ilsasso lino MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA ANNO N...

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“Il Sassolino” saluta Danilo Pifferi, uno degli ulti- mi pionieri della ceramica da poco scomparso, attraverso le parole di Fabio Panciroli. A PAGINA 7 IN RICORDO DI DANILO PIFFERI LA DROGA E SASSUOLO All’interno parliamone Proposte per traffico e centro storico rubriche Classica e Chill out, Fumetti sport “San Giorgio” Volley, Tiro con l’arco recensioni Amitrano, Ry Cooder, Tim Burton hobbies Découpage pittorico MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA, ANNO 1 - NOVEMBRE 2005 N ° 6 il sasso lino SCRIVERE DI SASSUOLO il punt o Distribuzione gratuita LA. DE. SA. AMBULATORIO PRIVATO ODONTOIATRICO Dir. San. Dott. Davide Fagandini, Odontoiatra VIA FELICE CAVALLOTTI, 132/a - 41049 SASSUOLO (MO) - TEL. 0536/980499 - FAX 0536/980493 - E-mail: [email protected] REGISTERED TO ISO 9001:2000 NO. 70580B Aut. Pubbl. Sanit. del 30/08/2005 prot.30740 043-A “La droga e Sassuolo” perché, come raccontano le forze dell’ordine “numerose attività investiga- tive hanno avuto come esito il territorio di Sas- suolo quale zona di confluenza di traffici illeci- ti”; perché anche qui si registra un incremento degli utilizzatori di cocaina e perché, parola di ex consumatore intervistato, “la ‘polvere bian- ca’ è oramai normalità, non più trasgressione”; perché nella percezione di molti giovani delle nostre parti “quasi un ragazzo su tre fuma canne senza problemi”. Abbiamo cercato di capirne di più. ALLE PAGINE 2-3-4 …ovvero senza uno dei più importanti cantautori italiani. Ma tre anni anche senza Pierangelo ‘uomo’: Bruna, la moglie, ed Alberto, il figlio, ci hanno splendidamente raccontato di Pierangelo ‘persona’, del “suo aver saputo conservare l’innocenza”, della sua determinazione, delle storie sul suo ‘caratteraccio’, “dei fans che non lo dimenticano mentre qualcun’altro sì”. All’interno, anche un resoconto completo della sua discografia e la presentazione del tributo a lui dedicato. Tre anni. Eppure, e per fortuna, la sua forza soffia ancora. ALLE PAGINE 6 E 7 Pierangelo Ottobre 2002 - Novembre 2005: più di tre anni senza Pierangelo Bertoli... Pierangelo Bertoli durante un concerto del 1984 (foto concessa da Alberto De Santis) Cannabis

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Page 1: ilsasso lino MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA ANNO N …win.bertolifansclub.org/SassolinoN°6_Novembre.pdf · ancora hanno nel cuore il ricordo di quelle note e di quella voce. A coloro

“Il Sassolino” saluta Danilo Pifferi, uno degli ulti-mi pionieri della ceramica da poco scomparso,attraverso le parole di Fabio Panciroli.

A PAGINA 7

IN RICORDO DI DANILO PIFFERI

LA DROGA E SASSUOLO

All’interno• parliamone Proposte per traffico e centro storico

• rubricheClassica e Chill out, Fumetti

• sport“San Giorgio” Volley, Tiro con l’arco

• recensioniAmitrano, Ry Cooder, Tim Burton

• hobbiesDécoupage pittorico

MENSILE DI ATTUALITÀ E CULTURA, ANNO 1 - NOVEMBRE 2005N° 6ilsasso linoS C R I V E R E D I S A S S U O L O

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LA. DE. SA.AMBULATORIO PRIVATO ODONTOIATRICO

Dir. San. Dott. Davide Fagandini, Odontoiatra

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REGISTERED TOISO 9001:2000 NO. 70580B

Aut. Pubbl. Sanit. del 30/08/2005 prot.30740

043-A

“La droga e Sassuolo” perché, come raccontano

le forze dell’ordine “numerose attività investiga-

tive hanno avuto come esito il territorio di Sas-

suolo quale zona di confluenza di traffici illeci-

ti”; perché anche qui si registra un incremento

degli utilizzatori di cocaina e perché, parola di

ex consumatore intervistato, “la ‘polvere bian-

ca’ è oramai normalità, non più trasgressione”;

perché nella percezione di molti giovani delle

nostre parti “quasi un ragazzo su tre fuma

canne senza problemi”.

