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1 SOTTOPROGETTO 1: AGRICOLTURA & TERRITORIO: DALLE RISORSE LOCALI OPPORTUNITÀ DI CRESCITA PER IL TURISMO RURALE IL TURISMO RURALE Relatore: Stangoni Tiziana

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SOTTOPROGETTO 1: AGRICOLTURA &

TERRITORIO: DALLE RISORSE LOCALI OPPORTUNITÀ DI

CRESCITA PER IL TURISMO RURALE

IL TURISMO RURALE

Relatore: Stangoni Tiziana

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1° INCONTRO - INTRODUZIONE AL CORSO

Nell'approccio a questo corso informativo, occorre innanzitutto chiarire

o per lo meno definire cosa si intende per turismo rurale. Se si prova a

lanciare le parole “turismo rurale” in un motore di ricerca su internet

vediamo comparire diverse definizioni, come ad esempio: ”il turismo

negli agriturismi”, “il turismo in campagna”, “ il turismo eco-

compatibile”. Considerato che queste definizioni sono tutte corrette, ci

teniamo a specificare che noi intendiamo come Turismo Rurale tutte le

forme di turismo che riaccendono un legame con il territorio, le

tradizioni, gli usi e costumi locali, i prodotti del territorio, l'ambiente

circostante, il paesaggio, utilizzando forme di attrattiva turistica a basso

impatto.

Alla luce di questa definizione, analizzando l'approccio turistico in

Valtellina, ci rendiamo conto, come alcune identità e valori storico-

culturali siano stati messi in secondo piano e non siano protagonisti di

una comunicazione e attrattiva condivisa. Soprattutto chi offre

accoglienza spesso non riesce trasmettere al proprio ospite valori e

tradizioni in grado di fare comprendere o perlomeno intuire il contesto

in cui ci troviamo. Quindi con questa serie di incontri informativi si

vorrebbe approfondire e accrescere la consapevolezza di appartenenza

ad una comunità alpina, dove l'agricoltura è da millenni protagonista

dei cambiamenti paesaggistici e degli usi e costumi locali. In secondo

luogo si vorrebbe trasmettere il valore della “memoria ritrovata”,

ovvero ricordare come il nostro folklore, le nostre tradizioni, la nostra

storia, l'architettura e la gastronomia tradizionale, siano gli elementi

chiave che ci consentono di essere unici e di farci conoscere per la

nostra identità. Per ultimo ma non meno importante è il fattore legato

alle eccellenze valtellinesi: in Provincia di Sondrio, possiamo vantare

una serie di prodotti legati all'agro-alimentare, ormai conosciuti anche

fuori dai confini provinciali e che quindi vanno accuratamente proposti

e conosciuti. Partendo da questa consapevolezza e da questi presupposti,

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è evidente che lo stimolare un turismo che guarda agli elementi sopra

citati possa essere il motore per contribuire alla conservazione del

nostro paesaggio. Per questi motivi è determinante che chi fa offerta

turistica, in qualsiasi settore, sia messo nelle condizioni di conoscere a

fondo la realtà, le eccellenze e le tradizioni valtellinesi, al fine di poter

trasmettere al turista la giusta informazioni. Tra gli obiettivi del corso è

inoltre previsto un confronto attivo sia tra i partecipanti che la

presentazione di buone pratiche per poter avere spunti di ampliamento

della propria offerta turistica. In particolare si vuole mettere in relazione

i vari operatori, per permettere loro sia di conoscere attività già presenti

in valle che per stimolare uno scambio e conoscenza di esperienze, col

fine ultimo di fare nascere nuove collaborazioni che consentano di fare

sistema e quindi di essere maggiormente competitivi sul mercato

turistico, facendo nascere nuove forme di turismo legate alle territorio

montano. In particolare si vuole stimolare l'analisi critica in ogni

singolo partecipante in merito alle possibilità che esso ha o che potrebbe

proporre facendo rete con altri operatori. Si ritiene che i punti chiave

che gli operatori debbano considerare nell'approcciarsi ad una nuova

iniziativa di offerta turistica possano essere riassunti in tal modo:

1. Dove trovare le risorse (inteso sia come risorse finanziare per una

nuova iniziativa, come ad esempio un concerto all'aperto, oppure inteso

come risorse del territorio, come ad esempio l'azienda agricola vicina

all'albergatore potrebbe fornire degustazioni di prodotti tradizionali, o

un particolare contesto paesaggistico potrebbe essere utilizzato per

l'organizzazione di trekking, ecc.)

