Illustrazioni: Stefano Trainito, Jacopo PasqualottoIllustrazioni: Stefano Trainito, Jacopo...

57

Transcript of Illustrazioni: Stefano Trainito, Jacopo PasqualottoIllustrazioni: Stefano Trainito, Jacopo...

  • ESA ® European Scuba Agency E’ vietata la riproduzione di questo manuale o di sue singole partiProduct n° M0026

    A cura di Mauro Bertolini

    Progetto formativo, sviluppo, consulenza e revisioni: MauroBertolini, Mario Romor, Enrico Firpo, Egidio Trainito,

    Testi: Enrico Firpo

    Illustrazioni: Stefano Trainito, Jacopo Pasqualotto

    Foto: E. Trainito, E. Firpo, M. Tsuruoka, M. Romor, C. Gambino

  • 3

    IndiceIntroduzione

    5 Fascino e mistero

    Capitolo Uno7 Cosa Imparerai8 Pianificazione e luogo

    12 Pianificazione: scelta dell’orario13 Altre considerazioni 15 Attrezzatura 19 Manutenzione e ricariche22 Complimenti!23 Cosa hai imparato?

    Capitolo Due25 Cosa imparerai25 Al massimo della concentrazione!27 Ispezione dell’equipaggiamento29 Immersione verso il fondo32 Comunicazioni e segnali33 Navigazione e Orientamento34 La vita di notte41 Risalita e uscita dall’acqua42 Pronto soccorso in caso di allagamento44 Complimenti!45 Cosa hai imparato?

    Capitolo Tre47 Immersione in acque libere 150 Immersione in acque libere 252 Immersione in acque libere 3

    Appendice55 ESA

  • 4

  • 5

    Fascino e misteroLa notte è sempre stata affascinante e misteriosa eper queste sue caratteristiche essa è spesso oggetto digrande interesse per le più disparate attività. I registi di cinema usano spesso ambientazioni not-turne per consumare delitti e passioni tra luci soffu-se di lampade da comodino, insegne al neon e magi-strali giochi d’ombre; nella realtà la vita notturna sirisveglia nei quartieri delle grandi città come appar-tenesse a un altro mondo, in cui la luce del sole nonè mai protagonista e la maggior parte della gentecosi definita “normale” di solito si riposa. Anche molte delle persone che di solito hanno abi-tudini giornaliere, vivono spesso la notte per tro-vare emozioni diverse, luoghi d’incontro particola-ri o addirittura per svagarsi e rilassarsi. Occorrescegliere i posti giusti, ma la notte può offrire sicu-ramente emozioni forti e le più varie ispirazioni: c’èchi la sceglie per studiare, suonare, ballare e canta-re, visitare luoghi e città, scrivere, ecc. Di notte c’è anche chi s’immerge sott’acqua rego-larmente, spesso perché preferisce farlo in questacondizione o semplicemente perché non puòimmergersi in altri momenti della giornata.Infatti, in alcune località, basta percorrereall’imbrunire una strada che costeggia unlago o il mare per osservare gruppi di sub-acquei che si preparano ad entrare inacqua. Moltissimi subacquei definiscono l’im-mersione notturna come una grandissi-ma stimolatrice di avventura e dispensatrice di unforte senso di libertà, lontano dai pensieri del gior-no, quasi che le due condizioni non appartenesseroallo stesso mondo. L’immersione subacquea in sé già fa vivere questesplendide emozioni ma per moltissimi subacquei lanotturna ne permette un’amplificazione piacevole emolti vi ritrovano sensazioni proprie dell’adolescen-za, quando il senso di avventura scaturisce prepo-tente e scandisce i ritmi della vita. L’immersione not-turna lascia il segno, non c’è dubbio e in particola-re la prima notturna rimane come un tatuaggionella memoria per moltissimo tempo. ”E’ stata l’espe-rienza più rilassante che mi sia capitata.”; moltospesso é questo il commento dei subacquei chehanno provato l’immersione notturna per la prima

  • 6

    volta . Oltretutto, questo avviene in un contesto assoluta-mente reale, ciò che si osserva è esattamente li dovelo si vede e non serve faticare per alimentare l’im-maginazione o sforzarsi per cercare significatiintrinseci a quello che sta succedendo: l’immersionenotturna offre una realtà decisamente appagantenella sua magnifica semplicità. Ma la notte non offre solo incredibili stimoli standosott’acqua; di solito infatti, anche le fasi esterneall’immersione vera e propria sono bellissime espe-rienze, soprattutto per il grande fascino che le avvol-ge e che spesso tiene compagnia fino al giorno dopo.“Se si guarda verso il cielo, dalla barca o dalla

    spiaggia o appena prima di scarica-re il Gav, si può rimanere letteral-mente a bocca aperta”. Questa non è una nuova tecnica periniziare l’immersione, però, soffer-marsi un attimo sull’immensa e stel-lata volta celeste prima di immerger-si, può davvero essere un’esperienzache si ricorderà a lungo. Se c’è anche la luna piena, allorapotrà essere davvero una seratamemorabile. Anche il cielo scuro, illuminato damilioni di stelle brillanti, inevitabil-mente ti cattura e fino al momentoin cui la guida dell’immersioneraduna il gruppo alla cima per ini-ziare la discesa. Ti si offre uno spet-tacolo che non sarebbe possibiledalla finestra di casa tua e ti staigodendo solo l’inizio della serata,perché il meglio deve ancora venire:infatti, stai per immergerti in unacondizione tra le più affascinanti. Insomma, è come se una sorta dimagia avvolgesse i luoghi e il tempo,offrendo sensazioni quasi estreme,pur trovandosi magari fuori dipoche decine di metri da una spiag-

    gia e in bassissimo fondale o appena sotto la barcaappoggio.

    Mare tran-quillo e lunapiena: lecondizioniideali perl’immersionenotturna

  • 7

    Capitolo UnoCosa impareraiPerché immergersi di notte? Dalla lettura dell’intro-duzione di questo manuale avrai dedotto comequesta esperienza possa veramente regalare emo-zioni incomparabili e diverse e probabilmentenon vedrai l’ora di provarla. Un dato però è certo: senza la possibilità di illu-minare il buio della notte con moderne ed effi-cienti attrezzature, queste immersioni non sareb-bero possibili o perlomeno senza molto azzardo eincoscienza. Per avere tutto sotto il massimo controllo è neces-sario però programmare molto bene ogni attività,considerando che anche l’attrezzatura specificaper questo tipo d’immersioni riveste un ruolo fon-damentale. Proprio in questo primo capitolo verranno analiz-zati due punti molto importanti: si parlerà infattidella pianificazione e dell’attrezzatura specificaper le immersioni notturne. Qual è il posto giusto per una notturna? Comeregolarsi per l’orario? Da dove è preferibile entra-re in acqua? Troverai una risposta ad ogni doman-da che probabilmente ti sarai posto pensando aquesta affascinante attività. In seguito, parlando di equipaggiamento, prende-remo in esame i sistemi d’illuminazione, la loropreparazione, la cura e la manutenzione e i con-sigli adeguati se deciderai di acquistare la tuaattrezzatura personale. Anche se molte informazioni le conoscevi già, nescoprirai comunque altre che forse neanche imma-ginavi. Leggi questo capitolo prima dell’immersione inAcque Libere n° 1; in ogni modo, se la pianificazio-ne del tuo Corso prevedesse le immersioni primadella parte teorica, non preoccuparti: l’Istruttorepenserà a fornirti tutte le indicazioni necessarie sulletecniche e sull’uso dei sistemi d’illuminazione cheuserai in acqua..

    1

  • 8

    Pianificazione e luogoI motivi per provare l’immersione notturna sonomolti; basti pensare che migliaia di subacquei met-tono questo tipo d’immersione indiscutibilmente alprimo posto nella classifica delle loro preferenze.Molte persone, all’idea d’immergersi di notte potreb-bero essere scettiche, altre ansiose o impaurite. Inrealtà, una volta “rotto il ghiaccio” e scoperta questanuova realtà, subentra l’entusiasmo. Questa opportunità, grazie soprattutto alla possibili-tà che il subacqueo ha di attrezzarsi efficientementeper immergersi di notte, apre nuovi orizzonti d’im-mersione ed esperienza che trovano un seguitoenorme nella comunità dei subacquei ricreativi. Proprio perché così particolare, l’immersione nottur-na deve essere però supportata da una pianifica-zione molto accurata, addirittura impeccabile, sesi vogliono godere tutti i vantaggi che questa fanta-stica esperienza può offrire. Il termine pianificazione è diventato ormai moltofamiliare nella subacquea e non c’è occasione in cuinon se ne parli. Nella vita dell’uomo certe attivitàsono talmente comuni e abitudinarie che quasi nonci si fa caso ma, a pensarci bene, anche nella vita ditutti i giorni tutto o quasi è comunque pianificato: illavoro, i viaggi, le attività casalinghe e quelle deltempo libero. L’immersione con ARA è considerata al giornod’oggi un’attività molto sicura ma non dimenti-chiamoci che ciò deriva in gran parte dal fatto chefin dall’inizio dei programmi formativi il subacqueoè abituato a preparare un piano delle attività; ciò èveramente necessario proprio perché si tratta di unambiente molto particolare e diverso, che potrebberivelarsi pericoloso per chi fosse troppo azzardato,incosciente o per chi non avesse ricevuto un’ade-guata formazione.Ogni operazione che fai quando pianifichi un’im-mersione di giorno, quindi, deve essere a sua voltaeseguita per l’immersione notturna, prestando mag-giore attenzione a quello che ora andremo a consi-derare. Cosa fai di solito quando programmi un’im-mersione? Insieme ad un compagno raccogli tutte le informa-zioni necessarie per ottimizzare l’uscita: localizza-zione e caratteristiche del sito, entrate e uscite daterra o dalla barca, ancoraggi, profondità, condizio-ni di visibilità e correnti, composizione del fondoecc.

