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Via Cavour, 48 - Frascati Tel. 06.94.010.107 - H24 Cell. 338.77.17.609 - 340.81.38.141 338.30.51.893 - 333.37.90.889 FUNERALE COMPLETO € 890,00 Servizio cremazioni Cassa - Trasporto - Documenti Manifesti - Personale WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT n°192 - Anno XIX - Dicembre 2020 Mensile di servizio, informazione e cultura Borelli si racconta dopo la vittoria alle elezioni e quella contro il covid Intervista al neo sindaco di Albano Laziale Emergenza laghi: le acque si stanno riducendo drasticamente pag. 10 Da rifiuto a ricchezza, Marino si scopre virtuosa nella raccolta differenziata pag. 19 I talenti dei Castelli: intervista a Nicholas Quatti pag. 25 La redazione del Giornale INFO augura Buone Feste SPECIALE INSERTO SALUTE E MEDICINA da pag.11 a pag.18

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Via Cavour, 48 - Frascati Tel. 06.94.010.107 - H24 Cell. 338.77.17.609 - 340.81.38.141

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€ 890,00

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WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

n°192 - Anno XIX - Dicembre 2020

Mensile di servizio, informazione e cultura

Borelli si racconta dopo la vittoria alle elezioni e

quella contro il covid Intervista al neo sindaco di Albano Laziale

Emergenza laghi: le acque si stanno riducendo

drasticamente pag. 10

Da rifiuto a ricchezza, Marino si scopre virtuosa nella

raccolta differenziata

pag. 19

I talenti dei Castelli: intervista a Nicholas Quatti

pag. 25

La redazione del Giornale INFO augura

Buone Feste

SPECIALE INSERTO SALUTE E MEDICINA

da pag.11 a pag.18

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NUOVO DPCM ENTRATO IN VIGORE DAL 4 DICEMBRE

Cari lettori di INFO, quest’anno il

Natale sarà diverso, il nuovo Dpcm en-

trato in vigore dal 4 dicembre, dichiara

le nuove misure restrittive dal 20 di-

cembre al 15 gennaio. Continua il co-

prifuoco dalle 22 alle 5 e per la notte

di Capodanno fino alle 7. Stop agli spo-

stamenti tra Regioni a partire dal pros-

simo 20 dicembre a meno di

comprovate esigenze lavorative, per si-

tuazioni di necessità o salute. La restri-

zione circoscrive gli spostamenti entro

il proprio comune per i giorni di Na-

tale, Santo Stefano e Capodanno. Sarà

comunque sempre garantita la possibi-

lità di rientrare presso la propria resi-

denza, fatta eccezione per le seconde case.I ristoranti resteranno

aperti per il giorno di Natale il 25 e 26 dicembre, il 1° e il 6 gennaio

solo nelle zone gialle. Per chi resta a casa la raccomandazione è quella

di non invitare persone non conviventi. Richiesta anche la massima at-

tenzione verso le fasce più deboli come gli anziani. Per questo meglio

usare la mascherina anche in casa se non si è a tavola, in presenza per

esempio di anziani.Le funzioni ecclesiastiche della notte di Natale, si

celebreranno al massimo alle ore 20. La Conferenza episcopale ha co-

munque raccomandato le parrocchie di organizzare messe nella gior-

nata del 25 dicembre, per permettere ai fedeli di vivere la giornata

senza rischio di assembramenti. Niente veglioni per l’attesa del nuovo

anno. Le attività ricettive dalle 18 del 31 gennaio potranno effettuare

attività di ristorazione solo con servizio in camera. Per gli altri giorni

invece, non ci sono limiti di orario ma solo per i clienti ospiti. Per con-

sentire gli acquisti in vista delle prossime festività, le attività commer-

ciali potranno prolungare il proprio orario di apertura alle 21, fino al

giorno dell’Epifania. Resteranno però chiusi nei giorni prefestivi e fe-

stivi, i negozi all’interno di mercati, centri o gallerie commerciali e

strutture assimilabili, con piccole ec-

cezioni per alcune categorie di nego-

zianti.Per le scuole secondarie che

oggi impegnano gli studenti nella di-

dattica a distanza, a partire dal 7 gen-

naio, la popolazione studentesca

dovrebbe rientrare in presenza per il

75%.Gli appassionati di sci dovranno

aspettare fino al 7 gennaio. Da quella

data, seppur con alcune limitazioni,

potranno finalmente aprire gli impianti

in montagna, con delle limitazioni. Il

comitato tecnico scientifico ha stabi-

lito regole stringenti: funivie impiegate

al 50%, limite di presenze giornaliere

e un tetto massimo di skipass, se-

condo il comprensorio.Sempre per le vacanze sono sconsigliati i

viaggi all’estero. In caso contrario dal 10 dicembre per chi fa rientro

da un paese europeo può farlo solo con un certificato che dimostra

la negatività al virus, con un tampone effettuato 48 ore prima; se si

è stati in un paese extra europeo resta l’obbligo di isolamento per

15 giorni; dal 21 dicembre al rientro nei confini italiani vige l’obbligo

di quarantena precauzionale per due settimane.Stop anche alle cro-

ciere. Le navi battenti bandiera italiana con partenza o destinazioni

porti del bel paese saranno sospese. Per le navi con bandiera estera

invece, vige il divieto di entrare nei porti nazionali dal 20 dicembre

e fino all’epifania.Sono chiare, del resto, le indicazioni che arrivano

dagli esperti. Ultimo, in ordine di tempo, il professor Franco Locatelli.

"Questo sarà un Natale significativamente diverso da tutti gli altri, il

primo e speriamo l'ultimo. Dovremo dimenticarci il cenone con 20-

30 familiari, le feste in piazza e i concerti. È qualcosa che quest'anno

non è compatibile con i numeri dell'epidemia", afferma a Che tempo

che fa.

Dott.ssa F. Di Iulio

EDITORIALE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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ALBANO LAZIALE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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Nato nel 1974, sono sempre stato legato alla mia città e ai Castelli Romani, anche durante la mia esperienza di studio e lavoro all’estero. Il Liceo “Ugo Foscolo” di Albano è stato per me un punto di partenza importante, perché è proprio in quegli anni che ho maturato uno spiccato in-teresse per l’impegno pubblico, completando poi la mia formazione umanistica grazie all’espe-rienza universitaria e alla partecipazione poli-tica, sociale e all’attività di volontariato. È proprio dal volontariato che ho imparato a lavorare senza pregiudizi e a riconoscere pari dignità a tutte le esigenze e a tutte le persone, nel rispetto delle differenze. Amo impegnarmi nella vita della comunità e instaurare relazioni vere, sincere e amichevoli. Migliorare le cose mettendomi in prima linea sempre nel rispetto dell’etica sociale e facendo prevalere il gioco di squadra contro ogni personalismo. Consigliere comunale dal 1996, Presidente del Consiglio comunale dal 2010 al 2015, oggi Consigliere Metropolitano. Componente dello staff prima del Presidente della Provincia e poi della Regione, mi occupo delle relazioni con gli Enti locali e le Pubbliche amministrazioni del territorio, con particolare ri-guardo al controllo amministrativo sui progetti europei e alla valorizzazione del patrimonio re-gionale. Il 22 settembre scorso sono stato eletto Sindaco della Città di Albano Laziale.

Sono lieta di intervistare il sindaco Bo-relli che è guarito dal covid-19. Come sta, come ha vissuto questo periodo? Ora bene! Ho vinto la mia personale batta-

glia contro il Covid-19 dopo 30 giorni. Per

fortuna non ho avuto bisogno del ricovero

ospedaliero anche se i sintomi si sono mani-

festati e si sono fatti sentire. Inizialmente ero

anche preoccupato per tutte le persone che

erano entrate in contatto con me e che ho

dovuto coinvolgere nello screening. Fortu-

natamente tutti loro sono risultati negativi.

Non nego però che l’isolamento non sia

stato facile anche perché mi ero da poco in-

sediato in Comune e avevo tantissima voglia

di iniziare a lavorare per la mia Città. L’ho

fatto da casa stando sempre in contatto te-

lefonico con gli uffici comunali e grazie al

supporto telematico ho potuto firmare atti

amministrativi. Adesso sono pronto per met-

tere in atto il nostro programma, lavorando

duramente e costantemente.

Ci sono stati cambiamenti nel Co-mune relativi al virus covid-19? Questo virus ha cambiato il modo di vivere

di tutti. La nostra vita quotidiana è scandita

oramai dall’emergenza sanitaria, dalle nuove

disposizioni e ordinanze regionali che è im-

portante rispettare per contenere il virus.

I contagi nel nostro Comune non sono

pochi, monitoro costantemente la situazione

insieme alla Asl Rm6. Sto valutando le dispo-

nibilità da parte di farmacie e medici di fami-

glia per effettuare tamponi veloci. Come

amministrazione vogliamo sostenere, per

quanto di nostra competenza, queste inizia-

tive che aiutano a mantenere i tracciamenti

e rassicurare le persone che sono preoccu-

Borelli si racconta dopo la vittoria alle elezioni e quella contro il covid

Intervista al neo sindaco di Albano Laziale

segue a pag.4>>

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CASTELLI E DINTORNI WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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pate di avere contratto il virus.

Nei prossimi giorni ho inten-

zione di convocare una riunione

con chi è preposto all’ordine

pubblico per valutare eventuali

misure da adottare. Purtroppo,

mi segnalano ancora qualche as-

sembramento e atteggiamenti

dannosi, soprattutto tra i giovani.

Stiamo inoltre continuando a so-

stenere famiglie e persone in dif-

ficoltà attraverso la rete e le

azioni introdotte dall’inizio della

pandemia, grazie al lavoro dei

Servizi Sociali e delle associazioni

di volontariato. Il Natale si avvi-

cina, è la festa per eccellenza da

passare in famiglia: ecco non ab-

bassiamo la guardia soprattutto

negli ambiti familiari, dove ci si

sente più liberi e più al sicuro.

Ci può parlare delle diffe-renze tra le linee guida dalla passata alla nuova Giunta comunale, e se tra i nuovi progetti ci sono anche quelli dell’uscente Sindaco Nicola Marini? Non mi piace parlare di diffe-

renze, piuttosto di nuova linfa vi-

tale. Durante l’amministrazione

Marini tante cose buone sono

state fatte, ma ora ci aspetta una

nuova sfida segnata anche da una

pandemia che non ci lascerà a

breve e che avrà delle lunghe ri-

percussioni sulla vita di tutti. Un

progetto che si sta completando,

ad esempio, è il quartiere PLUS a

Cecchina. Pochi giorni fa si sono

conclusi i lavori della palestra che

ora dovrà essere allestita per es-

sere fruibile dai nostri ragazzi.

Ecco il Plus è un esempio del

tanto lavoro che è stato fatto ma

di quanto ancora ce n’è da fare

per renderlo un quartiere al-

l’avanguardia dotato di tutti i ser-

vizi e i confort. Nella mia squadra

c’è molta voglia di lavorare, di im-

pegnarsi per dare un volto nuovo

alla nostra Città. Stiamo iniziando

dalle piccole cose: giardini puliti

e abbelliti dai fiori, alberi potati e

interventi di asfaltatura. Lavore-

remo pancia a terra per non la-

sciare indietro nessuno e, come

più volte ripetuto in campagna

elettorale, passo dopo passo ci

occuperemo di ogni angolo della

nostra Città.

