Lino Pedron-Vangelo Di Marco

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8/19/2019 Lino Pedron-Vangelo Di Marco http://slidepdf.com/reader/full/lino-pedron-vangelo-di-marco 1/103 IL VANGELO DI GESÙ CRISTO SECONDO MARCO (Lino Pedron) «A nessuno sfugge che tra tutte le Scritture, anche del Nuovo Testamento, i vangeli meritatamente eccellono, in quanto sono la principale testimonianza relativa alla vita e alla dottrina del er!o incarnato, nostro salvatore" (# $%)& INTRODUZIONE  A!!iamo tra le mani il angelo di 'es risto secondo *arco& ogliamo leggerlo con amore, con fede, con calma+ leggerlo, rileggerlo, meditarlo e pregarlo& ogliamo lasciarci invadere dalla Presenza che lo riempie, evitando di soffocare la Parola con le parole& #esideriamo tradurlo senza tradirlo+ tradurlo in linguaggio semplice, serio, corretto e rispettoso& i proponiamo tre mete, sicuramente non facili da raggiungere+ chiarezza, essenzialit e attualizzazione& La Parola di #io - una Persona, - 'es risto& Leggere il angelo significa dunque mettersi in relazione con .ualcuno vivo, presente, e sentirsi invadere da questa presenza che trasforma la vita, perch/ il angelo - una Persona viva prima di essere un li!ro& La domanda centrale che ci poniamo, il mistero centrale che desideriamo capire -+ hi - 'es0 *a accanto a questa prima domanda ne sorge su!ito un1altra+ hi - il discepolo0 La rivelazione progressiva di 'es e del discepolo non avviene solo attraverso discorsi sempre pi espliciti, ma soprattutto attraverso una storia che si chiarisce vivendola+ il angelo - racconto, dramma, storia, non un catechismo& 2 chi vuole capire deve condividere questa storia, deve farsi discepolo& L1iniziazione cristiana - un viaggio dall1esterno all1interno, dalla periferia al centro, da una conoscenza per sentito dire ad un1esperienza personale& 3l mistero cristiano si coglie solo dall1interno+ non c1- posto per l1osservatore neutrale& *arco non si limita solo a rivelare il mistero cristiano+ conduce il lettore a scoprire le proprie paure, la propria ignoranza, le proprie resistenze& 3l suo angelo si muove contemporaneamente su due linee+ la rivelazione del mistero di 'es e la manifestazione del cuore dell1uomo& 21 il continuo scontro tra questi due aspetti che rende il angelo secondo *arco attuale, drammatico e inquietante& L1uomo vede i gesti di 'es, sente le sue parole, ma non comprende, resta incredulo perch/ ha il cuore indurito (4,56) e gravemente malato (7,689 6:)& 3l vangelo secondo *arco - quello che ci presenta meglio l1umanit di 'es+ ci fa sentire il peso del suo sguardo, la sua piet per la folla, i momenti di delusione nei riguardi degli apostoli, la tristezza per l1incomprensione dei farisei, dei familiari, dei discepoli& Ne esce un1immagine umanissima& 'es appare, di volta in volta, tenero, incisivo, fraterno, vicino e improvvisamente misterioso, uno che ci pone delle domande e uno di cui ci si pone la domanda+ hi - costui0 $

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IL VANGELO DI GESÙ CRISTO SECONDO

MARCO(Lino Pedron)

«A nessuno sfugge che tra tutte le Scritture, anche del Nuovo Testamento, i vangelimeritatamente eccellono, in quanto sono la principale testimonianza relativa alla vita e alla

dottrina del er!o incarnato, nostro salvatore" (# $%)&

INTRODUZIONE

 A!!iamo tra le mani il angelo di 'es risto secondo *arco& ogliamo leggerlo conamore, con fede, con calma+ leggerlo, rileggerlo, meditarlo e pregarlo& ogliamo lasciarciinvadere dalla Presenza che lo riempie, evitando di soffocare la Parola con le parole&#esideriamo tradurlo senza tradirlo+ tradurlo in linguaggio semplice, serio, corretto erispettoso& i proponiamo tre mete, sicuramente non facili da raggiungere+ chiarezza,essenzialit e attualizzazione&

La Parola di #io - una Persona, - 'es risto&Leggere il angelo significa dunque mettersi in relazione con .ualcuno vivo, presente, esentirsi invadere da questa presenza che trasforma la vita, perch/ il angelo - unaPersona viva prima di essere un li!ro&

La domanda centrale che ci poniamo, il mistero centrale che desideriamo capire -+ hi -'es0 *a accanto a questa prima domanda ne sorge su!ito un1altra+ hi - il discepolo0La rivelazione progressiva di 'es e del discepolo non avviene solo attraverso discorsi

sempre pi espliciti, ma soprattutto attraverso una storia che si chiarisce vivendola+ ilangelo - racconto, dramma, storia, non un catechismo& 2 chi vuole capire devecondividere questa storia, deve farsi discepolo&

L1iniziazione cristiana - un viaggio dall1esterno all1interno, dalla periferia al centro, da unaconoscenza per sentito dire ad un1esperienza personale& 3l mistero cristiano si coglie solodall1interno+ non c1- posto per l1osservatore neutrale&

*arco non si limita solo a rivelare il mistero cristiano+ conduce il lettore a scoprire leproprie paure, la propria ignoranza, le proprie resistenze& 3l suo angelo si muovecontemporaneamente su due linee+ la rivelazione del mistero di 'es e la manifestazione

del cuore dell1uomo&

21 il continuo scontro tra questi due aspetti che rende il angelo secondo *arco attuale,drammatico e inquietante& L1uomo vede i gesti di 'es, sente le sue parole, ma noncomprende, resta incredulo perch/ ha il cuore indurito (4,56) e gravemente malato (7,6896:)&

3l vangelo secondo *arco - quello che ci presenta meglio l1umanit di 'es+ ci fa sentire ilpeso del suo sguardo, la sua piet per la folla, i momenti di delusione nei riguardi degliapostoli, la tristezza per l1incomprensione dei farisei, dei familiari, dei discepoli& Ne esceun1immagine umanissima& 'es appare, di volta in volta, tenero, incisivo, fraterno, vicino e

improvvisamente misterioso, uno che ci pone delle domande e uno di cui ci si pone ladomanda+ hi - costui0

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21 il paradosso di 'es, incompreso e respinto dagli uomini, ma inviato ed esaltato da #io,che interessa soprattutto il vangelo di *arco& 3l suo tema essenziale - la manifestazionedel *essia crocifisso&

CHI E’ MARCO?

Per sant13reneo, vescovo di Lione ($:89686), si tratta di 'iovanni soprannominato *arcodi cui parlano gli Atti degli apostoli; sua madre *aria ospitava la comunit cristiana di'erusalemme& Pietro, uscendo di prigione, si rec< appunto «alla casa di *aria, madre di'iovanni detto anche *arco, dove si trovava un !uon numero di persone raccolte inpreghiera" (At $6,$6)& 3l doppio nome attesta sia la sua origine e!raica ('iovanni, ine!raico 3ohanan, significa «3ahv- fa grazia") sia una certa familiarit col mondo romano(*arco, in latino *arcus, significa «il martello")&3l li!ro degli Atti ci parla, un po1 pi avanti, di un 'iovanni *arco colla!oratore del cugino=arna!a, compagno di Paolo, ad Antiochia (At $6,65)& Pi tardi lo si vede lasciare questidue apostoli, coi quali era partito in missione per ipro, e tornare da solo a 'erusalemme

(At $:,$:)& 3n occasione di un altro viaggio, Paolo rifiuta di riprenderlo con s/, e, dopo unavivace discussione con =arna!a, si separa da loro e prende con s/ Sila (o Silvano) per passare in Asia minore e poi in *acedonia, lasciando i due cugini che si im!arcaronoinsieme per ipro (At $5,:4)& Poi per< questo *arco, cugino di =arna!a, lo si ritrovaancora vicino a Paolo prigioniero a >oma (ol ?,$8; @m 6?); se ne deduce che i due sifossero riconciliati& La seconda lettera a Timoteo contiene un elemento che potre!!eessere aggiunto a questo dossier+ «Prendi *arco e portalo con te perch/ mi sar utile per il ministero" (6Tim ?,$$)&

.ueste !revi allusioni dicono qualcosa sulla vita dell1evangelista, almeno se si tratta dellastessa persona& Tuttavia la tradizione ha preso maggiormente in considerazione le suerelazioni con Pietro, delle quali troviamo un solo accenno nel Nuovo Testamento& Altermine della sua prima lettera, Pietro, evocando l1am!iente dissoluto della capitaledell1impero, scrive+ «La comunit degli eletti che dimora a =a!ilonia (>oma) vi saluta, eanche *arco, mio figlio" ($ Pt 5,$:)& #a questo tenero appellativo alcuni deducono chePietro avesse !attezzato *arco&

@ra i pi antichi testi che parlano dei vangeli, un prologo latino detto antimarcionita 9 coschiamato perch/ si opponeva a *arcione (verso il $?8 d&&), conferma questa tradizione+«2cco le asserzioni di *arco soprannominato l1uomo dalle dita spezzate(colog!odactBlus), perch/ in contrasto con la prestanza della sua statura aveva le dita

troppo corte; fu il traduttore di Pietro& #opo la morte di Pietro mise per iscritto questoangelo in 3talia"&3l pi antico documento che parla dell1origine dei vangeli - forse quello di Papia, vescovodi 'erapoli in Asia minore, verso il $68 o il $:8, ripreso dallo storico cristiano 2use!io diesarea (64:9::C)+ «3l pres!itero era solito dire che *arco, essendo stato l1interprete diPietro, scrisse con cura, !ench/ senza ordine, tutto ci< che ricordava dei detti e dei fattidel Signore& Non aveva sentito e seguito personalmente il Signore, ma Pietro, e ci< solomolto pi tardi, come ho detto& Pietro insegnava secondo le circostanze senza dare unordine ai detti del Signore& Perci< *arco non commise errori scrivendo in !ase ai suoiricordi& Non aveva che una sola preoccupazione+ di non omettere nulla di ci< che avevasentito e di non riferire niente di falso"&

.uesta informazione, in cui Papia loda l1esattezza dell1evangelista pi che l1ordine logicodel suo racconto, conferma i dati della tradizione+ *arco scompare dietro allatestimonianza di Pietro di cui - stato il discepolo fedele e attento&

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DOVE E QUANDO MARCO COMPOSE LA SUA OPERA?

La lingua usata dall1evangelista, piena di parole latine semplicemente trascritte in greco, el1a!itudine di spiegare ai suoi lettori usi propri degli e!rei di Palestina, lasciano supporreche si rivolga ai cristiani provenienti dal paganesimo e am!ientati nella cultura latina& Per 

questo si pensa spontaneamente alla citt di >oma, dove la tradizione ha sta!ilito la mortedi Pietro e Paolo& Si data normalmente il martirio di Pietro tra gli anni 4?947, durante lapersecuzione dei cristiani da parte di Nerone, scoppiata in seguito all1incendio della cittnel 4?& 3l angelo secondo *arco - stato scritto tra il 45 e il 78 perch/ non sem!ra chel1evangelista faccia allusione, come *atteo e Luca, alla distruzione di 'erusalemme daparte degli eserciti romani di Tito, avvenuta nell1agosto9settem!re del 78&

.uesto angelo sem!ra non aver avuto molto successo attraverso la storia della hiesa+la liturgia non lo utilizzava e i commentari antichi sono rari& @orse si deve attri!uire ci< alfatto che quasi tutti gli episodi narrati da *arco si trovano gi in *atteo e Luca, e che*arco non riferisce quasi nessun discorso di 'es& Sant1Agostino ha scritto molto

s!rigativamente+ «*arco ha seguito *atteo a!!reviandolo, senza originalit"&=isogn< aspettare la met del $%88 perch/ la narrazione di *arco venisse apprezzata& All1inizio, questa valorizzazione non avvenne per meriti teologici o pastorali, ma storici& 'listudiosi storici di formazione positivista cercavano racconti semplici e teologicamente«neutrali", nei quali la realt storica non fosse coperta dal manto prezioso della fede& osil «povero" angelo di *arco diventava, proprio per la sua povert, il pi affida!ile; laricostruzione storica della vita di 'es doveva farsi 9 dicevano 9 sulla falsariga dellapresentazione di questo angelo&

Si - parlato di candore e di semplicit a proposito di *arco; si sono lodati i suoi talenti dinarratore, pur sorridendo per la rozzezza del suo stile senza ricercatezza e della sualingua aspra& Se vogliamo essere sinceri, si - esagerato a proposito del pittoresco e dellavivacit di questo scrittore& Lo stile scarno dei suoi racconti ci disorienta, l1implaca!ilelogica del suo pensiero scoraggia la nostra ricerca; non fa appello ai sentimenti e misura idettagli col contagocce senza arricchimenti o spiegazioni& 3l ritratto che egli offre di 'es -insieme austero e misterioso& >aramente egli lascia indovinare la tenerezza e le emozioniprofonde; sottolinea invece la radicalit delle esigenze& 3l 'es secondo *arco che a unprimo contatto sem!ra molto umano, molto vicino alla gente che lo circonda, diventa pocoalla volta inaccessi!ile, sfugge ai nostri tentativi di approccio e ci lascia nel cuore unasegreta lacerazione&

MARCO E GESÙ

Secondo la tradizione, come a!!iamo visto, *arco non - stato discepolo di 'es, ma«compagno di Paolo" e «interprete di Pietro"& A!!iamo in mano il testo del angelo& 3lpro!lema - di sapere se rende con fedelt il ritratto di 'es, di quest1uomo vissutoduemila anni fa, che ha ancora tanti credenti nel mondo e che suscita grande interessepresso dotti e ignoranti&

ome incontrare il 'es vivo attraverso questo testo vecchio di venti secoli0oi suoi 44$ versetti, ripartiti in sedici !revi capitoli, - il pi corto dei quattro angeli;

contiene solo 5: versetti che non si ritrovano nei passi paralleli degli altri due sinottici*atteo e Luca& Per questo =ossuet, dopo sant1Agostino, chiama *arco «il pi divino deglia!!reviatori"& Dggi molti studiosi utilizzano il calcolatore per analizzare la struttura dei

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angeli sinottici, costruendo un modello matematico capace di rendere conto delle variantiposte in evidenza dal confronto sinottico&i chiediamo+ questa utilizzazione scientifica ci aiuta veramente a comprendere 'es e aseguirlo in un modo pi concreto0 >ispondiamo senza esitazioni che non - necessarioaffrontare questi studi specialistici per leggere il angelo e farlo passare nella nostra vita&

Tuttavia, do!!iamo ricordare che siamo nel ventesimo secolo e a!!iamo !isogno dellascienza del nostro tempo, non fosse altro che per rispondere a coloro che, a torto o aragione, ci pongono delle domande «scientifiche" sulla nostra fede e sottopongono tutto etutti ad un1analisi rigorosa e talvolta distruttiva&

La salvezza non viene dagli esegeti n/ dai calcolatori, ma da #io in 'es risto& *a 'esristo «si - consegnato all1esegeta, allo storico, come si consegn< un giorno ai giudici ealla folla&&& Se si fosse sottratto alla critica e alla controversia, all1esegeta, al critico e allostorico, &&& se la sua memoria non fosse entrata nelle condizioni organiche della memoriadell1uomo, non sare!!e stato un uomo come tutti gli altri e l1incarnazione non sare!!estata completa e leale" (& PeguB)&

Leggere un angelo significa, anzitutto, ascoltare una testimonianza+ quella deglievangelisti e delle loro comunit di cui condividiamo la fede in risto& >icordiamo che unadistanza di qualche decennio separa le testimonianze scritte di *arco, *atteo, e Lucadalla morte e dalla risurrezione di risto& «.uesta distanza fra i angeli e 'es nondev1essere dimenticata n/ deplorata& #imenticarla, portere!!e certamente ad una letturasuperficiale& #eplorarla, sare!!e s!agliarsi sulla natura di questi li!ri& Saranno delusi gliamatori di reportages dal vivo o coloro che preferiscono la visione istantanea allaprofondit dello sguardo interiore della memoria& L1originalit della testimonianzaevangelica dipende dalla memoria che essa realizza in rapporto all1avvenimento& i!radella vita dei testimoni e delle prime hiese per le quali 'es significava un nuovo mododi essere al mondo&

3 angeli sono nati al termine di una lunga gestazione& Ne portano i segni indele!ili& Nonvederli significhere!!e non capirli& 3 angeli ci fanno sentire pi voci& En testimone,parlando di altre persone, parla anche di se stesso& 3 vangeli attestano l1interesse della«tradizione9su9'es" per i primi testimoni, per i primi credenti e per coloro che netrasmettono l1eredit& 2 questo fa parte del senso della vita e dell1opera di 'es& =isognaimparare a leggerli secondo tutte le loro dimensioni" (F& #elorme)& *arco pone al centrodel suo angelo la persona di 'es+ essa ne domina anche i particolari pi insignificanti& 3lpro!lema - di lasciarsi afferrare dalla sua morte e dalla sua risurrezione come i primi

compagni perch/ in questo consiste «essere discepoli"&*arco ci introduce a un incontro+ quello col risto del passato che - anche il risto vivo dioggi; ci fa cos comunicare col mistero cristiano in ci< che ha di pi profondo, per nutrire lanostra fede&

COME LEGGERE IL VANGELO DI MARCO?

*arco - convinto che i diversi aspetti della storia di 'es 9 miracoli, parole, morte,risurrezione 9 non vanno semplicemente accostati (quasi !astasse la completezza a farci

cogliere il significato che racchiudono), !ens vanno letti e valutati a partire da un centro+ lamorte e risurrezione& 2cco perch/ il motivo della passione - introdotto in sordina findall1inizio& 21 un invito a leggere il racconto a partire dalla sua conclusione&

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*arco ci insegna che i titoli di 'es9*essia, @iglio dell1uomo, @iglio di #io,vanno riempitidi contenuto rapportandoli alla morte9risurrezione+ per convincersene !asta leggere %,679:% (per i titoli *essia e @iglio dell1uomo) e $5,:%9:C (per il titolo @iglio di #io)& Se non sifacesse cos, pensa *arco, si correre!!e il rischio di riprodurre all1interno della stessacomunit cristiana l1equivoco giudaico, cio- una teologia che rifiuta la presenza di #io in

'es crocifisso&

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Capitolo 1

1 Inizio del vangelo di Gesù Cristo, Figlio di Dio. 2 Come è scritto nel profeta Isaia:Ecco, io mando il mio messaggero davanti a te,egli ti preparer la strada.! "oce di #no c$e grida nel deserto: preparate la strada del %ignore,raddrizzate i s#oi sentieri,& si present' Giovanni a (attezzare nel deserto, predicando #n (attesimo di conversione per il  perdono dei peccati. )  *ccorreva a l#i t#tta la regione della Gi#dea e t#tti gli a(itanti di Ger#salemme. E si facevano (attezzare da l#i nel fi#me Giordano, confessando i loro peccati. + 

Giovanni era vestito di peli di cammello, con #na cint#ra di pelle attorno ai fianc$i, si ci(ava di loc#ste e miele selvatico e predicava: -Dopo di me viene #no c$e è più forte di me e al #ale ionon sono degno di c$inarmi per sciogliere i legacci dei s#oi sandali. / Io vi $o (attezzati con ac#a,ma egli vi (attezzer con lo %pirito %anto0.

3l vangelo di *arco non ci presenta una dottrina o una ideologia, ma una personaconcreta, 'es risto, @iglio di #io, che va accolto come nuovo criterio di vita&

Lo stesso angelo, come contenuto, - proprio questo 'es, e le prime parole di 'es nonsono altro che una manifestazione, una presentazione di se stesso& 'es esordisce«predicando il angelo di #io" ($,$?), cio- se stesso ($,$), e dice+ «3l tempo dell1attesa -finito& 3o sono qui& >ivolgetevi a me e credetemi" ($,$5)& 3l #io che ci rivela il angelo di*arco - colui che nessuno avre!!e potuto sospettare+ l1uomo 'es, il crocifisso dallareligione e dal potere& Sotto la croce si svela il segreto+ «eramente quest1uomo era @igliodi #io" ($5,:C)& Tutto il angelo - un cammino crescente verso la rivelazione finale del@iglio di #io in 'es, il crocifisso& *arco vuole portarci alla contemplazione di #io9Amorecrocifisso& .uesto - il angelo, la !uona notizia, che distrugge ogni immagine di #io chel1uomo da sempre si costruisce o distrugge&.uanto *arco pone come inizio del suo angelo, 'iovanni lo pone come conclusione+

«.uesti (segni) sono stati scritti perch/ crediate che 'es - il risto, il @iglio di #io, eperch/, credendo, a!!iate la vita nel suo nome" ('v 68,:$)& ome si pu< constatare, loscopo dei vangeli - sempre e solo questo+ dare al mondo la gioiosa notizia che 'es diNazaret - #io che ci salva&Similmente a Paolo, di cui - discepolo, *arco identifica il vangelo con risto+ nellaproclamazione del angelo ($:,C9$$) risto si fa presente&3l angelo non - primariamente una narrazione su 'es, ma una proclamazione del ristorisorto che il angelo rende nuovamente presente&3 greci chiamavano vangelo (euangh/lion) la proclamazione di una vittoria e il sacrificioche la cele!rava, oppure l1intronizzazione di un nuovo re& 3l senso religioso di questotermine lo do!!iamo cercare nell1Antico Testamento& 3saia al cap& 56,7, per fare unesempio, ci presenta cos il lieto annunzio+ «ome sono !elli sui monti i piedi delmessaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di !ene, che annunzia lasalvezza, che dice a Sion+ «>egna il tuo #ioG"& 3 contenuti di questa !ella notizia sono+pace, !ene, salvezza, regno di #io& Si potre!!e quindi tradurre cos questo primo versetto+«3nizio della !uona notizia di salvezza che - 'es, il risto, il @iglio di #io"& Tutto ilangelo di *arco sar lo svolgimento del tema di questo primo versetto+ fino a %,6C per arrivare alla proclamazione di Pietro+ «Tu sei il risto"; e fino a $5,:C per giungereall1affermazione del centurione+ «eramente quest1uomo era @iglio di #ioG"& #ueprofessioni di fede che riprendono e svelano i due titoli che il primo versetto del angeloattri!uisce a 'es&

.uesta parola «principio" echeggia all1inizio della =i!!ia quando #io cre< l1universo ('en$,$)+ #io - la sorgente della vita del mondo e dell1uomo& 3l 'es presentato dal angelo di

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*arco - il «principio" di un mondo nuovo, dei cieli nuovi e della terra nuova, dove a!ital1uomo nuovo&3l angelo - la !uona notizia che #io non - il padre9padrone, giudice onniveggente espietato& 2gli - il Padre che perdona e accoglie sempre, con un amore infinitamente pigrande del nostro !isogno e di quanto possiamo immaginare& La nostra miseria - l1unicamisura della sua misericordia& Solo la croce riveler chi - #io per noi e chi siamo noi per 

lui+ lui - amore senza limiti e noi siamo suoi figli amati non nonostante il nostro peccato,ma a motivo del nostro peccato& La misericordia - l1amore di #io che incontra la miseriadell1uomo& 3l angelo, attraverso il racconto della vita di 'es, ci dona questa nuovaesperienza di #io& 3nfatti il angelo - «potenza di #io per la salvezza di chiunque crede"(>m $,$4)& 3l angelo, la !uona notizia, - 'es stesso& La sua carne, la sua vita di uomo cirivela chi - #io& En #io totalmente altro rispetto a quello di ogni religione e di ogni ateismo&i< che lui fa e dice - una continua smentita di ogni nostra ovviet e la sua croce - ladistanza infinita che #io ha posto tra se stesso e l1idolo&La storia di 'es - la critica pi radicale di ogni religione e di ogni ateismo+ spiazza tutti,giusti ed empi, presentando l1umanit di #io ucciso dai giusti e morto in croce per gli empi,e quindi salvezza per tutti& Tutto il angelo - Parola che illumina il mistero di #io crocifisso

per l1uomo&'es, il risto, il @iglio di #io+ in questi nomi - significata tutta la persona, la storia e lamissione del Salvatore&'es significa+ #io salva&risto o *essia - colui che ha ricevuto l1unzione dell1olio, il consacrato; - colui che 3sraeleattende come strumento di #io per la salvezza del popolo&'es - il risto, ma non nella linea politica e nazionalistica, ma nella linea della croce edella risurrezione+ «*a egli ('es) replic<+ «2 voi chi dite che io sia0"& Pietro gli rispose+«Tu sei il risto"& 2 impose loro severamente di non parlare di lui a nessuno& 2 incominci<a insegnare loro che il @iglio dell1uomo doveva molto soffrire, ed essere riprovato daglianziani, dai sommi sacerdoti e dagli scri!i, poi venire ucciso e, dopo tre giorni, risuscitare"(%,6C9:$)&@iglio di #io+ questo titolo ha chiaramente il senso teologico che gli attri!uiva la comunitcristiana post9pasquale del tempo di *arco& 21 un titolo che *arco usa con so!riet& ieneusato soprattutto in tre testi importanti+ al =attesimo ($,$$), alla Trasfigurazione (C,7) enella professione di fede del centurione ai piedi della croce ($5,:C)& *a quale significatopreciso do!!iamo attri!uire al titolo «@iglio di #io"0 21 proprio per rispondere a questadomanda che *arco racconta la vicenda di 'es& Perch/ c1- modo e modo di pensare il@iglio di #io& Sem!rere!!e logico, per esempio, pensarlo unicamente nella linea dellagloria e della potenza& *arco invece racconta una vicenda che ci costringe a pensarlonella linea della povert e della sofferenza+ e questa - la tesi centrale del suo angelo&

Se il @iglio di #io si fosse manifestato nella forma splendida di un imperatore, non sare!!estata una !ella notizia+ non sare!!e stata novit, li!erazione, speranza& *a, anche se lastoria di 'es di Nazaret si fosse fermata alla croce, non sare!!e stata una lieta notizia+sare!!e stata una prova ulteriore che l1amore - sconfitto, che la speranza degli umili e deimartiri - vana& La gioiosa notizia sta nel fatto che 'es di Nazaret, il crocifisso, - risorto($4,4), - il @iglio di #io, - il Signore& 21 importante mantenere uniti i due aspetti di 'es+uomo e #io, crocifisso e risorto, 'es di Nazaret e Signore& Sta in questa unione la lietanotizia&ompito della hiesa non - semplicemente quello di parlare di #io, ma del #io che si -rivelato in 'es di Nazaret, il crocifisso& 21 proprio di fronte a 'es morente che il primopagano si converte& 3l centurione riconosce in 'es il @iglio di #io non vedendo i suoi

prodigi, ma vedendolo morire; quindi non nella potenza, ma nella de!olezza; non nellagloria, ma nell1umiliazione della sconfitta& Nella concezione dell1evangelista, il lietoannunzio appare simultaneamente come intervento decisivo di #io nella storia umana

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Tis!ita+ un perizoma di pelle o di peli di cammello (6>e $,%), e la sua alimentazione -quella dei nomadi del deserto ('en ?:,$$)& .uesti dettagli sul genere di vita del =attista lopresentano come il tipo dei profeti dell1Antico Testamento; il suo messaggio riassume tuttal1attesa messianica& Tutto il profetismo d13sraele, presentato sommariamente come la voceche invita a preparare la strada del Signore, e concentrato nella persona di 'iovanni,viene su!ito messo da parte, superato dall1annuncio di 'es che esso preparava+ all1arrivo

della Parola ('es) cessa la voce (il profeta)&La predicazione di 'iovanni si articola in due momenti+ il primo - l1invito a riconoscere ipropri peccati e a convertirsi ($,?94); il secondo - la testimonianza resa ad un altro ($,79%)& La strada del Signore si prepara svuotando l1uomo dalle sue sicurezze e dalla suasuper!ia, spingendolo a riconoscersi peccatore e !isognoso di grazia e di perdono; poiorientandolo verso la salvezza che #io gli dona purch/ l1attenda con desiderio e l1accolgacon gioia&Non - che #io perdoni perch/ ci siamo convertiti; egli perdona da sempre e per questopossiamo convertirci&L1azione di #io previene sempre l1azione dell1uomo& 3l suo perdono precede la nostraconversione, e la rende un evento di salvezza& Perdonare - l1opera di #io per eccellenza,

nella quale egli rivela la sua essenza pi intima+ la misericordia&Peccare in e!raico significa «fallire il !ersaglio"& Peccatore - colui che non raggiunge ilsuo fine, come una freccia che manca il segno& Siccome il fine dell1uomo - amare #iocome #io lo ama, il peccato - l1incapacit di amare che taglia all1uomo le sue relazioni e lochiude in una solitudine infernale& 3l angelo di 'es (la !uona notizia di #io che salva) -destinato a chi si riconosce perduto e peccatore; ne - escluso solo chi si ritiene giusto enon vuole riconoscersi peccatore&'iovanni e 'es non sono semplicemente posti uno accanto all1altro, ma confrontati&'iovanni dichiara che 'es - pi forte di lui e si riconosce indegno di fargli da schiavo (v&7)& engono confrontati anche i rispettivi !attesimi+ 'iovanni immerge gli uomini nell1acquadel 'iordano, 'es li immerge nello Spirito di #io (v& %)& Dgni commento - superfluo&3l =attista anticipa l1annuncio del risto e ne prefigura la vita+ una vita povera e coerentefino al martirio&Perch/ *arco parla di 'iovanni e di 'es servendosi dei testi e del linguaggio dell1AnticoTestamento fino al punto di descrivere il vestito del =attezzatore con le stesse parole concui la =i!!ia descrive quello del grande profeta 2lia (6>e $,%)03 motivi sono due& Nella fede di *arco, 'es - il punto di arrivo di una lunga storia& Tuttoci< che si narra nella =i!!ia prima di lui tendeva verso di lui& 2gli era l1annunziato deiprofeti e l1atteso delle genti& 3l secondo motivo - eminentemente pratico+ far capire che lastoria di 'es era parte integrante, anzi il culmine, della storia della salvezza& 3l ricorso alleScritture fu una delle chiavi pi importanti di cui la primitiva comunit cristiana si - servita

per schiudere all1intelligenza il mistero di 'es e di se stessa&3l modo cristiano di leggere l1Antico Testamento si differenzia da quello giudaico& Lacaratteristica di fondo della lettura cristiana sta nel fatto che l1attualizzazione delle Scritturee il compimento delle profezie sono concentrati su una persona e su un avvenimentodecisivo+ il risto& 'es non - soltanto il maestro che istruisce i discepoli nelle Scritture+egli - colui del quale parlano le Scritture ('v 5,:C)& L1Antico Testamento - letto a partiredalla risurrezione di 'es, da un fatto veramente accaduto e non semplicemente daun1attesa, da una speranza& 21 per questo che i cristiani sono convinti di poter leggerel1Antico Testamento pi a fondo dei giudei e scoprirvi significati che essi non vedono (6or :,$69$%)&hi - dunque 'es0

'es - il Signore la cui strada dev1essere preparata (v& :); - pi potente e pi degno di'iovanni =attista (v& 7); - colui che !attezza con lo Spirito Santo (v& %)&

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Preparare la strada e raddrizzare i sentieri significa cam!iare vita& La realt - questa+ ilSignore viene per dare agli uomini il perdono di #io e per trasformarli con il dono delloSpirito& Senza di lui gli uomini sono nel peccato e incapaci di vera li!ert&3saia si serve del linguaggio del suo universo arcaico+ visita ufficiale, precursori spediti apreparare il vitto e l1alloggio, invito agli a!itanti del villaggio ad occuparsi dello stato dellevie d1accesso&

.ui si tratta dello stato delle anime& 'iovanni invita tutti a fare pulizia nella coscienza e adaprire il cuore per accogliere l1amore di #io&'li e!rei attendevano un1effusione dello Spirito per gli ultimi tempi ('l :,$), collegata conuna purificazione mediante l1acqua (2z :4,65964)& 'es ci !attezza nello Spirito Santo(ita di #io)& 3l desiderio a!issale che #io ha messo nell1uomo - l1avere desiderio di lui+ nel!attesimo lo colma pienamente con il dono di s/&& #eus sitit sitiri+ #io desidera di esseredesiderato da noi& #io ha sete che noi a!!iamo sete di lui&3n questo primo !rano del vangelo, *arco ci presenta immediatamente il =attista+ in luiprende voce il desiderio di #io che permea tutto l1Antico Testamento&3l =attista, infatti, sintetizza in poche parole tutto l1Antico Testamento nella sua lineaessenziale+ attesa del giudizio di #io (v& 6) e li!erazione degli uomini dalla condanna& 2gli

chiude l1Antico Testamento e preannuncia il Nuovo& 21 l1indice puntato su 'es& 21 la portache introduce nella novit assoluta del vangelo&Dra, il Signore - presente e si lascia trovare& .uindi !isogna rivolgersi a lui& #a qui nasceil vigoroso appello alla conversione (v& ?) che il =attista continuamente ci rivolge e lachiamata a un nuovo esodo& 3nfatti+ «Accorreva a lui tutta la regione della 'iudea e tutti glia!itanti di 'erusalemme" (v& 5)&.uesto ultimo esodo, inizio del cammino della nuova li!erazione, - tutto diverso da quellodall12gitto e da quello dalla schiavit di =a!ilonia& La gente esce ora dalla 'iudea e da'erusalemme, che avevano costituito la meta degli esodi precedenti, e riattraversa il'iordano, ma in senso inverso+ - un esodo verso una nuova patria& La 'iudea e'erusalemme, infatti, sono il luogo da cui uscire per li!erarsi dalla schiavit della legge,che uccide, e accogliere lo Spirito che d la vita (6or :,4)+ !isogna uscire dalla propriagiustizia (@il :,7ss&) per accogliere il Signore che non - pi nel luogo santo e inaccessi!ile,ma qui fra gli uomini, nell1uomo 'es, nel quale «a!ita corporalmente tutta la pienezzadella divinit" (ol 6,C)& L1esodo del verso 5 - l1esodo del angelo+ l1esodo definitivo versola patria promessa, verso l1Assoluto+ «Sarete come #io"&3l angelo - il messaggio della salvezza, l1annuncio della volont salvifica di #io+ lamisericordia - offerta ai peccatori, la speranza - donata ai disperati, il senso della vita edella storia - rivelato ai du!!iosi e agli incerti, il cammino - indicato ai disorientati& 21 la!uona novella, il lieto annuncio, un grido di gioia+ perch/ l1uomo prigioniero - li!erato el1uomo perduto - ritrovato&

 In #ei giorni Gesù venne da azaret di Galilea e f# (attezzato nel Giordano da Giovanni. 13  E,#scendo dall4ac#a, vide aprirsi i cieli e lo %pirito discendere s# di l#i come #na colom(a. 11 E si sent5 #na voce dal cielo: -6# sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono compiaci#to0.

La !reve annotazione !iografica del v& C evoca la piena umanit del *essia e le sue umiliorigini& Nessuno si aspettava un messia proveniente da un oscuro villaggio di 'alilea&&>icordiamo l1esclamazione di Natanaele+ «#a Nazaret pu< mai venire qualcosa di!uono0" ('v $,?4)& 2 nessuno si aspettava un messia che si sottoponesse ad un!attesimo di penitenza& 2ppure, - in questo figlio di 'alilea che si fa presente l1azionesalvifica definitiva di #io per tutti&

3 cieli, che sem!rano separare ermeticamente l1a!itazione di #io da quella degli uomini, sisquarciano e la potenza di #io invade 'es di Nazaret; cos in lui si riconciliano cielo eterra, #io e umanit&

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'es «sale" dall1acqua incontro allo Spirito che «scende" verso di lui& L1avvenimentorichiama 3s 4$,$+ «Lo Spirito del Signore #io - su di me perch/ il Signore mi ha consacratocon l1unzione; mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri, a fasciare le piaghe deicuori spezzati, a proclamare la li!ert agli schiavi, la scarcerazione ai prigionieriK"&L1immagine dello Spirito che scende in forma di colom!a evoca la tenerezza amorosa delPadre che si china sul proprio @iglio diletto come una colom!a si avvicina ai suoi piccoli

svolazzando& Si pu< vedervi un episodio ispirato a 'enesi $,6; %,%9$6& Lo Spirito, cheintervenne nella prima creazione e nel rista!ilimento dell1umanit dopo il diluvio, intervienequi per operare la nuova creazione+ nel !attesimo di 'es inizia la storia del mondonuovo&Ena nuova voce si sovrappone a quella di 'iovanni che grida nel deserto& La voce dalcielo riconosce ed attesta che 'es - l1unico @iglio di #io (Sal 6,7), il Servo (3s ?6,$) e lavittima che sar immolata a #io sopra il monte ('en 66)&3 riferimenti al Sal 6,7, a 3s ?6,$ e a 'en 66 sono particolarmente illuminanti& 'es e laprimitiva comunit cristiana dopo di lui amavano riferirsi a queste grandi profezie per trarne la vera immagine del *essia, servo amato da #io e perseguitato dagli uomini,fedele al Signore e solidale con il suo popolo al punto di caricarsi sulle spalle i peccati di

tutti e di espiarli morendo sulla croce, da dove egli regna& 21 in questa ottica che 'esviene proclamato «@iglio mio prediletto"&& 3l !attesimo di 'es guarda dunque in avantiverso la croce+ in *c $8,:%9:C la morte di 'es in croce - chiamata, appunto, !attesimo&'iovanni dichiara+ «#opo di me verr uno pi forte di me" (v&7)& 'es - il pi forte che noiattendiamo& *a viene con la forza di #io che - amore e de!olezza estrema& L1amore,infatti, si spoglia e dona tutto fino al dono di s/+ si fa in tutto solidale con noi, si fa servodegli uomini suoi fratelli& ome un qualunque sconosciuto si mette in fila coi peccatori e sifa !attezzare& .uesto ultimo della fila - il nostro Signore e Salvatore& Nessuno avre!!emai pensato un #io cos& .uesta sua solidariet con noi lo porter molto lontano, fino apatire con noi e per noi la nostra morte&3l vecchio Adamo si innalz< per rapire l1uguaglianza con #io e cadde nella morte& 3l @igliodi #io si a!!assa fino alla morte e viene innalzato a una vita nuova nella gloria& 'es,nuovo Adamo, compie la scelta contraria a quella del vecchio&La contemplazione di 'es in fila con i peccatori corregge in noi la falsa immagine di un#io onnipotente, giudice tremendo e ci presenta la potenza di un amore che si spoglia ditutto e si fa servo, portando su di s/ il male del mondo& L1incontro con lui avviene dovepensiamo che lui sia massimamente assente+ nel nostro peccato, nella nostra de!olezza&Se la sua potenza ci ha creati, la sua impotenza ci ha salvati& i ha creati con le sue manili!ere e operose, ci ha salvati con le sue mani inchiodate alla croce, nell1atteggiamentodella massima impotenza e inoperosit&3l vero !attesimo di 'es sar la sua morte in croce (*c $8,:%)& Proprio allora, e non

prima, il centurione per la prima volta sulla terra proclamer la stessa parola che il Padrefa risuonare dal cielo+ «eramente quest1uomo era @iglio di #ioG" (*c $5,:C)& .ui - gidata tutta la struttura del cammino di 'es e del cristiano, cammino inverso rispetto aquello di Adamo (@il 6,59$$)+ il cammino dell1umiliazione che porta all1esaltazione& 21 lalogica di tutto il vangelo+ «3l primo sar l1ultimo di tutti e il servo di tutti" (*c C,:5)&'es trover la morte tra due delinquenti, ma gi in questo inizio della sua vita pu!!lica simette in fila con i peccatori& .uesto - il posto di 'es, e questo deve essere il posto delcristiano&

12 %#(ito dopo lo %pirito lo sospinse nel deserto 1! e vi rimase #aranta giorni, tentato da satana7stava con le fiere e gli angeli lo servivano.

*arco descrive la tentazione nel deserto con due soli versetti& Lo Spirito Santo spinge conforza 'es a uno scontro con satana& Nessun uomo, neppure 'es - esentato dalla

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tentazione e dalla lotta+ satana non rispetta nessuno& La tentazione - la situazione a!itualedi ogni uomo che vive in questo mondo di peccato, e 'es - vissuto in questo mondo&*arco ci presenta un 'es che deve fare in continuit delle scelte+ le tentazioni sarannocontinue anche per lui fino alla fine& Solo nella risurrezione egli vincer definitivamentesatana&#eserto, quaranta giorni, satana, angeli+ elementi che noi incontriamo nella storia di 2lia,

di *os- e soprattutto dell1esodo& *arco continua a narrare la storia di 'es con immaginie parole tolte dall1Antico Testamento+ - la storia della salvezza che continua& 'li israeliti(6or $8,$96) si addentrarono nel deserto e vi restarono quarant1anni& @u un tempo pienodi prove e di tentazioni, ma l1angelo del Signore accompagnava il popolo&3l deserto pu< significare solitudine e incontro con #io e pu< significare l1a!itazione delmale& Nel vangelo di *arco, il deserto - il luogo della preghiera solitaria ($,:5), del rifugioche sottrae alla folla ($,?5), del riposo (4,:$9:6), della moltiplicazione dei pani (4,:5)&L1espressione «quaranta giorni" - ricca di suggestioni !i!liche+ quaranta - un numerosim!olico che denota il tempo dell1oppressione e del cammino verso la salvezza+ iquaranta giorni del diluvio ('en 7,$6), i quarant1anni d13sraele nel deserto (Sal C5,$8), iquaranta giorni di *os- sul Sinai (2s :?,6%; #t C,$%), i quarant1anni del dominio dei @ilistei

('dc $:,$), i quaranta giorni del cammino di 2lia nel deserto ($>e $C,%)&Nei quaranta giorni di prova vissuti da 'es nel deserto, il testo di *arco evoca latipologia dell1esodo (Nm $?,::9:?; #t 6,7; %,$94) gi applicata a 2lia ($>e $C,%) e a *os-(2s 6?,$%; :?,6%; #t C,C)& (3 «tipi" sono personaggi, avvenimenti, istituzioni della storiasacra che preparavano, prefiguravano, in anticipo, il mistero della salvezza portata acompimento da risto)&Lo Spirito spinge 'es a uno scontro con satana (avversario, oppositore)& 2gli ne escevittorioso, a differenza di Adamo e del popolo di #io nel deserto&«Tentato da satana"& i sono altre tre occasioni in cui il ver!o tentare - usato da *arco(%,$$; $8,6; $6,$5) e, in tutti e tre i casi, si tratta dei farisei che mettono alla prova 'es&Sorge la domanda+ «2siste qualche parentela tra satana e i farisei0"& 3l vangelo di'iovanni lo afferma esplicitamente+ «oi (farisei) avete per padre il diavolo e voletecompiere i desideri del padre vostro" ('v %,??)& Satana si - servito di tutto e di tutti per ostacolare la strada messianica di 'es&«Stava con le fiere e gli angeli lo servivano"& iene evocato un tema paradisiaco ('en6,$C; 3s $$,49C; 45,65; Ds 6,$%)& 'es viene presentato come antitipo di Adamo nelparadiso terrestre+ am!edue tentati da satana, ma con esito opposto& La caduta di Adamo,ad opera del maligno, fu l1inizio di tutti i mali; la vittoria di 'es, nuovo Adamo, fu l1iniziodel rimedio di tutti i mali& 'es, su!ito dopo il !attesimo, fu tentato da satana& 3l legame tra!attesimo e tentazione - stretto+ «su!ito dopo" (v& $6)& La vita nella quale il !attesimointroduce - fatta di lotta& ome 'es, anche il cristiano inizia la sua guerra contro satana il

giorno del !attesimo e potr cantare vittoria definitiva solo il giorno della risurrezione&3l !attesimo di 'es ci presenta #io solidale con il nostro male e la nostra morte; le suetentazioni ci fanno vedere #io solidale con la nostra fatica di vivere in li!ert& .uanto -allettante essere figli di un #io padrone e onnipotente, altrettanto - scomodo essere figli diun #io servo, che - amore, povert, servizio e umilt&.uesto !reve racconto, unito a quello del !attesimo, anticipa il significato essenziale dellavita di 'es+ 2gli - l1uomo pieno di Spirito Santo, che - venuto per vincere il male eli!erare l1uomo& 21 lo Spirito che spinge con forza 'es nel deserto, che - luogo di prova,'es vi rimane quaranta giorni, ripercorrendo in s/ tutta la storia dell1umanit+ la storia di Adamo che fu tentato, pecc< e mor, la storia del popolo di #io, che nel deserto fu messoalla prova e caddeG *a mentre tutti i mem!ri del popolo di #io soccom!ettero alla prova e

morirono senza giungere alla patria desiderata, 'es sar il primo uomo che vince il male,supera la prova e giunge alla terra promessa&

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La tentazione di 'es - quella di ogni uomo+ quella di «pensare secondo gli uomini" e nonsecondo «la parola rivelata da #io"+ il male - interno all1uomo, che intende l1esser figlio di#io a modo suo, come Adamo& 3n tutto il vangelo si svolger il cammino del @iglio di #iocontrapposto al cammino dell1uomo (@il 6,59$$)& 'es, nuovo Adamo, vince il male ericostituisce l1ordine com1era all1inizio+ infatti, «stava con le fiere" e questo vuol essere ilsegno della riconciliazione di tutto il creato, li!erato ormai dal dominio dell1iniquit&

1& Dopo c$e Giovanni f# arrestato, Gesù si rec' nella Galilea predicando il vangelo di Dio e diceva:1) -Il tempo è compi#to e il regno di Dio è vicino7 convertitevi e credete al vangelo0.1+ 8assando l#ngo il mare della Galilea, vide %imone e *ndrea, fratello di %imone, mentregettavano le reti in mare7 erano infatti pescatori. 1 Gesù disse loro: -%eg#itemi, vi far' diventare pescatori di #omini0. 1/ E s#(ito, lasciate le reti, lo seg#irono. 1 *ndando #n poco oltre, vide s#lla(arca anc$e Giacomo di 9e(edèo e Giovanni s#o fratello mentre riassettavano le reti. 23 i c$iam'.Ed essi, lasciato il loro padre 9e(edèo s#lla (arca con i garzoni, lo seg#irono.

'iovanni il =attista ha introdotto 'es nella storia del suo tempo, poi - scomparso dallascena !ruscamente+ questo - il destino di tutti i profeti& 'iovanni scompare per lasciare ilposto al «pi forte" di lui&Le parole di 'es del v& $5 contengono due elementi+ l1annuncio di ci< che #io sta per faree il comando agli uomini perch/ rispondano all1azione di #io con l1atteggiamentoadeguato+ la conversione e la fede&«3l tempo - compiuto"& L1attesa - finita, le promesse si sono realizzate; - l1ultima tappadella storia della salvezza, l1ultima fase della realizzazione del progetto di #io; - la fine deitempi ('er :,$7; 5,%; 58,?&68; 2z 7,7&$6; #an 7,66; $6,?&C); - giunta la pienezza dei tempi('al ?,?; 2! C,64); il momento presente - pieno fino all1orlo della presenza di #io chesalva&Proclamando il angelo, 'es d consistenza alla storia degli uomini, d un contenutovero e un senso nuovo al tempo e allo spazio+ d senso al passato, al presente e al futuro&

'es - #io che riempie di senso infinito il nostro non9senso+ senza di lui siamo pieni divuoto&«3l regno di #io - vicino"& 21 vicino il momento in cui #io eserciter in modo effettivo ecompleto la sua sovranit sul mondo& Se adesso il mondo - governato dalla potenza deldenaro, dell1inganno e della forza (la potenza di satana), - vicino il momento in cui #ioprender nelle sue mani il potere& Sta per cam!iare radicalmente il regime del governo delmondo+ si instaura definitivamente la sovranit di #io che significa giustizia, concordia,pace, pienezza di vita&«#io regnaG" - la !uona notizia& Se finora gli uomini hanno o!!edito a satana e le loroscelte erano determinate dall1interesse, dal proprio comodo e dalla volont di primeggiare,ora non deve pi essere cos+ c1- stata la rivoluzione, - cam!iato il regime e la legge&

3l regno di #io - presente nella persona di 'es, nelle sue parole+ poi si comunicher ai#odici, alle folle e al mondo&«onvertitevi e credete nel vangelo"& La conversione - un cam!iamento radicale, un veroe proprio rovesciamento, un passaggio dall1egoismo all1amore, dalla difesa dei propriinteressi alla solidariet& #eve cam!iare l1atteggiamento interiore e la condotta esteriore&onvertirsi - voltarsi verso #io in atteggiamento di o!!edienza e accogliere con gioia lasua sovranit& Se la sovranit di satana era oppressiva, quella di #io sar li!erante+servire #io - regnare&2cco dunque il vangelo+ la possi!ilit di sperimentare gioiosamente la sovranit di #iosulla propria vita&3l !reve racconto della chiamata dei primi quattro discepoli vuole essere un esempio

concreto di conversione; non la conversione proposta a degli specialisti del regno di #io,ma semplicemente la conversione necessaria per essere cristiani&

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L1iniziativa - di 'es+ la vita cristiana non - tanto una scelta nostra quanto una rispostaalla sua chiamata& L1appello di risto ha una nota di urgenza+ - il momento favorevole, nonc1- tempo da perdere+ - la grande occasione&L1appello di 'es esige un distacco radicale+ lasciare le ricchezze (*c $8,6$),a!!andonare la strada del dominio e del potere (*c C,:5), smantellare quell1idea di #ioche a!!iamo costruito a difesa dei nostri privilegi (*c 7,%9$:), vivere nella logica della

croce (*c %,:?) fino a riconoscere nel volto sfigurato di un uomo crocifisso la veraimmagine del #io senza figura (*c $5,:C)&«Su!ito, lasciate le reti, K lasciato il padre, K lo seguirono"& 3l racconto della chiamatadegli apostoli si ispira alla chiamata di 2liseo ($>e $C,$C96$)& 3mmediata rottura con ilpassato, cam!io di rotta, conversione& Per questi primi quattro discepoli la forza diattrazione del regno di #io - stata cos grande da superare quella del possesso, degliaffetti familiari e dell1a!itudine& La fede si concretizza in un1adesione totale alla persona di'es, nell1accogliere lui come guida e come scopo della propria vita+ vivere per lui nelsenso pi pieno&

21 *ndarono a Cafarnao e, entrato proprio di sa(ato nella sinagoga, Gesù si mise ad insegnare. 22 

Ed erano st#piti del s#o insegnamento, perc$; insegnava loro come #no c$e $a a#torit e noncome gli scri(i. 2! *llora #n #omo c$e era nella sinagoga, possed#to da #no spirito immondo, si mise a gridare: 2& -C$e c4entri con noi, Gesù azareno< %ei ven#to a rovinarci= Io so c$i t# sei: il santo di Dio0. 2) E Gesù lo sgrid': -6aci= Esci da #ell4#omo0. 2+ E lo spirito immondo, straziandoloe gridando forte, #sc5 da l#i. 2 6#tti f#rono presi da timore, tanto c$e si c$iedevano a vicenda:-C$e è mai #esto< >na dottrina n#ova insegnata con a#torit. Comanda persino agli spiriti immondi e gli o((ediscono=0. 2/ a s#a fama si diff#se s#(ito dov#n#e nei dintorni della Galilea.

