Il Video editing per professionisti

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un pdf dedicato a chi vuole assimilare le indicazioni base per il videoediting

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Il settore del montaggio video professionale è popolatoda un numero molto ristretto di prodotti che sostanzial-mente possono essere suddivisi in due gruppi.Il primo comprende soluzioni proprietarie verticali edal costo molto elevato, formate dall’unione di pro-grammi molto specializzati con sofisticate apparecchia-ture hardware. Il secondo invece comprende le solu-zioni basate esclusivamente sul software, nettamentemeno costose e alla portata non solo dei professionistima anche degli appassionati evoluti.Per questa rassegna comparativa abbiamo preso in con-siderazione i prodotti leader di questa seconda catego-ria, mettendo a confronto il nuovo Premiere Pro di Ado-be, Pinnacle Edition 5, MediaStudio Pro 7 di Ulead e in-fine Vegas 4.0, sviluppato in origine da Sonic Foundry eceduto di recente a Sony.Tutti e quattro i programmi si sono rivelati ottimi prodotti.Come era logico aspettarsi, nelle prove ognuno di essi hadimostrato di possedere sia punti di forza sia debolezze.

I software di ultimagenerazione vantano una perfetta integrazione con le periferiche videodigitali, possiedono sofisticatistrumenti di elaborazione dei filmati e sono in grado di generare clip multimedialidi ogni tipo, con unaparticolare predilezione per i formati Dv e Dvd

Di Nicola Martello

Il video editing per i professionisti

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La scelta di PC Professionale

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VIDEO EDITING

Nelle pagine che seguono troveretela descrizione dettagliata delle lorocaratteristiche, affinché possiate sta-bilire quale sia il più adatto alle vo-stre esigenze. A corredo dei test tro-verete anche un’ampia rassegna ditrucchi e suggermenti che vi aiute-ranno a creare montaggi perfetti, aprescidere dal software adottato.

Adobe > Adobe Premiere Pro

Con questa release Adobe ha rinno-vato in maniera radicale Premiere,intervenendo a fondo non solo sul-l’interfaccia ma anche sui motori di

rendering e di gestione dei filmati. Ineffetti, i cambiamenti sono tali dagiustificare pienamente l’aggiuntadella sigla Pro e l’abbandono dellavecchia numerazione progressiva. A ben guardare, però, molte delle no-vità di questa edizione si limitanocolmare le lacune di Premiere (unprodotto aggiornato con frequenzarelativamente bassa) nei confrontidei principali concorrenti.La versione che abbiamo provato è ininglese ma a breve il prodotto saràdisponibile – anche questa è una no-vità – in italiano. Segnaliamo chePremiere Pro funziona solo con Win-

dows XP e che non è più prevista unaversione per la piattaforma Macinto-sh. In compenso, Premiere è ora piùintegrato con After Effects, con Pho-toshop e con Encore DVD. Per esem-pio, l’importazione di file Psd appiat-tisce i livelli o li distribuisce sulletracce della Timeline, mentre i pun-tatori nella Timeline rimangono rico-noscibili come capitoli in Encore, an-che con l’esportazione Mpeg.L’area di lavoro esibisce una graficarinnovata e molto elegante, che peròmantiene inalterato il flusso di lavo-ro. La finestra Project ora supportadirettamente la funzione Storyboarde offre informazioni più complete suifile importati. I comandi sono piùfunzionali, ad esempio il selettoreche finalmente consente di eviden-ziare sia singoli clip sia interi gruppidi oggetti. La finestra Monitor di an-teprima ora mostra non solo le imma-gini statiche ma anche le forme d’on-da dei suoni, i titoli, il vettorscopio e ilivelli YCbCr o Rgb del video. Sonodisponibili più anteprime, ciascunarichiamabile con una linguetta.La cattura delle riprese dalla perife-rica video avviene in una finestradedicata, dove sono raccolti i pul-santi di comando del nastro digitalee la consueta anteprima. Il pro-gramma riconosce le scene registra-te sul nastro Dv basandosi sul TimeCode e adopera un nuovo codec Dv,

> Adobe Premiere Pro

Premiere Pro è emerso vincitore da questa tornata di prove soprattutto graziealle importanti migliorie di questa versione, che riguardano principalmente

l’interfaccia e la velocità di calcolo delle anteprime. Abbiamo poi apprezzato sia i filtriper la correzione dei colori sia la ricchezza di opzioni disponibili per ogni effetto spe-ciale. La sezione titoli è un altro punto di forza di Premiere Pro, grazie alle numerosevarianti grafiche ottenibili con estrema facilità. Non sono da meno le funzioni preposteal trattamento della colonna sonora, tra le quali citiamo il trattamento dei flussi audio5.1. Purtroppo il programma è ancora carente sul fronte delle transizioni, sostanzial-mente limitate alle tendine 2D.Abbiamo deciso di assegnare una menzione d’onore a Pinnacle Edition 5, che possiedeun set di transizioni veramente notevole, sia per qualità sia per varietà. A nostro giudi-zio questo applicativo non può aspirare al titolo di Vip principalmente a causa dell’in-terfaccia, decisamente astrusa e piuttosto difficile da padroneggiare. Anche Sony Ve-gas 4.0 si è comportato molto bene, soprattutto per quanto riguarda la sezione audio,campo in cui Sonic Foundry ha pochi rivali. Ulead MediaStudio Pro 7, infine, è unbuon programma ma i suoi concorrenti ormai sono più evoluti sia nell’interfaccia siaper quanto riguarda le funzioni avanzate per il video e per l’audio.

L’area di lavoro diAdobe Premiere Pro èstata totalmente rivistama mantiene sempre latradizionaleorganizzazione dellefinestre flottanti. In altoa sinistra notiamo lalibreria multimediale,che ora funziona anchecome Storyboard.

Tra le novità diPremiere Protroviamo i grafici conle forme d’onda delflusso video, chepermettono diesaminare l’intensitàdella luminosità edella crominanza perverificare che noneccedano i limiticonsentiti daglistandard ditrasmissionetelevisiva.

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che Adobe ha sviluppato per salva-re su disco questi clip mantenendolo spazio colore Yuv, il medesimoimpiegato nella compressione Dv. Inpiù, Premiere Pro gestisce in manie-ra nativa tali flussi Yuv, sia per man-tenere inalterate le tinte (non c’è al-cun passaggio in Rgb) sia per ridur-re al minimo i tempi di rendering.Il montaggio degli spezzoni audio evideo avviene all’interno di una Ti-meline multitraccia, coadiuvata dal-lo Storyboard, che risulta comodoper ordinare velocemente i clip al fi-ne di ottenere un assemblaggio dimassima. Rispetto all’edizione pre-cedente, la Timeline di PremierePro mostra un’importante novità:non esiste più la traccia dedicata al-le transizioni, che ora si sovrappon-gono ai clip proprio come in Pinna-cle Edition 5. Rimane invece inalte-rata la separazione tra i binari audioe video. Un’altra innovazione diquesta finestra è la possibilità dicreare più Timeline, anche nidifica-te, accessibili individualmente gra-zie alle solite linguette. Diventa quindi più facile sia gestirei progetti complessi sia sperimenta-re versioni diverse dello stesso pro-getto. In più, la nidificazione per-mette anche di applicare i filtri al-l’intero montaggio, che risiede inuna Timeline separata (un’operazio-ne prevista anche da Sony Vegas4.0).Naturalmente Premiere importai formati multimediali più diffusi,

come i video Avi, Avi Dv (Tipo 1 e2), Mov, Mpeg-1 e Mpeg-2 e l’audioWave, Aiff e Mp3. Sono inoltre di-sponibili gli strumenti per imposta-re l’inizio e la fine del clip e persuddividerlo in più spezzoni.Troviamo poi la funzione per ral-lentare i movimenti nella scenacon l’introduzione di nuovi frame,ripetendo quelli già esistenti oppu-re interpolandoli al fine di mante-nere fluide le inquadrature. L’alli-neamento dei clip audio e video èfacilitato dalla presenza dei punta-tori (marker), applicabili a livellodi singolo brano oppure diretta-mente nella Timeline. Grazie aipuntatori è molto agevole sincro-nizzare più scene oppure far coin-cidere un suono con un determina-to evento video.Già dalla versione precedente Pre-miere è capace di visualizzare intempo reale l’anteprima delle tran-sizioni e dei filtri, ma se nella vec-chia release questa funzione era li-mitata ai progetti Dv Pal e Ntsc, orala preview è attiva con qualsiasi ti-po di impostazione video. In ognicaso è necessario disporre di uncomputer potente, dato che Premie-re regola la qualità e la cadenza deifotogrammi d’anteprima in funzio-ne delle risorse disponibili.Come abbiamo già accennato,l’applicazione delle transizioni èpermessa in qualsiasi traccia video

e le tendine ora funzionano non so-lo con i filmati ma anche con i titolie con le immagini statiche. Da no-tare che facendo doppio clic sul ri-quadro della transizione nella Ti-meline, nella finestra Effect Con-trols appaiono le opzioni e le ante-prime della tendina, con la vecchiarappresentazione grafica su tre bi-nari: i due video e la transizione.Purtroppo, anche in questa releasele varianti delle tendine sono assainumerose ma non consentono ef-fetti grafici particolarmente fanta-siosi. Molto deludenti sono gli ef-fetti 3D: per esempio il voltapagi-na, usato spesso nei filmati amato-riali, è molto rozzo e decisamentelontano dalla qualità – ad esempio– di quello fornito con Edition 5.La sezione dei filtri di PremierePro vanta un nuovo Color Correc-tor che lavora con tre ruote coloreper la regolazione separata di om-bre, mezze luci e alte luci. Trovia-mo poi diversi effetti speciali, deri-vati direttamente da After Effects.Tra questi citiamo Channel Blur,che sfoca individualmente i canalialfa, rosso, verde e blu, Blend, perfondere le immagini di due cliptramite dissolvenze o elaborazionicromatiche, e Twirl, un filtro capa-ce di distorcere con un vortice iclip video, facendo ruotare i pixeldella scena intorno a un centro chel’utente stabilisce.

Pro

Contro> Transizioni 3D quasi assenti> Modulo di compressione AC-3 da acquistare a parte

> Anteprima in tempo reale con ogni tipo di progetto> Timeline multiple nidificabili> Generazione flussi audio 5.1

Adobe Premiere ProEuro 898,80 Iva inclusa

L’aggiornamento costa Euro 300,00 Iva inclusa.

Produttore: Adobe Systems Italia, Centro Direzionale Colleoni, vialeColleoni 5, Palazzo Taurus A3, 20041 Agrate Brianza (Mi); tel. 039-65.501, fax 039-655.050; pagina Web www.adobe.it.

La Timeline di PremierePro non mostra più latraccia dedicata alletransizioni. Le tendineora sono posizionabiliin qualsiasi binariovideo e facendo doppioclic su di esse appare lafinestra con il dettagliodelle regolazioni.

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Infine, l’effetto Lightning visualizzascariche elettriche e fulmini anima-ti, che vibrano tra due punti nel clip;in questo caso i parametri sono ve-ramente numerosi e consentono diottenere ramificazioni elettriche didiversi colori e forme. La maggior parte delle regolazionidei filtri sono impostabili con i foto-grammi chiave, per ottenere varia-zioni e cambiamenti graduali con iltrascorrere del tempo.Anche gli strumenti dedicati alle so-vrapposizioni video hanno benefi-ciato di un profondo rinnovamento.Il motore grafico che si occupa diquesta funzione è lo stesso di AfterEffects e finalmente non è più ne-cessario lavorare nel minuscolo ri-quadro impiegato nella release 6.5,dato che ogni regolazione avvienedirettamente nell’anteprima princi-pale (ridimensionabile a piacere).Le sovrapposizioni ottenibili sonoora più accurate, grazie anche ainumerosi controlli disponibili, alsupporto dei movimenti con accele-razione variabile e al calcolo dellaposizione del video con una preci-sione inferiore al pixel. Purtroppocontinuano a mancare le opzioniper introdurre una rotazione 3D.La sovrapposizione di sequenze vi-deo semitrasparenti su un altrospezzone è facilmente realizzabilegrazie ai numerosi tipi di chromakey e di luma key offerti dal pro-gramma. Premiere Pro permettepoi di regolare con precisione l’a-

spetto dei bordi delle zone opache,al fine di eliminare gli aloni colora-ti che debordano dallo sfondo resotrasparente.Per quanto riguarda il modulo dedi-cato ai titoli, Premiere impiega la ti-tolatrice Title Designer che possiedeuna serie estremamente ricca di pa-rametri per determinare la disposi-zione, la forma e la tinta delle lette-re animate. Troviamo poi oltre 90font dedicati e numerosi stili e mo-delli grafici già pronti. Nel caso sianecessario creare figure geometri-che, il software offre lo strumentoPenna, mentre per disporre le scrit-te lungo un percorso arbitrario nonbisogna far altro che attivare la fun-zione apposita. Segnaliamo che il software è capa-ce di generare ombre, aloni, bordi ecampiture; per queste ultime sonodisponibili le sfumature lineari, ra-diali e a quattro colori. Inoltre sonoinclusi gli strumenti per applicareuna texture e per regolare l’aspettodi uno smusso 3D.Premiere Pro è capace di gestiresia in ingresso sia in uscita flussisonori con 24 bit di quantizzazionee con una frequenza di campiona-mento di 96 kHz. In aggiunta, inol-tre supporta la creazione di traccesurround, per preparare colonne informato 5.1 con software di terzeparti. Adesso la modifica dell’audioavviene con una precisione inferio-re al fotogramma e giunge fino alsingolo campione audio, per creare

tagli e per correggere piccoli difet-ti. Gli effetti acustici sono applica-bili all’intera traccia sonora, inoltreil software è compatibile con la tec-nologia Asio per garantire tempi dilatenza molto ridotti con le perife-riche multitraccia. Nella dotazionestandard di Premiere sono compre-si 17 filtri Vst, come il riverberoambientale, l’equalizzatore, il De-Noiser e il compressore multiban-da (che consente, ad esempio, diisolare le voci registrate in un am-biente rumoroso). Il programma èanche capace di catturare un com-mento dal vivo, mentre è in esecu-zione il montaggio contenuto nellaTimeline.La regolazione del volume e del bi-lanciamento della colonna sonoraavviene direttamente nella Timeli-ne, grazie a due linee i cui nodi so-no posizionabili tramite il mouse.Da notare che le regolazioni effet-tuate in tempo reale con la paletteAudio Mixer generano direttamen-te i nodi nella Timeline. In AudioMixer troviamo per ciascuna tracciaun pannello di comando, in cui sonovisibili la barra luminosa del volu-me (Vu meter), il relativo valore nu-merico e i pulsanti per abilitare lariproduzione o l’esclusione del rela-tivo canale.In fase di esportazione si possonocreare filmati da riversare su dischiottici, poiché Premiere è dotato delcompressore Mpeg-1 e Mpeg-2 svi-luppato da MainConcept.

Anche il pannello Audio Mixer di Premiere Pro è stato rinnovato eora mostra non solo i cursori del volume e del bilanciamento maanche il dettaglio dei filtri applicati a ogni traccia. Il softwareAdobe ora gestisce anche i flussi sonori 5.1.

Il pannello Effects Controls di Premiere Pro raccoglie tuttii parametri dei filtri applicati. In figura vediamo le opzionirelative alla sovrapposizione e al movimento relativo deidue clip. Tutte le variazioni apportate sonoimmediatamente visibili nell’anteprima principale.

Il nuovo filtro Color Corrector modifica il video selezionatotramite le ruote colore visibili in figura, che consentono diregolare le ombre, le mezze luci e le alte luci. Il softwaredivide a metà l’anteprima, per consentire un veloceconfronto tra il clip modificato e quello originale.

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Il plug-in di MainConcept permetteanche di impiegare i video Mpeg al-l’interno della Timeline. Le opzionidisponibili nel pannello di esporta-zione sono molto numerose e con-sentono la regolazione di tutti i para-metri dell’encoder. Per gli utenti meno esperti sonocomunque forniti diversi presetspecifici per i clic destinati a dischiVideoCD, Svcd o Dvd. Nel casodei Dvd il programma di Adobegiunge fino alla masterizzazionema non crea i menu interattivi, unapossibilità che invece è offerta daEdition 5.Infine, citiamo il supporto del for-mato Aaf (Advanced AuthoringFormat), uno standard a livellomondiale per lo scambio dei pro-getti tra diversi software, anche supiù piattaforme; in effetti, i file Aafsono l’equivalente digitale dellavecchia lista Edl registrata su na-stro magnetico.Nelle nostre prove abbiamo ap-prezzato parecchio le novità dell’e-dizione Pro. In particolare ci sonoparsi molto azzeccati i cambiamen-ti apportati all’interfaccia e alla Ti-meline. Notevoli sono anche le fun-zioni di correzione del colore e disovrapposizione del video in movi-

mento. Purtroppo le transizioni nonhanno tratto alcun beneficio dal-l’aggiornamento e rimangono sem-pre troppo spartane.

