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Il Dispari, U’Spar: quello che resta. Il Dispari, U’Spar: quello che resta Il Dispari, U’Spar: quello che resta. Il Dispari, U’Spar: quello che resta L’INFORMAZIONE ISPIRATA AI VALORI DEL GIORNALISMO DI DOMENICO DI MEGLIO N. 0 - 1 maggio - 8 maggio 2011 11 11 Il Dispari, U’Spar: quello che resta. Il Dispari, U’Spar: quello che resta 18 Karol Papa d’Ischia Capricho molti interessi, tanta confusione e nessun progetto 18 41x28 mm spazio prima 210x20 mm - rifilo a dx e sx

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Il Dispari, U’Spar:quello che resta.Il Dispari, U’Spar:quello che resta

Il Dispari, U’Spar:quello che resta.Il Dispari, U’Spar:quello che resta

L’INFORMAZIONE ISPIRATA AI VALORI DEL GIORNALISMO DI DOMENICO DI MEGLIO N. 0 - 1 maggio - 8 maggio 2011

11 11

Il Dispari, U’Spar:quello che resta.Il Dispari, U’Spar:quello che resta18

KarolPapa d’Ischia

Caprichomolti interessi, tanta confusione e nessun progetto 18

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l’editoriale e le idee

di GAETANO DI MEGLIO

SUSSURRI & GRIDA BABY

Il Dispari, U’Spar:quello che restaIl Dispari, U’Spar:quello che resta

Questo è il documento che indica la linea politica ed edi-toriale de Il Dispari settimanale. L’informazione ispirata aivalori del giornalismo di Domenico Di Meglio

Il Dispari risponde alla richiesta di informazione da partedei concittadini-lettori ed in questa ottica imposta la proprialinea politico-editoriale, a cui tutti coloro che concorronoa realizzare le edizioni del settimanale cartacaeo e delquotidiano on line (www.tgischia.it) sono tenuti ad unifor-marsi, fermo restando le libertà personali di intervento edi dissenso.“Il Dispari” vuole essere la casa dell’informazione localee mirata, in grado di “aprire una finestra” sulla propriaComunità. A questa necessità saranno improntate la ri-cerca e l’elaborazione delle notizie e delle rubriche.Sia l’edizione settimanale che quella on line hanno la pre-sunzione di rivolgersi a tutti, per cui bisogna privilegiareuna stile giornalistico semplice, di facile comprensione,chiaro. Il Dispari è un “media”pluralista. Non avendo nè“padroni” nè “padrini” e non avendo obblighi con chic-chessia, le scelte vanno determinate dai fatti con i quali cisi confronta. Se l’analisi obiettiva porta valutazioni nega-tive, la posizione del Giornale sarà di critica e viceversa.Pur non avendo una caratterizzazione politica, “Il Dispari”“ideologicamente” propende dalla parte del cittadino cheprotesta ed è “ideologicamente” prevenuto – salvo verifica– nei confronti di quanti gestiscono il potere a tutti i livelliistituzionali. La pagine de “Il Dispari” sono aperte al liberocontributo di tutti i Lettori, salvo le responsabilità penali ecivili derivanti dalle Leggi della Repubblica. A chi vuolecollaborare non si chiede la “tessera”, ma l’impegno adoperare per la Comunità attraverso il Giornalismo, ancheon line.

Questo documento riprende (con le dovute ovvie dif-ferenze) il testo della linea editoriale de Il Golfo, scrittada Domenico Di Meglio il 15 febbraio 1989.

Ischia, 7 Maggio 2011Gaetano Di Meglio

LINEAEDITORIALE

Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio,i quali sono chiamati secondo il suo disegno. Romani 8:28

Alessandro aveva meno di un anno, ma non esitainemmeno un secondo –nonostante le perplessità diCatrin- a portarlo con noi, quel 5 maggio del 2002, al

Piazzale Aragonese di Ischia. Da grande, ero certo che miavrebbe ringraziato, che sarebbe stato fiero di averincontrato in sì tenera età un Uomo che, pochi anni dopo,avrebbe imboccato la strada della Santità, al cospetto di

Dio. A un paio di metri da quel signoredall’aspetto tanto dolce quanto sofferente, il miopiccolo primogenito ritornò d’incanto nella suaserenità abituale, ritrovando il sorriso, lasciandosiforse stregare –come me e più di me- dal Suosguardo profondo, metallico, penetrante. Io, in

ginocchio, tenevo Alessandro sotto il mio braccio sinistro,mentre con l’altro stringevo la mano di Woytila,avvicinandola alle mie labbra per poi sfiorarla con unrispetto fin troppo vicino all’autentica devozione. Più diuna volta dovette insistere l’allora Don Stanislav Dziwiszper farsi sentire, dicendomi: “Gli dia il bambino!”.Alessandro aveva meno di un anno, ma non esitainemmeno un secondo –nonostante le perplessità di Catrin-a portarlo con noi, quel 5 maggio del 2002, al PiazzaleAragonese di Ischia. Da grande, ero certo che mi avrebberingraziato, che sarebbe stato fiero di aver incontrato in sìtenera età un Uomo che, pochi anni dopo, avrebbeimboccato la strada della Santità, al cospetto di Dio. A unpaio di metri da quel signore dall’aspetto tanto dolcequanto sofferente, il mio piccolo primogenito ritornòd’incanto nella sua serenità abituale, ritrovando il sorriso,lasciandosi forse stregare –come me e più di me- dal Suosguardo profondo, metallico, penetrante. Io, in ginocchio,tenevo Alessandro sotto il mio braccio sinistro, mentre conl’altro stringevo la mano di Woytila, avvicinandola alle mielabbra per poi sfiorarla con un rispetto fin troppo vicinoall’autentica devozione. Più di una volta dovette insistere

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LETTERE AL DIRETTORE

Un filo ancora intero...

informazione continua su www.tgischia.it

l’informazione ispirataai valori del giornalismodi Domenico Di Meglio

Registrazione al Tribunalerichiesta

Direttore responsabile:GAETANO DI MEGLIO

Realizzazione:granellodisenapedi gaetano di meglioischia

Staff:Geppino CuomoLuigi IannucciIda TrofaRosa Di IorioFederica IaconoAlessandra UngaroGraziano PetrucciAgata Brescia

Distribuzione nelle edicole:Testa Dora, Manocalzati

StampaGraffietti StampatiMontefiascone (AV)

Tiratura: 1.000 copie

Direzione e RedazioneCorso Europa,1383031 ARIANO IRPINO (AV)[email protected]

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Alessandro aveva meno di unanno, ma non esitainemmeno un secondo –nonostante le perplessità diCatrin- a portarlo con noi,

Quel 5 maggio del 2002,al Piazzale Aragonesedi Ischia. Da grande,

ero certo che mi avrebberingraziato, che sarebbe statofiero di aver incontrato in sìtenera età un Uomo che,pochi anni dopo, avrebbeimboccato la strada dellaSantità, al cospetto di Dio. Aun paio di metri da quelsignore dall’aspetto tantodolce quanto sofferente, il miopiccolo primogenito ritornòd’incanto nella sua serenitàabituale, ritrovando il sorriso,lasciandosi forse stregare –come me e più di me- dal Suosguardo profondo, metallico,penetrante. Io, in ginocchio,tenevo Alessandro sotto il

Alessandro aveva meno di unanno, ma non esitainemmeno un secondo –nonostante le perplessità diCatrin- a portarlo con noi,

Mio braccio sinistro,mentre con l’altrostringevo la mano di

Woytila, avvicinandola allemie labbra per poi sfiorarlacon un rispetto fin troppovicino all’autentica

devozione. Più di una voltadovette insistere l’allora DonStanislav Dziwisz per farsisentire, dicendomi: “Gli dia ilbambino!”. Alessandro avevameno di un anno, ma nonesitai nemmeno un secondo –nonostante le perplessità diCatrin- a portarlo con noi,quel 5 maggio del 2002, alPiazzale Aragonese di Ischia.Da grande, ero certo che miavrebbe ringraziato, chesarebbe stato fiero di averincontrato in sì tenera età unUomo che, pochi anni dopo,avrebbe imboccato la stradadella Santità, al cospetto diDio. A un paio

Alessandro aveva meno di unanno, ma non esitainemmeno un secondo –nonostante le perplessità diCatrin- a portarlo con noi,

Di metri da quel signoredall’aspetto tantodolce quanto

sofferente, il mio piccoloprimogenito ritornò d’incantonella sua serenità abituale,ritrovando il sorriso,lasciandosi forse stregare –come me e più di me- dal Suosguardo profondo, metallico,penetrante. Io, in ginocchio,tenevo Alessandro sotto ilmio braccio sinistro, mentrecon l’altro stringevo la mano

di Woytila, avvicinandola allemie labbra per poi sfiorarlacon un rispetto fin troppovicino all’autenticadevozionzione. Più di unavolta dovette insistere l’alloraDon Stanislav Dziwisz perfarsi sentire, dicendomi: “Glidia il bambino!”.e. Più di unavolta dovette insistere l’alloraDon Stanislav Dziwisz perfarsi sentire, dicendomi: “Glidia il bambino!”.

