I_Materiali_Polimerici
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LO STATO SOLIDO
E I LEGAMI CHIMICINEI SOLIDI
Le propriet dei materiali, e quindi le relative applicazionianche nel settore biomedico, dipendono non solo dagli elementiche li costituiscono ma anche dal tipo di legame chimico chetiene tali elementi vincolati tra loro
Stati di aggregazione della materia: Gassoso (massima mobilit atomica), liquido e solido (moti
vibrazionali degli atomi attorno a posizioni stabili)
le variabili termodinamiche (temperatura e pressione)determinano lesistenza dello stato di aggregazione e i
passaggi di stato
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LO STATO SOLIDO
E I LEGAMI CHIMICINEI SOLIDI -2
Possibile anisotropia delle propriet fisiche
Solidi cristallini (reticoli 3D ordinati nello spazioper distanze relativamente grandi) o amorfi
(lordine coinvolge pochi atomi)
Monocristalli (lordine si estende a tutto il volumedi solido)
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LO STATO SOLIDO
E I LEGAMI CHIMICINEI SOLIDI -3Legami chimici:
Legami forti: Ionico o eteropolare (forze elettrostatiche tra ioni; es NaCl)
Covalente o omeopolare (simile a quello presente nelle molecolebiatomiche omeopolari tipo O2, H2 etc.; es. diamante, silicio, molecolepolimeriche)
Metallico (messa a disposizione elettroni di valenza con formazione diuna nuvola elettronica mobile per lintero cristallo; conseguenza: elevataconducibilit elettrica e termica).
Legami deboli (presenti fra le molecole polimeriche):
Idrogeno Forze di Van der Waals
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I MATERIALI
POLIMERICI
I polimeri (dal greco molte parti) sono macromolecole, ovvero molecoledall'elevato peso molecolare, costituite da un gran numero di piccolemolecole (i monomeri) tra loro uguali o simili, unite a catena mediantereazioni di polimerizzazione
Bench a rigore anche le macromolecole tipiche dei sistemi viventi
(proteine, acidi nucleici, polisaccaridi) siano polimeri, col termine
"polimeri" si intendono comunemente le macromolecole organiche (ecio a base di carbonio) di origine sintetica: materie plastiche, gommesintetiche e fibre tessili.
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PROPRIET DEI
POLIMERI
Bassa resistenza meccanica a causa dei legami deboli che si formano frale macromolecole
Flessibilit e deformabilit a causa della facilit di riallineamento e
scorrimento o delle macromolecole Isolamento termico ed elettrico, poich gli elettroni di valenza sono
bloccati a formare i legami covalenti
Bassa densit (0.92 gr/cm3
) in quanto costituiti da elementi di bassonumero atomico (carbonio, idrogeno, ossigeno), con un basso grado dicompattazione atomica, inferiore a quello dei ceramici e dei metalli chesono completamente cristallini
Rammolliscono e si decompongono a temperature piuttosto basse.
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MECCANISMI DI
POLIMERIZZAZIONE
Poliaddizione
Condensazione
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MECCANISMO DI
POLIADDIZIONE
Monomero deve contenere legami doppi o tripli
Prevede tre fasi:
1) Inizio: la reazione ha inizio con lattivazione del monomero a seguito della
rottura del doppio legame (calore, radiazione o sostanza chimica dettainiziatore)
2) Accrescimento: la polimerizzazione prosegue con laddizione di altri
monomeri al monomero attivo
3) Terminazione: la sintesi termina quando, disattivandosi, la molecola
diventa stabile
Pu essere radicalica, cationica o anionica a seconda della natura
delliniziatore
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MECCANISMO DI
POLIADDIZIONERADICALICA
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ESEMPIO:
SINTESI DEL POLIETILENE
Il polimero ottenuto (PE) si indica come: o
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POLIMERI OTTENUTI
PER POLIADDIZIONE
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POLIMERIZZAZIONE PERCONDENSAZIONE
Consiste nella reazione tra monomeri differenti, aventi due o piestremit reattive e capaci quindi di legarsi gli uni agli altri,
formando lunghe catene per unione di catene pi corte ed
eliminando molecole semplici (HCl, H2
O, etc.)