Abbiamo cercato di capirne di più.

ALLE PAGINE 2-3-4

…ovvero senza uno dei più importanti cantautori italiani.

Ma tre anni anche senza Pierangelo ‘uomo’: Bruna, la moglie, ed Alberto, il figlio, ci hanno splendidamente

raccontato di Pierangelo ‘persona’, del “suo aver saputo conservare l’innocenza”, della sua determinazione,

delle storie sul suo ‘caratteraccio’, “dei fans che non lo dimenticano mentre qualcun’altro sì”.

All’interno, anche un resoconto completo della sua discografia e la presentazione del tributo a lui dedicato.

Tre anni. Eppure, e per fortuna, la sua forza soffia ancora.ALLE PAGINE 6 E 7

P i e r a n g e l oOttobre 2002 - Novembre 2005: più di tre anni senza Pierangelo Bertoli...

Pierangelo Bertoli durante un concerto del 1984 (foto concessa da Alberto De Santis)

Cannabis

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culture e spettacoliparole, pensieri, nani e ballerine

“Ci sono persone che, nonostante l’età, riescono a conservare dentro di sé un dono pre-zioso che la vita regala a tutti i bambini, siano essi bianchi, neri o gialli, belli o brutti,ricchi o poveri.Questo regalo è la capacità di STUPIRSI, il senso della MERAVIGLIA.E’ quel sentimento che illumina l’uomo e lo fa sentire felice, coraggioso, forte nella capa-cità di spingersi più avanti per guardare oltre le barriere dell’apparenza, libero di potergodere della propria fantasia e creatività, consapevole che la vita, comunque sia, vale lapena di essere vissuta e condivisa.Quando ero piccola ho sempre saputo che un giorno avrei sposato un principe. C’è pocoda ridere! Ne sono sempre stata certa ed infatti il 12 Giugno, in una frazione della miapiccola città, denominata “Il Buco del Signore”, lui è arrivato. Non gli mancava nien-te, era bello come il sole con gli occhi azzurri e anche il suo cavallo, d’acciaio, con quat-tro ruote, ma i tempi, si sa, cambiano e anche le favole si aggiornano.Ci siamo detti subito SÌ ed è stata una gran bella storia.Ed è a voi, che, come Angelo, avete saputo conservare l’innocenza, l’ingenuità e la fidu-cia che ogni bambino porta nel proprio cuore che mando un grosso bacio, ringrazian-dovi di esserci stati e di continuare ad esserci”.

Bruna

Bruna, la moglie di Pierangelo Bertoli, ha indirizzato agliartisti che hanno collaborato al cd in suo tributo una lettera checi ha dato il permesso di pubblicare. E’ una lettera commoven-te, che secondo Alberto è in fondo anche una descrizione di suopadre. Queste parole, attraverso le quali Bruna ha voluto ricor-dare suo marito e ringraziare i tanti artisti che non l’hannodimenticato, credo che possano essere indirizzate anche amolte altre persone. A coloro che attraverso le canzoni di Pie-rangelo hanno vissuto passioni forti, come le sue parole e cheancora hanno nel cuore il ricordo di quelle note e di quellavoce. A coloro che sanno apprezzare la vita e sanno stupirsianche per le piccole cose di ogni giorno.

