IMBULLONATI: le previsioni normative della Legge di ... · ha disposto che le regole di...
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Catania, 7 Aprile 2016
IMBULLONATI: le previsioni normative della Legge di Stabilità 2016
CIRCOLARE n. 2/E del 1° febbraio 2016
DOCFA nuova procedura versione 4.00.3
ISTRUZIONI OPERATIVE della procedura Docfa 4.00.3
CHECK-LIST incongruenze e NOTE DI SOSPENSIONE pratiche Docfa
Sommario degli argomenti trattati nel Seminario
1a SESSIONE
Relatore ing. NICOLOSI Gaetano, responsabile Servizio ACCETTAZIONE DOCFA
Premessa
Quadro normativo sulla determinazione della rendita catastale per le uu.ii.uu. in categoria D e E
Imbullonati: le previsioni normative della Legge di Stabilità 2016
2a SESSIONE
Relatore geom. AIELLO Pietro, responsabile Servizio CONTROLLO DOCFA
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
Procedura Docfa versione 4.00.3
Istruzioni Operative della procedura Docfa 4.00.3
Esempi di documenti Docfa 4.00.3
3a SESSIONE
Relatore geom. RAFFONE Antonino, referente Servizio INFORMAZIONE E ASSISTENZA DOCFA
Check-list incongruenze pratiche Docfa in accettazione
Esempi note di sospensione pratiche Docfa in accettazione
La Legge di Stabilità 2016 (legge 28 dicembre 2015, n. 208), ai commi 21, 22, 23 e 24,
introduce sostanziali cambiamenti in merito alla determinazione della rendita catastale delle
unità immobiliari a destinazione:
• Speciale, censite nel gruppo D (opifici, alberghi, teatri, cinema, ospedali, banche, edifici
sportivi, edifici a destinazione industriale, commerciale, agricola etc.).
• Particolare, censite nel gruppo E (stazioni per servizi di trasporto, terrestri, marittimi ed
aerei, ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio, costruzioni e fabbricati per speciali
esigenze pubbliche, fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti etc.).
Si tratta di quegli immobili per i quali la rendita catastale non viene determinata tramite tariffa,
come avviene per le unità immobiliari a destinazione ordinaria (Gruppi A, B e C), ma per stima
diretta, come disposto dall’art. 10 del regio decreto-legge 13 aprile 1939, n. 652.
Premessa
In questi immobili, in passato, in parte per giusta applicazione della normativa ed in parte per
un’interpretazione fiscale della stessa, nel calcolo della rendita catastale sono confluiti anche il
valore di macchinari “imbullonati” (ovvero macchinari e impianti ancorati al suolo o
incorporati nella costruzione ma che, allo stesso tempo, possono essere smontati, trasferiti da
un sito all’altro, oppure ceduti per esser sostituiti), spesso solo in ragione della loro corposa
mole fisica, ma strumentali però solo alla produzione svolta nell’opificio e non impianti fissi
tipologici di un fabbricato.
L’individuazione delle tipologie di impianti da considerare nella determinazione della rendita
catastale delle unità immobiliari a destinazione produttiva ha subìto, nel tempo, una complessa
evoluzione normativa, giurisprudenziale e di prassi.
Premessa
L’inclusione degli “imbullonati” nella rendita del fabbricato industriale trova storico
fondamento giuridico nel combinato disposto degli articoli 4 e 5 del regio decreto legge
652/1939 e dell’articolo 812 del codice civile:
• L’articolo 4 individua come immobile urbano ogni fabbricato (o costruzione stabile) diverso
dal fabbricato rurale, inclusi gli edifici sospesi o galleggianti stabilmente ancorati al suolo.
• L’articolo 5 definisce unità immobiliare urbana ogni porzione d’immobile che, nello stato in
cui si trova, è di per se stessa utile e atta a produrre un reddito proprio, non introducendo
alcuna limitazione in ordine ai materiali o alle modalità di assemblaggio degli elementi che
la costituiscono.
• Il comma 1 dell’articolo 812 del codice civile stabilisce che “sono beni immobili il suolo, le
sorgenti, e i corsi d’acqua, gli alberi, gli edifici e le atre costruzioni, anche se unite al suolo a
scopo transitorio, e in genere tutto ciò che naturalmente o artificialmente è incorporato al
suolo”.
Quadro normativo
Dalla combinazione sistemica della normativa fiscale e di quella civilistica è scaturito il
principio generale, applicato negli anni dall’Amministrazione finanziaria, secondo cui la
rimovibilità dell’impianto dal suolo o dall’unità immobiliare catastale non ne preclude la
considerazione di parte integrante dell’immobile sino a che lo stesso assolva alle speciali
esigenze produttive e di destinazione.
L’articolo 1-quinquies del Dl 44/2005 è intervenuto quale norma interpretativa delle regole di
determinazione della rendita catastale degli immobili a uso produttivo, censiti nelle categorie
catastali del gruppo D, introducendo – limitatamente alle centrali elettriche – una precisa
nozione giuridica di immobile catastale: “… i fabbricati e le costruzioni stabili sono costituiti dal
suolo e dalle parti ad esso strutturalmente connesse, anche in via transitoria, cui possono
accedere, mediante qualsiasi mezzo di unione, parti mobili allo scopo di realizzare un unico
bene complesso”.
Quadro normativo
Sull’argomento, oltre ai copiosi interventi della giurisprudenza di merito, si è espressa anche la
Corte costituzionale, chiamata a pronunciarsi sull’eccezione di incostituzionalità dell’articolo
1-quinquies. Con sentenza 162/2008, la Consulta, nell’offrire un’interpretazione della norma
relativa alle centrali elettriche risolutiva di ogni dubbio paventato, ha affermato che tutte le
componenti che contribuiscano in via ordinaria ad assicurare, a una unità immobiliare, una
specifica autonomia funzionale e reddituale, stabile nel tempo, sono da considerarsi elementi
idonei a descrivere l’unità stessa e influenti rispetto alla quantificazione della relativa rendita
catastale, a prescindere dal sistema di connessione utilizzato per il collegamento alla struttura.
In seguito alla citata pronuncia, l’Agenzia del Territorio ha emanato la Circolare n. 6/2012 in
cui, nell’illustrare gli aspetti tecnico – estimativi del processo di stima, ha ribadito il rispetto dei
criteri di “essenzialità” e “immobiliarità”, richiamati dalla Corte costituzionale, nella
valutazione degli impianti per una corretta applicazione della prassi estimativa agli immobili a
destinazione produttiva, finalizzata all’attribuzione della rendita catastale agli stessi.
Quadro normativo
La Circolare n. 6/2012, al paragrafo 3, afferma che tra le componenti immobiliari oggetto di
stima catastale, per le unità immobiliari a destinazione speciale e particolare, rilevano, oltre
alle strutture edilizie, anche le installazioni connesse od incorporate ai fabbricati o comunque
stabilmente infisse ad essi.
In particolare per le componenti impiantistiche, la circolare chiarisce che, al fine di valutare
quale impianto debba essere incluso o meno nella stima catastale, deve farsi riferimento, non
solo al criterio dell’essenzialità dello stesso per la destinazione economica dell’unità
immobiliare, ma anche alla circostanza che lo stesso sia fisso, ovvero stabile (anche nel
tempo) rispetto alle componenti strutturali dell’unità immobiliare.
Quadro normativo
La Legge di Stabilità 2015 ha introdotto una norma interpretativa (quindi con effetto
retroattivo) della disposizione dell’art. 10 del regio decreto-legge n. 652/1939. In particolare:
ha disposto che le regole di accatastamento dei fabbricati produttivi dovessero essere
informate al rispetto della Circolare n. 6/2012. Alla luce di tale interpretazione, ai macchinari
“imbullonati” è stata attribuita – in via definitiva e in forza di legge – una rendita autonoma, che
li ha resi immediatamente assoggettabili alle imposte locali Imu e Tasi, decretando, in altri
termini, la tassazione patrimoniale dei beni d’impresa. In particolare:
• il comma 244 dispone che l’art. 10 debba trovare applicazione secondo le istruzioni della
Circolare n. 6/2012 concernente la “Determinazione della rendita catastale delle unità
immobiliari a destinazione speciale e particolare: profili tecnico-estimativi”;
• il comma 245, invece, impone che l’Agenzia delle Entrate non prenda in considerazione
segnalazioni da parte dei Comuni relative alla rendita catastale difformi dalle istruzioni della
Circolare n. 6/2012.
Quadro normativo
Pertanto, fino al 31 dicembre 2015 la rendita catastale delle unità immobiliari a destinazione
speciale e particolare è stata determinata tenendo conto di tutti gli impianti che caratterizzano
la destinazione, senza i quali la struttura perderebbe le caratteristiche che contribuiscono a
definirne la specifica destinazione d’uso e che, al tempo stesso, siano caratterizzati da specifici
requisiti di “essenzialità” e “immobiliarità” (corposa mole fisica), a prescindere dal sistema
di connessione utilizzato per il collegamento della struttura.
Dal 1° gennaio 2016 con l’approvazione della Legge di Stabilità 2016, è stata varata una
nuova disciplina per la determinazione della rendita catastale degli immobili censiti nei gruppi
catastali D ed E: dagli elementi da computare nel calcolo della rendita sono esclusi i
macchinari, i congegni, le attrezzature e gli altri impianti funzionali allo specifico processo
produttivo. Rimangono nel computo della stima diretta: il suolo, le costruzioni e i soli impianti a
essi strutturalmente connessi.
Quadro normativo
Legge di Stabilità 2016: la stima degli immobili speciali e particolari e le variazioni
per scorporo degli " imbullonati"
• Componenti immobiliari oggetto di stima catastale
• Variazioni per "scorporo degli impianti"
• Effetti fiscali delle variazioni per "scorporo degli impianti"
Nuove metodologie operative in tema di identificazione e caratterizzazione degli
immobili nel sistema informativo catastale
• La specifica "destinazione d’uso" delle unità a destinazione speciale e particolare
Quadro normativo
Le previsioni normative della Legge di Stabilità 2016
Comma 21 - Le componenti immobiliari oggetto di stima
catastale
Comma 24 - Il monitoraggiodell’Agenzia delle Entrate
Comma 22 - La nuova denuncia di
variazione catastale per lo "scorporo degli
impianti "
Comma 23 - Gli effetti fiscali delle variazioni relative allo "scorporo degli impianti "
Le componenti immobiliari oggetto di stima catastale
A decorrere dal 1° gennaio 2016, la determinazione della rendita
catastale degli immobili a destinazione speciale e particolare, censibili
nelle categorie catastali dei gruppi D ed E, è effettuata, tramite stima
diretta, tenendo conto del suolo e delle costruzioni, nonché degli
elementi ad essi strutturalmente connessi che ne accrescono la
qualità e l'utilità, nei limiti dell'ordinario apprezzamento.
Sono esclusi dalla stessa stima diretta macchinari, congegni,
attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico processo
produttivo.
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Il comma 21 della Legge di Stabilità 2016 ridefinisce l’oggetto della stima catastale per gli
immobili a destinazione speciale e particolare, stabilendo quali siano le componenti immobiliari
da prendere in considerazione nella stima diretta, finalizzata alla determinazione della rendita
catastale, e quali, al contrario, siano gli elementi, tipicamente di natura impiantistica, da
escludere da detta stima, in quanto funzionali essenzialmente allo specifico processo
produttivo.
Occorre, comunque, evidenziare che, a differenza dell’art. 1, comma 244 della Legge di
Stabilità 2015, la citata previsione normativa non si configura come norma di interpretazione
autentica dell’art. 10 del regio decreto-legge n. 652/1939 ed esplica pertanto i suoi effetti solo a
decorrere dal 1° gennaio 2016, così come espressamente previsto nel predetto comma 21.
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
L’innovazione introdotta dall’art. 1, comma 21, della Legge n. 208/2015 determina un diverso
riferimento estimativo tra:
le unità immobiliari già iscritte in catasto, per le quali la rendita catastale è stata determinata
tenendo “conto di tutti gli impianti che caratterizzano la destinazione…., senza i quali la
struttura perderebbe le caratteristiche che contribuiscono a definirne la specifica destinazione
d’uso e che, al tempo stesso, siano caratterizzati da specifici requisiti di immobiliarità, a
prescindere dal sistema di connessione utilizzato per il collegamento alla struttura(*)…”, e
quelle oggetto di dichiarazione di nuova costruzione o di variazione, per le quali, a far data
dal 1° gennaio 2016, la rendita catastale è determinata, ai sensi del richiamato art. 1,
comma 21, escludendo dalla stessa stima diretta “macchinari, congegni, attrezzature ed altri
impianti, funzionali allo specifico processo produttivo”.
(*) Cfr. Paragrafo 3 della Circolare n. 6 del 2012
Le componenti costituenti l’unità immobiliare urbana possono essere sostanzialmente
distinte, in relazione alla loro rilevanza o meno nella stima catastale, nelle quattro categorie:
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
INCLUSI nella stima
ESCLUSI dalla stima
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
da INCLUDERE nella stima catastale
IL SUOLO
Si tratta essenzialmente del lotto di terreno su cui ricade l’unità immobiliare, costituito da
aree coperte, sedime delle costruzioni e dalle aree scoperte, accessorie e pertinenziali
così come rappresentato nelle planimetrie catastali, redatte nel rispetto delle disposizioni
regolanti la materia.
In presenza di più unità immobiliari sul medesimo lotto di terreno, è da intendersi come quota
parte del lotto che compete a ciascuna unità, ovvero quale elemento, anche strutturale, su cui
si sviluppa ciascuna unità (ad esempio la copertura di un fabbricato).
Suolo Costruzioni
Elementi strutturalmente
connessiComponenti
impiantistiche
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
da INCLUDERE nella stima catastale
LE COSTRUZIONI
Sono le opere edili aventi i caratteri della solidità, della stabilità, della consistenza
volumetrica, nonché della immobilizzazione al suolo, realizzata mediante qualunque mezzo di
unione, e ciò indipendentemente dal materiale con cui tali opere sono realizzate.
A titolo esemplificativo, rientrano in tale categoria i fabbricati, le tettoie, i pontili, le gallerie,
le opere di fondazione e di supporto in genere, così come quelle di sbarramento,
approvvigionamento, contenimento e restituzione di materiali solidi, liquidi e gassosi, quali le
dighe e le opere di presa e di scarico delle acque, i canali, i serbatoi, le cisterne e le
vasche, le torri, le ciminiere e i pozzi.
Suolo Costruzioni
Elementi strutturalmente
connessiComponenti
impiantistiche
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
da INCLUDERE nella stima catastale
LE COSTRUZIONI
Suolo Costruzioni
Elementi strutturalmente
connessiComponenti
impiantistiche
Le strutture poste a monte e a valle del processo
produttivo svolto nell’unità immobiliare, destinate al
semplice stoccaggio di materie prime, prodotti finiti o
semilavorati, ancorché allo stato liquido, aeriforme o
solido granulare, sono da considerarsi «costruzioni»
(al pari di magazzini) e, come tali, da includere nella
stima catastale.
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
da INCLUDERE nella stima catastale
LE COSTRUZIONI
Suolo Costruzioni
Elementi strutturalmente
connessiComponenti
impiantistiche
Le opere di sbarramento, di presa e di scarico delle
acque, i pozzi piezometrici, le gallerie di derivazione
e i canali sono da considerarsi «costruzioni» e,
come tali, da includere nella stima catastale.
Non, così, per le condotte forzate, che sono da
considerarsi, invece, elementi impiantistici funzionali
al processo produttivo, e come tali da escludere
dalla stima catastale.
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
da INCLUDERE nella stima catastale
GLI ELEMENTI STRUTTURALMENTE CONNESSI
AL SUOLO O ALLE COSTRUZIONI
Sono quelle componenti che conferiscono all’unità immobiliare una utilità trasversale,
indipendente dal processo produttivo svolto al suo interno: impianti elettrici, idrico-sanitari,
di areazione, di climatizzazione e condizionamento, antincendio, di irrigazione; parti
strutturalmente connesse al suolo ed alle costruzioni quali scale mobili, ascensori,
montacarichi, rampe, tappeti mobili.
La stima catastale deve essere comunque limitata alla condizione di ordinaria apprezzabilità
sul mercato di tali componenti, senza prendere pertanto in considerazione un eventuale
sovradimensionamento delle stesse, non rispondente alle ordinarie esigenze di una pluralità
di eventuali utilizzatori.
Suolo Costruzioni
Elementi strutturalmente
connessiComponenti
impiantistiche
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
da INCLUDERE nella stima catastale
GLI ELEMENTI STRUTTURALMENTE CONNESSI
AL SUOLO O ALLE COSTRUZIONI
La Circolare n. 2E/2016 annovera tra tali elementi anche i pannelli solari integrati sui tetti e
nelle pareti, che non possono essere smontati senza rendere inutilizzabile la copertura o la
parete cui sono connessi.