Pinnacle > Edition 5

Edition è il software di video editingpiù avanzato proposto dalla divisio-ne business & consumer di Pinna-cle. In questa release il prodotto of-fre sia un motore di rendering intempo reale per gli effetti specialisia una sezione per l’authoring Dvd,integrata nell’applicativo.Il software è in italiano, mentre ladocumentazione è in inglese. Nellascatola è però incluso un couponper ordinare una copia gratuita delmanuale tradotto. A corredo delprogramma troviamo un cavo Fire-Wire con le spine dorate a sei e aquattro poli e una piccola schedaPci Ieee 1394, basata sul chip mar-cato Agere FW323-05 e dotata didue porte esterne e di una interna

(tutte a sei poli). Il programma è co-munque compatibile con i dispositi-vi di acquisizione video Ohci (OpenHost Computer Interface).Al primo avvio di Edition 5 ci si ac-corge subito che il software modifi-ca radicalmente l’intera interfacciadi Windows, cambiandone lo stilegrafico e adottando una livrea concornici e con finestre in varie grada-zioni di grigio. La scelta di questetonalità neutre e decisamente scureserve, a detta di Pinnacle, per ridur-re l’affaticamento visivo. Secondonoi, però, questo stile grafico rischiadi mettere a disagio coloro che giàhanno un po’ di esperienza con gliapplicativi grafici di Windows.L’area principale non prevede leclassiche finestre flottanti: i diversipannelli sono posti uno di fianco al-l’altro e risultano ampiamente per-sonalizzabili. Il software non impie-ga menu tradizionali ma adopera inprevalenza tutta una serie di pul-santi, distinti da simboli grafici che

raramente sono di imme-diata comprensione.La sezione per la catturadel video, i pannelli delleimpostazioni e le altrefunzioni accessorie sonoaccessibili grazie al menua scomparsa posto in bas-so a sinistra, che imita ilPro

Contro> Interfaccia poco intuitiva> Pulsanti e icone non sempre chiaramente identificabili> Scomoda la regolazione delle transizioni nella Timeline

> Ottima qualità degli effetti speciali> Anteprima in tempo reale degli effetti> Sezione di authoring Dvd integrata nel programma

Pinnacle Edition 5Euro 799,20 Iva inclusa

La versione Edition 5 Pro, con scheda di accelerazione video, costaEuro 999,00 Iva inclusa.

Produttore: Pinnacle Systems, Usa; pagina Web www.pinna-clesys.com.

Distributori: BDS, Roma; pagina Web www.bds.it; CDC, For-nacette (Pi); pagina Web www.cdcpoint.it; OpenGate, Malna-te (Va); pagina Web www.opengatespa.com; Domina DigitalMedia, Zola Predosa (Bo); pagina Web www.dominadm.com;Raphael Informatika, Roma; pagina Web www.raphael.it.

L’area di lavoro diEdition 5 impieganumerosi pulsanti eicone, disposti su unosfondo di colore grigioscuro. La Timeline èposta in basso, con asinistra la libreriamultimediale. Nellametà superiore delloschermo vediamo ledue anteprime.

La regolazione degli effetti 2D avviene inun editor dedicato, che mostra sullasinistra una serie di pannelli, ciascunocontenente una regolazione particolare:posizione, bordo, ombra riportata e cosìvia. Alcune modifiche sono impostabilidirettamente nell’anteprima.

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menu principale di Windows; danotare, inoltre, che sono disponibi-li diversi layout dell’area principa-le di lavoro, utili a seconda dellafase di preparazione del progetto.Edition è poi capace di mostrarel’anteprima video a piena risolu-zione o ingrandita a pieno scher-mo, fino a una dimensione di 1.600x 1.200 punti.La modalità di editing principaleimpiega due anteprime video postein alto, una per il clip selezionato el’altra per il montaggio già eseguito.In basso a sinistra appaiono glielenchi dei clip e degli effetti: quitroviamo diverse cartelle con i vi-deo, i suoni, i filtri e le transizionicaricate nel programma. Il resto del-lo schermo è dedicato alla Timeline,che supporta un numero illimitatodi tracce, contenenti indifferente-mente audio, video oppure grafica.

Al di sopra dei binari multimediali èposta una barra che mostra per ogniclip un tratto colorato: le tinte verdeo grigio significano che il play backè in tempo reale, il colore giallo se-gnala che la visualizzazione sarà ascatti, con alcune perdite di foto-grammi, mentre il rosso evidenzia leparti che necessitano di rendering.Per visualizzare gli effetti in temporeale è importante disporre di uncomputer veloce, fornito non solo diun potente processore centrale maanche di un chip per l’elaborazionegrafica (peraltro presente in tutte lemoderne schede video). Il driversoftware di Edition si interfaccia conentrampi i processori per mostrarein tempo reale i numerosi effetti 2De 3D, le correzioni cromatiche e lesovrapposizioni con il chroma key.Da notare che per ottenere questeprestazioni è necessario disporre diun adattatore video con almeno 64MByte di Ram e con una Gpu chesia elencata nella tabella di compa-tibilità pubblicata sul sito di Pinna-cle. Quando il montaggio è moltocomplesso è necessario ricorrere alrendering, che Edition effettuasfruttando la tecnologia Back-ground Processing (che permette dicontinuare a lavorare sulle altreparti del progetto senza dover at-tendere il termine dei calcoli dei fo-togrammi modificati).Per ogni funzione principale, comel’acquisizione o l’applicazione ditransizioni ed effetti, è disponibileun’interfaccia dedicata. In particola-re, per l’importazione troviamo la

consueta anteprima e i classici pul-santi di comando dei movimenti delnastro digitale, attivabili diretta-mente da computer. In fase di cattu-ra è poi disponibile la funzione persuddividere il filmato in scene, inbase al Time Code o in corrispon-denza dei bruschi cambi di inqua-dratura. Il software di Pinnacle è ca-pace di importare il video sia in mo-dalità batch sia con la telecamera infunzione di ripresa dal vivo. Un pri-mo montaggio di massima è invecepossibile direttamente sul desktopdi Windows, su cui vanno posizio-nate le miniature dei clip in ordinesequenziale, da sinistra verso de-stra; in seguito si istruisce il pro-gramma affinché carichi questogruppo di clip nella Timeline, man-tenendone la disposizione.Gli algoritmi incaricati dell’elabora-zione dei filmati eseguono i rende-ring con una precisione inferiore alpixel, effettuano correzioni cromati-che Rgb e Yuv di livello professio-nale e rallentano i clip interpolandoi fotogrammi tramite l’impiego deisemiquadri, per produrre animazio-ni più fluide.Il montaggio avviene in maniera in-tuitiva: basta trascinare le anima-zioni e i suoni all’interno dei binaridella Timeline, accostando o so-vrapponendo i brani multimediali.Da notare che in caso di montaggicomplessi Edition offre la possibilitàdi definire una nidificazione – inmaniera non dissimile da AdobePremiere Pro – grazie alla creazionedi blocchi chiamati Containers, che

L’effetto voltapagina,visualizzabile in temporeale, è regolabile in ognidettaglio grazie allenumerose opzioni elencatealla sinistra dell’anteprima.Per ottenere movimenticomplessi è possibilepersonalizzare latrasformazione e creareuna serie di fotogrammichiave.

L’editor audio mostrauna serie di cursorilineari verticali, con iquali si determina ilvolume sonoro diciascuna traccia. Il livelloaudio è impostabileanche in tempo reale,mentre scorrono i videoinseriti nella Timeline.

La preparazionedella struttura checostituisce un Dvdinizia con la sceltadel menu iniziale:Edition 5 offre unaserie di preset,tutti ampiamentemodificabili. NellaTimeline vediamole bandierine chesegnalano l’iniziodei capitoli,assegnabili amano o inautomatico.

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includono i clip con i relativi effetti.Il programma supporta fino a unmassimo di 10 nidificazioni all’inter-no del progetto. Le transizioni ap-paiono nella Timeline come rettan-goli situati sopra due clip adiacentie parzialmente sovrapposti, la stessarappresentazione grafica adottata inSony Vegas 4.0 e in Premiere Pro.Questi effetti, al pari dei filtri, sonosuddivisi in tre gruppi principali:troviamo le tendine visualizzabili intempo reale, quelle che richiedono ilrendering e infine i plug-in. Le tran-sizioni disponibili sono parecchiedecine, il cui numero aumenta anco-ra di più se consideriamo gli effettiaggiuntivi Hollywood FX. Le tendi-ne sono di tipo sia 2D sia 3D e pro-ducono passaggi di ottima qualità;con un doppio clic sopra il riquadrodella transizione si apre un’area nel-l’interfaccia dove si trovano parec-chi parametri, necessari per stabilirel’andamento dell’effetto nel tempo.Più in dettaglio, quest’area contie-ne numerosi pannelli che mostranoi cursori per stabilire la posizione,la rotazione, la dimensione, il rita-glio e altro ancora; in più, l’utenteè libero di impostare l’aspetto delvideo agendo direttamente nell’an-teprima laterale. Segnaliamo che il software consen-te di stabilire l’accelerazione delritmo con cui avvengono i cambia-menti tra un fotogramma chiave el’altro, al fine di produrre trasfor-mazioni molto elaborate.Per quanto riguarda i filtri, notiamoinnanzitutto che sono regolabili condue editor separati, uno per gli ef-fetti 2D e l’altro per le trasformazio-ni 3D. Nel caso degli effetti a tre di-mensioni, oltre ai consueti parame-tri troviamo anche le opzioni per sta-bilire la rotazione su tre assi, la posi-zione della telecamera e la distorsio-ne in due dimensioni. In Edition nonpoteva mancare il croma key, ovve-ro la sovrapposizione di un videosull’altro, con il primo reso semitra-sparente per far sparire lo sfondo dicolore uniforme. Il software disponedi strumenti per il ritaglio di zonedell’immagine, per selezionare il co-

lore e per stabilire la tolleranza cro-matica. Non manca nemmeno unfiltro per ridurre gli aloni coloratiche solitamente circondano il sog-getto in primo piano. La sezione ti-toli è affidata al modulo TitleDekoRT, che possiede un’interfaccia to-talmente autonoma e consente discegliere l’aspetto grafico preferitocon un dettaglio notevole. L’area dilavoro offre un’ampia sezione cherappresenta la scena video, in cuiva immesso il testo. Sono disponibi-li 320 stili grafici già pronti, che con-feriscono alle lettere effetti coloratidi vario tipo, capaci di soddisfareogni esigenza. E’ facile personaliz-zare gli stili predefiniti variandonele tinte e le impostazioni relative aibordi, agli aloni e alle ombre da ap-plicare alle lettere. Altre regolazioniconsentono di fare in modo che il te-sto scorra orizzontalmente o verti-calmente oppure rimanga immobi-le. Per quanto riguarda l’audio, Edi-tion dispone di una palette apposi-

ta, in cui sono raccolti numerosi cur-sori lineari, uno per ogni traccia at-tiva nella Timeline. La taratura delvolume avviene anche in temporeale, mentre è in atto l’esecuzionedel montaggio video. In aggiunta èdisponibile un equalizzatore a trebande, da assegnare come fosse unfiltro ai brani da correggere.Il programma di Pinnacle possiedeuna sezione dedicata all’authoringDvd, in cui troviamo una serie distrumenti che consentono di inseri-re nella Timeline i menu interattivie i puntatori dei capitoli. L’utente èlibero di definire in dettaglio l’a-spetto grafico dei tasti e dello sfon-do che compongono ciascun menu,sia impiegando uno dei preset giàpronti sia partendo da zero. Oinna-cel Edition 5 è in grado i produrrenon solo Dvd ma anche Svcd e Vi-deoCD, tutti masterizzabili diretta-mente dall’interno del programma.Più in dettaglio, è sufficiente trasci-nare nella Timeline uno dei menu

La modificadettagliata deimenu del Dvdavviene nellafinestra visibile infigura. Qui sispostano ipulsanti, sipersonalizzanole scritte e sistabilisce lo stilegrafico dei diversioggetti. Edition 5è capace digenerare menucon lo sfondo econ le miniaturedei tasti animati.

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già pronti e il programma fa appari-re una nuova traccia, posta supe-riormente a tutte le altre, dove giac-ciono il menu stesso e i puntatoridei capitoli. Facendo doppio clicsull’icona del menu, si apre imme-diatamente il relativo editor, utilesia per impostare i collegamenti tra ipulsanti e i capitoli nella Timelinesia per regolare lo stile grafico dellosfondo e dei tasti. Da notare cheEdition permette di generare menue pulsanti animati e inoltre supportala creazione di un first play, corri-spondente al tratto di filmato che sitrova a sinistra del primo menu nel-la Timeline.Ancora, gli utenti alle prime armihanno a disposizione un wizard perla costruzione del Dvd mentre icreativi con più esperienza possonodefinire ogni dettaglio della graficadei menu come l’evidenziazione deitasti selezionati e attivati, il loro alli-neamento e così via.In fase di esportazione, Edition è ca-pace di creare un’immagine delDvd oppure di masterizzarne diret-tamente una copia. Il programma èin grado di produrre Svcd e Vi-deoCD, file Mpeg-1, Mpeg-2, Avi,Mov e Wmv.Nelle nostre prove Edition ha con-fermato la bontà dei suoi effetti edelle sue funzioni per l’elaborazionedei filmati; inoltre la sezione diauthoring Dvd è effettivamente benintegrata all’interno del program-ma. Notiamo però che l’anteprimain tempo reale richiede un compu-

ter e una scheda video molto veloci.Probabilmente la difficoltà piùgrossa che si incontra con Editionè imparare a rintracciare veloce-mente le numerose funzioni, ac-cessibili tramite pulsanti e iconeche impiegano simboli troppospesso poco comprensibili. Mentrecon gli altri programmi sono statisufficienti pochi minuti per trovar-ci a nostro agio, nel caso di Editionabbiamo dovuto spendere parec-chie per raggiungere una buonadimestichezza con il software.Questo fatto non depone a favoredell ’applicativo di Pinnacle esmorza parecchio l’entusiasmo ini-ziale dovuto alle ottime funzioni dielaborazione video.

Sony > Vegas 4.0

Vegas è un prodotto sviluppato inorigine da Sonic Foundry, che direcente ha ceduto a Sony la suadivisione software. Questo pro-

gramma è pensato sia per gli appas-sionati evoluti sia per i professioni-sti ed è disponibile unicamente ininglese.L’interfaccia è suddivisa in quattrozone ridimensionabili liberamente.Nella metà superiore è posta la Ti-meline, con sulla sinistra le regola-zioni globali di ciascuna traccia; inbasso vediamo la finestra Explorer,in tutto simile all’Esplora Risorsedi Windows, in cui si possono cera-re librerie separate per ordinare iclip. Sulla destra di Explorer tro-viamo il riquadro dell’anteprima egli indicatori a barre dei due cana-li audio.Da notare che la zona con Exploreroffre, in alternativa, le palette de-dicate al ritaglio dei clip e alla vi-sualizzazione delle miniature delletransizioni, dei filtri e delle scrittecampione. L’anteprima è divisibile in dueparti tramite una linea di separa-zione, per osservare le differenze

Pro

Contro> Manca la rotazione 3D dei video> Titolatrice limitata> Modulo audio AC-3 5.1 da acquistare a parte

> Interfaccia ordinata> Timeline versatile> Effetti video di buona qualità

Sony Vegas 4.0Euro 714,00 Iva inclusa

Produttore: Sony Pictures, Giappone; pagina Webmediasoftware.sonypictures.com.

Distributore: Midi Music, corso Enrico De Nicola 8, 10128 Torino; tel. 011-318.5602; fax 011-318.6959; pagina Web www.midimusic.it.

L’interfaccia di Sony Vegas 4.0 nonimpiega finestre flottanti ma èsuddivisa in tre zone principali. Inalto vediamo la Timeline mentre inbasso si trovano l’anteprima e lalibreria multimediale. Quest’ultima èsuddivisa in più pannelli, richiamabilicon le linguette sottostanti.

La finestra VideoScopes di Vegas4.0 raccoglie igrafici dei segnalivideo relativi allaluminosità e aidiversi coloriprincipali. La visualizzazioneè aggiornata intempo realementre è attival’esecuzione dellaTimeline, perconsentire diindividuareeventualiirregolaritàcromatiche.

