IMAGINE DICEMBRE 2015

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RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO MENSILE - ANNO 41 - N.12 - DICEMBRE 2015 - € 4,5 INTERVISTA A F ABIO P AMPANI NO GENDER: DALLA STRADA ALLA P ASSERELLA I TREND DEL 2016

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RIVISTA DELLA PROFUMERIA FONDATA NEL 1975 DA FENAPRO MENSILE - ANNO 41 - N.12 - DICEMBRE 2015 - € 4,5

INTERVISTA A FABIO PAMPANI NO GENDER: DALLA STRADA ALLA PASSERELLA I TREND DEL 2016

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PERCHÉdappertutto ci sono così tanti recinti?

In fondo tutto il mondo è un grande recinto.

PERCHÉla gente parla lingue diverse?

In fondo tutti diciamo le stesse cose.

PERCHÉil colore della pelle non è indifferente?

In fondo siamo tutti diversi.

PERCHÉgli adulti fanno la guerra?

Dio certamente non lo vuole.

PERCHÉavvelenano la terra?Abbiamo solo quella.

A Natale - un giorno - gli uomini andranno d’accordo in tutto il mondo. Allora ci sarà un enorme albero di Natale con milioni di candele. Ognuno ne terrà una in mano, e nessuno riuscirà a vedere l’enorme albero fi no alla punta. Allora tutti si diranno “Buon Natale!” A Natale, un giorno.

Racconto di Natale di Hirokazu Ogura

Buon Natale da Tutta la Redazione!

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SUCCEDERË DOMANI

BEAUTY NEWS

IL BELLO DEL CIBO

PRIMO PIANO Fabio Pampani, LLG-Leading Luxury Group

SE NE PARLAE tu, di che gender sei? Si rimescolano le carte...

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TREND 2016Il futuro della bellezza, tra specchi virtuali ed emergenza acqua

RITRATTOGiancarlo Zinesi e Sisley: legami professionali che vanno oltre

STRATEGIELa rivoluzione anti-etˆ di un marchio trasversale

STRATEGIEMake It Happen, adesso e subito

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STRATEGIEFluido ed esperenziale: il mondo di Avery

COMUNICAZIONEUn anno ÔoltreÕ per raccontare la bellezza dal cuore italiano

EVENTIuna realtˆ con la passione per la crescita

PAGINE GIALLEGli aggiornamenti di Fenapro

OROSCOPO

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IN QUESTO NUMERO...

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EVENTIStorie di donne e cibo: dieta e cosmesi consapevole

LÕESPERTO RISPONDELiberarsi dai condizionamenti per conquistare la consapevolezza

NEW ENTRYMissoni Eau de Parfum

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MADE IN ITALYContinua in... 500 il progetto ÔTi amo ItaliaÕ

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L’EAU DE PARFUM

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machine learning, text analysis, data mining e natural language processing, concetti tanto astrusi quanto infallibili. L’assunto da cui si parte è che l’essere umano viene condizionato dalle opinioni altrui, in particolare da quelle delle persone di cui ha stima.

saper cogliere queste sfumature consente di ottenere una serie di

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Aggettivi, punteggiature, emoticons Alla base della sentiment analysis c’è un software di elaborazione del linguaggio che raccoglie i dati dalle varie piattaforme soffermandosi su una o più porzioni di testo, coglien-done il tono - positivo o negativo? -, la sua intensità, lo stato d’animo di chi scrive. Per fare ciò, sono importanti gli aggettivi, la punteggiatura, gli emoti-cons e mille altre sfumature. Si tratta di un’analisi qualitativa del testo che prende in considerazione ogni sfumatura. Nell’era del web 2.0 le piazze sono state sostituite da quelle virtuali, dove gli utenti interagiscono, si scam-biano informazioni, commentano, giudicano. E lo fanno senza censure.

La premessa da cui partire è apparentemente semplice: mi metto in ascolto di ciò che dice, scrive, pensa, urla il mondo della rete per estrapolare da tutti quei rivoli di parole - blog & forum, Facebook, Linkedin, siti di annunci, recensioni, piattaforme di condivisione foto e video, Instagram, You Tube - informazioni importanti relative all’indice di gradimento di un certo evento. Certo, forum e blog sono una miniera inesauribile di suggestioni e di emozioni, ma interpretarle e finalizzarle non è un gioco da ragazzi, anche se sta diventando un percorso sempre più obbligato utile per indirizzare una strategia di marca efficace. È da qui che parte il senso della ‘sentiment analysis’, dall’ascoltare e dall’analizzare i sentimenti in rete per capire ciò che i naviganti intendono raccontare. Questo approccio, che è a tutti gli effetti una scienza applicata ai social network, porta ad analisi approfondite e qualitative sui sentimenti della rete, su ciò che il popolo dei social pensa di determinate questioni, che siano fatti di politica e attualità o campagne o prodotti. Si può, ad esempio, misurare il sentiment riguardo a un nuovo articolo appena lanciato dall’azienda, alle risposte della clientela a una nuova campagna di advertising o ad alcune promozioni sul punto vendita.

per sondare il sentimento ci si serve di varie discipline come:

aggettivi, emoticons, punteggiatura. ogni parola lanciata sul web può diventare oggetto di analisi per cogliere l’opinione generale su ciò che accade intorno.

Voci dal blog

informazioni preziose in sede analitica e utili in sede strategica. È il nuovo che avanza e volta le spalle ai sondaggi telefonici. Quanto vale questa ‘miniera inesauribile’ di pensieri? Moltissimo, una cifra iperbolica se si considera che ormai gli utenti web in tutto il mondo sono quasi tre miliardi, gli iscritti a Fb oltre un miliardo e oltre 600 milioni quelli

di Twitter. La chiave di volta è analizzare le opinioni altrui, ma senza sollecitarle. E la spontaneità, anche e soprattutto quando in gioco ci sono strategie aziendali che smuovono milioni di euro, non ha prezzo. Una bella differenza, dunque, rispetto ai sondaggi telefonici o alle analisi di mercato classiche basate sui focus group che comunque, anche inconsciamente, sono pilotati da un

ragionamento che ne inquina l’immediatezza e la sincerità. Là, si rischia anche senza volerlo di ‘confezionare’ le risposte, aggiungendo elementi di potenziale disturbo, qui si arriva diretti alla fonte che genera le informazioni. Che non sa che qualcuno la sta ‘spiando’. È la spietata legge del web bellezza!

Vai su imaginebeautynews.it/09dicembre2015 per contenuti aggiuntivi

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Distribuita in soli 20 punti vendita in tutto il mondo, l’esclusiva collezione di fragranze Le Vestiaire des

Parfums di Yves Saint Laurent sbarca anche in Italia, nel corner del brand presso la Rinascente Duomo di

Milano. Cinque fragranze ispirate ai capi icona che hanno fatto la storia di Monsieur Saint Laurent. Tuxedo, Caban, Saharienne, Trench e Caftan sono tutte accomunate da composizioni olfattive uniche, a base di materie prime

rare e preziose, e da fl aconi moderni e massicci.

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Le Vestiaire des Parfums

Lo scorso 12 Novembre, il marchio The Mer-chant of Venice, creato e distribuito da Mavive, ha partecipato all’evento ‘La Creazione II’ orga-nizzato dall’ambasciata italiana di Parigi per pre-sentare all’estero alcune delle nostre eccellenze nazionali. Un appuntamento che riunisce i prota-gonisti italiani del lusso, garanti della tradizione attraverso la realizzazione di opere uniche.

The Laundress apre il suo primo fl agship store a New York. Il marchio di detergenti per la cura dei tessuti e della casa, distribuito in Italia da Aigen, ha inaugurato il

negozio lo scorso 20 Novembre nel distretto Soho di New York. Una superfi cie di 120 mq con arredamenti in bianco e nero e una sala lavanderia funzionante.

Burberry festeg-gia il Natale presso la Rina-

scente Duomo di Milano con il restyling del suo corner dedicato al

beauty. Tra le novità all’interno dello spa-zio, il primo Digital Nail and Lip Bar italia-no: uno strumento giocoso e interattivo che consente la sperimentazione virtuale degli smalti e delle sfumature dei ros-

setti Burberry Kisses, mostrando il risultato make up su differenti

tonalità di pelle.

Gianluca Toniolo è il nuovo Country General Manager di LVMH Perfumes & Cosmetics Italia. Già COO di Acqua di Parma, Toniolo assume anche il nuovo incarico andando così a sostituire Patrizio Stella che ha lasciato la società per nuove esperienze professionali. Chris de

Lapuente, Presidente e CEO di LVMH Perfumes & Cosmetics e Sephora Worldwide, e Claude Martinez, Presidente e CEO di Perfums Christian Dior, hanno ringraziato Stella per l’impegno profuso all’interno dell’azienda.

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Un paio di mandarini o un’arancia garantiscono il suffi ciente apporto quotidiano di vitamina C, preziosa nella lotta contro i radicali liberi e direttamente coinvolta nella sintesi del collagene.

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Arance, limoni, mandarini e pompelmi possono essere alleati della bellezza? Sono ricchi di vitamina C, che svolge due azioni benefi che fondamentali per la salute e la bellezza: • capace di agire direttamente contro i radicali liberi, contrastando l’invecchiamento della pelle, ed • coinvolta nella sintesi del collagene, che con l’invecchiamento si modifi ca in quantitˆ e qualitˆ permettendo la formazione di rughe e la perdita di tono ed elasticitˆ. Ecco perchŽ per una pelle luminosa, elastica e per un effetto antiaging • fondamentale introdurre quotidianamente la vitamina C con l’alimentazione. Ne bastano 100 milligrammi al giorno, pari a un’arancia o un paio di mandarini. Gli agrumi sono inoltre ricchi di acqua e contribuiscono a mantenere il buono stato di idratazione della pelle.Esistono differenze tra gli agrumi?Sono tutti ricchi di vitamina C, ma differiscono per il contenuto di zucchero e chilocalorie. I mandarini, per esempio, hanno pi• calorie (77 per 100 grammi) rispetto ai pompelmi, che ne hanno 27 e i limoni che ne hanno solo 12. Sono tutti dissetanti e ricchi di vitamine del gruppo B, oltre alla C, e sali minerali. Il pompelmo rosa • ricco di licopene, altra sostanza amica della pelle. Anche il contenuto di fi bra • pressochŽ simile in tutti gli agrumi.Spremute e succhi: sono metodi alternativi validi al consumo di arance e mandarini freschi?Le spremute possono essere una valida alternativa solo se preparate e bevute all’istante, diversamente la vitamina C si ossida e perde le sue proprietˆ antiaging. Per quanto riguarda i succhi, pur avendo un

RISPONDE LA NUTRIZIONISTA CHIARA MANZI, AUTRICE

DI ÔANTIAGING CON GUSTOÕ. DIRETTORE SCIENTIFICO DELLÕART

JOINS NUTRITION ACADEMY, DOCENTE DI NUTRIZIONE PRESSO IL MASTER IN MEDICINA ESTETICA UNIVERSITË

DI ROMA TOR VERGATA é IDEATRICE DI CUCINA EVOLUTION,

LA NUOVA CULTURA CULINARIA DI GUSTO&BENESSERE ANTIAGING.

elevato contenuto di vitamine, sono da evitare poichŽ troppo ricchi di zuccheri sem-plici e calorie. é necessario limitare anche il consumo dei succhi Ôsenza zuccheri aggiunti’ poichŽ contengono circa 10-20 grammi di fruttosio ogni 100 ml, signifi ca che in un bicchiere da 200 ml ci sono circa 4-8 cucchiaini di zuccheri che eliminano l’effetto antiaging del frutto.Come consumare gli agrumi in associazione con altri cibi per ottenere i massimi benefi ci?Nel mio libro ÔAntiaging con gusto’ ho dedicato un intero capitolo alle coppie vincenti, ossia alimenti diversi che abbinati trasformano i piatti in un’esplosione di salute. Ad esempio, una semplice citronette, condimento con succo di limone, olio extra vergine di oliva e un pizzico di sale, • una piccola bomba antiossidante. L’olio • ricco di vitamina E, una delle vitamine pi• preziose per rallentare l’invecchiamento cellulare. La vitamina C del limone ha la capacitˆ di riattivare l’azione antiossidante della E che a contatto con il limone riacquista l’effi cacia contro i radicali liberi.

Frullato di arancia e mela rossaPer 4 persone: sbucciare e tagliare

a tocchetti 2 arance. Lavare e tagliare a tocchetti 2 mele rosse con la buccia.

Frullare il tutto col minipimer aggiungendo un po’ di acqua (mezzo bicchiere circa).

Si otterrˆ un composto spumoso da servire in coppetta con cucchiaino.

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PER UNA PELLE BELLA, LUMINOSA ED ELASTICA

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BELLINI POUR HOMME-NOTE DI SICILIA DI LES ARTS.

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Ci sono aziende la cui vita è scandita da un ‘prima’ e un ‘dopo’. Scelte imprenditoriali sbagliate, condizioni di mercato non favorevoli, variabili imponderabili, possono portare a pericolose derive. Di qua o di là. Dove il di là, spesso, signifi ca continuità aziendale. È il caso dell’insegna Limoni. Un retailer che per molti anni ha fatto il mercato della profumeria, per poi ritrovarsi ‘di là’. Fino all’arrivo,

nel 2012, del fondo di private equity Orlando e alla costituzione, un anno dopo, di LLG-Leading Luxury Group, che suggellava l’acquisizione da parte dello stesso fondo del 100% de La Gardenia, altra insegna storica del selettivo, per presiedere alla gestione del più grande polo della profumeria in Italia, con una rete di oltre 500 punti vendita. Dopo 3 anni turbolenti e complessi, cui ha fatto da contraltare un lavoro senza

sosta, fatto di incontri con i sindacati, di rifl essioni su come sanare il debito e poi fare reddito d’impresa, fi nalmente un sospiro di sollievo: il piano di ristrutturazione ha superato la fase critica, e ora si guarda avanti. Come? Ce ne parla l’Ad di LLG, Fabio Pampani, già Ad di La Gardenia, che arriva da 29 anni di orgogliosa ‘militanza’ in OVS/Gruppo Coin, “l’insegna che ha fatto scuola nel non food”.

Come si è arrivati alla costituzione di LLG, che coordina le attività commerciali, strategiche e di comunicazione di Limoni e La Gardenia per conto del fondo Orlando?Parto dall’antefatto. Gardenia è un’insegna di retail a carattere famigliare, che nel 2011 vende al fondo di private equità Bridge Point. E il secondo fondo che si fa avanti per comprarla, guarda caso, è già proprietario di Limoni. Guarda caso nel senso che questo secondo fondo, Orlando Italy, aveva come intento il mettere insieme il primo e il secondo polo della distribuzione. Purtroppo, in quel momento, 5 o 6 anni fa, la criticità di Limoni era diventata così forte da non consentire a Orlando

DOPO ANNI DI DIFFICOLTË, LÕINSEGNA LIMONI é ENTRATA A FAR PARTE DI LLG-LEADING LUXURY GROUP, GRAZIE AL FONDO DI PRIVATE EQUITY ORLANDO.

AMPANIRilanciare, fare reddito dÕimpresa, lavorando su category, formazione del personale e servizio. Dietro il volto di Limoni che cambia ci sono la LLG, Orlando Italy e Fabio Pampani.

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FABIO PAMPANI, ATTUALE AD DI LLG-LEADING LUXURY GROUP.

Due operazioni apparentemente antitetiche: da un lato, si tagliano strutture e posti di lavoro per ristrutturare il costo, dall’altro si investe…Solo apparentemente. Perché se alcuni negozi continuano a perdere e non ci sono le premesse perché tornino a crescere, non si può che chiuderli nell’interesse di tutti. Parallelamente, però, bisogna investire per far crescere ciò che rimane. Non è stato semplice confrontarci coni tre sindacati nazionali, così come eliminare le due sedi di Grosseto e Bologna per aprirne un’unica qui a Milano, che è la città da dove

Italy il successo dell’operazione. Limoni, tra il 2005 e 2010, si era dato a una politica espansiva molto ardita che l’aveva messo in ginocchio e portato, tre anni fa, sulla soglia della chiusura. Il fondo Orlando insieme a Enrico Ceccato partono con un progetto di ristrutturazione che trova consenso e sfocia nell’acquisizione de La Gardenia conl’accorpamento delle due insegne, che mantengono la propria identità benefi ciando di strategie comuni. Oltre a sanare il debito, però, bisognava fare reddito d’impresa ristrutturando il costo e investendo in una politica di innovazione e marketing.

parte tutto ciò che ruota attorno a questo mondo. E anche cominciare a chiudere quei 150 punti vendita che per l’azienda rappresentavano una perdita . Il fatturato di un negozio passa per prima cosa dalla location e se la location non è in grado di garantire una soglia di sopravvivenza minima, devi purtroppo chiudere. Con il ministero del Lavoro e i sindacati abbiamo concordato un pacchetto di ammortizzatori sociali rilevante per sostenere coloro che non avevano trovato ricollocamento all’interno del gruppo.

Come siete arrivati a defi nire la nuova strategia commerciale della Limoni e il suo posizionamento?O proseguivamo nella logica del mass e della scontistica o facevamo il salto di qualità, contando sulla posizione rilevante delle due insegne, che a oggi detengono il 22% di qdm di tutta la profumeria e il 51% di quella organizzata. La scelta è nota. Fare il salto ha signifi cato, prima di tutto, ricostruire una relazione con l’industria raccontando ciò che volevamo fare e quanto eravamo disposti a investire (20 milioni di euro a oggi ndr). Poi, ci siamo detti che con lo sconto non saremmo andati da nessuna parte perché, specie in un momento di crisi, lo sconto è antitetico alla fedeltà. Se il mercato è fermo e diventa l’unica leva per fare cassa, il cliente che prima era venuto da me lusingato dalla mia politica di prezzo aggressiva, allo stesso modo andrà dal mio concorrente quando troverà soddisfatte queste condizioni. Bisogna piuttosto essere competitivi sul posizionamento e sull’innovazione, facendo in modo che i clienti si leghino

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all’insegna attraverso momenti di soddisfazione complementari ai prodotti, i servizi appunto. Da qui, il progetto delle beauty lounge, attualmente 4 - due a Milano e due a Roma - punti vendita con un piano interamente dedicato ai servizi.

E in questo rinnovato meccanismo come viene in aiuto la carta fedeltà?Prima con la carta si accumulavano punti che si trasformavano in sconti senza però distinguere il ‘livello’ di benefit tra chi spendeva 10 mila euro l’anno e chi 100. Ora, quest’accumulo dà diritto alla fruizione gratuita dei nostri servizi. Quelli base sono 6-7: trucco, trattamento, scuola make-up - che dura tre mesi in primavera e tre in autunno, gratuita, su prenotazione e coinvolge per un’ora 4 clienti -, barbiere da uomo, che rade il cliente alla vecchia maniera, epilazione a luce pulsata. Poi, depilazione con il filo arabo, il servizio più richiesto (4.000 prestazioni a fronte di 14 mila complessivamente erogate negli ultimi due mesi) che abbiamo scoperto andando in giro peril mondo per vedere cosa facevano gli altri. Nei flagship i servizi sono fissi, mentre in circa 150 altri negozi, diamo pillole periodiche, a rotazione e su prenotazione secondo un calendario mensile.

L’investimento più grande è stato nella formazione, 4.000 ore in tutto, con l’obiettivo, per esempio, di imparare le tecniche del filo arabo che nessuno conosceva. Il servizio è lo specchio dell’insegna, che decide di esporsi direttamente: se non funziona, è l’insegna a rimetterci. A un anno dalla partenza, il bilancio è senz’altro positivo.

Il mercato continua a languire: cosa fate per stimolare nuovi ingressi?Iniziative come quella della make-up school vanno in questa direzione: i video girati sui social hanno raggiunto le 29 mila visualizzazioni a settimana. Con un paio di altre attività - il trucco sposa e la consegna a domicilio - siamo andati direttamente a casa del cliente. In tre mesi, senza averlo comunicato, abbiamo seguito 250 matrimoni. Anche la consegna a domicilio raccoglie consensi. Che si tratti di un regalo o di un prodotto di cui il negozio è sfornito, la consegna è gratuita per acquisti superiori ai 50 euro. Poi, per il momento solo in Veneto, la regione che stiamo testando con l’obiettivo, se funziona, di allargare a tutta Italia, le nostre clienti top - con una spesa superiore ai 300 euro l’anno - possono chiederci, con 48 ore d’anticipo, una seduta di trucco, già a partire dalle sette

del mattino. Abbiamo scelto il Veneto perché è una regione molto concorrenziata e che, per aspetti logistici peculiari, ha la maggiore stanzialità in Italia: l’89% dei consumatori veneti consuma sempre nella stessa profumeria Limoni o Gardenia. Se un progetto funziona qui, funziona ovunque.

Come siete riusciti a fare in modo che le due insegne non si sovrapponessero?Fortunatamente solo 17 dei 550 negozi erano in sovrapposizione, vicinissimi l’uno all’altro. Va inoltre considerato che le due aziende avevano sempre convissuto, benché con posizionamenti che all’epoca erano diversi. Comunque, rendere Limoni speculare a Gardenia, con un 9% di mass, lo stesso mix assortimentale, le stesse esclusive, non ha creato contraccolpi, anche per l’ubicazione geografica delle due insegne. Gardenia faceva e continua a fare una grande fetta del suo fatturato in Toscana, la regione dove è nata, nella sola provincia di Grosseto ha una quota di mercato di oltre il 70% e 11 negozi. Mentre Limoni era storicamente fortissima in regioni dove Gardenia quasi non esisteva, come la Sardegna, in cui ha 50 negozi contro i due di Gardenia. Diciamo che da questo punto di vista abbiamo avuto un pizzico di fortuna, che non guasta mai!

panoramica degli assortimenti e di alcune postazioni trucco della beauty lounge di milano. tra i servizi a cui dà diritto la carta fedeltà c’è anche la scuola di make-up che dura 3 mesi in primavera e 3 in autunno.