Ci si riferisce, in particolare, a quelle istallazioni (riconducibili, ad esempio, alle Tipologie
specifiche n. 2, 3 e 8 di cui all’Allegato 3 del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico
19 febbraio 2007) in cui i pannelli costituiscono essi stessi struttura di copertura o di chiusura
verticale delle costruzioni, ed in assenza dei quali, quindi, non vi sarebbe più una copertura o
una chiusura verticale della costruzione, circostanza che renderebbe la stessa inutilizzabile.
Suolo Costruzioni
Elementi strutturalmente
connessiComponenti
impiantistiche
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
da ESCLUDERE dalla stima catastale
LE COMPONENTI IMPIANTISTICHE
altiforni, torri di raffinazione, impianti processi di conversione (cracking) e raffinazione
(reforming) caldaie, camere di combustione, turbine, pompe, generatori di vapore a recupero,
alternatori, condensatori, compressori, valvole, silenziatori sistemi di regolazione dei fluidi in
genere, trasformatori e impianti di sezionamento, catalizzatori, aerogeneratori, inverter,
pannelli fotovoltaici, impianti linee produttive, sistemi di automazione e propulsione, pompe,
motori elettrici, carriponte, gru, apparecchiature mobili, sistemi robotizzati, macchinari per la
miscelazione, la macinazione, la pressatura, la formatura, il taglio, la tornitura, la laminazione,
la tessitura, la cottura e l’essicazione dei prodotti, funi, carelli, sospensioni, funivie, strutture
attrattive che integrano parti mobili tipo: giostre, acquascivoli, ruote panoramiche, etc.
Suolo Costruzioni
Elementi strutturalmente
connessiComponenti
impiantistiche
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
INDUSTRIE MANIFATTURIERE
Restano oggetto di stima catastale:
• il suolo su cui sorgono le strutture
• i capannoni industriali
• i depositi e i locali tecnici
• gli uffici
• le sistemazioni varie (recinzioni, percorsi, ecc.)
Non sono più oggetto di stima catastale:
• i macchinari
• le attrezzature
• gli impianti costituenti le linee produttive
• i carriponte
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Restano oggetto di stima catastale:
• il suolo su cui sorgono le strutture
• i capannoni industriali
• i depositi e i locali tecnici
• le palazzine uffici
• le sistemazioni varie (recinzioni, percorsi, ecc.)
Non sono più oggetto di stima catastale:
• gli altiforni
• le ciminiere
• i carrelli trasportatori
• i ricuperatori
• i carriponte
INDUSTRIE SIDERURGICHE
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Restano oggetto di stima catastale:
• il suolo su cui sorgono le strutture
• i capannoni industriali
• i depositi e i locali tecnici
• le palazzine uffici
• le sistemazioni varie (recinzioni, percorsi, ecc.)
• i serbatoi di stoccaggio per il greggio
Non sono più oggetto di stima catastale:
• i forni di preriscaldamento
• le torri di raffinazione
• gli impianti processi di conversione (cracking)
• gli impianti processi di raffinazione (reforming)
• gli impianti di trattamento fumi e acque
INDUSTRIE PER LA RAFFINAZIONE DEI PRODOTTI PETROLIFERI
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Restano oggetto di stima catastale:
• il suolo su cui sorgono le strutture
• le torri e le relative opere di fondazione
• i locali tecnici che ospitano i sistemi di controllo
e trasformazione
• le sistemazioni varie (recinzioni, percorsi, ecc.)
Non sono più oggetto di stima catastale:
• gli aerogeneratori (rotori e navicelle)
CENTRALI EOLICHE
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Restano oggetto di stima catastale:
• il suolo su cui sorgono le strutture
• le eventuali opere di fondazione
• i locali tecnici che ospitano i sistemi di controllo
• le sistemazioni varie (recinzioni, percorsi, ecc.)
Non sono più oggetto di stima catastale:
• i pannelli fotovoltaici (*)
(*) ad eccezione di quelli integrati nella struttura e
costituenti copertura o pareti di costruzioni
CENTRALI FOTOVOLTAICHE
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Restano oggetto di stima catastale:
• la diga di sbarramento a monte
• le opere di restituzione in alveo a valle
• i pozzi piezometrici
• le costruzioni civili che ospitano la
centrale
Non sono più oggetto di stima catastale:
• le condotte forzate
• le turbine
• gli alternatori
• i trasformatori
CENTRALI IDROELETTRICHE
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Restano oggetto di stima catastale:
• il suolo su cui sorgono le strutture
• le costruzioni costituenti le stazioni di monte,
di valle e quelle intermedie
• le costruzioni di tipo civile ad esse
strutturalmente connessi
Non sono più oggetto di stima catastale:
• le funi e i carelli
• i piloni
• le seggiovie, le cabine
• i motori
IMPIANTI DI RISALITA
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Restano oggetto di stima catastale:
• il suolo su cui sorgono le strutture
• le piscine
• i cinema
• i ristoranti e bar
• le arene
Non sono più oggetto di stima catastale:
• le attrazioni costituite dalle strutture
che integrano parti mobili:
ruote panoramiche, montagne russe,
giostre, acquascivoli
PARCHI DI DIVERTIMENTO
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 21
Restano salve le disposizioni previgenti per le stime
riferibili a date antecedenti al 1° gennaio 2016
Le disposizioni di cui all’art. 1, comma 21, della legge 208/2015 si
applicano a decorrere dal1° gennaio 2016
(*) Le previgenti disposizioni in materia di individuazione delle componenti immobiliari oggetto di stima catastale per le unità immobiliari adestinazione speciale e particolare sono, sostanzialmente, rinvenibili nel paragrafo 3 nella circolare n. 6/T del 30 novembre 2012, indicata dall’art.1, comma 244, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, quale strumento di interpretazione autentica delle modalità di applicazione dell’art. 10 delregio decreto legge 13 aprile 1939, n. 652.
Circolare n. 6/T del 2012(*)
(Paragrafo 3)Art. 1, comma 21, L. n. 208/2015
Nuova denuncia di variazione catastale per lo
«scorporo degli impianti»
«A decorrere dal 1º gennaio 2016, gli intestatari catastali degli immobili
di cui al comma 21 possono presentare atti di aggiornamento ai sensi
del regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 19 aprile
1994, n. 701, per la rideterminazione della rendita catastale degli
immobili già censiti nel rispetto dei criteri di cui al medesimo comma 21»
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 22
È prevista la possibilità di presentare atti di aggiornamento catastale per la rideterminazione
della rendita degli immobili già censiti nel rispetto dei nuovi criteri. Sostanzialmente si permette
lo scorporo di macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico
processo produttivo, che, in base alla nuova previsione normativa, sono esclusi dalla stima
diretta dell’unità immobiliare.
Il legislatore ha voluto così realizzare l’uniformità nei riferimenti estimativi
catastali tra le unità immobiliari già iscritte in catasto e quelle oggetto di
dichiarazione di nuova costruzione e variazione. Per permettere la
presentazione di tali variazioni l’Agenzia delle Entrate ha adeguato la
procedura “Docfa” per inserire un’ulteriore specifica tipologia di documenti di
variazione, denominata:
“Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 22, L. n. 208/2015”
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 22
Effetti fiscali delle variazioni relative allo
«scorporo degli impianti»
«Limitatamente all'anno di imposizione 2016, in deroga all'articolo 13,
comma 4, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con
modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, per gli atti di
aggiornamento di cui al comma 22 presentati entro il 15 giugno 2016
le rendite catastali rideterminate hanno effetto dal 1º gennaio 2016»
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 23
Il comma 23 introduce una disposizione, limitatamente all’anno d’imposta 2016, che, con
riguardo all’IMU, di cui all’art. 13 del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 anticipa al
1° gennaio 2016 gli effetti fiscali delle variazioni catastali, rese ai sensi dell’art. 1, comma 22
della Legge di Stabilità 2016, per la rideterminazione della rendita catastale delle unità
immobiliari già censite nelle categorie catastali dei gruppi D e E, laddove presentate in catasto
entro il 15 giugno 2016, ancorché registrate in banca dati in data successiva al predetto
termine.
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 23
Laddove i controlli di conformità eseguiti dall’Ufficio in fase di accettazione diano esito positivo,
il documento di aggiornamento viene registrato nelle banche dati catastali, con espressa
indicazione, che sarà rinvenibile in visura, sia della data di presentazione, utile ai fini di una
eventuale anticipazione degli effetti fiscali, sia della data di registrazione agli atti della
variazione.
Il documento risultato non conforme viene restituito al professionista, con le relative
motivazioni, senza registrazione nella banca dati catastale. La riproposizione del documento,
adeguatamente rielaborato perché risulti conforme, esplica i propri effetti con riferimento alla
nuova data di presentazione.
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 23
Il monitoraggio dell’Agenzia delle Entrate
«Entro il 30 settembre 2016, l'Agenzia delle entrate comunica al
Ministero dell'economia e delle finanze, con riferimento agli atti di
aggiornamento di cui al comma 23, i dati relativi, per ciascuna unità
immobiliare, alle rendite proposte e a quelle già iscritte in catasto dal 1º
gennaio 2016; il Ministro dell'economia e delle finanze, di concerto con il
Ministro dell'interno, emana, secondo una metodologia adottata sentita
la Conferenza Stato-città ed autonomie locali, entro il 31 ottobre 2016, il
decreto per ripartire il contributo annuo di 155 milioni di euro attribuito ai
comuni a titolo di compensazione del minor gettito per l'anno 2016. …»
Legge di Stabilità 2016 – Art. 1, comma 24
ing. Gaetano NICOLOSI
responsabile Servizio ACCETTAZIONE DOCFA
FINE 1a sessione
Grazieper l’attenzione
Documenti di prassi e Istruzioni Operative
dell’Agenzia delle Entrate
1) Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
2) Procedura Docfa versione 4.00.3
3) Istruzioni Operative della procedura Docfa 4.00.3
L’Agenzia delle Entrate, in data 1° febbraio 2016, ha emanato la Circolare n. 2/E, che, in
riferimento alle novità della legge di stabilità in materia catastale, introduce nuovi criteri di
individuazione dell’oggetto della stima diretta per le unità immobiliari a destinazione speciale e
particolare e nuove metodologie operative in tema di identificazione e caratterizzazione degli
immobili nel sistema informativo catastale.
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
www.agenziaentrate.gov.it
Documentazione
Provvedimenti, circolari e risoluzioni
Circolari
Con la Circolare n. 2/E emanata dall’Agenzia delle Entrate in data 1° febbraio 2016 vengono
introdotte nuove modalità di individuazione spaziale degli immobili definite Entità tipologiche:
CF - Costruzione di fabbricato (CF1, CF2, CF3, CF4)
AL - Area libera
AC - Area coperta
CI - Costruzione interrata
CS - Costruzione sovrastante
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
Le Entità tipologiche:
definizioni
CF - Costruzione di Fabbricato
Una qualsiasi costruzione, che delimita
uno spazio atto allo svolgimento di
attività, isolata da vie e spazi vuoti che
si sviluppa fuori terra e può avere delle
volumetrie entro terra, rappresentata
nella mappa catastale con linea
continua.
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
CF
Le Entità tipologiche:
definizioni
AL - Area Libera
Area non edificata in elevazione che
può ospitare unità immobiliari o unità
fittizie, ovvero beni comuni censibili e
non censibili.
L’area libera è delimitata nella mappa
catastale con linea continua.
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
AL
Le Entità tipologiche:
definizioni
AC - Area Coperta
In genere area libera che ha delle
coperture specifiche (tettoie, portici,
tensostrutture, etc.), con esclusione di
balconi o delle parti aggettanti delle
costruzioni, individuata nella mappa
catastale con linea continua e
tratteggiata.
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
AC
Le Entità tipologiche:
definizioni
CI - Costruzione Interrata
Volume costruito entro terra, la cui area
in superficie è calpestabile, che
costituisce in genere un insieme di
unità immobiliari o una sola unità,
ovvero una sua porzione,
rappresentato nella mappa catastale
con linea puntinata.
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
CI
Le Entità tipologiche:
definizioni
CS - Costruzione Sovrastante
Identifica la costruzione posta al di
sopra di una superficie con
destinazione particolare (in genere
Acque e Strade) che, pur essendo
una unità immobiliare urbana o
avendo altre destinazioni di rilevanza
catastale, non costituisce Costruzione
di Fabbricato.
La Costruzione sovrastante è
delimitata nella mappa catastale con
linea continua e tratteggiata.
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
CS
Le Entità tipologiche: alcune esemplificazioni
Circolare n. 2/E del 1° febbraio 2016
AC
CF1
CS
CF1CF1
www.agenziaentrate.gov.it
Cosa devi fare
Aggiornare dati catastali e ipotecari
Aggiornamento Catasto fabbricati- Docfa
Software Docfa 4.00.3
Procedura Docfa versione 4.00.3
Novità introdotte
Procedura Docfa versione 4.00.3
Le Entità tipologiche relative alle costruzioni e alle aree
Dati degli intestatari catastali e del dichiarante
Causale di variazione per «presentazione di planimetria mancante»
Produzione dei Docfa in formato PDF/A – Conservazione sostitutiva
Causale di variazione per «scorporo degli impianti»
Causale di variazione per «scorporo degli impianti»
Al fine di rendere i modelli di dichiarazione conformi alle nuove previsioni di cui all’art. 1,
comma 21, della L. n. 208/2015, nella nuova versione Docfa 4.00.3, resa disponibile dal
1° febbraio 2016, sono stati modificati alcuni quadri descrittivi delle unità immobiliari.
mod. 2NB Parte I
Quadro E
Procedura Docfa versione 4.00.3
mod. 2NB Parte I
Quadro H
Procedura Docfa versione 4.00.3
(3) Richiamare i riferimenti planimetrici.
(4) Inserire “S” se trattasi di suolo, “C” se trattasi di costruzioni, “E” se trattasi di elementi strutturalmente connessi.
(5) Descrivere sommariamente la destinazione d’uso dell’elemento stimato, le sue caratteristiche costruttive e l’unità di misura utilizzata per esprimerne la consistenza. Esempi: Tettoia in ferro (m2); Piazzale asfaltato (m2); Vasca in c.a. (m3); ecc.
(6) I valori unitari devono riferirsi all’unità di misura utilizzata per esprimere la consistenza.
