Il Televideo per le elezioni Numeri per la democrazia · sun giornalista radiotelevisivo ha mai...

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CITTADINI & COMPUTER .......................................................................................................................................Il Televideo per le elezioni Numeri per la democrazia Le elezioni amministrative di novembre hanno messo in rilievo la necessità di un 'informazione corretta e tempestiva dalle istituzioni ai cittadini. Ma solo dal Televideo l'informazione è anche completa di Manlia Cammarata ......................... In Cittadini & Computer di un mese fa, nell'articolo sui sistemi informativi del Parlamento, abbiamo messo in luce le gravi carenze di informazione tra «il Palazzo» e i cittadini. Poche, scarne no- tizie sul Televideo della Rai, relative so- lo alle leggi approvate, non bastano a dare conto dell'attività delle Camere, non servono a capire quali problemi, e in che modo, vengano trattati dai legi- slatori. Il Televideo, con la sua schematicità e la totale impossibilità di svolgere una ricerca interattiva, serve ad altri scopi. Per esempio, a fornire tempestivamen- te dati completi sullo spoglio dei risulta- ti elettorali. Le ultime elezioni ammini- strative hanno costituito un esempio molto interessante dell'utilità di un'informazione di questo tipo, anche perché si sono svolte in un clima com- pletamente diverso da quello a cui era- vamo abituati. C'era la prima applicazio- ne del sistema elettorale a doppio tur- no, dal quale si attendeva un sostanzia- 154 le cambiamento della geografia politico- amministrativa del nostro Paese, e c'era anche la novità degli «Exit Poli», cioè delle previsioni a caldo ricavate dal- la ripetizione del voto fatta dagli elettori all'uscita dei seggi. Le elezioni rappresentano un mo- mento importantissimo nella vita di una democrazia come la nostra, non solo per i risultati effettivi, ma anche per l'at- tività politica che si svolge durante la conta dei voti. Il clima di attesa che cir- conda ogni consultazione elettorale rag- giunge il suo apice al momento della chiusura delle urne. L'aspettativa della gente è al massimo, un numero altissi- mo di cittadini è inchiodato davanti agli apparecchi televisivi. Si crea così un'at- mosfera particolarmente favorevole per le dichiarazioni dei leader e dei com- mentatori politici, che possono avere un'influenza notevole sull'atteggiamen- to dell'elettorato, soprattutto quando sono in vista altre, più importanti con- sultazioni. Naturalmente ciascuno degli interessati tende a fornire i dati che più gli fanno comodo e a ignorare quelli che potrebbero negare le sue tesi; le emit- tenti stesse possono dare un'informa- zione tendenziosa con dati parziali o in ritardo. Ma la tecnologia mette a disposizio- ne di tutti uno strumento che, corretta- mente utilizzato, si rivela perfettamente imparziale e, per quanto possibile, tem- pestivo: il Televideo. Prima di occupar- cene, vediamo come funziona il siste- ma tradizionale della comunicazione dei risultati elettorali. Ancora tanta carta Le elezioni sono il trionfo della carta. Carta per i manifesti, carta per le comu- nicazioni dirette agli elettori, carta per le schede, carta per comunicare i risultati. Proprio su quest'ultimo punto dobbia- mo fermare la nostra attenzione. I risul- tati dello spoglio delle schede, a mano a mano che arrivano al Ministero dell'ln- MCmicrocomputer n. 136 - gennaio 1994

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CITTADINI & COMPUTER•.......................................................................................................................................•

Il Televideo per le elezioni

Numeri per la democraziaLe elezioni amministrative di novembre hanno messo in rilievo la necessità diun 'informazione corretta e tempestiva dalle istituzioni ai cittadini. Ma solo dal

Televideo l'informazione è anche completa

di Manlia Cammarata.........................

In Cittadini & Computer di un mesefa, nell'articolo sui sistemi informatividel Parlamento, abbiamo messo in lucele gravi carenze di informazione tra «ilPalazzo» e i cittadini. Poche, scarne no-tizie sul Televideo della Rai, relative so-lo alle leggi approvate, non bastano adare conto dell'attività delle Camere,non servono a capire quali problemi, ein che modo, vengano trattati dai legi-slatori.

Il Televideo, con la sua schematicitàe la totale impossibilità di svolgere unaricerca interattiva, serve ad altri scopi.Per esempio, a fornire tempestivamen-te dati completi sullo spoglio dei risulta-ti elettorali. Le ultime elezioni ammini-strative hanno costituito un esempiomolto interessante dell'utilità diun'informazione di questo tipo, ancheperché si sono svolte in un clima com-pletamente diverso da quello a cui era-vamo abituati. C'era la prima applicazio-ne del sistema elettorale a doppio tur-no, dal quale si attendeva un sostanzia-

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le cambiamento della geografia politico-amministrativa del nostro Paese, ec'era anche la novità degli «Exit Poli»,cioè delle previsioni a caldo ricavate dal-la ripetizione del voto fatta dagli elettoriall'uscita dei seggi.