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VIDEO EDITING

delle immagini prima e dopo l’ap-plicazione dei filtri; naturalmenteil tutto avviene in tempo reale ed èvisibile su monitor televisivo gra-zie all’uscita Ieee 1394.Una novità di Vegas 4.0 è la finestraVideo Scopes, in cui appaiono i gra-fici con le forme d’onda e gli isto-grammi dei flussi video. Come inAdobe Premiere Pro, il vettorscopioserve per calibrare le saturazioni deicolori rosso, magenta, blu, ciano,verde e giallo; le forme d’onda mo-strano la luminanza, mentre l’isto-gramma è utile per valutare i livellidei colori e del contrasto, al fine dievidenziare i valori fuori scala.L’ambiente di lavoro del program-ma di Sony è decisamente ordinato

e le operazioni di montaggio sonosempre intuitive; il software sup-porta poi l’impiego di script perautomatizzare le operazioni ripeti-tive e consente di copiare gli attri-buti da un brano a un altro. Inoltre,Vegas 4.0 possiede una funzioneautomatica per adattare i clip cari-cati alle caratteristiche del proget-to, come la risoluzione e la caden-za dei fotogrammi.Il software visualizza in tempo rea-le i clip montati nella Timeline, an-che quando si applicano gli effetti;naturalmente la fluidità della ri-produzione dipende dalla com-plessità dei filtri e dalla potenzadel computer. Da notare, inoltre,che la funzione di ritaglio Trimmerè in grado di eliminare non solo gliestremi del cl ip, ma anche unqualsiasi tratto centrale, una carat-teristica assente negli che gli ap-plicativi della concorrenza.Nella Timeline sono disponibilidue linee che attraversano oriz-zontalmente i brani video: la primastabilisce la velocità di riproduzio-ne, da –100% a +300%, la secondaregola l’opacità. Entrambe suppor-tano l’inserimento di nodi, percambiare gradualmente la caden-za dei fotogrammi e la trasparenzain punti diversi. Anche per i braniaudio sono previste due rette simi-li, che agiscono sul volume e sulbilanciamento dell’intero spezzonesonoro. Il software consente poi diinserire diversi puntatori magneti-ci nella Timeline e un unico

marker per ogni clip, utile per lasincronizzazione dell’audio con ilvideo.Un’altra caratteristica originale diVegas è la regolazione delle dissol-venze iniziali e finali, che avvienequando si trascinano le maniglieposte alle estremità dei clip. Ilsoftware consente la scelta del tipodi dissolvenza, che si attiva automa-ticamente quando si sposta un bra-no in modo che si sovrapponga par-zialmente a un altro. In questo mo-do è posssibile ottenere un passag-gio graduale da un filmato all’altro,in maniera veloce e intuitiva.La finestra di cattura possiede tuttigli elementi necessari per importarei video nel computer: anteprima,pulsanti di comando del nastro digi-tale Dv e così via. Qui troviamo an-che gli strumenti per la cattura inmodalità batch, per il riconoscimen-to delle scene in base al Time Codee per l’esportazione su nastro i vi-deo finali.Per quanto riguarda l’inserimentodei clip nel progetto, Vegas è ingrado di importare filmati Avi,Mov e Mpeg ed è compatibile conl’adio Wave e Mp3. Il programmaconsente di raggruppare i clip au-dio e video; nel caso siano disponi-bili più riprese di una stessa scena,permette di riunirle insieme e diinserirle nella Timeline come unblocco unico: in seguito è possibilescegliere la ripresa preferita senzadoverla immettere di nuovo nelmontaggio.Gli effetti speciali hanno subito po-che modifiche rispetto all’edizioneprecedente. Nel campo delle transi-zioni notiamo che ora sono disponi-

Vegas 4.0 offre ora quattro tipi di transizioni 3D, ciascuno dei qualidisponibile in diverse varianti. Una volta applicato l’effetto nellaTimeline, accediamo alla finestra di regolazione dove troviamo icursori per regolare l’aspetto della tendina.

Il filtro Color Correctordi Vegas 4.0 mostra leruote colore delleombre, delle mezze lucie delle alte luci. Danotare che il software cipermette di impostare ifotogrammi chiave, percompensare eventualialterazioni cromaticheche variano nel tempo.

Il filtro per l’effettodi chroma keyerche consente diselezionare la tintada cancellare, diimpostarel’ampiezza diinterventocromatico e diregolare l’intensitàdella sfocatura deibordi.

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VIDEO EDITING

bili alcune tendine 3D che si aggiun-gono alle vecchie varianti bidimen-sionali. Nella libreria dedicata a que-ste trasformazioni troviamo, per cia-scun tipo di tendina, diverse preim-postazioni visualizzate tramite mi-niature animate. Questi effetti ap-paiono nella Timeline come riquadrisovrapposti ai clip oppure come ret-tangoli situati tra le due animazionicoinvolte. Naturalmente Vegas con-sente di determinare i key frame, perprodurre transizioni personalizzate.È importante notare che il program-ma di Sony, proprio come AdobePremiere Pro e Pinnacle Edition 5,permette di disporre le tendine inqualsiasi traccia video. Questa carat-teristica offre una grande libertà dicomposizione, ma va usata con crite-rio: è facile farsi prendere dall’entu-siasmo per poi ritrovarsi con progettidisordinati e difficili da gestire.I filtri video sono numerosi e inclu-dono una serie completa di trasfor-mazioni, utili per applicare interes-santi effetti artistici.

Il programma consente di applicarepiù filtri in cascata, per formare unasorta di catena di elaborazione.Ogni effetto è regolabile con i foto-grammi chiave e mostra il risultatodelle modifiche video direttamentenell’anteprima principale. Inoltre, ilsoftware permette di applicare i fil-tri al singolo brano, alla traccia del-la Timeline oppure all’intero pro-getto video. Tra i nuovi effetti citia-mo la simulazione della grana dellepellicole cinematografiche e la fun-zione che garantisce che i colori noneccedano i limiti stabiliti per le tra-smissioni televisive.Un’altra novità dell’edizione 4.0 è lacorrezione delle tinte su tre ruotecolore, esattamente come in Pre-miere Pro. Manca però uno stru-mento dedicato alla compensazionedelle dominanti cromatiche. Se nonaltro, il software offre uno uno stru-mento con cui cambiare le tinte diun video in modo che siano simili aquelle di un altro clip, al fine di ren-dere cromaticamente uniforme l’in-tero progetto. Naturalmente ognimodifica è visibile direttamente sul-l’uscita Ieee 1394.Un’altra miglioria riguarda l’appli-cazione di un effetto mosso (motionblur), utile per rendere più fluidi imovimenti degli oggetti creati conapplicativi grafici. Anche questo fil-tro è applicabile a livello di interoprogetto, supporta l’inserimento deifotogrammi chiave ed effettua l’in-

terpolazione dei frame intermedi,un’operazione compiuta anchequando si rallenta la velocità discorrimento del filmato.Una particolarità di Vegas 4.0 è ilcontrollo dell’intensità di applica-zione di un filtro tramite una bitmapin scala di grigi: l’utente è in gradodi modificare soltanto una partedella scena, corrispondente alle zo-ne più chiare della figura di riferi-mento. Animando la posizione del-l’immagine in scala di grigi si ottie-ne il corrispondente movimentodelle aree modificate.L’opacità dei filmati è regolabile tra-mite la consueta selezione di un co-lore oppure in base alla luminosità oal canale alfa. È anche possibileusare immagini statiche o clip videoa scalia di grigi per definire qualizone del clip debbano apparire tra-sparenti oppure opache.La preparazione dei movimenti delvideo attraverso la scena avvienenella finestra Track Motion, in cui sipuò spostare e ruotare il clip sia al-l’interno sia all’esterno dell’inqua-dratura, per mostrare l’intero foto-gramma o soltanto una sua parte.Sono disponibili le consuete opzioniper stabilire posizione e ingrandi-mento, ma per le rotazioni è per-messo agire soltanto lungo un asseperpendicolare allo schermo. Diconseguenza, per simulare una ro-tazione 3D è necessario ricorrere alaboriose deformazioni (una difi-coltà che abbiamo riscontrato ancehin Premiere Pro).La generazione dei testi in Vegas siavvale di una palette molto sempli-ce, anch’essa capace di supportareanimazioni con fotogrammi chiave.Le parole vanno scritte in una fine-strella dedicata, dove si impostanoanche colore e trasparenza. Ilsoftware è anche in grado di far ap-parire le lettere una dopo l’altra,grazie alle chiavi generate automa-ticamente durante la digitazione.Le altre opzioni grafiche controllanol’aspetto del bordo e dell’ombra ri-portata nonché la deformazione del-l’intera scritta, utile per creare illusio-ni prospettiche. È inclusa una palettecon un’area dove si possono trascina-re le parole in diverse posizioni del-l’inquadratura, per ottenere scritteche si muovono attraverso la scena.

Vegas 4.0 è capace digestire i flussi audio 5.1 eoffre una finestra in cuil’utente può disporre apiacere la sorgenteacustica virtuale: ilprogramma regola diconseguenza l’emissionesonora dai varialtoparlanti.

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Anatomia di un editor video

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VIDEO EDITING

Per ripristinare l’aspetto naturale delle tinte di un video, iprofessionisti ricorrono alla correzione cromatica su tre livelli,che permette di aggiustare separatamente le tonalità delleombre, delle mezze luci e delle alte luci.

La Timeline è il cuore di un software per ilmontaggio video. Qui vediamo una serie ditracce orizzontali, in cui inseriamo i clip i titoli, le transizioni e così via.Queste tracce si estendono lungo l’asse del tempo, che parte dall’istante iniziale asinistra e procede verso destra.

L’anteprima èfondamentale perosservare il risultato dellemodifiche apportate alprogetto video. Per lamassima visibilità, è beneche questa finestra siaridimensionabile a piacere.I programmi più completivisualizzano uno o dueriquadri concentrici, perdelimitare le zone disicurezza all’interno dellequali si trova l’areaeffettivamente visibile inuno schermo televisivo.

La finestra Storyboard è lo strumento ideale per compiere unmontaggio preliminare. Qui vanno allineati in ordine cronologico glispezzoni video, che appaiono sotto forma di miniature in genererappresentanti il fotogramma iniziale.

Per creare montaggi di prima qualità è necessario conoscere a fondo glistrumenti offerti dai programmi di editing per gestire l’audio e il video.

I clip audio appaiono nella Timeline alla stessa stregua dei videoe in genere mostrano la forma d’onda corrispondente al livello

sonoro. I programmi odierni consentono di introdurredissolvenze e filtri, che per esempio rimuovono i rumori,

introducono echi ed equalizzano le diverse frequenze.

Lo strumento dedicato alle sovrapposizioni permette dimostrare un filmato sopra un altro. Il clip in primo piano è ingenere più piccolo di quello sottostante ed è libero di muoversie ruotare nella scena. La sovrapposizione è usata spesso nelletrasmissioni televisive, per esempio nei telegiornali.

Tra gli effetti avanzati troviamo il chroma key, che rendetrasparente una porzione del clip, per esempio lo sfondo di coloreuniforme, consentendo di sovrapporre il soggetto su una scenaripresa separatamente. Questo effetto è usato normalmente nelletrasmissioni delle previsioni del tempo.

Le transizioni e i filtri sono talvoltarappresentati con miniature animateall’interno delle rispettive librerie. In questamaniera è immediata la comprensione deglieffetti grafici ottenibili con i vari effetti.

Le librerie multimedialiraccolgono non solo ibrani audio e video maanche le immaginistatiche, i titoli, letransizioni e i filtri. I programmi piùordinati consentono diorganizzare i file incartelle.

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VIDEO EDITING

I filtri audio di Vegas sono moltosofisticati e, come quelli di AdobePremiere Pro, sono capaci di lavo-rare con una profondità di quantiz-zazione di 24 bit e con una fre-quenza di campionamento che ar-riva fino a 96 kHz. Le tracce audio sono posizionabililiberamente nella Timeline, anchetra un binario video e l’altro. I filtrisono concatenabili in serie, esatta-mente come avviene con quelli peri filmati, ma a differenza di questiultimi non supportano l’impiegodei fotogrammi chiave. Segnaliamo che il programma è ingrado di esportare l’audio in for-mato Mp3, ma il plug-in di conver-sione si blocca una volta creato ilventesimo file ed è quindi neces-sario registrare il software per con-tinuare a usarlo. Vegas supporta sia la tecnologiaAsio di Steinberg sia i filtri DirectXe consente di monitorare gli effettiin tempo reale, durante la registra-zione. Da notare che questa relea-se possiede una palette dedicataalla gestione dei suoni surround: inquesto pannello troviamo una rap-presentazione grafica dell’ambien-te sonoro generato da un sistema5.1, in cui è possibile stabilire apiacere sia la posizione sia i movi-menti (grazie ai key frame) dellasorgente audio virtuale. Il programma elabora di conse-guenza i file sonori, distribuendolisui vari canali, e offre l’esportazio-ne delle tracce audio sia come filediscreti sia come un unico flusso

Dolby Digital AC-3, grazie al’ap-posito codificatore (che però deveessere acquistato a parte). Per l’esportazione si hanno a di-sposizione i consueti formati video,che comprendono sia i classici Avie Mov sia i più recenti Avi Dv,Mpeg-1 e Mpeg-2. Per quanto riguarda il formato Dvnotiamo che Vegas impiega unsoftware di compressione proprie-tario, mentre per i filmati Mpeg ilprogramma si appoggia alla tecno-logia Main Concept. A questi formati si aggiungono poiAsf di Microsoft e RealVideo diRealMedia, i due noti standard perla trasmissione di video in strea-ming su Internet. L’edizione 4.0 èanche compatibile con WindowsMedia Audio 9.

Nei nostri test Vegas 4.0 si è confer-mato un programma molto interes-sante, con un set completo di filtri edi transizioni. Tutti gli strumenti danoi provati hanno funzionato corret-tamente, ma la sezione titoli è deci-samente un po’ troppo spartana perun software che ha ambizioni pro-fessionali. L’interfaccia un po’ particolare ri-chiede un minimo di assuefazione,ma una volta acquisita la necessariadimestichezza è facile apprezzarel’intuitività dell’area di lavoro e ilnumero davvero ridotto di clic delmouse necessari per inserire letransizioni e i filtri.

Ulead > MediaStudio Pro 7

La versione più recente del pro-gramma di punta di Ulead per ilmontaggio video non contiene no-vità rivoluzionarie quanto piuttosto

una serie di migliorieche aggiornano il pro-gramma alle esigenzepiù recenti degli appas-sionati e dei professioni-sti. MediaStudio Promantiene quindi inalte-

Pro

Contro> Interfaccia datata> I filtri usano anteprime troppo piccole> Titolatrice limitata

> Suite in complesso molto versatile> Interfaccia ordinata> Il pacchetto include DVD MovieFactory 2 LE

Ulead MediaStudio Pro 7Euro 499,96 Iva inclusa

L’aggiornamento dalla versione precedente costa Euro 199,96.

Produttore: Ulead Systems, Taiwan; www.ulead.com. Distributori: Italsel, Bologna; pagina Web www.italsel.it.Rekeo, Modena; pagina Web www.rekeo.it.

Il modulo Video Editordi Ulead MediaStudioPro 7 è dedicato almontaggio deglispezzoni multimediali eimpiega un’interfacciamolto tradizionale,basata su finestreflottanti, ciascunadedicata a una funzioneparticolare: anteprima,libreria multimediale,Timeline e così via.

Le transizioni disponibili inMeidaStudio Pro 7 sono veramentenumerose e di tipo sia 2D sia 3D.Ciascuna tendina è rappresentatanella libreria tramite miniatureanimate, che ne rendonoimmediatamente comprensibilel’effetto grafico.

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VIDEO EDITING

rate sia l’interfaccia sia l’architet-tura costituita da più programmiseparati, ciascuno destinato a uncompito particolare. La suite inclu-de Video Capture per la catturadei fi lmati, Video Editor per ilmontaggio vero e proprio e VideoPaint per il ritocco dei singoli foto-grammi. Troviamo poi CG Infinity,per comporre animazioni con og-getti vettoriali in movimento, e Au-dio Editor, un semplice applicativoper il trattamento dei suoni. A que-sti tool si è aggiunto DVD Movie-Factory 2 LE, un pacchetto acqui-stabile anche separatamente, chefonrisce gli strumenti per l’autho-ring Dvd. MaediaStudio Pro 7 è di-sponibile unicamente in inglese.Il software Video Editor è il fulcro diMediaStudio Pro e impiega un’areadi lavoro con una grafica allineata aicanoni tipici degli applica-tivi di questo tipo; lo scher-mo contiene diverse fine-stre flottanti, che mostranole anteprime dei clip origi-nali e del video montato eche raccolgono le libreriedei brani e degli effetti. Danotare che le transizioni e ifiltri appaiono sotto formadi miniature animate, comeè tradizione con gli appli-cativi di Ulead.Una delle novità di questarelease sono i preset per lacreazione di VideoCD,Svcd e Dvd; troviamo an-che impostazioni già pron-te per generare file Real-

Media e Windows Media. Segnalia-mo che Video Editor lavora in ma-niera nativa con questi formati, pergarantire sia un’elevata qualità siatempi ridotti di calcolo delle ante-prime. In più, il software è ora capa-ce di trattare i filmati in formato16:9, allineandosi così a quanto of-frono già da tempo Adobe Premieree Pinnacle Edition.Nella palette Storyboard di Media-Studio si può stabilire rapidamen-te l’ordine preferito dei clip chepoi verranno caricati nella Timeli-ne. Quest’ultima finestra impiegale consuete barre per le animazio-ni e per l’audio, proprio come inPremiere Pro, ma conserva la trac-cia riservata alle transizioni. VideoEditor è l’unico software tra i quat-tro recensiti a imporre questo vin-colo, che effettivamente limita nonpoco la libertà creativa degli uten-ti più fantasiosi.Il programma è poi capace di mo-strare in tempo reale gli effetti ap-plicati nei progetti Dv; Ulead affer-ma che il software lavora in temporeale fino a un massimo di cinque li-velli sovrapposti che contengonoclip, filtri e transizioni. In realtà, perottenere un risultato simile è neces-sario disporre di un processore mol-to potente e anche in questo caso lafluidità dei filmati non è perfetta. Danotare che per aumentare la poten-

za di calcolo è possibile sfruttare lemacchine multiprocessore, magaricon Cpu Hyper-Threading. L’importazione dei filmati digitaliavviene all’interno di Video Captu-re, che offre i consueti pulsanti peril controllo del nastro magnetico Dve che risulta compatibile con i di-spositivi plug and play, sia analogicisia digitali. Il programma è capacedi riconoscere le scene nei clip Dvgrazie al Time Code e può anche ef-fettuare una rapida scansione dellacassetta video digitale al terminedella quale crea un elenco delle ri-prese in essa contenute. Grazie allavelocità di calcolo delle Cpu moder-ne, il programma di Ulead è in gra-do di effettuare la conversione intempo reale dei filmati, comprimen-doli in Mpeg-1, Mpeg-2 e Wmv. Inpiù, Video Capture è l’unico softwa-re tra i quattro di questa tornata diprove capace di importare i clip dal-le periferiche MICROMV di Sony.L’applicativo è poi in grado di cattu-rare anche le colonne sonore multi-ple, contenute nelle registrazioniDv a 32 kHz; entrambe le traccestereo sono riportate nella Timeline,affinché sia possibile scegliere quel-la più adatta alle esigenze del pro-getto. Da notare, inoltre, che la sin-cronizzazione delle tracce audio evideo è facilitata dall’impiego dipuntatori magnetici, inseribili an-che in tempo reale durante l’esecu-zione dei brani.All’interno di Video Editor troviamola libreria con le transizioni, che so-no effettivamente molto numerose e

che comprendonotendine sia classi-che sia piuttostofantasiose, anche

Una novità di VideoEditor è il pannello cheraccoglie i cursori e gliindicatori relativi alletracce audio. Questafinestra ofre all’utenteuna visione d’insiemedella parte sonora delprogetto e gli permette dieffettuare velocementele regolazioni del volumee del bilanciamento.