5
3 ELENCO DELLE “DESTINAZIONI D’USO” E REGOLE DI COMPATIBILITÀ CON
LE CATEGORIE CATASTALI DEI GRUPPI “D” ED “E”
REGOLE DI COMPATIBILITA’ TRA CATEGORIA CATASTALE E DESTINAZIONE D’USO
CATEGORIA CATASTALE
DESTINAZIONE D’USO (COMPATIBILE)
COD. DESCRIZIONE
D/1 Opifici
0101 Immobili in uso a centrali termoelettriche e turbogas
0102 Immobili in uso a centrali idroelettriche
0103 Immobili in uso a centrali eoliche
0104 Immobili in uso a centrali fotovoltaiche
0105 Immobili in uso a centrali per la produzione di energia da altre fonti rinnovabili
0201 Immobili per l’estrazione di minerali da cave e miniere
0202 Immobili per l’estrazione di petrolio greggio e di gas
0301 Capannoni industriali e costruzioni assimilabili
0302 Siti industriali costituiti da aree occupate prevalentemente da impianti
0503 Discariche per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (con produzione annessa)
0504 Immobili destinati al trattamento delle acque reflue (con produzione annessa)
1701 Immobili destinati ad ospitare impianti per il trasporto e la distribuzione dell’energia
D/2 Alberghi e pensioni
0901 Alberghi e strutture simili
0902 Residenze turistiche alberghiere, alloggi per vacanze e altre strutture per soggiorni brevi
0904 Alloggi per studenti e lavoratori con servizi accessori di tipo alberghiero
D/3 Teatri, cinematografi, sale per concerti
e spettacoli e simili 1001 Teatri, cinema, sale per concerti e arene
D/4 Case di cura e ospedali
1201 Ospedali
1203 Strutture per l’assistenza sociale residenziale
D/5 Istituti di credito, cambio e
assicurazione 0602
Immobili destinati ad attività del settore terziario provvisti di specifiche dotazioni di sicurezza non classificabili in categoria ordinaria
D/6 Fabbricati e locali per esercizi sportivi
1101 Immobili destinati ad impianti sportivi
1102 Palestre e piscine in fabbricati promiscui
D/7 Fabbricati costruiti o adattati per le
speciali esigenze di un’attività industriale e non suscettibili di
destinazione diversa senza radicali trasformazioni
0402 Magazzini e altre strutture di stoccaggio
0403 Aree scoperte di stoccaggio
0501 Discariche per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (senza produzione annessa)
0502 Immobili destinati al trattamento delle acque reflue (senza produzione annessa)
1702 Immobili destinati ad ospitare ripetitori di segnali audiovisivi
1703 Immobili destinati ad ospitare impianti per la regolazione dei fluidi
1705 Altri immobili realizzati per le specifiche esigenze di una attività industriale
6
CATEGORIA CATASTALE
DESTINAZIONE D’USO (COMPATIBILE)
COD. DESCRIZIONE
D/8 Fabbricati costruiti o adattati per le
speciali esigenze di un’attività commerciale e non suscettibili di
destinazione diversa senza radicali trasformazioni
0401 Interporti e terminal portuali
0601 Uffici strutturati
0701 Centri commerciali
0702 Immobili destinati a grande distribuzione organizzata in fabbricati autonomi
0703 Altri immobili destinati al commercio all’ingrosso o al dettaglio
0704 Immobili destinati ad attività fieristiche
0705 Autorimesse pluripiano e autosilos
0706 Autofficine meccaniche e carrozzerie ubicate in fabbricati industriali
0801 Scuole
0802 Istituti universitari e conservatori
0803 Collegi e convitti, educandati e seminari
0804 Accademie e scuole militari
0903 Aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte
1002 Discoteche, sale da ballo e simili
1003 Sale da gioco
1004 Parchi di divertimento, tematici e zoo
1005 Orti e giardini botanici
1006 Stabilimenti balneari
1103 Immobili destinati ad impianti di risalita commerciali non finalizzati al trasporto pubblico
1104 Porti turistici
1105 Aeroporti turistici o per voli non di linea
1202 Stabilimenti termali
1301 Immobili militari
1302 Caserme destinate ai Corpi preposti alla tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica
1501 Palazzi a destinazione terziaria o commerciale di pregio storico-artistico architettonico
1704 Aree attrezzate per servizi ai veicoli
D/9 Edifici galleggianti o sospesi assicurati
a punti fissi del suolo, ponti privati soggetti a pedaggio
1601 Costruzioni galleggianti e strutture assimilabili
D/10 Fabbricati per funzioni produttive
connesse alle attività agricole
1401 Immobili destinati ad attività agrituristiche
1402 Immobili destinati all’esercizio delle attività di coltivazione dei terreni e della silvicoltura
1403 Immobili destinati all’attività di allevamento e ricovero di animali
1404 Immobili destinati all’allevamento di prodotti di acquacoltura
E/1 Stazioni per servizi di trasporto
terrestri, marittimi e aerei 1801 Stazioni per servizi di trasporto terrestri, marittimi e aerei
E/2 Ponti comunali e provinciali soggetti a
pedaggio 1806 Ponti comunali e provinciali soggetti a pedaggio
E/3 Costruzioni e fabbricati per speciali
esigenze pubbliche
1802 Costruzioni e fabbricati per speciali esigenze pubbliche
1805 Impianti per la distribuzione dei carburanti
E/4 Recinti chiusi per speciali esigenze
pubbliche 1803 Recinti chiusi per speciali esigenze pubbliche
E/5 Fabbricati costituenti fortificazioni e
loro dipendenze 1807 Fabbricati costituenti fortificazioni e loro dipendenze
E/6 Fari, semafori, torri per rendere d’uso
pubblico l’orologio comunale 1808 Fari, semafori, torri per rendere d’uso pubblico l’orologio comunale
E/7 Fabbricati destinati all’esercizio
pubblico dei culti 1809 Fabbricati destinati all’esercizio pubblico dei culti
E/8 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri,
esclusi i colombari, i sepolcri, e le tombe di famiglia
1804 Fabbricati e costruzioni nei cimiteri, esclusi i colombari, i sepolcri, e le tombe di famiglia
E/9 Edifici a destinazione particolare non
compresi nelle categorie precedenti del Gruppo E
1810 Edifici a destinazione particolare non compresi nelle categorie precedenti del Gruppo E
Procedura Docfa versione 4.00.3
La previsione di cui all’art. 1, comma 22, della Legge n. 208/2015 introduce una particolare
fattispecie di dichiarazione di variazione catastale, non connessa alla realizzazione di
interventi edilizi sul bene già censito in catasto, finalizzata a rideterminare la rendita catastale
escludendo dalla stessa eventuali componenti impiantistiche che non sono più oggetto di
stima diretta.
Per tale finalità, nella nuova procedura Docfa 4.00.3 è stata introdotta una ulteriore specifica
tipologia di documento di variazione, denominata
“Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, comma 22, L. n. 208/2015”
a cui è automaticamente connessa la causale
“Rideterminazione della rendita ai sensi dell’art. 1, comma 22, L. n. 208/2015”
Procedura Docfa versione 4.00.3
A far data dal 1° febbraio 2016, le variazioni ex comma 22 devono essere redatte
obbligatoriamente con la nuova versione Docfa 4.00.3.
Le variazioni per "scorporo degli impianti" (ex comma 22) dovranno prendere in
considerazione una unità immobiliare per ciascun atto di aggiornamento.
Per la compilazione del Quadro B – Dati generali del Modello D:
nella Sezione "Tipo mappale" non è necessario indicare alcun dato (protocollo e data)
nella Sezione "Unità Immobiliari" dovrà essere indicata una sola u.i.u. in variazione
nella Sezione "Unità derivate" dovrà essere indicata una sola u.i.u. in categoria a destinazione speciale e particolare
Procedura Docfa versione 4.00.3
La variazione per "scorporo degli impianti" (ex comma 22) è incompatibile con
qualunque altra causale di presentazione.
nella Sezione "Causale di
Presentazione" non dovrà essere indicata nessuna delle causali presenti (la causale del documento sarà generata automaticamente dall’applicativo quando viene selezionata la specifica Tipologia di documento della sezione successiva).
nella Sezione "Tipologia di documento"
dovrà essere indicata la specifica tipologia denominata "Dichiarazione
resa ai sensi dell’art. 1, comma 22, L. n.
208/2015".
Procedura Docfa versione 4.00.3
I. La variazione per "scorporo degli impianti" (ex comma 22) deve essere corredata
delle planimetrie dell’unità immobiliare
II. La determinazione della rendita catastale proposta è effettuata attraverso i noti
procedimenti dell’estimo catastale (escludendo, evidentemente, dalla stima diretta
"macchinari, congegni, attrezzature ed altri impianti, funzionali allo specifico
processo produttivo") e segue le usuali regole di compilazione dei relativi quadri
dell’atto di aggiornamento
Procedura Docfa versione 4.00.3
III. In fase di accettazione, l’atto di aggiornamento viene sottoposto, da parte
dell’Ufficio Provinciale – Territorio competente, alle ulteriori verifiche concernenti:
La rappresentazione planimetrica 1
La categoria catastale proposta 2
La rendita catastale proposta 3
IV. Le variazioni per "scorporo degli impianti" (ex comma 22) saranno identificabili in
visura attraverso la seguente causale:
Variazione del gg/mm/aaaa n. xxx/aaaa in atti dal gg/mm/aaaa (protocollo n. xxxxx)
Rideterminazione della rendita ai sensi dell’art. 1, comma 22, L. n. 208/2015.
1 La variazione per "scorporo degli impianti" non è compatibile con variazioni di sagoma/consistenza/distribuzione degli spazi delle u.i.u. censite
ed oggetto di variazione.
2 La variazione per "scorporo degli impianti" non è compatibile con variazioni della categoria di un Gruppo diverso da quello già agli atti.
3 La variazione per "scorporo degli impianti" è compatibile solo con variazioni in diminuzione della rendita già agli atti.
Causale di variazione per «presentazione di planimetria mancante»
Con la nuova procedura Docfa si rende disponibile anche la funzionalità che permette la
compilazione di documenti di variazione per “Presentazione di planimetria mancante”, con
l’acquisizione dei relativi poligoni e la compilazione del modello D, per il quale è richiesto
l’inserimento della sola categoria. La registrazione di tale tipologia di documento non comporta
l’aggiornamento del classamento dell’unità immobiliare già agli atti del catasto.
Anche per questa tipologia di documento è attiva la funzione che consente di ricalcolare i
poligoni relativi alle unità immobiliari presenti in documenti Docfa e di riportare nella banca dati
planimetrica i nuovi dati metrici, associati al nuovo protocollo di registrazione.
Procedura Docfa versione 4.00.3
Le Entità tipologiche relative alle costruzioni e alle aree
Per le sole dichiarazioni di nuova costruzione presentate in catasto con la nuova procedura
Docfa, ciascun cespite deve essere associato alle correlate Entità tipologiche, con
inserimento nell’Elenco Subalterni e rappresentazione grafica nell’elaborato planimetrico.
La rappresentazione delle Entità tipologiche negli elaborati grafici non è prevista quando
nella particella oggetto di dichiarazione siano rappresentate solo una Area Libera (AL) e
una Costruzione di Fabbricato (CF).
Nelle dichiarazioni di nuova costruzione, ciascun identificativo catastale deve individuare
sempre un’unica porzione immobiliare, intesa come la delimitazione di spazi privi di
soluzioni di continuità, aventi caratteristiche omogenee (costruzione o area)*.
* Fanno eccezione a tale indirizzo gli immobili per i quali non è necessaria la suddivisione in subalterni e le
dichiarazioni di variazione di unità già censite in atti.
Procedura Docfa versione 4.00.3
L’associazione delle Entità
tipologiche a ciascun cespite è
effettuata nell’Elenco subalterni.
La procedura Docfa consente di
associare un massimo di cinque
distinte Entità tipologiche a
ciascun subalterno (singolo
identificativo).
Procedura Docfa versione 4.00.3
Nel caso in cui ad una unità immobiliare
non graffata, o ad ogni singolo
identificativo delle unità graffate, siano da
correlare più di cinque Entità tipologiche,
al singolo identificativo sono associate le
prime cinque Entità interessate, secondo
un criterio di prevalenza e dando priorità
alle costruzioni. Le Entità eccedenti sono
riportate nel “Quadro D” del modello D.
Nel caso in cui non venga effettuata
l’associazione delle Entità tipologiche con
ciascun identificativo attraverso la
compilazione degli appositi campi
identificativi, la procedura Docfa non
consente di procedere nella verifica
formale del documento.
Procedura Docfa versione 4.00.3
Procedura Docfa versione 4.00.3
Nei casi di denunce di variazione, la procedura Docfa non consente di procedere con
l’associazione delle Entità tipologiche a ciascun nuovo subalterno costituto, inibendo di fatto la
possibilità di compilare gli appositi campi identificativi.
Dati degli intestatari catastali e del dichiarante
La nuova procedura Docfa prevede la possibilità di inserire – anche in previsione di ulteriori
sviluppi – gli indirizzi di posta elettronica certificata (PEC) degli intestatari catastali delle
unità immobiliari oggetto di aggiornamento e del dichiarante.
Produzione dei documenti Docfa in formato PDF/A
La nuova procedura Docfa permette di produrre i documenti per la presentazione in formato
PDF/A, visualizzabile all’utente al momento dell’apposizione della firma elettronica e
compatibile con le norme che regolano la conservazione sostitutiva dei documenti,
assicurandone la corretta conservazione e la possibilità di esibizione nel tempo.
Procedura Docfa versione 4.00.3
Produzione dei documenti Docfa in formato PDF/A
Procedura Docfa versione 4.00.3
Conservazione sostitutiva dei documenti Docfa
Gli atti originali devono essere custoditi per almeno cinque anni a cura dei professionisti che
li hanno sottoscritti e presentati (cfr. articolo 3 del Provvedimento del Direttore dell’Agenzia del
Territorio 22 marzo 2005).
Docfa versione 4.00.2 Docfa versione 4.00.3
Attribuzione dei Beni Comuni Non Censibili (BCNC)
In una particella ove è presente una sola unità immobiliare residenziale unitamente a cantine e
autorimesse, l’eventuale area di corte va individuata, di norma, come area esclusiva
dell’abitazione e, conseguentemente, considerata ai fini del classamento e della
determinazione della superficie catastale della suddetta unità abitativa.
In tale circostanza, è da ritenersi, pertanto, impropria l’iscrizione di tale area di corte
nell’ambito dei BCNC.
Istruzioni Operative della procedura Docfa 4.00.3
Individuazione delle autorimesse e delle cantine
Nelle dichiarazioni di nuova costruzione le cantine, i depositi (anche se ubicati nei sottotetti) e
le autorimesse presenti in complessi ospitanti una o più unità immobiliari residenziali, quando
hanno accesso autonomo da strada o da corte esclusiva o da parti comuni, costituiscono di
norma unità immobiliari a se stanti. Pertanto, le suddette tipologie immobiliari sono censite
ordinariamente nelle categorie C/2 - magazzini e locali di deposito e C/6 - stalle, scuderie,
rimesse, autorimesse.
Se le porzioni immobiliari destinate a deposito e cantina sono direttamente comunicanti con le
abitazioni, costituendo di fatto pertinenze delle stesse, rientrano di norma nella maggiore
consistenza delle unità immobiliari cui risultano correlate, in quanto prive di autonomia
funzionale e reddituale(*).
(*) Fanno eccezione a tale indirizzo le autorimesse (ctg C/6)
Istruzioni Operative della procedura Docfa 4.00.3
Numerazione e attribuzione del livello di piano
Lo schema riporta la corretta numerazione dei piani di una
costruzione in cui siano presenti livelli sfalsati.
Ai fini della corretta individuazione dei livelli di piano su cui si
sviluppa ciascuna unità immobiliare, il primo dei campi
disponibili nella procedura Docfa deve ospitare il livello di
piano ubicato più in basso che contiene i vani o i locali
principali dell’unità immobiliare, menzionando per ultimi i
piani contenenti i vani o i locali accessori.
Istruzioni Operative della procedura Docfa 4.00.3
Esempio n. 1
Dichiarazione per nuova costruzione
Abitazione in villino con due accessori garage e cantina
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
MODELLO UNICO INFORMATICO DI AGGIORNAMENTO DEGLI ATTI CATASTALIACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANA mod. D1
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.47
Quadro A | Dichiarazione di fabbricato urbano o nuova costruzione presentata ai sensi dell'art. 28 del RDL 13 aprile 1939, n. 652
Tipo Mappale n. del Ditta n. di Unita' a destinazione ordinaria
Causale:
Data in cui l'immobile è divenuto servibile all'uso (ultimazione dei lavori):
speciale e particolare
totali in costituzione
n.
n.
n.
Intestati n. 2
204899 08/01/2015 1 1 3
Nuova Costruzione
12/03/2015 3
Documenti allegati: Mod. 1N parte I
Mod. 1N parte II
Mod. 2N parte I
Mod. 2N parte II
planimetrie
pagine elaborato planimetrico
n.
n.
n.
n.
n.
n.
1 3
3 2
Quadro I | Ditta da intestare:
Cognome Nome Comune di nascita Prov. Data di nasc. Sesso Codice Fiscale
N. |titolo | reg. | rif. | Titolo e Natura del possesso o godimento | Quota
Rossi Mario Rignano Flaminio RM 24/01/1936 M RSSMRA36A24H288SIndirizzo PEC: [email protected]
1 01 C 2 Proprietà in comunione legale con PUGLISI LOREDANA 1/ 2
Cognome Nome Comune di nascita Prov. Data di nasc. Sesso Codice Fiscale
N. |titolo | reg. | rif. | Titolo e Natura del possesso o godimento | Quota
Puglisi Loredana Teglio Veneto VE 10/08/1947 F PGLLDN47M50L085NIndirizzo PEC: [email protected]
2 01 C 1 Proprietà in comunione legale con ROSSI MARIO 1/ 2
Quadro U | Unita' Immobiliari
Riferimenti Catastali Utilita' Comuni Censibili Dati di Classamento Proposti
N. Part. spec. Oper. Sez. Foglio Particella Sub. Op. Sez. Foglio Particella Sub. Z.C. Cat. Cl. Cons. Superf. cat. Rendita 1N/2N Plan.
Indirizzo Piano Scala Interno Lotto Edificio
1 C 11 1327 1 001 A/ 7 3 7,5 189 1.297,60 SI SIvia filippo paladino 14 T-1
2 C 11 1327 2 001 C/ 2 6 100 120 320,20 SI SIvia filippo paladino 14 S1
3 C 11 1327 3 001 C/ 6 10 16 20 104,12 SI SIvia filippo paladino 14 T
Quadro D | Note Relative al Documento e Relazione Tecnica
- Dichiaro di non essere nella condizione di sospensione o revoca dell'esercizio della professione.