Le elezioni rappresentano un mo-mento importantissimo nella vita di unademocrazia come la nostra, non soloper i risultati effettivi, ma anche per l'at-tività politica che si svolge durante laconta dei voti. Il clima di attesa che cir-conda ogni consultazione elettorale rag-giunge il suo apice al momento dellachiusura delle urne. L'aspettativa dellagente è al massimo, un numero altissi-mo di cittadini è inchiodato davanti agliapparecchi televisivi. Si crea così un'at-mosfera particolarmente favorevole perle dichiarazioni dei leader e dei com-mentatori politici, che possono avereun'influenza notevole sull'atteggiamen-to dell'elettorato, soprattutto quandosono in vista altre, più importanti con-sultazioni. Naturalmente ciascuno degli

interessati tende a fornire i dati che piùgli fanno comodo e a ignorare quelli chepotrebbero negare le sue tesi; le emit-tenti stesse possono dare un'informa-zione tendenziosa con dati parziali o inritardo.

Ma la tecnologia mette a disposizio-ne di tutti uno strumento che, corretta-mente utilizzato, si rivela perfettamenteimparziale e, per quanto possibile, tem-pestivo: il Televideo. Prima di occupar-cene, vediamo come funziona il siste-ma tradizionale della comunicazione deirisultati elettorali.

Ancora tanta cartaLe elezioni sono il trionfo della carta.

Carta per i manifesti, carta per le comu-nicazioni dirette agli elettori, carta per leschede, carta per comunicare i risultati.Proprio su quest'ultimo punto dobbia-mo fermare la nostra attenzione. I risul-tati dello spoglio delle schede, a mano amano che arrivano al Ministero dell'ln-

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La sala stampa del Viminale, dove giungono i dati dello spoglio delle schede, ospita un'orgia di carta.

Voteremo col computer?Bisogna arrivare al voto elettronico, ha detto il ministro dell'Interno durante le ultime

elezioni amministrative.E non c'è dubbio che il sistema della matita copiativa è superato, si presta a facili brogli,

comporta macchinose operazioni di scrutinio.L'espressione del voto attraverso un sistema informatico è già una realtà in alcuni pae-

si: in Belgio, per esempio, con un sistema realizzato da Bull (ne abbiamo parlato in Cittadi-ni & Computer sul numero 130 di questa rivista). Ma da noi il problema è diverso, perchésono ancora troppi gli italiani che non hanno alcuna dimestichezza con le nuove tecnolo-gie. Da noi non ha ancora attecchito il Videotel e persino le carte di credito e il Bancomatsono utilizzati da un numero limitato di persone. L'analfabetismo informatico e telematicoè una realtà ancora presente tra tutti gli strati della popolazione. Chi non conosce, diffida,e il rischio del rifiuto del voto elettronico è molto alto.

Prima di arrivare a questo bisogna abituare i cittadini a servirsi dell'informatica. Un pas-so avanti potrebbe essere fatto con la diffusione degli «sportelli del cittadino» per l'acces-so alla pubblica amministrazione: sempre promessi, sempre inaugurati in via sperimenta-le, ma diffusi solo dalle amministrazioni locali di alcune città.

Per migliorare il rapporto tra l'elettore e le istituzioni basterebbe molto meno: per esem-pio, evitare la confusione che si è creata con il voto per il sindaco e per il consiglio comu-nale su un'unica scheda.

Con due schede separate tutto sarebbe stato più semplice. Ma il fascino della compli-cazione incatena i burosauri. Che cosa succederebbe se la stessa logica venisse applicataal voto elettronico?

terno, vengono inseriti in un grande si-stema informativo. Questo compie unaserie di elaborazioni ed emette le infor-mazioni sia in forma cartacea, sia in for-ma di dati informatici. Ma alla salastampa del Ministero arriva quasi esclu-sivamente la carta. Ormai tutti i giornali-sti sono abituati a servirsi del computer,ma quando entrano nel grande salonedel Viminale compiono un tuffo nel pas-sato. Pacchi di comunicati sparsi dovun-que, fogli che passano di mano in ma-no, ci sono persino vecchie macchineper scrivere meccaniche a gambeall'aria sui tavoli, come si usava una vol-ta nelle redazioni. Quando una teleca-mera inquadra un inviato, questi hasempre in mano qualche foglio di carta.Questa volta c'erano alcuni monitor conun programma sotto Windows che for-niva in tempo reale elaborazioni sui datidisponibili, ma era considerato nientepiù che una curiosità. Eppure, nel mo-mento stesso in cui gli studi radiotelevi-sivi e i cittadini ricevevano le notizie indiretta dalla sala stampa, queste eranogià disponibili da qualche minuto, in for-ma più completa e ordinata, per via te-lematica.

