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IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA DOMODRY ® PER LA DEUMIDIFICAZIONE E IL CONTROLLO DELL’UMIDITÀ NELLE MURATURE PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO E CASI APPLICATIVI www.leonardosolutions.com Michele Rossetto Pubblicazione registrata presso SIAE Sez. Olaf - Servizio Opere Inedite

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IL SISTEMA ELETTROFISICOA NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA DOMODRY®

PER LA DEUMIDIFICAZIONE E IL CONTROLLODELL’UMIDITÀ NELLE MURATURE

PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTO E CASI APPLICATIVI

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Michele Rossetto

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PRESENTAZIONEIL GRUPPO LEONARDO SOLUTIONS - DOMODRY

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Leonardo Solutions Srl e Domodry Srl

“Qualità del prodotto e professionalità del servizio: un connubio inscindibile a cui, noi di Leonardo Solutions e Domodry, non potremo mai rinunciare, nell’interesse prioritario dei nostri clienti! ”

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operano come unico Gruppo nel settore specia-listico della diagnostica, progettazione e appli-cazione di tecnologie e materiali per la riqualifi-cazione e il risanamento edilizio. Attraverso un team di professionisti, guidato dall’Ing. Michele Rossetto, il Gruppo ha conquistato, per la pecu-liarità e specificità dei prodotti/servizi proposti al mercato, grande reputazione e pieno apprez-zamento da parte della clientela sia pubblica che privata.In particolare il Gruppo ha sviluppato l’innovati-vo Sistema LS-Domodry® per la deumidificazione e il controllo dell’umidità nelle murature, basato sul principio della “deumidificazione elettrofisica a neutralizzazione di carica”[1], tecnologia di ul-tima generazione non invasiva e totalmente bio-compatibile, applicabile a qualsiasi tipo di strut-tura affetta da umidità ascendente, con garanzia di risultato assoluta e illimitata nel tempo.È proprio l’originale principio attivo della “neu-tralizzazione di carica” - esclusiva assoluta di Domodry® - che fa la grande differenza tra la tecnologia Domodry® e qualsiasi altro sistema elettrofisico di tipo diverso: infatti, Domodry® si contraddistingue sul mercato come l’unico, ori-ginale sistema elettrofisico a neutralizzazione di carica contro l’umidità muraria da capillarità.

L’unico validato dal punto di vista scientifico e, soprattutto, l’unico in grado di assicurarvi, con garanzia totale “soddisfatti o rimborsati”, la cer-tezza del risultato nel 100% dei casi e in modo illimitato nel tempo!!!La continua attività di ricerca e sviluppo (una quota importante dell’utile del Gruppo viene costantemen-te reinvestita in sperimentazione e ricerca applica-ta), ha permesso inoltre al Gruppo LS-Domodry di essere un primario interlocutore di Enti ed Istituzioni deputate alla conservazione del Patrimonio Cultu-rale Italiano. Di riflesso, l’eccellenza tecnologica sviluppata per “l’esigente” settore dei Beni Artistici, viene applicata per risolvere i medesimi problemi nelle case di tutti noi.Il deposito di un brevetto d’invenzione industriale a li-vello italiano, europeo e statunitense (Brev. UIBM No. 0001391107; Brev. EPO n° 2157491; US Patent Appli-cation n° 13/029,053 - proprietà brevettuale: Leonar-do Solutions Srl) risulta essere la riprova della valenza scientifica del know-how maturato dal Gruppo e della qualità tecnologica del sistema di deumidificazione a neutralizzazione di carica Domodry®.Qualità del prodotto e professionalità del servizio: un connubio inscindibile a cui, noi di Leonardo Solutions e Domodry, non potremo mai rinunciare, nell’interesse prioritario dei nostri clienti!

Leonardo Solutions è membro di:

NOTE:[1] Le espressioni “deumidificazione elettrofisica a neutralizzazione di carica”, “tecnologia elettrofisica a neutralizzazione di carica”, “sistema elettrofisico a neutralizzazione di carica”, sono utilizzate per identificare in modo univoco l’originale principio attivo di funzionamento che contrad-distingue la tecnologia Domodry® rispetto ai sistemi elettrofisici basati su principi diversi. Detto principio attivo, costituente la caratteristica pe-culiare e specifica della tecnologia Domodry®, è dettagliatamente de-scritto nell’apposita pubblicazione tecnica registrata presso SIAE Sezione Olaf – Servizio Opere Inedite. Si precisa altresì che tutti i contenuti della suddetta pubblicazione sono tutelati dalle norme sulla protezione del di-ritto d’autore ai sensi dell’art. 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633, nonché dalle norme in materia di concorrenza sleale ai sensi dell’art. 2598 c.c. (concorrenza sleale per commissione di atti non conformi alla correttezza professionale).

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risalente dal suolo nelle strutture murarie – nota anche come “umidità ascendente” – rappresenta statisticamente il fenomeno più diffuso, anche se non l’unico. In genere si manifesta nelle murature in corrispondenza dei piani terreni o cantinati, fi-nanche ad altezze di alcuni metri oltre il livello del piano di campagna.

Per maggiori dettagli su alcuni argomenti tratta-ti nella presente dispensa, si rimanda alla prece-dente pubblicazione tecnica dal titolo “Il Sistema elettrofisico Domodry® per la deumidificazione e il controllo dell’umidità nelle murature. Linee Guida per il Professionista”, opera edita da Leo-nardo Solutions Srl e Domodry Srl. Si precisa che la suddetta opera è registrata presso SIAE Sezio-ne Olaf – Servizio Opere Inedite e può essere richiesta gratuitamente a Leonardo Solutions Srl.

Copyright © LEONARDO SOLUTIONS Srl & DO-MODRY Srl - Tutti i testi e le immagini contenute nella presente pubblicazione sono tutelati dalle norme sulla protezione del diritto d’autore ai sensi dell’art. 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633, non-ché dalle norme in materia di concorrenza sleale ai sensi dell’art. 2598 c.c. (concorrenza sleale per commissione di atti non conformi alla correttezza professionale). L’utilizzo della presente pubblica-zione è permesso in via esclusiva al singolo utente, per uso e documentazione personale. E’ severa-mente vietata la riproduzione anche parziale, con qualsiasi mezzo analogico o digitale, senza il con-senso scritto di Domodry Srl.

