del progetto “24 pas- 24 βήματα“. Nel 2012 i bambini di alcune scuole pre-primarie in Grecia, Francia, Lettonia, Austria e Portogallo hanno scoperto Picasso, Klimt, Klee, Monet e Malevič guardando, osservando e identificando le loro opere d’arte, e creandone di nuove nel progetto “Act-in Art”. Questi sono solo alcuni esempi di progetti eTwinning vincitori di premi, che mettono in evidenza l’interesse di insegnanti e studenti nello stimolare la consapevolezza sulla Storia e i valori comuni, e nel salvaguardare e promuovere il patrimonio culturale europeo attraverso il loro lavoro.

Come afferma l’Ambasciatrice eTwinning Angeliki Kougiourouki:

“Il patrimonio culturale è come un albero che fruttifica di continuo: le radici devono affondare nel terreno, il tronco deve trasferire la linfa vitale e i rami devono guardare al futuro. Ha dentro di sé elementi tangibili e intangibili che dobbiamo preservare per comprendere la nostra diversità, arricchirci con la conoscenza del passato, dare forma alle nostre identità con importanti valori in quanto individui, comunità e società, e guardare avanti per passarli a tutte le generazioni future. eTwinning può svolgere un ruolo importante: grazie allo sviluppo di progetti, insegnanti e studenti possono comunicare, affrontare e rispettare la diversità, e collaborare per raggiungere un obiettivo comune. Possono condividere idee, scoprire valori e credenze illustrando quelle dei loro antenati, e al contempo interagire e lavorare insieme, imparare gli uni dagli altri, costruire conoscenze basate sulle competenze e le rappresentazioni individuali che danno forma al nostro futuro comune”.

Nel 2018, Anno europeo del patrimonio culturale, molti insegnanti hanno sentito l’esigenza di iniziare a lavorare a progetti eTwinning occupandosi di tutti gli aspetti del patrimonio culturale in maniera interdisciplinare.

eTwinning ha offerto loro risorse aggiuntive, come seminari online e Learning Event, e ha organizzato speciali campagne per celebrare il patrimonio culturale europeo e stimolare la consapevolezza della sua importanza.

Gli studenti che hanno partecipato a questi progetti hanno espresso le loro opinioni, posto domande, attinto a conoscenze pregresse e fatto associazioni rispetto alle nuove cose apprese. Hanno inoltre collaborato tra pari, e hanno capito di poter preservare la loro cultura e al contempo onorare e rispettare quella dei partner. Insomma, un modo creativo per riferirsi al passato con l’obiettivo di cambiare il futuro.

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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Progetti eTwinning

The custom Martenitza

16 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Dive in the deep

of Unesco sites

Cultural Heritage

through New Media

UNESCO – a key to our

heritage

Music connects

us

Ancient theatres

echo in their silence

Bread as Tradition

Cultural heritage:

The Power of Plants

CLORIS, Botany vocabulary terms,

our common European cultural

heritage.

Unusual customs, traditions

and folklore characters of our

country

“Olympic games: an international

« language » of values”

“Culture Enriched with

Migration” (C.E.M)

Dancing Through Our

Cultures

Europe geoparks

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17172. eTwinning e il patrimonio culturale

Let’s visit our monuments

together

Share your cultural heritage across borders

World War 2, History and

cultural heritage

An amazing adventure through

two patrimonial cities: Rome and

Seville

Virtual Museum – through the online door to

real life

Cultural heritage

through our cuisine

Chemical Heritage

Coding digital cultural

heritage

BEE BOT Discover

the people culture

Beauty and Maths –

European Year of Cultural Heritage

Folk art – our local, cultural

heritage

Cultural heritage: S.O.S

(Struggle Of Survival)

World Heritage and World Cup

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18 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

2.2 Il patrimonio culturale nei progetti eTwinning

Il patrimonio culturale dovrebbe far parte della vita dei bambini sin dalla più tenera età e aiutarli a capire quanto sia importante tutelarlo. In quest’ottica, i docenti devono insegnare ai loro studenti non solo a godere dei frutti di quanto ottenuto o realizzato dalle generazioni presenti, ma anche ad apprendere dal passato e costruire il futuro a partire da questa esperienza e da questa conoscenza.

In eTwinning la maggior parte dei progetti si occupa, più o meno intenzionalmente, dei diversi aspetti del patrimonio culturale. Sin dall’inizio del progetto, infatti, gli studenti presentano sé stessi e il proprio paese, e condividono con i partner informazioni sul loro patrimonio culturale. In eTwinning ci sono tanti progetti che riguardano il patrimonio culturale tangibile, intangibile, digitale e naturale. Qui di seguito illustriamo alcuni esempi di progetti eTwinning che coprono diversi aspetti del patrimonio culturale e che possono essere utilizzati per sviluppare idee da mettere in pratica nei singoli contesti scolastici.

More than Toys

Perché? I giocattoli della tradizione contengono elementi tangibili e intangibili del patrimonio culturale connotati da un profondo valore e provenienti da svariate comunità, regioni o paesi. Scoprendo i diversi tipi di giocattoli, gli alunni hanno potuto capire e imparare la cultura tradizio-nale, oltre che i valori estetici e creativi.

Cosa? Gli alunni hanno creato un museo virtuale in cui hanno esposto i loro giocattoli della tradizione, corredandoli di audioguide per offrire maggiori informazioni ai visitatori.

Come? Gli alunni hanno condotto ricerche su Internet, visitato musei e mostre locali e nazionali di giocattoli, e intervistato familiari e membri della comunità. Hanno poi scambiato informazioni con i compagni riguardo a miti, costumi e superstizioni sui giocattoli, e hanno dato istruzioni ai partner

su come realizzare i giocattoli. Infine, hanno prodotto i giocattoli della tradizione dei partner e se li sono scambiati per realizzare mostre all’interno delle rispettive scuole.

Paesi: Armenia, Azerbaijan, Georgia, Lituania, Romania, Turchia, UcrainaEtà degli alunni: 8 – 15 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/1528 Risultato: http://bit.ly/etwinningch1

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Aprendemos jugandoPerché? Per aiutare gli alunni a scoprire il loro patrimonio culturale, linguistico, storico e naturale, ma anche quello intangibile, ossia i valori che ci uniscono in quanto cittadini del mondo (coesistenza pacifica, libertà, tolleranza).

Cosa? Gli alunni hanno creato giochi sotto forma di testo e video per aiutarsi a vicenda a scoprire il proprio patrimonio culturale.

Come? Gli alunni hanno condotto ricerche sul patrimonio culturale del loro paese e creato giochi educativi in spagnolo e inglese. Ciascuna carta del gioco include un luogo, un personaggio o una data relativi al patrimonio culturale, un’immagine e tre possibili risposte (una sola delle quali è corretta). Gli alunni hanno altresì ricevuto

i giochi dei loro partner e li hanno usati per imparare a conoscere il patrimonio culturale dei compagni.

Paesi: Italia, SpagnaEtà degli alunni: 10 – 14 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/26348 Risultato: http://bit.ly/etwinningch2

Wojtek the Soldier Bear

Perché? Per scoprire la Storia, per cui è importante studiare il passato da diversi punti di vista, gli alunni sono ricorsi all’aiuto di un orso bruno. Le sculture che ritraggono questo orso si trovano in Polonia e nel Regno Unito.

Cosa? Gli alunni hanno collaborato alla creazione di video per raccontare la storia dell’orso bruno Wojtek.

Come? Gli alunni sono stati incoraggiati a leggere libri e ad approfondire il tema della Seconda guerra mondiale, e hanno scoperto la storia della vita di Wojtek, un orso adottato dai soldati polacchi durante la guerra.

Paesi: Polonia, Regno UnitoEtà degli alunni: 7 – 12 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/23911 Risultato: http://bit.ly/etwinningch4

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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20 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Colourful Songs

Perché? Una persona che ha ricevuto un’educazione all’arte fin dalla tenera età ha maggiori possibilità di sviluppare sensibilità e capacità intellettuale, costruire l’autostima e l’identità culturale, salvaguardare e promuovere il pluralismo, il riconoscimento e il rispetto per gli altri.

Cosa? Gli alunni hanno creato un libro digitale (eBook) con tutte le loro attività relative ad arte, poesia e musica.

Come? Collegando l’arte al processo educativo, il progetto ha voluto fornire ai bambini non solo nuovi strumenti di comu-nicazione ed espressione ma anche l’op-portunità di scoprire artisti locali, nazionali ed europei che hanno contribuito alla ricchezza e alla differenziazione culturale e linguistica dell’Europa. Ha inoltre rafforzato l’identità locale e il patrimonio culturale dei bambini grazie al lavoro di artisti locali e di quelli delle scuole partner.

Paesi: Grecia, Italia, Lituania, Spagna, Regno UnitoEtà degli alunni: 3 – 11 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/26039 Risultato: http://bit.ly/etwinningch3

Valorisons nos patrimoines

Perché? Scoprire il patrimonio culturale locale ed europeo.

Cosa? Gli alunni hanno creato un libro digitale (eBook) con tutte le informazioni che hanno raccolto.

Come? Gli alunni hanno creato un gioco interattivo (quiz a domanda chiusa) per scoprire il patrimonio culturale dei loro partner: siti storici, gastronomia, architet-tura e tradizioni.

Paesi: Belgio, Francia, ItaliaEtà degli alunni: 12 – 14 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/23303

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CARPE ANTIQUIT@TEM!

Perché? Per capire il patrimonio culturale greco e italiano effettuando ricerche nel vocabolario di base del latino e del greco antico al fine di scoprire quante parole di queste lingue siano state trasferite nelle moderne lingue europee.

Cosa? Gli studenti hanno creato un dizionario con parole derivanti dal greco antico e dal latino, quiz di etimologia e video su importanti personaggi della Grecia e della Roma antiche.

Come? Gli studenti hanno cercato espressioni di origine classica che sono ancora in uso, hanno studiato la vita quotidiana degli antichi greci e romani, indagato le origini delle tradizioni (teatro,

nozze, funerali) e studiato le biografie di personaggi importanti come Pericle, Calliope, Cicerone, Cesare e Temistocle.

Paesi: Grecia, Italia, SpagnaEtà degli studenti: 15 – 16 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/30369 Risultato: http://bit.ly/etwinningch6

Holidays and celebrations indifferent European Schools

Perché? Scoprire e apprezzare il patrimonio culturale europeo e approfon-dire la conoscenza delle diverse festività europee con l’aiuto di una mascotte.

Cosa? Gli alunni hanno creato un libro digitale (eBook) con le avventure di Max, le ricette tradizionali e i glossari.

Come? Gli alunni hanno collaborato alla realizzazione di un libro con le avventure della loro mascotte, Max, che ha viaggiato in tutti i paesi. Il suo viaggio è iniziato in Spagna con una festa e un po’ di cucina tradizionale; poi ha visitato Polonia, Finlandia, Romania,

Irlanda e Ucraina, per tornare infine in Spagna.

Paesi: Finlandia, Irlanda, Romania, Polonia, Spagna, UcrainaEtà degli alunni: 3 – 11Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/24439Risultato: http://bit.ly/etwinningch5

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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22 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

When Art meets virtual reality!

Perché? Per scoprire 20 artisti e studiare una particolare opera d’arte da loro realizzata, creando poi una mostra virtuale con Aurasma, uno strumento per la realtà virtuale.

Cosa? Gli studenti hanno creato una mostra con 20 opere d’arte (soprattutto dipinti) di 20 artisti europei di Repubblica Ceca, Italia, Polonia e Francia, usando i tablet, la realtà aumentata e una rivista online.

Come? A gruppi, gli studenti dovevano scegliere artisti dei loro paesi e preparare un quiz con cui giocare con i partner. Dopo aver cercato le informazioni sui 20 artisti, ogni gruppo ha svolto il quiz sull’artista del partner e poi ha preparato

una presentazione sull’artista. Infine, gli studenti hanno selezionato un’opera dell’artista e preparato una presentazione usando la realtà aumentata.

Paesi: Repubblica Ceca, Francia, Italia, PoloniaEtà degli studenti: 13 – 16Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/23619 Risultato: http://bit.ly/etwinningch7

Mon jardin, ton jardin, nos jardins européens et…extra européens aussi !!

Perché? Il patrimonio naturale è l’insieme degli elementi che compongono la biodi-versità compresi flora, fauna, ecosistemi e strutture geologiche. L’obiettivo era dare agli studenti l’opportunità di scoprire il patrimonio naturale attraverso scambi interattivi, divertenti, scientifici, culinari e artistici.