Dott.ssa Fulvio Di Iulio

STOP ALLA VIOLENZA SULLE DONNE

Il Ministero della Salute ha

aperto una pagina sulla vio-

lenza delle donne alla data

del 25 novembre 2020 ( ),

dove si dichiara che: “La vio-

lenza contro le donne rap-

presenta un importante

problema di sanità pubblica,

oltre che una violazione dei

diritti umani. La violenza ha

effetti negativi a breve e a

lungo termine, sulla salute fi-

sica, mentale, sessuale e ri-

produttiva della vittima. Le

conseguenze possono deter-

minare per le donne isola-

mento, incapacità di lavorare,

limitata capacità di prendersi cura di sé stesse e dei propri figli. I bambini che assistono alla violenza

all’interno dei nuclei familiari possono soffrire di disturbi emotivi e del comportamento. Gli effetti

della violenza di genere si ripercuotono sul benessere dell’intera comunità. Secondo il rapporto del-

l'OMS Valutazione globale e regionale della violenza contro le donne: diffusione e conseguenze sulla

salute degli abusi sessuali da parte di un partner intimo o da sconosciuti (in lingua inglese), la violenza

contro le donne rappresenta “un problema di salute di proporzioni globali enormi”. Redatto in colla-

borazione con la London School of Hygiene & Tropical Medicine e la South African Medical Research

Council, il rapporto analizza sistematicamente i dati sulla diffusione della violenza femminile a livello

globale, inflitta sia da parte del proprio partner, sia da sconosciuti.” Anche tutti noi del mensile INFO

siamo sensibili all’argomento e promuoviamo, sosteniamo la campagna a favore della violenza sulle

donne. Questo perché non è possibile vivere costantemente nell’irretimento maschile. Soprattutto,

una volta subita una violenza, una donna non fa più notizia, viene abbandonata al suo destino e nessuno

fornisce un sostegno, non ci sono strutture preposte all’aiuto sia pratico sia fisico. L’osservazione è

rivolta alle campagne a favore della violenza sulle donne, ma poi non ci sono campagne a sostegno di

quelle stesse donne che hanno subito violenza, del post violenza. Finito lo spettacolo pubblicato sui

giornali, tutto passa in secondo piano e poi dimenticato. A questo proposito ci hanno chiesto di pub-

blicare un evento accaduto a settembre da parte dell’avvocato della donna in questione. Come mensile

pubblichiamo il fatto ma ci asteniamo dalle responsabilità:

“L’11 settembre la sig.ra M.P. veniva attinta da 27 coltellate da parte del marito A.G. I due vivevano in

casa nonostante tra loro fosse in corso una separazione. L’uomo già alcuni mesi prima era stato de-

nunciato per stalking dalla donna, ma sembrava aver accettato la separazione. Come un fulmine a ciel

sereno invece la mattina dell’11 settembre ha atteso che la moglie si svegliasse e si sedesse in giardino

a bere il suo caffè dopo di che le si è avvicinato e ha estratto un coltello che ha estratto dalla cucina

e ha iniziato a colpire la donna senza sosta. Questa ha cercato di salvarsi evitando che la lama la col-

pisse nei punti vitali, proprio quelli dove il marito cercava di mirare per uccidere la moglie. Solo grazie

all’intervento di un vicino richiamato dalle urla strazianti della donna, A.G. veniva allontanato dalla

donna che rimaneva a terra in un bagno di sangue. L’uomo faceva rientro in casa dove con un altro

coltello tentava di uccidersi. Veniva soccorso dall’eliambulanza e condotto al San Camillo dove veniva

curato e poi trasferito al carcere di regina coeli dove tutt’ora è ristretto in misura cautelare. La donna

dal giorno dell’aggressione si è ritrovata completamente sola, non ha avuto sostegno piscologico né

sostegno medico. Ha chiesto alla banca una sospensione del mutuo che non sa come pagare atteso

che l’unico reddito certo era quello del marito e lei, ad oggi, stante il perdurante stato di ansia e paura

non riesce ad affrontare nessun lavoro.

La sua disperazione è scoppiata il giorno del 25 novembre quando in occasione della giornata inter-

nazionale contro la violenza di genere chiamava il suo legale, l’Avv. Luana Sciamanna e le confidava

che se fosse morta le avrebbero probabilmente intitolato una panchina rossa, invece siccome è so-

pravvissuta tutti se ne sono dimenticati. M.P. vuole evidenziare come una donna sopravvissuta alla vio-

lenza di genere vada supportata sia da un punto di vista psicologico che economico. Le istituzioni in

questi giorni hanno sfilato con convegni e iniziative benefiche volte a dare un segnale per supportare

la lotta alla violenza di genere ma quello che manca, sostiene M.P. sono le iniziative concrete, quelle

che consentono ad una donna che ha visto la morte in faccia, di poter ricominciare a vivere senza la

paura di perdere tutto quello che le è rimasto.”

<<segue da pag.3

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Bar Carones, tra responsabilità e speranza continua a essere un riferimento per Albano

Un punto di ritrovo che ha accomunato ge-

nerazioni dalla notte dei tempi, questo è il bar

Carones che dal 1893 costituisce un punto di

riferimento di Albano Laziale.

Un tempo, raccontano i proprietari odierni

Alessio e Francesca, quando ci si doveva incon-

trare a piazza Mazzini si diceva: “andiamo a San

Rocco”. Non tutti sanno che all’ingresso del

Paese, sorgeva una chiesa intitolata a San

Rocco e che come spesso accadeva costituiva

punto di incontro per i cittadini.

Oggi, senza voler sembrare blasfemi o poco ri-

spettosi, quel ruolo cardine ad Albano, è stato

preso da un bar che si è saputo adeguare ai

tempi, rinnovandosi nel look e nella proposta

commerciale. Per i tanti giovani che oggi fre-

quentano il bar Carones, questa non è una

ALBANO LAZIALE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

semplice attività commerciale, ma per molti

sembra essere proprio una seconda casa.

E come “genitori responsabili” Alessio e Fran-

cesca, che per loro questi giovani non sono

clienti, ma ragazzi a cui si sentono affezionati,

continuano quotidianamente la loro opera di

sensibilizzazione verso l’uso della mascherina e

del distanziamento sociale che ritengono ne-

cessario e indispensabile, per uscire da questa

pandemia.

In collaborazione con tutte le autorità del ter-

ritorio, i proprietari di questa attività commer-

ciale storica di Albano, si raccomandano

continuamente al rispetto delle normative anti

Covid in vigore perché la loro speranza, oltre

a quella di evitare una nuova totale chiusura, è

quella di vivere le prossime festività natalizie in

tutta serenità.

Anche per questo, hanno deciso di investire

sugli addobbi che oggi fanno respirare su piazza

Mazzini, quell’atmosfera natalizia condizionata

purtroppo dalla presenza del virus.

Come per tutti i commercianti il periodo non

è dei migliori, nonostante tutto hanno deciso

di destinare dei soldi per rendere più acco-

gliente e magica piazza Mazzini, un posto spe-

ciale per tutti gli abitanti di Albano.

“Vorremmo augurare a tutti i nostri concit-tadini di trascorrere le feste in famiglia, che di questi tempi è già un regalo straordina-rio. Noi vorremmo trascorrerlo con i nostri clienti che sono quasi come una famiglia al-largata”.

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Negli ultimi anni il settore dell'edilizia so-

stenibile è in rapida e costante evoluzione.

Sono quattro le principali aree da conside-

rare nell’edilizia sostenibile:

- materiali,

- energia,

- acqua,

- salute.

Materiali

I materiali sono naturali, ottenuti mediante

l’utilizzo di fonti rinnovabili, gestiti e rac-

colti in modo sostenibile o reperiti a livello

locale per ridurre i costi del trasporto; op-

pure riciclati da materiali di recupero

presso siti nelle vicinanze.

Alcuni esempi di materiali innocui per la sa-

lute sono le vernici naturali (prive di carat-

teri di nocività), la canapa, gli scarti tessili e

i pneumatici da avviare al riciclo, e persino

il bambù.

Energia

Nella progettazione di edifici solari passivi,

finestre, pareti e pavimenti sono fatti per

raccogliere, immagazzinare, riflettere e di-

stribuire l'energia solare sotto forma di ca-

lore in inverno e respingere il calore solare

in estate. Questa si chiama progettazione

solare passiva perché, a differenza dei si-

stemi di riscaldamento solare attivo, non

prevede l'utilizzo di dispositivi meccanici ed

L’EDILIZIA SOSTENIBILE EDILIZIA WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

elettrici. La chiave per progettare un edifi-

cio solare passivo è sfruttare al meglio il

clima locale eseguendo un'accurata analisi

del sito . Gli elementi da considerare inclu-

dono il posizionamento e le dimensioni

della finestra e il tipo di vetratura, l'isola-

mento termico, la massa termica e l'om-

breggiatura. Le tecniche di progettazione

solare passiva possono essere applicate più

facilmente ai nuovi edifici, ma gli edifici esi-

stenti possono essere adattati o "retrofit-

tati".

Acqua

Per ridurre al minimo il consumo di acqua

si può installare sistemi di captazione delle

acque piovane che riciclano l’acqua per l’ir-

rigazione o per lo scarico dei WC, appa-

recchi idrici ad alta efficienza, come le

docce o più in generale i servizi igienici a

basso flusso d’acqua, rubinetti a chiusura

automatica, servizi igienici a compostaggio.

Salute

L’utilizzo di prodotti e materiali non tossici

migliorano la qualità dell’aria e riducono il

tasso di asma, le allergie. Questi materiali

sono a emissioni zero, hanno un basso o

nullo contenuto di COV e sono resistenti

all’umidità e quindi alle muffe, spore e altri

microbi.

Il progetto Imprese Gambini, avviato nel

2018 presso Ariccia, prevede la costruzione

di unità residenziali di classe A, seguendo

alti standard in materia di isolamento

termo-acustico e ha previsto l’utilizzo di

bio-materiali a basso impatto ambientale,

non inquinanti e che limitino il più possibile

il dispendio energetico. La realizzazione

s’inserisce in un più ampio programma

delle Imprese Gambini strettamente legato

al concetto di edilizia sostenibile e finaliz-

zato al raggiungimento di obiettivi di mi-

glioramento ecologico, ambientale e

sociale.

Ing. Alberto Gambini

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AMBIENTE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

Da tempo tutti abbiamo preso consapevolezza

dei preoccupanti cambiamenti climatici in corso

e di quanto sia importante agire in fretta.

E se normalmente il problema del clima può

sembrare un argomento astratto, gli abitanti dei

Castelli Romani possono osservarlo in modo

evidente sui laghi presenti sul territorio, che si

stanno prosciugando. Una sofferenza messa in ri-

salto anche dalla forte siccità che caratterizzò il

2017.

I due specchi lacustri all’interno del Parco Regio-

nale dei Castelli Romani, quello di Albano e

quello di Castel Gandolfo sono accomunati, oltre

che dal loro inestimabile valore paesaggistico, al-

meno in parte da una falda acquifera sotterranea

che li alimenta.

Recentemente la popolazione del nostro territorio è aumentata in

modo sensibile causando una maggiore cementificazione. Questo

cambiamento ha ridotto le zone permeabili del terreno riducendo

l’approvvigionamento della falda sotterranea e la traspirazione del

terreno. L’aumento della popolazione ha comportato inoltre, una

maggiore richiesta di consumo di acqua non solo per uso abitativo.

Proprio su questo aspetto si focalizza parte di un dossier Laghi del

WWF “Situazione e Crisi Idrica dei Castelli Romani” realizzato a

cura di Fabio Papa e della Sezione WWF Castelli Romani.

Nel comparto territoriale dei Castelli Romani – si legge nel dossier

- l’andamento della popolazione residente ha avuto una decisa cre-

scita negli ultimi dieci anni, dal 1991 al 2001: la popolazione dei 17

Comuni considerati (tutti del comprensorio dei Castelli), è aumen-

tata di 20.586 unità, passando da 279.828 a 300.414 residenti, con

un incremento medio del 10,1% (dati ISTAT). Numeri che tra l’altro,

non tengono conto dell’aumento nel periodo estivo quantificabile

in circa 12.000 unità. A questo poi, va aggiunta la necessità di acqua

per uso industriale o agricolo. Tutto questo porta a un consumo

non sostenibile perché la richiesta è superiore rispetto alle dispo-

nibilità, considerata la capacità di ricaricarsi delle falde acquifere.

L’eccessivo consumo rischia di compromettere dell’equilibrio idro-

geologico e la biodiversità tipica della zona.

Il professore Franco Medici, del Dipartimento di Inge-

gneria Chimica Materiali Ambiente, “Sapienza” Univer-

sità di Roma, ha condotto alcuni studi sul bilancio

idraulico dei laghi Albano, di Bracciano e di Nemi.

I risultati hanno messo in evidenza che l’abbassamento

del livello idrometrico di riferimento degli specchi la-

custri Albano, di Nemi e di Bracciano, è dovuto a cause

e fenomeni diversi. In particolare per il lago Albano e

di Nemi si è evidenziato proprio l’abbassamento della

falda di ricarica: i rifornimenti naturali provenienti dal

contributo della pioggia, del ruscellamento e della rica-

rica, sono inferiori alla evaporazione degli specchi d’ac-

qua.

Un ulteriore contributo alla riduzione delle acque, solo

per il lago di Albano, è dovuto anche dal prelievo an-

tropico, ovvero da parte dell’uomo per le proprie esi-

genze. La riduzione dei flussi verso le falda di

rifornimento sono causati tra gli altri, da innumerevoli pozzi.