Si consumava così una specie di truf-fa all'elettore, fornendo dati «umani» al-meno potenzialmente tendenziosi, inve-ce dei dati telematici, certamente piùoggettivi. C'è da dire anche che glischemi riassuntivi, trasmessi a intervallidalle varie emittenti, erano anch'essi inritardo, perché frutto di un lavoro direinserimento manuale dei dati, giuntiattraverso il Televideo, nei sistemi vi-deografici delle redazioni. Per quanto hopotuto osservare personalmente, nes-sun giornalista radiotelevisivo ha maidetto: se volete i dati completi disponi-bili fino a questo momento, cercateli al-la pagina tale del Televideo. La carta ele chiacchiere hanno coperto e quasiannullato i vantaggi dell'informatica edella telematica rendendo un pessimoservizio alla trasparenza, strumento didemocrazia.

Come funziona il teletext

Apriamo ora una parentesi per capireun po' più in dettaglio la natura del si-stema «teletext», adottato dalla Rai conla denominazione commerciale di Tele-video.

Il teletext è un sistema di trasmissio-ne di informazioni scritte via radio chesfrutta i normali canali della televisione.È stato introdotto per la prima volta inGran Bretagna nel 1976. Si tratta di un

medium «unidirezionaie», perché leinformazioni viaggiano solo dall'emitten-te all'utente; non c'è quindi interattività,come nel Videotel, che permette anchela comunicazione anche in senso inver-so, tramite le linee telefoniche.

Nonostante le limitazioni dovute allamacanza di interattività, il sistema tele-text si rivela un eccellente mezzo per ladiffusione di informazioni quasi in tem-po reale, che sono a disposizionedell'utilizzatore in qualsiasi momento,

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È curioso che igiornalisti della sala stampa non seguano i risultati sul Televideo, ma si concentrino sulle no-tizie, di seconda mano, trasmesse dai TG.

vrapposta all'immagine video. Un parti-colare sistema di editing determina ilsincronismo tra le scene e la sequenzadelle scritte.

Insomma, ci troviamo di fronte a unmedium che prefigura lo schema infor-mativo del prossimo futuro, quando iterminali multimediali interattivi on lineci permetteranno di scegliere, in qual-siasi momento, le notizie di nostro inte-resse. Già oggi il teletext è un «plus» diimportanza crescente nel mondo dellatelevisione, e sono molte le emittenti,oltre alla Rai, che offrono questo servi-zio. Fra l'altro, pur essendo gratuito perl'utente, costituisce una buona fonte direddito per l'editore, perché si prestaanche per fornire informazioni commer-ciali.

Molte pagine non sono compostedall'emittente, ma vengono create etrasmesse via cavo direttamente daifornitori delle informazioni. Gli orari de-gli aerei sul Televideo Rai, per fare unesempio, sono trasmessi già prontidall'Alitalia; lo stesso vale per le notiziedi borsa, le previsioni meteorologiche ecosì via. Di norma il nome del fornitoredelle informazioni viene indicato nellapagina di presentazione di ogni servizio.

M. e.

Anche il Viminalenon è di vetro

Molti lettori avranno notato che in questo articolo manca qualcosa di importante. Mancaqualsiasi notizia sul sistema informativo del Viminale (la sede del Ministero dell'Interno)che raccoglie ed elabora i risultati delle elezioni. Abbiamo chiesto sia prima, sia dopo leelezioni amministrative della fine dello scorso anno, di visitare il centro di elaborazione escambiare quattro chiacchiere con un dirigente. Prima ci è stato risposto che il momentoera troppo delicato, a causa del lavoro preparatorio; dopo, la richiesta è caduta nel vuoto.

Dunque non siamo in grado di dare conto degli aspetti informatici della raccolta e delladiffusione dei risultati elettorali. D'accordo che i sistemi informativi di questo ministerocontengono dati e procedure della massima delicatezza, ma non è certo la visita di ungiornalista che può mettere a repentaglio la sicurezza dei segreti dello Stato.

I cittadini hanno il diritto di sapere come il loro voto viene acquisito, elaborato, diffuso.La trasparenza, lo ripeteremo all'infinito, è un requisito essenziale della democrazia.

ventiquattr'ore su ventiquattro. I norma-li notiziari radiotelevisivi vengono infattitrasmessi a orari prefissati, e possonocontenere solo informazioni di interessegenerale. Il teletext, che dispone di unastruttura a menu, si presta anche alladiffusione di informazioni specializzate,come i listini di borsa, gli orari dei mezzidi trasporto e così via.