L1attivit di 'es si concentra in una giornata a afarnao (*c $,6$9?5), poi la suamissione si allarga a tutta la 'alilea&La «giornata di afarnao" - il modello in piccolo di quello che sar tutto il ministero di

'es& Lo riassumiamo cos+ 'es insegna, caccia i demoni, guarisce i malati, prega&.uesto - il ritmo fondamentale della vita di 'es+ attivit e preghiera&L1attivit di 'es comprende due elementi+ parole e opere& *arco ama rilevare soprattuttola potenza e l1autorit con cui 'es parla e agisce& 2gli si presenta cos+ una potenzasovrumana, una compassione che si avvicina a ogni povero, malato, peccatore&'es incontra gli uomini del suo tempo l dove essi sono normalmente+ mentre cele!ranoil sa!ato o si dedicano alle loro occupazioni& Li avvicina nelle situazioni in cui si trovano+tormentati interiormente, colpiti da malattia, immersi nella loro miseria&La potenza di 'es si manifesta nella sinagoga, poi in casa, quindi alla porta della citt+tutto lo spazio, sacro e profano, viene riempito dalla sua presenza&«Spirito immondo"& La =i!!ia definisce immondo o impuro tutto ci< che si oppone alla

santit divina& 3 demoni sono forze d1opposizione all1azione di #io, quindi sono dettiimmondi&La proclamazione del angelo scatena la guerra& Tra 'es e satana c1- un contrasto nettoe irriduci!ile& La novit del angelo - la vittoria di 'es sul male sotto qualunque forma sipresenti& 3l male non viene solo dall1uomo+ dentro di lui c1- un inquilino che lo degrada e lodistrugge& 'es - venuto a scacciarlo&Senza risto siamo tutti in !alia delle forze del male e incapaci di entrare in comunionecon #io, anche se siamo nella sinagoga (v& 6:)+ la religione che salva non - la pratica diun culto o la presenza materiale nei luoghi sacri o l1adempimento di un precetto, mal1incontro personale con risto&«3l Santo di #io"& .uesto titolo rivela la vera identit di 'es e la sua autorit divina& 3l

Santo di #io - l1avversario dichiarato del peccato che solo #io pu< smascherare eperdonare&

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#opo la guarigione dell1indemoniato, la meraviglia di tutti si manifesta in forma corale&L1avvenimento - provocante perch/ 'es non ha agito come gli esorcisti del suo tempo,con incantesimi o formule magiche, ma soltanto con la sua parola&'es li!era dal potere di satana& *a gli uomini sono disposti ad accettare la li!ert diristo0 La risposta - solo in parte affermativa& Se vi sono i discepoli che lo seguono, visono per< altri, la massa, che si limitano all1entusiasmo inconcludente e alle !elle parole&

La gente per *arco - sempre una massa che vive nell1indecisione e spesso preferisceuna schiavit comoda a una li!ert esigente& *a il discepolo non pu< essere cos&

2 E, #sciti dalla sinagoga, si recarono s#(ito in casa di %imone e di *ndrea, in compagnia di Giacomo e di Giovanni. !3 a s#ocera di %imone era a letto con la fe((re e s#(ito gli parlarono di lei. !1 Egli, accostatosi, la sollev' prendendola per mano7 la fe((re la lasci' ed essa si mise aservirli.!2 "en#ta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano t#tti i malati e gli indemoniati. !! 6#tta lacitt era ri#nita davanti alla porta. !& G#ar5 molti c$e erano afflitti da varie malattie e scacci' molti dem'ni7 ma non permetteva ai dem'ni di parlare, perc$; lo conoscevano.!) *l mattino si alz' #ando ancora era (#io e, #scito di casa, si ritir' in #n l#ogo deserto e l pregava. !+ ?a %imone e #elli c$e erano con l#i si misero s#lle s#e tracce ! e, trovatolo, gli dissero: -6#tti ti cercano=0. !/ Egli disse loro: -*ndiamocene altrove per i villaggi vicini, perc$; io predic$i anc$e l7 per #esto infatti sono ven#to=0. ! E and' per t#tta la Galilea, predicando nelleloro sinagog$e e scacciando i dem'ni.

La guarigione della suocera di Pietro ci presenta il miracolo del servizio& Pu< sem!rare unmiracolo insignificante& *a i miracoli non sono spettacoli di potenza, ma segni dellamisericordia di #io& 3n questo racconto la piccolezza del segno - tutta a vantaggio dellagrandezza del significato+ un miracolo pi straordinario avre!!e attirato la nostraattenzione a scapito di ci< di cui - segno&on questo piccolissimo segno l1evangelista ci d il significato di tutti i miracoli+ sono delleguarigioni che 'es opera per restituire a ciascuno di noi la capacit di servire, che - lanostra somiglianza con #io&3l miracolo che 'es - venuto a compiere in terra - la capacit di amare, cio- di servire&hi ama serve, serve gratuitamente, serve continuamente, serve tutti indistintamente&Noi siamo raffigurati nella suocera di Pietro+ incapaci di servire, costretti a farci servire o aservirci degli altri& 3l contatto con 'es ci rende come lui, che - venuto per servire (*c$8,?5)&3l servizio - la guarigione dalla fe!!re mortale dell1uomo+ l1egoismo, che lo uccide comeimmagine di #io che - amore& L1egoismo si esprime nel servirsi degli altri, che portaall1asservimento reciproco; l1amore si realizza nel servire, che porta alla li!ert dell1altro&Solo nel servizio reciproco saremo tutti finalmente li!eri+ «Portate i pesi gli uni degli altri,

cos adempirete la legge di risto" ('al 4,:)&3l fatto che 'es non lascia parlare i demoni - un aspetto importante del angelo& 2gli vuolfarci capire che una conoscenza di #io, prima di vederlo in croce, - dia!olica+ noncapiremmo n/ il nostro male n/ il suo amore& Sare!!e la solita presentazione di un #iocreato dalla nostra testa& oltaire ha scritto+ «#io ha creato l1uomo a sua immagine, el1uomo ha creato #io a sua immagine"&La giornata tipo di 'es si conclude con una preghiera notturna, che d inizio alla nuovaattivit& Per lui la contemplazione - insieme termine e sorgente dell1azione, fine di ci< cheha fatto e principio di ci< che sta per fare&L1uomo, fatto a immagine e somiglianza di #io, - totalmente se stesso quando sta davantia #io& Per questo il fine di ogni apostolato - insegnare a stare davanti a #io e a pregare il

vero #io nel modo giusto& #al vero rapporto con #io nasce di conseguenza il verorapporto con s/, con gli altri e con le cose&

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3l cristiano prega soprattutto per ringraziare #io che gli d tutto, per amarlo, per conoscerlomeglio e vivere cos nella gioia, nell1amore e nella verit&La preghiera non serve per ricevere qualcosa, ma per diventare .ualcuno+ per diventarecome il #io che preghiamo, per essere perfetti come - perfetto il Padre nostro che - neicieli (cf& *t 5,?%)& La preghiera - il punto di arrivo di ogni realt cristiana perch/ -l1approdo in #io&

«Andiamocene altrove"& L1entusiasmo delle folle e la popolarit condizionano l1agireumano e impediscono la vera li!ert& hi vuole a tutti i costi suscitare applausi non riescead evitare i compromessi&'es scarta le immagini false che la gente si fa del suo ruolo di guaritore& 2gli taglia cortoriguardo all1entusiasmo popolare&Proprio perch/ 'es sa sottrarsi ai primi frutti della sua missione, questa pu< estendersiper tutta la 'alilea&

&3 *llora venne a l#i #n le((roso: lo s#pplicava in ginocc$io e gli diceva: -%e v#oi, p#oi g#arirmi=0.&1 ?osso a compassione, stese la mano, lo tocc' e gli disse: -o voglio, g#arisci=0. &2 %#(ito lale((ra scomparve ed egli g#ar5. &! E, ammonendolo severamente, lo rimand' e gli disse: &&

-G#arda di non dir niente a ness#no, ma va4, presentati al sacerdote, e offri per la t#a p#rificazione #ello c$e ?osè $a ordinato, a testimonianza per loro0. &) ?a #egli, allontanatosi,cominci' a proclamare e a div#lgare il fatto, al p#nto c$e Gesù non poteva più entrare p#((licamente in #na citt, ma se ne stava f#ori, in l#og$i deserti, e venivano a l#i da ogni parte.

Secondo la concezione e!raica, la le!!ra era «la primogenita della morte" ('! $%,$:)& hiveniva segnato da questa malattia doveva tenersi separato dagli altri e non potevaavvicinarsi a nessuno& 3 le!!rosi erano lasciati languire lungamente in una lenta morte, eper giunta venivano infamati come peccatori, perch/ la le!!ra era considerata il castigo digravi peccati&La legge e!raica dichiarava intocca!ile un le!!roso, ma per 'es non c1- legge che valga

quando c1- di mezzo il !ene di un uomo&'es - la «!uona notizia" di uno che tocca il le!!roso e lo guarisce& 2gli - il medicovenuto per guarire tutti i mali e tutti i malati (*c 6,$7)&Solo 'es pu< li!erare la nostra vita dalla le!!ra che la devasta& 'li uomini e le leggiriconoscono il male e lo condannano, ma solo 'es lo guarisce&3l nostro diritto di accostarci al Signore non viene dal fatto di essere giusti e degni, !elli e!uoni, ma proprio dal fatto che siamo ingiusti e immondi, !rutti e peccatori& 3l diritto diprecedenza - dato ai malati pi gravi& #io guarda il nostro !isogno, non il nostro merito&.uesto - il vangelo, la !uona notizia che ci salva+ #io mi ama perch/ mi ama; la miamiseria non - ostacolo, ma misura della sua misericordia& #io non - la legge che migiudica n/ la coscienza che mi condanna+ - il Padre che d la vita, e mi ama pi di se

stesso, senza condizioni, cos come sono& 3l mio male non lo allontana, ma lo attira versodi me con un amore che non conosce altro metro che quello del mio !isogno& SanTommaso d1Aquino ha scritto+ «#io non ci ama perch/ siamo !uoni, ma ci rende !uoniamandoci"&3l comportamento antipu!!licitario di 'es ci ricorda un importante prover!io+ «3l !ene nonfa rumore e il rumore non fa !ene"& oloro che credono con umilt, come la suocera diPietro o il paralitico, non hanno !isogno di essere zittiti+ servono e u!!idiscono&

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Capitolo 2

1 Ed entr' di n#ovo a Cafarnao dopo alc#ni giorni. %i seppe c$e era in casa 2 e si rad#narono tante persone, da non esserci più posto neanc$e davanti alla porta, ed egli ann#nziava loro la parola.! %i recarono da l#i con #n paralitico portato da #attro persone. & on potendo per' portarglieloinnanzi, a ca#sa della folla, scoperc$iarono il tetto nel p#nto dov4egli si trovava e, fatta #n4apert#ra,calarono il lett#ccio s# c#i giaceva il paralitico. ) Gesù, vista la loro fede, disse al paralitico:-Figliolo, ti sono rimessi i t#oi peccati0.+ %ed#ti l erano alc#ni scri(i c$e pensavano in c#or loro: -8erc$; cost#i parla cos5< @estemmia= C$i p#' rimettere i peccati se non Dio solo<0./ ?a Gesù, avendo s#(ito conosci#to nel s#o spirito c$e cos5 pensavano tra s;, disse loro:-8erc$; pensate cos5 nei vostri c#ori< C$e cosa è più facile: dire al paralitico: 6i sono rimessi i  peccati, o dire: *lzati, prendi il t#o lett#ccio e cammina< 13 Ara, perc$; sappiate c$e il Figliodell4#omo $a il potere s#lla terra di rimettere i peccati, 11 ti ordino B disse al paralitico B alzati, prendi il t#o lett#ccio e va4 a casa t#a0. 12 #egli si alz', prese il s#o lett#ccio e se ne and' in presenza di t#tti e t#tti si meravigliarono e lodavano Dio dicendo: -on a((iamo mai visto n#lla di simile=0.

3l perdono - attivit tipicamente divina+ perdonare - creare di nuovo& Pretendere diperdonare i peccati vuol dire attri!uirsi la potenza creatrice di #io stesso& #a questapretesa deriva l1accusa di !estemmia rivolta a 'es&& Si capisce allora il significato dellaguarigione che segue+ «Perch/ sappiate che il @iglio dell1uomo ha il potere sulla terra dirimettere i peccati, ti ordino 9 disse al paralitico 9 alzati, prendi il tuo lettuccio e va1 a casatua"(vv& $89$$)& Notate+ sulla terraG #io solo ha questo potere& Dra, in 'es la potenzastessa di #io - presente in mezzo agli uomini, a loro disposizione, come forza efficace disalvezza& 'iustamente i presenti si meravigliano e dicono+ «Non a!!iamo mai visto nulladi simileG" (v& $6)&L1agire di 'es appare come un segno visi!ile della presenza di #io che salva& 2gli non -soltanto uno che diagnostica il male+ ha il potere personale di li!erare l1uomo dal male& 2

se qualcuno, come gli scri!i, lo mette in du!!io, egli sa dimostrarlo coi fatti& 'es non -uno dei tanti saggi che comunica il sapere; la sua parola - azione creatrice+ il malatodiventa sano, il peccatore giusto&Solo #io pu< guarire dalla le!!ra (6>e 5,7; *c $,?6); solo lui pu< rimettere i peccati& Lale!!ra - la malattia mortale che distrugge l1esterno, il peccato - la malattia mortale chedistrugge l1interno dell1uomo+ - una paralisi che impedisce di muoversi e di raggiungere#io& 'es purifica la nostra vita dalla morte proprio perdonando il peccato e rimettendocisulla strada che ci porta a #io&La legge - !uona perch/ distingue il !ene dal male, la vita dalla morte& *a non salvanessuno, anzi ci condanna tutti, perch/ seguiamo la via del male e della morte& 2ssa hacome fine quello di farci vedere la nostra le!!ra, di mostrarci la nostra paralisi e diconvincerci del nostro peccato, perch/ possiamo rivolgerci al medico per essere guariti&«La legge - per noi come un pedagogo che ci ha condotto a risto, perch/ fossimogiustificati per la fede" ('al :,6?)& La sua funzione - indispensa!ile per condurcicontinuamente davanti al perdono di #io& 'iunti l, la legge ha espletato completamente lasua funzione& 2ssa cessa quando si - raggiunta la grazia&3l vangelo - la !uona notizia che #io non - n/ la coscienza n/ la legge, ed - pi grandedel nostro cuore ($'v :,68)& 2gli - puro amore e grazia, e si prende cura del nostro male edella nostra morte& 3nvece di escluderci, ci tocca come ha toccato il le!!roso; invece dicondannarci, ci perdona come ha perdonato il paralitico& os ci guarisce da ci< che ciimpedisce di camminare per la via del !ene e della vita&

Si pu< dire che la legge - la diagnosi del male e il vangelo ne - la terapia& Per quantodiverse, la diagnosi e la terapia sono tutte e due necessarie& 3l centro di questo !rano - ilperdono del peccato, che nessuna legge e nessuna coscienza pu< concedere&

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3n questo racconto - in gioco la vera immagine di #io, che - perdono e misericordia, e lavera immagine di 'es, che - il @iglio dell1uomo che ha il potere di rimettere i peccati e disalvare l1uomo&La hiesa - raffigurata come la casa dalla porta spalancata a tutti, al cui centro sta 'es,verso il quale corrono tutti& Sopra di lui anche il tetto - scoperchiato e aperto verso il cielo&=isogna togliere ogni ostacolo perch/ tutti arrivino a 'es per ottenere il perdono e la vita&

3l paralitico non ha ancora la fede& Se l1avesse, camminere!!e, perch/ credere - seguire'es (cf& *c $,$5968)& Si parla invece della fede dei suoi portatori& hi gi cammina, portaa 'es chi - ancora legato dal male& 3l credente - responsa!ile davanti a #io del mondointero& hi ancora non crede - portato a risto dalla fede del credente&3n sintesi+ il peccato - in radice l1ignoranza dell1amore che #io ha per noi& #io - amore eaccoglienza infinita per tutte le sue creature& L1angoscia - il posto vuoto di #io nel cuoredell1uomo, e nessun idolo pu< sostituirlo&3n questo !rano 'es dichiara, per l1unica volta, il motivo dei suoi miracoli& 2ssi servono anoi per sapere chi - lui e che cosa ci dona+ il perdono dei peccati& 3 miracoli sono lecredenziali della sua missione divina, perch/ solo #io pu< perdonare i peccati&

1! >sc5 di n#ovo l#ngo il mare7 t#tta la folla veniva a l#i ed egli li ammaestrava. 1& el passare, videevi, il figlio di *lfeo, sed#to al (anco delle imposte, e gli disse: -%eg#imi0.Egli, alzatosi, lo seg#5.1) ?entre Gesù stava a mensa in casa di l#i, molti p#((licani e peccatori si misero a mensainsieme con Gesù e i s#oi discepoli7 erano molti infatti #elli c$e lo seg#ivano.   1+ *llora gli scri(i della setta dei farisei, vedendolo mangiare con i peccatori e i p#((licani, dicevano ai s#oi discepoli: -Come mai egli mangia e (eve in compagnia dei p#((licani e dei peccatori<0. 1 *vendo#dito #esto, Gesù disse loro: -on sono i sani c$e $anno (isogno del medico, ma i malati7 nonsono ven#to per c$iamare i gi#sti, ma i peccatori0.

'es chiama Levi, un peccatore, un pu!!licano, un lontano dal regno di #io& Non ci pu<

essere dimostrazione pi evidente che la vocazione - un fatto gratuito, un1azionecreatrice& .uando #io chiama, crea nel chiamato la forza per rispondere+ lo fa su misuraper la missione a cui lo destina&#io non vuole l1emarginazione di nessuno& Dgni peccatore pu< trovare la via del !ene se i!uoni sanno convivere e !anchettare con lui& La missione di 'es, e quindi anche dellahiesa, non - quella di alzare !arriere di protezione, ma di a!!atterle per mescolarsi colmondo& Ena societ che emargina i traviati, non - una societ cristiana&L1atteggiamento di 'es che siede a tavola coi peccatori pu!!lici, coi colla!orazionistidella potenza occupante (l1impero romano), coi rinnegati e gli scomunicati, ai farisei risultaripugnante& 2ssi, uomini pii e giusti, credono di avere il monopolio dell1amore di #io; ma la!ont del Signore che si manifesta nei gesti di 'es, sovverte tutte le loro teologie e la

loro giustizia& #evono ancora imparare una verit fondamentale+ la religione - serva di tuttie non - padrona di nessuno&'es si presenta come il medico, colui che - capace di accostarsi alla malattia degliuomini senza esserne contagiato, ma, al contrario, distruggendola&«Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori" dice 'es& *a sulla terra «non c1-nessun giusto, neppure uno" (cf& Sal $?), perch/ «tutti hanno peccato e sono privi dellagloria di #io" (>m :,6:)& 3l Signore quindi - venuto per noi+ - il medico e il salvatore ditutti& Per< lo accolgono solo quelli che sanno di essere malati e perduti& 3 giusti restanosempre nella lista d1attesa della salvezza, finch/ non si riconoscono peccatori&3n questo !rano a!!iamo due scene strettamente collegate+ la chiamata di Levi e il pastocon i peccatori& La prima insegna che il nostro peccato non impedisce la chiamata di

'es& 3l pasto con i peccatori mostra la pazienza che 'es ha verso chi lo segue, ma nonha ancora rotto del tutto con il male&

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*angiando e !evendo con gli uomini, 'es rivolge a tutti la sua parola di salvezza e nonesclude nessuno dalla propria compagnia& Per lui non esiste separazione tra «santi" e«peccatori"& 2gli sa che coloro che hanno sperimentato il vuoto della vita «mondana",spesso si dischiudono pi facilmente all1invito di #io e sono capaci di un pi grande amoreverso #io e verso gli uomini di coloro che osservano grettamente la legge (cf& Lc 7,:4958;$8,$9$8; $%,$89$?)&

L1eucaristia, di cui il pasto - immagine, non - solo ci!o dei perfetti e dei meritevoli, ma -soprattutto medicina dei de!oli e sostegno degli sfiduciati& Per questo accediamo allacomunione con lui dicendo+ «Signore, non sono degno"&'es - il medico venuto a portare la medicina unica e universale+ la misericordia delPadre& 2gli - l1amore gratuito, la cui grandezza non - proporzionale ai meriti, ma al!isogno& Anzi, supera lo stesso !isogno perch/ il perdono - il super9dono, unamisericordia infinitamente pi grande del nostro peccato& La salvezza - accogliere questamisericordia, sorgente della vita nuova di #io&'li scri!i e i farisei, che volevano essere maestri della vera religione, non erano neppurediscepoli di essa& Pretendevano di essere giusti perch/ osservavano tutte le leggi di #io,tranne quella pi importante, che rende gli uomini simili a #io+ amare tutti con il suo stesso

amore, che - direttamente proporzionale alla nostra non ama!ilit&La domanda degli scri!i e dei farisei viene rivolta ai discepoli; la risposta per< viene da'es& .uesto - il modo proprio di procedere della hiesa+ ogni questione che le sipresenta deve trovare solo in 'es la risposta& La nuova legge, quella insupera!ile edefinitiva, - risto, ci< che lui ha detto e ha fatto&#o!!iamo trattare i peccatori come ha fatto lui& 2gli detesta il male proprio perch/ ama ilmalato& Ddia il peccato perch/ ama il peccatore& .uando ameremo i fratelli con latenerezza infinita del Padre, partendo dagli ultimi, allora sar perfetto anche in noi l1amoredel @iglio, e saremo come lui& Solo l1amore gratuito e misericordioso di #io salva tutti&

1/ Ara i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo #n digi#no. %i recarono allora da Gesù e

gli dissero: -8erc$; i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digi#nano, mentre i t#oi discepoli non digi#nano<0. 1 Gesù disse loro: -8ossono forse digi#nare gli invitati a nozze #ando lo sposoè con loro< Finc$; $anno lo sposo con loro, non possono digi#nare. 23 ?a verranno i giorni in c#i sar loro tolto lo sposo e allora digi#neranno. 21 ess#no c#ce #na toppa di panno grezzo s# #nvestito vecc$io7 altrimenti il rattoppo n#ovo s#arcia il vecc$io e si forma #no strappo peggiore. 22 

E ness#no versa vino n#ovo in otri vecc$i, altrimenti il vino spacc$er gli otri e si perdono vino eotri, ma vino n#ovo in otri n#ovi0.

Ena festa di nozze - l1occasione classica per darsi all1allegria& Le nozze diventano cosuna figura del tempo della salvezza, come leggiamo anche nel li!ro di 3saia+ «#io godecon te come lo sposo con la propria sposa" (46, 5; cf& 4$,$8)& .uesta immagine - ancora

pi rafforzata dall1applicazione del antico dei cantici ai rapporti tra #io e la nazionee!raica&'es, presentandosi come lo Sposo, spiega la sua presenza in terra come ilsopraggiungere del tempo della salvezza in cui si adempie la !eatificante promessa di #io&3n questo tempo di nozze non - immagina!ile che gli invitati facciano digiuno& @in dalprincipio la hiesa ha compreso questo insegnamento, e nella sua liturgia risuona l1ecodella sua allegrezza+ «Dgni giorno tutti insieme frequentavano il tempio e spezzavano ilpane a casa prendendo i pasti con letizia e semplicit di cuore, lodando #io e godendo lasimpatia di tutto il popolo" (At 6,?49?7)&La risposta di 'es - chiarissima, per< - anche scandalosa per i discepoli di 'iovanni eper i farisei, perch/ 'es si presenta come lo Sposo, richiamandosi ai profeti dell1Antico

Testamento+ «Nessuno ti chiamer pi A!!andonata n/ la tua terra sar pi detta#evastata, ma tu sarai chiamata *io ompiacimento e la tua terra Sposata, perch/ ilSignore si compiacer di te e la tua terra avr uno sposo& S, come un giovane sposa una

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vergine, cos ti sposer il tuo Architetto; come gioisce lo sposo per la sposa, cos il tuo #iogioir per te" (3s 46,?95)& 'es si identifica con lo Sposo9#io innamorato del suo popolo,evocato dai profeti (cf& Ds 6,$%; :,:95; 2z $4,%9$?; 3s 5?,594; ecc&)&3 «giusti" digiunano perch/ ignorano l1amore gratuito di #io che mangia con i peccatori e inon meritevoli& Tutti intenti a meritare l1amore di #io con le loro opere, non si accorgonoche l1amore meritato non - n/ gratuito n/ amore; se ne escludono proprio con il loro sforzo

per conquistarlo&.uesto !rano ci fa fare un passo in avanti rispetto al !rano precedente+ il nostro mangiareda peccatori perdonati con il Signore non - un !anchetto qualunque, - un pranzo di nozze&.uesta - la gioia inesprimi!ile che nessuno avre!!e osato sperare+ in 'es si cele!ranole nozze di #io con l1umanit& Lui si - unito a noi per unirci a s/& Si - fatto come noi per farci come lui& «#io si - fatto uomo perch/ l1uomo diventasse #io" (s& 3reneo)& Dra i duevivono in comunione e intimit di vita, formano una carne sola e hanno un unico Spirito&«3l principale motivo della venuta del Signore - quello di rivelare l1amore di #io per noi e diinculcarcelo profondamenteK risto - venuto soprattutto perch/ l1uomo sappia quanto -amato da #io" (s& Agostino)& #alle prime pagine della =i!!ia fino alle ultime, #io sipresenta come il nostro unico interlocutore, il nostro Sposo geloso& 3l rapporto donna9

uomo - figura del rapporto uomo9#io& 2gli ci ama di un amore eterno& 3l vero cristiano -colui che ha conosciuto e creduto all1amore che #io ha per lui ($'v ?,$4) e dice il suo smatrimoniale a olui che da sempre gli ha detto s, e vive nella gioia dell1unione sponsalecon lui& Se nel passato digiunava nell1attesa dello Sposo, ora gode della sua presenza ecele!ra il pranzo delle nozze& Anche lui conoscer il digiuno (v& 68) nei giorni in cui loSposo gli sar strappato con violenza nella morte di croce&3l discepolo - unito al suo Signore come la sposa allo sposo& L1altra parte dell1uomo, lacostola che gli manca e che freneticamente cerca e ricerca, - #io& .uesto mistero -grande (2f 5,:6)+ - il pi grande mistero dell1universo& L1amore nuziale - il pi !el modo diesprimere il nostro amore con #io& on la venuta di 'es si compie la promessa di #ioalla sposa infedele+ «Ti far< mia sposa per sempreK e tu conoscerai (amerai) il Signore(Ds 6,6$966)&hiamandosi sposo, #io ci ha dato la pi !ella presentazione di s/ e di noi& Sposo e sposasono due termini relativi, dei quali l1uno non pu< stare senza l1altro& olui che li!eramenteci ha creati, necessariamente ci ama di amore eterno ('er :$,:) e ci comanda+ «Amamicon tutto il cuore" (cf& #t 4,?), perch/ anch1io ti amo e non posso non amarti&L1Amore vuole essere li!eramente amato& La grandezza dell1uomo - amare #io& 2 unodiventa ci< che ama& Lo stesso amore che ha fatto diventare #io uomo, fa diventarel1uomo #io&on le para!ole del nuovo e del vecchio (vv& 6$966), 'es individua una primafondamentale resistenza nei confronti del suo messaggio& Si pu< rifiutare la conversione

evangelica in nome dell1equili!rio, della saggezza, del !uon senso, della tradizione, del «si- sempre fatto cos"+ valori pi che sufficienti per mettere in pace la coscienza& Tuttequeste cose significano attaccamento al proprio schema e rifiuto di rinnovarsi+esattamente il contrario del «convertitevi e credete nel vangelo" ($,$5)&'es risto - stoffa nuova, vino nuovo& Non si pu< appiccicare risto e il suo vangelo suuna mentalit vecchia, su un modo vecchio di vivere+ si perdere!!e la tranquillit di primasenza acquistare la gioia della conversione&La venuta dello Sposo rinnova a tal punto l1uomo, che egli non pu< pensare di adattarsi inqualche maniera a questa radicale novit& Aprirsi ad essa significa accettare che tutto ci<che - vecchio crolli per far posto al nuovo& Tutte le religioni, compresa quella e!raica, e lecomunit dei discepoli di 'iovanni =attista, sono otri vecchi, incapaci di contenere il vino

nuovo che - la vita nuova in risto, lo Spirito Santo, l1amore stesso di #io, la vita di #io& 3lcuore di pietra era l1otre vecchio per la lettera che uccide; il cuore di carne - l1otre nuovoper lo Spirito che d la vita (cfr 6or :,4)&

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2! In giorno di sa(ato Gesù passava per i campi di grano, e i discepoli, camminando, cominciaronoa strappare le spig$e. 2& I farisei gli dissero: -"edi, perc$; essi fanno di sa(ato #el c$e non è permesso<0. 2) ?a egli rispose loro: -on avete mai letto c$e cosa fece Davide #ando si trov'nel (isogno ed e((e fame, l#i e i s#oi compagni< 2+ Come entr' nella casa di Dio, sotto il sommosacerdote *(iatr, e mangi' i pani dell4offerta, c$e soltanto ai sacerdoti è lecito mangiare, e nediede anc$e ai s#oi compagni<0. 2 E diceva loro: -Il sa(ato è stato fatto per l4#omo e non l4#omo per il sa(ato= 2/ 8erci' il Figlio dell4#omo è signore anc$e del sa(ato0.

Leggiamo nel Li!ro del #euteronomio 5,$69$5+ «Dsserva il giorno di sa!ato per santificarlo, come il Signore tuo #io ti ha comandato& Sei giorni faticherai e farai ognilavoro, ma il settimo giorno - il sa!ato per il Signore #io tuo+ non fare lavoro alcuno n/ tu,n/ tuo figlio, n/ tua figlia, n/ il tuo schiavo, n/ la tua schiava, n/ il tuo !ue, n/ il tuo asino,n/ alcuna delle tue !estie, n/ il forestiero che sta entro le tue porte, perch/ il tuo schiavo ela tua schiava riposino con te& >icordati che sei stato schiavo nel paese d12gitto e che ilSignore tuo #io ti ha fatto uscire di l con mano potente e !raccio teso; perci< il Signoretuo #io ti ordina di osservare il giorno di sa!ato"&3l sa!ato - il giorno del riposo settimanale, consacrato a #io che ha riposato nel settimogiorno della creazione (cf& 'en 6,69:; 2s 68,$$)& A questo motivo religioso si unisce una preoccupazione umanitaria+ - necessario che inon9li!eri, gli schiavi, sentano almeno ogni sette giorni la gioia della li!ert& 3noltre, gliisraeliti devono ricordare che essi sono li!eri perch/ #io li ha li!erati dalla schiavit& 3lsa!ato - quindi una festa9ricordo, un memoriale di ci< che #io ha fatto per loro e di come#io vuole l1uomo+ lo vuole li!ero&«3 discepoli cominciarono a strappare le spighe"& La legge permetteva esplicitamentequesto gesto+ «Se passi tra la messe del tuo prossimo, potrai coglierne spighe con lamano, ma non mettere la falce nella messe del tuo prossimo" (#t 6:,64), per< non facevaallusione al sa!ato& La *ishnah (la legge orale, per distinguerla da quella scritta, cio- la

=i!!ia) che codific< le leggi sa!!atiche sviluppate dalla tradizione e!raica, elencatrentanove attivit proi!ite, fra le quali figurano le varie attivit agricole, compresa laspigolatura& 2ra anche precisato che non si poteva strappare le spighe, ma solo sgranarlecon le dita&.ual - l1interpretazione della legge che meglio rivela le intenzioni di #io, il volto di #io0 #iosta dalla parte di 'es& 2 'es sta!ilisce un principio+ «3l sa!ato - stato fatto per l1uomo enon l1uomo per il sa!atoG"&Nell1am!iente in cui viveva 'es, la legge valeva assai pi dell1uomo& 'es non ha a!olitola legge, ma ha contestato le false interpretazioni di essa e ha indicato il principio che dvalore ad ogni legge+ la legge - per l1uomo&Non l1avesse mai fattoG 21 noto, infatti, che il potere costituito fa, quasi sempre, della legge

la sua forza& 'uai a chi la toccaG hi tocca muoreG 2 'es - morto anche perch/, secondoloro, violava la legge del sa!ato&«3l sa!ato - fatto per l1uomo" significa anzitutto che ogni legge, anche la pi sacra, - avantaggio dell1uomo& Nella creazione tutto fu fatto per l1uomo, compreso il sa!ato che -figura del Signore stesso della vita& L1uomo - per #io perch/ #io per primo - per l1uomo&La li!ert di coscienza di 'es, che - vera adesione alla volont di #io, esprime unannuncio di salvezza altrettanto !eatificante quanto quello contenuto nelle parole «il @igliodell1uomo ha il potere di perdonare i peccati sulla terra" (*c 6,$8)& 3nfatti il perdono deipeccati e la li!erazione dalla grettezza umana esprimono ugualmente !ene la stessapotenza di salvezza&3 comandamenti di #io sono stati dati per amore dell1uomo, per il suo vero !ene&

Enicamente la coscienza di una responsa!ilit nei riguardi di questo #io, a cui dovremorendere conto di ogni nostra azione e di ogni nostra parola (cfr 6or 5,$8), ci d anche ildiritto a una coraggiosa li!ert come quella di 'es&

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Capitolo

1 Entr' di n#ovo nella sinagoga. C4era #n #omo c$e aveva #na mano inaridita, 2 e lo osservavano per vedere se lo g#ariva in giorno di sa(ato per poi acc#sarlo. ! Egli disse all4#omo c$e aveva lamano inaridita: -?ettiti nel mezzo=0. & 8oi domand' loro: -E4 lecito in giorno di sa(ato fare il (ene oil male, salvare #na vita o toglierla<0. ) ?a essi tacevano. E g#ardandoli t#tt4intorno conindignazione, rattristato per la d#rezza dei loro c#ori, disse a #ell4#omo: -%tendi la mano=0. astese e la s#a mano f# risanata. + E i farisei #scirono s#(ito con gli erodiani e tennero consigliocontro di l#i per farlo morire.

En altro episodio ancora riguardo al sa!ato& .uesta volta per< non sono i discepoli di'es che trasgrediscono la legge, ma 'es stesso& 3l criterio di 'es - questo+ «@are il!ene, salvare una vita" (v& ?)& Proprio a questo deve servire la legge del sa!ato+ per lali!ert e per il !ene dell1uomo, per evitargli una vita da schiavo e da forzato&«>attristato per la durezza dei loro cuori" (v& 5)& 'es aveva cercato di evitare questasituazione; si era sforzato di rompere le !arriere cercando il dialogo, perch/ fossero loro adire ci< che si poteva fare in giorno di sa!ato, «ma essi tacevano" (v& 5)& A questo punto'es fece la sua scelta+ scelse l1uomo e lo guar& Non lasci< passare quel giorno di festasenza che diventasse anche per quel malato un segno concreto di li!ert& 'es hasempre amato la li!ert per s/ e per gli altri&«Tennero consiglio contro di lui per farlo morire" (v& 4)& Perch/ 'es deve morire seguarisce la gente e cerca il vero !ene dell1uomo0 Per gli scri!i la vera immagine di #io pu<essere soltanto quella del giudice che condanna il colpevole (e, in questo, !en volentieri,gli dare!!ero una mano& f& anche 'v %,:9$$)&21 a!issale la differenza tra la loro concezione di #io e il vero #io, manifestato da 'es+ un#io che sana, perdona, riconcilia, ama& Nel contrasto tra 'es e coloro che detengono ilpotere, sono in gioco due diverse concezioni di #io&@acciamo una !reve digressione sulla logica dei farisei& 2ssi non hanno approvato la

guarigione di un malato in giorno di sa!ato per timore di violare la legge, ma non hannoscrupolo, in giorno di sa!ato, di decidere la morte di una persona innocente, del Salvatore,di #io stesso& 'uarire e far vivere - un delitto che merita la morte, far morire - un1opera!uona che rende gloria a #io& Strana logica, strana morale+ - la «morale" dell1odio che sioppone alla morale dell1amore& 3 farisei avevano fatto di #io il nemico dell1uomo+ il colmodell1opera dia!olica (cf& 'en :; 'v %,??)&3n 'es si rivela #io9con9noi9e9per9noi+ questa - la grande novit della rivelazione& *agli uomini spesso rifiutano un #io amico che li ama e li li!era, e gli preferiscono un falsodio che li spadroneggi& #i fronte alla durezza di cuore dei farisei, 'es prova indignazionee tristezza& 3l risto manifesta contemporaneamente la collera di #io e la suacompassione che non viene mai meno di fronte alle sue creature incapaci di aprirsi alle

sue sollecitazioni&3l miracolo della guarigione dell1uomo che aveva la mano secca coster la vita a 'es& Lacroce si profila ormai chiaramente& 21 il prezzo del dono che ci fa guarendo la nostra manoincapace di accogliere e di donare& Le sue mani inchiodate scioglieranno la nostra manorigida&Si scorge all1orizzonte l1al!ero dal quale pender 'es, il frutto della vita, verso cuipossiamo e do!!iamo tendere la mano per diventare come #io (cf& 'en :)&.uesto racconto chiude una tappa del vangelo in cui 'es ci ha rivelato chi - lui per noi inci< che ha fatto per noi&

Gesù intanto si ritir' presso il mare con i s#oi discepoli e lo seg#5 molta folla dalla Galilea. / Dalla

Gi#dea e da Ger#salemme e dall4Id#mea e dalla 6ransgiordania e dalle parti di 6iro e %idone #nagran folla, sentendo ci' c$e faceva, si rec' da l#i.  *llora egli preg' i s#oi discepoli c$e gli 

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mettessero a disposizione #na (arca, a ca#sa della folla, perc$; non lo sc$iacciassero. 13 Infatti neaveva g#ariti molti, cos5 c$e #anti avevano #alc$e male gli si gettavano addosso per toccarlo.11 Gli spiriti immondi, #ando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: -6# sei il Figlio di Dio=0. 12 ?a egli li sgridava severamente perc$; non lo manifestassero.

3l rifiuto e la condanna a morte di 'es, da parte dei farisei e degli erodiani, segna il nuovo

inizio del popolo di #io& L1efficacia evangelica - molto diversa dall1efficienza umana+ trae lasua forza dall1impotenza dell1uomo e dalla potenza di #io+ «.uando sono de!ole, - allorache sono forte" (6or $6,$8)& Perch/ #io, contrariamente all1uomo, sa trarre successodall1insuccesso e vita dalla morte&Le localit nominate sono sette, un numero che indica completezza, totalit& Tuttiaccorrono a risto per formare la sua hiesa& 2gli non ha raggiunto il successo mediantela !rama di avere, di potere e di apparire, origine di ogni male, ma ha vinto tutto questoproprio con il suo insuccesso, con la povert, con il servizio e l1umilt di chi ama&'es - presentato come il centro di un ampio movimento di gente che cerca e trova in luila possi!ilit di guarire& L1uomo - malato e il pellegrinaggio verso 'es nasce da questo!isogno di salvezza&

21 !ello vedere 'es pressato da tanta gente& *a perch/ accorrono0 Per interesse o per fede0 *arco ci fa capire che l1entusiasmo della folla - suscitato dall1azione guaritrice di'es, non dalla fede&Solo i demoni conoscono l1identit di 'es e la proclamano& *a la loro propaganda -controproducente; il loro intento - di far fallire la rivelazione autentica di 'es«!ruciandola" anzitempo+ di qui la reazione di 'es che impone loro di tacere&La trappola tesa a 'es dai demoni sta nel fatto che satana vuole anticipare lamanifestazione della gloria di 'es prima della sua morte in croce, perch/ solo l 'es sirivela veramente @iglio di #io (cf& *c $5,:C), che dona agli uomini la salvezza totale edefinitiva, cio- la redenzione della loro esistenza nella comunione con #io& 21 la tentazioneche satana gli ripresenter nuovamente per mezzo di Pietro (*c %,:69::)&

La fede non - solo sapere chi - 'es& Anche i demoni lo sanno, meglio e prima di noi&ome scrive s& 'iacomo+ «redono, ma tremano" (6,$C)& redere - prima di tutto fareesperienza di 'es che mi ha amato e ha dato se stesso per me (cf& 'al 6,68)& Ena fedeideologica, che tutto conosce, ma non fa esperienza dell1amore di #io, - un anticipodell1inferno& 21 la pena del dannato che conosce il !ene, ma non lo possiede&3l Signore non desidera la pu!!licit da parte di nessuno (tanto meno da parte deidemoniG)& >aggiunge tutti solo attraverso la de!olezza di chi, conoscendolo veramente, loannuncia come amore crocifisso, povero, umiliato e umile& La propaganda va esattamentenella direzione opposta e si serve proprio di quei mezzi che il Signore ha denunciato erifiutato come tentazioni&

1! %al5 poi s#l monte, c$iam' a s; #elli c$e egli volle ed essi andarono da l#i. 1& e costit#5 Dodici c$e stessero con l#i 1) e anc$e per mandarli a predicare e perc$; avessero il potere di scacciare i dem'ni.1+ Costit#5 d#n#e i Dodici: %imone, al #ale impose il nome di 8ietro7 1 poi Giacomo di 9e(edèo eGiovanni fratello di Giacomo, ai #ali diede il nome di @oanèrg$es, cioè figli del t#ono7 1/ e *ndrea,Filippo, @artolomeo, ?atteo, 6ommaso, Giacomo di *lfeo, 6addeo, %imone il Cananèo 1 e Gi#daIscariota, #ello c$e poi lo trad5.

21 inutile cercare di localizzare questo monte perch/ «la montagna", in *arco, indicasoprattutto il luogo delle rivelazioni divine, mentre il mare, come vedremo (?,:59:C; 5,?4956), appare come il luogo della prova e delle dure realt umane&

3l numero dodici ha un chiaro valore sim!olico+ deve, evidentemente, essere messo inrelazione con quello delle dodici tri! d13sraele presenti al Sinai per formare la comunitdell1Alleanza (2s 6?,?; #t $,6:; 's :,$6; ?,6ss)&

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'es fu, - e sar rifiutato proprio perch/ povero, umiliato e umile& *a questa sua pazzia -la sapienza di #io& «*entre i giudei chiedono miracoli e i greci cercano la sapienza, noipredichiamo risto crocifisso, scandalo per i giudei, stoltezza per i pagani; ma per coloroche sono chiamati, sia giudei che greci, predichiamo risto potenza di #io e sapienza di#io& Perch/ ci< che - stoltezza di #io - pi sapiente degli uomini, e ci< che - de!olezza di#io - pi forte degli uomini" ($or $,66965)&

«2ssere con 'es" richiede il cam!iamento dal pensiero dell1uomo al pensiero di #io&Senza questa conversione radicale della mente e del cuore si rimane fuori della suafamiglia, anche se ci sem!ra di volergli !ene&Senza una conversione radicale, in realt, non si ama lui, ma se stessi e i propri progettiproiettati in lui e nei suoi progetti, pronti a seguirlo quando lui ci segue e a catturarloquando lui non ci segue& .uesto non - amore, ma egoismo, - il tentativo di assimilare lui anoi invece di assimilare noi a lui& Anche nella preghiera, c1- la tentazione costante di chiedere a #io di fare la nostra volontinvece della sua& 2, naturalmente, sempre a fin di !eneG

22 ?a gli scri(i, c$e erano discesi da Ger#salemme, dicevano: -Cost#i è possed#to da @eelze(ùl e

scaccia i dem'ni per mezzo del principe dei dem'ni0. 2! ?a egli, c$iamatili, diceva loro in para(ole:-Come p#' satana scacciare satana< 2& %e #n regno è diviso in se stesso, #el regno non p#'reggersi7 2) se #na casa è divisa in se stessa, #ella casa non p#' reggersi. 2+ *lla stessa maniera,se satana si ri(ella contro se stesso ed è diviso, non p#' resistere, ma sta per finire. 2 ess#no p#' entrare nella casa di #n #omo forte e rapire le s#e cose se prima non avr legato l4#omo forte7allora ne sacc$egger la casa. 2/ In verit vi dico: t#tti i peccati saranno perdonati ai figli degli #omini e anc$e t#tte le (estemmie c$e diranno7 2 ma c$i avr (estemmiato contro lo %pirito santo,non avr perdono in eterno: sar reo di colpa eterna0. !3 8oic$; dicevano: -E4 possed#to da #nospirito immondo0.

La seconda risposta degli uomini al pro!lema fondamentale+ «hi - 'es0" - data dagliscri!i venuti da 'erusalemme& Sono persone importanti, hanno una posizione ufficiale nelmondo religioso giudaico, sono esperti della legge di #io che hanno studiato a'erusalemme, il centro culturale d13sraele& 2ssi tengono una specie di consulto, al terminedel quale esprimono la loro diagnosi+ «21 posseduto da =eelze!l, principe dei demoni" (v&66), «- posseduto da uno spirito immondo" (v& :8)&.ueste due risposte, che definiscono 'es pazzo e indemoniato, hanno una cosa incomune+ definiscono 'es indegno di essere preso in considerazione& Lui che guarisce imalati - giudicato malato; lui che scaccia i demoni - giudicato posseduto dal demonio&1- nell1uomo qualcosa di demoniaco quando si ripiega su se stesso e rifiuta la luce delloSpirito Santo& L1accusa degli scri!i non - solamente una calunnia, ma anche una!estemmia& Attri!uire a satana la potenza di cui 'es dispone, significa opporsi all1azione

dello Spirito Santo e rendere inefficace la misericordia divina&L1unico caso in cui il perdono pu< essere inefficace - il rifiuto di lasciarsi perdonare+ -questo il peccato contro lo Spirito Santo& Peccare contro lo Spirito santo significa rifiutaredi credere che in 'es agisce #io salvatore& .uesto rifiuto - il peccato pi grande chel1uomo possa commettere& @inch/ l1uomo rimane in simile situazione di rifiuto, la salvezza- impossi!ile& «3n nessun altro c1- salvezza; non vi - infatti altro nome dato agli uominisotto il cielo nel quale - sta!ilito che possiamo essere salvati" (At ?,$6)&Solo la fede in 'es pu< eliminare la tragedia della situazione umana, altrimenti l1uomo«non avr il perdono in eterno+ sar reo di colpa eterna" (v& 6C)&#io perdona sempre tutti& 3l peccato contro lo Spirito Santo - rifiutare il perdono che #io cioffre& Se questo nostro rifiuto rimane per sempre, il peccato e la conseguente dannazione,

dureranno per sempre&Non - #io che non perdona; - l1uomo che non vuole essere perdonato& 'es denunciaquesto peccato «eterno" non per condannare gli scri!i, ma per chiamarli a conversione,

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mostrando loro la gravit di quanto stanno facendo& Dgni «minaccia" di #io nella =i!!ia -di questo tipo, e raggiunge il suo effetto quando non si avvera perch/ ha provocato laconversione&

!1 Gi#nsero s#a madre e i s#oi fratelli e, stando f#ori, lo mandarono a c$iamare. !2 6#tto attorno erased#ta la folla e gli dissero: -Ecco t#a madre, i t#oi fratelli e le t#e sorelle sono f#ori e ti cercano0.!!

?a egli rispose loro: -C$i è mia madre e c$i sono i miei fratelli<0.

!&

Girando lo sg#ardo s# #elli c$e gli stavano sed#ti attorno, disse: -Ecco mia madre e i miei fratelli= !) C$i compie la volont di Dio, cost#i è mio fratello, sorella e madre0.

'es si era allontanato dalla madre e dai parenti per seguire il richiamo di #io, e oramostra di essersi separato da essi anche interiormente non per freddezza d1animo o per disprezzo dei legami familiari, ma per appartenere completamente a #io+ egli ha compiutopersonalmente quanto esige anche dai suoi discepoli+ «hi ama il padre o la madre pi dime non - degno di me; chi ama il figlio o la figlia pi di me non - degno di me" (*t $8,:7)&*a la sua risposta non ha solo questo significato; essa riguarda soprattutto laconsapevolezza che la comunit cristiana deve avere di s/& 'es si - scelto un1altra

famiglia al posto di quella naturale+ una famiglia spirituale&3l pro!lema proposto dal !rano - il discernimento se siamo con lui o contro di lui; se siamodentro o fuori dalla comunit di 'es& La vera famiglia di 'es - composta da coloro checompiono la volont di #io+ «hi compie la volont di #io, costui - mio fratello, sorella emadre" (v& :5)&3l compimento della volont del Padre che - nei cieli sar l1elemento discriminante anchenel giorno del giudizio finale+ «Non chiunque mi dice+ Signore, Signore, entrer nel regnodei cieli, ma colui che fa la volont del Padre mio, che - nei cieli" (*t 7,6$)&

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Capitolo !

1 Di n#ovo si mise a insegnare l#ngo il mare. E si ri#n5 attorno a l#i #na folla enorme, tanto c$e egli sal5 s# #na (arca e l rest' sed#to, stando in mare, mentre la folla era a terra l#ngo la riva. 2 

Insegnava loro molte cose in para(ole e diceva loro nel s#o insegnamento: ! -*scoltate. Ecco,#sc5 il seminatore a seminare. & ?entre seminava, #na parte cadde l#ngo la strada e vennero gli #ccelli e la divorarono. ) >n4altra cadde fra i sassi, dove non c4era molta terra, e s#(ito sp#nt' perc$; non c4era #n terreno profondo7 + ma #ando si lev' il sole, rest' (r#ciata e, non avendoradice, si secc'. >n4altra cadde tra le spine7 le spine cre((ero, la soffocarono e non diede fr#tto. / 

E #n4altra cadde s#lla terra (#ona, diede fr#tto c$e venne s# e cre((e, e rese ora il trenta, ora il sessanta e ora il cento per #no0. E diceva: -C$i $a orecc$i per intendere intenda=0.13 #ando poi f# solo, i s#oi insieme ai Dodici lo interrogavano s#lle para(ole. Ed egli disse loro: 11

-* voi è stato confidato il mistero del regno di Dio7 a #elli di f#ori invece t#tto viene esposto in para(ole, 12 perc$;:g#ardino, ma non vedano, ascoltino, ma non intendano, perc$; non si convertano e venga loro perdonato0.1! Contin#' dicendo loro: -%e non comprendete #esta para(ola, come potrete capire t#tte le altre para(ole< 1& Il seminatore semina la parola. 1) #elli l#ngo la strada sono coloro nei #ali viene

seminata la parola7 ma #ando l4ascoltano, s#(ito viene satana, e porta via la parola seminata inloro. 1+ %imilmente #elli c$e ricevono il seme s#lle pietre sono coloro c$e, #ando ascoltano la parola, s#(ito l4accolgono con gioia, 1 ma non $anno radice in se stessi, sono incostanti e #indi,al sopraggi#ngere di #alc$e tri(olazione o persec#zione a ca#sa della parola, s#(ito si a((attono. 1/ *ltri sono #elli c$e ricevono il seme tra le spine: sono coloro c$e $anno ascoltato la parola, 1 ma sopraggi#ngono le preocc#pazioni del mondo e l4inganno della ricc$ezza e t#tte lealtre (ramosie, soffocano la parola e #esta rimane senza fr#tto. 23 #elli poi c$e ricevono il semes# #n terreno (#ono, sono coloro c$e ascoltano la parola, l4accolgono e portano fr#tto nella mis#rac$i del trenta, c$i del sessanta, c$i del cento per #no0.

@ino a questo punto l1insegnamento di 'es si era reso visi!ile nel suo agire+ insegnavacon i fatti& Dra esprime la sua dottrina in para!ole, cio- con degli esempi, con dei paragoni

illustrativi&Le para!ole evangeliche non nascono semplicemente da un1esigenza didatticapreoccupata della chiarezza e della vivacit& Nascono da un1esigenza teologica, dal fattoche non possiamo parlare direttamente del regno di #io che - oltre le nostre esperienze,ma solo in para!ole, indirettamente, mediante paragoni presi dalla vita quotidiana&La para!ola del seminatore inizia e termina con il comandamento dell1ascolto+«AscoltateG", «hi ha orecchi per ascoltare, ascolti"&La parola di 'es - il seme immortale che ci rigenera+ «Siete stati rigenerati non da unseme corrutti!ile, ma immortale, cio- dalla parola di #io viva ed eterna" ($Pt $,6:)& 3lregno di #io - paragonato costantemente al seme, la cui forza vitale - attiva proprio nellamorte& La morte non distrugge il seme, ma anzi - la condizione perch/ germini e simanifesti in tutta la sua potenza, a differenza di tutte le altre cose che marciscono efiniscono&L1oggetto dell1insegnamento di 'es - la sua stessa vita, spiegata con similitudini& .uestepara!ole, mentre illustrano la storia di 'es, ci danno anche il criterio di discernimento per essere tra i suoi e appartenere al suo regno& Non do!!iamo cercare il successo (vv& :9C),la fama e la rilevanza (vv& 6$965), il protagonismo e la grandezza (vv& 649:6)&L1opera di #io passa attraverso le difficolt, il fallimento, il nascondimento, l1irrilevanza,l1attesa paziente e la piccolezza& .ueste sono le qualit del seme da cui nasce l1al!ero del>egno& 2sso - come un chicco, che porta frutto a!!ondante non «nonostante" la morte,ma proprio perch/ muore (cf& 'v $6,6?)&

Sono para!ole di speranza contro ogni speranza, di una fede che sa che la parola di #io -un seme che produce sempre il frutto e l1effetto per cui - mandata (cf& 3s 55,$$)& Le

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resistenze che incontra, rappresentate dai vari tipi di terreno, fanno parte del progetto di#io&'es - il seminatore, il seme e il raccolto, perch/ chi l1ascolta si identifica con lui&3l risultato di questa semina sem!ra disastroso& Sem!ra che la parola di 'es non riesca aentrare nel cuore dell1uomo; e, se entra, non mette radici; e, se mette radici, - soffocata&2ppure lui va avanti nella sua semina& «2gli disse loro+ Andiamocene altrove per i villaggi

vicini, perch/ io predichi anche l; per questo infatti sono venuto" (*c $,:%)&Noi oggi vediamo quanto 'es a!!ia avuto ragione& 3l suo seme - germinato in tutto ilmondo&'es - la parola di #io seminata in noi& 3l mistero del regno di #io nella storia - quello delseme, che rivive in noi la sua stessa vicenda di allora&

21 Diceva loro: -%i porta forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto< A pi#ttosto per metterla s#l l#cerniere< 22 on c4è n#lla infatti di nascosto c$e non de((a essere manifestato en#lla di segreto c$e non de((a essere messo in l#ce. 2! %e #no $a orecc$i per intendere,intenda=0.2& Diceva loro: -Fate attenzione a #ello c$e #dite: Con la stessa mis#ra con la #ale mis#rate,

sarete mis#rati anc$e voi7 anzi vi sar dato di più.