    Prepararel’attrezzatu-ra in antici-po, appenala barcalascia ilmolo, con-sente disfruttare laluce del gior-no

  • 9

    Pensi che queste condizioni potrebbero cam-biare solo per il fatto che diventa buio? Immagina se la sera, per arrivare a casa, dovessi per-correre un piccolo sentiero o semplicemente una viapoco illuminata: le condizioni ambientali cam-biano sicuramente dal giorno alla notte! Naturalmente, se sei abituato a tornare a casa quan-do fa buio, significa che certamente adotti le misurenecessarie per farlo ma è anche molto probabile chetu conosca molto bene il posto in cui ti trovi.Un’immersione notturna dovrebbe rispettare gli stes-si principi: una buona conoscenza del sito e letecniche adatte per immergersi in sicurezza.Di notte, la maggior parte delle volte, è preferibilescegliere dei siti facilmente raggiungibili e pocoimpegnativi. Queste scelte sono suggerite, oltre che da evidentimisure di sicurezza (pensiamo ad un lungo tragittovia mare, che potrebbe essere complicato da avarieo cambiamenti delle condizioni ambientali) e di pra-ticità (molti di noi il giorno devono recarsi presto allavoro), anche dal fatto che la vita marina segue abi-tudini molto particolari: durante la notte infatti, spes-so anche in acqua molto bassa e apochi passi da riva, l’acqua brulicaletteralmente di vita ed è facilerimanerne estasiati per la quantitàe la diversità di specie che si pos-sono osservare. Eventuali località,situate molto lontane dal punto di par-tenza, dovrebbero essere prese in con-siderazione solo se sono davvero par-ticolarmente significative ed in ognimodo affidandosi al supporto di DiveCenter qualificati, ben attrezzati e cheoffrono un servizio di indiscussa qua-lità. Un sito d’immersione molto facile, allaportata di tutti e che non si direbbemai che possa riservare grandi sorpre-se, ti può invece garantire un’espe-rienza emozionante e appagante se lofrequenti di notte. Un classico esempio sono le immersioni notturnedalle spiagge, anche proprio quelle che di giornosono affollate da centinaia di bagnanti. Soloimmergendosi di notte si può veramente sco-prire la vita che c’è sulla sabbia!Per questo tipo d’immersioni notturne, potrebbeessere sufficiente una precedente perlustrazione

    Un pescegrugnitoresorpresomentre si fa“ripulire”da un pescepulitore

    1

  • 10

    del sito, divertendosi praticando lo snorkelingdurante il giorno. Potresti così individuare il punto adatto per l’en-trata e l’uscita e dove piazzare delle luci di rife-rimento a terra, osservare le caratteristiche delfondo ed i riferimenti naturali su cui poter fare affi-damento. Come abbiamo già ribadito, non si deveassolutamente pensare che solo perché di giorno illuogo appare brullo, poco “vivo” e scarsamentecaratteristico sia motivo di rinuncia e la zona siascartata a priori; potrebbe invece rivelarsi molto pro-babilmente sorprendente e inaspettatamente piace-vole – provare per credere! – La perlustrazionediurna dovrebbe più che altro servire a stabilire le

    regole per una pianificazione chetenga conto dei fattori di sicurezza edi facile agibilità.Non é raro, passando di sera sullestrade che costeggiano le spondedi molti laghi, trovare gruppetti disubacquei indaffarati sulla riva men-tre si accingono a preparare la loroimmersione notturna settimanale. Illago infatti rappresenta unambiente particolarmente inte-ressante, specie nelle ore notturne,quando molte specie di pesci siavvicinano alla riva e si lascianoosservare con facilità: lucci, bottatri-ci, cavedani, carpe, tinche, pescipersici, anguille e alborelle sonosolo pochi esempi di quanto siapossibile scoprire e osservare inuna “immersione notturna lacu-

    stre”.Naturalmente anche in questo caso la pianificazionedovrà essere molto accurata e nulla potrà esserelasciato al caso. In particolare occorre informarsi sulle condizioni edeffettuare le prime esperienze avvalendosi dellaguida esperta di Diveleader ed Istruttori ESA. Un lago potrebbe avere caratteristiche particolarirelative al profilo del fondo ed alla visibilità. Spessoa pochi “passi” dalla riva le sponde spofondanoverso quote piuttosto impegnative e sconsigliate perl’immersione notturna. La visibilità potrebbe esserepessima o ottimale anche nello stesso luogo sempli-cemente in virtù delle condizioni ambientali esterne. Le acque di alcuni laghi possono essere piuttostofredde e richiedere l’impiego di una muta stagna, in

    LUn gruppodi subacqueisi preparaall’immersio-ne esplorati-va nelleacque di unlago. Il sitopresceltosarà succes-sivamentemeta diun’immer-sione nottur-na.

  • 11

    questo caso é fondamentale ricevere la formazioneadeguata frequentando il corso ESA Dry Diver efare parecchia esperienza durante le immersionifatte di giorno ed a profondità minime.Ovviamente questo suggerimento vale anche percoloro che desiderano immergersi di notte durantela stagione fredda o in luoghi in cui anche l’acquadel mare é piuttosto fredda. Fra i vari vantaggi derivanti dall’uso di una muta sta-gna possiamo mettere al primo posto il fatto chedopo l’immersione non sarà necessario esporsi aifattori ambientali per togliere la muta umida e indos-sare gli abiti asciutti. Infatti sarà sufficiente toglie-re la muta stagna e indossare giacca a vento,cappellino e un paio di scarpe per ripristinare inpochi minuti una condizione termi-ca ottimale.Se vuoi immergerti in un sito rag-giungibile solo con la barca, o conun tragitto in superficie, è meglio seprevedi almeno un’immersione diperlustrazione condotta di giorno. Per la verità questa accortezza ébene che sia applicata ad ogniimmersione notturna, indipendente-mente dal grado di difficoltà che essapossa rappresentare. Questo ti permetterà di avere unquadro più completo del sito,anche se spesso una sola immersio-ne non è sufficiente. La situazione ideale, quando è pos-sibile, consiste nello sfruttare un’im-mersione guidata possibilmenteaffidandosi alla guida dei profes-sionisti di un ESA Scuba Point. Oltre al fatto che in immersioneavrai una guida qualificata che tiproporrà un itinerario già stabilito esicuro, avrai anche l’occasione diseguire un briefing pre immersione:questo è un ottimo sistema perraccogliere molte informazioniche ti saranno utili in seguito,soprattutto quando deciderai di reimmergerti auto-nomamente con un altro subacqueo. Un’ottima soluzione (e un valido suggerimento)consiste nel partecipare ad un’immersione notturnaguidata che, oltre ai vantaggi già citati, ti permetteràcon una piccola spesa aggiuntiva, di avere la tuadotazione di attrezzatura specialistica: i sistemi di

    1L’uso di unamuta stagnamigliora ilconfort delsubacqueonelle fasi pree post-immersione

  • 12

    illuminazione, di cui parleremo fra poco.Se possiedi una tua barca e desideri sfruttarla ancheper le immersioni notturne, è buona regola, perprima cosa, informarsi sulle leggi e le regola-mentazioni locali. Non dobbiamo mai dimenticare che le leggi varianoda una zona all’altra e che in certe parti del mondola navigazione notturna potrebbe non essere con-sentita oppure potrebbero essere richiesti parti-colari procedure e l’uso di sistemi di segnala-zione codificati che indicano la presenza dei sub-acquei in immersione.Considera inoltre che, in alcuni luoghi, l’immersionenotturna potrebbe essere addirittura vietata.Per navigare di notte con sicurezza occorre certa-mente una buona esperienza, oltre che la completadotazione di bordo (integrata da abiti di ricambioasciutti, scorte d’acqua e di cibo e termos di bevan-de calde). Infatti, oltre ad essere muniti delle luci di via neces-sarie, è importantissimo saper riconoscere leluci degli altri e sicuramente conoscere ed avernavigato nella zona, fino a saper scartare con unbuon margine ostacoli affioranti o di poco sommer-si…o anche completamente evidenti. Il buon senso in questo caso deve prevalere(come sempre del resto), anche perché in alcunicasi le leggi non ritengono obbligatorio il consegui-mento della patente nautica per condurre imbarca-zioni motorizzate con propulsori inferiori ad unadeterminata potenza. Questo significa che il condu-cente potrebbe essere al comando anche senza averfrequentato un numero minimo di lezioni generichesulla navigazione, diurna o notturna.

    Pianificazione: scelta dell’orarioUna parte importante della pianificazione deve esse-re riservata agli orari. Quanti di noi sono inesorabilmente legati a degliorari: di giorno generalmente per lavorare, di notteper riposare, o viceversa. Fortunatamente non è assolutamente necessarioche sia notte fonda per godere di una bellissimanotturna; infatti delle ottime condizioni si possonotrovare già poco tempo dopo che il sole sia tra-montato, ma le stesse possono variare notevolmen-te da una stagione all’altra e, ovviamente, dalla lati-tudine in cui ti trovi in quel momento. Nel sud dell’Europa, in estate, quando le gior-nate sono molto lunghe, potrebbe essere neces-

    Le luci dellacosta posso-no essere unvalido ausi-lio per lanavigazionenotturna

  • 13

    sario attendere almeno fino alle 21 e 30 prima dientrare in acqua mentre in autunno o in inverno, legiornate più corte potrebbero permetterti una not-turna anche alle 18 (della sera). In ogni caso l’idea-le è, sia in estate sia in inverno e a qualsiasi latitu-dine, aver raggiunto il sito d’immersione quandoancora c’è luce. Questo favorirà tutte le operazionipre immersione: dall’ancoraggio alla verifica dellastabilità delle condizioni ambientali e generiche,all’assemblaggio e alla verifica dell’attrezzatura, allasistemazione dei sistemi d’illuminazione di riferi-mento fino al concedersi 10 minuti di rilassamentoprima di entrare in acqua, magari gustandosi lo spet-tacolo di un tramonto mozzafiato. Informarsi sugliorari di marea nelle zone in cui questo fenome-no è influente, permette di non correre il rischio direstare all’asciutto a molte decine di metri dalla rivao addirittura non poter rientrare in porto con labarca fino a quando sia tornata la condizione di altamarea.E’ utile conoscere il fatto che alcuni organismi entra-no in attività a notte fonda, per osservarli sarà quin-di necessario prevedere un’attesa più lunga, sullabarca oppure sulla riva, prima di ini-ziare l’immersione.Il corso ESA Ecodiver può offrirenumerose informazioni relativeal comportamento “notturno” dialcune specie particolari.

    Altre considerazioni Un’attenzione particolare, durante laprogrammazione di una notturna,deve riguardare l’assistenza fuoridall’acqua e l’attrezzatura che disolito usi per l’immersione. Se per una facile immersione diurnacome quella da una spiaggia potreb-be essere sufficiente disporre, oltreal compagno, di un pallone segna-sub e di una minima assistenza fuoridall’acqua, di notte è fortementeconsigliabile che qualcuno assi-sta ogni fase dell’immersione, soprattutto quelleche riguardano l’entrata e l’uscita dall’acqua, riser-vandosi il compito di sorveglianza esterna durantel’immersione. L’assistenza esterna serve anche a pre-venire che la postazione sia violata da estranei pocopropensi al rispetto della privacy altrui; non è pia-cevole uscire dall’acqua e constatare che lam-

    L’assistenzafuori dal-l ’ a c q u agioca unr u o l oimportanteper la sicu-rezza del-l’immersio-ne nottur-na

    1

  • 14

    pade e vestiti sono spariti nel buio della notteper mano di qualche ladruncolo. Se il luogo lo con-sente, e specialmente se fuori fa freddo, un assi-stente potrebbe aspettare comodamente in auto,con i fari rivolti in modo da illuminare corretta-mente ed al momento opportuno il punto dientrata e di uscita per facilitare le operazioni deisubacquei. Per le immersioni particolari, come nel caso delleprofonde e delle notturne, è sempre consigliabileusare attrezzatura collaudata, evitando di provareelementi nuovi dell’equipaggiamento, pena laforzata rinuncia o l’interruzione dell’immersionequalora un qualsiasi difetto ne provocasse un guasto.Questo vale naturalmente anche per i sistemi d’illu-minazione, che devono essere provati e “testati “prima dell’immersione notturna. Il fatto di usare nelle immersioni notturne attrezza-tura già utilizzata in quelle diurne é utile permigliorare il proprio senso di sicurezza egarantire il massimo relax durante l’esplorazionesubacquea.Fra poco parleremo proprio degli accorgimenti dariservare ai sistemi d’illuminazione, che sott’acqua dinotte, sono tra gli strumenti più importanti aifini dell’orientamento.Molti potrebbero pensare che di notte sott’acquafaccia freddo, ma questo non è sempre vero.Naturalmente, se la stagione è rigida e l’acqua èfredda, dovrai pensare che di notte le cose nonsiano tanto diverse. In ogni modo la differenza di temperatura tra fuorie dentro l’acqua può essere ridotta rispetto al gior-no, quindi l’impatto con l’acqua potrebbe essere unpo’ attenuato. La capacità che ha l’acqua di trattenere il caloreaccumulato durante il giorno, specialmente quandod’estate fa molto caldo, permette di sfruttare il“serbatoio termico” proprio la notte, quandol’acqua rimane piacevolmente calda. Una cosa importante da tenere a mente è che duran-te le fasi di vestizione e svestizione (soprattutto que-st’ultima, che avviene quando si é bagnati) sipotrebbe rimanere esposti a sbalzi termici dati dallatemperatura e dalla brezza notturna. In questo caso è conveniente, se possibile, cambiar-si al riparo e muniti di asciugamani e vestiti asciutti.Durante la pianificazione é utile valutare il fatto diportare con se abiti e asciugamani asciutti, unagiacca a vento e un copricapo, oltre che prevede-