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Ma che sta succedendo? Il maschile diventa femminile e il femminile diventa maschile? La comunicazione e le passerelle rilanciano stereotipi di uomini sempre meno machi che il ragazzo della strada fa propri (e anzi anticipa!), mentre la donna tende a liberarsi di quegli eccessi femminei che l’avevano resa forse un po’ troppo bambolina in passato, per cercare un’identità più sobria, quasi androgina. È il ‘no gender’ che avanza. Legittimo parlare di un’evoluzione postmoderna del concetto di unisex? Non proprio. I due fi loni, unisex e ‘no gender’ hanno la stessa matrice ma imboccano direzioni e percorsi diversi. Segnano il ‘prima’ e il ‘dopo’ di un cammino in evoluzione, che ha il suo ‘fermo immagine’ nel mondo del fashion, ma nasce dalla strada, da quello street style ormai diventato fucina inesauribile di spunti e idee.

SUPERATA LA NEUTRALITËdello stile unisexNello street style, forse più che in ogni altra manifestazione della nostra società, ci sono i germi di ciò che sarà il futuro. E se l’unisex, nato attorno agli anni ‘70, cavalcava il bisogno, nella moda come nelle fragranze, di alleggerire al massimo i connotati che rendevano un certo capo o un determinato profumo maschile

o femminile, per avvicinarsi a uno stile pulito, essenziale, in cui tutti potevano ritrovarsi senza distinzione di genere, per il no-gender le cose viaggiano su un binario differente. Perché se l’unisex indicava una deriva di ‘neutralità’, chiamiamola così, che poteva andare bene per entrambi i sessi, annullando le differenze, adesso le collezioni no-gender presentate da marchi piccoli, grandi e medi prendono le distanze da questo concetto. Se è neutro il concetto di far sfi lare gli stessi abiti per lei e per lui, come hanno fatto e continuano a fare certi stilisti, non può certo essere neutro il collo a fi occo della camicia rossa in chiffon indossata dal modello di Gucci, tanto per fare un esempio. E non lo è il trucco sfoggiato da tanti modelli che hanno sfi lato sulle ultime passerelle, il look perfettamente curato, che presuppone l’uso di correttori, illuminanti, fondotinta, BB e CC Cream e fard, in nome di una cura del sé che non è più solo appannaggio dell’universo femminile. Può allora sembrare paradossale il pensiero di chi sostiene che il no gender non annulla le differenze ma, semmai, le esalta, in quanto si adatta perfettamente alla proiezione che ciascuno ha di sé, uscendo dalla logica binaria di ‘uomo’ e ‘donna’. La moda ha antenne speciali per cogliere certi smottamenti sociali,

E tu, di che gender sei? si rimescolano le carte...

Un nuovo territorio, dove maschile e femminile parlano la stessa lingua. È il no gender, che parte dallo street style per arrivare agli stilisti. E che, anche nel beauty, alcuni brand insospettabili stanno facendo loro.di

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➊ ANDY WARHOL E I PERSONAGGI DELLA FACTORY (FOTO RICHARD AVEDON) ➋ ANDY WARHOL, PORTRAIT IN DRAG, 1981 GETTY MUSEUM ➌ LADIES & GENTLEMAN, 1975, SERIGRAFIE SU CARTA ➍ MICK JAGGER, SERIGRAFIA SU CARTA, L.A.M.A.

si sa. E si vede. Il risultato è un azzeramento del genere, una contaminazione a volte fi ne a se stessa, altre volte riuscita, a volte gridata, a volte sussurrata, come nel caso delle’sopracciglia’, oggetto di una rivoluzione silenziosa, dove questo azzeramento si fa evidente prendendo sensi di marcia opposti rispetto a quelle sin qui percorse. Perché se l’universo femminile si orienta con sempre maggiore decisione verso sopracciglia folte, decise, piene, quello maschile fa il percorso opposto e va in direzione di forme sottili e perfettamente defi nite, rese quasi invisibili per far risaltare occhi, zigomi, naso, bocca. A condurre i giochi nella fashion week internazionali, una provocatrice per eccellenza, Vivienne Westwood che ‘scollina’ proponendo una collezione basata sul concetto di no-gender, approccio che del resto ha da sempre caratterizzato e reso iconico il brand, anche in tempi non sospetti. Per la Westwood non ci sono capi da donna o da uomo, tutti possono usare tutto, perché la libertà d’espressione non deve avere vincoli.

VIVIAMO IN UNA SOCIETË liquida, senza progetti stabiliPer dirla alla maniera del novantenne

sociologo polacco di origini ebraiche Zygmunt Bauman, viviamo in una società liquida, dove la mancanza di legami forti, duraturi, di speranze e progetti stabili fa sì che tutto sia, appunto, fl uido e labile. Una società priva di barriere come la nostra diventa facile terreno per ‘contaminazioni’ di genere, dove ciò che ha funzionato per secoli, ora potrebbe non valere più. Se legami e certezze vacillano, ecco che il bisogno di ‘cogliere l’attimo’ e di scrollarsi di dosso i retaggi del passato si fa più forte. La modernità liquida di Zygmunt Bauman, di cui tanto si è parlato negli ultimi anni, si arricchisce quindi, ora, di un nuovo capitolo: la gender fl uidità, che porta a fl uttuare, anche nella sfera sessuale, da un genere all’altro, trasportati dal vento di sentimenti che non trovano più barriere, né preclusioni. Questa nuova attitudine, che avanza nella moda

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come in tante altre manifestazioni della nostra società, appare allora come il tentativo di trarre, dal singolo momento, il massimo delle possibilità che questo momento racchiude. A contare è solo il presente, perché domani potremmo decidere di fare altre scelte. Una cosa appare certa: nulla è per sempre.

Lo street styLe traccia le tendenzeSi è parlato di street style, e di come proprio dalla strada esplodano le tendenze. È proprio così. Perché se ci si guarda attorno, a Milano come a Tokyo come a New York, le tribù urbane dei giovani marcano il territorio imponendo regole non scritte, che nel modo di agghindarsi e di curarsi della propria persona hanno un effetto dirompente sugli altri coetanei. E l’immagine che le grandi metropoli restituiscono è quella che oggi chiameremmo uno stile senza confini. Una rivoluzione silenziosa, che non è detto non risulti più efficace di chi scende in piazza a protestare per i propri diritti con cartelli, slogan e marce. Una rivoluzione che, pian piano, sta scardinando le vecchie logiche che hanno sempre disciplinato la materia sessuale. Perché i look dei giovani

della generazione Z, quella dei nativi digitali nati tra il 1996 e il 2010, che crescono e cresceranno a suon di iphone, si sono visti in passerella per il fatto che, ancora prima, si sono visti per strada. Ormai è consuetudine per l’uomo depilarsi, farsi le sopracciglia, spalmarsi creme autoabbronzanti e, in qualche caso, sublimare con un velo di cipria o di BB Cream la carnagione. Vestirsi senza troppe sovrastrutture significa anche, e soprattutto, rendersi indipendenti dagli stereotipi di genere, in nome di un’uguaglianza che va oltre quella costruita a tavolino delle pari opportunità.

spazi digitaLidedicati alla moda no-genderNiente di assolutamente nuovo, molti potranno obiettare: David Bowie non è stato forse un precursore del genere? Vero. Ma lì, quella trasgressione era esclusivo appannaggio di un mostro sacro della musica, qui ha un effetto a macchia d’olio. E un conto, venendo all’attualità, è vedere queste proposte durante, un altro è negli armadi. Qualcuno, però, non ha perso tempo. È il caso di TheCorner.com, un portale e-commerce che vende marchi di lusso e che dallo scorso giugno ha lanciato una terza sezione la ‘No Gender’ che si affianca alle tradizionali sezioni moda-uomo e moda-donna, definendola come, “un nuovo spazio digitale interamente dedicato alla moda gender-neutral; un guardaroba innovativo per una nuova generazione che si affida semplicemente al proprio gusto personale. Dopo aver

La Homepage deL sito tHecorner.com per La sezione no gender. nei tondi, aLcuni frame daL video Boys Keep sWinging di david BoWie.

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rifiutato le classiche convenzioni dello stile, celebriamo oggi un nuovo modo di essere noi stessi, indipendentemente dal gender, età o background”. Quindi, all’interno di questo contenitore, si trovano tutte quelle proposte - abiti e accessori -, che vanno bene sia per lei che per lui, una vetrina dove sarà dato spazio a stilisti emergenti che si sono dedicati al tema dell’azzeramento di genere.

iL significativo cameodel marchio shiseido La sottolineatura che riguarda gli stilisti emergenti non è casuale. Sono spesso i marchi di nicchia i più inclini a uscire dagli schemi. Ciò vale nella moda, nelle fragranze come nel beauty. Anche se poi arriva qualcuno a scompigliare le carte, la classica eccezione che conferma la regola. È il caso di Shiseido e del suo web movie lanciato in rete lo scorso 16 ottobre e pubblicato su youtube. Un video a tutti gli effetti ‘no gender’ il suo che, proprio perché partito da un brand tradizionalista come quello nipponico, ha avuto davvero un effetto esplosivo sul web. Shiseido incarna da sempre un mix di classicismo e modernità, di stile misurato ma molto

attento alle nuove tendenze. Il suo ‘The Secret of High School Girls’, in breve ha conquistato la rete superando i sei milioni di visualizzazioni. Ambientato in un liceo giapponese, si apre con il primo piano di un’insegnante che apre la porta di una classe, interamente femminile, indecisa se entrarvi o meno. La telecamera, intanto, indugia sui bei volti dal sorriso enigmatico delle ragazze, colte durante l’ora di lezione con un’altra insegnante, naturalmente donna. A un certo punto, lo shock: quelle ragazze sono in realtà ragazzi, trasfigurati dai truccatori di Shiseido. In pochi secondi, i loro volti delicati e femminili tornano a essere quelli di giovani uomini. La morale? La verità può non essere quella che traspare all’apparenza. Anche, e a maggior ragione, per quanto riguarda il genere, niente può essere quello che sembra. Il video, che si è protratto per 7 ore di riprese ininterrotte, ha coinvolto un gruppo di veri studenti che sono stati vestiti, truccati e trasformati in seducenti lolite. A 5 giorni dal lancio del filmato, Shiseido ha indicato le coordinate di un sito che svelava i volti reali dei protagonisti prima di cambiare genere. Bastava cliccare sul volto per scoprireil vero aspetto dello studente che c’era nascosto sotto. C’è di che meditare.

Quando si parla di ‘teoria gender’, ci si riferisce a due fattori, il sesso e il genere. Il primo è inerente alla biolo-gia ed è un carattere innato, il secon-do riguarda l’ambito culturale ed è un carattere acquisito. Gli studi di gene-re, cioè quelli che indagano i signifi-cati socio-culturali della sessualità e dell›identità di genere, sono nati a cavallo tra gli anni ‘70 e gli ‘80 negli Stati Uniti e si sono poi diffusi in Euro-

pa a partire dagli anni ‘80. Secondo questi studi, sesso e genere non de-vono essere visti non come due aspetti contrapposti ma interdipen-denti. Se il sesso è un corredo gene-tico, un insieme di caratteri biologici, fisici e anatomici che creano la diffe-renza maschio-femmina, il genere è una costruzione culturale e sfocia in un insieme di comportamenti che danno vita all’essere e sentirsi uomo

o donna. Secondo questi studi, l’i-dentità di una persona viene quindi definita in base al genere (carattere acquisito) e non in base al sesso (ca-rattere innato). Come a dire che ma-schi e femmine si nasce, mentre uo-mini e donne si diventa. E ciò sta a significare che non necessariamente chi nasce maschio diventa anche uomo, così come chi nasce femmina diventa anche donna.

La teoria del gender

guarda il video di sHiseido su imaginebeautynews.it/11novembre2015

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IL LOGO DELLO STORE

SELFRIDGES continua a stupireDall’altra parte dell’oceano, a Londra, un’altra istituzione, questa volta del retail, come i grandi magazzini Selfridges, a partire dallo scorso 12 marzo ha creato un pop up store, uno spazio temporaneo tutto dedicato all’agender: tre piani completamente dedicati al genere neutro, dove gli abiti ma anche i manichini non hanno sesso. Anche il prestigioso mall londinese, dunque, notoriamente incline alle avanguardie, sostiene l’azzeramento di genere. Dice Faye Toogood, la stilista che ha ideato il concept space, “Agender esiste per provocare e sperimentare, per porsi e rispondere a domande che ci stiamo tutti ponendo riguardo al gender e a cosa indossiamo. Agender non vuole solamente liberare un trend ma risponde a un cambiamento sociale. Detto questo, non credo che tutti i negozi impacchetteranno i loro prodotti, ma sono sicura che riconosceranno anche loro che qualcosa sta cambiando”. In questo spazio, i cosmetici per uomo e donna saranno mischiati sugli stessi scaffali degli abiti. Alla provocazione, l’insegna ci è abituata. Fondati nel 1909 da Mr Harry Gordon Selfridge, i grandi magazzini all’epoca furono l’emblema dell’innovazione in termini di shopping esperienziale e approccio alla clientela. I tre piani hanno accolto non soltanto gli abiti unisex delle grandi marche, tra cui Body Map, Nicola Formichetti e la collezione Underground, ma anche tutta una serie di mostre legate al ‘gender’.

Il progetto si allarga anche alla fotografi a, al cinema, alla musica e all’arredamento per creare un territorio totalmente neutro. Il progetto è partito nel proprio superstore di lusso a Oxford Street e nei negozi di Manchester e Birmingham. E anche online, ovviamente.

NEL PROFUMO, proprio come nellÕabitoL’abito, esattamente come il profumo, è relazione con gli altri, come una seconda pelle. C’entra con il corpo ma anche con la mente e con la cultura del tempo. E la cultura, anche in questo segmento, sta andando nella direzione dell’azzeramento del genere. Proprio come nella moda, precursore, anche nella profumeria alcolica, è stato il fi lone unisex. Chi non ricorda cK One di Calvin Klein? Il suo lancio, nel 1994, fece scuola. Ma anche in questo caso, l’unisex di cui oggi si parla assume sembianze diverse rispetto al passato, secondo un esercizio che molte case essenziere di nicchia, fanno peraltro da sempre loro. Chi conosce il mercato delle fragranze sa che la dicotomia maschile/femminile riguarda i profumi ‘commerciali’, quelli distribuiti in tutto il mondo. Diversamente funziona per le piccole case profumiere, dove maschile e femminile parlano un linguaggio spesso comune. È la libertà l’ingrediente fondamentale di cui vanno alla ricerca nasi e profumieri, una libertà che ognuno fa sua interpretandola con la propria sensibilità. Non solo. A conferma che qualcosa sta cambiando anche quando si parla di note olfattive arriva la tendenza che fa sì che i profumi maschili siano sempre più strutturati, talvolta ruotando attorno a costruzioni olfattive un tempo rigorosamente femminili, come quella fl oreale. La rosa piace molto anche al maschio mentre, viceversa, gli accordi più speziati, un tempo prerogativa di molti spartiti for man, sono ideali anche per lei. Perché la fragranza, ancora di più che un abito, è prima di tutto un racconto di emozioni universali in cui tutti possono ritrovarsi.

CAMPAGNA CK ONE 1994. IL LANCIO DEL PRIMO PROFUMO UNISEX NEL 1994 FECE SCUOLA E DIVENTñ PRECURSORE DI UN FILONE OLFATTIVO.

LO STORE AGENDER

LA STILISTA FAYE TOOGOOD

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dal 1959 distributore specializzato nel mondo beauty

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Acqua, condivisione, realtà aumentata, Ttip e connessione alla rete: questi, come rilevato dalla società di ricerche Mintel, i temi ‘caldi’ del 2016, destinati a imporsi all’attenzione degli uffici marketing del mondo della bellezza. Già qualche declinazione nell’ambito della cosmetica è stata ipotizzata, ma non è tutto. Tante e diverse potranno essere le risposte dell’industria e del retail alle nuove esigenze del consumo.

Pulizia sì, ma meglio senz’acquaVarie zone del pianeta stanno accusando problemi di siccità con conseguenti riflessi sull’agricoltura, ma anche sul benessere delle persone, se pensiamo che l’11% della popolazione non ha accesso ad acqua pulita (dati Unicef). I consumatori sono sempre più sensibili all’argomento e sanno che possono far qualcosa concretamente per risparmiare, e non inquinare, le risorse idriche del pianeta. Per esempio, il 49% degli inglesi è preoccupato dal fatto di usare troppi prodotti chimici per la pulizia, l’86% dei cinesi di classe media sa che potrebbe utilizzare prodotti biodegradabili e oltre i tre quarti di spagnoli, francesi, tedeschi e italiani sono disposti a pagare di più per prodotti per il lavaggio che richiedono meno acqua per il risciacquo, mentre il 68% dei tedeschi, il 74% dei francesi e addirittura l’80% degli italiani si dichiara interessato a un detersivo liquido concentrato. Anche la cosmetica è coinvolta

dall’attenzione nei confronti delle risorse idriche: il 13% degli inglesi e il 15% dei francesi sono interessati a sapone e bagnoschiuma che non richiedono il ricorso all’acqua con una percentuale che sale al 24% per gli inglesi e al 28% per i francesi prendendo in considerazione i consumatori tra i 16 e i 24 anni. Sul mercato coreano si sta già assistendo alla crescita dei consumi di prodotti per la pelle che non necessitano di acqua e concentrati, e questo anche se si tratta di prodotti più costosi di quelli tradizionali. Quindi, si può prevedere il lancio di prodotti per la pulizia del viso e dei denti in assenza di acqua. Inoltre, se l’acqua diventa un argomento tanto sensibile, potremmo vedere la diffusione di strumenti per la valutazione dell’idratazione della pelle, magari anche in autodiagnosi. L’Oréal Paris sta investendo in questa direzione e ne è esempio il suo SkinChip, strumento tecnologicamente avanzato per misurare in maniera efficace e veloce il livello di idratazione della pelle. Senza dimenticare i risvolti normativi sull’argomento: una Commissione Europea ha allo studio un’etichetta che dovrebbe indicare l’impatto ambientale del prodotto in funzione del consumo di acqua, cioè la ‘water footprint’ (vedi box).

Monodose e servizi applicazione ovunqueMeno proprietà e più noleggio o affitto. I Millennials sembrano sempre più propensi

il futuro della bellezza tra specchi virtuali ed emergenza acquaScarse risorse idriche. nuovi timori verso gli Ogm e per la salute. Più tecnologia wi-fi e realtà aumentata. Meno disponibilità di spazi nelle aree urbanizzate. ecco con cosa dovrà fare i conti il mondo della cosmetica nel 2016, che sta per iniziare.

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in tal senso. Secondo Mintel, se il 47% degli abitanti della Gran Bretagna abita in case in affitto, la percentuale sale al 55% tra i 34 e i 44 anni e al 63% tra i 25 e i 34 anni. Non solo. I Millennials appaiono convinti sostenitori di quella che viene definita ‘economia della condivisione’ e interessa diversi aspetti della vita quotidiana, dalla casa al lavoro allo spostamento. Tutto questo ha un senso in un mondo altamente urbanizzato con sempre meno disponibilità di spazio. Secondo Mintel, il 57% dei consumatori del Regno Unito indica di prendere in prestito utensili e prodotti vari piuttosto di comprarli. La carenza di spazio sta anche influenzando la progettazione di mobili e oggetti. Il 21% dei consumatori britannici preferisce acquistare prodotti in confezioni piccole proprio per mancanza di spazio e il 22% degli utenti

americani dice di acquistare prodotti facili da riporre. Per il cibo, si pensa a mini porzioni sia per una questione di spazio che di salute. Per le vacanze si organizzano armadi riforniti con abiti e accessori direttamente nel posto di arrivo. Inoltre, per la bellezza, largo ai monodose, ma anche a servizi di applicazione di cosmetici (gli smalti per le unghie, per esempio) in spazi come le palestre o i centri benessere.

Specchi virtuali e occhiali tutorialLa realtà virtuale e quella aumentata entrano nel mondo dei consumi. Le nuove tecnologie creeranno intrattenimento e pubblicità esperienziale. Secondo le ricerche di Mintel, il 50% dei britannici sa dell’esistenza di apparecchiature portatili per la realtà virtuale e il 31% sarebbe disposto a usarle. Questa percentuale sale al 53% tra i 16 - 24 enni.

Quindi, il potenziale di questi strumenti è enorme. Il tutto risulta particolarmente interessante per esperienze in-store e per demo dei prodotti prima dell’acquisto. Tra coloro che sono interessati a questi dispositivi di realtà virtuale, il 64% ha dichiarato che li vorrebbe utilizzare per il gioco e il 50% per esperienze culturali come un museo virtuale. Negozi come Mark & Spencer stanno iniziando a usare dispositivi di realtà aumentata e virtuale per aiutare i clienti a vedere i prodotti nelle loro case: quello della bellezza è uno dei pochi settori in cui Google Glass (vedi box) è stato utilizzato in modo efficace. Ysl e la catena britannica di grandi magazzini Selfridges consegnano alle clienti i video di make up personalizzato realizzati nel punto vendita di Oxford Street a Londra e la cliente può replicare il tutto a casa

seguendo step by step le indicazioni del tutorial con tanto di lista dei prodotti da acquistare. Rilevante in quest’ambito anche lo specchio virtuale presentato da Panasonic, che analizza il volto di un individuo per suggerire il make up e l’acconciatura. Infine, sono disponibili anche soluzioni per mostrare ai clienti come sarebbe la loro pelle se non facessero ricorso a prodotti anti-invecchiamento e solari.