Dal 24 settembre, il delicato e importante tema del prosciugamento

dei laghi è affrontato in una serie di incontri on-line il cui promotore è

Ettore Marrone, di AIPIN Lazio Ass. Italiana per l’Ingegneria Naturali-

stica, che ha coinvolto una serie di tecnici ed esperti di settore. Gli in-

contri puntano a ricercare soluzioni efficaci a un problema le cui

conseguenze potrebbero essere “catastrofiche”.

La situazione odierna dei due laghi, si legge in una nota, vede una perdita del livello idrico del lago Albano di 7.24 metri rispetto alla quota che aveva in occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 e di circa 3 metri per quello di Nemi, con trend negativo a livello “preoccupante”.

Rispetto agli scenari futuri continua la nota non è facile comprendere cosa potrebbe accadere. Vorremmo attivare una condivisione e collaborazione tra enti e istituzioni pubbliche e private, imprese e residenti della nostra area per un confronto sui veri problemi e trovare soluzioni concrete e attuabili anche con le risorse che arriveranno dal Recovery Plan o dalla nuova pro-grammazione Europea 2021-2027; vorremmo assistere ad una ripianifi-cazione territoriale consapevole e ad una programmazione economica sostenibile nel pieno rispetto dei 17 obiettivi dell'Agenda ONU 2030.

Emergenza laghi: le acque si stanno riducendo drasticamente

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Cani e gatti vivono l’arrivo del Natale con

curiosità, ma anche con forte nervosismo.

Durante le feste i nostri amici a quattro

zampe vedono il loro territorio invaso da ad-

dobbi colorati e luminosi, da suoni molesti e

ospiti in visita. Vogliamo suggerirvi degli ac-

corgimenti per passare le feste in sicurezza

ed evitare spiacevoli problematiche ai vostri

animali. Le decorazioni natalizie. Alcuni ad-

dobbi possono rappresentare una minaccia

per gli animali domestici. Cane e gatto ve-

dono nelle decorazioni qualcosa di nuovo da

esplorare. Il gatto solitamente è invogliato ad

arrampicarsi sull’albero, facendolo talvolta ca-

dere, mentre sia lui che il cane sono tentati

di mordere palline, striscioni e lucette, ri-

schiando soffocamenti o ferite. È importante

prestare molta attenzione agli atteggiamenti

dei nostri amici a quattro zampe, al fine di

scongiurare quelli più pericolosi. L’albero deve

essere fissato in modo stabile, le decorazioni

più pericolose devono essere poste in un

punto non accessibile e sarebbe preferibile

prediligere addobbi meno fragili. È inoltre

consigliato rivolgere l’attenzione di cane e

gatto su giochi che siano adatti a loro.In caso

di ingestione di un corpo estraneo dovete

contattare il vostro veterinario. Piante natali-

zie. Durante le feste natalizie la casa viene ad-

dobbata anche con piante e fiori, che possono

rappresentare un pericolo per gli animali do-

mestici. La Stella di Natale: le foglie, lo stelo e

la linfa sono tossici e irritanti. Provoca pro-

blemi solo se ingerita in grandi quantità, ma è

importante fare in modo che cane e gatto ne

restino alla larga, perché può provocare irri-

tazione della mucosa orale e disordini gastrointe-

stinali.Anche le bacche del Vischio e le foglie

dell’Agrifoglio rappresentano un rischio per i no-

stri amici , così come altre piante diffuse nel pe-

riodo natalizio, come il Cactus di Natale,

l’Amaryllis e la Ciliegia di Gerusalemme. Se il vo-

stro animale dovesse presentare sintomi come vo-

mito, diarrea, difficoltà respiratorie, inappetenza ed

eccessiva salivazione è fondamentale contattare al

più presto il veterinario. Rischi di intossicazione

alimentare. Evitate di dare ai vostri animali i resti

dei pranzi delle feste; sono generalmente cibi poco

adatti, se non pericolosi per la loro salute. I vostri

animali devono continuare con le loro abitudini

alimentari di tutti i giorni.Evitare qualsiasi sostanza

alcoolica poiché è pericolosa anche in piccole

quantità. Vanno evitati gli avanzi rappresentati da

ossa perché potrebbero causare gravi blocchi a

livello intestinale. Anche il cioccolato è tossico,

così come la cipolla, l’aglio e i cibi molto speziati.

Attenzione anche ad uvetta e dolciumi vari. In caso

di sintomatologia gastroenterica contattate il ve-

terinario.

Centro Veterinario San Tommaso

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Natale in sicurezza per i nostri amici a quattro zampe

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C’era una volta la lattoferrinaLa lattoferrina è una glicoproteina com-

posta da 703 amminoacidi, ad azione ferro-

trasportatrice ed immunitaria, identificata

per la prima volta da Sorensen nel 1939 nel

latte vaccino. Abbondantissima nel colostro

umano o primo latte, la lattoferrina circola

nell’organismo prevalentemente attraverso

il plasma. E’ parte fondamentale dei globuli

bianchi netrofili, ma si pensa essere pro-

dotta anche da altre cellule. I recettori per

la lattoferrina possono essere trovati nel

tessuto intestinale, monociti/macrofagi,

neutrofili, linfociti, piatrine e su alcuni bat-

teri. Alla lattoferrina si riconosce un ampio

spettro di funzioni biologiche, che spaziano

dal controllo della disponibilità di ferro, fino

alla modulazione immunitaria (antimicro-

bica, antivirale, antimicotica, antiossidante

etc..) tuttavia sono necesarie ulteriori ri-

cerche per ottenere maggiore chiarezza

sugli esatti meccanismi d’azione della latto-

ferrina. Nell’ ultimo periodo, in virtù delle

sue proprietà, la vendita di lattoferrina è

schizzata alle stelle in seguito ad una ri-

cerca condotta dall’ Università di Tor Ver-

gata che ne ha evidenziato l’efficacia contro

il covid. Questo studio aveva messo in evi-

denza come i pazienti trattati con lattofer-

rina guarissero dal covid in un tempo

molto minore rispetto al normale decorso

della malattia. Dallo studio sembra che il

covid abbia bisogno del ferro e la lattofer-

rina lo sottrae dall’ambiente circostante,

agendo, dunque, come antagonista. Inoltre,

tale. Il vaccino sarà la strada maestra per

risolvere questa pandemia, intanto aiutia-

moci potenziando il sistema immunitario e

tendendo dei comportamenti responsabili.

Approfitto per augurare a tutti un Buon

Natale e delle buone festività che, seppur

atpiche, siano comunque momento di spe-

ranza per un buon anno 2021.

Al prossimo mese!!

Dott.ssa Silvia Di Paolo

l’effetto antivirale della lattoferrina è colle-

gato alla sua capacità di legarsi ai glicosam-

minoglicani della membrana plasmatica,

prevenendo l’ingresso del virus. Lo studio

quindi ha evidenziato delle importanti

azioni di questa proteina. Gli studi però

sono un inizio di un percorso di ricerca,

seppur incoraggianti nei risultati hanno bi-

sogno essere continuati e i ricercatori

hanno bisogno di tempo per avere dei dati

statistici ed evidenze ulteriori. E’ una so-

stanza che facilita l’azione immunologica, da

sola non è capace di sconfiggere il virus, ma

è capace di rendere l’ambiente meno ospi-

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L’OTOSCLEROSI è un processo morboso

che colpisce circa il 10% della popolazione

bianca adulta, l'1% di quella afroamericana ed

anche meno di quella africana. È una malattia

non infiammatoria localizzata alla capsula

ossea labirintica, si caratterizza per un accu-

mulo di osso “nuovo” a livello della finestra

ovale e della staffa, che provoca un blocco

della catena degli ossicini (martello, incudine

e staffa) e riduce di conseguenza la sua mo-

bilità, provocando così un abbassamento

dell’udito. In realtà solo il 10% circa dei sog-

getti affetti da otosclerosi sviluppa una ipoa-

cusia. Raramente si manifesta nei bambini, in

genere infatti diviene evidente nella tarda

adolescenza o nella prima età adulta, in oc-

casione del riscontro di un'ipoacusia inizial-

mente asimmetrica, poi bilaterale,

simmetrica e lentamente progressiva. La

causa dell’otosclerosi è al momento ancora

sconosciuta. Il meccanismo sembra essere

multifattoriale sia su base ormonale-meta-

bolica, sia su base ereditaria, legata al cromo-

soma x. Ciò comporta che la malattia

colpisca prevalentemente il genere femmi-

nile, in quanto portatore dei geni XX, men-

tre è meno frequente nel genere maschile,

portatore, come si sa, dei geni XY. Il virus del

morbillo rappresenta un fattore scatenante

in soggetti con predisposizione genetica al-

l'otosclerosi. Nel mondo occidentale rappre-

senta la prima causa di sordità (ipoacusia)

acquisita. Il principale sintomo riconducibile

all’otosclerosi è la progressiva diminuzione

dell’udito, che generalmente evolve molto

lentamente, alternandosi a periodi di stabi-

lizzazione. L’ipoacusia può essere di tipo tra-

smissivo (80% dei casi), misto (15%) o

neurosensoriale puro (5%) a seconda della

fase e della sede del focolaio otosclerotico.

La sordità si manifesta in modo prima mo-

nolaterale, successivamente bilaterale, con

andamento lentamente progressivo, ma può

subire accelerazioni durante la maternità,

l’allattamento e la menopausa per un influsso

ormonale sul metabolismo dell’osso. L’oto-

sclerosi può essere accompagnata da acu-

feni, mai da vertigine, otalgia od otorrea.

Come può essere individuata l’otosclerosi?

L’otosclerosi può essere diagnosticata attra-

verso due esami specifici: l’esame audiome-

trico tonale e l’esame impedenzometrico,

con i quali si verifica se la sordità sia originata

da problemi di trasmissione del suono per

via aerea, via ossea o entrambe e se il foco-

laio otosclerotico che fissa la platina della

staffa alla finestra ovale, im-

pedisca anche solo in parte

l’evocazione dei riflessi del

muscolo stapedio.

Per curare l’otosclerosi non

esistono valide terapie medi-

che, ma è indicata solo la chi-

rurgia.

Il trattamento chirurgico più

praticato è quello della sta-

pedotomia, intervento ese-

guito con l’ausilio di un

microscopio operatorio, di un’idonea stru-

mentazione microchirurgica e di un trapano

o di un laser con cui si pratica un foro nella

platina della staffa, si asporta poi in parte la

sua sovrastruttura e si inserisce una micro-

protesi in titanio al fine di ripristinare la fun-

zionalità della catena ossiculare. La

stapedotomia può essere eseguita in regime

di day surgery, dura solitamente meno di

un’ora, non lascia cicatrici visibili e richiede

una breve convalescenza.

La protesi acustica è una valida alternativa

all’intervento chirurgico, non solo nei casi di

una ipoacusia lieve o monolaterale, ma anche

quando non si vuole, o non si può affrontare

uno stress operatorio. La protesizzazione

migliorando la capacità uditiva, migliora

anche la qualità della vita, rendendo il suo

svolgersi più semplice e meno faticoso.

Dott.ssa Elisabetta Sartarelli Medico Chirurgo Sp. Otorinolaringoiatria

Centro Medico La Stella

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LA SORDITÀ DA OTOSCLEROSI

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Carissimi lettori, parliamo di come pre-

pararci all’inverno. Con l’arrivo dei primi

freddi, il nostro corpo viene messo a dura

prova. Principalmente questo accade per-

ché il metabolismo attiva il sistema immu-

nitario, che rimane vigile contro le

infezioni. Inoltre, con il freddo, il nostro or-

ganismo attiva i meccanismi di termorego-

lazione per mantenere l’equilibrio termico

del corpo con l'ambiente esterno. Princi-

palmente si ha vasocostrizione cutanea,

che riduce la dispersione di calore al-

l’esterno ed un’accelerazione del ritmo

cardiaco. La muscolatura scheletrica viene

attivata per produrre brividi involontari.

Un processo fondamentale, nel periodo in-

vernale, è l’incremento dei processi meta-

bolici cellulari, che consentono di

trasformare le riserve di grassi e zuccheri

dell’organismo in energia prontamente di-

sponibile per l’organismo. Un adeguato ap-

porto alimentare, pertanto, è essenziale

ora più che mai, per aiutarci a soddisfare

le aumentate richieste metaboliche dell’or-

ganismo. E’ suggeribile, a tal proposito, au-

mentare l’introito calorico giornaliero.