    Minitest1) Ogni operazione che faiquando pianifichi un’im-mersione di giorno:a) dovrebbe essere piùaccurata per un’immer-sione notturnab) dovrebbe essere menoaccurata per un’immer-sione notturnac) dovrebbe rispecchiareanche tutti gli aspetti diuna notturna

    2) Ai fini di una nottur-na, un semplice fondale disabbia, entrando da unaspiaggia può essere:a) ideale per questionilogisticheb) ideale per l’osservazio-ne di numerosissime spe-ciec) sia a che b

    4) L’assistenza fuori dal-l’acqua è importante perogni immersione ma peruna notturna dovrebbeessere:a) Solamente pianificatab) pianificata come ele-mento marginale c) pianificata e messa inatto

    Risposte: 1a– 2 c – 3c

  • 15

    re un luogo poco distante dal punto di uscita, cheoffra protezione dagli agenti atmosferici e che siaabbastanza illuminato e facilmente accessibile ove“cambiarsi d’abito”.

    AttrezzaturaImmergersi di notte non solo rivela importanti cam-biamenti nell’ambiente ma offre l’opportunità diprovare attrezzatura specifica. Infatti durante l’immersione notturna userai l’attrez-zatura standard come per le altre immersioni, allaquale sarà necessario aggiungere i sistemi di illu-minazione, composti dalle luci portatili e dalleluci fisse di riferimento. Questa parte del capitolo è per te digrande importanza sia perché isistemi d’illuminazione sono allabase delle immersioni notturne equindi è necessario conoscerli, usar-li e manutenderli correttamente, siaperché troverai anche molte infor-mazioni utili ad un eventuale acqui-sto: la scelta in questo campo è dav-vero vasta! In ogni modo, se ancora non avessiacquistato alcun sistema di illumina-zione, non preoccuparti: prima del-l’immersione il Diveleader ol’Istruttore penseranno a darti indotazione una torcia principale, unatorcia di riserva ed eventualmenteun segnalatore individuale. Le luci portatili sono le torce sub-acquee ed i segnalatori individua-li. Le prime si distinguono fra la torciaprincipale e quella di riserva (sipossono anche chiamare lampade oilluminatori); tra le due potrebberoanche non sussistere differenzenelle caratteristiche, infatti essepotrebbero essere due torce ugualianche se è preferibile, per ragioni dicosti, di spazio e peso, che la prima sia più gran-de e più potente rispetto alla seconda, che potràessere più piccola per ragioni di ingombro eidrodinamicità. Infatti é consigliabile tenere la tor-cia di riserva spenta e riposta ordinatamente in unatasca di facile accesso o agganciata al GAV, avendocura di sitemarla in modo che non penzoli

    Esistonosvariatimodelli disistemi diillumina-zione,l’Istruttoreti aiuterà aidentificarequelli piùadatti alletue esigen-ze

    1

  • 16

    eccessivamente strisciando sul fondo e che nondiventi possibile causa di aggrovigliamento. Per pre-venire che si scarichino le batterie conviene usareuna torcia di riserva munita di sicura che ne impe-disca l’accensione accidentale. Le torce subacquee sono accessori dell’equipag-giamento in continua evoluzione progettistica,continuamente vengono immessi nuovi modelli sulmercato utili a garantire prestazioni sempre più otti-mizzate, soprattutto per quanto riguarda la resa intermini di illuminazione e autonomia (quest’ultima,certe volte può essere un vero incubo che lascia conun palmo di naso, o meglio di luce, anche il subac-queo più scrupoloso). Ricorda che l’uso di una tor-cia subacquea di buona qualità, sottoposta acura e manutenzione adeguate, unito al fatto diportare sempre una sorgente luminosa di rispetto edalla buona abitudine di immergersi sempre in com-pagnia, può prevenire efficacemente la possibilità dirimanere al buio.Le caratteristiche di una moderna torcia subac-quea riguardano differenti aspetti, tutti di gran-de importanza. La parabola è una superficie con-

    cava verniciata a specchio al centro del quale stala lampadina e, a seconda della sua curvatura,può garantire un fascio di luce che risponda a esi-genze diverse; infatti esistono parabole che illu-minano in profondità con un fascio non troppoampio per evitare che la luce si disperda nel rag-gio di pochi metri e illuminatori che rischiaranobene una zona più ampia ma poco profonda. Generalmente, le prime sono più utili all’e-splorazione, le seconde sono più usate daifotografi e dai video operatori subacquei. Lostudio di parabole e lampadine, che rappresenta-no i passi fondamentali nella progettazione di unalampada subacquea, oggi garantisce anche a torcedi modeste dimensioni e potenza, un’ottima resadel fascio luminoso, non paragonabile con i siste-mi di illuminazione che venivano prodotti fino anon molti anni fa. Oggigiorno, in caso di spegni-mento della torcia principale, anche una mini-torcia tascabile può servire egregiamente per

    tornare verso il punto di uscita.La potenza di una torcia è variabile e può superareanche i 100 watt, una potenza che può essere esa-gerata e che alle volte può essere usata in mododannoso alla vita marina (vedremo meglio questoaspetto nel Capitolo Due). Molti modelli in com-mercio hanno il vantaggio di avere un control-

    Illuminatoreprovvisto diselettore peril controllodella poten-za che preve-de anche lamodalità lamodalità“SOS”.

  • 17

    lo della potenza che avviene attraverso un seletto-re d’intensità il quale garantisce un uso ottimale e unrisparmio sul consumo delle batterie; altri modellihanno lampadine intercambiabili di diversa potenza(in questo caso occorre sceglierle e cambiarle primadell’immersione). Anche le torce subacquee, come molti strumentielettronici di uso comune, possono essere dotate dibatterie ricaricabili e molti modelli ormai hanno indotazione un proprio pacco batterie ricaricabili. In caso si volessero acquistare a parte delle batteriericaricabili per inserirle nella propria torcia tradizio-nale a batterie usa e getta, è assolutamente consi-gliabile acquistare un pacco batterie stabilizzato eidoneo al modello di torcia interessa-to, comunque è importantissimoseguire le indicazioni della poten-za, controllando che siano compa-tibili per voltaggio e amperaggioma è ancora più importante evitare il“fai da te”, che potrebbe addiritturaessere pericoloso, come vedremomeglio parlando della manutenzione ericariche. Se non si hanno sufficientiinformazioni riguardo questi parame-tri, è meglio portare la lampada pressoESA Point o un negozio di rivendita dimateriali elettronici e lasciare che untecnico fornisca i giusti consigli. Pur avendo un costo iniziale abbastan-za alto, l’uso delle batterie ricarica-bili, garantisce in poco tempo unabbattimento della spesa e unagaranzia di funzionamento per moltis-sime immersioni. Le torce subacquee sono come belle automobili, piùsono accessoriate, più sono costose; le caratteristi-che che abbiamo visto fino a questo punto possonofar lievitare il prezzo di acquisto anche di un bel po’e in certi casi si fatica a credere che una lampada,pur se subacquea, possa costare tanto!Indiscutibilmente però, la tecnologia si paga, soprat-tutto gli studi che sono alla base di ogni progetto; lemoderne torce subacquee, infatti, sono il fruttod’importanti ricerche, dettate più che altro da unagrandissima richiesta da parte dei subacquei stessi,che vogliono luci sempre più potenti e soprattuttogarantite da una sempre maggiore autonomia. Ilproblema, in questo caso, è legato in buona parteagli indispensabili e voluminosi pacchi batteria, che

    Farettopotente ecompatto,dotato diimpugnatu-ra “a lanter-na”

    1

  • Illuminatoresubacqueocon accumu-latori sepa-rati e lamba-dina di tipoaereonautico

    18

    sono alla base della lunga durata di un fascio lumi-noso potente e stabile. Alcuni modelli di torce hanno il pacco batteriaseparato, che si può fissare in cintura, mentre ilcorpo illuminante, costituito solamente dalla para-bola e da una impugnatura si tiene comodamente inmano. In questo caso però il consiglio è di valutareattentamente tutti i parametri e considerare almomento dell’acquisto, oltre al costo, anche l’ergo-nomia, che è alla base della praticità e di una buonaconvivenza con l’oggetto in questione (è possibileacquistare un oggetto valido che possa funzionareegregiamente per tutta l’immersione pur non essen-do mostruosamente complicato da cavi, agganci vari

    e potenze accecanti). L’ergonomia riguarda tutti gli aspettipratici di un oggetto in riferimento allepersone che lo useranno, quindi inquesto caso vanno considerati ilpeso e l’ingombro, l’impugnatura ela posizione dell’interruttore chedovrebbe permettere facilmente dipoter accendere e spegnere la torciasenza troppe acrobazie. Le torce subacquee quindi, dovrebbe-ro raggiungere un buon compromessotra ergonomia, potenza e durata diesercizio.Le torce subacquee sono general-mente realizzate con un corpo inmetallo o plastica: il primo è unmateriale di solito usato per le torceabbastanza potenti e che durante l’usoscaldano molto, mentre un corpo inplastica in una torcia potente spessopuò dare luogo a scioglimento di alcu-ne parti più sottili per surriscaldamento. Una torcia di riserva, piccola e pocoriscaldante potrà essere in plastica, unmateriale utilissimo che si usa davveroin tutti i campi. Solo per citare altri esempi di accesso-ri delle torce subacquee, ci sono quel-

    le dotate di: avvisatore luminoso o digitale del-l’autonomia, sistema di ottimizzazione dellaricarica, interruttori magnetici che riducono lepossibilità di allagamento. Chissà però cosa riserve-rà il futuro, sicuramente assisteremo a continueinnovazioni tecnologiche, che forse oggi neancheimmaginiamo. Vedremo comunque altre importanti

  • 19

    caratteristiche delle torce fra poco, quando parlere-mo della manutenzione. Il segnalatore individuale può essere una lucechimica (cyalume) o una piccola luce a batteria,disponibile in diversi colori, che serve a individuarela tua posizione e quella del tuo compagno. Il segnalatore dovrebbe essere galleggiante e andràfissato con una cimetta al subacqueo in modo che lasua piccola luce fissa (o intermittente, a seconda deicasi) possa essere vista per 360 gradi. Di solito unbuon punto di fissaggio è la rubinetteria, che inimmersione rimane un punto sufficientemente alto(un semplice nodo con una piccola cima eviterà digraffiare il lucente metallo del primo stadio). Il vantaggio del segnalatore a batteria è rappresen-tato dal fatto che non devi usare ogni volta una lucechimica, che ha una durata limitata e che, per quan-to non sia inquinante, è pur sempre un rifiuto dagettare.Segui attentamente il briefing perché riceveraiinformazioni importanti sull’uso delle torce; secomunque sei interessato all’acquisto di torce sub-acquee, puoi anche chiedere consiglio allo Staffdell’ESA Point presso cui stai seguendo il tuo corso.Le luci fisse di riferimento subacquee di solitosono luci stroboscopiche che emettono scatti diluce bianchissima e potente, visibile a grandedistanza. Fissando un paio di queste luci a pochimetri di profondità rivolte verso il fondo (alla cimadell’ancora o alla sbarra della sosta di sicurezza),sarà agevole controllare in ogni momento la posi-zione della barca. Se i gruppi di subacquei sarannonumerosi, la guida potrebbe usare una di queste lucicome segnalatore individuale per differenziarsi erendersi visibile a tutti i componenti del gruppo. Le luci fisse di riferimento a terra possono esserequalsiasi sorgente luminosa non subacquea, comelampade a batteria con lampadina, al neon o a gas.Se decidi di entrare da terra per un’immersione not-turna potresti sistemare due luci di questo tipo inmodo che dal punto di entrata esse siano allineate.Una volta in superficie troverai più facilmenteil punto esatto di uscita nuotando parallela-mente alla riva e riallineando le due luci a terra.