Alessandro aveva meno di unanno, ma non esitainemmeno un secondo –nonostante le perplessità diCatrin- a portarlo con noi,

Di metri da quel signoredall’aspetto tantodolce quanto

sofferente, il mio piccoloprimogenito ritornò d’incantonella sua serenità abituale,ritrovando il sorriso,lasciandosi forse stregare –come me e più di me- dal Suosguardo profondo, metallico,penetrante. Io, in ginocchio,tenevo Alessandro sotto ilmio braccio sinistro, mentrecon l’altro stringevo la manodi Woytila, avvicinandola allemie labbra per poi sfiorarlacon un rispetto fin troppovicino all’autenticadevozione. Più di una volta

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Certe volte tornano

PiazzaIschiaAlessandro aveva meno di un anno, ma non esitai nemmeno un secondo –nonostante le perplessità di Catrin- a portarlo con noi, quel 5 maggio del 2002,

idee, fatti, storie, curiosità, eventi e date a cura di Federica Iacono

E’ periodo nero per il Co-mune di Forio, per i suoitecnici e per i suoi ammi-

nistratori. Una situazione chesi appresta, piano piano, a di-ventare sempre più difficile dasbrogliare. Dopo il ritiro in “au-totutela” del bando per la ge-stione dei rifiuti, la Buttol, laseconda classificata alla garabocciata dal TAR Campania haavanzato una richiesta di risar-cimento danni di diverse centi-naia i migliaia di euro. Si cal-cola, infatti, che solo laparcella relativa al progetto necosti 140 mila! Una bella bato-sta! Ma se da un lato il Co-mune sborsa, il tempo chepassa si dimostra galantuomo.Gira tra gli uffici del Comuneuna sentenza della Corte deiConti che richiede a diversitecnici ed amministratori (qual-cuno anche della GiuntaMonti) la restituzione di oltre90.000 euro! Ma per esserepiù precisi con questo argo-mento dobbiamo aspettareancora un po. Ma se, per ora,non c’è chiarezza sui nomi col-piti dalla Corte dei Conti, sem-bra chiaro il nome di quel poli-tico che fino ad ora è riuscito ascansare una demolizione.Proprio per questo motivo,

E’ PERIODO. nero per il Comune di Forio, per isuoi tecnici e per i suoi amministratori. Una situa-zione che si appresta, piano piano, a diventaresempre più difficile da sbrogliare. Dopo il

di Leo

LA ZAMPATA

LA FOTO

Alessandro aveva meno di un anno,ma non esitai nemmeno unsecondo –nonostante le perplessitàdi Catrin- a portarlo con noi, quel 5maggio del 2002Alessandro avevameno di un anno, ma non esitai

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Alessandro aveva menodi un anno, ma nonesitai nemmeno un

secondo –nonostante leperplessità di Catrin- aportarlo con noi, quel 5maggio del 2002, al PiazzaleAragonese di Ischia. Dagrande, ero certo che miavrebbe ringraziato, chesarebbe stato fiero di averincontrato in sì tenera età unUomo che, pochi anni dopo,avrebbe imboccato la stradadella Santità, al cospetto diDio. A un paio di metri da quelsignore dall’aspetto tantodolce quanto sofferente, il miopiccolo primogenito ritornòd’incanto nella sua serenitàabituale, ritrovando il sorriso,lasciandosi forse stregare –come me e più di me- dal Suosguardo profondo, metallico,penetrante. Io, in ginocchio,tenevo Alessandro sotto il miobraccio sinistro, mentre conl’altro stringevo la mano diWoytila, avvicinandola allemie labbra per poi sfiorarlacon un rispetto fin troppovicino all’autentica devozione.Più di una volta dovetteinsistere l’allora Don StanislavDziwisz per farsi sentire,dicendomi: “Gli dia ilbambino!”.cio sinistro,mentre con l’altro stringevo lamano di Woytila,avvicinandola alle mie labbraper poi sfiorarla con unrispetto fin troppo vicinoall’autentica devozione. Più diuna volta dovette insisterel’allora Don Stanislav Dziwiszper farsi sentire, dicend pettofin troppo vicino all’autenticadevozione. Più di una voltadovette insisterel’allorarispetto fin troppovicino all’autentica devozione.Più di una voltdicend petto fintroppo vicino all’autenticadovette insistere l’allora

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Il Dispari _ 25 maggio - 1 giugno 2011

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su&giù

Alessandro aveva meno di un anno,ma non esitai nemmeno unsecondo –nonostante le

perplessità di Catrin- a portarlo con noi,quel 5 maggio del 2002, al PiazzaleAragonese di Ischia. Da grande, ero certoche mi avrebbe ringraziato, che sarebbestato fiero di aver incontrato in sì teneraetà un Uomo che, pochi anni dopo,

avrebbeimboccato lastrada dellaSantità, alcospetto di Dio.A un paio dimetri da quelsignoredall’aspettotanto dolcequantosofferente, il

mio piccolo primogenito ritornòd’incanto nella sua serenità abituale,ritrovando il sorriso, lasciandosi forsestregare –come me e più di me- dal Suosguardo profondo, metallico, penetrante.Io, in ginocchio, tenevo Alessandro sottoil mio braccio sinistro, mentre con l’altrostringevo la mano di Woytila,avvicinandola alle mie labbra per poisfiorarla con un rispetto fin troppo vicinoall’autentica devozione. Più di una voltadovette insistere l’allora Don StanislavDziwisz per farsi sentire, dicendomi: “Glidia il bambino!”.cio sinistro, mentre conl’altro stringevo la mano di Woytila,avvicinandola alle mie labbra per poisfiorarla con un rispetto fin troppo vicinoall’autentica devozione. Più di una volta

E’ periodo nero per il Co-mune di Forio, per i suoitecnici e per i suoi am-

ministratori. Una situazioneche si appresta, piano piano,a diventare sempre più diffi-cile da sbrogliare. Dopo il ri-tiro in “autotutela” del bandoper la gestione dei rifiuti, laButtol, la seconda classifi-cata alla gara bocciata dalTAR Campania ha avanzatouna richiesta di risarcimentodanni di diverse centinaia imigliaia di euro. Si calcola,infatti, che solo la parcell

E’ periodo nero per il Co-mune di Forio, per isuoi tecnici e per i suoi

amministratori. Una situa-zione che si appresta, pianopiano, a diventare semprepiù difficile da sbrogliare.Dopo il ritiro in “autotutela”del bando per la gestionedei rifiuti, la Buttol, la se-conda classificata alla garabocciata dal TAR Campaniaha avanzato una richiesta

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E’ PERIODO.nero per il Comunedi Forio, per i suoitecnici e per i suoi

amministratori. Unasituazione che si ap-presta, piano piano,

a diventare semp

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amministratori. Unasituazione che si ap-presta, piano piano,

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Mettiti in contatto:[email protected]

25 maggio - 1 giugno 2011 _ Il Dispari

“Domenica aPiazza

S.Pietro, eroinsiemeall’amico donBruno Forte ...e ci sentivamoletteralmenteesplodere dentro

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primopiano

Alessandro aveva menodi un anno, ma nonesitai nemmeno un

secondo –nonostante leperplessità di Catrin- aportarlo con noi, quel 5maggio del 2002, al PiazzaleAragonese di Ischia. Dagrande, ero certo che miavrebbe ringraziato, chesarebbe stato fiero di averincontrato in sì tenera età unUomo che, pochi anni dopo,avrebbe imboccato la stradadella Santità, al cospetto diDio. A un paio di metri da quelsignore dall’aspetto tantodolce quanto sofferente, il miopiccolo primogenito ritornòd’incanto nella sua serenitàabituale, ritrovando il sorriso,lasciandosi forse stregare –come me e più di me- dal Suosguardo profondo, metallico,penetrante. Io, in ginocchio,tenevo Alessandro sotto il miobraccio sinistro, mentre conl’altro stringevo la mano diWoytila, avvicinandola allemie labbra per poi sfiorarlacon un rispetto fin troppovicino all’autentica devozione.Più di una volta dovetteinsistere l’allora Don StanislavDziwisz per farsi sentire,dicendomi: “Gli dia ilbambino!”.cio sinistro,mentre con l’altro stringevo lamano di Woytila,avvicinandola alle mie labbraper poi sfiorarla con unrispetto fin troppo vicino

Il Dispari _ 25 maggio - 1 giugno 2011

E’ periodo nero per il Comunedi Forio, per i suoi tecnici e peri suoi amministratori. Una si-

tuazione che si appresta, pianopiano, a diventare sempre più diffi-cile da sbrogliare. Dopo il ritiro in“autotutela” del bando per la ge-stione dei rifiuti, la Buttol, la se-conda classificata alla gara boc-ciata dal TAR Campania haavanzato una richiesta di risarci-mento danni di diverse centinaia imigliaia di euro. Si calcola, infatti,che solo la parcella relativa al pro-getto ne costi 140 mila! Una bellabatosta! Ma se da un lato il Co-mune sborsa, il tempo che passa sidimostra galantuomo. Gira tra gliuffici del Comune una sentenzadella Corte dei Conti che richiede adiversi tecnici ed amministratori(qualcuno anche della GiuntaMonti) la restituzione di oltre90.000 euro! Ma per essere piùprecisi con questo argomento dob-biamo aspettare ancora un po. Mase, per ora, non c’è chiarezza suinomi colpiti dalla Corte dei Conti,sembra chiaro il nome di quel poli-tico che fino ad ora è riuscito ascansare una demolizione. Proprioper questo motivo, pare che FrancoRegine sia sotto scacco dalla Pro-cura e che debba procedere allademolizione di una delle prime