Premessa

Come noto, per un manufatto edilizio la presenza anomala di umidità nelle murature è causa di pa-tologie assai diversificate, che vanno dal degrado di tipo chimico (corrosione, idrolisi, idratazione e ossidazione, ecc.) al degrado di tipo fisico (tensio-namento meccanico esterno, dilatazione termica, gelo, cristallizzazione dei sali, ecc.) al bio-dete-rioramento (formazione e sviluppo di organismi vegetali, muffe, ecc.), a variazioni significative delle condizioni termoigrometriche degli ambienti interni (con conseguente decadimento del livello di benessere e insorgenza di rischi sia per la salute che per la conservazione di eventuali opere d’arte ivi custodite).Tra le varie forme di umidità che possono colpi-re gli edifici in calcestruzzo e/o muratura, quella

I. Il fenomeno fisico dell’umiditàascendente nelle murature

Fig.1 – Umidità da risalita sul prospetto esterno di un’abi-tazione a Venezia

Come noto, questa forma di umidità è dovuta al fenomeno fisico della capillarità, ossia la capacità dell’acqua di penetrare dal terreno nelle murature e di risalire verso l’alto - in apparente contrasto con le leggi dell’idrostatica e della gravità – attra-verso i capillari presenti nei materiali costituenti le murature stesse.Il fenomeno trae origine dalla complessa intera-zione chimica e fisica che si esplica tra le molecole d’acqua presenti nel terreno sottostante e/o adia-cente alle murature e i materiali porosi costituenti le murature stesse.Per comprendere appieno la dinamica del fenome-no, occorre richiamare le leggi fisiche che, a livel-lo microscopico, governano i vari fattori in gioco.Secondo il classico modello del tubo capillare, il fenomeno dello spostamento h (innalzamento o abbassamento) di una colonna di fluido (nel no-stro caso acqua) all’interno di un tubo capillare di piccole dimensioni (raggio r) è dato dalla ben nota “Legge di Jurin” [1]:

2·g·cosf r·g·r

in cui g è la tensione superficiale dell’acqua agente al contatto con la superficie interna del capillare, f è l’angolo di contatto (ovvero di inclinazione) della tensione g rispetto alla parete verticale del capil-lare [2], r la densità dell’acqua e g l’accelerazione di gravità (Fig. 2).

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spessore del muro, tipo di terreno e quantità d’ac-qua in fondazione, condizioni termo-igrometriche interne ed esterne, ecc...).Tale movimento (vero e proprio flusso) dell’acqua nei condotti capillari della muratura è fortementeinfluenzato, oltre che dalla tensione superficiale, anche da un ulteriore importante fattore, rappre-sentato dal “doppio strato di Helmoltz” associato al potenziale elettrostatico negativo che si instau-ra, per via naturale, sulle pareti interne dei capil-lari (Fig. 3).

A scala microscopica, infatti, la superficie di un materiale contenente silice (componente base del-la maggior parte dei materiali da costruzione) è carica di un potenziale elettrostatico negativo. Per-tanto, le pareti interne dei capillari, cariche ne-gativamente, tenderanno ad attrarre le molecole (dipoli) d’acqua, che risulteranno quindi orientate con il polo positivo verso la parete interna - nega-tiva - del capillare: il “doppio strato” di dipoli che ne deriva è detto di Helmholtz [3].

Fig.2 – Spostamento del menisco all’interno del capillare per effetto della tensione superficiale

NOTE:[1] Per ulteriori approfondimenti circa la spiegazione scientifica del fenomeno fisico “umidità da risalita capillare nelle murature”, si rimanda all’apposita pubblicazione tecnica, che può essere richiesta gratuitamente a Domodry srl.[2] L’angolo di contatto f è a sua volta dipendente dal bilancio delle forze molecolari agenti all’interfaccia liquido-solido, ovvero dalla mutua interazione tra la forza di coesione liquido-liquido e quella di adesione liquido-solido.[3] Per ulteriori approfondimenti circa la spiegazione scientifica del fenomeno fisico “umidità da risalita capillare nelle murature”, si rimanda all’apposita pubblicazione tecnica, che può essere richiesta gratuitamente a Domodry srl.

potrebbe raggiungere l’altezza di 15 m prima di essere bilanciata dalla forza di gravità!Tuttavia, nei casi concreti tale al-tezza non è mai riscontrabile, nem-meno nei casi limite rappresentati da murature con fondazioni diret-tamente immerse in acqua (come ad es. edifici in laguna veneta o simili), in quanto il modello di tipo “statico” sopra descritto non è suf-ficiente da solo a descrivere il fe-nomeno reale. Come ben noto, infatti, all’interno dei capillari della muratura l’ac-qua non rimane immobile come nel modello di Jurin, ma al contra-rio è soggetta ad un movimento ci-clico dal basso verso l’alto, la cui velocità, altezza e intensità risulta variabile in funzione del tasso di evaporazione dell’acqua attraver-so la muratura, a sua volta dipen-dente dalle più generali condizio-ni al contorno (tipo di materiale e

Parete interna del capillare con cariche negative in super�cie

Dipoli H O liberi

Doppio strato di Helmoltz

Muratura

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Evaporazione H O 2

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γ = Tensione super�ciale [N/m]

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Risultante Fγ = 2⋅π⋅r⋅γ⋅cosϕ

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Fig.3 – Rappresentazione schematica del “doppio strato di Helmholtz”

Per l’equilibrio, la tensione superficiale g all’interfaccia liquido-aria risulta in ogni punto orientata in senso tangenziale rispetto alla curvatura del menisco.

Si rileva subito come l’altezza h risulti inversamen-te proporzionale al raggio r del capillare: teori-camente, per capillari di raggio pari a 10 micron (normalmente presenti in una muratura portante), in base alla suddetta formula la colonnina d’acqua

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Tutto ciò dimostra che il fenomeno “umidità ca-pillare” nelle murature è governato – seppur con dinamiche variabili caso per caso in funzione del-le specifiche condizioni al contorno – tanto dalla tensione superficiale dell’acqua agente al contatto con le pareti interne dei capillari (Jurin) quanto so-prattutto dal potenziale elettrico differenziale do-vuto al doppio strato di dipoli d’acqua (Helmholtz).

I suddetti fattori concorrono quindi ad innescare e alimentare il flusso di risalita capillare entro la mura-tura stessa senza soluzione di continuità, fatte salve eventuali variazioni indotte da modifiche – perma-nenti o stagionali – delle condizioni al contorno (re-gime termo-igrometrico interno e/o esterno, oscilla-zioni della falda freatica, interventi di intonacatura/stonacatura eseguiti sulla muratura, ecc...).

Posto dunque che il fenomeno della risalita capil-lare è fortemente influenzato dall’azione di forze infinitesimali di natura elettrica, facilmente si può intuire che, per superare i limiti a tutt’oggi palesati dalle soluzioni di tipo tradizionale (ovvero quelle “a sbarramento” agenti sugli effetti della risalita e non sulle cause), ben più efficace e meno invasivo possa risultare un sistema che sia in grado di neu-tralizzare direttamente sul nascere le forze all’ori-gine della risalita stessa.