Generalmente gli individui sani si adattano

rapidamente al cambiamento delle tempe-

rature e riescono ad affrontare bene il

freddo invernale. Gli effetti negativi del

freddo sulla salute si verificano quando la

capacità di adattamento del corpo umano

alle basse temperature è ridotta da alcuni

fattori, quali età, presenza di patologie cro-

niche, assunzione di farmaci. Gli effetti sulla

salute possono verificarsi subito dopo

l’esposizione o, come nel caso delle infezioni

respiratorie, anche con diversi giorni di la-

tenza. In questo caso, l’esposizione delle

prime vie respiratorie, altera l’attività delle

difese immunitarie locali verso gli agenti pa-

togeni e questo espone ad un aumento del

rischio delle infezioni respiratorie stesse. E’

importante, dunque, adottare un adeguato

stile di vita, per superare la fase invernale nel

migliore dei modi. Il primo passo da fare è

garantire la corretta temperatura nella pro-

pria casa, che dovrebbe oscillare tra i 18 e i

22 gradi centigradi con un’umidità relativa

pari al 40-50%. Temperature superiori sono

sconsigliate. Spesso si pensa che la corretta

idratazione vada valutata solo nel periodo

estivo. In realtà bere acqua è un’abitudine

fondamentale anche in inverno. La cor-

retta termoregolazione, infatti, viene

garantita dall’acqua e tutti i processi

metabolici hanno bisogno di questo

prezioso alimento per potersi svol-

gere. Suggerisco, quindi, di bere almeno

2 litri di liquidi al giorno, salvo diverso

parere medico. Importante è assumere

le classiche 5 porzioni di frutta e ver-

dura quotidiana per avere il corretto

introito di vitamine e sali minerali, utili

per difendersi dalle insidie del freddo.

In particolare, sono consigliati gli ali-

menti contenenti beta carotene e antiossi-

danti come arance, mandarini, kaki, carote,

zucca, spinaci, carciofi, broccoli, cavolfiori e

quelli contenenti vitamina E, zinco, rame,

manganese e selenio, in grado di stimolare

le difese immunitarie, come la frutta secca.

Importante, inoltre, risulta essere ridurre lo

stress e garantire al corpo le giuste ore di

sonno. Il sistema immunitario, infatti, lavora

in maniera ottimale quando non è sotto

stress. Un altro fondamentale passo, risulta

il garantire uno stile di vita attivo, attraverso

il movimento. L’esercizio fisico potenzia il si-

stema immunitario, che impara

ad allenarsi contro le infezioni

virali e batteriche. A presto!

Dott.ssa Cristina Mucci Biologa Nutrizionista

COME PREPARARSI ALL’ARRIVO DEL FREDDO

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La distorsione alla caviglia è un trauma che si presenta all'altezza del-

l'articolazione tibio tarsica e che può traumatizzare strutture facenti

parti della zona: legamenti, capsule, tendini e muscoli. A seguito di que-

sto trauma, la maggior parte degli specialisti conviene nell' adottare per

la sua risoluzione una terapia di tipo conservativo, somministrando an-

tidolorifici, applicando pomate antinfiammatorie, applicazione del ghiac-

cio e ovviamente immobilità dell'articolazione fino alla scomparsa dei

dolori e al ripristino della normale vita quotidiana.Tuttavia una distor-

sione non curata in maniera corretta può portare a delle problematiche

in zone del corpo anche lontane dalla caviglia che possono presentare

dolori o fastidi anche a distanza di anni. La distorsione,oltre ad interes-

sare il comparto capsulo - muscolo

- legamentoso della caviglia, può

portare alcune ossa di questa in "di-

sfunzione", modificando l'appoggio

del piede e quindi la dinamica po-

dalica dell'intero arto inferiore (e

non solo) . Questo atteggiamento,

reiterato nel tempo, può portare a

degli adattamenti anatomo- funzio-

nali e a dei veri e propri nuovi at-

teggiamenti corporei che vanno a

modificare la postura dell'arto infe-

riore ma, soprattutto, dell'intero

corpo. Un appoggio sbagliato della

caviglia andrà a inviare delle infor-

mazioni meccaniche che porte-

ranno ad un adattamento del

ginocchio, del bacino fino ad arri-

vare alle vertebre lombari le quali

si adatteranno a queste modifica-

zioni.Ne consegue che un mal di schiena, che non è riconducibile

a nessun evento traumatico o di natura neurologica ,può essere,

talvolta, collegato ad una distorsione non curata. In tal senso l'

osteopatia attraverso il trattamento dell'articolazione e delle di-

sfunzioni posturali post adattamento traumatico, può essere un

valido aiuto per la risoluzione di problematiche di

questo genere, in particolare per tutte quelle per-

sone che soffrono di lombalgie che si sono presen-

tate nel tempo senza una vera e propria causa

scatenante.

Dott. Simone Tirocchi

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DISTORSIONE ALLA CAVIGLIA, COSA FARE?

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LA SONNOLENZA Se il sonno

Se il sonno fosse (c'è chi dice) una tregua, un puro riposo della mente, perché, se ti si desta bruscamente, senti che t'han rubato una fortuna? Perché è triste levarsi presto? L'ora ci deruba d'un dono inconcepibile, intimo al punto da esser traducibile solo in sopore, che la veglia dora di sogni, forse pallidi riflessi interrotti dei tesori dell'ombra, d'un mondo intemporale, senza nome, che il giorno deforma nei suoi specchi. Chi sarai questa notte nell'oscuro sonno, dall'altra parte del suo muro?

Jorge Luis Borges Tutte le sue Opere Vol. 2° a cura di Domenico Porzio (I meridiani Mondadori 1985)

Cosi potentemente Jorge Luis Borges, poeta

e scrittore argentino del XX secolo, che

tanti intellettuali e scrittori ha influenzato

con le sue atmosfere oniriche, ha sottoli-

neato l’importanza del sonno e la gravità del-

l’esserne derubati. Cos’è per noi la

sonnolenza e quando diventa eccessiva?

L'eccessiva sonnolenza diurna (ESD) è me-

glio descritta come una spiccata tendenza ad

addormentarsi durante il giorno difficile da

vincere. Capita di faticare a tenere gli occhi

aperti durante una noiosa riunione, una tra-

smissione poco stimolante e peggio mentre

guidiamo. È un problema comune, compare

almeno tre giorni a settimana nel 4-20% della

una malattia né un disturbo, ma un sintomo

di un disturbo del sonno o di altra patologia

che interferisca con il sonno e induca son-

nolenza. D’altra parte l’ipersonnia è un di-

sturbo caratterizzato dalla presenza

un’eccessiva sonnolenza, ne è un esempio la

narcolessia. Poi ci sono sintomi che possono

essere percepiti come sonnolenza ma che

sono altro, ad esempio la fatica è intesa

come la difficoltà nell’intraprendere o por-

tare avanti un’attività volontaria, mentre

l’apatia è una riduzione dei comportamenti

finalizzati, diretti al raggiungimento di obiet-

tivi. I pazienti possono segnalare la sonno-

lenza come un vago sintomo di

affaticamento o sentirsi "stanchi tutto il

tempo".

Ma quanto è frequente la sonnolenza diurna? È molto diffuso: gli studi hanno prodotto

stime variabili, che dal 4 al 20% della popola-

zione. Questa non solo compromette la qua-

lità della vita, ma influisce sulle prestazioni,

sul posto di lavoro e su una guida sicura: l’ec-

cessiva sonnolenza può causare il 20% degli

incidenti stradali.

fine 1a parte>>

Dott. Andrea Romigi Neurologo

Responsabile Centro di Medicina del Sonno AIMS dell’IRCCS Neuromed –

Pozzilli (IS) Centro Medico La Stella

popolazione ed influisce sulla qualità della

vita, sulle prestazioni lavorative con implica-

zioni sulla sicurezza.

Alcuni disturbi del sonno possono causare

eccessiva sonnolenza diurna e spesso riman-

gono nascosti, nonostante potrebbero es-

sere facilmente gestiti.

L'insonnia e la perdita cronica di sonno sono

le cause di sonnolenza diurna più frequenti,

ma anche altri disturbi sono rilevanti. In que-

sto breve articolo tenterò di spiegare le di-

verse e possibili cause della sonnolenza

diurna negli adulti e i possibili approcci tera-

peutici.

Innanzitutto cos’è la sonnolenza diurna? È importante distinguere la sonnolenza dalla

fatica. La classificazione internazionale dei di-

sturbi del sonno definisce la sonnolenza

come l’incapacità di rimanere sveglio du-

rante i principali episodi di veglia della gior-

nata, con conseguenti periodi di bisogno

insopprimibile di dormire (attacchi di sonno)

o assopimento o sonno indesiderato. Una vi-

gilanza adeguata è necessaria per il benes-

sere e le prestazioni nella società moderna.

La sonnolenza predispone un individuo a svi-

luppare gravi cali di prestazione in diverse

aree funzionali, ma è anche potenzialmente

pericolosa per la vita a causa di incidenti do-

mestici, sul lavoro, e alla guida.

Il termine “eccessiva sonnolenza diurna” è

spesso erroneamente utilizzato in maniera

intercambiabile con quello di “ipersonnia”. In

realtà, eccessiva sonnolenza diurna: non è né

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Da rifiuto a ricchezza, Marino si scopre virtuosa nella raccolta differenziata

Una rivoluzione annunciata e attuata

quella del servizio di raccolta dei rifiuti a

Marino. Il sindaco della cittadina dei Castelli

Romani, Carlo Colizza, in maniera orgo-

gliosa riporta i risultati raggiunti in pochis-

simo tempo. L’annuncio attraverso un

video pubblicato sul blog del Movimento

cinque stelle.

“Nel 2016, all’inizio del mandato Marino

provvedeva alla gestione dei rifiuti attra-

verso una raccolta stradale - ricorda il sin-

daco - che fruttava il 21% di differenziata

con un totale di rifiuti pari a 24mila tonnel-

late” – una situazione giudicata insosteni-

bile.

La decisione quindi di iniziare uno studio

per passare ad una raccolta porta a porta,

tenendo conto delle caratteristiche di un

comune suddiviso in più territori e carat-

terizzato da un centro storico, tipico borgo

arroccato italiano.

In 16 mesi quindi, Marino è riuscito a pas-

sare dalla raccolta stradale a quella porta a

porta su tutto il territorio comunale innal-

zando la percentuale di differenziata oltre

il 71% e riducendo i rifiuti a 18mila tonnel-

late.

I cittadini residenti di Marino, hanno potuto

toccare con mano i benefici con la ridu-

zione della Tari dell’11% “risultato unico se

si considera la rapidità con cui si è comple-

tato il passaggio al nuovo sistema – ricorda

il primo cittadino - che ha comportato un

scontri positivi sia per i cittadini che in termini occupazionali. Per il futuro questi benefici potranno aumentare ancora? Il futuro va verso l'autosufficienza per l'orga-nico che rappresenta, ad oggi, la voce di costo che è soggetta a maggiori fluttuazioni. Confi-diamo di poter dare maggiori dettagli per l'ini-zio del prossimo anno. Chiaramente questa operazione rappresenta anche l'occasione di proseguire nel godere dei vantaggi già raggiunti con l'attuazione del porta a porta. Infine abbiamo chiesto a Carlo Colizza,

primo cittadino di Marino, quali le aspetta-

tive sulla vicenda legata all’aeroporto G.B.

Pastine di Ciampino. Dopo l’ultima riunione

della Commissione Rumore dello

scorso 28 ottobre si era espresso in una

nota: “Il Ministero dell’Ambiente, sulla scorta dei rilievi di Arpa Lazio ha condiviso l’idea di abbandonare gli attuali tracciati, dovendo tener presente che la tutela della salute e dell’am-biente sono valori irrinunciabili, seguito dalla Regione Lazio e dalla Città Metropolitana di Roma Capitale”.

Spero che la tutela della salute sia il faro di tutti gli attori che incidono sulle vicende del Pa-stine – afferma oggi il sindaco di Marino in

esclusiva per Info che poi prosegue - se questo valore è condiviso il risultato rafforzerà le speranze dei cittadini di vivere un futuro mi-gliore e più salubre.

Emanuele Scigliuzzo

aumento di lavoro dei dipendenti portando

un altro risultato positivo, con l’aumento

dell’occupazione e del bilancio sociale per-

ché questo servizio è affidato alla nostra

partecipata la quale, oltre a utilizzare forme

di lavoro interinale, sta completando l’as-

sunzione a tempo indeterminato di opera-

tori per la raccolta dei rifiuti differenziati”.