R.E.S.A. giunte in municipio. UnaR.E.S.A. che è nota a molti e che ri-guarda da vicino un “politico al-l’ombra del Torrione”. scansareuna demolizione. Proprio per que-sto motivo, pare che Franco Reginesia sotto scacco dalla Procura eche debba pr costi 140 mila! Unabella batosta! Ma se da un lato ilComune sborsa, il tempo chepassa si dimostra galantuomo.Gira tra gli uffici del Comune unasentenza della Corte dei Conti cherichiede a diversi tecnici ed ammi-

nistratori (qualcuno anche dellaGiunta Monti) la restituzione di ol-tre 90.000 euro! Ma per essere piùprecisi con questo argomento dob-biamo aspettare ancora un po. Mase, per ora, non c’è chiarezza suinomi colpiti dalla Corte dei Conti,sembra chiaro il nome di quel poli-tico che fino ad ora è riuscito ascansare una demolizione. Proprioper questo motivo, pare che FrancoRegine sia sotto scacco dalla Pro-cura e che debba procedere allademolizione di una delle prime

LA ZAMPATA

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Alessandro aveva meno di un anno, ma non esitai nemmeno un secondo –nonostante le perplessità di Catrin- a portarlo con noi, quel 5 maggio del 2002,

Bisogna togliere l’auto

GiovanniPaolovieneproclamato“Beato”

Un milione emezzo difedeli inPiazza SanPietro aRoma per lacerimonia

01.05.2011 1.500.000La diocesi di Ischiaaccoglie la visitapastorale di PapaGiovanni Paolo II Ladiocesi di Ischiaaccoglie la visitapastorale di Papa

05.05.2002

di Anna

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LuciannaDe FalcoAlessandro aveva meno di un anno, ma non esitai nem

Personaggi

E’ periodo nero per il Comune di Forio, per i suoitecnici e per i suoi amministratori. Una situazioneche si appresta, piano piano, a diventare sempre

più difficile da sbrogliare. Dopo il ritiro in “autotutela”del bando per la gestione dei rifiuti, la Buttol, la se-conda classificata alla gara bocciata dal TAR Campaniaha avanzato una richiesta di risarcimento danni di di-verse centinaia i migliaia di euro. Si calcola, infatti, che

solo la parcella relativa alprogetto ne costi 140 mila!Una bella batosta! Ma se daun lato il Comune sborsa, iltempo che passa si dimostragalantuomo. Gira tra gli ufficidel Comune una sentenzadella Corte dei Conti che ri-chiede a diversi tecnici edamministratori (qualcuno an-che della Giunta Monti) la re-

stituzione di oltre 90.000 euro! Ma per essere più pre-cisi con questo argomento dobbiamo aspettare ancoraun po. Ma se, per ora, non c’è chiarezza sui nomi col-piti dalla Corte dei Conti, sembra chiaro il nome di quelpolitico che fino ad ora è riuscito a scansare

una demolizione. Proprio per questo motivo, pare cheFranco Regine sia sotto scacco dalla Procura e che debba procedere alla demolizione di una delle primeR.E.S.A. giunte in municipio. Una R.E.S.A. che è nota amolti e che riguarda da vicino un “politico all’ombra delTorrione”. scansare una demolizione. Proprio per que-sto motivo, pare che Franco Regine sia sotto scaccodalla Procura e che debba prE’ periodo nero per il Co-mune di Forio, per i suoi tecnici e per i suoi amministra-tori. Una situazione che si appresta, piano piano, a di-

ventare sempre più difficile da sbrogliare. Dopo il ritiroin “autotutela” del bando per la gestione dei rifiuti, laButtol, la seconda classificata alla gara bocciata dalTAR Campania ha avanzato una richiesta di risarci-mento danni di diverse centinaia i migliaia di euro. Sicalcola, infatti, che solo la parcella relativa al progettone costi 140 mila! Una bella batosta! Ma se da un latoil Comune sborsa, il tempo che passa si dimostra ga-

lantuomo. Gira tra gli ufficidel Comune una sentenzadella Corte dei Conti che ri-chiede a diversi tecnici edamministratori (qualcunoanche della Giunta Monti) la

restituzione di oltre 90.000euro! Ma per essere più pre-cisi con questo argomentodobbiamo aspettare an

cora un po. Ma se, per ora, non c’è chiarezza sui nomicolpiti dalla Corte dei Conti, sembra chiaro il nome diquel politico che fino ad ora è riuscito a scansare unademolizione. Proprio per questo motivo, pare cheFranco Regine sia sotto scacco dalla Procura e chedebba procedere alla demolizione di una delle primeR.E.S.A. giunte in municipio. Una R.E.S.A. che è nota amolti e che riguarda da vicino un “politico all’ombra delTorrione”. scansare una demolizione. Proprio per que-sto motivo, pare che Franco Regine sia sotto scaccodalla Procura e che debba prE’ periodo nero per il Co-mune di Forio, per i suoi tecnici e per i suoi amministra-tori. Una situazione che si appresta, piano piano, a di-ventare sempre più difficile da sbrogliare. Dopo il ritiroin “autotutela” del bando per la gestione dei rifiuti, laButtol, la seconda classificata alla gara bocciata dalTAR Campania ha avanzato una richiesta di risarcimento danni di diverse centina

tempo che passa si dimostra galantuomo.Gira tra gli uffici del Comune una sen-tenza della Corte dei Conti che richiede adiversi tecnici ed amministratori (qual-

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NomeLucianna

CognomeDe Falco

Anni55

Mottofatti non foste aviver come brutifatti nonfoste a vivercome bruti

Col papa.Vicente Schiano “accolto”

da Giovanni Paolo II sulPiazzale Aragonee

“Domenica aPiazza

S.Pietro, eroinsiemeall’amico donBruno Forte ...e ci sentivamoletteralmenteesplodere dentro

“Domenica aPiazza

S.Pietro, eroinsiemeall’amico donBruno Forte ...e ci sentivamoletteralmenteesplodere dentro

di Alessandra Ungaro

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Da qualche anno da noi sull’isolad’Ischia il 5 maggio non è più ladata ricordata per la morte di Na-

poleone, così come ci avevano insegnatoa scuola. Da qualche anno per noi isolani,il 5 maggio è la data storica della venutaad Ischia di Papa Giovanni Paolo II. OraBeato Giovanni Paolo. Fra poco, si sperama è quasi certezza, San Giovanni Paolo.E’ evidentemente un segno celeste cheIschia debba avere nella sua Diocesi santicol nome composito. Dopo San GiovanGiuseppe, ora San Giovanni Paolo. Cisiamo talmenteabituati al fattoche il Papa siastato presso dinoi, da ritenerloeffettivamenteuno di noi econsideriamo lasua venutacome un fattoordinario e nonassolutamente straordinario e fuori daqualsiasi norma. Quando si incominciò avociferare di una possibile visita del SantoPadre, ci affrettammo in tanti a ritenerela cosa impossibile.Trovammo mille ostacoli che facevano in-tendere l’impossibilità dell’evento. Ep-pure… Eppure S.E. Filippo Strofaldi lavorònell’ombra, senza proferire verbo fino allarealizzazione e materializzazione del so-gno. Quel 5 maggio arrivò, fu vissuto elo si vive ancora, con grande gioia.Che ricordo ha lasciato nella gente quel-l’evento? Che sensazioni ci sono ancora

in chi fece di tutto per averlo all’ombradel Castello Aragonese? Sensazioni cheprobabilmente è impossibile esternare,ma che restano indelebili nella mente.

E’ a S.E.Filippo Strofaldi, vescovo di Ischiache lo chiediamo.“Sono sensazioni a cui è difficile dareuna contornazione materiale. Domenicaa Piazza S.Pietro, ero insieme all’amicodon Bruno Forte per la beatificazione delSanto Padre e ci sentivamo letteralmenteesplodere dentro. Se si percorre l’interocammino della sua esistenza, si hannochiari riferimeti di una sua predestina-zione. E’ stato Chiesa nel vero senso. Inogni sua azione c’è sempre stata la cen-tralità del Cristo. Il suo messaggio è statonon solo di fede, ma anche di amore pertutti e verso tutti.Come non ricordare lasua prima enciclica: Redemptor Homi-nis?”

Cosa si può maggiormente ricordare delsuo papato?“Forse è meglio dire cosa si può trascu-rare del suo operato in terra? Probabilmente niente!Tutto incentrato sulCristo, ci ha portato al dialogo ecumenicoe interconfessionale. Ha abbattuto ide-almente e praticamente “muri” insupe-rabili, per avviare tutti noi ad un camminodi unità religiosa. Ha dato vita ad un Van-gelo di sofferenza, senza nascondersiquando soffriva. Chi non ricorda i suoipugni dati sul davanzale della Finestradi Piazza San Pietro quando non riuscivaa parlare ai suoi fedeli. Ha dato l’esempio

a tutti a non nascondersi nel dolore. Unavia Crucis la sua degna del Cristo. Chinon ricorda i suoi discorsi a favore dellavita, contro la guerra e contro le ingiusti-zie, quale novello Mosè. Chi non ricordala sua difesa contro i maltrattamenti delladonna e per la sua emancipazione. Lasua difesa per i bambini e per i deboli. E’stato il Papa dei giovani, avvicinandolialla fede col suo esempio.”