    Manutenzione e ricaricheUna particolare cura prima e dopo l’immersione vàdedicata, oltre al normale equipaggiamento, ancheai sistemi d’illuminazione. Sia che si tratti di batterie usa e getta sia di batterie

    Vite di fissag-gio dell’eroga-tore dotata disegnalatoreluminosoindividuale

    1

  • 20

    ricaricabili, è sempre presente in ogni lampada unaccesso al suo interno. L’oblò è svitabile per inseri-re le batterie o cambiare la lampadina e può esserepresente anche un’apertura per la presa di ricarica.Devi essere certo che ogni operazione di manu-tenzione avvenga in ambiente asciutto, anche sesei appena uscito dall’acqua, accertati di sciacquaree asciugare la torcia prima di accedere al suo inter-no.Prima di tuffarti in acqua assicurati che le bat-terie siano cariche e che la torcia sia ben chiu-sa. Alcune torce devono essere completamenteaperte per inserire le batterie mentre altre hanno unsemplice tappino che protegge la presa di ricarica.In un caso e nell’altro saranno presenti degli o-ringper la tenuta stagna. Controlla semplicemente chesiano puliti, lubrificati secondo le indicazioni dellacasa costruttrice e inseriti correttamente nella lorosede. Prima di entrare in acqua controlla che tutte leluci funzionino. E’ meglio non usare, se non alminimo, una torcia subacquea fuori dall’acqua,sopratutto quelle molto potenti, in quanto emettonoun gran calore che potrebbe sia bruciare la lampa-dina sia fondere alcune parti delicate o modificare lastruttura del corpo causando possibili vie d’acqua.Come per il resto dell’attrezzatura, anche tutti isistemi d’illuminazione subacquei devono essererisciacquati in acqua dolce dopo l’immersione. Se già usi batterie ricaricabili, probabilmente saraiesperto nel saperle trattare, altrimenti eccoti qualcheimportante consiglio. Di solito le informazioni di chitratta questi accessori indicano che non è presentenessun “effetto memoria”. Questo però è vero soloper certi tipi di batterie e comunque, se non altri-menti specificato, generalmente è buona normascaricare completamente la torcia prima dirimetterla in carica. Potresti approfittare delrisciacquo e lasciare la torcia accesa dentro un reci-piente fino a che sia scarica. Infine assicurati di aver-la asciugata bene prima di aprire il tappo o l’oblòanteriore per ricaricarlaRicorda che se ti rechi all’estero è meglio che tiinformi sul voltaggio in uso. Eventualmente, procu-rati un trasformatore universale (in genere si tro-vano in tutti i più importanti aeroporti).Lasciamo per ultima un’importante informazioneche riguarda le caratteristiche degli accumulatoriricaricabili e che dev’essere assolutamente menzio-nata se si ha a che fare con strumenti di questo tipo.All’interno della torcia, forse ti sarà capitato di

    Minitest1)I sistemi d’illuminazio-ne subacquea compren-dono:a) Le luci portatilib) Le luci fisse di riferi-mentoc) Sia a che b sono esatte

    2) Se una batteria ricari-cabile di una torcia sub-acquea fosse in corto cir-cuito potrebbe esserepericolosa per:a) alto voltaggio e scossepotentib) formazione di idroge-no ed esplosionec) formazione di azotoed implosione

    3) Una corretta manu-tenzione prevede che isistemi d’illuminazionesiano risciacquati:a) in acqua dolce dopoaver aperto gli oblòb) in acqua dolce dopoogni immersione c) in acqua salata tenen-do chiusi gli oblò

    Risposte: 1c 2b - 3b

  • 21

    vederli, sono presenti dei piccoli sassolini di mate-riale non ben identificabile, potrebbe sembrare pla-stica, racchiusi in alloggiamenti chiusi da una retina,che in realtà sono cristalli di un materiale chia-mato “palladio”. L’esigenza di avere questi compo-nenti all’interno della torcia, che bisogna ben guar-darsi dall’asportarli, è legata all’effetto che gli accu-mulatori ricaricabili possono provocare in condizio-ni critiche, cioè se non funzionano correttamente, senon sono stabilizzati o se si crea un corto circuitointerno. Infatti, in ognuno di questi casi, cioè quando l’accu-mulatore (soprattutto se al NiCad) lavora male oquando è “in corto”, si può formare un idrogeno. Anche gli accumulatori che usiamo comunementefuori dall’acqua per radio, rasoi ed altre apparec-chiature, possono formare idrogeno, un gas alta-mente infiammabile e che può provocare esplosioni.Quando si forma, il gas viene rilasciato dal polopositivo dell’accumulatore che funge da vera epropria valvola di rilascio. In condizioni normali lapoca quantità di gas viene rilasciata nell’ambienteesterno senza conseguenze pericolose. Il problema, semmai, è quando il gas viene formatoe rilasciato all’interno di un compartimento stagno econtenuto come quello rappresentato da una torciasubacquea, dove inoltre ci sono fenomeni elettrici inatto che potrebbero scatenare una reazione infiam-mabile ed esplosiva. A cosa servono dunque i sassolini di palladio?Prova a immaginare questo materiale come unasorta di fittissima spugna, talmente fitta che sia ingrado di catturare e fissare l’idrogeno che si è for-mato, insieme all’ossigeno presente dell’aria e for-mare cosi… “acqua” (Idrogeno: H2 + Ossigeno: Ouguale Acqua: H2O). La quantità di liquido che siforma non sarà tantissima, dunque, se ti capitasse diosservare umidità all’interno della torcia potrestipensare a due problemi: o la torcia si è parzialmen-te allagata o i sali di palladio hanno formato acquaavendo rilevato idrogeno all’interno della torcia. Inambedue i casi è utile assicurarsi della tenuta delleguarnizioni e del buon funzionamento dei pacchibatteria rivolgendoti a personale esperto e qualifica-to. Ora avrai capito perché è importante non affi-darsi al “fai da te” anche in situazioni che apparen-temente possono sembrare di banale risoluzione: lasubacquea ricreativa basa infatti il suo successoproprio sul fatto che tutto sia codificato ai fini dellamaggiore sicurezza possibile.

    1

  • 22

    Complimenti!Sicuramente questo primo capitoloti avrà fornito moltissime informa-zioni importanti e avrai capito chetrattare gli argomenti in questioneera importante prima di immer-gerti per la prima volta di notte.Ora sicuramente potresti giaaffrontare la tua prima notturnacon più cognizione di causa; seper caso avessi già fatto questa

    espe-

    r i e n z aavrai a que-

    sto puntoancor di più

    apprezzato i nume-rosi e utilissimi consi-

    gli letti nelle pagineprecedenti. Avrai sicura-

    mente capito che un’accurata pianifi-cazione e una buona conoscenzadelle attrezzature ti permetteranno digodere di fantastiche avventure man-tenendo sempre il massimo dellasicurezza. Ricorda che se ancora nonavessi risposto ai minitest che hai tro-vato strada facendo, è meglio se tene occupi prima di passare al secon-do capitolo. Essi, insieme al prossi-mo test “Cosa hai imparato?” favori-ranno una migliore memorizzazionedegli argomenti trattati e ti serviran-

    no anche come strumento di verificapersonale. Altresì, se qualcosa non

    fosse chiaro o certe domande e/orisposte ti avessero lasciato qualche dub-

    bio, non preoccuparti: rivedrai insiemeall’Istruttore i quiz e i relativi argomenti e

    ogni dubbio sarà chiarito.

  • 23

    Cosa hai imparato?Lo scopo di questo esercizio è quello di ripassare leinformazioni più importanti della relativa UnitàTeorica, innanzitutto per migliorare la tua forma-zione, ma anche per arrivare più preparato al pros-simo appuntamento con il tuo Istruttore. Rispondialle domande scegliendo la risposta esatta tra quelleindicate, specificando se l’informazione è vera ofalsa oppure scrivendo la risposta nell’apposito spa-zio. Consegna al tuo Istruttore questa scheda, se tro-verà delle imprecisioni ti darà le spiegazioni neces-sarie. Buon lavoro!

    1) Per immergersi di notte è assolutamente necessario:a. acquistare tutta l’attrezzatura specifica primadi ogni attivitàb. essere certi che l’attrezzatura fornita in dota-zione sia in perfetta efficienzac. possedere il brevetto di specialità in immer-sione notturnad. possedere il brevetto di specialità in immer-sione in caverna

    2) Vero o Falso. Per le loro peculiari caratteristiche,in questo manuale sono raccomandate soltantoimmersioni notturne effettuate da una barca

    3) Immergendosi da terra è preferibile:a. predisporre una zona sufficientemente illuminata fuori dall’acquab. predisporre una zona sufficientemente illuminata a 10 mt sott’acquac. predisporre un riparo adeguato per le ope razioni pre e post immersioned. sia a che c sono esatte

    4) Se le immersioni notturne sono effettuate dalla barca:a. non è necessario disporre di assistenzafuori dall’acquab. è meglio trovarsi sul punto quando ancorac’è lucec. è meglio trovarsi sul posto quando c’è già buiod. sia a che c sono esatte

    1

  • 24

    5) Se le immersioni notturne sono effettuate da terra:a. è comunque necessario disporre di assi-stenza fuori dall’acquab. è meglio trovarsi sul punto quando ancorail sole è altoc. è meglio trovarsi sul posto quando c’è già buiod. sia a che c sono esatte

    6) Vero o Falso. Per le caratteristiche della trasmis-sione del calore, di notte rispetto al giorno, l’acquaè quasi sempre molto fredda

    7) Le torce subacquee, per le loro caratteristiche, pos-sono essere dotate:

    a. solo di batterie usa e gettab. solo di batterie ricaricabilic. solo di pacchi batteria pre assemblatid. sia di batterie usa e getta sia di batterie ricaricabili

    8) Scegliendo una torcia subacquea e bene tenere inmassima considerazione:

    a. l’autonomiab. l’ingombroc. il pesod. tutte le precedenti sono esatte

    9) Un efficiente sistema di illuminazione per leimmersioni notturne è composto:

    a. da una torcia principale, una di riserva e un segnalatore individualeb. dalla luce naturale c. da luci di riferimento subacquee ed esterned. sia a che c sono esatte

    10) Una torcia subacquea in corto circuito potrebbeessere pericolosa perché:

    a. l’azoto formatosi al suo interno potrebbe provocare esplosionib. l’idrogeno formatosi al suo interno potrebbe provocare esplosionic. le scintille emesse sono ad alto potenzialed. le scintille emesse sono ad alto amperaggio

    Dichiaro di aver rivisto tutte le risposte conl’Istruttore ESA e di aver compreso la spiegazione diquelle da me sbagliate.