La suite MediaStudio Pro 7comprende anche Video Paint,un programma che consente didipingere sui singolifotogrammi (un’operazionechiamata rotoscoping). Innumerosi strumenti e filtridisponibili sono quasiall’altezza di quelli tipici degliapplicativi per il fotoritocco.

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I Punteggi

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VIDEO EDITING

con trasformazioni 3D. Una voltatrascinato l’effetto nella barra dellaTimeline, bisogna aprire una fine-stra con i cursori e con i comandiper calibrare in dettaglio il passag-gio tra i due clip. È disponibile la funzione per inse-rire i fotogrammi chiave che deter-minano l’andamento della trasfor-mazione, osservabile in un’antepri-

ma decisamente un po’ troppo pic-cola. Anche i filtri video sono assainumerosi e consentono l’impiego dibitmap per stabilire quali aree delfotogramma devono subire la tra-sformazione, in maniera simile aquanto previsto da Sony Vegas 4.0.Video Editor è compatibile con iplug-in prodotti da terze parti perPhotoshop.

per creare effetti particolari, come idisegni animati, è disponibile VideoPaint, un software pensato per di-pingere sui singoli fotogrammi delfilmato (operazione detta rotosco-ping) senza doverli esportare comeimmagini separate. L’interfaccia diVideo Paint è molto ordinata e di-spone di strumenti personalizzabilitramite una serie di parametri; l’ef-

L’iinntteerrffaacccciiaa ideale è di comprensione immediata e mette a pro-prio agio l’utente, mostrando in maniera chiara gli strumenti dimontaggio, gli elementi multimediali coinvolti e l’anteprima delprogetto. La Timeline deve consentire la regolazione diretta delvolume dei clip sonori e dell’opacità dei video; inoltre, è beneche il programma disponga dello Storyboard, per veloci montag-gi preliminari. L’anteprima deve essere in tempo reale, anchecon gli effetti speciali. Gli ssttrruummeennttii ddii mmoonnttaaggggiioo migliori sonocomodi da usare e permettono un’agile gestione dei clip, siaquando è necessario ritagliarli sia al momento dell’inserimentonel progetto. Il programma dovrebbe offrire diverse modalità diediting, gestendo secondo i desideri dell’utente il posizionamen-to dei clip già montati. Tra le caratteristiche che abbiamo giudi-cato positive vi sono il collegamento tra i brani audio e video cat-turati insieme e il raggruppamento di più spezzoni animati. Perquanto riguarda le ttrraannssiizziioonnii abbiamo valutato la qualità delleimmagini prodotte dai rendering, nonché la quantità degli effetti2D e 3D e delle opzioni per personalizzare il passaggio da un clipall’altro. Le finestre per l’impostazione delle transizioni devonooffrire una serie di cursori per gestire i fotogrammi chiave e perdeterminare i parametri che definiscono l’aspetto del passaggio.Idealmente, il creativo deve essere in grado di creare le proprietendine e di modificare in maniera radicale quelle fornite nelsoftware. I ffiillttrrii migliori impiegano algoritmi che garantisconoun’elevata resa qualitativa delle scene, inoltre permettono di ani-mare i parametri che ne regolano l’intervento, grazie all’inseri-mento di fotogrammi chiave. Il software deve consentire l’appli-cazione di più effetti per ogni clip e deve impiegare un’interfac-cia di regolazione ordinata e con un’anteprima di buone dimen-sioni. Venendo alle ssoovvrraappppoossiizziioonnii,, il software deve essere ingrado di annullare l’opacità soltanto dei pixel con un determinatocolore o con un particolare livello di luminosità. Di grande impor-

tanza è la disponibilità dei parametri per stabilire la tolleranza diselezione della tinta e per eliminare le frange colorate che cir-condano il soggetto. I video professionali contengono spessospezzoni animati che attraversano la scena, compiendo mmoovvii--mmeennttii più o meno elaborati, come rotazioni 3D e deformazioniprospettiche. Abbiamo quindi cercato nei programmi esaminatile funzioni capaci di generare questi effetti, giudicando positiva-mente quei casi in cui è consentito agire direttamente nell’ante-prima, trascinando il clip e impostando una traiettoria costruitacon curve spline piuttosto che con semplici segmenti rettilinei. Lacreazione dei ttiittoollii animati è fondamentale per ottenere un filma-to di livello professionale, quindi è necessario che un buon pro-gramma di montaggio video disponga degli strumenti per scrive-re i testi, per scegliere non solo il font e lo stile ma anche i nume-rosi dettagli grafici, come il bordo, il rilievo 3D, l’alone e l’ombrariportata. Il movimento delle scritte non dovrebbe limitarsi a per-corsi verticali e orizzontali, ma dovrebbe permettere la definizio-ne di una traiettoria qualsiasi. Sul versante dell’aauuddiioo oltre alladisponibilità dei filtri sonori di base abbiamo verificato la compa-tibilità con i più recenti formati digitali a 24 bit e a 96 kHz. In più,il programma dovrebbe possedere le funzioni per gestire e peresportare flussi audio a 5.1 canali, da impiegare nella produzionedei Dvd. Se cerchiamo la perfezione, il software di video editingdeve disporre di un modulo integrato per la compressione con glialgoritmi Dolby Digital AC-3. La produzione dei Dvd è ormai unlavoro di routine per i professionisti del video, quindi il program-ma di montaggio dovrebbe offrire una sezione dedicata al-l’aauutthhoorriinngg dei dischi ottici multimediali. Questo modulo dovreb-be essere di semplice impiego e non dovrebbe intralciare le nor-mali attività di elaborazione video. Le opzioni disponibili perl’authoring, infine; dovrebbero consentire la generazione di me-nu nidificati, con un aspetto grafico liberamente personalizzabile.

Sì = • No = ••Interfaccia Strumenti Transizioni Filtri Sovrapposizioni Movimenti Titoli Audio Authoring GLOBALE

di montaggio DvdAdobe Premiere Pro ••••• ••••• ••• ••••• ••••• •••• ••••• •••• n/a ••••Pinnacle Edition ••• ••••• ••••• ••• •••• ••••• •••• •• •••• ••••Sony Vegas 4.0 •••• ••••• •••• •••• •••• •••• ••• •••• n/a ••••Ulead MediaStudio Pro 7 ••• •••• •••• •••• ••• •••• ••• •• ••••• •••

N/a = non applicabile, il prodotto non supporta questa funzione

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VIDEO EDITING

fetto di ciascun attrezzo è visualiz-zato con un’icona animata, secondolo stile di Ulead. Le funzioni più in-teressanti di questo applicativo sonosicuramente la pittura su più framesemitrasparenti e la creazione dimacro, che ripetono gradualmentele azioni memorizzate, facendo ap-parire un po’ per volta un disegno ol’effetto di un filtro.Per quanto riguarda la sovrapposi-zione di due filmati, in Video Editortroviamo gli strumenti per stabilirequali zone devono essere trasparen-ti, in base a un colore particolare, al-la luminosità oppure al canale alfa;è anche disponibile l’opzione perimpiegare un’immagine o un videoin scala di grigi, che stabilisce ilgrado di opacità.La costruzione di percorsi lungo cuisi muovono gli spezzoni video av-viene in una finestra dedicata, dovesono raccolti gli strumenti per rego-lare il moto; anche in questo casotroviamo i key frame, che determi-nano la posizione, la rotazione 3D el’ingrandimento del clip. Sono in-cluse 28 impostazioni già pronte,modificabili a volontà. Purtroppoanche con questo effetto l’interfac-cia offre un’anteprima troppo picco-la, un difetto che Premiere Pro haeliminato ricorrendo all’anteprima

principale. Video Editor invece im-piega ancora una preview dedicata,che non consente di ottenere la pre-cisione necessaria per un softwaredi editing professionale. Sebbene inquesta release la titolatrice abbiabeneficiato di alcuni miglioramenti,rimane comunque un modulo piut-tosto datato come interfaccia e deci-samente limitato in quanto a stru-menti grafici, soprattutto se con-frontato con la sezione titoli di Pre-miere Pro. La finestra dedicata allapreparazione delle frasi animateraccoglie le funzioni necessarie allascrittura e include un’anteprima eun pulsante che mostra le lettere di-rettamente nella palette Preview,dove appaiono i filmati ordinati nel-la Timeline. In sostanza, l’utentepuò solo scegliere il tipo di movi-mento (orizzontale oppure verticale)e il colore delle parole e dell’ombraproiettata. Per creare invece titoli con unaspetto più sofisticato è necessarioricorrere a CG Infinity. Questo pro-gramma si occupa della creazionedi titoli e di disegni vettoriali trami-te la definizione di sagome, di testie di oggetti colorati animati, che simuovono attraverso la scena se-guendo linee di Bezier qualsiasi.Una volta terminato il lavoro dicomposizione, CG Infinity esportal’animazione vettoriale direttamen-

te in Video Editor, il quale calcola ilrendering della scena. In alternati-va, il programma è anche in gradodi generare un file video nei forma-ti più diffusi, sfruttando lo stessomotore di calcolo di Video Editor.L’elaborazione della colonna sonoraè invece compito di Audio Editor,che cattura ed elabora i clip audiomemorizzando su disco file Waveoppure Mp3. Gli strumenti disponi-bili sono molto semplici e permetto-no di ritagliare e di montare i diver-si spezzoni musicali, trattando suo-ni campionati a 8 oppure 16 bit, conuna frequenza che va da 11,025 a48 kHz. Il programma è in grado dileggere i file Mp3 e possiede i filtridi base per limitare il rumore, pervariare il volume e per introdurreeffetti audio come l’eco e le dissol-venze. Da notare che anche VideoEditor possiede diversi filtri, prontiper l’applicazione nei canali audio.A questi si aggiunge una novitàdell’edizione 7: il pannello AudioMixer, chiaramente ispirato alla fi-nestra equivalente in Premiere Pro,in cui sono raccolti i cursori lineariper stabilire il volume e il bilancia-mento in tempo reale.In fase di esportazione del progetto,Video Editor è in grado di generareuna lista Edl con le informazioni ne-cessarie in caso si preferisca affidareil montaggio finale a un centro servi-zi (a cui, naturalmente, bisogneràfornire anche il materiale video, re-gistrato con il Time Code). In alter-nativa, sono disponibili i formati dicompressione video più recenti:

Nella confezione diMediaStudio Pro 7troviamo DVDMovieFactory 2 LE, unapplicativo dedicatoesclusivamenteall’authoring dei Dvd. Il software guidal’utente passo per passolungo tutto il percorsodi creazione del disco.

DVD MovieFactory 2LE offre numerosevarianti grafiche deimenu interattivi cheappaiono nei Dvd.Ogni menu èpersonalizzabilenello sfondo e nellaposizione deipulsanti. Anche lacornice dei pulsantipuò essereimpostata a piacere.

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VIDEO EDITING

Software di video editing: le caratteristiche Sì = • No = ••Adobe Pinnacle Sony Ulead

Premiere Pro Edition 5 Vegas 4.0 MediaStudio Pro 7Prezzo (IVA inclusa) 898,80 euro 799,20 euro 714,00 euro 499,96 euroDisponibile in italiano • • •• ••Sistema operativo Windows XP Windows 2000, XP Windows 98 SE, ME, Windows 98 SE,

2000, XP ME, 2000, XPSupporto più processori/più computer in rete •• ••• ••• •••Undo multiplo • • • •Anteprima in tempo reale • • • •Visualizzazione clip video su monitor televisivo tramite periferica Dv • • • •Indicazione tempo, frame •• •• •• ••Timeline/Storyboard •• •• ••• ••Conforme alle specifiche Ohci Ieee 1394 • • • •CATTURA E GESTIONE CLIP MULTIMEDIALIFormati video supportati Avi, Avi Dv, Mov, Fli, Avi, Avi Dv, Mov, Avi, Avi Dv, Mov, Avi, Avi Dv, Fli, Mov,

Mpeg-1, Mpeg-2, Mpeg-1, Mpeg-2, Mpeg-1, Mpeg-2, Mpeg-1, Mpeg-2, Wmv, Rm Wmv Wmv, Rm Gif animati, Wmv, Rm,

MICROMV1

Formati grafici bitmap supportati Ai, Bmp, Eps, Gif, Bmp, Png, Tga, Tiff, Bmp, Gif, Jpeg, Png, Bmp, Eps, Gif, Jpeg, Jpeg, Pcx, Psd, Tga, Pcd, Psd, Pcx, Psi, Psd, Tga Png, Psd, Tga, Tiff,

Tiff, Wmf Jpeg Wmf, Pcx, Psd,Formati audio supportati Aiff, Wave, Mp31 Wqve, Mpa, Wma, Aiff, Mp31, Wave, Aiff, Wave, Mp31

Mp31 WmaFunzione di cattura filmati/fermi immagine/audio da periferiche ••• ••• ••• •••Riconoscimento automatico cambio scena/Time Code ••• •• ••• •••Importazione clip in modalità batch con Time Code • • • •Gestione periferiche analogiche/digitali •2 • ••• ••• ••IMPOSTAZIONE PROGETTOImpostazione risoluzione fotogramma • •6 • •Impostazione fotogrammi al secondo • •6 • •Impostazione aspetto pixel • • • ••Frame interallacciato/precedenza semiquadro •• •6 •• ••Numero tracce video/audio nella Timeline 99 / 99 illimitato / illimitato illimitato / illimitato 101 / 99Creazione bitmap di colore uniforme/sfumati/a barre/frattali •••••• •••••• ••••• ••••••Montaggio con inserimento/spostamento •• •• ••• ••Puntatori di sincronizzazione nella Timeline/nei clip •• •• •• ••Raggruppamento tracce audio e video • • • •Raggruppamento clip/Clip virtuali •• ••• ••• •••Finestra di taglio del clip • • • •Taglio di parti interne a un clip •• •• • ••TRANSIZIONINumero transizioni/Personalizzabili/Animabili con key frame 75 ••• 315•• 57 •• 113 ••Transizioni 2D/3D/con bitmap di trasparenza/con animazione di trasparenza ••••• ••••• •••••• ••••FILTRINumero filtri video/Personalizzabili/Animabili con key frame 94 •• 28•• 47 •• 71 ••Numero filtri audio/Personalizzabili/Animabili con key frame 22 •• 3 •• 30 ••• 12 / •••Movimento/deformazione/zoom del clip nell'inquadratura ••• ••• ••• •••Rotazione 2D/3D del clip nell'inquadratura ••• •• ••• ••Variazione velocità video • • • •Ritaglio bordi fotogramma • • • •Effetti audio DirectX •• •• • •SOVRAPPOSIZIONI CON TRASPARENZAImpostazione trasparenza parziale (chroma key, luma key) • • • •Strumenti di ritaglio matte • •• •• •Regolazione opacità complessiva direttamente nella Timeline • •• • ••TITOLAZIONETitoli animati con moto orizzontale/verticale •• •• •• ••Impostazione colore sfumato/bordo/smusso 3D/ombra/alone dei testi ••••• •••••• ••••••• ••••••••AUDIOFrequenza di campionamento (kHz) da 5 a 96 da 44,1 a 48 da 8 a 96 da 8 a 48Quantizzazione (bit) 8, 16, 24 8, 16 8, 16, 24 8, 16Regolazione volume direttamente nella Timeline • • • •Gestione canali 5.1 • •• • ••Compressore audio Dolby Digital AC-3/DTS •3 •• •••• •4 •• ••••ESPORTAZIONE FILMATOPreparazione lista Edl • • • •Rendering dei soli effetti speciali • • • •Creazione menu interattivi per Dvd/VideoCD/Svcd •••••• ••• •••••• •••5

Preimpostazioni per creare file audio e video per Dvd/VideoCD/Svcd ••• ••• ••• •••Masterizzazione diretta Dvd/VideoCD/Svcd ••••• ••• ••••• •••5

1) solo in input 2) il programma richiede plug-in di terze parti 3):solo tre esportazioni, poi è necessario acquistare il modulo 4):il modulo va acquistato a parte 5) tramite il software in bundle DVD MovieFactory 2 LE 6) solo in output.