Cosa? Gli studenti hanno creato un libro digitale (eBook) con le attività relative ai loro giardini.

Come? Creando video, presentazioni, mappe mentali e quiz, gli studenti hanno

scoperto il patrimonio naturale dei loro paesi e le tradizioni ad esso collegate.

Paesi: Danimarca, Francia, FYROM, Italia, Lituania, Tunisia Età degli studenti: 12 – 16 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/24216 Risultato: http://bit.ly/etwinningch9

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Eurocomics – Explore Europe through Comics

Perché? Per aiutare gli studenti a scoprire leggende, piatti tradizionali e edifici storici in modo divertente e creativo.

Cosa? Gli studenti hanno creato un libro digitale (eBook) capovolto, “Aladdin and the Seven tales”, in cui il personaggio visita le loro città scoprendone il patrimonio culturale tangibile e intangibile.

Come? Attraverso la ricerca e il lavoro di gruppo, gli studenti hanno scoperto il loro patrimonio culturale, trasformando bozzetti a matita in un personaggio dei fumetti

semi-professionale che viaggia attraverso la storia e la cultura.

Paesi: Repubblica Ceca, Francia, Georgia, Grecia, Italia, Turchia Età degli studenti: 14 – 16 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/23618 Risultato: http://bit.ly/etwinningch10

Cultural heritage Sightseeingaround European Countries

Perché? Per rendere gli alunni consape-voli del patrimonio culturale che possono trovare nel loro paese e in altri. In questo modo hanno potuto riflettere sulla ricchezza del patrimonio culturale del loro paese e su quanto sia importante rispettare e pro-teggere il patrimonio culturale del proprio paese e di quelli altrui.

Cosa? Gli alunni hanno creato una mappa che metteva in evidenza il patrimonio culturale dei loro rispettivi paesi e Padlet che mostravano il patrimonio culturale dei partner.

Come? A coppie gli alunni hanno scelto una categoria (siti archeologici, edifici, tra-dizioni, castelli, torri, patrimonio naturale);

hanno cercato informazioni e preparato pre-sentazioni per gli altri partner. Infine, hanno usato Tricider per votare per i loro preferiti scambiandosi le opinioni personali.

Paesi: Francia, Grecia, Italia, SpagnaEtà degli alunni: 11 – 13 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/23667 Risultato: http://bit.ly/etwinningch8

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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24 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Let’s Discover our EuropeanMath World

Perché? L’obiettivo era quello di aiutare gli studenti a scoprire non solo la ricchezza del patrimonio culturale dei partner, ma anche del proprio, esplorando la dimensione tangibile che esiste tra la matematica e l’ambiente che ci circonda in tutta Europa.

Cosa? Il principale risultato è stato un quiz transnazionale. Al termine di ciascun workshop, dopo che gli studenti hanno pubblicato i video nel TwinSpace, i parteci-panti hanno preparato alcune domande su di essi. Gli insegnanti hanno raccolto alcune di queste domande in un quiz più ampio e hanno organizzato un contest europeo usando Kahoot.

Come? Gli studenti hanno aiutato i loro partner a scoprire il patrimonio locale attraverso workshop di matematica tenuti al di fuori della classe nell’ambito di gite scolastiche. In ciascuna di queste occasioni gli studenti hanno inviato cartoline ai partner, descrivendo i luoghi visitati e i temi dei

workshop allo scopo di realizzare poster di cartoline in classe. Di tutti i video creati e dopo ogni gita scolastica, gli studenti hanno realizzato un quiz transnazionale per poi organizzare un contest fra gli studenti europei che hanno partecipato a questa avventura culturale.

Paesi: Belgio, Bulgaria, Repubblica Ceca, Francia, FYROM, Germania, Grecia, Islanda, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Serbia, Slovacchia, Spagna, TurchiaEtà degli studenti: 13 – 15 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/21637 Risultato: http://bit.ly/etwinningCH11

Do you remember thatprofession?Perché? A partire dalla Rivoluzione industriale il mondo del lavoro ha subito una trasformazione e il settore artigianale è caduto vittima di questo nuovo processo produttivo. Obiettivo del progetto era quello di tenere viva la memoria di diversi mestieri tradizionali dal momento che il patrimonio culturale non include solo edifici, libri, canzoni e opere d’arte, ma anche il lavoro delle persone e il frutto di queste attività.

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Meet your neighbors – Conoce a tus vecinos

Perché? Per rendere gli studenti consapevoli del patrimonio culturale dei tre paesi partecipanti al progetto ponendo particolare attenzione ad architettura, letteratura, musica, cucina e sport tradizio-nali. Il progetto è stato sviluppato attraverso discipline diverse: lingua e letteratura, lingue classiche, storia, biologia, musica, educazione fisica e inglese, allo scopo di presentare da diversi punti di vista l’impor-tanza della nostra cultura in quanto cittadini europei.

Cosa? Gli studenti hanno creato un libro digitale (eBook) con i miti e una mostra fotografica di autoritratti scattati davanti a siti del patrimonio culturale.

Come? Gli studenti hanno condotto ricerche sulle storie tradizionali europee e sulle diverse versioni giunte fino a noi, e si sono scattati autoritratti presso siti del

patrimonio culturale della loro regione. Hanno anche studiato diverse canzoni le cui melodie sono state composte dal poeta spagnolo Federico García Lorca, e hanno scoperto le ricette culinarie tradizionali dei loro partner.

Paesi: Finlandia, Grecia, SpagnaEtà degli studenti: 13 – 15 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/17214 Risultato: http://bit.ly/etwinningch14

Cosa? Gli studenti hanno creato diversi giochi online e un gioco di carte memory da scaricare e stampare.

Come? Gli studenti hanno condotto ricerche sui mestieri tradizionali in ciascun paese partecipante e creato collage, modelli e carte da gioco con le informa-zioni raccolte. Poi hanno formato team multinazionali e avviato discussioni nel Forum del TwinSpace di progetto. Gli studenti hanno creato presentazioni colla-borative che illustrano professioni quasi

dimenticate. Collage, fumetti, video e foto di attività concrete sono stati inseriti nelle presentazioni.

Paesi: Germania, Grecia, Polonia, Portogallo, SloveniaEtà degli studenti: 13 – 15Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/43292 Risultato: http://bit.ly/etwinningch13

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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26 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Greek – Griko. Your languagesounds familiarPerché? L’obiettivo era quello di permettere agli studenti di scoprire le origini e seguire l’evoluzione del “Griko”, un dialetto minoritario parlato nella Grecia salentina, in Italia meridionale. Presentando le loro tradizioni e i loro costumi ai partner, gli studenti hanno scoperto similitudini e differenze culturali.

Cosa? Il risultato principale è stato un poster interattivo con i risultati delle ricerche degli studenti.

Come? Gli studenti hanno ascoltato canzoni tradizionali in Griko per creare word cloud con i vocaboli che riuscivano a riconoscere, e hanno stilato un glossario che li ha aiutati

a comunicare. Hanno anche condiviso miti, leggende e fiabe, e creato un quiz online per testare ciò che avevano imparato.

Paesi: Grecia, ItaliaEtà degli studenti: 13 – 15 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/25161 Risultato: http://bit.ly/etwinningch12

Twinlettres: regards critiquessur le monde!Perché? Per far fare agli studenti un passo indietro rispetto alla loro identità culturale al fine di guardare la società attorno a loro con occhio critico lavorando sulle “Lettere Persiane” di Montesquieu e per creare ponti tra il passato e il presente dell’Europa.

Cosa? Gli studenti hanno scritto un romanzo epistolare che imita l’opera originale. L’opera contiene 161 lettere scritte dagli studenti di 10 scuole unitamente a disegni, dialoghi, storie, fumetti e video.

Come? Gli studenti hanno letto le “Lettere persiane” e partecipato ad attività di scrittura creativa ispirate all’opera.

Paesi: Belgio, Francia, Grecia, Italia, Romania, Spagna, TunisiaEtà degli studenti: 12 – 18 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/24460/ Risultato: http://bit.ly/etwinningch16

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Natural Parks = InternationalTreasure

Perché? Per mostrare la bellezza e la ricchezza dei parchi naturali attraverso l’esplorazione di flora, fauna e biodiversità, e per stimolare la consapevolezza dell’im-portanza della conservazione del patrimonio naturale creando un parco internazionale.

Cosa? Gli studenti hanno creato un sito web in cui hanno presentato il loro parco internazionale, inserendo giochi, spot pubblicitari e infografiche.

Come? Gli studenti hanno condotto ricerche sulle caratteristiche dei parchi nazionali della loro zona e sono stati divisi in team di esperti. Gli studenti hanno poi realizzato un dizionario della natura, creato infografiche sul comportamento da tenere

nei parchi internazionali, registrato spot pubblicitari per il parco e sviluppato un sito web dedicato con le informazioni più importanti sul loro parco internazionale.

Paesi: Repubblica Ceca, Polonia, Slovacchia, SpagnaEtà degli studenti: 14 – 15Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/20319 Risultato: http://bit.ly/etwinningch15

Treasure hunt! Discover themaths and geometry that are hidden in the corners of your city!Perché? Obiettivo di questo progetto era far capire ai partecipanti che elementi di matematica, storia, scienza e geometria si possono trovare negli edifici e negli spazi che rappresentano il patrimonio culturale di ogni città. Usando l’analisi geometrica, gli studenti hanno compreso meglio la genialità degli artisti che hanno trasformato gli spazi urbani.

Cosa? Gli studenti hanno usato Geogebra e partecipato a quiz. Alla fine è stata organizzata una caccia al tesoro, incentrata sugli argomenti studiati, che si è tenuta contempo-raneamente in tutte le scuole partner.

Come? Gli studenti hanno esaminato i motivi geometrici dei diversi monumenti e studiato i principi di base delle costruzioni geometriche.

Paesi: Cipro, Grecia, Italia, PortogalloEtà degli studenti: 15 – 17Link del progetto: https://twinspace.etwinning.net/26008

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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28 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

One train for Europe

Perché? Come testimoniano cattedrali, monumenti e tradizioni, la storia europea è ricchissima. Grazie alle diverse attività, gli studenti hanno familiarizzato con il patrimonio culturale e capito che la loro identità è frutto di una diversità e di una ricchezza uniche nel loro genere. Sono stati presentati e apprezzati siti del Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO e siti del patrimonio culturale locale.

Cosa? Il risultato del progetto è stato un viaggio piacevole, interessante e sostenibile, condiviso per mezzo di una presentazione Prezi.

Come? Gli studenti hanno viaggiato virtual-mente per l’Europa in treno. Durante il viaggio hanno visitato molte città e raccolto infor-mazioni sui diversi siti del Patrimonio dell’U-manità dell’UNESCO. Hanno creato quiz, studiato i criteri di ammissione al Patrimonio

dell’Umanità stabiliti dall’UNESCO e proposto nuovi siti da includere nell’elenco.

Paesi: Bulgaria, Francia, Germania, Italia, Polonia, SlovacchiaEtà degli studenti: 14 – 18Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/44227Risultato: http://bit.ly/etwinningch17

Do you know my town?

Perché? Per promuovere la partecipa-zione attiva e responsabile degli studenti alla protezione e alla valorizzazione del patrimonio culturale locale, nazionale ed europeo. Per rafforzare il legame tra la scuola e la comunità, affinché gli studenti capissero le tradizioni e i valori derivati dai siti archeologici e storici.

Cosa? Gli studenti hanno creato itinerari turistici, libri digitali (eBook) e video per promuovere la ricchezza culturale della

loro regione. La scuola italiana è diventata membro della Rete delle Scuole Associate all’UNESCO.

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29

The Universe is made of TinyStories

Perché? Sulla scia delle idee presentate da Bernard Robin nella Expert Talk dal titolo “The Use of Digital Storytelling to Support Teaching and Learning” (L’uso della narrazione digitale a supporto di insegna-mento e apprendimento), organizzata dal Gruppo eTwinning “Creative Classroom”, gli insegnanti hanno presentato ai loro studenti il progetto, il cui scopo principale era discutere dei modi per essere cittadini digitali responsabili e consapevoli delle diverse identità culturali.

Cosa? Le storie erano incentrate su fatti interessanti relativi a ogni paese, come per esempio la vita di persone che si sono distinte in un campo del patrimonio culturale di ogni paese.

Come? Gli studenti delle scuole secondarie hanno realizzato una presentazione multi-mediale sotto forma di una storia digitale, raccontata grazie all’uso di strumenti informatici. Le storie contenevano un mix di immagini digitali, testo, narrazione audio, videoclip e/o musica. Le storie narrate erano interessanti e significative, e si sono rivelate pertinenti anche per il patrimonio culturale

dei diversi paesi. Dopo molte sessioni live tramite Skype, due avatar hanno virtual-mente visitato le diverse scuole e città partner nel corso di una settimana.