    Firma_________________________data__________

    Minitest1) A 30 metri un subconsuma ______ rispettoa ______a. Il doppio – 10 metri b.4 volte – la superficie c.Sia a che b

    2) La regola più impor-tante circa il consumodell’aria prevede dia. Controllare spesso ilmanometro e segnalareal compagno b. Lasciare un buon mar-gine di scorta per la risali-ta e la sosta di sicurezza. c. Sia a che b

    3) Vero o Falso. E’ meglionon provare in un’immer-sione profonda elementinuovi dell’equipaggiamento

    4) In tutte le immersionisono importanti sia la pia-nificazione sia il sistema dicoppia, ma in un’immer-sione profonda è meglioa. Rafforzare la pianifi-cazione b. Rafforzare il sistemadi coppia c. Che esse siano raffor-zate

    Risposte: 1c – 2c – 3 Vero – 4c

  • 25

    Capitolo Due Cosa Imparerai Dopo aver letto nel primo capitolo le importantiinformazioni su ciò che va accuratamente analiz-zato e messo a punto prima delle attività in acqua,probabilmente non vedrai l’ora di provare in primapersona l’esperienza di immergerti di notte. In que-sto secondo capitolo analizzeremo passo per passo leprincipali fasi pratiche di un’immersione notturna,partendo dai momenti immediatamente precedentil’immersione fino alla risalita e all’uscita dall’ac-qua. Attraverso un semplice esercizio di visualizza-zione, scoprirai gli efficaci metodi usati daglisportivi per aumentare le proprie performan-ce; in questo modo ottimizzerai la tuaconcentrazione fino ai massimi livelli siadurante le fasi precedenti l’entrata inacqua sia durante l’immersione vera epropria. Dal momento che di notte cambia-no sopratutto i riferimenti subacquei, potraiquindi imparare le principali tecniche racco-mandate per divertirti senza correre il rischio diperdere l’orientamento. Infine, potrai scoprirequali sono le principali forme di vita che più facil-mente ti capiterà di vedere sott’acqua di notte. Vistoil cambiamento delle principali abitudini di vita chela varie specie di animali praticano dal giorno allanotte, sicuramente non mancheranno piacevoli sor-prese ed insoliti incontri che di giorno più difficil-mente potresti fare.

    Al massimo della concentrazione!Il primo impatto con l’immersione notturna di solitosuscita una piacevole meraviglia sia in subacqueineofiti sia in subacquei più esperti. Certo non è faci-le tradurre sulla carta un’esperienza di così grandeeffetto anche perché ognuno di noi registra le emo-zioni in modo diverso, ma presto anche tu potraivalutare, se già non l’avessi già fatto, cosa ti avràregalato in più l’immersione notturna, rispetto al tuobagaglio formativo e di esperienza. Affinché questoperò non si traduca in un aumento eccessivo delcoinvolgimento, che per ragioni prudenziali legateall’ambiente subacqueo è meglio che si mantengacontenuto entro i limiti della piacevole esperienza

    2

  • 26

    (come avrai avuto modo di imparare dal tuo primocorso subacqueo), è possibile organizzare le pro-prie attività in modo da ottimizzarle ed essere almassimo della concentrazione. In pratica ciò èpossibile esercitandosi a visualizzare l’immer-sione ancora prima di averla realmente prova-ta. Probabilmente ciò potrà sembrarti astruso madevi sapere che questo non solo è possibile ma lesue basi derivano direttamente dalla psicanalisi edesso trova una valida applicazione in moltissime atti-vità sportive, in cui la perfetta concentrazione puòessere alla base di risultati importanti sia agonisticisia strettamente personali. Considera questo comeun semplice esercizio di rilassamento e rifles-sione da eseguire mentre ti accingi ai prepara-tivi e prova a seguire i prossimi consigli: se nonhai avuto mai esperienze di questo genere sicura-mente ti servirà anche se non sarà necessario rag-giungere performance sportivo - agonistiche. Se, alcontrario, sei già avvezzo a questo genere di “alle-namenti” da altre tue esperienze, prova ad applicar-le anche in questo caso: migliorerai sicuramente latua concentrazione e avrai modo di ricavare il mas-simo da questa incredibile esperienza! Il primo passo sarà rispondere a questa semplicedomanda: cosa ci aspettiamo da questa espe-rienza? Per meglio comprendere questo aspettopotrai aiutarti con la “visualizzazione”, che sarà ilsecondo passo dell’esercizio. Prova a focalizzaredegli scenari possibili e immagina le tue reazioniemotive, ponendoti delle domande. Alcuni esempidi scenari, relative domande e risposte di controllopotrebbero essere: “siamo in prossimità delpunto d’immersione: possiamo affermare chequeste siano ottime condizioni, in linea conquanto pianificato?” (risposte: “si, la serata sipreannuncia fantastica! No, le condizioni non sonoideali perché c’è risacca, probabilmente pioverà,manca assistenza fuori dall’acqua”, ecc.). Oppure: “ènotte e stiamo volteggiando immersi in prossi-mità del fondale prospiciente la vicina spiaggia,le nostre luci fendono le acque scure e illumina-no la sabbia chiara mostrandoci uno spettacolostraordinario; ogni tanto, oltre a computer e mano-metro, controlliamo anche la torcia di emergenza,nel caso dovessimo improvvisamente metterla infunzione. Quali altri aspetti dovremmo conside-rare?” (risposte: “dovremmo controllare le luci fissedi riferimento, la nostra relativa posizione e la dire-zione di movimento, il resto del gruppo, il nostro

  • 27

    assetto, la sospensione sollevata”, ecc.). Ancora:“quanta vita brulica di notte, questi incredibilianimaletti visti da vicino sono un vero spetta-colo: come possiamo interagire correttamentee lasciarli al contempo indisturbati?” (risposte:“possiamo ridurre al minimo i movimenti e lasospensione, essi non vanno mai toccati, per nondisturbarli più del dovuto è meglio non usare la tor-cia alla sua massima potenza”, ecc.). Naturalmente immaginerai da solo gli scenari a tepiù confacenti, personalizzando il tuo esercizio, mala loro chiave di lettura sarà importante ai finidel tuo maggior divertimento! In ogni modoricorda che ciò ti servirà maggiormente per aumen-tare la tua concentrazione. Se per caso dovessevenirti in mente qualsiasi dubbio, non esitare a chie-dere spiegazioni al tuo Istruttore ESA, che sarà benfelice di offrirti ogni supporto.

    Ispezione dell’equipaggiamentoQuesta semplice procedura, che probabilmente met-terai già in pratica ogni volta prima di immergerti, èil sistema migliore per controllare che l’equipaggia-mento indossato sia in ordine e in funzione: utilissi-ma quindi per prevenire problemi in immersione. Seal contrario non hai l’abitudine all’ispezione dell’e-quipaggiamento con il compagno, dovresti tenerlain seria considerazione e adottarla come una “prati-ca importante” continuando a farlo anche al di fuoridi questo corso, dove per altro potrai prendevi lagiusta confidenza. Nel caso specifico, visto che sitratta di una notturna, è meglio pensare bene almomento e alla giusta posizione per eseguirel’ispezione dell’equipaggiamento. Questa rapida operazione, che di giorno e in condi-zioni ottimali si può eseguire sia fuori dall’acqua siain superficie appena prima di immergersi, almeno inquesto caso sarebbe preferibile da effettuarsiprima di entrare in acqua, considerando che:

    - a terra o in barca l’illuminazione sarà quasisempre più efficace che a pelo d’acqua- oltre all’equipaggiamento standard avrai gliulteriori ingombri dei sistemi d’illuminazione - in superficie dovresti tenere accesa la torcia,che ti occuperebbe una mano- di solito in notturna non si programmano lun-ghi spostamenti in superficie, quindi, dopo ilcontrollo, ci si potrà immergere giusto in prossi-mità del punto di entrata

    Oltretutto va considerato che oltre al tuo compagnod’immersione, potrebbe collaborare all’ispezione

    2E’ meglioeffettuare l’i-spezione del-l’equipaggia-mento primadi entrare inacqua

  • 28

    dell’equipaggiamento anche chi presta assistenzafuori dell’acqua. L’assistente infatti potrebbe age-volarvi nel’indossare la bombola, nel calzare echiudere le pinne (operazioni che potrebbero esse-re agevolate rimanendo seduti sulla panca dellabarca o sul tubolare del gommone) nell’accomoda-re le fruste e gli accessori penzolanti, tra cuiappunto le torce e i segnalatori, nel liberare ilbordo maschera dal cappuccio, fino ad accom-pagnarvi in prossimità dell’ingresso e confer-marvi l’OK di entrata in acqua. Nei Dive Center organizzati queste operazioni ven-gono svolte di routine proprio dagli assistenti, quel-li che molti definiscono semplicemente “barcaioli”ma che in realtà dovrebbero essere dei veri e propriconoscitori sia di ogni procedura utile ai fini del-l’immersione, sia di eventuali emergenze da mettererapidamente ed efficacemente in atto. Spesso, spe-cialmente chi sta in barca di notte (o di giorno quan-do le condizioni esterne non sono ideali, come incaso di mare agitato) e segue queste operazioni èproprio perché si tratta di persona esperta ed affi-dabile, non di rado egli stesso Istruttore subacqueononché supervisore e responsabile del diving a cuici siamo affidati. Procedure di questo tipo sono di solito sinoni-mo di qualità ed affidabilità. Anche tu e il tuocompagno potreste adottare queste regole, fermorestando che anche un non subacqueo potrebbeimparare queste facili ma utili operazioni (notabene: ribadiamo il concetto che per questo tipod’immersioni è particolarmente utile un assi-stente esterno; vedi capitolo uno).Considera comunque che non esiste un metodo per-fetto rispetto ad altri e che le variabili possono fardecidere per diverse opzioni, di cui sarà benecomunque aver tenuto conto nella pianificazione.Per questi motivi, tornando alla “visualizzazione”,una volta pianificata insieme al tuo compagno la“location” della vostra notturna, prova ad immagina-re uno scenario in cui ti stai accingendo alle ultimeoperazioni prima dell’immersione. Come detto inprecedenza, questo ti permetterà di focalizzare almeglio le operazioni e a prevenire ogni incognitache altrimenti potrebbe non essere stata considera-ta. Prima di passare al prossimo paragrafo, tieniconto degli ultimi consigli di carattere generale eabituati a non considerare quanto letto come unicae sacrosanta regola ma come linea guida per faci-litarti durante le tue prime indimenticabili not-