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VIDEOEDITING

Mpeg-2, RealVideo e Windows Me-dia. Nel primo caso, il software im-piega un compressore perfettamenteintegrato nel programma e capace dicompattare le animazioni con un bitrate fisso oppure variabile e con unamodalità di compressione compatibi-le anche con i filmati interallacciati.Questo per garantire il massimo del-la qualità nel caso si debbano crearevideo di tipo televisivo.Infine, una novità molto interessan-te del pacchetto MediaStudio Pro 7è il programma DVD MovieFactory2 LE, anch’esso totalmente autono-mo ma richiamabile direttamentedall’interno di Video Editor. Questoapplicativo è sostanzialmente ununico menu di autocomposizioneche guida l’utente nel processo dicreazione dei dischi ottici Vi-deoCD, Svcd e Dvd. Qui troviamo

le finestre per la cattura dalle peri-feriche esterne, per importare unaserie di immagini statiche e per in-cludere filmati Mpeg e Avi. Sonoanche disponibili le funzioni persuddividere in più spezzoni i clip eper aggiungere i puntatori ai capi-toli da rendere accessibili in ma-niera diretta dal menu interattivodel Dvd.Dopo aver deciso quali filmati im-piegare in DVD MovieFactory 2 LE,si passa al pannello per la scelta deimenu. Qui si trova una libreria connumerosi stili grafici, tutti parzial-mente personalizzabili grazie alle

opzioni per cambiare l’immagine disfondo, la disposizione delle minia-ture dei pulsanti e l’aspetto della lo-ro cornice. Quando tutto è a posto,all’utente non rimane che verificareil corretto funzionamento del tuttotramite l’anteprima e lanciare lamasterizzazione (in alternativa èprevista la creazione di un file im-magine).In sintesi, la suite MediaStudio Pro7 è un buon pacchetto e non soffredi particolari limitazioni. Ma l’in-terfaccia un po’ datata, l’obbligo didisporre le transizioni in una trac-cia dedicata e i pannelli per gli ef-fetti speciali che impiegano ante-prime troppo piccole ci hanno im-pedito di prenderlo in considera-zioner per il riconscimento di pro-dotto Vip. ■

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PC Professionale - novembre 2003336

VIDEO EDITING

In questi ultimi anni il settore del vi-deo amatoriale ha conosciuto un’e-spansione notevole, grazie soprattut-to all’avvento della tecnologia digita-le. Buona parte delle riprese giratedai videoamatori finiscono però benpresto dimenticate in un cassetto. In genere, il motivo principale diquesto destino è la loro scarsa qua-lità: inquadrature traballanti, filmatidi scarso interesse e assenza totaledi una sia pur minima trama rendo-no fastidiosa la visione non solo alcomune spettatore ma persino al-l’autore stesso. Per ottenere un video gradevole ènecessario ricorrere all’elaborazionedelle scene, che consente di elimi-nare le inquadrature errate, di cor-reggere la luminosità e il contrasto edi vivacizzare il filmato con un mon-taggio adeguato e con l’applicazio-ne di tendine e di effetti speciali.Tutte queste operazioni sono natural-mente applicabili non solo ai filmatidi produzione recente ma anche aivideo ripresi parecchi anni prima,che probabilmente hanno ancora piùbisogno di un intervento restauratorenon solo perché sono stati creati convecchie attrezzature amatoriali maanche perché sono soggetti all’inevi-tabile degrado del supporto di regi-strazione. La soluzione a questo pro-blema è il trasferimento dei video suun supporto ottico, assai più duratu-ro, più pratico e meno ingombrantedi una cassetta.La potenza dei computer e deisoftware attuali permette a chiun-que, con una spesa ragionevole, di

realizzare uno studio di video edi-ting domestico. Ma le attrezzaturenon sono tutto: bisogna anche co-noscere almeno le basi della tecni-ca di registrazione e di elaborazio-ne video, per riuscire a gestire inmaniera consapevole i numerosiparametri coinvolti: risoluzione,numero di fotogrammi al secondo,formati di compressione e altro an-cora. Una volta impostato corretta-mente il sistema di elaborazione vi-deo, si eliminano le scene inutili, siapplicano le transizioni, i filtri edeventualmente i titoli animati. In questa fase è importante non far-si prendere la mano dalle infinitepossibilità di elaborazione offertedai programmi di editing: troppetransizioni e troppi filtri rischiano ditrasformare il video in una sequen-za di effetti mirabolanti che rischia-no di distrarre lo spettatore e di di-ventare rapidamente fastidiosi.Quando si arriva alla fase di salva-taggio, è necessario scegliere trauna varietà considerevole di forma-ti: Vhs, Cd-Rom, VideoCD, Svcd,Dvd. Oggi c’è davvero un formatoper ogni esigenza.La videocassetta tradizionale con-sente la massima libertà per quan-to riguarda la distribuzione dei fil-mati, poiché chiunque abbia unminimo di interesse per il videopossiede un videoregistratore Vhs.Purtroppo questo formato offre unaqualità visiva decisamente scarsa,richiede laboriose esportazioni dalcomputer e prevede un accessoesclusivamente sequenziale ai

contenuti. I Cd-Rom sono estrema-mente versatili, costano poco epossono contenere circa un’ora difilmato con un livello qualitativoche varia tra quello tipico di un na-stro Vhs fino ad avvicinarsi al Dvd,a seconda del formato scelto: Vi-deoCD, Svcd, DivX e così via. Il Dvd rappresenta l’evoluzione piùrecente della tecnologia video con-sumer e offre il massimo in fatto diqualità visiva e di versatilità. Fino apochi mesi fa il prezzo dei dischettie dei relativi masterizzatori era an-cora piuttosto alto, ma sta calandorapidamente.In queste pagine abbiamo raccoltouna serie di indicazioni e di consi-gli con l’obiettivo di aiutare l’ap-passionato ad orientarsi nel labi-rinto dei termini tecnici e dei para-metri video, a creare un montag-gio valido e a salvare il filmato sulsupporto più adatto. Per illustrare in pratica le fasi diediting abbiamo scelto tre dei piùdiffusi applicativi dedicati all’ela-borazione video: Microsoft MovieMaker 2, Pinnacle Studio 8.5 eAdobe Premiere 6.5.

LE RIPRESE

> Raccontare una storia

I filmati meglio riusciti sono quelliche raccontano una storia compiuta,in cui le diverse scene si susseguo-no secondo un ordine logico e tem-porale. Per ottenere un risultato diquesto tipo, pianifichiamo in antici-po le riprese e magari iniziamo conla stesura di uno storyboard, ovverodi un documento in cui si evidenzia-no le inquadrature e gli eventi da ri-prendere.

Il video editing passo per passo

A cura di

Nicola Martello

Dalle riprese all’esportazione su nastro o Dvd: ecco tutti i trucchi cheè indispensabile conoscere per poter creare filmati da professionisti.

Page 20: Il Video editing per professionisti

Le sorgenti video

PC Professionale - novembre 2003337

VIDEO EDITING

> Ciak, si gira!

Quando le riprese sono numeroseè utile inquadrare all’inizio di ogniscena un foglio o meglio una lava-gnetta su cui siano state scritte ladata, la località e altre informazio-ni utili per identificare la ripresaanche a distanza di tempo. Questofoglio è l’equivalente amatorialedella tavoletta usata nel settore ci-nematografico, in gergo chiamataciak.

> Abbasso il tremolio

La grande maggioranza delle in-quadrature nei programmi televisivie nei film sono fisse, senza l’impie-go di zoom o di panoramiche e – so-prattutto – sono prive del tremolio

caratteristico delle scene girate te-nendo in mano la telecamera. Perannullare gli ondeggiamenti delleriprese non basta attivare lo stabi-lizzatore ottico o elettronico madobbiamo usare un treppiede, unmonopiede o almeno appoggiarci aqualcosa di solido. Se proprio dob-biamo muoverci, possiamo simularel’effetto di una steadycam avvitan-do alla telecamera un treppiede conle gambe estese ma unite lungo laverticale e afferrando morbidamen-te il tutto in corrispondenza dellaparte superiore del treppiede, vici-no alla sua testa snodata. Nelle pa-

noramiche bisogna ruotare il bustoall’altezza della vita, senza muove-re le spalle né le braccia; inoltre èmeglio provare i movimenti neces-sari prima di effettuare la ripresavera e propria. Infine, è fondamen-tale spostarsi sempre molto lenta-mente.

> Riprese da più angoli

Per ottenere un montaggio vivace einteressante è una buona idea ri-prendere la stessa scena da diverseangolazioni, sia per mostrare ognidettaglio dell’ambiente sia per po-ter saltare da un brano video all’al-tro in fase di elaborazione delle ani-mazioni. In questa maniera si simu-la l’impiego di più telecamere, unatecnica normalmente usata in ambi-to professionale. Le singole ripresedovrebbero durare tra i 15 e i 20 se-condi, un periodo che comprendecirca cinque secondi all’inizio e al-trettanti alla fine necessari per l’ap-plicazione di tagli e di transizioni infase di montaggio.

> Attenzione all’autofocus

I dispositivi di messa a fuoco auto-matica sono disponibili ormai daanni, quindi non siamo più abituatia effettuare questa regolazione madiamo per scontato che l’elettroni-ca della telecamera sia sempre ingrado di focalizzare il soggetto del-la ripresa. Purtroppo in alcune si-tuazioni il sistema non funziona. Iproblemi nascono quando nellascena non sono visibili dettagli de-finiti, come nel caso di un cielo ter-so, oppure quando facciamo la pa-noramica di un mare tranquillo. Inaltri casi potremmo voler mettere afuoco lo sfondo e non il soggetto inprimo piano. In situazioni del ge-nere è necessario disinserire l’au-tofocus e procedere manualmentealla regolazione. Purtroppo la bas-sa definizione sia del mirino sia deldisplay a cristalli liquidi rende mol-to difficile questa operazione.Quando possibile, è perciò meglio

Chi desidera importare i filmati nel computer ha a che fare con molteplici sorgenti video,ognuna con differenti caratteristiche tecniche. È importante conoscere le specifiche diciascuna fonte per poterla collegare al Pc nella maniera corretta.Il caso più semplice è probabilmente la cattura delle riprese effettuate con una telecame-ra digitale Dv o D8. È sufficiente impiegare un cavo FireWire, collegarlo a una porta Ieee1394 e di seguito attivare l’interfaccia di cattura dedicata, che ormai tutti i software dimontaggio video possiedono. Chi non dispone di una porta di questo tipo dovrà acquista-re una scheda Pci Ieee 1394 conforme alle specifiche Ohci (Open Host Computer Interfa-ce) che garantiscono la massima compatibilità. Il suo costo è piuttosto contenuto, di solitoinferiore ai 100 euro.Nel caso invece si desideri importare il contenuto dei nastri analogici – Vhs, Video8, S-Vhs o Hi8 – sarà necessario acquistare un dispositivo di cattura che accetti in input i se-gnali in video composito (per i primi due tipi di nastri) o in S-Video (per S-Vhs e per Hi8).Affinché la trasformazione avvenga con la massima qualità possibile e senza perdita difotogrammi è bene ricorrere a dispositivi con processori dedicati piuttosto che impiegareadattatori video con funzioni di cattura. In quest’ultimo caso, infatti, il trattamento e lacompressione dei flussi multimediali sono spesso affidati alla Cpu del computer, che nongarantisce un’elaborazione costante e uniforme dei dati.Sul mercato sono disponibili numerosi apparecchi specifici per la conversione in digitale deivideo analogici, ma per evitare delusioni è meglio prendere in considerazione solo quelliprodotti da aziende specializzate come Adaptec, Dazzle*, Matrox e Pinnacle. Ancora, sugliscaffali dei negozi troviamo dispositivi di cattura basati sia su schede Pci sia su convertitoriesterni, che si collegano al computer via FireWire o Usb 2.0. Nelle nostre prove abbiamopotuto verificare che le due soluzioni sono equivalenti dal punto di vista della qualità visiva;semmai la scelta va compiuta in base a considerazioni pratiche, ovvero se si preferisce unapparecchio che non ingombri lo spazio di lavoro oppure una scatoletta di facile installazio-ne, le cui prese siano sempre facilmente accessibili.Questi discorsi valgono anche quando si desideri importare le trasmissioni televisive o leimmagini da una telecamera in presa diretta; nel primo caso serve un dispositivo di sinto-nizzazione Tv che possieda i circuiti per la digitalizzazione e per la compressione delleimmagini, nel secondo si collega la telecamera all’unità di cattura, esattamente come se sitrattasse di leggere un nastro già registrato.

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VIDEO EDITING

chiudere al massimo il diaframma,per compensare con un’elevataprofondità di campo un eventualeerrore di messa a fuoco.

> Costruire l’inquadratura

Entro certi limiti è possibile vivaciz-zare in fase di montaggio una ripre-sa noiosa, ma rimane ben poco dafare se l’inquadratura è piatta o er-rata. È quindi fondamentale curarefin dall’inizio la struttura della sce-na, proprio come se si trattasse diuna fotografia. Una composizionevisivamente valida comprende disolito tre piani di profondità: il sog-getto vicino, un piano intermedio elo sfondo. Inoltre, il soggetto do-vrebbe trovarsi non al centro ma incorrispondenza di uno degli incrocidi quattro linee ideali, due orizzon-tali e due verticali, che suddividonola scena in nove rettangoli uguali.

Questa è una delle regole fonda-mentali della fotografia, e vienechiamata “la regola dei terzi”.

> La correzione del bianco

Il bilanciamento del bianco è un’o-perazione fondamentale per ottene-re filmati con colori corretti e bensaturi. Normalmente i circuiti inse-riti nella telecamera svolgono unbuon lavoro del tutto automatica-mente, ma può capitare che sia ne-cessario intervenire a mano. In que-sti casi dobbiamo riprendere un fo-glio bianco o grigio orientato versola fonte di luce principale, facendoattenzione affinché il foglio riempial’intera inquadratura; a questo pun-to è sufficiente attivare la funzionedi calibrazione manuale in modoche la telecamera possa compensa-re la tonalità cromatica della sor-gente luminosa.

L’output: quale formato scegliere?

I formati video

Una volta terminato il montaggio, è necessario decidere la moda-lità di esportazione del filmato. La versatilità dei software di edi-ting e la varietà dei supporti video oggi disponibili rischiano dimettere in imbarazzo non solo il neofita ma anche chi ha già unacerta esperienza.Da tempo sono disponibili i nastri magnetici analogici nei formatiVhs, Video8, S-Vhs e Hi8. I primi due memorizzano unicamentevideo composito, che contiene cioè le informazioni di luminanza edi crominanza miscelate in un unico segnale. Questa caratteristi-ca compromette la qualità visiva, in particolar modo quando nellascena sono visibili dettagli molto fini, come una serie di righe pa-rallele ravvicinate che apparirebbero disturbate da frange colora-te. Se le cassette Vhs sono sicuramente il supporto più diffuso, inastri Video8 hanno conosciuto un buon successo soltanto nel set-tore delle telecamere amatoriali e quindi non sono certo la sceltamigliore per distribuire i propri montaggi a parenti e amici.

La qualità dell’immagine migliora in maniera sensibile con i for-mati S-Vhs e Hi8, che registrano i segnali separando la lumi-nanza dalla crominanza e che offrono inoltre una risoluzione piùelevata, che arriva a 410 linee (la risoluzione di Vhs e Video8 èdi circa 280 linee). Purtroppo il successo commerciale delle cas-sette S-Vhs è stato molto scarso, mentre le unità video Hi8 sonoun po’ più diffuse ma si tratta quasi esclusivamente di telecame-re amatoriali.Se passiamo a esaminare i supporti digitali entriamo nel periodopiù recente dell’evoluzione tecnologica di questo settore: ora sonodisponibili i nastri magnetici Dv e D8 e i dischi ottici VideoCD,Svcd e Dvd. I due formati per le cassette digitali lavorano allastessa risoluzione: 720 x 576 pixel. Il secondo standard è proprie-tario di Sony e rappresenta una buona scelta per chi ha già nu-merose cassette Video8 e Hi8, poiché le videocamere che lo adot-tano mantengono la compatibilità verso il basso. Di contro, il for-

Una delle regole base per la costruzione diun’inquadratura è la cosiddetta “regola dei terzi”. Ilsoggetto principale non deve essere al centro esattodella scena, ma deve invece risultare decentrato e incorrispondenza di uno dei punti d’intersezione delle lineeimmaginarie visibili in figura.