L'importanza di questo tipo di servi-zio si vede proprio in situazioni comequella descritta in questo articolo, lospoglio delle schede elettorali. Chi sicollega a un normale canale radiofonico

o televisivo deve attendere che i dativengano trasmessi nel corso dei notizia-ri, tra interviste, commenti e collega-menti con l'esterno. Dipende anche dal-le scelte redazionali la decisione di co-municare dati parziali o riassuntivi, o ad-dirittura tendenziosi. Invece il teletextmette a disposizione i dati completi,sempre aggiornati, in qualsiasi momen-to.

Un impiego particolare del Televideoriguarda i sottotitoli per i non udenti.Quando si selezionano le apposite pagi-ne, l'immagine del teletext viene so-

Dal telefono alla TVVediamo ora come funziona il siste-

ma di comunicazione dei dati elettoraliattraverso il Televideo. Va notato chequesto strumento è a disposizione nonsolo dei singoli cittadini che dispongonodi un apparecchio televisivo munito deldecodificatore, ma anche di tutti gli «ad-detti ai lavori», dagli uffici elettorali deipartiti politici alle redazioni dei giornalistampati o teletrasmessi. In particolareviene utilizzato dalle emittenti televisiveper preparare i grafici che illustrano l'an-damento degli scrutini e i raffronti conle elezioni precedenti. È singolare che inumeri vengano regolarmente copiati amano dal Televideo ai sistemi videogra-fici, con perdite di tempo e possibilità dierrori, mentre sarebbe tecnicamentepossibile e non troppo complessa lacattura diretta dei dati con una succes-siva elaborazione automatica per la pre-sentazione.

Ma vediamo il percorso dei dati. Essivengono comunicati via telefono dallesezioni che compiono lo spoglio delleschede agli appositi uffici dei Comuni.Questi, sempre via telefono, li comuni-cano alle Prefetture, che a loro volta gi-rano le informazioni al Ministero dell'In-terno. E qui, finalmente, il dato vocaleviene immesso nel sistema informativoe diventa un dato elettronico. La primaelaborazione consiste nel «mettere inordine» le informazioni, che subito dopo

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partono via cavo verso la redazione delTelevideo. Questa si trova nel nuovocomplesso della Rai a Saxa Rubra, unalocalità alle porte di Roma. Qui avvieneuna seconda elaborazione, piuttostocomplessa, per passare dal formato«ministeriale» dei dati a quello del tele-video.

La procedura, messa a punto dallaColby Video di Catania e descritta nel ri-quadrato, consiste prima di tutto nellamodifica del formato dei dati. Sembre-rebbe naturale che questi siano tra-smessi in forma strutturata, come undata base o un foglio elettronico; invece

Un'applicazione interattiva sotto Windows nella sala stampa del Ministero dell'Interno presenta dati, rias-sunti e raffronti. Non riscuote molto interesse.

Macchine e procedureDal Viminale a casa nostra, passando per

la Rai. Ecco come awiene la trasformazionedi dati del Ministero dell'Interno in pagine Te-levideo.

Il CED del Ministero «vede» il sistema in-stallato presso il centro di produzione Rai co-me se fosse una stampante laser: invia quin-di una sequenza di caratteri non strutturati,con il protocollo BSC3-3270. C'è quindi primadi tutto un convertitore di protocollo da BSCa RS-232, attraverso il quale i dati vengonotrasferiti a un PC (convertitore e PC sonodoppi, per evidenti motivi di sicurezza). Quiviene svolta una prima selezione dei dati, per-ché non tutti quelli che arrivano dal Viminalevanno sul Televideo (per esempio, vengonoeliminati i comuni con popolazione inferiore a15.000 abitanti). Poi la procedura controlla lacoerenza dei dati, verificando l'elenco dei par-titi o i nomi dei candidati, e siccome alcunedefinizioni ministeriali non corrispondono aquelle usate dal sistema Rai, c'è anche una li-sta di associazioni dei nomi dei partiti. L'ulti-ma verifica riguarda il totale delle percentuali,che naturalmente deve essere pari al 100,0%. Quindi i dati vengono assegnati alle pagi-ne di competenza.

A questo punto i dati sono pronti per esse-

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re impaginati secondo lo standard teletex evengono immessi, attraverso un'altra coppiadi PC, negli «scheletri» delle pagine compilatidai tecnici della Colby Video prima dell'iniziodelle operazioni di spoglio. Vengono aggiuntetestate e piè di pagina e il tutto va al calcola-tore della Rai che effettua la messa in onda.

Due terminali di gestione servono per in-terventi in tempo reale, sia per l'inserimentomanuale di dati ricevuti per telefono, sia pereventuali problemi di elaborazione e trasmis-sione. In effetti il sistema può continuare afunzionare anche in caso di caduta della linea

La console del centro ~di produzione Rai diSaxa Rubra, dalla qualeviene messo in onda ilTelevideo.