    Un segnalato-re individua-le alimentatoda una pic-cola batteria:é molto utileper indivi-duare i sub-acqueidurante leimmersioninotturne

  • 29

    turne. E’ bene sempre ricordare che ogni sito d’im-mersione (e relative condizioni ambientali) puòavere caratteristiche che possono farci optare percerte scelte piuttosto che per altre.In barca o da terra è preferibile scegliere unazona sufficientemente illuminata o adoperarsiper illuminarla adeguatamente. Prima di entrarein acqua assicurati di poter leggere bene la tua stru-mentazione: se possiedi un computer con displayretro illuminato ricorda di attivarlo, mentre perrendere fosforescente il manometro potrai puntarglicontro il fascio di luce per qualche secondo. Potrai leggere i passi suggeriti per l’ispezione dell’e-quipaggiamento, compresi quelli per i sistemi di illu-minazione, nello schema delle immersioni inacque libere che si trova dopo la fine di questocapitolo. Infine, una piacevolissima esperienza chesicuramente vorrai riprovare per le sue straordinariecaratteristiche e per il grande fascino che emana, èprogrammare una notturna in concomitanza diuna serata di luna piena. Potrai renderti conto diquanto l’illuminazione lunare sia efficace e piacevo-le, sia fuori dell’acqua dove ogni operazione saràsicuramente agevolata, non da ultima la navigazionese questa fosse necessaria, sia inimmersione, dove anche a diversimetri di profondità la luce chiara dellaluna ti seguirà fedele e rischiarerà unpoco anche il paesaggio, oltre a garan-tirti un buon riferimento per la tuaescursione. E’ bene comunque nonbasare ogni operazione, specialmentequelle fuori dell’acqua, come se laluna fosse lo strumento di illuminazio-ne eletto ed unico per quella serataperché potresti trovare un’amara sor-presa se al tuo arrivo sul sito d’immer-sione il cielo si fosse improvvisamenterannuvolato. Da non considerarepoi nemmeno per idea o per scher-zo l’immergersi di notte senzatorce.

    Immersione verso il fondoUna volta che tutto è sistemato e sei in procinto dientrare in acqua, è il momento di accendere letorce. Appena prima di saltare dalla barca, o mentrestai procedendo ad entrare dalla riva, ti converràaccendere la torcia principale, che terrai salda-mente in mano per evitare che sballotti da una parteall’altra durante il tuffo o mentre ti avvii verso l’ac-

    2I quadrantiluminescentidegli stru-menti si atti-vano puntan-dogli la luceper alcunisecondi

  • 30

    qua fonda e senza mai spegnerla, sia per avere subi-to il controllo della situazione una volta in acqua siaper evitare che possa non riaccendersi. In superficie,se prima della discesa dovrai attendere che anche iltuo compagno ed il resto del gruppo siano in acqua,ti converrà localizzare subito la cima di discesa epinneggiare verso di essa senza affannarti. Dovraianche ricordare di mantenere la torcia costan-temente immersa, per prevenirne un surriscalda-mento e di non puntarla mai negli occhi di qual-cuno: dovrai osservare bene quest’ultima importan-te regola anche durante tutta l’immersione perché ilfascio di luce può essere molto fastidioso, fino adabbagliare letteralmente chiunque si trovi “ a tiro”.Se la tua torcia ha la variazione diretta della poten-za, è meglio se la tieni al minimo, almeno fino almomento della discesa. Ciò ti permetterà, fra l’altro,di risparmiare energia preziosa per la tua lampada.Durante l’immersione, fin dalle sue primissime fasi,tu e il tuo compagno dovrete rispettare bene ilsistema di coppia, per non perdervi o confondervie magari scambiarvi con qualche altro subacqueodel gruppo o addirittura accodandovi al gruppo sba-

    gliato. Scendendo verso il fondo, men-tre si è impegnati nella compensazio-ne, nell’orientamento, tenendo la tor-cia e la cima di discesa, può succede-re che si abbia un attimo di smarri-mento, soprattutto se è la primaimmersione notturna e si é conentrambe le mani impegnate. Questo èda considerare normale, occorre comeal solito mantenere la calma e pensareche oltre al fatto che al di là del fascioluminoso della torcia c’è buio, le altrecondizioni non sono molto diverse dauna qualsiasi altra immersione. Anchele regole di emergenza, in fondorimangono le stesse, se qualcosa nonvà è meglio: fermarsi, continuare amantenersi alla cima di discesa oappoggiarsi delicatamente al fon-dale decrescente e riprendere il

    controllo della situazione respirando lentamen-te e profondamente. Una situazione di stresspotrebbe aggravarsi di notte se dovesse succedereche il compagno si ritrovi lontano o se addirittura vifoste persi: per questo, come ormai avrai letto piùvolte, le raccomandazioni più importanti sono rivol-te a una preventiva e adeguata pianificazione che

    Prima dientrare inacqua,ricontrollareil funziona-mento delletorcie

  • 31

    riguardi anche il corretto comportamento subac-queo e al mantenimento della massima concentra-zione in ogni fase delle attività. Come al solito è la respirazione che può aiutarcia mantenere il controllo, o a rischiare di perder-lo. Come già ribadito però, e contrariamente a comesi potrebbe pensare, il limite della visibilità impostodall’oscurità e segnato nettamente dal fascio dellatorcia mette il subacqueo in una buona e forsemigliore condizione psicofisica rispetto ad unaimmersione diurna. Ciò è avvalorato, oltre che damolte testimonianze che citano la naturalezza diimmergersi di notte, anche da diversi fattori, tra cui:

    - se correttamente pianificata, la notturna viene disolito svolta in basso fondale e quasi mai a mez-z’acqua; inoltre, vista anche la limitata portata delfascio luminoso mancano dalla visuale gli strapiom-bi, che spesso mettono a disagio molti subacquei:pensa a come sarebbe diverso camminare su di unatavola semplicemente appoggiata per terra o alzatadi pochi centimetri rispetto a se fosse alzata di soli5 metri (questo vale specialmente per chi ha ancorapoca esperienza d’immersione e magari ha da pocoterminato un corso di primo livello).

    - La luce della torcia, più calda e diversa rispetto allauniforme, “densa” e ovunque presente tonalità diblu che siamo soliti vedere quando ci immergiamodi giorno in luce ambiente, conferisce al fondale unaspetto sicuramente più familiare ai nostri occhi. Delfondo illuminato artificialmente ne aumenta anchela sua tridimensionalità e i colori sono quelli cherealmente apparirebbero se non ci fosse l’acqua. Piùfacilmente un fondale roccioso ci apparirà come unavallata o un paesaggio montagnoso mentre una pra-teria di piante acquatiche o di alghe assomiglierà adun prato o ad un tappeto boschivo.

    Al di là di queste considerazioni, che comunquepotrai ritenere interessante materia di confronto nelmomento stesso in cui ti immergerai di notte, sicu-ramente descrivere le sensazioni che si possonoprovare in immersione è più difficile che provarlepersonalmente. Ma proprio per la particolare “per-sonalizzazione” nella percezione delle emozioni checaratterizza l’uomo, l’attività subacquea ci offreuno straordinario e inusuale modo per porci difronte alla natura e alle sue incantevoli meravi-glie. Ognuno di noi scoprirà nuovi traguardi e ad

    Minitest1) Per aumentare laconcentrazione primadelle attività pratiche, isubacquei, come gli spor-tivi, possono:a.riprovare solo le tecni-che più difficili. b. visualizzare mental-mente ciò che farannoc. allenarsi con esercizidi aerobica

    2) Gli strumenti sprovvi-sti di retro-illuminazionepossono:a. essere resi luminescen-ti, puntando il fascioluminoso della torcia sulquadrante b. essere lasciati fuoridall’acqua perché pocoimportanti c. fornire dati errati

    3) durante l’immersionenotturna, si potrà notareche, alla luce della torcia:a. i colori apparirannomeno brillanti b. nonostante la visibilitàlimitata si potrà vedereanche a profondità abissali c. l’ambiente sarà fami-liare ed i colori appari-ranno reali

    Risposte: 1b – 2 a – 3c

  • 32

    ogni immersione imparerà qualcosa in più, non solodi se stesso tecnicamente, ma degli elementi chefanno parte della sfera emozionale, di reazione e dicomportamento.

    Comunicazioni e segnaliLe comunicazioni subacquee notturne avvengono,come di giorno, principalmente tramite dei segnali.Magari potrà cambiare il metodo ma i principi dicarattere generale sono gli stessi che per le altreimmersioni. Le regole più importanti riguardanti lesegnalazioni subacquee sono principalmente due:essere in accordo su quali segnali usare sott’ac-

    qua e rispondere sempre ai segnaliche ci vengono rivolti. Tieni in con-siderazione che sarà necessario essereben visibili al compagno, data la piùlimitata visibilità rispetto ad un’immer-sione diurna. Mantenuto questo princi-pio, che come sai è importante pertutta la sicurezza, non dovrai inventar-ti strani stratagemmi per poter facil-mente comunicare. Una volta stabilitae mantenuta una buona vicinanza, tu eil tuo compagno potrete ad esempiousare la torcia per illuminarvi lamano che segnala, usando esatta-mente gli stessi segnali che giàconoscete. E’ possibile anche comu-nicare direttamente qualcosa con ilfascio luminoso della torcia: per atti-rare l’attenzione del compagno disolito si usa muovere la torcia rapi-damente e lateralmente, o dal bassoverso l’alto. Per segnalare “OK” ècomune “disegnare” un cerchioluminoso, rivolto verso il fondo oanche a mezz’acqua, facendo attenzio-ne a non “colpire” gli occhi di un altrosubacqueo con il fascio luminoso. Se il segnale di OK va indirizzato inorizzontale, magari verso altri del

    gruppo che sono più lontani, ricorda di descrivereun cerchio piuttosto ampio in modo che la luce nonsia indirizzata a livello degli occhi. Puoi usare ilsistema di cerchiare esternamente con la luce lesagome dei subacquei a cui vuoi segnalare.Nonostante la visibilità di notte sia limitata, comun-que un fascio luminoso può risultare visibile

    Si possonousare isegnali uti-lizzati abi-tualmentedigiorno,illu-minandolicon la tor-cia

  • 33

    anche a diverse decine di metri; potrà esserti utileper richiamare l’attenzione di altri subacquei chesono ad una certa distanza, ad esempio per farglivedere un organismo particolarmente interessanteche é possibile osservare solo di notte. Di questoparleremo comunque più dettagliatamente nel para-grafo sulla vita notturna che troverai più avanti. Con un po’ di esercizio, una volta acquisito ilmetodo sulle segnalazioni, esso ti diventeràfamiliare al punto che sarà automatico come perle altre immersioni. In ogni modo, nelle attività delleimmersioni in acque libere, l’Istruttore ti farà prova-re anche degli esercizi specifici sulle segnalazioni.