Un risultato ottenuto grazie a un progetto

realizzato da esperti e sostenibile per l’am-

biente.

Sindaco Marino diventa un comune che ha saputo trasformare i rifiuti in risorsa in breve tempo, quali sono i prossimi obiettivi a medio e lungo termine in questo campo? Consolidare i risultati raggiunti, promuovere campagne di informazione sul miglioramento del il modo di conferire, di produrre i rifiuti.

I cittadini hanno saputo adeguarsi in maniera rapida a questo cambia-mento o ci sono stati problemi di adattamento? I cittadini sono il motore della rivoluzione che abbiamo realizzato nel nostro comune, come ogni cambiamento per alcuni è stato necessa-rio più tempo, mentre altri sono entrati da su-bito nel nuovo sistema. In termini economici come ha già in-dicato nel video postato sul blog del Movimento 5 stelle, sono arrivati ri-

MARINO WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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IL SIMBOLO DELL’ALBERO DI NATALE

DONNE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

Mentre vi apprestate ad organizzare l’allestimento per le nostre festività

natalizie, ho pensato di suggerirvi dei piccoli consigli Feng Shui e curiosità

simbolica riguardo l’ Albero di Natale.

Il Feng Shui è una millenaria arte che studia l’ambiente per renderlo armo-

nico in relazione all’uso che ne fa l’Essere umano.

Partiamo dal presupposto di unicità. Ogni casa è diversa come lo è ogni fa-

miglia e, di conseguenza, l’albero incarna anche il carattere di chi lo conce-

pisce, lo prepara e lo vive. Per questo non esiste un consiglio buono per

tutti, anche perché nel Feng Shui vige il concetto della relatività.

La casa rispecchia il temperamento, le energie e i gusti personali di chi la

occupa ma la stessa casa cambia continuamente energia.

Cambiano gli arredi, i colori, e le disposizioni, come non sono mai uguali

neanche le famiglie e i suoi componenti, un Natale dopo un altro. Tuttavia,

in questo grande spazio di personalizzazione, possiamo senz’altro conside-

rare alcuni fattori di base, utili ad “accendere” il senso più profondo del Na-

tale, in termini di armonizzazione delle energie che ci apprestiamo a vivere.

Eccovi qualche consiglio utile.

L’albero rappresenta la vita, il perpetuarsi dei cicli e la capacità di dare inizio

e movimento alle cose.

La vita vegetale concede all’uomo l’ossigeno, necessario all’esistenza. L’ele-

mento è ovviamente il Legno che alimentando il fuoco, genera luce e calore

e, nelle nostre case, l’Albero di Natale incorpora il valore simbolico dello

“spirito ardente ”, del focolare domestico, del Fuoco Sacro.

La forma triangolare dell’albero di Natale rappresenta, non a caso, l’ ele-

mento Fuoco , simbolo di spirito, elevazione spirituale, amore, forza divina.

L’elemento Fuoco, rosso , vitale, viene rappresentato anche dalle luci che

sono usate emblematicamente proprio per “illuminare” e scaldare l’am-

biente, come simbolo della Luce “nascente” al solstizio d’inverno , che rap-

presenta la nascita dello Yang, il momento culmine della stagione invernale.

Sotto il profilo energetico questo momento dell’anno segna l’ascesa verso

un nuovo ciclo. Dopo il 21 dicembre la forza vitale solare inizia ad aumentare

sul nostro pianeta. La luce che “ri-nasce” dopo un apice di freddo e buio in-

vernale.

Allo stesso modo dobbiamo pensare all’albero di Natale nella nostra casa,

che “accende” di nuova vita ogni “angolo” buio, riunendoci in un abbraccio

sacro, intorno al focolare domestico.

Date spazio a luci calde, addobbi rossi e oro, candele… si festeggia la Luce.

Dove mettere l’albero?

Il principio di base è la visibilità da ogni punto di osservazione.

Nel Feng Shui è fondamentale inserire qualsiasi elemento d’arredo cercando

di soddisfare le esigenze di salubrità e

armonia. Forme e colori rispecchiano le forze celesti e terrestri presenti

nell’ambiente. Con la porta della stanza living dietro le vostre spalle, osser-

vate lo spazio; la posizione ideale dell’albero è negli angoli

più a sinistra. Armati di una bussola o senso di orientamento potrete fare

altre considerazioni per trovare una posizione propiziatoria:

● A EST e a SUD EST , perfette le decorazioni e i materiali naturali, meglio

se realizzate insieme ai bambini.

● A EST si incrementano le energie legate alla famiglia e all’unione. La felicità

dei bambini e la vitalità.

● Il SUD EST propizia fertilità, ricchezza, nuovo lavoro. Molta luce e colori

del fuoco.

● Vanno bene gli stessi colori anche a Sud ma evitare fasti ed eccessi.

● SUD OVEST o NORD EST, sono posizioni poco favorevoli per il clima

natalizio ma ci starebbe bene un bel presepe pieno di

case.

● OVEST e NORD OVEST vanno illuminati usando colori metallici. il

NORD è molto importante nella casa, qui un albero vivo

annaffiato e arieggiato giova alla salute e alla floridità dell’albero e della casa.

Qui prediligere i colori freddi e metallici.

Viviamo un’epoca in cui è importante riappropriarsi del senso delle cose e

dei riti, la chiave è il rispetto della natura delle cose e una ricerca di armonia.

Materiali naturali e creatività sarebbero perfetti in questo processo prepa-

ratorio cercando di creare l’atmosfera e spendendo pensieri e abbracci

più che denaro.

Quando c’è freddo nell’anima, come in una notte d’inverno, dovremmo

ricordare che presto il sole tornerà ad aumentare la sua luce; consa-

pevoli possiamo partecipare a questa trasformazione. Pensate all’im-

portanza del Sole, della luce, del fuoco e del calore nella vostra vita, e

magari, illuminate il vostro volto di gioia mentre accendete le luci del-

l’albero insieme ai bambini.

Il Natale è soprattutto questo, la vita dell’uomo che si rinnova su ogni

piano. La certezza che l’Unione e la Luce vince sulle tenebre.

Laura Primavera Palaia- Astrologa e Geomante

AUGURI Il primo Natale di Crisalide è alle porte e sembra quasi impossibile

trovare una motivazione per essere propositivi nel limbo dell’incer-

tezza, della lontananza. Ma il nostro “gineceo”, un luogo esclusivo ed

inclusivo al contempo deve essere uno dei tanti esempi di resistenza

attiva: noi ci siamo e abbiamo bisogno di Luce, di simboli che ci riuni-

scano nel segno della speranza.

Abbiamo bisogno di terraferma in un mondo liquido che ci illude di

poter essere tutto e il contrario di tutto, nel tentativo disperato di

aderire ai modelli che ci fanno sentire legittimate a prendere il no-

stro posto nel mondo.

Ci siamo scoperte miracoli in embrione, potenze trattenute da con-

venzioni inesistenti ma soprattutto abbiamo imparato a godere della

reciprocità, malgrado tutto. Per questo vi auguriamo di trovare la vo-

stra libertà e di condividerla con gli altri perché possa innescare una

reazione a catena, un’esplosione di femminilità consapevole.

Noi vi auguriamo che una tradizione millenaria suggerisca di ritro-

vare la spiritualità di cui ogni essere umano ha bisogno, secondo la

propria cultura e le proprie inclinazioni, che restituisca senso alle

azioni più piccole e ispiri quelle più grandi fuori da ogni retorica, in

un abbraccio profondo.

“Il Natale è uno spaccato di tempo basiliche di tufo sedimentano la speranza di trovare l'uomo” Antonella Rizzo ( Plethora, 2016, Nuove Edizioni Aldine)

Avv. Luana Sciamanna Presidente Crisalide Donne per le Donne a.p.s. Viale Antonietta Chigi n.5 [email protected]

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Augura Buone Feste

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The Corner Barber Shop, non chiamatelo “solo” barbiere.

Passione ed energia al servizio del cliente.

REDAZIONALE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

The Corner Barber Shop, chiamarlo bar-

biere sarebbe riduttivo e penalizzante per l’im-

pegno la passione e la determinazione con cui

Valerio Sunseri, ideatore di questa moderna

bottega, ha investito nel suo mondo di barbe-

ria. Il suo spazio, dove trascorre in media nove

ore al giorno, è uno negozio in cui vintage e

moderno convivono in maniera armoniosa.

Nulla è lasciato al caso, neanche la centralità

del locale che fa angolo con piazza Pia e via Al-

cide de Gasperi, con vista sulla cattedrale. Un

paese in cui Valerio crede fortemente non solo

per l’aspetto affettivo ma perché è convinto

delle potenzialità della sua cittadina. La cordia-

lità e il sorriso delle aiutanti di Valerio sono poi

un valore aggiunto che fanno sentire il cliente

a proprio agio. Oltre all’enorme logo che attira

immediatamente l’occhio di chi entra, l’atten-

zione si sposta poi su alcune linee di abbiglia-

mento presenti nella prima parte del barber shop che ha la funzione di sala di attesa: un

posto che in tempi non Covid, sembra quasi

aspirare a luogo di aggregazione. Nella seconda

parte del locale si nota subito l’attenzione quasi

maniacale con cui Valerio ha dato forma al suo

mondo che cambia colore grazie ai giochi di

luci possibili. Questo negozio è il frutto di

quattro anni di duro lavoro in cui Valerio ha

fatto la gavetta in altre sei attività, alimentando

un’esperienza che oggi riversa tutta nella sua

attività. In questo periodo ha trovato anche il

tempo per vincere la Champions Barber Cup, primo campionato in Italia a squadre. Ma

perché un ragazzo di ventisette anni decide di

fare il barbiere? Pura passione. Oggi, ci racconta

Valerio, sono molti i ragazzi che decidono di av-viare queste attività. Tanti sono convinti che per ta-gliare i capelli basta una scuola iniziale, poi ci sono

quale lo lega una sincera e profonda amicizia e

la riconoscenza per avergli tramandato la vec-

chia scuola. Gli studi di economia sono comun-

que tornati utili. Prima di aprire l’attività mi sono fatto un buisness plan e insieme al coraggio, ho cal-colato il rischio a cui andavo incontro. Valerio ha

avviato un’attività consapevole delle sue qualità,

ne sono testimoni circa settanta clienti che lo

seguivano a Roma per affidarsi alle sue cure.

L’obiettivo di Valerio è quello di sorprendere

ogni volta chi si mette seduto sulla sua pol-

trona. La permanenza nel “The Corner Barber Shop” deve essere esperienziale - ci dice Valerio,

una coccola, un momento da dedicarsi tutto per sé.

Ad oggi Valerio ha tagliato capelli a clienti che

vanno dai 10 mesi a persone anziane perché

nel suo repertorio c’è la scuola tradizionale

con il taglio a forbice e le tecniche più mo-

derne. Punto a fare contento il cliente dal mo-mento in cui entra fino a quando esce – ci dice

Valerio - non voglio solo soddisfarlo, voglio proprio che vada via con la voglia di tornare.

Questo mestiere mi piace perché mi rende una persona libera perché grazie alle mie mani posso fare tutto ciò che voglio quando voglio. La sua fac-cia da bravo ragazzo conferma il suo animo gentile quando ci tiene a ringraziare i genitori, la sua fa-miglia e la sua ragazza per il sostegno che gli hanno dato in tutte le scelte fatte. Innovativo al

punto di usare un’applicazione per la gestione

degli appuntamenti (che prende il nome dal ne-

gozio), determinato e consapevole delle sue

potenzialità, umile perché sa che non si sentirà

mai arrivato, Valerio oggi ha la pretesa di inter-

pretare il lavoro del barbiere con una mentalità

aziendalista nuova e una passione sconfinata,

certo che questo sarà la chiave del suo suc-

cesso. Un successo che sembra annunciato.

quelli come me che in questo lavoro ci mettono l’anima e cercano di specializzarsi continuamente. Sono arrivato a fare questo mestiere in maniera controversa. Fin da piccolo ero affascinato dagli strumenti del barbiere, dai profumi che si respirano in queste botteghe. L’ho sempre visto come un luogo dove i problemi non entrano. Dopo lo scien-tifico ci provai per la prima volta ma un barbiere mi diede dei consigli sbagliati e allora decisi di de-dicarmi all’università, facoltà di economia. Solo a

5 esami dalla fine, dopo un percorso di studi

triennale concluso con la laurea, la passione

torna improvvisamente e irrefrenabile. Il mio barbiere di fiducia mi prese nel suo negozio. Ma-turai definitivamente la consapevolezza che questo sarebbe stato il mio futuro. Ne parla emozionato

del suo trascorso e ringrazia Sergio, il barbiere

che l’ha instradato a questa professione al

VIA A. DE GASPERI, 1/3 - ALBANO LAZIALE (ANGOLO DUOMO - PIAZZA PIA)

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Cari Genitori e allievi, siamo in procinto in

questo nuovo anno scolastico di pensare a

ciò che dovremmo fare per il nuovo

2021/2022, attraverso la ricerca di nuove

prospettive. I Padri Somaschi ti offrono l’op-

portunità di poter valutare le nuove offerte

formative con L’OPEN DAY in sicu-rezza.