Esempio: sintesi del Nylon 6,6
Questo atomo di cloro e questo di idrogeno non finiranno nelpolimero ma verranno eliminati in forma di acido cloridrico
EsametilendiamminaCloruro acilico (diacido)
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POLIMERIZZAZIONE PERCONDENSAZIONE
Altro esempio: sintesi del polietilentereftalato
Formazione di prodotti secondari (H2O, CH3OH, NaCl, HCl, etc.): pu essereun problema se la reazione di polimerizzazione, almeno nella sua fase iniziale,
deve avvenire allinterno dellorganismo
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POLIMERIZZAZIONE PERCONDENSAZIONE -2
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PESO MOLECOLARE DEIPOLIMERI
Si ottiene moltiplicando il peso molecolare del monomero per il grado dipolimerizzazione (n), cio per il numero di unit monometriche nellamacromolecola
Tipicamente in un polimero sono presenti pi macromolecole, per cui il peso
molecolare rappresentabile con una curva a campana
Medio numerale(N
i=numero di molecole
con peso molecolare Mi)
Medio ponderale(W
i
=peso di molecole
con peso molecolare Mi)
=
=
=
n
ii
n
iii
n
N
MN
M
1
1
=
=
=
n
ii
n
iii
w
W
MW
M
1
1
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GRADO DI
POLIMERIZZAZIONE
Oligomeri (n = 2-10)
Bassi polimeri (n = 10-100)
Medi polimeri (n = 100-1000)
Alti polimeri (n > 1000)
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GRADO DI
POLIMERIZZAZIONE-2
Il valore di n, e quindi del peso molecolare, influenza lepropriet dei polimeri:
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REQUISITI PER
APPLICAZIONIBIOMEDICHE
Tipicamente sono richiesti:
Alti pesi molecolari e distribuzione di pesi molecolari
relativamente stretta: migliori propriet meccaniche
Bassissimo contenuto, meglio assenza, di monomeroresiduo (in alcuni casi cancerogeno)
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STRUTTURA DELLECATENE POLIMERICHE
Propriet meccaniche: P. reticolati > P. a catena ramificata > P. a catena lineare (le macromolecole
scorrono pi facilmente luna rispetto allaltra: comportamento viscoelastico)
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CRISTALLINIT Essendo molto lunga, ogni singola macromolecola di polimero pu
assumere nello spazio una conformazione contorta (amorfo) oppure,specialmente i polimeri a struttura molecolare pi regolare ed in certecondizioni, tende a disporsi in modo geometricamente ordinato(cristallino)
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CRISTALLINIT-2
Grado di cristallinit: % in peso di sostanza in formacristallina rispetto al peso totale
piuttosto basso per polimeri fortemente ramificati mentrerisulta elevato per quelli a struttura lineare non ramificata
dipende anche dai trattamenti termomeccanici subiti
maggior grado di cristallinit maggiore densit,
rigidit, durezza, resistenza allusura e allaggressioneambientale, etc.