Naturalità e traSpareNza contro il ttipSe nel 2016 venisse approvato il Ttip, un accordo di libero scambio tra Europa e Stati Uniti attualmente in discussione, potrebbero esserci importanti cambiamenti nei mercati. Secondo i sostenitori, sarebbero favoriti gli scambi commerciali tra i due continenti offrendo nuove opportunità alle aziende. Secondo i detrattori, il Ttip

I Google Glass, gli innovativi occhiali a realtà aumentata, sono attualmente disponibili sul mercato Usa al costo di 1.500 dollari. Il debutto ufficiale è avvenuto a metà 2014 e fin da subito hanno promesso un’esperienza d’uso in grado di cambiare la vita. Tante le funzionalità garantite: lettura di siti web e notizie online, controllo dei social net-work, visualizzazione delle mappe e delle indicazioni stradali mediante Google Maps, videoconferenze, cattu-ra di fotografie e video da condividere online e tanto altro. www.webnews.it

Google Glass

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consentirebbe l’arrivo in Europa di prodotti Ogm, ampiamente diffusi negli Usa (secondo The Economist, il 70% dei prodotti in vendita negli Stati Uniti è geneticamente modificato). Nell’Unione Europea la produzione di Ogm, tranne un’unica varietà di mais, è vietata ed è consentita solo l’importazione di prodotti geneticamente modificati, che però devono riportare l’indicazione in etichetta a meno che la presenza di Ogm sia inferiore allo 0,9%. Tutto ciò potrebbe accentuare ulteriormente la ricerca da parte del consumatore di prodotti naturali e locali. Per altro, già il 53% degli italiani è disposta a pagare di più per frutta e verdura locali e condivide l’opinione che i prodotti biologici siano più sicuri perchè non contengono pesticidi. Il 54% ritiene anche che siano migliori per l’ambiente. Inoltre, il 35% degli italiani dichiara che non comprerebbe mai cibo Ogm. Secondo La Repubblica, il mercato del biologico in Italia tra il 2005 e il 2014 è cresciuto del 220% e il 26% dei consumatori acquista cibo prodotto con particolari attenzioni (produzioni artigianali, per esempio), più che in altri Paesi (17% in Francia, 16% in Germania, 15% in Spagna e 13% in Polonia). Per quanto riguarda specificatamente i cosmetici, si ritiene che il Ttip porterebbe in Europa prodotti non testati secondo le nostre norme di sicurezza (la legislazione americana è meno restrittiva sull’uso di ingredienti comela formaldeide in prodotti per la cura della persona). In Europa una sostanza deve essere considerata sicura prima di essere utilizzata come ingrediente. Negli Usa, invece, qualsiasi elemento può essere usato finchè non venga dimostrato che è pericoloso. Risultato:in Europa ci sono 1.200 sostanze vietate nella produzione di cosmetici, negli Usa appena 12. Il Ttip potrebbe accentuare i dibattiti sugli ingredienti naturali e sintetici e incrementare le tendenze attuali, che

vedono il 48% dei britannici acquistare prodotti cosmetici naturali e bio perchè li considera più sicuri per la salute e il 57% in quanto ritiene che siano privi di prodotti inutili. All’interno del mercato della bellezza, a causa del divario tra gli ingredienti usati in Usa e in Europa, potrebbe succedere che le marche europee arrivino a godere di uno status più elevato. Potremmo anche assistere a più trasparenza delle aziende per rispondere alle preoccupazioni dei consumatori.

Sconti e offerte georeferenziatiLa prossima sfida per locali e negozi sarà quella di offrire connessione per il trasferimento dati attraverso i dispositivi digitali. La capacità di connessione ha ancora molta strada da compiere in Europa, ma la tecnologia si diffonderà nei negozi creando anche nuovi livelli di servizio. D’altra parte, i consumatori connessi alla banda larga 3G cresceranno notevolmente nel 2016 e il 30% delle consumatrici inglesi tra i 16 e i 34 anni già indica di essere interessato a ricevere sullo smartphone offerte speciali personalizzate mentre fa shopping. La tecnologia Beacon, che consente di ricevere e trasmettere tramite bluetooth piccoli messaggi entro brevi distanze, ha quindi notevoli potenzialità, mentre il pubblico potenziale disposto a scoprire sconti e offerte georeferenziate è enorme e non solo giovane. I Beacons, in grado di risolvere problemi pratici di pagamento, permettendo quindi al personale di concentrarsi sul servizio, e di generare fedeltà attraverso sconti e offerte, soddisfano le crescenti esigenze di personalizzazione, gioco e convenienza dei consumatori e offrono nuovi servizi. Inoltre, permettono ai negozi di misurare la permanenza del cliente in-store e l’efficacia delle promozioni.

Usiamo molta acqua per bere, cucinare e lavare, ma ancor più per produrre cibo, carta, vestiti in co-tone... L’impronta idrica è un indicatore che con-sente di calcolare l’uso di acqua, prendendo in considerazione sia l’utilizzo diretto che quello indi-retto del consumatore o del produttore. L’impronta idrica di un individuo, di una comunità, di un’azien-da è definita come il volume totale di acqua dolce utilizzata per produrre i beni e i servizi consumati da quell’individuo, comunità o impresa.www.impronta-idrica.org

La ‘water footprint’

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Le affinità elettive esistono, le persone si scelgono e in casi fortunati anche le Aziende possono avere l’intuito e la fortuna di affidarsi a collaboratori d’eccellenza. È questo il caso dell’Amministratore Delegato, Giancarlo Zinesi e di Sisley, un ‘matrimonio’ d’amore e non (solo) d’interesse.‘Il mio rapporto con la famiglia del Conte Hubert d’Ornano è iniziato

molti anni fa. La marca era arrivata in Italia nel 1976, attraverso i distributori, solo nel 1993 è stata creata la filiale diretta e io, tre anni dopo, ho intrapreso il mio viaggio professionale in quest’azienda, unica nel suo genere, che ha un posto d’onore nel panorama mondiale del super-lusso. Un lusso che non è mai ostentazione, che non segue le mode e non mette al primo posto l’apparenza, al contrario punta sulla sostanza, su un impegno costante di mezzi e di capacità umane per una ricerca cosmetica all’avanguardia, seria, quasi maniacale. Un legame forte, iniziato e continuato con il mondo vegetale, la fitocosmetologia che utilizza solo estratti naturali di piante e oli essenziali per creare prodotti che trascendono le tendenze del momento e restano dei cult per generazioni di donne che quotidianamente ne costatano l’efficacia.

Un modo di lavorare straordinario e visionarioMadame Isabelle d’Ornano, moglie del Conte Hubert è responsabile dello sviluppo di nuovi prodotti e ha una filosofia che la dice lunga: il team di ricerca ha grande libertà, non ci sono limiti di tempo, né di costo. Il prezzo si stabilisce solo quando il prodotto è finito e solo quando è ritenuto perfetto.

Un esempio per tutti Sisleÿa, un anti-age globale, un prodotto fantastico, un mito. Lo dimostra la fedeltà con cui le donne dal 1999 lo scelgono. Chi la prova non la lascia più, per noi vale il 6% di ciò che vendiamo eppure Sisley non si accontenta e rischia.Nasce Sisleÿa L’Integral Anti-Âge, non una formula aggiornata, ma una rivoluzione frutto di approfondimenti scientifici e di nuove scoperte che affrontano per la prima volta il problema dell’invecchiamento sotto il profilo comportamentale. Si potevano scegliere due strade, la meno rischiosa: lasciare che i due prodotti convivessero insieme fino all’esaurimento delle scorte del prodotto attuale. Oppure rischiare, con la forza e la determinazione propria di quest’azienda e ritirare dalla vendita un prodotto eccezionale sotto tutti i punti di vista. Naturalmente è stata privilegiata la seconda soluzione. Una grande prova di coraggio, apprezzata dai profumieri, un segno forte di cambiamento in un momento in cui il mercato è ancora in sofferenza. L’obbiettivo è di non lanciare tanti prodotti, ma di rispondere puntualmente ai bisogni delle clienti. Tutto questo è reso possibile da uno spirito imprenditoriale che conserva, nonostante la crescita continua,

giancarlo zinesi, amministratore delegato di sisley italia.

Un forte legame unisce Giancarlo Zinesi a Sisley. Un legame nato nel momento in cui la neonata filiale italiana del marchio francese incontra la passione e la determinazione di un uomo di ‘sostanza’, come il marchio che rappresenta.

Legami professionali che vanno oltre

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una caratteristica famigliare spiccata. Philippe d’Ornano, figlio del fondatore purtroppo recentemente scomparso e oggi Presidente (Internazionale) dell’Azienda, è convinto che un prodotto debba essere prima di tutto efficace per il consumatore con risultati di altissima qualità. I laboratori di ricerca sono in Francia nel nuovo polo logistico di Saint-Ouen-L’Aumône, vicino a Parigi che è stato progettato tenendo conto di valori quali la sostenibilità e il benessere dei dipendenti.

la fabbrica è a blois nei castelli della loiraTutto è pensato per poter dare il

meglio, per far sì che la struttura di ogni formula risponda il più ampiamente possibile a ogni specifica necessità della pelle. Il vantaggio, impagabile della conduzione famigliare è proprio quello di poter gestire tempi e modi senza pressioni esterne.Una dimostrazione evidente che la qualità paga ancora e sempre più. Le vendite confermano il trend positivo, nel 2014 si registra un più 4,8 per cento di crescita rispetto al 2013. L’azienda impiega più di 4000 dipendenti, di oltre 100 nazionalità. E sono sicuro che non potrà che migliorare”. Conosco il Dottor Zinesi da molti anni, ma ogni volta che lo sento parlare

capisco che il tempo per lui non è passato. L’entusiasmo e l’energia restano quelli dell’inizio del suo viaggio con la famiglia d’Ornano. Non poteva esserci un incontro più riuscito perché al di là del lavoro, il rapporto personale fa la differenza e i sentimenti creano legami indistruttibili. “L’ultima volta che vidi il Conte Hubert d’Ornano - mi confida Giancarlo - salutandomi mi disse : la ringrazio per tutto quello che ha fatto per noi”.Credo che per un uomo come il Dottor Zinesi nessuna gratificazione potesse valere più di questa breve frase. Dimostrazione evidente che la classe non è acqua. E che Signori si nasce.

SISLEŸA L’Intégral Anti-Âge

La lotta all’invecchiamento cuta-neo entra nella terza dimensione, con questa formula hi-tech. Frutto di 17 anni di ricerca è ancora più innovativa e completa di quella di Sisleÿa Global Anti-Âge che, lan-ciata nel 1999, affrontava per la prima volta l’invecchiamento a 360 gradi. Oggi il brand francese è in grado di fornire una risposta anti-âge ancora più completa, che in-tegra una terza dimensione. Na-sce così Sisleÿa L’Integral Anti-Âge (50 ml, € 367), che contrasta non solo i segni visibili dell’invecchia-mento intrinseco ed estrinseco, ma anche, per la prima volta, quel-li legati all’invecchiamento com-portamentale, detto epigenetico. Tra i numerosi principi attivi ag-giunti alla formula iniziale, tre sono i principali che ottimizzano il ciclo vitale della cellula, stimolandone ritmo, energia e longevità. Nel pri-mo caso, l’estratto di lindera favo-risce la risincronizzazione dei bio-ritmi cutanei, mentre quello di mimosa di Costantinopoli migliora

la produzione ottimale di energia a livello del mitocondrio, aiutando, quindi a proteggere e riparare la pelle dai danni causati dalla ‘stan-chezza’ delle cellule. Infine a pro-muovere la longevità di queste ulti-me, pensa un complesso di proteine di soia e di lievito, capace di difendere i telomeri (estremità protettive di ogni cromosoma), la cui lunghezza è correlata alla pre-visione di vita della cellula, contri-buendo così a salvaguardare l’in-tegrità del Dna rispetto allo stress comportamentale. M.C.

dall’alto i principali principi attivi:

lindera, mimosa di costantinopoli, soia.

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Dopo il lancio di una linea di prodotti dedicata alla detergenza, Pupa entra nel segmento del trattamento anti-età con la linea Age Revolution che sfrutta un attivo di origine naturale per prevenire e contrastare i segni del tempo. Una proposta trasversale, dunque, con prodotti pensati sia per le giovanissime che per le over 35. Così la marca diventa un beauty brand a 360 gradi, sempre più capace di portare le consumatrici in profumeria. A confermarlo è stata Cristina Penzo, direttore marketing Pupa.

Pupa entra nello skincare con una linea dedicata alla detergenza e una antiage. Cosa rappresentano questi lanci per la marca?Proprio per la leadership che la marca ha nel segmento make-up (1° marca a volume NPD ytd) abbiamo ritenuto che fosse arrivato il momento giusto per entrare nello skincare. Contrariamente a quanto molti pensano, la nostra consumatrice ha un’età media di 35 anni. Sapendo che la pelle inizia a invecchiare a 25, abbiamo un parco consumatrici make-

up - in primis - a cui proporre Age Revolution come naturale completamento della cura della loro routine. Siamo certi che la linea possa attrarre anche nuove consumatrici. Il suo punto di forza è l’eccellente qualità dei prodotti, la loro efficacia (testata con laboratori indipendenti) unita alla raffinatezza dei packaging e al prezzo che rappresenta l’entry level della profumeria.

Quali sono le peculiarità dello skincare targato Pupa?Tutti i prodotti - sviluppati dal nostro team di ricerca in collaborazione

cristina penzo, direttore marketing di pupa ha illustrato le strategie del marchio.

da sinistra: struccante occhi delicato, olio gel struccante ultrarapido, tonico idratante, latte detergente idratante e struccante bifasico.

Si chiama age revolution la prima linea contro i segni del tempo di Pupa che arriva in profumeria accompagnata da una testimonial d’eccezione, l’attrice Cristiana Capotondi.

La rivoluzione anti-età di un marchio trasversale

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con centri universitari  di eccellenza - sono trattamenti rivoluzionari perché aiutano la pelle a ritrovare la giusta vitalità. Le formule, costruite intorno al Pupa Reviva Cell, un attivo di origine naturale che agisce su più fronti - difesa anti-age, longevità cellulare, detossificazione, rigenerazione -, sono arricchite con attivi specifici per agire sui meccanismi fisiologici di invecchiamento connessi alle diverse fasce di età. La Crema Levigante Uniformante per i primi segni del tempo, per esempio, contiene anche un ingrediente che rinnova la luminosità, migliora l’elasticità e l’idratazione. Così il Siero 3D Liftante Riposizionante ha un attivo che favorisce l’elasticità cutanea contrastando le rughe profonde e rendendo la pelle più compatta e i contorni del viso più definiti.

Ci parla del target?Il target va dai 25 ai 55 -60 anni. La linea è perfetta sia per le giovani donne che vogliono prevenire i segni del tempo sia per quelle più adulte che devono contrastarli. Prodotto trasversale è la Crema Idratante Bellezza Istantanea: adatta alle giovanissime che iniziano a prendersi cura del viso, perfetta per le donne più mature - dopo una serata o una giornata particolarmente faticosa -

l’attrice cristina capotondi, nuova testimonial di pupa. accanto, la linea antiage, formata da sei prodotti, accumunati dal pupa revivav cell, attivo di origine naturale, che combatte l’invecchiamento su più fronti.

per restituire idratazione alla pelle e distendere i tratti del viso.

E il packaging?Il nostro team di designer e grafici ha lavorato in squadra per creare una linea che esprimesse femminilità, lusso e ‘freschezza’ senza essere drammatica o troppo tecnica. È una linea che appaga non soltanto per la qualità dei prodotti e delle texture, ma anche per la raffinatezza e la femminilità del packaging. Troviamo che l’equilibrio tra ‘morbidezza’ e ‘tecnicità’ sia perfetto così come quello tra la modernità dell’argento e la delicatezza del rosa cipria.

E la testimonial? Anche questa è una bella novità…Siamo molto felici di avere Cristiana Capotondi come testimonial. Un’attrice italiana dalla bellezza elegante, fresca, che rappresenta la linea Age Revolution. Bella intuizione di Cinzia Pirovano, nostra responsabile comunicazione. Cristiana conosce e usa Pupa sin da ragazzina e oggi, giovane donna, ha accettato con entusiasmo di rappresentare la nostra prima linea skincare per un pubblico più adulto. È come se Pupa fosse cresciuta insieme a lei.

Quali le strategie a supporto di queste novità?La campagna stampa è già

iniziata. Siamo, inoltre, on air dal 24 novembre con il bellissimo spot creato da Antonio Pio Rosato, nostro art director, che ne ha diretto la regia. In un mood romantico, sulle note di una musica classica composta ad hoc, il film è un messaggio poetico di bellezza e Age Revolution il segreto per conservarla nel tempo. On line abbiamo sviluppato la strategia per comunicare in modo mirato con le nostre consumatrici/follower proponendo contenuti rilevanti in base all’età. Attraverso i social e le digital pr stiamo raccogliendo i primi feedback molto positivi.

Quali gli investimenti sul punto vendita?Per il momento sono investimenti ‘classici’: materiale punto vendita con la bellissima foto di Cristiana, brochure informative per le consumatrici e campioni. Per il 2016 completeremo i nostri moduli di formazione con una parte dedicata allo skincare.

Dobbiamo aspettarci altre novità skincare per il futuro?Stiamo già lavorando allo sviluppo di nuovi prodotti. Manterremo comunque un catalogo ‘snello’, facile da capire anche per la consumatrice che si avvicina per la prima volta allo skincare.

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Da ‘New York’ a ‘Make It Happen’, il salto si sente. Eccome. Impossibile non ricordare il claim che per 20 anni ha scandito la diffusione di Maybellinenel mondo, quel ‘Maybelline New York’ con cui milioni di donne si sono avvicinate al brand sposando idealmente il vissuto metropolitano, i ritmi, le tendenze della grande mela. Ma ora, con Make It Happen si volta pagina. Un cambiamento necessario che sottende a una nuova identità di marca

e all’obiettivo di arricchire la comunicazione di contenuti valoriali più contemporanei. “Quando abbiamo lanciato il payoff, alla fine degli anni ‘90, l’obiettivo principale era affermare l’appartenenza della marca alla città di New York e alle sue evocazioni. Ora, invece, l’obiettivo è rispondere alle esigenze e ai desideri femminili in un mondo dove le donne rifiutano gli stereotipi e, in generale, il rapporto frontale e i brand, vogliono avere un mondo

di possibilità che prima non c’era. E noi che siamo la marca di make-up numero uno al mondo dobbiamo fungere da stimolo”, afferma Damien Favre, direttore marca di Maybelline Italia.

nuova testimonial in linea con il targetA conferma del cambiamento, ecco la nuova testimonial, la ventenne Gigi Hadid, modella ma soprattutto grandissima web influencer, con oltre 7 milioni di contatti in rete.

Questo il claim che sigla la nuova identità di Maybelline e investe comunicazione e prodotti. il celebre brand newyorkese scrive una nuova pagina per ‘fondersi’ con il mondo dei millennials.

‘Make It Happen’ adesso e subito

Maybelline e la campagna #APROVADISMORFIE per Positive Planet

È on air l’attività charity di Maybelline legata a Color Sensation Creamy Matte. Partendo dall’individuazione dei macrotrend sul digitale, ci si è concentrati sull’evoluzione del selfie: lo smorphie, il selfie con la smorfia, per smentire la credenza che un rossetto mat evidenzi le imperfezioni, perché Color Sensation Creamy Matte è tanto confortevole da essere a prova di smorfie. Si fa una smorfia, la si mette sul proprio profilo e si invitano altre tre amiche a farne una. Per ogni smorfia fatta Maybelline devolverà 50 centesimi alla onlus Positive Planet per finanziare un progetto di microcredito indirizzato alle donne in Ghana impiegandole nella produzione della soja, e garantendo loro l’accesso a servizi finanziari e sociali per avviare le proprie imprese con la tutela di garanzia di un profitto equo all’interno dei mercati internazionali. Per partecipare non bisogna comprare niente, la campagna si slega da ogni logica di consumo, il punto non è spingere il sell out del prodotto ma spingere un messaggio in cui si crede.

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Sottolinea Laura Albini, direttore Marketing Maybelline, “la nostra comunicazione punta molto su digital e social, anche il canale Instagram, che abbiamo lanciato da poco, sta crescendo moltissimo. Cambiamo insieme con il mondo che cambia. Da qui, la scelta di Gigi, una testimonial vicina al nostro target di riferimento perché molto attiva sui social e che incarna perfettamente il nuovo modello di comunicazione non più emulativo o aspirazionale come un tempo, ma più disinvolto e libero”.