Paesi: Belgio, Croazia, Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Italia, Norvegia, Polonia, Portogallo, Moldavia, Romania, Spagna, Svezia, TurchiaEtà degli studenti: 15 – 19Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/21062 Risultato: http://bit.ly/etwinningch20

Come? Gli studenti hanno condotto ricerche e selezionato informazioni relative a storia, cultura e gastronomia. Hanno organizzato gite d’istruzione nella loro regione e creato itinerari turistici e pubblicità per potenziare il patrimonio culturale tangibile e intangibile, e promuovere il turismo culturale.

Paesi: Albania, Georgia, Italia, Polonia, Romania, Serbia, Spagna, Turchia, UcrainaEtà degli studenti: 15 – 19 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/25451 Risultato: http://bit.ly/etwinningch18

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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30 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Nuestra Historia Al Rescate

Perché? Partendo dallo studio di personaggi storici dei rispettivi paesi - Annibale per la Tunisia, Viriato per la Spagna, Falcone per l’Italia - gli studenti si sono ispirati al patrimonio culturale e sono diventati gli eroi del presente, proponendo soluzioni ai problemi e ai temi più attuali come immigra-zione, crisi dei rifugiati, violenza e inclusione.

Cosa? Divisi in gruppi di lavoro multina-zionali gli studenti hanno creato un Kahoot culturale “Historia al Rescate”, incentrato sui loro tre eroi. Come? Gli studenti dei tre gruppi di nazionalità mista hanno cercato informa-zioni sui loro eroi e prodotto video in cui i tre personaggi erano i narratori della Storia. Hanno poi creato un Kahoot culturale e si sono sfidati in videoconferenza. Inoltre, assumendo i panni degli eroi del presente, hanno realizzato un libro digitale (eBook) in

cui hanno presentato possibili soluzioni ai problemi attuali.

Paesi: Italia, Spagna, TunisiaEtà degli studenti: 14 – 19 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/24960 Risultato: http://bit.ly/etwinningch19 (È necessario disporre di un account Kahoot per accedere)

Mysteries in the MedievalEurope

Perché? Gli alunni hanno scoperto e approfondito diversi aspetti del Medioevo nel loro paese e in quello dei partner per poter capire la nascita e lo sviluppo delle rispettive città e conoscere meglio il loro patrimonio culturale.

Cosa? Gli alunni hanno creato diverse narrazioni su vari aspetti del Medioevo che hanno poi presentato sotto forma di brevi recite, fumetti o dipinti. Questi prodotti

sono stati assemblati sotto forma di libro digitale (eBook).

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You are the picture – Tu eres elcuadro

Perché? Obiettivo del progetto era mettere gli studenti nelle condizioni di capire meglio le opere d’arte, e in particolare i più famosi dipinti conservati nei musei di tutta Europa. Si è così stimolata la consapevolezza del valore del patrimonio culturale come mezzo per collegare passato e presente, apprezzare la diversità culturale, scoprire storia e valori comuni, sviluppare il rispetto e la comprensione reciproci.

Cosa? Circa 200 dipinti risalenti al periodo dal Rinascimento all’Età Moderna sono stati messi in scena, fotografati e poi caricati nel TwinSpace. Le foto, i lavori e i poster realizzati in collaborazione sono stati stampati ed esposti in occasione di mostre tenute in tutte le scuole partner.

Come? Gli studenti sono stati invitati a scegliere dipinti famosi e a mettere in scena l’immagine ritratta, assumendo il ruolo, la posa e l’espressione facciale dei personaggi. Hanno creato quadri viventi che sono stati poi fotografati e caricati nel

TwinSpace, dove sono stati condivisi da tutte le scuole partner. Queste immagini sono state la fonte di diverse attività di collaborazione online come giochi, quiz, gare, discussioni e presentazioni.

Paesi: Grecia, Italia, Polonia, Portogallo, Romania, Spagna, TurchiaEtà degli studenti: 10 – 19 Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/22676

Come? Anzitutto, gli alunni hanno acquisito le conoscenze di base sul Medioevo effettuando visite guidate delle loro città, guardando video sull’epoca medievale e leggendo testi. In seguito hanno raccolto le idee per realizzare narrazioni sui diversi aspetti del Medioevo. Gli alunni dei due paesi hanno collaborato alla creazione di narrazioni, che hanno

presentato insieme sotto forma di video, storie o fumetti.

Paesi: Italia, GermaniaEtà degli alunni: 11 – 14Link al progetto: https://twinspace.etwinning.net/49815 Risultato: http://bit.ly/etwinningch21

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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32 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Il patrimonio culturale è come

un anello regale che passa

di mano in mano, da una

generazione all’altra. È quindi

un tesoro del quale siamo

responsabili: non lo dobbiamo

solo salvare e proteggere, ma

anche trasmettere alle giovani

generazioni.

Adriana Laze, Albania

Tutti contribuiscono alla cultura del mondo. Ecco perché è importante rispettare e salvaguardare tutto il patrimonio culturale attraverso leggi nazionali e trattati internazio-nali. Il traffico illecito di manufatti e oggetti di valore culturale, il saccheggio di siti archeologici e la distruzione di edifici e monumenti storici sono causa di danni irrepa-rabili al patrimonio culturale di un paese.

Sakine Rüzgar, Turchia

eTwinning si basa su progetti di collabora-zione, scambio di idee e pensieri tra scuole di diversi paesi. Costruisce rispetto, comprensione e conoscenza. Quale modo migliore per scoprire il patrimonio culturale degli

altri? Maria Vasilopoulou, Grecia

”La voce degli insegnanti

Dobbiamo apprezzare il patrimonio culturale del nostro paese per capire gli altri e aprire gli occhi per vedere il mondo. Irene Confalone, Italia

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Il patrimonio culturale è un vettore della memoria. Permette di entrare in relazione personale con oggetti e spazi della vita quotidiana delle generazioni passate, scoprire la visione della vita delle persone, la comunità in cui vivevano e il

modo in cui interpretavano il mondo.

Piotr Krzysztoforski, Polonia

In quanto cittadini apparteniamo a una società che affonda le radici nelle esperienze passate e che sta sviluppando la propria identità nel presente per andare verso il futuro. In quanto insegnanti, noi possiamo stringere i legami del nostro patrimonio culturale attraverso progetti internazionali come eTwinning o Erasmus+, che rafforzano la consa-pevolezza e la sensibilità dei nostri studenti sull’importanza di apprezzare il grande valore del mondo intero. Fina Vendrell, Spagna

Penso che l’istruzione possa essere davvero utile per diffondere e preservare il patrimonio culturale. Basta scegliere i metodi giusti. L’istruzione, infatti, può rappresen-tare un modo diretto per comunicare con i giovani e questo diventa ancor più efficace se presenti questo argomento in modo coinvolgente e affascinante. Per quanto riguarda il ruolo di eTwinning, penso sia il facilitatore per eccellenza di questo processo.

Gabriella Gasperini, Italia

2. eTwinning e il patrimonio culturale

Penso che il patrimonio culturale di ogni paese ne mostri il passato e la ricca storia che darà forma alle generazioni successive. È conservato e sopravvive nella mente e nel cuore del suo popolo. Il patrimonio culturale è la radice delle nazioni che viene coltivata dall’amore del suo popolo.

Lina Qashu, Giordania

Il patrimonio culturale rappresenta

moltissimo per me. Cresciamo

immersi in esso. Lingue, abitudini,

cibi, tradizioni, musica, danza, colori,

dipinti... persino il modo in cui ci

vestiamo è influenzato dal nostro

patrimonio culturale. Io sono francese

e vengo dalla Martinica, una piccola

isola nel Mar dei Caraibi. In realtà io

sono il frutto di queste due culture,

e ne vado fiera.

Mirella Martins, St Paul Les Dax,

Francia

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34 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Il patrimonio culturale determina

la nostra natura, e penso sia

molto importante indurre i giovani

a prendersi cura di esso. Penso

che sarebbe utile mettere in colle-

gamento il patrimonio culturale

con gli interessi degli studenti di

oggi, usare nuove tecnologie per

rendere i contenuti più accessibili

e interessanti. Le generazioni di

oggi chiedono risposte più rapide,

e noi dobbiamo adattarci. In caso

contrario, gli studenti cercheranno

altri contenuti.

Vesna Kostic, Serbia

Il patrimonio culturale dovrebbe

essere insegnato a scuola,

ai giovani, perché consente

loro di aprirsi ad altre civiltà

e di scoprire le somiglianze,

rendendoli così consapevoli

del fatto che le differenze sono

un aspetto della ricchezza e

diversità umane. Pertanto,

accettare sé stessi e gli altri

significa inclusione.

Olfa Ben Hassine, Tunisia

Il patrimonio culturale è globale, appartiene a tutti. Svetlana Borsch, Ucraina

È il nostro DNA... Gli europei sono

un misto di culture, e questo è bello

perché il nostro patrimonio è unico.

Siamo ciò che siamo perché il passato

ci ha arricchiti e anche perché il

presente ci cambia continuamente.

La storia corre verso un futuro che

di certo porterà nuovi cambiamenti

per l’Europa. Comunque il nostro

patrimonio culturale resta ed è per

questo che è importante preservare

la memoria dei popoli, i loro valori,

i traguardi raggiunti ma anche gli errori

compiuti. Senza di esso, nulla avrà

senso per le future generazioni.

Delfina Casalderrey, Portogallo

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”La voce degli studenti

Il patrimonio culturale è ciò che

il passato ha lasciato a tutti

noi. Il patrimonio culturale è

tutto ciò che l’uomo è riuscito

a conservare. Pertanto, il nostro

workshop “Le pietre parlano”

ci aiuta a scoprire, conoscere,

amare e apprezzare ciò che

resta del passato.

Martina, Gaia, Alberto, 8 anni, Italia

Il patrimonio culturale è costituito dalle cose importanti per ogni paese e assume un ruolo rilevante per la gente del posto. Può essere un edificio storico o un piatto tipico nazionale. Scopriamo il patrimonio culturale attraverso i nostri genitori, l’ambiente o dagli insegnanti.Gohar, 16 anni, Armenia

Il patrimonio culturale è quella

mescolanza di arte, artigianato,

costumi, tradizioni, luoghi come

musei, siti archeologici, antichi

edifici, ecc., che ci racconta dei

popoli. A me piace visitare siti del

patrimonio culturale perché sono

curioso di scoprire come vivono

le persone nei diversi luoghi

del mondo. A scuola mi piace

lavorare a progetti e partecipare

a lezioni su questo argomento.

Mi piacciono la storia e la

geografia.

Raul, 10 anni, Romania

2. eTwinning e il patrimonio culturale

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36 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Penso sia davvero importante

prendersi cura del patrimonio

culturale, perché è un’ottima

fonte di conoscenza e un’oppor-

tunità per scoprire culture diverse

non solo tramite i libri. Il modo

migliore per scoprire il patrimonio

culturale è vederlo con i nostri

occhi, ma anche parlare con gli

anziani o partecipare a scambi

internazionali, viaggiare, parlare

con stranieri o navigare in Internet

a caccia di informazioni.

Aleksandra, 17 anni, Polonia

Il patrimonio culturale è un insieme di tradizioni, monumenti, cultura, ma anche qualcosa che deve essere difeso e valorizzato. Possiamo imparare viaggiando, lavorando all’estero, ascoltando o cercando informazioni su altre culture, e visitando monumenti.

Michela, 16 anni, Italia

A me piace visitare i musei perché mi sembra di viaggiare indietro nel tempo e vivere una vita diversa. Elena, 12 anni, Italia

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Insegnare il patrimonio culturale a scuola

Capitolo 3

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38 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

3.1. La didattica con il patrimonio culturale digitale nelle classi del 21° secoloMilena Popova, Capo dei Servizi di riutilizzo, Europeana

Nel 2018 l’Anno europeo del patrimonio culturale ha acceso i riflettori sulla ricchezza del patrimonio culturale europeo in quanto parte della vita quotidiana delle persone. Sfruttare il suo potenziale per l’insegnamento e l’apprendimento è un’impresa continua. Gli insegnanti aiutano gli studenti a scoprire il patrimonio culturale e a lavorare con esso grazie a gite, visite a musei e performance artistiche. Adesso hanno anche la possibilità di utilizzare gli strumenti digitali nelle classi, rendendo così l’apprendimento più intuitivo, creativo e appagante.