E quali sono le sensazioni per averloavuto ad Ischia, nella nostra diocesi, c’èsoddisfazione?“Non quella che comunemente si puòcredere. Non è una soddisfazione tipica-mente terrena. C’è la soddisfazione diaver visto la nostra Diocesi crescere conla sua venuta. Le sue parole: Ascolta, Ac-cogli, Ama, non sono cadute nel vuoto.Sono attualissime e sono ripetute moltospesso dai nostri fedeli. Ha trasmesso a tutti noi il suo amore perla Madonna, lui che era rimasto senzamamma ed ha dedicato la sua vita allaMadre Celeste con la dedica: “Totus Tuo”,e il suo invito a che la Diocesi ischitanaprendesse il volo, come in effetti è statodopo la sua venuta, come dimenticarlo?Non dimentico facilmente le sue insi-stenze per venire ad Ischia nonostanteil parere negativo dei suoi medici e delsuo seguito religioso a causa del suostato precario di salute.Anche in quel frangente dovette sbattereil pugno sul tavolo per raffermare la suavolontà: ”Stanislao, voglio andare adIschia.”

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“Domenica aPiazza

S.Pietro, eroinsiemeall’amico donBruno Forte ...e ci sentivamoletteralmenteesplodere dentro

L’INTERVISTA

A tu per tu con il “capo”della Chiesa di Ischia inoccasione dellaBeatificazione di GiovanniPaolo II a 7 anni dalla suavenuta ad Ischia

“Le sue parole: Ascolta,Accogli, Ama, non sonocadute nel vuoto”

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Cosa si può raccontare della sua venutasull’isola che esce dal protocollo?“La sua felicità nello stare in mezzo aigiovani, l’espressione che fece sorrideretutti alla presentazione dell’enorme tortache gli era stata offerta: “Ci vorrebbe unappetito giovanile per poterla mangiare”. E poi, quando gli portammo le sfogliatelledi Calise, sorrise e mangiò la frolla, per-ché la riccia era un po’ dura, apprezzan-done la bontà. In quella occasione le sfo-gliatelle diCalise furono ri-portate sullastampa nazio-nale ed interna-zionale come lesfogliatelle delPapa.”

Cosa sull’isola lo ricorda di più nel tempo?“C’è una stanza in seminario che è comeun santuario. Tenuta costantemente inordine dalle suore, e nella quale spessis-simo vengono portati dei fiori freschi. E’la stanza dove il Papa riposò alcune orenel dopo pranzo durante la sua perma-nenza ischitana. E’ una stanza che tutti possono visitare,su richiesta, quando vogliono e che fa re-spirare la presenza del Santo padre cosìcome fu nel 5 maggio del 2002.Da allora non è stata più usata da chic-chessia ed è tenuta nello stato in cui eraquel giorno.”

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“quando gliportammo le

sfogliatelle diCalise, sorrise emangiò la frolla,perché la ricciaera un po’ dura

Fu così che accettai Gesù ilSalvatore. Ancora stoscoprendo la fede come una

rinascita per cambiare molte cosedentro di me. Accettai dolcemente,nella mia vita, ravvedimento,perdono e con il fidato supporto dellafede le esperienze di vitacontinuamente dolorose.Esperienze cheuna voltariuscivano acreare affanno, unaffanno che non

appartiene più a me ed al mio futuroperché sono nelle manidell’Altissimo. Ho avuto la grazia, perfede, e riconosco gran parte delmerito all’incontro di Ischia Pontecon il Grande Papa. Mi sonoimpegnato a leggere la Bibbia, adamare, ad annunciare la buonanotizia e a rispettare le regole di

buona condottacercando lacondivisione conaltre persone egruppi. Nel

momento della comunione, durantela cerimonia ad Ischia Pontepresieduta dal Papa, si risvegliò inme prepotentemente l’interesse perle cose di Dio. Da quel momento ilmio percorso di vita e gli eventi cheho vissuto, pur se non tutti rosei, li hosempre accettati e guardati inpositivo. Da certe dure esperienze misono reso conto di aver forgiato uncarattere forte. Oggi il ricordo diGiovanni Paolo secondo fa tornarein me il desiderio di rileggere laBibbia e di amare tutto e tutti.

L’incontro che mi ha cambiato la vita

Alessandro aveva meno di un anno,ma non esitai nemmeno unsecondo –nonostante le

perplessità di Catrin- a portarlo con noi,quel 5 maggio del 2002, al PiazzaleAragonese di Ischia. Da grande, ero certoche mi avrebbe ringraziato, che sarebbestato fiero di aver incontrato in sì teneraetà un Uomo che, pochianni dopo, avrebbeimboccato la stradadella Santità, alcospetto di Dio. A unpaio di metri da quelsignore dall’aspettotanto dolce quantosofferente, il miopiccolo primogenitoritornò d’incanto nellasua serenità abituale, ritrovando il sorriso,lasciandosi forse stregare –come me e piùdi me- dal Suo sguardo profondo,metallico, penetrante. Io, in ginocchio,tenevo Alessandro sotto il mio bracciosinistro, mentre con l’altro stringevo lamano di Woytila, avvicinandola alle mielabbra per poi sfiorarla con un rispetto fintroppo vicino all’autentica devozione. Piùdi una volta dovette insistere l’allora DonStanislav Dziwisz per farsi sentire,dicendomi: “Gli dia il bambino!”.

“Alessandro avevameno di un anno...”

Il VescovoStrofaldi apre loscrigno deiricordi. Il ricordodi Giovanni PaoloII e dell’incontroad Ischiadi Geppino Cuomo

La diocesi diIschiaaccoglie la visitapastorale di PapaGiovanni Paolo II

Col papa.Vicente Schiano “accolto” da GiovanniPaolo II sul Piazzale Aragonee

Il baciodel Papa.

Alessandro,Davide e

Karol

05.05.2002

Giovanni Paoloviene proclamato“Beato”

Un milione emezzo di fedeli inPiazza San Pietroa Roma per lacerimoniatrasmetta indiretta planetaria

LA TESTIMONIANZA

01.05.2011

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L’approfondimento di ANTONIO LUBRANOhttp://wp.me/p10QQc-2yW

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Il Dispari _ 25 maggio - 1 giugno 2011

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copertina_il caso vistamar

Capo Erculanese: “Non ho impeddi Geppino Cuomo

Orami la questione Vista-mar è divenuta un caso.Un caso che come al so-

lito vede lo sperpero di danaropubblico a favore di consulentie consulentucci che nulla por-tano alla causa del paese senon in favore della propria per-sonalissima causa. Così il co-mune di Casamicciola Termepaga 3000€ al sig. Fausto Sil-vestro per portare le navi da cro-ciera a Casamicciola e questi intutta risposta, quando se ne pre-senta l’occasione, nega l’oppor-tunità ai suoi stessi clienti di go-dere dei favori di una cosìsplendida terra. E per di più alfine di celare la sua articolataorganizzazione, accusa tramiteun anonimo comando del Vista-mar, il dirigente di turno di averimpedito lo sbarco. Certoavranno impedito qualcosa,

certo avranno impedito il suoprogetto, ma non lo sbarco vistoche è stato lo stesso Fausto Sil-vestro che lavora per il Vistamara dire: “Ah! no, lo sbarco a Ca-samicciola no!”Ma siccome il diavolo fa le pen-tole e non i coperchi ecco la te-stimonianza-verità del coman-dante del porto di Casamicciola,Erculanese che non solo chiari-sce di non aver impedito nulla,ma evidenzia di non aver rice-vuto alcuna richiesta ufficiale,svelandoci l’arcano dei battel-lieri e dei tender.

Capo Erculanese cosa è acca-duto lunedì scorso con la naveda crociera Vistamar. Come maiha impedito che sbarcassero aCasamicciola?«Per me non è successo nulla.Io non ho impedito proprioniente! So, perché riferitomi dalcomandate del Circomare, che

avevano un accosto regolar-mente concesso ad Ischia. Poiper problemi loro legati al meteoavevano richiesto, ho sentitodire che avevano parlato con ilcomandante di Ischia, Scala,per un accosto a largo di Casa-micciola Terme. Però in realtànessuno ci ha detto niente.»