Coinvolgimento dei millenialsIl pubblico di Maybelline sono i millennials, giovani nati a partire dagli anni ‘90, di cui Gigi è perfetta interprete e che la profumeria vede come un’opportunità per il momento persa. Perché i ragazzi disertano il selettivo, inutile negarlo. Favre non fa mistero degli intenti della marca, “vogliamo riuscire a riportare nel canale i millennials, anche, ovviamente, sfruttando il fatto di essere un entry price brand e cavalcando l’incredibile interazione che Gigi ha con loro. Non solo. Lei è il nostro link con il mondo del fashion, così come lo sono le fashion week a cui partecipiamo, in giro per il mondo, con i nostri make-up artist. È un’attività che diventa fondamentale per lanciare i nuovi trend e cogliere le aspirazioni emergenti”. Il nuovo corso di Maybelline coinvolge anche i prodotti. “Il cambiamento si è già fatto sentire nel 2015 - riprende Laura Albini -. Abbiamo iniziato in questa direzione, con lanci molto ‘fruibili’ e un’ampia gamma di nuance di riferimento. Penso a Dream Satin Fluide, il fondotinta dal prezzo democratico adatto a tutte le tipologie di pelle e con la promessa centrale dell’effetto satinato che gioca sulla

perfetta per i giovani, la palette the nudes Con 12 tonalità - dai beige ai marroni fino all’oro - è uno dei lanCi più reCenti di maybelline ny.

il fondotinta dream satin fluide abbina il prezzo demoCratiCo a una formula hi-teCh.

sensorialità. Poi Color Sensational Creamy Matte, il nuovo rossetto che anche nel pack, pulito e squadrato, si discosta dai precedenti. E la palette di ombretti The Nudes, perfetta per i giovani, che adorano la trasversalità e la portabilità del nude look. I prodotti già lanciati sono andati, da subito, benissimo. La peculiarità di questo mercato è che appena lanci qualcosa la risposta è immediata, perché il make-up è il classico acquisto

d’impulso, ti piace e lo compri”.

interazione a 360° con i socialInstagram, youtube, face book, tutorial: l’interazione di Maybelline con i social è a 360°. Ma anche le blogger sono una password decisiva al mondo del brand, “Le nostre influencer sono blogger della bellezza e della moda. Una blogger che parla della marca oggi ha senz’altro più presa della marca che parla direttamente con il pubblico”, chiude Favre. “I nostri canali web si prestano a diversi livelli di lettura. Il sito è più elaborato e offre una maggior profondità di contenuto, mentre instagram ha una fruizione più immediata. Blogger e youtube, invece, vengono utilizzati per approfondire e andare sulla parte educational, che diventa educational entertainment. La ragazza, e sono le ricerche a dirlo, arriva in profumeria che ha già visto il prodotto su youtube e con la commessa completa solo la fase d’acquisto. Quasi più del doppio delle ricerche arrivano dal mobile, con cui ci si informa direttamente sul punto vendita. Il sito diventa uno spin off del negozio, fotografia di una millennial costantemente connessa”.

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Prendete una profumeria artistica e fatene un concept molto speciale, dove nulla è ‘la copia di’ o ‘ripreso da’. Replicate questo concept in tutto il mondo, adattandolo a gusti e tendenze dei vari paesi. Mischiate le carte e avrete la premessa da cui partire per entrare nel territorio di AveRy Perfume Gallery, la nuova dimensione della profumeria di nicchia e di ricerca firmata Intertrade. Nel backstage, Celso Fadelli e Cristiano Seganfreddo, rispettivamente presidente/fragrance curator e vice presidente/creative director di questa che è la prima e ad oggi unica retail chain internazionale dedicata alla profumeria artistica.

Fadelli seleziona da sempre - da quando Intertrade è nata nel 1989 per sua iniziativa - i marchi degli Avery Store, “è un ruolo che condivido con un ristretto gruppo di collaboratori in azienda. I criteri prioritari di scelta sono basati sui contenuti peculiari, quindi unicità, storia, personaggio, e coerenza con il nostro portafoglio. Altro elemento importante sono le potenzialità del brand: ci chiediamo quale indice di gradimento potrebbe raggiungere e in quali mercati”. Qualche nome trai brand in assortimento? A Lab onFire, Agonist, Blood Concept, DianePernet Paris, Re profumo, Roads,Sooud.

Artistico o commerciale?Se si chiede a Celso Fadelli di tracciare il confine tra profumi artistici e commerciali, l’imprenditore non usa giri di parole, “la qualità degli ingredienti è quella che fa la differenza. I termini ‘artistico o commerciale’ rischiano, oggi, di essere confusi: da un lato le grandi case acquisiscono o lanciano brand più qualitativi, dall’altro la cosiddetta ‘nicchia’ accetta troppi compromessi. Abbassare i costi di produzione, che sia fatto a favore del marketing o dei pochi volumi, non cambia di molto il risultato. Le essenze, per avere costi contenuti, hanno spesso

dA siNistrA: iL PuNto veNditA Avery Perfume GALLery LoNdoN e miLANo Avery Perfume GALLery exceLsior dove si NotA L’escLusività deLL’offertA. uN moNdo di Prodotti di ALtA quALità e oriGiNALità.

Qualcosa che non somiglia a nient’altro. È il concept duttile che racconta il mondo di avery, prima retail chain al mondo di profumeria di nicchia. Una dimensione di progettazione sartoriale che Celso Fadelli, il fondatore, ci racconta.

Fluido ed esperienziale:è il mondo di Avery

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predominanza di sintesi, alcool e acqua e questo ‘annacqua’ originalità e l’intensità. Servirsi di estratti più poveri, di profumieri e di case profumiere improvvisate, penalizza i risultati e la persistenza della fragranza ovviamente”. In ascolto a questo approccio di ‘top quality’, in casa Intertrade si offre anche, su richiesta, un supporto alla creazione e allo sviluppo dei prodotti, seguendo ogni singola fase del processo, dalla creazione della fragranza, al naming al packaging, dal posizionamento sul mercato, al marketing e alla comunicazione.

territori esperienzialiLe boutique Avery si riconoscono per una dimensione che è insieme classica e contemporanea, prende

L’ Avery Perfume GALLery NeimAN mArcus Los ANGeLes beverLy hiLLs. ALL’iNterNo di ciAscuN PuNto veNditA si trovANo Le bouLes oLfAttive iN Pirex e vetro soffiAto Per ANNusAre Le frAGrANze.

le distanze dai trend coniugando atmosfera ricca e spazi minimal, e dove, “l’obiettivo è proporre collezioni olfattive preparate da grandi profumieri e talvolta si lavora a creazioni su misura per una clientela molto selezionata che ha un desiderio di unicità ed è disposta a sostenerne i costi”. Ma proprio perché sono spazi fluidi, accanto ai profumi - che sono il core business - negli store ci sono anche oggettistica di design, prodotti di skincare e make-up, “molto speciali, proprio come le nostre essenze, e frutto di una selezione molto mirata. Da Jane Iredale, azienda pioniera e leader nel make up minerale, ad Annemarie Börlind, con creme e prodotti make up 100% di derivazione vegetale, fino agli

innovativi brand di ricerca anti-age ILÂMe e lo svedese verso che ha brevettato una formula al retinolo otto volte più efficace del retinolo normale”. A fare da sfondo ai prodotti, tessuti preziosi e tende realizzate in esclusiva per gli store oltre a sofà e poltrone di modernariato, oggetti di designe installazioni di artisti. Non solo concept store, dunque, ma spazi di contaminazione culturale. esperimenti visivi prima che di vendita, che fanno da ponte tra il mondo della profumeria e l’arte e sono pensati per accogliere eventi culturali, oltre che un’eventuale spa, “dove assaporare con naso e occhi un’altra dimensione, quasi onirica e vivere intensamente l’esperienza del mondo Avery”, chiude l’intervistato.

Le novità: Avery è online

All’interno di ogni spazio Avery ci sono le speciali boules ol-fattive in pirex e vetro soffiato a mano per assaporare le fra-granze, poi gli Avery Scent Animals, una serie di animali e uccelli in ceramica 100% Made in Italy. Gli AveRy Perfume Gallery sono presenti in tutto il mondo, a Milano - sia presso excelsior che in Corso Como – Modena, Londra, New Or-leans, Los Angeles, Doha, Rabat, Mosca mentre presto si aprirà ad Amsterdam, Casablanca e il secondo punto ven-dita a Doha. Il mese scorso, poi, ha debuttato lo store online, “siamo convinti che si possa mantenere viva l’esperienza retail in rete. Il sito èpiaciuto molto e presto saremo il primo sito a spedire intutto il mondo grazie al supporto della nostra

piattaforma distributiva. AveRy Perfume Gallery è la massi-ma espressione di un’esperienza shopping fuori dal comu-ne, in un gioco che affascina i novelli voyeur di uno spazio insolito e incredibilmente pieno di stile, dove il profumo è l’anima di un viaggio sensoriale unico nel suo genere”. Inter-trade Group distribuisce i suoi prodotti in 52 Paesi, ha oggi sedi operative in Inghilterra, Italia, Francia, Germania, Stati Uniti, Nord Africa, Ungheria, Spagna, Australia, Russia e ha chiuso il 2014 con un giro d’affari di circa 16 milioni di euro con una quota export del 70%. Una strategia avanzata co-struita con cura, che si è ampliata negli anni con l’acquisizio-ne di licenze, partecipazioni e marchi propri.

AveRy PeRFUMe GALLeRy NeIMAN MARCUS LOS ANGeLeS BeveRLy HILLS

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Un anno ‘oltre’per raccontare la bellezza dalcuore italiano

un cuore italiano e la convinzione che la bellezza abbia a che vedere con il benessere e la felicità. Sono i due mondi che raccontano Giufra e il suo marchio astra make-up, che l’azienda esporta in tutto il mondo.

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Dove finisce il bisogno di mettere a frutto l’esperienza e dove comincia la necessità di dare sfogo a una grande passione? Tra esperienza e passione il confine è sottile e impercettibile, sono spesso una specchio dell’altra, e alimentano i grandi progetti. Ne sa qualcosa Giuliano Settimi, chimico farmacista che agli inizi degli anni ’70 lascia il mercato farmaceutico per fondare una sua azienda, 100% Italiana, la Giufra. Gli anni successivi sono di consolidamento e crescita, specie nel mercato delle trousse, dove Giufra diventa uno dei player più autorevoli.

la nascita di astra Make-upNel 1988, il salto di qualità. La concretizzazione di un sogno con la creazione di un marchio proprio, complice la collaborazione con il figlio Simone e la moglie di quest’ultimo, Lucia Menghella, rispettivamente DG e AD della società. Nasce il progetto Astra Make-up. “ La nostra è oggi una realtà tutta italiana a respiro internazionale. Perché esporta in tutto il mondo ma ha radici e casa nel cuore dell’Italia, a Todi in Umbria. Per noi

oltre il Make Up, tU. qUesto l’headline della caMpagna staMpa.

la qualità della vita è centrale, sia dentro che fuori dall’azienda. Grazie al nostro polo produttivo e alla collaborazione con i migliori fornitori italiani, riusciamo a offrire alle donne il vero lusso accessibile, fatto di serietà, qualità, gusto ed esperienza italiane ad un prezzo imbattibile, prova ne sono gli oltre 14 milioni di pezzi venduti nell’ultimo anno”, ci spiega Lucia Menghella. Quali sono i valori centrali del brand, che fanno da forte link con la consumatrice? “Mi piace definire Astra la marca che coniuga l’elevata performance professionale con il piacere di formule ricche e sensoriali. Le donne meritano una gamma completa di prodotti unici per valorizzare la propria bellezza ogni giorno e, nel nostro caso, l’expertise tutta italiana e la passione, sono senza dubbio due leve che fanno la differenza nella ricerca di standard altamente qualitativi, che non perdiamo mai di vista”. Dietro Astra Make-up ci sono creatività, tenacia e un team di lavoro di grande esperienza, “passo dopo passo, con una squadra saldamente unita e motivata, siamo cresciuti sino a raggiungere le dimensioni attuali. Nel make-up Astra convivono l’anima professionale e quella artistica, qualità e stile, insomma quei valori che rendono unico e distintivo il ‘made in Italy’. Dai colori alle texture, dalle performance al packaging: la ricerca tecnica e di risultato, insieme all’ispirazione di arte e moda, danno vita a quella bellezza autentica che, con i nostri prodotti, vogliamo offrire alle donne”.

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in qUeste caMpagne l’headline viene declinato in tUtte le categorie di prodotto, per sottolineare ancora di più la personalizzazione del cosMetico attraverso l’individUalità di ogni donna.

L’obiettivo è quello di dare maggior visibilità e valore aggiunto ai prodotti, così come al servizio verso i nostri clienti”.

la bellezza che nasce da dentroPerché è attorno al consumatore, ma anche attorno al retail, che si gioca la partita, in un territorio che mai come in questi anni lascia spazio solo a chi conferma di avere una profonda conoscenza degli scenari e delle nuove dinamiche di consumo, “Astra è da sempre aperta alla relazione con le clienti, una relazione di attenzione e cura, fondata sul continuo dialogo. Vogliamo imparare dalle consumatrici, scoprire i loro desideri di bellezza, ed esaudirli. Sul nostro sito e attraverso i social network parliamo con le donne e le ascoltiamo. Più importante del make-up è la donna che lo indossa. I prodotti Astra non sono solo il fine, ma anche il mezzo, lo strumento per condividere con le donne l’attenzione alla bellezza, al benessere e alla felicità”. Per arrivare dove? In un territorio misterioso e affascinante, “il nostro obiettivo è ‘andare oltre’, per arrivare al cuore delle consumatrici”, chiude l’intervistata.

la preMessa da cUi partire? l’ascolto del mercatoCome si traduce questo imprinting 100% italiano in termini di prodotto? E da quali fattori viene alimentato? Non ne fa mistero l’intervistata, “ ci poniamo in continuo ascolto del mercato per monitorare quelle suggestioni che, un domani, diventeranno tendenza, non solo nel nostro paese ma in tutto il mondo. Il nostro marketing ha

competenze internazionali e questo ci permette di monitorare i trend per anticiparli con formule e prodotti altamente performanti. L’inizio del nuovo anno vedrà il completamento del re-pack della linea con due lanci strategici nell’area dei mascara e degli smalti best seller. Ma la vera novità sarà di carattere commerciale e riguarderà la rivisitazione della nostra distribuzione, con l’aiuto anche di materiali p.o.p. nuovi.

‘Oltre il make-up tu’

Quali sono le sfumature della bellezza nell’accezione contemporanea? In una società in cui tutto è fluido e mutevole, anche le attitudini al consumo cambiano e le donne non vogliono solo essere belle fuori ma sentirsi bene dentro. Un orientamento, questo, in cui Astra crede fortemente e che si sintetizza nella headline ‘Oltre il make-up tu’, “Oltre il make up tu, in tutte le sue declinazioni, comunica la volontà di Astra di non essere solo un cosmetico, ma uno strumento di benessere. Le donne che usano i nostri prodotti non sono solo più belle, ma si sentono meglio. È una consapevolezza forte che ha a che fare con il benessere e la felicità”.

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Quando il successo è dato dalle persone. È il caso del consorzio Promotre: sempre più consapevole dell’importanza dell’aspetto umano sul punto vendita, anche quest’anno ha deciso di premiare le sue commesse con una trasferta a Bologna che, lo scorso ottobre, nell’elegante cornice del Royal Hotel Carlton ha permesso di unire l’utile al dilettevole. Tre giorni di formazione, ludica e interattiva, e di momenti di condivisione per rafforzare ulteriormente l’expertise di tutti i collaboratori al fine di soddisfare in maniera sempre più completa le esigenze

delle consumatrici. Un aspetto impossibile da trascurare per questo gruppo, leader per numero di punti vendita nel drug italiano. Promotre è, infatti, secondo solo ad Acqua&Sapone ed è l’unica realtà sul mercato a vantare un’eccellente competenza in ben due canali: casa/toilette e profumeria. Un’azienda con la passione per la crescita che, dopo le 110 aperture del 2014, quest’anno ha deciso di consolidare la sua presenza sul territorio nazionale con altri 29 punti vendita, raggiungendo così quota 589. Di questi, 518 sono

casa/toilette suddivisi secondo le insegne Cad, Target, Determarket, Saponi&Profumi e IperSoap, 71, invece, le profumerie di cui 70 BeautyStar e una Bacci. Gli obiettivi per il futuro? “Per il 2016 puntiamo a un ulteriore sviluppo e al consolidamento. I presupposti ci sono tutti a partire da quella che è la nostra forza più grande: un’amicizia imprenditoriale che ci lega e permette di confrontarci in maniera costruttiva. Per il prossimo anno potremmo pensare a circa 50 aperture”, ha spiegato Pietro Paolo Tognetti, presidente del consorzio.

entriamo nel vivo dell’eventoAd aprire i lavori di queste tre giornate di formazione è stato il presidente del consorzio, Pietro Paolo Tognetti. Che ha voluto innanzitutto ricordare la scomparsa dell’amministratore delegato Marcello Bonaccorsi, per anni colonna portante della grande famiglia Promotre. A seguire, un annuncio importante: la decisione del direttore commerciale François Tah di lasciare il consorzio per una nuova avventura professionale. “Sono stati tre anni bellissimi. Ora, però, non voglio pensare ai numeri e ai risultati quantitativi, preferisco concentrarmi sui sentimenti che mi legano a questa grande famiglia. A differenza delle multinazionale,

Promotre si conferma azienda leader del settore drug italiano e, anche quest’anno, riserva ai suoi collaboratori una trasferta all’insegna della formazione.

Una realtà con la passione per la crescita

Promotre in numeri (al 31/10/2015)

31mio euro di incremento (vs fatturato 2014)

255punti vendita ipersoap 518 punti vendita misti

48punti vendita saponi&profumi

1punto vendita bacci

7punti vendita determarket

70 punti venditabeauty star

28punti vendita target

71 profumerie totali

180punti vendita cad

589punti vendita totali

+29punti vendita nel 2015

+110punti venditanel 2014

Vai su imaginebeautynews.it/18novembre2015 per scoprire il nuovo punto vendita Je Suis

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il consorzio è fatto innanzitutto di persone”, ha spiegato Tah che ha voluto anche lanciare un importante messaggio ai rappresentanti dell’industria presenti ai lavori: “Promotre non vende solo prodotti, ma coccola le donne. Per questo chiediamo all’industria di marca di far sognare ancora le consumatrici con innovazioni vere”. La parola è poi passata agli sponsor dell’evento. I portavoce di L’Oréal, Unilever, Pupa, Deborah Group, GS Converting, Diva International e Mavive hanno conquistato la platea raccontando gli ultimi trend in fatto di bellezza e dispensando preziosi consigli ai fini di migliorare il rapporto con la consumatrice finale. I momenti di training sono, invece, stati affidati a un’azienda leader in questo campo, Impact International, che ha scelto una formazione esperienziale. “Siamo conviti che gli adulti apprendano più

in alto, due immagini di punti vendita promotre. sotto, pier paolo tognetti, presidente del consorzio promotre e un momento dei tre giorni formativi offerti dall’azienda alle vendeuse, lo scorso ottobre a bologna.

facilmente con la pratica che con la sola teoria. Abbiamo, dunque, pensato a un percorso in 5 fasi: saluto, contatto, momento di vendita, cassa e occasione in più. Ogni fase è stata poi analizzata con simulazioni pratiche e approfondimenti”, ha spiegato Paolo Longhi di Impact International.

È stato un anno di grandi novitàNel 2015 Promotre ha confermato la sua leadership grazie a importanti partnership, a cominciare da quella con l’azienda Meloni che è entrata a far parte del consorzio. Tra le novità anche un nuovo marchio di make-up in esclusiva, Copines Line Paris, e l’apertura della prima profumeria digitalizzata a opera di un membro Promotre. Salvatore Pilloni ha, infatti, deciso di tornare alla profumeria tradizionale e di farlo

in maniera diversa. Consapevole di quanto siano cambiate le abitudini d’acquisto dei consumatori, Pilloni ha strizzato l’occhio al mondo tecnologico inaugurando, lo scorso novembre, il primo punto vendita Je Suis a Olbia. Il rapporto con il pubblico diventa high-tech grazie ad apposite app che, una volta attivate sullo smartphone della consumatrice, dialogano con i sensori Beacon all’interno del punto vendita per offrire soluzioni di bellezza su misura. La stessa tecnologia è poi usata dalle vendeuse che, dotate di iPad, sono così in grado di servire la cliente chiamandola per nome. “Questo nuovo sistema ci permette di parlare alle consumatrici più giovani che non vedono ancora la profumeria come un canale di riferimento e a tutte le donne ‘smart’ che altrimenti preferirebbero realtà come l’e-commerce”, ha spiegato Pilloni.

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Due sono i fatti che vi volevo segnalare. Il primo: i

segnali positivi che arrivano dal mercato. Stando ai dati

di cui disponiamo a oggi, aggiornati al mese di ottobre,

tutti gli indicatori sono in lieve recupero rispetto a

ottobre 2014 (dati NPD Beauty Trends). Cresce il

prestige. Crescono, ancor di più, la nicchia e il make-

up (specie i prodotti per le labbra), con un’unica

fl essione per il comparto unghie, in frenata rispetto

all’accelerazione degli anni precedenti. Auguriamoci

che dicembre confermi la tendenza. Il secondo: i

colleghi tedeschi hanno redatto un Codice di

Comportamento che indica le regole che chi lavora nel

selettivo - produttori e distributori - sono tenuti a

seguire. Il documento non impone, suggerisce. Vero è,

come sottolineato nel testo stesso, che il non rispetto

delle regole porterebbe (porterà) all’afasia del settore.

Perché i prodotti di qualità stanno alla Profumeria, così

come la Profumeria sta ai prodotti di qualità, e

interrompere l’equazione, signifi ca chiudere bottega.