2. Chi si può occupare di questa cosa (l'operatore è in grado di offrire

professionalità nell'approcciarsi ad una nuova iniziativa, ad esempio se

si vuole sperimentare una degustazione guidata di vino o formaggi

sarebbe il caso di chiamare un esperto).

3. Cosa serve alla mia struttura (in caso di operatori con alberghi, B&B,

agriturismi, ecc., bisogna essere consapevoli che la struttura sia

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adeguata alle iniziative che si propongono, come ad esempio se intendo

organizzare un evento legato alla mountain bike, dovrò assicurarmi di

essere dotato di adeguata accoglienza per i bikers).

4. Come recupero il target (verificare di essere in grado di comunicare

attraverso i canali informativi l'iniziativa che si intende proporre). In

particolare si sottolinea come uno degli elementi chiave per

l'organizzazione di una nuova iniziativa o di un nuovo approccio di fare

turismo sia la comunicazione, che deve avvenire su almeno tre piani

differenti: con i potenziali turisti, fra gli operatori turistici, e fra diversi

operatori sul territorio che non necessariamente hanno legami o si

occupano di turismo (es. aziende agricole). Al fine di riassumere le

innumerevoli tematiche da affrontare, si è ritenuto opportuno

raggruppare i vari argomenti e spunti in 4 macro-tematiche:

1. Sport e attività all'aria aperta - 2. Accoglienza & benessere - 3.

Territorio & enogastronomia - 4. Laboratori educativi e ricreativi. Ad

integrazione quindi delle specifiche lezioni relative alle macro-

tematiche, verranno presentate anche le best pratice in merito alla

costituzione di rete da parte delle imprese operanti sul territorio, e una

lezione conclusiva inerente i metodi di comunicazione e la

presentazione degli operatori tramite il metodo del matching.

2^ INCONTRO - TERRITORIO E PRODUZIONI LA CHIAVE

DELL'OFFERTA.

Per poter comprendere le potenzialità del nostro territorio risulta

essenziale effettuare una analisi sulla componente agricola del nostro

territorio. I dati di seguito riassunti sono tratti dal 6° censimento

dell'agricoltura del 2010 e sono consultabili dal sito dell'ISTAT

www.istat.it. Dall'analisi dei dati si deduce che a fronte di una superficie

totale provinciale di 321.200 ha solo 75.000 sono costituiti da superficie

agricola utilizzata. Di questa superficie più di 71.000 ettari sono invesiti

a prati permanenti e pascoli. Ovviamente l'orografia della Provincia

limita fortemente la possibilità di investire inuna agricoltura intensiva e

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su superfici vaste, gli stessi numeri relativi alle aziende agricole, danno

una informazione importante rifertia al problema del frazionamento o

della coltivazione di terreni su superfici limitate e con produzioni al

limite dell'autoconsumo.

In Provincia sono censite 4.430 aziende agricole e fra queste solo 34

sono riconosciute come aziende agricole biologiche e 1.863 producono

prodotti a denominazione di origine (IGP/DOP) le superfici

corrispondenti sono 155 ettari di superficie biologica e 1.667 ettari di

prodotti IGP/DOP. Queste ultime sono appannaggio delle superfici

vitate e delle legnose agrarie (melo) e costituiscono il 2% della

superficie agricola totale.

Da ciò se ne può dedurre che in Provincia per lo più abbiamo piccole

superfici agricole, ma con prodotti di qualità. Occorre a questo punto

fare chiarezza sulle denominazioni presenti in provincia, premettendo

innanzitutto il sistema di marchi è stato realizzato dall'unione europe al

fine di promuovere e proteggere la denominazione dei prodotti agricoli

e alimentari di qualità.

Si tratta di tre marchi: la denominazione di origine protetta,

l'indicazione geografica protetta e la specialità tradizionale garantita,

che vengono di seguito descritti:

DOP Serve per riconoscere un prodotto la cui le diverse fasi

(produzione, trasformazione ed elaborazione) hanno necessariamente

luogo in una particolare area geografica, secondo un particolare

disciplinare normato. (Comprende anche IGT, DOC e DOCG). IGP È

un riconoscimento che viene assegnato a un prodotto quando la gran

parte dei processi produttivi (produzione, trasformazione ed

elaborazione) sono strettamente legati a un'area geografica ben

determinata. SGT Consiste nel riconoscimento del carattere di

specificità di un prodotto agro-alimentare che, per le sue caratteristiche

qualitative e di tradizionalità, permette di distinguersi nettamente da

altri simili. È disciplinato dal regolamento CE n. 509/2006 (che

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sostituisce il precedente reg. CE n. 2082/1992).