Europeana è la piattaforma europea per il patrimonio culturale digitale e il volto virtuale dell’Anno europeo del patrimonio culturale.

Europeana può aiutare gli insegnanti a introdurre pratiche innovative nella loro didattica, progettare esperienze di apprendimento coinvolgenti per i loro studenti e svilupparne le competenze digitali e culturali. Il sito web offre l’accesso a oltre 50 milioni di materiali digitaliz-zati tratti da più di 3700 musei, archivi, biblioteche e gallerie in tutta Europa. La sua collezione racchiude un’ampia gamma di contenuti, provenienti da 43 paesi e disponibili in 23 lingue diverse, che spaziano su temi e media diversi tra cui opere d’arte, fotografie, abbigliamento, immagini 3D, mappe e giornali. Questi archivi digitali offrono una miriade di opportunità per fare esperienza del patrimonio culturale e dei suoi fenomeni e per interpretarlo ai fini dell’apprendi-mento, come mostrato nella sezione 1.2. Inoltre, circa 20 milioni di articoli di questa collezione sono regolamentati con una licenza free, il che significa che possono essere integrati facilmente e gratuitamente in applicazioni, giochi, piattaforme e servizi online per la didattica.

Insegnanti e studenti possono usare le vaste risorse di Europeana nelle attività eTwinning da svolgere in classe. È possibile effettuare ricerche per colore, persone, cronologia e tema, o esplorare le risorse consigliate che vanno dalle mostre e dalle gallerie online alle raccolte tematiche sulla Prima guerra mondiale o su temi più ampi come arte, musica, moda, fotografia e geografia. Chi esplora Europeana per la prima volta può trovare sugge-rimenti utili su come effettuare ricerche, indicare la proprietà intellettuale nelle citazioni ed esaminare i copyright grazie alla “Guida all’uso di Europeana nella formazione” disponibile in 5 lingue (inglese, francese, spagnolo, portoghese e italiano).

Le ampie e diversificate collezioni di Europeana aiutano gli insegnanti ad arricchire le loro lezioni, indipendentemente dalla materia insegnata. Ad esempio le lettere e le fotografie della collezione sulla Prima guerra mondiale possono essere un valido aiuto all’insegnamento

Milena Popova

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durante una lezione di storia; o ancora, i racconti personali nella collezione dedicata alle migrazioni possono essere fonte di ispirazione per un concorso di saggi in un corso di lingua.

Inoltre, gli insegnanti possono scegliere tra una vasta serie di strumenti interattivi e risorse didattiche con contenuti Europeana per animare le lezioni e aiutare gli studenti a sviluppare le loro competenze digitali e culturali. Lavorare con dati e strumenti culturali digitalizzati incre-menterà l’alfabetizzazione digitale e le competenze di collaborazione e pensiero critico; l’in-terazione con il patrimonio culturale permetterà agli studenti di apprezzare maggiormente i tesori culturali, rafforzerà il senso di appartenenza e nutrirà la curiosità e la tolleranza utili a vivere in un mondo globale e interconnesso. Qui di seguito trovate alcuni esempi di risorse e strumenti didattici digitali con contenuti Europeana e adatti a progetti eTwinning.

1. App “Art Faces”Tag: istruzione primaria, arte

Un gioco digitale per alunni di scuola primaria per metterli in contatto con l’arte visiva attraverso una selezione di opere d’arte delle collezioni di Europeana. Ogni dipinto è associato a diverse attività di apprendimento; un quiz finale aiuta gli alunni a scoprire una cronologia con tutti i ritratti e le loro peculiarità.

Link: http://bit.ly/etwinningCHa

2. “World War I: A battle of perspectives”: libro multi-touch e corso onlineTag: istruzione secondaria, storia, Seconda guerra mondiale

Questo libro interattivo esplora quattro ipotesi a spiegazione dello scoppio della Prima guerra mondiale usando materiali della collezione 1914-1918 di Europeana. Il corso su iTunes fornisce un supporto interattivo per le lezioni basato sul libro multi-touch che aiuta gli studenti a valutare le fonti e comprendere le cause che hanno portato allo scoppio della guerra nel 1914. Entrambe le risorse sono gratuite e disponibili in versione bilingue (inglese e olandese).

Link al libro multi-touch: http://bit.ly/etwinningCHb Link al corso: http://bit.ly/etwinningCHc

3. Libro multimediale “Gli animali nella Grande guerra”Tag: istruzione secondaria, storia, Prima guerra mondiale

Un libro multimediale (eBook) gratuito, disponibile in versione bilingue (italiano e inglese) per gli insegnanti e gli studenti delle scuole secondarie. Usando la collezione tematica Europeana 1914-1918, il libro permette di studiare la Prima guerra mondiale dal punto di vista degli animali che vi hanno preso parte.

Link: http://bit.ly/etwinningCHd

3. Insegnare il patrimonio culturale a scuola

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40 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

4. HistorianaTag: sistruzione secondaria, storia, STEM

Historiana offre agli insegnanti e agli studenti di storia risorse integrative su scala paneuropea, tra cui innovativi strumenti digitali, fonti e attività di eLearning con contenuti europei. Gli studenti possono esplorare le mini-collezioni proposte dai curatori su temi come i personaggi storici - da Giovanna d’Arco alla regina Vittoria a Stalin - e svolgere attività didattiche online su temi come la Prima guerra mondiale, la Rivoluzione industriale, il movimento delle Suffragette e altro ancora.

Link: http://bit.ly/etwinningCHk http://bit.ly/etwinningCHi

5. TranscribathonTag: istruzione secondaria, strumenti collaborativi, temi vari

Il “transcribathon” è uno strumento di apprendimento online per la trascrizione di documenti storici tratti dalla collezione di Europeana sulla Prima guerra mondiale. Consente agli studenti di migliorare le loro competenze con gli strumenti multimediali apprendendo come creare supporti digitali e aggiungere metadati (per esempio, la posizione). Grazie a questa attività, inoltre, gli studenti potenziano le loro competenze di lavoro in gruppo e possono sfidarsi tra squadre o scuole. Gli insegnanti possono accedere a tutorial in 7 lingue diverse e usare i documenti in vari contesti, dalle lezioni di storia a quelle di educazione civica.

Link: http://bit.ly/etwinningCHg

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3.2 Venti idee e attività per presentare il patrimonio culturale in classe

“Non voglio che la mia casa sia circondata da mura e che le mie finestre siamo sigillate. Voglio che le culture di tutti i paesi possano circolare per la mia casa con la massima libertà. Ma mi rifiuto di essere cacciato via da chicchessia.”

Mahatma Ghandi

Comprendere il patrimonio culturale mondiale ci aiuta a diventare più consapevoli delle nostre radici e della nostra identità sociale e culturale. Grazie a eTwinning, insegnanti e studenti hanno l’opportunità di mostrare il patrimonio culturale europeo in quanto ricco e diversificato mosaico dell’espressione culturale. Con eTwinning, gli studenti possono scoprire le credenze, i valori e le conoscenze dei loro antenati e le civiltà che li hanno creati o che hanno interagito con loro. Questo può essere realizzato attraverso la collaborazione con studenti di altri paesi con i quali scambiare opinioni, discutere, apprendere e presentare il patrimonio culturale europeo. eTwinning può svolgere un ruolo strumentale nella salva-guardia dell’enorme diversità culturale del mondo grazie alla cooperazione internazionale. Quello del patrimonio culturale è un tema molto ampio e le attività ad esso collegate sono presenti in tutti i progetti eTwinning. Qui di seguito trovate venti attività pratiche, sei delle quali tratte da progetti eTwinning che potete implementare in classe per presentare il tema del patrimonio culturale a studenti di tutte le età. Queste sono solo alcune idee che possono ispirarvi a promuovere il patrimonio culturale tra gli studenti e realizzare progetti innovativi.

1. Scoprire il patrimonio culturale tangibile

Età degli alunni: 5-9 anniDiscutete con i vostri alunni il concetto di patrimonio culturale mostrando loro alcuni esempi di patrimonio culturale “mobile”, come dipinti, sculture, monete, manoscritti, e di patrimonio culturale “immobile”, come monumenti e siti archeologici del vostro paese. Chiedete ai vostri alunni di scegliere uno di questi esempi e disegnarlo su carta o con uno strumento online come Colorillo (http://colorillo.com/). Create poi un collage con i disegni di tutti i partner ed esponetelo in aula.

Età degli studenti: 10-18 anniConcentrandovi sul patrimonio culturale tangibile, discutete con i vostri studenti il concetto di patrimonio culturale. Definite le differenze tra patrimonio culturale “mobile” - dipinti, sculture, monete, manoscritti - e patrimonio culturale “immobile” – monumenti, siti archeologici. Chiedete ai vostri studenti di effettuare ricerche su Internet, trovare esempi di questi due tipi di patrimonio culturale nella vostra regione o nel vostro paese, e caricate le foto, corredate da 2-3 righe descrittive, in un Padlet (https://padlet.com) o nel TwinSpace di progetto.

3. Insegnare il patrimonio culturale a scuola

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42 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

2. Visitare un sito storico o un museo

Età degli alunni: 5-11 anniPrima della visita, spiegate ai vostri alunni cosa andranno a vedere e mostrate loro qualche foto. Chiedete loro quali domande vorrebbero fare alla guida che li accompa-gnerà alla visita e scrivetele su un foglio di carta.

Durante la visita, chiedete agli studenti di disegnare l’elemento o la parte del sito che più li ha colpiti. Chiedete loro di chiudere gli occhi e descrivere suoni e odori, e prendete appunti. Non dimenticate di porre alla guida le domande che avete preparato in classe.

Dopo la visita, parlate con gli studenti e chiedete loro di condividere le loro impressioni. Inviate i disegni ai partner e chiedete loro di cercare il sito, documentarsi e usare i disegni per presentarlo. Potete usare Voicethread (https://voicethread.com/), così potrete aggiungere tutti i commenti che avete registrato.

Età degli studenti: 12-18 anniPrima della visita, cercate di coinvolgere i colleghi nella preparazione degli studenti.

• L’insegnante di storia potrebbe fornire informazioni riguardo al sito che andrete a visitare, dando una panoramica della sua evoluzione nel corso del tempo;

• l’insegnante di geografia potrebbe mettere in luce i punti di interesse vicini al sito,• mentre l’insegnante di lingue potrebbe fornire testi inerenti il sito.• L’insegnante di matematica potrebbe chiedere agli studenti di calcolare le dimensioni

del sito e i metodi con cui è stato costruito; • invece l’insegnante di scienze potrebbe parlare con gli studenti dei fattori che minacciano la

conservazione del sito come inquinamento, turismo non regolamentato, incuria, ecc.

Preparate i vostri studenti parlando di ciò che possono fare e vedere durante la visita, e divideteli in gruppi in base ai loro interessi. Un primo gruppo potrebbe realizzare disegni del sito, un secondo gruppo potrebbe scattare fotografie, un terzo intervistare la guida e le persone che vi lavorano, un quarto potrebbe occuparsi di registrare parti della visita.

Quando tornerete in classe, chiedete agli studenti di raccontare ciò che hanno visto e appreso, e decidete come verrà usato il materiale raccolto, concentrandovi su come presentarlo in maniera interessante ai partner eTwinning. Gli studenti creano un video con tutti i materiali e lo caricano in TwinSpace. A quel punto, possono invitare i loro partner a guardare il video e creare un quiz con domande inerenti al sito visitato.

Possono inoltre organizzare un concorso fotografico con i partner, caricando su Dotstorming (https://dotstorming.com/) tutte le foto che hanno scattato durante la visita e votando le loro preferite. Le foto migliori possono essere usate per organizzare una mostra alla quale invitare la comunità scolastica, i genitori e le autorità.

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3. Dibattito del Comitato nazionale per il patrimonio culturale

Età degli studenti: 15-18Ogni anno, i paesi che hanno firmato la Convenzione UNESCO sulla protezione del patrimonio culturale possono proporre luoghi del loro territorio che ritengono meritevoli di essere inseriti nell’elenco dei siti nominati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, al fine di tutelarli (http://whc.unesco.org/en/globalstrategy/).

Parlate con i vostri studenti di questa convenzione ed esaminate l’elenco dei siti. In questa attività di role-play dovrete eleggere un presidente, uno o due vicepresidenti e un relatore. Questi studenti rappresentano il Comitato che decide quali siti tra quelli proposti vengono inseriti nel Patrimonio dell’Umanità.