2)

8oic$; a c$i $a, sar dato e a c$i non $a, sartolto anc$e #ello c$e $a0.

La lampada - la parola di #io+ «Lampada per i miei passi - la tua parola, luce sul miocammino" (Sal $$C,$85; cf& 6Pt $,$C)& La parola del vangelo - come una luce posta sulcandela!ro+ essa illumina tutto ci< che - nascosto nel cuore dell1uomo& Nella Lettera agli2!rei ?,$69$: si legge+ «3nfatti la parola di #io - viva, efficace e pi tagliente di ogni spadaa doppio taglio; essa penetra fino al punto di divisione dell1anima e dello spirito, dellegiunture e delle midolla, e scruta i sentimenti e i pensieri del cuore& Non vi - creatura chepossa nascondersi davanti a lui, ma tutto - nudo e scoperto agli occhi suoi e a lui noido!!iamo rendere conto"&

21 la parola che mostra chiaramente se l1uomo - simile a un !uon terreno o a un terrenopieno di pietre o di spine& 2ssa ha la funzione di giudice+ - l1espressione del giudizio di#io& Dgnuno faccia dunque attenzione al proprio modo di ascoltare, perch/ l1ascolto - lamisura del messaggio ricevuto+ ognuno infatti intende solo ci< che pu< o vuole intendere&L1uomo si giudica da se stesso, secondo il modo e la misura del suo ascolto&La frase finale+ «A chi ha, sar dato e a chi non ha, sar tolto anche quello che ha" sichiarisce alla luce del contesto+ ci< che si tratta di avere sono, anzitutto, delle orecchie ingrado di ascoltare& >itroviamo qui il tema sapienziale della capacit di accoglienza dellaconoscenza; questa aumenta a misura della disponi!ilit& La sapienza divina - principio dicomprensione sempre pi profonda per chi si lascia ammaestrare da lei+ «Ascolti il saggioe aumenter il sapere" (Pr $,5), ma diventa progressivamente impenetra!ile per chi la

rifiuta+ «3l !effardo ricerca la sapienza, ma invano" (Pr $?,4)&ome nella para!ola del seminatore si sottolinea la necessit di non soffocare il seme delregno di #io, annunciato dalla parola di 'es, cos in questo !rano siamo invitati a nonchiudere gli occhi dinanzi alla luce che si manifesta e che, se accolta, diventer semprepi sfolgorante&

2+ Diceva: -Il regno di Dio è come #n #omo c$e getta il seme nella terra7 2 dorma o vegli, di notte odi giorno, il seme germoglia e cresce7 come, egli stesso non lo sa. 2/ 8oic$; la terra prod#cespontaneamente, prima lo stelo, poi la spiga, poi il c$icco pieno nella spiga. 2 #ando il fr#tto è pronto, s#(ito si mette mano alla falce, perc$; è ven#ta la mietit#ra0.!3 Diceva: -* c$e cosa possiamo paragonare il regno di Dio o con #ale para(ola possiamo

descriverlo<!1

Esso è come #n granellino di senapa c$e, #ando viene seminato per terra, è il più piccolo di t#tti semi c$e sono s#lla terra7 !2 ma appena seminato cresce e diviene più grande di t#tti gli ortaggi e fa rami tanto grandi c$e gli #ccelli del cielo possono ripararsi alla s#a om(ra0.

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!! Con molte para(ole di #esto genere ann#nziava loro la parola secondo #ello c$e potevanointendere. !& %enza para(ole non parlava loro7 ma in privato, ai s#oi discepoli, spiegava ogni cosa.

L1ottimismo di 'es - evidente& 2gli ha fiducia nel suo lavoro, crede nella forza delle ideee sa che quelle racchiuse nella parola di #io hanno una potenza divina che supera tutte lealtre+ la parola uscita dalla !occa di #io non torner senza effetto, senza aver operato ci<

che egli desidera e senza aver compiuto ci< per cui egli l1ha mandata (cf& 3s 55,$$)&Perch/ la Parola produca frutto !asta seminarla, annunciando il vangelo+ il resto viene das/& @orse che il contadino, dopo la semina, si ferma nel campo per ricordare al seme chedeve germogliare0 3l seme non ha !isogno di lui, - autosufficiente+ ha in s/ tutto ilnecessario per diventare spiga matura& os il regno di #io annunciato dalla Parola&ompito del cristiano - l1evangelizzazione+ il resto non dipende da lui, ma da chi accogliela parola di #io& >iferendosi alla comunit cristiana di orinto, Paolo ha scritto+ «3o hopiantato, Apollo ha irrigato, ma - #io che ha fatto crescere" ($or :,4)&Non - l1azione dell1uomo che produce il >egno, ma la potenza stessa di #io, nascosta nelseme della sua parola& Tante nostre ansie per il !ene, non solo non sono utili, madannose& Tutte le nostre inquietudini non vengono da #io, che ci ha comandato di non

affannarci (cf& *t 4,659:?), ma dalla nostra mancanza di fede&L1efficacia del vangelo - l1opposto dell1efficienza mondana& 3l regno di #io - di #io& .uindil1uomo non pu< n/ farlo n/ impedirlo& Pu< solo ritardarlo un po1, come una diga sul fiume&'es ha seminato la Parola, ed - lui stesso il seme di #io gettato nel campo della storia&Ha !isogno solo di trovare una terra preparata che lo accoglie e una pazienza fiduciosache sa attendere&'es ha proclamato+ «3l regno di #io - vicino" (*c $,5), ma apparentemente nulla -cam!iato nel mondo+ la gente continua a vivere, a soffrire e a morire& #i nuovo c1-semplicemente un uomo che predica in un luogo poco importante dell1impero e i suoiascoltatori sono malati, analfa!eti, squattrinati+ quelli che non contano niente& 21 tutto qui ilregno di #io0 S, - tutto quiG 'rande come un granellino di senapa& Proprio perch/ #io -

grande non ha paura di farsi piccolo; proprio perch/ il suo regno - potente, pu< fare ameno di ogni apparato esterno grandioso+ non ha !isogno di terrorizzare per affermarsi&3l mondo oppone al regno di #io le sue terri!ili seduzioni+ il denaro, il piacere, e le sueforze che impauriscono+ la persecuzione, le tri!olazioni, la morte violentaK Le para!olepresentano una visione severa del >egno+ esso viene attraverso lotte e opposizioni&2ppure esso prevarr certamente contro ogni ostacolo&La venuta del regno di #io non - tanto ostacolata dalla malvagit dei cattivi, ma dallastupidit dei !uoni& La nostra inesperienza spirituale - la pi grande alleata del nemico& 3ldiavolo ci d volentieri tanto zelo quando manchiamo di esperienza evangelica, perch/usiamo per la venuta del regno di #io quei mezzi che il Signore scart< come tentazioni+ ilsuccesso, la pu!!licit, l1efficienza e la grandezza&'es - la grandezza di #io che per noi si - fatto piccolo fino alla morte di croce& Propriocos - diventato il grande al!ero dove tutti possono trovare accoglienza& 3l discepolo deverispecchiare il suo spirito di piccolezza e di servizio& .uesto vince il male del mondo, che -desiderio di grandezza e di potere&hi ama si fa piccolo per lasciare posto all1amato; il suo io scompare per diventare puraaccoglienza dell1altro& Per questo la piccolezza - il segno della grandezza di #io (cf& Lc6,$6)&«Annunciava loro la parola secondo quello che potevano intendere" (v& ::)& 21 un trattoimportante della pedagogia di 'es+ progressivit, adattamento alle persone e ai loro ritmidi crescita&

 Anche noi, a imitazione di 'es, do!!iamo incarnarci nella situazione di chi non capisce onon riesce a convertirsi rapidamente e a reggersi costantemente in piedi, ricordandoci cheun tempo eravamo anche noi nelle medesime condizioni e forse lo siamo ancora&

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L1evangelizzatore deve agire come 'es& 2gli vuole la conversione di tutti+ il suoatteggiamento - dettato dalla misericordia e dalla compassione& 2gli si rivolge a tutti, !uonie cattivi, disposti e indisposti (ricordiamo i quattro tipi di terreno della para!olaG) perch/vuole che tutti siano salvati&

!) In #el medesimo giorno, verso sera, disse loro: -8assiamo all4altra riva0. !+ E lasciata la folla, lo

 presero con s;, cos5 com4era, nella (arca. C4erano anc$e altre (arc$e con l#i.!

el frattempo si sollev' #na gran tempesta di vento e gettava le onde nella (arca, tanto c$e ormai era piena. !/ Egli se ne stava a poppa, s#l c#scino, e dormiva. *llora lo svegliarono e gli dissero: -?aestro, nont4importa c$e moriamo<0. ! Destatosi, sgrid' il vento e disse al mare: -6aci, calmati=0. Il ventocess' e vi f# grande (onaccia. &3 8oi disse loro: -8erc$; siete cos5 pa#rosi< on avete ancorafede<0. &1 E f#rono presi da grande timore e si dicevano l4#n l4altro: -C$i è d#n#e cost#i, al #aleanc$e il vento e il mare o((ediscono<0.

3l linguaggio vivo di questo racconto - come la sequenza di un film che coinvolge il lettorenell1evento& Pare incredi!ile che un passeggero se ne stia dormendo tranquillo duranteuna simile !urrasca&3l racconto richiama il Li!ro di 'iona+ «3l Signore scaten< sul mare un forte vento e nevenne in mare una tempesta tale che la nave stava per sfasciarsi& 3 marinai impauritiinvocavano ciascuno il proprio dio e gettavano in mare quanto avevano sulla nave per alleggerirla& 3ntanto 'iona, sceso nel luogo pi riposto della nave, si era coricato e dormivaprofondamente& 'li si avvicin< il capo dell1equipaggio e gli disse+ «he cos1hai cosaddormentato0 Alzati, invoca il tuo #ioG @orse #io si dar pensiero di noi e non periremo"('n $,?94)&'iona si dichiar< peccatore e si fece gettare in mare, e il mare plac< la sua furia& 'es - ilSanto di #io che domina il mare con la propria potenza divina&Per comprendere la potenza dimostrata da 'es in questa occasione, !isogna intenderlacome un esorcismo della !urrasca, e le parole con cui egli comanda al mare come una

espulsione di demoni& 3l potere di 'es sul vento e sul mare dimostra che egli domina lepotenze demoniache&'es sgrida il vento come faceva con gli spiriti immondi (cf& *c $,65; :,$6)& on la stessaingiunzione fa tacere il mare che contiene una moltitudine di demoni che ostacolano contutte le loro energie l1andata di 'es verso i territori pagani dove essi hanno il loro quartier generale&L1uomo !i!lico considera il mare come il luogo dove si raccolgono le forze del male chesolo #io pu< dominare& 3 salmi, in particolare, contengono allusioni alla lotta vittoriosa di#io contro il mostro marino del caos primitivo (cf& Sal %C,$89$$; C:,:9?; $8?,65964),contro le acque del mare dei 'iunchi o del fiume 'iordano (cf& Sal 7?,$?9$5; 77,$796$;7%,$:) o, pi semplicemente, contro i flutti che si accaniscono contro i naviganti (cf& Sal

$87,6:9:8)& L1azione di 'es, come quella di #io, - istantanea ed efficace&3 discepoli hanno paura di andare a fondo con risto, non hanno fede in lui& 3l !attesimo -andare a fondo con risto+ essere associati a lui nella sua morte e risurrezione& .uestoracconto - un1esercitazione !attesimale per vedere se la Parola ha prodotto il suo frutto,cio- la fiducia di a!!andonare la nostra vita nelle mani di 'es che - morto e risorto&Lo stesso giorno delle para!ole, i discepoli falliscono l1esame& *a l1esperimento non -inutile+ li sveglia e suscita in loro la domanda+ «hi - dunque costui, al quale anche ilvento e il mare o!!ediscono0"& 2 questa - la domanda fondamentale del vangelo&3l discepolo - colui che, dopo aver ascoltato la Parola, si affida a 'es che dorme, e sullaparola del Signore, accetta di andare a fondo (morire con risto) nella speranza9certezzadi emergere con lui a vita nuova (risorgere con risto)& «erta - questa parola+ se

moriamo con lui, vivremo anche con lui" (6Tim 6,$$)& L1alternativa a questa proposta diristo non - stare a galla, ma andare a fondo senza di lui&

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La fede consiste nel non temere di andare a fondo con 'es e accettare di dormire con luiche dorme per stare con noi& 21 affidare la nostra vita, la nostra morte e le nostre paure alSignore della vita, che si prende cura di noi proprio con il suo sonno (la sua morte cheopera la salvezza)& Anche il particolare che descrive 'es che dorme sulla poppa della !arca non -secondario& La poppa - la parte della !arca che va a fondo per prima& 'es ci precede nel

naufragio della morte e nel risveglio della risurrezione, per esorcizzare le nostre paure esuscitare in noi una fede fiduciosa e fattiva&

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Capitolo "

1 Intanto gi#nsero all4altra riva del mare, nella regione dei Gerasèni. 2 Come scese dalla (arca, gli venne incontro dai sepolcri #n #omo possed#to da #no spirito immondo. ! Egli aveva la s#a dimoranei sepolcri e ness#no più ri#sciva a tenerlo legato neanc$e con catene, & perc$; più volte erastato legato con ceppi e catene, ma aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi, eness#no più ri#sciva a domarlo. ) Contin#amente, notte e giorno, tra i sepolcri e s#i monti, gridavae si perc#oteva con pietre. + "isto Gesù da lontano, accorse, gli si gett' ai piedi, e #rlando a granvoce disse: -C$e $ai t# in com#ne con me, Gesù, Figlio del Dio altissimo< 6i scongi#ro, in nomedi Dio, non tormentarmi=0.  / Gli diceva infatti: -Esci, spirito immondo, da #est4#omo=0. E gli domand': -Come ti c$iami<0. -?i c$iamo egione, gli rispose, perc$; siamo in molti0. 13 E presea scongi#rarlo con insistenza perc$; non lo cacciasse f#ori da #ella regione.11 Ara c4era l, s#l monte, #n n#meroso (ranco di porci al pascolo. 12 E gli spiriti lo scongi#rarono:-?andaci da #ei porci, perc$; entriamo in essi0. 1! Glielo permise. E gli spiriti immondi #scironoed entrarono nei porci e il (ranco si precipit' dal (#rrone nel mare7 erano circa d#emila eaffogarono #no dopo l4altro nel mare. 1& I mandriani allora f#ggirono, portarono la notizia in citt enella campagna e la gente si mosse a vedere c$e cosa fosse accad#to.1) Gi#nti c$e f#rono da Gesù, videro l4indemoniato sed#to, vestito e sano di mente, l#i c$e era stato

 possed#to dalla egione, ed e((ero pa#ra.1+

#elli c$e avevano visto t#tto, spiegarono loro c$ecosa era accad#to all4indemoniato e il fatto dei porci. 1 Ed essi si misero a pregarlo di andarsenedal loro territorio. 1/ ?entre risaliva nella (arca, col#i c$e era stato indemoniato lo pregava di  permettergli di stare con l#i. 1 on glielo permise, ma gli disse: -"a4 nella t#a casa, dai t#oi,ann#nzia loro ci' c$e il %ignore ti $a fatto e la misericordia c$e ti $a #sato0. 23 Egli se ne and' e si mise a proclamare per la Decpoli ci' c$e Gesù gli aveva fatto, e t#tti ne erano meravigliati.

 A!!iamo gi conosciuto la potenza di 'es contro i demoni (cf& *c $,6$96%; $,:?; :,$$9$6)& *a qui c1- qualcosa di nuovo+ siamo nel territorio della #ecapoli (che significa diecicitt), in terra pagana, dove il potere di satana ha maggiore solidit&Segno concreto della terra pagana - quel numeroso !ranco di porci al pascolo sul monte(luogo riservato al culto e alla preghiera)& 3l porco - animale immondo, a!orrito dagli e!rei,e che pu< trovarsi solo in una terra immonda e pagana&Nell1indemoniato geraseno prevale un istinto di morte+ odia la vita degli altri e danneggia lapropria, vive nei sepolcriK 3l demonio che tiene schiavo quest1uomo si chiama legione+una coalizione di demoni& om!attuti e vinti in terra d13sraele, essi avevano ripiegato interra pagana& Nella tempesta sul mare (*c ?,:59?$) avevano tentato di fermare l1avanzatavittoriosa del risto& 'es, superata la linea di s!arramento, attacca l1impero di satana alcuore, alla sede dello stato maggiore&.uesto indemoniato viene considerato come il rappresentante9tipo del paganesimo, e ci<alla luce di 3saia 45,$9?+ «*i feci ricercare da chi non mi interrogava, mi feci trovare da chinon mi cercava& #issi+ 2ccomi, a gente che non invocava il mio nome& Ho teso la mano

ogni giorno a un popolo ri!elle; essi andavano per una strada non !uona, seguendo i lorocapricci, un popolo che mi provocava sempre, con sfacciataggine& 2ssi sacrificavano neigiardini, offrivano incenso sui mattoni, a!itavano nei sepolcri, passavano la notte innascondigli, mangiavano carne suina e ci!i immondi nei loro piatti"&.uesto pagano ha un nome& 3n pieno testo greco, risponde con una parola latina+ legione&>icordiamo che la legione romana era formata da seimila uomini& .uesta parola evoca laguerra, la presenza e la dominazione romana, personificata da quei «porci" di legionari (ilverro era uno dei sim!oli della potenza imperiale raffigurato sulle insegne dell1esercitoromano)& 21 la demonizzazione dell1esercito romano&Per *arco che scrive il suo vangelo pro!a!ilmente a >oma, capitale dell1impero di satana,in piena persecuzione di Nerone, questo !rano potre!!e voler dire ai cristiani+ risto

!utter a mare questa legione di porci indemoniati (i persecutori) e li!erer la terra dalpotere oppressivo dell1impero romano, che - una manifestazione del potere di satana& Aconferma di questa visione della storia si legga Ap $:968&

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3l !rano di porci che precipita in mare - certamente una scena sconvolgente per l1"uomoeconomico" di tutti i tempi& 3l Signore sta li!erando la terra dal male e dal maligno, equesta li!erazione - motivo di gioia, ma questa gioia ha un prezzo salato+ la perdita diduemila porci& 2 i geraseni non se la sentono di pagare prezzi cos alti&Sar anche un grande li!eratore questo 'es, ma presenta delle parcelle troppo esose&*eglio allora sopportare rassegnati la schiavit di satana e godere indistur!ati la propria

ricchezza e le proprie «porcherie"& 2 la loro stessa preghiera suona assurda esconcertante+ «Si misero a pregarlo di andarsene dal loro territorio" (v& $7)&'li uomini parlano tanto di li!ert e di li!erazione, ma la rifiutano appena si accorgono chec1- un prezzo da pagare& Al desiderio dell1indemoniato guarito di stare con 'es, il Signore risponde inviandolo inmissione& 2gli - diventato apostolo perch/ - in grado di raccontare ci< che il Signore gli hafatto& 3l vangelo - la !uona notizia di quanto 'es ha fatto per noi& L1evangelizzazione non- tanto un1esposizione di dottrina o di idee, ma un racconto di fatti, una narrazione diquanto il Signore ha operato per noi&ome 'es inizi< a proclamare il vangelo nella 'alilea (*c $,$?), cos questoindemoniato guarito lo proclama nella #ecapoli& 21 l1inizio della missione ai pagani&

21 Essendo passato di n#ovo Gesù all4altra riva, gli si rad#n' attorno molta folla, ed egli stava l#ngoil mare. 22 %i rec' da l#i #no dei capi della sinagoga, di nome Giiro, il #ale, ved#tolo, gli si gett'ai piedi 2! e lo pregava con insistenza: -a mia figlioletta è agli estremi7 vieni a imporle le mani  perc$; sia g#arita e viva0. 2& Gesù and' con l#i. ?olta folla lo seg#iva e gli si stringeva intorno.2) Ar #na donna, c$e da dodici anni era affetta da emorragia 2+ e aveva molto sofferto per opera di molti medici, spendendo t#tti i s#oi averi senza ness#n vantaggio, anzi peggiorando, 2 #dito parlare di Gesù, venne tra la folla, alle s#e spalle, e gli tocc' il mantello. Diceva infatti: 2/ -%eri#scir' anc$e solo a toccare il s#o mantello, sar' g#arita0. 2 E s#(ito le si ferm' il fl#sso di sang#e, e sent5 nel s#o corpo c$e era stata g#arita da #el male.!3 ?a s#(ito Gesù, avvertita la potenza c$e era #scita da l#i, si volt' alla folla dicendo: -C$i mi $atoccato il mantello<0. !1 I discepoli gli dissero: -6# vedi la folla c$e ti si stringe attorno e dici: C$i mi $a toccato<0. !2 Egli intanto g#ardava intorno, per vedere colei c$e aveva fatto #esto. !! E ladonna impa#rita e tremante, sapendo ci' c$e le era accad#to, venne, gli si gett' davanti e gli disse t#tta la verit. !& Gesù rispose: -Figlia, la t#a fede ti $a salvata. "a4 in pace e sii g#arita dal t#o male0.!) ?entre ancora parlava, dalla casa del capo della sinagoga vennero a dirgli: -6#a figlia è morta.8erc$; dist#r(i ancora il ?aestro<0. !+ ?a Gesù, #dito #anto dicevano, disse al capo dellasinagoga: -on temere, contin#a solo ad aver fede=0. ! E non permise a ness#no di seg#irlof#orc$; a 8ietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo.   !/ Gi#nsero alla casa del capo dellasinagoga ed egli vide tram(#sto e gente c$e piangeva e #rlava.  ! Entrato, disse loro: -8erc$; fatetanto strepito e piangete< a (am(ina non è morta, ma dorme0. &3 Ed essi lo deridevano. ?a egli,cacciati t#tti f#ori, prese con s; il padre e la madre della fanci#lla e #elli c$e erano con l#i, ed 

entr' dove era la (am(ina.&1

8resa la mano della (am(ina, le disse: -6alit #m0, c$e significa:-Fanci#lla, io ti dico, alzati=0. &2 %#(ito la fanci#lla si alz' e si mise a camminare7 aveva dodici anni.Essi f#rono presi da grande st#pore. &! Gesù raccomand' loro con insistenza c$e ness#no venissea saperlo e ordin' di darle da mangiare.

.uesto accorrere di popolo - un tratto permanente nella narrativa di *arco (cf& :,79%; ?,$)&Per primo si avvicina a lui 'iairo (nome che significa #io illumina o #io risuscita) e loprega di salvare la sua figlioletta&L1imposizione delle mani era un gesto usato fin dall1antichit per indicare la guarigionedegli infermi, perch/ si pensava che servisse a comunicare al malato una forza vivificante& A questo scopo si chiamavano al letto degli infermi persone anziane o religiose (cf& 'c

5,$?)&La donna affetta da emorragia, nella sua fede semplice, - un esempio di come 'es sirivolge a chi mostra in lui una fiducia infantile+ egli la guarisce e la orienta verso quella

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fede completa alla quale - promessa la salvezza eterna& 2gli le d conforto e fiducia,assicurandole una guarigione sta!ile con parole che testimoniano la !ont di #io e la suavolont di salvezza& A coloro che lo toccano con fede, 'es dona sempre guarigione esalvezza&La nuova scena viene introdotta dalla notizia che in questo frattempo la figlia di 'iairo -morta& 'es non ha paura della morte e non retrocede di fronte ad essa& 2gli ascolta la

notizia e incoraggia il padre+ «Non temere, continua solo ad avere fedeG" (v& :4)& Anchequi si prosegue sul tema della fede+ una fede genuina non si arrende nemmeno di fronte alpotere della morte&Per comprendere la scena svoltasi nella casa di 'iairo, - importante notare come 'esvoglia evitare di mettersi in mostra e tenere lontana una fede che si !asa solo sui miracolicome tali& 2gli prende tuttavia con s/ un gruppetto di testimoni qualificati, ossia i trediscepoli che in seguito saranno presenti alla sua trasfigurazione (C,6) e alla sua angosciamortale nel 'etsemani ($?,::9:?)& #opo la risurrezione (cf& C,C), essi potranno narrarequeste cose, e allora anche la risurrezione della figlia di 'iairo apparir sotto una nuovaluce&L1allontanamento delle lamentatrici e dei flautisti non ha solo il significato di permettergli di

compiere il miracolo nel silenzio e nel nascondimento& 'es sa che cosa sta per accadere; perci< i lamenti fune!ri sono fuori posto&Nella stessa direzione - orientata la frase enigmatica+ «La !am!ina non - morta, madorme" (v& :C)& La !am!ina era morta, ma alla luce della fede, la morte - solamente unsonno, dal quale siamo risvegliati dalla potenza di #io&La hiesa ha conservato l1espressione antica quando chiama i defunti coloro che «si sonoaddormentati" nel Signore, alimentando cos continuamente la sua speranza nella futurarisurrezione dei morti&3l «risveglio" della figlia di 'iairo per< non - ancora la risurrezione definitiva, ma un ritornoalla vita terrena e un prolungamento di essa&.uesto !rano ci presenta due miracoli intrecciati+ la guarigione della donna affetta daemorragia e la risurrezione della figlia di 'iairo& .uesti due miracoli hanno in s/ unasomiglianza in crescendo& L1emorragia - una perdita di sangue e, quindi, una perdita divita+ «La vita di ogni essere vivente - il suo sangue" (Lv $7,$?)&'uarendo la donna affetta da perdita di sangue, 'es si rivela come colui che ferma laperdita graduale della vita; con la risurrezione della figlia di 'iairo, si manifesta come coluiche ridona la vita totalmente perduta&La risurrezione della figlia di 'iairo - il culmine di questa prima parte del vangelo& #i tutti ilimiti a cui l1uomo - sottomesso, la morte - quello che ha l1aspetto pauroso delladefinitivit& ontro la malattia si pu< com!attere e vincere; contro le disgrazie si pu<sempre tentare qualcosa, ricostruirsi una vita dopo il fallimento, e si - soliti dire+ «@inch/

c1- vita, c1- speranzaG"& *a di fronte alla morte si constata+ «A tutto c1- rimedio, fuorch/alla morteG"&2 questa - proprio la convinzione che sta dietro al nostro racconto+ «Tua figlia - morta&Perch/ distur!i ancora il *aestro0" (v& :5)& 3n altre parole+ ormai - troppo tardi; contro lamorte non c1- rimedio& #i fronte alla morte, l1impotenza umana - totale& Avere fede vuol dire costruire la propria speranza su un Altro pi forte della morte& #alpunto di vista umano, la vita - provvisoria e la morte - definitiva& #al punto di vistacristiano, la morte - provvisoria (come il sonno+ cf& *c 5,:C; 'v $$,$$) e la vita - definitivaed eterna&La conversione che 'es ci ha chiesto fin dall1inizio del vangelo (cf& *c $,5) comprendeanche, e soprattutto, questo cam!iamento di ottica e di valutazione riguardo alla vita e alla

morte&

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Capitolo #

1 8artito #indi di l, and' nella s#a patria e i discepoli lo seg#irono. 2 "en#to il sa(ato, incominci'a insegnare nella sinagoga. E molti ascoltandolo rimanevano st#piti e dicevano: -Donde gli vengono #este cose< E c$e sapienza è mai #esta c$e gli è stata data< E #esti prodigi compi#ti dalle s#e mani< ! on è cost#i il carpentiere, il figlio di ?aria, il fratello di Giacomo, di Ioses, di Gi#da e di %imone< E le s#e sorelle non stanno #i da noi<0. E si scandalizzavano di l#i. & ?aGesù disse loro: ->n profeta non è disprezzato c$e nella s#a patria, tra i s#oi parenti e in casas#a0. ) E non vi potè operare ness#n prodigio, ma solo impose le mani a poc$i ammalati e li g#ar5.+ E si meravigliava della loro incred#lit.

La visita di 'es nella sua patria - un avvenimento penoso che riprende il tema dellamancanza di fede del popolo e!raico gi sottolineata nell1insegnamento delle para!ole enella discussione su =eelze!l&3 parenti di 'es prima (cf& *c :,6$&:$9:6), e la gente di Nazaret poi, tentano diimpadronirsi di lui per impedirgli di illudersi e di nuocere agli altri, ma egli non accetta dilasciarsi circoscrivere entro i legami naturali& Drmai i legami umani si definiscono inrapporto a lui e non viceversa+ i «suoi" sono coloro che vivono con lui, ascoltano la suavoce e fanno la volont del Padre&'li a!itanti del suo paese credono di conoscere 'es meglio di chiunque altro& L1hannovisto crescere ed esercitare il suo mestiere& 3ncontrano ogni giorno sua madre e i mem!ridella sua famiglia di cui conoscono nomi, vita e miracoli& #i fronte a lui si sentono tur!ati,im!arazzati, irritati& >ifiutano di lasciar mettere in discussione il loro piccolo mondo e lavalutazione che si erano fatta sulla sua persona& Si fa fatica a cam!iare parere e aricredersi+ - pi facile e s!rigativo cancellare una persona dalla nostra vita che l1immagineo il giudizio che ci siamo fatto di lei& 'li a!itanti di Nazaret non sanno aprirsi al 'es reale,perch/ restano capar!iamente attaccati al ritratto che si erano fatto di lui&L1episodio va al di l del rifiuto di un piccolo paese della 'alilea+ prefigura il rifiuto

dell1intero 3sraele (cfr 'v $,$$)& he un profeta sia rifiutato dal suo popolo non - unanovit+ c1- perfino un prover!io che lo dice& 21 un prover!io nato da una lunga esperienzache ha accompagnato tutta la storia d13sraele, che trova la sua pi clamorosadimostrazione nella storia del @iglio di #io e che continuer a ripetersi puntualmente nellastoria successiva&#io - dalla parte dei profeti, eppure i profeti sono sempre rifiutati; gli uomini di #io, i giusti,sono sistematicamente tolti di mezzo, salvo poi costruire loro sepolcri e monumenti tardivi(cf& Lc $$,?79?%)&«2 non vi pot/ operare nessun prodigio, ma solo impose le mani a pochi ammalati e liguar" (v& 5)& 3 miracoli di 'es sono una risposta alla sincerit dell1uomo che cerca laverit; non sono il tentativo di forzare, in ogni modo, il cuore dell1uomo& #iversamente dagli

uomini, #io non usa la violenza per imporre i propri diritti& 2 neppure fa miracoli per permettere agli uomini di esimersi dal rischio e dalla fatica del credere& Anche a Nazaret 'es ha cercato i malati e i poveri; essi sono il !uon terreno arato dallasofferenza e irrigato dalle lacrime+ il seme della Parola viene accolto da loro e producefrutto& Nella sua citt purtroppo il !ilancio - deludente, ma non fallimentare& A Nazaret tutti si sono scandalizzati di 'es& Tutti gli uomini inciampano e cadono davantialla grandezza dell1amore di un #io che si fa piccolo e insignificante& Tutti rifiutano un #iola cui sapienza - la follia e l1impotenza dell1amore& Noi lo pensiamo e lo vogliamo diverso&La nostra mancanza di fede - cos incredi!ile che il Signore stesso se ne meraviglia&3n 'es ci troviamo davanti allo scandalo di un #io fatto carne, che sottost alla leggedella fatica umana e del !isogno, del lavoro e del ci!o, della veglia e del sonno, della vita e

della morte& Lo vorremmo diverso& i piacere!!e condividere le sue caratteristiche divine,ma non ci piace che egli condivida le nostre prerogative umane, delle quali volentierifaremmo a meno&

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3l cristiano e la hiesa devono sempre misurarsi sulla carne di 'es, venduta per trentasicli, il prezzo di un asino o di uno schiavo&La prima eresia 9 - e sar sempre la primaG 9 non consistette nel negare la divinit diristo, ma nel minimizzare e trascurare l1umanit di 'es che nella sua de!olezza estoltezza crocifissa - la salvezza per tutti& 3l cardine della salvezza - la carne crocifissa erisorta di risto&

 *llora c$iam' i Dodici, ed incominci' a mandarli a d#e a d#e e diede loro potere s#gli spiriti immondi. / E ordin' loro c$e, oltre al (astone, non prendessero n#lla per il viaggio: n; pane, n;(isaccia, n; denaro nella (orsa7 ma, calzati solo i sandali, non indossassero d#e t#nic$e. 13 E diceva loro: -Entrati in #na casa, rimanetevi fino a c$e ve ne andiate da #el l#ogo.   11 %e in#alc$e l#ogo non vi riceveranno e non vi ascolteranno, andandovene, sc#otete la polvere di sottoai vostri piedi, a testimonianza per loro0.  12 E partiti, predicavano c$e la gente si convertisse,   1!

scacciavano molti dem'ni, #ngevano di olio molti infermi e li g#arivano.

3 #odici erano stati scelti da 'es perch/ «stessero con lui e anche per mandarli apredicare e perch/ avessero il potere di scacciare i demoni" (*c :,$?9$5)& Nei capitoliprecedenti li a!!iamo visti stare con lui, ascoltare e imparare, ora *arco ci mostra laseconda dimensione del discepolo, quella missionaria& Per descrivere la missione degliapostoli, *arco usa le medesime parole con cui ha descritto la missione di 'es+predicavano la conversione, guarivano i malati e scacciavano i demoni&L1invio dei discepoli avviene «a due a due", sia in riferimento alla duplice testimonianza(#t $7,4; $C,$5; Nm :5,?8), sia secondo il consiglio del saggio .oelet (?,C9$6) adottatopoi anche dalla comunit cristiana di 'erusalemme (At $:, 6)&'li ordini che 'es d ai suoi inviati riguardano, anzitutto, la povert e la rinuncia+ senzaalcun aiuto umano, i discepoli hanno come appoggio solo la fede in colui che li manda&.ueste parole condannano il trionfalismo e la ricchezza e impongono la povert e ladiscrezione& L1apostolo non deve usare i mezzi del mondo (denaro, potere e forza) per 

conquistare l1adesione dei suoi ascoltatori& 3l vero apostolo non compera nessuno e non silascia comperare da nessuno+ forse sar venduto a poco prezzo come il suo *aestro (*c$?,$89$$)&La povert - una condizione indispensa!ile per la missione+ i missionari devono essere«truppe leggere"& .uesta povert - fede, li!ert e leggerezza& En discepolo appesantitodai !agagli diventa sedentario, conservatore, incapace di cogliere la novit di #io,a!ilissimo nel trovare mille ragioni di comodo& La povert - fede concreta di chi nonconfida in se stesso e nei propri mezzi, ma nell1assistenza e nella provvidenza di chi l1hamandato&L1annuncio del vangelo deve sempre essere in povert, perch/ proclama la croce che hasalvato il mondo& Pi che ci< che do!!iamo dire, 'es ci insegna ci< che do!!iamo

essere& i< che siamo grida pi forte di ci< che diciamo& @inch/ non siamo poveri, ognicosa che diamo o che diciamo non - dono, ma solo esercizio di potere sugli altri&'i nell1Antico Testamento, povert, piccolezza e impotenza sono i mezzi che #io sceglieper vincere (cf& $Sam 6,$9$8; 2s :,$$; ?,$8; 'dc 7,6)& 3nfatti «#io ha scelto ci< che nelmondo - stolto per confondere i sapienti, #io ha scelto ci< che nel mondo - de!ole per confondere i forti& #io ha scelto ci< che nel mondo - igno!ile e disprezzato e ci< che -nulla per ridurre al nulla le cose che sono, perch/ nessun uomo possa gloriarsi davanti a#io" ($or $,6796C)&.uesta lezione l1aveva imparata !ene Pietro, quando comp il primo miracolo& 2gli disseallo storpio+ «Non possiedo n/ argento n/ oro, ma quello che ho te lo do+ nel nome di'es risto, il Nazareno, cammina" (At :,4)& Se Pietro e 'iovanni avessero avuto argento

e oro, avre!!ero fatto un1opera !uona, forse avre!!ero fondato un istituto per portatori dihandicap, avre!!ero dato dei soldi, ma non avre!!ero pensato che dovevano dare 'es,il salvatore&

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La salvezza viene dalla croce, svuotamento che rivela #io& 'uai se la nostra potenza osapienza la vanifica+ «risto mi ha mandato a predicare il vangelo; non per< con undiscorso sapiente, perch/ non venga resa vana la croce di risto" ($or $,$7)&'es invia i suoi in povert, come il Padre aveva mandato lui in povert& 3 discepoli,mediante la missione, sono chiamati alla forma pi alta di vita cristiana+ sono pienamenteassociati al @iglio, che conoscendo l1amore del Padre, - spinto verso tutti i fratelli&

3 #odici possono annunciare agli altri la conversione mostrando di essere loro stessiconvertiti perch/ sono e vivono come 'es&3l vangelo parla anche della possi!ilit, tutt1altro che teorica, vista la sorte toccata a 'es,che i discepoli non siano accolti e ascoltati& 21 una sofferenza che il discepolo deveaffrontare senza perdersi d1animo& A lui - stato affidato un compito, non garantito ilsuccesso&Sulla attivit dei #odici, *arco non d alcuna indicazione di tempo e di luogo; gli !astasegnalare che essi realizzano esattamente ci< che aveva detto e fatto il *aestro+proclamare la conversione e operare esorcismi e guarigioni&

1& Il re Erode sent5 parlare di Gesù, poic$; intanto il s#o nome era diventato famoso. %i diceva:

-Giovanni il @attista è ris#scitato dai morti e per #esto il potere dei miracoli opera in l#i0. 1)  *ltri invece dicevano: -E4 Elia07 altri dicevano ancora: -E4 #n profeta, come #no dei profeti0. 1+   ?aErode, al sentirne parlare, diceva: -#el Giovanni c$e io $o fatto decapitare è ris#scitato=0.1  Erode infatti aveva fatto arrestare Giovanni e lo aveva messo in prigione a ca#sa di Erod5ade,moglie di s#o fratello Filippo, c$e egli aveva sposata. 1/  Giovanni diceva a Erode: -on ti è lecitotenere la moglie di t#o fratello0. 1 8er #esto Erod5ade gli portava rancore e avre((e vol#to farlo#ccidere, ma non poteva, 23  perc$; Erode temeva Giovanni, sapendolo gi#sto e santo, e vigilavas# di l#i7 e anc$e se nell4ascoltarlo restava molto perplesso, t#ttavia lo ascoltava volentieri.21 "enne per' il giorno propizio, #ando Erode per il s#o compleanno fece #n (anc$etto per i grandi della s#a corte, gli #fficiali e i nota(ili della Galilea. 22  Entrata la figlia della stessa Erod5ade,danz' e piac#e a Erode e ai commensali. *llora il re disse alla ragazza: -C$iedimi #ello c$ev#oi e io te lo dar'0. 2! E le fece #esto gi#ramento: -#alsiasi cosa mi c$iederai, te la dar', fosse

anc$e la met del mio regno0. 2& a ragazza #sc5 e disse alla madre: -C$e cosa devo c$iedere<0.#ella rispose: -a testa di Giovanni il @attista0. 2)  Ed entrata di corsa dal re fece la ric$iestadicendo: -"oglio c$e t# mi dia s#(ito s# #n vassoio la testa di Giovanni il @attista0. 2+  Il re divennetriste7 t#ttavia, a motivo del gi#ramento e dei commensali, non volle opporle #n rifi#to. 2  %#(ito il re mand' #na g#ardia con l4ordine c$e gli fosse portata la testa. 2/  a g#ardia and', lo decapit' in prigione e port' la testa s# #n vassoio, la diede alla ragazza e la ragazza la diede a s#a madre. 2 I discepoli di Giovanni, sap#ta la cosa, vennero, ne presero il cadavere e lo posero in #n sepolcro.

3 discepoli sono partiti e la scena - vuota& *arco la riempie con due !rani che servonod1intermezzo+ l1opinione di 2rode su 'es e l1assassinio di 'iovanni =attista& .uestoepisodio, collocato tra l1invio in missione dei discepoli e il loro ritorno, acquista un

significato preciso+ - un segno premonitore dell1opposizione e del martirio riservati a 'ese ai suoi discepoli&.uesto !rano del vangelo ci d la versione «religiosa" della morte del =attista& @lavio'iuseppe ci d quella «politica"& Leggiamo in Antichit giudaiche $%,$$C+ «2rode,temendo che egli con la sua grande influenza potesse spingere i sudditi alla ri!ellione(sem!rando in effetti disposti a fare qualsiasi cosa che egli suggerisse loro), pens< cheera meglio toglierlo di mezzo prima che sorgesse qualche complicazione per causa sua,anzich/ rischiare di non potere poi affrontare la situazione& 2 cos, per questo sospetto di2rode, egli fu fatto prigioniero, inviato nella fortezza di *acheronte e qui decapitato"&.uando i profeti mettono il dito sulla piaga e arrivano al nocciolo della questione, vengonotolti di mezzo senza scrupoli& La testa di 'iovanni =attista su un vassoio, nel pieno

svolgimento di un !anchetto, pu< sem!rare una «portata" insolita& A pensarci !ene, non -poi un «piatto" tanto raro+ quante decapitazioni durante pranzi, ceneKG

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.uesto !rano, posto dopo l1invio in missione dei #odici, indica il destino del missionario,del testimone di risto& 3n greco, testimone si dice «martire"&La morte di 'iovanni prelude la morte di 'es e di quanti saranno inviati& i< pu<sem!rare poco confortante, ma l1uomo deve comunque morire& La differenza della morteper cause naturali e martirio sta nel fatto che la prima - la fine, il secondo - il fine dellavita& 3l martire infatti testimonia fin dentro ed oltre la morte, l1amore che sta a principio della

vita&3l !anchetto di 2rode nel suo palazzo fa da contrappunto a quello im!andito da 'es neldeserto, descritto immediatamente di seguito (*c 4,:89??)& 3l primo ricorda una nascitafesteggiata con una morte; il secondo prefigura il memoriale della morte del Signore,festeggiato come dono della vita&'li ingredienti del !anchetto di 2rode sono ricchezza, potere, orgoglio, falso puntod1onore, lussuria, intrigo, rancore e ingiustizia e, infine, il maca!ro piatto di una testamozzata& La storia mondana non - altro che una variazione, monotona fino alla nausea, diqueste vivande velenose&3l !anchetto di 'es invece ha la semplice fragranza del pane, dell1amore che si dona egermina in condivisione e fraternit&

!3 Gli apostoli si ri#nirono attorno a Gesù e gli riferirono t#tto #ello c$e avevano fatto e insegnato.!1 Ed egli disse loro: -"enite in disparte, in #n l#ogo solitario, e riposatevi #n po40. Era infatti moltala folla c$e andava e veniva e non avevano più neanc$e il tempo di mangiare. !2 *llora partironos#lla (arca verso #n l#ogo solitario, in disparte.!! ?olti per' li videro partire e capirono, e da t#tte le citt cominciarono ad accorrere l a piedi e li  precedettero. !& %(arcando, vide molta folla e si commosse per loro, perc$; erano come pecoresenza pastore, e si mise a insegnare loro molte cose. !) Essendosi ormai fatto tardi, gli si avvicinarono i discepoli dicendo: -#esto l#ogo è solitario ed è ormai tardi7 !+ congedali perci', inmodo c$e, andando per le campagne e i villaggi vicini, possano comprarsi da mangiare0. ! ?aegli rispose: -"oi stessi date loro da mangiare0.. Gli dissero: -Do((iamo andar noi a comprared#ecento denari di pane e dare loro da mangiare<0. !/ ?a egli replic' loro: -#anti pani avete< *ndate a vedere0. E accertatisi, riferirono: -Cin#e pani e d#e pesci0. ! *llora ordin' loro di farli mettere t#tti a sedere, a gr#ppi, s#ll4er(a verde. &3 E sedettero t#tti a gr#ppi e gr#ppetti di cento e di cin#anta.  &1 8resi i cin#e pani e i d#e pesci, lev' gli occ$i al cielo, pron#nzi' la (enedizione,spezz' i pani e li dava ai discepoli perc$; li distri(#issero7 e divise i d#e pesci fra t#tti.   &2 6#tti mangiarono e si sfamarono,  &! e portarono via dodici ceste piene di pezzi di pane e anc$e dei  pesci. && #elli c$e avevano mangiato i pani erano cin#emila #omini.

'es non si fida dell1entusiasmo+ sa che svanisce di fronte alle prime difficolt (cf& *c?,$49$7) e che non - segno di fede& 21 la situazione che viene descritta in questo !rano& 3discepoli sono presi dall1entusiasmo e raccontano a 'es tutto quello che avevano fatto einsegnato&

3l risultato della loro missione - l sotto gli occhi di tutti, in quella gente che va e viene enon lascia pi loro neppure il tempo per mangiare& >isultato strepitoso& .uella gente li fasentire veramente «pescatori di uomini" (cf& *c $,7) realizzati&.uesto racconto mira a rispecchiare gi la futura immagine dell1attivit missionaria dellahiesa+ fare e insegnare come 'es&#opo le guarigioni descritte nel primo capitolo di questo vangelo, 'es si era ritirato in unluogo deserto a pregare ($,:5) e alla provocante espressione+ «Tutti ti cercano" ($,:7)aveva risposto con un atteggiamento, umanamente parlando, poco intelligente+«Andiamocene altroveG" ($,:%)&'es non sfrutta mai le occasioni favorevoli della popolarit e dell1entusiasmo viscerale+ civuol !en altro per recidere alla radice il peccato del mondo e per immettere la novit di #ioin un1umanit cos malandata&3n questo !rano, l1entusiasmo della folla - per i discepoli oltre che per 'es& 3n questacornice, la parola di 'es+ «enite in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un po1" (v&

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:$) acquista il suo giusto valore& 'es li vuole sfe!!rare (cfr Lc $8,$7968)& L1entusiasmo -pericoloso+ per la folla e per i discepoli&L1insegnamento - chiaro+ se vogliamo evitare i pericoli della popolarit, non do!!iamolasciarci travolgere dall1entusiasmo viscerale e acritico che fa perdere il senso del limite ed i fumi alla testa& L1antidoto - la solitudine e la preghiera&'es ha piet della folla perch/ - disorganizzata& Non c1- nessuno che si occupi di essa

ed - a!!andonata a se stessa+ non forma un popolo ma un1accozzaglia& La piet di 'essi traduce in insegnamento& Nel vangelo di *arco, quando 'es si trova con la folla, sipu< stare certi che non perder l1occasione per istruirla& 3l seguito del vangelo ri!adir, conmaggiore forza, questa costante di 'es+ «La folla accorse di nuovo a lui e di nuovo eglil1ammaestrava, come era solito fare" (*c $8,$)&3l legame che *arco instaura tra insegnamento e formazione di un popolo non - artificiale&Siamo davanti a un gregge senza pastore, un gregge disperso+ solo la parola di 'es pu<radunare e riunire gli smarriti e i dispersi& 2 dopo la parola, il pane; parola e pane chesaziano la fame integrale delle folle+ come nelle nostre 2ucaristie&iene in mente l1inquietudine di *os-, ormai prossimo alla morte, quando chiese a #io diprovvedere alla sua successione dando un capo alla comunit radunata nel deserto (Nm

67,$59$7)& Anche 2zechiele confidava ai suoi ascoltatori la speranza che #io si sare!!epreso personalmente cura del proprio gregge procurandogli un !uon pasto e dandoglicome pastore un nuovo #avide per porre fine al suo errare (2z :?)& 3l salmo 6: avevaripreso questo tema del #io9pastore che offre al suo popolo il riposo per rinfrancarlo eapparecchiargli la mensa&3l riposo dei discepoli consiste nel !ere alla fonte della misericordia divina, incarnata in'es, e nel fare propria la tenerezza di #io per il suo popolo+ cos si impara a diventareapostoli& 'es li invita a fare propria la sua ansia per le folle+ ci< implica il preciso impegnodi istruirle e di nutrirle (4,:79?$) prima di concedersi il tempo per mangiare e riposarsi(4,:$)& Assumendo la sua missione di Pastore9*essia annunciato dai profeti (2s :?,6:965;:7,6?) e invocato dalla preghiera del popolo e!raico (Sal 7?,$; 77,6$; 7%,5695:&78976,%8,$), 'es comincia ad insegnare loro molte cose (v& :?)& *arco, che attri!uisce sempremolta importanza all1insegnamento di 'es, non ne specifica mai il contenuto, come sevolesse far capire che questo contenuto - la persona stessa di 'es&La prima moltiplicazione dei pani (vv& ::9:?) ha sicuramente l1intento di presentarci 'escome pastore d13sraele che, in luogo deserto, dona il pane al popolo della prima alleanza,agli e!rei& 3l racconto viene descritto sul modello del miracolo operato dal profeta 2liseo(6>e ?,?69??), mettendo per< in risalto il divario tra i due (venti pani per cento persone in6>e ?, cinque pani per cinquemila uomini in *arco), in modo che emerga la maggioregrandezza di 'es rispetto al profeta&

.uesta prima moltiplicazione, secondo *arco, avviene in terra d13sraele, sulla rivaoccidentale del lago& 3noltre, le cifre riportate sem!rano avere anche un significatosim!olico+ i cinque pani moltiplicati ricordano i cinque li!ri della Legge di cui 'es era*aestro; i dodici canestri avanzati appaiono come una destinazione del pane alle dodicitri! d13sraele, e la distri!uzione per gruppi, certamente, riguarda soltanto il popolo elettonell1ordine operato da *os- nel deserto (2s $%,6?964; #t $,$5)&Tutte queste particolarit indicano la prima moltiplicazione dei pani come azione destinataanzitutto ai giudei e come prefigurazione dell12ucaristia riservata prima ad essi, qualegaranzia del compimento delle promesse dell1Antico Testamento& Lo ricorder !en presto'es alla donna siro9fenicia+ «Lascia prima che si sfamino i figli" (*c 7,67)&.uesto !rano - iniziato svelando la sorgente del dono del Signore+ «vide molta folla e si

commosse per loro" (v& :?)& La compassione - l1essenza nascosta di #io, che lo porter adare la vita per noi&

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3l !anchetto che 'es im!andisce nel deserto - !en diverso da quello di 2rode nelpalazzo (*c 4,6$96C)& Partecipando alla mensa di risto, il discepolo passa dall1egoismoe dalla !rama dell1avere, del potere e dell1apparire, a una vita nuova nell1amore sotto ilsegno del dono e del servizio in umilt& 2ntra a far parte di un popolo nuovo che ha lecaratteristiche del pane che mangia& Perch/ l1uomo - ci< che mangia& 'es ha detto+ «himangia di me, vivr per me" ('v 4,57)&

&) Ardin' poi ai discepoli di salire s#lla (arca e precederlo s#ll4altra riva, verso @etsida, mentreegli avre((e licenziato la folla.   &+ *ppena li e((e congedati, sal5 s#l monte a pregare.  & "en#ta lasera, la (arca era in mezzo al mare ed egli solo a terra.  &/ "edendoli per' t#tti affaticati nel remare, poic$; avevano il vento contrario, gi verso l4#ltima parte della notte and' verso di lorocamminando s#l mare, e voleva oltrepassarli.  & Essi, vedendolo camminare s#l mare, pensarono:-E4 #n fantasma0, e cominciarono a gridare, )3 perc$; t#tti lo avevano visto ed erano rimasti t#r(ati. ?a egli s#(ito rivolse loro la parola e disse: -Coraggio, sono io, non temete=0.  )1 #indi sal5 con loro s#lla (arca e il vento cess'.. Ed erano enormemente st#piti in se stessi,  )2 perc$; nonavevano capito il fatto dei pani, essendo il loro c#ore ind#rito.