GIUSEPPE SOFO

A 3 anni di distanza dallascomparsa di Pierangelo èfinalmente uscito il cd tribu-to, pronto da mesi e più volterimandato.Il disco, intitolato …A Pie-rangelo Bertoli, è stato ideatoda Mario Ragni e CaterinaCaselli.Raccoglie 14 brani delladiscografia di Bertoli reinter-pretati da Nomadi e Giulia(Pescatore), Nek (Chiamapiano), Andrea Parodi con leBalentes e Mauro Pagani(Spunta la luna dal monte), laPiccola Orchestra AvionTravel (Per te), gli Stadio eAngelo Branduardi (Eppuresoffia), Gerardina Trovato (Imiei pensieri sono tutti lì),Enrico Ruggeri e AndreaMirò (Il centro del fiume),Alberto Bertoli (Le cose cam-biano), Marco Masini(Voglia di libertà), AleandroBaldi (Per dirti t’amo), BrunoLauzi (Sera di Gallipoli), Elioe Istentales (Rosso colore),

Fiorello (A muso duro) eMarco Dieci (Ricordo in lamaggiore).Tra le 14 canzoni presentinel disco, c’è anche il branoinedito Le cose cambiano,scritto da Luciano Ligabuequalche anno fa in omaggioa Bertoli e interpretato daAlberto, il figlio di Pierange-lo.In chiusura del disco come“ghost-track” è presente ilbrano L’erminia teimp Adree,canzone dialettale interpre-tata da Pierangelo con Cate-rina Caselli nel 1978.Dai primi commenti arrivatial sito ufficiale c’è un unani-me apprezzamento per ilbrano scritto da Ligabue esoprattutto per l’ottimainterpretazione di Alberto.Tra le versioni delle canzonidi Pierangelo la più apprez-zata risulta Eppure soffia.

MARCO MORRONE

“Grazie a Voi, che non dimenticate il mio principe azzurro”

Il tributo a Pierangelo

La discografia

Marco Morrone è il fondatore ed il curatore del sitowww.bertolifansclub.org, che nasce come punto di incontroper le persone che vogliono ricordare e conoscere PierangeloBertoli. Lo scopo unico è quello di tenere viva la musica e itesti di Bertoli facendoli arrivare a chi ancora li ignora. Il tuttoè indipendente da case discografiche ed è riconosciuto comesito ufficiale dalla famiglia Bertoli. Il sito è senza scopo dilucro, con adesioni spontanee e totalmente gratuite.

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Nel suo viaggio nel panora-ma musicale, Pierangelo Ber-toli ha firmato numerosialbum e partecipazioni. Iltutto inizia nel 1974 e da duedischi come Rosso coloredell’amore per le Edizionidel vento rosso e l’autopro-dotto Roca Blues, ristampatosu Cd nel 2001. Nel 1976arriva tramite Caterina Casel-li all’etichetta Ascolto, poiassorbita dalla CGD, per laquale incide Eppure Soffia.L’album contiene canzoniche rimarranno tra le piùconosciute: in assoluto pro-prio Eppure soffia ma ancheSera di Gallipoli e Per dirtit’amo. Il 1977 è l’anno de Ilcentro del fiume. Da ricorda-re, oltre al pezzo che dà iltitolo all’album, Rosso Colore,una delle canzoni simbolodella carriera musicale di Pie-rangelo.Dell’anno dopo è S’at ven inmeint, scritto in dialetto sas-solese, che contiene anche ilduetto tra la Caselli e BertoliL’erminia teimp Adree.Nel 1979 esce A muso duro:il brano che dà il titolo all’al-bum sarà l’inno della vita diBertoli e la canzone che chiu-derà tutti i suoi concerti.Certi Momenti esce nel 1981e contiene al suo internoPescatore, canzone stupendaincisa con Fiorella Mannoia.Il brano fu un successo enor-me e per molte settimane l’al-bum rimase nella classificadei più venduti. Il 1982 è ilmomento di Album: tra letracce incluse la bellissimaCaccia alla volpe. Nel 1983,