Oltretutto, un sistema così concepito, dovendo contrastare solo forze infinitesimali, potrà verosi-milmente essere anche assai meno dispendioso, in termini energetici, rispetto a qualunque altro siste-ma tradizionale che, come noto, risulta di per sé assai più “energivoro”.

Vediamo dunque di comprendere il principio di funzionamento e di applicazione dell’innovativa Tecnologia a Neutralizzazione di Carica (T.N.C.) sviluppata da Domodry®.

Quando esiste un flusso di risalita capillare alimen-tato da una evaporazione in atto dalla parete di un muro, questo movimenta lo strato di Helmholtz e, di conseguenza, genera un debole potenziale elettrico differenziale (inferiore ad 1 V) misurabile tra la terra ed il muro. Dal punto di vista speri-mentale, l’esistenza di tale potenziale elettrico è facilmente riscontrabile sulla muratura mediante un semplice tester milli-voltmetrico, come si può osservare dall’esperienza di Fig. 4.

IL PRINCIPIO DI FUNZIONAMENTOLa T.N.C. (Tecnologia a Neutralizzazione di Cari-ca) Domodry® rappresenta un’applicazione deriva-ta da studi sperimentali condotti, nel campo delle nano-tecnologie, da Università ed Enti di ricerca internazionali a partire dalla fine degli anni ’90.Il principio scientifico utilizzato da Domodry® per contrastare il fenomeno della risalita capillare si basa sull’applicazione di particolari fenomeni fisi-ci denominati dagli addetti ai lavori con i termini “elettro-capillarità”ed “electrowetting” [4], come dal modello sperimentale di Fig. 5.In base ai suddetti studi sperimentali risulta possi-bile, mediante l’applicazione di un potenziale elet-

II. La T.N.C. Domodry®

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Fig.4 – Verifica del flusso di risalita nella muratura tramite un semplice milli-voltmetro

L’entità del potenziale, in millivolt [mV], è propor-zionale all’intensità del flusso di risalita, a sua volta correlato al tasso di evaporazione. I valori misurabili variano dai 10÷20 mV (risalita debole o assente) fino a 300÷500 mV (risalita molto forte).

N.B.: il voltaggio misurato tramite il tester non dà alcuna indicazione sull’effettivo contenuto d’acqua del muro, tuttavia è idoneo a fornire un’indicazione orientativa sul ritmo o velocità di risalita in un dato punto del muro, al momento della misurazione.

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NOTE:[4] Per approfondimenti e/o riferimenti bibliografici sui suddetti fenomeni fisici, si rimanda all’apposita pubblicazione tecnica, che può essere richiesta gratuitamente a Domodry srl.[5] Definizione semplificata del principio di funzionamento della T.N.C. Domodry®. Per la spiegazione scientifica più completa e rigorosa, si rimanda all’apposita pubblicazione tecnica, che può essere richiesta gratuitamente a Domodry srl.

Fig.5 – Electrowetting: esemplificazione del fenomeno

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insulating fluid

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hydrophobic coating(10 nm fluoropolymer)

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trico esterno, indurre variazioni nella distribuzione delle cariche elettriche all’interfaccia tra un liquido conduttore (ad es. una soluzione acquosa salina) e una superficie solida (ad es. una parete interna di un micro-capillare), effetto che dal punto di vi-sta fisico si traduce nella variazione delle forze di adesione all’interfaccia tra il liquido e la parete solida del capillare.

Sfruttando tali principi è stato dunque concepito il dispositivo Domodry® che, in sostanza, risulta esse-re un generatore di deboli onde elettromagnetiche impulsive, opportunamente modulate in un definito range di frequenze, totalmente innocue per l’orga-nismo umano, il cui effetto risultante all’interno dei capillari della muratura è quello di neutralizzare il potenziale elettrico differenziale del flusso capil-lare, così da interrompere alla radice – ovvero al contatto stesso tra acqua e muratura – la risalita dell’umidità (Fig.6).

Semplificando molto il concetto, si può dire che Domodry® neutralizza, al contatto acqua-muratu-ra, la capacità delle molecole d’acqua di polariz-zarsi, facendo in modo che rimangano neutre e, conseguentemente, non possano più essere attratte per differenza di carica da parte dei capillari della muratura [5]. Fig.6 - Principio di funzionamento della T.N.C. Domodry®

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Tratto da: “Fluid Control in Multichannel Structures by Electrocapillary Pressure”, by M. W. J. Prins, W. J. J. Welters, J. W. Weekamp, Philips Research Laborato-ries Eindhoven, Prof. Holstlaan 4, 5656 AA Eindhoven, The Netherlands.Fonte: SCIENCE Vol.291, pp.277-280, 12 January 2001; (Copyright © 2001 by the American Association for the Advancement of Science).

Fluido conduttivo (soluzione acquosa salina) all’interno di un capillare: per effetto del campo elettrico applicato, viene indot-ta un’opposta densità di cariche elettriche all’intefaccia fluido/solido e sull’elettrodo sub-superficiale. La variazione della di-stribuzione delle cariche elettriche all’interfaccia tra il liquido e la parete solida del capillare determina lo spostamento della soluzione acquosa lungo la parete del capillare stesso.

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CARATTERISTIChE E DATI DI TARGADenominazione apparecchi: Doemo® mod. LS-R06/R08/R10/R12/R15;Raggio di azione: da un minimo di 6 ad un massi-mo di 15 m a seconda del modello;Brevetto d’invenzione industriale depositato a livel-lo italiano, europeo e statunitense (Brevetto UIBM n°0001391107, Brev. EPO n° 2157491, US Patent Application n° 13/029,053 - proprietà brevettuale: Leonardo Solutions Srl);Dimensioni apparecchiatura: mm 280x170x60 (identiche per tutti i modelli);Alimentazione 220 V - 50 Hz;Assorbimento circa 3 Watt;Batterie tampone tipo AA – durata min. 3 giorni continuativi (in assenza di alimentazione da rete);Grado di protezione IP43 secondo la norma CEI EN 60529 (1997) - A1(2000);

PORTATA UTILEDomodry® agisce in un campo d’azione sferico con raggio variabile – a seconda del modello di appa-recchio - da un minimo di 6 m sino a un massimo di 15 m, garantendo la deumidificazione di tutte le strutture (muri, pareti divisorie, solette, ecc.) pre-senti all’interno di tale campo, a prescindere dalla presenza di muri interni che non costituiscono una barriera al sistema.In base alle dimensioni in pianta dell’edificio, gli apparecchi possono essere installati singolarmen-te (impianto singolo) o in modo combinato tra loro (impianto multiplo): ciò consente la massima fles-sibilità e possibilità di adattamento dell’impianto Domodry® a qualsiasi tipologia di manufatto edi-lizio, dalla più semplice abitazione di piccole di-mensioni sino al più complesso fabbricato o edifi-cio monumentale, come si evince da alcuni semplici esempi di dimensionamento (Fig.8).