Ti aspettiamo il 19 Dicembre 2020, il 09 Gennaio 2021 e il 16 Gennaio 2021

Nonostante le fatiche dovute all’emergenza

Covid-19, che non ci hanno bloccato ma

che abbiamo continuato in tutta sicurezza,

adeguandoci sia alle norme ministeriali che

a quelle della convivenza collettiva nel poter

continuare le nostre attività soprattutto

quelle di Laboratorio in presenza.

Riprendiamo l’attività didattica in sicu-rezza, in aula e laboratorio, attuando le

indicazioni ricevute per garantire la forma-

zione di tutti gli allievi iscritti.

Ogni aula è stata dotata di nuovi banchi mo-

noposto che ci hanno aiutato a gestire le di-

stanze prescritte; negli spazi comuni sono

stati installati punti di igienizzazione e se-

gnaletica appropriata.

Finalmente per gli inizi di Gennaio 2021 ci

saranno le nuove iscrizioni on – line.

Siano disponibili per chi non ha praticità ad

aiutarvi ad essere efficenti.

I corsi attivati, pur seguendo i profili profes-

sionali già noti, sono stati aggiornati sulla

base del nuovo repertorio nazionale:

- Operatore alla riparazione dei veicoli a

motore, indirizzo manutenzione e ripara-

zione delle parti e dei sistemi meccanici ed

elettromeccanici – Riparazione e sostitu-

zione pneumatici (si tratta del classico mec-

canico auto, aggiornato con l’aggiunta di

competenze specifiche in campo elettro-

nico, tecnologia ibrida ed elettrica);

- Operatore Elettrico, indirizzo istallazione

e manutenzione di impianti elettrici civili –

impianti speciali per la sicurezza e per il ca-

blaggio strutturato (a questo profilo sono

state implementate competenze in rela-

zione all’automazione e la domotica);

- Operatore informatico (si tratta di un

nuovo profilo professionale che va a sosti-

tuire l’elettronico, in cui, oltre alle compe-

tenze tipiche dell’elettronica, si aggiungono

competenze specifiche di programmazione);

- Operatore grafico, indirizzo ipermediale

(anche questo profilo è stato aggiornato

OPEN DAY CFP San Girolamo Emiliani Padri Somaschi:

la nuova offerta formativa 2021

con un orientamento più decisivo verso il web e gli applicativi per i dispositivi multi-

mediali);

- Operatore di Impianti Termoidraulici;

- Operatore del Benessere ( Estetica e acconciature);

- Operatore della Ristorazione.

Il Direttore P. Michele Grieco

CFP San Girolamo Emiliani Padri Somaschi - Via Rufelli, 14 – Ariccia

Tel. 069304126 – www.padrisomaschi.it

Facebook: CFP San Girolamo Emiliani

e.mail: [email protected]

canale youtube: CFP Somaschi-Ariccia

CASTELLI E DINTORNI WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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DCeased: quando i supereroi diventano zombi

FUMETTI

Darkseid, il più malvagio tra i supercattivi dei fumetti trova il modo

per soggiogare l’universo intero: scopre

la formula “dell’Anti-vita”, ma come

spesso accade a volte i desideri non

sono sempre quello che ci si aspetta. La

formula infatti, lo trasforma in una crea-

tura zombiforme che lo costringe a di-

struggere il suo mondo d’origine

Apokolips. Prima dell’esplosione del pia-

neta, Cyborg, membro del gruppo di su-

pereroi conosciuto con il nome di

Justice League, riesce a scappare verso

la Terra, inconsapevole di portare in

seno la piaga mortale dell’Anti-vita! Il

virus purtroppo non si trasmette solo

con il classico morso, ma anche attra-

verso internet, in poche minuti infatti tutte le persone che in quel

momento stavano guardano uno smartphone o uno schermo con-

nesso al web si trasformano in dei brutali zombi con l’unico impulso

di uccidere qualsiasi cosa sia viva. Nessuno ne è immune, nemmeno

Superman o Batman, tutti possono essere zombificati e se un’orda di

non morti è temibile figurarsi una con superpoteri!

Questo è l’incipit di DCeased! Un apocalisse zombi che ha luogo nel

mondo popolato dai supereroi più famosi sia della carta stampata che

del grande e piccolo schermo. Prima o dopo entrano in scena tutti i

personaggi più famosi dell’Universo DC: Arrow è sopravvissuto a cin-

que anni d’inferno su un’isola piena di pericoli, sarà così anche contro

gli zombi? Flash è l’uomo più veloce del mondo, immaginate un’epi-

demia che si espande a velocità della luce! Wonder Woman è la più

formidabile guerriera tra le amazzoni, le sue capacità saranno suffi-

cienti per difendersi dal morbo?

DCeased mette d’accordo sia gli appassionati di storie apocalittiche

a base di morti viventi e sia chi vuole vedere i suoi beniamini alle prese

con la loro più grande delle sfide!

Panini Comics

cartonato 224 pagine a colori

26,00 euro

Marcello Davide De Negri

“Explore Castelli Romani”: viaggio nei meandri nascosti

del nostro territorio

“Explore Castelli Romani” nasce poco prima del lockdown, da un

gruppo di giovani under 30 della zona, e dalla loro voglia di condividere

con il pubblico di Facebook curiosità e conoscenze relative al territo-

rio dei Castelli Romani.

Spesso nel nostro quotidiano ci imbattiamo in veri e propri tesori pas-

sandoci davanti senza neanche immaginare la storia che custodiscono;

l’obiettivo dei ragazzi dietro “Explore Castelli Romani” è proprio

quella di dar voce a questa storia.

La loro missione è far arrivare questi aneddoti di natura storica, cul-

turale, e naturalistica a chi non immagina neanche quanto sia realmente

straordinario il posto in cui viviamo, e di trasmettere dritte e spiega-

zioni sui luoghi più significativi, ma soprattutto su quelli più nascosti e

poco esplorati dei Castelli Romani.

Un’idea geniale, che in poco tempo, ha raggiunto oltre 2500 persone.

La chiave vincente, oltre alla straordinaria intraprendenza di questi gio-

vani, è l’attenzione minuziosa alle fonti.

Gli ideatori infatti, durante la stesura dei post, consultano testi, anche

molto datati e di difficile reperibilità, per apprendere il più possibile

sui paesi e sul territorio dei Castelli Romani.

“Explore Castelli Romani” punta a soddisfare la curiosità di tutti: la

pagina, infatti, spazia da post a sfondo naturalistico, a quelli di natura

storica, passando anche per approfondimenti in tema di architettura.

Solo nelle ultime settimane, per esempio, la pagina si è occupata del

Vicolo Baciadonne di Marino, del quartiere bavarese di Rocca di Papa,

della storia dei Pratoni del Vivaro e della tomba della loro “Princi-

pessa”, del romitorio perduto di Sant’Angelo in Lacu, dei resti archeo-

logici dell’antica Aricia, e di tanto altro ancora.

I ragazzi che gestiscono la pagina, inoltre, stuzzicano spesso i loro fol-

lowers con sfide e contest a tema, per mantenere vivo l’interesse

verso questi argomenti.

Non vi resta dunque che tuffarvi anche voi nel meraviglioso mondo

delle curiosità dei Castelli Romani, unendovi a questo gruppo di gio-

vani appassionati.

Flavia Arcangeli

CASTELLI ROMANI

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I talenti dei Castelli: intervista a Nicholas Quatti

INTERVISTE WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

I Castelli Romani sono da sempre un ter-

reno fertile per i giovani talenti che sognano

di entrare nel mondo dello showbiz, la vici-

nanza e l’influenza positiva della Capitale,

rendono possibile questo connubio tra ta-

lento e successo.

Oggi per la nostra rubrica “I talenti dei Ca-

stelli”, intervisteremo Nicholas Quatti, un

giovane presentatore di Albano Laziale,

classe 1995, con già diversi programmi in

onda su Gold Tv.

Ciao Nicholas! So che recentemente hai ideato diversi format tv, com’è nata que-sta passione per la televisione e la con-duzione? Quando hai capito che era quella la tua strada? “Fin da piccolo sono sempre stato attratto

dalla televisione. In particolare, ricordo che

quando partiva la sigla di “Tira e Molla”, pro-

gramma di Paolo Bonolis e Stefano Jurgens,

lasciavo i giochi e correvo davanti alla tv, af-

fascinato. I miei genitori ridevano guardan-

domi, per loro era esilarante vedere un

bambino così piccolo guardare un pro-

gramma prettamente “da adulti”, mai avreb-

bero pensato che quello, sarebbe diventato

il mio futuro.

Nel 2006 ho avuto la fortuna di andare a Ci-

necittà, in quegli anni era un luogo attivo sia

a livello televisivo, sia cinematografico, ed in

quel momento ho capito che quello era il

“mio paese dei Balocchi”. Fellini diceva “a

Cinecittà, sogni e crei” ed è proprio così,

l’atmosfera e gli incontri che si fanno in quel

luogo, che io definisco “magico”, mi hanno

confermato che quello era il posto giusto

per me. L’amore per la conduzione è cre-

sciuto insieme a questa passione, sono tor-

nato al me bambino, affascinato

nell’ascoltare i discorsi, le interviste, i mo-

menti all’interno della tv. La mia idea di con-

duzione è strettamente legata a quei teneri

ricordi d’infanzia, per me oggi, la televisione

non è più come un tempo, non tiene più

compagnia come una volta. L’obiettivo che

mi pongo è quello di essere un conduttore

vecchio stile, tenendo compagnia, parlando

di tutto e coinvolgendo il proprio pubblico,

intrattenendolo”.

Lo scorso anno, su Gold tv, è andato in onda il format “Domenica Show” che ti vedeva conduttore/show man, com’è nato questo progetto? Ti va di raccon-tarci qualcosa?! “Il programma dello scorso anno “Dome-

nica Show”, nasce dall’esigenza di riportare

in televisione un format che non si vedeva

da tempo. “Domenica Show” è un pro-

gramma ispirato a “Buona Domenica” di

Maurizio Costanzo e “L’Altra Domenica” di

Quali sono i progetti futuri? Stai già ide-ando qualche nuovo format? Puoi anti-ciparci qualcosa? “Sto già lavorando su diversi format, con

un’altra emittente televisiva romana. Il

primo progetto è “Domenica Show”, in una

nuova veste, questa volta il mio desiderio è

quello di occupare l’intera domenica pome-

riggio, quindi dalle 13 alle 17, e di trasmet-

tere in diretta, speriamo di partire a gennaio.

Il mio secondo progetto riguarda il sabato

pomeriggio, con ispirazione ai talk show

americani, un talk dinamico, divertente e so-

cial. Per ora non posso anticiparvi altro, ma

ci sto lavorando!”

Ringraziamo Nicholas per la disponibilità e

gli auguriamo un forte in bocca al lupo per

i nuovi progetti in cantiere. Con la spe-

ranza di risentirci presto per parlare di

altri successi!

Flavia Arcangeli

Renzo Arbore, un misto di infotainment ed en-

tertainment, ovviamente portato ai giorni no-

stri.

L’obiettivo era creare un programma che altre

reti televisive, avendo delle linee editoriali ben

precise, non potrebbero fare. Ho voluto far ri-

vivere la domenica di 10 anni fa, un programma

che abbracciava tutte le fasce d’età. Il pro-

gramma, realizzato dalle idee di un gruppo di

professionisti, oltreché amici, ha portato grandi

soddisfazioni, nonostante sia andato in onda in

una rete locale”.