In Provincia di Sondrio, al fine di proteggere e promuovere le

produzioni tipiche sono sorti alcuni consorzi di tutela alcuni dei quali a

tutela di prodotti con marchio riconosciuto dal ministero e altri come

prodotti a tutela senza marchio. A completamento delle forme di

promozione sono presenti anche realtà di associazionismo che volgono

a una gestione consorziati di trasformazione dei prodotti, esempi tipici

in questo senso sono alcune delle produzioni legate al settore lattiero-

caseario, come le latterie sociali o i consorzi frutticoli, il consorzio

tutela vini.

Sempre in merito alla promozione sono sorti una serie di iniziative

istituzionali per unificare e proporre le eccellenze valtellinesi in un

sistema di promozione unificato e provinciale, come ad esempio la

Strada dei vini e dei sapori e il portale Valtellina che gusto (www.

valtellinachegusto.eu).

Particolare attenzione va inoltre posta anche ad altre iniziative presenti

oggi sul nostro territorio, legate a quelle che oggi è una delle produzioni

di eccellenza più significative, in termini economici a livello

provinciale, ovvero la viticoltura. Oltre ai siti istituzionali di

promozione viticole come il Consorzio tutela vini e Provinea, anche il

Distretto Culturale di Valtellina merita un particolare citazione in

quanto diretto promotore di prodotti a salvaguardia del territorio. Infatti,

indiscusso tema centrale per la salvaguardia dei nostri prodotti è il

legame stretto con il territorio e con il fatto che una manutenzione e

promozione dei prodotti, garantisce inequivocabilmente anche una

manutenzione territoriale di importanti aree costruite, come ad esempio

i terrazzamenti. Da questo se ne deduce che risulta strategico, in una

politica generale di tutela del territorio, anche stimolare le piccole

produzioni di nicchia che stanno prendendo piede in provincia, come

ad esempio i piccoli frutti, l'olivocoltura, il miele, ecc.

3^ INCONTRO – SPORT E ATTIVITA' ALL'ARIA APERTA E

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BENESSSERE

Dai dati dell'Osservatorio Nazionale del Turismo (Unioncamere) si

evince che un terzo dei turisti che frequentano la montagna, fa questa

scelta in funzione della volontà di fare sport. Fra gli sport che vengono

prediletti lo sci è sicuramente quello più praticato, seguito dal trekking.

Pertanto durante il terzo incontro verranno analizzate nello specifico le

possibili attività da effettuare in ambito montano durante inerenti le

attività all'aria aperta dando diversi spunti alternativi al trekking

classico. Altro elemento essenziale che emerge dal dato di

Unioncamere è l'esigenza di avere nel contempo, da parte del turista

una buone esperienza legata alla struttura di accoglienza che lo ospita,

pertanto verranno effettuati esempi pratici e anche a basso costo per

poter sviluppare al meglio anche questo aspetto.

4^ INCONTRO – SPORT E ATTIVITA' ALL'ARIA APERTA E

BENESSSERE

Premesso che lo sci resta l'attrattiva più forte nel mercato del turismo

montano, come già analizzato in altre presentazioni, lo stesso è

tendenzialmente in calo negli ultimi anni. E' per questo motivo che nelle

presentazione del 4^ incontro formativo si è voluto proporre nuovi

spunti e idee al fine di stimolare nuove forme di attrattiva

complementari a questa pratica sportiva, legate comunque all'ambiente

montano invernale.

5^ INCONTRO

Al fine di dare una panoramica il più completa possibile delle

potenzialità delle strutture ricettive è essenziale anche dare uno sguardo

alle necessità delle utenze deboli, al fine di poter calibrare al meglio la

propria potenzialità. Nel merito invece delle tematiche legate al

territorio, si vogliono presentare esempi di Best pratice, come la

possibilità di offrire nuove forme di prodotti provenienti dal territorio

legati alla tradizione montana, come le erbe spontanee o le produzioni

di nicchia come ad esempio la patata blu valtellinese, il saraceno, ecc.