Per far sentire la vostra voce scrivete a:

FENAPRO Corso Venezia, 49 20121 Milano www.fenapro.it

Filo diretto

IL MERCATO TEDESCO SI DËUN CODICE DI

QUALITËIntercos punta al mercato asiaticoIntercos, numero uno al mondo nella produzione contoterzi di prodotti per il make-up, ha di recente concluso l’acquisizione del 20% della coreana Hana, specializzata in packaging innovativo per il make-up. Un Ôponte’, per il colosso brianzolo, che punta ad affermarsi in Cina, cos“ come affermato dal fondatore del gruppo, Dario Ferrari. Òé in Asia che il trucco mette a segno crescite annue comprese tra il 10 e il 20%Ó. Intercos dovrebbe chiudere l’anno con un fatturato di 420 milioni di euro, + 20% rispetto al 2014. Interrogato sull’apertura al fondo di private equity Catterton Partners, Ferrari ha commentato, ÒNon siamo nuovi a queste esperienze. Ma gli azionisti di maggioranza della società continuiamo ad essere noi, la mia famiglia e i miei tre fi gliÓ.(Fonte: Affari&Finanza).

Istat, fi ducia ai massimiA novembre la fi ducia dei consumatori italiani è salita a 118,7 punti, si tratta del massimo storico. Tutte le stime delle componenti del clima di fi ducia dei consumatori aumentano, con un incremento maggiore per quella economica (a 158,3 da 153,3) e pi• contenuto per quella personale (a 105,0 da 103,9), per quella corrente (a 111,6 da 109,3) e per quella futura (a 128,0 da 127,2).

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SANZIONI PENALI PER

LA ÔPERSONA RESPONSABILEÕ

Il Decreto Legislativo relativo alla disciplina del regolamento CE 1223/2009 sui prodotti cosmetici, e il successivo parere approvato lo scorso 7 ottobre dalle Commissioni riunite Grazia e Giustizia non convince Fenapro. Nel testo si elencano le sanzioni applicate ai distributori in caso di mancato rispetto della normativa. Ma tali sanzioni sono, secondo la Federazione, incongrue, tanto che lo stesso Mario Verduci ha inoltrato richiesta scritta a Confcommercio e al presidente Carlo Sangalli, che a sua volta s’è fatto tramite con il ministero competente, perché la pro-blematica venga riaffrontata presso le opportune sedi. Il Regolamento, che ha effetto in tutti i 28 Paesi membri dell’Unione, è l’ evoluzione della normativa Europea sui cosmeti-ci, che in passato ha disciplinato la sicurezza dei prodotti e del consumatore e nel corso degli anni è stata oggetto di numerosi  aggiornamenti adattarsi ai cambiamenti del settore.

Cominciamo dall’inizio, cosa dice il Regolamento CE in merito alle responsabilità in caso di prodotto non idoneo posto in commercio?Innanzitutto una premessa. È indubbio che il Regolamento, costituisca un enorme passo avanti

in materia di cosmetovigilanza e trasparenza verso il consumatore, perché per il rigore con cui è strutturato, intende porre un effi cace freno al mercato della contraffazione cosmetica che nel nostro Paese è in pericolosa ascesa. Nel ribadire che il produttore è la persona responsabile per i prodotti cosmetici recanti il suo marchio fabbricati nell’ambito della Comunità Europea, e che come tale ha la responsabilità di garantirne la conformità quando li immette sul mercato, il nuovo Regolamento sollecita il distributore a vigilare affi nché la merce sia effettivamente conforme alle nuove disposizioni e, in caso contrario, a non immetterli sul mercato, avvisando immediatamente il produttore. Segnalare le reazioni avverse è fondamentale per concorrere alla garanzia di sicurezza cosmetica dalla quale non si può assolutamente prescindere. E sin qui, nulla da obiettare.

Effettivamente è un approccio che denota la grande attenzione nei confronti della salute del consumatore. Dov’è la nota dolente?Nel fatto che l’articolo 9 del dl di recente pubblicazione, pone sullo stesso piano sanzionatorio produttori e distributori in violazione agli obblighi sanciti dall’art 13 del Regolamento in

Le norme Ce del 2013 stabiliscono che spetta al profumiere verifi care che la merce abbia i requisiti per essere immessa sul

mercato. Ora, un apposito decreto legge prevede sanzioni penali in caso di negligenza. Ma Fenapro non ci sta.

materia di notifi ca. Le sanzioni comminate alle fi gure che intervengono nel processo di produzione e distribuzione del prodotto cosmetico, nello specifi co il responsabile della produzione e il distributore, vengono posti sullo stesso piano nonostante un peso della responsabilità che è, invece, molto diverso. Insomma, non è tenuto in adeguata considerazione il ruolo effettivo e, di conseguenza, i rispettivi profi li di responsabilità, dei diversi operatori economici della fi liera.

Ci sono state altre modifi che al regolamento CE?Sì, e tutte, a nostro avviso, non congrue con quello che a tutti gli effetti, è la natura del ruolo di chi distribuisce prodotti cosmetici, il profumiere appunto. Infatti, sempre con l’obiettivo legittimo e condiviso di assicurare il massimo diritto alla tutela della salute dei consumatori, si è ritenuto necessario modifi care anche l’articolo 5 proposto con parere condizionante che prevede l’azione penale al posto di quella amministrati-va per le violazioni dell’articolo 6 del Regolamento CE che riguarda il controllo sulle etichette, le misure correttive da adottare, le garanzie sui criteri da stoccaggio.

Da qui, dunque, la decisione di coinvolgere Confcommercio per trovare una soluzione?Esattamente. Ci auguriamo che attraverso l’intervento confederale si possa indurre il legislatore a riconsiderare con maggior equilibrio il peso delle responsabilità in caso di condotte scorrette e ad applicare le sanzioni a carico delle diverse fi gure coinvolte nella fi liera della produzione cosmetica in misura proporzionale a tali responsabilità, poiché è ovvio che distributore e produttore incidano sul processo produttivo e sugli aspetti relativi alla sicurezza del prodotto in modo diverso, e con un diverso ‘peso’. Ora stiamo a vedere quale saranno gli effetti prodotti dal nostro intervento.

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Cerchiamo di capire meglio il Regolamento CE 1223/2209 che segna un passo avanti sulla sicurezza cosmetica con il profumiere che diventa, ‘persona responsabile’ dell’integrità del cosmetico.

prodotto non idoneo

il profumiere è responsabile

Torniamo velocemente sul Regolamento CE, il cui tema centrale è la sicurezza, disciplinata da tutta una serie di disposizioni specifiche. Innanzitutto, è stato inserito un allegato sulla sicurezza dei cosmetici (Cosmetic Product Safety Report), che ha integrato il “vecchio” dossier sul cosmetico. Con il nuovo Regolamento, è stato inoltre modificato un aspetto sostanziale dell’etichettatura e dell’attuale assetto nella catena di fornitura nella produzione in conto terzi. Infatti, impone che venga inserito in etichetta il nome della “Persona Responsabile”, che se ne assume tutte le responsabilità e gli oneri, compreso la custodia e l’aggiornamento della Documentazione Informativa e della

Relazione di Sicurezza, cioè il vecchio Dossier. Si legge nel sito ABC cosmetici di Cosmetica Italia: “In particolare, secondo quanto previsto dall’articolo 11, la Persona Responsabile dell’immissione sul mercato di un prodotto cosmetico deve tenere a disposizione delle autorità di controllo una serie di dati e informazioni relativi al cosmetico, la cosiddetta “documentazione informativa sul prodotto” che viene indicato con l’acronimo PIF (Product Information File).

massima trasparenza sul prodottoIl PIF è costituito da tutte le informazioni e i dati sul prodotto. Per

garantire la tracciabilità della sua merce, la ‘persona responsabile’ deve poter identificare i distributori ai quali fornisce il prodotto cosmetico per un periodo di tre anni dopo la data in cui il lotto è stato messo a disposizione del distributore. Lo stesso vale anche per tutti gli altri operatori della catena di fornitura. In caso di non conformità di un prodotto, la persona responsabile adotta tutti i provvedimenti per rendere conforme il prodotto, ritirarlo dal mercato o richiamarlo in fabbrica in tutti gli Stati membri in cui il prodotto è disponibile. Se la persona responsabile non si fa carico di tutti gli adeguati provvedimenti, le autorità nazionali competenti possono adottare le misure correttive necessarie. I soggetti responsabili, prima che i prodotti vengano resi disponibili sul mercato, devono sempre verificare che l’etichetta sul recipiente e l’imballaggio contenga, in caratteri indelebili: le indicazioni riguardanti il nome o la ragione sociale e l’indirizzo delle persone reperibili; il numero del lotto di fabbricazione o il riferimento che permetta di identificare il prodotto cosmetico; l’elenco degli ingredienti; la modalità alternativa per far figurare le informazioni sui prodotti di formato talmente piccolo da rendere impossibile l’applicazione dell’etichetta (una fascetta o un cartellino, oppure un foglio di istruzioni allegato); le modalità secondo le quali verranno indicate le informazioni sui prodotti preconfezionati o confezionati dal venditore su richiesta del cliente.

L’app che fiuta la contraffazione

Allarme contraffazione e tecnologia. La seconda può andare in soccorso del primo anche grazie a un’app che ci dice se il prodotto che stiamo acquistando è originale oppure no, attraverso una serie di informazioni. L’app funziona grazie a un sistema semplice, economico e applicabile a tutti i cosmetici che si chiama SEiD (http://www.se-id.com). In pratica, SEID è un’etichetta che fornisce al consumatore tutte le informazioni di cui ha bisogno, in qualsiasi momento e senza costi aggiuntivi.Funziona attraverso due codici: il primo, visibile e consultabile da chiunque, dà le prime informazioni e permette la tracciabilità del prodotto; il secondo, nascosto, e che ‘scatta’ dopo l’acquisto, protegge  il consumatore dalla contraffazione (essendo univoco e non ripetibile) e può servire per dare ulteriori informazioni sul post vendita e il marketing. Il sistema consente alle aziende di avere un canale privilegiato di comunicazione con i clienti e riscontri in tempo reale sull’andamento delle vendite.

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I prodotti di profumeria, dato l’elevato contenuto di immagine, richiedono una filiera all’altezza. Da qui, l’idea della ‘Fenapro tedesca’ di redigere un apposito codice che riporti, nero su bianco, i comportamenti sì e quelli no.

in Germania, un codice

di buona condotta

La differenza la fanno le persone

Il codice non impone nulla. Il rispetto delle regole è a discrezione dei singoli. Ma il non rispetto e il non sostegno della qualità, porteranno alla scomparsa del selettivo. Si legge nel codice, “alla fine, questo documento è solo un pezzo di carta. Il nostro sistema di qualità è, da un lato, inattaccabile da un punto di vista legale ma, dall’altro, è anche minacciato, come mai prima d’ora, poiché un atteggiamento che punta sulla qualità è meno redditizio rispetto alla banalizzazione. Quindi, per contro, bisogna ricompensare la qualità perché è quella che attira il consumatore nei nostri negozi. Bisogna difendere la qualità,

anche se il mercato sembrerebbe invece andare in direzione opposta. Se la profumeria cesserà di essere un luogo esclusivo, sarà la fine del concetto di ‘mercato esclusivo’.spiegatemi il motivo per cui il consumatore dovrebbe venire nei nostri negozi se diventiamo come tutti gli altri. E verrebbe a cadere il presupposto che giustifica il fatto che i nostri prodotti siano distribuiti nel nostro canale e non in altri. Dovremo fare tutto il possibile per impedire che ciò accada”. Il questa direzione andava, e va, il progetto di Certificazione della Qualità proposto e fortemente sostenuto dalla Fenapro, ad oggi rimasto lettera morta.

Premessa: la distribuzione selettiva è stata riconosciuta dalla legislazione europea sulla concorrenza come una forma speciale della restrizione verticale della concorrenza se sono adempiute condizioni come: la tutela dei valori desiderati dal consumatore; la sua necessità per i prodotti di marca; la necessità che rispetti determinati criteri che sono universali. Chi opera nel selettivo, che si tratti di un produttore o di un distributore, si impegna ad accettare una serie di principi. Quali? La federazione tedesca dei profumieri le ha indicate nero su bianco in un apposito Codice.

Qual è il compito dei produttori?I produttori devono tutelare il valore del mercato dei loro prodotti con sistemi di distribuzione selettiva conclusi sulla base di contratti. Lo fanno nel rispetto di criteri di qualità che sono: un servizio

appropriato ed effettivo, una gamma di prodotti ricca e dettagliata, una cornice che soddisfi i desiderata dei consumatori. Si impegnano poi a osteggiare ogni tipo di distribuzione che non soddisfi questi criteri e a fare periodiche verifiche che tali criteri, ove già in atto, si mantengano costanti nel tempo. In più, entrando in aspetti pratici/deontologici, i produttori devono: proporre le medesime condizioni a tutti i distributori; concordare l’invio di nuovi prodotti; applicare le regole relative ai resi senza che comportino perdite per il concessionario. In caso di prevista cifra minima da raggiungere, devono richiederla in modo non discriminatorio e sospenderla temporaneamente nel caso in cui un certo concessionario non riuscisse a raggiungerla a causa di nuove concessioni di una certa marca nella sua regione.

Qual è quello dei distributori?I dettaglianti rispettano i criteri di qualità stabiliti dai produttori per le rispettive marche, impiegando, per tutta la dura del contratto, personale idoneo, in grado di erogare consigli grazie ad un costante supporto di formazione, astenendosi dall’effettuare ogni forma di vendita per corrispondenza o ogni altra forma di distribuzione che non sia quella definita con il produttore e astenendosi anche da ogni attività di mercato parallelo.

L’arbitraggio in caso di controversieProduttori e dettaglianti si avvalgono di un organo di arbitraggio per ogni contenzioso o divergenza non contemplata dal contratto. L’organo di arbitraggio può anche essere chiamato in causa dai dettaglianti che non sono concessionari di un produttore ma che desiderano esserlo.

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SAGITTARIO 23 novembre - 21 dicembre

Finalmente potete pensare al relax, a come staccare giusto in tempo per festeggiare i vostri compleanni e le ricorrenze stagionali. Un break utile, forse indispensabile, per ritrovare slancio e lucidità in vista dei tanti impegni dei prossimi mesi. Così, dopo un inizio di mese incerto, ecco che amore e dolcezza vi avvolgeranno proprio alla vigilia di Natale, regalandovi un momento leggero e originale.

ARIETE 21.04 - 20.05Dovrete affrontare, con estrema calma e logica, l’ultimo mese del 2015. Succederà perché Marte, sempre convintamente in opposizione, sarà una sfi da costante al vostro umore, alla vostra capacità di essere compatibili alle persone che vi sono vicine. Niente eccessi il giorno 6 e 11, aspettate di capire prima di (re)agire al presente. La Luna Piena del giorno di Natale vi aiuterà a coltivare solo le migliori intenzioni.

TORO 21.04 - 20.05Potrete sopportare in modo brillante l’opposizione venusiana solo affi dandovi alla logica (Mercurio vi ama) e all’ottimismo. Fatelo per non sentirvi preda degli eventi, ostaggi di persone e situazioni di cui non sempre vi fi date. Fatelo per assicurarvi un dicembre migliore, perché qualcuno potrebbe fare molto per disturbarvi, e voi dovete imparare a proteggervi. Bellezza e armonia vi giungeranno poi in dono alla Vigilia. GEMELLI 21.05 - 21.06 Marte vi darà, sempre e comunque, il giusto grado di energia per rendere speciale e divertente il vostro dicembre. Saprete insomma andare oltre i blocchi e i cali che Sole e Saturno potrebbero riservarvi, e lo farete con coraggio, con un’onesta voglia di farcela nonostante qualche ostacolo. Il giorno 11 decidete di cambiare o migliorare qualcosa all’interno della coppia, per poi godervi l’amore nella settimana di Natale. CANCRO 22.06 - 22.07Farete i conti con due pianeti: Marte che, dalla quadratura, proverà a rendere stressante il periodo che precede le feste. E poi Mercurio, astro che renderà meno facili e fl uide le comunicazioni. Dovrete fare un

po’ attenzione, ma Venere vi aiuterà a mantenere alto il livello umorale di dicembre. Il vostro segno ospiterà una bellissima Luna Piena proprio nel giorno di Natale, vivetela come un segno di buon auspicio.

LEONE 23.07 - 23.08Venere racconta di un Leone che è davvero stanco di darsi da fare, di vivere - sempre e comunque - impegni e situazioni che richiedono tanto in termini di attenzione e di energia. Insomma è arrivato il momento di rallentare e di godersi il panorama. Molta l’energia il giorno 6 (ma non esagerate), voglia di lasciarsi andare e di non pensare il 29. Nel mezzo, il bisogno di sentire che questo sia un momento speciale, come voi.

VERGINE 24.08 - 22.09 Si prospetta un dicembre divertente e spiritoso, tutto merito di Mercurio e del suo modo gentile e simpatico di

fare. Insomma arrendetevi alle migliori intenzioni, al bisogno e alla possibilità di respirare energie buone, intelligenti, capaci di farvi stare bene. Non date peso alle immancabili incomprensioni dei primi giorni e guardate sempre avanti, perché il presente sta migliorando. Brillante l’amore alla Vigilia di Natale.

BILANCIA 23.09 - 22.10Marte seguita a rendere intense, e stancanti, le vostre giornate. Tante le cose da fare, le piccole e grandi corse, gli impegni e la voglia di sentirvi al centro di tutto. Ma questo modo di vivere ha un prezzo in termini di peso e di insofferenza, per questo fareste bene a rallentare appena possibile, provando a ripensare a modi di dire e di comportarvi. Piccole novità tra Natale e Capodanno. SCORPIONE 23.10 - 22.11 Venere, orgogliosamente nel vostro segno dal giorno 5, dolcemente vi obbligherà a vivere un dicembre fatto di sentimento e per l’amore. Perché le questioni di cuore promettono di essere sempre attuali, perché diffi cilmente vi dimenticherete di chi è davvero importante. Grandi le energie il giorno 6, troppe il giorno 11 (quando il cielo vi raccomanda di non fare nulla di importante). Attenzione alle spese di fi ne anno. CAPRICORNO 22.12 - 20.01Vivrete soprattutto in compagnia di Mercurio, pianeta rapido e intelligente che vi aiuterà a mantenere un certo brio tra le prossime stelle e giornate di fi ne anno. Usate insomma la logica per non cadere nella trappola di tensioni e di fatiche (causate da un Marte antipatico) che vi accompagneranno in dicembre. Poi, a fi ne mese, inaugurate la stagione che vi è dedicata provando a cambiare qualcosa di intimo, di speciale.

ACQUARIO 21.01 - 19.02Dicembre sarà un mese davvero speciale ma solo a patto che non lasciate mai prevalere e i malumori dell’anima. Venere proverà a smorzare il sorriso, l’entusiasmo, ma voi dovrete e potrete impedirlo. Fatevi sorprendere dall’energia di persone importanti il giorno 6 e poi il 9, non siate troppo pessimisti il 14. Poi, con l’arrivo delle feste, lasciatevi andare senza ritegno alla dolcezza del momento. PESCI 20.02 - 20.03Venere e Mercurio, in buon aspetto per quasi tutto il mese, saranno per voi garanzia di un dicembre fatto di amori e rapporti. Perché non sarà mai diffi cile sorridere, dare il massimo, riuscire a dialogare con il cuore e con la mente. Così, dopo un momento di tensione nei primissimi giorni, il mese illuminerà la vostra relazione concedendovi momenti fatti di bellezza e di dolcezza. Vi innamorerete di ogni cosa proprio nel giorno di Natale.

ORGANO UFFICIALE FENAPRORivista specializzata fondata nel 1975

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Libera Venditti [email protected]

HANNO COLLABORATO Jessica Albarracin, Raimonda Boriani, Monica Caiti, Giovanna Maffi na, Ivan Pestillo, Luca Rousseau, Giuliana Valcavi, Stefano Vighi

STAMPA

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Registrazione del Tribunale di Milano N¡139 in data 24/3/1986 Iscritta al Registro Nazionale della Stampa il 10/4/85 al n.1529

In fase di certifi cazione secondo il Regolamento CSST (senza marchio)

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Speciale Natale le collezioni

makeup per le feste, scintillanti e un po’ dark

Formazione dalle aziende e

i consigli dagli esperti

per le professioniste della vendita

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profumeria

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ESTéE LAUDER Look total red per la capsule collection Modern Muse Le Rouge ispirata alla musa di Estée Lauder, la modella Kendall Jenner. Tutto parte dall’omonimo profumo alle note di ribes nero, lampone e zafferano. Poi arrivano gli audaci rossetti Pure Color Envy Sculpting Lipstick e lo smalto in rosso fiammante,

custoditi in preziosi packaging ispirati al flacone della fragranza.

UNGHIE COME BIJOUXe pUNti lUce a eFFettO GHiacciO

Oro e rosso gli evergreen delle feste. Quest’anno affiancati da tinte inedite, a tratti dark, tutte accomunate da una brillantezza ispirata ai cristalli di ghiaccio. Sì anche al nero, dunque, purché sparkling!

DIOR State of Gold è un vero inno alla donna moderna, radiosa e magnetica. Per lei, Peter Philips ha creato un look prezioso. La palette 5 Couleurs, proposta in due armonie, è impreziosita da un motivo ‘chevron’. I rossetti Diorific, dal rosa antico al rosso, diventano mat. Mentre le unghie brillano come gioielli con le paillette di

Diorific Vernis State of Gold.

