IL SOLE DENTRO

Soggetto di Paolo Bianchini e Paola Rota

Sceneggiatura di Paolo Bianchini, Marco Cavaliere, Paola Rota

Fotografie diAlfredo Bini

Ultima stesura gennaio 2010Dep. SIAETutti i diritti riservati Alveare Cinema www.alvearecinema.com

SCENA 1CONACKRY - GUINEA EST GIORNO

Il centro di Conackry è formato da pochi edifici in muratura del periodo coloniale che ospitano uffici , un paio di alberghi e strutture governative sorvegliate da soldati armati , il resto della città è una immensa baraccopoli attraversata da una rete fittissima di sentieri polverosi che brulicano di uomini , donne , bambini, capre e galline . Spesso nell’aria si intrecciano con il vociare della gente e i clacson delle auto ritmi e canti che , davanti ad una baracca e un po’ più avanti di fronte ad uno spaccio di birre e caffè, gruppi di giovani improvvisano suonando le loro percussioni .

SCENA 2CASA FODE’ - EST GIORNO

Da una baracca esce un ragazzo di circa quattordici anni, Fodè , in mano ha una giacca che cerca di nascondere . Rivolto all’interno della casa grida

FODE’ Vado a studiare a casa di Yaguine …

VOCE MADRE F.C.Devi andare a comperare il carbone , se no stasera

I tuoi fratelli non mangiano

FODE’ Torno presto

e scappa via saltando un paio di ragazzini che giocano per terra con un cucciolo di cane .

SCENA 3

CORTILE CASA YAGUINE EST. GIORNO

Dalla porta di una casetta esce un ragazzo , Yaguine quindici anni , ha in mano uno zaino . Passando accanto alla madre occupata a lavare in un bacile di plastica un ragazzino di cinque , sei anni grida

YAQUINEVado a studiare a casa di Fodè …

MADREQuando torni ?

YAGUINE (allontanandosi di corsa )Presto !

MadrePrima che faccia notte devi prendere l’acqua !

SCENA 4STRADA AEROPORTO CONACKRY. EST. GIORNO

La strada per l’aeroporto è un lungo rettifilo a due corsie che attraversa per chilometri un mare di baracche e improvvisati mercatini dove si vende un po’ di tutto . La strada è percorsa nei due sensi da camion stracolmi di ogni genere di merce, automobili, taxi , biciclette e una processione interminabile e colorata di gente .Yaguine e Fodè si incontrano su uno dei cavalcavia che attraversano la strada . Si danno “il cinque” e poi di corsa scendono la grigia scala di cemento per unirsi al chiassoso corteo di gente e di auto diretti verso l’aeroporto . SCENA 5AEROPORTO EST TRAMONTO

Lontano dall’aerostazione , dietro la rete di recinzione che circonda l’area della pista e del parcheggio , Yaguine e Fodè osservano un grosso aereo di linea , un Air Bus 300 attorno al quale dei tecnici stanno completando le operazioni di sbarco dei passeggeri e dei bagagli

YAGUINEQuello è l’aereo che va a Bruxelles …

Poi guardandosi FODE’

Quello è il nostro aereo …

SCENA 6Complesso sportivo Italia del nord (esterno pomeriggio)

Mentre il resto della squadra di calcio giovanile ultima gli allenamenti, possiamo ammirare i palleggi di Thabo, un giovane africano magrolino. Tra passaggi e finte dialoga con lui e la palla Rocco un ragazzino bruno, tipico figlio del sud.Si vede subito che oltre a compagni di squadra sono veri amici.

ROCCO (con ammirazione)Miiii! Grande sei!

E’ proprio vero che voi neri ce l’avete nel sangue...!

THABO(scherzando)Rocco, vogliamo parlare di quello

che si dice di voi siciliani?

ROCCO (ridacchiando)No no ...

Lasciamo “peddere”...A proposito ricorda che domani

il mio Catania viene qui vicino a giocare,ci andiamo, intesi?

THABOCi puoi giurare...

I due vengono interrotti dalle grida sgraziate e arroganti del loro allenatore in tuta.

ALLENATOREUhee! La piantate voi due?!Allenamento...finito, capì?

E tu liquirizia come ti chiami...” pasta e fagioli “sì Thabo, invece di fare il ballerino

pensa a mangiare!!!33 chili.... Uh signur!

Ridendosela con il suo staff prende di mira come di abitudine il piccolo africano

ALLENATORENon starla a sentire la pubblicità...la nazionale beve l’acqua minerale

ma mangia pure!

Per piaggeria gli addetti ridono alla battutaccia, mentre non curanti e solo un po’ malinconici, i due ragazzini si avviano verso gli spogliatoi.La loro attenzione viene però richiamata dal

(ROMBARE DI AUTO)(GRIDA DI FANS)

Come due animaletti in gabbia, Rocco e Thabo assistono sbigottiti, ammirati, ma anche un po’ scuri in volto alla sfilata ininterrotta di jepponi, fuori serie e bolidi ultrapiatti.

THABO (a Rocco)Sono loro?

ROCCOSì...la prima squadra!

Contornati da fotografi, tifosi e ragazzine impazzite dai loro idoli, scendono dai loro carri dei fusti alti, grossi e muscolosi. Tutti rigorosamente firmati dalla testa ai piedi, tutti fanaticamente nascosti da luccicanti occhiali a specchio, nei quali Rocco e Thabo si vedono riflessi.Altri calciatorini gasatissimi si sono uniti a Rocco e Thabo, che ora commentano la scena tutt’altro che entusiasti.

THABOTu li conosci tutti?

E Rocco annuendo quasi stilasse la formazione della squadra.

ROCCO...9 milioni di euro...16 milioni di euro...

19 milioni...

Thabo li guarda ammirato THABO

Pensa quando tornerò in Africa con dieci milioni di euro, anzi con cento …

ROCCOMa si facciamo 1000 !

Thabo continua il suo sognoTHABO

… tutto il villaggio griderà “ E’ tornato il campione! “

Intanto sullo sfondo un dirigente in giacca blu e stemma della squadra istruisce uno dello staff indicando Thabo

DIRIGENTEQuello te lo riprendi .

L’uomo si avvicina a Thabo.

UOMO IN TUTA (misterioso)Thabo dobbiamo fare due chiacchiere...

Rocco nota la scena, ma quasi come un automa continua a fare i conti

ROCCO11 milioni di euro ...

22 milioni.....

A STACCO SU

SCENA 7AEROPORTO CONAKRY EST SERA

Il parcheggio antistante l’aerostazione vive un momento di tranquillità . Non c’è nessuno attorno al grande air bus 300 parcheggiato : è il momento giusto .

FODE’ (sottovoce)Adesso …

I due ragazzi , agilissimi si arrampicano sulla rete e con un salto sono dall’altra parte . Corrono acquattati in direzione del grande aereo .

SCENA 8 AEROPORTO CONACKRY EST SERA

Yaguine e Fodè hanno raggiunto non visti il carrello anteriore dell’aereo . Si muovono con gesti sincronizzati, come se avessero studiato prima nei dettagli , con cura ogni loro movimento . Con un balzo raggiungono la sommità della grande ruota . Ora Fodè con le mani congiunte aiuta Yaguine sollevandolo verso l’interno del vano carrello . Una volta raggiunta la sommità è Yaguine , che a testa in giù come un trapezista, afferra le mani dell’amico protese verso di lui e lo tira a se .

SCENA 9VANO CARRELLO AEREO INT. NOTTE

I due ragazzi si rintanano in uno stretto spazio tra tubi e pompe idrauliche , ansimanti ed eccitati dalla grande avventura che stanno per vivere.

SCENA 10

SPOGLIATOI E DOCCE IMPIANTO SPORTIVO (interno sera)

Appena uscito dalla doccia, asciugandosi con un grosso asciugamano, Rocco si guarda intorno un po’ preoccupato.Poi si rivolge ad un altro piccolo compagno di squadra

ROCCOHai visto Thabo?

COMPAGNO DI SQUADRAChi?

ROCCO (scoraggiato)Sì, domani...quello che chiamano “ pasta e fagioli “.

Contemporaneamente negli spogliatoi adiacenti, controllato e sollecitato dall’uomo con la tuta visto prima, Thabo stordito e anche un po’ spaventato, sta raccogliendo frettolosamente la sua roba, infilandola alla rinfusa in un borsone.

UOMO IN TUTA (sgarbato)E dai presto!

Per quattro stracci, quanto ci metti?!

THABO (sbigottito)Ma dov’è che si va?

UOMO IN TUTA (ambiguo e risoluto)Devi fare un provino a Firenze …

ti vuole conoscere l’allenatore della Fiorentina .Dai forza, poche storie, ti fidi di me, no?

THABO (incredulo )La Fiorentina ?! Allora devo salutare i miei amici …

UOMO IN TUTA ( interrompendolo )

…devi fare un provino . Pochi giorni e torni qui

Thabo sta infilando nel borsone anche gli scarpini e il resto del suo corredo da calcio che tratta religiosamente. Ma l’uomo subito lo ferma agguantandogli forte un bra

UOMO IN TUTAEh no, cioccolatino...!Questa è roba nostra!

E la mette da parte.Mentre l’uomo con modi assai bruschi lo strattona verso l’uscita, Thabo si blocca e fa dietrofront, inventando una scusa.

THABOUn momento, lo spazzolino!

UOMO IN TUTAPure! Che te ne fai

con quelle zanne bianche...Su andiamo!!!

E Thabo, come un trofeo, riesce a nascondere un bellissimo pallone regolamentare nel borsone, quindi, accelerando, esce insieme all’uomo.

SCENA 11AEROPORTO CONACKRY EST. SERA

Le operazioni di imbarco sul grande air bus 300 sono state completate , le due scale si allontanano dall’aereo . Il sibilo dei motori avviati è sempre più forte .

SIBILO DEL AIR BUSIN PARTENZA

L’aereo ora comincia a rullare sulla pista e si allontana dall’aerostazione

SCENA 12VANO CARRELLO INT SERACon le mani serrate attorno ad una grossa pompa idraulica Yaguine e Fodè guardano in basso . Sotto di loro le ruote del carrello girano lentamente sull’asfalto della pista che scorre come un nastro nero .

SIBILO MOTORI

P.P. dei volti di Yaguine e Fodè . I due ragazzi sono scossi da fremiti di emozione e paura .

SCENA 13AEROPORTO CONACKRY EST NOTTEL’aereo prende sempre più velocità lungo la pista illuminata e conclude la sua lunga corsa impennandosi improvvisamente verso il cielo . I carrelli dell’aereo rientrano nei rispettivi vani e gli sportelloni si chiudono mentre l’aereo aumenta la velocità e le sue luci intermittenti diventano sempre più piccole . Scena 14 AEREO VANO CARRELLO INT NOTTE

RUMORE POMPE IDRAULICHE

Fodè accende la sua torcia elettrica ed illumina l’interno del vano carrello che insieme ai due ragazzi rannicchiati contro una parete di acciaio , ora raccoglie le grandi ruote dell’aeroplano. Yaguine e Fodè si guardano attorno increduli poi si abbracciano esultando .

YAGUINE Ce l’abbiamo fatta |

FODE’ Siamo forti !

Fodè si appoggia con la mano ad una delle due ruote del carrello e la ritrae con una smorfia di dolore

FODE’Cazzo ma questa ruota scotta! Va a fuoco l’aereo?

Anche Yaguine sfiora con la mano la gomma della grande ruota

YAGUINE E’ vero !

( poi grida )Pompieri !!!

E scoppiano in una risata che sembra liberarli dalla tensione e dalla paura .

SCENA 15AUTOGRILL ESTERNO/ INTERNO SERA

Un auto si ferma al parcheggio. Ne escono l’uomo in tuta e il piccolo Thabo.

THABOMa la Lazio dove sta ?

UOMO IN TUTAA Roma

THABOMa al provino c’è proprio l’allenatore

della Lazio?

UOMO IN TUTA Tu fai troppe domande,

Pocket coffee...

Vieni che ci andiamo a rifocillareIl viaggio è lungo .

THABOIo non mi vogliofriciolli.. cifrolli...

UOMO IN TUTA (trascinandolo)Oh insomma quante storie

vieni e basta!

Gli occhi neri di Thabo, appena entrati nell’autogrill si spalancano sempre più perplessi.Luci basse e una clientela un po’ inquietante: camionisti assonnati, coppiette anche un po’equivoche, turisti pittoreschi colti dalle prime ore della sera.

UOMO IN TUTAVuoi una coca?

THABONon voglio niente

UOMO IN TUTA (alla cassiera)Una coca e un caffé per me

Thabo dal basso in alto guarda il suo accompagnatore.L’uomo fa salire Thabo col bicchierone di coca cola su uno sgabello in un angolo appartato dell’autogrill e guardandosi in giro circospetto, attento che nessuno lo abbia notato

UOMO IN TUTA (a Thabo)Aspettami qui, vado a fare un goccio d’acqua ...

(diventando improvvisamente severo)Mi raccomando non ti muovere da qui

per nessuna ragione!!!

Thabo non sospetta ancora nulla e resta lì concentrato sulla sua cannuccia, tenendo stretto tra le gambe il suo borsone. Ma più l’uomo si allontana più possiamo intuire le sue perfide intenzioni.Dopo qualche istante, infatti, lo vediamo fuori dell’autogrill spiare furtivamente Thabo. Poi accelera il passo e raggiunta l’auto, monta in tutta fretta e riparte a tutto gas.

SCENA 16

DORMITORIO IMPIANTO SPORTIVO INT. NOTTE

Un vecchio capannone è stato trasformato e adibito a dormitorio per i piccoli calciatori del vivaio.Tra gli altri ragazzini addormentati vediamo Rocco molto inquieto, fissare costantemente la brandina vuota accanto alla sua e sporgersi ogni tanto a guardare gli scarpini abbandonati accanto al letto che apparteneva a Thabo.Richiamato dall’agitazione di Rocco, un altro ragazzino dai tratti tipici sudamericani, lo apostrofa da un lettino accanto.

HERNESTO (in un italiano approssimativo)Ma que tiene esta noce ,Roco?

El diablo en corpo

ROCCOE’ per Thabo.

Dopo la doccia non l’ho visto più

HERNESTOQui es Thabo?

ROCCO Quello che chiamano

Pasta e fagioli …

HERNESTOPerché lo chiamano Pasta e Fagioli ?

ROCCO Era la sola parola di italiano chesapeva dire quando arrivò qui.

Dove è andato a finire a quest’ora?Non conosce nessuno

HERNESTONon te preoccupe.

Reternorà, qui vanno e vengono continuamente. Qui sas forse è partito emprovvisamente

por un otra squadra.

ROCCOMa no...non lo vedi ?

I suoi scarpini sono ancora qua.E poi Thabo è un amiconon sarebbe andato via

senza salutarmi...

HERNESTO (stanchissimo)Ok ok

Dormimo ora ne parliamo magnana,

va bien?

SCENA 17 AUTO GRILL INT/EST NOTTE Il giovane Thabo, arrampicato su quell’alto sgabello con ancora la sua coca davanti su un trespolo, ha ceduto al sonno. Ha la testa appoggiata alla mano e così rimane fino a quando la voce festosa di un cliente che entra nel locale grida ad un gruppo di persone che lo seguono

GITANTEVenite, vi offro la colazione!

Thabo ha come un soprassalto e guardandosi intorno smarrito e impaurito, vede l’autogrill che alle prime luci dell’alba si sta animando dei primi clienti.Questo lo fa sentire ancora più solo; forse è il primo momento in cui realizza ciò che gli sta accadendo.

Smonta dallo sgabello e febbrilmente scruta in giro in cerca di quella canaglia del suo accompagnatore.Sono momenti di crescente terrore non sa a chi rivolgersi e se qualche cliente o inserviente gli si avvicina per porgergli aiuto, Thabo si svincola, presagendo una sorte anche peggiore per lui. Alla fine si rifugia nelle toilette, un po’ per evitare altri brutti incontri e un po’ alla ricerca ormai senza speranza del suo odiato accompagnatore.Ad un tratto gli si illuminano gli occhi nerissimi. Vede spuntare da sotto la porta di uno dei bagni, i pantaloni blu di quella tuta che lui ben conosce.E facendo esplodere tutta la rabbia accumulata in quei momenti di terrore.

THABO (gridando)Sei qui!!! Ti ho trovato

brutto bastardo razzista!!!

