Iliade 1
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ILIADE
Stavano per essere celebrate le nozze tra Teti, ninfa del
mare, e Peleo, entrambi genitori di Achille. A questo
banchetto però, parteciparono tutti gli dei tranne Eris, la
dea della discordia. Così ella, per vendicarsi, gettò sul
tavolo un pomo d'oro, con scritto "alla più bella".
Afrodite, Era e Atene cominciarono a discutere tra di loro
e chiesero al capo degli dei, Zeus, di scegliere la più
bella tra loro. Zeus prese la sua decisione; affidò il
compito a Paride, il più bel giovane del mondo troiano
che, dopo esser stato "comprato" dalle offerte delle 3
dee, scelse Afrodite, poiché il suo era stato il dono più
"abbondante": gli promise l'amore della donna più bella
del mondo, Elena (spartana).
Dopo il rapimento di Elena da parte di Paride, i greci, capitanati da
Achille e Agamennone, volevano riscattarsi. Dopo nove anni di un
lungo assedio, Agamennone non volle restituire a Crise, sacerdote di
Apollo, la figlia Criseide. Il dio mandò perciò una terribile pestilenza
nel campo greco, ed i troiani cominciarono a guadagnare terreno.
Agamennone è quindi costretto a restituirla, prendendosi però come
bottino di guerra, la schiava di Achille, Briseide. Egli prese ciò come
un affronto, e si ritirò dalla guerra. Senza di lui la Grecia era persa: i
troiani non facevano altro che guadagnare vittorie su vittorie, finché
un giorno, Patroclo, il miglior amico di Achille, non decise di scendere
in campo con i vestiti dell'amico. Ettore, capo dei Troiani, credendo
che fosse Achille, lo uccise. Quand'egli venne a sapere ciò, qualcosa
dentro gli cambiò all'istante: una furia immensa di vendetta cominciò
ad annebbiargli il cuore. Infatti, dopo una lunga guerra, riuscì ad
uccidere finalmente l'assassino del suo migliore amico, Ettore. Dopo
varie suppliche da parte del padre di quest'ultimo, Priamo, si decide
a restituirgli il cadavere del figlio. L'argomento centrale della storia è,
come potete vedere, la furia di Achille.
Achille Cassandra Enea Ulisse
Agamennone Deifobo Ettore Paride
Aiace Oileo Diomede Glauco Patroclo
Aiace
Telamonio
Dolone Macaone Priamo
Andromaca Ecuba Menelao Nestore
Asteropeo Elena Mirmidoni Sarpedonte
Calcante Eleno Reso Pandaro
L'Iliade è articolata in 24 libri che raccontano 51 giorni dell'ultimo anno della guerra di Troia. Il nucleo conduttore della storia è l'ira d'Achille.Attorno alla sua ira si snodano le varie narrazioni di gesta d'altri eroi.In questo caso l'autore è Omero ritenuto vissuto nell'VIII secolo a.C. Sia l'Iliade che l'Odissea, viaggio di Ulisse fino a casa, erano parte di una raccolta chiamata Storie di Troia.I poemi del ciclo troiano erano otto ed oltre ad Odissea e Iliade comprendevano anche: Cypria, L'Etiopide, La Piccola Iliade, La caduta di Troia, I Ritorni, Telegonia, in gran parte andati perduti. Nell'Iliade, oltre agli dèi e agli uomini, si trovano i semidei antropomorfi,tra cui vi è anche Achille. Nei testi epici tali personaggi si possono riconoscere dal fatto che hanno un genitore divino e uno umano. Le ambientazioni della storia sono meno realistiche rispetto all'Odissea.Le città sono descritte in maniera insufficiente, a differenza delle navi achee, descritte con molta più concentrazione ed impegno da parte dell'autore.