Ciò costituisce, in estrema sintesi, il peculiare ed esclusivo “principio attivo” che caratterizza la T.N.C. Domodry® che pertanto, nel panorama dei sistemi a funzionamento elettrico (sistemi elettrofi-sici, elettro-cibernetici, ad elettrosmosi, ecc.) pre-senti sul mercato, si contraddistingue in assoluto come primo e unico “sistema elettrofisico a neu-tralizzazione di carica” [6].

Dal punto di vista applicativo, il dispositivo Domo-dry® consiste in un apparecchio (Fig.7) di piccole dimensioni (28 x 17 x 6 cm) che viene collocato all’interno dell’edificio e collegato ad una presa elettrica domestica. Una volta in funzione, Domo-dry® inibisce alla radice il fenomeno della capilla-rità, interrompendo così la risalita di nuova acqua attraverso i capillari del muro. L’umidità in ecces-so viene quindi espulsa gradualmente tramite eva-porazione spontanea, più o meno velocemente a seconda delle caratteristiche costruttive del muro, della quantità d’acqua inizialmente presente nel muro stesso, nonché delle condizioni climatiche del luogo.

Completata la deumidificazione, sarà sufficiente mantenere in funzione l’impianto Domodry® così da garantire, tramite l’azione di prevenzione anti-capillare esplicata dall’impianto stesso, il mante-nimento in via permanente dello stato di equilibrio (umidità igroscopica naturale) raggiunto dalla muratura.

Fig.7 – L’Apparecchio Domodry

Fig.8 – Dimensionamento dell’impianto Domodry in base allo sviluppo planimetrico dell’immobile

Abitazione privata (ca. 100 mq)

Edificio storico (ca. 600 mq)

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IMPIANTI MULTIPLITutti gli impianti multipli (ovvero formati da due o più apparecchi agenti simultaneamente) sono dotati di un apposito modulo di sincronizzazione degli im-pulsi emessi dai vari apparecchi, in modo che questi possano agire in fase, anziché in modo casuale: ciò consente di evitare depotenziamenti o perdite di ef-ficacia del sistema che potrebbero invece verificarsi, in caso di apparecchi contigui agenti in opposizione di fase, nelle zone di intersezione dei rispettivi campi d’azione.

FASI D’INTERVENTOIn normali condizioni, la procedura d’intervento pre-vede, a seguito dell’installazione dell’impianto Do-modry®, di attendere il naturale e progressivo decor-so del processo di deumidificazione delle murature mediante evaporazione spontanea (tempo d’attesa: da 6/12 a 18/24 mesi, a seconda delle condizioni lo-cali), prima di dar corso all’intervento di risanamento definitivo delle superfici murarie ammalorate.La velocità di smaltimento dell’umidità residua è fortemente dipendente dal tasso di evaporazione dell’acqua attraverso la muratura (Fig.9) e può va-riare sensibilmente da caso a caso, in funzione delle più generali condizioni al contorno (tipo di materiale e spessore del muro, livello iniziale di umidità, condi-zioni termo-igrometriche interne ed esterne, ecc.).Anche nei casi più difficili, entro un massimo di 36 mesi dall’installazione dell’impianto Domodry® viene in ogni caso garantita la deumidificazione totale sino a valori residui di contenuto d’acqua igroscopico, ti-pici di una muratura sana e asciutta [7].

Qualora tuttavia, per particolari esigenze del Com-mittente, venga richiesto di anticipare la fase di risa-namento definitivo rispetto alle normali tempistiche, è possibile adottare la seguente procedura d’inter-vento:1) rimuovere – ove possibile - gli intonaci ammalorati dalle superfici interne e/o esterne dei locali, così da lasciare la muratura a vista, in modo da favorirne al massimo la naturale capacità di traspirazione;2) installare l’impianto Domodry® ed effettuare la misu-razione iniziale dell’umidità muraria (cfr. cap.III), quindi

attendere alcuni mesi lasciando le murature a vista;3) prima verifica dei valori di umidità muraria (tra i 6 e i 12 mesi dall’installazione dell’impianto), quindi esecuzione del nuovo intonaco (intonaco traspirante – cfr. specifiche al successivo cap.VII);4) verifica finale dell’umidità muraria a completamen-to della deumidificazione (da 12 a 24 mesi dall’instal-lazione dell’impianto).

N.B.: Qualora, anziché attendere il normale decorso della deumidificazione muraria attraverso l’evapora-zione spontanea dell’acqua contenuta nella muratura, si vogliano ridurre ulteriormente i tempi di asciugatu-ra, così da consentire un’ancor più rapida esecuzio-ne degli interventi di rifacimento dei nuovi intonaci, il prosciugamento dell’umidità residua potrà essere forzato mediante impiego di appositi deumidificatori d’aria e/o ventilatori da cantiere (caratteristiche del-le macchine da definire in base alle volumetrie dei locali e ai tempi di asciugatura richiesti). In tal caso, l’eventuale noleggio delle macchine dovrà essere ri-chiesto ad apposita ditta specializzata in interventi di prosciugamento.

NOTE:[6] Le espressioni “deumidificazione elettrofisica a neutralizzazione di carica”, “tecnologia elettrofisica a neu-tralizzazione di carica”, “sistema elettrofisico a neutralizzazione di carica”, sono utilizzate per identifica-re in modo univoco l’originale principio attivo di funzionamento che contraddistingue la tecnologia Domod-ry® rispetto ai sistemi elettrofisici basati su principi diversi. Detto principio attivo, costituente la caratteristica peculiare e specifica della tecnologia Domodry®, è dettagliatamente descritto nell’apposita pubblicazione tecnica registrata presso SIAE Sezione Olaf – Servizio Opere Inedite oltreché nella presente pubblicazione. Si precisa al-tresì che tutti i contenuti delle suddette pubblicazioni sono tutelati dalle norme sulla protezione del diritto d’auto-re ai sensi dell’art. 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633, nonché dalle norme in materia di concorrenza sleale ai sensi dell’art. 2598 c.c. (concorrenza sleale per commissione di atti non conformi alla correttezza professionale).