sempre con la CGD, Pieran-gelo incide Frammenti: daricordare che qui nasce la sto-rica Così, canzone di aperturadei suoi concerti.L’anno, dopo in Dalla Fine-stra, trova spazio invece Var-savia.Petra esce nel 1985: il titolo èdedicato alla figlia e tra i 9brani contenuti si trova Vogliadi libertà, altro capolavorodella poesia di Pierangelo.Nel 1986 arriva il doppioStudio e Live, album regi-strato per metà in studio emetà dal vivo e che compren-de versioni tratte dai lavoriprecedenti e la canzone Favo-la, già cantata precedente-mente con Ornella Vanoni.Con il successivo Canzoned’autore Bertoli rende omag-gio a suoi colleghi comeTenco e De Andrè. Il discodel 1989 si intitola Tra me eme e si inizia a far strada gra-zie a Pierangelo un certoLuciano Ligabue. In questoalbum è infatti contenutaSogni di rock’n roll e nel suc-cessivo album Sedia Elettri-ca Bertoli interpreterà Figliodi un cane. Il passaggio di Ber-toli dalla CGD alla Ricordinel 1990 porta l’uscita deldisco Oracoli che contienecanzoni stupende tra cuiChiama piano eseguita induetto con Fabio Concato.Il 1991 è l’anno della grandevisibilità con la sanremeseSpunta la luna dal monteinterpretata con i Tazenda. Ilbrano raccoglie consensi dicritica, pubblico e vendite.Uscirà anche l’album omoni-

mo, una raccolta impreziosi-ta dal brano portato all’Ari-ston.Nel 1992 Bertoli torna aSanermo con Italia d’oro,canzone denuncia della situa-zione dello stato italiano.Esce anche l’album dal titoloomonimo. Gli anni miei, nel1993, sarà l’ultimo veroalbum con la Ricordi. Ilbrano di punta è Bersaglimobili. Con Una voce tra duefuochi si chiude definitiva-mente il rapporto tra Pieran-gelo e la Ricordi: l’album èuna raccolta di successi pre-cedenti in cui compaiono duetesti inediti: Dimmi e Non tisveglierò.Chiuso il rapporto con laRicordi arriva il contratto conla Crisler Music per la qualeusciranno due cd: Angoli divita (1998) che contiene 12brani inediti (bellissimo Ilpotere) e Trecentouno guerrefa (2002), cd di 14 brani dicui 4 nuovi. Peccato solo chesaranno mal distribuiti erimarranno perlopiù scono-sciuti alla gente.

MARCO MORRONE

Pierangelo Bertoli

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M U S I C P R O J E C T

culture e spettacoli

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Sono passati tre anni dallamorte di tuo padre: quantocredi che la sua memoria siaancora viva nel mondo dellamusica italiana?Nel mondo della musica il suoricordo è ancora molto vivo. Iltributo dimostra che gli artistisensibilizzati dalle sue operesono molti. Altra cosa inveceè il mondo dei media che,facendo finta di niente, calpe-sta il passato. A quanto pareanche la musica sta diventan-do “Usa e getta” e il livellodelle canzoni di oggi ne risen-te molto.E nel cuore dei fans? Il fansclub ufficiale, nato da poco,ha già centinaia di iscritti.Come pensi sia possibile che

un cantante mai particolar-mente favorito dalle casediscografiche e dai mediariceva ancora una così gran-de dimostrazione di affetto?Credo che quello che una per-sona può dare, se lo fa utiliz-zando il cuore, possa esseresentito da tutti. Se quella per-sona è eccezionale, avrà ancheun riscontro eccezionale. Lacaratteristica principale di miopadre era la forza: in tuttoquello che faceva, nell’amore,nella vita. Con questa forzaimmensa, in poche parolefaceva vibrare corde che lagente non può dimenticare. Ilfans club è la trasformazionedi tutti quei sentimenti che luiha inciso sulla carta e sui