- Dichiaro di effettuare la presentazione del presente atto su incarico di:
quale soggetto obbligato, residente in
- Dichiaro che il presente modello unico informatico di aggiornamento degli atti catastali è conforme ai documenti cartacei in originale sottoscritti da me medesimo e dal soggetto obbligato.Il Tecnico:
Codice Fiscale:
ROSSI MARIO
CATANIA (CT) - VIA FILIPPO PALADINO n. 00014 c.a.p. 95100Indirizzo PEC: [email protected]
Arch. CALANDRA DANIELE
ALBO DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI TORINO n. 2580
CLNDNL60E10H501M
1 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
MODELLO UNICO INFORMATICO DI AGGIORNAMENTO DEGLI ATTI CATASTALIACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANA mod. D1
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.47
Riservato all'Ufficio Data __________ Protocollo ______________
Verifica eseguita in data Eseguita la registrazione Notifica eseguita in data
___________________________ ___________________________ ___________________________
___________________________ ___________________________ ___________________________
l'incaricato l'incaricato l'incaricato
2 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI FABBRICATO URBANO A DESTINAZIONE ORDINARIA
mod. 1NB - parte I
C.T. Sez.______ foglio_______ ple. __________ ____________
C.E.U. Sez.______ foglio_______ ple. __________ ____________
Anno:
Di costruzione_____________ Di ristrutturazione totale_________
1. POSIZIONE RISPETTO AI FABBRICATI CIRCOSTANTI
Isolato Contiguo A schiera
Fa parte di un complesso immobiliare NO SI
Se SI specificare: fabbricati n._______
2. DESTINAZIONE E NUMERO DI U.I. IN CUI E' SUDDIVISO IL FABBRICATO
Abitazioni n.______ Negozi n. ______
Laboratori n.______ Magazzini n. ______
Uffici n.______ Box, posto auto n. ______
Autorimesse collettive n. ______
Locali per attività sportive n. ______
Unità immobiliari censibili nel gruppo 'B' n. ______
3. IL FABBRICATO SI ARTICOLA IN N. ________ SCALE CON ACCESSO
Unico Plurimo Dal cortile Esterno Esterno Interno
4. CARATTERISTICHE DIMENSIONALI DEL FABBRICATO
Piani fuori terra n.______ Ovvero minimo ______ Massimo ______
Piani entro terra n.______ Ovvero minimo ______ Massimo ______
5. DENSITA' FONDIARIA
Rapporto tra volume fuori terra ed area del lotto ______
Rapporto tra volume entro terra ed area del lotto ______
6. CORPI ACCESSORI n. 1 n. 2 n. 3 n. 4
Piani fuori terra n. ______ n. ______ n. ______ n. ______
Piani entro terra n. ______ n. ______ n. ______ n. ______
7. IL FABBRICATO E' CON CORTILE INTERNO NO SI
1. DESTINAZIONE DEGLI SPAZI COPERTI DEL FABBRICATO
Guardiola
Alloggio custode
Sala riunioni (m² ______)
Atrio (m² ______)
Porticato - Piloty (m² ______)
Lavatoio (m² ______)
Piscina (m² ______)
Altra destinazione ________________________
2. DESTINAZIONE DEGLI SPAZI SCOPERTI NEL FABBRICATO
Terrazza (m² ______)
Cortile e camminamenti (m² ______)
Verde (m² ______)
Parcheggio auto (posti n. ______)
Tennis (campi n. ______)
Piscina (m² ______)
Altra destinazione ________________________
TIPI DI AFFACCIO PREVALENTE
FACCIATA
(*) n. 1 n. 2 n. 3 n. 4
Su strada larga oltre 10 metri
Su strada larga fino 10 metri
Su piazza,largo o simile
Su distacco con fabbricato per
abitazioni
Su distacco con fabbricato ad
uso diverso
Su verde pubblico
Su verde privato: parco,giardino,
attività agricola
Altro
_______________________
Facciata in aderenza
(*) Dell' accesso principale
A | Riferimenti Catastali del Fabbricato
B | Riferimenti Temporali del Fabbricato
C | Elementi Descrittivi del Fabbricato
D | Destinazione degli Spazi ad Uso Comune
E | Posizione del Fabbricato
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.47CLNDNL60E10H501M
1 11 1327
1 11 1327
2015
X
X
X 1
X 1
X 1
X
2
1
X
X 500
X X X X
3 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI FABBRICATO URBANO A DESTINAZIONE ORDINARIA
mod. 1NB - parte I
1. STRUTTURE PORTANTI VERTICALI
Muratura
Cemento armato
Ferro
Prefabbricate
Altre o tipiche del luogo _________________________
2. COPERTURA
A terrazza praticabile
A terrazza non praticabile
A tetto
3. TAMPONATURE
Muratura
Muratura con intercapedine isolante
Pannelli prefabbricati
Facciate continue in vetro e metallo
Altro o tipiche del luogo _________________________
IMPIANTO
Idrico
Elettrico
Gas
Telefonico
Fognario
Riscaldamento centralizzato
Acqua Calda centralizzata
Condizionamento centralizzato
Citofonico
Video - Citofono
Antenna TV centralizzata
Ascensore : (impianti n. ________ )
Montacarichi
Altro _______________________________________
Fonti energetiche alternative _____________________
INDICARE LA PRESENZA DI RECINZIONI
Muratura
Metalli lavorati
Maglie metalliche
Elementi prefabbricati
Altro _______________________________________
IL TECNICO IL DICHIARANTE
data ________________________ data _________________
Firma e timbro _________________ firma ______________________
1. TIPO PREVALENTE DI FINITURA ESTERNA facc. princ. / altre
Tinteggiatura
Resino-plastica
Piastrelle di klinker, cotto o simili
Marmo o pietra naturale
Pannelli in metallo, materiali plastici
Legno
Solo intonaco
Altre o tipiche del luogo ____________________
2. SERRAMENTI ESTERNI DEGLI ACCESSI AL FABBRICATO portone / altri accessi
Legno
Metallo
Altro __________________________________
3. FINITURE DI PARTICOLARE PREGIO
Indicare eventuali finiture di carattere
ornamentale ____________________________
1. TIPO PREVALENTE DI PAVIMENTAZIONE DI ATRIO E SCALE atrio scale
Marmo o pietra naturale
Piastrelle in ceramica, cotto gres e simili
Moquette e altri tessili
Materiali plastici e simili
Legno
Altro o tipiche del luogo _____________________
2. TIPO PREVALENTE DI FINITURA DELLE PARETI DI ATRIO E SCALE
Idropittura
Resino - plastica
Smalto
Laminati plastici
Legno
Marmo
Altro o tipiche del luogo ____________________
L'IMMOBILE E' SOGGETTO A VINCOLI ARTISTICI O STORICI
AI SENSI DELLA LEGGE 1/6/1939/ N.1089 : NO SI
Specificare il tipo di vincolo
_______________________________________________________
Riservato all' Ufficio Partita n.____________
Prot. n.___________________________ Busta n._____________
L'incaricato_____________________________________________
F | Caratteristiche Costruttive del Fabbricato
G | Dotazioni di Impianti nel Fabbricato
H | Recinzioni
I | Finiture delle Parti Esterne del Fabbricato
L | Finiture delle Parti interne del Fabbricato
M | Vincoli Artistici e Storici
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.47CLNDNL60E10H501M
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X X
X
X
X X
X X
X
4 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI UNITA'IMMOBILIARE A DESTINAZIONE ORDINARIA
mod. 1NB - parte II
Sezione Foglio Particella Subalterno
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
Anno:
Di costruzione _____________ Di ristrutturazione totale __________
C/1 UNITA' IMMOBILIARE CENSIBILE NEL GRUPPO 'A' E 'B'
Abitazioni o uffici privati
Alloggi collettivi, uffici pubblici, scuole o istituti di cultura
1. VANI PRINCIPALI
Camere, cucina, stanze,ecc. n. ______ sup. utile m² ______
2. ACCESSORI DIRETTI
Bagni, W.C. n. ______ sup. utile m² ______
Corridoi, ripostigli, ecc. n. ______ sup. utile m² ______
SUPERFICIE LORDA (relativa ai punti 1 e 2) m² ______
3. ACCESSORI INDIRETTI
Accessori complementari, cantine, soffitte,
lavanderie e simili n. ______ sup. lorda m² ______
4. DIPENDENZE ESCLUSIVE
Balconi, terrazzi, portici sup. lorda m² ______
5. PERTINENZE SCOPERTE ESCLUSIVE
Giardino, cortile sup. lorda m² ______
Piscina, tennis, _________________ sup. m² ______
Parcheggio auto per posti numero ______
6. DATI RELATIVI ALL'ALTEZZA
Altezza media U.I.U. cm. ______
Superficie dei vani principali ed accessori diretti
aventi altezze medie inferiori a centimetri 230 m² ______
7. PER LE U.I. CENSIBILI NEL GRUPPO 'B' INTEGRARE
CON LE SEGUENTI INFORMAZIONI
Piani fuori terra n. ______ m³. ______
Piani entro terra n. ______ m³. ______
C/2 UNITA' IMMOBILIARE CENSIBILE NEL GRUPPO 'C'
(Commerciale ed usi diversi da quelli indicati nel prospetto C/1)
1. LOCALI PRINCIPALI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
2. LOCALI ACCESSORI DIRETTI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
3. LOCALI ACCESSORI INDIRETTI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
4. DIPENDENZE ESCLUSIVE
Balconi, terrazzi, portici sup. lorda m² _______
5. PERTINENZE SCOPERTE ESCLUSIVE
Superficie lorda m² _______
Parcheggio auto per posti numero _______
6. IL LOCALE HA ACCESSO CARRABILE
Il locale ha accesso carrabile SI NO
7. DATI RELATIVI ALL'ALTEZZA
Altezza media dei locali principali cm _______
Superficie dei locali principali ed accessori diretti
aventi altezze medie inferiori a cm. 230 m² _______
IMPIANTO AUTONOMO
Riscaldamento
Acqua calda
Condizionamento
Citofonico
Video - citofonico
Ascensore ad uso esclusivo
Ascensore : (impianti n. _______ )
Ascensore di servizio
Montacarichi
Altro ____________________
A | Riferimenti Catastali dell' Unità Immobiliare
B | Riferimenti Temporali
C | Dati Metrici dell' Unità Immobiliare
C | Dati Metrici dell' Unità Immobiliare
D | Dotazioni Tecnologiche dell' Unità Immobiliare
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.48CLNDNL60E10H501M
11 1327 1
2015
X
5 90
3 16
3 25
165
187
546
270
X
X
X
X
5 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI UNITA'IMMOBILIARE A DESTINAZIONE ORDINARIA
mod. 1NB - parte II
1. TIPO PREVALENTE DI PAVIMENTAZIONE
Camere o stanze
Cucina o bagno
Altri accessori
Marmo o pietra naturale
Piastrelle in ceramica, cotto o gres
Piastrelle in scaglie marmo
Moquette o simili
Gomme o sintetici
Parquet
Altro _______________
2. TIPO PREVALENTE DI INFISSI INTERNI
Porte d'ingresso
Porte interne
Legno
Legno tamburato
Metallo
Altro __________________
IL TECNICO IL DICHIARANTE
data ______________ data _______________
Firma e timbro __________________ Firma _____________________
1. DESTINAZIONE D'USO
________________________________________________________
________________________________________________________
2. OSSERVAZIONI RELATIVE AL VALORE ED
AL CLASSAMENTO PROPOSTO
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
Riservato all'Ufficio
Prot. n. ________________ Partita n. ________________
Busta n. ________________
L' incaricato ______________________________
E | Caratteristiche Costruttive di Finitura F | Destinazione d'uso e Osservazioni
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.48CLNDNL60E10H501M
X X X
X X
ABITAZIONE IN VILLINO
6 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI UNITA'IMMOBILIARE A DESTINAZIONE ORDINARIA
mod. 1NB - parte II
Sezione Foglio Particella Subalterno
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
Anno:
Di costruzione _____________ Di ristrutturazione totale __________
C/1 UNITA' IMMOBILIARE CENSIBILE NEL GRUPPO 'A' E 'B'
Abitazioni o uffici privati
Alloggi collettivi, uffici pubblici, scuole o istituti di cultura
1. VANI PRINCIPALI
Camere, cucina, stanze,ecc. n. ______ sup. utile m² ______
2. ACCESSORI DIRETTI
Bagni, W.C. n. ______ sup. utile m² ______
Corridoi, ripostigli, ecc. n. ______ sup. utile m² ______
SUPERFICIE LORDA (relativa ai punti 1 e 2) m² ______
3. ACCESSORI INDIRETTI
Accessori complementari, cantine, soffitte,
lavanderie e simili n. ______ sup. lorda m² ______
4. DIPENDENZE ESCLUSIVE
Balconi, terrazzi, portici sup. lorda m² ______
5. PERTINENZE SCOPERTE ESCLUSIVE
Giardino, cortile sup. lorda m² ______
Piscina, tennis, _________________ sup. m² ______
Parcheggio auto per posti numero ______
6. DATI RELATIVI ALL'ALTEZZA
Altezza media U.I.U. cm. ______
Superficie dei vani principali ed accessori diretti
aventi altezze medie inferiori a centimetri 230 m² ______
7. PER LE U.I. CENSIBILI NEL GRUPPO 'B' INTEGRARE
CON LE SEGUENTI INFORMAZIONI
Piani fuori terra n. ______ m³. ______
Piani entro terra n. ______ m³. ______
C/2 UNITA' IMMOBILIARE CENSIBILE NEL GRUPPO 'C'
(Commerciale ed usi diversi da quelli indicati nel prospetto C/1)
1. LOCALI PRINCIPALI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
2. LOCALI ACCESSORI DIRETTI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
3. LOCALI ACCESSORI INDIRETTI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
4. DIPENDENZE ESCLUSIVE
Balconi, terrazzi, portici sup. lorda m² _______
5. PERTINENZE SCOPERTE ESCLUSIVE
Superficie lorda m² _______
Parcheggio auto per posti numero _______
6. IL LOCALE HA ACCESSO CARRABILE
Il locale ha accesso carrabile SI NO
7. DATI RELATIVI ALL'ALTEZZA
Altezza media dei locali principali cm _______
Superficie dei locali principali ed accessori diretti
aventi altezze medie inferiori a cm. 230 m² _______
IMPIANTO AUTONOMO
Riscaldamento
Acqua calda
Condizionamento
Citofonico
Video - citofonico
Ascensore ad uso esclusivo
Ascensore : (impianti n. _______ )
Ascensore di servizio
Montacarichi
Altro ____________________
A | Riferimenti Catastali dell' Unità Immobiliare
B | Riferimenti Temporali
C | Dati Metrici dell' Unità Immobiliare
C | Dati Metrici dell' Unità Immobiliare
D | Dotazioni Tecnologiche dell' Unità Immobiliare
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.48CLNDNL60E10H501M
11 1327 2
2015
S1 120 100
X
270
X
7 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI UNITA'IMMOBILIARE A DESTINAZIONE ORDINARIA
mod. 1NB - parte II
1. TIPO PREVALENTE DI PAVIMENTAZIONE
Camere o stanze
Cucina o bagno
Altri accessori
Marmo o pietra naturale
Piastrelle in ceramica, cotto o gres
Piastrelle in scaglie marmo
Moquette o simili
Gomme o sintetici
Parquet
Altro _______________
2. TIPO PREVALENTE DI INFISSI INTERNI
Porte d'ingresso
Porte interne
Legno
Legno tamburato
Metallo
Altro __________________
IL TECNICO IL DICHIARANTE
data ______________ data _______________
Firma e timbro __________________ Firma _____________________
1. DESTINAZIONE D'USO
________________________________________________________
________________________________________________________
2. OSSERVAZIONI RELATIVE AL VALORE ED
AL CLASSAMENTO PROPOSTO
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
Riservato all'Ufficio
Prot. n. ________________ Partita n. ________________
Busta n. ________________
L' incaricato ______________________________
E | Caratteristiche Costruttive di Finitura F | Destinazione d'uso e Osservazioni
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.48CLNDNL60E10H501M
X X
X
X
LOCALE DI DEPOSITO
8 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI UNITA'IMMOBILIARE A DESTINAZIONE ORDINARIA
mod. 1NB - parte II
Sezione Foglio Particella Subalterno
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
_________ _________ _________ _________
Anno:
Di costruzione _____________ Di ristrutturazione totale __________
C/1 UNITA' IMMOBILIARE CENSIBILE NEL GRUPPO 'A' E 'B'
Abitazioni o uffici privati
Alloggi collettivi, uffici pubblici, scuole o istituti di cultura
1. VANI PRINCIPALI
Camere, cucina, stanze,ecc. n. ______ sup. utile m² ______
2. ACCESSORI DIRETTI
Bagni, W.C. n. ______ sup. utile m² ______
Corridoi, ripostigli, ecc. n. ______ sup. utile m² ______
SUPERFICIE LORDA (relativa ai punti 1 e 2) m² ______
3. ACCESSORI INDIRETTI
Accessori complementari, cantine, soffitte,
lavanderie e simili n. ______ sup. lorda m² ______
4. DIPENDENZE ESCLUSIVE
Balconi, terrazzi, portici sup. lorda m² ______
5. PERTINENZE SCOPERTE ESCLUSIVE
Giardino, cortile sup. lorda m² ______
Piscina, tennis, _________________ sup. m² ______
Parcheggio auto per posti numero ______
6. DATI RELATIVI ALL'ALTEZZA
Altezza media U.I.U. cm. ______
Superficie dei vani principali ed accessori diretti
aventi altezze medie inferiori a centimetri 230 m² ______
7. PER LE U.I. CENSIBILI NEL GRUPPO 'B' INTEGRARE
CON LE SEGUENTI INFORMAZIONI
Piani fuori terra n. ______ m³. ______
Piani entro terra n. ______ m³. ______
C/2 UNITA' IMMOBILIARE CENSIBILE NEL GRUPPO 'C'
(Commerciale ed usi diversi da quelli indicati nel prospetto C/1)
1. LOCALI PRINCIPALI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
2. LOCALI ACCESSORI DIRETTI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
3. LOCALI ACCESSORI INDIRETTI:
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
Piano _______ lordi m² _______ di cui utili m² _______
4. DIPENDENZE ESCLUSIVE
Balconi, terrazzi, portici sup. lorda m² _______
5. PERTINENZE SCOPERTE ESCLUSIVE
Superficie lorda m² _______
Parcheggio auto per posti numero _______
6. IL LOCALE HA ACCESSO CARRABILE
Il locale ha accesso carrabile SI NO
7. DATI RELATIVI ALL'ALTEZZA
Altezza media dei locali principali cm _______
Superficie dei locali principali ed accessori diretti
aventi altezze medie inferiori a cm. 230 m² _______
IMPIANTO AUTONOMO
Riscaldamento
Acqua calda
Condizionamento
Citofonico
Video - citofonico
Ascensore ad uso esclusivo
Ascensore : (impianti n. _______ )
Ascensore di servizio
Montacarichi
Altro ____________________
A | Riferimenti Catastali dell' Unità Immobiliare
B | Riferimenti Temporali
C | Dati Metrici dell' Unità Immobiliare
C | Dati Metrici dell' Unità Immobiliare
D | Dotazioni Tecnologiche dell' Unità Immobiliare
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.48CLNDNL60E10H501M
11 1327 3
2015
T 20 16
1
X
280
9 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI UNITA'IMMOBILIARE A DESTINAZIONE ORDINARIA
mod. 1NB - parte II
1. TIPO PREVALENTE DI PAVIMENTAZIONE
Camere o stanze
Cucina o bagno
Altri accessori
Marmo o pietra naturale
Piastrelle in ceramica, cotto o gres
Piastrelle in scaglie marmo
Moquette o simili
Gomme o sintetici
Parquet
Altro _______________
2. TIPO PREVALENTE DI INFISSI INTERNI
Porte d'ingresso
Porte interne
Legno
Legno tamburato
Metallo
Altro __________________
IL TECNICO IL DICHIARANTE
data ______________ data _______________
Firma e timbro __________________ Firma _____________________
1. DESTINAZIONE D'USO
________________________________________________________
________________________________________________________
2. OSSERVAZIONI RELATIVE AL VALORE ED
AL CLASSAMENTO PROPOSTO
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
________________________________________________________
Riservato all'Ufficio
Prot. n. ________________ Partita n. ________________
Busta n. ________________
L' incaricato ______________________________
E | Caratteristiche Costruttive di Finitura F | Destinazione d'uso e Osservazioni
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.48CLNDNL60E10H501M
X
X
BOX
10 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACQUISIZIONE DATI METRICI - CALCOLO DELLE SUPERFICI CATASTALI
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.48CLNDNL60E10H501M
LEGENDA - Decodifica Tipologie di Ambiente previsti:
A - Vani aventi funzione principale / accessori a diretto servizio dei principali. Per le categorie C/1 e C/6 i vani aventi
funzione principale saranno indicati con A1, i vani accessori a diretto servizio con A2
B - Vani accessori a indiretto servizio della tipologia A qualora comunicanti
C - Vani accessori a indiretto servizio della tipologia A qualora non comunicanti
D - Balconi, terrazzi e simili comunicanti con i vani della tipologia A
E - Balconi, terrazzi e simili non comunicanti con i vani della tipologia A
F - Aree scoperte o assimilabili
Unita' immobiliare n.