Codifica dati Risoluzione Interallacciato/ Data rate Algoritmo Frequenza Quantizzazione Numero canali audioProgressivo (bit al secondo) codifica campionamento audio (bit)

audio (kHz)Dvd Digitale 720 x 576 pixel Entrambi 9.800.000 Mpeg-2 48 16 5.1Svcd Digitale 480 x 576 pixel Entrambi 2.600.000 Mpeg-2 44,1 16 5.1VideoCD Digitale 325 x 288 pixel Entrambi 1.500.000 Mpeg-1 44,1 16 2 / 4 (Dolby Surround)Dv Digitale 720 x 576 pixel Interallacciato 25.000.000 Dct 41,1 / 32 16 / 12 2 / 4S-Vhs, S-Vhs-C, Hi8 Analogico S-Video 410 linee Interallacciato n/a n/a n/a n/a 2 / 4 (Dolby Surround)Vhs, Video8 Analogico composito 350 linee Interallacciato n/a n/a n/a n/a 2 / 4 (Dolby Surround)

n/a - non applicabile

Page 22: Il Video editing per professionisti

PC Professionale - novembre 2003340

VIDEO EDITING

IMPOSTAREIL SOFTWARE

> Un ambiente di lavoroordinatoPer operare al meglio con il softwa-re di cattura e di montaggio è benesuddividere in più cartelle i brani

multimediali: filmati, suoni, imma-gini statiche, titoli e tutti gli altri ele-menti dovrebbero risiedere in car-telle separate, per facilitare la lororeperibilità. In Adobe Premiere 6.5,per esempio, rinominiamo la cartel-la Bin 1 con il nome Video. Già checi siamo, creiamo le altre cartelle fa-cendo clic all’interno dell’area Bin

della finestra Project e selezionandola voce New Bin… A questo puntoselezioniamo una alla volta le car-telle appena create e in ciascuna,con la pressione del tasto destro econ la selezione del comando Im-port/File, carichiamo i file multime-diali corrispondenti, al fine di avereun’area di lavoro ben organizzata.

> La scelta deiparametri videoPer decidere quali siano iparametri più adatti tenia-mo presente che in gene-re è meglio selezionaresempre la massima qua-lità video, per ottenere fil-mati ed effetti specialiben definiti. Ormai tutti iprogrammi dispongono dipreimpostazioni specifi-

che per la creazione di nastri Dv, Vi-deoCD, Svcd e Dvd, che possonoessere usati senza esitazioni. In ge-nerale, teniamo presente che l’algo-ritmo Dv consente un montaggio di

mato Dv vanta un numero elevato di produttori di telecamere,con un’offerta di prodotti molto ricca e differenziata.In ogni caso, anche per i nastri Dv e D8 si presenta il problemadella limitata diffusione. Soltanto i possessori di una telecameradigitale sono in grado di impiegare una cassetta Dv o D8, di con-seguenza anche questi supporti non sono l’ideale per distribuire ipropri filmati. Grazie alla popolarità sempre più ampia dei lettoridi Dvd oggi i dischi ottici sono probabilmente una scelta migliore.Il VideoCD sfrutta un comune Cd per offrire una qualità visivaequivalente a quella di una cassetta Vhs, con una risoluzione di352 x 288 pixel. Fino all’avvento del Dvd, il VideoCD non ha avu-to molto successo in Europa. Ma con la diffusione dei player Dvd,che sono in grado di leggere senza problemi anche i VideoCD,questo formato sta vivendo una seconda giovinezza tra gli appas-sionati di video. Il supporto ha un costo molto basso e la qualitàdei codec Mpeg-1 (lo standard di compressione adottato dal Vi-deoCD) negli ultimi anni ha fatto notevoli progressi.Il Svcd (Super VideoCD) è sostanzialmente una via di mezzo tra ilVideoCD e il Dvd, impiega un comune Cd come supporto ma uti-lizza la compressione Mpeg-2, la stessa usata dai Dvd. Il Svcd ènato per iniziativa del governo cinese e riscuote un notevole suc-cesso nei mercati dell’Estremo Oriente, mentre è assai meno dif-fuso in Europa e negli Stati Uniti. Il Svcd vanta caratteristiche tec-niche decisamente interessanti: la risoluzione infatti è di 480 x576 pixel, molto vicina ai 720 x 576 punti del Dvd. Purtroppo ladurata dei filmati è limitata a 20 minuti, a causa della ridotta ca-pacità di memorizzazione del Cd. Ma quello che più ostacola ladiffusione dei Svcd tra gli appassionati video è la scarsità di letto-

ri compatibili. Sono infatti rare le unità Dvd capaci di visualizzarei Svcd; di conseguenza per molti utenti l’unico modo di riprodurrequesti dischi è impiegare un computer dotato di un player Dvdsoftware.Il Dvd rappresenta lo sviluppo più recente del settore video ama-toriale e sta conoscendo un successo commerciale davvero note-vole. Grazie a questo dischetto gli appassionati video dispongonofinalmente di un supporto caratterizzato sia da una qualità visivadi livello professionale sia da una praticità d’uso sconosciuta ainastri magnetici. L’avvento dei masterizzatori multiformato ha ri-solto il conflitto tra i due standard, Dvd-R/Rw e Dvd+R/Rw, e iprezzi sono in rapido calo. Per una riproduzione esclusivamente tramite computer sono di-sponibili numerosi formati e algoritmi di compressione. Per lemacchine Apple è necessario preparare file Mov o Mpeg-1, men-tre per i Pc si usano i formati Avi, Mpeg e Wmv; quest’ultimo èparticolarmente adatto per i filmati da memorizzare su Internet,dato che consente il download di tipo streaming (ovvero permettedi avviare la riproduzione senza dover attendere l’intero scarica-mento del filmato). Per i video destinati a Internet è bene non su-perare la risoluzione di 320 x 240 pixel con 12 fotogrammi al se-condo, mentre se si sceglie il Cd si può salire a una definizione di640 x 480 punti oppure ai canonici 720 x 576 pixel con 25 foto-grammi al secondo. Alla risoluzione più elevata bisogna fare at-tenzione alle dimensioni del filmato, poiché è facile produrre filetroppo grossi per un comune Cd. Attualmente, i migliori algoritmidi compressione sono quelli della famiglia Mpeg, il più recentedei quali è l’Mpeg-4 implementato nel popolare software DivX.

<segue>

Le impostazioni di basepreviste da MicrosoftWindows Movie Maker2 sono molto ridotte eriguardano i parametrirelativi al formato videoPal e alle proporzionidelle immagini: 4:3oppure 16:9, per i filmatipanoramici.

Pinnacle Studio 8.5 raggruppa le regolazioni delprogetto in una finestra a più schede, dove troviamole caselle relative al tipo di periferica video, alformato di compressione, alla risoluzione delleimmagini e altro ancora.

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PC Professionale - novembre 20035

VIDEO EDITING

qualità migliore rispetto all’Mpeg eche l’Mpeg-2 offre una qualità visi-va superiore all’Mpeg-1.La risoluzione dovrebbe essere di720 x 576 o di 640 x 480 punti: laprima serve per i videoPal (Dv e Dvd), la secon-da va bene per i clip davisualizzare a computer.Se invece il filmato vacaricato su un VideoCDo su Web, la definizionepuò scendere rispettiva-mente a 352 x 288 e 320x 240 pixel.Il data rate è fisso a 25Mbit/s nel caso dei fileDv, mentre è variabilequando impieghiamol’Mpeg-2 o l’Mpeg-1;con questi due compres-sori è meglio impostareil software affinché im-pieghi i valori più elevati possibile:8.000 Kbit/s nel primo caso, circa3.000 Kbit/s per il secondo. La ca-denza dei fotogrammi al secondo di

solito vale 25, ma è meglio ridurla a12 se il video deve essere caricatosu Internet.Bisogna prestare attenzione ancheal rapporto d’aspetto – o formato –del pixel, poiché con il computer haun valore unitario (cioè la larghezzaè uguale all’altezza) ma nei televi-sori è pari a 1,067 per il Pal 4:3 e a1,422 per il Pal 16:9.Infine, i filmati provenienti da unnastro Vhs o Dv sono in genere in-terallacciati, ovvero sono visualizza-ti a righe alterne, un semiquadro al-la volta (due semiquadri formano unfotogramma). Per stabilire la corret-ta precedenza di questi semiquadricon i clip Dv, in Premiere bisognascegliere Lower Field First mentrecon altre sorgenti è necessario veri-ficare con un montaggio di prova,poiché l’effettivo ordine dei semi-

quadri dipende dall’hardware in-stallato nel computer. In generale,comunque, è bene partire con lostesso valore usato per i clip Dv.

LA CATTURA DEL VIDEO

> Una scena alla volta

In fase di importazione dei filmatinel computer è una buona idea atti-vare la funzione di riconoscimentodelle scene, per non dover compie-re a mano il noioso lavoro di suddi-visione in clip delle riprese. Se il fil-mato proviene da una telecameradigitale, Dv o D8, il software adope-ra il Timecode per determinare conla massima precisione l’inizio dellescene. Con le unità analogiche, in-vece, si usano algoritmi che agisco-no in corrispondenza di un bruscocambio dell’inquadratura; di conse-guenza la precisione dei tagli non èmolto elevata ed è comunque ne-cessaria una verifica successiva.

All’apertura di AdobePremiere 6.5 appare unafinestra con numerosipreset, pensati perl’elaborazione dei filmatiDv e dei video davisualizzare a computer.Il pulsante Custompermette di definirepreset personalizzati.

Movie Maker 3 offre numerosi preset per lacattura del video; molti di essi sono orientati

alla preparazione di filmati da distribuiretramite Internet.

Page 24: Il Video editing per professionisti

PC Professionale - novembre 2003342

VIDEO EDITING

Se la cattura avviene con l’imposta-zione manuale dei punti iniziale e fi-nale, è meglio anticipare l’inizio e ri-tardare la fine di circa cinque secon-di, per avere un po’ di margine dimanovra nella successiva fase dimontaggio. Inoltre, chi possiede uncomputer un po’ lento può disabili-tare l’anteprima in fase di cattura,per alleggerire il carico di lavorodella Cpu.Da notare che lavorando con una te-lecamera digitale nell’interfaccia delprogramma sono sempre presenti ipulsanti per comandare i movimentidel nastro direttamente da compu-ter. Ciò è possibile grazie al proto-collo di collegamento Ieee 1394.

IL MONTAGGIO

> Il montaggio preliminare

Non è facile effettuare un montag-gio capace di dare al prodotto finitoun aspetto professionale. Prima diaffrontare questa fase del lavoro èuna buona idea osservare per unpo’ con occhio critico le trasmissionitelevisive, gli spot pubblicitari e ilungometraggi cinematografici. Iprogrammi Tv, in particolare, sonoun buon riferimento in quanto go-dono di un pubblico vastissimo etutti noi siamo da tempo abituati al-le tecniche di ripresa e ai montaggiusati in queste trasmissioni. Ecco al-

cune indicazioni generali. Ogni sce-na dovrebbe durare tra i 5 e i 10 se-condi e bisognerebbe cambiarespesso inquadratura, sfruttando leriprese effettuate da diverse ango-lazioni, per mantenere vivo l’inte-resse dello spettatore. Un concettofondamentale da tenere sempre amente durante l’elaborazione videoè la sintesi: meglio un filmato conci-so che uno prolisso. In sostanza, sealla fine del montaggio avete con-servato più di un quarto o di un ter-zo dei clip originali probabilmenteavete creato un video troppo lungoe noioso.La finestra Storyboard, ormai dispo-nibile in tutti gli applicativi di videoediting, consente di accostare i clipsecondo una sequenza temporaleper ottenere in poco tempo un pri-mo montaggio grezzo. WindowsMovie Maker e Studio consentonodi inserire le transizioni tra un clip el’altro già in questa fase. Una voltaterminato questo primo lavoro, pervisualizzare a schermo l’intero fil-mato possiamo premere la barraspaziatrice, il comando da tastierache è praticamente di impiego uni-versale.

La sezione di cattura di Pinnacle Studio 8.5 mostra unalbum dove appaiono i clip man mano che vengonoimportati e suddivisi in base al Timecode. In basso, sullasinistra, vediamo i pulsanti per comandare lavideocamera digitale.

Premiere impiega una finestra dedicata per la cattura deifilmati digitali. Qui viene visualizzata l’anteprima ed èpossibile impostare il tipo di videocamera utilizzata.

Il montaggio in Movie Maker avviene con il semplicetrascinamento dei clip nello Storyboard sottostante. Iriquadri più grandi rappresentano i filmati, quelli più piccoli letransizioni; le piccole stelle azzurre visibili all’interno dei clipsegnalano l’applicazione dei filtri.

Con Pinnacle Studio la fase iniziale del montaggio prevede ladisposizione dei clip nello Storyboard. In qualsiasi momentopossiamo osservare il risultato ottenuto grazie all’anteprimaposta sulla destra dello schermo.

Anche Premiere offre uno Storyboard, dove vannoallineati i clip da impiegare nel montaggio. Una voltaterminata questa operazione si può passare alla Timelineper rifinire il filmato oppure trasferire subito la sequenza auna periferica digitale.

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VIDEO EDITING

> Montaggi automatici

Alcuni software, come MovieMaker e Premiere, sono capaci diautomatizzare – in parte o del tutto– la fase di montaggio. Il primo pro-gramma, infatti, genera un montag-gio completo di tendine e di titoli,prodotto in base alla tipologia delle

Premiere prepara invece un mon-taggio che segue il ritmo della co-lonna sonora. Per ottenere questorisultato, inseriamo nella Timelineun clip audio molto ritmato, ne atti-viamo l’esecuzione e, a ogni colpodi batteria o quando sentiamo uncambiamento nella musica, premia-mo il tasto Asterisco del tastierinonumerico. Al termine dell’ascolto ilsoftware avrà creato una serie dipuntatori nella Timeline, visibili nelrighello con la scala temporale emodificabili in qualsiasi momentocon il mouse. Il passo successivoconsiste nella selezione degli spez-

Il cinema e la televisionesono media così radicatinel nostro modo di vivereche ben pochi di noi sichiedono come sia possibi-le la riproduzione di im-magini in movimento. Perrispondere a questa do-

manda possiamo dire molto semplicemente che i fil-mati sono costituiti da una successione di figure stati-che, che appaiono soltanto per una frazione di secon-do e che il nostro cervello fonde in una sequenza con-tinua ricostruendo i movimenti originali.Questa prima spiegazione è però un po’ troppo sem-plicistica, poiché in realtà è necessario consideraremolti fattori come la risoluzione delle immagini e la lo-ro cadenza temporale. Per esaminare più in dettaglioquesti aspetti tecnici, studiamo il sistema video televi-sivo Pal, lo standard adottato in Italia e in numerosi al-tri paesi nel mondo. Questo sistema è formato da unaserie di fotogrammi (chiamati anche frame o quadri)che si susseguono con una cadenza di 25 immagini alsecondo. Ciascun frame ha una definizione che in am-bito digitale vale 720 x 576 pixel visibili, ovvero 576righe orizzontali ognuna composta da 720 punti.Le cose si complicano quando osserviamo che inrealtà i fotogrammi non sono visualizzati nella loro in-terezza ma sono interallacciati l’uno con l’altro, ovverovengono disegnati sul televisore a linee alterne. Percapire meglio questa caratteristica vediamo in detta-glio la sequenza di disegno delle righe. Inizialmente ilpennello elettronico del televisore disegna tutte le li-nee pari del primo fotogramma e subito dopo, conun’altra passata, visualizza tutte le righe dispari dello

stesso frame. Nel ciclo seguente, quando sono ancoravisibili (per la persistenza dell’immagine sui fosfori) lelinee dispari dell’ultima passata, vengono tracciate lerighe pari del secondo fotogramma e poco più tardiquelle dispari. Il terzo ciclo è identico al precedente:le righe pari del terzo frame appaiono tra le linee di-spari del secondo fotogramma, che sono poi sostituitedalle righe dispari del nuovo frame. In ogni secondo, quindi, il fascio elettronico disegna25 fotogrammi, ma siccome ogni fotogramma è divisoin due gruppi di linee, in realtà la frequenza di refreshè di 50 cicli al secondo, ovvero 50 Hz.A questo punto viene spontaneo domandarsi perchésia stato adottato un sistema così complesso. Per ri-spondere bisogna risalire ai primordi delle trasmissio-ni video. All’epoca i fosfori dei televisori non erano ingrado di mantenere l’immagine per un venticinquesi-mo di secondo, di conseguenza si decise di aumentarela frequenza di refresh, mostrando i frame in due tem-pi e interallacciandoli con una cadenza di 50 semiqua-dri al secondo. Questa scelta ha permesso anche direndere più fluidi i movimenti degli oggetti nella sce-na, dato che le telecamere riprendono il secondo se-miquadro con un ritardo di un cinquantesimo di se-condo rispetto al primo. Gli svantaggi di questo siste-ma sono la visualizzazione di un fermo immagine a ri-soluzione verticale dimezzata oppure con un evidentesfarfallio (flicker) se si mostrano entrambi i semiqua-dri. Inoltre esiste la possibilità di invertire per errorela sequenza dei semiquadri, con una conseguente fa-stidiosa vibrazione delle immagini in fase di letturadel filmato. Ancora, i dettagli più fini visibili sulloschermo accusano un lieve tremolio, sempre dovutoall’interallacciamento.