Dividete poi gli altri studenti in gruppi nazionali o transnazionali, e chiedete loro di trovare un sito nazionale o europeo che non sia inserito nella lista. Gli studenti devono lavorare insieme e presentare il sito e le ragioni per le quali dovrebbe essere incluso nella lista.

Organizzate un evento live eTwinning in cui tutti i gruppi presentano il loro sito al Comitato. I gruppi devono essere pronti a rispondere a domande come:• Il sito è ben conservato?• Perché è importante proteggerlo?• Ci sono progetti per la sua conservazione?• Qual è l’opinione della popolazione locale in merito a questa nomina?• Quali attività potranno organizzare per stimolare la consapevolezza sulla sua importanza?

Il Comitato deciderà poi quali dei siti presentati saranno inclusi nella lista e spiegherà le ragioni della decisione.

3. Insegnare il patrimonio culturale a scuola

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44 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

4. Turismo sostenibile e patrimonio culturale

Età degli studenti: 12-18 anniLe attrazioni del patrimonio culturale sono per natura uniche e fragili. Ecco perché è essenziale che le autorità che si occupano di turismo sviluppino questi siti del patrimonio culturale in modo sostenibile.

Dividete gli studenti in due gruppi:Gruppo I: redige una lista dei vantaggi del turismo verso i siti del patrimonio culturale;Gruppo II: redige una lista dei rischi e dei problemi causati dal turismo ai siti del patrimonio culturale.

Successivamente i due gruppi presentano le rispettive liste e discutono le azioni da mettere in atto per ridurre i rischi rappresentati dal turismo. I due elenchi possono essere pubblicati su Tricider (http://www.tricider.com/), il che incoraggerà i due gruppi a interagire tra loro commentando i contenuti degli altri.

5. I nonni condividono il loro patrimonio culturale

Età degli alunni: 5-15 anniI nonni e gli anziani possono condividere molte informazioni preziose sul patrimonio culturale. Potete quindi invitarli in classe e chiedere agli alunni di preparare domande su ciò che desiderano sapere come tradizioni, vecchie canzoni e danze, racconti d’infanzia e come le cose siano cambiate nel corso degli anni.

In base all’età degli alunni potete organizzare diverse attività con loro; qui di seguito alcuni esempi.• I nonni raccontano una storia e gli alunni la documentano aggiungendo le proprie foto,

traducendo così le storie nella lingua del progetto per condividerle nel TwinSpace.• I nonni portano oggetti e foto del passato, e gli alunni realizzano una mostra. Scattano

poi foto della mostra per condividerle con i genitori o li invitano a scuola, vestendo i panni delle guide e illustrando loro i diversi oggetti e le loro storie.

• I nonni portano in classe vecchie foto e oggetti, e raccontano gli usi e i costumi con i quali sono stati cresciuti. Gli alunni caricano le foto degli oggetti e i loro partner le usano per creare una nuova storia.

• I nonni portano in classe vecchie foto della città o della zona. Gli alunni scattano o reperiscono foto degli stessi soggetti, confrontando quindi passato e presente.

• I nonni insegnano agli alunni le danze o le canzoni tradizionali, e i ragazzi le insegnano a loro volta ai partner.

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6. Rivivere la storia attraverso il teatro

Età degli alunni: 5-18 anniIn base all’età degli alunni, potete usare attività di teatro per aiutarli a scoprire il loro patrimonio culturale e quello dei partner.

Chiedete agli alunni di pensare alle tradizioni della loro regione o del loro paese, e annotatele. I vostri partner fanno altrettanto con i loro studenti. Poi, con gli alunni, votate le due più interessanti. Gli alunni devono trovare informazioni come foto e video, e condividerle con i partner. Fra le tradizioni presentate dai partner, ciascuna classe deve sceglierne una, usare le informazioni condivise e metterle in scena. L’insegnante può girare un video e condividerlo nel TwinSpace.

Se gli studenti sono più grandi possono anche discutere e identificare eventuali punti in comune fra le rispettive tradizioni.

7. Cucinare e condividere la nostra cultura

Età degli alunni: 5-12 anniGli alunni condividono con i partner ricette tradizionali della loro regione. Possono preparare il piatto a scuola o coinvolgere i genitori e organizzare una Giornata della cucina nazionale.• Gli alunni presentano alla classe il piatto che cucineranno.• Decideranno la data che sarà designata Giornata della cucina nazionale.• Il giorno precedente gli alunni preparano il loro piatto, mentre i genitori scattano foto

o registrano video del procedimento.• Il giorno successivo alunni e genitori portano a scuola i piatti così preparati e possono

assaggiare i piatti delle diverse regioni.• Tutte le ricette, documentate con foto e video, vengono condivise nel TwinSpace.

In aggiunta o in alternativa è possibile organizzare la Giornata della cucina europea.• Ogni alunni sceglie una ricetta proposta da un compagno della classe partner. • Si decide la data in cui celebrare la Giornata della cucina europea.• Il giorno precedente gli alunni preparano il piatto con i genitori.• Il giorno successivo alunni e genitori portano a scuola i piatti così preparati e possono

assaggiare i piatti di diversi paesi.• Annotano i commenti di tutti sui diversi gusti, osservano somiglianze o differenze, e

condividono le opinioni con i partner.

3. Insegnare il patrimonio culturale a scuola

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46 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

8. Guida turistica della tua città

Età degli studenti: 12-18 anniGli studenti sono invitati a presentare la loro città in modo coinvolgente, allo scopo di attrarre più turisti. Inoltre, collaboreranno con i partner per aiutarli.

Ciascuna classe crea un elenco di domande su ciò che gli studenti desiderano sapere a proposito della zona in cui abitano i partner: siti archeologici che è possibile visitare, festival culturali ai quali partecipare, cibo tradizionale da gustare, ecc.

Gli studenti di ciascuna classe dovranno creare una guida turistica online nella quale rispondono alle domande dei partner. Prima dell’edizione finale, gli studenti di tutte le classi partner controlleranno che sia stata data risposta a tutte le domande e daranno un feedback ai partner.

9. Patrimonio culturale e imprenditorialità

Età degli studenti: 12-18 anniDurante la visita a un museo o a un sito archeologico, chiedete agli studenti di dare un’occhiata al gift shop. Chiedete poi che facciano un elenco degli oggetti che hanno visto in vendita e parlate dei motivi per i quali spesso le persone vogliono prendere un souvenir dei luoghi che hanno visitato. Una volta tornati in classe parlate con gli studenti: quali altri oggetti potrebbero essere venduti nello shop e in che modo questi articoli promuovono il patrimonio culturale locale? Gli studenti possono poi progettare i propri oggetti e inviarli ai partner, i quali faranno altrettanto. Entrambe le classi dovranno poi cercare e trovare maggiori informazioni sul patrimonio culturale dell’altro e tentare di creare nuovi oggetti. Potete usare diversi materiali, come il cartone o le stampanti 3D, per realizzare gli oggetti.

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10. Costruire monumenti

Età degli alunni: 5-11 anniIn un progetto nel quale prendete in esame i monumenti, potete chiedere agli alunni di costruire la replica di un monumento famoso del vostro paese o del paese partner. L’obiettivo è quello di costruire qualcosa il più somigliante possibile al monumento reale, al contempo imparando le nozioni di scala, proporzione e rapporto. Gli alunni possono decidere quali materiali usare e, siccome sono ancora piccoli, possono chiedere l’aiuto dei genitori. Quando tutte le repliche saranno pronte, potete organizzare una mostra e presentare i vostri monumenti ai partner in videoconferenza. Se i partner sono interessati, possono cercare informazioni sui monumenti che avete costruito.

Età degli studenti: 12-18 anniAgli studenti più grandi potete presentare Minecraft (https://minecraft.net/en-us/) e chiedere loro di collaborare alla realizzazione della replica di un monumento o alla creazione di una nuova dimensione di un monumento esistente. Gli studenti dovranno quindi pianificare la dimensione della struttura, scegliere il materiale e misurare diametri e altezze, considerando importanti concetti matematici. Minecraft offre inoltre l’opportu-nità di lavorare in team nazionali o transnazionali.

11. Programma radiofonico sul patrimonio culturale

Età degli studenti: 12-18 anniDividete i vostri studenti in team nazionali o di nazionalità mista e organizzate un programma radiofonico sul patrimonio culturale.

Il programma potrebbe includere:• una discussione sull’importanza di un certo sito del patrimonio culturale;• estratti di poesie o opere in prosa che parlano del sito;• musiche e suoni da siti del patrimonio culturale;• interviste con persone che lavorano in questi siti, ad esempio archeologi, restauratori

ed esperti di conservazione;• dibattiti su come proteggere il patrimonio culturale;• discussioni sullo sfruttamento spregiudicato di siti del patrimonio culturale come

Palmira.

Gli studenti lavoreranno ai contenuti e, una volta pronti, potranno usare Audacity (https://www.audacityteam.org/) e SoundCloud (https://soundcloud.com/) per creare i loro podcast.

3. Insegnare il patrimonio culturale a scuola

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48 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

12. Proteggere il patrimonio culturale tangibile

Età degli studenti: 12-18 anniQuando gli studenti avranno fatto proprio il concetto di patrimonio culturale tangibile, chiedete loro di definire i pericoli a cui sono esposti i siti a causa di:

• inquinamento dell’aria e dell’acqua; • terremoti;• turismo di massa;• interventi umani; • guerra;• disastri naturali;• condizioni di conservazione (illuminazione, condizionamento dell’aria).

Gli studenti lavorano a gruppi, scelgono uno dei fattori di rischio menzionati sopra e lavorano con il loro gruppo per esplorarlo, fare esperimenti, cercare informazioni, discutere con esperti, ecc. Quando ne sapranno di più, possono proporre soluzioni sostenibili per la tutela del nostro patrimonio culturale tangibile.

13. Sviluppo e patrimonio culturale

Età degli studenti: 15-18 anniImmaginate che le autorità locali abbiano abbozzato un piano di sviluppo riguardante il centro della città in cui vivete. Il centro cittadino è piuttosto antico e al suo interno vi sono alcune delle poche case tradizionali rimaste nella vostra regione. Queste case sono importanti testimonianze della vostra identità locale, ma gli standard abitativi di quella particolare zona della città sono rimasti indietro rispetto al processo di modernizzazione (ad esempio, non è possibile installare acqua corrente e toilette). Se venisse implemen-tato il piano di sviluppo, la parte più antica della città andrebbe distrutta per costruire moderni condominii. Alcuni esponenti delle autorità locali sono favorevoli a questo piano di sviluppo, mentre altri sono apertamente contrari. Immaginate a questo punto che le parti in causa si incontrino per discutere e decidere se il piano sia o meno da implemen-tare (scenario tratto dal kit di progetto “UNESCO World Heritage in Young Hands”).

Lo scenario viene consegnato a tutte le scuole partner. Gli insegnanti annunciano i 5 gruppi di lavoro e lasciano che siano gli studenti a decidere a quale gruppo partecipare:

a. autorità locali favorevoli al piano di sviluppob. autorità locali contrarie al piano di sviluppoc. cittadini che vivono nella città vecchiad. esperti come architetti e urbanistie. rappresentanti dei media

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Ciascuna scuola deve anche eleggere un presidente e un relatore che rediga il verbale della riunione. Gli studenti di ogni gruppo lavorano insieme in un documento Meetingwords (http://meetingwords.com/) e scrivono un discorso a sostegno della loro posizione durante l’incontro. Dovranno pensare alle possibili domande poste da quanti la pensano diversamente da loro ed essere pronti a difendere la loro posizione.

Nel giorno prefissato per il dibattito, le classi partner si incontrano in un evento live e inizia così la discussione. Ciascuna parte presenta le proprie idee e proposte, poi i presidenti arrivano a una decisione. Dopo la riunione, i relatori pubblicano il report nel TwinSpace del progetto.

14. Noi e il cielo

Età degli studenti: 12-18 anniChiedete agli studenti di fare ricerche sul patrimonio culturale inerente all’astronomia, ad esempio resti di monumenti, siti e paesaggi, strumenti, archivi, ecc. Dal momento che questo tema è ampio, decidete su quale aspetto lavorare (tangibile, intangibile o naturale). Per esempio, la Torre Einstein a Potsdam (Germania) combina notevoli qualità scientifiche e architettoniche, mentre i documenti storici della Grecia antica si riferiscono soprattutto all’elemento matematico dell’astronomia (e.g. la macchina di Anticitera, nota anche come meccanismo di Antikythera).

In base alla materia che insegnate potete concentrarvi su diversi elementi.