Gli altri avventori si voltano spaventati e scandalizzati dalla scena.Ma la porta del bagno si apre lentamente e ne esce allibito, con i suoi strumenti da lavoro, un povero idraulico, per giunta di colore.

IDRAULICO (timidamente)...Prego?

Thabo sconsolato è uscito dall’autogrill. Ovviamente non ritrova più in parcheggio l’auto della società sportiva.Sembra ancora più piccolo nel viavai frenetico di veicoli sull’autostrada.Rabbia, smarrimento, disperazione sono le espressioni che si avvicendano sul suo viso.Ad un tratto però si blocca notando qualcosa che lo atterrisce ed insieme lo mette davanti alla realtà, mostrandogli e chiarendogli la sua misera sorte.Un piccolo cagnolino, un bastardello spaurito e affamato abbandonato sull’autostrada con un collare legato al guardrail.Thabo quasi rivedendosi resta immobile, impietrito a guardarlo. Dopo qualche minuto di insostenibile amarezza, Thabo si avvicina al cagnetto e slegandolo gli sussurra carezzandolo

THABOIo ti porterei con me

ma dove..

Con immensa tristezza cerca di indirizzarlo verso l’autogrill, al sicuro.In quel mentre fa il suo ingresso sul piazzale un rumoroso e pittoresco pullman di tifosi del Catania.Sul viso di Thabo, che forse ricorda in quel momento il suo amico Rocco, ricompare un debolissimo sorriso.

SCENA 18

IMPIANTO SPORTIVO EST. GIORNO

Sul campetto di calcio stanno per ricominciare gli allenamenti dei giovanissimi calciatori.Rocco però in disparte con il suo “collega” Hernesto, è ancora più inquieto della sera precedente. I due confabulano tra di loro

HERNESTO (cerca di dissuaderlo)Dai Rocco già me hai fatto passar

toda la noche en blanco... Su vedrai che retornerà.

Non puoi mica lasciare la escola, le regole sono clare

se te ne vai non retorni più...!Tu vuoi proprio renunziar a todo questo

por il tuo amigopor “pasta e fagioli”

ROCCOTe l’ho detto, Hernesto.

Conosco Thabo e conosco i loro metodi...(ammicca rivolgendo lo sguardo allo staff tecnico)

Quello che mi chiedo è dove sarà!!!Oggi dovevamo anche andare insieme a...

Pronunciando queste parole il suo viso s’illumina, forse sa dove può ancora ritrovare il suo amico, è una flebile speranza ma...Contemporaneamente ad interrompere i pensieri di Rocco giungono le urla dell’ allenatore.

ALLENATORESu su sveglia, muoversi lumache!

Cominciamo con una bella sgambata per il campo!

(scandisce ritmicamente)Un due tre

via via via via

Rocco ha deciso, gli è tornato il sorriso sulle labbra e corre molto più dei suoi compagni. L’allenatore lo nota perplesso, continuando a impartire ordini.

ALLENATORESu su

più velocivia via via

Uhe, dico a te, ma dov’è che va quello??!!

ROCCO (raggiante)Viaaaaaa!!!!

Rocco prende in fretta il suo borsone da una panchina a bordo campo e continuando la frenetica corsa fugge via dal campo.

SCENA 19PIAZZALE ENTRATA STADIO DI CALCIO EST .POM

Rocco scende da un auto che gli ha dato un passaggio. Si ritrova nella città del nord che questo turno di campionato ospita il suo Catania

ROCCOGrazie ancora del passaggio

AUTOMOBILISTAE sempre forza Atalanta!!!

Il piazzale è quasi deserto. La partita è già cominciata. Una lunga fila di pulmanS parcheggiati in attesa di riportare a casa i tifosi . Un autista dorme, due giocano a carte, un altro ascolta la radiocronaca dai vari campi di calcio

RONZIO RADIOLINE

e piccoli televisori sintonizzati sulle cronache sportive delle partite in corso. Di tanto in tanto riecheggia

(f.c.) ULULARE DELLE TIFOSERIE

all’interno dello stadio che commentano le varie fasi di gioco.Man mano che si avvicina alla biglietteria dello stadio, Rocco scorge un piccolo capannello di persone che circonda non si sa chi. Si scorge solo un pallone di cuoio che ritmicamente rimbalza e vola sulle teste degli astanti.Rocco sorride istintivamente perché ha quasi un presentimento.Avvicinandosi di più infatti vede Thabo esibirsi in palleggi ed altre evoluzioni col pallone

ROCCO (a gran voce)Thabooo!

I due scostando la piccola folla corrono ad abbracciarsi

ROCCO e THABO (all’unisono)Ma che ci fai qua?!

E ridono per aver pronunciato insieme la stessa domanda.I due ragazzini, dopo i primi istanti di gioia e commozione, possiamo intuire dalle loro espressioni che si raccontino le loro ultime vicissitudini.Non udiamo le loro parole, perché all’interno dello stadio si sta vivendo una cosiddetta fase calda di gioco.Si alza il volume delle

RADIOLINE e CORI DEI TIFOSI

Allora i due amici, spinti proprio dalla felicità di rivedersi, come per festeggiare il loro incontro, seguendo la

RADIOCRONACA

Anche senza pallone si mettono a mimare e a riprodurre le azioni che si svolgono in campo: finte, dribbling, colpi di testa, sotto gli occhi divertiti della gente presente.Persino gli autisti dei pullman smettono di lavare i vetri e di giocare a carte per godersi lo spettacolo di quei due fenomeni.Lo show si conclude con una favolosa sforbiciata di Thabo (girata al rallenty) che coincide con un

GOAL!!!!!!!!!!!!!!!(urlato un po’ da tutti Tifosi, radio e i 2 amici)

Per la felicità di questo goal immaginario Rocco e Thabo si abbandonano a capriole e infine finiscono abbracciati e sdraiati in terra.In quel momento i loro occhi rivolti al cielo vedono sfrecciare un aereo di linea che lascia una lunga scia tra le nuvole.

SCENA 20

VANO CARRELLO AIR BUS INT NOTTE

Yaquine e Fodè un po’ sconvolti dal

RUMORE ASSORDANTEDEI MOTORI

Si liberano dalla posizione precaria in cui erano aggrappati al tubo della pompa idraulica e titubanti , uno alla volta , si sistemano sedendosi sull’enorme pneumatico ancora caldo dopo la corsa sulla pista di decollo

FODE’Questa ruota è ancora bollente !Povero culo mio !

YAQUINEQuando arriveremo a Bruxelles tra dieci ore avremo

i culi rossi come due babbuini !

FODE’ (ridendo ) … e al Parlamento europeo le scimmie non le fanno entrare

Poi rivolto all’amico FODE’

Tira fuori la lettera

Yaguine tira fuori dalla tasca con grande cura una busta da lettera senza intestazione . La guarda perplesso

YAGUINE Ma qui dobbiamo scrivere l’intestazione … a chi la intestiamo ?

Fodè offre all’amico il mozzicone di una matita

FODE’Scrivi : “Alle loro eccellenze i signori membri e responsabili dell’Europa “

La mano di Yaguine traccia sulla busta le parole che l’amico gli detta scandendole una alla volta

FODE’“ Alle… loro … eccellenze… i signori ... .”

SCENA 21

PIAZZALE STADIO EST POMERIGGIO

Si è avvicinato a Rocco e Thabo l’autista del pullman del Catania, un po’ incuriosito. E’ un personaggio pittoresco e anche simpatico nonostante le sue idee non proprio progressiste.

AUTISTAMa chi siete voi due picciriddi?Artisti girovaghi saltimbanchi?

ROCCO E’ lunga da spiegare...

diciamo due calciatori pentiti

Rocco si consulta a bassa voce con Thabo e cerca di conquistarsi la solidarietà del compaesano puntando su un po’ di campanilismo.

ROCCO (accentua il suo dialetto)Senta vossia mi sembra

una persona, come dire...‘na ‘nticchia più gentile degli altri.

Nun è che ci facesse ‘o favore de riportarcia Catania? Alla me casa?

AUTISTA (si illumina)De Catania sei ??!!

ROCCOTe sembro de Beggamo ? Al massimo de beggamotto...

Ridono insieme e l’autista sembra averlo preso in simpatia.

ROCCOA Catania ave ‘nu zio che tene ‘o bar abbasscio alla salita de...

AUTISTANon mi dire!!!!

Fussi ‘o nipote deDon Tanino Abba?!!!

ROCCOImmancabilmente!

Quello dello Very Chic Super Bar.Tanino Abba, proprio isso.

AUTISTA‘O famosissimo Very scicco superbar...’a granita più fetusa de Catania!

Ma dimme ‘na cosa, pure a iddu, sto cosu neru, aggia portari.

Così a prima vista nun me pare propriamente de Catania...

ROCCO (da l’out out risoluto)E’ il mio più caro amico!O tutti e due o nente!

AUTISTA (storcendo un po’ la bocca)E vvvabbene!Sti cosi neri

da quando ‘so diventati presidenti americaniin onni vvai li trovi!Piccioli ne avete ?

Rocco dice no con la testa

AUTISTA Sedetevi vicino a mia .

Prima di salire sul pullman con il suo amico, Thabo incuriosito domanda a Rocco

THABOScusa Rocco...

Very chic Super...Cos’è ‘sto posto dove sta tuo zio?

ROCCONente!

Che lo poteva mai chiamare“Bar- Abba”??!!

Ridendo montano insieme sul pullman.

SCENA 22PULMAN - INT SERA

Thabo e Rocco sono seduti accanto al conducente, mentre il pullman fila nella notte verso il sud. Mentre i tifosi catanesi continuano i loro cori scalmanati, l’autista per non annoiarsi alla guida, ha attaccato un bottone ai due ragazzini, quasi un monologo strampalato

AUTISTAOh chiariamo, io non sono razzista,

mai lo fui!Pe mia

tutti uguali sono: bianchi,niri, arancioni,rom, rumeni, rumanistitutti uguali pe’ mia...

Peqquantobisogna pure riconoscere che

noi italiani d’Italia un po’ più uguali lo siamo....(poi ci ripensa e aggiungi)

Peqquantopuro ‘o continente...

diciamo che noi siculi sicilianisiamo na ‘nticchia più uguali rispetto a ‘o continente....

(ci ragiona ancora su)Peqquanto

pure ‘a Sicilia...diciamolo... rispetto ai palemmitani ai messinesi...

noi catanesi più uguali siamo...Ca poi pure a Catania...

che dici tu...? (interpellando Rocco)

ROCCO (gli rifà il verso ironico)Peqquanto!

Sospettando di essere preso in giro, l’autista ribadisce

AUTISTAOh sia chiaro,

io razzista mai lo fui.

ROCCO e THABO (all’unisono)No , no !

I tifosi festanti improvvisano sul pullman una tammuriata battendo sguaiatamente sul

TAMBURO

accompagnandolo con

SLOGAN E CANTI

Thabo li ascolta un po’ critico e assordato.Quindi di sua iniziativa prende anche lui uno di quei tamburelli e con le mani e i gomiti li suona come fossero dei veri bonghi. La tifoseria si azzittisce incantata dalla musicalità del ragazzino. Ma Thabo presto torna triste e va a sedersi sul suo sedile in preda ai suoi pensieri.Il pullman continua il suo viaggio nella notte.Rocco si è addormentato scomodamente sul sedile. E una tifosa notando Thabo, che con i suoi bellissimi occhi neri spalancati guarda pensieroso e malinconico dal finestrino, gli si avvicina e maternamente gli domanda

TIFOSAE tu picciriddu, tutto solo stai?

Tua madre è a Catania ?

THABONo. E’ in Africa .

TIFOSAE tu con chi sei venuto fino a qui ?

Proprio in quel momento il pullman imbocca una galleria e quel buio improvviso assale il ragazzino come un terribile ricordo

A STACCO SUSCENA 23AFRICA / PORTO DI GENOVA \ IMPIANTO SPORTIVO (interno-esterno giorno)

E’ una sequenza fatta da rapidi flash che raccontano espressionisticamente il duro cammino che ha portato Thabo fino a quando lo abbiamo conosciuto.Le scene mute si avvicenderanno a ritmo crescente, accompagnate da un

PEZZO MUSICALE

che comunica un angoscia e un disagio progressivo.Africa In un improvvisato campo di calcio un gruppo di ragazzini africani insegue un pallone che ad ogni rimbalzo solleva sbuffi di polvere che bruciano gli occhi.

Seduto all’interno di una Land Rover un uomo bianco segue con attenzione la discesa veloce di un ragazzo : è Thabo . Thabo dribla tre, quattro avversari , per ultimo, con un abile scarto , anche il portiere ed entra in rete con tutta la palla .

Ora l’uomo bianco è seduto davanti ad una capanna al centro di un villaggio accanto a se ha Thabo , di fronte seduti accanto al capo-villaggio genitori e fratelli del ragazzo , tutt’attorno uomini , donne e bambini .

Thabo da un ultimo abbraccio al padre e alla madre . Le sue mani stringono un borsone , poi sale sulla Land Rover accanto all’uomo bianco che è alla guida . L’auto parte seguita dalla corsa festosa dei bambini del villaggio.

Italia Si comincia con un container sollevato da una nave con una mostruosa gru che lo posa a terra. Le operazioni “di sbarco”sono dirette da una giovanissima addetta in una sala dei bottoni.Passa del tempo. E’ notte qualcuno apre il container dal quale escono spaventati e tramortiti dal viaggio alcune aspiranti prostitute già in abiti da lavoro, dei futuri venditori ambulanti e mendicanti e per ultimo il magrissimo e spaurito Thabo. Un uomo scende da un furgone chiama il ragazzo e lo carica nel cassone che richiude a chiave e riparte scomparendo nella notte .L’arrivo al campo dell’impianto sportivo non è meno traumatico. Nella nostra memoria cinematografica somiglia più a un campo di concentramento che a un luogo di svago.Allenamenti durissimi, esercizi estenuanti e quasi un po’ sadici. Ogni tentativo di giocare col pallone da vero funambolo viene subito interrotto bruscamente dal severissimo allenatore delle giovanili.Unica nota lieta: i primi sorrisi e cenni d’intesa tra Rocco e Thabo, destinati a diventare amici.

SCENA 24

STRADE CATANIA EST GIORNORocco e Thabo sono appena scesi dal pullman e si aggirano per le vie di Catania. E’ una bellissima giornata di sole e Thabo sorride incantato dall’architettura, le strade antiche di Catania in tutta la sua bellezza.

THABOMa è sempre Italia qui?

ROCCOCosì dicono...Te piace, eh?

THABO (divertito gli fa il verso)Beddissima!

ROCCOChe fai, sfotti?

E’ bedda davvero, è casa mia!

La macchina panoramica sugli angoli più suggestivi di Catania, baciata da un sole quasi africanoI due ragazzi camminano ora per una zona popolare, poverissima della città. Rocco fa un po’ da Cicerone all’amico.Ad un tratto Rocco indica una finestra di un caseggiato molto disagiato.

ROCCOVedi, Thabo, io lì

sono nato...

THABOLassù sta la tua mamma?

ROCCOMolto più su!

E’ morta poverina,una domenica di qualche anno fa...

Milan-Catania...6 a zero......Tutti perdemmo quel giorno...

THABOMi dispiace, Rocco...

Immagino tu e tuo papà...

ROCCO (con disinvoltura)Noooo, ‘o babbu lo seppe

nel girone di ritorno...già in prigione stava...

THABO (abbracciandolo)Mamma mia, Rocco

che brutti ricordi che c’hai?

ROCCO (sdrammatizzando)Guarda lì invece!

Lì dove ci stanno quei due picciriddi.

Gli indica uno spiazzo pieno di calcinacci, rifiuti e anche siringhe, dove due minuscoli bambini si tirano un pallone da calcio.

ROCCODi quello sebbo ancora tanti ricordini sui ginocchi...

E’ lì che ho imparato a giocare...

A bassa voce Rocco con tono circospetto da adulto racconta all’amico un segreto del suo quartiere.

ROCCO (mimando)Di sera ci si vanno a fare le siringhe...e di mattina ci giocavamo a pallone...

(conclude scherzando)...Insomma sempre droga è....

Si allontanano ritrovando il sorriso.