AI lavoro nella redazio-ne di Televideo perpassare i dati che pro-vengono dal Viminale. IPC collegati in rete so-no nove.

di collegamento con il Viminale. Una stam-pante è sempre in funzione e registra su car-ta tutti i dati in arrivo.

I computer impiegati (si tratta di PC 386 o486), sono in tutto nove, collegati da una reteEtherNet con supporto TCP/IP: tre sono col-legati al Viminale, due sono i terminali di ge-stione, due inviano i dati al sistema di genera-zione delle pagine teletex e due sono i ser-ver, uno dei quali sempre in funzione e l'altroin stand-by, con mirroring dei dati, pronto aintervenire automaticamente in caso di cadu-ta del primo.

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Come funziona il lelevideo

Archivio

Video + dati

Ingre •• o per .ottotitoli in tempo reale

cuito confronta il numero di ciascuna paginacon quello impostato dal telecomando emanda l'informazione sul video non appenaessa viene ricevuta. Ouesto spiega perché,a volte, c'è un'attesa di qualche secondoper la visualizzazione della pagina richiesta:è necessario aspettare che essa venga rice-vuta. Alcuni decodificatori più recenti di-spongono di una memoria nella quale ven-gono automaticamente immagazzinate lepagine successive a quella richiesta, il cherende istantanea la lettura completa di noti-zie che occupano più di una pagina.

Naturalmente anche il sistema teletext èin evoluzione. Oggi siamo ancora al <<livello1», che permette di trasmettere 800 pagine(e le relative sottopagine) con ventiquattrorighe di 40 caratteri alfanumerici o grafici, insette diversi colori. I caratteri disponibili so-no in tutto 96 alfanumerici e 64 grafici, aiquali vanno aggiunti circa 30 caratteri dicontrollo. Sono già stati definiti a livello in-ternazionale i livelli successivi, dal secondoal quinto, che prevedono un deciso miglio-ramento delle caratteristiche grafiche: si vada un set di caratteri più esteso nel secon-do livello a una grafica di tipo vettoriale nelquarto. AI quinto livello sarà possibile anchela trasmissione di immagini fisse con lastessa risoluzione del normale video. Ulte-riori progressi, secondo le attuali previsioni,si avranno con la trasmissione di codici diidentificazione dei programmi televisivi, perla messa in funzione automatica dei video-registratori, e con l'inserimento del sonoroanche sul teletext. Sarà quindi possibile tra-smettere, per esempio, programmi didatticicontemporanei ai programmi televisivi.

Il teletext rappresenta quindi, insieme alvideotex, il primo timido passo verso la co-municazione multimediale interattiva on-li-ne. E, considerando i recenti progressi inquesto settore, si può anche ipotizzare chei livelli superiori del teletext non verrannomai implementati nel modo oggi previsto,perché resi obsoleti sul nascere da tecnolo-gie più avanzate.

(Le informazioni tecniche e le immaginisono tratte dalla pubblicazione « Tele video -La telematica in ogni casa" edito dalla dire-zione commerciale della Rai).

che delle immagini sulla retina dell'occhio,rende. inawertibile il trucco). L'intervallo ditempo che occorre al pennello per passaredall'ultima riga di un semiquadro all'iniziodel successivo viene sfruttato per inviare ilsegnale teletext, che non ha nessuna in-fluenza sull'immagine video.

Un apposito decodificatore, inseritoall'origine o successivamente in molti appa-recchi televisivi delle ultime generazioni, oapplicabile all'esterno, separa il segnale di-gitale del teletext da quello analogico delprogramma. All'uscita del decodificatore èpresente una semplice sequenza di bit,composta dai caratteri alfanumerici o semi-grafici che verranno visualizzati sullo scher-mo, più alcuni caratteri di sincronismo econtrollo.

La trasmissione è sequenziale e conti-nua. Tutte le pagine vengono trasmesseuna dopo l'altra, una riga alla volta. Un cir-

Video

Vediamo gli aspetti tecnici fondamentalidel sistema teletext. Il cuore del sistemaTelevideo della Rai è costituito da due ela-boratori. Il primo è il computer di edizione;al quale fanno capo i terminali per la com-posizione delle pagine, il secondo è il com-puter di trasmissione, che contiene l'archi-vio delle pagine, e pilota un «Data Bridge»(ponte dei dati), che combina il segnale te-letext con quello televisivo. Il computer ditrasmissione prowede anche alla sincroniz-zazione dei sottotitoli per i non udenti. Latrasmissione dei dati avviene sullo stessocanale impiegato per il segnale audio e vi-deo, sfruttando il cosiddetto «intervallo diquadro». È noto che l'immagine video vienecomposta da un pennello elettronico chetraccia le linee dello schermo dall'alto versoil basso, una passata per le righe dispari,una per le righe pari (la persistenza della lu-minescenza dei fosfori sullo schermo, oltre

Schema del sistema di redazione e trasmissione del teletext.