'es «costringe" i discepoli a lasciare la folla esaltata e a precederlo sull1altra riva& Losvezzamento - severo e il viaggio che li attende particolarmente faticoso& Nello stessotempo, 'es congeda la folla e sale sul monte a pregare&Nei momenti di euforia, 'es - solito fare il vuoto attorno a s/ e ai discepoli& Nellapreghiera offre al Padre, dal quale proviene ogni !ene, gli onori, la gloria e i ringraziamentiche la folla aveva rivolto a lui e ai discepoli&*a lo sguardo fisso in #io non distrae 'es dalle necessit degli uomini, anzi, gliele favedere pi distintamente&Nell1Antico Testamento, #io cammina sulle acque (Sal 77,68; '! C,%; :%,$4; Sir 6?,5; 3s?:,$4)& 2gli infatti domina i flutti e calma la loro violenza (Sal 45,%; 77,$7; %C,$8; C:,?;$87,6%9:8)&

L1apparizione di 'es ai discepoli li impaurisce e li fa gridare perch/ lo scam!iano per unfantasma& La parola che 'es rivolge loro+ «A!!iate fiducia& Sono io& Non temete" (v& 58)- un invito alla calma, che accompagna ogni rivelazione divina (2s $?,$:; 68,68; Sof :,$49$7), una rivelazione della sua divinit (2s :,?; #t :6,:C; 3s ?$,?; ?:,$8) e un aiuto asuperare la paura ('en $5,$; 's %,$; #n $8,$6&$C; T! $6,$7)&*arco conclude il racconto con un1espressione fortissima+ «2rano fuori di s/ del tuttoG" (v&5$)& Perch/0 «Perch/ non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito (v&56)& Se essi avessero penetrato il mistero della moltiplicazione miracolosa, avre!!eroriconosciuto colui che veniva camminando sulle acque del mare& 3l martellare dei miracolisulla loro intelligenza li rendeva ancora pi confusi e spaventati+ ne ritenevano gli elementiesterni, ma non riuscivano ancora a scendere nel loro significato pi profondo& 21 un

accecamento dello spirito& Ena cecit che non impedisce di vedere gli avvenimenti, ma dicapire la portata dei gesti compiuti da 'es, di penetrare il significato profondo di ci< chepassa sotto i loro occhi e, soprattutto di trarne le dovute conseguenze a riguardo dellapersona di 'es&#urezza di cuore significa, in definitiva, totale incapacit di percepire il profondo significatodella rivelazione che 'es fa di se stesso attraverso le para!ole e i miracoli& 3 #odici noncomprendono il mistero della sua persona, che traspare qui nel miracolo dei pani (cf& Lc6?,$:9:5)&.uesto !rano ci dice l1identit misteriosa del pane& 21 il Signore che appare ai suoi come il#io creatore e li!eratore, dominatore del caos e salvatore dall1a!isso& 2gli si manifestadicendo il nome rivelato a *os-+ «3o sono" (2s :,$?)&

L12ucaristia non - una semplice condivisione e fraternit, ma - il Signore che si donatotalmente a noi nel suo amore& *angiare l12ucaristia significa nutrirsi di risto e porsi

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reciprocamente al servizio dei fratelli& 3 discepoli sulla !arca sono in difficolt perch/ nonhanno capito questo (v& 56)&L12ucaristia - la forza del cammino della hiesa nella misura in cui la comunit cristianariconosce in essa il suo Signore morto e risorto&

)! Compi#ta la traversata, approdarono e presero terra a Genèsaret.  )& *ppena scesi dalla (arca, la

gente lo ricono((e,  ))

e accorrendo da t#tta #ella regione cominciarono a portargli s#i lett#cci #elli c$e stavano male, dov#n#e #divano c$e si trovasse. )+ E dov#n#e gi#ngeva, in villaggi ocitt o campagne, ponevano i malati nelle piazze e lo pregavano di potergli toccare almeno lafrangia del mantello7 e #anti lo toccavano g#arivano.

Le folle riconoscono 'es e gli portano i malati& 2gli salva tutti coloro che lo toccano&iene messa in evidenza sia l1avidit degli uomini nell1approfittare della potenza delguaritore, sia la compassione di 'es verso le «pecore senza pastore" (4,:?)&La gente lo cerca come salvatore del popolo e operatore di prodigi+ per ora non sem!rache germogli in essa una fede pi profonda& 3l lettore del vangelo deve convincersi che!isogna «toccare" 'es in un senso pi vero di quanto non a!!iano fatto i galilei; si deve

credere in lui come nel *essia promesso, che raduna il popolo di #io e che - veramente il@iglio di #io&*arco descrive 'es come un «uomo divino", dal quale emanano prodigiose virtrisanatrici& 2gli appare come soccorritore e medico dei poveri e degli infermi& *a dopo lamoltiplicazione dei pani e il camminare sulle acque (4,:5956), il lettore cristiano sa conmaggiore chiarezza che 'es - assai pi che un operatore di prodigi e un guaritore& 3l suopotere viene da #io e ha le radici nel mistero del tutto singolare di essere il @iglio di #io&

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Capitolo $

1 *llora si ri#nirono attorno a l#i i farisei e alc#ni degli scri(i ven#ti da Ger#salemme.  2 *vendo vistoc$e alc#ni dei s#oi discepoli prendevano ci(o con mani immonde, cioè non lavate B ! i farisei infatti e t#tti i Gi#dei non mangiano se non si sono lavate le mani fino al gomito, attenendosi allatradizione degli antic$i, & e tornando dal mercato non mangiano senza aver fatto le a(l#zioni, eosservano molte altre cose per tradizione, come lavat#re di (icc$ieri, stoviglie e oggetti di rame B ) 

#ei farisei e scri(i lo interrogarono: -8erc$; i t#oi discepoli non si comportano secondo latradizione degli antic$i, ma prendono ci(o con mani immonde<0. + Ed egli rispose loro: -@ene $a profetato Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto:#esto popolo mi onora con le la((ra,ma il s#o c#ore è lontano da me. Invano essi mi rendono c#lto,insegnando dottrine c$e sono precetti di #omini./ 6rasc#rando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli #omini0.  E aggi#ngeva:-%iete veramente a(ili nell4el#dere il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. 13 

?osè infatti disse: Anora t#o padre e t#a madre, e c$i maledice il padre e la madre sia messo amorte. 11 "oi invece dicendo: %e #no dic$iara al padre o alla madre: è or(n, cioè offerta sacra,

#ello c$e ti sare((e dov#to da me,12

non gli permettete più di fare n#lla per il padre e la madre,1!

ann#llando cos5 la parola di Dio con la tradizione c$e avete tramandato voi. E di cose simili ne fatemolte0.1& C$iamata di n#ovo la folla, diceva loro: -*scoltatemi t#tti e intendete (ene: 1) non c4è n#lla f#ori dell4#omo c$e, entrando in l#i, possa contaminarlo7 sono invece le cose c$e escono dall4#omo acontaminarlo0. 1+ .1 #ando entr' in #na casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono s#l significato di #ella para(ola. 1/ E disse loro: -%iete anc$e voi cos5 privi di intelletto< on capite c$e t#tto ci' c$e entranell4#omo dal di f#ori non p#' contaminarlo, 1 perc$; non gli entra nel c#ore ma nel ventre e va afinire nella fogna<0. Dic$iarava cos5 mondi t#tti gli alimenti. 23 #indi soggi#nse: -Ci' c$e escedall4#omo, #esto s5 contamina l4#omo. 21 Dal di dentro infatti, cioè dal c#ore degli #omini, esconole intenzioni cattive: fornicazioni, f#rti, omicidi, 22 ad#ltèri, c#pidigie, malvagit, inganno,

imp#dicizia, invidia, cal#nnia, s#per(ia, stoltezza. 2! 6#tte #este cose cattive vengono f#ori dal di dentro e contaminano l4#omo0.

.uesti primi versetti del capitolo 7 di *arco possono sem!rare a noi del 6888 questioniridicole e controversie definitivamente superate da un pezzo+ e in parte - vero, per fortunaG#o!!iamo per< cogliere almeno due affermazioni importanti e valide in tutti i tempi e sottotutti i cieli+$& omandamenti di #io e tradizioni degli uomini devono essere tenuti sempre distinti+ iprimi hanno valore perenne e universale e quindi sono immuta!ili; le seconde sonoprovvisorie e quindi possono, e spesso devono, essere cam!iate& #i conseguenza, ilcristiano, e pi in generale l1uomo onesto e intelligente, si rinnova in continuit ed -

disponi!ile alle riforme e al progresso;6& 'es rifiuta la distinzione giudaica fra puro e impuro, fra una sfera religiosa separata, incui #io - presente, e una sfera ordinaria, quotidiana, in cui #io - assente& Non ci si purificadalla vita quotidiana cercando #io altrove, fuori dalla vita di tutti i giorni, ma al contrario cisi deve purificare dal peccato che - dentro di noi& 'es contesta la distinzione ormairitenuta sicura e indiscuti!ile+ l1e!reo - puro e tutti gli altri sono impuri&La questione del puro e impuro ha avuto una grande importanza nei primi tempi delcristianesimo, soprattutto per la partecipazione alla stessa mensa tra giudei e pagani ('al6,$$9$7)& i ritorna alla mente la voce che Pietro sent nella visione di 3oppe+ «i< che #ioha purificato, tu non chiamarlo pi profano" (At $8,$5)&3 due casi specifici che questo !rano prende in considerazione sono l1occasione per giungere al nocciolo della questione che interessa 'es+ non - ci< che entra nell1uomoche lo contamina, ma quello che esce dal suo cuore& Dgnuno deve dare importanza allaconversione radicale del cuore&

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Per 'es il cuore dev1essere pulito, li!ero, retto& Si tratta di creare una situazione interioredegna di #io, perch/ - l che egli si rivela e a!ita& «=eati i puri di cuore perch/ vedranno#io" (*t 5,%)& L1autenticit della vita religiosa si misura dal cuore, cio- dalle scelte li!ereche escono dall1interno dell1uomo& La santit non consiste in fatti esterni e superficiali, manella purezza del cuore&itando il quarto comandamento, 'es dimostra di accettare la forza vincolante della

legge scritta di *os-, ma rifiuta le tradizioni asfissianti e cavillose che contraddicono aicomandamenti di #io pi che aiutare a capirli e ad osservarli meglio&i< che tiene lontano da #io le persone !uone sono le tradizioni religiose staccatedall1amore, che - la loro sorgente& L1uomo - sempre tradizionalista e a!itudinario& *a ilcristiano rompe con il passato perch/ vive una novit inaudita+ la memoria del corpo e delsangue del suo Signore consegnato a lui nel pane& .uesto mistero di amore - la «sua"tradizione, che ha ricevuto e, a sua volta, trasmette ($or $$,6:ss)&3l discepolo mangia questo pane e ne vive, e fonda la sua vita non sulla propriaosservanza della legge, ma sulla grazia di #io&3l principio del !ene e del male - il nostro cuore !uono o cattivo, illuminato dall1amore oaccecato dall1egoismo& La norma ultima di comportamento per fare la volont di #io viene

dal discernimento del nostro cuore+ siamo mossi da #io o dal demonio0, dall1amore odall1egoismo0 S& Agostino ha scritto+" Ama, e fa1 quello che vuoiG"&

2& 8artito di l, and' nella regione di 6iro e di %idone. Ed entrato in #na casa, voleva c$e ness#nolo sapesse, ma non potè restare nascosto.   2) %#(ito #na donna c$e aveva la s#a figlioletta possed#ta da #no spirito immondo, appena lo seppe, and' e si gett' ai s#oi piedi. 2+ Ara, #elladonna c$e lo pregava di scacciare il demonio dalla figlia era greca, di origine siroBfenicia. 2 Ed egli le disse: -ascia prima c$e si sfamino i figli7 non è (ene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini0. 2/ ?a essa replic': -%5, %ignore, ma anc$e i cagnolini sotto la tavola mangiano delle(riciole dei figli0. 2 *llora le disse: -8er #esta t#a parola v, il demonio è #scito da t#a figlia0.!3 6ornata a casa, trov' la (am(ina coricata s#l letto e il demonio se n4era andato.

L1attacco portato da 'es contro le tradizioni alimentari del suo popolo fu un colpo !enassestato contro le divisioni esistenti tra e!rei e pagani&L1opera di demolizione continua in questa !reve narrazione+ - la fede che rende partecipidel nuovo popolo di #io, non il fatto di essere e!rei (cf& 'al :,79C)&3l pro!lema che soggiace a questa narrazione - questo+ «21 lecito concedere ai pagani i!enefici che #io accorda agli e!rei0"& La risposta di 'es - affermativa e chiara&3l racconto della seconda moltiplicazione dei pani (%,$9$8) sar la risposta, alla luce delsole e davanti a quattromila persone, di quanto 'es ci ha anticipato qui nel segreto diuna casa privata+ 'es - venuto per tutti, - pane per tutti, - il salvatore di tutti&La donna pagana, originaria della Sirofenicia, dimostra di possedere una fede altrettanto

tenace che la donna e!rea che soffriva di perdite di sangue (cf& 5,659:?) e non si lasciaimpaurire dal rifiuto iniziale di 'es&La risposta di 'es a questa donna pu< sem!rare addirittura offensiva, ma tale non -& Nelsuo parlare allegorico, egli vuol dire+ Sono stato mandato anzitutto per i figli d13sraele, enon posso preferire i pagani&Si - voluto spesso richiamare il fatto che gli e!rei consideravano se stessi come figli di #ioe designavano i pagani col nome di «cani", per disprezzo; infatti questa parola in Drientesuonava come insulto& Tuttavia ci si riferiva ai cani randagi, mentre 'es parla qui di«cagnolini", ossia di animali domestici, ed - in questo senso che l1intende anche la donna&Perci< 'es non parla in uno stile odioso, ma, come usava spesso, conia qui unasimilitudine per dare rilievo al suo pensiero&

Le parole di 'es non sono un rifiuto totale, ma soltanto un accenno al fatto che egli deverecare la !enedizione della salvezza in primo luogo a 3sraele&

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La donna accetta l1allegoria usata da 'es e la volge prontamente a suo favore+ anche icagnolini sotto la tavola ricevono qualche !riciola del pane dei figli& 'es non potevadesiderare nulla di meglio se non che la fede della donna fosse a!!astanza forte per riconoscerlo e approfittarne&.uesto racconto si presenta come un esempio di fede& Ena fede genuina che non si lasciatur!are nemmeno quando sem!ra che #io nasconda la sua faccia&

!1 Di ritorno dalla regione di 6iro, pass' per %idone, dirigendosi verso il mare di Galilea in pienoterritorio della Decpoli. !2 E gli cond#ssero #n sordom#to, pregandolo di imporgli la mano. !! E  portandolo in disparte lontano dalla folla, gli pose le dita negli orecc$i e con la saliva gli tocc' laling#a7 !& g#ardando #indi verso il cielo, emise #n sospiro e disse: -Effat0 cioè: -*priti=0. !) E s#(ito gli si aprirono gli orecc$i, si sciolse il nodo della s#a ling#a e parlava correttamente. !+ E comand' loro di non dirlo a ness#no. ?a più egli lo raccomandava, più essi ne parlavano ! e, pieni di st#pore, dicevano: -a fatto (ene ogni cosa7 fa #dire i sordi e fa parlare i m#ti=0.

Nel territorio della #ecapoli (che significa dieci citt) portano a 'es un uomo sordo emuto, supplicandolo di imporgli le mani& 'es conduce quest1uomo in disparte dalla folla,mette della saliva nelle orecchie e gli tocca la lingua; poi alzando gli occhi al cielo emetteun sospiro e dice+"2ffat" cio- «Apriti"& La citazione in lingua aramaica vuole riportarci laparola detta da 'es, che parlava aramaico& #i fronte a questo avvenimento vienespontaneo il ricordo del testo di 3saia+" #ite agli smarriti di cuore+ oraggioG Non temete;ecco il vostro #io& Allora si apriranno gli occhi ai ciechi e si schiuderanno gli orecchi aisordi& Allora lo zoppo salter come un cervo, grider di gioia la lingua del muto" (3s :5,?94)&L1uomo diventa la parola a cui presta ascolto e d risposta& Se ascolta #io diventa #io, seascolta il demonio diventa demonio& 2va ha ascoltato il maligno e ha partorito tutto il maledel mondo& *aria ha ascoltato #io e ha partorito tutto il !ene dell1umanit&#io - parola, comunicazione e dono di s/& L1uomo - prima di tutto orecchio, e poi lingua&

 Ascoltando #io - in grado di rispondergli+ entra in dialogo con lui& La religione cristiana - lareligione della parola e dell1ascolto, della comunicazione con #io che ci parla& Per questo,essere sordi e muti (nel senso religioso) - il pi grande dei mali&on questo miracolo 'es ci fa capire che cosa vuole operare nei suoi ascoltatori& Noi tuttisiamo spiritualmente sordi, chi pi chi meno; anche coloro che ascoltano la parola di #iorischiano di essere dei sordi selettivi, ossia ascoltano quello che fa comodo e eliminanoautomaticamente tutto quello che pu< tur!are il loro placido sonno& 'es - il medicovenuto a ridarci la capacit di dialogo con #io e con i fratelli& 3l cristiano, forse come tutti, -un fenomenale divoratore di tante chiacchiere, ma risulta sovente sordo e muto davantialla Parola che lo fa uomo e figlio di #io&'es - venuto per guarire il mutismo e la sordit dall1umanit per farla diventare il vero

popolo di #io, un popolo che ascolta e risponde a colui che gli dice+" Ascolta, 3sraeleG" (#t4,?95;); « AscoltateG" (*c ?,:); «.uesti - il @iglio mio prediletto+ ascoltateloG" (*c C,7)&hi professa la fede cristiana -, di professione, un ascoltatore di 'es& A parlare non si impara nulla, ad ascoltare gli stupidi si diventa stupidi, ad ascoltare i saggisi diventa saggi, ad ascoltare #io si diventa #io&

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Capitolo %

1 In #ei giorni, essendoci di n#ovo molta folla c$e non aveva da mangiare, c$iam' a s; i discepoli e disse loro: 2 -%ento compassione di #esta folla, perc$; gi da tre giorni mi stanno dietro e non$anno da mangiare. ! %e li rimando digi#ni alle proprie case, verranno meno per via7 e alc#ni di loro vengono di lontano0. & Gli risposero i discepoli: -E come si potre((e sfamarli di pane #i, in #ndeserto<0. ) E domand' loro: -#anti pani avete<0. Gli dissero: -%ette0. + Gesù ordin' alla folla di sedersi per terra. 8resi allora #ei sette pani, rese grazie, li spezz' e li diede ai discepoli perc$; li distri(#issero7 ed essi li distri(#irono alla folla.   *vevano anc$e poc$i pesciolini7 dopo aver  pron#nziata la (enedizione s# di essi, disse di distri(#ire anc$e #elli.  / Cos5 essi mangiarono e si saziarono7 e portarono via sette sporte di pezzi avanzati.   Erano circa #attromila. E li conged'.13 %al5 poi s#lla (arca con i s#oi discepoli e and' dalle parti di Dalmanùta.

*arco riporta due moltiplicazioni dei pani (4,:59?4; %,$9C)&i< che anzitutto impressiona in questi racconti - la folla+ una folla numerosa, venuta apiedi da ogni parte, che segue 'es giorni e giorni&Secondo alcuni, tanta folla fare!!e sospettare la formazione di un movimento messianicodi tipo politico che vedeva in 'es un possi!ile capo& i< - verosimile+ del resto 'iovanni,

a proposito del medesimo episodio, annota che le folle cercavano 'es per farlo re ('v4,$5)&3l clima politico della 'alilea di quel tempo era surriscaldato e !astava poco a suscitarefanatismi messianici& Scrive ad esempio 'iuseppe @lavio+ «Eomini ingannevoli eimpostori, che sotto apparenza di ispirazione divina operavano innovazioni esconvolgimenti, inducevano la folla ad atti di fanatismo religioso e la conducevano fuori neldeserto, come se l #io avesse mostrato loro i segni della li!ert imminente" ('uerragiudaica 6,65C)&3n questa luce, nella prima moltiplicazione dei pani, acquista importanza l1annotazione che'es o!!lig< i discepoli ad allontanarsi, ed egli, dopo aver congedata la folla, si ritir< sullamontagna a pregare (4,?59?4)&'es non accondiscende alle attese politiche della folla, ma si allontana da essa,ritrovando nella preghiera la chiarezza della via messianica della croce e il coraggio per percorrerla&.uesta seconda moltiplicazione dei pani avviene in pieno territorio pagano comeprefigurazione dell1eucaristia universale, offerta in pienezza anche ai pagani& Le setteceste di pezzi avanzati sono destinate alle settanta nazioni pagane della tradizione !i!licae!raica (cf& 'en $8)& Ancora una volta 'es dona il pane e rinnova la sua misericordia& Non si stanca di noi,non si scoraggia per la nostra durezza di cuore& 3nsiste con il suo dono infinite volte& Tuttala storia - il tempo della pazienza di #io&

11 *llora vennero i farisei e incominciarono a disc#tere con l#i, c$iedendogli #n segno dal cielo, per metterlo alla prova.  12 ?a egli, traendo #n profondo sospiro, disse: -8erc$; #esta generazionec$iede #n segno< In verit vi dico: non sar dato alc#n segno a #esta generazione0. 1! E lasciatili, risal5 s#lla (arca e si avvi' all4altra sponda.

 A questo punto la situazione di 'es - veramente tragica e la sua immagineimpressionante& 21 un uomo addolorato per il rifiuto dei farisei e meravigliato e deluso per ilcomportamento dei discepoli che ancora non capiscono&3 primi sono totalmente chiusi alla fede& Se chiedono a 'es un segno, un miracolo, non -perch/ vogliono credere in lui, ma per tendergli un tranello (v& $$)& 'es capisce la loro

manovra, rifiuta il segno e li a!!andona (vv& $69$:)& 21 la rottura definitiva&La differenza tra i farisei e i discepoli sta nel fatto che questi ultimi non hanno deciso difarlo morire e non l1a!!andonano& 2 questo non - poco& Per il resto sono uguali+ il loro

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atteggiamento di incomprensione nei confronti di 'es - colpevole& Hanno il cuore induritoperch/ si ostinano a non capire e non riflettono su ci< che vedono e odono (vv&$79$%)&'es si sforza di farli ragionare; ricorda loro le due moltiplicazioni dei pani, ma deveconcludere con una amara constatazione+ «2 non capite ancora0" (v& 6$)& Sono ciechi esordi davanti a #io che si rivela&'es ci ha gi dato il suo massimo segno donandoci se stesso nel suo pane& Non !isogna

chiedergli altri segni, ma credere nel segno che ci ha dato& Dltre a questo non c1- piniente+ - #io stesso, tutto per noi& Non resta che riconoscere, adorare, gustare e viverne&3l discepolo, invece di chiedere segni, chiede la capacit di vedere quelli che 'es gli hagi dato&

1& ?a i discepoli avevano dimenticato di prendere dei pani e non avevano con s; s#lla (arca c$e#n pane solo. 1) *llora egli li ammoniva dicendo: -Fate attenzione, g#ardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode=0. 1+ E #elli dicevano fra loro: -on a((iamo pane0. 1 ?a Gesù, accortosi di #esto, disse loro: -8erc$; disc#tete c$e non avete pane< on intendete e non capite ancora< *vete il c#ore ind#rito< 1/ *vete occ$i e non vedete, avete orecc$i e non #dite< E non vi ricordate,1 #ando $o spezzato i cin#e pani per i cin#emila, #ante ceste colme di pezzi avete portatovia<0. Gli dissero: -Dodici0. 23 -E #ando $o spezzato i sette pani per i #attromila, #ante sporte piene di pezzi avete portato via<0. Gli dissero: -%ette0.  21 E disse loro: -on capite ancora<0.

3 discepoli sono talmente immersi nei pensieri terra9terra di ogni giorno, che non riesconoa penetrare nelle severe parole di 'es e continuano a manifestarsi l1un l1altro le loropreoccupazioni per il pane&'es interviene e parla loro in tono di tale rimprovero come non aveva mai fatto prima&3l loro cuore - indurito fin dal tempo della moltiplicazione dei pani (4,56); essi non hannocapito nulla dell1opera messianica di 'es n/ hanno compreso il mistero della suapersonalit mentre egli camminava sulle onde del lago& Tuttavia 'es non a!!andonanemmeno ora i suoi discepoli, ma cerca di portarli a riflettere e a capire&

3 discepoli devono stare attenti a non lasciarsi contagiare dalla mentalit dei farisei e di2rode& 'es vuole che stiano lontani da questi due partiti+ da quello dei farisei, la cuireligione - pi esteriore che profonda; da quello di 2rode che - totalmente preso dallecose del mondo e della politica& L1avvertimento - tutt1altro che fuori posto+ 'iuda cicascher dentro in pieno, purtroppoG*a mentre 'es diceva loro queste cose, essi pensavano ad altro+ «2 quelli dicevano traloro+ MNon a!!iamo pane1" (v& $4)& 21 evidente la «distrazione" dei discepoli, la loroincapacit di ascoltare+ Sono talmente immersi nella preoccupazione del pane che nonafferrano altro& Non avvertono neppure l1urgenza e l1importanza di quanto 'es stadicendo& Si comportano come se egli non parlasse&«Non intendete e non capite ancora0" (v& $7)& 3l rimprovero di 'es assume un1ampiezza

insospettata e si risolve in una diagnosi completa delle malattie di cui sono afflitti idiscepoli+ scarsa intelligenza, cecit, sordit, durezza di cuore, sospetta perdita dellamemoria&3n questi versetti, il martellamento delle domande incalzanti, che vanno verso il fortissimoe passano in rassegna tutti i sensi dell1uomo, fa capire ai discepoli che non hanno capitoproprio nulla&2ssi ricordano perfettamente i fatti& >ispondono senza alcuna esitazione e sanno ricordare!enissimo ci< che - accaduto& Sono tutt1altro che stupidi, ma non comprendono il grandedramma che si sta svolgendo sotto i loro occhi&3n questa circostanza i nodi vengono al pettine e 'es coglie l1occasione per fare ai suoidiscepoli un esame di coscienza piuttosto ruvido& Non - possi!ile leggere questo !rano

senza sentire il tono alto, altissimo della voce di 'es, con una !uona dose d1ira, diaccoramento e di delusione& 3l *aestro si trova davanti dodici discepoli che non sannorisolvere l1equazione ad un1incognita+ e in questo caso l1incognita - 'es&

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«Avete il cuore indurito0"& La diagnosi di 'es si concentra essenzialmente su unamalattia+ la durezza di cuore& 3l cuore, nel linguaggio !i!lico, indica non tanto la sede dellavita affettiva, quanto la fonte dei pensieri e della comprensione& .ui viene denunciata lamancanza d1intelligenza, l1incapacit di vedere la portata messianica di ci< che staaccadendo+ - l1accecamento dello spirito& 3 discepoli sono duri di cuore perch/ non hannol1intelligenza per capire chi - 'es+ e questa intelligenza si identifica, di fatto, con la fede&

«Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite0" Tutti questi interrogativi non sonouna condanna, ma un invito accorato e costante a convertirsi, che richiama i rimproveri di*os- (#t 6C, :) e dei profeti ('er 5,6$; 2z $6,6) al popolo ri!elle&2gli li rimanda alla loro esperienza passata& ome il ricordo dei !enefici d1un tempoprovocava 3sraele a uscire dal suo torpore e a tornare a #io (cf& Sal 77,?&4&$6&$:; $85,5),cos la memoria di quello che essi avevano fatto, distri!uendo alle folle il pane che sazia ina!!ondanza, pu< richiamarli alla loro responsa!ilit e aiutarli a capire finalmente chi eglisia&La funzione di questo !rano corrisponde alla prima fase del miracolo che segue+ vuol farcivedere che non vediamo& Siamo come il cieco che scam!ia gli uomini per al!eri&

22 Gi#nsero a @etsida, dove gli cond#ssero #n cieco pregandolo di toccarlo. 2! *llora preso il cieco per mano, lo cond#sse f#ori del villaggio e, dopo avergli messo della saliva s#gli occ$i, gli imposele mani e gli c$iese: -"edi #alcosa<0. 2& #egli, alzando gli occ$i, disse: -"edo gli #omini, poic$;vedo come degli al(eri c$e camminano0. 2) *llora gli impose di n#ovo le mani s#gli occ$i ed egli ci vide c$iaramente e f# sanato e vedeva a distanza ogni cosa. 2+ E lo rimand' a casa dicendo: -onentrare nemmeno nel villaggio0.

'es vuole aiutare i suoi discepoli ad aprirsi all1ascolto della verit, a vederci chiaro nellapropria vita, a rendersi a!ili, a parlare correttamente della propria fede& @inch/ non si vededistintamente, come il cieco guarito, finch/ non si vede 'es nella vera luce della suaidentit non si - ancora adatti per l1annuncio del vangelo&

Non credere significa diventare come i pagani, che somigliano ai loro idoli i quali «hanno!occa e non parlano, hanno occhi e non vedono, hanno orecchi e non odonoK" (Sal$85,?94)&3n tutta questa sezione del vangelo 'es rimprovera pi volte i suoi discepoli perch/ noncapiscono o non vogliono vedere chiaramente la realt&& *a, mentre egli fa questirimproveri, guarisce un sordo e un cieco, e la cosa diventa un segno della guarigionespirituale dei discepoli& os essi diventeranno capaci di dire (finalmenteG)+ «Tu sei ilristoG" (*c %,6C)& *a la loro guarigione non - completa& 3nfatti, si riveleranno altrettantochiusi al nuovo insegnamento di 'es sul cammino del risto verso la croce& 'es avr dinuovo a che fare con le loro orecchie tappate e i loro occhi ciechi, e la sua difficolt aguarire fisicamente un sordomuto e un cieco manifesta appunto la difficolt a guarire il

cuore dei discepoli& *arco descrive questi due miracoli come segni di una guarigioneinteriore+ guarigione della sordit e della cecit spirituale&La guarigione del cieco di =etsaida avviene in due tempi, ed - un fatto unico in tutto ilangelo+ si presta a sim!oleggiare il viaggio della fede, che avviene progressivamente enon senza esitazioni&.uesta guarigione - un gesto profetico di 'es e sim!oleggia lo schiudersi degli occhi deisuoi discepoli alla sua messianicit&'es - l1unica luce che d la vista, che illumina ogni uomo ('v $,C)& 3l discepolo - uncieco che sa di esserlo, riconosce l1impossi!ilit di guarire da solo e lascia che il Signoreagisca secondo la sua misericordia&

2 8oi Gesù part5 con i s#oi discepoli verso i villaggi intorno a Cesarèa di Filippo7 e per viainterrogava i s#oi discepoli dicendo: -C$i dice la gente c$e io sia<0. 2/ Ed essi gli risposero:-Giovanni il @attista, altri poi Elia e altri #no dei profeti0. 2 ?a egli replic': -E voi c$i dite c$e io

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sia<0. 8ietro gli rispose: -6# sei il Cristo0.   !3 E impose loro severamente di non parlare di l#i aness#no.!1 E cominci' a insegnar loro c$e il Figlio dell4#omo doveva molto soffrire, ed essere riprovato dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scri(i, poi venire #cciso e, dopo tre giorni, ris#scitare. !2 Gesùfaceva #esto discorso apertamente. *llora 8ietro lo prese in disparte, e si mise a rimproverarlo.  !!

?a egli, voltatosi e g#ardando i discepoli, rimprover' 8ietro e gli disse: -#ngi da me, satana= 8erc$; t# non pensi secondo Dio, ma secondo gli #omini0.

L1episodio comincia con una domanda+" hi dice la gente che io sia0"& Le risposte chedanno i discepoli corrispondono a quello che pensa e dice la gente& Sono risposte positive,che esprimono rispetto e stima per 'es, ma rimangono incomplete perch/ cercano dispiegare il mistero di 'es accostandolo ad altri personaggi pur grandi della storia dellasalvezza& Tutte queste risposte non riescono ad esprimere la novit e l1unicit dellapersona del risto&'es pone ai discepoli una seconda domanda, diretta, personale+" 2 voi, chi dite che iosia0"& >isponde Pietro+ «Tu sei il risto"& La risposta corrisponde a verit, ma va chiaritanel suo contenuto& 21 per questo che 'es proi!isce ai discepoli di parlare di lui alla gentee inizia a svelare loro la sua vera messianicit+ quella del risto che deve soffrire e morire&2gli non - il li!eratore nel senso voluto dai giudei, ma il Salvatore nel senso voluto da #io&3l risto «deve" percorrere il cammino che lo porter alla croce (v& :$) per fare il sacrificiodella propria vita per la salvezza di tutti& 'es - il @iglio dell1uomo incamminato verso lacroce& #a questo punto in avanti, il tema della croce e della risurrezione -, in un certomodo, l1unico tema trattato, perch/ tutto gira attorno ad esso& 'es - il *essia sofferente,il Servo di #io disprezzato, a!!andonato dagli uomini e destinato ad una morte infame (cf&3s 5:)&Siccome l1idea che i discepoli hanno sul *essia - insufficiente, 'es incomincia un nuovoinsegnamento, una nuova rivelazione (vv& :$9:6)& 2 proprio Pietro, che aveva proclamatocon sicurezza+ «Tu sei il risto", si oppone violentemente alla nuova rivelazione di 'es& 3l

*essia che lui e i suoi compagni attendono - uno che all1occorrenza uccide gli altri, nonuno che mette nel suo programma la propria sconfitta e la propria morte& *a 'es - ilristo come lo vuole #io, non come lo vorre!!ero gli uomini& 2gli - venuto per cam!iare ilmondo, e questo richiede, come prima cosa, il capovolgimento del modo di pensare degliuomini e il cam!io di direzione per ritornare a #io (cf& *c $,$5)&2 qui viene spontanea una considerazione& Dpponendosi alla passione e morte di 'es,Pietro crede di fare il vero !ene di 'es e di tutti, di dimostrargli un amore grande e didargli un consiglio eccezionale& #i fatto, per<, svolge il ruolo di satana che tenta didistogliere 'es dall1o!!edienza al Padre& 3l diavolo tentatore prova nuovamente il colpoche non gli era riuscito nel deserto (cf& *c $,$69$:)+ 'es, che non aveva ceduto allatentazione del nemico, forse ceder alle insistenze del miglior amico& *a 'es resiste a

viso aperto& .uante azioni sataniche si compiono «a fin di !ene, per amore,&&&", ma indirezione opposta a quella insegnata e percorsa da 'esGLa teoria del vangelo - molto chiara& #io - amore che dona la vita e giunge allarisurrezione attraverso la povert, l1umilt e l1umiliazione della morte in croce& L1uomo -egoismo che cerca di salvarsi e produce morte attraverso la ricerca dell1avere, del potere edell1apparire& .uesti due modi di essere e di comportarsi sono inconcilia!ili tra loro&.uando il cristiano, «a fin di !ene", vuole costruire il regno di #io con il materiale scartatodal risto (avere, potere, apparire), in realt costruisce il regno di satana& 3ndossa la divisadi risto, ma gioca nella squadra avversaria e, in questo modo, gli - pi facile far vincere ilsuo vero padrone, il diavolo& Anche su questo 'es ci ha preavvisati+" 'uardatevi dai falsiprofeti, che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci" (*t 7,$5)& 3 falsi

profeti sono i cristiani che dicono e fanno diversamente da quello che insegna il vangelo& 3lvero cristiano - colui che segue 'es crocifisso, rinnega se stesso, prende la sua croce elo segue, povero, umile e umiliato, verso il alvario per morire e risuscitare con lui&

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!& Convocata la folla insieme ai s#oi discepoli, disse loro: -%e #alc#no v#ol venire dietro di merinneg$i se stesso, prenda la s#a croce e mi seg#a. !) 8erc$; c$i vorr salvare la propria vita, la perder7 ma c$i perder la propria vita per ca#sa mia e del vangelo, la salver. !+ C$e giova infatti all4#omo g#adagnare il mondo intero, se poi perde la propria anima< ! E c$e cosa potre((e mai dare #n #omo in cam(io della propria anima<  !/ C$i si vergogner di me e delle mie parole davanti a #esta generazione ad#ltera e peccatrice, anc$e il Figlio dell4#omo si vergogner di l#i, #andoverr nella gloria del 8adre s#o con gli angeli santi0.

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Capitolo &

1 E diceva loro: -In verit vi dico: vi sono alc#ni #i presenti, c$e non morranno senza aver visto il regno di Dio venire con potenza0.

Seguire risto - una scelta li!era perch/ - una scelta d1amore; e non vi pu< essere amore

senza li!ert& *a seguire 'es - anche una scelta scandalosa+ significa croce assicurataper tutti, indistintamente& 2d - su questo punto centrale e decisivo che avviene lo scontrotra la vera fede o il rifiuto di essa&La vocazione definitiva del cristiano - la partecipazione alla morte e alla risurrezione diristo per la salvezza propria e altrui&Pietro aveva proclamato che 'es era il risto e sem!rava quindi un credente; in realtnon accettava il significato pi profondo della messianicit di risto+ la croce&La fede - un modo di vivere, non di teorizzare; un modo di vivere e di morire come risto&2d - la morte il vertice della vita, perch/ li!erandoci completamente dall1egoismo, ci rendecapaci del pi grande e definitivo atto d1amore per #io&La croce che do!!iamo prendere e portare - la lotta continua contro la nostra falsa

autoaffermazione& La croce - il supplizio degli schiavi& 3l cristiano, come il risto, devevivere come servo di tutti e padrone di nessuno&>innegare se stessi - la piena realizzazione di se stessi; significa vincere il falso io,l1egoismo, radice di tutti i mali& L1uomo sentendosi piccolo, insignificante e stupido, vuoleaffermarsi facendosi ricco, potente e orgoglioso& *a - un inganno& 2gli infatti si realizzasolo quando diventa come il suo #io, di cui - immagine& 2 #io - amore, dono, servizio,povert, umilt&La salvezza dalla morte dipende dalla nostra presa di posizione nei confronti di 'es e delsuo vangelo& 3l nostro destino eterno - legato alla nostra fedelt o infedelt alla sua parola&Prendere la propria croce significa fare proprio il destino di 'es e renderlo visi!ile difronte agli uomini+ un destino di morte e risurrezione&

Salvare la propria vita significa «vergognarsi di 'es e delle sue parole davanti a questagenerazione adultera e peccatrice" (v& :%)+ rinnegare lui anzich/ rinunciare a se stessi,preferire la propria vita alla sua, i propri progetti e interessi personali all1impegno per il suovangelo e per il suo >egno&La vita - il !ene supremo dell1uomo+ non ha prezzo (vv& :49:7)& Dra chi ama la propria vitaveramente, deve metterla al sicuro in 'es& «#io ci ha dato la vita eterna, e questa vita -nel suo @iglio& hi ha il @iglio ha la vita; chi non ha il @iglio di #io, non ha la vita" ($'v5,$$9$6)&Tra gli ostacoli che impediscono all1uomo di prendere la sua decisione in favore di ristoc1- la vergogna& La vergogna - la paura di essere derisi, emarginati e odiati (cf& 'v $5,$%965; $4,68)& 3l cristiano autentico deve avere il coraggio di essere «diverso dal mondo" per essere «simile a #io"& 3l giorno del giudizio finale tutti saranno giudicati secondo il vangelodi risto e non secondo le massime del mondo& San Paolo ci ricorda+ «erta - questaparola+ se moriamo con lui, vivremo anche con lui; se con lui perseveriamo, con lui ancheregneremo; se lo rinneghiamo, anch1egli ci rinnegher" (6Tim 6,$$9$6)&«2 diceva loro+ M3n verit vi dico+ vi sono alcuni dei presenti che non morranno senza aver visto il regno di #io venire con potenza1 « (?,$)& Non - una promessa di sfuggire alla mortefisica, ma una certezza data al discepolo che, dopo aver condiviso con risto la sofferenzae la morte, sperimenter in modo decisivo la potenza della sua risurrezione+ «Se infattisiamo stati completamente uniti a lui con una morte simile alla sua, lo saremo anche conla sua risurrezione" (>m 4,5)&

2 Dopo sei giorni, Gesù prese con s; 8ietro, Giacomo e Giovanni e li port' sopra #n monte alto, in#n l#ogo appartato, loro soli. %i trasfig#r' davanti a loro   ! e le s#e vesti divennero splendenti,(ianc$issime: ness#n lavandaio s#lla terra potre((e renderle cos5 (ianc$e.  & E apparve loro Elia

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con ?osè e discorrevano con Gesù. ) 8rendendo allora la parola, 8ietro disse a Gesù: -?aestro, è(ello per noi stare #i7 facciamo tre tende, #na per te, #na per ?osè e #na per Elia=0. + on sapevainfatti c$e cosa dire, poic$; erano stati presi dallo spavento. 8oi si form' #na n#(e c$e li avvolsenell4om(ra e #sc5 #na voce dalla n#(e: -#esti è il Figlio mio prediletto7 ascoltatelo=0. / E s#(itog#ardandosi attorno, non videro più ness#no, se non Gesù solo con loro. ?entre scendevano dal monte, ordin' loro di non raccontare a ness#no ci' c$e avevano visto, senon dopo c$e il Figlio dell4#omo fosse ris#scitato dai morti. 13 Ed essi tennero per s; la cosa,

domandandosi per' c$e cosa volesse dire ris#scitare dai morti.   11 E lo interrogarono: -8erc$; gli scri(i dicono c$e prima deve venire Elia<0. 12 Egli rispose loro: -%5, prima viene Elia e rista(ilisceogni cosa7 ma come sta scritto del Figlio dell4#omo< C$e deve soffrire molto ed esseredisprezzato. 1! Ar(ene, io vi dico c$e Elia è gi ven#to, ma $anno fatto di l#i #ello c$e $annovol#to, come sta scritto di l#i0.

Nella narrazione della trasfigurazione ritroviamo i tre testimoni della risurrezione della figliadi 'iairo+ Pietro, 'iacomo e 'iovanni& Li troveremo anche nel 'etsemani& 1- uno strettolegame tra questi tre episodi&3l primo manifesta il potere di 'es sulla morte& La trasfigurazione - un1anticipazione dellagloria della risurrezione& L1agonia, che - il contrasto totale con i primi due episodi, mostra

in qual modo 'es cammina verso la gloria+ accettando di entrare totalmente nelle vedutedel Padre (cf& $?,:4)& Anche qui, come nel !attesimo, si fa sentire la voce del Padre che parla dalla nu!e& *aquesta volta non si rivolge soltanto a 'es (cf& $,$$), ma ai tre discepoli& 3l titolo di «@igliomio prediletto" che richiama allo stesso tempo la regalit del *essia (cf& Sal 6,7) e ildestino del Servo di #io (cf& 3s ?6,$), conferma la verit di ci< che Pietro non ha ancoraaccettato+ che la glorificazione del *essia si realizza attraverso la sofferenza&3n pi, alla rivelazione fa seguito un comando+ «AscoltateloG"& La parola del Padre vienead appoggiare l1insegnamento di 'es sulla sua passione e risurrezione& 3n questaprospettiva, la trasfigurazione appare come l1anticipata manifestazione della gloria diristo& #al racconto della trasfigurazione do!!iamo imparare che solo nella luce dellarisurrezione si comprende il mistero della croce&La trasfigurazione, e non la sfigurazione, - il punto di arrivo dell1uomo e dell1universo& 3lnostro volto non - quello disfatto dallo sfacelo della morte, ma quello trasfigurato dellarisurrezione&La trasfigurazione corrisponde alla vita nuova che il !attesimo ci conferisce attraverso lacroce+ un1esistenza pasquale, passata dall1egoismo all1amore, dalla tristezza alla gioia,dall1inquietudine alla pace& Sul nostro volto deve !rillare il riflesso del volto del >isorto, che- il volto stesso del Padre&>ispondendo alla domanda sulla venuta di 2lia (v& $$), 'es riconduce i suoi discepoli allaprospettiva realistica della passione, che questa scena della trasfigurazione illumina, ma

non attenua in nessun modo&hi vuole intendere la risurrezione di 'es, deve entrare prima nel mistero della suapassione& La sofferenza del giusto sconfitto, che a noi fa pro!lema, per 'es - lasoluzione del pro!lema+ il male lo vince chi non lo fa e porta su di s/ il male degli altri&

1& E gi#nti presso i discepoli, li videro circondati da molta folla e da scri(i c$e disc#tevano con loro.1) 6#tta la folla, al vederlo, f# presa da meraviglia e corse a sal#tarlo. 1+ Ed egli li interrog': -Di c$ecosa disc#tete con loro<0. 1 Gli rispose #no della folla: -?aestro, $o portato da te mio figlio, possed#to da #no spirito m#to. 1/ #ando lo afferra, lo getta al s#olo ed egli sc$i#ma, digrigna i denti e si irrigidisce. o detto ai t#oi discepoli di scacciarlo, ma non ci sono ri#sciti0. 1 Egli allora inrisposta, disse loro: -A generazione incred#la= Fino a #ando star' con voi< Fino a #ando dovr'sopportarvi< 8ortatelo da me0. 23 E glielo portarono. *lla vista di Gesù lo spirito scosse con

conv#lsioni il ragazzo ed egli, cad#to a terra, si rotolava sp#mando. 21 Gesù interrog' il padre: -Da#anto tempo gli accade #esto<0. Ed egli rispose: -Dall4infanzia7 22 anzi, spesso lo $a (#ttato persino nel f#oco e nell4ac#a per #cciderlo. ?a se t# p#oi #alcosa, a((i piet di noi e ai#taci0.  2!

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Gesù gli disse: -%e t# p#oi= 6#tto è possi(ile per c$i crede0. 2& Il padre del fanci#llo rispose ad altavoce: -Credo, ai#tami nella mia incred#lit0.  2) *llora Gesù, vedendo accorrere la folla, minacci' lospirito immondo dicendo: -%pirito m#to e sordo, io te l4ordino, esci da l#i e non vi rientrare più0. 2+ 

E gridando e sc#otendolo fortemente, se ne #sc5. E il fanci#llo divent' come morto, sicc$; molti dicevano: -E4 morto0. 2 ?a Gesù, presolo per mano, lo sollev' ed egli si alz' in piedi.2/ Entr' poi in #na casa e i discepoli gli c$iesero in privato: -8erc$; noi non a((iamo pot#toscacciarlo<0. 2 Ed egli disse loro: -#esta specie di dem'ni non si p#' scacciare in alc#n modo,

se non con la preg$iera0.

on questo episodio *arco ci istruisce su un1esigenza fondamentale per seguire 'es+ lapreghiera& 3 discepoli, con tutta la loro !uona volont, non sono riusciti a scacciare ildemonio da un ragazzo& 2ppure 'es li aveva scelti proprio perch/ «stessero con lui, per mandarli a predicare e perch/ avessero il potere di scacciare i demoni" (:,$?9$5)& 2quando erano andati in missione «predicavano che la gente si convertisse, scacciavanomolti demoniK" (4,$69$:)& *a ora non riesconoG Perch/0 'es risponde con una fraseche illumina non solo la situazione in questione, ma anche molte pagine della storia dellahiesa+ «.uesta specie di demoni non si pu< scacciare in nessun modo, se non con lapreghiera" (C,6C)&Solo un cristiano che prega sar in grado di superare vittoriosamente il potere di satanasul mondo& Ai discepoli che chiedono il motivo della loro impotenza, 'es ricorda l1importanzaassoluta della preghiera& 21 solo con la preghiera fiduciosa che possiamo riempire lanostra de!olezza con la potenza di #io& #o!!iamo convincerci che la nostra preghiera -pi potente di quanto pensiamo&La terapia dei nostri mali e della nostra morte - lasciarci toccare da 'es che - il medico ela medicina+ e questo atteggiamento - la fede& *a questa ci manca& Sia chi crede dicredere, sia chi crede di non credere - invitato a ripetere l1invocazione del padre+ «Aiuta lamia incredulit" (v& 6?)&

La fede - onnipotente perch/ accoglie la forza di #io che viene in nostro aiuto e hacompassione di noi&

!3 8artiti di l, attraversavano la Galilea, ma egli non voleva c$e alc#no lo sapesse.  !1 Istr#iva infatti i s#oi discepoli e diceva loro: -Il Figlio dell4#omo sta per esser consegnato nelle mani degli #omini e lo #ccideranno7 ma #na volta #cciso, dopo tre giorni, ris#sciter0. !2 Essi per' noncomprendevano #este parole e avevano timore di c$iedergli spiegazioni.!! Gi#nsero intanto a Cafarnao. E #ando f# in casa, c$iese loro: -Di c$e cosa stavate disc#tendol#ngo la via<0. !& Ed essi tacevano. 8er la via infatti avevano disc#sso tra loro c$i fosse il piùgrande. !) *llora, sed#tosi, c$iam' i Dodici e disse loro: -%e #no v#ol essere il primo, sia l4#ltimo di t#tti e il servo di t#tti0. !+ E, preso #n (am(ino, lo pose in mezzo e a((racciandolo disse loro:! -C$i accoglie #no di #esti (am(ini nel mio nome, accoglie me7 c$i accoglie me, non accoglie

me, ma col#i c$e mi $a mandato0.

Le vie di 'es non sono quelle che solitamente percorrono gli uomini& 2gli, sfuggendo allafolla, - deciso a percorrere il cammino di umiliazione tracciato per lui dal Padre& 3 suoidiscepoli, preoccupati dell1onore, sognano e seguono altre strade, talmente estranee aquella di 'es, che essi stessi ne avvertono il disagio& *entre 'es cammina verso lamassima umiliazione, quella della croce, essi si preoccupano di essere i primi e i pigrandi&Le parole di 'es manifestano la sua disponi!ilit a vivere fino in fondo il suo destino dimorte e risurrezione& 3 discepoli, invece, sem!rano vivere in un altro mondo& 2ssi sannogi che seguire 'es significa dimenticare se stessi, prendere la propria croce e seguirlo(*c %,:?), ma hanno paura& 3l loro non capire, in realt, - un non voler capire& .uestaistruzione che 'es offre ai suoi apostoli - il centro del suo insegnamento e dellarivelazione+ - il mistero di #io che si consegna nelle mani dell1uomo&

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La parola «consegnare" unisce i vari episodi del racconto della passione+ 'iuda loconsegna ai capi e ai soldati (*c $?,$8&??), i capi a Pilato (*c $5,$) e Pilato ai crocifissori($5,$5)& *a il paradosso - che lo stesso Padre lo consegna, e 'es stesso si consegna anoi& 'es che si dona a chi lo rifiuta e lo odia, sapendo che l1avre!!ero torturato e ucciso,- la rivelazione totale e definitiva di un #io che - amore incondizionato e nient1altro cheamore incondizionato& #i fronte alla rivelazione di un amore cos grande, di #io in persona

che si consegna nelle mani degli uomini che egli ama, i discepoli non compresero& Noncompresero che #io - un amore cos grande, che sorpassa infinitamente ogni aspettativae immaginazione umana&Le questioni di precedenza e di eccellenza, ovviamente, interessano e appassionano gliapostoli pi dell1annuncio della passione, morte e risurrezione ripetuto da 'es per laseconda volta& La sete di potere, l1arrivismo, il desiderio di essere primi, di sentirsisuperiori agli altri e di dominarli - da sempre il cancro dell1umanit& Annunciare la Parola apersone immerse in queste faccende - come gettare il seme tra le spine+ «Lepreoccupazioni del mondo e l1inganno della ricchezza e tutte le altre !ramosie soffocano laParola e questa rimane senza frutto" (*c ?,$C)&Non - male aspirare ai posti di governo nella hiesa, anzi, pu< essere segno di un dono

dello Spirito (cf& $or $6,6%)& *a - male fare della carica una questione di prestigio, disuper!ia+ essa - unicamente una possi!ilit di servire di pi e meglio& La sete di poterenella hiesa rende tutti, capi o semplici fedeli, identici ai capi di questo mondo chescaricano sugli altri i pesi e i sacrifici (cf& *t 6:,?) e mandano sulla croce gli altri invece diandarvi loro, seguendo l1esempio di risto& 'ente siffatta - del tutto incapace (e per nullacredi!ile) di testimoniare un vero annuncio della passione, morte e risurrezione di ristovissute in prima persona e sulla propria pelle&3 discepoli non comprendono la parola di #io perch/ hanno in testa la parola del diavolo&La parola di 'es - amore e umilt, quella del demonio - egoismo e protagonismo& hicerca il proprio io, perde se stesso, gli altri e #io& #opo la prima predizione della suapassione, 'es invit< ogni discepolo a portare la «propria" croce& .uesta croce - ilrinnegamento del proprio falso io (*c %,:?), la lotta contro la stupidit e l1orgoglio, cheportano all1autoaffermazione a spese di tutto e di tutti&'es sa che ognuno vuole e deve affermarsi& .uesto desiderio di grandezza l1ha posto#io stesso nell1uomo& hi vi rinuncia, rinuncia ad essere uomo& *a - proprio per questoche 'es ci d i criteri della vera realizzazione& Alla !rama di primeggiare nell1avere, nelpotere e nell1apparire, egli sostituisce il desiderio di primeggiare nella povert, nell1umilt enell1umiliazione+ in altre parole, nel servire e nell1amare fino a morire per i propri amici eper i propri nemici&.uesta - la grandezza di #io e questa dev1essere la grandezza dell1uomo fatto a suaimmagine e somiglianza& 2gli - amore, e non afferma se stesso a spese dell1altro, ma lo fa

crescere a sue spese; non si serve dell1altro, ma lo serve; non lo spoglia di quello che ha,ma spoglia se stesso a favore dell1altro+ si spoglia anche della sua stessa vita, perch/ amal1altro pi che se stesso e lo considera il proprio tutto& Alla concorrenza per essere i pigrandi, egli sostituisce il gareggiare per diventare i pi piccoli (>m $6,$8; @il 6,:)&3l protagonismo - il criterio supremo d1azione di chi non si sente amato, non si ama e nonama& Per questo protagonismo l1uomo sacrifica la sua vita agli idoli dell1avere, del potere edell1apparire sempre di pi, distruggendo la propria realt di immagine di #io& .uando Adamo volle occupare il posto di #io, fece l1errore di ignorare che #io non sta al primoposto, ma all1ultimo& 2, cos, si trov< fallito come uomo senza essere diventato #io&«Se uno vuol essere il primo, sia l1ultimo di tutti e il servo di tutti" (v& :5)+ questa - lanorma fondamentale del nuovo popolo di #io& 3l primato dell1amore soppianta quello

dell1egoismo&La li!ert che ci rende simili a #io, consiste nel diventare schiavi, li!eramente e per amore, gli uni degli altri ('al 5,$:)&

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!/ Giovanni gli disse: -?aestro, a((iamo visto #no c$e scacciava i dem'ni nel t#o nome e glieloa((iamo vietato, perc$; non era dei nostri0. ! ?a Gesù disse: -on glielo proi(ite, perc$; nonc4è ness#no c$e faccia #n miracolo nel mio nome e s#(ito dopo possa parlare male di me. &3 C$i non è contro di noi è per noi.&1 C$i#n#e vi dar da (ere #n (icc$iere d4ac#a nel mio nome perc$; siete di Cristo, vi dico inverit c$e non perder la s#a ricompensa.&2 C$i scandalizza #no di #esti piccoli c$e credono, è meglio per l#i c$e gli si metta #na macinada asino al collo e venga gettato nel mare. &! %e la t#a mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, c$e con d#e mani andare nella Geenna, nel f#oco inesting#i(ile. &&. &) 

%e il t#o piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, c$e esser gettatocon d#e piedi nella Geenna. &+ . & %e il t#o occ$io ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con #n occ$io solo, c$e essere gettato con d#e occ$i nella Geenna, &/ dove il loroverme non m#ore e il f#oco non si esting#e. & 8erc$; ciasc#no sar salato con il f#oco. )3 @#onacosa il sale7 ma se il sale diventa senza sapore, con c$e cosa lo salerete< *((iate sale in voi stessi e siate in pace gli #ni con gli altri0.