Ma dal comando della Vi-stamar hanno diffuso unanota in cui si parla di unvostro diniego, aspra-mente criticato. Avete ne-gato l’ormeggio in rada?«Assolutamente no! Nonc’è stato diniego e poi nonc’è mai stata richiesta. Anoi non dava nes-suna controindi-cazione, la radaera libera, ilporto an-che e

dunque… Forse vogliono indi-care un colpevole e forse de-vono guardarsi bene in casaloro. Le indicazioni date, semprecome riferitomi, erano quelle dispostare i passeggeri con il ser-vizio battellieri, cosa che perlegge non si può fare. Loroavrebbero dovuto sbarcare a

Casamicciola e, se poi vole-vano, si spostavano via

terra. Nessuno glie loimpediva»

E’ vero che il portodi Casamicciola

non è dotato di portsecurity, per

dette opera-zioni disbarco?«Assoluta-m e n t enon è veroogni portoha il suo

L’InFausto scaricabarile e le bugie dallegambe corte.Esclusiva intervistaal comandante delporto diCasamicciola sulcaso Vistamar. ParlaCapo Erculanese: “ilPorto ha il suoregolare PortSecurity. Forsequalcuno vuolindicare in altri uncolpevole che non c’èse non in casapropria. Intano sulcaso montano lepolemiche e arrivanole interrogazioniconsiliari

L’INTERVISTA

Il bacio del Papa. Alessandro, Davide e Karol

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La proprietaria di uno dei punti commercialidel posto ed una automobilista maleducata

che dovrebbe riprendere la patente, se le sonodate di santa ragione e se le sono dette di tutti icolori, recitando poi la collana delle parolaccia,iniziando dalla A passando per la P e termi-nando con la Z. L’automobilista che non conosceil senso del termine Area Pedonale si è messacon il muso dell’auto sin dentro il negozio. Lanegoziante uscita per chiedere di cambiar modoha avuto il tutta risposta tutta la merce buttata

Il fatttoMaltempoad Ischia Ponte

La proprietaria di uno dei punti commercialidel posto ed una automobilista maleducata

che dovrebbe riprendere la patente, se le sonodate di santa ragione e se le sono dette di tutti icolori, recitando poi la collana delle parolaccia,iniziando dalla A passando per la P e termi-nando con la Z. L’automobilista che non conosceil senso del termine Area Pedonale si è messacon il muso dell’auto sin dentro il negozio. Lanegoziante uscita per chiedere di cambiar modoha avuto il tutta risposta tutta la merce buttataall’aria con calci e spinte da parte della guida

La LetteraComandoVistamar: “Perchè no?”

25 maggio - 1 giugno 2011 _ Il Dispari

dito lo scalo a nessuno»port security spe-cifico! Si stannotrovando scusantia ciò che è statasolo mancanza divolontà, credoforse di strategiaeconomica, forsenon volevano per-dere l’indotto col-legato e accu-sano noi.Addirittura per valorizzare il no-stro scalo stiamo tentando di ot-tenere il port security anche dalversante dei Mega Yacht, perampliare l’offerta, figurarsi se cisaremmo sognati di negare unacosa del genere. Anche LaccoAmeno ha il port security se eracome dicono perché non si spo-stavano su Lacco Ameno? Noiabbiamo acconsentito all’or-meggio in rada, poi loro avreb-bero portato i passeggeri nelporto e di li dove volevano.

Hanno detto chevolevano calare ipasseggeri sui ten-der e poi traspor-tarli ad IschiaPonte, evenzienzavietata normativa.E’ una questione disicurezza in mare.Il Vistamar dovevaraggiungere loscalo più vicino. E’

logico, avendo a ridosso unoscalo come quello di Casamic-ciola, era inutile affrontare unbraccio di mare in gommone ein quelle condizioni meteo.Forse si vuol fare scarica barile?Io avrei potuto dare il diniegonell’ipotesi di richiesta, visto chetali cose si programmano e dun-que necessitano di un preavvisodi ventiquattro ore, ma visto chenon avevamo il porto impegnatoper noi andava benissimo! Peròhanno scelto così…»

Una domanda sorge spontanea:al signor Fausto Silvestro,P.F.S.O. per la compagnia cro-cieristica, il Comune di Casamic-ciola corrisponde 3.000 europer “portare” le navi da crocierae non sa che il porto di Casa-micciola è dotato di port secu-rity? Fino ad oggi, purtroppo pernoi, in Capitaneria, risulta es-sere giunta solo una domandad’approdo per il mese di giugno2012! Forse si deve prima organizzareben bene la “campagna acquistie le percentuali”?. Intano sulcaso montano le polemiche earrivano le prime interrogazioniconsiliari. Il gruppo “Valori e Li-bertà” chiede al Sindaco D’Am-brosio come mai paga FaustoSilvestro per portare le navi daCrociera e poi questi ne impedi-sce lo scalo. Già Sindaco…come mai?Porquè… Porquè…Porquè?

“Ma se, perora, non c’è

chiarezza suinomi colpitidalla Corte deiConti, sembrachiaro il nome diquel politico cheè riuscito ascansare unademolizione.

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Page 12: ildispari0

Beato tra le donne? Non lo so, ma cer-tamente “beato” tra i suoi avversari...interni ed esterni.

Se qualcuno aspettava la conferma, ora èservito.Lo spettacolo indecoroso offerto ieri serada Giovanni Sorrentino va commentato cer-cando di portare rispetto all’eta del vice-presidente del Consiglio. Un rispetto che,nonostante l’età, va lo stesso meritato.Il consiglio comunale di ieri, ahinoi, ha mo-strato la notizia – difficile da smentire –del dominio di Giosi Ferrandino sulla scenapolitica ischitana. Un dominio che inizia afar paura. Attorniato da una pletora variadi uomini e donne, il Sindaco “beato” riescead accontentare tutti, ora con questo oracon quello. Va detto che se da un lato Giosiè un bravo equilibrista, dall’altro quelli chedividono il potere con lui si accontentanodi piccolezze.Appaciati gli amici di cordata – e questa èla cosa che mi preoccupa di più – Giosi na-viga tranquillo verso la rielezione!Peccato, per Ischia però! Non tanto perGiosi ma per le zavorre che si porta dietro.Immaginate in una nuova consiliatura fir-mata Ferrandino ed avere ancora nei“piedi” politici come Luigi Boccanfuso ocome Guglielmo D’Ambra.. giusto per farequalche nome. Ma andiamo avanti con laserenità che questa selezione, naturale, èdelegata alle urne.. Ma Giosi domina beatoperché dall’altro lato non c’è nulla, anzi c’èqualcosa che “tifa” per lui. Finalmente èufficiale la spaccatura tra Sandro Iannottae il suo “Progetta Ischia” con il gruppo delPDL, notizia che arriva, in perfetta coordi-

nazione, con le voci – sempre più insistenti– del rientro in maggioranza di GiuseppeDi Meglio (evito di commentare la richiestedell’esponente dell’MPA, altrimenti dovreiricominciare col “mentecatto” e col “poverocristo”), ma cosa ancor più grave sono ledivisioni eterne ed inconciliabili dell’oppo-sizione. Sì, perché, ieri il motivo del con-tendere del consiglio comunale non sonostate le proposte della maggioranza, nonsono stati i dispositivi che si andavano adapprovare, bensì i litigi tra Davide Conte ePaolo Ferrandino e Giovanni Sorrentino eDavide Conte.Due momenti diversi che offrono la stessachiave di lettura: loro si appicciano e Giosigode!Sì, Giosi gode... Peccato che parecchi ischi-tani non partecipano alle sedute del consi-

glio comunale, ma vi posso assicurare chegli sguardi divertiti del sindaco ai litigi degli“altri” la dicono lunga su equilibri, tattichepolitiche, scelte, accordi...Iniziamo per grado.Davide Conte e Paolo Ferrandino si sonoscontrati, come ho già scritto ieri, sulla pro-posta avanzata da Conte affinché la giuntasi impegnasse economicamente in unacampagna di sensibilizzazione al voto peril referendum del comune unico. Una pro-posta che raccoglie l’unanimità della mag-gioranza con Ciro Ferrandino e Sandro Ian-notta, ma che trova l’ostacolo del “PDL”.Sì, Paolo Ferrandino, capogruppo del partitodi Domenico De Siano [responsabile asso-luto dell’imposizione del voto per il referen-dum] si è opposto ad una campagna disensibilizzazione per il referendum che lo

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politica

L’ANALISI

Dopo il consiglio comunale diIschia, politica ischiatanaproiettata in una nuovadimensione nuova: Iannottalascia il PDL. Davide Contelitiga con Paolo Ferrandino eGiovanni Sorrentino: chigode? Solo il sindaco...

Col papa.Vicente Schiano

“accolto” da GiovanniPaolo II sul Piazzale

Aragonee

Il Dispari _ 25 maggio - 1 giugno 2011

Giosi, il sindaco beato!

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stesso De Siano,promuove politi-camente e che,come si suoldire, ha fatto “lecarte false” perfarlo indire. Orami chiedo – no-nostante siacontento perchécontrario al referendum per il comune unico– cosa ha spinto Ferrandino a mettersi ditraverso alla proposta di Conte [è opportunosottolineare la contrarietà alla proposta...le ipotetiche somme spese per lo “scopo”si potevano impegnare per opere di beneo per qualsiasi altra cosa] il volere delgruppo del PDL? Il volere di Giovani Sor-rentino, Gennaro Scotti, Luigi Mattera e lostesso Paolo Ferrandino fermo sul “nofisso” alle proposte di Davide Conte? Unaspaccatura che continua ad allargarsi dopola nomina al revisore dei conti di Oscar Ru-molo, “alias” di Domenico De Siano.E mentre la maggioranza portava avantitranquilla e “sonnacchiosa” il prosegui-mento del consiglio Giovanni Sorrentino èandato in escandenze proprio contro Da-vide Conte.All’improvviso, mentre si discuteva delpiano traffico (e Davide Conte chiedeva dipresentare durante il consiglio le eventualimodifiche da sottoporre al comandante Pu-gliese, affinché nelle successiva riunionedei Capigruppo si poteva vagliare tutto as-sieme) Giovanni Sorrentino ha cominciatoad inveire contro Davide Conte perchétempo fa su tgischia.it ho pubblicato la foto