Per maggiori informazioni: https://www3.astronomicalheritage.net

3. Insegnare il patrimonio culturale a scuola

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50 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

15. Tutto ciò che c’è da sapere sul patrimonio culturale

Età degli studenti: 11-18 anniGli studenti sono invitati a collaborare alla creazione di un gioco da tavolo con domande sul patrimonio culturale. A questo scopo dovranno:

• progettare il tabellone sul quale giocare e votare per il migliore;• decidere le categorie del gioco (arte, tradizione, storia, lingue, ecc.);• progettare le pedine che saranno usate per giocare;• progettare le carte con le domande;• scrivere domande e risposte per il gioco. Ogni partner dovrebbe lavorare sulle

domande relative al proprio paese, oppure un partner decide le domande e l’altro propone 4 risposte possibili.

• Ogni classe partner crea il proprio gioco da tavolo.

Gli studenti possono decidere se vogliono scambiarsi i giochi o se giocheranno con la loro scuola, invitando i compagni delle altre classi.

Idea tratta dal progetto eTwinning “Cultural Heritage Trivia” https://twinspace.etwinning.net/47907/ Paesi partecipanti: Grecia, Spagna

16. Insegnare e imparare danze tradizionali

Età degli alunni: 6-15 anniChiedete agli alunni di scegliere una danza tradizionale della regione e di cercare infor-mazioni sui legami tra questa e il patrimonio culturale. Poi lavorate insieme per creare un video didattico rivolto a qualcuno che voglia imparare questo ballo. Quando sarete pronti, condividete le informazioni riguardo a questa danza e il video tutorial; i vostri partner faranno altrettanto. Usando il tutorial, gli alunni cercheranno di imparare la danza proposta dai partner e gireranno un video. Tutti i video, la preparazione e il materiale informativo possono essere aggiunti a un Thinglink https://www.thinglink.com/

Idea tratta dal progetto eTwinning “A world of “famous” difference” https://twinspace.etwinning.net/23626/homePaesi partecipanti: Croazia, Grecia, Polonia, Turchia

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17. Scoprire la musica e il folclore dei paesi partner

Età degli alunni: 8-15 anniCiascuna classe partner sceglie una canzone tradizionale. Si può utilizzare ThingLink (https://www.thinglink.com/) per allegare tutti i video in una mappa interattiva dell’Europa.

Gli alunni lavorano a gruppi e devono preparare una coreografia su una parte delle canzoni dei partner. Ascoltano la musica più volte, provano la coreografia e registrano un video in cui eseguono la danza. Tutti i video vengono condivisi in una nuova mappa interattiva d’Europa realizzata con Thinglink.

Idea tratta dal progetto eTwinning “DetecTwinning” https://twinspace.etwinning.net/44486 Paesi partecipanti: Francia, Spagna, Turchia

18. Storie tradizionali con un finale alternativo

Età degli alunni: 6-15 anniGli alunni scelgono una fiaba o una storia tradizionale del paese di ogni classe partner e scrivono la prima parte della narrazione. Poi ogni paese scrive un proprio capitolo della storia, creando quindi una narrazione differente.

Gli alunni possono illustrare le storie o chiedere ai compagni delle classi inferiori della scuola di aiutarli; in seguito, leggono le storie per i compagni più piccoli.

È possibile svolgere diverse attività come:• recitare le storie;• usare marionette per mettere in scena le storie;• creare registrazioni delle storie in cui coinvolgere alunni, insegnanti e genitori.

Idea tratta dal progetto eTwinning: “Children in a Europe of 2020” https://twinspace.etwinning.net/11852/home Paesi partecipanti: Cipro, Danimarca, Finlandia, Ungheria, Paesi Bassi, Spagna

3. Insegnare il patrimonio culturale a scuola

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52 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

19. Conoscere e condividere il nostro patrimonio culturale con i viaggi della nostra mascotte

Età degli alunni: 5-12 anniGli alunni e gli insegnanti decidono quale mascotte rappresenterà il progetto (ad esempio, un orsetto) e stabiliranno quale percorso farà in giro per l’Europa. L’orsetto resta in ciascuna scuola partner per una settimana e trascorre il proprio tempo con gli alunni i quali lo dovranno ospitare, farlo sentire a casa, descrivergli il luogo in cui vivono e le loro tradizioni, e poi lo manderanno alla classe successiva insieme a un piccolo regalo.

Gli alunni devono presentare ai partner tutte le attività che hanno svolto con l’orsetto. Alla fine un libro digitale (eBook) realizzato in maniera collettiva presenterà le avventure dell’orsetto in giro per l’Europa.

Idea tratta dal progetto eTwinning “Life through the Lens” https://twinspace.etwinning.net/20868/pages/page/218013Paesi partecipanti: Croazia, Cipro, Danimarca, Francia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Spagna, Turchia, Regno Unito

20. Gallerie d’arte con la realtà aumentata

Età degli studenti: 12-18 anniGli studenti conducono ricerche su artisti locali o su artisti di una determinata epoca, e selezionano un certo numero di dipinti sui quali scriveranno testi a più mani, una piccola descrizione dell’opera e qualche informazione sull’artista. Creano dei Voki per condividere le informazioni, poi usano Aurasma (strumento per la realtà aumentata) per preparare foto e collegare i Voki ai dipinti. Organizzano una mostra d’arte in ogni scuola partner. Per avere maggiori informazioni sulle opere che stanno vedendo, i visitatori dovranno scaricare Aurasma sui propri smartphone.

Idea tratta dal progetto eTwinning “Balade A Musee” https://twinspace.etwinning.net/33628/Paesi partecipanti: Francia, Lussemburgo, Portogallo

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Occuparsi del patrimonio culturale europeo– ulteriori risorse didattiche

Capitolo 4

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54 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

4.1 Apprendere la storia e il patrimonio culturale da una prospettiva europea: la Casa della Storia europeaConstanze Itzel, Direttrice museale, Casa della Storia europea

4.1.1 La Casa della Storia europea

Fino a poco tempo fa l’Europa aveva decine di migliaia di musei, ma pochi parlavano di lei. Nel maggio del 2017, nel tentativo di riunire la complessità dell’Europa in un museo storico, a Bruxelles è stata inaugurata la Casa della Storia europea. Su iniziativa del Parlamento europeo, il concetto del museo è stato sviluppato da un team internazionale di storici ed esperti museali unico nel suo genere.3

La Casa ospita una mostra permanente sulla Storia europea del XIX e XX secolo, e nella narrazione è inclusa la storia dell’integrazione europea. Le opere in mostra sono frutto di una collezione raccolta da oltre 300 prestatori da 37 paesi.

La Storia europea è un campo molto vasto, che potrebbe coprire uno spazio di gran lunga più ampio rispetto a quello disponibile. Contrariamente a quanto ci si potrebbe aspettare, però, la Casa non ha sezioni dedicate alle diverse storie nazionali, ma propone una prospettiva europea. Sono quindi presentati fenomeni storici che (a) hanno avuto origine in Europa; (b) si sono diffusi in tutta Europa; (c) sono considerati tuttora rilevanti.

La Casa della Storia europea è un forum dove apprendere, riflettere e discutere, un luogo aperto al pubblico di tutte le generazioni e provenienze. Il suo principale obiettivo è favorire la comprensione della Storia europea in tutta la sua complessità, incoraggiare lo scambio di idee e mettere in discussione i preconcetti.

3. Per una descrizione dettagliata del procedimento e dei principi descritti in questo articolo si veda Perikles Christodoulou, Andrea Mork (a cura di), “Creating a House of European History”, Bruxelles 2018.

Constanze Itzel

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4.1.2. Uno spazio per reinterpretare il patrimonio culturale

In quanto museo, la Casa della Storia europea è un’istituzione che si prefigge l’obiettivo di preservare il patrimonio culturale4. Inoltre, la Casa mette in discussione il concetto di patrimonio culturale e le sue modalità di sviluppo, e questo sia attraverso la sua mostra permanente che con le sue prime mostre temporanee. Il concetto di patrimonio culturale è già difficile da definire5 e questo è ancor più vero quando ci si chiede cosa sia in realtà il patrimonio culturale europeo.

La mostra permanente si pone proprio questa domanda.6 Un film mette in luce i fenomeni storici che hanno segnato il continente europeo come le migrazioni, l’antichità greco-romana, il forte ruolo della cristianità, il cambiamento dei confini e molti altri. Sono quindi in mostra oggetti dal forte valore simbolico che presentano i fenomeni che hanno dato forma al continente e in

Casa della storia europea, Park Leopold, © Nicolas Withof, Casa della storia europea, 2018

4. Il codice ICOM per l’etica museale (“Code of Ethics for Museums”, 2017, p. 8) sottolinea come i musei abbiano il dovere di acquisire e conservare la loro collezione nell’ambito del contributo alla salvaguardia del patrimonio naturale, culturale e scientifico.

5. La definizione di Laurajane Smith, per esempio, è che il patrimonio culturale è “un processo o una realizzazione culturale che si occupa della produzione e della negoziazione dell’identità culturale, della memoria individuale e collettiva, e dei valori sociali e culturali”, si veda Laurajane Smith, “Cultural Heritage. Critical Concepts in Media and Cultural Studies”, London 2007, p. 2.

6. La definizione di patrimonio culturale usata qui è ampia, e comprende il patrimonio politico e intellettuale.

4. Occuparsi del patrimonio culturale europeo– ulteriori risorse didattiche

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Permanent Exhibition, Display about 19th century Europe; © Unione europea, 2018

Interactive Tracking My Europe, Temporary exhibition Interactions; © Unione europea, 2018

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particolare: filosofia greca, democrazia, principio di legalità, cristianità, umanesimo, espansione coloniale, commercio degli schiavi, stato del terrore, Illuminismo, rivoluzioni, Capitalismo, Marxismo, Comunismo e Socialismo, Stato-nazione, Shoah.7 Attraverso la giustapposizione di questi momenti, ciò che chiediamo al visitatore è: Questi sviluppi possono essere considerati patrimonio culturale della sola Europa? Tutti gli europei si identificano con questo patrimonio culturale, anche se esso ha avuto diversi tipi di impatto sulle persone?

La prima mostra temporanea, “Interactions” (Interazioni), affronta i modi in cui il patrimonio culturale prende forma8. Esplora il patrimonio culturale, materiale e immateriale, ma anche quello naturale. La mostra afferma che la prossimità dell’Europa, in uno spazio relativamente ridotto, con molti territori, lingue, religioni e gruppi etnici diversi, ha creato frequenti occasioni per contatti, conflitti e cooperazione interculturale.

Quando si esplorano le origini del ricco patrimonio culturale europeo, diventa evidente che ciò che riconduciamo alla specificità di una cultura o di un paese è spesso il prodotto di interazioni nel tempo e nello spazio. La prima mostra temporanea della Casa della Storia europea esplora queste molteplici origini intra- ed extra-europee, scavando per esempio nella storia delle ricette culinarie e negli ingredienti alimentari, nella storia delle piante, delle spezie e degli animali, oltre che in quella degli sport, delle idee, delle forme artistiche, delle parole, delle fiabe e di svariati altri aspetti della nostra vita quotidiana. Tutte queste idee e questi prodotti hanno una complessa storia di influenze, il che dimostra il carattere transnazionale del patrimonio culturale9.

Allo stesso modo, anche i nostri odierni percorsi di vita sono intrecciati, come ben illustra lo strumento di mappatura interattiva www.myinteractions.eu. Il contenuto del sito è interamente generato dagli utenti: i visitatori rispondono ad alcune domande e le risposte su ciò che collega i luoghi in tutta Europa vengono messe in relazione per produrre una cartografia che mette in evidenza le connessioni e le preferenze delle persone. Gli schemi così prodotti mettono in luce, per esempio, la scarsità di linee verso est o la preferenza per il cibo italiano, mostrando che la nostra rappresentazione mentale dello spazio europeo è fortemente influenzata dalla Storia. Il sito non permette solo di generare risultati ma anche di effettuare ricerche online e sul posto, creando così risorse per discutere le odierne interazioni culturali10.

4.1.3. Una risorsa didattica sull’Europa

In linea con la museologia contemporanea, la Casa della Storia europea è consapevole del fatto che l’apprendimento non è solo un prodotto secondario, ma è al cuore delle sue attività11. Il museo è un luogo che offre apprendimento informale e volontario, tanto cognitivo quanto affettivo, a diversi gruppi e tipi di visitatori.