SCENA 25

VERY CHIC SUPER BAR EST/ INT GIORNO

Insegna malandata del “VERY CHIC SUPER BAR”. Ma il locale non è affatto all’altezza del suo nome.Fuori quattro tavolini malandati dove stazionano fissi alcuni vecchi vitelloni del quartiere , all’interno una squallida esposizione di bottiglie e paste assai poco invitanti. L’unico oggetto che brilla nel locale è un videopoker, dove una fila di giovani del luogo fa il turno per perdere i loro pochi soldi.Uno dei clienti seduto al tavolo, riconoscendo Rocco che si avvicina con Thabo, richiama l’attenzione del gestore all’interno.

CLIENTE (con sarcasmo)Tanuzzo, arrivò ‘o calciatore...!

2° CLIENTE (ridendo)Fresco fresco dalla Champions League...

Dal bar esce furente con una lercia divisa da barman un omone, autentico selvaggio con i modi di un malavitoso insensibile violento, che subito aggredisce il nipote e il suo amico senza neanche lasciarli parlare.

ZIO TANOEccolo qua il fuggitivo!!!

(minacciandolo con la mano)Vien’ accà vien’accà,

che ti do il premio partita!!!

E lo colpisce con un violento schiaffo sul viso.

ZIO TANOE mò magari tu volessi

pure i soldi dell’ingaggio vero?

ROCCO (ribellandosi)Sono soldi miei!!!

Mi hai venduto e li rivoglio, sono miei!

ZIO TANO (indicando la fronte)Ccà te li do!!!Cca te li do!!!

E ringrazia il padreterno che il signor presidentedella squadra non ci fa pagare pure la penale!

Vattinne vasparisci dagli occhi miei, disgraziato!

...Si è portato pure Ronaldinho come accompagnatore...

ROCCO (quasi piangendo dalla rabbia)Sììììì, lui è mio parente, non te!!!

Un parente non si vende le gambe del nipote...Certo che me ne vado ma prima....

Scarta svincolando la grossa figura dello zio, trascinandosi dietro il povero Thabo stravolto.Rapidissimo entra nel bar e va dritto alla cassa sgraffignando purtroppo solo pochi spiccioli.

ROCCO (a gran voce)Miei sono!!!

Miei, sfruttatore di minorenni...Scappa scappa Thabo!!!!

Lo zio tenta di agguantarli mentre grida

ZIO TANOVattinne!!!

Ladro ladro sei come tuo padre!!!!

Bravo, coi negri devi starecoi negri!!!

Rocco per evitare che lo zio lo raggiunga con un guizzo attraversa la strada ma una macchina non riesce ad evitare il ragazzo e lo investe facendolo rotolare per alcuni metri . Con una capriola Rocco è già in piedi e aiutato da Thabo riprendono a correre scomparendo in un vicolo .

SCENA 26STRADE DI CATANIA EST. GIORNORocco e Thabo come due fratelli di sangue ormai abituati alle disavventure, al piccolo trotto , corrono l’uno al fianco dell’altro Thabo si accorge che il suo amico ha il pantalone strappato

THABORocco , guarda la gamba ! Ti sei ferito …

Rocco si ferma , si tira su il pantalone e si accorge di avere un livido sulla coscia

ROCCOPerò non mi fa male …

In quel momento si accorge che la sua mano, all’altezza del polso , si è gonfiata

ROCCOMinchia … il braccio …

THABOCome si è gonfiato ! Tu devi andare all’ospedale !!

ROCCOAccompagnami .

THABOVa bene ma ti aspetto fuori a me gli ospedali fanno impressione

STACCO

SCENA 27AMBULATORI PRONTO SOCCORSO INT GIORNO

Rocco è sdraiato sul lettino delle visite , da una porta entra un medico con una radiografia in mano e si avvicina al ragazzo

MEDICOHai una frattura . Dobbiamo ingessare.

E in faccia che ti sei fatto ?

Rocco cerca inutilmente di nascondere il segno dello schiaffo dello zio.

ROCCONiente, niente , quando sono caduto …

Dallo suo sguardo capiamo che il medico non crede al ragazzo

MEDICO Dammi il numero di telefono di tuo padre. Lo dobbiamo avvertire

sei minorenne

ROCCODottore , mio padre sta in galera, mia madre

è morta e lassù i telefoni non prendono . Io non ho nessuno da avvertire

quindi se mi dovete fare il gesso fatemelo subito .

Il medico, dopo un’occhiata al ragazzo si volge ad un infermiere

MEDICOAccompagnalo alla sala gessi .

Mentre Rocco esce accompagnato dall’infermiere il medico va verso un telefono .

MEDICO Pronto, passami l’assistente sociale .

SCENA 28 CORSIA OSPEDALE – INT. GIORNO

Il medico accompagnato dall’assistente sociale si avvicina ad un letto vuoto della corsia MEDICO

E dov’è il ragazzo che stava qua?

Il paziente del letto accanto PAZIENTE

E’ andato via. E’ arrivato un caruso africanoe se ne sono andati insieme.

Interviene un altro paziente

PAZIENTE N 2Dottore quel caruso lo conosco io è il nipote

di Tano Abba del Very chic Super Bar .

SCENA 29ETNA EST . GIORNO

La ricerca dei due ragazzi di un luogo protetto lontano dalla gente li ha portati quasi alla vetta dell’Etna .Rocco e Thabo immersi in un’odore di zolfo, tra nuvole di vapore e soffioni di lava sono ora seduti su una pietra . Il braccio sinistro di Rocco è protetto da una ingessatura che lo immobilizza . Thabo con un mozzicone di matita scrive su quel gesso immacolato “ AMICI PER SEMPRE “. Rocco legge la dichiarazione del suo amico e suggellano la loro amicizia battendo il “ cinque “ , poi rivolto all’amico

ROCCOMetti la tua firma , “ gesso firmato gesso fortunato “ !

Thabo aggiunge la sua firma . Poi una nuvola di vapore li avvolge .

THABOMa che cos’è neve?

ROCCOSì, domani...

Sono nuvole , qua siamo in altoLo sai quando ero picciriddu,mio padre mi portava qua.

(indicando un punto all’orizzonte)Guarda, guarda laggiù!

Se non ci sono nuvole, da qui si vedeL’AFRICA!!!

(abbracciandolo)

ROCCOCapito, Thabo,

si vede casa tua!!!

Torna il sorriso sul volto dei due ragazzi che restano a guardare muti l’orizzonte.

ROCCOA proposito, ma dov’è esattamente casa tua?

Di dove sei?

THABOIl mio paese si chiama N’dula

E gli si illuminano gli occhi.

ROCCON’dula? Mai sentita...

(ripete scherzando) N ‘dula!...come nduia ‘o salame piccante...

THABOChe?

ROCCONente nente scherzavo...

Sì ma dov’è questa N’dula, a sud , al nord?

THABONon so.... in Africa

ROCCOAh andiamo bene...in Africa...

Che te credi che è San Marino...Scusi dov’è N’dula?

Al primo semaforo a sinistra...

Ma Thabo interrompe gli scherzi dell’amico, pieno di nostalgia.

THABOSo solo che a N’dula

c’è il più bel cielo del mondo .

ROCCO (colpito da queste parole)Davvero?

Più bello di questo?

THABONon lo so...

ma è il mio...!Che cielo, vorrei che lo vedessi anche tu!

ROCCO (ci pensa, poi)Che cos’è un invito?

THABOSi

ROCCO Va beh ti accompagno .

Dagli sguardi felici e pieni di entusiasmo dei due ragazzi, dal loro abbraccio, si comprende che hanno deciso di intraprendere il grande viaggio.

In quel momento sulle teste dei ragazzi passa un aereo altissimo che lascia una scia bianca.

ROMBO DELL’AIRBUS

SCENA 30VANO CARRELLO AIR BUS INT. NOTTEYaguine e Fodè continuano la loro drammatica transvolata

ROMBO DEI MOTORI DELL’ AIRBUS

La torcia proietta il suo fascio di luce contro le pareti di acciaio su cui si stagliano i loro profili . I due ragazzi sono seduti uno di fronte all’altro sul pneumatico dell’aereo .Fodè tira fuori dalla tasca un pezzo di pane, lo divide in due e lo mangia lentamente assieme all’amico .

YAQUINECi inviteranno a pranzo appena arriveremo a Bruxelles al

Parlamento Europeo …

FODE’E anche cena , lì si mangia cinque, sei volte al giorno…

YAQUINEQuando leggeranno questa lettera secondo me ci

manderanno anche in televisione …

FODE’Eh ! Addirittura …

YAQUINE Vedrai se non ho ragione !

FODE’ E che ci chiederanno ?

YAGUINE “ Signor Yaguine Koita e signor Fodè Tounkara ma è proprio veroQuello che avete scritto nella lettera che avete consegnato alle

“Loro Eccellenze “ del Parlamento Europeo ?”

FODE’ Certo che è vero !

Poi ingoiando a fatica l’ultimo pezzo di pane chiede all’amico

FODE’L’acqua l’hai portata ?

YAGUINENo .

FODE’Va bene , mica moriremo di sete …

STACCOSCENA 31PORTO CATANIA EST GIORNO

Rocco e Thabo caminano su una spiaggia in direzione del porto . Rocco scrutando l’orizzonte, commenta incantato

ROCCO L’Africa!!!

THABOSarai il primo italiano

che viene a giocare a pallonein Africa

L’eccitazione per l’avventura di quel loro viaggio verso l’Africa alla ricerca del villaggio di Thabo , i due ragazzi la esprimono con una serie di acrobatiche capriole sulla sabbia , di passaggi di testa fatti col pallone , che Rocco compie nonostante il suo braccio ingessato , fino a che non cadono esausti a terra

ROCCO (pensieroso )Thabo, hai visto, quello che è successo a te, che t’hanno

Mollato da un benzinaio e a me, con mio zio, che

M’avrebbe ammazzato . Qui poi non è che si campi molto meglio

che a ‘Nduia...

THABO (lo corregge)‘Ndula!

ROCCO (malinconico)Sì, vabbè come se chiama...La casa non è dove sei nato,

la casa è dove ti vogliono bene...

THABOConoscerai Pasta e fagioli! Se c’è ancora .

Il mister ... lo chiamavamo così perché dopo ogni allenamento ci faceva pasta e fagioli .

Perché non gli ho dato retta … non voleva che partissi… diceva che era lì, nel mio paese, che

dovevo diventare un campione …

Rocco e Thabo si guardano in giro un po’ spaesati in mezzo alla confusione del porto siciliano.Thabo si incanta un attimo a fissare una grossa gru che scarica una nave. Possiamo immaginare cosa provi nel rivedere quell’aggeggio mostruoso.Rocco intanto sta parlottando con un marinaio , che dopo aver intascato qualche euro dal ragazzino siciliano, li rassicura mettendo loro una mano sulla spalla.

MARINAIO (con accento genovese)Non preoccupatevi, è la mia specialità...

Qui al porto mi chiamano“Traghetto”. La prima tappa che facciamo

in Africa è Casablanca .

ROCCOBasta che è Africa !

E furtivamente li fa penetrare nella stiva di un cargo che trasporta di tutto forse anche qualcosa di poco legale.

SCENA 32STIVA NAVE INT NOTTE

La nave è partita. Rocco e Thabo stanno divorando merendine cioccolato e altro trafugate nel bar dello zio di Rocco prima della fuga

THABO(furbescamente)...Beh però gentile tuo zio...

ROCCO Come no?

Mi ha sempre riempito di regali...!

Poi con una matita

ROCCOQuesto è il primo giorno di viaggio

E accompagna le parole tracciando una croce sul gesso Intanto si avvicina a loro il marinaio con una vasta carta geografica da marittimi.

MOZZORagazzi, io a questa N’dula

proprio non la trovo...Ho letto i nomi anche delle cacatine di moscaqui sulla carta, ma ‘N’dula...nisba. (a Thabo)

Sei sicuro che esiste?

THABOIo esisto, no?

E’ lì che sono nato .

Si sente ad un tratto la

SUONERIA DI UN CELLULARE(Sciuri Sciuri)

Rocco estrae dalla tasca il cellulare e legge sul display la parola ZIO.

THABOChi ti chiama?

Rocco facendosi scuro in volto commenta

ROCCOUn parente....

Lontano...

Si affaccia verso l’esterno della nave e butta il cellulare tra le onde .Il marinaio guarda il braccio ingessato di Rocco

MARINAIOChe ci nascondi dentro quel gesso ?

ROCCO ( STUPITO)Che ci nascondo ? Il braccio rotto …

MARINAIO Ah è rotto davvero !?

ROCCOPerché il gesso uno se lo mette così … perché c’ha freddo ?

MARINAIO Nel viaggio di andata c’era uno tutto ingessato ,

dal collo alle gambe ,tutto pieno di firme quando siamo scesi dalla nave il cane dell’anti-droga l’ha

puntato e dentro il gesso questo s’era nascosto qualche chilo di “ robba “.

L’ultima firma gliel’ hanno messa i poliziotti che l’hanno arrestato .

ROCCOMa i gessi firmati portano fortuna

MARINAIOSicuramente quelle erano firme false

ROCCOE tu mettemene una vera !

Il marinaio scrive il suo nome sul gesso di Rocco

SCENA 33

PORTO PARCHEGGIO (esterno-giorno)

Il cargo di Rocco e Thabo è approdata in Africa.Uscendo dalla stiva i due ragazzi sono letteralmente accecati dal sole. Perciò con le fessure degli occhi si guardano in giro spaesati e presto vengono divisi dalla folla : chi carica o scarica camion, una folla vociante di venditori ambulanti , militari e poliziotti dai quali i due ragazzi girano alla larga Travolti dalla confusione si perdono di vista ed iniziano a chiamarsi

ROCCOThabooo!

THABORoccoooo!

Thabo ad una fermata di pullman chiede inutilmente informazioni

THABOScusate per ‘Ndula...?

Quando finalmente, in un idioma incomprensibile, qualcuno gli indica il primo pullman in partenza, si volta a cercare Rocco e lo vede poco distante impegnato a liberarsi da un petulante venditore di bacili di plastica .

THABORocco

Vieni si parte!!!Su presto!

SCENA 34Tetto del pullman (esterno-giorno)

Rocco e Thabo hanno trovato posto solo sul tetto che è diventato una specie di bagagliaio. Sul gesso che blocca il braccio di Rocco il ragazzo ora traccia una quarta croce .

ROCCOQuesto è il quarto giorno di viaggio.Quanto ci metteremo ad arrivare a

N’Duja ?

THABOAh….! N’Dula !!

Il vecchio pullman Mercedes corre sobbalzando e si lascia dietro una scia di polvere . Accanto a loro altri viaggiatori una donna che allatta il suo bambino, due capre e un vecchio addormentato.

Il panorama dalla loro postazione è inquietante per povertà e degrado, ma anche uno spettacolo unico della natura africana.

Dopo un po’ Thabo rivedendo i luoghi che gli ricordano casa commenta con Rocco

THABOPerò, bello,. eh....?

ROCCO (frastornato)Sì, è il niente più bello

che abbia visto in vita mia...!

Quando le due caprette, una bianca e una nera, iniziano a “brucare” dalle mani dei due ragazzini, Rocco indicandole a Thabo, commenta

ROCCOGuarda, Rocco e Thabo...

I due ragazzi si sorridono.

SCENA 35OASI RIFUGIO EST GIORNO Il pullman ha finito la sua corsa dopo aver raggiunto un’ oasi abitata in pieno deserto .Davanti ad uno spaccio Rocco e Thabo mezzi nudi stanno finalmente bevendo e rinfrescandosi con un secchio di acqua che hanno tirato su da un pozzo .Rocco impacciato dal gesso ha difficoltà a lavarsi e Thabo lo aiuta .

ROCCO Gesù come prude !!E me lo devo tenere per un mese!

THABO Te lo leverai quando arriviamo a ‘Ndula

ROCCOC’è un ospedale ?

THABOSi … un ospedale , tre centri benessere e pure le

lampade solari , hai capito perché siamo così neri ?Rocco, ma va…!!

Da una specie di rifugio un po’arrangiato arriva ai ragazzi una strana voce da speaker

SPEAKER (f.c.)Notiziario delle ore...

Rocco e Thabo incuriositi entrano a vedere

SCENA 36 SPACCIO – INT. GIORNO

Il locale è praticamente diviso in due: un normale spaccio e sul retro, tra manifesti di leader neri, fax, computer e microfoni è sorta la redazione di una piccola radio.Il gestore del rifugio appena li vede chiede a Rocco e Thabo

GESTOREE voi chi sareste?

