Il Sogno Proibito

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Una breve guida per imparare a suonare a orecchio e ad improvvisare sul pianoforte o altri strumenti.

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  • IL SOGNO PROIBITO

    Una breve guida per imparare a suonare a orecchio e ad improvvisare sul pianoforte o altri strumenti.

    Immaginate di ricevere, nel corso di una serata, l'imprevisto invito ad accompagnare un cantante al pianoforte o alla chitarra, in una canzone che avete sentito ma mai suonato, dovendo scegliere l per l la tonalit pi adatta. Oppure di dover improvvisare qualche assolo strumentale nella registrazione di una nuova canzone ascol-tandola prima solo un paio di volte...

    Se queste situazioni vi sembrano improponibili, sappiate che per molti musicisti sono normali e si risolvono senza il minimo problema: essi non sono dei "superdotati", sono solo ben allenati.

    Nessuno trova strano riuscire a ripetere una o pi frasi sentite da altri: lo stesso si pu fare con le frasi musicali, su degli strumenti.

    Ma di solito, scambiando qualche parola con dei giovani strumen-tisti, si scopre che la loro capacit di eseguire a orecchio sul loro strumento un semplice motivo scarsa o nulla, pur avendo essi seguito corsi regolari per diversi anni con insegnanti qualificati; e che questa possibilit per loro una specie di sogno proibito , irrag-giungibile, semmai riservato a pochi eletti. Quindi, nemmeno parlare di casi come quelli descritti!

    Questo vale quasi sempre anche per gli stessi insegnanti, in genere musicisti scolasticamente impeccabili ma, evidentemente, non in grado a loro volta di dare indicazioni su questo particolare modo di fare musica (che, anche se il pi antico e autentico, non previsto nei piani di studio ufficiali e quindi viene snobbato come approc-cio grezzo per illetterati musicali... segretamente invidiati!).

    Ora, in realt chiunque sia in grado di riconoscere una melodia e cantarla o fischiettarla correttamente possiede gi , allo stato inconscio, la capacit di cui parliamo! Occorre solo un lavoro di coordinazione tra orecchio, mente e mani che, pur se complesso da

  • descrivere a parole, con l'opportuno esercizio diviene del tutto automatico e col tempo non richiede pi alcuno sforzo.

    Coloro i quali, per conto proprio o con la guida di qualcuno che sappia farlo, riescono a sviluppare questo lavoro per un certo tempo raggiungendo un livello anche solo discreto, si conquistano facilmen-te ingaggi, collaborazioni e inviti in numerose attivit musicali, con invidia dei colleghi magari pi qualificati... sulla carta. E soprattutto si divertono immensamente !

    Bisogna subito chiarire che la capacit di suonare a orecchio e di improvvisare diviene vera arte solo se portata ad un livello di auten-tica e raffinata libert esecutiva, senza approssimazioni semplicistiche o squallidi incollaggi di frasi preparate, come purtroppo molto spesso accade; dovrebbe essere inoltre affiancata da una tecnica altrettanto sicura. (Su questo ultimo punto devo subito confessare i miei limiti, perch su nessuno strumento la mia tecnica ha mai raggiunto livelli molto alti: ma ritengo che la lunga pratica nell'educazione dell'orec-chio e nella coordinazione mente-mani sia sufficiente per poter tentare di aiutare passo passo chi desidera realizzare questo sogno).

    Nel sottotitolo di questo lavoro parlo di pianoforte e di altri stru-menti: il metodo usato si applica indifferentemente a qualsiasi strumento, presentando naturalmente minori difficolt per quelli melodici (monofonici). Anche in questi casi, per, una solida cono-scenza (o meglio "consapevolezza") dell'armonia di base di grande aiuto, e assolutamente consigliabile.

    Sulle prime l'approccio che adotteremo potr sicuramente sembra-re un po' strano e lasciare disorientati. Prego in tal caso la gentile Lettrice / il gentile Lettore di rallentare leggermente l'andatura e di procedere solo quando ogni passo sar completamente chiaro e ben acquisito, poich in realt non c' nulla di difficile -- quasi tutto per sar nuovo (altrimenti non ci sarebbe bisogno di questa guida)!

    Il lavoro da fare questo:

    1) rafforzare al massimo nella mente il pezzo da eseguire, in ogni particolare ritmico, melodico e armonico (ascolto mentale) ;

    2) smontare mentalmente il pezzo nei singoli elementi (ritmo,

  • melodia, bassi e armonia) per riconoscerli con chiarezza, cio:

    -a) avviando mentalmente il ritmo di base, cantare le prime due battute della melodia e identificarne la collocazione sulla scala tonale (relativa) senza toccare lo strumento (dettato melodico); poi, scelta una tonalit di base, verificare il risultato sullo strumento. Proseguire poi con altre due battute, e cos via per tutto il pezzo;

    -b) passare ai bassi e cantarli mentre si suona o si pensa la melo-dia gi trovata, identificandoli prima sulla scala tonale poi sullo strumento, da capo a fondo, finch la struttura non sia ben chiara. Suonare poi insieme bassi e melodia, adagio, verificando se tutto "funziona", cio se corrisponde all'andamento del pezzo originale, fermandosi a correggere le eventuali inesattezze (agli inizi facile che sfuggano dei particolari finch non si cerca di realizzare il pezzo);

    -c) aggiungere l'ultimo elemento, le armonie, che sono fatte di molte note e vanno quindi o cantate una nota alla volta o, meglio, identificate direttamente (dettato armonico) -- e qui si "riscopre" che gli accordi si costruiscono per terze, partendo dalla nota di base (basso).

    Se il lavoro stato fatto con la dovuta cura, a questo punto il pezzo pu essere eseguito in vari stili, e anche trascritto sul rigo.

    Questo l'esercizio di base: poi, una volta raggiunta una buona sicurezza, si comincer ad esercitare la coordinazione mente-mani effettuando simultaneamente lo smontaggio mentale e l'esecu-zione sullo strumento. Si inizi sempre con dei brani semplici , arrivando poi gradatamente ad affrontare situazioni pi complesse e interessanti. Scopo finale: riuscire a improvvisare dei veri e propri arrangiamenti dallo stile personale di qualunque brano sentito!

    La descrizione del lavoro da fare molto pi complessa che non la pratica, che anzi si chiarisce ad ogni passo. L'unica difficolt sta nel procedere con calma, costanza e, soprattutto, fiducia in se stessi; di certo la cosa non riesce in pochi giorni, ma in genere i primi successi moltiplicano gli entusiasmi.

    Buon divertimento!Capoverde 23-07-2012