[7] In particolare DOMODRY Srl garantisce, entro il suddetto periodo massimo di 3 anni, il conseguimento dello stato di equilibrio naturale (normale umidità igroscopica) della muratura, comprovato dal raggiungimento di valori medi indicativi di contenuto d’acqua (in percentuale riferita al peso del campione di muratura) rispettivamente inferiori al 2,5 - 3,5% nelle murature fuori terra e al 3,5 – 5,0 % nelle murature contro terra. I suddetti valori di riferimento valgono in assenza di infiltrazioni e/o altri tipi di apporti idrici – diversi dall’umidità ascendente - direttamente incidenti sulle mu-rature oggetto d’intervento. Ove necessario, per la determinazione del contenuto d’acqua della muratura si procederà secondo la Norma UNI 11085 (metodo ponderale) o, in alternativa, la Norma UNI 11121 (metodo al carburo di calcio).

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Fig.9 - Smaltimento dell’umidità residua per evaporazione naturale

7

Dispensa-Tecnica-Domodry_V3.indd 7 26/07/2013 18:22:59

Page 10: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

È tuttavia dimostrato che l’eliminazione definitiva dell’umidità capillare può indurre, di riflesso, effet-ti benefici anche sull’aria all’interno dell’immobile, in virtù della minor quantità di vapor d’acqua che dal muro si riversa nell’ambiente. Nella stragran-de maggioranza dei casi, infatti, con il progredire della deumidificazione muraria innescata dall’im-pianto Domodry®, si riscontra anche una graduale regressione dei fenomeni di condensa. Ulteriore - ma non meno importante - effetto indiretto del-la deumidificazione muraria è la diminuzione del grado di dispersione termica dei muri perimetrali, con conseguente recupero dell’efficienza energe-tica (riduzione dei consumi per il riscaldamento) dell’intero immobile.

TECNOLOGIA DOMODRY®:COMPATIBILITà ELETTROMAGNETICAIn tutte le nostre case sono presenti vari tipi di elet-trodomestici che, come sappiamo, generano de-boli campi elettromagnetici (cosiddette emissioni), del tutto innocui per la salute. L’apparecchio Do-modry®, essendo un dispositivo elettrico, genera anch’esso delle emissioni [8] che tuttavia risultano di gran lunga inferiori rispetto agli elettrodomesti-ci di uso comune, come ad esempio un televisore, un frigorifero, una lampada alogena, ecc. (vedi Tabella). Se consideriamo che le emissioni di tutti questi elettrodomestici rispettano i limiti di legge, a maggior ragione li rispetta Domodry®, che dunque risulta del tutto innocuo per il nostro organismo.

Confronto tra Domodry e alcuni comunielettrodomestici [9]:

Monitor PC

Frigorifero

TV Color

Radiosveglia

Lampada Alogena

Aspirapolvere

Domodry®

0,25 µT

0,30 µT

4,00 µT

5,00 µT

12,00 µT

20,00 µT

0,015 µT

> 16

> 20

> 266

> 333

> 800

> 1333

= 1

volte

volte

volte

volte

volte

volte

volta

ELETTRODOMESTICOVALORESPECIFICO

RISPETTO ADOMODRY®

VALORI DI EMISSIONE

Domodry® è inoltre conforme alla norma CEI EN 62233 (2009): “Metodi di misura per campi elet-tromagnetici degli apparecchi elettrici di uso domestico e similari con riferimento all’esposi-zione umana”, come da apposita certificazione [10] rilasciata dall’Istituto Giordano di Rimini, attestan-te la totale innocuità delle apparecchiature.

EFFETTI BENEFICI PER LA SALUBRITA’ DEGLI AM-BIENTI Domodry® agisce in modo mirato e specifico esclu-sivamente sulla componente dell’umidità muraria dovuta alla capillarità, pertanto non ha alcun ef-fetto diretto su altre eventuali concause di umidità di tipo diverso (come ad es. infiltrazioni, perdite da condotte idrauliche, umidità di condensa, ecc.).

Effetti indiretti conseguenti all’eliminazione della risalta capillare e alla progressiva deumidificazio-ne della muratura:

• eliminazione dell’eccesso di Ur % negli ambienti interni,

• regressione dei fenomeni di condensa superficiale (e muffe),

• diminuzione del grado di dispersione termica dei muri perimetrali,

• recupero dell’efficienza energetica dell’immobile.

Domodry® rappresenta senza alcun dubbio il pri-mo e più importante passo per il completo e defi-nitivo risanamento dell’immobile.Prima ancora di scegliere materiali, intonaci, dre-naggi o vespai, che rappresentano sicuramente un valido ausilio e complemento laddove l’umidità capillare è già stata sconfitta, la prima cosa da fare è… installare un impianto Domodry®!

Domodry® prevede l’applicazione di una metodo-logia d’intervento rigorosa e scientifica che si può

III. Metodo operativo

Fig.10

8

Dispensa-Tecnica-Domodry_V3.indd 8 26/07/2013 18:23:04

Page 11: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

riassumere in 6 fasi:

1) SOPRALLUOGO DIAGNOSTICOSopralluogo diagnostico per l’individuazione di cau-se, estensione ed intensità dei fenomeni di umidità presenti nell’edificio, mediante specifiche metodolo-gie d’indagine (termografie IR, misurazioni termoigro-metriche, prove su campioni di muratura, ecc.).Tali indagini sono finalizzate ad accertare l’effettiva presenza della risalita capillare quale causa dell’u-midità in atto, nonché altre eventuali concause agenti in modo concomitante o indipendente dalla risalita (come ad esempio perdite da condotte idrauliche, infiltrazioni di acque superficiali e/o sotterranee, fe-nomeni di condensa superficiale per innesco di ponti termici e/o insufficiente ricambio d’aria, ecc.).

3) INSTALLAZIONE • Messa in opera degli apparecchi Domodry®

mediante fissaggio a muro con n°4 tasselli Ø 6 mm.

• Collegamento degli apparecchi alla rete elet-trica (220 V – 50 Hz).

• Attivazione degli apparecchi.• Rilevazione dei valori iniziali di umidità mura-

ria (riferimento per le successive misurazioni di controllo – cfr. fase 4).

NOTE:[8] L’emissione di un dispositivo elettrico viene valutata misurando l’induzione magnetica media a 30 cm di distanza dal dispositivo, espressa in µT (microTesla).[9] Valori di confronto calcolati con riferimento all’induzione magnetica media dell’apparecchio Domodry® pari a 0,015 µT (microTesla) certificata dall’Istituto Giordano di Rimini. Fonte dei valori degli elettrodomestici: Conferenza Annuale AIDII – Associazione Italiana degli Igienisti Industriali - Como, 25-27 Giugno 2003.[10] Copia del certificato può essere richiesta gratuitamente a Domodry srl.