di un camioncino di Ischia Ambiente fuorila casa del vicepresidente del consiglio co-munale di Ischia che espletava dei “servizi”che ai comuni mortali non sono concessi!Un evento che Giovanni Sorrentino ha ri-mosso, forse abituato in tanti anni di poli-tica a godere di piaceri “extra”...Il PDL contro Davide Conte, Sandro Iannottasempre più vicino, insieme a Giuseppe DiMeglio (più penso alla richiesta, più miviene da piangere....), a Giosi Ferrandino,Davide Conte contro il PDL: questo è lo sce-nario che vede Giosi Ferrandino: BEATO!Davvero crediamo in un’alternativa chepiova dal sociale con tanto di soluzione deiproblemi. Davvero credete – e lo dico al-l’attuale opposizione – che facendo ognunoil suo gioco (sì, perché qualcuno gioca pro-prio) pensate di ripresentarvi alle urna conqualche credibilità?Giosi è beato per colpa della vostra (DavideConte, Paolo Ferrandino, Sandro Iannotta,Luigi Mattera, Gennaro Scotti, Giovanni Sor-rentino, Ciro Ferrandino) incapacità mani-festa nel costruire l’alternativa. Ormai iltempo è scaduto. Oggi chiunque può par-lare del “domani di Ischia”, lo può farechiunque abbia voglia di scendere incampo. Lo possono fare sia i neofiti che i“dinosauri” ormai non c’è più nessuna dif-ferenza. Avete fatto opposizione vi sietepersi dietro ai vostri giardinetti da coltivarelasciando “beato” il Sindaco...e per colpavostra, forse, ci ritroveremo ancora unavolta Boccanfuso nei piedi, anche se non èil male peggiore.La storia si ripete. Come a Casamicciola,così a Ischia, Giosi “regna” da solo.

25 maggio - 1 giugno 2011 _ Il Dispari

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“Domenica aPiazza

S.Pietro, eroinsiemeall’amico donBruno Forte ...e ci sentivamoletteralmenteesplodere dentro

Fu così che accettai Gesù ilSalvatore. Ancora stoscoprendo la fede come una

rinascita per cambiare molte cosedentro di me. Accettai dolcemente,nella mia vita, ravvedimento,perdono e con il fidato supporto dellafede le esperienze di vitacontinuamente dolorose.Esperienze che una volta riuscivanoa creare affanno, un affanno che nonappartiene più a me ed al mio futuroperché sono nelle manidell’Altissimo. Ho avuto la grazia, per

fede, e riconosco gran parte delmerito all’incontro di Ischia Pontecon il Grande Papa. Mi sonoimpegnato a leggere la Bibbia, adamare, ad annunciare la buonanotizia e a rispettare le regole dibuona condotta cercando lacondivisione con altre persone egruppi. Nel momento dellacomunione, durante la cerimonia adIschia Ponte presieduta dal Papa, sirisvegliò in me prepotentementel’interesse per le cose di Dio. Da quelmomento il mio percorso di vita e gli

eventi che ho vissuto, pur se nontutti rosei, li ho sempre accettati eguardati in positivo. Da certe dureesperienze mi sono reso conto diaver forgiato un carattere forte. Oggiil ricordo di Giovanni Paolo secondofa tornare in me il desiderio dirileggere la Bibbia e di amare tutto etutti. ere la Bibbia, ad amare, adannunciare la buona notizia e arispettare le regole di buonacondotta cercando la condivisionecon altre pere la Bibbia, ad amare, adannunciare la buona notizia e a

Sandro Iannotta “Progetta Ischia”

Durante il consiglio comunale di Ischia non èpassata inosservata la folta delegazionecasamicciolese alla corte di Re Giosi. Si, quando

si parla di Casamicciola e di politica è impensabile nonpensare a Giosi Ferrandino, ancor oggi che è sindaco adIschia! Tra consiglieri di opposizione a “amici” termali ilSindaco di Ischia ha intrattenuto un bel gruppetto epare, abbia anche offerto il caffè…Ma la notizia importante èche gli “amici” diCasamicciola, capitanati daRiccardo Cioffi, hannoesteso il più severo votocontrario all’accordo diGiosi Ferrandino conSalvatore Sirabella e diriflesso con Giuseppe DiMeglio (Mpa).“Se lo nomini, dimenticati ilmio nome” è la frase, pronunciata con maggior enfasi emaggior partecipazione da Riccardo Cioffi!Una presa di posizione netta che i consiglieri diminoranza (eletti in maggioranza) hanno imposto comedictat al Sindaco ischitano che, in vista futura,ovviamente ha tenuto molto in considerazione, cosìtanto da comunicarlo allo stesso Sirabella.Immagino le reazioni di quel «povero cristo*» delpresidente del consiglio comunale di Casamicciola… estendiamo un velo pietoso. Ovviamente, quel“mentecatto” di Salvatore Sirabella per aver contezzadei motivi del no di Riccardo Cioffi l’ha contattatodirettamente e Riccardo, nella schiettezza che locontraddistingue, gli ha confermato la sua posizione.Non contento del no ricevuto direttamente, il“mentecatto” ha chiesto aiuto al sindaco VincenzoD’Ambrosio, affinché cercasse di mediare il “no” delconsigliere del “Gruppo Scilipoti”.«Solo se firma e ti manda a casa», è la stata risposta diCioffi al Sindaco.

QUESTIONE DI POLTRONE

L’approfondimento di ANTONIO LUBRANOhttp://wp.me/p10QQc-2yW

Un evento che Giovanni Sorrentinoha rimosso, forse abituato in tanti anni dipolitica a godere di piaceri “extra”...

Sirabella assessore?Cioffi dice no!

Col papa.Vicente Schiano “accolto” daGiovanni Paolo II sul PiazzaleAragonee

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Battente bandiera italiana, fasovente i suoi scali turistici a

Ischia Ponte e, poppa a mare verso ilpontile del Castello scarica il suocarico di “turisti” che invadono ilborgo portando “piccioli” a tutta lacomunità. Stamani causametomarine avverse per IschiaPonte (notare la grossa rete rimastaimpigliata nell’ancora di dritta) ilcomandate Mattera, di SerraraFontana, al timone della nave, hachiesto di poter attraccare aCasamicciola a largo del porto.Permesso accordato dallacapitaneria e già tutti pronti adaccogliere i visitatori. Sul più bello,però, l’accomandatario dott. FaustoSilvestro della città di Ischia haassolutamente escluso che i turistisbarcassero a Casamicciola. Haspiegato la sua scelta primaasserendo che la Capitaneria aveva

negato l’ok epoi haaggiunto cheil porto èsprovvisto dipiano disicurezza.Entrambenotizie false!Falso ildiniegoimputato dalSilvestro allaCapitaneria

come può confermare CapoErculanese che anzi ha caldeggiatol’ormeggio e falso il pretesto delPiano Sicurezza che invece ha unport facility redatto per ben duevolte negli ultimi anni daicomandanti Michele Riccio eSalvatore Fario, però,l’accomandatario dott. FaustoSilvestro della città di Ischia haassolutamente escluso che i turistisbarcassero a Casamicciola. Haspiegato la sua scelta primaasserendo che la Capitaneria avevanegato l’ok e poi ha aggiunto che ilporto è sprovvisto di piano disicurezza. Entrambe notizie false!Falso il diniego imputato dalSilvestro alla Capitaneria come puòconfermare Capo Erculanese cheanzi ha caldeggiato l’ormeggio efalso il pretesto del Piano Sicurezzache invece ha un port facility redattoper ben due volte negli ultimi annidai comandanti Michele Riccio eSalvatore Fario, però,

Il Dispari _ 25 maggio - 1 giugno 2011

di Giosuè Carducci

la vistamardel compamarevenezia

Giovan GiuseppeSorrentino

“Ma se, perora, non c’è

chiarezza suinomi colpitidalla Cortedei Conti,sembra chiaroil nome diquel politicoche è riuscitoa scansare

3 domande per IschiaIL PULPITO

Fu così che accettai Gesù ilSalvatore. Ancora stoscoprendo la fede come una

rinascita per cambiare molte cosedentro di me. Accettaidolcemente, nella mia vita,ravvedimento, perdono e con ilfidato supporto della fede leesperienze di vita continuamentedolorose. Esperienze che unavolta riuscivano a creare affanno,un affanno che non appartienepiù a me ed al mio futuro perchésono nelle mani dell’Altissimo

E’ periodo nero per il Co-mune di Forio, per i suoitecnici e per i suoi am-ministratori. Una situa-zione che si appresta?

E’ periodo nero per il Co-mune di Forio, per i suoitecnici e per i suoi am-ministratori. Una situa-zione che si appresta?

E’ periodo nero per il Co-mune di Forio, per i suoitecnici e per i suoi am-ministratori. Una situa-zione che si appresta?