Quest’anno è partito il tuo programma “Amore Dog” con la voce narrante della speaker Tiziana Mammucari, cosa puoi rac-contarci di questo progetto? Com’è stato la-vorare con Tiziana? “Amore Dog” è il mio ultimo lavoro, che sta an-

dando in onda ogni lunedì, mercoledì e venerdì

su Gold Tv. Nasce da un’idea di due ragazzi, pro-

prietari di una toletta e un centro cinofilo ad

Ariccia, che subito dopo “Domenica Show” mi

hanno contattato per creare un format televi-

sivo sui cani.

“Amore Dog” è un factual, ovvero completa-

mente scritto e strutturato, un reale racconto

umano trasportato in televisione. Un genere

con cui non ero mai entrato in contatto, è stata

una sfida che mi ha pienamente soddisfatto e

che rifarei, assolutamente.

Nel cast, è presente anche Tiziana Mammucari,

che ho avuto modo di conoscere personal-

mente anni fa a Rock per un Bambino, un evento

che si svolge a Genzano di Roma. La collabora-

zione con Tiziana per “Amore Dog” nasce dal

forte affetto che ci lega, ma anche l’amore scon-

finato verso gli animali, in particolare verso i

cani, difatti Tiziana ne possiede ben 8. “Amore

Dog” è stato girato prima e durante l’emer-

genza sanitaria, per questo, il nostro lavoro è

stato svolto prettamente a distanza.

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SPORT WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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Diego Armando Maradona, dai Castelli il ricordo dei Sindaci

La morte di Diego Armando Mara-

dona è un evento talmente sconvol-

gente che non può lasciare indifferente

davvero nessuno. Che si sia napoletani

o meno, che si tifi Napoli o meno, che

si ami il calcio o meno, il "Pibe de Oro" è stato probabilmente uno dei

personaggi che più in assoluto ha sa-

puto unire tutti, senza alcuna distin-

zione. Purtroppo ha pagato, alla fine,

uno stile di vita tutt’altro che sano. Sa-

rebbe comunque vile concentrarsi su

questo: vogliamo ricordare il grande

Diego per quello che è stato e per le

immagini di lui che sono impresse nella nostra mente: con un pallone

tra i piedi. Anche i Castelli Romani hanno voluto ricordare il nu-

mero 10 che con la sua classe e la sua genialità ha saputo far inna-

morare una città intera, Napoli, e suscitare l’ammirazione di tutto il

mondo. Riportiamo il commento di alcuni dei Sindaci del territorio

di nostro interesse sulla scomparsa di "Dieguito".

Massimiliano Borelli (ALBANO) "Non sono mai stato un grande appassionato di calcio, ma ovviamente conoscevo Maradona, quello che ha significato per Napoli e alcuni aspetti controversi dell’uomo. Mi sono trovato a riflettere, facendo zapping sui canali televisivi, di come la notizia avesse oscurato tutte le altre, addirittura il Covid. Incredibile! Un uomo con mille difetti, certo, ma che ha saputo meglio di ogni altro dare corpo ai sogni di milioni di persone. Ai bambini che rincorrono una palla in ogni angolo del mondo. Ai napoletani, che hanno vissuto con lui sentimenti genuini e viscerali che solo quella città sa avere. Chi, come Maradona, ha avuto in dono il germe della genialità, alla loro scomparsa lasciano sempre un vuoto. Anche a chi, come me, ha passioni lontane".

Milvia Monachesi (CASTEL GANDOLFO) "La notizia della morte di Diego Armando Maradona mi ha molto colpito e rattristato, perché è stato uno sportivo che ci ha fatto sognare ed emo-zionare. Un uomo che ha raggiunto i successi più grandi, che a volte è caduto ma che ha avuto sempre la forza ed il coraggio di rialzarsi. Una persona forte, ma al tempo stesso sensibile e generosa che ci sapeva

sempre stupire e che ci mancherà". Fausto Giuliani (COLONNA) "Siamo quasi coetanei (io 1959, lui 1960); lo ri-cordo con grande ammirazione, soprattutto per il trascorso sportivo. Poi si è un po’ perso, ma questo fa parte della vita… riposi in pace…"

Roberto Mastrosanti (FRASCATI) "Maradona è stato sicuramente il più grande ta-lento calcistico di tutti i tempi, ma anche un uomo fragile la cui parabola di vita lascia molta amarezza in tutti noi".

Carlo Zoccolotti (GENZANO) "È un giorno triste per il mondo dello sport: Diego Armando Maradona ci ha lasciato, ma il suo talento calcistico rimarrà immortale. Ciao Cam-pione!".

Massimo Pulcini (MONTE PORZIO) "Impossibile restare indifferenti di fronte a una notizia come questa. È in-negabile che abbia regalato momenti di gioia irripetibili a una città (Na-poli) e alla sua nazione. Al di là di questo, ha riempito gli occhi e le emozioni di milioni di persone che amano il calcio elevandolo a rango di arte".

Anna Gentili (ROCCA PRIORA) "Servirebbero decine di libri per parlare di Maradona, per raccontare la sua storia e per spiegare quello che è stato e che ha dato al mondo del calcio. Per riprendere un momento rappresentativo della sua carriera cal-cistica dovremmo trasportarci a Napoli, dove non era solo un calciatore. Maradona era molto di più: una religione in cui credere, una speranza, un simbolo. Nella storia del calcio ricorderemo sempre tanti nomi di cal-ciatori, ma quando pronunceremo il suo nome davanti a un bambino, a un anziano, a un calciatore professionista o dilettante, apriremo sempre le porte alla storia di una leggenda. Come tutti i grandi, pieno di contrad-dizioni: capace un giorno di segnare la rete più bella di tutti i tempi, il giorno dopo di farsi squalificare per doping. Per noi, per Napoli, per l’Italia e per il mondo intero resterà semplicemente il più grande incantatore col pallone di tutti i tempi".

Luca Rossetti

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SPORT WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

Sport – Ritorni in campo, allenatori-avvocati e addio a Maradona: un novembre dolce-amaro

Impossibile negarlo, la Notizia con la N maiuscola del mese di no-vembre è stata una ed è stata terribile: la scomparsa di Diego Ar-mando Maradona. Tuttavia, anche con la tristezza nel cuore, lo

spettacolo deve andare avanti. E lo spettacolo, nel mese di novem-

bre, nel territorio di cui ci occupiamo non è certo mancato.

Si è cominciato mercoledì 4 novembre, con la Nazionale Ita-liana di canoa velocità ospitata a Castel Gandolfo, nel Centro Federale del Lago di Albano, per il primo raduno stagionale, che

ha aperto ufficialmente il cammino verso le Olimpiadi di Tokyo

della prossima estate.

Lunedì 7, invece, il Football Club Frascati ha dato vita alla prima

partita di calcio balilla umano, divertente esperimento dei Pul-cini 2011 del “polo Morena”, allenati da Michel Fabiani, che avevano

chiesto un allenamento aggiuntivo al sabato mattino.

È stata poi la volta del collaudo dell’aereo ufficiale della S.S. Lazio, venerdì 13, a Ciampino. Il velivolo, che ha fatto il suo esor-

dio in occasione della gara di sabato 21 a Crotone (vinta 0-2), ac-

compagnerà, d’ora in avanti, i biancocelesti nelle partite in trasferta.

Domenica 22, proseguendo, ha potuto festeggiare il ritorno agli

impegni ufficiali la Cynthialbalonga: la società calcistica di Albano,

Pavona e Genzano lo ha fatto in grande stile, espugnando il campo

degli abruzzesi del Real Giulianova per 0-2 nonostante una doppia

inferiorità numerica.

Sono invece in attesa di riprendere regolarmente le competizioni le

società di scherma e di pallavolo, come il Frascati Scherma e il Vol-ley Club Frascati, che si stanno impegnando al massimo nel rispet-

tare tutte le norme anti-Covid, in modo da garantire ai propri

tesserati la maggiore sicurezza possibile.

Da registrare, ancora, sabato 28, l’inaugurazione dell’Official Store

del Grottaferrata Calcio a 5, aperto venerdì 13: si trova in Via del Boschetto 28 ed espone al pubblico tutti i prodotti ufficiali del

club biancorosso.

Chiudiamo con una notizia, tanto piacevole quanto curiosa: Cristiano Tonicello, tecnico dei Pulcini 2010 del Frascati Football Club, a

pochissimi giorni dalla fine di novembre ha brillantemente superato

l’esame di abilitazione presso la Corte di Appello di Roma, diven-

tando ufficialmente avvocato!

Luca Rossetti

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A Natale regaliamo un libro! “Chiuso il Cerchio” di Miriam Giobbi

Prefazione di Aldo Onorati Non è facile scrivere una prefazione a un libro denso di trame, di su-

spense, perché quando i fatti concatenati formano il sostrato pro-

fondo del racconto, non possono essere disvelati. Dico solo, per

iniziare un breve discorso, che l’autrice ha saputo intessere, e inserire

nelle situazioni, dei personaggi vivi, in una sorta di fiction che pare

storia vera, vissuta.

Il tessuto narrativo è agile, scorrevole, con atmosfere che prendono

a viva forza il lettore per condurlo fino al termine di un percorso che

si apre con una scoperta sconcertante: il ritrovamento di uno sche-

letro in un momento dei lavori di ristrutturazione di un appartamento

in un paese del nostro territorio castellano.

Come vedete, l’impostazione è a tematica poliziesca, poiché appunto

il commissario di polizia rinviene, in quei resti, qualcosa che appartiene

alle sue memorie risalenti agli anni sessanta. Più oltre non voglio – e

non posso – dire. Il fruitore deve entrare da sé nei corridoi della sto-

ria, la quale è avvincente, soprattutto umana nel senso di una passione

da parte dell’autrice di partecipare alle commozioni dei suoi perso-

naggi, fra i quali segnaleremo la riuscitissima Rita: in lei vincerà il cuore

rispetto alla fede politica.

Passato e futuro si danno la mano nella speranza: ecco uno dei segreti

della riuscita di questo breve romanzo, dove la scrittrice ha messo a

punto una sapienza di vedute che confluiscono nei drammi umani e

nelle contraddizioni (a volte salvifiche) del Caso che si intromette

negli avvenimenti quotidiani e in quelli a lunga gettata.

Le memorie della tragedia che tutti ci ha coinvolti (almeno quelli della

mia età) e una sorta di sublimazione che chiude il fluire dei fatti, danno

un timbro inconfondibile alle pagine, che talvolta si elevano a un’at-

mosfera di immediata simpatia con il lettore. Anche io, da lettore, ap-

punto, ho sentito questo fascino.

Aldo Onorati

Trama

Il ritrovamento di uno scheletro durante i lavori di ristrut- tura-

zione di una casa in un paese dei Castelli Romani, sconvolge la vita

del commissario di polizia del luogo che ricosce in quelle ossa il

suo amico scomparso negli anni sessanta, lasciando la sua ragazza

incinta e la donna che lo avevo cresciuto in una straziante angoscia.

Le indagini a distanza di più di cinquant’anni non danno molti risul-

tati.

Il ragazzo ucciso era un ebreo, salvato da bambino da Rita, una fa-

scista impegnata nel carcere romano di via Tasso dove aveva visto

morire, torturata e stuprata, la madre del piccolo.

Proteggere quel bambino, per la ragazza, era diventata una ragione

di vita, un modo per riscattarsi. Erano vissuti per mesi seminascosti,

in casa di parenti, fino a scoprire il marciume.

L’incontro con una famiglia sfollata dai Castelli, dopo un bombar-

damento, le fa conoscere l’accoglienza, l’altruismo e la grande ami-

cizia che la porterà a seguirla dopo la guerra, al rientro nel paese.

Rita diventerà parte di una di quella famiglie allargate del dopo-

guerra unite nel dolore del passato e nella speranza per il futuro.

La sua vita tranquilla viene sconvolta quando uno degli aguzzini di

via Tasso la cercherà per ricattarla. La scomparsa del ragazzo fa pen-

sare a un allontanamento volontario, dopo la delazione del tortu-

ratore, ma non è così. Il ragazzo non è scappato, è stato ucciso

dall’assassino di sua madre durante una furiosa lite in cui gli è stato

svelato il passato.

Il ricatto prosegue: denaro per far conoscere il luogo dove il corpo

è stato nascosto. L’uccisione del ricattatore, sarà una sorta di giu-

stizialismo operato dal gruppo familiare e fatto passare per suici-

dio.

Perché regalare un libro a Natale?

Perché i libri sono un regalo personale, trasmettono un messaggio,

un’emozione.