2) PROGETTAZIONE E PREVENTIVOProgettazione e relativo preventivo economico dell’impianto di deumidificazione, consistente - a seconda delle dimensioni dell’edificio - in uno o più apparecchi Domodry® con raggio d’azione sfe-rico da 6 a 15 m. N.B.: il modello più piccolo (R06) è sufficiente per un piccolo appartamento fino a 50-60 mq mentre il modello più grande (R15) riesce a coprire un’intera villa di oltre 300 mq.

4) MONITORAGGIOMonitoraggio dell’umidità muraria per il controllo della fase di evaporazione, attraverso successivi rilevamenti dei valori di umidità presenti nelle mu-rature, sino a completa deumidificazione. Tecniche d’indagine impiegate:• Analisi termografiche con termocamera IR tipo

Longwave• Prove gravimetriche con termobilancia elettro-

nica e stufa all’infrarosso (UNI 11085) o con igrometro CM (metodo carburo di calcio - UNI 11121)

• Monitoraggio microclimatico con datalogger

9

Dispensa-Tecnica-Domodry_V3.indd 9 26/07/2013 18:23:07

Page 12: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

sede del museo civico e, dal 1990, del Centro Interna-zionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, che organiz-za mostre d’arte antica e moderna e d’architettura.

5) TELECONTROLLOTelecontrollo (opzionale) dei parametri microclima-tici ambientali mediante sonde-trasmettitori wireless collocati in loco e gestiti a distanza in real time, sen-za necessità di accesso diretto all’edificio.Tale metodica risulta di grande ausilio nei casi in cui, per caratteristiche e/o destinazione d’uso dell’edifi-cio, è richiesto il monitoraggio non solo del tasso di umidità muraria, ma anche delle interazioni tra que-sto e il microclima interno dell’edificio stesso.

6) RISANAMENTO DEFINITIVORisanamento definitivo (opzionale) delle superfici murarie ammalorate: ove richiesto, forniamo con-sulenza per la scelta delle metodologie e materiali più idonei, tali da garantire il massimo grado di traspirabilità della muratura e, nello stesso tempo, la massima protezione dai depositi salini presenti nell’intonaco e/o più in profondità nella muratura, come residuo della pregressa risalita capillare.

Una volta smaltita l’umidità residua dovuta ai pre-gressi fenomeni di risalita capillare, sarà sufficien-te mantenere in funzione l’impianto Domodry® così da garantire, tramite l’azione di prevenzione anti-risalita esplicata dall’impianto stesso, il manteni-mento in via permanente dello stato di equilibrio igrometrico raggiunto dalla muratura.

Palazzo Te, tra i più illustri esempi di Architettura del Manierismo, è l’opera più celebre dell’architetto italiano Giulio Romano. Il complesso, costruito tra il 1524 e il 1534 su commissione di Federico II Gonzaga, è oggi

IV. Un caso applicativo: Palazzo Te (Mantova)

A fronte di una grave problematica quale quella dell’umidità ascendente che da epoca storica af-fliggeva l’edificio, nel corso di vari anni erano stati sperimentati a Palazzo Te diversi sistemi alternativi (impianto ad elettroosmosi in una zona, apparecchio elettrofisico di vecchia generazione in un’altra zona, ecc.) che non avevano dato risultati apprezzabili o, comunque, definitivi.

L’Amministrazione di Palazzo Te aveva dunque richie-sto di valutare la fattibilità di un intervento di sosti-tuzione dei precedenti sistemi mediante applicazione della tecnologia Domodry®, da installare inizialmente a livello sperimentale in due zone (Camera dei Gi-ganti e Zona ingresso).

Le indagini diagnostiche propedeutiche all’intervento, svolte nel 2009 nell’edificio, avevano in effetti eviden-ziato, anche nelle zone già interessate dai precedenti sistemi di deumidificazione, la presenza di una forte aggressione da parte dell’acqua di risalita capillare sull’opera muraria (muratura tradizionale di mattoni e malta di calce). Il fenomeno interessava sia le pa-reti perimetrali che quelle divisorie, con un avanzato stato di degrado delle superfici a vista, testimoniato da diffuse esfoliazioni delle pitture ed efflorescenze saline, per un’altezza da pavimento variabile da 1,0 a 1,5 m circa a seconda delle zone.

L’origine dei fenomeni di risalita capillare sopra de-scritti era riconducibile alla natura dei terreni (anti-ca zona paludosa e lacustre) su cui insiste l’edificio, in relazione alle caratteristiche costruttive e all’età dell’edificio stesso: l’abbondante presenza d’acqua nel sottosuolo, a breve profondità dal piano di cam-pagna, favorisce un richiamo e un ristagno d’acqua nella zona su cui insistono le fondazioni, da cui ap-punto si innescava la risalita capillare secondo un ciclo continuo e ininterrotto.

A fronte del quadro diagnostico sopra descritto, in data 13/01/2010 è stato installato e attivato l’apposito impian-to Domodry® per la deumidificazione delle murature, composto da n°2 apparecchi mod. LS-R15 a copertura rispettivamente della Camera dei Giganti e della Zona ingresso, come illustrato nello schema di Fig.12.

Fig.11 – Palazzo Te - Mantova

10

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Page 13: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

È stata quindi istituita un’attività di monitoraggio consistente nella mappatura iniziale e nella succes-siva verifica del decorso del processo di deumidifi-cazione muraria, attraverso:1. Controllo dell’umidità muraria mediante termo-

grafie di confronto (ante e post intervento) con termocamera IR tipo Longwave;

2. Verifica dello stato di degrado superficiale delle murature mediante confronto fotografico (ante e post intervento);

3. Verifica delle variazioni dei parametri microcli-matici durante il processo di deumidificazione, mediante analisi dei dati acquisiti tramite un ap-posito sistema di monitoraggio ambientale [11].

La verifica conclusiva, effettuata a circa due anni di distanza

dalla data di installazione dell’impianto Domodry®, ha forni-to esito pienamente positivo, come di seguito illustrato.

Camera dei Giganti:installazione nel localetecnico al piano superiore.

Apparecchio Domodry LS-R15 e Ricevitore FM con modem gsm per il controllo

remoto dei parametrimicroclimatici

Fig.12 – Schema planimetrico con ubicazione prove (termografie IR e foto del degrado superficiale) e foto installazione apparecchi Domodry®

Zona ingresso: installazione nel locale al piano superiore

Apparecchio Domodry LS-R15

NOTE:[11] E’ stato qui utilizzato uno specifico Sistema in radiofre-quenza, consistente in:• n°1 unità di ricezione provvista di modem gsm per control-

lo e scarico dati remoto;• n°2 trasmettitori - ciascuno munito di sonda per la misura

di temperatura Ta ed umidità relativa Ur dell’aria e di tem-peratura superficiale Ts a contatto della parete – entrambi allocati nella Sala dei Giganti, ma su due vertici opposti;

• n°1 trasmettitore con sonda per il rilevamento dei parame-tri meteo (Ta - Ur) allocato in posizione esterna.