>iportando l1episodio dell1esorcista estraneo al gruppo dei discepoli, il vangelo ci d un

insegnamento importante& 3n tutti i tempi, molti cristiani hanno creduto di avere ilmonopolio di 'es e, di conseguenza, hanno corso il rischio di essere intolleranti& 3l primodovere di coloro che hanno autorit - quello di non proi!ire di fare il !ene& 3l !ene, sottoogni forma, non - monopolio di chi ha il potere o dei cristiani rispetto agli altri& @are il !ene,scacciare i demoni - un diritto e un dovere che compete ad ogni uomo& 'es e lo Spiritosanto sono presenti ovunque si fa il !ene e quindi anche fuori della comunit visi!ile dellahiesa&#ietro la rimostranza di 'iovanni si vede con chiarezza l1egoismo di gruppo, la paura dellaconcorrenza, che spesso si maschera di fede, ma in realt - una delle sue pi radicalismentite& *olti, troppi puntigliosi sostenitori di #io (0) in realt sostengono se stessi o gliinteressi del loro gruppo&

Nel !rano precedente del vangelo (*c C,::9:7) i discepoli si dividevano tra loro in nomedel proprio io& .ui si dividono dagli altri nel nome del proprio noi& 3l proprio nome,individuale o collettivo, - principio di divisione; solo il «Nome" di 'es - fattore di unit tratutti& L1egoista - vittima dell1invidia, che - figlia dell1egoismo e madre dell1orgoglio& 2ssatrasforma la vita in un inferno perch/ produce una sofferenza proporzionale al !eneinvidiato, fino a una sofferenza infinita davanti al =ene infinito, #io& Per questo la =i!!ia ciinsegna+ «La morte - entrata nel mondo per invidia del diavolo" (Sap 6,6?)& L1amore -dono, l1invidia, al contrario, - il voler possedere tutto e tutti, e quindi distruggere la vita ditutto e di tutti&2goismo, invidia, orgoglio possono essere sia in forma personale che in forma collettiva& 3lpeccato originale del singolo - mettere il proprio io al posto di #io, il peccato originale delgruppo - mettere al posto di #io il proprio noi& La hiesa non - composta da chi seguenoi, ma da chi segue risto, con noi o senza di noi&La motivazione portata da 'es+ «Non glielo proi!ite, perch/ non c1- nessuno che facciaun miracolo nel mio nome e su!ito dopo possa parlare male di me" (v& :C) non -opportunistica, ma vuol far capire ai discepoli quanto sia irragionevole il loroatteggiamento& 2gli d come direttiva alla comunit la tolleranza e la magnanimit, e vuoleche i suoi discepoli a!!iano uno spirito aperto, che si elevi al di sopra della grettamentalit di gruppo& 3l vero cristiano, che - figlio di #io, non vede negli altri dei nemici dacom!attere, ma dei fratelli da accogliere e da amare&'es risto - presente ovunque si fa qualcosa di !uono, dentro o fuori della hiesa

visi!ile& Anche un !icchiere d1acqua dato a un povero cristiano, non rester senzaricompensa& .uesta presenza di risto, anche fuori della hiesa ufficiale - per lacomunit cristiana un costante richiamo+ un richiamo al servizio e alla disponi!ilit verso

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tutti& risto ci chiama tutti a uscire con coraggio dalle nostre situazioni di comodo per incontrarlo in ogni uomo, cattivo o !uono& Al tempo di 'es, c1erano i maestri della legge che con il peso della loro autorit e con laminaccia delle loro scomuniche (cf& 'v C,66; $6,?6) cercavano di impedire alle personesemplici di seguire 'es&& Lo scandalo, di cui parla il vangelo, - tutto ci< che impedisce aqualcuno di seguire #io per giungere alla salvezza& Per un uomo che svia gli altri dalla

fede in risto sare!!e meglio, secondo la parola di 'es, che fosse gettato in mare conuna grossa pietra attaccata al collo& Piuttosto che far perdere la fede anche a uno solo,sare!!e meglio morire& .uesta espressione ci richiama le parole pronunciate da 'es neiconfronti di 'iuda+ «*eglio sare!!e per lui, se non fosse nato"(*c $?,6$)& @rasi di questogenere non vanno prese come sentenze di condanna diretta e immediata, ma piuttostocome delle espressioni che servono a far capire meglio la mostruosit dell1azione&Nell1applicare queste parole di 'es, la comunit cristiana non intese limitarle solo ai!am!ini, ma a tutti i fedeli della comunit che venivano tentati a rinunciare alla fede& 21sempre una cosa estremamente grave mettere in pericolo o distruggere la fede nel cuoredei semplici&La serie di sentenze riguardanti le mem!ra del corpo divenute occasione di caduta morale,

mostra quanto sia radicale l1esigenza di 'es dal punto di vista etico& Per lui l1argomentodella salvezza - cos grave, che !isogna compiere ogni sforzo per entrare nel regno di #io(cf& Lc $:,6?)& .uando - in gioco la nostra salvezza eterna, non ci si pu< accontentaredelle mezze misure&«3l fuoco inestingui!ile" e «il verme che non muore" (v& ?%) sono due modi di dire che siricollegano all1Antico Testamento (3s 44,6?)& Nel testo di 3saia si parla degli uomini giudicatida #io, i cui cadaveri ammassati nella valle dell1Hinnon, situata a sud9ovest di'erusalemme, sono a!!andonati privi di sepoltura alla corruzione (verme) e al fuocodistruttore& #al nome della valle di Hinnon (in e!raico ge9Hinnon) deriva la parola 'eenna&2ra la discarica di 'erusalemme&3l «non entrare nella vita", il «non entrare nel regno di #io" significa il fallimento del fineultimo della vita, il non entrare nella vita eterna di #io+ - il fallimento totale dell1esistenza, -il diventare «rifiuti" da gettare nella discarica per essere !ruciati, perch/ inutili,ingom!ranti e maleodoranti&1- qui un invito pressante a scoprire l1assoluta importanza di seguire 'es per nonperdere irrimedia!ilmente il dono della vita presente e futura&«iascuno sar salato col fuoco" (v& ?C)& 3l fuoco che sala si riferisce sia al castigo chepunisce i peccatori conservandoli, sia al fuoco che purifica i fedeli per farne vittime graditea #io (cf& Lv 6,$: cui fa allusione un1aggiunta «e ogni vittima sar salata col sale")& 3l salee il fuoco fanno pensare alla purificazione che i discepoli devono attuare attraverso lapersecuzione e la sofferenza& Pu< essere una spiritualizzazione di Lv 6,$:+ similmente ai

sacrifici dell1Antico Testamento, anche il sacrificio di s/ dei cristiani dev1essere salato colfuoco dello Spirito Santo (cf& *t $%,:; *c %,:5; 'v :,5)&«A!!iate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri" (v& 58)& 21 un1allusione alladisputa sulla vera grandezza (C,::9:?) che aveva occasionato tutta questa seconda partedel capitolo& L1amore fraterno esclude atteggiamenti di rivalit nel servizio del vangelo& Lasapienza di risto - principio di pace gli uni con gli altri&

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Capitolo 1'

1 8artito di l, si rec' nel territorio della Gi#dea e oltre il Giordano. a folla accorse di n#ovo a l#i edi n#ovo egli l4ammaestrava, come era solito fare. 2 E avvicinatisi dei farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: -E4 lecito ad #n marito rip#diare la propria moglie<0. ! ?a egli risposeloro: -C$e cosa vi $a ordinato ?osè<0. & Dissero: -?osè $a permesso di scrivere #n atto di rip#dioe di rimandarla0. ) Gesù disse loro: -8er la d#rezza del vostro c#ore egli scrisse per voi #estanorma. + ?a all4inizio della creazione Dio li cre' masc$io e femmina7  per #esto l4#omo lascers#o padre e s#a madre e i d#e saranno #na carne sola. / %icc$; non sono più d#e, ma #na solacarne. 4#omo d#n#e non separi ci' c$e Dio $a congi#nto0. 13 Hientrati a casa, i discepoli lointerrogarono di n#ovo s# #esto argomento. Ed egli disse: 11 -C$i rip#dia la propria moglie e nesposa #n4altra, commette ad#lterio contro di lei7 12 se la donna rip#dia il marito e ne sposa #n altro,commette ad#lterio0.

#a quando gli uomini si sono ri!ellati a #io hanno continuamente sperimentato il maledella divisione e non riescono pi a capire un discorso serio sull1unit& *a il cristiano devecapire& Se egli crede che risto - morto per riunire insieme i figli di #io che erano dispersi('v $$,56), e fare dell1umanit una sola grande famiglia, deve trarne le conseguenze ad

ogni livello, anche a quello matrimoniale& Al tempo di 'es, il divorzio era ammesso sulla !ase di un testo del #euteronomio, 6?,$+«.uando un uomo ha preso una donna e ha vissuto con lei da marito, se poi avviene cheessa non trovi grazia ai suoi occhi, perch/ egli ha trovato in lei qualche cosa divergognoso, scriva per lei un li!ello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via dacasa"&Per capire !ene la legge del #euteronomio (che in realt - una permissione) e nondegradare la parola di #io, do!!iamo fare un po1 di storia&ome la legge del taglione (che consiste nell1infliggere al colpevole lo stesso danno da luiinflitto alla vittima+ 2s 6$,6:965; Lv 6?,$7968; #t $C,$%96$) tendeva a limitare gli eccessidella vendetta (cf& 'en ?,6:96?), cos la legge del divorzio - una legge restrittiva& All1inizio,l1uomo sposato, in 3sraele, godeva il diritto quasi assoluto di ripudiare a suo ar!itrio la suasposa& 3l #euteronomio 6?,$ limita appunto questo !ar!aro ar!itrio+ - un primo argine per riportare il matrimonio nell1alveo voluto da #io all1inizio della creazione ('en $,6?; 6,?)& 2,come la legge del taglione sar superata dal comandamento dell1amore (cfr *t 5,:%9?%),cos la legge del divorzio, «permesso per la durezza del cuore", cio- per colpadell1egoismo, sar superata dal comandamento dell1indissolu!ilit del matrimonio&Nell1Antico Testamento viene lodata la fedelt coniugale (Pr 5,$5968), e il divorzio -considerato riprovevole, se!!ene in alcuni casi venisse tollerato «per la durezza di cuore"&3l legislatore non solo pone limiti al divorzio, ma cerca di renderne difficile l1attuazione+ ladote pagata ai familiari della sposa non viene restituita, e se l1uomo voleva contrarre

nuove nozze doveva so!!arcarsi l1onere di un nuovo contri!uto&3 profeti cercano di limitare la possi!ilit di ripudio della sposa ai casi di adulterio (Ds 6,?;'er :,%)& *alachia - colui che difende con maggiore chiarezza l1indissolu!ilit del vincolomatrimoniale+ #io in persona, per mezzo del matrimonio, fa dell1uomo e della donna unacarne sola, una sola vita; l1uomo che ripudia la propria moglie si carica di una granderesponsa!ilit davanti a #io che detesta il ripudio (*l 6,$?9$4)& Tuttavia, l1insegnamentopositivo dell1assoluta indissolu!ilit del matrimonio lo troviamo solo nel Nuovo Testamento&'es indica 'en $,67 e 6,6? come la ragione per la quale il matrimonio - indissolu!ile&2gli si richiama alla volont del creatore+ il #io unico crea l1uomo a sua immagine,fondando l1unit indissolu!ile del matrimonio& 21 #io stesso che unisce l1uomo e la donna&La sua parola creatrice opera la «congiunzione" dei sessi& os dunque la posizione di

'es - senza am!iguit+ rifiutando decisamente la poligamia, condannacontemporaneamente il divorzio seguito da seconde nozze, qualunque ne sia il motivo,fondandosi sui valori originari dell1unione coniugale indissolu!ile& os le interpretazioni

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ra!!iniche si trovano definitivamente scavalcate nel senso gi indicato dal profeta*alachia, per il quale ripudiare la propria moglie equivale a rompere l1alleanza di #io colsuo popolo, perch/ questa si incarna nell1unione degli sposi (*l 6,$:9$4)& 'es non -venuto per a!olire la Legge e i Profeti, ma per dare compimento (*t 5,$7)&on il dono del suo Spirito, 'es ci li!era dalla durezza di cuore e ci rende nuovamentecapaci di vivere ci< che era «in principio"& 3l discepolo scopre in 'es la vera dignit

dell1uomo+ essere partner di #io che lo ama infinitamente& 2gli vive il matrimonio comeimmagine di questo grande mistero&Presso molti popoli, anche ai nostri giorni, l1uomo acquista la donna comprandola dallasua famiglia; essa diventa sua propriet che pu< a!!andonare quando non gli serve pi&hiaramente questo tipo di rapporto fondato sul possesso non - secondo il disegno di #io,perch/ il rapporto tra #io e l1umanit, di cui il matrimonio - segno o sacramento, - unrapporto di amore, non di possesso& L1uomo pu< possedere le cose e gli animali, non unaltro uomo& Al di l della forma, anche presso di noi il matrimonio - spesso un possesso, unacompravendita di mutue relazioni, una prostituzione reciproca& 3l matrimonio, invece cheamore e servizio, diventa egoismo e sopraffazione& Si sta insieme finch/ dura l1interesse

del pi forte& .uando cessa l1interesse, ossia l1egoismo, l1uso dell1altro, lastrumentalizzazione, cessa tutto& Tutto questo succede perch/ l1uomo e la donna sonomalati di durezza di cuore& 3l cuore dell1uomo - indurito, - egoista, non - capace di amare+questo - il suo peccato, il suo fallimento a tutti i livelli& Solo con risto, la creazioneraggiunge il suo fine+ torna ad essere come #io l1ha pensata fin dall1inizio& Anche ilmatrimonio trova il suo significato esclusivamente in risto& @uori di lui non esiste nulla enulla ha senso (cf& 2f $,?; ol $,$49$7)&

1! Gli presentavano dei (am(ini perc$; li accarezzasse, ma i discepoli li sgridavano.   1& Gesù, al vedere #esto, s4indign' e disse loro: -asciate c$e i (am(ini vengano a me e non glielo impedite, perc$; a c$i è come loro appartiene il regno di Dio. 1) In verit vi dico: C$i non accoglie il regno di 

Dio come #n (am(ino, non entrer in esso0. 1+ E prendendoli fra le (raccia e ponendo le mani sopra di loro li (enediceva.

1- ancora una completa divergenza tra 'es e i discepoli nell1idea che si fanno della suamissione& #evono imparare che il regno di #io non - in mano alle persone che contano,che le preferenze di #io sono rivolte a coloro che sono considerati insignificanti, come i!am!ini, a coloro che sanno attendere e accogliere tutto da lui, senza pretese, allamaniera dei piccoli& La reazione violenta di 'es (si indign<), d ragione all1ardire dei!am!ini e dei loro genitori e torto all1ottusit dei discepoli&«Lasciate che i !am!ini vengano a me e non glielo impedite"& .uesta frase ci richiamal1altra+ «hi scandalizza (impedisce, mette ostacolo) uno di questi piccoli che credono, -

meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare" (*cC,?6)& .uesto riferimento spiega ulteriormente l1indignazione di 'es verso i discepoli+aveva appena finito la lezione ed essi dimostrano con i fatti che, ancora una volta, nonavevano capito o non avevano voluto capire niente&«Perch/ a chi - come loro appartiene il regno di #io"& Soltanto i !am!ini sono in grado dichiamare #io «A!!", «Pap", «=a!!o" con fiducia infantile e sentirsi al sicuro sotto lasua protezione, consci del suo illimitato amore& 3 !am!ini quindi sono quelli di ogni et chesentono in questo modo nei confronti di #io e vivono «l1infanzia spirituale"&«2 prendendoli tra le !raccia e ponendo le mani sopra di loro, li !enediceva"& L1umanit di'es - autentica, profonda e senza artifici& Nel suo modo di fare rivela un cuore delicato,sensi!ile e incline alla !ont&3l vero discepolo - colui che sa di non possedere nulla e di ricevere tutto dal Padre, comeun !am!ino& 21 totalmente dipendente da #io& 2 ci< non solo non gli dispiace, ma lo fatotalmente felice&

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3l >egno non - un prodotto da costruire, ma un dono da accogliere, che c1- gi& 21 'es, il@iglio nel quale anche noi diventiamo figli del Padre e fratelli di tutti&

1 ?entre #sciva per mettersi in viaggio, #n tale gli corse incontro e, gettandosi in ginocc$io davanti a l#i, gli domand': -?aestro (#ono, c$e cosa devo fare per avere la vita eterna<0. 1/ Gesù gli disse: -8erc$; mi c$iami (#ono< ess#no è (#ono, se non Dio solo. 1 6# conosci i 

comandamenti: on #ccidere, non commettere ad#lterio, non r#(are, non dire falsa testimonianza,non frodare, onora il padre e la madre0.23 Egli allora gli disse: -?aestro, t#tte #este cose le $o osservate fin dalla mia giovinezza0. 21

 *llora Gesù, fissatolo, lo am' e gli disse: ->na cosa sola ti manca: v, vendi #ello c$e $ai e dalloai poveri e avrai #n tesoro in cielo7 poi vieni e seg#imi0. 22 ?a egli, rattristatosi per #elle parole, sene and' afflitto, poic$; aveva molti (eni.2! Gesù, volgendo lo sg#ardo attorno, disse ai s#oi discepoli: -#anto difficilmente coloro c$e$anno ricc$ezze entreranno nel regno di Dio=0. 2& I discepoli rimasero st#pefatti a #este s#e parole7 ma Gesù riprese: -Figlioli, com4è difficile entrare nel regno di Dio= 2) E4 più facile c$e #ncammello passi per la cr#na di #n ago, c$e #n ricco entri nel regno di Dio0. 2+ Essi, ancora piùs(igottiti, dicevano tra loro: -E c$i mai si p#' salvare<0. 2 ?a Gesù, g#ardandoli, disse:-Impossi(ile presso gli #omini, ma non presso Dio= 8erc$; t#tto è possi(ile presso Dio0.2/

8ietro allora gli disse: -Ecco, noi a((iamo lasciato t#tto e ti a((iamo seg#ito0.2

Gesù gli rispose: -In verit vi dico: non c4è ness#no c$e a((ia lasciato casa o fratelli o sorelle o madre o padre o figli o campi a ca#sa mia e a ca#sa del vangelo, !3 c$e non riceva gi al presente centovolte tanto in case e fratelli e sorelle e madri e figli e campi, insieme a persec#zioni, e nel f#t#ro lavita eterna. !1 E molti dei primi saranno #ltimi e gli #ltimi i primi0.

.uesto !rano di vangelo ci insegna il vero atteggiamento del cristiano nei confronti dellapropriet, della povert e della ricchezza& 3l comportamento da tenere nei confronti dei!eni terreni va visto in ordine a 'es+ se facilitano o impediscono il seguire 'es&#all1esempio presentato da questo !rano di vangelo impariamo quanto le ricchezzeesercitano un pericoloso potere perfino su persone serie e impegnate& 3noltre, sull1esempio

di Pietro e dei primi discepoli che per 'es hanno a!!andonato tutto, siamo incoraggiati acamminare sulla via del distacco e della povert& Non a tutti, forse, - indispensa!ilealleggerirsi dei propri averi; tutti per< devono ascoltare l1appello a una totale dedizione,che 'es rivolge a ciascuno, sia pure in modo diverso& Si tratta di fare spazio a 'es&>inunciare a se stessi per seguire 'es significa concretamente togliere di mezzo gli idoliche occupano lo spazio e il tempo della nostra vita, e sono di ostacolo sulla via del regnodi #io&L1uomo di cui parla il vangelo - un osservante della legge (v& 68), ma il seguire 'es -molto di pi che il semplice adempimento della legge& Anche il giusto ha un distacco dafare e non - detto che sempre lo faccia& 3l peccatore pu!!lico Levi (cf& Lc 5,6796%) accett<l1invito, l1uomo ricco, giusto e osservante lo rifiut<& Ena vocazione mancata a causa della

schiavit delle ricchezze& .ueste perci< non sono innocue, ma tendono a rendere l1uomoschiavo& .uando questo avviene, le ricchezze comandano e l1uomo o!!edisce& L1avidit diricchezza - vera idolatria (cf& ol :,5) e l1attaccamento al denaro - la radice di tutti i mali(cfr $Tm 4,$8)& 3l denaro - un ottimo servo, ma un pessimo padrone& >ifiutando la li!ertche gli viene offerta, questo tale se ne va rattristato& .uesta tristezza - segno che lagrazia l1ha toccato+ la sua ricchezza si oppone attualmente al progresso spirituale, ma lamisericordia di #io l1ha reso cosciente di ci<, facendogli capire che, con le sue azioni eosservanze, non pu< ottenere in eredit la vita eterna& La tristezza che lo invade - donodell1amore del #io !uono (v&$%) che incessantemente lo chiama& @ino a questo puntol1attaccamento ai suoi !eni lo rende cieco+ non vede il suo vero !ene che - #io presente in'es&& Nell1alternativa o #io o mammona, sceglie mammona, ossia le cose che possiede&

 Alla fine, invece della gioia di chi ha trovato il tesoro (cf& *t $:,??), ha la tristezza di chil1ha perduto&

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21 difficile entrare nel regno di #io per coloro che hanno ricchezze (v& 6:) e anche per glialtri (v& 6?)& En giorno 'es aveva parlato di quelli che ricevono il seme della Parola tra lespine+ «Sono coloro che hanno ascoltato la parola, ma sopraggiungono le preoccupazionidel mondo e l1inganno della ricchezza e tutte le altre !ramosie, soffocano la parola equesta rimane senza frutto" (*c ?,$%9$C)& Le ricchezze, ma non solo le ricchezze,possono preoccupare e ingannare l1uomo e soffocare la parola di #io nel suo cuore&

Tutti siamo troppo grandi per entrare nel regno di #io dove entrano solo i piccoli e i!am!ini+ siamo cammelli che tentano !uffamente di passare per la cruna di un ago&>iconoscere questa nostra impossi!ilit - gi un !uon punto di partenza per diventarepiccoli&Salvarsi non - n/ facile n/ difficile+ - assolutamente impossi!ile all1uomo& Solo #io pu<salvarci& 3l mestiere di #io - fare ci< che - impossi!ile all1uomo& A noi non resta chechiedere, nonostante le nostre resistenze contrarie, questa salvezza impossi!ile che solo#io pu< donarci&Non si sceglie la povert per se stessa, non si lasciano le persone pi care per il gusto dilasciarle+ ci< sare!!e irragionevole, sare!!e un vero male& Se si sceglie di lasciare tutto etutti - per qualcosa di pi grande e soprattutto per .ualcuno pi grande+ per seguire 'es

e dedicare ideali, mente e cuore all1annuncio del vangelo& Sono queste le finalit chedanno un senso alla povert e al distacco& Nella povert 'es propone all1uomo larinuncia al dio di questo mondo& La povert - essenziale per seguire risto ed -indispensa!ile per avere la vita eterna (v& $7)&3n origine con l1espressione «il centuplo", forse, si intendeva la vita eterna, ma la comunitcristiana scorgeva questo centuplo gi nel fatto che i discepoli di risto, rinunciando allacasa, alla famiglia e alle propriet, ritrovavano una nuova famiglia e una casa nellacomunit& Se!!ene i credenti possano trovare una certa compensazione nei numerosi«fratelli, sorelle, madri e figli", come pure nell1assistenza materiale che ricevono in senoalla comunit, devono tuttavia sapere che quaggi siamo ancora nel tempo dellepersecuzioni, delle tri!olazioni, della croce& Anche il fare della comunit la propria casapu< nascondere delle insidie& hi cerca nella comunione con i fratelli e le sorelle di fedeuna reale compensazione in cam!io di ci< che ha lasciato, non ha ancora compreso lachiamata a seguire 'es fino alla croce& 'es si separ< perfino dai discepoli pi cari,morendo solo e a!!andonato, per la salvezza di tutti& La comunit non - in primo luogo unrifugio per le persone sole, ma uno spazio dove si raccolgono coloro che rinunciano aipropri desideri per amore di 'es e si mettono al servizio degli altri uomini& 2ssa noncostituisce un cantuccio tranquillo e appartato dal mondo, ma un punto di partenza per andare verso il mondo&Le persecuzioni sono i test di fedelt a risto e al vangelo& 3l giorno in cui la comunitcristiana non fosse pi perseguitata si potre!!ero fare solo due ipotesi+ o tutti sono

diventati definitivamente cristiani, compreso il diavolo, o i cristiani non sono pi tali&!2  ?entre erano in viaggio per salire a Ger#salemme, Gesù camminava davanti a loro ed essi erano st#piti7 coloro c$e venivano dietro erano pieni di timore. 8rendendo di n#ovo in disparte i Dodici, cominci' a dir loro #ello c$e gli sare((e accad#to: !! -Ecco, noi saliamo a Ger#salemmee il Figlio dell4#omo sar consegnato ai sommi sacerdoti e agli scri(i: lo condanneranno a morte, loconsegneranno ai pagani, !&  lo sc$erniranno, gli sp#teranno addosso, lo flagelleranno e lo#ccideranno7 ma dopo tre giorni ris#sciter0.!)  E gli si avvicinarono Giacomo e Giovanni, i figli di 9e(edèo, dicendogli: -?aestro, noi vogliamoc$e t# ci faccia #ello c$e ti c$iederemo0. !+  Egli disse loro: -Cosa volete c$e io faccia per voi<0.Gli risposero: !  -Concedici di sedere nella t#a gloria #no alla t#a destra e #no alla t#a sinistra0. !/ 

Gesù disse loro: -"oi non sapete ci' c$e domandate. 8otete (ere il calice c$e io (evo, o ricevere

il (attesimo con c#i io sono (attezzato<0. Gli risposero: -o possiamo0.!

 E Gesù disse: -Il calicec$e io (evo anc$e voi lo (errete, e il (attesimo c$e io ricevo anc$e voi lo riceverete. &3  ?a sedere

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alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo7 è per coloro per i #ali è stato preparato0.&1 *ll4#dire #esto, gli altri dieci si sdegnarono con Giacomo e Giovanni. &2  *llora Gesù, c$iamatili as;, disse loro: -"oi sapete c$e coloro c$e sono riten#ti capi delle nazioni le dominano, e i lorograndi esercitano s# di esse il potere. &! Fra voi per' non è cos57 ma c$i v#ol essere grande tra voi si far vostro servitore, && e c$i v#ol essere il primo tra voi sar il servo di t#tti. &)  Il Figlio dell4#omoinfatti non è ven#to per essere servito, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti0.

.uesto !rano - l1ultima delle tre predizioni che scandiscono la terza parte del vangelo&Drmai, appare all1orizzonte la meta& 3l discorso - dettagliato, chiaro ed esplicito& 3l viaggioa 'erusalemme ha come termine la consegna del @iglio dell1uomo&1- tutta una serie di sette ver!i messi in fila con la semplice congiunzione «e"& Sei 9 ilnumero dell1uomo 9 descrivono la nostra azione+ condannare, consegnare, schernire,sputacchiare, flagellare, uccidere& 21 come la somma di tutto il male, che raggiunge ilculmine nell1uccisione di #io& *a la parola definitiva non spetta a noi, ma a #io+ «dopo tregiorni risusciter"& #io che ha detto la prima parola ('en $), si riserva di dire anchel1ultima (escatologia)& 2gli ci lascia li!eri, ma inglo!a la nostra azione nella sua, offrendociun dono impensa!ile&'es, il risto sofferente, il @iglio di #io ucciso e risorto, umiliato e innalzato, - il misterodella nostra fede& La croce di 'es non - un incidente di percorso, da dimenticare nellarisurrezione& risto fu esaltato proprio per la sua o!!edienza fino alla morte, e alla mortedi croce (@il 6,%9C)& .ui - il mistero di #io&La reazione dei discepoli alla terza predizione della Passione - peggiore delle precedenti&#opo la prima ci fu un forte diver!io tra 'es e Pietro, il quale pensa secondo gli uomini enon secondo #io (Lc %,:69::)& #opo la seconda ci fu l1incomprensione e il mutismo daparte di tutti gli apostoli, intenti a litigare su chi fosse il pi grande (Lc C,:69::)& #opo laterza ci si aspettere!!e un minimo di comprensione& *a - come se 'es non avessedetto nulla& Anzi, due dei prediletti, 'iacomo e 'iovanni, invece di ascoltarlo e fare la sua

volont, vogliono che lui li ascolti e faccia la loro& 21 il capovolgimento del rapportofondamentale della fede&erte verit e certe conseguenze delle proprie scelte di vita sono dure da accettare& i sidichiara completamente disponi!ili a #io, ma in realt si continua ad avere i propriprogrammi e interessi personali e sogni di grandezza umana& 'iacomo e 'iovanni nonpretendono di avere il posto di 'es, ma vogliono essere i primi due dopo di lui& En similemodo di agire in una comunit pu< solo suscitare rancori, gelosie, contrasti e divisioni&'es ritorna sul dovere dell1umilt e del servizio e pone se stesso come modello daimitare& 2gli non si mette nella logica dei grandi di questo mondo+ non - venuto per essereservito, ma per servire e dare la sua vita per la salvezza di tutti& 2gli riprende il discorsodella croce e ne precisa il significato& 2ssa -+ «servire e dare la propria vita in riscatto per 

tutti"& 3l termine «riscatto" rievoca un contesto giuridico+ quando un uomo cade inschiavit, o viene rapito e sequestrato, e non pu< pagare il riscatto, tocca al suo parentepi prossimo pagare al suo posto& 21 quanto ha fatto #io nei confronti d13sraele, li!erandolodalla schiavit dell12gitto e da tutte le schiavit successive& 3n primo piano non c1- lagiustizia, ma la solidariet+ il parente pi prossimo non deve prendere le distanze, masentirsi coinvolto fino al punto di sostituirsi al parente caduto in schiavit, fino a pagare per la sua li!erazione, per la sua salvezza& 2cco la logica della croce+ l1ostinata solidariet di#io rivelatasi a noi in risto&3l cammino della croce non - in primo luogo soffrire, ma servire e dare la vita per tutti& 3ldiscepolo quindi deve seguire il risto, servo sofferente di #io, fino al dono totale della vitaper tutti+ «#a questo a!!iamo conosciuto l1amore+ 2gli ha dato la sua vita per noi; quindi

anche noi do!!iamo dare la vita per i fratelli" ($'v :,$4)& #i conseguenza, nella hiesac1- una sola regola uguale per tutti+ servire e dare la vita& 2 l1autorit dev1essere capita ed

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esercitata come situazione in cui la logica della croce si fa pi chiara, pi esplicita e piconvincente&21 giusto voler stare vicini al Signore, - !ene desiderare di essere come #io& 3l male stanel fatto che non conosciamo il vero #io e crediamo di essere come lui proprio in quelloche lui non - assolutamente& L1essenza di #io, la sua 'loria, - l1amore che si fa servo eultimo di tutti& Si sta vicino a 'es, non cercando i primi posti, ma l1ultimo, perch/ egli si -

fatto ultimo di tutti& La 'loria, sinonimo di #io, in e!raico significa «peso"& 3l suo eccessivoamore, dall1alto dei cieli l1ha fatto scendere fino a noi, al di sotto di tutti noi+ «risto 'es,pur essendo di natura divina, non consider< un tesoro geloso la sua uguaglianza con #io;ma spogli< se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini;apparso in forma umana, umili< se stesso facendosi o!!ediente fino alla morte e allamorte di croce" (@il 6,59%)& Dgni nostra esaltazione - vanagloria, vuoto, assenza di peso+la massima dissomiglianza da #io& La sua «gloria" - l1a!!assamento fino alla morte dicroce, esaltazione dell1amore e fine di ogni vanagloria& Alla sua destra e alla sua sinistra,al posto di 'iacomo e di 'iovanni, saranno intronizzati due malfattori, fratelli erappresentanti di tutti noi&«oi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi

esercitano su di esse il potere" (v& ?6)& .uesta situazione - ancora attuale& Similespettacolo si ripete a tutti i livelli, dove ci sono uomini che danno egoisticamente la scalataal potere e a!usano della loro autorit& L1istinto del dominare - profondamente presentenel cuore dell1uomo e lo corrompe& 'es non - un rivoluzionario politico, ma mira arivoluzionare i suoi discepoli nell1intimo del loro spirito, imponendo loro una leggefondamentale che non solo vieta il dominio, ma imprime alla loro comunit una fisionomiacompletamente nuova& Per essi vale il paradossale principio+ «hi si esalta sar umiliato echi si umilia sar esaltato" (Lc $%,$?)& .uesto principio - stato sperimentato nella vita diristo e ha funzionato+ «Emili< se stesso facendosi o!!ediente fino alla morte e alla mortedi croce& Per questo #io l1ha esaltato e gli ha dato un nome che - al di sopra di ogni altronome" (@il 6,%9C)&La morte di 'es - l1atto pi grande con il quale egli attua il suo servizio in favore degliuomini& ome #io accolse il sacrificio del suo @iglio, cos egli richiede a tutti coloro cheentrano in alleanza con lui, la disponi!ilit all1identico servizio sull1esempio di risto&

&+ E gi#nsero a Gerico. E mentre partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di 6imèo, @artimèo, cieco, sedeva l#ngo la strada a mendicare. & Cost#i, al sentire c$e c4era Gesùazareno, cominci' a gridare e a dire: -Figlio di Davide, Gesù, a((i piet di me=0. &/ ?olti losgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: -Figlio di Davide, a((i piet di me=0.& *llora Gesù si ferm' e disse: -C$iamatelo=0. E c$iamarono il cieco dicendogli: -Coraggio= *lzati,ti c$iama=0. )3 Egli, gettato via il mantello, (alz' in piedi e venne da Gesù. )1 *llora Gesù gli disse:-C$e v#oi c$e io ti faccia<0. E il cieco a l#i: -Ha((#n5, c$e io ria((ia la vista=0. )2 E Gesù gli disse:

-"a4, la t#a fede ti $a salvato0. E s#(ito riac#ist' la vista e prese a seg#irlo per la strada.

3l lettore del vangelo sa ormai che le folle seguono 'es, ma senza una fede profonda econ gli occhi chiusi nei confronti della sua missione& 3l cieco =artimeo, invece, crede in luicome figlio di #avide, con fede salda e impertur!a!ile, anche se i numerosi presentitentano sgar!atamente di farlo tacere& 2gli crede nella !ont e nella potenza di 'es nellequali cerca il soccorso di #io&3l cieco - un emarginato& La sua professione di mendicante dimostra chiaramente che nonpu< far nulla da s/ e deve attendere tutto dagli altri& La molta folla intorno a 'es -l1immagine della comunit che spesso non accoglie gli emarginati, ma li sgrida, li zittisce eli colpevolizza, credendo oltretutto di far !ene& *a 'es impartisce un ordine chiaro+

«hiamateloG"& Nella preghiera del cieco, 'es riconosce la fede, condizione necessariaper essere aggregato alla comunit che sale a 'erusalemme e alla croce& Appena

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acquist< la vista, divenne discepolo& Per seguire 'es !isogna vedere !ene e vedercichiaro&La domanda di 'es+ «he vuoi che io ti faccia0" - la stessa che egli aveva rivolto a'iacomo e 'iovanni (cf& *c $8,:4)& La loro richiesta di posti d1onore contrasta con l1umilerichiesta di =artimeo+ essi chiedevano di progredire nella cecit della loro super!ia, eglichiede di avere la luce della fede che scruta nel risto crocifisso l1umilt e la profondit di

#io& A questo punto del vangelo, 'es rivolge anche a noi la stessa domanda che ha fatto alcieco+ «he vuoi che io faccia per te 0"& 2 noi do!!iamo fare nostra la sua risposta+«*aestro, che io ria!!ia la vista G"& @ine di tutta la catechesi di 'es - portarci qui, dove sicompie l1ultimo miracolo, quello definitivo+ la guarigione dalla cecit e la vista della fede&'es - la luce del mondo (cf& 'v %,$6), il figlio di #avide che esercita la sua regalitusando misericordia, il Signore che d la vista ai ciechi (Sal $?4,%)& L1invocazione del suonome - la nostra salvezza (cf& At 6,6$)& 'es significa «#io salva"& 2gli ci salva perch/ -tutto misericordia rivolta alla nostra miseria&«@iglio di #avide, a!!i misericordia di me" (v& ?%)& .uesta espressione contiene tutta lapreghiera, perch/ contiene tutto #io& La misericordia - l1essenza di #io& 2gli non -

misericordioso+ - misericordia& 2gli non ama i suoi figli in proporzione dei loro meriti, madella loro miseria& 2 li ama uno ad uno (cf& 'al 6,:8; $Tim $,$5)& 3o, in persona, sonoamato totalmente dal Padre in 'es& L1amore non si divide, si moltiplica& L1amore di unpadre non si divide per il numero dei figli, ma - tutto intero per ciascuno&'ettando il mantello, che era tutto per lui, questo povero segue 'es, a differenza delricco che, attaccato ai suoi !eni, si allontan< triste (cf& *c $8,66)&

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Capitolo 11

1 #ando si avvicinarono a Ger#salemme, verso @ètfage e @etnia, presso il monte degli >livi,mand' d#e dei s#oi discepoli 2 e disse loro: -*ndate nel villaggio c$e vi sta di fronte, e s#(itoentrando in esso troverete #n asinello legato, s#l #ale ness#no è mai salito. %cioglietelo econd#cetelo. ! E se #alc#no vi dir: 8erc$; fate #esto<, rispondete: Il %ignore ne $a (isogno,ma lo rimander #i s#(ito0. & *ndarono e trovarono #n asinello legato vicino a #na porta, f#ori s#lla strada, e lo sciolsero. ) E alc#ni dei presenti per' dissero loro: -C$e cosa fate, sciogliendo#esto asinello<0. + Ed essi risposero come aveva detto loro il %ignore. E li lasciarono fare. Essi cond#ssero l4asinello da Gesù, e vi gettarono sopra i loro mantelli, ed egli vi mont' sopra. / E molti stendevano i propri mantelli s#lla strada e altri delle fronde, c$e avevano tagliate dai campi.

#elli poi c$e andavano innanzi, e #elli c$e venivano dietro gridavano:Asanna=@enedetto col#i c$e viene nel nome del %ignore=13 @enedetto il regno c$e viene, del nostro padre Davide= Asanna nel più alto dei cieli= 11 Ed entr' a Ger#salemme, nel tempio. E dopo aver g#ardato ogni cosa attorno, essendo ormail4ora tarda, #sc5 con i Dodici diretto a @etnia.

3 capitoli $$9$: presentano un dramma che da gran tempo era nell1aria& @ino da :,4, infatti,*arco aveva rivelato il complotto dei farisei e degli erodiani per fare morire 'es& 3n :,66,degli scri!i «discesi da 'erusalemme" lo avevano accusato di essere posseduto da=eelze!ul e in 7,$ egli si era opposto a dei «farisei e scri!i venuti da 'erusalemme" per certe questioni di purit& La citt di 'erusalemme appare, dunque, come la roccafortedell1opposizione&'erusalemme e il tempio sono il cuore dell1e!raismo+ - qui che dovre!!e avvenirel1accoglienza ed invece - qui che si consuma il rifiuto& Tutta la sezione - imperniata sullacontrapposizione fra la salvezza offerta da 'es a 'erusalemme e la sorte dolorosa che'erusalemme riserva a 'es&

i troviamo di fronte a due delusioni& 'es - deluso+ nel tempio cerca qualcosa che nontrova ($$,$$)& *a anche 'erusalemme - delusa+ aspettava un *essia tutto diverso daquesto& Sono due delusioni di vecchia data& Sono note le lamentele di 3sraele contro #iolungo tutta la storia della salvezza, e nelle pagine !i!liche risuona, puntualmente, anche ladelusione di #io (cf& 3s 5,:97)& #ue delusioni che nascono da motivi opposti& 3sraelevorre!!e la li!ert senza pagarne il prezzo e, soprattutto, vorre!!e un #io a immagine deipropri desideri& #io vorre!!e fare di 3sraele un popolo suo testimone& i< che non cessamai di sorprendere - l1ostinazione di #io in questa impresa+ si ostina a costruire conmateriale tanto fria!ile, con mattoni cos refrattari allo scopo&3l monte degli Elivi ci fa pensare alla visione di Jaccaria che descrive la venuta di 3ahv-, inoccasione dello scontro escatologico fra 'erusalemme e le nazioni+ «3n quel giorno i suoi

piedi si poseranno sopra il monte degli Elivi che sta di fronte a 'erusalemme ad oriente"(Jc $?,?)& 'erusalemme attende la visita di #io e la lotta decisiva della storia& 21 dunqueun contesto di giudizio che d la tonalit a tutta la sezione&'es prepara il suo ingresso a 'erusalemme con la stessa cura con cui preparer lacele!razione pasquale ($?,$69$4)& .uesti due passi sono paralleli+ invio di due discepolicon precise istruzioni, ed esecuzione della loro missione secondo il programmapresta!ilito&3l *essia si presenta con modestia come re di pace universale& *atteo 6$,5 citaesplicitamente Jc C,C& Parlando di un puledro legato, forse l1evangelista pensa alla!enedizione di 'iaco!!e riguardante 'iuda+ «Non sar tolto lo scettro da 'iuda n/ il!astone del comando tra i suoi piedi, finch/ verr colui al quale esso appartiene e a cui -dovuta l1o!!edienza dei popoli& 2gli lega alla vite il suo asinello e a scelta vite il figlio dellasua asina &&&" ('en ?C,$89$$)& .uesto testo - stato interpretato in senso messianico dalla

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tradizione ra!!inica& 3nfine, il fatto che l1animale non sia mai stato montato denota chedeve servire per un uso religioso (cf $Sam 4,7; 6>e 6,68; Nm $C,6; #t 6$,:)&'es si designa come «Signore", titolo che *arco gli attri!uisce con parsimonia nel restodel vangelo (7,6%; $6,:49:7)& 3n questo modo intende manifestare la consapevolezza che'es ha di realizzare la profezia messianica di Jaccaria& All1iniziativa del *aestro, si aggiunge un gesto dei discepoli, ispirato all1antico rituale

d1intronizzazione regale+ cos, in occasione della consacrazione di 3eu, i dignitari stesero imantelli sul percorso (6>e C,$:), riconoscendo in lui l1eletto di 3ahv-& .uesto segno divassallaggio esprimeva la sottomissione, ma anche la speranza di !eneficiare della saggiaamministrazione del re e di condividerne la sua gloria&.uesta allusione al salmo $$%,67, che descrive la solenne processione della festa dellecapanne o dei ta!ernacoli (Lv 6:,?8), sottolinea la natura religiosa, pi che politica, diquesta accoglienza fatta a 'es&>ievocando la marcia d13sraele nel deserto e il periodo del suo fidanzamento con #io (Lv6:,?6; 'er 6,6), la festa delle capanne cele!rava la regalit universale di 3ahv- edesaltava la speranza del >e9*essia& 3l profeta Jaccaria aveva annunciato che il >egno di#io si sare!!e esteso a tutte le genti, le quali si sare!!ero recate ogni anno a

'erusalemme per partecipare alla festa delle capanne (Jc $?,$49$C)& Anchel1acclamazione della folla, tratta dal salmo $$%, assume un accento messianico&L1espressione e!raica hoshia19na (in aramaico hosa19na) - originariamente un1invocazionedi aiuto nelle difficolt+ «aiuto, ti pregoG" o «salva, ti preghiamoG" (6Sam $?,?; 6>e 4,64),ma, in questo !rano evangelico, sem!ra diventata un grido di acclamazione senza alcunriferimento al suo significato originale&L1espressione «colui che viene" richiama la proclamazione di 'iovanni =attista ($,7; *t$$,6) ed evoca la !enedizione di 'iaco!!e per suo figlio 'iuda ('en ?C,$8) e la profeziadi Jaccaria che fa allusione anche al >e9*essia che viene verso la figlia di Sion (Jc C,C)&L1espressione «il regno che viene, del nostro padre #avide" equivale a proclamare 'esre discendente di #avide (cf& $8,?79?%)&«Dsanna nel pi alto dei cieliG" significa+ Dsanna a #ioG Sottolinea la natura religiosa diquesto evento e relega nello sfondo qualsiasi motivo politico& .ualcuno ha tradotto«Dsanna nel pi alto dei cieli" con «Salvaci dal romano"& La vocalizzazione delleconsonanti e!raiche lo permette& @orse qualche zelota lo avr gridato con questosignificato& L1espressione «=enedetto il regno che viene, del nostro padre #avideG" nonpoteva non avere un senso politico& Non sem!ra che tutto questo per< sia nella lineaintesa da *arco in tutto il suo vangelo&Tutti questi collegamenti con l1Antico Testamento contri!uiscono a presentare l1ingresso di'es in 'erusalemme come la cele!razione liturgica dell1intronizzazione del @iglio di#avide& 'es - l1erede autentico della promessa fatta da #io a #avide per mezzo del

profeta Natan (6Sam 7,$69$4; 6:,5; cf& Lc $,:69::) e ripresa da 3saia (7,$:9$?)& 2gli larealizza instaurando definitivamente il >egno atteso, in modo !en diverso, tuttavia, dacome si sperava, poich/ il *essia entra nella citt di #avide per morirvi&3l seguito naturale dell1ingresso trionfale di 'es sem!rere!!e la cacciata dei profanatoridal tempio e l1attacco contro le autorit giudaiche& *arco, invece, interrompe questasequenza, inserendo nel racconto della purificazione del tempio la maledizione dellapianta di fico+ entram!i i gesti sim!oleggiano il giudizio di #io contro 3sraele&L1espressione «dopo aver guardato ogni cosa attorno" non - lo sguardo di un turistacurioso, ma quello di un giudice che penetra le intenzioni e discerne le situazioni converit& 3n questo caso !isogna vederci lo sguardo di chi sta preparando il colpo per l1indomani+ la cacciata dei mercantiG

«Esc con i #odici diretto a =etania"& .uesto ritorno a =etania, nonostante l1ora tarda, -una misura di prudenza presa da 'es che si sentiva spiato, anzi !raccato, entro le muradella citt&

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3n questo episodio - l1unica volta che 'es chiama se stesso «Signore", ed - l1unica voltache dice di avere !isogno+ ha !isogno di un asino&.uesto episodio sintetizza quanto 'es ha fatto finora e far in seguito, illuminando il suomodo di realizzare il >egno&i si aspettava che il Signore venisse con gloria e potenza, prendendo il dominio su tutto&

*a la sua gloria - l1umilt, la sua potenza - l1amore, il suo dominio - il servizio& Non vienecon il cavallo, come il re che tiene il potere& Non viene con il carro da guerra, come chidesidera conquistare il potere& «Emile, cavalca un asino, un puledro figlio di asina" (JcC,C)&Le caratteristiche dell1asinello, vero protagonista del racconto, sono le stesse delmessianismo di 'es& 3l somaro, che porta la soma degli altri, - un1immagine di 'es, cheporta i nostri pesi e ci comanda di fare altrettanto+ «Portate i pesi gli uni degli altri, cosadempirete la legge di risto" dice Paolo in 'al 4,6& .uesto essere schiavi per amore,somari per amore, - la vera li!ert ('al 5,$:9$?)&'es - il >e che li!era& >e in quanto servo& Signore in quanto schiavo& 3l suo >egnoin terra viene nell1essere servi e schiavi gli uni degli altri per amore&

Servire - regnare, e regnare - servire&

12 a mattina seg#ente, mentre #scivano da @etnia, e((e fame. 1! E avendo visto di lontano #nfico c$e aveva delle foglie, si avvicin' per vedere se mai vi trovasse #alc$e cosa7 ma gi#ntovi sotto, non trov' altro c$e foglie. on era infatti #ella la stagione dei fic$i. 1& E gli disse: -ess#no possa mai più mangiare i t#oi fr#tti0. E i discepoli l4#dirono.1)  *ndarono intanto a Ger#salemme. Ed entrato nel tempio, si mise a scacciare #elli c$evendevano e comperavano nel tempio7 rovesci' i tavoli dei cam(iaval#te e le sedie dei venditori di colom(e 1+ e non permetteva c$e si portassero cose attraverso il tempio. 1 Ed insegnava lorodicendo: -on sta forse scritto: a mia casa sar c$iamata casa di preg$iera per t#tte le genti< "oi invece ne avete fatto #na spelonca di ladri=0.1/ 4#dirono i sommi sacerdoti e gli scri(i e cercavano il modo di farlo morire. *vevano infatti pa#radi l#i, perc$; t#tto il popolo era ammirato del s#o insegnamento. 1 #ando venne la sera #scironodalla citt.23 a mattina seg#ente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici. 21 *llora 8ietro, ricordatosi,gli disse: -?aestro, g#arda: il fico c$e $ai maledetto si è seccato0. 22 Gesù allora disse loro:-*((iate fede in Dio= 2! In verit vi dico: c$i dicesse a #esto monte: èvati e gettati nel mare,senza d#(itare in c#or s#o ma credendo c$e #anto dice avverr, ci' gli sar accordato. 2& 8er #esto vi dico: t#tto #ello c$e domandate nella preg$iera, a((iate fede di averlo otten#to e vi saraccordato. 2) #ando vi mettete a pregare, se avete #alcosa contro #alc#no, perdonate, perc$;anc$e il 8adre vostro c$e è nei cieli perdoni a voi i vostri peccati0.