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ESTéE LAUDER Look total red per la capsule collection Modern Muse Le Rouge ispirata alla musa di Estée Lauder, la modella Kendall Jenner. Tutto parte dall’omonimo profumo alle note di ribes nero, lampone e zafferano. Poi arrivano gli audaci rossetti Pure Color Envy Sculpting Lipstick e lo smalto in rosso fiammante,

custoditi in preziosi packaging ispirati al flacone della fragranza.

UNGHIE COME BIJOUXe pUNti lUce a eFFettO GHiacciO

Oro e rosso gli evergreen delle feste. Quest’anno affiancati da tinte inedite, a tratti dark, tutte accomunate da una brillantezza ispirata ai cristalli di ghiaccio. Sì anche al nero, dunque, purché sparkling!

DIOR State of Gold è un vero inno alla donna moderna, radiosa e magnetica. Per lei, Peter Philips ha creato un look prezioso. La palette 5 Couleurs, proposta in due armonie, è impreziosita da un motivo ‘chevron’. I rossetti Diorific, dal rosa antico al rosso, diventano mat. Mentre le unghie brillano come gioielli con le paillette di

Diorific Vernis State of Gold.

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BURBERRY Oro o rosso? Anche entrambi, almeno su unghie e labbra dove, grazie alla Festive Beauty Collection di Burberry, è possibile giocare col colore. Rossetti, gloss e smalti sono poi completati dalla base illuminante Fresh Glow e da un ombretto cremoso in oro. Prodotto must-have, la cipria profumata Gold Glow che sprigiona le note

dell’iconica fragranza My Burberry.

ARTDECO Scintillanti iceberg e cristalli di ghiaccio ispirano la collezione Arctic Beauty di Artdeco. Una palette di nuance cangianti che dal blu metallico degli ombretti High Performance Eyeshadow Stylo arrivano fino al rosa do-rato degli smalti Art Couture. Prodotto star: la palette Arctic Beauty Highlighter con illumi-nante e ombretto in polvere che

riflettono la luce.

DIEGO DALLA PALMA Con il lancio della collezione Natale 2015, per la prima volta Diego Dalla Palma propone una palette occhi e guance: si chiama I Love You Palette e custodisce quattro ombretti ultra-pearl e un blush rosa satinato. A completare il look, un ombretto in mousse rosato, una matita blu notte, l’eyeliner argento, due rossetti,

tre smalti e l’acqua di perla illuminante.

DOLCE&GABBANARosso passione, oro antico e nero classico sono i colori chiave della collezione The Essence of Holiday di Dolce&Gabbana. Un gioco di luci e ombre, facile da realizzare con ombretti, smalti e rossetti da mixare e sovrapporre tra loro. Da regalare o regalarsi: la palette Beauty Voyage che, rivestita con l’iconica stampa animalier, contiene tutto l’occorrente per un

make up natalizio.

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BURBERRY Oro o rosso? Anche entrambi, almeno su unghie e labbra dove, grazie alla Festive Beauty Collection di Burberry, è possibile giocare col colore. Rossetti, gloss e smalti sono poi completati dalla base illuminante Fresh Glow e da un ombretto cremoso in oro. Prodotto must-have, la cipria profumata Gold Glow che sprigiona le note

dell’iconica fragranza My Burberry.

ARTDECO Scintillanti iceberg e cristalli di ghiaccio ispirano la collezione Arctic Beauty di Artdeco. Una palette di nuance cangianti che dal blu metallico degli ombretti High Performance Eyeshadow Stylo arrivano fino al rosa do-rato degli smalti Art Couture. Prodotto star: la palette Arctic Beauty Highlighter con illumi-nante e ombretto in polvere che

riflettono la luce.

DIEGO DALLA PALMA Con il lancio della collezione Natale 2015, per la prima volta Diego Dalla Palma propone una palette occhi e guance: si chiama I Love You Palette e custodisce quattro ombretti ultra-pearl e un blush rosa satinato. A completare il look, un ombretto in mousse rosato, una matita blu notte, l’eyeliner argento, due rossetti,

tre smalti e l’acqua di perla illuminante.

DOLCE&GABBANARosso passione, oro antico e nero classico sono i colori chiave della collezione The Essence of Holiday di Dolce&Gabbana. Un gioco di luci e ombre, facile da realizzare con ombretti, smalti e rossetti da mixare e sovrapporre tra loro. Da regalare o regalarsi: la palette Beauty Voyage che, rivestita con l’iconica stampa animalier, contiene tutto l’occorrente per un

make up natalizio.

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CATRICE Gioielli sfarzosi, preziosi lustrini e materiali in lurex iridescente. Questo il diktat della moda invernale, ripreso dalla collection Treasure Trove di Catrice con effetti matt e brillanti nelle nuance del beige, dello champagne e del marrone. Non mancano i colori vibranti come rosso e albicocca. Viso e décolleté risplendono con la cipria ‘stellata’ Golden Grace.

PUPA Luci sfavillanti e nuance seducenti si fondono tra loro con Stay Gold di Pupa. Al centro della proposta, due palette: una per scolpire lo sguardo e l’altra per illuminare le zone di rilievo del viso con un mix di perle iridescenti. Non mancano ombretti, matite occhi e rossetti. Unghie come gioielli con gli smalti a effetto speciale Diamond Dust e

Golden Plumage.

CHANEL

Dalla sua creazione nel 1995, stagione dopo stagione, lo smalto Rouge Noir di Chanel si è sempre affermato come prodotto cult della Maison. Oggi, per festeggiare il suo 20esimo compleanno, nasce la collezione Rouge Noir Absolument che abbina l’iconica nuance a una pioggia di scintille dorate e lamé. Creazione esclusiva: la palette occhi

Signe Particulier.

DEBBY

Party Mode On! Questa la collezione Debby dedicata alle feste. Parola d’ordine: metal-look. Unghie e palpebre si vestono di bagliori oro, argento e dark brown. Sull’incarnato, un velo di cipria brightExperience arricchita con cristalli preziosi. E per chi ama farsi notare ci sono il Glitter Spray per corpo e capelli e i

tatuaggi temporanei dall’effetto tribale.

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CATRICE Gioielli sfarzosi, preziosi lustrini e materiali in lurex iridescente. Questo il diktat della moda invernale, ripreso dalla collection Treasure Trove di Catrice con effetti matt e brillanti nelle nuance del beige, dello champagne e del marrone. Non mancano i colori vibranti come rosso e albicocca. Viso e décolleté risplendono con la cipria ‘stellata’ Golden Grace.

PUPA Luci sfavillanti e nuance seducenti si fondono tra loro con Stay Gold di Pupa. Al centro della proposta, due palette: una per scolpire lo sguardo e l’altra per illuminare le zone di rilievo del viso con un mix di perle iridescenti. Non mancano ombretti, matite occhi e rossetti. Unghie come gioielli con gli smalti a effetto speciale Diamond Dust e

Golden Plumage.

CHANEL

Dalla sua creazione nel 1995, stagione dopo stagione, lo smalto Rouge Noir di Chanel si è sempre affermato come prodotto cult della Maison. Oggi, per festeggiare il suo 20esimo compleanno, nasce la collezione Rouge Noir Absolument che abbina l’iconica nuance a una pioggia di scintille dorate e lamé. Creazione esclusiva: la palette occhi

Signe Particulier.

DEBBY

Party Mode On! Questa la collezione Debby dedicata alle feste. Parola d’ordine: metal-look. Unghie e palpebre si vestono di bagliori oro, argento e dark brown. Sull’incarnato, un velo di cipria brightExperience arricchita con cristalli preziosi. E per chi ama farsi notare ci sono il Glitter Spray per corpo e capelli e i

tatuaggi temporanei dall’effetto tribale.

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CLINIQUE Clinique festeggia il Natale con otto nuove nuance, calde e vellutate, dei rossetti Pop Lip Colour + Primer. Tutte da abbinare alle sei shade della matita Quickliner for Lips Intense. L’incarnato è perfezionato col fondotinta Beyond Perfecting Powder Foundation + Concealer con la glicerina

dal potere altamente idratante.

COLLISTAR Collistar pensa alla donna del nuovo millennio che, siderale e glam, vuole un tocco di rosso vibrante sulle labbra. Per lei c’è il Party Look: il Rossetto Puro si colora di un rosso molto perlato, il Mascara diventa trasformista con i suoi inediti bagliori argentati, palpebre e unghie vibrano con i glitter degli smalti e degli ombretti. Che la festa

abbia inizio!

MAX FACTOR Rajan Tolomei, International Make Up Artist di Max Factor, ha crea-to il look Christmas Winter Tale. Per realizzarlo, si parte dalla base col fondotinta Miracle Match e la Creme Puff. Sugli occhi, un’ar-monia di nuance lilla e rosate con il kit Smokey Eye Drama. Le lab-bra, invece, si tingono di un color melagrana intenso ed elegante

con il rossetto Colour Elixir.

GIVENCHY Immaginate lo skyline di Parigi ammorbidito da un manto di neve bianco e luminoso. Questa l’ispirazione della Christmas Collection Les Nuances Glacées di Givency. La Palette Glacée comprende tre ombretti iridescenti e tre opachi dal bianco al marrone cioccolato. Mentre il rossetto Le Rouge, nel nuovo pack

bianco, regala alle labbra un tocco di rosso fiammante.

GIORGIO ARMANI Per festeggiare le feste di fine anno, Re Giorgio ha deciso di celebrare le leggende del cinema anni ’30 e ’40. Marlene Dietrich, Jean Harlow e Rita Hayworth ispirano la collezione Luxe is More con la palette oversize a due livelli che comprende 10 ombretti mat e perlescenti dall’oro al nero, una

cipria e due fondotinta.

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CLINIQUE Clinique festeggia il Natale con otto nuove nuance, calde e vellutate, dei rossetti Pop Lip Colour + Primer. Tutte da abbinare alle sei shade della matita Quickliner for Lips Intense. L’incarnato è perfezionato col fondotinta Beyond Perfecting Powder Foundation + Concealer con la glicerina

dal potere altamente idratante.

COLLISTAR Collistar pensa alla donna del nuovo millennio che, siderale e glam, vuole un tocco di rosso vibrante sulle labbra. Per lei c’è il Party Look: il Rossetto Puro si colora di un rosso molto perlato, il Mascara diventa trasformista con i suoi inediti bagliori argentati, palpebre e unghie vibrano con i glitter degli smalti e degli ombretti. Che la festa

abbia inizio!

MAX FACTOR Rajan Tolomei, International Make Up Artist di Max Factor, ha crea-to il look Christmas Winter Tale. Per realizzarlo, si parte dalla base col fondotinta Miracle Match e la Creme Puff. Sugli occhi, un’ar-monia di nuance lilla e rosate con il kit Smokey Eye Drama. Le lab-bra, invece, si tingono di un color melagrana intenso ed elegante

con il rossetto Colour Elixir.

GIVENCHY Immaginate lo skyline di Parigi ammorbidito da un manto di neve bianco e luminoso. Questa l’ispirazione della Christmas Collection Les Nuances Glacées di Givency. La Palette Glacée comprende tre ombretti iridescenti e tre opachi dal bianco al marrone cioccolato. Mentre il rossetto Le Rouge, nel nuovo pack

bianco, regala alle labbra un tocco di rosso fiammante.

GIORGIO ARMANI Per festeggiare le feste di fine anno, Re Giorgio ha deciso di celebrare le leggende del cinema anni ’30 e ’40. Marlene Dietrich, Jean Harlow e Rita Hayworth ispirano la collezione Luxe is More con la palette oversize a due livelli che comprende 10 ombretti mat e perlescenti dall’oro al nero, una

cipria e due fondotinta.

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DEBORAH è pensata per una donna romantica e sensuale, la collezione Midnight Party incentrata su tre colori chiave: nero, marrone e viola. Lo sguardo è quello di una moderna Cleopatra con l’eyeliner 24Ore Divine, l’Ombretto Duo Shimmering e la matita 24Ore Waterproof, decorati con un motivo in pizzo. Per le labbra l’iconico

Glossissimo diventa ancora più sfavillante.

ESSENCE I colori dei frutti di bosco incontrano le nuance del rame nella trend edition Merry Berry di Essence. Effetto wow garantito con gli ombretti metallici in viola e rame. I rossetti richiamano le nuance dei frutti rossi, mentre gli smalti vanno dal fragola al porpora. Per un look ancora più radioso c’è la polvere

profumata in spray, ricca di pagliuzze scintillanti.

GUERLAIN Una palla di neve fatata che svela un’armonia di perle in grado di sublimare l’incarnato. è Météorites Flocons Enchantés di Guerlain, prodotto star della collection Neiges & Merveilles. Di questa fanno parte anche la palette occhi e guance Ors et Merveilles e il mitico Gloss d’Enfer che, ricco di madreperle, regala alla lebbra un velo ghiacciato ultra-brillante.

L’ORÉAL Grafi smi e colori vestono La Palette Nude Beige Limited Edition Xmas di L’Oréal Paris per le feste: quattro versioni personalizzabili con sticker e decori. Accanto a questa, la Collezione Feline per un look graffi ante dal fascino wild. Focus sullo sguardo, dunque, con il mascara Millions de Cils Feline a effetto glossy. Rosso brillante, invece, su

labbra e unghie.

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DEBORAH è pensata per una donna romantica e sensuale, la collezione Midnight Party incentrata su tre colori chiave: nero, marrone e viola. Lo sguardo è quello di una moderna Cleopatra con l’eyeliner 24Ore Divine, l’Ombretto Duo Shimmering e la matita 24Ore Waterproof, decorati con un motivo in pizzo. Per le labbra l’iconico

Glossissimo diventa ancora più sfavillante.

ESSENCE I colori dei frutti di bosco incontrano le nuance del rame nella trend edition Merry Berry di Essence. Effetto wow garantito con gli ombretti metallici in viola e rame. I rossetti richiamano le nuance dei frutti rossi, mentre gli smalti vanno dal fragola al porpora. Per un look ancora più radioso c’è la polvere

profumata in spray, ricca di pagliuzze scintillanti.

GUERLAIN Una palla di neve fatata che svela un’armonia di perle in grado di sublimare l’incarnato. è Météorites Flocons Enchantés di Guerlain, prodotto star della collection Neiges & Merveilles. Di questa fanno parte anche la palette occhi e guance Ors et Merveilles e il mitico Gloss d’Enfer che, ricco di madreperle, regala alla lebbra un velo ghiacciato ultra-brillante.

L’ORÉAL Grafi smi e colori vestono La Palette Nude Beige Limited Edition Xmas di L’Oréal Paris per le feste: quattro versioni personalizzabili con sticker e decori. Accanto a questa, la Collezione Feline per un look graffi ante dal fascino wild. Focus sullo sguardo, dunque, con il mascara Millions de Cils Feline a effetto glossy. Rosso brillante, invece, su

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LANCÔME Con il Look Make Up Natale 2015, Lancôme celebra la magia delle feste indagando l’oro in ogni sua sfaccettatura per poi accostarlo ai toni caldi e intensi del rosso e del viola. Lo smoky eyes è brillante con La Palette Rue du Faubourg Saint Honoré decorata con l’emblema della Maison: la porta dell’Istituto Lancôme. Al suo interno,

anche tre formule per le labbra.

TOM FORD Per l’inverno, Tom Ford propone un look dark e anticonformista. La sua Noir Collection prende spunto dall’iconica fragranza Noir Pour Femme con un nero intenso per gli occhi, un tocco nude per le labbra e un onice impreziosito da perle azzurre per le unghie. Tocco fi nale: il Lash Tips Mascara, in oro

brunito o cobalto puro, da applicare sulla punta delle ciglia.

NYC Si chiamano Lovatics, le quat-tro palette occhi di New York Color ispirate allo stile della cantante americana Demi Lo-vato. Ognuna di esse propone una differente combinazione di dodici ombretti: Showtime per un look sexy, Night Out per le party-addicted, Natural per le più romantiche e City Vibes per chi ricerca un look

eccentrico.

LA MER Per Natale, La Mer propone un’esclusiva edizione limitata dell’iconica Illuminating Powder. Questa cipria illuminante è ar-ricchita con polvere di pietre preziose, perle luminose e puri

pigmenti di colore.

SHISEIDO è fi rmata dallo stilista Yohji Yamamoto, la palette Festive Camellia di Shiseido. Il suo design asimmetrico svela un’armonia di sei ombretti couture dai colori vibranti, dal marrone al rosa fi no

al viola.

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LANCÔME Con il Look Make Up Natale 2015, Lancôme celebra la magia delle feste indagando l’oro in ogni sua sfaccettatura per poi accostarlo ai toni caldi e intensi del rosso e del viola. Lo smoky eyes è brillante con La Palette Rue du Faubourg Saint Honoré decorata con l’emblema della Maison: la porta dell’Istituto Lancôme. Al suo interno,

anche tre formule per le labbra.

TOM FORD Per l’inverno, Tom Ford propone un look dark e anticonformista. La sua Noir Collection prende spunto dall’iconica fragranza Noir Pour Femme con un nero intenso per gli occhi, un tocco nude per le labbra e un onice impreziosito da perle azzurre per le unghie. Tocco fi nale: il Lash Tips Mascara, in oro

brunito o cobalto puro, da applicare sulla punta delle ciglia.

NYC Si chiamano Lovatics, le quat-tro palette occhi di New York Color ispirate allo stile della cantante americana Demi Lo-vato. Ognuna di esse propone una differente combinazione di dodici ombretti: Showtime per un look sexy, Night Out per le party-addicted, Natural per le più romantiche e City Vibes per chi ricerca un look

eccentrico.

LA MER Per Natale, La Mer propone un’esclusiva edizione limitata dell’iconica Illuminating Powder. Questa cipria illuminante è ar-ricchita con polvere di pietre preziose, perle luminose e puri

pigmenti di colore.

SHISEIDO è fi rmata dallo stilista Yohji Yamamoto, la palette Festive Camellia di Shiseido. Il suo design asimmetrico svela un’armonia di sei ombretti couture dai colori vibranti, dal marrone al rosa fi no

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URBAN DECAY La cantante Gwen Stefani firma il nuovo look occhi di Urban Decay. La Gwen Stefani Eyeshadow Palette svela 15 ombretti must-have, di cui 12 completamente inediti. Tutti a lunga durata, facili da sfumare

e vellutati.

CLARINS Eco-concepita, la palette The Essentials di Clarins custodisce 10 ombretti agli estratti vegetali e minerali. Ogni palette contribuisce al progetto di riforestazione Povos da Floresta promosso dal brand.

ESSIE Sono cinque, le nuance scelte da Essie per la sua Winter Collection ispirata ai monti innevati e alle pi-ste da sci. Nero corvino, platino, lavanda, rosa e rubino da mixare

tra loro per un’inedita nail-art

OPI Prugna profondo, rosso romantico, nero brillante, argento glitterato, oro caldo, rosa argentato, rosa dai riflessi celesti e una pioggia di coriandoli rossi. Queste le shade della Starlight Collection di OPI.

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cosmetici a chilometri zero

LipofiLLing in 3D

no alle orecchie a sventola fin da bambini

Meno rughe con la dieta mediterraneaLa bellezza inizia a tavola secondo l’Associazione Italiana di Ecodermatologia. Una dieta ricca di pesce significa una pelle più giovane, così come testimoniato dalle popolazioni orientali che hanno nel pesce il loro ingrediente base. Invece, a una dieta troppo ricca di carboidrati semplici corrisponde una cute lassa, rilassata, poco densa e dall’aspetto precocemente invecchiato e a una dieta ricca di cibi con elevato indice glicemico è correlato un aumento dell’acne. Preziosi per l’integrità della barriera cutanea gli omega 3 e 6, che migliorano sia l’idratazione che l’elasticità della pelle, ma anche il colesterolo ha la sua parte di meriti essendo un precursore della vitamina D, che costituisce un elemento fondante delle membrane cellulari. Al contrario, i grassi idrogenati possono

essere responsabili dell’epidemia di smagliature. Infine, le vitamine contenute in frutta e verdura, meglio quelle di stagione per beneficiare del massimo contenuto anche in minerali, sono capaci di riparare i danni ai tessuti.

Sono circa 10mila gli interventi eseguiti ogni anno in Italia per correggere le cosiddette ‘orecchie a sventola’, ossia i padiglioni auricolari prominenti. Diversi i bambini, anche in età prescolare, che si sottopongono all’intervento: “Le cosiddette ‘orecchie a sventola’ possono generare imbarazzo fin dall’età scolare - spiega Antonio Cella, chirurgo plastico. - Il fatto di essere presi in giro dai compagni, di sentirsi diversi e insicuri, è tra i motivi alla base dell’eticità dell’intervento, che può essere praticato senza problemi già alle elementari”.

TaTToo sui capeLLi

Non solo cibo, ma anche cosmetici a chilometri zero. È il caso di alcune strutture in Alto Adige che sfruttano le materie prime della zona. Come l’Hotel Weihrerhof di Soprabolzano che, nella sua Sea Spa Alpina (‘sea’ nel dialetto tirolese significa lago), utilizza prodotti realizzati con acqua del Lago di Costalovara, sulle cui sponde si trova l’albergo, fieno di qualità di alta montagna e profumatissimo legno di cembro. O ancora l’Hotel Tann, sempre sull’Altipiano del Renon, che ha una sua linea cosmetica a base di principi attivi estratti dalle piante officinali coltivate dagli stessi proprietari. Tra i prodotti, la lozione corpo alla rosa canina e calendula o il bagnoschiuma pelli & capelli al ginepro e foglie di mora.