ROCCONoi saremmo due che

hanno fame...A STACCO

Rocco e Thabo stanno letteralmente divorando da una stessa scodella un abbondante cous cous.

GESTORE‘Ndula avete detto?

Ho già detto a mio figlio Philippe di fare qualche ricerca

via radio

Ma intanto consulta anche una cartina aperta sul suo bancone.

GESTORE ( a Thabo)Tu non hai proprio idea

di quanto disti da qua?

THABO (buttandosi)Ma non so...

diciamo cento duecento chilometri...

Entra Philippe il figlio del padrone , un giovane ” rasta “ con Che Guevara stampato sulla maglietta , che porta con sé alcune carte.

PHILIPPEVolete dire mille ...duemila!

Ragazzi, è praticamente un’impresa impossibile!

Si tratta di percorrere uno di queilunghissimi camminamenti

che qui chiamano i sentieri delle scarpe...

Mentre Philippe parla Rocco e Thabo si guardano negli occhi certamente preoccupati ma anche cercando di darsi coraggio a vicenda anche solamente con lo sguardo.

PHILIPPEE’ una strada per predoni, pastori,

uomini del deserto...non per ragazzini...

ROCCO Perché li chiamate i sentieri delle scarpe?

PHILIPPEPerché sono pieni di scarpe abbandonate da tanti fratelli

Africani che attraversano l’Africa a piedi inseguendo il sognodi raggiungere l’ Europa. Voi da dove venite ?

ROCCOAppunto ,dall’Europa…

THABO…e io voglio tornare a casa mia

PHILIPPE (segnando il percorso sulla mappa)

Ragazzi è una follia ce ne sono almeno tre di villaggi

che si chiamano ‘Ndulaa sud del Sahara....

Rocco vedendo che Thabo sta quasi per piangere, cerca di sdrammatizzare

ROCCOVabbè e noi mica c’abbiamo fretta...

E poi, si sa, i calciatori c’hanno i piedi buoni...pure senza scarpe...

PHILIPPEMa non capite?

Non ce la farete mai!

Su queste parole Thabo senza neanche farlo finire prende la carta geografica assieme al suo borsone e si incammina.

PHILIPPEBuona fortuna ragazzi !

Rocco si avvicina a Philippe e offrendogli il gesso che gli blocca il braccio gli chiede

ROCCOMi metti la tua firma ? Porta fortuna

Philippe ridendo firma il gesso scrivendo la frequenze della sua radio “ RADIO OASI 46,8 ” , poi Rocco raggiunge correndo il suo amico .

SCENA 36OASI ESTERNO GIORNO

Rocco e Thabo si allontanano lungo il sentiero. Per rendere meno duro il cammino, Thabo tira fuori dal borsone il pallone e i due ragazzi cominciano a farsi piccoli passaggi. In senso opposto da una curva appare un vecchio camion impolverato carico di fagotti e di umanità . Il camion si ferma davanti allo spaccio , il radiatore fuma

AUTISTA

Ci fermiamo un’ora

Tutti scendono dal camion. Uomini, donne tra le loro braccia qualche bambino addormentato , sono tanti . Il silenzio carico di stanchezza che è tra loro è rotto ora dal vagito di un bambino

PIANTO DI BAMBINO

Una madre da il seno alla sua creatura. Qualcuno addenta un pezzo di pane , un altro beve , in tanti sono attorno al pozzo e da un secchio d’acqua spengono il bruciore della polvere dai loro occhi . L’autista del camion aggiunge acqua al radiatore .

SCENA 37RETRO - SPACCIO INT GIORNO

Philippe è seduto davanti ad una consolle audio della sua radio , dalla finestra guarda l’autista arrampicato sul cofano del camion e tutta quella gente lì fuori diretta verso il sogno dell’Europa . Inforca la sua cuffia ed ora davanti al microfono inizia uno dei suoi collegamenti quotidiani

MUSICA RADIO

PHILIPPESalve , sono Philippe da Radio Oasi 46,8.

Oggi voglio cominciare questa trasmissione raccontandovi un fatto vero Non ci sono soltanto….

SCENA 38SPIAZZO MERCATO VILLAGGIO DI CONFINE - EST. GIORNO

Ci troviamo in uno dei tanti spazi polverosi brulicanti di gente, animali, piccoli venditori di ogni genere di mercanzia , di vecchi camion che si trovano in molti villaggi africani . Sul cruscotto della cabina di guida di un camion è appoggiata una radiolina da cui proviene la voce di Philippe

VOCE PHILIPPE ( CONTINUADO )( EFFETTO RADIO )

… dei nostri fratelli chevogliono lasciare la nostra terra . Poco fa è passato da qui uno di loro

che tornava. Era lui , non conosco il suo nome, era un ragazzo di tredici , quattordici anni , veniva dall’Europa

per tornare al suo villaggio…

Fuori dal camion l’autista sta incassando i soldi dalle mani dei passeggeri che man mano si arrampicano sul cassone già colmo di masserizie, di donne, bambini e perfino di un paio di capre

VOCE PHILIPPE ( CONTINUADO )

( EFFETTO RADIO )… la faccia del colonialismo che da secoli occupa la nostra terra

cambia continuamente il suo volto … ed oggi ci ha trasformato in un popolo di migranti clandestini

la voce della radio diventa sempre più lontana mentre il camion imbocca una pista tracciata tra le pietre del deserto . In alto un aereo lascia la sua scia di fumo nel cielo e scompare dentro una grande nuvola .

SCENA 39VANO CARRELLO INTERNO NOTTE L’aereo è entrato in una perturbazione che lo scuote e lo fa vibrare . All’interno del vano carrello Yaguine e Fodè si guardano spaventati senza capire cosa stia succedendo . La lettera che i due ragazzi avevano appoggiato con cura sopra una delle pompe idrauliche perché non si rovinasse , un improvviso vuoto d’aria più violento degli altri la fa cadere nel buio del vano carrello . Fodè afferra la torcia , illumina verso il basso e vede la lettera appoggiata sul fondo .

FODE’Scendo io, la vado a prendere .

YAGUINE Sei matto , sotto il peso del tuo corpo gli sportelloni

si possono aprire .

FODE’E allora che facciamo?

Quando l’aereo starà per atterrare e tirerà fuori i carrelliaddio lettera !

YAGUINECazzo ! E adesso che facciamo?

Il raggio di luce illumina nel dettaglio la lettera su cui è scritto “ Alle loro eccellenze i signori d’Europa “SCENA 40DESERTO - SENTIERO DELLE SCARPE EST. GIORNO

E’ già da qualche giorno che Rocco e Thabo camminano . Sono sudati e impolverati , ma non hanno perduto il senso del gioco e dell’ironia . Dopo aver bevuto l’ultimo sorso d’acqua dalla bottiglia di plastica presa all’oasi , riprendono la strada passandosi il pallone . Intorno a loro solo dune.

ROCCO (interroga l’amico)Allora ITALIA –GHANA ,formazione dell’Italia...

questa non è difficile giochi quasi in casa

THABO ( si concentra)Allora... Buffon-Cannavaro-Grosso-Zaccardo-Nestad...

ROCCONesta non Nestad,

giocava con noi mica col Ghana...E attento a come pronunci Pirlo

THABOPasta e fagioli li sapeva tutti a memoria

ROCCOPer favore non nominarlo più

né lui, né altri generi alimentari,Il cous cous che ci hanno dato all’oasi mi sembra

un ricordo dell’infanzia

THABO....Totti Toni e Gilardigno.

ROCCOGilardino de Biella jè...

Guardandosi in giro e non vedendo che dune

ROCCO (ironico)Certo che c’è un bel passeggio

da queste parti...Pare lo struscio de l’ora de punta...Ma non avremo sbagliato strada ?

Thabo richiama la sua attenzione

THABORocco, guarda lì!

Uno strano personaggio compare all’orizzonte. E’ un nomade . L’uomo si trascina dietro un cammello e se ne va ramingo per il deserto, come se conoscesse la strada a memoria.Subito i due ragazzi iniziano a corrergli incontro

ROCCO e THABO (a gran voce)Ehi ehi...Senta...Scusi...

Sempre correndo Rocco si rivolge a Thabo

ROCCOMa chi è quello?

THABOUn nomade del deserto

Riescono a fermarlo. Il nomade da’ loro la mano, ma non proferisce verbo . Il suo sguardo è attratto dal braccio ingessato di Rocco . In DETT. le croci che indicano i giorni di viaggio sono diventate dieci

THABOCi sa indicare la strada per

‘Ndula

ROCCO (lo aiuta ripetendo)‘Ndula ‘NDULA!

Me capisti? ‘Ndu-la

Thabo prova a chiederglielo anche in altre lingue, ma il nomade non batte ciglio.

ROCCO (sbracciandosi)‘Ndu......la

‘Ndu..........La!!!! Questo non capisce nienteNdula … ( con lo stesso tono )

‘Ndu… sta l’acqua qua ,c’ho una sete !

E fa il gesto di bere . Il nomade imperturbabile prende dalla bardatura del cammello una fiasca che porge ai due ragazzi invitandoli a bere . I due bevono mentre l’uomo da un tascapane estrae qualcosa .Le mani dell’uomo ora porgono ai due ragazzi alcuni datteri .Rocco e Thabo guardano in silenzio l’uomo immobile nel suo gesto di offerta .Con pudore i due ragazzi accettano il cibo a loro offerto , ma poi , divorano i datteri con voracità.Gli occhi del nomade tornano a fissare l’ingessatura del braccio di Rocco che , dopo aver ingoiato l’ultimo dattero , prende dal suo borsone una matita e fa segno all’uomo di scrivere sul suo gesso. Il nomade guarda perplesso la matita, il gesso e l’insistenza di Rocco lo fa decidere .In DETT. si compone la scritta : I LOVE N.Y.Rocco e Thabo guardano stupiti il nomade che termina di scrivere la sua dedica

ROCCO( leggendo )

“ I love New York”…Ma che razza di nomade è questo, americano !?

Poi rivolto al’uomo ROCCO

You speak english ?

Per rispondere allo stupore dei due ragazzi il nomade , con un sorriso sdentato ma pieno di orgoglio, si spalanca la camicia e mostra una maglietta con scritto “ I LOVE N.Y.”

Rocco e Thabo ridono , il nomade ride più di loro e la risata contagia i tre in un crescendo esilarante .In campo lungo i tre si contorcono dalle risate

RISATE NEL DESERTO

Le risate lentamente si trasformano in colpi di tosse e poi nei lamenti di Rocco e Thabo . Rocco inginocchiandosi si rivolge al nomade con le mani congiunte

ROCCOPlease, american nomad help me

Siamo stanchi , sai da quanti giorni caminiamo ?

STACCO

Rocco e Thabo in P.P. dondolano addormentati uno sulla spalla dell’altro .In campo lungo vediamo il nomade che precede a piedi il cammello sulla cui groppa i due ragazzi si sono addormentati

SCENA 41 ALTRO PAESAGGIO –SENTIERO DELLE SCARPE - TRAMONTO/ SERA

Rocco e Thabo continuano il loro viaggio inseguendo il pallone che lanciano in avanti scartando di tanto in tanto immaginari avversari o con passaggi di testa che evidenziano la loro abilità di piccoli calciatori . Un paio di scarpe senza quasi più le suole abbandonate lungo il sentiero attrae la loro attenzione . Thabo prende una scarpa e la osserva pensieroso

ROCCO La strada è giusta… è questa la strada

delle scarpe …

THABOChissà chi era l’uomo che ci camminava ?

Poi , guardando la posizione in cui sono state abbandonate le scarpe , opposta a quella del loro cammino conclude

THABOContinuiamo il mio villaggio è da quella parte .

Rocco stracco butta il borsone per terra, arrendendosi alla stanchezza.

ROCCOChe dici ci fermiamo?

THABOSì tanto con questa poca luce

rischiamo solo di perderci.

I due si siedono per terra a massaggiarsi le gambe e i piedi.Si cominciano a sentire in lontananza degli strani suoni

SUONI

ROCCO (un po’ preoccupato)Ma chi è che suona ?

Thabo, io ho paura …

THABOQuesto è il vento

ROCCO( ascolta stupito )

Il vento ?! Io non ho mai sentito il vento che suona

THABOIl vento quando incontra la sabbia fa questo suono

SUONO DEL VENTO

ROCCOMa non ti sbaglierai ?

Per me sono i predoni del deserto che suonano i pifferi

THABOMa che cazzate dici ? ! Tu hai visto troppi film !

ROCCO

Senti amico, tu all’Africa ci sei abituato, io c’ho paura e poi di notte ancora di più

THABO

Sapessi io quante paure mi sono preso io in Italia. Adesso dormiamo così la notte dura poco e pure la

paura

Thabo comincia a scavare una buca nella sabbia e invita l’amico a fare altrettanto

THABOScava che così qui dentro siamo riparati dal vento le prime due ore dormi tu... e io faccio la guardia

ROCCONo no non facciamo complimenti,

le prime due ore dormi tu

THABONo che complimenti...

comincia tu a dormire....

MUSICA VENTO

Rocco guarda il cielo sopra di lui dove si sono accese le prime stelle poi chiede pensieroso all’amico

ROCCOMa anche a casa tua sentivi il vento che suonava

con la sabbia ?

THABONel mio villaggio non c’è la sabbia , c’è la foresta ,

me lo ha raccontato Pasta e Fagioli . Ha lavorato per due anni in un

villaggio nel deserto e questa musica la sentiva sempre .

Dopo una pausa Rocco riprende ROCCO

Come sono grandi le stelle qui nel deserto !

THABOA casa mia sono ancora più grandi

ROCCOParlami un po’ di casa tua ,

quanti fratelli hai ?

THABOOtto

ROCCOBeato te .

THABO E tu quanti fratelli hai ?

ROCCOSolo una sorella, che mio padre ha avuto con

un’altra donna …

THABOCome si chiama ?

ROCCOMi pare che si chiama Sonia …

o forse Monia…

THABOMa che non ti ricordi il nome di tua sorella,

io ce ne ho otto e me li ricordo tutti …

qualche altra parola sempre più fievole poi i due ragazzi crollano addormentati .

SCENA 42DESERTO EST GIORNO Piccoli , lontani uno dall’altro Rocco e Thabo proseguono il loro camino lanciandosi il pallone con dei lunghi tiri . Tra uno stop della palla e il tiro di risposta all’altro dialogano tra di loro

ROCCO (URLANDO )

Thabooo!

Rocco calcia la palla verso Thabo .

THABOEhhh!

Thabo stoppa la palla

ROCCO Se tu eri nato a Catania e io ero nato in Africa

Chi eravamo ?

Thabo calciando lungo verso RoccoTHABO

Io ero tu e tu eri io!

E nel silenzio di questa profonda verità si allontanano .Improvvisamente , lontano appare una camionetta con tre militari armati a bordo . Rocco e Thabo si gettano a terra per non essere visti .La camionetta a grande velocità scende da una altura e sbarra d’improvviso la strada ad un camion che è appena spuntato da una curva .

Rocco e Thabo seguono da lontano quello che sta accadendo .Sotto la minaccia dei loro mitra i tre militari urlano a tutti , autista e passeggeri , di scendere .Sul cruscotto riconosciamo la piccola radio a transistor che continua a trasmettere : si tratta infatti dello stesso camion che abbiamo visto partire dal villaggio di confine. Tutti, passeggeri ed autista , vengono rapinati dei soldi che hanno . Un uomo tenta di ribellarsi ma una raffica di mitra sparata davanti ai suoi piedi lo blocca .Mentre tutti sono immobili sotto la minaccia del mitra, il militare alla guida mette in moto la camionetta e il terzo afferra all’interno della cabina di guida una tanica di gasolio . E’a questo punto che l’autista del camion ha una reazione disperata , tenta di strappare la tanica dalle mani del soldato ma il calcio del mitra sulla nuca lo fa stramazzare nella polvere . Con il motore imballato la camionetta riparte verso la montagna e scampare da dove era venuta .Thabo e Rocco dal loro nascondiglio commentano sottovoce

ROCCOMa chi erano , banditi vestiti da soldati ?

THABONo, soldati che fanno i banditi

Ma il dramma di quei migranti non è finito qui . Rocco e Thabo escono lentamente dal loro nascondiglio e cominciano ad avvicinarsi al camion.L’autista salta a bordo , mette in moto e sta per partire lasciando a terra tutti i suoi passeggeri ma alcuni di loro si gettano davanti al muso del camion , due tra i più giovani saltano sul predellino cercando di bloccare lo sterzo .