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6° INCONTRO - CONCLUSIONI

L'ultimo incontro del corso informativo tenutosi il 15 aprile 2014, ha

voluto dare spunti e utili informazioni in merito al tema della

comunicazione ed essere un momento di incontro e confronto sia fra i

corsisti che con gli amministratori della Comunità Montana Valtellina

di Sondrio (Presidente e Assessore all'Agricoltura) e con la Presidente

del Consorzio Destinazione Valtellina (DMO) e di Valtellina Turismo.

Al fine di raccogliere le impressioni dei partecipanti al corso si è inoltre

ritenuto di raccogliere le loro osservazioni tramite un questionario

predisposto ad hoc, i cui risultati saranno di seguito riassunti.

Partendo dalle sollecitazioni degli stessi corsisti si è voluto dare spazio

alla presentazione delle attività che essi svolgono e che hanno

intenzione di intraprendere in futuro evidenziando altresì gli spunti che

sono venuti dal corso e dall'incontro con altre aziende e realtà.

Il programma del pomeriggio è stato pertanto sviluppato in un primo

momento di lezione tenuta dalla dott.ssa Silvia Bellucci con argomento

dal titolo “Nuovi strumenti di comunicazione” che ha illustrato esempi

concreti di modalità di promozione delle aziende, dando spunti e

consigli pratici su come gestire la comunicazione a basso costo

sfruttando i portali già presenti in rete (facebook, twitter, ecc.),

ricordando al contempo che “essere i primi sui motori di ricerca non

vuole dire essere i primi nella mente del turista”.

Al termine della presentazione ed interlocuzione con i corsisti è stato

poi dato spazio alla dottoressa Giovanna Muscetti, Presidente di

Consorzio Destinazione Valtellina (DMO) e di Valtellina Turismo, che

ha illustrato gli obiettivi e le strategie che gli enti da lei presieduti stanno

perseguendo e che intendono concretizzare nel prossimo futuro.

Tra questi emerge un approccio volto alla destagionalizzazione del

turismo e quindi allo sviluppo di nuove forme di attrazione turistica

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alternative alle classiche mete provinciali (turismo invernale

strettamente connesso alla pratica dello sci su pista, escursionismo

d'estate e termalismo), pertanto gli argomenti trattati risultano coerenti

con quanto affrontato e sviluppato nell'intero percorso formativo, sia

con le lezioni in aula che con le attività svolte sul campo.

Al termine della presentazione si è voluto quindi dare spazio ai

partecipanti sia attraverso una loro breve presentazione delle attività

lavorativa svolta sia per attivare un confronto con gli amministratori

presenti, mettendo in luce anche le criticità che gli operatori turistici

incontrano nel proprio lavoro e nelle modalità di promozione della

propria attività.

In particolare viene sottolineata, dai corsisti, la necessità che la

promozione turistica valtellinese abbia un proprio progetto da

perseguire e una programmazione a medio e lungo termine. Ciò

consentirebbe che gli investimenti fatti in termini di promozione e

sviluppo dell'azienda non siano un caso isolato, ma siano strutturati

all'interno di un sistema turistico che pone come priorità il turismo

sostenibile, legato al territorio e alle eccellenze territoriali, sviluppato

in maniera tale che vi sia il giusto spazio per aziende anche di piccola

dimensione e dislocate sull'intero territorio valtellinese e non solo verso

le classiche mete sciistiche o attrattive escursionistiche su cui si è

fondato negli anni passati.

Tale approccio è inoltre in sintonia con le emergenti richieste del turista

che, oggi, vuole vivere la vacanza in maniera nettamente differente

rispetto al passato, dando una sempre più crescerete importanza al

legame con il territorio in cui vive, sia attraverso il paesaggio, che

attraverso le attività esperienziali, l'enogastronomia, e il contatto con la

popolazione locale.

