Il Tragico Xenotrapianto Di Ignazio Marino

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    VITTIME UMANE DELLA VIVISEZIONE: il tragicoxenotrapianto di Ignazio Marino

    Durante unintervista de LEspresso del 16 maggio 2012, Ignazio Marino afferm:

    Nel 1992 ho ucciso un babbuino. Lavoravo negli Stati Uniti dove studiavamo lapossibilit di trapiantare organi di animali per salvare vite umane e superare in

    questo modo il problema della carenza di donatori. Il 28 giugno di quellanno

    eseguimmo il primo trapianto di fegato da babbuino a uomo e oggi, a ventanni di

    distanza, penso si trattasse di una strada sbagliata: il sistema immunitario degli

    uomini e quello dei babbuini non sono compatibili, nemmeno utilizzando i farmaci

    antirigetto pi potenti. Ma non rinnego nulla

    Andando a leggere le condizioni in cui vers il suo paziente a seguito del trapianto,

    troviamo i seguenti sintomi:

    ingrossamento del fegato ad una dimensione che superava il doppio di quella

    iniziale, infezioni, emorragie gastrointestinali, trasfusione di sangue, insufficienza

    renale, dipendenza da dialisi, tossicit multipla da farmaci, perdita improvvisa delle

    maggiori funzioni del sistema nervoso, emorragia subaracnoidea e morte.

    Riportiamo la parte interessata della sua pubblicazione Baboon-to-human liver

    transplantation [http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2962592/]:

    Dopo il trapianto, il nostro paziente, che era caduto prima dellintervento in un

    coma di fase 3, si svegli e fu prontamente intubato dopo 17 h. Mangiava e

    camminava nei primi 5 giorni. Per le prime due settimane post-operatorie, stata

    somministrata per via endovenosa albumina umana in dosi di 50-75 g / die.

    Lalbumina stata poi somministrata solo a coprire le perdite alle procedure didialisi o durante la plasmaferesi per emoglobinemia durante la fase terminale del

    suo decorso post-operatorio. Il fegato era di 600 g al momento del trapianto e,

    rigenerato in una scansione di tomografia computerizzata (CT), la dimensione era

    stimata a 1074 g dopo una settimana e a 1555 g dal 24esimo giorno. Anche se

    stato rilasciato dalla terapia intensiva dopo un mese, ha sviluppato diverse

    infezioni (tabella II), che hanno reso necessaria la terapia con anticorpi nefrotossici.

    La pi invalidante di queste stata mixata da CMV, candida esofagite e duodenite,

    che sono stati sospettati essere la causa di ricorrenti emorragie gastrointestinali dal

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    giorno 27esimo al 39simo e che hanno richiesto 14 unit di sangue trasfuso. E

    stato coltivato dal sangue lo staphylococcus aureus nei giorni postoperatori 6, 26, e

    55; Enterococcus faecalis stato trovato in coltura nel 55esimo giorno. Il 65esimo

    giorno, aspergillus stato coltivato da un aspirato tracheale.

    Altre complicazioni, incluse insufficienza renale e dipendenza da dialisi, hanno

    avuto inizio il 21esimo giorno, che probabilmente sono il risultato della tossicit dapi farmaci (FK 506, amfotericina, ganciclovir, e forse vancomicina) e da un

    emotorace destro da una biopsia epatica il 24esimo giorno. Nonostante queste

    difficolt, il paziente era senza febbre e per il resto stato bene fino al giorno

    55esimo quando stato riammesso in terapia intensiva dopo una recidiva di ittero.

    Langiografia il giorno 59esimo ha mostrato una normale anatomia vascolare

    epatica, una colangiografia transepatica il giorno 61esimo stata letta come

    normale (fig. 2). 1 h dopo la colangiografia, diventato ipotensivo con rigori, harichiesto lintubazione. Cerano tracce di coagulazione intravascolare disseminata

    ed emolisi con un calo della conta piastrinica da 115 000 a 29 000 10 9 / L, un

    aumento di emoglobina plasmatica libera di 87,5 mg / dl (normale < 3.0),

    aptoglobina non rilevabile, e un aumento della bilirubina da 212 mmol / L a 851,6

    mmol / L durante le successive 48 ore.

    Dai giorni 65esimo al 70esimo, il paziente aveva 5 plasmaferesi che avevano ridotto

    la bilirubina sierica. Il 70esimo giorno, pur essendo disabituato dal ventilatore, c

    stata una perdita improvvisa delle maggiori funzioni del sistema nervoso. La TAC

    ha mostrato una massiva emorragia subaracnoidea e 6 ore dopo stato dichiarato

    cerebralmente morto.

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