AUTISTA ( URLANDO )

Mi hanno rubato pure il gasolio , quello che c’è non basta !

UOMO Noi ti abbiamo pagato

ALTRO UOMO Tu ci devi accompagnare

L’autista afferra la radio che ha sul cruscotto e con quella colpisce il viso dei due giovani appesi al volante

AUTISTAFigli di puttana , arrangiatevi

Sanguinanti in volto i due mollano la presa . La radio cade a terra insieme ai due. Il camion parte compiendo una curva stretta e si allontana inseguito da un uomo che lancia dei sassi .Quando il suono del motore oramai lontano viene portato via da un soffio di vento , il silenzio rende ancora più drammatico lo sguardo muto e attonito di quella gente. Rocco e Thabo si avvicinano ad un ragazzetto che si è accorto di loro , ha forse la loro stessa età

ROCCONoi abbiamo visto tutto, eravamo nascosti lassù.

Se vi servono dei testimoni …

Il ragazzo non risponde .THABO

Ma dove stavate andando ?

RAGAZZOIn Europa … con mia madre, mio padre , i miei fratelli

E indica un gruppo di persone che si stringono rassegnate al loro destino . Tra di loro alcuni bambini .Il più anziano del gruppo mentre infila una corda attorno al collo dell’unica capra superstite , con un gesto invita gli altri a seguirlo.

ANZIANO Andiamo. Continuiamo a piedi .

ROCCOMa che credono di trovare in Europa ?

THABOQuello che pensavo di trovare anche io prima che mi

lasciassero abbandonato , come un cane, sull’autostrada vicino a Milano

E con un gesto della mano rispondono al saluto del ragazzo ormai lontano.Thabo e Rocco riprendono la loro marcia ma , dopo pochi passi , vedono davanti ai loro piedi la piccola radio a transistor.La mano di Thabo la raccoglie .

STACCO

SCENA 43SAVANA (esterno- giorno)

Il paesaggio è cambiato , i due ragazzi ora stanno camminando dentro il letto di un fiume in secca dove spuntano ciuffi di giunchi che Rocco e Thabo raccolgono strappandoli a mazzi e che poi masticano succhiando

THABOGuarda , guarda quante ce ne sono !!

Da noi è difficile trovarlimia madre con questi , quando li trova , ci fa delle zuppe buonissime!

ROCCOIo nella zuppa c’avrei messo anche due tagliolini

e una grattata di ricotta forte …Senti Thabo , è un’ora che mastichiamo come capre e

mi fanno pure male i piedi ,non ce la faccio più.Guarda da quanti giorni camminiamo !

E mostra il braccio ingessato In DETT. le croci ora sono tante , non si contano più .I due ragazzi si siedono Thabo , rovista nella sua borsa e tira fuori lo spazzolino da denti

ROCCOChe fai , dopo mangiato ti lavi sempre i denti ?

THABONon trovo più la carta che ci ha dato Philippe

ROCCOCe l’ho io !

E tira fuori dalla sua borsa assieme alla carta che porge all’amico , la piccola radio a transistor.Rocco la accende poi legge sul suo gesso “ Radio Oasi 46.8” e la sintonizza.Dalla radio una musica

MUSICA ( EFFETTO RADIO)

THABO (indicando un punto sulla carta )

Più o meno dovremmo essere qua

ROCCOCome fai a capirlo è mistero!

te chiamerò Tom Tom il navigatore...

THABOSì comincio a carapez...come si dice?

ROCCO (lo corregge)...raccapezzatte

Thabo si accorge che Rocco mentre parla sta lavorando con la sabbia: ha plasmato un corpo di donna.

THABOChe cosa stai facendo?

ROCCO (scherzando)La mia fidanzata...

Se c’era la spiaggia ferrosa pure la tua facevo...

THABOSei davvero fidanzato?

ROCCOCaquale...

Però pe’ queste cose buona memoria tengo...

THABOMa se io mi fidanzassi con tua sorella

Tu ti arrabbieresti ?

ROCCO E perché mi dovrei arrabbiare ?

Oltre che giocare bene insieme saremmo pure cognati

THABOTua sorella è bionda o bruna ?

Rocco ci pensa un po’ ROCCO

Bionda con delle meches brune …

THABOE’ bella ?

ROCCOSi è bella , è bella …

THABOQuanto è alta ?

ROCCO( interrompendolo )

Thabo io mi sto inventando tutto.

THABOMa allora non è vero che hai una sorella…

ROCCO Si che ce l’ho . Viveva con sua madre

vicino a Torino ma non la ho mai conosciuta… Andiamo su rimettiamoci in marcia...

I due ragazzini riprendono il loro cammino e voltandosi verso la sua pupazza di sabbia, Rocco conclude ironico

ROCCOE meno male che

i calciatori sono piene di donne...Ciao velina!

In quel momento la musica della radio si abbassa e una voce familiare fa sobbalzare i due ragazzi

SPEAKER RADIO Qui Radio Oasi KFM 46.8.

E’ Philippe al microfono che vi parla…

Rocco e Thabo salutano la voce dell’amico urlando festosi dentro la radio

ROCCO E THABO … ciao Philippe !! Siamo Rocco e Thabo ci senti ?

Siamo vivi !!!

Rocco e Thabo al ritmo della musica di Philippe riprendono la loro marcia ballando

MUSICA IN SOTTOFONDO SPEAKER RADIO

(CONTINUA )

Il rock , il blues il rap che tutto il mondo oggi suona , canta, balla tutta questa musica è nata qui …

STACCOBRANO DI MUSICA ETNICA AFRICANA

In alto ,un filo sottile di fumo bianco avanza tagliando in due il rettangolo blu del cielo

SCENA 44VANO CARRELLO INT NOTTE

Yaguine e Fodè si sono spogliati dei loro abiti che hanno legato assieme , la manica della giacca con i pantaloni , le camice tra di loro . Yaguine, che è il più esile tra i due , si lega intorno alla vita un capo di quella improvvisata corda formata dai loro indumenti ed ora Fodè lo cala lentamente verso il fondo del vano carrello.Sono momenti carichi di tensione . Quando finalmente Yaguine sfiora con i piedi la superficie del portellone Fodè stringe le sue mani sulla corda fermando la discesa dell’amico , qualunque pressione sullo sportellone ne potrebbe provocare l’apertura : oltre quella sottile lamiera c’è un vuoto di diecimila metri ! Yaguine ora si piega in avanti e con una mano riesce ad afferrare la lettera . Dall’alto Fodè comincia a tirare su l’amico . Lo sforzo che deve fare è grande , improvvisamente le sue mani cedono e Yaguine scivola verso il fondo ma fa in tempo ad afferrare con una mano un tubo dell’olio . Con la lettera in bocca , su cui leggiamo chiaramente l’intestazione “ Alle loro Eccellenze i Signori d’Europa “ Yaguine cerca di aiutare lo sforzo dell’amico utilizzando ogni appiglio a cui si possano aggrappare le sue mani .Un nodo sta per cedere ma Fodè riesce a raggiungere con una mano la mano tesa di Yaguine e tirarlo a se con un ultimo colpo di reni . I due ragazzi si lasciano andare sfiniti dalla tensione e dallo sforzo sulla grande ruota dell’aereo .

SCENA 45SAVANA - EST GIORNO

Rocco e Thabo esausti si sono addormentati ai piedi di uno dei rari alberi , rinsecchito e senza foglie, che spuntano qua e là nella grande pianura . L’ombra di un uomo avanza silenziosa verso i due ragazzi addormentati e si ferma a pochi passi da loro . Come se avesse avvertito quella presenza Thabo apre un occhio e nota tra lui e Rocco , i piedi di quell’ uomo . Trattenendo il fiato per la paura Thabo con una mano sveglia l’amico e insieme alzano lo sguardo . Davanti a loro, vista dal basso , la figura imponente di un uomo vestito con una lacera tonaca francescana che porta con sé una sporta di viveri.Ha un aspetto ascetico e un po’ spiritato (sul tipo di Simon del deserto).

THABOQuesto è un miraggio?!

FRATE Miraggio un paio di ciufoli ! E voi chi siete ?

Chi vi ha portato fino a qua ?

Rocco e Thabo si guardano sorpresi da quella risposta . Poi Rocco timidamente tenta un approccio

ROCCOLe nostre gambe …

è italiano, lei!

FRATE Sì sono italiano come te... (e a Thabo)

...e anche africano come te!Sono un po’ indio, ebreo,mussulmano...tendente all’extraterrestre...

Forza , venite con me

E si avvia seguito dai due ragazzi verso una specie di capanna che si intravede in lontananza .

FRATEVi siete persi, vero?

E’ il destino di tutti i piccoli!I guai cominciano quando ritrovate la strada...

Rocco cercando di non farsene accorgere si picchia con un dito la tempia, per commentare con Thabo che quel frate è mezzo matto.Anche se di spalle il frate intuisce

FRATE Sì, lo so mi si legge in faccia la follia...

La sua perspicacia colpisce i due ragazzi

FRATE ...Sulla vostra invece si legge la fame!

THABOMA dove stiamo andando ?

Il frate indica la capanna FRATE

Laggiù a casa mia .

STACCO

SCENA 46CAPANNA / TEMPIO INT GIORNO

Con timore e rispetto Thabo si toglie le scarpe ed entra “religiosamente” dentro la capanna, seguito da Rocco.I due ragazzi ammirano con stupore e commozione uno strano altare che raccoglie i simulacri ed ex voto più diversi. E soprattutto moltissime foto di bambini di tutte le razze.

ROCCO (esclama tra sé)Oh Gesù...!

FRATE (f.c.)Non nominatelo invano!

...Da queste parti è un po’ duro di orecchie...

THABOQuesta è casa sua ?

FRATESi , è casa mia .Su mangiate...

Mette davanti a loro i suoi viveri e Rocco e Thabo non se lo fanno dire due volte.

FRATENon vi fate pregare, eh?

Neanch’io , non basta più pregare...

THABO (tra un boccone e l’altro)Scusi Padre... Lei si chiama padre ...?

FRATE Lascia perdere i nomi. X, chiamami padre X...

THABODicevo, ma che chiesa è questa?

Ci sta Gesù, Buddha, Maometto... tutti insieme...

FRATEPerché li preferisci uno contro l’altro?

ROCCOIo no , ma quando li metti d’accordo tutti questi ?

FRATEVoi due siete amici o nemici ?

THABOAmici …

ROCCO( interrompendolo )

…amici , che nemici !

FRATE ( incalzando, rivolto a Rocco )

Di che religione sei tu ?

ROCCOCristiano

FRATE( rivolto a Thabo)

E te ?

THABOMussulmano …

FRATEVisto ? Ma che ce vo …

Poi riprendendo il discorso interrotto FRATE

Se guardate bene il Cristo, Siddharta, Maomettosono tutti bambini...

ritratti di messia da cuccioli...

ROCCO (lo interrompe un po’ confuso)Scusi X...(si corregge)

sì vabbè insomma padre...ma lei che ci fa qui?

FRATE (con amarezza)Pensavo me lo spiegaste voi...

Tanti anni fa sono venuto in Africa ,credendo soprattutto nell’uomo...

Ma poi non ho perso la fede, ho perso la speranza!

(alza la voce )Cosa vuol dire aiutare??!!!

Aiutare!!!Avanti ditemelo voi!!!

Cosa vuol dire?!

ROCCO e THABO (sconcertati)Aiutare?

Beh.... boh...Ci da’ un aiutino...?

Ma padre X neanche li ascolta e continua la sua strana predica-monologo.

FRATEE’ così difficile...

Dare qualcosa agli altri...ma cosa?Pane, benessere,benzina...E’ così sono rimasto qui,

come una pietra, come una pianta secca...a guardarmi il deserto,

cercando di togliermi tutto l’orrore dagli occhi!

Siccome Rocco e Thabo continuano a guardarsi sempre più sconcertati, padre x, mostrando le foto di tutti i bambini che adornano il suo altare, spiega loro

FRATEL’uomo potrebbe...dovrebbe essere questo!

Dopo quello che ho visto, non ci credo più nell’uomo...Io credo solo in questi!

Solo in voi!I signori del mondo,

gli uomini più potenti della terradovranno sempre fare i conti con voi!!!

ROCCO (gli scappa)Azz...!

Poi cercando di far ritornare in sé il frate

ROCCOSì vabbè, tutto giusto, Padre X,

ma noi altri c’avremmo un problemino...Diglielo tu Thabo...

THABOSì, noi stiamo cercando di tornare

nel mio villaggio,ci hanno indicato questa via,ma lei lo sa dove è ‘Ndula?

FRATE No, mi dispiace, io non so nemmeno dove sono io!

Poi sorride loro con tenerezza e rivolto a Rocco gli chiede

FRATETu che ti sei fatto al braccio?

ROCCONo, niente una discussione con mio zio tempo

fa a Catania …

FRATEAnimata la discussione ?

ROCCODiciamo animata, ma pure utile.

Poi mostra al frate la fila di crocette che aumentano sempre più e che segnano i giorni del loro viaggio

ROCCO Le vede tutte queste crocette?

Ognuna è un giorno di cammino.Me la mette una firma pure lei padre X?

Il frate prende una matita e scrive Padre X sotto l’ultima fila di crocetteFRATE

Quando con le vostre crocette sarete arrivatiqui ( indicando la X della sua firma ) avrete trovato il vostro

villaggio .

THABOLei dice che lo ritroverò il mio villaggio ?

FRATELo troverai il tuo villaggio,

lo troverai!

ROCCO (scherza sorridendo)Com’è?

Non l’aveva persa la speranza?

FRATEMa questa non è speranza è qualcosa di più .

Rocco e Thabo riprendendo i loro modesti bagagli stanno per rimettersi in marcia e salutano affettuosamente quello strano loro incontro.Il frate offre ai ragazzi un pezzo di pane , dell’acqua e in un sacchettino un pugno di sale

FRATEPane , acqua e sale , il cibo del viandante

Nello sguardo dei due ragazzi la gratitudine per quella offerta

THABOAddio Padre X,

e grazie di tutto!

ROCCOLa torneremo a trovare...

FRATE No, meglio di no...

sarete diventati uomini...

E su queste ultime tristi parole, vediamo i due ragazzi riprendere il viaggio.

SCENA 47PIANURA EST TRAMONTOUn vasto paesaggio pianeggiante attraversato da cespugli secchi che rotolano spinti dal vento . Il cielo è striato di rosso . Piccolissime sul fondo due figure che camminano : sono Rocco e Thabo .Rocco trascina a fatica i suoi piedi e il suo borsone che solleva un baffo di polvere ma, fatti pochi passi , si ferma con lo sguardo rassegnato .

ROCCOThabo , io non ce la faccio più. Vai avanti tu che sei un’ala veloce , io sono centro-attacco

e mi fermo qui.

Rocco si lascia cadere a braccia larghe per terra . Thabo lo guarda sconsolato non sapendo come fargli coraggio . Poi improvviso un suono come di un canto lontano

SUONO

Thabo ascolta sorpreso e cerca di individuarne la provenienza

THABOZitto, zitto … ascolta ci deve essere un villaggio

Senti il canto lontano del muezzin ? Rocco , sempre steso a terra a braccia larghe risponde

ROCCOMa quale canto lontano del muezzin questo

il vicino canto della pancia mia jè ,...Sai quando è l’ultima volta che abbiamo mangiato ?

THABODa padre X.

Rocco imitando il gesto di chi guarda l’orologio conta le croci sul suo gesso

ROCCOUno, due, tre, quattro…

cinque giorni fa (fantasticando)

Ti ho mai parlato della pasta con le sarde?

THABONo, mai

ROCCOPeccato...perchè ora non è

proprio il momento per parlarne...(dopo un po’)

Qual è il piatto tipicodi ‘Ndula

THABO (ci pensa un po’)Il piatto vuoto!

Con le poche forze rimaste ne ridono insieme

ROCCO (continuando a ridere)Allora qui possiamo aprire

un ristorante...a menù fisso...!