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
1
Sezione: Foglio: Particella: Subalterno: 11 1327 1
A 165 D 187 F 546
Unita' immobiliare n.
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
2
Sezione: Foglio: Particella: Subalterno: 11 1327 2
A1 120
Unita' immobiliare n.
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
Tipologia Altezza
Ambiente Superficie < 150 cm
3
Sezione: Foglio: Particella: Subalterno: 11 1327 3
A1 20
11 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANAELENCO DEI SUBALTERNI ASSEGNATI
Elenco Subalterni
CATANIACATANIA
Docfa - ver. 4.00.30002842A7 06/04/15:19.32.48CLNDNL60E10H501M
Comune Sezione Foglio Particella Tipo mappale del:
Sub. UBICAZIONE via/piazza n° civ. Piani Scala Int. Entità di Costruzione DESCRIZIONE
n. 204899 08/01/2015CATANIA 11 1327
1 via filippo paladino 14 T-1 CF1-AL-AC ABITAZIONE IN VILLINO
2 via filippo paladino 14 S1 CF1-CI CANTINA
3 via filippo paladino 14 T CF2 BOX AUTO
IL TECNICO
Protocollo data
Codice Fiscale: firma e timbro
Arch. CALANDRA DANIELE
ALBO DEGLI ARCHITETTI DELLA PROVINCIA DI TORINO n. 2580
CLNDNL60E10H501M
12 di 12
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
MODELLO UNICO INFORMATICO DI AGGIORNAMENTO DEGLI ATTI CATASTALIACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANA mod. D1
CATANIASCORDIA
Docfa - ver. 4.00.3000200746 06/04/16:11.09.02
Quadro A | Dichiarazione di fabbricato urbano o nuova costruzione presentata ai sensi dell'art. 28 del RDL 13 aprile 1939, n. 652
Tipo Mappale n. del Ditta n. di Unita' a destinazione ordinaria
Causale:
Data in cui l'immobile è divenuto servibile all'uso (ultimazione dei lavori):
speciale e particolare
totali in costituzione
n.
n.
n.
Intestati n. 2
53757 15/03/2016 1 1
Nuova Costruzione
22/03/2016
1
1
Documenti allegati: Mod. 1N parte I
Mod. 1N parte II
Mod. 2N parte I
Mod. 2N parte II
planimetrie
pagine elaborato planimetrico
n.
n.
n.
n.
n.
n.
1 1
1 1
Quadro I | Ditta da intestare:
Denominazione Sede legale Prov. Codice Fiscale
N. |titolo | reg. | rif. | Titolo e Natura del possesso o godimento | Quota
Comune Di Scordia Scordia CT 00547690875Indirizzo PEC: [email protected]
1 01T - Proprietà per l'Area RIS.1 - DITTA PRIVA DI TITOLO LEGALE RESO PUBBLICO
Denominazione Sede legale Prov. Codice Fiscale
N. |titolo | reg. | rif. | Titolo e Natura del possesso o godimento | Quota
Sport Club Scordia Scordia CT 02737350872
2 01S - Proprietà Superficiaria CONVENZ. GIUSTA DELIBERA COMUN. N.28/2015 1/ 1
Quadro U | Unita' Immobiliari
Riferimenti Catastali Utilita' Comuni Censibili Dati di Classamento Proposti
N. Part. spec. Oper. Sez. Foglio Particella Sub. Op. Sez. Foglio Particella Sub. Z.C. Cat. Destinazione d'uso
Rendita Rendita
Rendita 1N/2N Plan.
Indirizzo Piano Scala Interno Lotto Edificio
1 C 25 1296 U D/ 6 1101 1.938,00 SI SIvia v. bachelet SNC T
Quadro D | Note Relative al Documento e Relazione Tecnica
il comune di scordia, ha concesso l'area mediante convenzione stipulata tra le parti il 13/07/2015,
giusta delib. comunale n.28 del 2015. trattasi di fabbricato in struttura metallica prefabb. e
tessuto. la presente e' firmata dal legale rappresentante dello sport club scordia alba sebastiano.
- Dichiaro di non essere nella condizione di sospensione o revoca dell'esercizio della professione.
- Dichiaro di effettuare la presentazione del presente atto su incarico di:
quale soggetto obbligato, residente in
- Dichiaro che il presente modello unico informatico di aggiornamento degli atti catastali è conforme ai documenti cartacei in originale sottoscritti da me medesimo e dal soggetto obbligato.Il Tecnico:
Codice Fiscale:
ALBA SEBASTIANO
SCORDIA (CT) - VIA BACHELET n. SNC c.a.p. 95048
Ing. ZAPPARRATA GABRIELE
ALBO DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA n. A5617
ZPPGRL83M03C351X
Riservato all'Ufficio Data __________ Protocollo ______________
Verifica eseguita in data Eseguita la registrazione Notifica eseguita in data
___________________________ ___________________________ ___________________________
___________________________ ___________________________ ___________________________
l'incaricato l'incaricato l'incaricato
1 di 5
Ufficio Provinciale di: Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI IMMOBILI URBANI compresi nell'art.10 della legge 1249/39
mod. 2NB - parte I
C.T. Sez.______ foglio_______ ple. __________ ____________
C.E.U. Sez.______ foglio_______ pla. __________ sub _________
Anno:
Di costruzione_____________ Di ristrutturazione totale ___________
______________________________________________________
______________________________________________________
Articolata in n._______ fabbricati
Comprende n._______ unità a destinazione ordinaria
Serviti da:
Raccordo ferroviario
Autostrada a Km. __________ con svincolo riservato
Strade principali a Km. __________
Scalo marittimo
Scalo aereoportuale
Altro _______________________________________________
_______________________________________________
Depurazione nell' azienda
consortile
Abbattimento fumi
Antincendio Uscite di sicurezza
Scale di emergenza
Anti - intrusione con : ____________________________
Altro _______________________________________________
_______________________________________________
1. PAVIMENTAZIONI
Piazzali _______________________________________________
_______________________________________________
Parcheggi _______________________________________________
_______________________________________________
2. SPAZI A VERDE
_______________________________________________
_______________________________________________
3. RECINZIONI
Altezza media cm. _________
Realizzata in _______________________________________________
_______________________________________________
4. ACCESSO CUSTODITO CON:
_______________________________________________
_______________________________________________
5. ALTRO
_______________________________________________
_______________________________________________
1. AREA TOTALE LORDA m² __________
della quale - coperta (escluso tettoie) m² __________
- tettoie m² __________
- deposito materiali, vasche, ecc. m² __________
- passaggi e piazzali di manovra m² __________
- parcheggio: m² ________ posti n. _________
- a verde m² __________
2. VOLUME TOTALE: m³. __________
(1) ove i fabbricati siano stati edificati in epoche diverse, i singoli riferimenti temporali devono esseri indicati nella parte II del modello
(2) fabbrica di...o stabilimento per la produzione di...oppure teatro, cinematografo, albergo, oppure ospedale, ist. di credito ecc.
A | Riferimenti Catastali del Fabbricato
B | Riferimenti Temporali (1)
C | Azienda (2)
D | Collegamenti con Infrastrutture
E | Elementi generali strutturalmente connessi
F | Sistemazioni Esterne
G | Dati Metrici Totali dell' Azienda
CATANIASCORDIA
Docfa - ver. 4.00.3000200746 06/04/16:11.09.03ZPPGRL83M03C351X
25 1296
25 1296
2016
IMPIANTO SPORTIVO
1
X 5
X X
838
758
80
3.500
2 di 5
Ufficio Provinciale di: Comune di:
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI IMMOBILI URBANI compresi nell'art.10 della legge 1249/39
mod. 2NB - parte I
1. VALUTAZIONE SOMMARIA SULLA BASE DI ELEMENTI COMPARATIVI DI VALORE O DI COSTO
Rif. (3) Natura (4) Descrizione (5) Consistenza m² - m³
Valori Unitari €/m² - €/m³ (6)
Valori Complessivi €
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
2. VALUTAZIONE SOMMARIA SULLA BASE DI METODOLOGIE DIVERSE DA QUELLE INDICATE AL PUNTO (1), PER IMMOBILI DI AZIENDE A DESTINAZIONE SINGOLARE (cave, ecc. ...)
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
VALORE COMPLESSIVO (c.t.) Va = € ___________________ (in Mgl) RENDITA CATASTALE (c.t.) = € _________________________
3. RENDITA CATASTALE PROPOSTA La rendita catastale è determinata applicando, al valore di mercato determinato, in Mgl di €, il più probabile saggio di fruttuosità 'r' calcolato al lordo delle imposte, scelto fra quelli che il mercato indica in rapporto alla specifica ubicazione e destinazione.
R.C. = Va X ______(r) (in Mgl. di €) _______________ = € _______________ c.t. = € _______________
(3) richiamare i riferimenti planimetrici; (4) inserire “S” se trattasi di suolo, “C” se costruzioni, “E” se elementi strutturalmente connessi;(5) descrivere sommariamente la destinazione d’uso dell’elemento stimato, le sue
caratteristiche costruttive e l’unità di misura utilizzata per esprimere la consistenza. Es. Tettoia in ferro (m²); Piazzale asfaltato (m²); Vasca in c.a. (m³)
(6) i valori unitari devono riferirsi all’unità di misura utilizzata per esprimere la consistenza.\
IL TECNICO
data ______________
Firma e timbro _________________
IL DICHIARANTE
data ______________
Firma ___________________
Riservato all' Ufficio
Prot. n. ______________
L' incaricato ___________________________________________
Partita n. _________________
Busta n. __________________
H Elementi Estimali Utilizzati per la Destinazione della Rendita Catastale Proposta con Riferimento all' Epoca Censuaria 1988/89
CATANIASCORDIA
Docfa - ver. 4.00.3000200746 06/04/16:11.09.03ZPPGRL83M03C351X
96,9
96,9 0,0200 1,9 1.938,00
1 C CAMPO GIOCO (MQ) 758 120,00 90.960
2 S PASSAGGI (MQ) 80 12,00 960
3 E IMP. ILLUMINAZIONE 1 5.000,00 5.000
3 di 5
Ufficio Provinciale di: Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANACONSISTENZA E CARATTERISTICHE DEGLI IMMOBILI DELL'AZIENDA
mod. 2NB - parte II
Numero o lettera di riferimento alla planimetria generale
_________________________________________________________
Numero/i della/e planimetria/e rappresentata/e:
_________________________________________________________
Sez. _______ Foglio _______ Particella _________ sub. ______
Sez. _______ Foglio _______ Particella _________ sub. ______
_________________________________________________________
Anno:
Di costruzione_____________ Di ristrutturazione totale_________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
IL TECNICO IL DICHIARANTE
data ______________ data _______________
Firma e timbro __________________ Firma _____________________
Muratura Elementi prefabbricati pesanti
Cemento armato Elementi prefabbricati leggeri
Ferro Altro ______________________
A tetto Ferro
Piana Cemento armato
Shed Mista con laterizi
A volta Legno
Altro ___________________________________________
Solai ______________________________
Tamponature ______________________________
Finestre,luci,porte ______________________________
Pavimentazione prevalente ______________________________
Rifinitura esterna pevalente ______________________________
Numero e dotazioni servizi igienici ______________________________
Per ricovero provv. di operai m² _______ Mensa m² _______
Pronto soccorso m² _______ Locali di ritrovo m² _______
Direzione tecnica m² _______ Custodia m² _______
Direzione amministrativa m² _______ (altro) m² _______
Piani fuori terra n. _______
Piani entro terra o seminterrati n. _______
Superficie coperta m² _______
Superficie totale sviluppata (lorda) m² _______
Volume totale (v.p.p.) m³ _______
Riservato all'Ufficio
Prot. n. ________________ Partita n. ________________
Busta n. ________________
L' incaricato ______________________________
A | Riferimenti Grafici del Corpo di Fabbrica o dell'Area
B | Riferimenti di Mappa del Corpo di Fabbrica o dell'Area
C | Uso prevalente del Corpo di Fabbrica o dell'Area
D | Riferimenti Temporali
E | Elementi strutturalmente connessi
F | Notizie Particolari
G | Caratteristiche Costruttive
H | Copertura
I | Altri Elementi Costruttivi e di Finitura
L | Locali Aventi Peculiari Destinazioni (ubicati nel fabbricato)
M | Dati Metrici
CATANIASCORDIA
Docfa - ver. 4.00.3000200746 06/04/16:11.09.03ZPPGRL83M03C351X
25 1296
CAMPO GIOCO
2016
X TENSOSTRUTTURA
X STRUTTURA TESSILE
STRUTTURA TESSILE
PVC
PVC
STRUTTURA TESSILE
1
758
758
3500
TENSOSTRUTTURA IN ELEMENTI
PREFABBRICATI IN ACCIAIO
4 di 5
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANAELENCO DEI SUBALTERNI ASSEGNATI
Elenco Subalterni
CATANIASCORDIA
Docfa - ver. 4.00.3000200746 06/04/16:11.09.03ZPPGRL83M03C351X
Comune Sezione Foglio Particella Tipo mappale del:
Sub. UBICAZIONE via/piazza n° civ. Piani Scala Int. Entità di Costruzione DESCRIZIONE
n. 53757 15/03/2016SCORDIA 25 1296
via v. bachelet SNC T CF1-AL IMPIANTO SPORTIVO
IL TECNICO
Protocollo data
Codice Fiscale: firma e timbro
Ing. ZAPPARRATA GABRIELE
ALBO DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI CATANIA n. A5617
ZPPGRL83M03C351X
5 di 5
Ufficio Provinciale di : Comune di :
pag.