Pagina di controllo della ricezione.T

Come il segnale teletext è sovrapposto al segnale televisivo: l) Segnale diimmagine; 2) Sincronismo di riga; 3) Segnale teletext: 4) Cancellazione diquadro.

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Un mello da scoprireLa «scoperta» del teletext come stru-

mento di informazione per i risultati eletto-rali suscita un interrogativo quasi owio: se,e in che misura, questo mezzo possa servi-re per migliorare la comunicazione tra le isti-tuzioni e i cittadini. Parlando dell'informazio-ne sui lavori parlamentari, abbiamo vistoche il servizio della Rai è assolutamente ina-deguato alle necessità di una vera democra-zia ma che, nello stesso tempo, oggi è l'uni-co mezzo accessibile a una grande parte delpubblico. Tuttavia è poco conosciuto, pocoutilizzato anche per gli altri servizi che puòfornire, anche se ha tutti i requisiti per atti-rare una grande quantità di utenti.

L'accesso non è costoso: i televisoridell'ultima generazione muniti di decodifica-tore costano poco più di quelli che ne sonosprovvisti. Non c'è alcun costo di collega-mento, è facile da impiegare, perché chi sausare il telecomando per scegliere i canaliTV, sa anche servirsene per il teletext. Siaggiunga che non esiste solo il Televideodella Rai, anche molte emittenti private han-no un servizio di teletext.

Non resta che cercare di capire quale ruo-lo svolge oggi, e come potrebbe esseresfruttato meglio. Per questo ho dedicato al-cune ore ad uno «zapping dietro la TV», allaricerca dei servizi teletext ricevibili a Roma.E quelli che seguono sono i risultati della ri-cerca.

Ho incominciato, naturalmente, da mam-ma Rai. Prima e seconda rete trasmettonole stesse informazioni. Si tratta di un vero eproprio giornale, molto ampio, che partedalle notizie dell'ultima ora. Ha una «primapagina», e poi affronta una grande quantitàdi argomenti: interni, cronaca, esteri, cultu-ra, sport, economia, che occupano la primapagina dell'indice. La seconda è dedicata aquelle che in un giornale sarebbero le «ru-briche»: bollettino della neve (siamo in in-verno). sicurezza in casa, ambiente, spetta-colo, giochi, oroscopo e via discorrendo.Particolarmente utili gli orari, non completi,dei treni e degli aerei. Infine la famosa pagi-na 777, quella dei sottotitoli per i non uden-ti, e quella del telesoftware. In generale lenotizie sono aggiornate e abbastanza chia-re; solo in qualche caso si intuisce che i li-miti di spazio hanno costretto il redattore ariassumere un po' troppo e il testo appareconfuso.

è una sequenza di caratteri di testo, chepuò essere avviata direttamente a unastampante, ma non si presta ad alcunaelaborazione. Il sistema trasforma que-ste informazioni in dati elaborabili, chepoi impagina nel formato teletext. Aquesto punto le pagine sono pronte peressere immesse nel computer di tra-smissione.

Tutto si svolge in maniera completa-mente automatica, e la trasmissione deidati ricevuti via cavo avviene quasi intempo reale. In teoria le informazioni diTelevideo dovrebbero seguire di pochi

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La terza rete Rai presenta solo «ulti-m'ora» e «prima pagina», ma una scritta av-verte che «Per il Piemonte è in onda il servi-zio sperimentale a diffusione locale (in colla-borazione con il Comune di Torino, la Regio-ne Piemonte, la Sistel e la Colby Video)>>.Che cosa ci sia da sperimentare nella diffu-sione locale del teletext è un mistero chenon posso chiarire, anche perché sto svol-gendo questa ricerca da Roma.

Lascio la Rai e passo a Berlusconi. Rete-quattro presenta solo sottotitoli di film e te-lenovelas. Canale 5, come Italia 1, ha solo ilfrontespizio e non trasmette niente.

Ed ecco GBR, che fa parte del circuitoCinquestelle, al cui teletext collabora anchela nostra rivista. Non riesco a riceverla be-ne, probabilmente per un problema di an-tenna. Il servizio è locale, ma c'è un richia-mo al nazionale. Anche il teletext di GBR èstrutturato come un giornale, con una mag-giore attenzione alle notizie dalla città e dal-la regione. E come in un giornale, c'è unaparticolare attenzione alla pubblicità e allesponsorizzazioni, con le relative tariffenell'apposita pagina. Degne di nota le pagi-ne dedicate ai trasporti urbani e ai problemidel traffico, nelle quali l'azienda dei trasportiurbani comunica le variazioni del servizio epoche altre informazioni utili agli utenti. Uti-lissime anche le informazioni sui servizi co-munali e circoscrizionali. C'è anche un servi-zio di telesoftware (ne parliamo in altra par-te della rivista) e non manca la messagge-ria.