Ma poi le risate si spengono e cresce a poco a poco una certa angoscia alla quale Thabo reagisce THABO

Alzati sporco bianco , sento che Siamo quasi arrivati, manca poco …

ROCCOSi, manca poco alla fine, alla

fine nostra

Thabo calcia il pallone in alto a campanile che ricade centrando in pieno i testicoli di Rocco. Rocco lancia un urlo e balza in piedi comprimendosi l’inguine per il dolore

ROCCO(Urlo)Miii!

Poi insegue l’amico gridando . ROCCO

Fottutissimo negro ! Ti squalifico per colpo basso

e tra i due riprende la partita immaginaria che si interrompe dopo pochi passaggi quando il pallone rotolando si ferma accanto ad una vecchia scarpa di donna . Rocco e Thabo la guardano in silenzio . Poco distante un piccolo tumulo con dei sassi sopra .

ROCCOE quello che è ?

THABOE’ una tomba . La tomba di un bambino .

I due ragazzi si siedono in silenzio accanto a quella tomba . Rocco ha in mano la scarpa da donna trovata lì vicino.

ROCCOQuesta era della madre .

Poi indicando la piccola tomba

ROCCO(continuando )

Quanti anni avrà avuto ‘sto picciriddu?

THABOQuattro , forse cinque .

ROCCODi che sarà morto ?

THABO Di una e cento cose...

fame, sete, aids, malaria...chissà

Rocco mette la scarpa sopra il tumulo e ci appoggia sopra un sasso

ROCCOCosì il vento non se la porta via .

Il silenzio carico di emozione che è sceso tra i due amici viene squarciato dal suono fortissimo di un motore . Un elicottero è apparso dal nulla e volteggia a bassa quota sulla testa dei ragazzi che spaventati si gettano a terra . Dall’elicottero un megafono urla

VOCE MEGAFONOAttenzione, attenzione … prestare

attenzione al passaggio del Camel Trophy !

Poi tre enormi fuoristrada sfiorano rombando Rocco e Thabo cancellando le loro facce sbigottite in una nuvola di polvere .

ROCCO E THABO Voce F.C.

Ma va a fa n’culo !

Nel cielo il filo bianco di un aereo che vola altissimo .

SCENA 48VANO CARRELLO INT NOTTE

Ranicchiati in una rientranza del vano carrello Yaguine e Fodè si sono rivestiti e si strofinano i piedi l’uno con l’altro nel tentativo di scaldarli . I due ragazzi respirano e parlano a fatica .

YAGUINEMa che dici ci faranno entrare al Parlamento

Europeo con i sandali ?

FODE’E noi gli diremo : “ Signor Presidente noi mica veniamo dalla Russia , veniamo dall’Africa “ strofina più forte

Yaguine , mi si stanno gelando i piedi .

Yaguine strofina con più forza i piedi dell’amico e cerca di scaldarli anche con il fiato YAGUINE

Anche tu strofina più forte che ti si scaldano anche le mani .

Poi colto da un pensiero improvviso

YAGUINE La lettera dov’è ?

Fodè si gira , accanto a se la lettera appoggiata su una pompa idraulica tenuta ferma dai sandali

FODE’E’ qui , è ben protetta , in tasca si rovina.

Adesso dormiamo così passa prima il tempo .

YAGUINEE si sente anche di meno il freddo , però continua

a scaldarmi i piedi .FODE’

Anche tu .

Con il fiato cercano di trasmettersi un poco di calore

YAGUINEFodè , ti ricordi quando non eravamo amici ?

Uno dopo l’altro chiudono gli occhi e sembrano addormentarsi .

Scena 49FORESTA - EST GIORNO

Rocco è appoggiato alla spalla di Thabo , sono sfiniti dalla stanchezza e camminano ora lungo una pista che attraversa una foresta .Lo sfarfallio del sole che filtra attraverso le foglie batte sui loro visi ora maschere di sofferenza e fatica. Hanno le labbra secche, la bocca arsa dalla sete . L’ironia e la leggerezza che fino a questo momento li hanno aiutati a superare i momenti più difficili e drammatici del loro viaggio è ormai un ricordo lontano . Rocco ha un improvviso sbandamento e cade in ginocchio a terra

ROCCOIo mi arrendo , non ce la faccio più .

Vai avanti tu Thabo …

THABONo Rocco non ti lascio

Cercando si sollevare l’amico(continua)

Forza alzati …andiamo

ROCCO(scuote la testa)

No… io rimango qui…

Thabo si siede accanto all’amico . Si guardano in silenzio e in quegli sguardi ora sembra scesa la rassegnazione .

ROCCOThabo, lo sai che vorrei adesso?

THABOUna granita di limone ?

Rocco si sdraia

ROCCONo… ho voglia di morire.

(pausa)

Rocco guarda l’amico

ROCCOE tu ?

Thabo si sdraia accanto all’amico e risponde

THABOIo ho voglia di tornare bambino

I due ragazzi respirano a fatica e le loro parole escono lente . Rocco allunga una mano verso l’amico

ROCCOTi ricordi quando non eravamo amici ?

Thabo prende la mano dell’amico , uno alla volta chiudono gli occhi e sembrano addormentarsi . Ad un tratto in lontananza si scorge una jeep .Thabo spalanca gli occhi , si gira a guardare e vede un fuoristrada bianco con il simbolo dell’Unicef stampato su gli sportelli . Illuminandosi Thabo improvvisamente riprende le forze , balza in piedi e grida con tutto il fiato che gli rimane

THABOMister !!!

Vieni Rocco!Ce l’abbiamo fatta!

Quella è la macchina di Pasta e Fagioli Pasta e Fagioli!!!Pasta e Fagioli!!!

Pasta e....

Quando i due ragazzini raggiungono la jeep, però, vediamo sul volto di Thabo dipingersi la delusione.Alla guida c’è un uomo di colore che chiede

AUTISTADove state andando ?

THABOMi scusi , credevo che fosse la macchina

del mio mister…

AUTISTAIl tuo mister ha una macchina così?

Thabo indica il simbolo dell’UNICEF sullo sportello

THABOSi, uguale , uguale a questa .

AUTISTAE come si chiama il tuo mister?

THABONon lo so , noi lo chiamiamo Pasta e Fagioli

L’autista scoppia a ridere

STACCO

SCENA 50PISTA STRADE VARIE EST GIORNO

La jeep dell’Unicef con i due ragazzi a bordo lascia la foresta , per un tratto costeggia un fiume poi entra nella tipica periferia di una piccola città africana .

SCENA 51OFFICINA – EST/INT

La jeep con a bordo Rocco e Thabo frena davanti ad una officina . L’autista grida verso l’interno

AUTISTADove sei Pasta e Fagioli ?

All’interno ci sono delle auto Toyota tutte con il marchio delle Nazioni Unite.Due piedi spuntano da sotto una di queste .Scivolando sul carrello dove è straiato Pasta e Fagioli esce da sotto l’auto , con sorpresa scopriamo solo adesso che il nostro “ mister” è una bella donna di circa cinquant'anni anni il suo nome è Chiara Trevisan

CHIARA Ma te l’ ho appena riparata , Hedì che succede ora ?

AUTISTAC’è una sorpresa per te !

In quel momento dallo sportello di dietro della jeep salta fuori Thabo . L’abbraccio tra i due per la forte emozione è senza parole .Rocco guarda sorpreso quel “mister”

ROCCOMinchia … fimmena è!

AUTISTALi ho trovati sulla pista per Kalamè a

sessanta miglia da qui

Chiara tenendo ancora stretto a se Thabo gli chiede indicando Rocco

CHIARAE lui chi è ?

THABORocco. Un amico mio italiano .

CHIARAMa da dove venite ?

THABODall’Italia

CHIARAE come siete arrivati fino a qua ?

THABOA piedi

CHIARAA piedi !?

AUTISTASe non avete più bisogno di me io torno in sede

CHIARAGrazie Hedì . Ti offro una birra ?

AUTISTANo grazie Chiara … ( correggendosi )

pardon Pasta e Fagioli .

CHIARAUna di queste sere vieni a cena con

tua moglie .

AUTISTACiao ragazzi!

ROCCO E THABOGrazie signore

Hedì salta sulla jeep che riparte in una nuvola di polvere.Chiara guarda i due ragazzi e ripete incredula quasi tra se

CHIARA A piedi ? Dall’Europa…

Poi va verso il frigorifero , prende due bicchieri e una bottiglia di acqua

CHIARAAvete sete ?

Thabo non risponde .

ROCCOSete, fame , sonno… e poi

per favore signora levatemi questo gesso non ne posso più …

Chiara guarda il braccio ingessato di Rocco e gli chiede

CHIARADa quanto tempo lo porti ?

ROCCODa quando siamo partiti

Rocco indica a Chiara le croci sul gesso

CHIARAE queste che sono ?

ROCCOOgni croce è un giorno di viaggio

Chiara guarda i due ragazzi e con tono deciso li invita a seguirla

CHIARAUltimo sforzo , andiamo a casa mia !

Ah , dimenticavo …

torna indietro , va verso il tavolo degli attrezzi e prende una piccola sega a mano

CHIARAQuesta serve per togliere il gesso .

Prima di uscire si rivolge ad un ragazzo in tuta

CHIARAMaurice questa sera chiudi tu .

MAURICETranquilla “ mister”!

SCENA 52CASA CHIARA / BAGNO INT – GIORNO

Chiara ha appena finito di segare il gesso che blocca il braccio di Rocco poi , con un gesto deciso , lo apre . Rocco solleva il braccio finalmente libero e lo annusa

ROCCOMinchia , come puzza !

Chiara sorride mentre Thabo guarda senza parlare .

CHIARAOra ragazzi fate tutti e due una bella doccia

mentre io preparo qualcosa da mangiare e poi,se vorrete, mi racconterete tutto .

Chiara esce dal bagno .

SCENA 53CASA CHIARA / CUCINA INT GIORNO

SEQUENZA MUSICALE

Chiara va verso il secchio dei rifiuti dentro il quale sta per gettare i resti dell’ingessatura di Rocco , lo guarda e ci ripensa .DETT.delle mani di Chiara che ricompongono il gesso e la CAMERA in PAN. sottolinea firme , disegni , dediche : la storia di una avventura .

Chiara lascia il gesso fuori dalla finestra sul davanzale , poi dal frigorifero tira fuori una bottiglia di latte , delle uova , dei barattoli di marmellata , della frutta e apparecchia la tavola .

SCENA 54CASA CHIARA / BAGNO INT GIORNO

Rocco e Thabo stanno insieme sotto la doccia, ciascuno da le spalle all’altro . Mentre uno si insapona, l’altro si sciacqua .

ROCCOFussi pure ‘ricchione !

Se avevo io un mister così col cavoloche partivo !

Mentre parla Rocco si gira per dare lo shampoo all’amico e si accorge che il ragazzo , accosciato per terra , con la testa tra le braccia , piange in silenzio .

ROCCO(stupito )

Che ti succede ? Perché piangi ?Proprio adesso che siamo arrivati ?

THABOIo a casa non ci voglio tornare .

Mio padre , mia madre, i miei fratelli tutto il villaggio ,aspetta il ritorno di un campione e invece …

L’acqua della doccia si confonde con le lacrime del ragazzo .

STACCO

SCENA 54CASA CHIARA / CUCINA INT GIORNO

Rocco, Thabo e Chiara sono attorno al tavolo . I due ragazzi dopo la doccia sono quasi irriconoscibili avvolti in due asciugamani colorati .Rocco con gli occhi nel piatto mangia in silenzio , Thabo si asciuga una lacrima

CHIARA…e invece è tornato un uomo e un uomo vale

molto più di un campione. Thabo. Te l’ ho detto tante volte, è qui che tu devi crescere , studiare , lavorare . Ora lo hai imparato da solo .

Se un giorno diventerai uncampione, lo sarai per il tuo paese .

Thabo ha ascoltato la donna in silenzio e sembra aver ripreso fiducia

THABOE’ vero mister … me lo hai detto tante volte e io

non ti ho dato retta . Adesso sono qui posso tornare a giocare ?

CHIARATu devi tornare a giocare per la tua squadra…

e dopo una pausa aggiunge… se non ti sei rammollito troppo !

Thabo le risponde con un sorriso poi indica l’amico

THABOMister, per favore ,

fai entrare anche lui in squadra , io all’alae lui al centro, non ci ferma nessuno, e poi

senza di lui io non sarei mai riuscito ad arrivare fino a qui .

ROCCOAbbiamo attraversato tutta l’Africa

giocando a pallone ,è stata la più lunga “discesa” della

storia del calcio .

THABOIn Italia , quando la squadra che ci allenava non mi

ha più voluto e mi hanno abbandonato sull’autostrada …

CHIARATi hanno abbandonato sull’autostrada ?!

THABO… Si , mister .

E’ stato lui, Rocco che mi è venuto a cercare .

CHIARA(tra se )

Delinquenti !!

ROCCOAltro che delinquenti , a noi ci vendono

e ci comprano come i polli al supermercato .A mio zio , quando mi ha venduto , gli hanno

dato un sacco di soldi …erano soldi miei e se li èfottuti tutti lui. A mia nemmeno un picciolo !

CHIARATuo zio? Ma tuo padre e tua madre?

ROCCOMia madre è morta quando avevo nove anni

e mio padre da ‘mo che nonlo vedo …

CHIARAPerché?

ROCCOSta in galera.

Chiara nascondendo l’emozione di quel racconto riempie i bicchieri dei ragazzi di latte poi con tono deciso chiede a Rocco

CHIARAMaglietta e pantaloncini li troviamo ,

di piede quanto hai?

ROCCO40

CHIARAQuesto è un po’ un problema ma lo

risolveremo

Mentre Chiara sparecchia Thabo guarda Rocco ammiccando e poi dandosi “il cinque” sussurra

THABOTe l’avevo detto che il mister era forte !

Rocco si rivolge a Chiara

ROCCOMister i vestiti nostri ?

CHIARAButtati !

ROCCO(sorpreso)

Minchia , buttati?E noi nudi rimaniamo?

STACCO

SCENA 55

CASA CHIARA -STANZA NATHALIE INT GIORNO

La stanza della figlia di Chiara, Nathalie è quella classica di una ragazza : un letto pieno di peluche, tanti manifesti alle pareti , sulla piccola scrivania la foto incorniciata di Chiara e Nathalie che si abbracciano sorridendo . I due ragazzi con gli asciugamani stretti alla vita si guardano attorno

THABOMa tua figlia dov’è?

CHIARANathalie è tornata a Bruxelles quindici giorni fa.

Adesso fa il primo anno all’università.

Chiara apre gli sportelli dell’ armadio dove dentro sono appesi alcuni capi di abbigliamento della ragazza e rivolgendosi a Rocco e Thabo

CHIARAVestitevi

Ed esce dalla stanza chiudendosi la porta alle spalle .Rocco e Thabo cominciano , un po’perplessi , a tirare fuori magliette , camice , pantaloni tutto tipicamente femminile

ROCCOMizzica , da fimmene ci vestiamo ?

SCENA 56VILLAGGIO N’DULA EST TRAMONTO

A pochi chilometri dalla città si trova N’Dula , un piccolo villaggio , formato da capanne e poche case in muratura che si affacciano su uno spiazzo di terra battuta . E’ lì che si ferma il fuoristrada dell‘Unicef con Chiara e i due ragazzi a bordo ora vestiti con gli indumenti meno femminili trovati nell’armadio di Nathalie . L’arrivo inaspettato dell’auto crea curiosità tra gli abitanti che si affacciano sulle porte per guardare . Thabo , emozionato non ha la forza di scendere dalla macchina . Chiara apre lo sportello e Rocco da dentro lo spinge fuori . Il ragazzo fa pochi passi verso una piccola casa dalla quale stanno uscendo uno alla volta tutti i famigliari di Thabo . La madre, incredula, riconosce il figlio e sussurra il suo nome

MADREE’ Thabo , è tornato …

Uno alla volta , tutti gli abitanti di N’Dula lo riconoscono

VOCI IN CRESCENDO - E’ tornato Thabo !

- E’ Thabo !- Thabo come sei cresciuto !

- Ma non è Thabo ?- Si, è lui !

Chiara e Rocco guardano l’abbraccio tra madre e figlio . Poi il ragazzo corre verso Rocco e tirandolo per un mano lo porta verso la sua famiglia

THABOMadre, padre, questo è un amico mio,

si chiama Rocco siamo venuti insieme dall’Italia evuole vivere qui con noi

Tutti guardano sbigottiti Rocco .Chiara si rivolge a tutti e grida

CHIARABeh cos’è questo silenzio ?