L’innesto di grasso, chiamato anche lipofilling, è una tecnica sempre più apprezzata, tanto che in Italia, nel 2014, è cresciuta del 20%. L’intervento estetico, il quarto più praticato dopo liposuzione, aumento

del seno e blefaroplastica, consente di rimodellare i volumi di viso, seno e corpo prelevando le cellule adipose del paziente e re-iniettandole là dove serve. Negli anni le procedure per il lipofilling si sono evolute, rendendo

l’intervento più preciso e vengono addirittura utilizzati macchinari di ultima generazione che consentono delle simulazioni 3D per permettere a medico e paziente di capire come sarà il risultato finale.

I tatuaggi continuano ad appassionare celeb e non solo. L’ultima tendenza è rappresentata da quelli per capelli. Soprattutto in color oro e argento, gli hair tattoo ottengono un effetto particolarmente glamour sui capelli scuri. Come tutti i tatuaggi temporanei, si applicano con l’acqua e si tolgono con i lavaggi.

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Per Rossella Gatti - una vita in profumeria - il bello di questo lavoro è la ricerca del cosmetico giusto, in grado di soddisfare al meglio la clientela. Con la sua esperienza ha dato vita anche a una linea esclusiva di fragranze.

TRA pRofumi E foRmuLE, ALLA RICERCA DEI PRODOTTI DI QUALITà

Quando è entrata nel mondo della profumeria?A dire la verità, questo mondo fa parte della mia vita fin dall’infanzia. Mio nonno era un essenziere e quindi sono cresciuta in mezzo ai profumi. Poi, a 30 anni ho aperto un mio negozio, piccolo, nella periferia di Firenze, non lontano dallo stadio. Da allora ho fatto un paio di traslochi e da qualche anno sono in centro. Il suo nome è L’O’, cioè la parola ‘acqua’ in francese ‘italianizzata’.

Che caratteristiche ha la sua profumeria?Ho sempre avuto e ho anche adesso un assortimento di prodotti artigianali, profumeria di nicchia e alternativa.

Cosa le piace di più del suo lavoro?La ricerca del prodotto.

Cosa invece le piace meno?I contatti con i clienti difficili. I fiorentini sono esigenti e sospettosi e soprattutto in passato c’è stato chi nelle profumerie se n’è approfittato per vendere di tutto e di più. È naturale quindi che ora ci sia una certa diffidenza.

Make-up, profumo e trattamento: quale l’area preferita e perchè?Al primo posto il profumo, col quale sono nata, ma subito dopo la cosmetica, per la ricerca che comporta. Prima di introdurre un cosmetico nel mio negozio compio uno studio attento, leggo tutti gli ingredienti e le formule. È un lavoro che mi appassiona.

Cosa bisogna fare secondo lei per avere una profumeria di successo?Sono necessarie dedizione, passione

e costanza, soprattutto nel servizio alla clientela, un aspetto fondamentale.

Come aumentare la professionalità in profumeria?Bisogna non smettere mai di studiare e di avere voglia di scoprire. Ma è importante anche ascoltare la clientela attentamente: professionalità vuol dire capire, leggendo anche fra le righe, di cosa ha bisogno la cliente.

Con quali aziende ha i migliori rapporti?Con quelle che mi sostengono nella vendita, dandomi gli strumenti necessari per far conoscere i prodotti, tra i quali i campioni, che giocano un ruolo fondamentale.

Cosa chiede la clientela in profumeria?Innanzitutto, qualità e risultati, ma anche calda accoglienza.

Ha qualche aneddoto da raccontarci?Una volta, ho presentato un profumo a una cliente, ma lei era perplessa perchè costava molto. Allora, le ho lasciato un campione. La sera per andare al ristorante con il fidanzato ha indossato la fragranza ed è successa una cosa davvero strepitosa: il titolare continuava a girarle intorno senza un motivo apparente. Alla fine l’uomo ha chiesto alla mia cliente il nome del profumo confessando che non riusciva ad allontanarsi da lei. Ovviamente la cliente il giorno dopo è venuta a comprarlo.

A questo punto non possiamo non chiederle il nome...Interlude di Amouage.

cuRiosiTà, pAssionE E AggioRnAmEnTo cosTAnTE: quEsTi gLi ingREdiEnTi dEL

succEsso pER RossELLA gATTi.

età: 63 ANNI

segno zodiacale: TORO

stato civile: CONIUGATA

CON UNA FIGLIA DI 38 ANNI

studi: MAGISTRALI + CORSI DI

AROMATERAPIA, COSMETOLOGIA

E ALTRI SPECIALISTICI

DEL SETTORE

colore: NERO

attore: SYLVESTER STALLONE

cucina: VEGETARIANA E VEGANA

profumo: DI COLORI DI L’O’,

LA LINEA DI FRAGRANZE

DELLA PROFUMERIA

hobby: LETTURA

motto: SI CADE PER RIALZARSI

accessorio di bellezza: FONDOTINTA

make-up: LUCIDALABBRA

abito: PANTALONI NERI

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Tutto dedicato con una decisa spinta professionale alla bellezza ‘abbondante’ il sito www.beautifulcurvy.com. “Tv, cinema, pubblicità e moda propongono donne quasi sempre magrissime che non corrispondono a quello che vediamo intorno a noi nella vita quotidiana. Beautifulcurvy vuole mettere in luce quella ampia parte di umanità che troppo spesso viene tenuta nell’ombra perché non corrispondente ai canoni imposti dalla società. Nel nostro sito desideriamo parlare proprio di questa parte di universo. Vogliamo presentare il mondo curvy a 360 gradi con proposte di moda, consigli di bellezza e benessere, interviste, eventi, casting, viaggi, news golose e tante curiosità! L’importante è amarsi e accettarsi con i pregi e le imperfezioni che ci

caratterizzano e trovare un proprio equilibrio tra anima e corpo, ma in salute. Noi vi teniamo informati su quello che succede nel curvy world e vi mostriamo finalmente donne reali, come quelle dei nostri calendari!”. E’ tutto racchiuso in questa presentazione il sito nato da un’idea di Barbara Christmann, redattrice moda e stilista italo-tedesca curvy. L’originalità del sito, come ci si potrebbe aspettare, non è tanto nelle sezioni varie, che peraltro proliferano, ma nella sezione fashion, con tutte le notizie che possono interessare le donne non filiformi, e nella sezione interview con interviste a donne in ‘tema’, la modella plussize, ma anche l’imprenditrice o la cantante dalle forme morbide.

Finalmente un corpo normale, anzi anche un po’ abbondante. Ecco cosa viene spontaneo dire visitando il blog di Maria Grazia: befashion31.blogspot.it. Modella d’eccezione per jeans, felpe e cappottini, Maria Grazia, il cognome non ce lo fa sapere, presenta alcuni look ispirandosi a un lifestyle quotidiano, quello che potrebbe avere ognuna di noi in una giornata qualunque tra i mille impegni che scandiscono le ventiquattr’ore. Ma andiamo alla sezione ‘beauty and make up’ per scoprire le notizie legate al mondo della bellezza. Qui sono le unghie a primeggiare, anche se non mancano news sugli accessori per capelli, sul make up (a quanto pare dai commenti, hanno ottenuto un largo apprezzamento

i pochi e basici consigli sul trucco anti-afa) e sui tatuaggi gioiello. Ma la sezione più insolita per un blog che ha la moda e la bellezza come tematiche centrali è quella relativa ai viaggi. È molto scarna, ma ha un potenziale, soprattutto se Maria Grazia saprà dare un risvolto fashion e beauty ai reportage di viaggio. In ogni modo, come avrete capito, il lato positivo di questo blog non è tanto nelle notizie, riconducibili essenzialmente ai look personali di Maria Grazia, peraltro non particolarmente originali, quanto al fatto che la blogger esibisca ‘outfit’ normali, anche se, diciamo la verità, in alcuni casi un po’ di spirito autocritico sarebbe il benvenuto. D’altra parte indossare capi anonimi e personalizzarli è un compito difficile.

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La top model over size, la moda dedicata alle formose e le selezioni per un calendario

curvy. Ecco un sito che parla a chi non è ossessionata dalla linea.

beautifulcurvy.com befashion31.blogspot.it

La moda indossata e interpretata da Maria Grazia. Non una modella o una stylist, ma una ragazza normale, dalle forme morbide e dalle

scelte semplici.

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quando la consulenza...

INdOssA Il cAMIcE bIANcO

Oltre 45 anni del primo marchio dermatologico svelati in una formazione pratica ed esaustiva: ‘I am clinique’. Un’esperienza ‘simply amazing’, divertente e coinvolgente, da vivere e far rivivere in profumeria.

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Cosa rende unici le consulenti Clinique? Il celebre camice bianco, unitamente all’expertise su trattamento e make up, grazie a un’eccellente formazione. D’altronde non poteva che essere così per Clinique, nata nel 1968 come primo marchio creato da dermatologi del panorama cosmetico mondiale, in seguito alla famosa intervista di Carol Philips al dottor Norman Orentreich, pubblicata su Vogue con il titolo ‘Can Great Skin be created?’. Un approccio su misura e un portfolio prodotti meticolosamente testati e formulati secondo le ultime innovazioni tecnologiche e scientifiche, che il team educator ha fatto vivere nel corso ‘I am Clinique’, lo scorso 29 settembre all’hotel NH Collection President di Milano. Trasversale all’agenda, l’orientamento al servizio. “Credo che oggi le tecniche di vendita tradizionali, per essere realmente efficaci, debbano vivere attraverso il servizio, facendo sperimentare a ogni consumatrice un’esperienza davvero simply amazing”, afferma Antonio Dimitrio, education

un momento del corso ‘i am clinique’, tenutosi a milano.

le partecipanti al corso clinique hanno sperimentato performance di trucco. semplici e veloci, proprio come piacciono alle clienti più giovani della profumeria, appartenenti alla generazione dei millenials, nati tra gli anni ‘80 e il 2000.

manager Clinique. “Bisogna entrare in relazione con la cliente e scoprire immediatamente il tipo di servizio che preferisce. Che abbia un minuto, cinque o più, serve creare la migliore esperienza possibile”.

soluzioni geniali per donne brillanti L’offerta del marchio è presentata al completo: dai suoi famosi best seller, come il Sistema di Cura per la Pelle in 3 Fasi, un regime quotidiano di pulizia, esfoliazione e idratazione, fino agli ultimi lanci, tra cui Sonic System, la spazzolina viso resistente all’acqua, sviluppata da dermatologi su tecnologia svizzera. Specialità e linee sono spiegate a partire dalle esigenze della pelle, correlando il trattamento con il make up. Come nel caso del fondotinta Beyond Perfecting abbinato alla linea Smart. “Clinique è pioniera nello skincare personalizzato, offrendo soluzioni per ogni tipo di pelle ed esigenza cutanea. Oggi, grazie alle avanzate tecnologie, siamo in grado di creare una famiglia di prodotti smart così innovativa da essere multi-azione, per rispondere alle necessità delle donne di oggi multitasking. Se una donna sa fare almeno quattro cose insieme, allora anche il suo trattamento viso deve riuscirci”, spiega Dimitrio.

‘due in uno’: a ognuna il suoAnche nel make up le donne cercano super performance. Clinique quest’anno

la generazione dei ‘sempre connessi’I nati tra gli anni ‘80 e il 2000, i cosiddetti Millennials, sono una generazione nativamente in contatto con la tecnologia e iper-connessa. A loro quest’anno Goldman Sachs (banca d’affari internazionale) dedica la pubblicazione ‘Millennials coming of age’. I nativi digitali comprano preferibilmente online, sono molto attenti a stile di vita e benessere (sport, alimentazione), preferiscono usufruire di un servizio, senza necessariamente acquistarlo, e prendono decisioni confrontandosi. Come approcciarli in profumeria per coinvolgerli? Risponde Dimitrio: “La donna Millennial ama imparare, scoprire, giocare. È bene mostrarle subito gli strumenti che può usare da sola, come tester, pennelli e i materiali usa e getta. Insegnarle dei trucchi che può provare insieme a te e le novità. Ama le cose facili e veloci, che non abbiano tanti step. È importante spiegarle il valore in termini di prezzo, tempo e risultati, con frasi semplici e dirette come per il sistema in 3 fasi: ‘Solo 3 minuti, 2 volte al dì, a meno di 1 euro al giorno’. Oggi anche in profumeria ci sono persone molto giovani, Millennials appunto, che amano imparare divertendosi. Ecco perché Clinique ha sviluppato una piattaforma e-learning attraverso cui possono scoprire le novità di prodotto con l’interazione. Filmati, testi interattivi e quiz finali, costruiti come veri e propri giochi, aiutano l’utente a imparare senza annoiarsi. In più l’accesso può essere fatto in qualunque momento, da qualsiasi dispositivo, smartphone incluso”.

lancia Beyond Perfecting, un fondotinta liquido, ora anche in polvere + correttore 2-in-1. Come motivarne l’utilizzo, per esempio a una cliente che usa una BB o una CC cream? “Queste formule perfezionano l’incarnato, rendendolo omogeneo e luminoso con un effetto naturale non coprente. Con i fondotinta Beyond Perfecting 2 in 1 otteniamo una copertura da media a totale, finish matte e a lunga durata. È perfetto per tutte le donne che amano un trucco completo e pratico, grazie alla possibilità di utilizzare un’unica formula, sia per la base che per le correzioni, modulando la copertura dove serve”. Due azioni in una sono protagoniste anche del nuovo Chubby

Lash Fattening Mascara e del Pop Lip Color + Primer. “Quando si parla di colore il divertimento ci deve guidare nella consulenza. Con Chubby Lash Fattering Mascara presentiamo un mascara pratico, veloce e facile da usare. È ideale per chi vuole un prodotto applicabile anche più volte, per uno sguardo intenso abbinato alla facilità nell’applicazione. Lip Pop, oltre alla formula 2 in 1 (base levigante + colore intenso) contiene nel nome la differenza: una gamma colore più allegra e intensa in un rossetto dalla copertura totale e finish velvet. Un trend per tutta la prossima primavera. Per divertirsi, vivendo il colore come una tavolozza d’infinite possibilità”.

Cosa rende unica Clinique?

L’unicità del marchio dermatologico americano parte dall’intento di ‘creare una pelle stupenda’, per tutti i profili cutanei e i tipi di etnie. Tra le caratteristiche, tre punti chiave. Primo: i prodotti sono provati contro le allergie. Ogni formula è sottoposta a test clinici su 600 persone per 12 volte, per un totale di 7.200 applicazioni. Se anche un solo caso mostra una reazione allergica, la formula è respinta e viene modificata. Secondo: i prodotti sono privi di profumo al 100%, anche se ciò non significa senz’alcol. Semmai che Clinique non utilizza essenze profumate, ricche di allergeni, per mascherare l’odore naturale degli ingredienti. Terzo: il colore è sicuro. Tutta l’expertise del trattamento è riproposta nel make up: il colore è sicuro e dermo-compatibile perché è provato contro le allergie e senza profumo al 100%.

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INdOssA Il cAMIcE bIANcO

Oltre 45 anni del primo marchio dermatologico svelati in una formazione pratica ed esaustiva: ‘I am clinique’. Un’esperienza ‘simply amazing’, divertente e coinvolgente, da vivere e far rivivere in profumeria.

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Cosa rende unici le consulenti Clinique? Il celebre camice bianco, unitamente all’expertise su trattamento e make up, grazie a un’eccellente formazione. D’altronde non poteva che essere così per Clinique, nata nel 1968 come primo marchio creato da dermatologi del panorama cosmetico mondiale, in seguito alla famosa intervista di Carol Philips al dottor Norman Orentreich, pubblicata su Vogue con il titolo ‘Can Great Skin be created?’. Un approccio su misura e un portfolio prodotti meticolosamente testati e formulati secondo le ultime innovazioni tecnologiche e scientifiche, che il team educator ha fatto vivere nel corso ‘I am Clinique’, lo scorso 29 settembre all’hotel NH Collection President di Milano. Trasversale all’agenda, l’orientamento al servizio. “Credo che oggi le tecniche di vendita tradizionali, per essere realmente efficaci, debbano vivere attraverso il servizio, facendo sperimentare a ogni consumatrice un’esperienza davvero simply amazing”, afferma Antonio Dimitrio, education

un momento del corso ‘i am clinique’, tenutosi a milano.

le partecipanti al corso clinique hanno sperimentato performance di trucco. semplici e veloci, proprio come piacciono alle clienti più giovani della profumeria, appartenenti alla generazione dei millenials, nati tra gli anni ‘80 e il 2000.

manager Clinique. “Bisogna entrare in relazione con la cliente e scoprire immediatamente il tipo di servizio che preferisce. Che abbia un minuto, cinque o più, serve creare la migliore esperienza possibile”.

soluzioni geniali per donne brillanti L’offerta del marchio è presentata al completo: dai suoi famosi best seller, come il Sistema di Cura per la Pelle in 3 Fasi, un regime quotidiano di pulizia, esfoliazione e idratazione, fino agli ultimi lanci, tra cui Sonic System, la spazzolina viso resistente all’acqua, sviluppata da dermatologi su tecnologia svizzera. Specialità e linee sono spiegate a partire dalle esigenze della pelle, correlando il trattamento con il make up. Come nel caso del fondotinta Beyond Perfecting abbinato alla linea Smart. “Clinique è pioniera nello skincare personalizzato, offrendo soluzioni per ogni tipo di pelle ed esigenza cutanea. Oggi, grazie alle avanzate tecnologie, siamo in grado di creare una famiglia di prodotti smart così innovativa da essere multi-azione, per rispondere alle necessità delle donne di oggi multitasking. Se una donna sa fare almeno quattro cose insieme, allora anche il suo trattamento viso deve riuscirci”, spiega Dimitrio.

‘due in uno’: a ognuna il suoAnche nel make up le donne cercano super performance. Clinique quest’anno

la generazione dei ‘sempre connessi’I nati tra gli anni ‘80 e il 2000, i cosiddetti Millennials, sono una generazione nativamente in contatto con la tecnologia e iper-connessa. A loro quest’anno Goldman Sachs (banca d’affari internazionale) dedica la pubblicazione ‘Millennials coming of age’. I nativi digitali comprano preferibilmente online, sono molto attenti a stile di vita e benessere (sport, alimentazione), preferiscono usufruire di un servizio, senza necessariamente acquistarlo, e prendono decisioni confrontandosi. Come approcciarli in profumeria per coinvolgerli? Risponde Dimitrio: “La donna Millennial ama imparare, scoprire, giocare. È bene mostrarle subito gli strumenti che può usare da sola, come tester, pennelli e i materiali usa e getta. Insegnarle dei trucchi che può provare insieme a te e le novità. Ama le cose facili e veloci, che non abbiano tanti step. È importante spiegarle il valore in termini di prezzo, tempo e risultati, con frasi semplici e dirette come per il sistema in 3 fasi: ‘Solo 3 minuti, 2 volte al dì, a meno di 1 euro al giorno’. Oggi anche in profumeria ci sono persone molto giovani, Millennials appunto, che amano imparare divertendosi. Ecco perché Clinique ha sviluppato una piattaforma e-learning attraverso cui possono scoprire le novità di prodotto con l’interazione. Filmati, testi interattivi e quiz finali, costruiti come veri e propri giochi, aiutano l’utente a imparare senza annoiarsi. In più l’accesso può essere fatto in qualunque momento, da qualsiasi dispositivo, smartphone incluso”.

lancia Beyond Perfecting, un fondotinta liquido, ora anche in polvere + correttore 2-in-1. Come motivarne l’utilizzo, per esempio a una cliente che usa una BB o una CC cream? “Queste formule perfezionano l’incarnato, rendendolo omogeneo e luminoso con un effetto naturale non coprente. Con i fondotinta Beyond Perfecting 2 in 1 otteniamo una copertura da media a totale, finish matte e a lunga durata. È perfetto per tutte le donne che amano un trucco completo e pratico, grazie alla possibilità di utilizzare un’unica formula, sia per la base che per le correzioni, modulando la copertura dove serve”. Due azioni in una sono protagoniste anche del nuovo Chubby

Lash Fattening Mascara e del Pop Lip Color + Primer. “Quando si parla di colore il divertimento ci deve guidare nella consulenza. Con Chubby Lash Fattering Mascara presentiamo un mascara pratico, veloce e facile da usare. È ideale per chi vuole un prodotto applicabile anche più volte, per uno sguardo intenso abbinato alla facilità nell’applicazione. Lip Pop, oltre alla formula 2 in 1 (base levigante + colore intenso) contiene nel nome la differenza: una gamma colore più allegra e intensa in un rossetto dalla copertura totale e finish velvet. Un trend per tutta la prossima primavera. Per divertirsi, vivendo il colore come una tavolozza d’infinite possibilità”.

Cosa rende unica Clinique?

L’unicità del marchio dermatologico americano parte dall’intento di ‘creare una pelle stupenda’, per tutti i profili cutanei e i tipi di etnie. Tra le caratteristiche, tre punti chiave. Primo: i prodotti sono provati contro le allergie. Ogni formula è sottoposta a test clinici su 600 persone per 12 volte, per un totale di 7.200 applicazioni. Se anche un solo caso mostra una reazione allergica, la formula è respinta e viene modificata. Secondo: i prodotti sono privi di profumo al 100%, anche se ciò non significa senz’alcol. Semmai che Clinique non utilizza essenze profumate, ricche di allergeni, per mascherare l’odore naturale degli ingredienti. Terzo: il colore è sicuro. Tutta l’expertise del trattamento è riproposta nel make up: il colore è sicuro e dermo-compatibile perché è provato contro le allergie e senza profumo al 100%.