7. Si veda, Casa della Storia europea, Permanent Exhibition Guidebook, Bruxelles 2017. 8. Si veda Christine Dupont, Constanze Itzel (a cura di) “Interactions. Centuries of Commerce, Combat and Creation”,

Catalogo della mostra, Lussemburgo 2017. 9. Si veda anche Gerard Delanty, “The European Heritage. A Critical Re-Interpretation”, London, New York 2018, pp. 29 ss.10. www.myinteractions.eu11. Il termine “apprendimento” è preferibile rispetto a “istruzione”, dal momento che indica un ruolo attivo del discente.

4. Occuparsi del patrimonio culturale europeo– ulteriori risorse didattiche

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58 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

La stratificazione della mostra permanente consente diversi livelli di approfondimento, a seconda del grado di conoscenza pregressa dei visitatori e del tempo a disposizione per la visita. Il tablet multilingue offre ulteriori approfondimenti sia audio che video in 24 lingue. Va poi a completare la mostra permanente un percorso pratico per famiglie sul tema del viaggio nel tempo. Per gli studenti delle scuole secondarie sono inoltre previste diverse schede di lavoro.

La prima mostra temporanea è realizzata in base ad altri stili di apprendimento e soddisfa le esigenze dei visitatori con diverse motivazioni. Essa incoraggia infatti l’apprendimento attraverso la scoperta giocosa e multisensoriale, oltre che con l’interazione con la mostra stessa e gli altri visitatori.

Anziché insegnare in maniera affermativa contenuti preconfezionati, la Casa della Storia europea applica un approccio critico, che si esemplifica in tre punti: uso delle domande, con particolare attenzione al concetto di interpretazione e memoria.

Questo approccio critico è profondamente radicato nel concept della mostra e si esplicita in tutta la narrazione: ai visitatori viene chiesto di esprimere la propria opinione, si mettono a confronto i diversi punti di vista e gli oggetti consentono un’interpretazione sfaccettata.

Il concetto di interpretazione si ritrova, per esempio, nel momento in cui la mostra presenta il mito di Europa e illustra come esso sia stato usato nei secoli per rappre-sentare l’Europa, oppure quando presenta i cambiamenti nella cartografia a seconda delle epoche storiche o della prospettiva geografica dell’osservatore. L’interpretazione è anche il tema di un’opera d’arte alta 25 metri e installata nella tromba delle scale: un vortice di citazioni che commentano la storia.

La narrazione della mostra assume un ulteriore elemento di complessità interpretativa quando illustra i processi storici comuni attraverso il concetto di memoria, utilizzato per valutare in maniera critica ciò che scegliamo di ricordare, come individui o collettività, e ciò che preferiamo dimenticare.

Le mostre sono corredate da programmi ed eventi didattici. Infine, le risorse didattiche online – disponibili in 24 lingue – consentono di utilizzare contenuti transnazionali nelle classi di tutta Europa. Le tematiche affrontate da queste risorse (migrazioni, conflitto, diritti umani, identità, tecnologie dell’informazione) sono state infatti selezionate per adattarsi al contesto curricolare delle scuole di tutta Europa12. Grazie a questa offerta online, la Casa della Storia europea si rivolge agli studenti di tutto il continente, aggiungendo una dimensione europea alla didattica e stimolando la curiosità sulle storie condivise.

12. Le risorse sono scaricabili da qui: https://historia-europa.ep.eu/en/educators-teachers/classroom-activities.

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4.2 Scuole eTwinning e Scuole UNESCO: costruire il futuro scoprendo il passato

Sebbene i musei svolgano un ruolo importante nel favorire la comprensione del patrimonio culturale, gli insegnanti si trovano nella posizione privilegiata di poter guidare gli studenti alla scoperta del passato, imparando dai loro antenati e costruendo così il futuro. Le scuole sono una ricca fonte di informazioni e aiutano gli studenti ad acquisire competenze pratiche attraverso attività costruttive.

Ecco perché vogliamo presentare esempi di attività realizzate nelle scuole che hanno ricevuto il Certificato di Scuola eTwinning e che facevano già parte della Rete delle Scuole Associate all’UNESCO creata 70 anni fa.

Il Certificato di Scuola eTwinning è stato introdotto nel 2018 per dare riconoscimento e valore alla partecipazione e all’impegno di team di insegnanti e dirigenti scolastici all’interno di una stessa scuola. Le Scuole eTwinning sono leader riconosciute nelle seguenti aree:

• pratica digitale;• pratica della sicurezza in internet (eSafety);• approcci pedagogici innovativi e creativi;• promozione dello sviluppo professionale permanente del personale;• promozione di pratiche di apprendimento collaborativo con personale

docente e studenti.

Nei prossimi anni le Scuole eTwinning ricopriranno un ruolo importante dal momento che la loro missione è quella di ispirare lo sviluppo futuro di eTwinning e affrontare diversi temi. Uno di questi argomenti potrebbe essere la promozione e la tutela del patrimonio culturale.

La Rete delle Scuole Associate all’UNESCO (https://aspnet.unesco.org/) è una rete globale dalla pluriennale tradizione che collega le istituzioni educative di tutto il mondo al fine di raggiungere obiettivi comuni su comprensione e cooperazione internazionale, dialogo interculturale e pace, sviluppo sostenibile e pratica dell’educazione di qualità.

La Rete delle Scuole Associate all’UNESCO parteciperà anche a un progetto congiunto con la Commissione europea. Lanciato in concomitanza dell’Anno europeo del patrimonio culturale, questo progetto vuole stimolare la consapevolezza sulla storia e i valori comuni, e contribuire all’apprezzamento della diversità culturale attraverso scambi basati su interpretazione, presentazione e condivisione del patrimonio culturale, e coinvolgendo i bambini nella (ri)scoperta e nella condivisione del loro patrimonio culturale intangibile.

In questa sezione, i dirigenti e gli insegnanti di alcune Scuole eTwinning – scuole che stanno già lavorando a progetti sul patrimonio culturale nell’ambito della rete UNESCO – condividono le loro idee ed esperienze.

4. Occuparsi del patrimonio culturale europeo– ulteriori risorse didattiche

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60 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

Scuola: ITCG Enrico Fermi, Tivoli, ItaliaDirigente: Laura GiovannelliInsegnante: Grazia Del Tito

La vostra scuola quando è entrata a far parte della Rete delle Scuole Associate all’UNESCO?La nostra scuola è entrata a far parte della Rete delle Scuole Associate all’UNESCO nel 2013.

Che genere di attività relative al patrimonio culturale avete organizzato nella vostra scuola e chi vi ha preso parte?Abbiamo un progetto intitolato

“Salvaguardia dei beni materiali e immateriali di Tivoli e della Valle dell’Aniene”. Il progetto è iniziato due anni fa e terminerà a ottobre 2018. Il suo scopo era quello di stimolare negli studenti la consapevolezza sul patrimonio artistico e culturale. Il progetto ha comportato diverse attività volte a promuovere la conoscenza e il valore di due siti UNESCO a Tivoli (Villa D’Este e Villa Adriana) e le forme tradizionali di musica e danza caratteristiche del nostro territorio ma che gli studenti più giovani non praticano più.

La nostra scuola, l’istituto tecnico Fermi, ha sviluppato questo progetto in collabora-zione con altri due istituti scolastici di Tivoli: IC Tivoli II Baccelli (scuola secondaria di I grado), Liceo Spallanzani (scuola secondaria di II grado) e la Notre Dame des Anges, un istituto di Saint Amand-les-Eaux in Francia (scuola che include tutti i livelli scolastici, dalla pre-primaria alla secondaria di II grado). Il progetto ha coinvolto anche il Comune di Tivoli e associazioni locali come il Leo Club Tivoli e la Cooperativa “Visite guidate Tivoli”.

In quanto Scuola eTwinning pensate di poter coinvolgere altri insegnanti del vostro istituto in queste attività?Le attività relative al progetto hanno già coinvolto molti insegnanti. Il successo del progetto ha avuto un impatto forte e positivo, e ha suscitato l’interesse per la partecipa-zione attiva ad altre attività e progetti.

Potete suggerire un’attività della Rete UNESCO implementabile nel concept della Scuola eTwinning? Attraverso i progetti eTwinning che promuovono l’educazione alla cittadinanza globale possiamo valorizzare il patrimonio culturale agli occhi delle nuove generazioni e diffondere le nostre attività alla rete delle Scuole eTwinning. In quanto Scuola eTwinning, inoltre, possiamo organizzare eventi online e dal vivo per presentare e promuovere le nostre attività presso altre scuole della regione.

Laura Giovannelli Grazia Del Tito

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Scuola: Scuola secondaria di II grado Pentapolis, Grecia Dirigente: Nikolina StathakiInsegnante: Theodora Gkeniou

La vostra scuola quando è entrata a far parte della Rete delle Scuole Associate all’UNESCO, e perché?La nostra scuola fa parte da 4 anni della Rete delle Scuole Associate all’UNESCO, una realtà che connette 11.500 scuole di 182 paesi allo scopo di promuovere la pace, l’educazione umanitaria e il dialogo interculturale in tutto il mondo. Creatività, comunica-zione e innovazione sono i tre pilastri della rete e, secondo la mia visione,

sono anche gli ideali condivisi dalla community eTwinning.

Che genere di attività relative al patrimonio culturale avete organizzato nella vostra scuola e chi vi prende parte?Ogni anno, in Grecia, organizziamo un simposio nel nord, a Salonicco, e nel sud, ad Atene. In vista di questi eventi mettiamo in scena spettacoli teatrali e prepariamo i nostri studenti a partecipare a dibattiti e tavole rotonde sui temi previsti per ogni edizione. Nel 2014, il primo anno in cui il simposio si è tenuto a Salonicco, abbiamo realizzato uno spettacolo dal titolo “Conoscere i monumenti bizantini di Salonicco”. Nel 2017, in occasione del terzo simposio, ci siamo concentrati sul patrimonio culturale intangibile, su costumi e tradizioni locali, e abbiamo messo in scena un altro spettacolo intitolato “All’ombra del monte Menoikio”, la catena montuosa vicina alla zona in cui si trova la nostra scuola.

Queste attività sono svolte e dirette in particolare dall’insegnante di matematica della nostra scuola, specializzata in teatro e pedagogia, e che collabora con i gruppi di studenti che recitano negli spettacoli e partecipano ai dibattiti. Il supporto a questo tipo di progetti arriva anche dalla dirigente, dai genitori che contribuiscono finanziariamente e sostengono i ragazzi sul piano emotivo, e dai tanti insegnanti che contribuiscono con le loro idee e aiutano quando serve.

In quanto Scuola eTwinning, pensate di poter coinvolgere altri insegnanti del vostro istituto in queste attività?Come ho detto, nella nostra scuola c’è un gruppo di insegnanti con i quali abbiamo un’efficace comunicazione e collaborazione. Questo gruppo si compone per lo più di insegnanti di lettere, ma vorremmo includere i docenti di arte, musica, TIC e lingue straniere, che potrebbero portare la loro esperienza e contribuire a uno svolgimento più fluido del progetto.

Nikolina Stathaki

4. Occuparsi del patrimonio culturale europeo– ulteriori risorse didattiche

Theodora Gkeniou

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62 Imparare dal passato, progettando il nostro futuro: il patrimonio culturale europeo attraverso eTwinning

In quanto Scuola eTwinning, come collaborate e promuovete le attività pertinenti a scuole, colleghi e comunità locale della vostra regione? Le Scuole eTwinning sono organizzazioni di apprendimento e, in quanto tali, si impegnano a partecipare ad attività che promuovono la condivisione della conoscenza. Durante tutto l’anno si possono organizzare (ed è stato fatto) workshop, occasioni di formazione per insegnanti in servizio, tavole rotonde e presentazioni di progetti al fine di diffondere i risultati delle nostre attività e condividere le buone pratiche. Le autorità locali del settore scolastico e amministrativo sono sempre state dalla nostra parte e hanno sostenuto, anche finanziariamente, le nostre iniziative. Inoltre, i progetti Erasmus+ che sono nati dai nostri partenariati eTwinning ci danno ulteriori opportunità di trasformazione ed evoluzione continue.

Potete suggerire un’attività della Rete UNESCO implementabile nel concept della Scuola eTwinning?I simposi di studenti sono senza dubbio un’idea che vale la pena condividere, dal momento che danno voce agli adolescenti che vi partecipano. Questi eventi permettono ai ragazzi di dare sfogo alla creatività coinvolgendoli al contempo in un contesto reale e interattivo, e aiutandoli ad acquisire senso di iniziativa e imprenditorialità dal momento che sono chiamati in causa in prima persona quando si tratta di preparare il loro contributo, sia esso uno spettacolo teatrale, un filmato, una presentazione, una recita o qualunque altra forma di espressione artistica.