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Fu così che accettai Gesù ilSalvatore. Ancora stoscoprendo la fede come una

rinascita per cambiare molte cosedentro di me. Accettaidolcemente, nella mia vita,ravvedimento, perdono e con ilfidato supporto della fede leesperienze di vita continuamentedolorose. Esperienze che unavolta riuscivano a creare affanno,un affanno che non appartienepiù a me ed al mio futuro perchésono nelle mani dell’Altissimo

GerardoCalise

Fu così che accettai Gesù ilSalvatore. Ancora stoscoprendo la fede come una

rinascita per cambiare molte cosedentro di me. Accettaidolcemente, nella mia vita,ravvedimento, perdono e con ilfidato supporto della fede leesperienze di vita continuamentedolorose. Esperienze che unavolta riuscivano a creare affanno,un affanno che non appartienepiù a me ed al mio futuro perchésono nelle mani dell’Altissimo

Secondo appuntamento del ciclo diconvegni organizzatidall’Associazione Ischia Prima di

Tutto. Analizzare le più recentiinnvovazioni in materia urbanistica,attraverso le quali individuare lemetodologie più appropriate e le lineeguida per un adeguato processo diriorganizzazione del nostro territorio, checonsenta di migliorare la competitivitàdell’offerta turistica. Questo l’obiettivo delconvegno organizzato per sabato 7maggio, alle ore 17 presso la salaconferenze della Biblioteca Antoniana,dall’Associazione Ischia Prima di Tutto,con gli interventi del Sindaco d’Ischia Ing.Giuseppe Ferrandino, del Prof. GuidoFerrara, del Prof. Sebastiano Conte, delladott.ssa Giuliana Campioni. dellaBiblioteca Antoniana, dall’AssociazioneIschia Prima di Tutto, con gli interventi delSindaco d’Ischia Ing. Giuseppe Ferrandino.

Riassetto urbanistico ecompetitività delterritorio: se ne parlasabato 7 maggio

Silvia Tessari ai week endmusicali de La Mortella

L’INCONTRO

Proseguono i week end in musica ai Giardini LaMortella, ad Ischia. Sarà la giovane pianistaSilvia Tessari Sabato 7 e Domenica 8 Maggio

ad esibirsi nell?ambito della stagione di musica dacamera. Entrambi gli appuntamenti si terranno alleore 17,00 nella Sala-Concerti Museo nel cuore verdedel Giardino.Classe 1984, Silvia Tessari si èdiplomata a soli 17 anni con il massimo dei voti,presso il Conservatorio “Pollini” di Padova. Sin dal1994 è stata premiata in concorsi pianistici nazionalie internazionali risultando particolarmenteapprezzata “per le originali e interessanti ideemusicali e per la buona comunicativa” e per“l’intensa capacità interpretativa”. Alla Mortella ilprossimo week end interpreterà un repertorio checomprende brani di Beethoven, Liszt, Stravinsky eChopin.

IL CONCERTO

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25 maggio - 1 giugno 2011 _ Il Dispari

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IL PUNTO POLITICO

La proprietaria di uno dei punti com-merciali del posto ed una automobi-lista maleducata che dovrebbe ri-

prendere la patente, se le sono date disanta ragione e se le sono dette di tutti icolori, recitando poi la collana delle pa-rolaccia, iniziando dalla A passando perla P e terminando con la Z. L’automobili-sta che non conosce il senso del termineArea Pedonale si è messa con il muso

dell’auto sin dentro il negozio. La nego-ziante uscita per chiedere di cambiarmodo ha avuto il tutta risposta tutta lamerce buttata all’aria con calci e spinteda parte della guidatrice, da qui la rea-zione con schiaffi, tirate di capelli e graffi.alla fine solo l’0intervento di altri com-mercianti ha sedato la rissa. ma quandosi deciderà lo strapagato comandante deiVigili a far rispettare i segnali…quelli seri!

Forio tra Corte dei Conti, “danni”per la Buttol e la demolizione

E’ periodo nero per il Comune di Forio,per i suoi tecnici e per i suoi ammini-stratori. Una situazione che si appre-

sta, piano piano, a diventare sempre piùdifficile da sbrogliare. Dopo il ritiro in “auto-tutela” del bando per la gestione dei rifiuti,la Buttol, la seconda classificata alla garabocciata dal TAR Campania ha avanzatouna richiesta di risarcimento danni di di-verse centinaia i migliaia di euro. Si calcola,infatti, che solo la parcella relativa al pro-getto ne costi 140 mila! Una bella batosta!Ma se da un lato il Comune sborsa, il tempoche passa si dimostra galantuomo. Gira tragli uffici del Comune una sentenza dellaCorte dei Conti che richiede a diversi tecnicied amministratori (qualcuno anche dellaGiunta Monti) larestituzione dioltre 90.000euro! Ma per es-sere più precisicon questo argo-mento dob-biamo aspettareancora un po.Ma se, per ora,non c’è chia-rezza sui nomicolpiti dallaCorte dei Conti, sembra chiaro il nome diquel politico che fino ad ora è riuscito ascansare una demolizione. Proprio per que-sto motivo, pare che Franco Regine sia sottoscacco dalla Procura e che debba proce-dere alla demolizione di una delle primeR.E.S.A. giunte in municipio. Una R.E.S.A.che è nota a molti e che riguarda da vicinoun “politico all’ombra del Torrione”. scan-sare una demolizione. Proprio per questomotivo, pare che Franco Regine sia sottoscacco dalla Procura e che debba pr

“Ma se, perora, non c’è

chiarezza suinomi colpitidalla Corte deiConti, sembrachiaro il nome diquel politico cheè riuscito ascansare unademolizione.

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Allora, come al solito l’affaire Capri-cho servirà da volano per losviluppo del voto futuro, per muo-

vere gli interessi dei soliti adepti allacricca, imprenditori rampanti di grandiprospettive. L’interesse collettivo, l’esi-genza di renderlo immediatamente oper-ativo e di farne un’attrattiva non hasfiorato nep-pure di striscioi nostri gover-nati. A propos-ito ma ilCapricho èdella MarinaMercantile odel Comune?Diciamoci laverità. Intantoperò la Calise Snc attuale intestatariadelle forniture idriche, energetiche equant’altro ha avanzato la sua proposta:continuare l’attività per altri nove mesi econsentire ai tanti dipendenti di avere ilposto assicurato anche per la prossimaestate. Ovviamente, questa soluzione èstata accantonata, ci sono consiglieri chescalpitano, hanno anche loro da soddis-fare le esigenze dei propri elettori. Moti-vazioni? Il bando ad evidenza pubblica(scritto apposta per farlo andare deserto

alla prima emanazione?)Questo, però, non ha impedito dichiedere a Calise di lasciare le attrezza-ture in comodato d’uso gratuito. Richi-esta negata, alise si riprenderà tutto.Cornuto e pure mazziato, no! Intantoproseguono le visite dell’Ignazio con isuoi amici che vendono scarpe, con

quelli che levendono anchenel mercato,mentre dalfronte Ischia(Sindaco intesta) pros-eguono lespinte percreare a mo’ distazione Marit-

tima a Napoli un mega centro con la ven-dita dei prodotti tipici dell’isola d’Ischia amarchio “I Sapori dell’Isola d’Ischia”… eper questo, pare, addirittura stia pernascere una cordata. Certo un bell’af-fare. Certo Calise dovrebbe pagare ildovuto, dovrebbe pagarlo al legittimo pro-prietario e certo il comune ed i suoi am-ministratori dovrebbero ammettere diaver fatto carte false e pareri poco proverità per riaverlo! La speranza è che al-meno non si rovini l’ultimo baluardo di

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isola

Ma se, per ora, non c’èchiarezza sui nomicolpiti dalla Corte deiConti, sembra chiaro ilnome di quel politicoche è riuscito

AMCa: D’Ambrosioe Sirabella trattanocon gli operai: “le cassesono ormai vuote”

Capricho: molti interessi, tantaconfusione e nessun progetto...

IL CASO

PARTECIPATE

Motivazionitecniche infondate

Col papa.Vicente Schiano“accolto” da Gio-vanni Paolo II sulPiazzaleAragonee

Il Dispari _ 25 maggio - 1 giugno 2011

Ieri pomeriggio alle ore 18,00 nel palazzocomunale di Casamicciola Terme si èsvolta la riunione tra una delegazione

dei lavoratori AMCA rappresentati dal-l’Avv. Emanuele Di Meglio ed il Sindaco diCasamicciola Enzo D’Ambrosio e il con-sigliere delegato Salvatore Sirabella inmerito allo stato di disagio e preoccu-pazione dei medesimi per la imminenteprivatizzazione dell’AMCA, per il mancatopagamento degli stipendi e per le forti pre-occupazioni per la ipotesi di mancata cor-responsione del TFR per una serie divertenze di lavoratori stagionali che met-terà in serio pericolo la stabilità economicadell’AMCA. La discussione ha visto l’am-ministrazione comunale molto accondis-cendente alle preoccupazioni deilavoratori, in quanto il duo D’Ambrosio-Sir-abella ha intuito che tirare troppo la cordacon i dipendenti avrebbe certamente es-posto l’Amministrazione Comunale ad unaenorme figuraccia: avere il paese ricopertodi immondizia. Infatti i lavoratori vessatida Sirabella hanno deciso di prendere unadura presa di posizione paventando losciopero ad oltranza ma ha prevalso il buonsenso e i massimi amministratori del co-mune di Casamicciola Terme hanno assi-curato che con il passaggio di cantiere allanuova società, tutti i livelli occupazionalisaranno garantiti come anche il TFR chegià sono stanziati in bilancio e per il qualenon vi sono dubbi. Per quanto riguarda allacorresponsione degli stipendi, purtropponon c’è certezza: a detta di Sirabella: “lecasse dell’AMCA sono vuote”!A questopunto ci sorge spontanea la domanda: “Madove sono finiti i soldi per il pagamentodella tassa della spazzatura del comune diCasamicciola Terme?”