Le caratteristiche del segnale video

Ogni fotogrammatelevisivo vienevisualizzato in semiquadriinterallacciati. Quando ilvideo viene catturato informa digitale perl’elaborazione sul Pc, ciòpuò dare origine allosgradevole effetto visibilein figura (particolarmenteavvertibile nelle scene inrapido movimento).Esistono appositialgoritmi per attenuarlo oeliminarlo.

scene e della musica; questa fun-zione è attivabile con il comandoCrea filmato automatico posto sottola voce Modifica del filmato. Ilsoftware propone cinque tipologiedi editing, ciascuna caratterizzatada uno stile e da un ritmo diversi;

una volta effettuata la scelta,lanciamo la compilazione e inpoco tempo appare nella Ti-meline il nuovo montaggio.A questo punto dobbiamosolo personalizzarlo, modifi-

cando i testi in sovrapposi-zione ed eventualmente

creandone di nuovi.

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VIDEO EDITING

zoni video e nel loro inserimento:per questo passiamo alla visualizza-zione a icone della finestra Project,premendo il terzo tasto da destra inbasso. Ora evidenziamo i clip che ciinteressano, nell’ordine preferito, elanciamo il comando a menuProject/Automate to Timeline…

Nella finestra che appare selezio-niamo le voci Selected Clips, Selec-tion Order, At UnnumberedMarkers e infine Beginning nellecaselle Contents, Ordering, Place-ments e Insert At,rispettivamente.In questo modo il

software taglia i clip in modo cheavvenga un passaggio da un branoall’altro in corrispondenza dei pun-tatori, ovvero secondo il ritmo dellamusica.

Le altre due caratteristiche che è bene conoscere sono ilrapporto d’aspetto dei fotogrammi e la forma del pixel. Ilprimo definisce la proporzione tra la larghezza e l’altezzadell’immagine video ed è rappresentata con l’espressione4:3 o con il numero 1,33 per i televisori tradizionali, mentreper i monitor panoramici più recenti il rapporto vale 16:9(1,78). Per quanto riguarda la forma del pixel, è necessariosapere che questo non è quadrato come avviene con i moni-tor dei computer. Se infatti dividiamo 720 per 576 otteniamo1,25, non 1,33 come dovrebbe essere, visto che il fotogram-ma Pal standard ha un rapporto d’aspetto di 4:3. In effetti, ilpixel Pal è rettangolare, con la base maggiore dell’altezza,più precisamente il rapporto tra queste due dimensioni vale1,067 (4 / 3 / 1,25 = 1,067). Questo è il motivo per cui se sivisualizza un filmato Tv a computer senza gli opportuni trat-

tamenti si ottiene una scena distorta, leggermente compres-sa in direzione orizzontale. Infine, notiamo che i comuni ap-parecchi televisivi mostrano soltanto la parte centrale del-l’immagine codificata nel segnale video; una sottile cornicepari a circa il 6% del fotogramma cade infatti al di fuori del-l’area ricoperta dai fosfori luminosi del cinescopio. Più pre-cisamente, in ambito digitale la parte effettivamente visibileè pari a circa 688 x 566 pixel, contro i 720 x 576 punti dellostandard Pal. Questo fenomeno è chiamato overscan ed èstato impiegato fin dai primi tempi delle trasmissioni televi-sive per evitare l’apparizione di antiestetiche strisce nere aibordi dello schermo, dovute alle inevitabili imprecisioni ditaratura dei vecchi televisori. I monitor dei computer invecevisualizzano di solito il 100% della scena, anche quando sitratta di immagini televisive.

La funzione Automate to Timeline di Premiere taglia i clip video inmodo da creare un cambio di scena in corrispondenza di ognipuntatore inserito nella Timeline. In questo modo si può ottenere unmontaggio veloce e dinamico, che segue il ritmo della colonna sonora.

Movie Maker è capace diprodurre un montaggioautomatico a partire daiclip selezionati e offrecinque stili diversi,ciascuno caratterizzatoda effetti particolari:dissolvenze, panoramiche,zoom e così via. Ilsoftware effettua i cambidi scena anche in funzionedel ritmo della colonnasonora.

<segue>

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VIDEO EDITING

> La TimelineLa finestra Timeline rappresenta ilpunto focale di ogni programma divideo editing che si rispetti. In que-sta palette troviamo una serie di bi-nari orizzontali, nei quali disponia-mo i clip audio e video, i titoli e leimmagini statiche. Il software visua-lizza insieme le tracce video sovrap-poste e suona contemporaneamentei brani sonori posti uno sopra l’altro.L’asse temporale percorre da sini-stra a destra l’intera Timeline e lalunghezza dei vari spezzoni è pro-porzionale alla loro durata. Alcuniprogrammi, come Premiere, possie-

dono anche un binario dedicatoesclusivamente alle transizioni; èbene avere l’accortezza di disporreinizialmente i video accostati l’unoall’altro e alternati nelle due tracceadiacenti Video 1A e Video 1B.

> Un taglio netto

Il ritaglio degli spezzoni video av-viene in una finestra apposita oppu-re direttamente nella Timeline. Pra-ticamente tutti i software di videoediting consentono di eliminare siai tratti iniziale e finale sia di suddivi-dere il filmato in più spezzoni. Pereffettuare con precisione questa

operazione, è bene ingrandire lascala della Timeline in modo da evi-denziare i singoli fotogrammi; in al-ternativa possiamo usare i pulsantiche ci consentono di spostarci di unframe alla volta, in avanti e indietro.

> Mano leggera con letransizioniLe transizioni vanno usate con par-simonia, soltanto quando bisognaevidenziare il passaggio a una situa-zione o a un tempo cronologico di-verso; negli altri casi va benissimoun taglio netto, poiché è meglio evi-tare l’impiego di tendine troppo ela-borate. Spesso i software offrono nu-merosi tipi di transizioni ed effetti-vamente è piuttosto difficile resiste-re alla tentazione di riempire il mon-taggio con tanti effetti diversi. Il no-stro consiglio è di limitarsi il più pos-sibile, impiegando quasi esclusiva-mente la dissolvenza incrociata e latendina orizzontale o verticale.Per applicare le transizioni tra unclip e l’altro si può operare sia nel-lo Storyboard sia nella Timeline; inentrambi i casi le tendine vannoposte tra i clip, ma soltanto con laTimeline è possibile stabilire conprecisione la durata dell’effetto. Ingenere, la regolazione della duratadella trasformazione avviene tra-scinando i confini del piccolo ret-tangolo che appare nella tracciadella Timeline.

In Premiere la Timeline rappresenta il cuore dell’area di lavoro.Qui si allineano i clip video e audio per ottenere un primomontaggio, osservabile in anteprima lanciando l’esecuzione delprogetto. La Timeline dispone di più tracce, ciascuna dedicataa un particolare tipo di clip: video, transizioni e audio.

Il ritaglio dei clip video in Pinnacle Studio va compiuto in unafinestra apposita, situata sopra la Timeline. I due cursori chedelimitano le zone verde e rossa stabiliscono i punti di taglio,i cui fotogrammi sono visibili nelle piccole anteprimesovrastanti.

Oltre allo Storyboard, Movie Maker offre una Timeline checonsente di compiere un montaggio più preciso regolando ladurata dei clip e delle transizioni. Il programma permette sia diintrodurre dissolvenze sonore iniziali e finali sia di regolare laprevalenza della musica sull’audio dei filmati.

Anche Pinnacle Studio prevede una Timeline, nella qualesi possono allineare i brani sonori e regolarne il volumegrazie alla linea orizzontale blu che percorre l’interoprogetto. Spostando i nodi della curva spezzata si ottieneuna variazione del livello audio.

In Premiere il taglio degli estremi di un brano video avvienein una finestra apposita, al di sotto dell’anteprima. Il trattogiallo centrale rappresenta la parte del clip che saràconservata dopo la pressione del tasto Apply.

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VIDEO EDITING

In Premiere, prima di inserire latransizione nel montaggio, è neces-sario sovrapporre parzialmente dueclip video adiacenti e disposti nelledue tracce Video 1A e Video 1B. Aquesto punto trasciniamo la tendina

preferita nel binario Transition dellaTimeline, in corrispondenza dellazona di sovrapposizione. Il softwareadegua di conseguenza la lunghez-za dell’effetto e consente di regolar-ne i parametri tramite una palettededicata, che appare se facciamodoppio clic sulla tendina appena in-serita.

I FILTRI

> Correggere i colori

Capita talvolta che la ripresa sia af-fetta da una dominante cromatica,in genere giallastra, che falsa i colo-ri. Per risolvere questo problema iprogrammi più completi offrono unfiltro di correzione, che però di soli-to è necessario regolare a mano. Avolte la dominante cromatica puòcambiare nel corso dello stesso clip,quindi i software professionali comePremiere permettono di impostarefotogrammi chiave (key frame) pervariare i parametri del filtro con iltrascorrere del tempo.

> Luminosità, contrasto esaturazioneIn Premiere, per correggere l’aspet-to della ripresa è necessario impie-gare Brightness & Contrast, la cuiregolazione è possibile nella fine-stra Effect Controls, dove appaionoi cursori di impostazione. In questapalette notiamo anche due piccoliriquadri, posti di fianco al nome delfiltro: quello a sinistra accende l’ef-fetto, quello a destra attiva la crea-zione dei fotogrammi chiave, neces-

sari per cambiare nel tempo le im-postazioni del filtro. Le posizioni deikey frame appaiono quando faccia-mo clic sul triangolino di fianco alnome della traccia video: questaoperazione dispiega la traccia videoe rende visibile una serie di rombi,ciascuno dei quali rappresenta unfotogramma chiave.

> Cambio di velocità

Il rallentamento improvviso (o l’ac-celerazione) del movimento deipersonaggi può dare un forte im-patto drammatico a una scena. InStudio troviamo una finestra checontiene due effetti speciali: il pri-mo cambia la velocità di scorrimen-to dei fotogrammi, che possiamo re-golare a volontà da un decimo acinque volte la cadenza originale.Da notare che il programma, a dif-ferenza di Movie Maker, offre l’op-zione per interpolare i fotogrammimancanti, al fine di rendere piùfluidi i movimenti rallentati. Il se-condo cursore applica un effettostroboscopio, che trasforma in unasequenza di scatti ogni cambia-mento della scena inquadrata.Se invece usiamo Premiere, faccia-mo clic con il tasto destro sopra ilclip e nel menu che appare selezio-niamo la voce Speed… Nella palet-te Clip Speed digitiamo il nuovo va-lore della velocità; per esempio,200% significa due volte più veloce,33% vuol dire tre volte più lentodell’originale; in alternativa siamoliberi di impostare la nuova durata,in ore, minuti, secondi e frame. Nelcaso di rallentamenti è importanteverificare che sia attiva l’interpola-

Pinnacle Studio offre un numero limitato difiltri, tutti raccolti in una sola palette. Incompenso, ogni effetto è regolabile inintensità ed è possibile applicarne unnumero a piacere contemporaneamente. In una finestra separata troviamo glistrumenti per cambiare la cadenza deifotogrammi e per ottenere un effettostroboscopico.

Movie Maker offre un buon numero di transizioni 2D, rappresentate dalle iconevisibili nel centro dell’immagine. Per applicarle è sufficiente trascinarle con ilmouse in corrispondenza del punto di contatto tra due clip adiacenti.

Nella Timeline di Premiere una traccia è riservata alle transizioni, che sonoraccolte nella palette visibile a destra. Con un doppio clic sul riquadro dellatendina appena inserita otteniamo l’apertura della finestra per la regolazionedelle opzioni.

Le transizioni di Studio sono veramente numerose e si applicano facilmente nellaTimeline dove appaiono sotto forma di icone intervallate dai clip video. L’ampiezzadei tratti contenenti le icone è proporzionale alla durata delle transizioni.

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VIDEO EDITING

zione dei fotogrammi, un’opzionecontenuta nella palette Frame HoldOptions, a cui si arriva con il co-mando Video Options/FrameHold…; qui controlliamo che siaspuntata la voce Frame Blending.

> Romantiche sfocature

Per conferire un tocco romantico alleriprese, o per introdurre gradual-mente una nuova scena, i professio-nisti talvolta sfocano volutamentel’inquadratura. Questo effetto nondeve essere necessariamente appli-cato durante le riprese agendo sullamessa a fuoco, ma può essere riman-dato in fase di montaggio grazie alfiltro disponibile nella maggior partedei software di editing video. In Pin-nacle Studio è incluso un cursore concui regolare l’intensità della trasfor-

Software per il video editingPer gli esempi pratici di questo articolo abbiamo usato tre dei più noti applicativi dimontaggio video. Microsoft Movie Maker 2 è gratuito ed è molto facile da usare,Pinnacle Studio 8.5 è versatile, economico e consente montaggi elaborati, AdobePremiere 6.5, infine, è orientato a coloro che hanno già una buona esperienza nelsettore. Nelle pagine precedenti avete trovato la recensione della recentissima re-lease Pro, finalmente prevista anche in lingua italiana. Per questa sezione abbiamopreferito ricorrere alla “vecchia” release 6.5, vista la sua attuale grande diffusione.

> Microsoft Movie Maker 2

Movie Maker 2 è scaricabile gratuitamente dal sito di Microsoft e rappresenta unbuon punto di partenza per chi vuole incominciare senza spendere nulla e si accon-tenta di montaggi elementari che non richiedono l’impostazione di troppi parametri.Movie Maker funziona esclusivamente con Windows XP, è disponibile in italiano eproduce in uscita unicamente video in formato Avi Dv e Wmv. Questo software è ca-pace di interfacciarsi con le schede di acquisizione video sia analogiche siadigitali; in quest’ultimo caso suddivide i clip catturati in base al Time Code.I clip video vanno disposti in uno Storyboard oppure nella Timeline, checomprende una sola traccia video e i binari per le transizioni, per i titoli insovrimpressione e per la colonna sonora. Le tendine disponibili sono moltosemplici ma in gran quantità e comprendono la classica dissolvenza incro-ciata e il voltapagina; i filtri, invece, si limitano a variare i rapporti cromaticidelle immagini; in più sono inclusi gli algoritmi per dimezzare e per rad-doppiare la velocità di scorrimento del video. La sezione titoli offre un wi-zard in cui l’utente personalizza il testo e sceglie il tipo di animazione pre-ferito tra le numerose varianti. Movie Maker genera file video da inserire inun Cd-Rom, in una e-mail o da caricare su Web; è anche possibile trasferireil progetto su una telecamera digitale.

> Pinnacle Studio 8.5

Studio 8.5 si rivolge ai principianti, è in italiano e vanta un’interfaccia molto semplice e intuitiva,studiata per semplificare il lavoro di chi si accosta al video editing. Anche Studio non ha probleminel catturare le immagini animate dalle periferiche analogiche e digitali e riconosce le scene in

I numerosi filtri inclusi in Premiere sono applicabili anche in manieravariabile nel tempo, tramite la definizione di key frame. La finestra inalto a destra contiene i cursori per la regolazione dei singoli effetti.

In Movie Maker i filtri sono rappresentati da miniature che nerendono immediata la comprensione. Gli effetti sono applicatiin tempo reale; il programma elenca in una finestra appositale trasformazioni già assegnate ai clip.

Pinnacle Studio 8.5

Microsoft Movie Maker 2

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VIDEO EDITING

mazione, che però rimane costanteper tutta la durata del clip. In Pre-miere, invece, grazie alla funzioneGaussian Blur nel gruppo Blur riu-sciamo a variare nel tempo l’entitàdella sfocatura, al fine di ottenere uneffetto di livello professionale.

> Picture in Picture e chroma key

Un effetto molto interessante èquello del Picture in Picture, chepermette di visualizzare più scene

contemporaneamente, magari persimulare un reportage in cui unapersona intervistata appare in un ri-quadro laterale mentre sul restodello schermo scorrono le immaginiprincipali.In questo caso non possiamo utiliz-zare Movie Maker né Studio, poi-ché sono privi degli strumenti ne-cessari. Premiere, al contrario, offretutto quello che serve non solo percreare questo effetto ma anche peranimare il riquadro in modo che,

per esempio, appaia inizialmente apieno schermo, si riduca poi di di-mensione spostandosi in un angoloe, infine, scompaia gradualmente.Per usare il Picture in Picture conPremiere facciamo clic con il ta-sto destro sul brano da sovrap-porre e scegliamo la voce VideoOptions/Motion…: sullo schermoappare una nuova finestra, dove sitrovano le anteprime e le opzioniper regolare, al variare del tempo,la posizione, la rotazione e la di-

entrambi i casi. Il montaggio avviene in una sezione separa-ta, che contiene lo Storyboard o la Timeline e le librerie con iclip e con gli effetti; le transizioni disponibili sono decisa-mente numerose, mentre i filtri si riducono a una manciata divarianti. Gli strumenti dedicati ai titoli sono invece molto ver-satili e permettono di ottenere effetti grafici di ogni tipo, gra-zie alla titolatrice derivata dal software professionale Title-Deko Pro.Per quanto riguarda la produzione di Dvd, il prodotto diPinnacle integra nella Timeline i simboli e gli strumenti percreare e per modificare i menu interattivi. Questi ultimisupportano sia sfondi animati con musica sia tasti con mi-niature in movimento, necessari per selezionare i capitoliche compongono il progetto. È sufficiente scegliere lo stilepreferito e trascinare l’oggetto nella Timeline, dopo di che ilsoftware crea in automatico il collegamento tra i pulsantidel menu e l’inizio dei diversi clip caricati nel progetto vi-deo. Da notare che è comunque possibile modificare sia l’a-spetto di questo menu sia la posizione dei puntatori dei ca-pitoli: come sfondo animato si può usare un clip Mpeg qual-siasi, purché dotato di colonna sonora, mentre con il mousesi trascinano le piccole bandierine poste sopra i clip nellaTimeline, per determinare l’inizio dei brani video e il puntodi ritorno al menu principale.L’ultima sezione, quella per l’esportazione, comprende i pul-santi per salvare il progetto come file Avi, Mpeg-1, Mpeg-2,RealVideo oppure Windows Media e offre una finestra flot-tante dove sono raccolte tutte le opzioni proprie dei diversiformati; sono inoltre disponibili la masterizzazione dei dischiottici video e la registrazione diretta su una periferica Dv, cheavviene solo dopo il rendering dei tratti video con gli effettispeciali.