La ricerca continua. Nessun servizio suTVR Voxon, che fa parte del circuito Italia 7.Nulla anche su Telemontecarlo. Videomu-sic, invece, presenta un teletext particolare,che si chiama «Musicfax», ed è dedicatosoprattutto ai giovani e al mondo della loromusica.

Fra l'altro c'è uno spazio di messaggeria«sentimentale», con qualche spunto spirito-so. Non mancano i giochi e gli oroscopi, al-cuni dei quali rinviano a servizi a pagamen-to.

Anche Teleregione presenta un teletextpensato per le esigenze dei romani: cronacacittadina, notizie di attualità, dove ottenere icertificati e così via.

France 2 offre un notiziario abbastanzaserioso (niente giochi o messaggerie). chesi definisce «1er média écrit d'information

secondi l'immissione dei dati nel siste-ma del Ministero dell'Interno. All'attopratico ci sono delle differenze, che inmolti casi sembrano addirittura a favoredel sistema telematico della Rai. C'è in-fatti un gruppo di persone, costituito da-gli stessi tecnici della Colby Video, cheverifica costantemente non solo il per-fetto funzionamento dei computer e lacorretta esecuzione delle procedure,ma interviene per integrare dati man-canti o poco chiari, anche con telefona-te dirette alle Prefetture. Questo signifi-ca che i risultati parziali delle elezioni

continue» ed è centrato, naturalmente,sull'attualità francese.

Come quello di GBR, il teletext di Telero-ma 56 è dedicato soprattutto all'attualità cit-tadina e agli spettacoli. Un richiamo al Vi-deotel suggerisce il modo di mettersi incontatto, attraverso alcune mailbox, con iconduttori dei programmi dell'emittente.Tra le messaggerie, una è alquanto tra-sgressiva, non per niente si chiama «Attra-zione Fatale».

Notizie di cinema e cultura fanno la partedel leone su Tele+ 1. Invece su Rete Orocompare un servizio che potrebbe essereinteressante, SIRIO (Sistema InformativoRegionale per l'Istruzione e l'Orientamen-to). ma purtroppo è solo la presentazione diun servizio Videotel. In Computermania (untipo di rubrica presente su quasi tutte leemittenti di Teletext) troviamo persino l'an-nuncio di una ricostruzione del volo 870 deldisastro di Ustica, per Flight Simulator. Na-turalmente è uno dei tanti annunci commer-ciali presenti sulle emittenti private.

Tutto qui, per il momento, a parte alcunicanali occupati da monoscopi e «prove tec-niche di trasmissione». È molto? È poco?Diciamo che è abbastanza per capire le po-tenzialità del mezzo e per arrabbiarsi per co-me non vengono sfruttate. Un solo esem-pio: sul Televideo Rai ci sono due paginededicate alla situazione dell'inquinamentoatmosferico a Milano e provincia, e a Geno-va. Sono riportati i dati delle centraline di ri-levamento, con in evidenza i valori che su-perano i livelli di attenzione o di allarme. Ein caso di allarme possono essere tempesti-vamente comunicati eventuali provvedi-menti delle autorità. Perchè questo utilissi-mo servizio non viene esteso a tutte le cittàa rischio? E perchè queste pagine non sonorichiamate nell'indice generale (le ho trova-te per caso, «zappando» qua e là)?

Altrettanto utili sono i servizi delle emit-tenti locali relativi agli indirizzi degli ufficipubblici, ai trasporti urbani e al traffico. Cer-to, a volte non sono realizzati nel miglioredei modi e spesso offrono notizie incomple-te. Questo non dipende dalle emittenti, madai «fornitori di informazioni», che in questocaso sono le istituzioni a tutti i livelli. Chehanno a disposizione un mezzo molto effi-cace per comunicare con i cittadini, ma nonlo sanno, o non sanno servirsene.

che vengono diffusi dal Televideo nonsono dati ufficiali, ma sono attendibili e,soprattutto, quasi completi. Il «quasi»deriva dal fatto che il Ministero trasmet-te i numeri dello spoglio delle schedeper tutti i Comuni interessati dalle ele-zioni, ma i più piccoli non trovano spazionelle pagine del sistema telematico. Aifini dell'informazione generale non è ungrave danno, perché si tratta di un nu-mero di elettori poco significativo. Re-sta, invece, "importanza di un'informa-zione tempestiva e imparziale: ne abbia-mo bisogno. (;;!?,