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PROPRIETTERMOMECCANICHE
P. Termoplastici: almeno in un certo intervallo di T, sonomodellabili plasticamente un numero illimitato di volte
P. Termoindurenti: a struttura reticolata, oltre un certo
stadio non sono pi modellabili ed il calore ne determina
lindurimento
Catena lineare o ramificata
Catena reticolata
Termoplastici
Termoindurenti
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PROPRIETTERMOMECCANICHE-2
Dipendenza del modulo elastico dalla temperatura
Tg= temperatura di transizione vetrosa Il p. da vetro diventa gommoso
Tr = temperatura di rammollimento
Il p. da gommoso diventa molleTm = temperatura di fusione
Il p. diventa liquidoTL = temperatura limite di stabilit chimicadel polimero
rottura dei legami chimici
P. amorfi (curva 1): le propriet meccaniche si riducono notevolmente sia a Tg
che a Tr
P. parzialmente cristallini (curva 2): le propriet meccaniche si riducono poco a Tg ma molto a Tm
P. reticolati (curva 3): non ci sono variazioni significative nelle propriet meccaniche fino alla TL
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PROPRIETTERMOMECCANICHE-3
Il valore di Tg
rispetto alla T di esercizio (Te
) determinail comportamento meccanico del polimero e, quindi, lepossibili applicazioni:
Polimeri con bassa Tg: a T ambiente si comporteranno da gomme(bassa rigidit, elevata tenacit, capaci di sopportare elevatedeformazioni)
Polimeri con elevata Tg: a T ambiente si comporteranno da vetri(elevata rigidit, fragilit e scarsa deformabilit)
Applicazioni biomediche: importante sapere se la Tg
superiore o inferiore a 37 oC.
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PROPRIETTERMOMECCANICHE-4
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POLIMERITERMOPLASTICI
I polimeri termoplastici presentano diagrammi sforzo-deformazioneche dipendono sia dalla velocit di deformazione sia dalla temperatura
Il polimero diventa pi
fragile allaumentare
della velocit dideformazione e/o al
diminuire della
temperatura
PROPRIET DEI
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PROPRIET DEI
POLIMERI
PROPRIET DEI
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PROPRIET DEI
POLIMERI-2
G A A O
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DEGRADAZIONE DEI
POLIMERI
Cause di degradazione: Effetti chimici
Sterilizzazione
Effetti meccanochimici
Effetti dellambiente biologico
Conseguenze: diminuzione del peso molecolare riduzione delle propriet
meccaniche (perdita di funzionalit dellimpianto)
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EFFETTI CHIMICI
Depolimerizzazione (inverso del processo di polimerizzazione)
Modifica dei legami chimici con formazione di prodotti
secondari, anche nocivi
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STERILIZZAZIONE
Alcuni metodi utilizzati a tale scopo per inattivare imicrorganismi, evitando infezioni in seguito allimpianto diun dispositivo, possono causare la degradazione del polimero
Se la sterilizzazione avviene a secco e ad alta T (160-190 oC),
mentre non ci sono problemi per il politetrafluoroetilene e legomme siliconiche, in altri casi pu provocare:
il superamento della T di rammollimento del polimero (es. polietilene)
ossidazione del polimero (es. poliammidi)
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STERILIZZAZIONE-2
Talvolta si pu ricorrere alla sterilizzazione a vapore ad altapressione e temperature un po pi basse (120-135 oC):
problemi quando il polimero interagisce col vapore (polivinilcloruro,poliammidi)
Anche altri metodi di sterilizzazione (con agenti chimici,radiazioni gamma) possono provocare deterioramenti dialcuni polimeri
ALTRE CAUSE DI
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ALTRE CAUSE DI
DEGRADAZIONEDEI POLIMERI
Effetti meccanochimici: i polimeri possono degradarsi sesottoposti sia a carichi statici sia ciclici
Effetti dellambiente biologico: lambiente biologico purisultare aggressivo nei riguardi del polimero: Attacco ionico (OH-, in particolare) e ossigeno disciolto
Polimeri idrofili (poliammidi) pi sensibili di quelli idrofobi
(polipropilene)
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PROCESSI DI PRODUZIONE
DEI POLIMERI
Produzione delpolimero
(in soluzione,polveri, grani, fogli,barre, etc.)
Lavorazione Stampaggio
Estrusione
Fusione
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STAMPAGGIO
Consente di ottenere pezzi polimerici con buona finiturasuperficiale (a iniezione, per compressione, per soffiatura)
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STAMPAGGIO-2
S. per soffiatura: si parteda polimeri in film o lastre,
disposto su uno stampocaldo chiuso e, a seguito
allinsufflazione di un gas,
si ha ladesione del
polimero alle pareti dello
stampo (preparazione
contenitori).