dischi, trasferito nei cuori dichiunque lo ascolti.Pierangelo viene di solitodescritto dall’esterno comeuna persona dura e scontro-sa, ma in realtà a pochi èstato concesso di conoscerloveramente: che uomo era?Non capisco e non capirò maiquesta storia. Mio padre erauna persona determinata, maquesto non ha mai intaccatola sua sfera dei sentimenti, chetraspariscono anche da canzo-ni d’amore, come “Dal vero”.Non è facile per me dire chepersona fosse: è come riassu-mere un enciclopedia in duerighe.Era molto comprensivo,amava molto la libertà, la suae quella degli altri, il rispettoper i diritti umani e ai suoi figlidava la stessa libertà che tene-va per sé.E’ appena uscito il tanto atte-so cd tributo, «…A Pierange-lo Bertoli», pubblicato dallaSugar di Caterina Caselli.Quattordici brani di tuopadre interpretati da ottimiartisti più un pezzo scritto daLigabue e cantato da te:come hai vissuto quest’espe-rienza?Per me è stato un sogno. Puoiimmaginare cosa voglia direper un cantante incidere unpezzo che Ligabue ha scrittoper tuo padre. Mi ha chiesto diandare a Milano da Mauro

Pagani, uno dei più grandiarrangiatori di Italia, per inci-derlo. Quando ripenso aquanto ha significato per me eper mio papà sono veramentecontento, perché finalmentequalcuno gli ha dato qualcosadi importante e io ne faccioparte.Adesso ti sei incamminatoanche tu in questo percorsodifficile nel mondo dellamusica. Ricordo che negliultimi anni lo accompagnavinei concerti, cantando conlui «Spunta la luna dalmonte». Era favorevole a unatua carriera nel campo dellamusica?Ricordo la prima volta checantai con lui “Spunta la lunadal monte”. Fu un’emozioneincredibile. Eravamo in casa,con la Rai che ci riprendeva,ma io mi sentivo sulla Luna.Da quel momento, in tutti iconcerti vicini a casa mi face-va salire sul palco, ma il piùbello è stato al teatro Carani,per il venticinquesimo anni-versario di “Roca blues”.Non era favorevole a una miacarriera musicale. Avevamolta paura del mondo dellamusica e la frase che mi senti-vo ripetere più spesso se glidicevo che avrei voluto fare ilsuo mestiere era “Tè stodiache po dopo avdam”.Un monito che mi ripeto ognivolta che penso di mollare gli

studi. Dopo la sua morte, miamadre mi ha detto che per luiavevo talento ma io, anche seme lo ha sempre dimostrato,non gliel’ho mai sentito dire.So che è hai avuto dei contat-ti con Riserva RossaRecords, la casa discograficadi Claudio Maioli, che hasotto contratto anche Liga-bue e i Rio. Puoi dirci qual-cosa di più e quando potremovederti dal vivo?Un giorno ho chiesto a Maio-li di fargli sentire le mie can-zoni e lui mi ha detto chesarebbe venuto a casa mia conLuciano Ligabue così, oltre adascoltarmi, avrebbero parlatoun po’ con mia madre. Eroagitatissimo, ma mi hannofatto un sacco di complimentie Claudio mi ha detto che erainteressato a pubblicare unmio disco. Spero che a breve siconcretizzi questo progetto. Il15 Dicembre suoneremo perla Croce Rossa, anche se nonsappiamo ancora dove. Disicuro ci saranno altre date abreve. Sul sito www.bertoli-fansclub.org ci sarà tra pocouna pagina dedicata a me,nella quale segnaleremo tuttele date dei concerti.