11

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ore

UR

T air

T dew

Usp

14:10

42,0 %

18,3 °C

5,0 °C

5,33 g/kg

INTERNO

13 GENNAIO 2010 - PRE INTERVENTO

14:50

76,3 %

7,2 °C

3,31 °C

4,81 g/kg

ESTERNO

ore

UR

T air

T dew

Usp

10:15

29,0 %

17,1 °C

-1,1 °C

3,50 g/kg

INTERNO

19 GENNAIO 2012 - POST INTERVENTO

10:30

92,0 %

0,5 °C

-0,6 °C

3,61 g/kg

ESTERNO

Camera dei Giganti - Dati Immagine: T01

12

1) CONTROLLO DELL’UMIDITà MURARIAMEDIANTE TERMOGRAFIA IRLa termografia IR evidenzia con il colore scuro la presenza iniziale di umidità muraria. La stessa immagine, ripresa alla fine del processo di deumidificazione, dimostra la scom-parsa dell’umidità. Parimenti, il confronto tra il profilo termico “prima” e “dopo” la deu-midificazione evidenzia la drastica diminuzione del gradiente termico lungo una sezione verticale della parete termografata. Ecco di seguito alcuni esempi delle termografie scat-tate (cfr. ubicazione termogrammi in pianta – Fig.12).

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Page 15: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

ore

UR

T air

T dew

Usp

14:10

42,0 %

18,3 °C

5,0 °C

5,33 g/kg

INTERNO

13 GENNAIO 2010 - PRE INTERVENTO

14:50

76,3 %

7,2 °C

3,31 °C

4,81 g/kg

ESTERNO

ore

UR

T air

T dew

Usp

10:15

29,0 %

17,1 °C

-1,1 °C

3,50 g/kg

INTERNO

19 GENNAIO 2012 - POST INTERVENTO

10:30

92,0 %

0,5 °C

-0,6 °C

3,61 g/kg

ESTERNO

Camera dei Giganti - Dati Immagine: T03

13

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ore

UR

T air

T dew

Usp

14:10

42,0 %

18,3 °C

5,0 °C

5,33 g/kg

INTERNO

13 GENNAIO 2010 - PRE INTERVENTO

14:50

76,3 %

7,2 °C

3,31 °C

4,81 g/kg

ESTERNO

ore

UR

T air

T dew

Usp

10:15

29,0 %

17,1 °C

-1,1 °C

3,50 g/kg

INTERNO

19 GENNAIO 2012 - POST INTERVENTO

10:30

92,0 %

0,5 °C

-0,6 °C

3,61 g/kg

ESTERNO

Camera dei Giganti - Dati Immagine: T04

14

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ore

UR

T air

T dew

Usp

10:30

65,4 %

21,4 °C

14,6 °C

10,45 g/kg

INTERNO

4 OTTOBRE 2010 - PRE INTERVENTO

10:40

75,6 %

20,0 °C

15,5 °C

11,09 g/kg

ESTERNO

ore

UR

T air

T dew

Usp

9:30

51,0 %

26,0 °C

15,1 °C

10,75 g/kg

INTERNO

27 SETTEMBRE 2011 - POST INTERVENTO

9:45

57,6 %

23,9 °C

15,0 °C

10,71 g/kg

ESTERNO

Zona ingresso - Dati Immagine: T17

15

Osservazioni: l’ispezione termografica condotta nell’edificio ha evidenziato, in entrambe le zone d’intervento (Camera dei Giganti e Zona ingresso), la sostanziale scomparsa del-le anomalie termiche (ovvero dell’umidità muraria di origine capillare) lungo lo sviluppo verticale delle pareti, sia rispetto alla mappatura iniziale del 13/01/10 precedente all’in-stallazione dell’impianto Domodry®, sia rispetto alla verifica intermedia del 04-10-10.

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Page 18: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

13 GENNAIO 2010 - PRE INTERVENTO 19 GENNAIO 2012 - POST INTERVENTO

Camera dei Giganti - Dati Immagine: FOTO 2

13/01/2010 19/01/2012

13/01/2010 19/01/2012

Il confronto fotografico effettuato a due anni di di-stanza dall’installazione dell’impianto Domodry®, ha evidenziato quanto segue:

nella quasi totalità dei punti monitorati, non si os-servano apprezzabili evoluzioni dei fenomeni de-gradativi rispetto alla situazione rilevata inizial-mente.

Tale considerazione – apparentemente banale – è un chiaro indice del fatto che l’umidità capillare che in precedenza aggrediva la muratura, deter-minando la continua, progressiva e inesorabile evoluzione dei connessi fenomeni di degrado [12], è stata definitivamente interrotta e neutralizzata.

Ciò collima peraltro con le risultanze fornite dalle in-dagini termografiche, precedentemente illustrate.

2) VERIFICA DELLO STATO DI DEGRADO SUPER-FICIALE DELLE MURATURENello stato di fatto precedente all’intervento di deu-midificazione elettrofisica, le murature presentava-no, sia sui paramenti murari interni che esterni, uno stato di degrado generalizzato e diffuso, consistente in distacchi (esfoliazione) della pellicola pittorica, associati a diffuse efflorescenze saline, localmente abbondanti, come dalla documentazione fotografi-ca di confronto (“ante” e “post” intervento) di cui si riportano alcuni esempi nelle pagine seguenti.

NOTE:[12] Per quanto riguarda i fenomeni di degrado provocati dalla presenza di sali contaminanti e le conseguenti contro-misure da adottare, si rimanda al successivo cap. VII.

16

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Page 19: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

13 GENNAIO 2010 - PRE INTERVENTO 19 GENNAIO 2012 - POST INTERVENTO

Sala adiacente a Camera dei GigantiDati Immagine: FOTO 6

13/01/2010 19/01/2012

13/01/2010 19/01/2012

13 GENNAIO 2010 - PRE INTERVENTO 19 GENNAIO 2012 - POST INTERVENTO

Zona ingresso - Dati Immagine: FOTO 10

13/01/2010

13/01/2010

19/01/2012

19/01/2012

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Page 20: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

mento di inizio della registrazione (coincidente con il 13/01/10, data di installazione dell’impianto Domodry®).