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ESTRUSIONE
=
Tl
l
=
Tl
l
E impiegata per lottenimento di tubi, barre, fibre sintetiche
APPLICAZIONI
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APPLICAZIONI
BIOMEDICHE
Vastissime applicazioni nel settore dellabioingegneria
Struttura simile ai polimeri naturali contenuti nei tessutibiologici (es. collagene)
Possibilit di formare legami chimici con molecole dipolimeri naturali
Tipologie: fibre, tessuti, pellicole, barre, liquidi viscosi,materiali compositi contenenti polimeri, etc.
PRINCIPALI
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PRINCIPALICATEGORIE
=
Tl
l
Poliesteri: es. tereftalato di polietilene (PET o Dacron)
Poliammidi
Nylon
Kevlar
Polietilene
Ottenuto per reazione tra1,4-fenildiammina e cloruro
di tereftaloile
PRINCIPALI
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CATEGORIE-2
=
Tl
l
Polisilossani
Politetrafluoroetilene (PTFE) o Teflon
Poliuretani
Polimetilmetacrilato (PMMA)
Chimicamente, il
polimero del metacrilato
di metile.
POLIESTERI E
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POLIESTERI E
POLIAMMIDI Buona biocompatibilit
Utilizzati quando richiesta una stabile aderenza con i
tessuti
Applicazionio Suture: PET, Nylon 6, Nylon 66, etc.
o Ortopedia: fibre di Dacron o di Kevlar, gomme siliconiche, etc.,
acido poliglicolico o PGA
o Settore cardiovascolare: Dacron, per fabbricare protesi vascolari
e anelli di sutura per valvole cardiache
o Ernie addominali e inguinali: tessuti di Dacron
POLIETILENTEREFTALATO
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POLIETILENTEREFTALATO
(PET-DACRON) Struttura:
Monomeri: glicol etilenico + acido tereftalico (reazione di policondensazione)
Morfologia: altamente cristallino
Temperatura di transizione vetrosa (Tg): 69-79C
Propriet: buona resistenza chimica
resistenza allusura
Applicazioni biomediche: Protesi vascolari
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DACRON (PET)
Impiegato per protesi vascolari Knitted:
Tessuto lavorato a maglia.
Le fibre non sono tese nel tessuto, ma sono disposte
secondo un disegno che prevede continue curvature.
Woven:
Tessuto intrecciato regolare.
Bassa porosit, grande stabilit dimensionale nelle
direzioni delle fibre.
Limite: Tendono a sfibrarsi dopo il taglio.
USO DEL DACRON
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USO DEL DACRON
PROTESI VASCOLARI
Knitted
Essendo porose tendono a far uscire il sangue che fluisce al loro interno. Per eliminare questo inconveniente il chirurgo bagna la protesi nel sangue del
paziente prima dellimpianto. Il sangue, coagulando allinterno della porosit del
tessuto, la rende da un lato impermeabile e, dallaltro, innesca fenomeni che
conducono alla crescita di un tessuto biologico (endoteliale) che riveste la
superficie interna della protesi, rendendola emocompatibile.
USO DEL DACRON
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USO DEL DACRON
PROTESI VASCOLARI-2
Woven
Hanno bassa porosit
Limite: la struttura perpendicolare delle fibre potrebbe creare problemi in
fase di taglio che le adegui alla lunghezza del tratto di vaso che devono
sostituire. Il taglio infatti potrebbe sfibrare la protesi.
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POLIETILENE (PE) Diverse tipologie a seconda del grado di cristallinit:
LDPE (low-density PE)
LLDPE (linear low-density PE)
HDPE (high-density PE)
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POLIETILENE (PE)-2 Impieghi
LDPE e LLDPE
pellicole, contenitori, tubi, etc.