La maledizione del fico - un fatto para!olico+ la para!ola viene tradotta in un gesto

esemplare che la rende viva e comprensi!ile non solo alle orecchie, ma anche agli occhi&21 un fatto para!olico che esprime plasticamente il giudizio di #io su 3sraele&L1informazione «non era quella la stagione dei fichi" ($$,$:) rende assurda la pretesa di'es&& *arco non cerca di nascondere la stranezza del gesto, anzi la sottolinea& 2 noido!!iamo capire su!ito che, se 'es si fosse limitato a maledire un fico che non potevaavere dei frutti perch/ non era la stagione giusta, il suo gesto potre!!e sem!rare non solostrano, ma demenziale& Non - dunque su questo piano che va cercato il senso& Nell1AnticoTestamento, il fico e la vigna rappresentano il popolo d13sraele (3s 5,$97; 6%,?; Ds C,$8 'er %,$:)& ogliamo citare due versetti del profeta *ichea che descrivono il senso precisodella fame di 'es (*c $$,$6)+ «Ahim-G Sono diventato come uno spigolatore d1estate,come un racimolatore dopo la vendemmiaG Non un grappolo da mangiare, non un fico per 

la mia voglia& L1uomo pio - scomparso dalla terra, non c1- pi un giusto tra gli uomini" (*i7,$96)& Non - dunque la sterilit del fico che interessa, ma quella d13sraele&

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2 3sraele non ha scuse+ - gi stato pi volte rimproverato e dovre!!e sapere quali sono ifrutti che #io vuol cogliere& *arco ce lo dice attraverso l1episodio del tempio e le parolesulla fede&#unque il sim!olismo di !ase parte dalla parola «frutto" (v& $:)& .uell1al!ero che si rivelasenza frutto - il sim!olo del tempio, centro religioso del popolo d13sraele, in cui 'es -venuto a cercare i frutti che non ha trovato& Poco pi avanti, la para!ola del figlio unico,

inviato a raccogliere i frutti della vigna, confermer il sim!olismo ($6,$9$$)& >ipetiamodunque+ non - la sterilit del fico che viene giudicata, ma la sterilit di 'erusalemme e delsuo culto& ome i discepoli «videro il fico seccato dalle radici" ($$,68), cos vedranno iltempio distrutto fin dalle fondamenta+ «Non rimarr qui pietra su pietra che non siadistrutta" ($:,6)&«2ntrato nel tempio, si mise a scacciare quelli che vendevano e comperavano&&&"& 'esentra di nuovo a 'erusalemme e nel tempio, e ne prende possesso con un gesto profeticosignificativo della sua autorit messianica& 'i i profeti erano insorti contro il culto ipocritadei praticanti assidui nella frequenza del tempio, ma incuranti della religione autentica (3s$,$$9$7; 6C,$:9$?; 'er 7,$9$$)& ome aveva fatto Neemia in occasione del suo viaggio diispezione a 'erusalemme (Ne $:,79C), 'es purifica la casa di #io e ne scaccia i

venditori che hanno trasformato l1atrio del tempio in luogo di commercio& .uesto gesto -un insegnamento e un adempimento della Scrittura& Si pensi alle ultime parole del li!ro diJaccaria che, ispirato alla visione finale del profeta 2zechiele (capitoli ?89?%), annuncia lafesta universale dei ta!ernacoli, cele!rata nei tempi messianici in un tempiodefinitivamente purificato+ «3n quel giorno non vi sar neppure un ananeo (mercante)nella casa del Signore degli eserciti" (Jc $?,6$)&.uesta purificazione esteriore suppone una purificazione nel servizio sacro e nelsacerdozio, come indica la profezia di *alachia+ «Su!ito entrer nel suo tempio ilSignore &&& Seder per fondere e purificare; purificher i figli di Levi, li affiner come oro eargento, perch/ possano offrire al Signore un1o!lazione secondo giustizia" (*3 :,$9:)&.ueste reminiscenze dell1Antico Testamento indicano la portata messianica del racconto&«2 non permetteva che si portassero cose attraverso il tempio"& 21 noto che non tutto iltempio era luogo di mercato, ma solo il grande cortile esterno chiamato «cortile deigentili", cio- dei non e!rei& 3sraele l1aveva reso luogo di commercio e di traffico (si usavaattraversarlo per passare da un quartiere all1altro della citt; era la scorciatoia tra la citt eil monte degli Elivi+ il disordine - facilmente immagina!ileG) e in questo modo i gentili nonavevano pi un luogo di preghiera nel tempio del Signore& .uesto atrio era separatodall1atrio riservato agli e!rei da un parapetto in pietra, con iscrizioni in greco e latino cheinterdicevano ai pagani l1accesso all1atrio interno+ «hiunque sar preso dovr attri!uire ase stesso la morte che su!ir come punizione"&& Ena di queste pietre - stata portata almuseo di 3stam!ul nel $%7$; una seconda, ritrovata nel $C:5, si trova nel museo di

'erusalemme& La citazione di 3saia nel versetto seguente sottolinea, appunto, che iltempio - casa di preghiera per tutte le genti e quindi anche l1atrio riservato ai pagani -santo come quello riservato agli e!rei&«La mia casa sar chiamata casa di preghiera per tutte le genti"& *arco ha scritto il suovangelo per i pagani convertiti e, quindi, non ci deve meravigliare che citi l1intero versettodi 3saia 54,7, inclusa la frase «per tutte le genti", che *atteo e Luca tralasciano&«Ena spelonca di ladri"& Ai tempi di 'es, i mercanti avevano la stessa fama che hannooggi, e i cam!iavalute non erano additati come una categoria di onesti& *a non - questo ilpro!lema& L1espressione, di per s/, non accusa di essere ladri quelli che sono nel tempio,ma li paragona a dei ladri che cercano rifugio nel tempio, come in una spelonca, per sfuggire al castigo di #io meritato con la loro condotta& 3l significato viene chiarito molto

!ene se leggiamo per intero il testo di 'eremia che rimprovera ogni sorta di infrazionicontro l1alleanza (cf& 'er 7,$9$5)& 3n definitiva, 'es, citando 'eremia, intende dire+ «3l

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culto del tempio - menzognero se serve soltanto a dare un senso di sicurezza a gente chenon si converte"&«L1udirono i sommi sacerdoti e gli scri!i e cercavano il modo per farlo morire"& >itroviamoqui la situazione gi provocata da 'es nel suo uditorio di afarnao, in occasione dellasua manifestazione inaugurale+ le folle stupite di fronte al suo insegnamento dato conautorit ($,66&67), e gli avversari che decidono di farlo morire (:,4)&

«Avevano paura di lui"& 21 la paura di Adamo ('en :,$8) e di 2rode (*t 6,:), la paura dichi non vuole #io tra i piedi perch/ teme di perdere la supremazia+ - la paura diriconoscere un #io sopra la propria testa, la paura di perdere il posto di padroni degli altrie di #io stesso, fatto a propria immagine e manovrato a proprio piacimento& 21 la paura diperdere l1eredit ($6,7)+ da affittuari ($6,$) volevano diventare usurpatori& 21 la tentazionegravissima, e sempre ricorrente, a cui sono esposti tutti i ministri della religione& ontro diessa ci mette in guardia l1apostolo Pietro+ «2sorto gli anziani ( vescovi e preti) che sonotra voi &&& + pascete il gregge di #io che vi - affidato, sorvegliandolo non per forza, mavolentieri, secondo #io; non per vile interesse, ma di !uon animo; non spadroneggiandosulle persone a voi affidate, ma facendovi modelli del gregge" ($Pt 5,$9:)& La mentalit dipadroni della religione e di coloro che la praticano, manifestata dai sommi sacerdoti e dagli

scri!i, contro cui ha cozzato duramente 'es, - tutt1altro che mortaG«.uando venne la sera uscirono dalla citt"& 'es prende le distanze dalla citt che nonlo riconosce per quello che egli -& Aveva fatto la stessa cosa nei confronti delle folleentusiaste nell1ascoltarlo, ma non disposte a comprenderlo ($,:%; :,C; ?,$$&:4; 4,?5; %,$:)&3l tempio era il centro del culto e del potere politico ed economico& La «purificazione" deltempio - figura della purificazione della nostra immagine di #io, inquinata dai nostri deliridi potere, di ricchezza e di super!ia& Dltre al commercio materiale, nel tempio c1- anche ilcommercio spirituale& 21 quello che, con la moneta sonante delle prestazioni e delleosservanze, intende comperare la grazia di #io& 21 un male gravissimo, figlio del grandepeccato originale che, dipingendo un #io cattivo, induce a placarlo e ottenere le graziedietro pagamento, come fosse una prostituta& 21 il peccato del giusto, che va direttamentecontro l1essenza di #io che - amore gratuito& #io perdona senza limiti il peccatore e non sifa suo giudice, ma neanche pu< farsi suo complice nel peccato& #io non pu< avallare lenostre malefatte& 3l tempio o - casa di preghiera o - spelonca di ladri& 2 siccome tutto ci<che - accaduto a 3sraele - come un esempio per noi, scritto a nostro ammaestramento($or $8,$$), la hiesa deve vigilare per non cadere nella stessa infedelt&«La mattina seguente, passando, videro il fico seccato fin dalle radici& Pietroricordatosi&&&"& Nell1Antico Testamento, il ricordo - uno dei veicoli principali dellarivelazione di #io, e pu< essere considerato come un elemento essenziale dell1alleanza(#t ?,C9$5; 's 6?,$9$:)& Specialmente nel #euteronomio, gli israeliti sono invitati aricordare le passate azioni divine di misericordia come la !ase per la loro attuale fedelt a

Lui (#t ?,:69?8; 5,$5; 4,68965; 7,49$$; %,694; C,$97; 6C,$9%; :6,7)& 3n *c %,$% 'esaveva chiesto con forza+ «2 non vi ricordate&&&&0", come un invito a fare una riflessione suidue miracoli del pane, perch/ i discepoli potessero capire chi egli fosse& .ui qualcosa stamuovendosi& Pietro comincia a ricordare, a fare attenzione, a riflettere, a collegare leparole e gli avvenimenti& 2 proprio questo impegno e questa capacit di ricordare sarl1inizio del suo ravvedimento dopo aver rinnegato tre volte il *aestro+ «Allora Pietro siricord< di quella parola che 'es gli aveva detto+ «Prima che il gallo canti due volte, mirinnegherai per tre volte"& 2 scoppi< in pianto" ($?,76)&«3l fico che tu hai maledetto si - seccato"& 'es dopo aver seccato il fico secca e taglia dinetto anche il discorso sull1argomento& Trascurando il fico, parla dell1importanza dellapreghiera fatta con fede& 3l termine «preghiera" ci mette sulla !uona strada perch/

rimanda alla scena della purificazione del tempio, destinato a diventare «casa di preghieraper tutte le genti" ($$,$7)& il fico sterile - l1immagine della fede infeconda, della fedeltpuramente esteriore alla legge, della preghiera degli ipocriti (*t 4,5)&

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«Tutto quello che domandate nella preghiera, a!!iate fede di averlo ottenuto e vi saraccordato"& redere significa lasciarsi investire dalla potenza irresisti!ile di 'es, chesconvolge il mondo, come aveva annunziato il profeta Jaccaria (?,7; $?,?)& 21 in questocontesto che trova il suo vero significato la frase evangelica della fede che pu< tutto&redere che ci< che si proclama sta avvenendo significa cogliere la presenza di 'es, chesta operando attraverso la nostra azione+ - questa la potenza della fede che diventa

preghiera esaudita e fattiva&«Se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate, perch/ anche il Padre vostro che - neicieli perdoni a voi i vostri peccati"& 21 l1unica volta, nel vangelo di *arco, in cui 'esdichiara ai discepoli che il Padre suo - anche il loro& 'es - pi che figlio di #avide($8,?79?%; $$,$8; $6,:59:7)+ - il vero @iglio di #io che comunica ai suoi la propria realtfiliale& A!!iamo qui l1equivalente della quinta domanda del Padre nostro secondo *atteo(4,$6)& Alcuni manoscritti, infatti, aggiungono a questo punto un versetto (il 64) che ricalcaesattamente la spiegazione riferita da *t 4,$5+ «*a se voi non perdonate, neppure ilPadre vostro che - nei cieli perdoner le vostre colpe" ($$,64)& i< dimostra che lapreghiera del «Padre nostro" era !en nota alla hiesa di *arco !ench/ egli non la citinella sua interezza&

3l fico - stato seccato per istruire i discepoli sulla fede; il tempio - stato purificato per diventare casa di preghiera& Alla sterilit del fico corrisponde il pullulare di affari nel tempio&3nfecondit nel !ene e fecondit nel male vanno di pari passo&3n questo !rano si parla della fede e della preghiera, radici da cui viene il frutto delloSpirito, che essenzialmente - amore e perdono& redere non - solo sapere che c1- un#io, essere supremo e !uono, onnipotente e onnisciente, sovrano e giudice di tutti& 21aderire a 'es e alla sua Parola, perch/ lui - il Signore, l1interlocutore fondamentale dellanostra vita&La fede si esprime come preghiera verso #io e perdono verso i fratelli& Non ci pu< esserel1una senza l1altro&3l cristiano - colui che ha fede in 'es, potenza e sapienza di #io, proprio nella suade!olezza& 'es non chiede la fede in qualche idea, ma nel #io che si rivela in lui, poveroe umile che finisce sulla croce&

2 *ndarono di n#ovo a Ger#salemme. E mentre egli si aggirava per il tempio, gli si avvicinarono i sommi sacerdoti, gli scri(i e gli anziani e gli dissero: 2/ -Con #ale a#torit fai #este cose< A c$i ti $a dato l4a#torit di farlo<0. 2 ?a Gesù disse loro: -"i far' anc$4io #na domanda e, se mi risponderete, vi dir' con #ale potere lo faccio.  !3 Il (attesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli #omini< Hispondetemi0. !1 Ed essi disc#tevano tra s; dicendo: -%e rispondiamo -dal cielo0, dir:8erc$; allora non gli avete cred#to< !2 Diciamo d#n#e -dagli #omini0<0. 8er' temevano la folla, perc$; t#tti consideravano Giovanni come #n vero profeta.   !!  *llora diedero a Gesù #estarisposta: -on sappiamo0. E Gesù disse loro: -eanc$4io vi dico con #ale a#torit faccio #este

cose0.

Nei primi 64 versetti di questo capitolo 'es aveva espresso il suo giudizio su'erusalemme, il tempio e la falsa religiosit, con dei gesti, dei fatti (entrata in'erusalemme, fico seccato, purificazione del tempio)& #a $$,67 a $6,:7 il suo giudizioviene espresso con le parole&L1agire di 'es ha suscitato una reazione violenta da parte dei padroni della religione& 2raentrato nel tempio senza chiedere permesso, come uno che entra in casa propria; avevascacciato venditori e cam!iavalute muniti di regolare permesso rilasciato dall1autorit;aveva messo sotto accusa il modo di far religione+ il tempio non era pi casa di preghiera,ma spelonca di ladri& #avanti a una simile accusa il potere costituito non poteva tacere& 2

non tacque&«on quale autorit fai queste cose0 D chi ti ha dato l1autorit per farle0" Nel contesto, ladomanda si riferisce all1ingresso di 'es in 'erusalemme e all1espulsione dei mercati dal

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tempio& *a in pratica viene coinvolta tutta la sua attivit& Perci< anche la domanda delleautorit giudaiche supera il quadro immediato nel quale - stata posta+ il processo contro'es - gi iniziato&«i far< anch1io una domanda"& 3l processo si capovolge e gli accusatori sono messi sottoaccusa e invitati a rendere conto del loro comportamento& 'es non pone una contro9domanda per sfuggire alle domande dei suoi avversari, ma per rendere possi!ile una

risposta+ non si capisce 'es se prima non si - capito 'iovanni il =attista& Se infatti'iovanni - venuto da #io per preparare la strada al *essia, 'es agisce con l1autorit chegli compete come *essia, ed - #io che gli ha dato questa autorit& Dra essi non voglionoassolutamente ammettere questo+ per loro 'es non rivela il vero volto di #io e perci<deve morire perch/ - un !estemmiatore& Su questa loro decisione essi non sono dispostia ritornare e rimangono ostili alla rivelazione di 'es&osa far 'es0 Li lascer senza una risposta0 Sem!rere!!e di s+ «'es disse loro+MNeanch1io vi dico con quale autorit faccio queste cose1 «& 3n realt 'es risponde con lapara!ola dei vignaioli omicidi, che troviamo immediatamente dopo questo !rano& 2 tutti etre i sinottici dichiarano che i suoi interlocutori compresero che aveva detto quella para!olaper loro (*t 6$,?5; *c $6,$6; Lc 68,$C)&

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Capitolo 12

1 Gesù si mise a parlare loro in para(ole: ->n #omo piant' #na vigna, vi pose attorno #na siepe,scav' #n torc$io, costr#5 #na torre, poi la diede in affitto a dei vignaioli e se ne and' lontano. 2 *s#o tempo invi' #n servo a ritirare da #ei vignaioli i fr#tti della vigna. ! ?a essi, afferratolo, lo(astonarono e lo rimandarono a mani v#ote. & Invi' loro di n#ovo #n altro servo: anc$e #ello lo picc$iarono s#lla testa e lo coprirono di ins#lti. ) e invi' ancora #n altro, e #esto lo #ccisero7 e di molti altri, c$e egli ancora mand', alc#ni li (astonarono, altri li #ccisero. + *veva ancora #no, il figlio prediletto: lo invi' loro per #ltimo, dicendo: *vranno rispetto per mio figlio= ?a #ei vignaioli dissero tra di loro: #esti è l4erede7 s#, #ccidiamolo e l4eredit sar nostra. / E afferratolo, lo#ccisero e lo gettarono f#ori della vigna. C$e cosa far d#n#e il padrone della vigna< "err esterminer #ei vignaioli e dar la vigna ad altri. 13 on avete forse letto #esta %critt#ra:a pietra c$e i costr#ttori $anno scartataè diventata testata d4angolo711 dal %ignore è stato fatto #estoed è mira(ile agli occ$i nostri0<12 *llora cercarono di catt#rarlo, ma e((ero pa#ra della folla7 avevano capito infatti c$e aveva detto#ella para(ola contro di loro. E, lasciatolo, se ne andarono.

L1immagine della vigna, designa spesso nei profeti il popolo di 3sraele& 3l cantico dellavigna (3s 5,$97) era nella memoria di tutti+ il profeta ne aveva fatto una para!ola di giudizioper i capi di 'erusalemme e gli a!itanti della 'iudea&Non c1- molta differenza tra questi vignaioli e i falsi pastori di 2z :?, che invece di pascerele pecore pascono se stessi& Nell1uno e nell1altro caso, coloro che #io ha posto come suoirappresentanti in mezzo al popolo sfruttano la loro posizione a proprio !eneficio&La citazione del salmo $$%+ «La pietra che i costruttori hanno scartato - diventata testatad1angolo" vuol dire che #io - capace di annullare l1azione degli uomini e di capovolgerne ilrisultato& 'li uomini hanno ucciso suo @iglio, ma #io l1ha risuscitato+ «#al Signore - statofatto questo ed - mira!ile agli occhi nostriG"&

on questa para!ola allegorica, 'es d la chiave di lettura della storia di 3sraele e dellastoria di ogni uomo, come scontro senza incontro tra la fedelt di #io e l1infedeltdell1uomo& La sua offerta d1amore si trova sempre davanti il muro del nostro rifiutoostinato& Alla sua crescente !ont corrisponde un crescendo della nostra cattiveria& Sem!ra proprioun amore infelice, senza possi!ilit di riuscita& *a il Signore opera una meraviglia ai nostriocchi, facendo della croce, che - il vertice del nostro male e del nostro peccato, il dono delsuo massimo amore e del suo perdono& Noi lo uccidiamo togliendogli la vita, e lui ci favivere donandoci la sua vita&La nostra malvagit non vanifica il suo piano di salvezza& Tutto il nostro male e quello dellastoria umana non fa fallire il disegno di #io, ma lo compie in un modo pi su!lime,

mostrando il suo potere che - solo e tutto misericordia&3l potere dell1uomo - quello di fare il male dal !ene; quello di #io - di fare il !ene dal male&2gli vorre!!e diversamente, ma rispetta la nostra li!ert& 2gli - #io proprio perch/ sacolmare la nostra miseria con la sua misericordia, rispondendo al nostro rifiuto con la suaofferta incondizionata d1amore& 21 la vittoria della croce, scontro inevita!ile, che diventaincontro definitivo&'es - il @iglio unigenito che si - fatto servo e ultimo di tutti, dando la vita per noi che glidiamo la morte& .uesto - il suo potere+ la sua fedelt al di l di ogni nostra infedelt&

1! Gli mandarono per' alc#ni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. 1& E ven#ti, #elli gli dissero: -?aestro, sappiamo c$e sei veritiero e non ti c#ri di ness#no7 infatti non g#ardi in

faccia agli #omini, ma secondo verit insegni la via di Dio. E4 lecito o no dare il tri(#to a Cesare<o do((iamo dare o no<0. 1) ?a egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: -8erc$; mi tentate<8ortatemi #n denaro perc$; io lo veda0.  1+ Ed essi glielo portarono. *llora disse loro: -Di c$i è

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#esta immagine e l4iscrizione<0. Gli risposero: -Di Cesare0. 1 Gesù disse loro: -Hendete aCesare ci' c$e è di Cesare e a Dio ci' c$e è di Dio0. E rimasero ammirati di l#i.

3 farisei e gli erodiani cercano di cogliere in fallo 'es ponendogli una domanda alla qualesem!ra impossi!ile rispondere senza incorrere in gravi conseguenze+ «21 lecito o no dareil tri!uto a esare0"&

>ispondere di no sare!!e pericoloso perch/ trasformere!!e 'es in un so!illatorepolitico; rispondere di s sare!!e altrettanto pericoloso perch/ lo fare!!e apparire come uncolla!orazionista, amico degli odiati occupanti romani&La risposta supera il livello al quale il pro!lema era stato posto& 'es non d una ricettaper un comportamento civico; non raccomanda n/ la rassegnazione di fronte all1ordinecostituito (punto di vista dei farisei) n/ il rifiuto (opinione degli zeloti) e neppure !enedice lostato imperiale (tendenza degli erodiani)&La sua duplice dichiarazione constata, da una parte, l1esistenza di regole provvisorie sullaterra e, dall1altra, invita ad adottare nei confronti di esse un atteggiamento critico+distinguere tra l1accessorio e il principale, tra il relativo e l1assoluto, tra il transeunte el1eterno, tra le realt penultime e quelle ultime&

La decisione apolitica di 'es contiene un invito all1azione responsa!ile in favore dellasociet umana, senza riduzioni o esaltazioni inde!ite, conformemente alla volont di #io&La risposta di 'es non - una semplice astuzia per eludere il pro!lema e non cadere neltranello teso dai farisei e dagli erodiani& Non dice semplicemente+ «#ate a ciascuno ci<che gli spetta", senza determinare ci< che spetta a ciascuno& A quei tempi il dominio di un sovrano si estendeva ovunque la sua moneta aveva corsolegale& 2ra ovvio che dove circolava la moneta di esare, si sottostava al dominio diesare e si rispettavano le regole del gioco, tra le quali quella di pagargli il tri!uto (cf& >m$:,$97; $Pt 6,$:ss)&Per 'es il pro!lema - un altro+ dare a #io ci< che - di #io& ome la moneta del tri!utoporta l1immagine di esare e appartiene a esare, cos l1uomo - immagine di #io e

appartiene a #io& 3l tri!uto da pagargli - quello di darsi a lui, amando lui con tutto il cuore eil prossimo come se stessi (*c $6,:89:$)&irca l1autorit civile, - giusto distinguere il contenuto dal modo& 3l suo contenuto - quellodi servire al !ene comune; in questo senso, anche se le sue forme sono storicamente pio meno imperfette, - legittimamente voluta da #io (cf& >m $:,$9?)&Normalmente, il modo nel quale - esercitata - quello dei capi delle nazioni (cf& *c $8,?6),che !ramano l1avere, il potere e l1apparire& .uesto modo non - voluto da #io& 2ssoschiavizza tutti, sia chi lo esercita sia chi lo su!isce, togliendo a tutti, dominatori edominati, la li!ert, che - proprio ci< per cui siamo a immagine e somiglianza di #io&.uesto !rano ci aiuta a capire il «potere" di risto che mette sempre in crisi quellodell1uomo& 2sso infatti - amore, servizio e umilt&'es ci d un criterio in !ase al quale fare le nostre scelte+ prima dare a #io ci< che - di#io& Solo cos sapremo cosa dare al esare di turno&L1uso del denaro - l1accettazione implicita del potere di chi l1ha coniato& 'es non ha cons/ la moneta, a differenza dei farisei e degli erodiani& Le loro parole non presentano quindiun vero pro!lema per loro, che possiedono molto volentieri le monete con l1iscrizione diesare& Le tasse fanno pro!lema a quelli che hanno i soldi, non ai poveri& 3noltrel1iscrizione sulla moneta porta il nome e il ruolo divino dell1imperatore+ Ti!erio esare3mperatore, figlio del divino Augusto&3l titolo regale di 'es non lo troveremo scritto su alcuna moneta, ma sulla croce (*c$5,64)& hi ha orecchi per intendere, intendaG

*a il pro!lema fondamentale - che l1uomo, immagine di #io, - di #io e deve ritornare alui&

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1/ "ennero a l#i dei sadd#cei, i #ali dicono c$e non c4è ris#rrezione, e lo interrogarono dicendo: 1

-?aestro, ?osè ci $a lasciato scritto c$e se m#ore il fratello di #no e lascia la moglie senza figli, il fratello ne prenda la moglie per dare discendenti al fratello. 23 C4erano sette fratelli: il primo presemoglie e mor5 senza lasciare discendenza7 21 allora la prese il secondo, ma mor5 senza lasciarediscendenza7 e il terzo eg#almente, 22 e ness#no dei sette lasci' discendenza. Infine, dopo t#tti,mor5 anc$e la donna. 2! ella ris#rrezione, #ando risorgeranno, a c$i di loro apparterr la donna<8oic$; in sette l4$anno av#ta come moglie0. 2& Hispose loro Gesù: -on siete voi forse in errore

dal momento c$e non conoscete le %critt#re, n; la potenza di Dio< 2) #ando ris#sciteranno dai morti, infatti, non prenderanno moglie n; marito, ma saranno come angeli nei cieli. 2+ * rig#ardo poi dei morti c$e devono risorgere, non avete letto nel li(ro di ?osè, a proposito del roveto, come Diogli parl' dicendo: Io sono il Dio di *(ramo, il Dio di Isacco e di Giaco((e< 2 on è #n Dio dei morti ma dei viventi= "oi siete in grande errore0.

 Anche i sadducei contestano 'es+ essi non credono alla risurrezione dei morti& Larisposta di 'es considera due momenti& Anzitutto egli fonda la fede nella risurrezione sulrapporto che #io ha sta!ilito con gli uomini+ un rapporto di alleanza, di amicizia, disolidariet, di vita& #io non - impotente di fronte alla morte, «non - il #io dei morti, ma deiviventi" (v& 67)&

itando 2sodo :, che - un testo su #io e non sulla risurrezione dei morti, 'es riconduceil di!attito all1amore di #io e alla sua fedelt+ se #io ama l1uomo non pu< a!!andonarlo inpotere della morte&'es inoltre corregge l1altro errore dei sadducei che pensano alla risurrezione come a unasemplice continuazione della vita attuale, con gli stessi tipi di rapporti& Pensando in questomodo, essi non tengono conto della «potenza di #io" (v& 6?)&La risurrezione non - una semplice continuazione della vita attuale, ma il passaggio a unavita nuova, creata dalla potenza di #io& Non - la rianimazione di un cadavere+ - unatrasformazione qualitativa, - una nuova esistenza&La nostra risurrezione - il centro della vita cristiana& Senza di essa « - vana la nostrapredicazione ed - vana anche la vostra fede" scrive Paolo ai orinti ($or $5,$?)&3 sadducei assomigliano a tanti credenti del nostro tempo& redono in #io, ma non nellarisurrezione dei morti& hiusi nel materialismo, non credono, n/ teoricamente n/praticamente, al fine a cui #io ci ha destinati+ la vita eterna& 21 l1alienazione pi tragicadell1uomo, che perde ci< per cui - fatto, l1orizzonte che d senso alla vita& Tentare disuperare la morte attraverso la generazione dei figli - un rimedio peggiore del male, unavittoria illusoria, perch/ non si fa che accrescere il numero dei destinati alla morte&La generazione dei figli ha senso solamente nella speranza che questi «destinati allamorte" incontrino #io che d loro la vita nella risurrezione&

2/ *llora si accost' #no degli scri(i c$e li aveva #diti disc#tere, e, visto come aveva loro (enrisposto, gli domand': -#al è il primo di t#tti i comandamenti<0. 2 Gesù rispose: -Il primo è: *scolta, Israele. Il %ignore Dio nostro è l4#nico %ignore7 !3 amerai d#n#e il %ignore Dio t#o cont#tto il t#o c#ore, con t#tta la t#a mente e con t#tta la t#a forza. !1 E il secondo è #esto: *merai il  prossimo t#o come te stesso. on c4è altro comandamento più importante di #esti0. !2 *llora loscri(a gli disse: -ai detto (ene, ?aestro, e secondo verit c$e Egli è #nico e non v4è altri all4inf#ori di l#i7 !! amarlo con t#tto il c#ore, con t#tta la mente e con t#tta la forza e amare il  prossimo come se stesso val più di t#tti gli oloca#sti e i sacrifici0. !& Gesù, vedendo c$e avevarisposto saggiamente, gli disse: -on sei lontano dal regno di Dio0. E ness#no aveva più il coraggio di interrogarlo.

La domanda che lo scri!a pone a 'es non - oziosa& #ata la molteplicit delle prescrizionidella legge (se ne contavano 4$:, ripartite in :45 proi!izioni 9 quanti sono i giorni

dell1anno 9 e 6?% comandamenti positivi, quante si credeva fossero le parti del corpoumano), ci si poteva legittimamente interrogare sul loro valore e chiedersi quale fosse ilcomandamento pi grande&

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La risposta di 'es che pone nell1amore di #io e del prossimo il centro della legge, non -una novit assoluta+ lo insegnavano anche i ra!!ini di allora& La novit consiste nell1avereunificato il testo del #t 4,?95 con il testo del Lv $C,$%& *a per cogliere questo centro sononecessarie due precisazioni& La =i!!ia insegna che il nostro amore per #io e per ilprossimo suppone un fatto precedente, senza il quale tutto restere!!e incomprensi!ile+l1amore di #io per noi& .ui - l1origine e la misura del nostro amore& L1amore dell1uomo

nasce dall1amore di #io e deve misurarsi su di esso& 2 qui si inserisce la secondaprecisazione+ chi - il prossimo da amare0 La =i!!ia risponde+ ogni uomo che #io ama,cio- tutti gli uomini, senza alcuna distinzione, perch/ #io si - rivelato in 'es come amoreuniversale&La nostra vita - amare #io e unirci a lui (#t :8,68), diventando per grazia ci< che lui - per natura& 3l nostro amore per lui - la via per la nostra divinizzazione, perch/ uno diventa ci<che ama& hi risponde a questo amore passa dalla morte alla vita, mentre chi non ama#io e il prossimo rimane nella morte ($'v :,$?)& #io - amore pi forte della morte (t %,4)&La sua fedelt dura in eterno (Sal $$7, 6)& .uando noi moriamo, egli ci rid la vita&«>iconoscerete che io sono il Signore quando aprir< le vostre tom!e e vi risusciter< daivostri sepolcri" (2z :7,$:)& #io ha creato tutto per l1esistenza, perch/ - un #io amante

della vita (cf& Sap $,$?; $$,64)&L1amore per l1uomo non - in alternativa a quello per #io, ma scaturisce da esso come dallasua sorgente& Si ama veramente il prossimo solo quando lo si aiuta a diventare se stesso,raggiungendo il fine per cui - stato creato, che - quello di amare #io sopra ogni cosa e ilprossimo come se stesso& Alla luce di questa verit, do!!iamo rivedere radicalmente ilnostro modo di amare+ molto del cosiddetto amore, che schiavizza s/ e gli altri, - unacontraffazione dell1amore, - egoismo& .uanta purificazione, quanta grazia di #iooccorrono perch/ l1amore sia vero amoreG

!) Gesù contin#ava a parlare, insegnando nel tempio: -Come mai dicono gli scri(i c$e il ?essia èfiglio di Davide< !+ Davide stesso infatti $a detto, mosso dallo %pirito %anto:

Disse il %ignore al mio %ignore:%iedi alla mia destra,finc$; io ponga i t#oi nemicicome sga(ello ai t#oi piedi.! Davide stesso lo c$iama %ignore: come d#n#e p#' essere s#o figlio<0. E la n#merosa folla loascoltava volentieri.

Nella lettura del angelo di *arco ritorna con insistenza la domanda+ hi - 'es0 2 ci -stata data la risposta con chiarezza+ 'es - il *essia (*c %,6C)& *a su!ito si - ripropostaun1altra domanda+ he cosa significa per 'es essere il *essia e quale relazione ha il*essia con #io0 2 la risposta - stata+ 3l *essia compir la sua missione nella sofferenza

(tre annunci della passione); il *essia - l1ultimo inviato di #io, e il @iglio che #io tanto ama(*c $6,$9%)&Dra qui si ripropone un pro!lema importante+ hi - il *essia0 Dgni e!reo potevarispondere con semplicit e senza alcun du!!io+ 3l *essia - il figlio di #avide& 2 questarisposta trova il fondamento negli oracoli dei profeti, a cominciare da Natan (6Sam 7)& 2tuttavia la risposta - incompleta& 3l *essia non - solamente il figlio di #avide; - il @iglio di#io&'es fonda il suo ragionamento sull1interpretazione del salmo $$8 , un salmo che la =i!!iaattri!uisce a #avide& #unque - #avide stesso che parla e dice+ «#isse il Signore (cio- #iostesso) al mio Signore (cio- al >e9*essia)+ siedi alla mia destra"& #unque, dice 'es,#avide chiama il *essia «mio Signore"& uol dire, dunque, che il *essia - molto di pi

che «il figlio di #avide"+ - addirittura «il Signore di #avide"&

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Ne consegue che se 'es - il @iglio di #io, il suo regno non pu< essere ridotto al regno di#avide& Sare!!e un regno tra i regni di questo mondo o in alternativa ad essi& 3nvece ilregno di #io li supera, li trascende e non - legato alla loro realt materiale&

!/ Diceva loro mentre insegnava: -G#ardatevi dagli scri(i, c$e amano passeggiare in l#ng$e vesti,ricevere sal#ti nelle piazze, ! avere i primi seggi nelle sinagog$e e i primi posti nei (anc$etti. &3 

Divorano le case delle vedove e ostentano di fare l#ng$e preg$iere7 essi riceveranno #nacondanna più grave0.&1 E sed#tosi di fronte al tesoro, osservava come la folla gettava monete nel tesoro. E tanti ricc$i ne gettavano molte. &2 ?a ven#ta #na povera vedova vi gett' d#e spiccioli, cioè #n #attrino. &!

 *llora, c$iamati a s; i discepoli, disse loro: -In verit vi dico: #esta vedova $a gettato nel tesoro più di t#tti gli altri. && 8oic$; t#tti $anno dato del loro s#perfl#o, essa invece, nella s#a povert, vi $amesso t#tto #ello c$e aveva, t#tto #anto aveva per vivere0.

'es mette in guardia la folla perch/ sta per lasciarsi trascinare dai capi+ !isogna cheessa sappia chi sono in realt i suoi capi& on poche parole il *aestro fa il ritratto degliscri!i+ vanit, sfruttamento delle vedove, ostentazione nella preghiera& La loro logica -precisa+ prima io, poi le donne, infine #io& @orse ci aspettavamo un elogio degli scri!i+sono gli studiosi della parola di #io& Se - vero che la conoscenza - l1origine della virt,essi dovre!!ero essere molto virtuosi& Al contrario, non ci aspettavamo molto dalla vedovache 'es, invece, ci propone come esempio+ - limitata, - povera, - costretta ad occuparsiquotidianamente delle solite cose indispensa!ili per la sopravvivenza& osa pu< dare a#io una persona insignificante come lei0*a il giudizio di #io capovolge le nostre valutazioni& 'li scri!i usano la conoscenza delleScritture per procurarsi onori umani, si servono della loro piet religiosa per nascondere lacupidigia con cui si appropriano dei !eni degli altri, in particolare dei !eni dei poveri e degliindifesi& La povera vedova invece, che pu< mettere nel tesoro del tempio solo duespiccioli, viene presentata ai discepoli come il vero esempio da imitare+ «Tutti hanno dato

del loro superfluo, essa invece, nella sua povert, vi ha messo tutto ci< che aveva, tuttoquanto aveva per vivere" (v& ??)& os, con semplicit, questa donna insignificante, a cuinessuno aveva prestato attenzione, ha amato #io con tutto il cuore (cfr *c $6, :8)&'es sta per andarsene dalla scena di questo mondo e non ci lascia come maestri deipersonaggi dalle lunghe maniche e dalle parole altisonanti, ma mette in cattedra unadonnetta discreta, che continua in silenzio la sua lezione+ la vedova che offre a #io tutta lasua vita& 2ssa - sola e inosservata, povera e umile, «getta" tutta la propria vita+ - come'es che si - fatto ultimo di tutti e ha dato la sua vita in riscatto per tutti (cf& *c $8,?:9?5)&3l primo miracolo di 'es fu la guarigione della suocera di Pietro, perch/ potesse servire(cf& *c $,6C9:$)& L1ultimo suo insegnamento, prima del discorso escatologico, ci presentaquesta vedova, che ama veramente #io con tutta la sua vita& Sono loro le vere discepole

di 'es, e quindi le nostre maestre&

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Capitolo 1

1 ?entre #sciva dal tempio, #n discepolo gli disse: -?aestro, g#arda c$e pietre e c$e costr#zioni=0.2 Gesù gli rispose: -"edi #este grandi costr#zioni< on rimarr #i pietra s# pietra, c$e non siadistr#tta0. ! ?entre era sed#to s#l monte degli >livi, di fronte al tempio, 8ietro, Giacomo, Giovanni e *ndrea lo interrogavano in disparte: & -Dicci, #ando accadr #esto, e #ale sar il segno c$et#tte #este cose staranno per compiersi<0.

Per un conoscitore della =i!!ia, - assai difficile leggere questi pochi versetti senzaricorrere col pensiero ai capitoli %9$$ del profeta 2zechiele& *olte =i!!ie li intitolano cos+MLa gloria di 3ahv- a!!andona il tempio1&& Si trattava del grandioso tempio del re Salomone,considerato dai fedeli la casa di #io sulla terra& 3l profeta lo contempla e vede la gloria di#io (un1immagine per dire #io) che si alza e a!!andona la sua casa& #opo un !revetragitto, si sofferma un po1 sulla porta orientale del tempio per poi a!!andonaredefinitivamente la citt e fermarsi sul monte degli Elivi& La citt, senza #io, - cos destinataalla rovina e alla morte& i< avvenne l1anno 5%7 a&&.ualcosa di simile si ripete con l1uscita di 'es dal tempio& 2 *arco ci ha preparati a

questi avvenimenti& 2gli ha presentato 'es che accusa 3sraele di essere come unapianta che non d frutto, e di avere impedito che il tempio fosse una casa di preghiera per tutte le genti; e ha pure presentato 'es come pietra fondamentale di un nuovo edificio, diun nuovo popolo+ la hiesa& Dra, dopo lunghe controversie, *arco ritorna al tema dellacondanna di 3sraele, e presenta 'es che a!!andona il tempio e ne predice la rovina+«Non rimarr qui pietra su pietra, che non sia distrutta" (v& 6)&Non hanno voluto accogliere 'es come il *essia, come colui che instaura il >egno di #ioe ne realizza la presenza sulla terra& 2!!ene, lui li a!!andona& 2 dove non c1- lui ci pu<essere solo fallimento e rovina&3 discepoli vogliono indagare e lo interrogano in disparte+ «#icci, quando accadr questo, equale sar il segno che tutte queste cose staranno per compiersi0"& La domanda - limitata

alla distruzione del tempio, ma la risposta di 'es andr oltre questo evento, per prospettarne un altro molto pi importante& .uello che conta per il discepolo non - la datao i segni della distruzione di 'erusalemme& i< che conta - il modo di vivere l1attesa delSignore&L1uomo - l1unico animale che sa di dover morire& osciente della propria morte, cerca disapere quando sar; ne spia i segni nell1illusione di controllarla& *a, proprio cos, invece discansarla o allontanarla, si fa sua preda anticipata& ade sotto il suo dominio dispotico,soggiogato dalla paura&3l vangelo non soddisfa il nostro prurito di curiosare circa il futuro& Non vuole alimentare lanostra ansia, ma vincerla con la fiducia& on la croce - gi venuta la fine del mondovecchio e il principio di quello nuovo& i< che - avvenuto nel Signore - quanto avviene e

avverr a ciascuno di noi e a tutta la storia&3l cap& $: non intende far previsioni catastrofiche e inelutta!ili& Alla luce della storia di'es, vuol farci leggere il nostro presente per viverlo con responsa!ilit e determinarecos il nostro futuro, che dipende appunto da ci< che facciamo ora& i< che conta - ilpresente, come luogo della fedelt al Signore&.uesto discorso, pi che dirci le ultime cose che avverranno, ci svela il senso ultimo dellecose che avvengono& 'ran parte di esso parla di guerre, carestie e terremoti& Non sonoche gli ingredienti della nostra storia, quella di tutti i tempi, posta sotto il segno delpeccato& nella nostra storia attuale che noi viviamo la nostra pasqua di morte erisurrezione& 3 rantoli del vecchio mondo che agonizza sono anche le doglie del parto delmondo nuovo che nasce& Le parole che qui 'es dice si sono avverate nella sua epoca esi avvereranno in ogni epoca& Per questo l1evangelista dice+ «hi legge, capiscaG" (v& $?)&3nfatti, la storia di 'es rivela il mistero dell1uomo e del cosmo+ in lui - il destino di tutto edi tutti&

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3l discepolo sa che c1- una fine+ la morte& *a sa anche che c1- un fine+ la risurrezione&.uesto illumina tutto del suo vero senso, e gli infonde una fiducia costruttiva& A differenzadi chi segue delle ideologie, egli non si illude e non si delude& 'li altri sono ottimisti opessimisti; lui - realista perch/ ha speranza&

) Gesù si mise a dire loro: -G#ardate c$e ness#no v4inganni= + ?olti verranno in mio nome,

dicendo: -%ono io0, e inganneranno molti.

E #ando sentirete parlare di g#erre, non allarmatevi7(isogna infatti c$e ci' avvenga, ma non sar ancora la fine. / %i lever infatti nazione contronazione e regno contro regno7 vi saranno terremoti s#lla terra e vi saranno carestie. #esto sar il  principio dei dolori. ?a voi (adate a voi stessi= "i consegneranno ai sinedri, sarete percossi nelle sinagog$e,comparirete davanti a governatori e re a ca#sa mia, per render testimonianza davanti a loro. 13 ?a prima è necessario c$e il vangelo sia proclamato a t#tte le genti. 11 E #ando vi cond#rranno via per consegnarvi, non preocc#patevi di ci' c$e dovrete dire, ma dite ci' c$e in #ell4ora vi sardato: poic$; non siete voi a parlare, ma lo %pirito %anto. 12 Il fratello consegner a morte il fratello,il padre il figlio e i figli insorgeranno contro i genitori e li metteranno a morte. 1! "oi sarete odiati dat#tti a ca#sa del mio nome, ma c$i avr perseverato sino alla fine sar salvato.1& #ando vedrete l4a(ominio della desolazione stare l dove non conviene, c$i legge capisca,

allora #elli c$e si trovano nella Gi#dea f#ggano ai monti7 1) c$i si trova s#lla terrazza non scenda per entrare a prender #alcosa nella s#a casa7 1+ c$i è nel campo non torni indietro a prendersi il mantello. 1 G#ai alle donne incinte e a #elle c$e allatteranno in #ei giorni= 1/ 8regate c$e ci' nonaccada d4inverno7 1 perc$; #ei giorni saranno #na tri(olazione, #ale non è mai stata dall4iniziodella creazione, fatta da Dio, fino al presente, n; mai vi sar. 23 %e il %ignore non a((reviasse #ei giorni, ness#n #omo si salvere((e. ?a a motivo degli eletti c$e si è scelto $a a((reviato #ei giorni. 21 *llora, d#n#e, se #alc#no vi dir: -Ecco, il Cristo è #i, ecco è l0, non ci credete7 22 

 perc$; sorgeranno falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e portenti per ingannare, se fosse possi(ile, anc$e gli eletti. 2! "oi per' state attenti= Io vi $o predetto t#tto.

ivere l1attesaG Nei periodi di grande tensione nella storia, diversi uomini si presentano consoluzioni di salvezza e per il cristiano - il momento della scelta+ continuare a sperare in'es, il *essia, o aspettare e accogliere altri messia0'li anni che precedettero la distruzione di 'erusalemme furono certamente anni di lottama, come insegnano gli storici, furono pure anni di grande speranza& 1erano molti ispirati,profeti e capipopolo& *olti li accolsero come veri messia, come li!eratori dal dominio di>oma, ma furono ingannati& Non erano il *essia, e #io per mezzo loro non ha salvato3sraele&'erusalemme ha rigettato 'es il Salvatore ed - andata in rovina& hi invece lo accettanon si lascia tur!are dalle guerre, dalla fame e dalle carestie& 2gli sa che tutto ci< non - lafine della storia, ma solo il necessario travaglio per la nascita di un mondo migliore&.uesta - la storia di tutti i tempi e anche la nostra storia personale& 3l mondo ci propina

ogni giorno messaggi di li!erazione, ma il vangelo da duemila anni ci annunzia che ilSalvatore - uno solo+ risto& @inch/ il mondo non l1avr accolto, non trover la pace&Perch/ lui solo - la nostra pace (2f 6,$?)&.uando *arco scriveva il suo angelo, a >oma, la hiesa si trovava in pienapersecuzione& 2d - proprio in questa situazione che il cristiano - chiamato a dare la suatestimonianza a 'es&& 3n pochissimi decenni di cristianesimo, i discepoli erano gi statipi volte «consegnati nei sinedri e percossi nelle sinagoghe ed erano comparsi davanti agovernatori e re, a causa di risto, per rendere testimonianza davanti a loro" (v& C)& *oltiavevano dato testimonianza a risto fino alla morte, ma altri no& Per salvare la vita inquesto mondo alcuni fratelli di fede hanno consegnato alla morte altri fratelli& La divisione -penetrata anche nelle famiglie cristiane dove i padri hanno fatto morire i figli e viceversa&

hi voleva rimanere fedele a risto non si sentiva pi sicuro e sentiva ovunque iltradimento e l1odio in agguato attorno a s/& A costoro *arco ripete+ «hi avr perseveratosino alla fine (la morte) sar salvato" (v& $:)&

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La grande tri!olazione di 'erusalemme viene annunciata con linguaggio apocalittico($*ac $,5?; #n C,67; $$,:$; $6,$&$$; 'en $C,64 ecc&)& 3n particolare, ci riferiamo al li!ro di#aniele& 3n questo li!ro, le immagini indicano la persecuzione scatenata da Antioco2pifane, che culmin< nell1anno $4% a&& con l1instaurazione nel tempio del culto idolatrico&3n *arco si parla, quasi certamente, delle aquile romane (idolo, a!ominazione) cheentrarono nel tempio e commisero ogni sorta di profanazione e di sacrilegio&

*a la fine di 'erusalemme non - la fine dei cristiani, n/ la fine del mondo+ la storiacontinuaG'es esorta i suoi discepoli a sostituire l1allarmismo col discernimento& 3nvece dipreoccuparsi del futuro, devono occuparsi del presente, in fedelt operosa alla Parola di#io& inutile speculare+ nessuna risposta teorica muta il dato di fatto sicuro& La finitezza di tuttol1universo si impone& *a proprio questa pu< essere vissuta da noi o come angosciamortale o come dipendenza filiale da #io&3l cristiano sa che nella realt del peccato - presente il suo Signore crocifisso& Enito a lui,partecipa e prolunga in s/ la sua stessa vicenda di morte salvifica&

2& In #ei giorni, dopo #ella tri(olazione,il sole si osc#rere la l#na non dar più il s#o splendore2) e gli astri si metteranno a cadere dal cieloe le potenze c$e sono nei cieli saranno sconvolte.2+  *llora vedranno il Figlio dell4#omo venire s#lle n#(i con grande potenza e gloria. 2 Ed egli mander gli angeli e ri#nir i s#oi eletti dai #attro venti, dall4estremit della terra fino all4estremitdel cielo.2/ Dal fico imparate #esta para(ola: #ando gi il s#o ramo si fa tenero e mette le foglie, voi sapete c$e l4estate è vicina7 2 cos5 anc$e voi, #ando vedrete accadere #este cose, sappiate c$eegli è vicino, alle porte. !3 In verit vi dico: non passer #esta generazione prima c$e t#tte #estecose siano avven#te. !1 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. !2 #anto poi a #el giorno o a #ell4ora, ness#no li conosce, neanc$e gli angeli nel cielo, e nepp#re il Figlio,ma solo il 8adre.

.uesto !rano potre!!e essere intitolato «un canto di speranza"& La persecuzione verso idiscepoli e la rovina di 'erusalemme hanno disperso i cristiani, ma la venuta del Signore liriunir, non per il giudizio, ma per l1incontro definitivo nella gioia della salvezza& Ladispersione ha reso possi!ile la testimonianza e l1annuncio del vangelo a tutte le nazioni(*c $:, $8); il raduno «dall1estremit della terra fino all1estremit del cielo" (v& 67) segnerla piena realizzazione del regno di #io&La descrizione dell1avvenimento - grandiosa& 3l suo scopo - di dare, attraverso alcuneimmagini impressionanti tolte dall1Antico Testamento, l1idea del trionfo totale e definitivo&ome all1uscita di 3sraele dall12gitto, il mare vide e fugg e le montagne saltellarono comearieti davanti al #io di 'iaco!!e (Sal $$?), cos avverr al definitivo ritorno del Signore+sar un avvenimento che scuoter l1universo intero& 3l sole, la luna, le stelle e tutte le forzedel cielo saranno sconvolte, perch/ sulle nu!i del cielo apparir, pieno di potenza e gloria,il @iglio dell1uomo& A questo incontro con lui tutta la storia - condotta dalla mano sapiente e paziente di #io&La creazione - in cammino verso la rivelazione del @iglio dell1uomo, nel quale ogni uomo -figlio in comunione con il Padre& La fine del mondo non - il cadere di tutto nel nulla, ma ilcompiersi di ogni speranza, al di l e al di sopra di ogni attesa, in una pienezza che nonriusciamo a immaginare&

La creazione tende con tutte le sue energie verso di lui, nel quale, per mezzo del quale, ein vista del quale tutto - stato fatto (ol $,$59$4)& 2gli infatti - la vita di tutto ci< che esiste&La fine del mondo non - qualcosa di tremendo& 21 l1incontro della sposa, la comunit dei

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salvati, che nello Spirito grida+ «ieniG", e lo Sposo che risponde+ «S, verr< prestoG" (cf& Ap 66,$7968)&Le parole di 'es, che leggiamo nel vangelo di oggi, presentano il quadrofinale della vicenda cosmica& Al centro sta la venuta del @iglio dell1uomo (v& 64), che segnala fine del mondo vecchio con il suo male (vv& 6?965) e l1inizio del mondo nuovo incomunione con lui (v& 67)&La venuta gloriosa del Signore e il suo giudizio hanno un passato, quello della croce, dove

tutto - compiuto (cfr 'v $C,:8); un presente, nel quale viviamo la nostra imitazione diristo; e un futuro, quando sar compiuto tutto ci< che - gi avvenuto in 'es e staavvenendo in noi&La storia - sotto il segno della croce, gloria di #io che si manifesta in pienezza& 3l !racciopotente, con cui #io ha vinto il male, sono le !raccia misericordiose del @iglio inchiodatealla croce e allargate a tutti gli uomini&3l giudice del mondo - colui che muore in croce per noi peccatori& .uindi il suo giudizio -questo+ lui, che - giusto, porta su di s/ il nostro peccato e giustifica tutti gli ingiusti che siriconoscono tali e accettano la sua grazia& 3l giudizio di #io - il suo amore che salva& 2glici giudica solo dopo aver perdonato tutti i nostri peccati&3l tragico presente non - quindi senza speranza& 2sso - quel necessario travaglio da cui

deve nascere il mondo nuovo e definitivo& Per il cristiano non c1- spazio per il pessimismo+sa che pu< sperare e che la sua speranza non andr delusa&*a quando verr il Signore pi precisamente0 Lo sa solo il Padre& 'es non l1ha rivelato anessuno, perch/ il Padre non gli ha dato questo incarico& 3l giorno e l1ora della fine dellanostra vita e del mondo sono certi e determinati per #io e sconosciuti per noi& os #io hasta!ilito saggiamente per il nostro !ene& 3nfatti, se sapessimo il giorno e l1ora di questiavvenimenti, cadremmo in un terrore paralizzante e in un1attesa alienante& Se 'es non ciha rivelato la fine della nostra vita - perch/ non ci serviva e ci avre!!e guastatototalmente l1esistenza&Tutta la storia ormai non - altro che il tempo della pazienza di #io& «#avanti al Signore ungiorno - come mille anni, e mille anni come un giorno solo& 3l Signore non ritardanell1adempiere la sua promessa, come certuni credono& *a usa pazienza verso di voi, nonvolendo che alcuno perisca, ma che tutti a!!iano modo di pentirsi" (6Pt :,%9C)& 3nfatti #io,nostro salvatore, vuole che tutti gli uomini siano salvati (cf& $Tm 6,?) e che la sua casa siapiena (Lc $?,6:)&

!! %tate attenti, vegliate, perc$; non sapete #ando sar il momento preciso. !& E4 come #no c$e è partito per #n viaggio dopo aver lasciato la propria casa e dato il potere ai servi, a ciasc#no il s#ocompito, e $a ordinato al portiere di vigilare. !) "igilate d#n#e, poic$; non sapete #ando il  padrone di casa ritorner, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, !+ perc$;non gi#nga all4improvviso, trovandovi addormentati. ! #ello c$e dico a voi, lo dico a t#tti:"egliate=0.