MODELLO UNICO INFORMATICO DI AGGIORNAMENTO DEGLI ATTI CATASTALIACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANA mod. D1
CATANIAPATERNO'
Docfa - ver. 4.00.3000AG42X4 01/04/16:18.27.32
Quadro B | Dichiarazione di variazione presentata ai sensi dell'art. 1, comma 22, L. n. 208/2015
Tipo Mappale n. del Unita' a destinazione ordinaria n. Unita' in soppressione n.
speciale e particolare n. in variazione n.
beni comuni non censibili n. in costituzione n.
Causali:
Data in cui la variazione si è verificata (ultimazione dei lavori):
Documenti allegati: Mod. 1N parte I
Mod. 1N parte II
Mod. 2N parte I
Mod. 2N parte II
planimetrie
pagine elaborato planimetrico
n. n. n.
n. n. n.
Preallineamento Volture n. Variazioni n. Accatastamenti n.
Unita' afferenti con intestati n. Unita' afferenti n.
1 1
1 1
1
Quadro U | Unita' Immobiliari
Riferimenti Catastali Utilita' Comuni Censibili Dati di Classamento Proposti
N. Part. spec. Oper. Sez. Foglio Particella Sub. Op. Sez. Foglio Particella Sub. Z.C. Cat. Destinazione d'uso
Rendita Rendita
Rendita 1N/2N Plan.
Indirizzo Piano Scala Interno Lotto Edificio
1 V 82 713 U D/ 1 0104 522,00 SI SIcontrada cafaro SNC T
Quadro D | Note Relative al Documento e Relazione Tecnica
rideterminazione di rendita catastale di impianto fotovoltaico per scorporo componenti
impiantistiche che non sono piu oggetto di stima diretta, conformemente a quanto disposto dall'art.
1, comme 2 della legge 28 dicembre 2015, n. 208. documento firmato da paolo lugiato legale
rappresentante rete rinnovabile srl
- Dichiaro di non essere nella condizione di sospensione o revoca dell'esercizio della professione.
- Dichiaro di effettuare la presentazione del presente atto su incarico di:
quale soggetto obbligato, residente in
- Dichiaro che il presente modello unico informatico di aggiornamento degli atti catastali è conforme ai documenti cartacei in originale sottoscritti da me medesimo e dal soggetto obbligato.Il Tecnico:
Codice Fiscale:
LUGIATO PAOLO
ROVERETO (TN) - PIAZZA MANIFATTURA n. 00001 c.a.p. 38068Indirizzo PEC: [email protected]
Geom. TOCCO GIOSUE
ALBO DEI GEOMETRI DELLA PROVINCIA DI PALERMO n. 4182
TCCGSI71H30L131W
Riservato all'Ufficio Data __________ Protocollo ______________
Verifica eseguita in data Eseguita la registrazione Notifica eseguita in data
___________________________ ___________________________ ___________________________
___________________________ ___________________________ ___________________________
l'incaricato l'incaricato l'incaricato
1 di 4
Ufficio Provinciale di: Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI IMMOBILI URBANI compresi nell'art.10 della legge 1249/39
mod. 2NB - parte I
C.T. Sez.______ foglio_______ ple. __________ ____________
C.E.U. Sez.______ foglio_______ pla. __________ sub _________
Anno:
Di costruzione_____________ Di ristrutturazione totale ___________
______________________________________________________
______________________________________________________
Articolata in n._______ fabbricati
Comprende n._______ unità a destinazione ordinaria
Serviti da:
Raccordo ferroviario
Autostrada a Km. __________ con svincolo riservato
Strade principali a Km. __________
Scalo marittimo
Scalo aereoportuale
Altro _______________________________________________
_______________________________________________
Depurazione nell' azienda
consortile
Abbattimento fumi
Antincendio Uscite di sicurezza
Scale di emergenza
Anti - intrusione con : ____________________________
Altro _______________________________________________
_______________________________________________
1. PAVIMENTAZIONI
Piazzali _______________________________________________
_______________________________________________
Parcheggi _______________________________________________
_______________________________________________
2. SPAZI A VERDE
_______________________________________________
_______________________________________________
3. RECINZIONI
Altezza media cm. _________
Realizzata in _______________________________________________
_______________________________________________
4. ACCESSO CUSTODITO CON:
_______________________________________________
_______________________________________________
5. ALTRO
_______________________________________________
_______________________________________________
1. AREA TOTALE LORDA m² __________
della quale - coperta (escluso tettoie) m² __________
- tettoie m² __________
- deposito materiali, vasche, ecc. m² __________
- passaggi e piazzali di manovra m² __________
- parcheggio: m² ________ posti n. _________
- a verde m² __________
2. VOLUME TOTALE: m³. __________
(1) ove i fabbricati siano stati edificati in epoche diverse, i singoli riferimenti temporali devono esseri indicati nella parte II del modello
(2) fabbrica di...o stabilimento per la produzione di...oppure teatro, cinematografo, albergo, oppure ospedale, ist. di credito ecc.
A | Riferimenti Catastali del Fabbricato
B | Riferimenti Temporali (1)
C | Azienda (2)
D | Collegamenti con Infrastrutture
E | Elementi generali strutturalmente connessi
F | Sistemazioni Esterne
G | Dati Metrici Totali dell' Azienda
CATANIAPATERNO'
Docfa - ver. 4.00.3000AG42X4 01/04/16:18.27.32TCCGSI71H30L131W
82 713
82 713
2013
PARCO FOTOVOLTAICO 998 KWP
1
X 15
X 5
X ALLARME SONORO
X ANTINTRUSIONE
STABILIZZATI
VEGETAZIONE SPONTANEA
RECINZIONE METALLICA
1
1
1
2 di 4
Ufficio Provinciale di: Comune di:
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANADICHIARAZIONE DI IMMOBILI URBANI compresi nell'art.10 della legge 1249/39
mod. 2NB - parte I
1. VALUTAZIONE SOMMARIA SULLA BASE DI ELEMENTI COMPARATIVI DI VALORE O DI COSTO
Rif. (3) Natura (4) Descrizione (5) Consistenza m² - m³
Valori Unitari €/m² - €/m³ (6)
Valori Complessivi €
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
2. VALUTAZIONE SOMMARIA SULLA BASE DI METODOLOGIE DIVERSE DA QUELLE INDICATE AL PUNTO (1), PER IMMOBILI DI AZIENDE A DESTINAZIONE SINGOLARE (cave, ecc. ...)
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
_____________________________________________________________________________________________________________________
VALORE COMPLESSIVO (c.t.) Va = € ___________________ (in Mgl) RENDITA CATASTALE (c.t.) = € _________________________
3. RENDITA CATASTALE PROPOSTA La rendita catastale è determinata applicando, al valore di mercato determinato, in Mgl di €, il più probabile saggio di fruttuosità 'r' calcolato al lordo delle imposte, scelto fra quelli che il mercato indica in rapporto alla specifica ubicazione e destinazione.
R.C. = Va X ______(r) (in Mgl. di €) _______________ = € _______________ c.t. = € _______________
(3) richiamare i riferimenti planimetrici; (4) inserire “S” se trattasi di suolo, “C” se costruzioni, “E” se elementi strutturalmente connessi;(5) descrivere sommariamente la destinazione d’uso dell’elemento stimato, le sue
caratteristiche costruttive e l’unità di misura utilizzata per esprimere la consistenza. Es. Tettoia in ferro (m²); Piazzale asfaltato (m²); Vasca in c.a. (m³)
(6) i valori unitari devono riferirsi all’unità di misura utilizzata per esprimere la consistenza.\
IL TECNICO
data ______________
Firma e timbro _________________
IL DICHIARANTE
data ______________
Firma ___________________
Riservato all' Ufficio
Prot. n. ______________
L' incaricato ___________________________________________
Partita n. _________________
Busta n. __________________
H Elementi Estimali Utilizzati per la Destinazione della Rendita Catastale Proposta con Riferimento all' Epoca Censuaria 1988/89
CATANIAPATERNO'
Docfa - ver. 4.00.3000AG42X4 01/04/16:18.27.32TCCGSI71H30L131W
26,1
26,1 0,0200 0,5 522,00
1 E VIDEO SORVEGLIANZA 1 13.000,00 13.000
2 E ANTINTRUSIONE 1 13.133,62 13.134
3 di 4
Ufficio Provinciale di: Comune di :
pag.
ACCERTAMENTO DELLA PROPRIETA' IMMOBILIARE URBANACONSISTENZA E CARATTERISTICHE DEGLI IMMOBILI DELL'AZIENDA
mod. 2NB - parte II
Numero o lettera di riferimento alla planimetria generale
_________________________________________________________
Numero/i della/e planimetria/e rappresentata/e:
_________________________________________________________
Sez. _______ Foglio _______ Particella _________ sub. ______
Sez. _______ Foglio _______ Particella _________ sub. ______
_________________________________________________________
Anno:
Di costruzione_____________ Di ristrutturazione totale_________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
_________________________________________________________
IL TECNICO IL DICHIARANTE
data ______________ data _______________
Firma e timbro __________________ Firma _____________________
Muratura Elementi prefabbricati pesanti
Cemento armato Elementi prefabbricati leggeri
Ferro Altro ______________________
A tetto Ferro
Piana Cemento armato
Shed Mista con laterizi
A volta Legno
Altro ___________________________________________
Solai ______________________________
Tamponature ______________________________
Finestre,luci,porte ______________________________
Pavimentazione prevalente ______________________________
Rifinitura esterna pevalente ______________________________
Numero e dotazioni servizi igienici ______________________________
Per ricovero provv. di operai m² _______ Mensa m² _______
Pronto soccorso m² _______ Locali di ritrovo m² _______
Direzione tecnica m² _______ Custodia m² _______
Direzione amministrativa m² _______ (altro) m² _______
Piani fuori terra n. _______
Piani entro terra o seminterrati n. _______
Superficie coperta m² _______
Superficie totale sviluppata (lorda) m² _______
Volume totale (v.p.p.) m³ _______
Riservato all'Ufficio
Prot. n. ________________ Partita n. ________________
Busta n. ________________
L' incaricato ______________________________
A | Riferimenti Grafici del Corpo di Fabbrica o dell'Area
B | Riferimenti di Mappa del Corpo di Fabbrica o dell'Area
C | Uso prevalente del Corpo di Fabbrica o dell'Area
D | Riferimenti Temporali
E | Elementi strutturalmente connessi
F | Notizie Particolari
G | Caratteristiche Costruttive
H | Copertura
I | Altri Elementi Costruttivi e di Finitura
L | Locali Aventi Peculiari Destinazioni (ubicati nel fabbricato)
M | Dati Metrici
CATANIAPATERNO'
Docfa - ver. 4.00.3000AG42X4 01/04/16:18.27.32TCCGSI71H30L131W
82 713
VIDEOSORVEGLIANZA ANTINTRUSION
2013
X NESSUNO
X NESSUNA
INESISTENTE
1
1
1
1
LA SUPERFICIE DI 1 E FITTIZIA
TRATTASI DI IMPIANTO DI
VIDEOSORVEGLIANZA E ANTINTRUSIONE
INERENTE IL PARCO FOTOVOLTAICO. I
PANNELLI SONO STATI ESCLUSI DAL
CLLASSAMENTO CONFORMEMENTE A QUANTO
PREVISTO DALLA CIRCOLARE 2/E DEL
01/02/2016
4 di 4
Data: 06/04/2016 - Ora: 15.00.18 Operatore: NCLGTN66B16C351G Pag: 1
Visura storica per immobile
Situazione degli atti informatizzati dall'impianto meccanografico al 06/04/2016
Stampa ad esclusivo uso interno dell'ufficio - Assistenza all'utenza e qualita dei servizi - URP - non sono consentiti altri usi
Comune di PATERNO` ( Codice: G371) - Provincia di CATANIA - Catasto Fabbricati
Sezione Foglio Particella SubUrbana
82 713
INTESTATI
1 RETE RINNOVABILE S.R.L. con sede in ROVERETO 10736181008 (1s) Proprieta` superficiaria per 1/12 TERNA - RETE ELETTRICA NAZIONALE SOCIETA PER
AZIONI con sede in ROMA05779661007* (1t) Proprieta` per l`area 1000/1000
STADIO 5 Unità immobiliare dal 05/04/2016
Zona Micro Categoria Classe Consistenza Superficie RenditaCens. Zona Catastale D/1 Euro 522,00
Dati derivanti da VARIAZIONE del 05/04/2016 n. 21785.1/2016 in atti dal 05/04/2016 (protocollo n. CT0066657) RIDETERMINAZIONEDELLA RENDITA AI SENSI DELL`ART. 1, COMMA 22, L.N. 208/15
Indirizzo CONTRADA CAFARO SNC piano: T; Annotazioni classamento e rendita proposti (D.M. 701/94)Riserve 1 Atti passaggi intermedi non esistenti
STADIO 4 Situazione dell'unità immobiliare dal 05/03/2015
Zona Micro Categoria Classe Consistenza Superficie RenditaCens. Zona Catastale D/1 Euro 28.942,00
Dati derivanti da VARIAZIONE del 05/03/2015 n. 16030.1/2015 in atti dal 05/03/2015 (protocollo n. CT0054046) ANNOTAZIONE PERCONTENZIOSO
Indirizzo , CONTRADA CAFARO SNC piano: T; Notifica Partita Mod.58effettuata con prot. n. CT0428659/2014 del 11/11/14 - -Annotazioni di stadio: proposto ricorso innanzi alla ctp, prot. n. ct0025093 del 02/02/2015Riserve 1 Atti passaggi intermedi non esistenti
STADIO 3 Situazione dell'unità immobiliare dal 31/10/2014
Zona Micro Categoria Classe Consistenza Superficie RenditaCens. Zona Catastale D/1 Euro 28.942,00
Dati derivanti da VARIAZIONE NEL CLASSAMENTO del 31/10/2014 n. 222427.1/2014 in atti dal 31/10/2014 (protocollo n. CT0420697)VARIAZIONE DI CLASSAMENTO
Segue
In fase di controllo di accettazione di un documento Docfa, vengono riportate a video tutte le
possibili incongruenze a fronte del documento in oggetto.
Il check-list è suddiviso in 3 distinte aree di controllo per un totale di 65 possibili incongruenze:
Controlli catastali (28 tipologie di possibili incongruenze)
Controlli elaborato (16 tipologie di possibili incongruenze)
Controlli planimetrici (21 tipologie di possibili incongruenze)
Se l’operatore ritiene necessario indicare uno o più incongruenze tra quelle disponibili ne dà
segnalazione apponendo il check in relazione ad una o più tipologia di errori, inserendo anche
una descrizione sintetica per meglio motivare l’incongruenza riscontrata.
Se il documento Docfa che si sta trattando è stato in precedenza oggetto di rifiuto il sistema
provvede a visualizzare i motivi del suddetto rifiuto, così da permette all’operatore di verificare
se sono state apportate le modifiche necessarie da parte del Professionista.