La risposta di tutti è un coro festoso c’è chi canta, chi balla, chi piange dall’emozione e dalla gioia . Abrham , il più piccolo dei fratelli di Thabo , un bambino di circa cinque anni , si avvicina a Rocco e gli passa il ditino sulla pelle bianca del viso nei suoi occhi una domanda : “ Perché si è scolorito ?”

SCENA 57CASA CHIARA - STANZA CHIARA INT NOTTE

La stanza di Chiara ha un arredamento essenziale ma zaini e valige sono un po’ dappertutto , sotto il letto , sopra un armadio e poi tante fotografie , una scia di ricordi della sua vita . Chiara è seduta sul letto , sulle sue gambe il computer con la web-camera , nello schermo c’è Nathalie .

NATHALIEIeri sera ti ho chiamato ma non sono riuscita

a collegarmi

CHIARASiamo stati senza elettricità tutto il giorno.

Ma sei raffreddata?

NATHALIESi , l’aria condizionata al ristorante

CHIARACon chi sei stata ?

NATHALIECon papà. Domenica la sua squadra ha vinto e

si è salvata dalla retrocessione . Papà ha invitato tutti i giocatori con le ragazze, i dirigenti e

ha insistito perché ci andassi anch’io .Tu ti vedi sempre con Cristophe ?

Chiara si schernisce con un leggero sorriso

CHIARAMa che ti importa a te !

NATHALIE(insiste)

E dai dimmelo !

CHIARASono due settimane che non lo sento ,

lui mi chiama e io non rispondo.

NATHALIEE perché ?

CHIARAParlava solo di giga-byte, tera-byte, software,

hardware, per ora basta con le delusioni, basta con gli uomini

Parliamo invece di Carlotta come sta ?

NATHALIEBene , ma adesso ha imparato

a fare la pipì sul divano .

CHIARA Me la fai vedere ?

Nathalie esce dallo schermo e un attimo dopo ricompare con un coniglio in braccio

NATHALIECarlotta , saluta la nonna!

CHIARACiao Carlotta! Birbante ! Non devi fare la pipì sul divano.

Nathalie sai che devi fare ? Cospargi di pepeil divano …

NATHALIE(rivolta alla coniglietta)

… si, poi ti metto nella teglia con le patate eti infilo al forno . Oggi hai lavorato tanto ?

CHIARAOggi ho avuto una sorpresa , ti ricordi Thabo?

NATHALIESi, il ragazzino che quel bianco due anni fa si è portato

via per farlo giocare in Europa

CHIARASi, proprio lui . Era finito in Italia

preso da una squadra che non si è capito benequale fosse , quando hanno visto che non sarebbe

diventato un nuovo Kakà hanno aperto la porta e lo hannoscaricato in mezzo alla strada

NATHALIEE come è tornato ?

CHIARAA piedi , insieme ad un altro ragazzino

siciliano amico suo , anche lui gioca a pallone.Si chiama Rocco, non ha genitori , non ha passaporto …

domani vado al consolato per capire che devo fare

NATHALIEEcco fatto ho capito non ti bastavano

22 ragazzini africani che hai adottato adesso ti prendi pure quelli che arrivano da qui !

SCENA 58CONSOLATO EST GIORNO

Chiara varca il cancello del consolato italiano salutata da due guardie di colore

CHIARAIl console onorario è in sede?

GUARDIAOui, madame .

Chiara attraversa il giardino ed entra

SCENA 59UFFICIO CONSOLE ONORARIO INT GIORNO

Il console, che parla con spiccato accento romano , risponde al telefono

VOCE SEGRETARIAC’è la signora Chiara Trevisan

CONSOLE(alzando gli occhi al cielo )

Oh Dio un’altra volta Chiara Trevisan ! E mo che vole ? Le ha detto che ci sono ?

VOCE SEGRETARIASi.

CONSOLE( rassegnato )Falla passare .

Fa appena in tempo a mettere giù la cornetta del telefono che si apre la porta ed entra Chiara

CONSOLEChiara , in questo paese la comunità

italiana è formata da quattro gatti, ma tu , fija mia, fai pe n’ esercito .

Le medicine pel dispensario, m’hai fatto corre pe’ du’ mesi dietro a tutte le case

farmaceutiche , il test per l’AIDS non ne parlamo , e poi te

sei inventata la scola : e quaderni, e libri e matite e gomme da cancellare tutto dentro a un container

che se perde e io a cercallo pe’ tutti i porti dell’Africa .Adesso stai a fa’ un campo de calcio che pare l’Olimpico e che

Il 2 agosto voi dedicà a … come se chiamano e allorate servono le magliette, poi i carzocini , i fischietti , le

bandierine per il calcio d’angolo , le vitamine pe tenelli superché i ragazzini africani so bravi ma so deboli .

Ma stavo tanto bene io col forno che c’avevo a Borgo Pio . Io qui faccio il console “O-N-O-R-A-R-I-O” sai che significa ?

Che non becco ‘na lira !

CHIARASignor console onorario , hai voluto fare il console ?

E adesso pedali

CONSOLEE che l’ho voluto fa io il console. Lo sto a fa pe’ fa un favore al ministro che era cliente

del forno “ Attilio tu che hai la moglie africana ,ma sei anche un patriota fa un regalo al tuo paese , all’Italia”

Ma se sapevo che c’eri tu …( poi con tono rassegnato )

a Chiara mo’ che voi ?

Chiara che evidentemente è abituata a quei lamenti non si lascia impressionare e va dritta allo scopo di quella visita

CHIARAMi è arrivato a casa , a piedi dall’Italia, un ragazzino

di quindici anni che ha il padre in carcere, non ha la madre , non ha casa e nemmeno il passaporto .

Che devo fare per tenerlo qui ?

CONSOLEM’hai detto un prospero !

Chiara uscendo passa davanti ad una finestra aperta . Nel cielo la striscia bianca di un aereo .

SCENA 60VANO CARRELLO INT – ALBA

All’interno del vano carrello la luce fioca della lampada ha quasi esaurito la batteria.Si intravedono ancora i volti addormentati di Yaguine e Fodè .Improvvisamente il suono delle pompe idrauliche avverte che qualcosa sta succedendo .

SCENA 61AEREO EST ALBA

L’air bus 300 è giunto a destinazione .I flapper abbassati , scende lentamente verso la pista dell’aeroporto di BruxellesOra gli sportelloni dei carrelli si spalancano .

SCENA 62VANO CARRELLO INT GIORNO Una luce abbagliante invade il vano carrello e un vortice d’aria rischia di far volare la lettera tenuta ferma dai sandali di Yaguine e Fodè .I due ragazzi ancora abbracciati restano immobili .

SCENA 63AEREO EST ALBA

In uno stridore di gomme l’aereo tocca la pista e corre frenando verso l’area di parcheggio .

SCENA 64CAMPO DI CALCIO EST POMERIGGIO

Il campo di calcio è un rettangolo di gioco in terra battuta ma con porte e linee regolamentari , sui bordi le panchine e perfino un piccolo spogliatoio ancora allo stato grezzo con il tetto di paglia e due pannelli solari per la doccia . Lì accanto, sotto una tettoia , due donne cuciono a macchina le magliette della squadra .

Ai quattro lati del campo dei ragazzi stanno piantando le bandierine nuove del calcio d’angolo . Sotto la guida del fischietto di Chiara , che come sempre dopo la sua giornata di lavoro in officina veste i panni del “mister”, una ventina di ragazzini , tutti neri tranne uno bianco Rocco , corrono su e giù per il campo in una partita di allenamento. Per Rocco, che Chiara segue con particolare attenzione , questo è il primo giorno in una squadra africana. Rocco e Thabo giocano in due squadre contrapposte che esprimono un piacevole gioco ma che non da risultati e il primo tempo di conclude sullo 0 a 0 .Nell’intervallo Rocco si avvicina a Thabo e , mentre si passano la bottiglia dell’acqua per dissetarsi , chiede

ROCCOPerché non ci ha fatto giocare insieme ?

THABOLascia fare al mister.

ROCCOChe ci fa allenare solo con le partitelle ?

Niente sgambate, scatti , corsa per il fiato ?

THABOQuella alla fine

ROCCO Alla fine ?

Ora il mister fa uscire alcuni giocatori , al loro posto altri entrano e, prima dell’inizio del secondo tempo , sposta Rocco nella squadra di Thabo .

THABOChe ti avevo detto ?

Un rapido cambio di casacche tra i ragazzi e il fischio del secondo tempo .Dopo una breve fase di gioco iniziale fatta di rapidi passaggi , la palla finalmente arriva a Thabo che scatta sulla fascia sinistra del campo , dribbla un paio di avversari , un lungo lancio verso Rocco che aggancia al volo il pallone , fa il “sombrero” ad un avversario , il tunnel al portiere ed entra in porta con il pallone “ Goal !”. Chiara imperturbabile ordina che la palla venga rimessa al centro e subito dopo il gioco riprende . Alla fine dei 45 minuti il risultato finale è di 5 a 1 per la squadra di Rocco e Thabo.Chiara chiama attorno a se tutti i suoi giocatori

CHIARARagazzi che giorno è oggi ?

UN RAGAZZO31 luglio

CHIARAMancano due giorni al 2 agosto quando giocherete

la partita più importante della vostra vita e anche della mia .Il 2 agosto inaugureremo questo campo che

noi , tutti insieme , abbiamo voluto costruire. Questo campo , voi lo sapete , avrà un nome

che sarà un simbolo , per noi e per tutta l’Africa. Voi il 2 agosto dovrete giocare non solo con le

gambe ma soprattutto con la testa e con il cuore !E vi dovrete divertire . Una partita di calcio

non è una battaglia , è un gioco .Domani l’allenamento comincia un’ora prima,

dovete dare di più , e dopo domani ancora di più!

UN RAGAZZOMister io domani ho un’ora in più di inglese,

come faccio ?

CHIARAPrima di tutto la scuola

Non lo sapete ? Il primo muscoloche deve crescere è il cervello , poi vengono

le gambe e tutto il resto .

SECONDO RAGAZZOMister , ma chi saranno i titolari della

partita del 2 agosto ?

CHIARARagazzi non lo so , lo deciderò un’ora prima

del fischio di inizio .Adesso lo sapete che facciamo tutti insieme ?

Tutti urlano in coro RAGAZZI

Pasta e fagioli !!!

E partono tutti di corsa verso gli spogliatoi . Chiara si ferma con gli operai per gli ultimi addobbi del campo , poi sale sul suo fuoristrada e si dirige verso casa.La CAMERA fissa inquadra il totale degli spogliatoi . Dall’unica finestra e dalla porta aperte provengono schiamazzi e risate . Un asciugamano vola fuori dalla finestra e un ragazzo completamente nudo corre fuori a riprenderselo.Ora i ragazzi in coro scandiscono due nomi

RAGAZZITha-bo Urrah!Ro-cco Urrah!

Sulla porta ora appare vestito e con il borsone a tracollo il capitano della squadra Maurice, il ragazzo che abbiamo conosciuto in officina , che scandisce guardando verso l’interno

CAPITANOUno, due, tre, VIA !!!

E a valanga dagli spogliatoi escono tutti i ragazzi che partono di corsa in direzione della città

ROCCO Ma dove andiamo ?

THABOVolevi la corsa per il fiato ?

5 chilometri fino a casa del mister!!

SCENA 65CASA CHIARA – CUCINA INT TRAMONTO

Chiara è davanti al fornello su cui bolle un gran pentolone di pasta e fagioli , ne assaggia la cottura , aggiunge un po’ di sale e spegne il gas . Nello stesso momento un rumore in crescendo come quello di una carica di bufali fa vibrare piatti e bicchieri ammucchiati sul lavandino .La porta si spalanca e la squadra ansimante invade in un attimo la cucina .L’affiatamento tra di loro è perfetto , c’è chi si occupa delle posate, chi dei piatti, chi dei bicchieri , chi delle sedie e , quando tutti sono seduti attorno al grande tavolo , Chiara mette sul tavolo la pentola di pasta e fagioli poi si rivolge a Maurice

CHIARAFai tu le porzioni . Io scendo in officina

devo finire di mettere a posto quella macchina.

SCENA 66OFFICINA - INT TRAMONTO

Chiara è sdraiata sotto il cruscotto di un fuoristrada dell’UNICEF per ripararne l’impianto dell’aria condizionata . Squilla il suo cellulare .Chiara guarda il display e risponde

CHIARACiao console …

Chiara ascolta con il volto turbato

CHIARASi, ho capito …

domani ? Va bene… prima delle nove .

Chiude , rimane un attimo pensierosa e poi esce dall’officina.

SCENA 67CASA CHIARA CUCINA INT TRAMONTO

I ragazzi hanno finito di mangiare e stanno sistemando la cucina . Due lavano i piatti, uno spazza per terra, qualcuno asciuga le posate tutti perfettamente affiatati .Chiara entra , si guarda intorno

CHIARABravi ragazzi . Ricordate domani l’allenamento

È un’ora prima . Tu Rocco stasera dormida me.

Mentre tutti escono Rocco e Thabo si girano verso Chiara

THABORocco sta a casa mia .

Perché deve rimanere qui ?

CHIARADomani mattina prima delle nove dobbiamo andare al consolato per fare il passaporto.

Vai Thabo , buonanotte.

Il saluto tra i due amici è fatto di uno sguardo . Chiara prende la borsa di Rocco

CHIARAQuesta notte dormi in camera di Nathalie.

SCENA 68 CASA CHIARA –CAMERA DA LETTO IT NOTTE

Chiara è seduta davanti al computer . La web è accesa sul suo viso , nello schermo c’è Nathalie .

CHIARA…parlo piano perché sta qui , dorme in camera tua. Domani mattina devo

consegnarlo ad Attilio , non potrà uscire dal consolato fino a che non avrà il suopassaporto . Deve rientrare in Italia , lo

zio che sta a Catania è il suo tutore

NATHALIEMa glielo hai detto ?

CHIARANo, gli ho detto solo che deve venire

al consolato per il passaporto

NATHALIEMamma, mamma…

CHIARAChe c’è ?

Nathalie indica un punto alle spalle di Chiara

NATHALIEMamma, girati .

Chiara si gira e vede…… sulla porta Rocco , immobile , che la guarda .Un lungo sguardo tra i due .Chiara si alza e si avvicina al ragazzo

CHIARAHai sentito tutto ?

ROCCOSi.

CHIARAMa tu vuoi tornare in Italia?

ROCCO Perché un ragazzo come me non può

decidere da solocon chi vuole stare ?

Chiara guarda Rocco a lungo nei grandi occhi seri del ragazzo

CHIARATi prometto che ti faccio tornare .

SCENA 69CONSOLATO ITALIANO - EST GIORNORocco e Chiara entrano nel consolato salutati dalle guardie .

SCENA 70OFFICINA - INT GIORNO

Chiara in tuta sta davanti al bancone degli attrezzi . Maurice è infilato con la testa dentro al cofano di una macchina.Sulla porta appare Thabo

THABOBuongiorno mister, dov’è Rocco ?

Chiara pulendosi le mani con uno straccio si avvicina a Thabo

CHIARAAscolta Thabo, Rocco deve rimanere al consolato,non ha il passaporto, lui qui è uno straniero ed è

minorenne.

THABOMa sta a casa mia , mio padre e mia madre

sono contenti

CHIARALo so Thabo ma se la polizia lo scopre può

arrestarlo …

THABOMa che significa che deve rimanere chiuso per sempre

nel consolato, e la partita di domani ?CHIARA

Lui non può giocare .Appena sarà pronto il passaporto

tornerà in Italia, dallo zio …

A quelle parole Thabo ha una reazione violenta THABO

Dallo zio ? Ma quello lo ammazza!C’ero io davanti quando gli ha menato

e Rocco per scappare è andato a finire sottouna macchina ! Glielo hai tolto tu, mister il gesso cheaveva al braccio . Questa volta quello lo ammazza !!

STACCO

SCENA 71CONSOLATO ITALIANO - UFFICIO CONSOLE – INT GIORNO

Chiara , il viso contratto , sbatte il gesso tolto al braccio di Rocco sulla scrivania sotto il naso del console

CONSOLEA Chiara , ma che è ‘sta robba. Madonna che puzza !!!

Gesù !Oggi che te sei inventata?

CHIARAQuesto è il gesso che aveva al braccio fratturato

quel ragazzino che ora sta chiuso qui dentro aspettandodi essere riportato a Catania , a casa dello zio .