STRUTTURA
L'opera, tradizionalmente datata al 750 a.C. circa, venne
composta probabilmente nella regione della Ionia Asiatica,seguì
un percorso di formazione, attraverso i secoli e i vari cambiamenti
politici e socio-culturali, che comprese principalmente tre fasi:
fase orale, nella quale i vari racconti mitici o concernenti racconti
eroici iniziarono a circolare in simposi e feste pubbliche durante il
1200- 800 a.C.;
fase aurale,nella quale i poemi iniziarono ad assumere organicità
grazie all'opera di cantori e rapsodi;
fase scritta, dopo la morte di Alessandro Magno,in cui l'opera
ottenne una forma scritta e divenne anche testo scolastico,
sottoposto a critica.Secondo uno studio effettuato di concerto tra i
biologi, dell'Università di Reading in Inghilterra i genetisti
dell'Università del New Jersey e i linguisti dell'Università di Santa
Fe nel Nuovo Messico, l'Iliade sarebbe stata scritta nel 762
a.C. con un margine di errore di 50 anni, all'incirca durante il
Si sa che il poema era già noto nel VI secolo a.C.; la prima
testimonianza sicura è di Pisistratodi Atene.Il primo punto fermo è che
nella Grande Biblioteca di Atene di Pisistrato erano contenuti i libri di
Omero, ordinati.Sul modello di Atene ogni città probabilmente aveva
un'edizione “locale”, detta kata poleis. Le varie edizioni kata poleis non
erano probabilmente molto discordanti tra di loro.Le edizioni precedenti
all'ellenismo, dette polustikoiae, “con molti versi”; avevano sezioni
rapsodiche in più rispetto alla versione pisistratea.Si conosce anche
l'esistenza di edizioni kata andra: personaggi illustri si facevano fare
edizioni proprie.Si è arrivati, in seguito, a una sorta di testo base attico,
una vulgata attica.Teagene di Reggio, VI secolo a.C., fu il primo critico e
divulgatore dell'Iliade, che fra l'altro pubblicò.Gli antichi grammatici
alessandrinitra il IIIe il II secolo a.C.concentrarono il loro lavoro
di filologia del testo su Omero, sia perché il materiale era ancora molto
confuso, sia perché era universalmente riconosciuto padre della
letteratura greca. Un contributo fondamentale per arrivare ad un testo
definitivo fu quello di tre grandi filologi: Zenodoto di Efeso, Aristofane di
Bisanzio,Aristarco di Samotracia.
VARIE TRADUZIONI
Il testo dell'Iliade giunto all'età contemporanea è piuttosto diverso da quello con le lezioni di Aristarco. Su 874 punti in cui egli scelse una particolare lezione, solo 84 tornano nei nostri testi.I primi studi sul testo furono effettuati tra il III e il II secolo a.C. dagli studiosi alessandrini.L'Iliade di Omero tuttavia non riuscì a influenzare tutte le zone dove era diffusa: anche in età ellenistica giravano più versioni, probabilmente derivanti dalla vulgata ateniese di Pisistrato del V secolo, che proveniva da varie tradizioni orali e rapsodiche.Intorno alla metà del II secolo, dopo il lavoro di Alessandria, giravano il testo alessandrino e residui di altre versioni. Dal 150 a.C. sparirono le altre versioni testuali e si impose un unico testo dell'Iliade.L'Iliade fu molto più copiata e studiata dell'Odissea. Nel 1170 Eustazio di Salonicco contribuì alla sua diffusione in modo significativo. Il più antico manoscritto capostipite completo dell'Iliade è il Marcianus 454 A, presente a Venezia; risalente al X secolo, fu ricevuto dal cardinal Bessarione dall'oriente, da Giovanni Aurispa. I primi manoscritti dell'Odissea sono invece dell'XI secolo.L'editioprinceps dell'Iliade è stata stampata nel 1488 a Firenze da Demetrio Calcondila. Le prime edizioni veneziane, dette aldine dallo stampatore Aldo Manuzio, furono ristampate ben 3 volte, nel 1504, 1517, 1512.