    Navigazione e orientamento. Di notte è meglio limitare la profondità rispetto aun’immersione diurna: ormai questo concetto ti saràfamiliare perché più volte ribadito. Questa regolaaumenterà sia il tuo senso dell’orientamento sia latua sicurezza in caso di imprevisti. Nel capitolo Unoabbiamo già parlato delle luci fisse di riferimentosubacquee, di solito fissate sotto la barca o, in casodi immersione da terra, in un punto del fondo cherisulti visibile durante l’immersione. Questo sarà iltuo punto di partenza e di arrivo, quindi è neces-sario che tu rimanga in vista del loro costantelampeggio. Questo “virtuale filo di Arianna”, che aprima vista sembrerebbe limitarti negli spostamenti,in realtà, ti permetterà di controllare costantementecon un colpo d’occhio la posizione della barca o delpunto di entrata da terra e, ti offrirà l’opportunità dicompiere numerosi percorsi subacquei. Assicurati difissare le luci di riferimento piuttosto in alto rispettoal fondo, per evitare che eventuali ostacoli possanonasconderle alla tua vista. Potresti compiere dei per-corsi in linea retta partendo dal punto di riferimen-to luminoso, contandoti le pinneggiate e tornandoogni volta verso di esso, o percorrere un cerchio piùo meno ampio rimanendo costantemente in vistadella luce. In ogni caso, è decisamente sconsi-gliabile uscire fuori della portata delle luci diriferimento (neanche se si conosce veramente amenadito un sito d’immersione): potrebbe essere laprerogativa per perdersi sott’acqua di notte e questonon è raccomandabile (pensa al fatto di ritrovarticompletamente al buio senza alcun riferimento). Per esercitarti nell’orientamento notturno l’Istruttoreti farà compiere, in acque libere, un facile tragittoin linea retta - andata e ritorno – con misura-

    2 luci stro-boscopicheattivate efissate ade-gatamentevicinoall’uscita,aiutano anon perde-re l’orienta-mento

    2

  • 34

    zione della distanza percorsa e uso dei riferi-menti naturali o della bussola. Dovrai osservarebene i riferimenti prima di iniziare questa naviga-zione e, se userai la bussola, ricorda che anch’essa,come il manometro, è uno strumento che per unalettura agevole và reso fosforescente puntandogliil fascio luminoso della torcia per alcuni secon-di. Se ancora non hai provato una bussola subac-quea, non preoccuparti: l’Istruttore provvederà aspiegarti il necessario prima delle immersioni inacque libere (anche con l’ausilio di opportune eser-citazioni a terra). Se poi questo ti appassionasse,come a molti subacquei è già successo, ricorda cheil Sistema Formativo ESA propone un programma

    specifico, per approfon-dire le conoscenze emigliorare le tecniche diorientamento in immer-sione e l’uso della busso-la: si tratta del corso dispecialità ESAOrienteering Diver. Infine, in qualsiasimomento dell’immersio-ne potresti aver necessi-tà di individuare le lucidel gruppo, di un singo-lo subacqueo o delpunto d’uscita. Per farequesto sarà sufficienteoscurare per qualchemomento la tua fonted’illuminazione, senzanecessariamente spe-

    gnerla, ad esempio appoggiandoti la parabola con-tro il torace. Vedrai come sarà più facile riuscire ascorgere i bagliori di luci anche abbastanza distantidalla tua posizione.

    La vita di notteA differenza di altre immersioni, in cui l’aspettonaturalistico potrebbe anche non essere l’argomen-to di principale interesse, in notturna non è possibi-le rimanere impassibili a tale straordinario spettaco-lo di vita.Ma cosa succede sott’acqua di notte che gliappassionati decantano con tanta meraviglia?In realtà il subacqueo è come lo spettatore in prima

    Il conteggiodelle pin-neggiatepuò essereutilizzatoefficace-mente permisurare ledistanzeanchedurante leimmersioninotturne

  • 35

    fila di una bellissima rappresentazione teatrale chesta avvenendo mentre egli fluttua leggero e incanta-to. Parafrasando, è come se una volta immersi sot-t’acqua si accendessero le luci della ribalta e sotto airiflettori ci fossero dei buffi attori che rappresentanoil loro spettacolo: essi sono i pesci scintillanti comesciabole e gli altri innumerevoli organismi dalleforme più svariate che popolano i fondali, che vivo-no regole in apparenza spietate ma assolutamentenaturali. Nel regno animale è cosa comune che molteattività predatorie avvengano di notte e così suc-cede sott’acqua, quando al calare delle tenebreanche i luoghi più desolati si animano di freneticheattività. Al contrario di una savana, in cui sarebbe estrema-mente rischioso avventurarvisi per osservare gli ani-mali in libertà, sott’acqua di notte non è affatto dif-ficile osservare scene indimenticabili che si scolpi-ranno nella memoria per molto tempo. Non si trat-ta di misteriosi ed enormi animali che quando fabuio risalgono da profondità abissali per cacciare ocuriosare alle più basse profondità e non si corronopiù rischi di quanto nonavvenga di giorno: ciòsignifica che, dopo larelativa preparazione,qualsiasi subacqueopotrà immergersi persplendide ed indimenti-cabili notturne. Nellamaggioranza dei casipotrai osservare orga-nismi che di giornostanno rintanati men-tre la notte escono alloscoperto per cacciare, oaltri che semplicementenon vedi perché di gior-no passano completa-mente inosservati o piùspesso ignorati. Ancheper questo, da un puntodi vista ecologico, l’immersione notturna è estre-mamente formativa e aiuta a valorizzare megliole immersioni che si fanno di giorno. In nottur-na la delimitazione del campo visivo offerto dai fasciluminosi delle torce mette in risalto tutto ciò che sitrova al loro interno, comprese appunto le attività dianimali piccolissimi o di altri che sono più appari-

    questogamberettoé stato foto-grafato dinotte nelleacque delleFilippine

    2

  • 36

    scenti che di giorno. Le sorprese più belle le avrai quasi sicuramentein acqua bassa, anche in soli pochi metri. La sab-bia, che spesso si trova sott’acqua come proseguosubacqueo di spiagge (che offrono spesso un age-vole ingresso in acqua) è un ambiente favolosoper questo tipo di immersioni. In condizioni nor-mali, specie quando in immersione si è impegnati inun tragitto da percorrere, ci sono molte forme di vitache, pur essendo in attività, possono passare inos-servate, ma se ti fermerai in assetto neutro in mododa non sollevare sedimento o ti appoggerai delica-tamente sul fondo guardando attentamente lungo ilfascio di luce della torcia, scoprirai centinaia di orga-

    nismi che danno vita a scenari da film. Sogliole e rombi si spostano radential fondo roteando da una parte all’al-tra i loro occhi globosi e alternandoguizzi e scarti laterali velocissimi chegli permettono di insabbiarsi senza piùriuscire a localizzare la loro posizionee lasciando gli spettatori con un palmodi naso. Con un po’ di fortuna sipotranno incontrare anche affusolaticalamari in gruppetti o individui sin-goli che, incuriositi dalle luci, arrive-ranno quasi a toccarti e a seguirti men-tre ti sposti, fino a sparire con velocitàincredibile nel buio della notte lascian-do soltanto uno sbuffo di inchiostronero a mezz’acqua. I calamari, comemolti altri animali marini, sono dotatidi occhi esageratamente grandi rispet-to al loro corpo, che gli permettono di

    scendere indifferentemente anche a profondità abis-sali laddove il buio è perenne. Un altro esempio èdato dalle seppie che si possono avvistare facil-mente in prossimità del fondo, sia sabbioso sia roc-cioso, più facilmente in singoli individui. Quandocapita un incontro con una seppia é meglio fer-marsi, appoggiarsi al fondo se questi lo permette orimanere in assetto neutro riducendo al minimo imovimenti per godersi senza fretta questo animale,tra i più affascinanti del mondo subacqueo. La sep-pia, come calamaro e polpo, si muove con unsistema di propulsione a idrogetto che gli per-mette scatti velocissimi ma è altresì capace di rima-nere immobile a mezz’acqua, grazie ad una sottilepinna che le circonda il corpo e le permette lanecessaria stabilità. Famosi per il loro mimetismo,

    Di notte,alla lucedella tor-cia, la pol-pessa appa-re rossa apois bian-chi

  • 37

    polpo, seppia e calamaro, sono capaci di assumereil colore dell’ambiente circostante e potendoli avvi-cinare anche fino a pochi centimetri lo spettacolosarà garantito: specialmente di notte si potrannoosservare fosforescenze e bagliori colorati dauna parte all’altra del corpo. Durante la perlustrazione, puntando ogni tanto latorcia un po’ verso l’alto, potrai scorgere a mezz’ac-qua, oltre a infinite particelle sospese, anche moltis-simi piccoli pesci argentati che dormono immobili:probabilmente acciughe, sardine, sugarelli ecc. I crostacei, nelle loro molte specie, sono moltoattivi di notte: certi ambienti brulicano letteralmen-te di gamberetti e piccoli granchi intenti nelle lorofrenetiche attività. Chi si immerge in mare sicura-mente conoscerà tra questi, almeno di fama, ilpaguro. Questo simpatico crostaceo è un instanca-bile camminatore che per il suo portamento assomi-glia ad un facchino di voluminosi bagagli che non sisa mai dove voglia andare, anche se dalla sua seriaespressione sembra che abbia le idee molto chiare,tant’è che non si ferma davanti a niente. Sarà diver-tente contare quanti esemplari si riusciranno avedere in una sola notturna, spessodecine, e insieme quante attinie ilpaguro riesce a caricarsi sulla groppa eportarsi in giro. La sua sicurezza infondo deriva da questo, infatti, comesaprai, le attinie, che possono assomi-gliare ad arborescenze vegetali, sonoin realtà dei veri animali i cui tentaco-li urticanti sono temuti dagli altri ani-mali tranne che proprio dal paguro,con il quale si instaura un rapporto disimbiosi reciproca – il paguro è pro-tetto dagli altri predatori mentre l’atti-nia è portata a spasso per il fondo epuò “raccogliere” maggiori quantità dicibo in sospensione rispetto a se rima-nesse ferma come da sua natura -. Una diversa e particolare specie diattinia comune in Mediterraneo, inMar Rosso ed anche ai Carabi, è l’a-licia (per esempio: Alicia mirabilis). Se sarai fortu-nato, ma esclusivamente in notturna, potrai osserva-re questo affascinante e strano animale in tutto ilsuo splendore sia in ambiente sabbioso sia su roc-cia e posidonia. In realtà l’alicia mirabilis si potreb-be vedere anche di giorno ma in condizioni com-pletamente diverse: infatti essa sarà completamente

    2Un pagurofotografatoduranteuna “scor-ribanda”notturna

  • 38

    raccolta e appallottolata come un tubero e di solitopassa completamente inosservata. Al calare delbuio, come per magia, l’alicia si espande inun’alta colonna semitrasparente puntellata dimolte protuberanze simili a gemme culminando inalto con un lunghissimo ciuffo di sottilissimi tenta-coli molto urticanti, che possono non essere visti dachi passa li accanto. Se in qualche tua futura immer-sione notturna sarai fortunato da poterla trovare,mantieniti alla giusta distanza in modo da esseresicuro di non toccarla neanche per sbaglio. Noteraiche l’alicia mirabilis, illuminandola, reagirà alla lucechiudendosi progressivamente come fa di giorno.Quindi sarà meglio se la osservi per qualche secon-

    do e poi cambi direzione in mododa disturbarla il meno possibile.Potresti comunque tornare diversevolte a guardarla perché si tratta diun animale bentonico, cioé che viverimanendo aderente al fondo. A questo proposito è bene sottoli-neare che certi nostri atteggia-menti in immersione, potrebbe-ro disturbare o modificare leabitudini di vita di diverse specieanimali. L’esempio dell’Alicia serve per chia-rire che probabilmente una fonteluminosa quale una torcia subac-quea vada usata con criterio.Sicuramente si possono adottare tec-niche quali: - regolare la potenza della torcia inmodo che possa garantire una

    buona illuminazione senza necessariamente abba-gliare- non puntare da molto vicino il fascio luminoso sunessun animale, compresi quelli che apparentemen-te non ne sembrano infastiditi- illuminare un organismo solo per il tempo neces-sario all’osservazione o alla necessità di fotografarloo riprenderlo con una videocamera.