E sai come se lo era rotto il braccio ? Per scapparedallo zio che lo stava massacrando di botte.E tu mi vieni a dire che il tribunale dei minori

ti dice che lo devi rimandare da lui ?

CONSOLEChiara , che non ce credi ? Te faccio vedè il fax

Dal cassetto della scrivania estrae un foglio che mostra a Chiara

CHIARAE tu che mi conosci credi che mi fermo davanti

a questo pezzo di carta ?

CONSOLEPurtroppo no …

CHIARAAttilio noi stiamo parlando di una persona, è un ragazzino che si è attraversato l’Africa per

scappare da un delinquente che se lo è vendutoa quei mercanti di carne .

CONSOLEChiaraaa!! Calmati ! Questo foglio non è un pezzo di carta,

questo è il tribunale di Catania !E quel ragazzino in questo paese è un clandestino !

CHIARAAnche mio padre è stato un emigrante clandestino ha fatto il

contadino , il muratore , il meccanico , quando è rimasto vedovo mi ha fatto pure da padre e da madre mi portava con lui la sera alle assemblee del

sindacato dove si batteva per i diritti di tutti e non si arrendeva mai

Attilio io sono peggio di mio padre .

CONSOLEChiara, io te vorei aiutà, ma come faccio? A meme tocca rappresentà la legge del nostro Paese

(indicando il fax ) questa !(poi alzando gli occhi al cielo mormora tra se )

Stavo tanto bene al forno io ! Ma chi me l’ha fatto fa !

Chiara prende la mano di Attilio e guardandolo negli occhiCHIARA

Attilio , perché ti sei sposato una donna nera,un’ africana?

CONSOLEPerché gli voglio bene!

CHIARAEcco , io a questo ragazzino adesso gli voglio bene e

sono disposta ad adottarlo . Tu rappresenti l’Italia e ora ci aiuti a me e a Rocco .

Inventati qualcosa .

CONSOLEPoi me fai sempre fa quello che voi …

e perché sei una bella donna e soprattutto un bravo meccanico …

Poi con due dita , schifato , prende il gesso e lo restituisce a Chiara

… portate via sta robba .

Chiara prende il gesso e se ne va .

SCENA 72CONSOLATO ITALIANO – STANZA ROCCO -INT - SERA ILL.

Rocco è sdraiato sul letto e giocherella annoiato con la radio a transistor cercando una stazione di suo gradimento . Un suono proveniente dall’esterno attira la sua attenzione .

SUONO VENTO DEL DESERTO

Rocco si alza e si avvicina lentamente alla finestra

SUONO VENTO DEL DESERTO

Ora Rocco scruta nel buio della notte e intravede sopra il ramo di un albero di fronte alla finestra un’ombra .

ROCCO(tra se)

Ma questo è il canto del vento del deserto !Questo è Thabo

Thabo penzolando nel vuoto imita quel canto che tra loro ora è una parola d’ordine .

THABO(sottovoce)

Piglia la tua roba e andiamo !

ROCCOChe sei matto ! Le guardie ?

THABODormono

Rocco getta nel borsone le poche cose che ha, corre alla finestra lancia all’amico la borsa , poi sale in piedi sul davanzale e spicca un salto . Dopo un volo nell’aria si afferra al ramo che oscilla paurosamente fino a spezzarsi . I due precipitano a terra.Il rumore del ramo spezzato sveglia le due guardie. Un faro illumina il giardino nel momento in cui la corsa di Rocco zoppicante finisce tra le braccia di una guardia .Thabo, più lesto, è riuscito a raggiungere la sommità del muro di cinta mentre l’altra guardia tenta da sotto inutilmente di afferrargli i piedi . Thabo con l’agilità di un gatto corre avanti e indietro sul muro mentre grida verso l’amico

THABORocco , forza , liberati dagli un pugno ...!

ROCCO

Ma questo è grosso, mi ha bloccato le braccia !

THABO Forza !

Poi gli si illumina il viso, perché ha avuto un’idea e la grida al compagno

THABO (a tutta voce)Rocco , Zidane!!!

Rocco capisce al volo il suggerimento dell’amico e con una testata nel torace mette fuori combattimento la guardia .Quindi vertiginosamente Rocco scavalca il muro e tutti i due scompaiono nel buio .

SCENA 73 CAMPO DI CALCIO EST GIORNO

2 agosto , il grande giorno è arrivato c’è un grande fermento oggi nel campo di calcio costruito dall’intero paese , i ragazzi , le loro famiglie aiutati e incoraggiati da Chiara .A cornice di un simbolico ingresso è stata montata un’insegna con il nome del campo che non leggiamo perchè coperta da un drappo .Un gruppetto di ragazzi , con stracci e pennelli , sta finendo di dare una mano di calce allo spogliatoio.Chiara si divide tra la squadra che si allena e i tanti che vanno a chiederle consigli su tutto : dove mettere le panchine per “ le riserve”, in gran fretta finire di cucire le divise per arbitri e segnalinee, sono arrivate le reti delle porte prestate da un parente pescatore e ora bisogna sistemare anche la postazione di una televisione locale .In questo gran trambusto, come se non bastasse, piomba lì Attilio Zampetti il console onorario . Il passo deciso verso Chiara e la sua espressione minacciano tempesta .

CONSOLEDove l’hai nascosto quel ragazzino ?

Chiara non capisce

CHIARAMa di chi parli ?

CONSOLENon fa’ finta di non capire , Rocco

CHIARARocco ? Non sta da te?

CONSOLEChiara , non scherziamo . Stanotte l’hanno

fatto scappare . Era sotto la mia responsabilità eio stavo facendo tutto il possibile per farlo rimanere qua ,

legalmente !

CHIARAAttilio io non se so niente

CONSOLEChiara , datte da fa a ritrovallo .

Poi si gira e se ne va . Chiara ha un sospetto e va decisa verso due donne che davanti ad una macchina da cucire stanno provando le magliette ai giocatori : tra loro c’è Thabo .

CHIARAThabo, guardami negli occhi ,

tu lo sai dov’è Rocco ?

Thabo , nel tipico gesto omertoso di un uomo d’onore siciliano , testa all’indietro e sibilo della lingua tra i denti , nega di sapere

THABO(sibilo)‘Nts!

CHIARAAh, non ne sai niente eh!

Thabo è grave quello che è successoRocco rischia anche l’arresto . Pensaci

Thabo .

Thabo ha ascoltato impassibile e guarda in silenzio il mister.Chiara si guarda intorno , poi consulta il suo orologio e si allontana con passo deciso

CHIARA(ad alta voce rivolta a tutti )E’ tardi ! Avanti muoviamoci !

Fra due ore arrivano le autorità!

STACCO

SCENA 74COMPLESSO CASA CHIARA -BAGNO /CAMERA DA LETTO - INT GIORNO

Chiara è appena uscita dalla doccia, si avvolge in un accappatoio e asciugandosi i capelli va verso un armadio

CHIARA … pensa mi hanno detto che verrà un rappresentante del parlamento Europeo

poi ci saranno tutti i capi tribù dei villaggioqui intorno , il sindaco , il capo delle guardie,tutti gli amici dell’UNICEF , Jean Claude quello

di Medici senza Frontiere poi Marco della Comunità di Sant’Egidio …

mentre parla Chiara prende dall’armadio due vestiti , va verso il computer aperto sul letto e mostrandoli alla web camera

CHIARAMi metto questo o questo ?

Nathalie le risponde dallo schermo

NATHALIEMa mamma, quello scuro ancora non lo

hai buttato ? Ti ho detto tante volte che ti invecchia !

CHIARAMa è quello che mi sta meglio …

NATHALIENo , no non sai come sei bella quando ti metti

quello che ti ho regalato io …

La conversazione tra madre e figlia è interrotta dallo squillo del telefono

CHIARA Aspetta Nathalie è Attilio …

SCENA 75UFFICIO CONSOLE ONORARIO INT GIORNOIl console è seduto alla sua scrivania e ha tra le mani un fax

CONSOLEChiara la sai l’ultima è arrivato adesso un fax dal Tribunale ,

Hanno arrestato lo zio di Rocco .Lo ha denunciato l’ospedale di Catania per violenza sul nipote

VOCE CHIARA… e questo che vuol dire…

CONSOLE… che non c’ha più il tutore e te lo poi fa affidà.

A Chiara , ma ‘ndo sta sto ragazzino adesso ? Tiralo fori .

VOCE CHIARAAttilio, credimi , io non lo so e sono

preoccupata

STACCO

SCENA 75CAMPO SPORTIVO EST GIORNOChiara , bellissima nel suo vestito tipicamente africano , il regalo di sua figlia Nathalie, è in mezzo alle autorità davanti all’ingresso del campo .La cerimonia dell’inaugurazione sta per avere inizio .Un uomo e una donna di colore ai due lati del cancello hanno in mano i cordoni che reggono il drappo che copre l’insegna .

SCENA 76 COMPLESSO SPOGLIATOIO - INT GIORNO

I giocatori stanno finendo di vestirsi , l’eccitazione tra di loro è grande .Thabo si avvicina alla porta delle docce , la socchiude e passa , a qualcuno nascosto lì dentro che non vediamo , la radio a transistor di Rocco . Una mano la prende e offre con l’altra il suo completo da gioco , scarpini, pantaloncini e maglietta su cui spicca il numero 9Thabo richiude la porta .

DOCCIA .

Il centrattacco della squadra , un ragazzo nero di sedici anni , completamente nudo, avvicina uno sgabello traballante con una gamba rotta ad una piccola finestra in alto , si arrampica per guardare fuori , sul davanzale appoggia la radio accesa che in quel momento trasmette la cronaca di quell’evento .

RADIO VOCE SPEAKER…è un bellissimo campo da gioco costruito dalla

gente di questo paese che ha voluto inaugurare proprio oggi 2 agosto …

STACCO

SCENA 77AEROPORTO BRUXELLES EST ALBA

Grande in super 2 AGOSTO 1999

Nella luce livida del mattino sono terminate le operazioni di sbarco dell’air-bus 300 arrivato da Conacky. Il piazzale è deserto . Il truck si ferma davanti all’aereo , dalla cabina scende un tecnico che aggancia il braccio di traino al mozzo del carrello anteriore .

SCENA 78VANO CARRELLO – INT GIORNO

Un soffio di vento libera l’ultimo lembo della busta dal peso dei sandali di Yaguine e Fodè e cade ondeggiando .

SCENA 79

AEROPORTO BRUXELLES EST ALBA

La busta cade ai piedi del tecnico che sta completando le operazioni di aggancio, le sue mani raccolgono la busta su cui leggiamo

“Alle loro eccellenze i signori membri e responsabili dell’Europa “ E poi guarda in alto verso l’interno del vano carrello che illumina con una torcia .Tra tubi e pompe idrauliche vediamo un braccio pendere .Lo stupore del tecnico è grande ,agganciata alla sua cintura una radio ricetrasmittente che prende , si toglie il casco e in questo momento riconosciamo il volto di Chiara Trevisan alcuni anni prima.

CHIARA( con voce concitata)

Centro radio , sono Chiara TrevisanNell’ aereo arrivato da Conackry…

Sul P.P. di Chiara che parla alla radio

DISS.INCROCIATA

SCENA 80CAMPO SPORTIVO – EST GIORNO

Sul P.P. di Chiara oggi sorridente in mezzo alle autorità .La donna invita a scoprire l’insegna .L’uomo e la donna tirano le corde , il drappo cade e scopre l’insegna : sull’insegna i nomi di YAGUINE E FODE’ .

VOCE SPEAKER RADIO… questo campo ha i nomi di Yaguine e Fodè due ragazzi africani che avevano viaggiato

nel vano carrello di un aereo per raggiungere Bruxelles era il 2 agosto del 1999.

Chiara si avvicina all’uomo e alla donna che hanno scoperto l’insegna

VOCE SPEAKER RADIO(continua)

In questo momento tra gli applausi Chiara Trevisan sta abbracciando

il papà e la mamma di Yaguine e Fodè…

In sottofondo i canti e le musiche sempre più forti

DISS. INCROOCIATA

SCENA 81AEROPORTO DI BRUXELLES EST ALBA

VENTO SIBILO AEREI IN DECOLLO

Intorno all’aereo adesso ci sono due auto della polizia e una ambulanza . Chiara accanto alla cabina del suo mezzo sta leggendo la lettera di Yaguine e Fodè

VOCE F.C. CHIARAAlle loro eccellenze i signori membri e

responsabili dell’Europa.Abbiamo l’onore e il piacere e la grande fiducia

di scrivervi questa lettera per parlarvi dellaragioni del nostro viaggio e della sofferenza di

noi bambini e giovani dell’Africa.Ma prima di tutto, vi presentiamo i nostri saluti

più squisiti e rispettosi. A tal fine, siate ilnostro sostegno e il nostro aiuto…

Chiara alza gli occhi dalla lettera e vede alcuni poliziotti calare uno dopo l’altro lentamente i corpi dei due ragazzi chiusi nei sacchi mortuari .

DISSOLVENZA

SCENA 82CAMPO SPORTIVO EST GIORNO

SUONI E CANTI SEMPRE PIU’FORTI

SPEAKER RADIO… siamo ad un quarto d’ora dalla fine e il risultato èancora sullo zero a zero, la partita è appassionante

e i giocatori non sembrano risentire della stanchezza

Chiara dalla sua panchina si sbraccia verso i giocatori della sua squadra per dareindicazioni di gioco .

Sul campo viviamo una fase confusa di gioco . Thabo si scontra con un compagno di squadra :in P.P.P. Thabo sussurra all’orecchio dell’altro giocatore

THABO(sottovoce)

Adesso

Da una rimessa laterale , la palla arriva a Thabo che scatta sulla fascia sinistra del campo , dribbla un paio di avversari , un lungo lancio verso il numero 9 che aggancia al volo il pallone , fa il “sombrero” ad un avversario , il tunnel al portiere ed entra in porta con il pallone

URLO DELLA FOLLA Goal !

SCENA 83DOCCIA - INT GIORNO

Sullo sgabello che ha solo tre zampe il vero titolare della maglia numero 9 , sempre nudo , nell’esultanza del goal traballa paurosamente e sta per cadere.

SPEAKER RADIOGoal ! A cinque minuti dalla fine un goal entusiasmante !!!

SCENA 84CAMPO SPORTIVO EST GIORNO

I compagni di squadra corrono ad abbracciare l’autore del goal , in P.P. riconosciamo Rocco : una goccia di sudore scolorisce in un solco il suo viso dipinto di nero .La partita a questo punto rapidamente si trasforma in una festa tra squadre che non lottano più una contro l’altra ma insieme . Sul Totale del campo ora invaso da tutto il pubblico che partecipa a quella festa di vita , in P.P. l’insegna con i nomi di Yaguine e Fodè

SCENAAEROPORTO BRUXELLES EST GIORNO

I corpi di Yaguine e Fodè vengono caricati su un furgone mortuario.Chiara guarda in silenzio , le sue mani stringono la lettera per “ Le loro eccellenze ….”

Il furgone si allontana .

VOCE F.C. DI YAGUINE E FODE’… siatelo per noi in Africa,

voi ai quali bisogna chiedere soccorsove ne supplichiamo

per l’amore del vostro bel continente,per il vostro sentimento verso i vostri popoli

le vostre famigliee soprattutto per l’amore

per i vostri figliche voi amate come la vita...

Signori membri e responsabili dell’Europa,è alla vostra solidarietà e alla vostra gentilezza

che noi gridiamo aiuto per l’ Africa.Aiutateci, soffriamo enormemente

in Africa,Abbiamo dei problemi

e i bambini non hanno diritti...noi africani,

soprattutto noi bambini e giovani africani,

vi chiediamo di fareuna grande organizzazione

utile per l’Africa,perché progredisca.

Se vedete che ci sacrifichiamo e rischiamo la vita,

è perché soffriamo troppo in Africae abbiamo bisogno di voi

per lottare contro la povertàe mettere fine alla guerra in Africa!

Ciò nonostante noi vogliamo studiarevi chiediamo di aiutarci a studiare

per essere come voi...Infine vi supplichiamodi scusarci moltissimo

di aver osato scrivervi questa lettera in quanto voi siete gli adulti

a cui noi dobbiamo molto rispetto...

Firmato: Yaquine e Fodèdue bambini guineani.”