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Da cosa partire per consigliare il trattamento corpo più adatto? Serve capire abitudini cosmetiche e stile di vita. Suggerisco di partire da detersione e scrub, poi parlare di cura d’urto o mantenimento. Nessuna donna vuole ammettere di avere la cellulite o la pelle rilassata. È importante non urtarne la sensibilità, né ingannarla, ma dimostrare professionalità. Senza dimenticare il make-up che fa sentire ogni donna più bella. I prodotti Innoxa sono rispettosi, privi di conservanti dannosi, hanno attivi mirati e un buon rapporto qualità-prezzo.

Quali i plus di Solution Dry Skin? Acido ialuronico a basso e alto peso molecolare, vitamina E e patch 2 0, che

Performante e mirato per pelli secche e sensibili. cinzia branchi, beauty consultant e formatrice di innoxa, racconta i plus del trattamento intensivo della nuova linea corpo.

forma un reticolato idratante e ristrutturante. Poi attivi osmoregolatori di origine marina che aiutato a drenare i liquidi. Idrata lasciando una sensazione di leggerezza alle gambe.

Una metafora per raccontare il suo effetto? È come “avere una fontana perenne che disseta la nostra pelle”. Solution Cell è specifico per la cellulite. Come abbinarlo? Va usata nelle zone critiche, ginocchia, glutei, pancia, braccia, mentre nel resto del corpo è ideale Solution Dry Skin. Raccomando un trattamento urto di tre mesi, e un mantenimento con Firming Solution. Importante: due volte la settimana usare Gentle Scrub Solution per ottimizzare l’azione dei cosmetici. Oltre al sale rosa dell’Himalaya, rosa mosqueta, olio di argan e di calendula: non disidrata, né toglie l’abbronzatura, e si può usare anche con patologie dermatologiche come lichen o psoriasi.

In caso di pelle secca e atona meglio Firming Solution Extreme o Collastine Body?Il primo rafforza il connettivo e drena i liquidi in eccesso, da usare dopo Solution Cell. Il secondo, con collagene marino, vitamina E, fibronectina, olio di crusca di riso e burro di karité, aiuta la pelle matura a produrre nuovo collagene.

Filler Solution Breast è adatto anche in gravidanza? Sì, in quanto privo di iodio. Da usare negli ultimi mesi per sostenere il seno e dopo l’allattamento per recuperare tonicità. A proposito di cross-selling cosa suggerisci? Una buona venditrice deve informare e consigliare la cliente, lasciandole la sensazione di poter scegliere e abituarla a usare i cosmetici come un puzzle, dove ogni ‘pezzettino’ concorre al risultato finale.

INNOXA Solution Dry Skin

Performance Solution Dry Skin (200 ml, 26 euro), con Patch 2 0, acido ialuronico a basso e alto peso molecolare, vitamina E. Dona turgore, elasticità, drena i tessuti.

PrODOttI SINErgICI DI SPECIAlE UNIvErSO COrPOSolution Cell: trattamento mirato per gli inestetismi della cellulite, per prevenirla e migliorare il tono cutaneo.Firming Solution Extreme: rassoda, tonifica, snellisce. È indicato anche per chi soffre di ritenzione idrica.Filler Solution Breast: trattamento intensivo per rassodare il seno dopo gravidanza, allattamento e variazioni di peso.gentle Scrub Solution: con sale rosa dell’Hymalaya elimina le desquamazioni, prima e durante tutti i trattamenti corpo.Collastine Body: collagene, elastina e fibronectina per combattere il rilassamento cutaneo da invecchiamento.

idratazione ed elasticitàaddio alla Pelle stressata

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Daniela Farnesenatale da Chanel

Newton Compton

Una guida completa, pratica e facile da consultare sull’alimentazione. Un libro che aiuta a scegliere i cibi migliori per proteggere e migliorare la salute.

Un romanzo d’amore sullo sfondo della Grande Mela accompagnato da un omaggio speciale: uno smalto rosso che si ispira alla protagonista.

Natale da Chanel e il terzo episodio della vita di Rebecca Bruni. Dopo Parigi, Rebecca, detta ‘Coco’, e partita per New York, dove dovra dirigere una delle filiali dell’agenzia per cui lavora. Nella Grande Mela, la citta che ha rilanciato la mitica Chanel quando la sua carriera sembrava in declino, il suo amore, Etienne, non l’ha raggiunta, ma e rimasto in Francia. Riuscira Coco a salvare il suo grande amore e a festeggiare con lui il Natale a New York? Oltre al soggetto, il nuovo romanzo di Daniela Farnese ha una caratteristica che lo rende particolarmente indicato come regalo natalizio: in occasione dell’uscita di Natale da Chanel, le lettrici che compreranno il romanzo in tutte le librerie che aderiscono all’iniziativa riceveranno in omaggio lo smalto Rosso Dania della TNS Cosmetics. Scelto dall’autrice, il rosso

che porta il suo nome e “Intenso e deciso, come Rebecca, la protagonista del mio romanzo - dice Daniela Farnese - uno smalto ricco di una femminilita raffinata e glamour come gli accessori che Rebecca ama indossare nel libro”. “Siamo felici che TNS Cosmetics possa, con questo piccolo omaggio, aggiungere un po’ di magia al mondo di Daniela e raggiungere le sue lettrici”, aggiunge Florencia Perujo, direttrice marketing TNS Cosmetics. Daniela Farnese collabora con agenzie di comunicazione, produzioni cinematografiche, riviste, radio e TV. Dal 2003 cura il blog www.dottoressadania.it. Con la Newton Compton ha pubblicato 101 modi per far soffrire gli uomini, Via Chanel N°5, I love Chanel, A noi donne piace il rosso e l’ebook, Un’estate con le amiche. g.v.

David Grotto il mangiaSalUte

Sperling & Kupfer

Il vademecum di David Grotto, esperto di nutrizione, raccoglie le classifiche degli alimenti migliori per ogni tipo di esigenza. Confronta gli alimenti, indica le quantita consigliate, fornisce suggerimenti e curiosita. Sorprese incluse...Tra i cibi antinvecchiamento, frutta e verdura hanno ottenuto il più vasto sostegno scientifico. Secondo i ricercatori della University of St. Andrews consumando tre razioni di vegetali ricchi di carotenoidi (carote, pesche, zucca, albicocche, anguria, pompelmi rosa, pomodori, spinaci) per sei settimane, si accentuano le sfumature cutanee rosate e gialle, più calde e giovanili, mentre si attenuano i toni più freddi. Con appena 80 calorie per tazza, i mirtilli sono una fonte eccellente di vitamine e minerali, e favoriscono l’attivita mnemonica in persone a rischio demenza, migliorando

la memoria a breve e lungo termine. Per spronare la memoria ottimo il tuorlo d’uovo, grazie a colina, folati e vitamina B12, e la curcumina presente nella curcuma del curry. Il potente antinfiammatorio vegetale e benefico contro il morbo di Alzheimer. Mangiare ogni giorno massimo 28 grammi di cioccolato fondente ottimizza il potenziale antiossidante. Più di 250 studi dimostrano i benefici sulla salute cardiaca. Merito delle oltre 400 sostanze, tra cui triptofano, precursore della serotonina (l’ormone del buonumore), magnesio, fosforo e rame, essenziale per produrre collagene e melanina. Uno studio della London University of the Arts, dimostra che i polifenoli del cacao agiscono da fotoprotettori anti-UV. Un altro sostiene che le prugne secche (ironia della sorte) riducano le rughe. R.B.

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A tavola non si invecchia. Anzi si ringiovanisce, se si segue una alimentazione corretta che metta in grado l’organismo di funzionare al meglio. E se le cellule cutanee lavorano correttamente, i cosmetici diventano più efficaci e la pelle assume un aspetto più sano e giovane. Ma quali sono gli alimenti indispensabili per la pelle? E quali attivi cosmetici servono a rafforzare la funzione dei cibi? Ne ha parlato Anna Mastropaolo, direttore della ricerca e sviluppo dei laboratori Diego Dalla Palma, docente di Cosmetologia all’Università di Ferrara, durante lo Skin Tour Diego Dalla Palma Professional e Marina Rinaldi: un evento itinerante che tra ottobre e novembre ha toccato cinque città italiane, Milano, Genova, Verona, Parma, Napoli. Prima tappa il 15 ottobre, nel flagship store di Marina Rinaldi a Milano. Come cibo e pelle, anche cucina e cosmesi hanno elementi comuni. “La cosmesi è una ‘chimica artistica’, che coniuga il benessere della pelle con la bellezza”, sostiene Mastropaolo. “Come il cibo ci rende belli, anche i nostri cosmetici sono concepiti per essere nutrimenti per le cellule cutanee.

equilibrio innanzitutto La dieta migliore? La mediterranea, un acclarato elisir di lunga vita con poche calorie, un buon potere saziante e un ottimo contenuto nutritivo, grazie a olio d’oliva, cereali, frutta e verdura fresca, pesce, legumi e una moderata quantità di carne, latticini e vino rosso. Importanti anche i flavonoidi del cacao antiossidanti, gli omega 3 di salmone e pesce azzurro per l’idratazione, la vitamina C di spinaci o agrumi per produrre collagene ed elastina. E ancora oligoelementi, zinco, silicio, ferro, magnesio per l’attività metabolica delle cellule. È fondamentale, però, garantire alla pelle un apporto bilanciato di questi elementi, perché la carenza di una sostanza porta a squilibri”. La spesa resta il primo atto coscienzioso di una cucina sana e responsabile. “Importantissimo - sottolinea Mastropaolo - assecondare la natura nella sua stagionalità, preferendo cibi di stagione perché più ricchi di sostanze che proteggono le piante. E se oggi in cucina c’è una maggiore attenzione agli imballaggi e al loro recupero, anche la cosmesi è più sensibile alla sostenibilità.

Diego Dalla Palma aderisce alla campagna Responsible Care, tesa a valorizzare le 3 P: il pianeta nell’attenta selezione delle materie prime, le persone con programmi che sostengono le cooperative di donne che coltivano e lavorano le materie, infine la prosperità ottenibile tagliando gli sprechi”.

‘dieta’ cosmetica Per garantire alla cute ‘un’alimentazione armonica’, Diego Dalla Palma Professional inserisce nelle specialità viso il complesso 51+3 Hyalu Complex™: 20 aminoacidi, 16 vitamine, 6 oligo-elementi e minerali, 3 acidi nucleici, 4 ceramidi, 2 osmo-protettori cellulari, 3 acidi ialuronici. Nella nuova V Lifting, Crema 24 ore Effetto Tensore, Filler Riempitivo Rughe Istantaneo e Crema Contorno Occhi Rimodellante, l’azione di 51+3 Hyalu Complex è potenziata da un complesso di peptidi bio-mimetici, per la sintesi dei collageni di ancoraggio della giunzione dermo-epidermica, e da 3D Instant Lift System, in cui l’estratto purificato di tapioca crea una micro-rete tridimensionale a effetto tensore immediato.

Un incontro per parlare di bellezza, alimentazione e benessere, voluto da Diego Dalla Palma in collaborazione con Marina Rinaldi. Attivi e nutrimenti per una strategia ‘in & out’.

Storie di donne e cibo: DietA e cosMesi consAPevole

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a SiniStra, il flagShip Store di marina rinaldi accanto ad alcuni prodotti diego dalla palma.

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Il potere del pensiero femminile

Bellezza, maternità, rela-zioni, carriera, menopausa: un viaggio tra storie e intui-zioni che regala una nuova consapevolezza dei propri talenti, liberando dai condi-

zionamenti e dai tipici pro-blemi di autostima. Il nuovo libro (Sperling & Kupfer Edi-tore) della Giovannini aiuta le donne riconquistare la forza dell’interiorità e rag-

giungere la sicurezza che nasce dall’equilibrio emoti-vo. Per sviluppare e libera-re il proprio potere, miglio-rare la vita e farsi portavoce del cambiamento.

Lucia Giovannini, trainer di ProGrammazione neuroLinGuistica e

neurosemantica con un doctorate in PsychoLoGy e counseLLinG e membro

deLL’american PsycoLoGicaL association,

(www.LuciaGiovannini.com).

ritrovare se stesse e vivere la vita che si desidera. È l’obiettivo di un libro dedicato alle potenzialità delle donne. per liberarsi dai vincoli e lasciare che il femminile sia protagonista nel costruire un mondo migliore.

Liberarsi daicondizionamenti per conquistarela consapevolezza

Nel tuo nuovo libro, ‘Il potere del pensiero femminile’, parli dei condizionamenti più frequenti cui va incontro una donna. Primo fra tutti la sindrome della brava bambina, donna, moglie, madre… La società ci ha insegnato che se avessimo rispettato le regole saremmo state a posto. E così la donna si è sempre messa da parte per servire gli altri, plasmando la sua vita secondo le aspettative altrui e non in base alla sua felicità. La chiave sta nella consapevolezza: per capire cosa ci fa davvero felici, consiglio di porsi una domanda semplice ma molto potente: “Ma io cosa voglio? Non come mamma o moglie, ma come persona e donna”. Un altro tipico condizionamento è la compiacenza.Per oltre duemila anni siamo state programmate a vivere sotto il radar, tanto che anche adesso quando comandiamo, al lavoro o in famiglia, tendiamo a farlo in maniera invisibile, come se imporci apertamente fosse pericoloso o ci facesse perdere l’amore. Portare la maschera del sorriso forzato, della carina a tutti i costi, è un atteggiamento che non dura a lungo: prima o poi si sbotterà rovinando le nostre relazioni (in primis quella con noi stesse), passando dall’essere carine all’essere acide. Non è meglio allora allenarsi a dire la verità con gentilezza e con amore? Il segreto è essere gentili, non carine.

Terzo vincolo: amare se stesse significa essere egoiste. Proprio perché abituate a mettere al primo posto gli altri, ci lasciamo prendere dai sensi di colpa se reclamiamo un po’ di

tempo per noi stessi quando il corpo non ce la fa più. Avete presente quando l’equipaggio mostra le procedure di sicurezza sull’aereo? Prima indossate voi la maschera di ossigeno e poi assistete i bambini e le persone che ne hanno bisogno. E così anche nella vita. Se non ci assicuriamo di avere risorse ed energie a sufficienza, nessuno lo farà per noi e finiremo per esaurirci.

Molto spesso le donne si sminuiscono e non riconosciamo i loro successi, anche quando sono gli altri a riconoscerli. In pratica da cosa partire per (ri)acquisire fiducia? Se non crediamo in noi stesse per prime, non ci sarà alcun riconoscimento esterno in grado di convincerci del nostro valore. Un esercizio utile è il ‘vaso dei successi’: ogni sera prima di coricarsi scrivere almeno 3 bigliettini, con un piccolo (o grande) successo della giornata, qualcosa (anche piccola) che siamo riuscite a fare, e poi inserirli in un vaso di vetro. Alla fine della settimana avremo nel vaso 21 biglietti, alla fine del mese 90. Quando ci sentiamo giù, peschiamo dei biglietti dal vaso e leggiamoli!

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Non può che essere dirompente l’esordio di Missoni Eau de Parfum, la prima fragranza femminile di Missoni prodotta e distribuita da Euroitalia. Angela Missoni - seconda generazione di famiglia e direttore creativo della maison di Sumirago (Varese), nota in tutto il mondo per lo stile unico nato più di 60 anni fa e caratterizzato dal ‘put-together’, - sceglie il premio Oscar Paolo Sorrentino per dirigere in modo irriverente lo spot del nuovo profumo. Protagonista la splendida Elisa Sednaoui, attrice e modella internazionale, nonchè madrina della 72ma edizione del Festival del Cinema di Venezia. È lei l’emblema della donna sensuale, esuberante e

sicura di sè che indossa questo jus come un vestito che le scivola sul corpo, esaltandone la vitalità e il fascino. Raffinato il bouquet, in cui la delicatezza del gelsomino e la sensualità del mahonial si sposano con le note avvolgenti dei legni e della fava tonka. L’ironia e la joie de vivre degli agrumi italiani completano la composizione olfattiva. A racchiuderla l’originale boccetta, realizzata da Angela Missoni, ispirandosi all’arte del vetro soffiato di Venezia. Le tonalità dei viola, fucsia e verdi si fondono per creare un oggetto prezioso dal design morbido, contemporaneo e insieme senza tempo, proprio dell’inconfondibile stile Missoni.

Una fragranza sensuale e spumeggiante in un flacone che inneggia al mix cromatico

dell’impareggiabile stile Missoni. A dare ancor più enfasi al lancio lo spot firmato

dal premio Oscar Paolo Sorrentino.

Edp 30 ml € 56,50, 50 ml € 76, 100 ml € 99,50

Famiglia olfattiva FIORITA-FRUTTATA-LEGNOSA

Distributore EUROITALIA

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Edt 100 ml

Famiglia olfattiva: AGRUMATA-SPEZIATA

Distributore: SVR bEAUTé

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Il mare, gli dei, un’isola del Mediterraneo e un valoroso avventuriero sono i protagonisti di una leggenda mitologica che narra di un incontro tra gli dei e l’uomo per mezzo di una preziosa ampolla. Un’ampolla colma di un’essenza magica, che il mare blu cobalto donò al giovane e temerario eroe. La leggenda narra che, l’uomo, non appena ne sentì il profumo, ne rimase affascinato e sprigionò in lui una vigorosa sensualità. Les Arts pour homme, rievoca questa ‘essenza

divina’, grazie alla maestria del naso che ha saputo tradurre in note olfattive il racconto di un mito. Nella testa domina il bergamotto con il petigraine e pepe rosa. Le note avvolgenti della violetta, rosa e chiodo di garofano riscaldano il cuore. Armonia e vitalità, invece, nelle note di fondo con l’accordo armonioso di muschio bianco e ambra grigia, sandalo e patchouly che si fonde con le note legnose. Quest’ultime esprimono appieno la virilità dell’uomo che indossa il profumo ‘divino’.

Salba amplia la sua presenza in profumeria con due nuovi prodotti della linea Body Care. Una linea che fa del connubio tra scienza cosmetica e natura il suo punto di forza. Grazie all’attenzione ai principi attivi impiegati e alla ricerca di texture piacevoli, il trattamento per il corpo diventa un gesto quotidiano non solo efficace ma anche gradevole. La Crema Corpo Rassodante ha un effetto tonificante, elasticizzante e anti aging. A base di omega 3-6, acido ialuronico,

estratto di zenzero, caffeina, proteina e olio di crusca di riso, se applicata quotidianamente, migliora il tono e l’elasticità della pelle delle zone più sensibili al rilassamento cutaneo, come braccia, cosce, ventre e glutei. Protezione e idratazione sono invece le due azioni principali della Crema Mani Anti Age, che unisce all’omega 3-6 e all’acido ialuronico le proprietà addolcenti e idratanti dell’olio di mandorle dolci e di albicocca. I due prodotti vanno ad aggiungersi alla Mousse-Scrub e Crema Nutriente.

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Crema Corpo 200 ml € 13,99, Crema Mani 75 ml € 3,99

Distributore: SOCO

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Dopo la moda di Antonio Marras e il design di Kartell, ecco un nuovo step del progetto ‘Ti Amo Italia’ di Collistar, che, per la primavera-estate 2016, sigla la sua collaborazione più audace. Quella con uno dei simboli più autentici del nostro Paese, la Fiat 500, un’icona che fa sognare milioni di appassionati dal 1957. Più di una semplice auto, Fiat 500 è un’attitudine, un ‘masterpiece’ attraverso cui esprimere il proprio stile di vita.

UN VIAGGIO TRA MILLE EMOZIONI

Dalla sinergia tra Fiat e Collistar, due brand emblematici del made in Italy, nasce così ‘Ti amo 500’, una make-up capsule collection in edizione limitata che racconta un’altra dimensione dell’ingegno industriale, fatta di acciaio e passione, motori e cuore, cromature e colore. A distinguere la linea è innanzitutto un ‘marchio di fabbrica’ molto originale: un pattern metallico a pois dégradé dai colori vivaci, che utilizza i valori più cari

all’irresistibile quattro ruote: pop art, dolce vita, fashion. Ampia la gamma dei prodotti: dallo Strobing Look fard+ombretti+punto luce: rimanda alla nuova tecnica di make-up che, con sapienti giochi di luce, crea un effetto ‘luminosità diffusa’ regalando perfezione e radiosità al viso. A ‘Portami via’, la nuova nuance che vira al blu di Mascara Art Design, da abbinare all’Eye Liner Professionale coordinato, dal tratto grafi co impeccabile e long-lasting. E poi per raccontare il rombo del motore ‘Ti amo 500’, le nuove cromie - verde, oro, rosa e corallo - dell’Ombretto Effetto Seta e dell’Ombretto Wet & Dry. Chiudono l’allegro viaggio al volante dell’effervescente citycar, le vibranti tonalità fucsia e corallo di Rossetto Art Design, con matita coordinata e la texture lucida e superidratante di Gloss Design, in oro e corallo. E, infi ne, il graffi ante Smalto Effetto Cromato, in oro, blu/verde e fucsia, più il tocco corallo dello Smalto Gloss Effetto Gel, dalla brillantezza estrema.

Si chiama ‘Ti amo 500’ la make-up capsule collection in edizione limitata per la primavera-estate 2016, che sigla la collaborazione tra Collistar e Fiat.

CONTINUA IN... 500 IL PROGETTO ‘TI AMO ITALIA’

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NUOVA COLLEZIONE COLLISTAR.

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Il primo digital magazine settimanale dedicato al mondo della bellezza, un appuntamento da non

perdere per tutti gli addetti ai lavori della Profumeria.

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SPECIALE NATALE: LE COLLEZIONI MAKE-UP PER LE FESTE

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