> Adobe Premiere 6.5

Premiere 6.5 è un pacchetto di livello professionale, ed è for-nito in bundle – in inglese – con la maggior parte dei dispo-sitivi hardware di cattura più sofisticati. Premiere 6.5 è quin-di molto diffuso sia tra gli appassionati evoluti sia tra i pro-fessionisti, che trovano in questo programma uno strumentosolido e affidabile per creare complesse elaborazioni visive.L’interfaccia è decisamente ricca e richiede un certo sforzoiniziale di apprendimento, vista la quantità degli strumenti

che offre. L’area di lavoro è popolata da numerose finestre,in cui sono raccolti i clip, le anteprime, gli effetti e la Timeli-ne. Per aiutare i meno esperti Premiere offre numerosi pro-getti video già pronti, tra cui quelli adatti per lavorare convideo Dv, negli standard Ntsc e Pal e con un rapporto d’a-spetto di 4:3 oppure di 16:9. Premiere può interfacciarsi di-rettamente con una videocamera digitale e consente di os-servare il video su un monitor televisivo senza richiedereschede particolari, grazie al decodificatore integrato nellaperiferica digitale. Gli effetti speciali disponibili sono vera-mente numerosi e soddisfano la maggior parte delle esigen-ze del professionista. Con questo software si possono crearefacilmente video sovrapposti, rendendo trasparente lo sfon-do del clip in primo piano. La Timeline è effettivamente ilcentro nevralgico di Premiere: qui si impostano la trasparen-za dei video, il volume e il bilanciamento dell’audio e la po-sizione dei fotogrammi chiave degli effetti speciali. Da nota-re che il programma mostra in tempo reale l’anteprima delmontaggio, ma solo se il progetto è di tipo Dv; negli altri casiè necessario aspettare il calcolo dei rendering oppure scor-rere manualmente la Timeline con il cursore mentre si pre-me il tasto Alt. Anche la fase di esportazione offre numeroseopzioni, e prevede tutti formati più diffusi, tra cui Mpeg-1 eMpeg-2. I preset disponibili permettono di preparare rapida-mente VideoCD, Svcd e Dvd.

<segue>

Adobe Premiere 6.5

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VIDEO EDITING

mensione del video sovrapposto.Il modo di procedere è molto sem-plice: la sottile linea orizzontale condi fianco la scritta Time rappresentauna Timeline stilizzata dell’effetto eserve per impostare i fotogrammichiave. Per ciascuno di questi framestabiliamo la posizione e le dimen-sioni del clip video, per fargli com-piere le trasformazioni che deside-riamo. Una volta compiute le rego-lazioni necessarie, torniamo nellaTimeline principale e regoliamo latrasparenza del filmato in sovrappo-sizione, affinché compaia e scom-paia in maniera graduale. Per que-sto espandiamo la traccia video do-ve si trova il clip e portiamo in bassole piccole maniglie rosse alle estre-mità del brano, che ne determinanola trasparenza; fatto questo, trasci-niamo la linea verso l’alto facendoclic vicino all’estremità sinistra e poiin prossimità del bordo destro. Seosserviamo il risultato, vediamo cheora il filmato in primo piano apparegradualmente, si riduce di dimen-sioni e si sposta e infine spariscelentamente.Premiere ci aiuta anche quando vo-gliamo rendere semitrasparente losfondo di un clip in sovrapposizione,proprio come accade nelle trasmis-sioni televisive delle previsioni deltempo, in cui il meteorologo sta di

fronte a una cartina geografica co-struita con il computer. Per ottenerei risultati migliori dobbiamo ripren-dere il soggetto posto davanti a unosfondo uniforme, idealmente verdeo blu acceso; inoltre, è importanteche la persona non indossi vestitidella stessa tinta del fondale, perevitare antiestetici “buchi” nella fa-se di sovrapposizione. Una volta inPremiere, impieghiamo l’effettospeciale chroma key o luma key:facciamo clic con il tasto destro sulclip da sovrapporre, già inserito nel-la Timeline, e selezioniamo il co-mando Video Options/Traspa-rency… A questo punto, nel menu atendina centrale vediamo i numero-si algoritmi disponibili e scegliamoil tipo Chroma, che rende traspa-rente un determinato colore. Perstabilire la tinta da eliminare portia-mo il cursore sopra l’anteprima cen-trale e facciamo clic sullo sfondo,con il cursore che è diventato uncontagocce. Regoliamo poi a 30 icursori Similarity e Blend, per elimi-nare il più possibile l’alone coloratoche circonda il soggetto, senza peròcreare buchi nel soggetto. Natural-mente i valori di queste due variabi-li vanno stabiliti caso per caso, inbase a quanto appare nell’antepri-ma di destra.

I RITOCCHI FINALI

> I titoli

Per quanto riguarda i titoli, è beneessere concisi e non esagerare conle animazioni. Bisogna anche resi-stere alla tentazione di usare stiligrafici sfarzosi: un font sobrio, ele-gante e ben leggibile è solitamentela scelta migliore.La dimensione delle scritte è limita-ta dalla scarsa risoluzione dei tele-visori domestici: in genere è meglionon scendere sotto i 30 punti. Tenia-mo poi presente che il font più leg-gibile in assoluto tra quelli standarddi Windows è l’Arial, mentre il Ti-mes New Roman, molto usato neiprogrammi di videoscrittura, non sipresta bene nelle applicazioni videopoiché in corrispondenza delle suegrazie (le estremità “appuntite”delle lettere) è visibile un fastidiososfarfallio. Per far sì che i titoli sianoleggibili con qualsiasi tipo di sfondoè meglio impiegare una campituradi colore chiaro e un contorno sotti-le nero; quest’ultimo è da preferirea un’ombra riportata, che rischia diimpastare l’intera scritta. Ancora, sevogliamo sottolineare le parole, ri-cordiamoci che le linee sottili devo-no essere spesse almeno quattropixel, per evitare gli sfarfallii.Notiamo infine che molti softwaredi montaggio, come Studio e Pre-miere, mostrano nell’anteprima del-la titolatrice due cornici concentri-che: quella più esterna rappresenta

Premiere permette di sovrapporre due clip. La regolazione del movimento e dell’aspettodel video in primo piano avviene nella finestra Motion Settings dove si trovano dueanteprime, una Timeline stilizzata, e le caselle per impostare i valori di posizione,rotazione e dimensione del clip.

Movie Makerdispone di moltieffetti dianimazione per ititoli. Ad esempio,il quotidianovisibile in figuracompare girandovorticosamente. Le opzioni graficherelative ai caratterisono però moltolimitate e siriducono al colore e al font.

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VIDEO EDITING

l’overscan, ovvero delimita la zonaeffettivamente visibile in un televi-sore, la seconda definisce l’area incui è bene giacciano le scritte peruna corretta composizione grafica.Il movimento dei titoli attraverso loschermo consente di introdurregradualmente le informazioni chelo spettatore deve leggere. MovieMaker offre tutta una serie di ani-mazioni, originali e divertenti, cheperò vanno usate con criterio, pernon sovraccaricare il video con ef-fetti grafici visivamente troppo pe-santi. A questo proposito, notiamoche Studio consente di applicare lestesse transizioni che abbiamoadoperato per i clip video: perquesto è sufficiente agganciarle al-l’inizio e alla fine dell’oggetto ap-pena inserito nella Timeline. Sevogliamo stupire i nostri spettatori

con font originali e fantasiosi, inRete se ne trovano in quantità – adesempio sui siti www.pcfonts.com,www.allfreespot.com, www.the-meworld.com, per citarne solo al-cuni. Basta comunque una ricercabasata sulle parole free TrueTypeper ottenere un elenco assai nutri-to di siti che offrono font gratuiti.

> La colonna sonora

Naturalmente non possiamo dimen-ticarci della colonna sonora, che for-nisce l’indispensabile supporto alleimmagini e che trasmette al pubbli-co ogni genere di emozioni. È quin-di di fondamentale importanza lascelta delle musiche più adatte allediverse scene, che siano romanti-che, descrittive o d’azione.Qui può presentarsi un problemanon trascurabile: se il filmato deveessere distribuito, anche solo adamici e parenti, la legge sul copy-right ci impedisce di fare ciò che in-

La titolatrice di Pinnacle Studio consente di generare sofisticati effetti come lecampiture sfumate, i bordi colorati e le ombre riportate. Naturalmente è inclusauna libreria ricca di preset già pronti.

vece viene spontaneo, ovvero attin-gere alla nostra collezione di dischiper il commento sonoro. In casi co-me questi dovremo impiegare musi-che libere da diritti d’autore oppurecomporre noi stessi i clip audiousando software appositi comeSmartSound Movie Maestro di So-nic Desktop (www.sonicdesktop.com) oppure Band-in-a-Box di PGMusic (www.pgmusic.com). Movie Maestro è un software pro-gettato proprio per la creazione dicommenti sonori: offre un’ampia li-breria di brani musicali già confe-zionati, allungabili a volontà senzache siano percepibili giunzioni obruschi finali e può essere usato dachiunque. Da notare che una ver-sione ridotta di questo programma èdisponibile anche all’interno di Stu-dio. Band-In-a-Box invece è unsoftware di composizione musicalerivolto ai musicisti. Basta inserirenel programma una sequenza di ac-cordi e scegliere lo stile preferito

La regolazione dei livellisonori in Premiere avvienecon la creazione di unaserie di nodi lungo la linearossa che percorreorizzontalmente i clipaudio. Muovendo versol’alto o verso il bassoquesti nodi otteniamo unaumento o unadiminuzione del volume.Per regolazioni in temporeale è comoda la paletteAudio Mixer, visibile inprimo piano.

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VIDEO EDITING

per ottenere in automatico un arran-giamento completo, su richiesta, an-che di una parte solista. Infine, segnaliamo che sia nel pro-gramma di Pinnacle sia in MovieMaker è inclusa la funzione per re-gistrare in diretta un commento par-lato, che i due software catturanomentre scorrono le immagini nel-l’anteprima.Una volta inseriti i clip sonori nellaTimeline, ne regoliamo il volume

tramite la retta orizzontale che per-corre l’intera lunghezza del branoaudio; questa linea è ormai disponi-bile nella maggior parte degli appli-cativi di montaggio, come Studio ePremiere, ma purtroppo è assente inMovie Maker. Se facciamo clic so-pra questa retta e trasciniamo ilmouse, inseriamo un nodo e spo-stiamo la linea, che influenza cosìl’andamento del volume. Ripetendopiù volte queste operazioni definia-

mo con precisione i tratti in cui l’au-dio deve cambiare di livello sonoro,per esaltare passaggi acustici parti-colari e per cancellare suoni indesi-derati.Inoltre, Premiere offre la finestraAudio Mixer, che appare a seguitodel comando a menu Windows/Au-dio Mixer; qui troviamo i classicicursori e potenziometri per regolareil volume e il bilanciamento, anchein tempo reale.

Le transizioni È facile rimanere disorientati dai tanti effettidi transizione offerti dai moderni programmidi video editing. Per offrirvi una sorta di gui-da essenziale alle transizioni, vi presentiamoin questo riquadro una breve selezione delletendine a nostro giudizio più valide tra quelledisponibili in Adobe Premiere 6.5. Un consi-glio: usatele con molta parsimonia!

Curtain Il primo video sisepara in due parti esi deforma comefosse una tenda,mostrandogradualmente ilsecondo filmato.

MotionIl nuovo clip arrivaal centro delloschermo, roteandoe ingrandendosigradualmente.

Iris roundUn cerchio che siingrandiscegradualmentemostra al suointerno il nuovo clip.

Tumble awayIl nuovo filmatoappare dal centrodello schermoroteando intornoall’asse verticale eingrandendosilentamente.

Page turnIl primo filmato escedi scena come sefosse proiettato suuna pagina di carta,che si sfogliagradualmente.

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VIDEO EDITING

L’ESPORTAZIONE

> In vista del traguardo

Per quest’ultima fase dobbiamo in-nanzitutto decidere quale suppor-to multimediale impiegare e sce-gliere di conseguenza i parametri

video, come la risoluzionee il compressore.In sostanza, se l’esportazio-ne avverrà su nastro Dvdobbiamo scegliere una ri-soluzione di 720 x 576pixel, 25 fotogrammi al se-condo, un rapporto d’aspet-to di 1,067 per il pixel e

Lower Field First (in Premiere) perla sequenza dei semiquadri interal-lacciati. Da notare che questi para-metri sono adatti anche per la copiasu nastro Vhs, poiché è importantemantenere al massimo la qualità ela risoluzione, affinché i circuiti in-caricati della conversione dei datidigitali in un flusso video composito

analogico siano in grado di lavorareal meglio delle proprie capacità. Inquesto modo produrremo un fileche poi potremo visualizzare con unlettore qualsiasi (ad esempio Win-dows Media Player) per registrarlosul nastro Vhs tramite l’uscita tele-visiva di cui le moderne schede vi-deo sono dotate.Nel caso dei dischi ottici convieneinvece affidarci ai preset disponibiliormai in tutti i programmi, che ci li-berano dai dubbi nella fase di impo-stazione lasciando al software stes-so l’onere di scegliere i parametricorretti per produrre file compatibi-li con VideoCD, Svcd e Dvd. Con lacompressione Mpeg, per aumentare

MultispinIl nuovo videoappare sottoforma di una seriedi quadratiroteanti, che siingrandiscono finoa fondersicompletamente.

GradientwipeÈ una dissolvenzagraduale, basata suun’immagine in scaladi grigi, che dissolvein maniera irregolareil vecchio filmato perlasciar vedere ilnuovo clip.

Zoom trailsFunziona in modo analogo alla tendina Zoom, ma in questo caso èvisibile una sorta di scia che crea un effetto tipo caleidoscopio.

Clock wipeUna “lancettad’orologio” percorrel’interainquadratura,scoprendogradualmente ilnuovo clip.

ZoomIl nuovo video siingrandiscepartendo dal centrodello schermo, finoa occuparlointegralmente.

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al massimo il data rate e di conse-guenza la qualità visiva, consiglia-mo dapprima di scegliere il presetpiù adatto alle proprie esigenze, diprendere nota delle variabili impo-state dal programma e poi di passa-re alla modalità Personalizzata per

digitare i parametri a mano, inmodo che siano tutti uguali –tranne il data rate – a quelliche il software proponeva nelpasso precedente.Se invece vogliamo creare inPremiere un file da visualiz-zare esclusivamente a com-puter, costruito con l’unionedi clip interallacciati, è im-portante attivare durante il

montaggio – per ogni brano video– l’opzione Deinterlace contenutanella palette Frame Hold Options,a cui si arriva con il comando Vi-deo Options/Frame Hold… In que-sto modo le immagini in rapidomovimento non mostreranno la fa-

stidiosa scalettatura caratteristicadei video Pal quando sono osser-vate con un monitor progressivocome quello dei computer. Per quanto riguarda la risoluzionee il formato d’aspetto del pixel, ri-cordiamo di mantenere la primasui valori più elevati possibile, tipi-camente 640 x 480 pixel, mentre ilsecondo dovrebbe valere 1.0 datoche il pixel del monitor dei compu-ter è quadrato.Nel caso di esportazione per il Webbisogna ridurre la risoluzione a 352x 288 o 320 x 240 punti, la cadenzadei fotogrammi a 12 e impiegare al-goritmi di compressione che con-sentano la riproduzione in strea-ming, ovvero mentre è ancora incorso il download. I compressoriWindows Media e RealMedia sonoparticolarmente adatti a questo sco-po, anche perché consentono di im-postare la compattazione del flussomultimediale in funzione del tipo dicollegamento Internet che avrà ildestinatario del video. ■

Le capacità di esportazione di Movie Makersono decisamente ridotte e permettono dicreare solo file Wmv o Avi Dv. Il primo formatoè ideale per la trasmissione via Web, mentre ilsecondo serve per il trasferimento su nastrodigitale o per trasformazioni successive, dacompiere con software di terze parti come uncompressore Mpeg.