Check-list incongruenze pratiche Docfa
1) Intestazioni relative ai soggetti espresse non coerentemente alle normative vigenti
2) Assenza in banca dati dell’unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione agli atti
3) Errata indicazione degli estremi del tipo mappale
4) Errata indicazione della causale di dichiarazione della variazione
5) Utilizzo di causale non codificata in presenza di causale codificata
6) Errata attribuzione degli identificativi e della zona censuaria e/o della sezione
7) Errata redazione dei modelli di preallineamento
8) Incongruenza tra n. piani dichiarati nel modello D1 e nel modello 1N
9) Mancanza del collegamento dell’unità immobiliare con l’utilità comune censibile
10) Modello 3SPC incompleto o errato per quote
11) Modello 3SPC incompleto o errato per titoli
12) Modello 3SPC incompleto o errato per intestatari - incoerenza tra la ditta dichiarata al catasto fabbricati e terreni
13) Modello 3SPC incompleto o errato per Codice Fiscale
14) Modello 3SPC incompleto o errato per assenza di riferimenti al lotto precedente
1° Check-list (Controlli catastali)
15) Omessa descrizione del/i subalterno/i (Elenco subalterni)
16) Errata indicazione dell'unità immobiliare a cui è asservito il bene comune censibile
17) Subalterno/i soppresso/i inesistenti in banca dati
18) Subalterno/i costituito/i già esistente in banca dati
19) Assenza di relazione tecnica (quando prevista)
20) Mancata compilazione dei campi obbligatori richiamati nei modelli di dichiarazione Docfa
21) Omessa presentazione dell’elaborato planimetrico previsto per questa tipologia di documento
22) Mancato o errato pagamento dei tributi catastali o errata esenzione dei tributi
23) Errata compilazione dei subalterni
24) Soggetto dichiarante non avente titolo
25) Autocertificazione assente
26) Autocertificazione non congruente
27) Classamento non coerente con quello presente in banca dati in relazione alla causale di variazione indicata
28) La rendita proposta non risulta coerente con le finalità previste dalla legge
1° Check-list (Controlli catastali)
1) Elaborato con immagini raster o vettoriali non leggibili
2) Inesatta redazione dell’elaborato planimetrico e/o dell’elenco subalterni
3) Errata rappresentazione dell’esposizione grafica dell’elaborato planimetrico
4) Sagoma della particella non corrispondente a quella di catasto terreni presente in banca dati (in assenza di tipo
mappale)
5) Sagoma della particella non corrispondente al tipo mappale
6) Errata indicazione dei subalterni rispetto a quelli attribuiti nelle singole planimetrie
7) Indicazione nell’elaborato planimetrico di elementi architettonici o informazioni che non sono di stretta
pertinenza della planimetria stessa
8) Sagoma della geometria urbana e/o delle pertinenze esterne esclusive non corrispondenti con quella dichiarata
nelle planimetrie delle corrispondenti unità immobiliari
9) Mancata indicazione del simbolo di orientamento nell’elaborato planimetrico
10) Errata indicazione dei piani nell’elaborato planimetrico
11) Presenza dei nomi dei confinanti nell’elaborato planimetrico
2° Check-list (Controlli elaborato)
12) Assenza della definizione del perimetro dei beni comuni non censibili
13) Assenza della definizione del perimetro delle unità immobiliari dichiarate con le categorie fittizie
14) Assenza della definizione del perimetro delle attinenze scoperte nell’elaborato planimetrico
15) Assenza dell’indicazione del toponimo o toponimo diverso da quello dichiarato nel modello D1 nell’elaborato
planimetrico
16) Utilizzo di diverse scale di rappresentazione in una singola scheda dell’elaborato planimetrico
2° Check-list (Controlli elaborato)
1) Immagini raster o vettoriali non leggibili
2) Errata rappresentazione dell’esposizione grafica
3) Sagoma totale delle unità costituite non corrispondente a quella presente in banca dati nei casi di variazione
4) Sagoma della particella non corrispondente al tipo mappale (nei soli casi di mappale intero)
5) Indicazione nella planimetria catastale di elementi architettonici o informazioni che non sono di stretta
pertinenza della planimetria stessa
6) Inesatta indicazione dei subalterni
7) Mancata indicazione del simbolo di orientamento
8) Errata indicazione dei piani
9) Presenza dei nomi dei confinanti
10) Assenza della definizione del perimetro delle attinenze scoperte
11) Utilizzo di diverse scale di rappresentazione in una singola scheda
12) Mancata indicazione dell’altezza dei vani
13) Mancata indicazione della destinazione dei locali accessori
3° Check-list (Controlli planimetrici)
14) Errata indicazione della scala di rappresentazione
15) Errata rappresentazione della corte esclusiva
16) Perimetro di unità immobiliari, o loro porzioni, non completamente definito (superfici aperte o tagliate per
mancanza di spazio per la rappresentazione)
17) Assenza dell’indicazione del toponimo o toponimo diverso da quello dichiarato nel modello D1
18) Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformità con quanto disposto dal DPR 138/98 -
Errata indicazione della tipologia
19) Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformità con quanto disposto dal DPR 138/98 -
Errato calcolo grafico delle superfici
20) Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformità con quanto disposto dal DPR 138/98 -
Errata indicazione delle altezze
21) Planimetrie dell’unità immobiliare non conformi a quelle presenti in banca dati in relazione alla causale di
variazione indicata
3° Check-list (Controlli planimetrici)
Intestazioni relative ai soggetti espresse non coerentemente alle normative vigenti
I riferimenti della ditta da intestare sono incompleti e non accettabili in Anagrafe Tributaria. Servono NOME,
COGNOME, DATA E LUOGO DI NASCITA, CODICE FISCALE.
Nel Quadro D occorre riportare tutti i dati del titolo di proprietà del dichiarante compreso la data e il numero di
registrazione dell’atto citato.
Seguire la continuità storica della ditta registrata in atti al Catasto Terreni e quindi aggiornare la ditta
successivamente con una voltura catastale.
In considerazione che gli elementi di sintesi posti alla base dell'accertamento della rendita delle unità immobiliare
confluiscono nell'atto di accertamento si invita al recupero dei codici fiscali nelle intestazioni a supporto della
notifica attività di classamento.
Riportare nel campo ESTREMI l'atto o il contratto (entrambi devono essere registrati) comprovante il DIRITTO DI
SUPERFICIE (a tal proposito non viene infatti indicato alcuna RISERVA CATASTALE al diritto di superficie).
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Assenza in banca dati dell’unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione agli atti
I BCNC si giustificano nei casi di aree o locali condominiali, esempio: vano scala comune, locali tecnici
condominiali, corsie di manovra per autorimesse, vialetti e aree a verde condominiali, etc. Nel caso in questione
non si ravvedono porzioni di immobile riconducibili a beni di natura condominiale.
Le pertinenze fisicamente separate agli edifici abitativi tipo garage, cantina, tettoia (anche se ubicati sullo stesso
lotto di proprietà) devono avere autonoma classificazione catastale.
Secondo i casi si può considerare unità immobiliare monofamiliare sia un edificio singolo sia ogni unità immobiliare
che costituisca una autonoma porzione terra-cielo di edificio facente parte di un aggregato edilizio.
Omessa presentazione del Tipo Mappale per ampliamento da presentare per l'aggiornamento cartografico della
particella al Catasto Terreni (procedura PREGEO).
Le operazioni di VARIAZIONE (V) e SOPPRESSIONE (S) sono formalmente incompatibili tra loro all'interno di uno
stesso documento Docfa. Trattare con due distinti documenti Docfa e appropriate causali di variazione.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Assenza in banca dati dell’unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione agli atti
Non si evince alcuna variazione grafica della consistenza del BCNC né tanto meno degli altri subalterni presenti
nell'elaborato planimetrico già in atti.
L'area individuata con il nuovo subalterno deve essere staccata con tipo di frazionamento e identificata con una
particella distinta in quanto trattasi di sede stradale ubicata fuori dal lotto edificato.
Dal confronto tra le due planimetrie proposte con quelle agli atti non si riscontra alcuna correlazione tra le due
uu.i.iuu. in soppressione. Trattare con separati documenti Docfa.
Attendere l'esito dell'istanza in autotutela presentata a questo Ufficio in quanto al protocollo non risulta ancora
esitata.
Aggiornare la mappa con tipo mappale. Non potendo verificare d’ufficio l'ubicazione dell'immobile nel contesto
della particella, dichiarare eventualmente in relazione che l'ampliamento rientra nella sagoma già riportata in
mappa.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Assenza in banca dati dell’unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione agli atti
Trattasi di abitazione in villino con annesso garage e deposito. Pertanto quello che è stato erroneamente definito
come BCNC è in realtà un’area di pertinenza esclusiva all'abitazione a cui va accorpata e calcolata con il poligono F
(DPR 138-98).
La causale di variazione utilizzata non segue la continuità storica per ciascuna delle unità immobiliari trattate in
soppressione. Compilare distinti documenti Docfa con le appropriate causali.
Pratica annullata in quanto collegata ad altra pratica in precedenza sospesa.
La sagoma del lotto della particella trattata nella mappa del Catasto Terreni non coincide con quella riportata nelle
planimetrie catastali.
L’immobile trattato ha forma e consistenza diversa da quella proposta con il presente docfa. ATTENZIONARE bene
le planimetria catastale agli atti e le relative visure catastali.
Quando all'interno di una particella si deve censire una sola u.i.u., bisogna identificarla con il solo numero di
particella senza attribuire alcun subalterno.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Assenza in banca dati dell’unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione agli atti
Per la causale FUSIONE i soggetti intestati delle diverse unità immobiliari trattate devono essere omogeni nei diritti
e nelle quote. Procedere prima con l’allineamento delle intestazioni previa voltura o istanza.
La particella 346 (ex FR) non risulta tra quelle pubblicate in G.U.. Utilizzare la causale ordinaria aggiungendo nella
relazione tecnica la frase «atto presentato ai sensi dell'art. 13 comma 14-ter del decreto legge n. 201 del 2011».
La planimetria catastale non risulta essere stata presentata su supporto cartaceo al momento della prima
dichiarazione. Vedi la busta Mod. 58 - partita n. XYZ.
L'immobile è già stato oggetto di accertamento da parte dell'Ufficio che ha verificato l'ultimazione della u.i.u.,
variando il classamento proposto e notificato con avviso prot. n. XXXXXX/AAAA.
ATTENZIONE verificare la continuità storica della ditta intestataria dell'immobile in soppressione con quelle
successivamente costituite.
Poiché al Catasto Terreni manca il collegamento con la ditta (Ente Urbano), riportare nel campo ESTREMI i dati
completi del titolo di proprietà della ditta a cui si sta intestando l'immobile.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Assenza in banca dati dell’unità immobiliare in trattazione o sua incoerenza con la documentazione agli atti
Rendita presunta attribuita ai sensi dell'art. 19, comma 10, del dl 78/2010. Da accertamento con sopralluogo del
7/12/2011 e relativa documentazione fotografica per l'immobile è stato verificato l'obbligo di accatastamento.
Eventuale richiesta di riesame in autotutela dell’avviso di accertamento deve essere debitamente motivata e
corredata da idonea documentazione (vedi pag. 9 della Circolare n. 7 del 2011).
Rendita presunta attribuita ai sensi dell'art. 19, comma 10, del dl 78/2010. Da accertamento con sopralluogo del
7/12/2011 e relativa documentazione fotografica l'immobile non risultava collabente. Presentare richiesta di
riesame in autotutela dell’avviso di accertamento debitamente motivata e corredata da idonea documentazione
(vedi pag. 9 della Circolare n. 7 del 2011).
Visti gli errori commessi (oltre al foglio errato è stata anche erroneamente indicata un'altra ditta) sopprimere con
procedura Docfa le uiu erroneamente costituite utilizzando la causale “Altre” con la seguente dizione
<<SOPPRESSIONE ERRATA DICHIARAZIONE>> e successivamente presentare un nuovo Docfa (con il numero di
foglio e la ditta intestataria corretti).
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Errata indicazione degli estremi del tipo mappale
Il numero di protocollo del tipo mappale indicato nel quadro relativo all’elenco subalterni è errato e diverso da
quello indicato nel Quadro A.
Indicare nel Quadro A posto a pag. 1, il numero di protocollo e la data di presentazione del tipo mappale.
Errata indicazione della causale di dichiarazione della variazione
Utilizzare le causali già previste nel pacchetto Docfa senza utilizzare la tipologia di causale ALTRE.
Utilizzare la tipologia di documento ''Dichiarazione ordinaria'' e non ''Fabbricato mai dichiarato - art. 2, comma 36,
DL n. 262/06'' in quanto la particella non è stata oggetto di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale per i FMD.
Utilizzare la causale DIVISIONE in quanto in questo caso le due unità immobiliari derivate sono redditualmente
autonome.
Cambio di destinazione d'uso da ABITAZIONE ad UFFICIO e non da A/2 a A/10 (va cioè specificato con la
descrizione della destinazione e non con la categoria catastale).
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Errata indicazione della causale di dichiarazione della variazione
Nella causale di AMPLIAMENTO non sono compresi gli interventi edilizi atti al riutilizzo di superfici esistenti
Per AMPLIAMENTO si deve intendere un intervento di nuova costruzione realizzato su manufatti esistenti,
esternamente alla loro sagoma, in aderenza o in sopraelevazione con ampliamento volumetrico tipo la chiusura di
porticati, verande e terrazzi coperti.
Necessita utilizzare la causale Unità Afferenti con l’opzione “Altro” con la seguente dizione <<DICHIARAZIONE
BCNC>>. Attenzione se il costituendo BCNC sarà oggetto di trasferimento al confinante lotto, necessita presentare
un tipo di frazionamento (PREGEO) individuando l’area con un nuovo numero di particella.
Utilizzare la causale “Altre” con la seguente dizione << SOPPR. PER EDIF. PART.LLA 9254 >> specificando meglio nel
Quadro D (relazione tecnica).
Utilizzare la causale “Altre” con la seguente dizione << DICHIARAZIONE UIU ART 19 DL 78/2010 >> sopprimendo i
subalterni assegnati d'ufficio e dichiarando le uu.ii.uu. con nuovi subalterni.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Errata indicazione della causale di dichiarazione della variazione
Necessita utilizzare la causale Unità Afferenti con l’opzione “Altro” con la seguente dizione <<DICHIARAZIONE
BCNC>>. Attenzione se il costituendo BCNC sarà oggetto di trasferimento al confinante lotto, necessita presentare
un tipo di frazionamento (PREGEO) individuando l’area con un nuovo numero di particella.
Utilizzare la causale “Altre” con la seguente dizione << SOPPR. PER EDIF. PART.LLA XYZ >> specificando meglio nel
Quadro D (relazione tecnica).
Utilizzare la causale “Altre” con la seguente dizione << DICHIARAZIONE UIU ART 19 DL 78/2010 >> sopprimendo i
subalterni assegnati d'ufficio e dichiarando le uu.ii.uu. con nuovi subalterni.
Trattasi di DIVERSA DISTRIBUZIONE DEGLI SPAZI INTERNI. Dalla planimetria allegata al Docfa si evince infatti una
maggiore consistenza del numero di vani rispetto a quella registrata in atti al censuario.
Nell’ipotesi in cui contestualmente alla variazione toponomastica è presentata una planimetria, in sostituzione di
quella già registrata negli atti catastali, al fine di una migliore identificazione, ovvero per l’aggiornamento
dell’indirizzo associato alla UIU, è possibile utilizzare la causale “Altre”, specificando la seguente dizione: “PER
MIGLIORE IDENTIFICAZIONE PLANIM” (vedi allegato 3 alla Circolare n. 2 del 7/8/2012).
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Errata indicazione della causale di dichiarazione della variazione
Utilizzare la causale Unità Afferenti con l’opzione “Altro” unitamente alla declaratoria DICHIARAZIONE BCNC.
Attenzione se il costituendo BCNC sarà oggetto di trasferimento al confinante lotto, necessita presentare un tipo di
frazionamento (PREGEO) individuando l’area con un nuovo numero di particella.
Utilizzare la causale di variazione ALTRE unitamente alla declaratoria SOPPRESSIONE PER DUPLICAZIONE.
La causale DEMOLIZIONE TOTALE prevede la costituzione di un'area urbana F/1 con l'assegnazione di un nuovo e
distinto numero di particella previa presentazione di un tipo mappale.
Utilizzare la causale di variazione ALTRE unitamente alla declaratoria DICHIARAZIONE DI PORZIONE DI U. I. (nota
prot. 15232 del 21 febbraio 2002).
Utilizzare la causale di variazione ALTRE unitamente alla declaratoria FRAZ. CON CAMBIO DI DESTINAZIONE
(Circolare n. 1-T del 3-1-2006).
Utilizzare la causale di variazione ALTRE unitamente alla declaratoria FUSIONE CON CAMBIO DI DESTINAZIONE
(Circolare n. 1-T del 3-1-2006).
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Utilizzo di causale non codificata in presenza di causale codificata
Utilizzare le causali già proposte e indicate nel programma Docfa senza dover ricorrere a quelle codificate in
stringhe e che vanno utilizzate solo ed esclusivamente quando risultano essere incompatibili tra loro.