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Sistema DellOptiPlex 433/L• Intel 4861M DX 33 MHz• 4 MB RAM• 170 MB disco fisso IDE• l MB VRAM• Video Local Bus• Monitor SVGA 14"

Colore (1024 x 768, il• Unità Floppy 3,5"• Mouse Dell• Microsoft DOS 6.0, Windows 3.1

Sistema DellOptiPlex 433/MX• Intel4861M DX 33 MHz• 4 MB RAM• 170 MB disco fisso IDE• l MB VRAM• Video Local Bus• Monitor SVGA 14"

Colore (1024 x 768, il• Unità Floppy 3,5"• Mouse Dell• Microsoft DOS 6.0, Windows 3.1

Sistema DellOptiPlex 466/L• Intel 4861M DX2 66 MHz• 8 MB RAM• 230 MB disco fisso IDE• l MB VRAM• Video Local Bus• Monitor UltroScan 14"

Colore (l 024 x 768, il• Unità Floppy 3,5"• Mouse Dell• Microsoft DOS 6.0, Windows 3.1

Sistema DellOptiPlex 466/ MX• Intel 4861M DX2 66 MHz• 8 MB RAM• 320 MB disco fisso IDE• 2 MB VRAM• Video Local Bus• Monitor UltroScan 15"

Colore (l 024 x 768, il• Unità Floppy 3,5"• Mouse Dell• Microsoft DOS 6.0, Windows 3.

Sistema Dell Sistema DellNetPlex 433s/P NetPlex 450/P• Intel 4861M SX 33 MHz • Intel 4861M DX2 50 MHz• 4 MB RAM • 8 MB RAM

~ • 120 MB disco fisso IDE • 170 MB disco fisso IDE" • 512 KB VRAM • l MB VRAM""

• Video Locol Bus • Video Local Buso • Monitor SVGA14" Colore (1024 x 768, il • Monitor SVGA 14"~§ • Unità Floppy 3,5" Colore (1024 x 768, il·u

• Mouse Dell:E • Unità Floppy 3,5"~E • Microsoft DOS 6.0, Windows 3.1 • Mouse Dell.-

~ • Scheda di rete 3C509 - 16 Bit • Microsoft DOS 6.0, Windows 3.1

TESSA PASSIONEHE AVETE VOI.

Sistema DellNetPlex 425s/P• Intel 486'M SX 25 MHz• 4 MB RAM• 120 MB disco fisso IDE• 512 KB VRAM• Video Local Bus• Monitor SVGA 14"

Colore (1024 x 768, il• Unità Floppy 3,5"• Mouse Dell• Microsoft DOS 6.0, Windows 3.1

Sistema DellOptiPlex 450/MX• Intel 486'M DX2 50 MHz• 8 MB RAM• 260 MB disco fisso IDE• 1 MB VRAM• Video Local Bus• Monitor UltraScan 14"

Colore (l 024 x 768, il• Unità Floppy 3,5"• Mouse Dell• Microsoft DOS 6.0, Windows 3.1

Finalmente, ecco dei computer basati sullevostre realtà di impiego, non sui capricciji qualche progetti sta.Dell OptiPlex sono delle veremacchine da business; instancabiliJelle più impegnative applicazioni di altolivello. Li abbiamo attrezzati per la velocità.Pronti a scattare appena tolti dalla scatola, conle configurazioni e il software che abbiamo;celto per voi, oppure con quello che voi ci:;hiederete. Pronti a uscire dai problemi, con lo:;hassis Optiframe che si apre e si richiudesirando un paio di viti. Pronte a svilupparsi da:re a cinque slot ISA, da tre e cinque drive bay.Dell NetPlex battono tutti i tempi di messa in~unzione: meno di cinque minuti per installare~digitare. Ma non fate confusione!~ell NetPlex sono i PC progettati per risolvere. mille problemi di chi inizia. Ma al tempo;tesso sarà duro trovare al prezzo di NetPlex

un altro PC con tante prestazioni di livello,tanto risparmio nel servizio, tanta capacitàdi sviluppo. Non a caso i NetPlex sono i PCideali come stazioni di rete.

LA PASSIONE DI DELL PER GLIAFFARI FA BENE AI VOSTRI AFFARI.

Dell vuole fare buoni affari con voi, partendo dai vostri affari.Con PC di alto livello, senza problemi, al prezzo più bassopossibile. Con le configurazioni calibrate sui vostri reali bisogni.Con il miglior servizio post/vendita, senza nessun supplemento.La soddisfazione del cliente nasce qui, e su questo, Dell nonscherza affatto. Ora capite perché i clienti ci seguono e fanno dinoi un'azienda da 2 miliardi di dollari nel mondo.

Potete contarci! OptiPlex e NetPlex,confermeranno ancora una volta Dell come iln. 1 nel mondo per soddisfazione del cliente.

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