Un libro è sempre l'invito a un viaggio interiore, si respira l'odore

della carta, si ascolta il tenue rumore delle pagine sfogliate, ci si lascia

trasportare dalle parole e le parole portano lontano.

Un libro può curare molte ferite: attenua l'ansia, allevia lo stress, aiuta

a cicatrizzare le piaghe dell'anima, è un argine al male di vivere!

Vi segnaliamo il romanzo “Chiuso il cerchio” di Miriam Giobbi,

scrittirice di Albano Laziale, fondatrice dell’associazione culturale

Amici di Cecchina, al suo primo romanzo, un genere tra giallo e sto-

rico.

Edizioni Controluce. Costo € 12,00

Disponibile presso Libreria Caracuzzo (Albano Laziale) e The Book

(Genzano di Roma)

CULTURA WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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INFO - Mensile di servizio, informazione e Cultura dei Castelli Romani

Reg. n° 26/2002 Tribunale di Velletri Stampa: Tipografia Civerchia

Editore: Info Pubblicità di Sisti V. Direttore responsabile: Dott.ssa Fulvia Di Iulio

REDAZIONE E COLLABORAZIONI: Tel.339.720.39.73 - fax. 178.224.01.72

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Redazione: Sisti Valentina (resp. redazione e marketing) Pietro Vendittozzi - Flavia Arcangeli - Luca Rossetti - Antonella Panichi

Luigi Tempestini - Emanuele Scigliuzzo - Avv. Luana Sciamanna

Gli articoli redatti su Info sono tutti a titolo gratuito senza retribuzioneE' vietata la riprodu-zione del progetto grafico, dei testi e delle immagini senza l'autorizzazione dell'editore. Le collaborazioni con "INFO" sono da considerarsi del tutto gratuite, senza retribuzione.

Per le PUBBLICITÀ su questa rivista contattare il

numero 339.7203973 o [email protected]

“Ferro”: Il potente docu-film sul cantautore mette

l’accento sull’importanza di chiedere aiuto

“Ferro” è il nuovo

attesissimo docu-

mentario sulla vita

di Tiziano Ferro.

Lo show, prodotto

da Banijay Italia e

disponibile su

Amazon Prime

Video, è in grado

di emozionare e

far riflettere anche

chi non può pro-

priamente defi-

nirsi un appassionato del cantautore. Il documentario – diretto da Beppe

Tufarello – non ha lo scopo di esaltare il cantante, al contrario, ma di

raccontare la storia di un ragazzo qualunque, emarginato e deriso, che

si prende la propria rivincita grazie ad un successo che gli procura non

pochi disagi. “Ferro” è un viaggio all’insegna della consapevolezza e di

quella maturità di sé necessaria per – come sostiene il cantante – “ab-

bracciare la crisi” e renderla un trampolino di lancio per una nuova e

autentica felicità.

Nello show si alternano immagini di repertorio di concerti, apparizioni

in tv, immagini inedite del matrimonio e dei festeggiamenti del suo qua-

rantesimo compleanno, a chiacchierate del protagonista con un inter-

locutore fittizio, o forse un sé stesso più profondo, durante le quali è

l’emozione a prendere il sopravvento. Parliamo di un percorso di cura

e conoscenza di sé del quale Tiziano Ferro, senza filtri, ci rende partecipi

in un racconto sincero e colmo di dignità, mostrandoci, attraverso una

narrazione cristallina e colloquiale, le ferite del bullismo e i disturbi del-

l’alimentazione, il coming-out, la dipendenza dall’alcol e il peso inesora-

bile delle parole. Le grandi protagoniste del docu-film sono appunto le

parole: un insieme di parole che creano un inno alla vita.

Un film, questo di Tiziano Ferro, che dovrebbe essere visto da tutti, ado-

lescenti e adulti, tant’è ricco di insegnamenti positivi e utili a qualsiasi

età, un ottimo esempio di come una persona, nonostante abbia tocca il

fondo, possa risalire, ritrovando la sua serenità, e insegnare l’importanza

di chiedere aiuto. Il docu-film “Ferro” è costruito su un solido impianto

narrativo, capace di coinvolgere lo spettatore che si ritrova, quasi senza

rendersene conto, a sfogliare le pagine (non più segrete) del diario di

un amico che ha deciso di aprirci il proprio cuore offrendoci una pre-

ziosa testimonianza di vita. A far da colonna sonora la musica del can-

tante. Non mancano, infatti, i momenti in cui è doveroso accendere la

torcia del telefono, chiudere gli occhi e cantare a squarciagola le canzoni

che hanno segnato la sua carriera, ma in questa occasione le parole

dell’uomo sono più forti delle canzoni del cantante.

Tiziano Ferro è riuscito a dare una risposta a domande come “Sapremo

mostrarci un giorno per quello che siamo? Sapremo trasformare le no-

stre ferite in punti di forza?”, attraverso un toccante documentario che

lo ha spinto in un viaggio tra i ricordi, guardandosi allo specchio, osser-

vando la nudità delle proprie fragilità, regalando al suo pubblico la storia

di una vita imperfetta e sincera, come quella di tutti noi.

Flavia Arcangeli

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Dal parcheggio di Santa Maria alle hit italiane, il successo de “Il Tre”

Guido Senia, in arte “Il Tre” nasce a Santa

Maria delle Mole (frazione di Marino),

classe 1997.

Nel 2018 pubblica il mixtape “Cracovia Vol.

2” conquistando in meno di una settimana

oltre 50mila download e 1 milione di

stream, un successo totale che viene con-

fermato anche dal sold out delle copie fisi-

che. Il suo primo singolo è “Bella Guido”,

canzone diventata virale su Spotify.

Guido, nell’inizio 2019 attira su di sé l’inte-

resse e l’attenzione della Warner Music

Italy, firmando il suo primo contratto con

la major discografica italiana.

Dopo la firma arriva subito il primo suc-

cesso firmato Warner Music, “Te lo pro-

metto”, canzone uscita nell’estate 2020,

scalando le classifiche, diventando in poco

tempo una delle canzoni più ascoltate del-

l’estate. Una canzone fresca, ritmata, auto-

biografica, uno spaccato della sua vita

quotidiana, quella prima del successo, con

le partite a calcetto e i sogni nel cassetto,

il ritorno alle piccole cose.

“Te lo prometto” ha raggiunto, in poco più

di 5 mesi, 300 milioni di streaming e

120.000 video su TikTok, rientra nella

Top30 ufficiale di Fimi/Gfk e Spotify e re-

centemente ha raggiunto il traguardo del

“Disco di Platino”, una grandissima soddi-

sfazione per il giovane di Santa Maria!

avevo dimenticato».

Nel corso dell’estate, “Il Tre”, è stato ospite

in diversi eventi musicali come i “Wind

Music Awards”, portando in giro per l’Italia

la sua romanità e la sua ineguagliabile bra-

vura.

Flavia Arcangeli

In una recente intervista, Guido ha dichia-

rato: «Durante il primo lockdown ero alla

ricerca di un brano da far uscire: ho scritto

tutti i giorni in maniera costante, ma solo

alla fine mi sono reso conto che Te lo pro-

metto sarebbe stato il singolo giusto.

Quando abbiamo ricominciato a uscire nel

quartiere, ho riscoperto la bellezza di stare

in piazza con il pallone, le piccole cose che

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ARIETE: Il cielo di dicembre porta un vero

e proprio desiderio di rinnovamento, per un

progetto, una collaborazione, o nelle amici-

zie. Potresti utilizzare l’energia dell’Acquario

nell’aprire la porta al cambiamento, oppure

voltare pagina, chiudere rapporti e collabo-

razioni che non ti soddisfano.

Missione: rinnovamento di obiettivi, energie,

collaborazioni.

Toro: Prima di fare delle scelte definitive, as-

sicurati di avere le idee chiare su quali sono

le reali motivazioni che ti spingono. Se saprai

andare in profondità, valutando ciò che dav-

vero è importante per te Giove e Saturno in

Acquario ti premieranno con qualcosa di

unico e speciale. Missione: riflessione, utile

per analizzare a fondo rapporti e relazioni.

Gemelli: Questo nuovo cielo di dicembre

sarà garanzia di opportunità positive e for-

tunate, che potrebbero essere immediata-

mente visibili subito dopo le feste, quando

Mercurio entrerà in Acquario, soprattutto

nel lavoro dove favorisce qualsiasi tipo di “in-

novazione”. Sotto un cielo così positivo

anche l’amore può riservare delle belle sor-

prese. Missione: fiducia, in sé stessi e nella

vita.

Cancro: Il cielo di questo mese si focalizza

su Giove e Saturno che formeranno una

“grande congiunzione” nella tua ottava casa,

transito che potrebbe portare un cambia-

mento significativo nella tua situazione finan-

ziaria. Missione: scelte, quelle che

semplificano la vita.

Leone: Cambiamenti di scenario e nuove

partenze si prevedono sia nell’amore e sia

nel lavoro, anche se non tutte probabilmente

saranno in linea con le tue aspettative. Do-

vrai valutare con attenzione alcune novità o

alcune decisioni e capire se possono offrirti

degli sbocchi interessanti o meno. Missione:

flessibilità, per cogliere in una sfida un’oppor-

tunità.

Vergine: Con Giove e Saturno in Acquario

da metà mese, gli scenari mondiali cambie-

ranno in modo repentino. La parola innova-

zione avrà un eco fondamentale e nel tuo

caso potrebbe riguardare un modo diverso

di lavorare, di organizzare il lavoro, il tuo

tempo, le tue energie. I 2 pianeti saranno

anche fautori di verifiche: rimediare o riten-

tare con idee nuove ma soprattutto con la

consapevolezza dei tuoi sbagli. Missione:

apertura, di cuore ed emozioni.

Bilancia: Si chiude un periodo faticoso, co-

stellato da dubbi e insicurezze, e se ne apre

uno più sereno, luminoso, fatto di certezze,

conquiste e belle soddisfazioni. Giove e Sa-

turno appoggiano le tue azioni nel

medio/lungo termine e ti incoraggiano al

cambiamento. Missione: pensiero positivo,

utile per cogliere gli aspetti positivi della re-

altà.

Scorpione: Le configurazioni planetarie

parlano di cambiamenti e svolte importanti,

che, nel tuo caso, riguarderanno l’ambito do-

mestico e familiare. Giove e Saturno posano

l’accento sulle tematiche della casa, le radici

e più simbolicamente del proprio habitat.

Missione: leggerezza, utile per vivere meglio.

Sagittario: Buon Compleanno! Con Venere

nel tuo segno, da giorno 16, la tua affettività

OROSCOPO DI DICEMBREè rivolta al partner, ai figli, agli amici, ai parenti.

Per non parlare di Mercurio, che fino a giorno

20 proteggerà affari, studio, lavoro. Ti attende

un periodo davvero promettente, ricco di op-

portunità, incontri, possibilità. Missione: gioia,

da condividere con le persone che ami.

Capricorno: Si chiude un ciclo importante, se

non fondamentale, per la tua crescita perso-

nale e se ne apre uno nuovo, strettamente con-

nesso alle tue risorse, economiche e personali.

Giove e Saturno, dal giorno 17 si posizione-

ranno nella tua Seconda Casa, che simboleggia

i nostri beni materiali, il valore che diamo a noi

stessi, e in senso lato la nostra sicurezza per-

sonale. Missione: originalità, per ottenere ri-

sultati vincenti nella professione.

Acquario: Dicembre inizia con il transito di

Mercurio in Sagittario, inserendo una nota di

allegria e positività nel tuo cielo. Si tratta di un

piccolo, ma importante sostegno, che potrebbe

rivelarsi molto utile per recuperare energia e

buon umore, e riportare la mente su binari più

positivi e possibilistici. Ciò simboleggia una

buona propensione a relazionarsi con gli altri,

alla compagnia, alle conversazioni piacevoli.

Missione: cambiamenti, utili per recuperare

passione e progettualità. Pesci: Dicembre apre il nuovo ciclo di Giove,

un pianeta fortemente legato al cambiamento,

all’innovazione e al futuro. Un transito che ti

dà un grande vantaggio: la possibilità di aprirti

a nuove forme di creatività, a progetti anche

un po’ visionari ma adatti al nuovo mondo che

cambia. Missione: immaginazione, utile per

uscire fuori dai soliti binari.

OROSCOPO A CURA DI LOREDANA RAGOSTA WWW.GIORNALEINFOCASTELLIROMANI.IT

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