Al fine di una corretta identificazione delle cause di variazione codificate, a supporto alle attività di accertamento
in Back-Office, le stringhe devono essere digitate separate tra loro da uno spazio, senza aggiungere alcun punto,
virgola o trattino.
Errata attribuzione degli identificativi e della zona censuaria e/o della sezione
Nel mod. 1NB - parte I la particella da indicare è 1533 e non 1532.
Per le uu.ii.uu. ricadenti nel Comune di Catania – San Giovanni Galermo occorre aggiungere la zona censuaria 002.
Omessa descrizione del/i subalterno/i (Elenco subalterni)
L'elaborato planimetrico deve essere sempre accompagnato da un elenco dei subalterni (anche in presenza di
particella intera senza subalterno o in presenza di un solo subalterno).
La descrizione dei BCNC è incompleta. Manca per l'appunto la descrizione (tipo: vano scala, vano ascensore,
vialetto comune, androne, ecc.) e l'indicazione dei subalterni a cui sono comuni.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Assenza di relazione tecnica (quando prevista)
Riportare nel Quadro D i dati completi del dichiarante: cognome, nome e codice fiscale, specificando la qualifica
e/o carica rappresentativa dell’ente e/o società proprietaria dell'immobile.
Riportare nel Quadro D i dati completi del dichiarante: COGNOME, NOME e CODICE FISCALE; per l'esatta
individuazione della persona dichiarante all'Anagrafe Tributaria utile ai fini di eventuali notifiche e/o comunicazioni
d'ufficio.
Nel campo dei DATI DEL DICHIARANTE occorre inserire solo il COGNOME e il NOME così come riportato nelle
caselle del programma Docfa.
Dichiarazione deve essere resa ai sensi del DM 26/7/2012 e occorre allegare l'autocertificazione nel previsto
campo degli allegati per la ruralità e non come allegati generici.
Allegare relazione con data e firma, riportante lo stato dei luoghi, con documentazione fotografica; allegare
autocertificazione, resa dal dichiarante, ai sensi degli artt. 47 e 76 del decreto del 28/12/2000, n. 445, attestante
l’assenza di luce, acqua e gas.
Indicare nel Quadro D la data (gg-mm-aaaa) in cui sono stati persi i requisiti di ruralità.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Assenza di relazione tecnica (quando prevista)
Riportare nel Quadro D i dati completi del dichiarante: cognome, nome e codice fiscale, specificando la qualifica
e/o carica rappresentativa dell’ente e/o società proprietaria dell'immobile.
Per le uu.ii.uu. da dichiararsi in corso di costruzione (ctg F/3) occorre relazione tecnica sintetica descrittiva dello
stato dei luoghi (Quadro D).
Mancata compilazione dei campi obbligatori richiamati nei modelli di dichiarazione Docfa
I dati dei titoli di proprietà devono essere obbligatoriamente riportati e inseriti nel campo ESTREMI del programma
Docfa senza alcun obbligo o bisogno di richiamo e citazione nel Quadro D (relazione tecnica).
Omessa presentazione dell'elaborato planimetrico previsto per questa tipologia di documento
Quando si costituito BCNC occorre presentare anche l'elaborato planimetrico e l'elenco subalterni.
Aggiornare l’elaborato planimetrico presente in atti.
L'attuale elaborato planimetrico agli atti è costituito da più schede con la rappresentazione di più piani dell'intero
stabile.
L'elaborato planimetrico e l'elenco dei subalterni (con relativa descrizione) vanno aggiornati nella completezza di
tutte le schede o piani e subalterni (compresi i BCNC, BCC e tutti i subalterni sia soppressi che costituiti o variati).
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Mancato o errato pagamento dei tributi catastali o errata esenzione dei tributi
La causale VARIAZIONE TOPONOMASTICA in abbinamento alla presentazione di una nuova planimetria già
presente in atti (e comunque facoltativo) è soggetta al pagamento del tributo catastale.
L‘art. unico della L. 15-5-1954 n. 228 contempla solo gli enti Regione, anche se a statuto autonomo, le Provincie, i
Comuni e gli Enti di beneficenza.
L'AVIS, riconosciuta con Legge 20/02/1950 n. 49, è un ente privato (e non un ente pubblico) con personalità
giuridica e finalità pubblica, e concorre ai fini del Servizio sanitario nazionale in favore della collettività. È
un'associazione privata, senza scopo di lucro, che persegue un fine di interesse pubblico.
Anche per le uu.ii.uu. censite nelle categorie fittizie è dovuto il pagamento del tributo catastale.
Autocertificazione assente
L’autocertificazione per il riconoscimento della ruralità redatta utilizzando il modello C di cui al Decreto del
Ministro dell’Economia e delle Finanze 26/7/2012 deve essere allegata nello specifico campo previsto dal
programma Docfa.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Autocertificazione assente
L’autocertificazione per il riconoscimento della ruralità redatta utilizzando il modello C di cui al Decreto del
Ministro dell’Economia e delle Finanze 26/7/2012 deve essere allegata nello specifico campo previsto dal
programma Docfa e non nel campo allegati generici.
Autocertificazione non congruente
L'autocertificazione non è compilata in tutte le sue parti. Alcune informazioni e dati obbligatori non vengono citati.
La scansione dell'autocertificazione allegata (fotografie, documento di riconoscimento, relazione asseverata) è
scarsa e poco leggibile.
La relazione asseverata del tecnico allegata al Docfa deve essere timbrata e firmata.
Relazionare in maniera sintetica ma più dettagliata lo stato di consistenza o manutenzione dei fabbricati dichiarati
collabenti tralasciando le altre considerazioni fatte e di poca rilevanza catastale.
La dichiarazione dello stato di collabente deve essere valutata e attestata personalmente dal professionista senza
rimandare alla dichiarazione fatta dalla ditta proprietaria così come sembra essere indicato nella relazione tecnica.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Autocertificazione non congruente
Specificare dettagliatamente le carenze strutturali dell’immobile tale da giustificare lo stato di COLLABENTE. La
mancanza di infissi o allacci idrici-elettrici non sono una prerogativa dello stato di collabente. Esempio i magazzini
agricoli se pur privi di infissi o allacci vari vengono comunque censiti in categoria C/2.
Relazione tecnica e documentazione fotografica poco dettagliata. Specificare dettagliatamente le carenze
strutturali dell’immobile tale da giustificare lo stato di COLLABENTE (concetto diverso da SALUBRITÀ).
Un'immobile privo di impianti e rifiniture non è sufficiente a giustificarne lo stato di collabente.
Classamento non coerente con quello presente in banca dati in relazione alla causale di variazione indicata
Confermare la stessa categoria e classe già in atti. La causale di variazione non giustifica il notevole abbattimento
di rendita catastale proposta in virtù anche di quanto già accertato e verificato dall’ufficio con sopralluogo.
La rendita proposta non risulta coerente con le finalità previste dalla legge
In qualità di porzione di u.i.u. il classamento (ctg e classe) deve essere uguale in tutte le due porzioni.
La categoria A/5 è stata eliminata dal quadro generale delle tariffe con Circolare n. 5/371100 del 14 marzo 1992
della Direzione Generale del Catasto.
Esempi note di sospensione (Controlli catastali)
Immagini raster o vettoriali non leggibili
Aumentare la dimensione dei caratteri delle parole scritte nel disegno in quanto piccoli e poco leggibili soprattutto
l'altezza dei vari locali e i riferimenti dei confini del lotto. Fare sempre prima una prova di stampa per verificare la
leggibilità del disegno.
Errata rappresentazione dell'esposizione grafica
Tutte le pareti delle unità immobiliari, anche quelle in comune con altre uu.ii.uu. o confinanti con terrapieni,
devono essere sempre rappresentate per il loro intero spessore con linea continua (Circolare n. 4 del 2009).
Nelle planimetrie delle unità immobiliari urbane è sempre necessario indicare lo spessore dei muri, in quanto
determinante al fine del calcolo della superficie catastale; qualora sussistano oggettive difficoltà nella misurazione
di tali spessori ed in particolare dei muri delimitanti le unità immobiliari contigue, il tecnico ne stima la
dimensione, riportandola nella planimetria. Tale circostanza è menzionata nella relazione tecnica (Circolare n. 4 del
2009).
Tutte le porzioni di non pertinenza esclusiva alle uu.ii.uu. e rappresentate nelle planimetrie devono essere
disegnate con linee tratteggiate (Circolare n. 4 del 2009).
Esempi note di sospensione (Controlli planimetrici)
Errata rappresentazione dell'esposizione grafica
Per le DICHIARAZIONE DI PORZIONE DI U.I., nelle planimetrie di ciascuna porzione va rappresentata l’intera u.i.u.,
comprensiva delle distribuzioni dei vani, con l'avvertenza di utilizzare il tratto continuo per la parte associata a
ciascuna titolarità e quello tratteggiato per la parte rimanente (nota prot. 15232 del 21 febbraio 2002).
Nelle porzioni di u.i. rappresentate con linee tratteggiate occorre anche scrivere FOGLIO XX, PART. YY, SUB. ZZ
PORZIONE DI UIU UNITA DI FATTO per una corretta identificazione dell’immobile.
Per distinguere e delimitare ciascuna delle parti da associare alle ditte avente distinti diritti, nella planimetria
catastale occorre riportare una linea con tratteggio a linea e punto (nota prot. 15232 del 21.02.2002).
Le aree e i locali non di pertinenza esclusiva all'unità immobiliare (come il vano scala) vanno riportati con linea
tratteggiata al fine di eventuali equivoci o errate interpretazioni della consistenza dell'immobile disegnato
(Circolare n. 4-2009).
In assenza di un elaborato planimetrico che indichi l’ubicazione della u.i.u. all’interno della particella, occorre
riportare i riferimenti degli identificativi catastali delle uu.ii.uu. o dei lotti confinanti, ovvero la toponomastica delle
vie adiacenti (Circolare 4-2009).
Esempi note di sospensione (Controlli planimetrici)
Errata rappresentazione dell'esposizione grafica
Riportare, mediante semplice accenno con linea tratteggiata, la posizione del vano scala comune o corte comune
così da rendere immediatamente percepibile la collocazione dell'unità immobiliare (Circolare n. 4-2009).
Riportare nella planimetria catastale, mediante linea tratteggiata, la posizione dell’intero vano scala comune
presente per rendere immediatamente percepibile la collocazione della u.i.u. rappresentando anche i pianerottoli
e i gradini (Circolare 4-2009).
La corretta rappresentazione della corte è senza interruzione delle linee di confine e quindi della sua estensione.
Sagoma della particella non corrispondente al tipo mappale (nei soli casi di mappale intero)
La corte di pertinenza rappresentata nella planimetria catastale è difforme da quella riportata nella mappa del
Catasto Terreni.
Indicazione nella planimetria catastale di elementi architettonici o informazioni che non sono di stretta pertinenza
della planimetria stessa
Impropria rappresentazione nella planimetria di retini dei pilastri, arredi, quote o dislivelli tra un locale e un altro.
Esempi note di sospensione (Controlli planimetrici)
Indicazione nella planimetria catastale di elementi architettonici o informazioni che non sono di stretta pertinenza
della planimetria stessa
Si precisa che la destinazione d'uso di ogni singolo ambiente deve essere rappresentata nella planimetria solo per
la cucina e gli accessori diretti e indiretti tipo bagno, lavanderia, ripostiglio, disimpegno (Circolare n. 4-2009).
Cancellare le informazioni sulla destinazione d’uso dei vari vani principali (SOGGIORNO, PRANZO, STUDIO, LETTO).
Mancata indicazione del simbolo di orientamento
Disegnare il simbolo grafico dell'orientamento del NORD di maggiori dimensioni, possibilmente in basso a destra
del riquadro e non al centro della planimetria.
L'orientamento del NORD riportato in planimetria è errato. Ruotare l’orientamento in senso antiorario di circa 60
gradi. Confronta con estratto di mappa.
Mancata indicazione dell'altezza dei vani
L’indicazione dell’altezza dei vani va riportata anche per ciascun vano o locale accessorio qualora sia diversa.
Esempi note di sospensione (Controlli planimetrici)
Mancata indicazione della destinazione dei locali accessori
Ad eccezione dei vani utili principali indicare nella planimetria catastale, con le appropriate dizioni, i locali
accessori destinati a BAGNO, LAVANDERIA, RIPOSTIGLIO, CUCINA, VERANDA, SOTTOTETTO, CANTINA (questa se di
modeste dimensioni).
Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformità con quanto disposto dal DPR 138/98 - Errata
indicazione della tipologia
I locali accessori (tipo ripostigli e wc) nelle uu.ii.uu. censite in categoria C/1 e C/6 vanno indicati con la tipologia A2
(e non A1).
La VERANDA (locale chiuso) direttamente collegata con gli ambienti principali viene considerata come accessorio
diretto e pertanto da descrivere con il poligono A e non D.
I poligoni per la ctg C/3 vanno tutti in tipologia A1 senza distinzione con la tipologia A2 per gli accessori (valido solo
per le categorie C/1 e C/6).
Esempi note di sospensione (Controlli planimetrici)
Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformità con quanto disposto dal DPR 138/98 - Errato
calcolo grafico delle superfici
La superficie di ingombro del vano scala interno ed esclusivo alla u.i.u. deve essere computata una sola volta per la
sua intera proiezione (DPR 138/98).
Errata descrizione dei poligoni per il calcolo delle superfici, in conformità con quanto disposto dal DPR 138/98 - Errata
indicazione delle altezze
Le porzioni di superficie aventi altezza dal pavimento al soffitto minore di 150 cm devono essere calcolati con
separati poligoni di uguale tipologia dell’ambiente a cui appartengono ma con la specifica (h minore di 150 cm).
Per i sottotetti l’altezza di 1,50 m costituisce il limite a partire dal quale va misurata la superficie calpestabile da
conteggiare ai sensi del DPR 138/98.
In presenza di locali aventi altezza variabile e comunque altezza minima inferiore a 150 cm, in planimetria deve
essere indicata con linea tratteggiata la dividente virtuale che evidenzia la proiezione a terra dell’altezza 150 cm.
Esempi note di sospensione (Controlli planimetrici)
Inesatta redazione dell'elaborato planimetrico e/o dell'elenco subalterni
Nell'elaborato planimetrico occorre riportare al piano terra i numeri delle particelle dei lotti confinanti o la
toponomastica della viabilità adiacente (Circolare n. 4-2009).
Nell'elaborato planimetrico non si indicano le altezze dei piani e vanno indicate le rampe delle scale interne ed
esterne (vedi esempio grafico allegato alla Circolare n. 2-1984).
Per le aree urbane censite con mappale intero senza subalterno non si necessita di elaborato planimetrico in
quanto la loro consistenza si può desumere e certificare da un estratto di mappa del Catasto Terreni.
Occorre aggiornare l'intero elaborato planimetrico oppure utilizzare l'opzione <<IN SOSTITUZIONE DI SCHEDA
N....>> prevista nel programma Docfa.
Errata rappresentazione dell'esposizione grafica dell'elaborato planimetrico
Il perimetro del fabbricato deve essere disegnato con linea di maggiore spessore per una netta visiva distinzione
tra il corpo del fabbricato e le divisioni interne tra i vari sub oltre ai perimetri delle corti esterne e balconi (vedi
Circolare n. 2-1984).
Esempi note di sospensione (Controlli elaborato)
Errata rappresentazione dell'esposizione grafica dell'elaborato planimetrico
Solo il perimetro esterno del fabbricato va disegnato con linea di maggiore spessore. Le divisioni interne tra i vari
sub oltre ai perimetri delle corti esterne e balconi vanno disegnati con linea sottile (vedi Circolare n. 2-1984).
I numeri dei subalterni vanno posti accanto al trattino che indica l’accesso alla uiu e all’interno della sagoma della
singola uiu e non all’esterno. Per le aree urbane o terrazze il numero va posto al centro del poligono (vedi Circolare
n. 2-1984).
Manca la rappresentazione delle linee interne di separazione tra un subalterno e l'altro che alla luce della nuova
normativa (2009) risulta obbligatorio riportare nell’elaborato planimetrico.
Nell'elaborato planimetrico i vani scala non vanno semplicemente citati ma rappresentati completi di gradini,
pianerottoli e indicazione del senso di salita. Vedi esempio riportato nella Circolare n. 2-1984.
Nell'elaborato planimetrico i numeri dei subalterni vanno posizionati all'interno e non all'esterno del poligono di
appartenenza all'unità immobiliare.
Esempi note di sospensione (Controlli elaborato)
geom. Antonino RAFFONE
referente Servizio INFORMAZIONE E ASSISTENZA DOCFA
FINE 3a sessione
Grazieper l’attenzione
e … buon lavoro!