    In notturna, oltre che sulla sabbia, anche sulla roc-cia e sulla posidonia lo spettacolo è garantito: scia-mi di pesci argentati con una caratteristica macchianera rettangolare - le mennole - stazioneranno vici-ni alla prateria all’erta da qualche predatore piùgrande, mentre fra i piccoli massi potresti incontra-re furtiva e flessuosa la polpessa, un cefalopode di

    Aliciamirabilisfotografatadi giorno

  • 39

    specie diversa dal polpo (non è la femmina) che dinotte presenta una colorazione bruno rossastra concaratteristiche macchie bianche. Di notte sono anchefrequenti gli incontri con gronghi e murene checacciano scivolando fra le rocce e si possono ammi-rare in tutta la loro estensione, mentre di giorno èpiù facile osservarli rintanati nei loro stretti rifugi. Durante l’immersione, tra le esercitazioni previsteinsieme all’Istruttore, avrai l’occasione di provareanche ad oscurare la luce della torcia per alcuniistanti, come abbiamo accennato nel paragrafo pre-cedente. Oltre che servire allo scopo di individuaremeglio dei possibili riferimenti luminosi, questoesercizio ti porrà nella condizione di verificare comesi presenta l’ambiente in cui ti trovianche in assenza di luci. Vedrai peresempio che in condizioni di luna,anche parziale, sarà possibile scor-gere bene il profilo dei rilievi che sialzano dal fondale, se questi non èproprio piatto e distinguere comunquebene la superficie rispetto al fondo;questo è possibile anche in assenza diluna grazie all’illuminazione parzialedelle luci artificiali che arrivano dallacosta. Insomma, se l’immersione saràprogrammata secondo quanto indicatoin questo manuale, sarà raro che tipossa trovare nel buio più assolu-to. Un esperimento interessante chepotrai provare in qualsiasi momentosarà quello di osservare il fenomenodella bioluminescenza. Una voltaoscurata la torcia, agitando una manonell’acqua potrai osservare tantissimipiccoli bagliori di microrganismi chestanno a mezz’acqua: questo fenome-no è un’altra delle straordinarie mera-viglie che ci regala l’immersione not-turna.E’ da tener conto che altri ambienti,come quelli tropicali o quelli di acquadolce, presentano caratteristiche chepotrebbero essere molto diverse, soprattutto perla biodiversità che li caratterizza. Immergendosi vicino ad una barriera corallina saràpossibile apprezzare le differenze rispetto alleimmersioni effettuate di giorno, in particolare faràcolpo il numero di crostacei, quasi inesistenti digiorno, dei gigli di mare (crinoidi), dei ricci dia-

    Aliciamirabilis in“versionenotturna” 2

  • 40

    dema e dei ricci matita e di nudibranchi colorati,come la ballerina spagnola. I pesci pietra posso-no essere “scoperti” e osservati con più facilità eogni pinnacolo corallino sarà “decorato” da nume-rosi pesci scorpione o lion fish, che approfitteran-no delle luci dei subacquei per catturare con mossa

    fulminea i piccoli pesci “distratti” dalbagliore.Sono piuttosto famosi e facili daosservare, anche in acqua bassa evicino alla costa, i pesci pappagal-lo che dormono racchiusi in unabolla di muco, abitudine che hasuscitato la curiosità e stimolato leteorie di numerosi subacquei e stu-diosi degli ambienti sommersi.In acqua dolce, le ore notturneoffrono l’occasione per osserva-re i colori sgargianti di pesci chedi giorno sembrano poco appari-scenti e di avvicinare specie di soli-to piuttosto schive o rapide neglispostamenti. Nei laghi, nei fiumi onelle risorgive, sarà possibile incon-tare lucci, trote, barbi, tinche,bottatrici, anguille, carpe e pesci

    gatto, solo per citare alcuni esempi. Ancora unavolta é bene ricordare che la guida di ESAProfessional esperto della zona renderà quasi sicuriincontri entusiasmanti in luoghi apparentementepoco “significativi”. In alcuni laghi, non é raro capitare in una nuvola dialborelle e sentirsi letteralmente circondati damigliaia di pesciolini argentati che arrivano persinoa “scontrarsi” con i subacquei o trovare gamberid’acqua dolce intenti a cibarsi, fuori dalla tana incui abitualmente stanno nascosti durante il giorno.Gli ambienti descritti in questo paragrafo sonosolo un esempio di ciò che si può osservare sot-t’acqua di notte. D’altro canto, non basterebbe un solo manuale adescrivere tutta la meraviglia della vita subacqueanotturna di ogni diverso ambiente ma sarà comun-que possibile approfondire l’argomento in qualsiasimomento. Durante questo corso, in relazione adove esso troverà svolgimento, l’Istruttore potràfornirti informazioni di carattere generale siasull’ambiente in cui ti immergerai sia sullecaratteristiche della vita che vi potrai osservare.E’ da tener conto che una buona conoscenza del-

    Pesce pap-pagalloadagiatotra i coralli

  • 41

    l’ambiente, oltre che aumentare le tue conoscenzepersonali, ti pone delle solide basi per fornirti unquadro generale su ciò che potrai visitare in futuroanche in relazione ai tuoi interessi (ad esempiopotrai scegliere un sito d’immersione o un par-ticolare luogo di vacanza in funzione di ciò chevorrai cercare ed osservare sott’acqua). Se anco-ra non lo conoscessi, il manuale Seas of the World,che correda il corso di specialità ESA Ecodiver, èuno strumento di preziosa consultazione sia duran-te il corso sia per accompagnarti prima e dopo ognitua futura immersione, grazie alle schede a coloriche lo compendiano. Puoi chiedere informazioni inmerito presso un qualunque ESA Point o rivolgerti altuo Istruttore ESA in qualunquemomento.

    Risalita e uscita dall’acquaQuando, secondo la pianificazione, iltempo d’immersione sarà prossimo altermine, come per le altre immer-sioni risalirai verso la superficie euscirai dall’acqua. Insieme al tuocompagno non dovrete fare altro chedirigervi verso le luci di riferimentoprestando attenzione in fase di risalitaal controllo del GAV. Come sempre,diminuendo la profondità, l’aria al suointerno aumenterà di volume e dovràessere scaricata adeguatamente perregolare la velocità di risalita (che,come ricorderai, non deve eccedere i10 metri al minuto). Sarà quindi utiletenersi alla cima, se disponibile, oseguire attentamente il profilo delfondo controllando il computer o ilprofondimetro. Pur trattandosi spessodi immersioni eseguite a poca profon-dità, sarà bene fermarsi sempre allaquota di cinque metri per la sostadi sicurezza. Anche durante questiultimi minuti sarà possibile ammirare altri particola-ri della vita notturna, oscurando le luci la biolumi-nescenza sarà particolarmente evidente e potrainotare meglio che molte delle particelle in sospen-sione hanno movimenti propri, come quando nellepozzanghere si osservano le piccolissime larve dichissà quali animali che si agitano come tanti ver-

    Il manualeESA “Seasof theWorld”contienenumerosefotografie acolori, utiliper il rico-noscimentodelle specie

    2

  • 42

    metti. Una volta emerso in superficie segnalerai la tuaposizione a chi sta aspettando in barca o sullariva, semplicemente illuminando te stesso ed ilsegnale di OK o “disegnando” dei cerchi con la tor-cia rivolta verso l’assistente (ricorda di non puntarela luce negli occhi).

    Nota: in caso di inaspettate condizioni avverse ocomunque in caso di difficoltà, non esitare a chide-re aiuto agitando la torcia o fischiando ripetuta-mente con il fischietto (o altro dispositivo adatto).

    Dopo questi utilissimi “convenevoli”, attenderai il tuoturno alla scaletta o, quando anche iltuo compagno sarà pronto per uscire,vi incamminerete verso riva osservan-do le luci di riferimento. Fuori dal-l’acqua, appena la visibilità lo con-sente, spegni la torcia per evitareche si surriscaldi ed evita di posarla susabbia o pietre che potrebbero graf-fiarla - in special modo l’oblò – o inca-strarsi nell’interruttore. Spogliato del-l’attrezzatura con l’aiuto di qulcuno,un buon riparo per asciugarsi e poter-si cambiare sarà molto gradito. Nonbisogna mai dimenticare che di nottela temperatura e l’umidità sonosempre da tenere in giusta consi-derazione, nonostante i ricordi dellabellissima esperienza trascorsa tentinodi “distrarci”, dobbiamo rimanere con-centrati e cercare di evitare l’esposizio-ne ai fattori ambientali. Asciugamani,abiti asciutti e cappellini possono esse-re davvero utili anche in regioni dalclima particolarmente mite. Non ti restaa questo punto che risciacquare e ripor-re l’attrezzatura e…pensare a dove comee quando potrai organizzare la prossi-ma immersione notturna!

    Pronto soccorso in caso di allagamentoAlla fine di questo capitolo, solo un paio di consiglisu cosa fare nel malaugurato caso che una tuatorcia dovesse allagarsi. Questa è una evenienza rara ma comunque possibile ele cause sono riconducibili più che altro a scarsa manu-

    Appenaemergisegnala setutto é“OK” all’as-sistente illu-minando testesso ed ilsegnale cheintendicomunica-re

  • 43

    tenzione o ad un errore del subacqueo.Una manutenzione inadeguata, soprattutto delleguarnizioni, la chiusura errata delle parti apribili , lafrapposizione di corpi estranei tra gli o-ring (puòessere sufficiente un capello) o come più volte testi-moniato, la dimenticanza di richiudere i tappi (chespesso rimangono in barca appoggiati in bella vista sul-l’asciugamano) della presa di ricarica, sono tutte possi-bili cause di irruzione d’acqua all’interno della torcia odell’illuminatore.Un discreto numero di allagamenti é imputabile alledeformità della cassa del sistema di illuminazionedovute a eccessivo surriscaldamento, a urti o acadute accidentali. Se sott’acqua ti capitasse che la torcia smettaimprovvisamente di funzionare o la luce si affievoli-sca notevolmente, controlla subito dall’oblò se vedii segni di un possibile allagamento. Se guardando la parabola noti la presenza diliquido (di solito nerastro), considera che non sonopossibili molte soluzioni riparatrici, dovresti portarlasubito fuori dall’acqua (rispettando le corretteprocedure di risalita). Aprirla con cautela evitan-do di toccare con le mani nude o con il vestiario ilmiscuglio di acqua e acido che si sarà formato, sepa-rarla dalle batterie e immergerla in un recipien-te di acqua dolce pulita (meglio se distillata), dovelascerla fino alla consegna ad un centro di assisten-za. Spesso, adottando ques