HDPE con PM= 2.106-107
Ultra-high-molecular-weight PE o UHMWPE
o resistenza antiattrito e alla fatica, biocompatibilit
impianti ortopedici
o modesta stabilit allossidazione
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POLISSILOSSANI Polimeri a base di silicio, comprendono:
Elastomeri, gel, fluidi, lubrificanti, adesivi, ecc.
Caratteristiche:
Biocompatibilit, buona stabilit chimico-fisica
Elastomeri
Usati nella fabbricazione di tubi per il trasporto di fluidi biologici (es.cateteri)
In chirurgia plastica come riempitivi di tessuti mancanti (gel di
polisilossano)
POLITETRAFLUOROETILENE
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POLITETRAFLUOROETILENE
(PTFE) Struttura:
Monomero: tetrafluoroetilene (CF2=CF2)
Morfologia: altamente cristallino
Propriet: elevata inerzia chimica; resistenza allusura, antiattrito;
resistente al calore ed ottimo isolante elettrico;
antiaderenza (gli atomi di F preferiscono i loro simili, respingendo cos ognialtro tipo di molecola).
Biocompatibilit, buona stabilit chimico-fisica
Modeste propriet meccaniche (basso modulo elastico)
Applicazioni biomediche: Protesi vascolari e protesi di legamenti: Gore-tex (PTFE espanso o microporoso)
USO DEL GORE TEX(PTFE):
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USO DEL GORE-TEX(PTFE):
PROTESI VASCOLARI
Il Gore-tex una struttura espansa ottenuta conparticolare processo termomeccanico (stiramento ad alta
T) che genera nodi di PTFE interconnessi da sottili fibre
altamente orientate.
Grazie alla struttura del materiale con cui sono
fabbricate, tali protesi non si occludono quando
vengono curvate, hanno ottime propriet meccaniche e
di biocompatibilit.
Ciascun foro di un tessuto in Gore-tex circa 20.000
volte pi piccolo di una goccia d'acqua, ma permette il
passaggio del vapore acqueo prodotto dalla
sudorazione umana, rendendo il tessuto traspirante.
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POLIURETANI (PU) Struttura:
Monomeri: isocianato + alcool
Reazione di formazione:
Pu essere rigido, elastico, adesivo, schiumoso
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POLIURETANI (PU)-2
Applicazioni biomediche: si usano quelli con propriet dielastomeri, in particolare in campo cardiovascolare (superficiinterne di camere di pompaggio dei cuori artificiali, diaframmimobili, protesi valvolari, ecc.) per effetto dellottima
emocompatibilit I pi usati sono quelli noti con i nomi commerciali di Biomer,
Pellethane, Corethane, Cardiothanee, Tecoflex.
Altre applicazioni:
protesi vascolari di piccolo calibro con buone caratteristiche diemocompatibilit e con unelasticit radiale simile a quella delle
arterie naturali.
protesi valvolari cardiache
POLIMETILMETACRILATO
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POLIMETILMETACRILATO
(PMMA) Struttura:
Propriet:
Trasparenza alla luce visibile
Biocompatibilit
POLIMETILMETACRILATO
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POLIMETILMETACRILATO
(PMMA)-2 Applicazioni biomediche:
Chirurgia ortopedica e odontioatria (cemento per ossa)
Il cemento osseo ha la funzione di fissare le protesi articolari alla strutturaossea. Agisce come riempitivo e non forma pertanto legami chimici n con
losso, n con la protesi
Appartiene alla categoria delle resine acriliche autoindurenti, che in fase dipolimerizzazione sono dotate di propriet plastiche (in grado di riempireadeguatamente lo spazio tra osso e protesi), mentre terminata la
polimerizzazione induriscono aumentando le loro caratteristichemeccaniche (rigidezza e resistenza), garantendo la stabilit degli impiantiprotesici.
Fabbricazione di contenitori (pompe, filtri, ossigenatori)
Chirurgia oculistica (componenti ottici)
IMPIEGHI POLIMERI
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IMPIEGHI POLIMERI
IMPIEGHI POLIMERI-2
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IMPIEGHI POLIMERI 2