Dai corsisti vengono inoltre messe in luce le necessità di chi opera in

ambiti marginali rispetto al turismo tradizionale, come ad esempio sul

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sentiero Valtellina, sulle aree terrazzate (Via dei Terrazzamenti), o nei

piccoli borghi. Innanzitutto, oltre a quanto sopra detto in merito

all'inserimento in un sistema unico di promozione del territorio, ad oggi,

pur essendo presenti diverse iniziative di valorizzazione del territorio

provinciale, come ad esempio il Distretto Culturale o la Strada dei vini

e dei sapori, risulta difficoltoso, soprattutto per i piccoli operatori,

inserirsi in un sistema infrastrutturale che li valorizzi, sia nelle piccole

cose ( es. posa di segnaletica indicante l'azienda ricettiva lungo le vie di

comunicazione ) che nelle strategie di sistema (es. inserimento nelle

carte escursionistiche della Via dei terrazzamenti, o condivisone e

collaborazione al progetto strategico del Distretto Culturale). Tali

attività dovrebbero inoltre portare ad un normale prolungamento della

stagione turistica, andando quindi a garantire quanto auspicato da

diversi corsisti, ovvero alla destagionalizzazione del turismo

valtellinese.

Viene poi posto in luce come il sistema turistico e agricolo

rappresentino, per il turismo sostenibile,

un binomio dal quale non si può prescindere. Proprio nel corso, queste

tematiche sono ampiamente state affrontate, e hanno stimolato una

collaborazione fra aziende agricole e operatori turistici, portando

reciproche conoscenze e facendo nascere nuove collaborazione.

Da questo punto di partenza, concreto e tangibile, viene quindi posto il

problema di fondo: ovvero che nasca anche a livello pubblico ed

istituzionale una rete fra il sistema turistico e il sistema agricolo.

Proprio partendo da queste sinergia risulta anche necessario che

entrambi i settori, si pongano anche il problema delle manutenzioni del

territorio.

Ampio spazio è stato inoltre dato da parte dei partecipanti alla utilità

del corso effettuato, sia per le tematiche affrontate e le informazioni

fornite sia perché è stata l'occasione di incontrare realtà operative

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diverse o simili stabilendo collaborazioni fra i diversi operatori.

A tal proposito viene infatti richiesto agli amministratori di garantire la

continuità del corso, per fare in modo che l'esperienza vissuta non sia

fine a se stessa, ma possa concretizzarsi in un progetto stabile ed

operativo tra tutti i piccoli operatori.

A tale esplicita richiesta risponde la Presidente, Giovanna Muscetti,

concordando sulla necessità di effettuare un numero minimo di incontri

fra gli operatori e con gli amministratori (almeno due all'anno) in modo

da effettuare un aggiornamento sullo stato di fatto dei progetti in corso

e rispondere a dubbi e quesiti.

Altro punto emerso da parte di più corsisti è stato che, grazie al corso,

hanno percepito la necessità di fare rete e collaborare con altri operatori,

oltre al fatto che la partecipazione al corso stesso è stata un ottimo

momento di incontro. Ciò ha infatti stimolato un gruppo di b&b ad

intensificare la collaborazione fra di loro, iniziando a lavorare insieme

nella costruzione di un progetto condiviso; così come un gruppo di

aziende agricole ha partecipato ad un corso presentato durante le lezioni,

ed attivato dalla Camera di Commercio Industria ed Artigianato di

Sondrio, per accompagnare le aziende alla costruzione di una rete di

imprese.

Ad integrazione di quanto espresso dai corsisti in occasione di

confronto si riassumono di seguito i risultati del questionario di

gradimento proposto durante l'ultimo incontro.

Prima di analizzare i risultati attesi occorre riassumere alcuni dati

statistici derivanti dagli iscritti, per meglio contestualizzare le

informazioni raccolte.

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Gli iscritti totali al corso sono stati 52, considerato che è stato imposto

un tetto massimo di partecipanti pari a 45, n. 2 non sono stati ammessi

a partecipare, mentre n. 5 iscritti hanno potuto partecipato solo a partire

dalla seconda lezione, in quanto ammessi in un seconda fase, per un

totale di 50 persone ammesse, di cui 22 uomini e 28 donne.

Considerato che il corso è stato aperto a tutte le categorie professionali

operanti nell'ambito turistico, ma anche ad altri aspiranti operatori si

riassumono di seguito le qualifiche dei partecipanti:

Da ciò si desume un'alta variabilità fra la tipologia di azienda operante

all'interno del nostro territorio e una buona rappresentazione di tutte le

categorie operanti nell'ambito del turismo rurale e che hanno sentito la

necessità di seguire un percorso informativo in ambito turistico.