La vita del cristiano non - un viaggio durante il quale i trasportati possono sonnecchiare edormire& Lo indicano le esortazioni che strutturano l1intero discorso+ «'uardate chenessuno vi inganni (v& 5)&&& *a voi !adate a voi stessi (v& C)&&& igilate dunque (v& ::)&&&egliate (vv& ::&:7)"& 2 questi avvisi non sono dati solo a Pietro, 'iacomo, 'iovanni e Andrea (v& ?), ma a tutti noi che attendiamo la sua venuta+ «.uello che dico a voi, lo dico atutti+ egliateG" (v& :7)&he cosa significa vegliare0 Per l1evangelista *arco, il discepolo - sveglio se in ognimomento si preoccupa di dare testimonianza a 'es affinch/ il vangelo raggiunga tutte lenazioni ($:,C9$8)&Tutta la storia ormai non - altro che il tempo della pazienza di #io& «#avanti al Signore ungiorno - come mille anni, e mille anni come un giorno solo& 3l Signore non ritardanell1adempiere la sua promessa, come certuni credono& *a usa pazienza verso di voi, non

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volendo che alcuno perisca, ma che tutti a!!iano modo di pentirsi" (6 Pt :,%9C)& 3nfattivuole che tutti gli uomini siano salvati ($Tm 6,?) e che la sua casa sia piena (Lc $?,6:)&Nell1attesa di questi grandi eventi !isogna vegliare& 3l cristianesimo non - oppio& @a teneregli occhi aperti& Star svegli - necessario, ma non !asta& 3l Signore, quando ci ha lasciati, ciha affidato una missione da compiere& La vigilanza costante deve quindi essere riempitada una fedelt operosa& La storia non - una sala d1attesa& un cammino alla sequela di

risto& La nostra vita - il tempo per colmare la distanza da lui e poterlo raggiungere&3l discepolo non - un fanatico che attende con agitazione, speculando su date e scadenze;e neppure un deluso che non attende pi nulla e nessuno, e dorme& Nell1attesa del ritornodefinitivo del Signore, sa cosa fare+ mettersi al servizio dei fratelli& 2 il lavoro non mancaG«La messe - molta, ma gli operai sono pochi" (Lc $8,6)&

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Capitolo 1!

1 ?ancavano intanto d#e giorni alla 8as#a e agli *zzimi e i sommi sacerdoti e gli scri(i cercavanoil modo di impadronirsi di l#i con inganno, per #cciderlo. 2 Dicevano infatti: -on d#rante la festa, perc$; non s#cceda #n t#m#lto di popolo0.! Gesù si trovava a @etnia nella casa di %imone il le((roso. ?entre stava a mensa, gi#nse #nadonna con #n vasetto di ala(astro, pieno di olio prof#mato di nardo gen#ino di gran valore7 r#ppe il vasetto di ala(astro e vers' l4#ng#ento s#l s#o capo. & Ci f#rono alc#ni c$e si sdegnarono fra di loro: -8erc$; t#tto #esto spreco di olio prof#mato< ) %i poteva (enissimo vendere #est4olio a piùdi trecento denari e darli ai poveri=0. Ed erano inf#riati contro di lei.+  *llora Gesù disse: -asciatela stare7 perc$; le date fastidio< Ella $a compi#to verso di me#n4opera (#ona7 i poveri infatti li avete sempre con voi e potete (eneficarli #ando volete, meinvece non mi avete sempre. / Essa $a fatto ci' c$4era in s#o potere, #ngendo in anticipo il miocorpo per la sepolt#ra. In verit vi dico c$e dov#n#e, in t#tto il mondo, sar ann#nziato il vangelo, si racconter p#re in s#o ricordo ci' c$e ella $a fatto0.13 *llora Gi#da Iscariota, #no dei Dodici, si rec' dai sommi sacerdoti, per consegnare loro Gesù. 11

#elli all4#dirlo si rallegrarono e promisero di dargli denaro. Ed egli cercava l4occasione opport#na per consegnarlo.

.uesta prima sezione - composta da tre serie di immagini, che sem!rano volerci offrire unprimo contatto con i personaggi principali del racconto& La struttura - in s/ significativa+alle due estremit stanno i sommi sacerdoti e gli scri!i (vv& $96) e il discepolo traditore (vv&$89$$), che congiurano contro 'es; al centro, invece, in contrasto con gli altri due quadri,vengono presentati 'es e i discepoli (vv& :9C)& 3n pratica, la piccola sezione offre lasituazione esistenziale dei diversi personaggi a due giorni dalla Pasqua&Ena donna ci introduce alla passione, e 'es interpreta il suo gesto comeun1anticipazione della propria im!alsamazione& #a questo momento in avanti, facciamoattenzione alla presenza delle donne+ mentre quasi tutti gli uomini fanno una pessimafigura durante la passione, quasi tutte le donne, al contrario, danno un su!lime esempio di

fedelt, di coraggio e di dedizione a 'es&3n contrasto con il gesto della donna, il tradimento di 'iuda& 'es tradito da uno dei suoi&La responsa!ilit per la morte di 'es ricade in primo luogo su uno dei #odici& Senza dilui, si ha l1impressione che il piano omicida dei capi non avre!!e potuto concretizzarsi,trattenuti com1erano dalla paura della folla (v& 6)&«A che pro questo spreco0"& .ueste parole nei confronti della donna esprimono !eneanche il nostro sentimento davanti alla passione del Signore+ perch/ questo spreco disofferenza e di amore0 Non poteva evitarlo o almeno risparmiarsi un po10hi comprende questo eccesso entra nel mistero di #io& .uesta donna - figura dellahiesa e dell1umanit che accoglie lo Sposo& La sposa risponde finalmente all1amore delloSposo, che l1ama di un amore eterno ('er :$,:)&

La reciprocit dell1amore tra uomo e #io - il punto di arrivo di tutta la creazione&L1unzione da parte della donna - la consacrazione di 'es come messia, profeta,sacerdote, altare e vittima& 2 ci rivela anche che cos1- la fede+ riconoscere 'es povero emorente come proprio Salvatore e Signore, amandolo con tutto il cuore&3noltre, quanto fa questa donna - figura di quanto far 'es sulla croce+ il vaso del suocorpo sar rotto, e ne uscir per tutta la terra il profumo di #io&3l racconto ruota su due gruppi di persone& #a una parte, i sommi sacerdoti, gli scri!i,'iuda e tutti gli altri& #all1altra, 'es solo con la donna&3n corrispondenza ci sono due gruppi di parole& #a una parte c1-+ impadronirsi, inganno,uccidere, tumulto, vendere, denaro, comprare, fremere, dar fastidio& #all1altra c1-+ala!astro, profumo, nardo genuino, effondere, sprecare, dare, !eneficare, opera !uona,vangelo& on il primo gruppo di parole si pu< scrivere tutta la storia umana; con il secondoquella di #io in 'es&

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3 due gruppi di persone e di parole esprimono due economie opposte& #a una parte c1-quella dell1egoismo che si impadronisce, compra, vende, calcola e uccide, adirandosi edando fastidio& l1economia dell1uomo& #all1altra c1- quella dell1amore che dona in gratuite spreca follemente& l1economia di #io&'es sta terminando il suo cammino& #opo aver dato tutto ci< che ha, d tutto ci< che -&

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Il primo giorno degli *zzimi, #ando si immolava la 8as#a, i s#oi discepoli gli dissero: -Dovev#oi c$e andiamo a preparare perc$; t# possa mangiare la 8as#a<0.   1! *llora mand' d#e dei s#oi discepoli dicendo loro: -*ndate in citt e vi verr incontro #n #omo con #na (rocca d4ac#a7seg#itelo 1& e l dove entrer dite al padrone di casa: Il ?aestro dice: Dov4è la mia stanza, perc$;io vi possa mangiare la 8as#a con i miei discepoli< 1) Egli vi mostrer al piano s#periore #nagrande sala con i tappeti, gi pronta7 l preparate per noi0. 1+ I discepoli andarono e, entrati in citt,trovarono come aveva detto loro e prepararono per la 8as#a.

Tutto il vangelo di *arco - una lunga introduzione al racconto della passione, morte erisurrezione di 'es, agnello della nostra Pasqua&=isogna conoscere !ene la Pasqua e!raica, perch/ solo alla sua luce - comprensi!ilel1eucaristia cristiana, compimento di cui l12sodo - promessa&La Pasqua e!raica - la li!erazione dagli idoli che schiavizzano, la fine dell1oppressionedell1uomo da parte dell1uomo, perch/ #io non tollera l1ingiustizia e, infine, - rottura con ilpeccato e con la morte e attesa di cieli nuovi e terra nuova& Tutti questi vari elementi dellaPasqua e!raica sono la promessa che trova compimento nella croce di 'es e servonoper capirne pienamente la portata&La Pasqua di 'es - martirio, ossia testimonianza di un amore pi forte di ogni male edella stessa morte, capace di farsi solidale coi fratelli fino alla de!olezza estrema+ «@ucrocifisso per la sua de!olezza" (6or $:,?)&*angiare la Pasqua con lui significa essere associati alla sua stessa passione per ilmondo, disposti a pagarne i costi, che assumiamo li!eramente, nonostante le paure e le

resistenze contrarie&1 "en#ta la sera, egli gi#nse con i Dodici. 1/ Ara, mentre erano a mensa e mangiavano, Gesùdisse: -In verit vi dico, #no di voi, col#i c$e mangia con me, mi tradir0. 1 *llora cominciarono arattristarsi e a dirgli #no dopo l4altro: -%ono forse io<0. 23 Ed egli disse loro: ->no dei Dodici, col#i c$e intinge con me nel piatto. 21 Il Figlio dell4#omo se ne va, come sta scritto di l#i, ma g#ai a#ell4#omo dal #ale il Figlio dell4#omo è tradito= @ene per #ell4#omo se non fosse mai nato=0.

Ena lettura superficiale del vangelo ci potre!!e far deviare dal vero significato delle parolee dei fatti& 3 veri protagonisti della passione, cio- quelli che agiscono per la salvezza, sonodue+ il Padre e 'es che si mantiene unito a lui& vero che qui viene ricordato il

tradimento di uno dei #odici, ma le parole che usa *arco per raccontare ai suoi l1accadutohanno un colore decisamente anticotestamentario& La frase «colui che mangia con me" -tolta dal Sal ?$,$8, mentre il passivo «- tradito" (paradidotai) richiama 3saia 5:,4&$8&$6&3nfine, l1espressione «come sta scritto di lui" ricorda tutto ci< che di risto hanno detto iprofeti& #a qui nasce un importante principio di lettura+ se l1evangelista narra l1accadutoservendosi dell1Antico Testamento, ci< significa che noi do!!iamo leggerlo come unastoria di salvezza& Dra, questa storia - guidata da #io e non dagli uomini ed - per questoche *arco fa assumere a 'iuda un ruolo strumentale, per mezzo del quale il @igliodell1uomo viene consegnato (dal Padre)& 3l peccato di 'iuda non - vangelo (!uonanotizia)+ guai a quell1uomoG #io non accetta il suo agire, non lo fa suo colla!oratore& #ioper< vuole la nostra salvezza nel @iglio suo 'es e perci<, malgrado gli uomini, rende

colui che - stato rigettato salvezza per noi ($6,$89$$; Sal $$%,66)& Per esprimere questo la=i!!ia usa una frase un po1 urtante per noi e, saltando le cause seconde (sono gli uominiche lo consegnano alla morte), dice che - #io colui che consegna il @iglio suo alla morte

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per noi& La dottrina rimane quindi chiara+ attraverso 'es, anche in queste tristicircostanze, continua a svilupparsi la storia della salvezza&*arco, nel suo ragionamento, ha delineato una reale immagine di 'es& Per lui 'escontinua a vivere nella piena coscienza di ci< che sta per accadergli& Esando parole toltedall1Antico Testamento, *arco ci dice che 'es era cosciente di essere unito all1agiresalvifico del Padre e che vi si aggrappa, come dimostra l1istituzione dell1eucaristia, con

tutte le sue forze&3l lamento di 'es su 'iuda+ «'uai a quell1uomo" non - una predizione di condannaeterna& iene giudicato l1atto in se stesso, in termini simili a quelli con i quali 'es avevagiudicato lo scandalo (C,?6)+ tradire il @iglio dell1uomo - cos igno!ile, che sare!!e meglionon aver neppure visto la luce&Sdraiato a mensa con i suoi, il Signore della vita annuncia la sua morte per noi, e si offrecome ci!o e !evanda a noi che lo uccidiamo& #avanti a lui che si dona, si evidenzia ilnostro peccato& Se per l1unguento di =etania i discepoli si erano domandati+ «A che protutto questo spreco0", cosa dovre!!ero dire di fronte al dono della vita di 'es eall1eucaristia0

Dgni discepolo, che sta con lui attorno alla stessa tavola, si chiede+ «Sono forse io coluiche tradisce risto e lo consegna alla morte0"& La risposta - facile& Se non sono dallaparte di 'es e della donna di =etania, sono tra coloro che lo vendono, lo comprano, loconsegnano, lo prendono e lo uccidono& Se non sono nell1economia dell1amore e dellavita, sono in quella dell1egoismo e della morte& Se non vivo il dono che ricevo, donando amia volta, sono chiuso nell1inferno del mio io, nemico di me, degli altri e di #io&'iuda non - il mostro che siamo a!ituati a pensare& 2gli ha tanti fratelli quanti sono gliuomini& 3l suo peccato - identico al nostro& 3l suo suicidio, tentativo estremo diautogiustificazione, - mancanza di conoscenza dell1amore gratuito di #io, tentativo diguadagnarsi il perdono con il massimo della punizione e della pena&L1uomo non pu< salvarsi da s/& Dgni suo tentativo in questa direzione aggrava la suasituazione e il suo peccato& 2gli deve avere l1umilt di lasciarsi salvare gratuitamente daristo, senza possi!ilit alcuna di sde!itarsi& L1essenza del vangelo, manifestata da 'esche muore in croce, - questa+ #io - amore infinito, incondizionato e gratuito per tutti ipeccatori&'es si dona a una comunit di persone che lo tradiscono, lo rinnegano e fuggono& 2 sidona non «nonostante" questo, ma proprio «per questo"& Lo annuncia in anticipo perch/sappiamo che il suo amore si riversa su di noi gratuitamente, non per i nostri meriti, anziprevedendo i nostri peccati& Noi, invece, vorremmo sempre un amore meritato, senzaaccorgerci che, se - meritato, non - amore& Sare!!e uno stipendio dovuto e non un donodi grazia&

3l cristiano trova in 'iuda la sua prima identificazione (poi ce ne saranno altre) se vuolcomprendere che 'es muore per lui&La nostra miseria - il recipiente della misericordia di #io& 3l nostro peccato - la nostra partedi angelo& L1altra - il suo perdono, che fa della nostra perdizione il luogo della suasalvezza&

22 ?entre mangiavano prese il pane e, pron#nziata la (enedizione, lo spezz' e lo diede loro,dicendo: -8rendete, #esto è il mio corpo0. 2! 8oi prese il calice e rese grazie, lo diede loro e ne(evvero t#tti. 2& E disse: -#esto è il mio sang#e, il sang#e dell4alleanza versato per molti. 2) Inverit vi dico c$e io non (err' più del fr#tto della vite fino al giorno in c#i lo (err' n#ovo nel regnodi Dio0.2+ E dopo aver cantato l4inno, #scirono verso il monte degli >livi.

'es pronuncia le parole che trasformano la Pasqua e!raica in cele!razione cristiana suuna comunit di peccatori e di traditori& Ad essi d da mangiare il suo corpo e da !ere il

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suo sangue che sono l1oggetto del loro tradimento+ all1eccesso di ingratitudine degliuomini, risponde con l1eccesso del suo amore& Notiamo il duplice sottofondoanticotestamentario+ il richiamo all1alleanza del Sinai (2s 6?,%) e al Servo di #io che donala propria vita per tutti (3s 5:)& 3noltre vi - un chiaro riferimento alla croce+ in questadirezione ci conduce il sim!olo del corpo donato e del sangue sparso&'es sta svelando l1intenzione fondamentale che ha guidato la sua vita, ci sta

manifestando la sua verit ultima+ egli ha vissuto una vita in dono per tutti& 21 questo «per"che indica il significato ultimo di 'es+ un1esistenza donata& 21 un donarsi per tutti, nonsolo per alcuni, - un donarsi consapevole del rifiuto+ rifiutato da tutti, muore per tutti& 21 undonarsi universale e ostinato, una solidariet che non si lascia vincere dall1incomprensionee dal rifiuto& Anche il tradimento mette in luce l1amore ostinato di 'es&>icordando il tradimento, la comunit - invitata a non scandalizzarsi quando scoprir nelproprio seno il tradimento e il peccato+ - un1esperienza che 'es stesso ha vissuto e cheha previsto per la sua hiesa& La comunit cristiana - invitata a non cullarsi in una falsasicurezza e presunzione di s/, come ha fatto Pietro+ il peccato - sempre possi!ile ed -vano fidarsi delle proprie forze& *a il vangelo ci insegna che l1incomprensione e iltradimento del discepolo sono superati e vinti dall1amore del *aestro&

Dgni religione prevede il sacrificio dell1uomo a #io& 3l cristianesimo invece si fonda sulsacrificio di #io all1uomo& L12ucaristia «culmine e fonte di tutta la vita cristiana" (L' $$) -veramente tutto e ci d tutto+ - tutta la creazione che si fa corpo e sangue di risto; -l1umanit intera assunta nella sua carne; - #io che si dona all1uomo& Nell12ucaristial1amore di #io raggiunge il suo fine+ unirsi a noi e farsi nostra vita&L12ucaristia divinizza realmente l1uomo, ma senza alcuna confusione& #istinto da #io,l1uomo - realmente unito a lui in un unico amore e in un1unica vita& .uesta unione vienechiamata alleanza& 3l sangue della nuova alleanza - quello uscito dalla persona di 'es&.uesto sangue, come quello che *os- asperse sull1altare e sul popolo (2s 6?,4&%), uniscel1uomo a #io, rendendoli consanguinei& .uesta alleanza - eterna perch/ non possiamo piinfrangerla& .ualunque cosa facciamo, anche se lo mettiamo in croce, #io rimane semprefedele al suo amore per noi «perch/ non pu< rinnegare se stesso" (6Tim 6,$:)& Paoloapostolo ha scritto+ «A stento si trova chi sia disposto a morire per una persona da!!ene&*a #io dimostra il suo amore verso di noi perch/, mentre eravamo ancora peccatori,risto - morto per noi" (>m 5,79%)&Dra, «se #io - per noi, chi sar contro di noi0 hi accuser gli eletti di #io, se #iogiustifica0" (>m %,:$&::)& Per questo san Paolo dice di essere convinto che «n/ morte n/vita, n/ angeli n/ principati, n/ presente n/ avvenire, n/ potenze, n/ altezza n/ profondit,n/ alcun1altra creatura potr mai separarci dall1amore che #io ha per noi in risto 'esnostro Signore" (>m %,:$ss)&3l vino - !evanda della terra promessa& 'es sar pellegrino nel mondo, digiuno e

a!!everato di morte, fino al giorno in cui l1ultimo fratello non si sar arreso allaconoscenza dell1amore del Padre& .uando la sua casa sar piena di tutti i suoi figli, sar ilregno di #io in pienezza& @ino ad allora 'es continuer a !ere il calice di morte per darea tutti noi il calice di vita& .uanti ne !evono sono spinti a loro volta dal suo stesso amore di@iglio versi i fratelli che ancora non conoscono il Padre (6or ?,$6)& Alla fine della cena pasquale tutti cantano l1inno& 21 il grande Hallel (Sal $:4)& 21 un salmoche, passando in rassegna i doni della creazione e della storia, ripete ad ogni riga ilritornello «perch/ eterna - la sua misericordia"& .ueste parole dicono il perch/ profondodi tutta la creazione e di tutta la storia&#opo l12ucaristia anche noi comprendiamo che la sua misericordia eterna - il perch/ultimo di tutto quanto c1- e accade+ - il trionfo del suo amore su tutto il male del mondo& A

noi, che a!!iamo compiuto il massimo male uccidendo suo @iglio, il Padre concede ilmassimo !ene, donandoci la vita del @iglio& La sua misericordia - eterna e onnipotente,capace di capovolgere in !ene ogni male e di salvare tutto e tutti&

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2 Gesù disse loro: -6#tti rimarrete scandalizzati, poic$; sta scritto:8erc#oter' il pastore e le pecore saranno disperse.2/ ?a, dopo la mia ris#rrezione, vi preceder' in Galilea0. 2 *llora 8ietro gli disse: -*nc$e se t#tti saranno scandalizzati, io non lo sar'0. !3 Gesù gli disse: -In verit ti dico: proprio t# oggi, in #estastessa notte, prima c$e il gallo canti d#e volte, mi rinneg$erai tre volte0.   !1 ?a egli, con grandeinsistenza, diceva: -%e anc$e dovessi morire con te, non ti rinneg$er'0. o stesso dicevanoanc$e t#tti gli altri.

Terminata questa cele!razione, il piccolo gruppo raggiunge il monte degli Elivi& Prima diriunirsi definitivamente nel >egno, questa comunit, la cui esistenza era legata allapresenza di 'es, sperimenter la propria fragilit+ lo scandalo ($?,6796C), la dispersione($?,67), il rinnegamento ($?,:89:$)& Tutti, anche Pietro, malgrado le sue protesteconfermate dagli altri, faranno questa dolorosa constatazione& #i fronte al mistero delpeccato dei discepoli, la Scrittura rafforza la nostra fede nella misericordia divina+ laprofezia di Jaccaria annunzia che #io avre!!e colpito il pastore del suo popolo perch/ ide!oli, dispersi, potessero rientrare in se stessi e convertirsi (Jc $:,7)& 3nfatti 'espromette che li preceder in 'alilea ($?,67; cf& $4,7) e la sua presenza verr loroassicurata per sempre&'es fa prendere coscienza a Pietro delle due verit di fede fondamentali+ il peccatodell1uomo e il perdono di #io&Se in 'iuda vediamo il male, in Pietro vediamo il «!ene", dal quale risto ci salva& 21 quel!ene che veste splendidamente l1orgoglio, essenza di ogni male& .uesto orgoglio -presente in quantit varia!ile nel peccatore normale, ma - concentrato allo stato puro nel«giusto"&#avanti al suo amore, che si consegna per tutti, 'es prevede e predice la caduta diPietro e di tutti& *a la sua grazia si manifesta pienamente nel cedimento dei discepoli, epromette la sua fedelt fin oltre la morte+ «#opo che sar< risuscitato, vi preceder< in

'alilea" (v& 6%)& 3l nostro peccato - il luogo dell1incontro e della conoscenza di #io e l1unicamisura della sua misericordia&Non solo - inevita!ile, ma - anche !ene che Pietro cada& os, invece di presumere per poi disperare di s/, confider in lui, con una speranza che non delude pi&La frana di tutti i suoi !uoni desideri lascer emergere dalle sue rovine la roccia salda chenon crolla+ la fedelt del Signore&i< che ci salva non - il nostro amore per #io, ma l1amore di #io per noi; non - il nostromorire per lui, ma il suo morire per noi& Pietro dovr passare dalla propria giustizia allagiustificazione, dalla Legge al angelo& 21 la difficilissima conversione di Paolo che portaalla su!limit della conoscenza di 'es come Signore (@il :,$ss)&3l discepolo non - pi !ravo degli altri& Peccatore come tutti, ha per< la gioia di conoscere

il Signore morto per lui peccatore& .uesto - il nuovo principio di vita, che ha il potere diguarirlo dal suo male radicale&«3l giusto vivr di fede" (>m $,$7; cf& A! 6,?) dice Paolo& 3l che significa+ il giusto vivrdella fedelt del Signore verso di lui& Nulla infatti pu< separarlo dall1amore che #io ha per lui in risto 'es (>m %,:5&:C)&.uesta fede - incrolla!ile, perch/ poggia non sulla mia fedelt a #io, ma sulla sua fedelta me& Neanche il peccato e la morte mi sottraggono a lui, perch/ lui si - fatto per mepeccato e morte, per essere mia giustizia e vita nuova&3noltre - molto importante che il peccato di Pietro sia previsto e predetto& Solo in questomodo - chiaro chi - il Signore e chi - Pietro+ il Signore - amore gratuito e fedele, Pietro -ci< che -, solo in quanto amato da lui&

#avanti alla croce di 'es tutti ci scandalizziamo& *a proprio s!attendo contro la croce,inciampando e cadendo, scopriremo l1identit di #io e la nostra&

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La differenza tra 'iuda e Pietro non - tanto nel loro peccato, comune anche a tutti noi, manell1accettare o meno di vivere del suo perdono&#io - scandalo per ogni uomo& 21 scandaloso perch/ - amore e quindi de!olezza, povert,servizio e umilt& ontro di lui, pietra di scandalo, si infrange il nostro egoismo, con la sua!rama di avere, di potere e di apparire&Pietro vive ancora di confronto e di competizione con gli altri+ «Anche se tutti saranno

scandalizzati, io per< noG" (v& 6C)& L1egoismo e l1orgoglio sono pi presenti nel !ene chenel male& 3n genere facciamo il male per errore, e il !ene per super!ia& Per questo laconversione - pi difficile per il giusto che per il peccatore&Solo nel peccato si conosce #io come #io, ossia come perdono e amore gratuito&Le verit complementari del vangelo sono due+ il nostro peccato e il suo perdono, la nostrainfedelt e la sua fedelt, la nostra miseria e la sua misericordia& Solo nella prima ci - datodi cogliere la seconda&>innegare 'es significa vergognarsi di lui e delle sue parole& 21 il contrario ditestimoniare& 3l discepolo che non rinnega se stesso (%,:?) rinnega necessariamente il suoSignore&3n questa circostanza Pietro parla troppo+ «2 lui parlava eccessivamente" (v& :$)& Lo

stesso eccesso avr poi nel rinnegare il Signore (v& 7$)& L1eccesso di parola copre sempreincertezza o addirittura menzogna& «L1insensato moltiplica le parole" (.o $8,$?)&3l desiderio di Pietro di stare con 'es, anche se dettato da amore, - ancoraun1affermazione di s/, l1ultima&Tutte le religioni raggiungono il loro apice nel sacrificio a #io, come esaltazione massimadell1io religioso& ontro questo errore fondamentale, a!!iamo gi detto che la salvezzanon sta nel fatto che noi moriamo per il Signore, ma nel fatto che lui muore per noi& i<che salva non -, anzitutto, amare, ma essere amati&olere morire per risto, invece di accettare che lui muoia per noi, - il solito protagonismodi Adamo, che mette l1io al posto di #io& 3noltre noi crediamo, erroneamente, che il morireper 'es sia il massimo che si possa fare per meritarsi il suo amore& *a «meritare"l1amore - meretricio& Si tratta #io come se fosse una prostituta, i cui favori sono da pagarea prezzo di opere !uone& .uesto - il peccato del giusto, l1unico che va direttamente control1essenza di #io, che - amore gratuito& L1amore o - gratuito o non - amore& Pretendere dimeritarlo - distruggerlo& 3nfatti ci pone in un dilemma dia!olico+ se #io lo concede, non -gratuito (ossia me lo sono meritato); se non lo concede - cattivo& Amare #io fino a dare lavita pu< essere solo un dono che lui ci concede, una risposta possi!ile perch/ lui mi haamato per primo ed - morto per me& #iversamente - orgoglio, come se io fossi #io e,peggio ancora, come se #io volesse la mia morte&Per questo, accettare di essere amato - pi difficile che pretendere di amare& Noipossiamo amare #io solo se accettiamo che lui ci ami per primo& Anche perch/ il nostro

amore per lui non - che una piccola restituzione del suo amore per noi& 3n definitiva - far dipendere la nostra vita da lui e accettare di essere suoi&3n questa pretesa di morire orgogliosamente per il Signore sono d1accordo anche tutti glialtri presenti alla cena (v& :$)& 21 lo stesso atteggiamento che manifestarono quando tuttilitigavano su chi tra loro fosse il pi grande (C,:5)& L1epilogo di tutto questo parlareeccessivo e presuntuoso lo troviamo al v& 58+ «A!!andonandolo, fuggirono tutti quanti"&

!2 Gi#nsero intanto a #n podere c$iamato Getsèmani, ed egli disse ai s#oi discepoli: -%edetevi #i,mentre io prego0. !! 8rese con s; 8ietro, Giacomo e Giovanni e cominci' a sentire pa#ra eangoscia. !& Gesù disse loro: -a mia anima è triste fino alla morte. Hestate #i e vegliate0. !) 8oi,andato #n po4 innanzi, si gett' a terra e pregava c$e, se fosse possi(ile, passasse da l#i #ell4ora.!+ E diceva: -*((, 8adre= 6#tto è possi(ile a te, allontana da me #esto calice= 8er' non ci' c$eio voglio, ma ci' c$e v#oi t#0. ! 6ornato indietro, li trov' addormentati e disse a 8ietro: -%imone,dormi< on sei ri#scito a vegliare #n4ora sola< !/ "egliate e pregate per non entrare in tentazione7lo spirito è pronto, ma la carne è de(ole0. ! *llontanatosi di n#ovo, pregava dicendo le medesime

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 parole. &3 Hitornato li trov' addormentati, perc$; i loro occ$i si erano appesantiti, e non sapevanoc$e cosa rispondergli.&1 "enne la terza volta e disse loro: -Dormite ormai e riposatevi= @asta, è ven#ta l4ora: ecco, il Figlio dell4#omo viene consegnato nelle mani dei peccatori. &2 *lzatevi, andiamo= Ecco, col#i c$emi tradisce è vicino0.

tipico di *arco raccontare la passione di 'es in tutta la sua crudezza& os apparechiaramente il contrasto del mistero di risto+ @iglio di #io, eppure a!!andonato allasofferenza& Nell1agonia del 'etsemani (che significa frantoio per l1olio), *arco mette inrisalto la de!olezza di 'es, la sua paura di fronte alla sofferenza, la sua angoscia difronte alla morte&Tra tutti gli episodi della passione, la preghiera di 'es nel 'etsemani - uno dei pimisteriosi& i sconcerta vedere 'es che cade a terra ($?,:5), oppure leggere che egli«cominci< a sentire paura e angoscia" ($?,::), e ascoltare le sue parole che riecheggianoil Sal ?6,4+ «La mia anima - triste fino alla morte"& *ai, forse, riusciamo a sentire 'escos vicino a noi, le sue reazioni cos pienamente umane&'es prega+ «A!!, PadreG Tutto - possi!ile a te, allontana da me questo caliceG Per< non

ci< che io voglio, ma ci< che vuoi tuG" ($?,:4)& Si riflette, in queste parole, non solo unmodo corretto di pregare, ma, soprattutto, un modo giusto di vivere& 'es si rivolge a #iochiamandolo «A!!", cio- «Pap", e riconosce la sua onnipotenza («Tutto - possi!ile ate")& 3n questo modo la preghiera e la vita stessa di 'es sono collocate in un1atmosferadi o!!edienza e di fiducia& i si pu< fidare di #io perch/ egli - il Pap; e nulla pu<distur!are o infrangere questa fiducia perch/ egli - onnipotente& 3l rapporto con #io haperci< una solidit che il mondo non pu< distruggere n/ il tempo sgretolare&Poi viene la richiesta vera e propria+ «Allontana da me questo caliceG"& il desideriospontaneo e comprensi!ile dell1uomo di fronte alla morte, con tutto quello che essacomporta di oscurit e angoscia&'es comincia la sua preghiera con l1espressione del suo desiderio umano; non lo

nasconde, non lo censura, ma lo mette li!eramente davanti all1amore e alla potenza delPadre&La preghiera per< non termina qui& «Per< non ci< che io voglio, ma ci< che vuoi tu"&La preghiera pu< avere qualsiasi punto di partenza, ma ha un unico punto di arrivo+ lavolont del Padre& Pregare significa accostarsi alla volont di #io fino a che essa diventi lanostra&Non c1- commento migliore a questo testo di quanto leggiamo nella lettera agli 2!rei+ «Neigiorni della sua vita terrena, 'es offr preghiere e suppliche con forti grida e lacrime acolui che poteva li!erarlo da morte e fu esaudito per la sua piet; pur essendo @iglio,impar< tuttavia l1o!!edienza dalle cose che pat e, reso perfetto, divenne causa disalvezza eterna per tutti coloro che gli o!!ediscono" (2! 5,79C)&

#i fronte alla prova 'es manterr la sua fedelt mentre i discepoli rivelerannomiseramente la propria de!olezza& .uesta diversit di risultato dipende dalla diversit dicomportamento nel 'etsemani+ 'es prega con insistenza (tre volte ripete la stessapreghiera), gli apostoli dormono «perch/ i loro occhi si erano appesantiti"& 'es stesso dla spiegazione+ «egliate e pregate per non entrare in tentazione; lo spirito - pronto, ma lacarne - de!ole" ($?,:%)&L1uomo - «carne", cio- de!olezza; se non lo vivifica il rapporto vivo con #io, si trover asperimentare la propria de!olezza&Pietro, 'iacomo e 'iovanni sono i tre testimoni prescelti, chiamati per primi a contemplarela sofferenza di #io per il male del mondo&hi rimane qui e veglia, vede il grande mistero+ la passione d1amore del suo Signore per lui&Nella trasfigurazione il Padre chiam< 'es+ «@iglio"+ ora, nella sfigurazione, il @iglio lochiama+ «Pap"& L sul monte della trasfigurazione l1umanit di 'es lasci< trasparire la

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sua divinit&& .ui, nel 'etsemani, #io lascia trasparire tutta la sua umanit& 2 nell1aspettopi disumano della nostra umanit (la sofferenza, l1agonia e la morte) egli manifesta la sua'loria&L1agonia del 'etsemani - la finestra aperta sull1io pi intimo di 'es& Le sue parole cisvelano il suo rapporto di @iglio col Padre, proprio nel momento decisivo della sua vita&@iglio, infatti, - colui che compie la volont del Padre& Per questo «nei giorni della sua vita

terrena egli offr preghiere con forti grida e lacrime a colui che poteva li!erarlo da morte efu esaudito per la sua riverenza"& Non fu per< esaudito nel senso che fu esentato dallamorte; fu invece esaudito con la risurrezione, dopo aver «accettato !ene" la morte, conriverenza filiale& 3nfatti «pur essendo @iglio, impar< tuttavia l1o!!edienza dalle cose chepat, e, reso perfetto, divenne causa di salvezza eterna per tutti coloro che glio!!ediscono" (2! 5,7ss&)&'es, prostrato, veglia e prega, compiendo il passaggio dalla sua volont umana a quelladivina del Padre& 3 discepoli, seduti, dormono nella de!olezza della carne, chiusi nella lorovolont&La fede - il difficile passaggio dalla nostra volont a quella di #io+ consistenell1a!!andonarsi al suo amore in cui crediamo al di l di tutte le nostre paure&

L1agonia e la morte di 'es a!!attono il muro tra l1uomo e #io& 'es si immerge in tutte lenostre notti di angoscia e di smarrimento per portarvi la sua luce&

&! E s#(ito, mentre ancora parlava, arriv' Gi#da, #no dei Dodici, e con l#i #na folla con spade e(astoni mandata dai sommi sacerdoti, dagli scri(i e dagli anziani. && C$i lo tradiva aveva dato loro#esto segno: -#ello c$e (acer', è l#i7 arrestatelo e cond#cetelo via sotto (#ona scorta0. &) 

 *llora gli si accost' dicendo: -Ha((50 e lo (aci'. &+ Essi gli misero addosso le mani e loarrestarono. & >no dei presenti, estratta la spada, colp5 il servo del sommo sacerdote e gli recisel4orecc$io. &/ *llora Gesù disse loro: -Come contro #n (rigante, con spade e (astoni siete ven#ti a prendermi. & Agni giorno ero in mezzo a voi a insegnare nel tempio, e non mi avete arrestato. %i adempiano d#n#e le %critt#re=0.)3

6#tti allora, a((andonandolo, f#ggirono.

)1

>n giovanetto per' lo seg#iva, rivestito soltanto di #nlenz#olo, e lo fermarono. )2 ?a egli, lasciato il lenz#olo, f#gg5 via n#do.

3l racconto dell1arresto - incorniciato da due scene+ l1arrivo di 'iuda e la fuga di tutti& 'espassa cos da una compagnia ad un1altra+ dal gruppo degli amici a quello dei nemici&

«Tutti, allora, a!!andonandolo, fuggirono"& Si realizza cos quello che 'es stesso avevapredetto+ «Percuoter< il pastore e le pecore saranno disperse" ($?,67)&'es protesta contro l1aggressione, ma vuole soprattutto manifestare che anche in questoavvenimento si sta compiendo il disegno di #io+ «Si adempiano dunque le ScrittureG"&L1episodio del giovinetto che tenta di seguire 'es, ma viene fermato e fugge via nudo

(forse - un ricordo auto!iografico dello stesso evangelista), non fa che sottolineare lasolitudine assoluta di 'es+ «Anche il pi coraggioso fuggir nudo in quel giorno" (Am6,$4)& A chi viene a prenderlo per ucciderlo, 'es dice+ «Si compiano le Scritture"& i< che staaccadendo - il compimento di ogni promessa di #io&.ui finisce l1azione di 'es e inizia la sua passione& *a 'es non ci ha salvati con la suaazione, ma con la sua passione&La parola chiave del !rano - «impadronirsi"& 3n questo gesto si esprime il peccatodell1uomo, che invece di prendere in dono, !enedicendo il donatore e donando al!isognoso, prende in possesso, misconoscendo il #onatore e chiudendosi al fratello&#io, essendo amore, - dono& 3mpadronirsi - l1azione antidivina per eccellenza+ riporta tutto

al caos, che si divora nuovamente ci< che #io gli ha sottratto&

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Se #io, per un solo attimo, volesse possedere ci< che ha e ci< che -, all1istante non cisare!!e pi nulla& 3l possesso - la negazione del dono, e quindi di ogni creatura e dellostesso reatore&'li strumenti per impadronirsi sono denari, spade, !astoni, !aci& *a a noi che ciimpadroniamo di lui, egli risponde rimanendo ci< che -+ dono&Si dona e si a!!andona nelle nostre mani, e ci lascia fare di lui quello che vogliamo& *a

mentre noi lo prendiamo, lo «comprendiamo", ossia capiamo la sua essenza di donoassoluto, che non si sottrae a nessun male& .uando afferriamo il @iglio dell1uomo, il nostropeccato afferra il perdono, le nostre tene!re afferrano la luce, la nostra morte afferra lavita& La vittoria del male diventa la sua sconfitta definitiva&'es che si consegna - il compimento di tutte le Scritture& 2sse infatti raccontano lapassione di #io per noi, e promettono la salvezza di #io per i peccatori&3l discepolo deve capire che - tra coloro che prendono& Tradisce, rinnega, fugge e loa!!andona, come tutti& A chi lo consegna, #io si consegna, rivelandogli pienamente se stesso come amore eofferta di salvezza senza condizioni& Adamo, con il suo impadronirsi, si stacc< da #io e usc dall12den nel caos; 'es, col suo

consegnarsi, ci riporta a #io, facendo entrare l12den nel caos&3l !acio di 'iuda diventa segno di colui che !isogna prendere& 3nvece che dono d1amore, -stravolto nel suo contrario& 3l !acio di 'iuda - anche ostentato& IataphOlesen, in greco,indica un !acio tenero, dato con a!!andono e intensit&Pietro, come tutti, confida nelle stesse armi dell1avversario& Anche se vuole il !ene, inrealt, - fra quelli che moltiplicano il male& #io, essendo perdono e misericordia, trionfaproprio perdendo& Per fortuna, i discepoli sono pi de!oli degli altri, che diversamenteavre!!ero dovuto fuggire& .uando siamo pi forti e cantiamo vittoria siamo i veri nemici di'es, il quale per causa nostra deve continuare la sua agonia nel 'etsemani e non pu<giungere alla gloria della risurrezione perch/ noi gli impediamo di morire, credendo di fargliil pi grande piacere&2gli avre!!e a disposizione dodici legioni di angeli (*t 64,5:); ma l1unica sua arma -sempre e solo la de!olezza dell1amore che si consegna e si arrende, perch/ #io - amoree nient1altro che amore&«>endere giustizia con la violenza" - una contraddizione in termini (Sir 68,?)& Pietro ama'es, ma non conosce il suo spirito& ancora nel campo avversario, nello stesso gioco dispade, di !astoni, di denari, di !aci falsi& Nonostante la sua !uona volont, - anche luiprigioniero di quel male per il quale 'es sta morendo&L1arma con cui 'es colpir al cuore il nemico sar la misericordia& ince il male con il!ene&.uante difese di 'es non entrano nel suo spiritoG 2gli non ha nemici da vincere, ma

fratelli da conquistare all1amore del Padre&Dgni volta che a!!iamo un nemico da com!attere, siamo lontani da lui, siamo suoi nemicianche noi& Tutte le nostre crociate non servono che a tagliare orecchi, ossia a togliere aifratelli la capacit di ascoltare la misericordia di #io, unica possi!ilit di conversione&La spada di Pietro - profezia di tutti gli strumenti di potere che noi discepoli a!!iamousato, usiamo e useremo, ritardando la venuta del suo regno in proporzione alla nostraforza& A chi ha poco discernimento, il diavolo accresce tanto la «!uona volont"& #io doniintelligenza a chi ha zelo, perch/, a fin di !ene, non operi con tanta «!uona volont" afavore del diavolo&3n conclusione, tutte le velleit di Pietro e degli altri (v& :$) si riducono ad una fuga

precipitosa& 3 discepoli a!!andonano 'es perch/ - de!ole& La loro fuga fa vedere chesono con lui fino a quando possono pensarlo come lo vogliono loro& Lo amano comeproiezione dei loro desideri, ma non per ci< che -& *a chi cerca il Signore per il Signore0

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)! *llora cond#ssero Gesù dal sommo sacerdote, e l si ri#nirono t#tti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scri(i. )& 8ietro lo aveva seg#ito da lontano, fin dentro il cortile del sommo sacerdote7 ese ne stava sed#to tra i servi, scaldandosi al f#oco. )) Intanto i capi dei sacerdoti e t#tto il sinedriocercavano #na testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. )+ ?olti infatti attestavano il falso contro di l#i e cos5 le loro testimonianze non erano concordi. ) ?a alc#ni si alzarono per testimoniare il falso contro di l#i, dicendo: )/ -oi lo a((iamo #dito mentre diceva:Io distr#gger' #esto tempio fatto da mani d4#omo e in tre giorni ne edific$er' #n altro non fatto damani d4#omo0. ) ?a nemmeno s# #esto p#nto la loro testimonianza era concorde. +3 *llora il sommo sacerdote, levatosi in mezzo all4assem(lea, interrog' Gesù dicendo: -on rispondi n#lla<C$e cosa testimoniano costoro contro di te<0. +1 ?a egli taceva e non rispondeva n#lla. Di n#ovo il sommo sacerdote lo interrog' dicendogli: -%ei t# il Cristo, il Figlio di Dio (enedetto<0. +2 Gesùrispose: -Io lo sono= E vedrete il Figlio dell4#omosed#to alla destra della 8otenzae venire con le n#(i del cielo0.+!  *llora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: -C$e (isogno a((iamo ancora di testimoni< +& *vete #dito la (estemmia7 c$e ve ne pare<0. 6#tti sentenziarono c$e era reo di morte.+)

 *llora alc#ni cominciarono a sp#targli addosso, a coprirgli il volto, a sc$iaffeggiarlo e a dirgli:-Indovina0. I servi intanto lo perc#otevano.

'li avversari di 'es ci sono proprio tutti al processo e al momento della condanna (vv&5:&55&4?)& A dire il vero, non - un tri!unale o!iettivo nel quale si cerca di appurare laverit, ma un concilia!olo nel quale si tenta di provocare con tutti i mezzi la condanna+ «3capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro 'es per metterloa morte" (v& 55)& *a nemmeno in questo modo il processo ottiene un1apparenza dilegalit+ «ercavano una testimonianza contro 'es, ma non la trovavano"&Per condannare qualcuno ci volevano almeno due testimonianze concordi (#t $C,$5)& Sidovevano perci< confrontare le deposizioni, e i falsi testimoni venivano puniti con la pena

comminata all1accusato (#t $C,$496$), come avvenne nel processo di Susanna (#n$:,??946), che somiglia stranamente a quello di 'es& @ra le testimonianze presentatecontro 'es non c1- accordo, come osserva *arco per due volte ($?,54&5C)&L1unico testimone veritiero, in definitiva, - 'es stesso& *a le sue dichiarazioni possonodar luogo alle interpretazioni pi fantasiose& Perci< tace& .uesto silenzio ci richiamaimmediatamente quello del servo sofferente di 3ahv-+ «*altrattato, si lasci< umiliare e nonapr la sua !occa; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte aisuoi tosatori, e non apr la sua !occa" (3s 5:,7)&'es tace davanti alle calunnie false e infondate, ma risponde senza esitazione quandogli viene rivolta una domanda seria e importante+ «Sei tu il risto, il @iglio di #io!enedetto0"& 'es risponde+ «3o lo sonoG 2 vedrete il @iglio dell1uomo seduto alla destra

della Potenza e venire con le nu!i del cielo" (vv& 4$946)& La risposta di 'es unisce duetesti importanti dell1Antico Testamento+ il Sal $$8, salmo di intronizzazione messianica, e#n 7,$:, un testo apocalittico che riconduce la storia del mondo al dominio finale del«@iglio dell1uomo"& 'es si presenta quindi come il >e9*essia atteso, come il @igliodell1uomo al quale sar conferito «un potere eterno, che non tramonta mai e il suo regno -tale che non sar mai distrutto" (#n 7,$?)& A coloro che vogliono eliminarlo, 'esannunzia che la sua morte imminente significa il suo passaggio al Padre e la gloria del@iglio dell1uomo&3l sommo sacerdote si strappa le vesti, come doveva fare chi sentiva proferire una!estemmia, !ench/ tale gesto fosse interdetto al sommo sacerdote (Lv 6$,$8)& En vestitostrappato in caso di lutto, di disgrazia o di !estemmia, non poteva essere riparato& os lo

strappo assume nel vangelo un significato sim!olico+ il regime della legge interpretatasecondo le tradizioni umane (cf& 7,C&$:) volge al termine& ome capo della comunit, ilsommo sacerdote rappresenta questa rottura in seno al popolo di #io+ 'es - il segno di

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contraddizione tra la fede e l1incredulit (cf& Nm $?,4)& A questa lacerazione corrisponderlo squarcio del velo del santuario ($5,:%) come se #io a sua volta gridasse alla !estemmiadi fronte alla morte del proprio @iglio& >icordiamo, per contrasto, che la tunica di 'es,«tessuta tutta d1un pezzo da cima a fondo" ('v $C,6:), non fu stracciata& L1a!ito delsommo sacerdote doveva essere senza cuciture&Pro!a!ilmente qui *arco vuole dire che con questo gesto del sommo sacerdote finiva il

sacerdozio antico; come 'iovanni pro!a!ilmente nella tunica intatta di risto volevaalludere al nuovo sacerdozio di risto in croce& Alla sentenza unanime di morte, segue una scena oltraggiosa& 'li sputano addosso, comeal servo di 3ahv-+ «Non ho sottratto il mio volto agli oltraggi e agli sputi" (3s 58,4)& .uesto -il preludio dell1ignominia finale (cf& 3s 5:,$9$6)&'es risponde al sommo sacerdote+ «3o sono" confermando cos per la prima volta la suaidentit di risto e di @iglio di #io, e proclamandosi @iglio dell1uomo, giudice supremo ditutta la storia&3l vangelo sfocia in questa sua autotestimonianza che risolve ogni mistero e sar causadella sua condanna& *a la sua uccisione sar il sigillo di autenticit della sua rivelazione& Ai piedi della croce siamo invitati a dire con il centurione+ «eramente quest1uomo era

@iglio di #io" ($5,:C)&Tutto il vangelo di *arco - stato scritto per rispondere alla domanda+ «hi - 'es0"& Dralui stesso risponde direttamente, dicendo la propria identit& .ui finisce il «segretomessianico" e ogni segreto; e comincia ogni nostra comprensione di 'es e di #io&Dgni teologia (il parlare su #io) deve partire dalla visione della croce, diversamente - unaproiezione dei nostri desideri (%,::) avvelenati dalla falsa immagine di #io& La croce - ladifferenza «irriduci!ile" tra il cristianesimo e ogni altra religione, compresi l1islamismo el1e!raismo& 3n nessun dialogo inter9religioso si deve togliere questo «scandalo", che -inciampo e salvezza per tutti& Solo partendo da questo il cristianesimo ha qualcosa diassolutamente inaudito da dire, significativo anche per l1uomo moderno&3l pro!lema della fede cristiana non si pone prima della croce, che - appunto la distanzainfinita che #io ha posto tra s/ e ogni nostra cattiva fantasia su di lui& L 'es rivela per laprima volta che - #io e si rivela #io&Per noi cristiani, la croce - diventata troppo ovvia, spesso ridotta a ornamento o adamuleto religioso& 3n realt un #io che - un uomo, e per di pi crocifisso, suona!estemmia per tutte le religioni e per tutti gli ateismi& .uesta !estemmia, che critica ognireligione e ateismo, - l1essenza della fede cristiana+ - la stoltezza e de!olezza alla qualearriva la sapienza e la potenza di un #io che - solo e tutto amore per l1uomo& Per questosan Paolo compendia ogni suo sapere con le parole+ «3o ritenni di non sapere altro inmezzo a voi se non 'es risto, e questi crocifisso" ($or 6,6)&La fede cristiana consiste nell1accettare come proprio Salvatore, #io e 'iudice (v& 46),

l1uomo 'es che va in croce per noi& 2gli - la fine di ogni falsa speranza dell1uomo, di ogniraffigurazione di #io come nostro antagonista, e di ogni giudizio dell1uomo che pretenda diautosalvarsi e autogiustificarsi& Ai piedi della croce si dissolve ogni menzogna, e inizia laverit che ci fa li!eri ('v %,:6)& #avanti a un #io cos diverso dalle nostre opinioni, lareazione di tutti - il rifiuto&3l sommo sacerdote lo accusa di !estemmia, tutti sentenziano che - reo di morte, i servi lodileggiano e Pietro, in rappresentanza dei cristiani di tutti i tempi, professa di nonconoscerlo&'es sar condannato non per testimonianza altrui, ma per «questa" sua rivelazione&'es - il Salvatore perch/ si perde per noi& il Signore perch/ porta su di s/ il nostromale& il giudice perch/ si lascia condannare in vece nostra& os ci fa conoscere cos1- la

salvezza, chi - #io e quale - il suo giudizio+ l1amore di uno che sa perdersi senza riserveper tutti i perduti&

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Dgni cristiano - chiamato a conoscerlo cos com1-, e non come l1aveva pensato& 'esviene condannato innocente& Se cos non fosse non ci giustifichere!!e+ sare!!egiustamente condannato per il proprio peccato e non morre!!e da giusto, per il nostropeccato&#avanti al sinedrio e ai falsi testimoni 'es tace, come il giusto del Sal :%,$?9$5& 3l suosilenzio - di grande importanza per *arco& Lo sottolinea due volte davanti al sinedrio e

due volte davanti a Pilato ($5,?)& Se avesse risposto alle accuse, dimostrandole false,sugli accusatori sare!!e caduta la pena prevista per lui& *a egli - l1agnello di #io cheporta il peccato del mondo ('v $,6C), muto davanti ai suoi tosatori (3s 5:,7)& Non apre!occa e si lascia giudicare, affinch/ non siamo condannati noi& .uesto suo silenzio,espressione massima di misericordia, - la rivelazione estrema di #io, cui risponde lanostra riverente adorazione& 3l silenzio di #io - segno della sua gloria irraggiungi!ile+ «2glinon ha da rispondere" ('! :7,6:)&'es muore per un reato preciso+ la parola con cui si dichiara #io e rivela un #io cosscandalosamente diverso da tutti i nostri idoli e da tutte le nostre filosofie e teologie&'es fu accusato di !estemmia gi nel suo primo miracolo pu!!lico, quando rivel< il suo«potere", che appartiene solo a #io+ perdonare i peccati& «Perch/ costui parla cos0

=estemmiaG" (6,4)& La !estemmia - una parola contro #io& 3n effetti la parola di 'essuona !estemmia ai nostri orecchi perch/ demolisce ogni immagine che l1uomo si fa di#io&La forza di #io - de!olezza, colpita dalla nostra violenza (3s 5:,5)& Non sottrae la suafaccia agli sputi e alle percosse (3s 58,4)& 3 servi, umiliati e frustrati, duplicano su!ito ilmale, appena trovano uno pi de!ole su cui sfogarsi& Attraverso i loro sputi e le loropercosse, - tutto il male del mondo che si riversa su di lui&

++ ?entre 8ietro era giù nel cortile, venne #na serva del sommo sacerdote + e, vedendo 8ietro c$estava a scaldarsi, lo fiss' e gli disse: -*nc$e t# eri con il azareno, con Gesù0. +/ ?a egli neg':-on so e non capisco #ello c$e v#oi dire0.. >sc5 #indi f#ori del cortile e il gallo cant'. + E la

serva, vedendolo, ricominci' a dire ai presenti: -Cost#i è di #elli0. 3 ?a egli neg' di n#ovo. Dopo#n poco i presenti dissero di n#ovo a 8ietro: -6# sei certo di #elli, perc$; sei Galileo0. 1 ?a egli cominci' a imprecare e a gi#rare: -on conosco #ell4#omo c$e voi dite0. 2 8er la seconda volta#n gallo cant'. *llora 8ietro si ricord' di #ella parola c$e Gesù gli aveva detto: -8rima c$e il gallocanti d#e volte, mi rinneg$erai per tre volte0. E scoppi' in pianto.