Inoltre, la partecipazione degli studenti ai dibattiti sui temi annuali potenzia le competenze nella madrelingua e nelle lingue straniere, nell’“imparare a imparare” e nella consape-volezza ed espressione culturali, come descritto dal Quadro delle 8 competenze chiave. Durante questi dibattiti, infatti, agli studenti è richiesto di preparare e discutere un tema, far pratica di orazione in pubblico, difendere le loro argomentazioni e controbattere. Entrambi i tipi di attività – quelle artistiche e quelle linguistiche – possono essere organizzate in colla-borazione e tenute online usando Adobe Connect e eTwinning Live.

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Scuola: Istituto linguistico Ivan Vazov, Plovdiv, BulgariaDirigente: Anelia MitevaInsegnante: Maya Kyulevchieva

Che genere di attività relative al patrimonio culturale avete organizzato nella vostra scuola?Con il supporto dei loro insegnanti, gli studenti hanno preparato diverse presentazioni su temi quali il patrimonio culturale dei Balcani, i monumenti culturali greco-romani, il patrimonio culturale cristiano, i siti UNESCO, le canzoni delle Bistrishki Babi (anziane donne bulgare), le martenitsa (piccoli ornamenti rossi e bianchi tipici della

Bulgaria), ecc. Abbiamo anche organizzato lezioni aperte a tutti sulla geometria nel ricamo tradizionale e nei tappeti di Čiprovci. Abbiamo organizzato videoconferenze con altre Scuole UNESCO di Kiev (Ucraina) e Baku (Azerbaijan) partecipanti al progetto UNESCO “Learning for the Future”. Infine, abbiamo organizzato diversi progetti eTwinning come “Similar and different traditions between Bulgarian and Polish cultures”, “Hello, etwin friends! Let’s play together old games!”, “Food Globalisation”, “A proverb a day keeps the boredom away”, “When two cities mean Europe”.

In quanto Scuola eTwinning, pensate di poter coinvolgere altri insegnanti del vostro istituto in queste attività?Al momento stiamo svolgendo un progetto Erasmus+ dal titolo “Teaching Materials and Activities for UNESCO Schools” nel quale sono trattati i seguenti argomenti: sostenibi-lità, cittadinanza, apprendimento interculturale, patrimonio culturale, pace e diritti umani. Organizziamo inoltre lezioni aperte a tutti su diversi argomenti e offriamo agli studenti l’opportunità di presentare il loro lavoro in occasione di diverse festività e celebrazioni. Dal momento che adesso siamo Scuola eTwinning, ogni anno sono sempre più gli insegnanti coinvolti e possiamo fungere da moltiplicatori presso altri stakeholder come scuole vicine, Comune e comunità locale.

In quanto Scuola eTwinning, come collaborate e promuovete le attività pertinenti a scuole, colleghi e comunità locale della vostra regione? In quanto Scuola eTwinning, possiamo condividere buone pratiche con altri colleghi, partecipare a conferenze regionali e di settore, e promuovere eTwinning e il nostro lavoro presso altri docenti. In quanto organizzazione dinamica dobbiamo diffondere il nostro lavoro e realizzare sinergie con altre reti. Non ho dubbi sul fatto che molti partner della rete UNESCO sarebbero interessati a collaborare attraverso eTwinning e realizzare progetti europei sul patrimonio culturale.

Anelia Miteva Maya Kyulevchieva

4. Occuparsi del patrimonio culturale europeo– ulteriori risorse didattiche

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Scuola: Osnovna šola Simona Gregorčiča Kobarid, SloveniaDirigente: Melita Jakelj Insegnante: Aurora Calvet

Che genere di attività relative al patrimonio culturale avete organizzato nella vostra scuola?Abbiamo appena celebrato il 50° anniversario della scuola e in questa occasione abbiamo condotto molte ricerche su com’era la scuola in passato. Abbiamo anche organizzato una mostra e una giornata a “porte aperte” per la quale 200 persone sono venute in visita alla nostra scuola. Gli studenti hanno lavorato sul tema del patrimonio culturale facendo visita a musei, case antiche e mostre, e hanno collaborato con i loro nonni. Un’altra classe ha partecipato al progetto eTwinning “Happy to meet each other” con partner spagnoli, grazie al quale abbiamo presentato le nostre rispettive culture.

Ogni anno abbiamo un progetto che coinvolge l’intera scuola: i 330 studenti, gli insegnanti e tutto il personale scolastico. Quest’anno abbiamo scoperto i vantaggi del collaborare con le generazioni più anziane e continueremo a coinvolgere genitori e nonni nei prossimi progetti.

Attraverso eTwinning, organizzate attività relative alla Rete delle Scuole Associate all’UNESCO? Sì, siamo in contatto con una scuola in Slovenia e con una della Repubblica Ceca, e per il prossimo anno scolastico abbiamo iniziato a preparare un progetto eTwinning sul patrimonio culturale.

In quanto Scuola eTwinning, pensate di poter coinvolgere altri insegnanti del vostro istituto in queste attività?Sì, il prossimo anno tutti gli insegnanti saranno coinvolti perché svolgeremo un progetto Erasmus+ che sarà anche abbinato ad un progetto eTwinning. Penso che, in quanto Scuola eTwinning, abbiamo una grossa responsabilità e dovremmo promuovere pratiche innovative di insegnamento e apprendimento. Oltre a tutto il lavoro che faremo e ai colleghi che coinvolgeremo, il Ministero e tutti gli organi dell’Istruzione devono proprio sostenere la nostra missione.

Le Scuole eTwinning faranno di sicuro la loro parte in quanto portavoce, il che porterà innovazione ai metodi didattici, coltiverà lo spirito di collaborazione e ispirerà altri insegnanti a lavorare in questa direzione. Il patrimonio culturale è solo uno dei tanti temi sui quali gli insegnanti, attraverso un approccio che coinvolga l’intera scuola, possono lavorare con gli studenti per aiutarli a costruire il loro futuro conoscendo il loro passato.

Melita Jakelj

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ConclusioniSanti Scimeca, Project manager di eTwinning, Unità europea eTwinning (CSS)

eTwinning sta celebrando l’Anno europeo del patrimonio culturale con molte iniziative: workshop, conferenze, seminari, attività online, materiali e ovviamente questo libro. Per comprendere meglio quanto valore diano gli eTwinner al patrimonio culturale, l’esempio che segue è piuttosto eloquente. All’inizio del 2018, la Commissione europea ha invitato eTwinning a selezionare tre progetti da premiare con un riconoscimento speciale in occasione della conferenza conclusiva dell’Anno europeo del patrimonio culturale. Questo si è trasformato nel “Premio speciale eTwinning sul patrimonio culturale”. In concomitanza con questo premio è stata imme-diatamente lanciata una campagna di comunicazione, nella

quale gli insegnanti erano incoraggiati a candidare i propri progetti attraverso la richiesta del Certificato di Qualità nazionale e, dopo pochi mesi – e ben prima della scadenza per la presentazione delle domande –, erano già oltre 600 i progetti in lizza per questo premio speciale (un terzo di tutte le candidature ai Certificati di Qualità). Questo ci dice due cose: la prima, che gli insegnanti sono molto interessati al tema del patrimonio culturale quando si tratta di partecipare ad attività di collaborazione con i colleghi di tutta Europa; la seconda, che i docenti stanno ancora scoprendo il concetto di patrimonio culturale e il suo significato per le comunità locali e i giovani.

Ormai, il lettore di questo libro certamente conosce la ricchezza del patrimonio culturale europeo, un patrimonio che è tutto intorno a noi ed è più evidente di quanto forse avremmo creduto. Tuttavia, patrimonio culturale non è sinonimo di “vecchio”. Solo i risultati dell’attività umana che vengono intenzionalmente protetti, conservati o ripri-stinati – anziché essere lasciati in balia del decadimento naturale o della distruzione – possono essere considerati patrimonio culturale. Tutti sappiamo (e si potrebbe dire che anche questo fa parte del patrimonio culturale) che il solo modo per scoprire chi siamo davvero e dove vogliamo andare sia sapere da dove veniamo. La nostra cultura è fatta di una serie dinamica di norme in continuo cambiamento: a volte ci vogliono secoli, a volte nemmeno una generazione. E in questi tempi di società liquida, per dirla con le parole di Bauman, dobbiamo ancorare i nostri valori a ciò che è davvero consolidato e dimostrato, mettendo invece in discussione quelle che ci vengono offerte come soluzioni facili a temi complessi. Il nostro patrimonio culturale non è fatto solo di monumenti e ricette di cucina, ma è il modo in cui pensiamo e interpretiamo la realtà.

Santi Scimeca

Conclusioni

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Per fortuna, filosofi e studiosi, persone comuni e visionari hanno influenzato la nostra cultura nel corso dei secoli, e possono venirci in aiuto. La nostra storia e il nostro patrimonio culturale non devono essere visti come un peso da portare, ma come una risposta ai nostri dubbi: una bussola affidabile con cui orientarci in quest’epoca a volte incomprensibile e spiazzante.

Il libro eTwinning di quest’anno è un dono a tutti gli eTwinner che hanno sempre desiderato realizzare un progetto su patrimonio culturale ma che non hanno osato perché non sapevano da dove cominciare. Ed è un dono agli insegnanti che hanno sempre considerato il patrimonio culturale come un modo per presentare la storia ai loro studenti in modo coinvolgente e giocoso, forse non realizzando che può essere molto di più: può essere un modo per leggere il presente e dotarci degli strumenti per affrontare il futuro.

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Bibliografia• Alsayyad, Nezar (a cura di), ”Consuming Tradition, Manifacturing Heritage. Global

Norms and Urban Forms in the Age of Tourism”, New York: Routledge, 2001. • Bendix, R.F., Eggert, A., Peselmann., A. (a cura di), ”Heritage Regimes and the

State”, Göttingen: Universitätsverlag Göttingen, 2012. • Council of Europe, Faro, 2005. Vedi link: https://www.coe.int• European Commission, “Towards an integrated approach to cultural heritage for

Europe”, 2014. Vedi link: http://ec.europa.eu/assets/eac/culture/library/publication-s/2014-heritage-communication_en.pdf

• Decisione del Parlamento europeo e del Consiglio (EU) 2017/864, 17 maggio 2017, sull’Anno europeo del patrimonio culturale (2018). Vedi link: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/PDF/?uri=CELEX:32017D0864&from=IT

• Jakoba Sraml Gonzalez, “Trends in practical cultural heritage learning in Europe 2012, Research report”, The Nordic Centre of Heritage Learning 2012

• Lazzaretti, Luciana, “The resurge of the “societal function of cultural heritage”. An intro-duction”. City, Culture and Society, 3:4 (2012): 229–233.

• Sonkoly, G., Vahtikari, T., “Innovation in Cultural Heritage Research. For an integrated European Research Policy”, Brussels: European Commission, 2018.

• Rapporto speciale di Eurobarometro, “Cultural Heritage”, 2017. Vedi link: http://ec.europa.eu/commfrontoffice/publicopinion/index.cfm/WhatsNew/index

• Sito web dell’Anno europeo del patrimonio culturale. Vedi link: https://europa.eu/cultural-heritage/european-year-cultural-heritage_it

Bibliografia

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Editore:Unità europea eTwinning (CSS)www.etwinning.net

European Schoolnet (EUN Partnership AISBL)Rue De Trèves 61, 1040 Bruxelles, Belgiowww.europeanschoolnet.org

RedattoriIrene Pateraki, Santi Scimeca

Coordinamento di progettoClaire Morvan

Coordinamento linguisticoDanosh Nasrollahi

Progetto originalePitch Black Graphic Design L’Aia / Berlino

Design e stampaHOFI Studio

Tiratura1000

ISBN9789492913630

Pubblicato a settembre 2018. I punti di vista espressi nella presente pubblicazione sono quelli degli autori e non rappresentano necessariamente quelli di European Schoolnet o dell’Unità europea eTwinning (CSS). Questo libro è pubblicato entro i termini e le condizioni della licenza Attribution – Non Commercial-Share Alike 3.0 Unported Creative Commons (CC BY-NC-SA 3.0) (http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/) Questa pubblicazione è stata realizzata con il supporto finanziario del Programma Erasmus+ dell’Unione europea. Questa pubblicazione riflette unicamente le opinioni degli autori, e la Commissione non può essere ritenuta responsabile per qualunque uso possa essere fatto delle informazioni qui contenute.

http://europa.eu/cultural-heritage

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www.etwinning.net

Cofinanziato dal programma Erasmus+ dell'Unione europea