GIUSEPPE SOFO

“L’indimenticabile forza di mio padre”Parla Alberto Bertoli: “I fans non lo dimenticano, i media invece fanno finta di nulla.E che emozione cantare un pezzo scritto da Ligabue per lui…”

Un primo piano di Alberto Bertoli

di Fabio Panciroli

DANILO PIFFERI, PIONIERE GENUINO CHE CI SALUTASassuolo perde un altro dei suoi pionieri, dopo Afra Giacobazzi e Angelo Carani, solo per citare duedei nomi che hanno fatto la storia (e la fortuna) della nostra terra, anche Danilo Pifferi nei giorni scor-si ha salutato per l’ultima volta la città alla quale era tanto legato e che aveva visto crescere, sviluppar-si, e trasformarsi.Un personaggio naif, Danilo Pifferi, che potrebbe tranquillamente essere uscito dalla penna di Guare-schi, ambientato in una Sassuolo che, alla Brescello di Don Camillo e Peppone, assomigliava come unagoccia d’acqua.Per ricordare quei tempi, infatti, occorre fare piazza pulita: dimenticarsi della Città di oggi tutta fabbri-che e tir, dimenticare i neon scintillanti che troneggiano sulle strade in questi giorni che ci avvicinanoal Natale, le strade a due, tre, quattro corsie. Bisogna calarsi in una Sassuolo in bianco e nero: la Sas-suolo che prendeva la scia della ricostruzione post bellica per agganciarsi a quel boom economico che,alla fine, avrebbe contribuito in maniera determinante a far nascere.Era la Sassuolo dei “birocciai”, era la Sassuolo della Saime, nella quale Pifferi iniziò a lavorare a quat-tordici anni, della Contessa Vistarino, che gli concesse l’utilizzo di una baracca nel suo parco e che luiutilizzò come abitazione per uscire dalla casa di famiglia; era la Sassuolo del “poca spesa buona resa”e Pifferi iniziò a riciclare gli smalti scartati, raschiando anche il fondo dei barili per ottenere nuovi com-posti e ottenere così gli “screziati”.In questa Sassuolo, poche chiacchiere e pedalare, Pifferi ci stava bene come l’abito talare a Fernandel.Lui, uomo tutto d’un pezzo, con una sola parola e principi da seguire; sempre e comunque.Principi, valori morali, come la lealtà, l’onestà, la famiglia e un orgoglio degno del “montanaro” piùgenuino che a quel tempo si chiamava “onore”.Carabiniere ai tempi del Re, Pifferi abbandonò l’Arma quando gli chiesero di giurare fedeltà alla Repub-blica: non avrebbe potuto, lui che aveva già prestato alla Monarchia quel giuramento; non importava sei Savoia erano in esilio, se l’Italia aveva sostituito il Re con un Presidente: la sua parola era una sola,come la sua faccia, ed era già stata spesa.Di quei valori morali, assieme ad un genio fuori dal comune ed al coraggio di scommettere tipico degli“imprenditori” di quel tempo, Danilo Pifferi fece le fondamenta sulle quali costruire una nuova casa,più bella e più spaziosa di quella baracca nel parco Vistarino: una nuova casa in cui tutta Sassuolo trovòil proprio spazio.Nell’ultima intervista rilasciata in televisione, Danilo Pifferi, interrogato su quale fosse la stata la suafortuna più grande rispose: “Avere avuto un figlio così”.Questo era Danilo Pifferi.

Cabaret@Chicago, il musical

Dopo 5 weekend di prove intense, andranno in scena 14 cantanti/balle-rini/attori, tra i 15 e i 50 anni, in un musical che unisce due grandi operedi due tra i migliori autori di musical: John Kander e Fred Ebb. Le lorodue opere migliori, Cabaret e Chicago, si fondono per dare vita ad un inso-lito “Cabaret@Chicago”, che saprà stupirvi. Regia di Andrea Ascari e ladirezione musicale di Simone Manfredini

7 Dicembre 2005, ore 21 circa - Teatro San Francesco – SassuoloPer info: Giuseppe 347.1183201