«Lo spirito - pronto, ma la carne - de!ole" aveva detto 'es nel 'etsemani, e ilrinnegamento di Pietro - la prova pi evidente delle parole di 'es& Lui che a esareaaveva proclamato+ «Tu sei il risto", ora impreca e giura+ «Non conosco quell1uomo chevoi dite"& Lo conosceva quando faceva miracoli e attirava le folle; lo conosceva quandopredicava con autorit& *a adesso - un prigioniero, un condannato, umiliato e percosso&

 Allora conveniva, ora no& *a anche questo era gi stato scritto+ «Sono un estraneo per imiei fratelli, un forestiero per i figli di mia madre&&& Ho atteso compassione, ma invano,consolatori, ma non ne ho trovati" (Sal 4C,C96$)&Tuttavia, anche se Pietro non conosce pi 'es, - pur sempre vero che 'es conoscePietro& 3l canto del gallo richiama alla mente di Pietro le parole che 'es aveva dettoannunciando il suo rinnegamento& #unque 'es «sapeva"& «Allora Pietro si ricord< dellaparola che 'es gli aveva detto &&& e scoppi< in pianto"& La predizione di questorinnegamento era gi un segno di perdono e di amore& .uesto perdono lo fa piangere, inattesa che *aria di *agdala venga a toglierlo dalla sua tristezza ($4,$8)&.uesto !rano - il punto di arrivo dell1esperienza di Pietro, esemplare per ogni discepolo&Pietro, non riconoscendo e rinnegando tre volte il suo *aestro, non mente& onfessa la

propria verit+ non - con lui, non - di quelli che sono suoi discepoli, non conoscequest1uomo& Lui conosce un altro risto, per il quale era anche disposto a morire; questoinvece, povero e umiliato, lo sconcerta e lo scandalizza&

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Solo il suo pianto squarcia il velo che gli nasconde 'es, e scopre insieme la sua verit diuomo che non conosce il Signore, e la verit di #io che muore per lui che lo rinnega& Al dil di ogni illusione, vede finalmente se stesso&Le lacrime di Pietro sono il !attesimo del cuore& Lo purificano e lo illuminano& Lui non -quello che crede di essere; si smentisce come discepolo e perde la sua presunta identit&#eve constatare che non - capace di morire per 'es, mentre 'es, senza tante parole,

anzi, in silenzio, muore per lui&'es vuole !ene a Pietro, non perch/ - !ravo, ma perch/ gli vuole !ene gratis& Non gliperdona perch/ - pentito, ma pu< pentirsi perch/ da sempre - perdonato&3l discepolo accetta l1amore gratuito di 'es come principio della propria vita& La veraconversione, quella dalla legge al vangelo, - il passaggio dal mio amore per #io al suoamore per me& 3l mio peccato diventa il luogo in cui lo esperimento inequivoca!ilmente&La fede si fonda sulla certezza non della mia fedelt a lui, ma della sua a me& Nulla mipotr separare dall1amore che #io ha per me in risto 'es (>m %,:$9:C)&En elemento importante di questo !rano - la frase+ «2 Pietro ricord< la parola che gliaveva detto 'es" (v&76)& Senza questa parola, Pietro sare!!e perduto& 2ssa gli ricordache il Signore lo ha scelto sapendo che l1avre!!e rinnegato, e gli garantisce che il Signore

lo conosce e lo ama cos com1-&

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Capitolo 1"

1  *l mattino i sommi sacerdoti, con gli anziani, gli scri(i e t#tto il sinedrio, dopo aver ten#toconsiglio, misero in catene Gesù, lo cond#ssero e lo consegnarono a 8ilato. 2 *llora 8ilato prese ainterrogarlo: -%ei t# il re dei Gi#dei<0. Ed egli rispose: -6# lo dici0. ! I sommi sacerdoti frattanto gli m#ovevano molte acc#se. & 8ilato lo interrog' di n#ovo: -on rispondi n#lla< "edi di #ante cose ti acc#sano=0. ) ?a Gesù non rispose più n#lla, sicc$; 8ilato ne rest' meravigliato.+ 8er la festa egli era solito rilasciare #n carcerato a loro ric$iesta. >n tale c$iamato @ara((a si trovava in carcere insieme ai ri(elli c$e nel t#m#lto avevano commesso #n omicidio. / a folla,accorsa, cominci' a c$iedere ci' c$e sempre egli le concedeva.   *llora 8ilato rispose loro: -"oletec$e vi rilasci il re dei Gi#dei<0. 13 %apeva infatti c$e i sommi sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. 11 ?a i sommi sacerdoti so(illarono la folla perc$; egli rilasciasse loro pi#ttosto@ara((a. 12 8ilato replic': -C$e far' d#n#e di #ello c$e voi c$iamate il re dei Gi#dei<0. 1! Ed essi di n#ovo gridarono: -Crocifiggilo=0.  1& ?a 8ilato diceva loro: -C$e male $a fatto<0. *llora essi gridarono più forte: -Crocifiggilo=0. 1) E 8ilato, volendo dar soddisfazione alla moltit#dine, rilasci'loro @ara((a e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegn' perc$; fosse crocifisso.1+ *llora i soldati lo cond#ssero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono t#tta la coorte. 1 

o rivestirono di porpora e, dopo aver intrecciato #na corona di spine, gliela misero s#l capo.   1/ 

Cominciarono poi a sal#tarlo: -%alve, re dei Gi#dei=0. 1

E gli perc#otevano il capo con #na canna,gli sp#tavano addosso e, piegando le ginocc$ia, si prostravano a l#i.   23 Dopo averlo sc$ernito, lospogliarono della porpora e gli rimisero le s#e vesti, poi lo cond#ssero f#ori per crocifiggerlo.

La comparsa di 'es davanti a Pilato viene presentata da *arco dopo una nuova riunionedel sinedrio al completo, tenutasi al mattino& Non si parla di testimoni, ma Pilato a suavolta istituisce un vero processo+ lui interroga, i sommi sacerdoti fungono da accusatori&3mprovvisamente l1interrogatorio assume una svolta politica+ il capo d1accusa diventa larivendicazione da parte di 'es del titolo di «re dei 'iudei" ($5,6&C&$6&$%&64)& .uestotitolo - evidentemente am!iguo& 'es - re dei giudei, ma in senso diverso da quello chePilato poteva intendere& 1- un equivoco, certamente, ma a che scopo farlo notare0 3l

procuratore romano non pu< giudicare che sul piano della sua competenza, il pianopolitico& os 'es entra definitivamente nel silenzio& Solo la testimonianza della suamorte potr aprire i pagani a qualcosa di diverso dalle realt terrene& Pensiamonuovamente al Servo sofferente e umiliato (3s 5:,7), il cui atteggiamento meraviglia legenti (3s 56,$5), come quello di 'es stupisce Pilato ($5,5&??)& 3l racconto di *arco,volutamente stilizzato, passa all1episodio di =ara!!a, proposto da Pilato come moneta discam!io per li!erare 'es& Nessun documento, al di fuori dei vangeli, accenna adun1amnistia del genere da parte di Pilato, il quale non passava per generoso agli occhidegli e!rei+ aveva represso duramente molte sommosse, e finir per essere rimosso dallesue funzioni nel :4 d&&, in seguito ad un rapporto negativo fatto pervenire a >oma daparte del suo superiore itellio, legato di Siria& Nei vangeli Pilato appare come un

diplomatico am!izioso e opportunista, che cerca di conciliarsi le autorit politiche come2rode (Lc 6:,49$6) o religiose come i sommi sacerdoti, ma soprattutto la folla&onsegnando 'es a Pilato, senza lapidarlo come !estemmiatore, i sommi sacerdoti lofanno passare come un agitatore; ma Pilato non avalla questa accusa perch/ lo dichiaranon colpevole& Lo condanna per paura e opportunismo& 2 questa condanna appare comeuna mascherata ridicola e tragica& *a leggiamo la profezia+ «Ho presentato il dorso aiflagellatori, la guancia a coloro che mi strappavano la !ar!a; non ho sottratto la faccia agliinsulti e agli sputi" (3s 58,4); «#isprezzato e reietto dagli uomini, uomo dei dolori che !enconosce il patire, come uno davanti al quale ci si copre la faccia, era disprezzato e non neavevamo alcuna stima& 2ppure egli si - caricato delle nostre sofferenze, si - addossato inostri dolori e noi lo giudicavamo castigato, percosso da #io e umiliato&&&*altrattato, si

lasci< umiliare e non apr la sua !occa; era come agnello (servo+ tala1 in lingua aramaica;cf& 'v $,6C) condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non apr lasua !occa& on oppressione e ingiusta sentenza fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua

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sorte0 S, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l1iniquit del mio popolo fu percosso amorte& 'li si diede sepoltura con gli empi, con il ricco fu il suo tumulo, se!!ene non avessecommesso violenza n/ vi fosse inganno nella sua !occa& *a al Signore - piaciutoprostrarlo con dolori& .uando offrir se stesso in espiazione, vedr una discendenza, vivra lungo, si compir per mezzo suo la volont del Signore" (3s 5:,:9$8)&ome aveva detto a proposito del figlio unico ucciso dai vignaioli fuori della vigna ($6,%),

'es, il re dei giudei, viene condotto fuori dalla citt per essere crocifisso& Nella lettera agli2!rei leggiamo+ «3 corpi degli animali, il cui sangue viene portato nel santuario dal sommosacerdote per i peccati, vengono !ruciati fuori dell1accampamento& Perci<, anche 'es,per santificare il popolo con il proprio sangue, pat fuori della porta della citt" (2! $:,$$9$6; cf& Lv $4)&L1unica colpa di 'es - che serve invece di dominare& 3l popolo lo rifiuta come re e chiedeper lui la morte dello schiavo+ «rocifiggiloG"&3l re infatti spadroneggia sui sudditi e li rende suoi servi, togliendo loro ci< che li rendesimili a #io+ la li!ert& 3l re - un #io capovolto, la cui intelligenza scam!ia il vero con l1utile,la cui volont sostituisce l1amore con l1egoismo, la cui azione mira al potere invece che alservizio& una caricatura d1uomo, - l1uomo fallitoG 'li strumenti che usa sono le spade e i

!astoni per sottomettere i nemici; i denari e i favori per tenere in mano gli amici&#io aveva promesso a 3sraele di li!erarlo, mandando un re che lo avre!!e veramenterappresentato, anzi, regnando lui stesso& 3l regno di #io, nocciolo della predicazione di'es, - la grande attesa dei contemporanei& .uesta promessa ora si realizza+ 'es - il reautentico, li!ero da ogni potere, capace di testimoniare la verit di #io ('v $%,:7)& 3nfatti,si fa schiavo di tutti, donando tutto, fino al dono di s/&3l seguito del racconto procede come un solenne cerimoniale di corte+ la condanna a morte- l1editto che lo proclama re; il dileggio dei soldati - la sua coronazione; la via della croce -il corteo trionfale; la crocifissione la sua intronizzazione& #all1alto del suo trono, infine,esercita il suo potere+ invece di uccidere i nemici, muore per loro, uccidendo la morte,nemica ultima di tutti&'es appare ora in solitudine assoluta& Lui che si - a!!andonato nelle mani di tutti perch/nessuno si sentisse solo, sperimenta l1a!!andono di tutti, anche del Padre&.uesta solitudine - la sua forza divina di una solidariet estrema con tutti& Nessuno lodesidera pi& En #io e un re cos - rifiutato da tutti& Anche la folla, fino a ieri osannante, lovuole morto& =ara!!a rappresenta tutti noi, uomini falliti e meritevoli di morte, che siamosalvati per la sua morte&'es - re& 2gli - l1uomo li!ero e potente che ci salva proprio perch/ ama fino a farsischiavo e impotente, portando su di s/ la morte di tutti& il Signore che regna, e d lali!ert a tutti gli oppressi (Sal $?4); la sua condanna alla morte di croce - il prezzo dellanostra li!ert&

 A questo punto del vangelo, il discepolo non pu< non identificarsi con =ara!!a, ildelinquente condannato a morte, al cui posto viene ucciso l1innocente& la graziaconcessa in occasione della Pasqua di morte e risurrezione di 'es&& Tutti i disgraziatisono graziati, perch/ al loro posto 'es su!isce la morte a favore di tutti&=ara!!a significa «figlio del padre"+ - il nome che si dava ai figli di genitori ignoti& @iglio dinessuno, ri!elle, omicida, legato in catene, in attesa dell1esecuzione capitale, - l1uomo,specchio di ognuno di noi& 3nfatti, dopo il peccato, ignorando il Padre, siamo figli e fratelli dinessuno, e viviamo l1uno contro l1altro, reclusi come in carcere, aspettando di su!ire lanostra morte dopo averla data ad altri&«Pilato sapeva che i sommi sacerdoti gli avevano consegnato 'es per invidia" (v& $8)& Lamorte, entrata nel mondo per invidia del diavolo (Sap 6,6?), entra ora in #io per l1invidia

dell1uomo& L1invidia - l1incapacit di godere del !ene altrui e la !rama di possederlo inproprio, anche a costo di sopprimere l1altro& il sentimento pi umano e pi contrario a#io+ l1egoismo&

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 Al suo opposto c1- la lode, che consiste nel godere del !ene altrui& #io - lode e gioia per tutte le sue creature, in particolare per l1uomo& 3l suo occhio si compiace della creazioneintera ('en $), e il suo cuore gode di tutte le sue opere (Sal $8?,:$)&Lodare - la nostra salvezza, perch/ ci fa gioire della sua stessa gioia, godere del suostesso !ene pi che se fosse nostro& La lode, espressione perfetta di amore, - la nostrasomiglianza con #io& L1invidia e la lode fanno, rispettivamente, della nostra vita un inferno

o un paradiso&ome 'es, anche A!ele il giusto fu ucciso per invidia; per lo stesso motivo anche ilpatriarca 'iuseppe fu venduto dai fratelli, e cos li salv<&La folla - facilmente so!illa!ile perch/ ha lo stesso modo di pensare dei capi, che per questo appunto sono i suoi capiG Anch1essa non sa che farsene di un risto de!ole+ «@ucrocifisso per la sua de!olezza" (6or $:,?)& Proprio qui e cos #io si rivela il Signoredella misericordia e il Salvatore dall1egoismo&

21 *llora costrinsero #n tale c$e passava, #n certo %imone di Cirene c$e veniva dalla campagna, padre di *lessandro e H#fo, a portare la croce. 22 Cond#ssero d#n#e Gesù al l#ogo del G'lgota,c$e significa l#ogo del cranio, 2! e gli offrirono vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.2&

8oi lo crocifissero e si divisero le s#e vesti, tirando a sorte s# di esse #ello c$e ciasc#nodovesse prendere. 2) Erano le nove del mattino #ando lo crocifissero. 2+ E l4iscrizione con il motivodella condanna diceva: Il re dei Gi#dei. 2 Con l#i crocifissero anc$e d#e ladroni, #no alla s#adestra e #no alla sinistra. 2/ .2 I passanti lo ins#ltavano e, sc#otendo il capo, esclamavano: -E$i, t# c$e distr#ggi il tempio e loriedific$i in tre giorni,  !3 salva te stesso scendendo dalla croce=0.  !1 >g#almente anc$e i sommi sacerdoti con gli scri(i, facendosi (effe di l#i, dicevano: -a salvato altri, non p#' salvare sestesso= !2 Il Cristo, il re d4Israele, scenda ora dalla croce, perc$; vediamo e crediamo0.. E anc$e#elli c$e erano stati crocifissi con l#i lo ins#ltavano.!! "en#to mezzogiorno, si fece (#io s# t#tta la terra, fino alle tre del pomeriggio. !& *lle tre Gesùgrid' con voce forte: Elo5, Elo5, lem sa(actni<, c$e significa: Dio mio, Dio mio, perc$; mi $ai a((andonato< !) *lc#ni dei presenti, #dito ci', dicevano: -Ecco, c$iama Elia=0. !+ >no corse a

inz#ppare di aceto #na sp#gna e, postala s# #na canna, gli dava da (ere, dicendo: -*spettate,vediamo se viene Elia a toglierlo dalla croce0. ! ?a Gesù, dando #n forte grido, spir'.!/ Il velo del tempio si s#arci' in d#e, dall4alto in (asso.!  *llora il cent#rione c$e gli stava di fronte, vistolo spirare in #el modo, disse: -"eramente#est4#omo era Figlio di Dio=0.&3 C4erano anc$e alc#ne donne, c$e stavano ad osservare da lontano, tra le #ali ?aria di ?gdala, ?aria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e %alome, &1 c$e lo seg#ivano e servivano#ando era ancora in Galilea, e molte altre c$e erano salite con l#i a Ger#salemme.

3l racconto di *arco - so!rio e preciso, senza esprimere sentimenti& Appare inquadrato dalgesto di Simone di irene e dall1attenta presenza delle donne di 'alilea venute a

'erusalemme ($5,6$&?89?$)&Per quanto riguarda Simone, si dice che - di irene (Africa del nord)& *arco - il solo cheparla dei suoi figli, Alessandro e >ufo, noti pro!a!ilmente nella comunit di >oma, perch/san Paolo sem!ra alludere al secondo in >m $4,$:&& @ermato dai soldati, porta la crocedietro a 'es, come avre!!ero dovuto fare i discepoli (%,:?)& Anche le donne vengono ricordate per nome+ *aria di *agdala, villaggio sulle rive del lagodi Ti!eriade, che 'es aveva li!erata da sette demoni ($4,C); *aria madre di 'iacomo ilminore e di 3oses «fratelli di 'es" (4,:); Salome, o secondo *atteo, «la madre dei figli diJe!edeo" (*t 67,54), che una tradizione ha identificato con quella che 'iovanni chiama«sorella di sua madre" ('v $C,65)& 2sse lo seguivano e lo servivano in 'alilea, ed eranosalite con lui a 'erusalemme ($8,:6)&

3l racconto preciso della crocifissione - narrato sulla falsariga dell1Antico Testamento, e, inparticolare, del Sal 66& Numerosi particolari, che *arco nota, trovano riscontro in questosalmo+ la divisione delle vesti tra i soldati che crocifissero 'es (*c $5,6? Sal 66,$C); i

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passanti che scuotono il capo (*c $5,6C Sal 66,%); e soprattutto quel grido sconvolgenteche esce dalla !occa del rocifisso+ «#io mio, #io mio, perch/ mi hai a!!andonato0" (*c$5,:? Sal 66,6)& Se a questo aggiungiamo che il riferimento all1aceto offerto da !ere a'es (*c $5,:4) richiama il Sal 4C,66, si vede !ene come uno dei temi costanti di *arco -il riferimento ai salmi del giusto sofferente& 'es ha fatto propria questa sofferenza, hapreso su di s/ l1angoscia di tutti i giusti che non hanno veduto nella loro esistenza la

giustizia di #io&Prima della morte, do!!iamo assistere ad un1ultima scena+ quella degli oltraggi rivolti alrocifisso& Sono anzitutto i passanti che lo oltraggiano, poi i sommi sacerdoti e gli scri!i,poi quelli che sono stati crocifissi con lui& Perfino i delinquenti si sentono superiori neiconfronti di 'esG 3l loro atteggiamento - comprensi!ile& L1uomo - a!ituato a ragionaresulla !ase dei risultati, del successo+ tutto il resto gli sem!ra illusione e chiacchiere vuote& 3risultati, a questo punto, danno torto a 'es& Pu< aver fatto tutti i miracoli che vuole, pu<aver detto parole sacrosante, ma ora deve ammettere che - impotente e perdente&#unque la sua forza era falsa, le sue parole illusorie; dunque avevano ragione loro, i capidei giudei, a non credere& os ragionavano gli uomini duemila anni fa e cos ragionanoancor oggi& Li!erarsi dal fascino dell1efficienza richiede una forza interiore straordinaria

che l1uomo normale non possiede&'iungiamo cos all1episodio decisivo della passione, un episodio sconvolgente+ «enutomezzogiorno, si fece !uio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio"& Si realizza cio-quello che il profeta Amos aveva annunciato per il «giorno del Signore"+ «3n quel giorno 9oracolo del Signore #io 9 far< tramontare il sole a mezzod e oscurer< la terra in pienogiornoG am!ier< le vostre feste in lutto&&& ne far< come un lutto per un figlio unico" (Am%,C9$8)&

«Alle tre 'es grid< con voce forte+ «2lo, 2lo, lem sa!actni0" che significa+ #io mio,#io mio, perch/ mi ha a!!andonato0"& 3nsieme con l1episodio del 'etsemani, questeparole sono le pi misteriose di tutto il racconto della passione& Per comprenderle - utilericordare che si tratta dell1inizio del Sal 66, il salmo di fiducia dell1uomo sofferente& *aanche questo non toglie del tutto lo sgomento di fronte al fatto che 'es di Nazaret, il@iglio prediletto nel quale il Padre si compiace, possa sentire l1a!!andono di #io& 2ppureche cos1altro poteva sperimentare sul alvario0 Perch/ sul alvario #io non si fa vedere&i sono i soldati che hanno crocifisso 'es, ci sono le persone che l1hanno schernito, cisono i due crocifissi con lui, ma #io no& #io sem!ra il grande assente& 2ppure - suo @iglioche viene crocifisso& L1unico vero innocente viene ucciso e #io tace&*a era necessario che cos avvenisse perch/ lui, giusto, doveva conoscere la sofferenzadi tutti i giusti che, come 'io!!e, si sono tur!ati davanti al silenzio di #io& .uanti hannosentito l1angoscia dell1assenza di #io nel momento del loro doloreG A quanti #io ha chiesto

di fidarsi senza dar loro alcun segno esterno credi!ileG 'es doveva conoscere tuttoquesto per riscattarlo con la sua preghiera& Perch/, per quanto angoscioso, il grido di'es - una preghiera dove #io - ancora il «tu", l1interlocutore di 'es, l1unico al qualepu< ancora appellarsi e al quale pu< affidare la sua causa& 'es non maledice quelli chel1hanno crocifisso, n/ contesta #io, ma prega& Prega come hanno pregato i giusti senzaalcun appiglio&«*a 'es, dando un forte grido, spir<"& un grido inarticolato che esprimel1incomprensi!ilit umana di quanto avviene sul alvario& Tuttavia, paradossalmente, -proprio in questo momento che incontriamo la pi esplicita professione di fede sulla !occadi un uomo+ «Allora il centurione che gli stava di fronte, vistolo spirare in quel modo, disse+«eramente quest1uomo era @iglio di #ioG""&& Nel contesto di *arco, queste parole sono

un1anticipazione della professione di fede che si diffonder tra i pagani&3l velo del tempio che si squarcia da cima a fondo sem!ra un1anticipazione della rovina deltempio annunciata da 'es+ il tempio antico - distrutto, il nuovo tempio sta per innalzarsi

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su colui che 3sraele ha rigettato+ «La pietra che i costruttori hanno scartata - divenutatestata d1angolo" ($6,$8)& 3l rocifisso del calvario - diventato il vero tempio e il santuariosenza veli, da cui si irradia per tutti la presenza di #io& a questo punto della narrazione che compaiono dei personaggi nuovi, delle donne salitea 'erusalemme dalla 'alilea insieme con 'es, come testimoni a distanza della morte di'es&& *arco fa il nome di tre, che avranno un ruolo nei due episodi seguenti&

«Lo crocifissero"& on questa parola cruda si indica ci< che gli uomini fanno al @igliodell1uomo& onsegnato nelle loro mani, prestano il loro servizio a colui che - venuto aservirli+ gli inchiodano le mani alla croce& 3l pati!olo dello schiavo diventa il suo tronoregale& .ui, come ultimo e servo di tutti, realizza pienamente la regalit di #io& #io regnasu tutti perch/ porta il peso di tutti& @u crocifisso per la sua de!olezza (6or $:,?)& lade!olezza di chi, amando, fa suo tutto il male dell1amato& L1amore - una malattia mortaleche solo #io, pienezza di vita, pu< sopportare&Paolo diceva+ «3o ritenni di non sapere altro in mezzo a voi se non 'es risto, e questicrocifisso" ($or 6,6)& 'es crocifisso - scandalo per la religione, stupidit per la ragione,ma - potenza e sapienza di #io, del #io9Amore& La carne di 'es in croce ne -l1esi!izione totale&

La sapienza dell1uomo - affermare se stesso, servendosi degli altri; la sua potenza -possedere, dominare ed esaltarsi& La sapienza di #io invece - affermare l1amatoservendolo; la sua potenza - spogliarsi di tutto, anche del proprio io, a!!assandosi finoalla morte, e alla morte di croce&La croce - il suo giudizio, con cui convince di stoltezza la nostra sapienza e di impotenzala nostra potenza& 3n 'es egoismo e morte sono vinti definitivamente&'es crocifisso - re& 2gli - l1uomo li!ero, immagine di #io, che ama e serve a sue spese,caricandosi del male di tutta la nostra de!olezza e stupidit&3l discepolo riconosce nella persona di 'es la potenza e la sapienza di #io che - amoresenza condizioni e senza misura&Tutti gridano al rocifisso+ «Salva te stessoG"& Salvarsi - la molla profonda di ogni attivitdell1uomo& 3l suo pulsante - la paura della morte che, travestita da ansia di vita, suggeriscead ogni istante il motto segreto+ «Salva te stesso, pensa a te, ai tuoi interessi, a ci< che tigarantisce di sopravvivere"& L1amor proprio, che in realt - odio di s/ e degli altri, pervadeogni nostra intenzione, azione e operazione, ed - padre di tutti i mali&hi vuol salvare la propria vita la perde, vittima dell1egoismo che lo distrugge comeimmagine di #io& hi invece sa perderla la salva (%,:5)& #iventa come #io, amore che dtutto, anche se stesso, e proprio cos - se stesso& 'es perdendosi per noi perduti, salvala sua vita e la nostra, realizzando in s/ e donando a noi un amore pi forte della stessamorte& Ai piedi della croce esce allo stato puro il nostro peccato+ ignoriamo #io e vorremmo che

fosse come noi, invece di essere noi come lui& .ui viene distrutto il falso ideale dell1uomoe della salvezza& 3l re, l1uomo li!ero che li!era, - colui che sa amare in povert, servizio eumilt fino alla morte& >ealmente, la croce - il giudizio di #io che liquida tutti i non valorireligiosi e mondani, facendo giustizia dei vari idoli che ci tengono schiavi&'es crocifisso - il nuovo re, la nuova presenza di #io, la legge suprema dell1amore edella perfetta li!ert& 3 potenti credono in uno che salva se stesso a tutti i costi, a spese,ovviamente, degli altri& il loro modello& 3l discepolo, invece, crede 'es come Salvatore eSignore, proprio perch/ - morto in croce&3l centurione vede 'es morire dopo aver gridato+ «#io mio, #io mio, perch/ mi haia!!andonato0" (v& :?)& 2 vedendolo morire in questo modo, esclama+ «eramentequest1uomo era @iglio di #ioG" (v& :C)& 3l grido di 'es in croce - la somma di tutta la

disperazione dell1umanit& L1a!!andono di #io - «il" male, lo sprofondare del tuttonell1a!isso del nulla&

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2gli sulla croce porta il male di ogni peccato+ l1a!!andono stesso di #io& 3n questo modo,solidale in tutto, ci garantisce che ovunque e sempre sar con noi& Nell1amore ci siscam!ia ci< che si ha e ci< che si -& .ui lo scam!io - perfetto+ #io ci d il suo !ene e noigli diamo il nostro male&La =i!!ia inizia col Signore che grida all1uomo+ «#ove sei0" ('en :,C)& La sua lungaricerca, cominciata allora, termina sulla croce& .ui il cammino del tempo giunge alla meta

prefissata dall1eternit+ #io trova l1uomo, anche il pi lontano; e ogni uomo, anche il pimaledetto, trova #io& 3l rocifisso - l1unione perfetta di #io e dell1uomo&La carne di 'es, in quanto si fa carico di ogni male, - l1uomo nella maledizione delpeccato; in quanto si consegna per noi alla morte, - epifania di #io& Sulla croce si sonocele!rate le nozze definitive di #io con l1umanit&& @inalmente, vediamo chi siamo noi e chi- #io+ noi siamo amati da lui infinitamente e pi di quanto ama se stesso, e lui - amoreinfinito per noi, che ci ama sopra ogni misura& «La misura dell1amore - amare senzamisura" (san =asilio)& Dltre la croce #io non ha pi nulla da dirci e da darci+ ci hamanifestato totalmente se stesso, senza veli, dandosi tutto a noi& Nella croce egli si -totalmente espresso& #io ha come spremuto fuori di s/ la sua essenza per riversarla innoi& Tutta la pienezza della divinit presente in 'es (ol 6,C) - travasata in noi, in questo

a!!raccio definitivo avvenuto sulla croce&Noi avevamo un1immagine negativa e rovesciata di #io+ lo pensavamo il contrario di quelloche -& Sulla croce infatti vediamo che la ita muore, la Parola tace, il Primo - l1ultimo, ilSignore - schiavo, il pati!olo - Trono, il 'iudice - giudicato, il 'iusto - giustiziato, ilSalvatore si perde, il =enedetto - maledetto, il Santo - peccato& >ealmente #ioa!!andonando se stesso per farsi in tutto simile a noi, ha rivelato chi - lui, amore pi fortedella morte (t %,4)&La passione e morte di 'es potre!!e essere paragonata ad un negativo fotografico, e larisurrezione alla stampa in positivo& Tutto ci< che si vede in un negativo fotografico deveessere pensato all1incontrario+ il nero nella realt - !ianco, e il !ianco - nero& Tutta lanegativit della passione e morte di 'es - in realt la luce infinita della risurrezione chevedremo a Pasqua&3l centurione, unico interprete autentico della croce, - la persona meno indicata, che nonha alcun titolo (se non negativo) per parlare di questo avvenimento che supera ogni parolaumana+ - pagano, comandante del plotone di esecuzione, empio giustiziere del 'iusto&L1uomo non ha altro punto di vista per capire #io se non la propria empiet& *arco vuolportarci a questo faccia a faccia col rocifisso, invitandoci ad identificarci col centurioneche l1ha crocifisso, per farci ripetere con convinzione e fede profonda+ «eramentequest1uomo era @iglio di #io" (v& :C)& Solo qui nasce la fede, senza pi pericolo diam!iguit& Tolto ogni segreto, comprendiamo per la prima volta chi - 'es e chi - #io& Ledue conoscenze sono insepara!ili tra loro e dalla croce& 'es, infatti, - #io, perch/ muore

cos; e quel #io che nessuno ha mai visto - quest1uomo che spira cos&& En #io crocifissoper nostro amore non lo conoscevamo neanche per sentito dire& ignoto ad ogni religionee ad ogni ateismo& La «carne" del er!o - l1unico principio di conoscenza di #io, suaesegesi autentica ('v $,$%), vero criterio di discernimento spirituale&L1umanit crocifissa di 'es - il suo vaso rotto da cui esce il profumo della sua divinit&2cco perch/ tutto questo spreco, che solo pu< rivelare #io come amore, la cui misura -solo l1eccesso&La vicenda di 'es non finisce con la morte& ontinua, anzi, comincia il suo nuovo corsocon queste donne che osservano la croce& Presto le ritroveremo al sepolcro dove, tregiorni dopo, riceveranno per prime l1annuncio della risurrezione& 2sse non fanno niente& 3lfar niente della contemplazione - l1azione somma, la sola capace di cam!iare il cuore+ lo

svuota di s/, riempiendolo di ci< che contempla&3 discepoli maschi, persone forti e qualificate, intelligenti e capaci, si sono eclissati& L1uomoresta finch/ ha qualcosa da dare o da fare& #opo rimane solo chi ama& essata l1azione,

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inizia la com9passione, che mette in gioco la persona stessa& .ui, e non prima, inizial1amore, che rende vulnera!ili a tutto il male dell1altro& La compassione - la qualit delde!ole, da cui ci si difende con cura& *a - anche la forza pi grande che esista, l1unica ingrado di superare la soglia invalica!ile della solitudine estrema+ non a!!andona l1amatoneanche nell1impotenza della morte& Pi forte di ogni azione, arriva dove l1azione ha persoogni efficacia& A !en guardare, ogni azione che non - mossa dalla com9passione non -

amore dell1altro, ma affermazione di s/& Attraverso la contemplazione di 'es, lecaratteristiche del #io9Amore passano alla hiesa e diventano le sue note essenziali, chela distinguono da qualunque altra societ& 3l discepolo - colui che sta ai piedi della crocecon queste donne, e con loro compie il cammino del !attesimo& 3l !attesimo - immergersie affogare nel suo amore, per morire al proprio io e vivere di lui& All1osservatore normale queste donne paiono insignificanti& *a a loro - affidato il misterodella morte, della sepoltura, della risurrezione e dell1annuncio di 'es& da notare ancheche, nella cultura giudaica, le donne non erano autorizzate a testimoniare& *a 'es, «lapietra scartata" ($6,$8), sceglie proprio la loro testimonianza squalificata&La donna rappresenta la verit profonda dell1uomo, proprio per le sue qualit «de!oli", chela rendono simile a #io+ amore umile, accogliente, servizievole, compassionevole e

fecondo&Le cosiddette qualit forti sono il fallimento dell1uomo& L1egoismo, l1orgoglio, il potere, ildominio, la durezza chiudono nella sterilit della solitudine& Sono l1inferno& «Se nondiventerete come le donne, non entrerete nel regno dei cieli" si potre!!e dire,parafrasando *t $%,:; *c $8,$5; Lc $%,$7 e 'v :,:&

&2 %opraggi#nta ormai la sera, poic$; era la 8arascève, cioè la vigilia del sa(ato,   &! Gi#sepped4*rimatèa, mem(ro a#torevole del sinedrio, c$e aspettava anc$e l#i il regno di Dio, and'coraggiosamente da 8ilato per c$iedere il corpo di Gesù. && 8ilato si meravigli' c$e fosse gi mortoe, c$iamato il cent#rione, lo interrog' se fosse morto da tempo. &) Informato dal cent#rione,concesse la salma a Gi#seppe. &+ Egli allora, comprato #n lenz#olo, lo cal' giù dalla croce e,

avvoltolo nel lenz#olo, lo depose in #n sepolcro scavato nella roccia. 8oi fece rotolare #n massocontro l4entrata del sepolcro. & Intanto ?aria di ?gdala e ?aria madre di Ioses stavano ad osservare dove veniva deposto.

#ue di queste tre donne, *aria di *agdala e *aria madre di 3oses, sono le testimoni delluogo in cui, grazie all1intervento di 'iuseppe di Arimatea, il corpo di 'es viene deposto&'iuseppe di Arimatea - un mem!ro ragguardevole del sinedrio, un credente che aspetta ilregno di #io& .ui non si dice che sia un discepolo (cf& invece *t 67,57)& La sua posizionegli permette l1audacia di chiedere a Pilato il corpo di 'es, per dargli una sepolturadecorosa prima che, alla fine del giorno, cominci il sa!ato& 3 discepoli sono assenti e ledonne che conoscono 'es non hanno alcuna parte attiva nella sepoltura+ esse guardano&

3l sepolcro di 'es racchiude la realt di ogni promessa+ contiene quel seme che, gettatosotto terra, diviene il grande al!ero del >egno (?,64)& Adoriamo nel sepolcro l1umilt delSignore& 2gli - in tutto simile all1uomo& humus, umilt essenziale& Tratto dalla terra, adessa - destinato& 'es, secondo la tradizione, nasce in una grotta e in una grottaconclude la sua vita terrena& #opo aver trovato l1uomo sulla croce, ora 'es scende conlui negli inferi&La sua discesa agli inferi - il mistero pi grande della fede, limite ultimo possi!ile dellaQenosis, dello svuotamento, dell1a!!assamento di #io& >ivela un #io9Amore solidale connoi in tutto, fino a diventare ci< che nessuno vuol essere e ognuno diventa+ il niente di s/&Nel sepolcro finalmente incontra tutti, nessuno escluso& il luogo di convegno universale&3l passato - tutto l nel sepolcro& Negli inferi tutti si riuniscono, stolti e sapienti, ugualmente

sconfitti e vinti& L la morte regna sovrana sull1uomo e la sua storia& L 'es annuncia ilvangelo ($Pt :,$C)& La !uona notizia - proprio il fatto che lui sia l& 3l Signore sta con noinella valle oscura (Sal 6:,?)& 2gli non ci li!era dalla morte, ma nella morte&

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Per garantirmi di questo mi d il segno pi sicuro+ si - fatto solidale col mio sepolcro,perch/ io non possa pi du!itare che lui sia con me, ovunque mi trovi, anche nellamaledizione estrema& La contemplazione del sepolcro di 'es ci deve progressivamenteli!erare dal terrore della morte& Dra sappiamo che dietro la pietra del sepolcro c1- ilSignore che ci ama e che noi amiamo&2ssere !attezzato significa accettare la mia vita e la mia morte, rispettivamente, come

dono di #io e a!!andono in lui& .uesto - l1atto di fede che mi guarisce dalla sfiducia,radice di ogni male& Li!erato dalla paura del futuro, posso finalmente vivere con gioia ilpresente, godendo di ogni dono, senza l1affanno di possederlo nel timore che sfugga& Soche la parola ultima non - la morte, ma la vita piena di tutto ci< che ora possiedo soloparzialmente&

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Capitolo 1#

1 8assato il sa(ato, ?aria di ?gdala, ?aria di Giacomo e %alome comprarono oli aromatici per andare a im(alsamare Gesù. 2 Di (#on mattino, il primo giorno dopo il sa(ato, vennero al sepolcroal levar del sole. ! Esse dicevano tra loro: -C$i ci rotoler via il masso dall4ingresso del sepolcro<0.& ?a, g#ardando, videro c$e il masso era gi stato rotolato via, (enc$; fosse molto grande. ) 

Entrando nel sepolcro, videro #n giovane, sed#to s#lla destra, vestito d4#na veste (ianca, ed e((ero pa#ra. + ?a egli disse loro: -on a((iate pa#ra= "oi cercate Gesù azareno, il crocifisso.E4 risorto, non è #i. Ecco il l#ogo dove l4avevano deposto. Ara andate, dite ai s#oi discepoli e a8ietro c$e egli vi precede in Galilea. lo vedrete, come vi $a detto0. / Ed esse, #scite, f#ggironovia dal sepolcro perc$; erano piene di timore e di spavento. E non dissero niente a ness#no, perc$; avevano pa#ra.

La sezione centrale del vangelo ci ha mostrato l1importanza che aveva per *arco larisurrezione del risto, prefigurata dalla scena della trasfigurazione (C,69$8), e annunziatanel triplice insegnamento di 'es sul destino del @iglio dell1uomo (%,:$; C,:$; $8,:?)& Sipu< comprendere allora la sua discrezione a proposito dell1avvenimento pasquale& 'lidedica solo otto versetti, che riguardano la visita delle donne al sepolcro e il messaggio

che viene loro trasmesso+ questi versetti rappresentano forse il pi antico documento chepossediamo in proposito& .uanto ai dodici versetti che seguono, essi sono assenti da uncerto numero di !uoni manoscritti e furono aggiunti pro!a!ilmente in seguito+ lo stile e ilvoca!olario rivelano un modo diverso di scrivere e le notizie che riferiscono sem!ranoattinte da altri racconti della risurrezione, soprattutto da Luca e da 'iovanni&*arco descrive essenzialmente l1episodio delle tre donne che vanno ad im!alsamare ilcorpo di 'es& La loro visita al sepolcro - sconvolgente+ vi trovano infatti un giovane,seduto sulla destra (segno di !uon auspicio), vestito di una veste !ianca (segno di vittoria),che trasmette loro un messaggio per i discepoli di 'es+ «Non a!!iate pauraG oi cercate'es Nazareno, il crocifisso& risorto, non - qui& 2cco il luogo dove l1avevano deposto&Dra andate, dite ai suoi discepoli e a Pietro che vi precede in 'alilea& L lo vedrete, comevi ha detto"& 'es aveva predetto, infatti+ «#opo la mia risurrezione, vi preceder< in'alilea" ($?,6%)& .uindi, le donne avre!!ero dovuto ricordare ai discepoli quello che gisapevano&3n 'alilea, dove era incominciata l1avventura di 'es, dove i discepoli lo avevanoincontrato per la prima volta, essi lo vedranno di nuovo e l1avventura continuer&& #io hacapovolto il giudizio degli uomini e della storia e ha risuscitato colui che gli uomini avevanocrocifisso& comprensi!ile che davanti a questo annuncio le donne a!!iano paura& Nelracconto della passione si era notata la presenza delle donne alla crocifissione di 'es($5,?8) e alla sepoltura ($5,?7)+ esse avevano accompagnato il *aestro dalla 'alilea finoa 'erusalemme e lo servivano& La loro presenza al alvario e durante la sepoltura

sottolinea l1assenza dei discepoli& #avanti al pericolo, essi sono scappati; le donne invecesono l, come testimoni oculari& Dra le stesse tre donne le troviamo, il mattino di Pasqua,testimoni della risurrezione& .uanto al loro sconcerto per la manifestazione e il messaggiodell1angelo, tutto questo fa risaltare la trascendenza dell1azione di #io, sia nell1atto dellarisurrezione di 'es che nell1origine del messaggio pasquale& N/ l1una n/ l1altro sono statiopera dell1uomo& L1affanno di *aria di *agdala, di *aria di 'iacomo e di Salome nonproviene semplicemente dalla fragilit femminile& 2sso fa apparire fino a che punto l1uomoviene superato da ci< che #io fa e rivela attraverso la vita, la morte e la risurrezione di'es& #ovremmo ricordarcene quando cerchiamo di imprigionare #io nei nostri schemi,nei nostri progetti e ideali umani&*arco - l1uomo dello scandalo della fede e quando, con la sua guida, rifacciamo l1itinerario

della fede, siamo costretti a chiederci se a!!iamo !en capito il messaggio& 3l ritrattodell1uomo, nel vangelo di *arco, non - molto carezzevole, tuttavia al termine della letturadi questo vangelo rimane una visione profondamente ottimistica+ tutti i progetti umani sono

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naufragati, la de!olezza e l1incomprensione degli uomini - venuta a galla in continuit,eppure siamo invitati a rimetterci nelle mani di #io, che ci lancia nuovamente edefinitivamente nell1avvenire&

La paura delle donne ($4,5) non indica un fatto psicologico di fronte ad un avvenimentoclamoroso, ma una violenta emozione religiosa& Per l1evangelista lo stupore, il timore e lo

sgomento indicano una crisi delle percezioni umane, in seguito ad una novit radicale einattesa&os la gente di afarnao era stata presa da timore dopo il primo intervento di 'es($,67), come anche coloro che lo avevano accolto dopo la trasfigurazione (C,$5)& Lesevere esigenze del *aestro avevano provocato lo stesso effetto sui discepoli ($8,6?&:6),e 'es stesso si trova in questo stato nell1agonia ($?,::)& Le tre testimoni dellarisurrezione sono ammesse alla presenza di #io+ in tutte le teofanie !i!liche ('n 6%,$7; 2s:,4; 'dc 4,6696:; 3s 5,5; 2z $,67 ecc&) questo stato d1angoscia s1impadronisce dell1uomo,perch/ «non si pu< vedere #io e rimanere in vita" (2s ::,$8)& *a se l1apparizione deltotalmente Altro sconvolge, la sua presenza su!ito rassicura e tranquillizza+ «Non a!!iatepaura" ($4,4)&

Le donne stupite e disorientate, s1incamminano per andare a rendere testimonianza al>isorto& *a ecco che queste testimoni privilegiate diventano mute+ «@uggirono via dalsepolcro perch/ erano piene di timore e di spavento& 2 non dissero niente a nessuno,perch/ avevano paura" ($4,%)& i si - interrogati a lungo su questa conclusioneimprovvisa e si - cercato di interpretarla in vari modi& ome comprendere il silenzio diqueste donne che avevano avuto l1incarico esplicito di parlare0 'li altri sinottici lepresentano mentre si dedicano alla loro missione+ «A!!andonato in fretta il sepolcro, contimore e gioia grande, le donne corsero a dare l1annunzio ai suoi discepoli" (*t 6%,%); «2tornate dal sepolcro, annunziarono tutto questo agli undici e a tutti gli altri&&& .uelle paroleparvero loro come un vaneggiamento e non credettero ad esse" (Lc 6?,C9$$)& 3l nostroevangelista non riferisce come sia avvenuta in concreto la trasmissione del messaggiopasquale& 3 versetti che seguono ($4,C968), aggiunti pi tardi, colmeranno questa lacuna&«'es il Nazareno, il rocifisso, - risorto"& il grido pasquale di vittoria sulla morte, chedal sepolcro risuona per il mondo intero& L1annuncio incredi!ile del rocifisso risorto - il«principio" del vangelo di 'es risto, @iglio di #io ($,$)& Le donne sono le prime adascoltarlo e a ricevere la missione di raccontarlo&La prova negativa della risurrezione - l1assenza del suo corpo l dove dovre!!e essere+«Non - qui, ecco il luogo dove era depostoG" (v& 4)& La prova positiva della risurrezione -la promessa ricevuta dalle donne e trasmessa agli apostoli+ «i precede in 'alilea; l lovedrete, come vi ha detto" (v& 7)&

His#scitato al mattino nel primo giorno dopo il sa(ato, apparve prima a ?aria di ?gdala, dalla#ale aveva cacciato sette dem'ni. 13 #esta and' ad ann#nziarlo ai s#oi seg#aci c$e erano inl#tto e in pianto. 11?a essi, #dito c$e era vivo ed era stato visto da lei, non vollero credere.12 Dopo ci', apparve a d#e di loro sotto altro aspetto, mentre erano in cammino verso lacampagna. 1! *nc$4essi ritornarono ad ann#nziarlo agli altri7 ma neanc$e a loro vollero credere.1& *lla fine apparve agli #ndici, mentre stavano a mensa, e li rimprover' per la loro incred#lit ed#rezza di c#ore, perc$; non avevano cred#to a #elli c$e lo avevano visto ris#scitato.

L1apparizione del >isorto a *aria di *agdala - un riassunto dei versetti $$9$% del capitolo68 di 'iovanni& Per caratterizzare la figura della *addalena, l1autore ricorre al testo diLuca (%,6), dove - detto che 'es scacci< da lei sette demoni& #a tale notizia non - lecitodedurre che *aria fosse una grande peccatrice, ma piuttosto che era affetta da grave

malattia, dalla quale 'es l1aveva guarita&

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Particolarmente stringato - il riassunto della storia dei due discepoli in cammino verso2mmaus, tratto dal capitolo 6? di Luca& All1evangelista interessa, anche questa volta, soloil fatto che i discepoli non credettero al racconto dei compagni&3nfine l1autore ricorda l1apparizione di 'es agli Endici, riferendosi chiaramente al raccontodi Luca (6?,:49?:)& 3n questo !rano viene denunciata pesantemente la mancanza di fededei discepoli (vv& $$&$:&$?)& 'li apostoli passano dal du!!io alla fede sotto l1urto delle

manifestazioni di 'es&La fede nella risurrezione non - una scoperta umana, ma il prodotto di un annuncio fatto anoi da #io mediante angeli o inviati vestiti di !ianco (colore delle vesti del paradiso), eattraverso l1incontro diretto, visi!ile e palpa!ile con il diretto interessato, il risto risorto&La risurrezione di risto (e la nostra futura risurrezione) - corporea, come lo fu anche lasua morte& La prova - il sepolcro vuoto, testimoniata da tutti e quattro i vangeli, masoprattutto l1incontro con il >isorto, che non - un fantasma, ma ha carne e ossa, comehanno potuto constatare i discepoli, e che mangia davanti a loro una porzione di pescearrostito (cf& Lc 6?)&'es, il Nazareno crocifisso, - risorto& .uesta - la parola fondamentale della fedecristiana&

1) Gesù disse loro: -*ndate in t#tto il mondo e predicate il vangelo ad ogni creat#ra. 1+ C$i credere sar (attezzato sar salvo, ma c$i non creder sar condannato. 1 E #esti saranno i segni c$eaccompagneranno #elli c$e credono: nel mio nome scacceranno i dem'ni, parleranno ling#en#ove, 1/ prenderanno in mano i serpenti e, se (erranno #alc$e veleno, non rec$er loro danno,imporranno le mani ai malati e #esti g#ariranno0..1 Il %ignore Gesù, dopo aver parlato con loro, f# ass#nto in cielo e sedette alla destra di Dio.23 *llora essi partirono e predicarono dappert#tto, mentre il %ignore operava insieme con loro econfermava la parola con i prodigi c$e l4accompagnavano.

La finale del vangelo di *arco insiste sulla missione di portare il vangelo in tutto il mondo,

unendo strettamente la testimonianza della parola a quella delle opere, dei segni&on l1esortazione alla missione universale si congiunge l1affermazione che per la salvezzasono richiesti la fede e il !attesimo& 3noltre agli annunciatori del vangelo viene promessoche la loro predicazione missionaria sar sostenuta e confermata dai miracoli compiuti da'es risorto&La trasmissione delle parole di 'es - al centro del testo e ha lo scopo di fare cristiani tuttii popoli& La missione, l1andare da tutti gli uomini, - un incarico che va capito !ene&Se la missione - trasmettere agli uomini la parola di 'es e le sue direttive per fare di loro,mediante il !attesimo, dei discepoli, ci< esclude due malintesi&3l primo - il malinteso della rivendicazione del potere politico& Ena concezione utopistica -