“Ma se, perora, non c’è

chiarezza suinomi colpitidalla Corte deiConti, sembrachiaro il nomedi quel politicoche è riuscito a

La proprietaria di uno dei punti commerciali del posto ed una automobilistamaleducata che dovrebbe riprendere la patente, se le sono date di santaragione e se le sono dette di tutti i colori, recitando poi la collana delle

parolaccia, iniziando dalla A passando per la P e terminando con la Z. L’au-tomobilista che non conosce il senso del termine Area Pedonale si è messacon il muso dell’auto sin dentro il negozio. La negoziante uscita per chiederedi cambiar modo ha avuto il tutta risposta tutta la merce buttata all’aria concalci e spinte da parte della guidatrice, da qui la reazione con schiaffi, tiratedi capelli e graffi. alla fine solo l’0intervento di altri commercianti ha sedatola rissa. ma quando si deciderà lo strapagato comandante dei Vigili a far ri-spettare i segnali…quelli seri! schiaffi, tirate di capelli e graffi. alla fine solol’0intervento di altri commercianti ha sedato la rissa. ma quando si deciderà

Sangue e arena

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Capricho: molti interessi,IL CASO

Motivazioni tecniche infondate

Ieri pomeriggioalle ore 18,00 nelpalazzo comu-

nale di Casamicci-ola Terme si èsvolta la riunionetra una delegazionedei lavoratoriAMCA rappresen-tati dall’Avv. Emanuele Di Meglioed il Sindaco di CasamicciolaEnzo D’Ambrosio e il consiglieredelegato Salvatore Sirabella inmerito allo stato di disagio e pre-occupazione dei medesimi per laimminente privatizzazione del-l’AMCA, per il mancato paga-

mento degli stipendie per le forti preoccu-pazioni per la ipotesidi mancata corre-sponsione del TFRper una serie divertenze di lavoratoristagionali che met-terà in serio pericolo

la stabilità economica del-l’AMCA. La discussione ha vistol’amministrazione comunalemolto accondiscendente alle pre-occupazioni dei lavoratori, inquanto il duo D’Ambrosio-Sir-abella ha intuito che tirare troppola corda con i dipendenti avrebbe

certamente esposto l’Amminis-trazione Comunale ad unaenorme figuraccia: avere il paesericoperto di immondizia. Infatti ilavoratori vessati da Sirabellahanno deciso di prendere unadura presa di posizione paven-tando lo sciopero ad oltranza maha prevalso il buon senso e i mas-simi amministratori del comunedi Casamicciola Terme hanno as-sicurato che con il passaggio dicantiere alla nuova società, tutti ilivelli occupazionali sarannogarantiti come anche il TFR chegià sono stanziati in bilancio e peril quale non vi sono dubbi.

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Vicente Schiano “ac-colto” da Giovanni PaoloII sul Piazzale AragoneeVicente Schiano “ac-colto” da Giovanni PaoloII sul Piazzale Aragonee.da Giovanni Paolo II sulPiazzale Aragonee Vi-cente Schiano “accolto”

Carusino ok!

Vicente Schiano “ac-colto” da Giovanni PaoloII sul Piazzale AragoneeVicente Schiano “ac-colto” da Giovanni PaoloII sul Piazzale Aragonee.da Giovanni Paolo II sulPiazzale Aragonee V

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AMCa: D’Ambrosio e Sirabella trattano con gli operai: “le casse sono ormai vuote”

IL CASO

Il Dispari _ 25 maggio - 1 giugno 2011

Sgrottature sotto il molo di sovraflutto.L’autorità portuale decide per laparziale interdizione delle strutture nel

2007. Traffico pedonale consentito per le op-erazioni d’imbarco e sbarco dai mezzi dilinea, imbarco veicolare limitato agli au-tomezzi con un peso complessivo a pienocarico di 40T e con una massima di 5 Km/h.Le disposizionisono concer-nenti il tratto cheva dalla radicedel molo sinoltre il terminalaliscafi nella fas-cia esterna delbraccio portuale,lato mare.E consuetudine,in tutto il territo-rio nazionale, intitolare i moli portuali princi-pali in onore dei Santi, a Casamicciola Termesarebbe d’obbligo denominare la banchinadel molo di sovraflutto in onore di San Pietro.Tutto si può dire su quel braccio di porto ec-cetto che non sia in periodica e costanteopera di recupero statico, un recupero maiavvenuto e che ci pone in grave imbarazzocon i turisti. In parole povere: «’a frauca disan pietro» con cantieri perenni e una static-ità che non si trova. Sabato scorso, in occa-sione del ponte del 1° maggio, a ben 4 annidall’incredibile scoperta, la Capitaneria è

costretta a cacciare i bus e a sottoporre tur-isti anziani e disabili carichi di valige a cam-minare a piedi, per giunta sotto la pioggia,per raggiungere l’imbarco… mentre il mari-naio usa l’ombrello anche se non può, sec-ondo la disciplina della Marina Militare. Cosìè stato sabato, che con lo sbarco di un mas-siccio, abbiamo dato l’immagine peggioredel nostro mondo. Con il traghetto delle9.30 ben 8 bus erano pronti sul molo perprelevare numerosi turisti provenienti dallaGermania. Molti dei quali anziani e qualchedisabile. Purtroppo, però, la Capitaneria –per rispettare l’ordinanza – ha intimato agliautisti di lasciare la banchina e di parcheg-giarsi vicino Piazza Marina. Qualcuno, ad-dirittura, giura che l’agente con l’ombrelloabbia urlato: “non me ne frega niente deituristi!”. I nostri ospiti, piaccia o no, sonostati costretti a raggiungere gli autobusparcheggiati in Piazza sotto una pioggia cheveniva giù a catinelle, camminando con levalige in testa per non bagnarsi o a strascicoper la stanchezza, lungo tutto il molo fin fuorila strada. Capisco le esigenze, ma sono anniche non si lavora sulle sgrottature. Sonoanni che si consente ai traghetti di stare,eliche accese e portelloni a terra la notte, acreare le sgrottature. Perché si continua apenalizzare solo l’accoglienza? Perché nonviene fatto un intervento decente? Quel cheha fatto più rabbia è vedere anziani claudi-canti che, sfiniti, si appoggiavano al bastone

o alle bitte per recuperare fiato e correre intutta fretta per raggiungere il bus, che nelfrattempo era sosta vietata…. Gente giuntaentusiasta per rilassarsi ed accolta da unamacchina infernale! Vergognamoci tutti! Ab-biamo chiesto agli operatori e ci dicono chead Ischia Porto il problema è grosso modolo stesso con l’aggravante che vigili arrogantie strilloni non hanno pietà e si mostranoscontrosi ed aggressivi… a Casamicciola al-meno i vigili sono gentili. Dovremmo ac-cogliere i nostri turisti col tappetto rosso edinvece diciamo che “c’è ne fotte di loro”…èridicolo! La chiusura della banchina si è resanecessaria a seguito delle ripetute riunionied i sopraluoghi tenutesi di concerto conl’Autorità Portuale, la Regione e l’Ente Localeal fine di emanare un opportuno provvedi-mento di carattere prettamente pre-cauzionale e temporaneo che interdica glispazi sommersi potenzialmente a rischioavendo la necessità di salvaguardare la pub-blica e la privata incolumità. Ma quando?Sono passati quattro anni e continuiamo afare figurelle da quel fatidico 2007. In-somma, un porto che non regge e che vaavanti “alla napoletana” con i soliti dubbi ele solite carenze che ledono gravemente lanostra immagine turistica. Noi isolanipotremmo pure arrangiarci, ma chi sostienela nostra economia non ammette questiservizi da terzo mondo quando il costo è adieci stelle!

“Ma se, perora, non c’è

chiarezza suinomi colpitidalla Corte deiConti, sembrachiaro il nome diquel politico cheè riuscito ascansare unademolizione.

Sangue e arena a piazzetta Parodi

Il traghetto? Fattela a piedi!

La proprietaria di uno dei punticommerciali del posto ed unaautomobilista maleducata che

dovrebbe riprendere la patente, sele sono date di santa ragione e sele sono dette di tutti i colori, reci-tando poi la collana delle parolac-cia, iniziando dalla A passando per

la P e terminando con la Z. L’automobilista che non conosce ilsenso del termine Area Pedonale siè messa con il muso dell’auto sindentro il negozio. La negozianteuscita per chiedere di cambiarmodo ha avuto il tutta risposta tuttala merce buttata all’aria con calci e

spinte da parte della guidatrice, daqui la reazione con schiaffi, tirate dicapelli e graffi. alla fine solo l’0in-tervento di altri commercianti hasedato la rissa. ma quando si deci-derà lo strapagato comandante deiVigili a far rispettare i segnali…quelli seri!

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Vicente Schiano “accolto” daGiovanni Paolo II sul PiazzaleAragonee Vicente Schiano “ac-colto” da Giovanni Paolo II sulPiazzale Aragonee. da Gio-vanni Paolo II sul PiazzaleAragonee Vicente Schiano “ac-colto” .Vicente Schiano “ac-colto” da Giovanni Paolo II sulPiazzale Aragonee VicenteSchiano “accolto” da GiovanniPaolo II sul Piazzale Aragonee.da Giovanni Paolo II sul Piaz-zale Aragonee Vicente Schiano“accolto”

Carusino ok!

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