Qualifica Quantità

Azienda agricola (gli agriturismo vengono compresi

esclusivamente nella categoria seguente)

5

Aziende agrituristiche 4

Albergatori 5

B&B 7

Bar 2

Rifugi 3

Ostelli 1

Guide e accompagnatori 4

Gestore impianti sportivi 1

Aspiranti operatori nell'ambito del turismo rurale 3

Studenti 1

Associazioni/cooperative/operatori 8

Altro (non specifica, dipendente pubblico, ecc.) 6

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Al termine del corso, solo 14 partecipanti hanno ri-consegnato il

questionario orientativo sottoposto, altri hanno comunque preso parola

durante l'incontro conclusivo ed altri hanno inviato tramite mail un loro

parere spontaneo sull'attività a cui hanno partecipato.

Con il questionario si è voluto testare il grado di soddisfazione

dell'organizzazione, del coordinamento, delle docenze e dei risultati

ottenuti, oltre a dare un adeguato spazio alle proposte future. Le risposte

potevano variare da una scala da 1 a 5, dove 1 equivale al giudizio più

negativo e 5 al massimo.

I risultati ottenuti sono riassunti nella tabella sottostante:

Tematica Media ponderata del

giudizio espresso

Informazione

Contenuti 4,7

Utilità per attività futura 4,4

Confronto con altri partecipanti 4,8

Nuovi spunti per l'attività 4,4

Equilibrio lezioni teoriche/pratiche

(solo 10 risposte)

4,8

Coordinamento

del corso

Preparazione 4,9

Esaustività 4,9

Chiarezza espositiva 4,9

Capacità di coinvolgimento 4,9

Disponibilità verso i partecipanti 4,9

Docenti

del corso

Preparazione 4,9

Esaustività 4,8

Chiarezza espositiva 4,9

Capacità di coinvolgimento 4,8

Disponibilità verso i partecipanti 4,9

Organizzazione

Periodo di svolgimento 4,3

Informazioni ricevute prima del corso 4,3

Raggiungibilità sede 4,9

Mete delle uscite 4,4

Grado complessivo di soddisfazione del corso 4,7

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Nella parte di questionario relativa agli aspetti positivi e negativi del

corso e alle proposte sono emersi diversi giudizi e osservazioni che qui

si riassumono:

Pertanto se ne deduce che il corso ha avuto un ottimo giudizio nel suo

complesso, si sottolinea che solo una persona ha evidenziato l'aspetto

negativo sopra riportato.

Emerge da ciò e dalle mail arrivate, una complessiva soddisfazione per

i contenuti e l'organizzazione del corso, ma soprattutto emerge il fatto

che con tale iniziativa è stato possibile colmare una lacuna presente

nell'ambito turistico e territoriale. Indubbiamente la partecipazione a

questa iniziativa e l'entusiasmo emerso sono sintomo di una necessità

che gli operatori hanno trovato soddisfatta. La natura delle tematiche

trattate, molto vaste e dinamiche, richiede ulteriori approfondimenti e

continuità, tale richiesta può essere inoltre riassunta nella nota che si

allega alla presente relazione, e che i partecipanti hanno chiesto di

inoltrare agli amministratori, proprio per far in modo che la fruttuosa

esperienza possa avere un seguito.

Rispetto a quanto ci si era posti come obiettivo in fase progettuale si

può pertanto dire che gli obiettivi sono stati centrati e ampiamente

Aspetti Positivi Aspetti Negativi Proposte future

- Sono stati forniti nuovi stimoli

per attività ed eventi

- Serietà nei contenuti

- Occasione di confronto e

condivisione

- Conoscenza di nuove realtà

- Approfondimenti e le

esperienze

- Coinvolgimento

- l'avvicinamento a nuove idee

che si ritenevano irrealizzabili

- l'ultimo incontro è

stato troppo dilatato

nel tempo

- Necessità di avere una continuità del corso

e degli incontri

- Approfondire le conoscenze e le

collaborazioni in merito ai contratti di rete

-Approfondimento dell'aspetto

dell'animazione

- Affrontare maggiormente gli aspetti

giuridici

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superati: le conoscenze degli operatori economici del campo turistico

risultano ampliate, dal riscontro risulta che sono stati forniti nuovi

spunti di sviluppo delle aziende, stimolando lo sviluppo alla formazione

di rete e lo scambio di idee che si sono concretizzate, a pochi giorni di

conclusione dal corso, in almeno 2 reti consolidate, e in diverse

collaborazioni fra singoli operatori, che ci si augura abbiano un futuro

sviluppo.