Tramite lo stesso software viene impostata in auto-matico anche la determinazione per via numerica dei seguenti parametri fisici derivati (calcolati in funzione delle grandezze misurate):

• Temperatura di rugiada Td [°C]• Umidità assoluta UA [g/mc]

Nel caso in oggetto, i parametri microclimatici da considerarsi significativi ai fini dell’analisi sono l’Umidità assoluta Uass (interna al locale ed ester-na) e le temperature Ta e Ts all’interno del locale.

Onde poter apprezzare le variazioni dei suddetti parametri conseguenti al progredire del processo di deumidificazione delle murature indotto dall’im-pianto elettrofisico, i dati registrati sono stati op-portunamente elaborati sotto il profilo statistico.

Innanzitutto, si sono prese in considerazione le grandezze fisiche derivate “Umidità assoluta dif-ferenziale” ΔUass e la “Temperatura differenziale” ΔT così definite:

3) VERIFICA DELLE VARIAZIONIDEI PARAMETRI MICROCLIMATICIANNO 2011 RISPETTO AL 2010La seguente analisi è stata svolta al fine di eviden-ziare l’eventuale interazione tra l’umidità muraria ed il microclima interno, nella situazione “ante” e “post” intervento.

I dati di partenza sono rappresentati dai valori dei parametri microclimatici registrati tramite l’appo-sito sistema di monitoraggio ambientale, e preci-samente:• Temperatura Ta [°C] e Umidità relativa Ur [%]

dall’aria, Temperatura superficiale di parete Ts [°C] all’interno del locale monitorato (Camera dei Giganti);

• Ta [°C] e Ur [%] meteo esterni.

La frequenza di registrazione dei parametri è stata impostata per intervalli di 1 ora. I dati registra-ti mediante le sonde ambientali sono stati quindi elaborati tramite uno specifico software (Darca Heritage) che ne consente la visualizzazione e la rappresentazione grafica dei tracciati istantanei senza soluzione di continuità, a partire dal mo-

18

13 GENNAIO 2010 - PRE INTERVENTO 19 GENNAIO 2012 - POST INTERVENTO

Zona ingresso - Dati Immagine: FOTO 13

13/01/2010 19/01/2012

13/01/2010 19/01/2012

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Page 21: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

ΔUass [g/mc] = Uass,int - Uass,ext

differenza tra l’Umidità assoluta interna del locale monitorato meno la corrispondente Umidità as-soluta esterna presente nel medesimo istante all’esterno;

ΔT [°C] = Ta - Tsdifferenza tra la temperatura dell’aria all’interno del locale monitorato meno la corrispondente tempera-tura superficiale interna della parete perimetrale.

I valori numerici dei differenziali di cui sopra ven-gono calcolati, secondo la medesima frequenza di registrazione dati (n°1 dato/ora), per ciascuno dei punti di acquisizione all’interno del locale (sonda T1 e sonda T2). Come valore rappresentativo dell’in-tera sala, viene quindi presa la media tra i due valori corrispondenti rispettivamente ai due punti di acquisizione: si ottiene così una serie di n°24 dati – con cadenza oraria – per ciascun giorno di rilevamento, per l’intero periodo di monitoraggio.Di seguito, sempre per ciascuna delle grandezze differenziali ΔUass e ΔT sopra definite, viene cal-colata la media giornaliera (media aritmetica della serie di n°24 dati/gg.) che viene quindi rappresen-tata sotto forma di tabulati numerici e di grafici mensili.

I valori delle medie giornaliere sopra calcolate, rela-tivi ai mesi dell’anno 2011, vengono messi a confronto in forma grafica con gli omologhi valori relativi al 2010: in tal modo, si possono riscontrare in modo immediato le variazioni subite dalle grandezze dif-ferenziali ΔUass,m e ΔTm a distanza di un anno e più (valori 2011) dalla data di installazione dell’impianto Domodry®.

Tale confronto risulta particolarmente significativo per i due semestri comprendenti il periodo inverna-le, ovvero per l’intervallo compreso tra il 15 gennaio (inizio della registrazione dati nel 2010) ed il 30 giu-gno, rispettivamente dei due anni 2010 e 2011.

A titolo esemplificativo si riportano, rispettivamente nelle Figg. 13 e 14, i grafici dei differenziali ΔUass,m e ΔTm relativi al mese di febbraio 2011 rispetto al 2010. Inoltre, nella Fig. 15 si riporta il grafico a isto-grammi che riassume, per ciascun mese del semestre, il valore medio mensile del differenziale ΔUass,m .

Fig.13 - DIFFERENZIALE UMIDITÀ ASSOLUTA ΔUass,m [g/mc] tra INTERNO ed ESTERNOValori medi giornalieri FEBBRAIO 2011 rispetto a FEBBRAIO 2010

Giorni

g/cm

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LEGENDA:ΔUass = Uass,int - Uass,ext [g/mc] ΔUass FEB 2010 ΔUass FEB 2011NOTE:Uass,int = Umidità assoluta internoUass,ext = Umidità assoluta esterno

Dispensa-Tecnica-Domodry_V3.indd 19 26/07/2013 18:23:37

Page 22: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

Fig.14 - DIFFERENZIALE TEMPERATURA ΔTm [°C] = (Ta – Ts)Valori medi giornalieri FEBBRAIO 2011 rispetto a FEBBRAIO 2010

Giorni

°C

Fig.15 - DIFFERENZIALE UMIDITÀ ASSOLUTA ΔUass,m [g/mc] tra INTERNO ed ESTERNOValori medi mensili 1° SEM. 2011 rispetto a 1° SEM. 2010

Mesi

g/cm

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LEGENDA:ΔTm = (TA - TS)m [°C] ΔTm FEB 2010 ΔTm FEB 2011NOTE:TA = Taria internoTS = Tsuperficiale parete

LEGENDA:ΔUass = Uass,int - Uass,ext [g/mc]

ΔUass 2010 ΔUass 2011

NOTE:Uass,int = Umidità assoluta internoUass,ext = Umidità assoluta esterno

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Page 23: IL SISTEMA ELETTROFISICO A NEUTRALIZZAZIONE DI CARICA ...

Dal grafico mensile di Fig.13 si evince chiaramen-te che, a parte alcune anomalie limitate a singo-le giornate (imputabili a brusche variazioni delle condizioni meteo esterne e/o a situazioni anomale dovute ad es. all’allestimento/disallestimento di mostre, all’affluenza di grosse comitive di persone, ecc.), i valori del differenziale ΔUass,m nel febbraio 2011 sono risultati costantemente e significativa-mente inferiori rispetto agli omologhi valori relati-vi al precedente anno 2010.

Tale differenza è ancor meglio evidenziata nel gra-fico a istogrammi di Fig.15, che riassume il valore medio mensile del differenziale ΔUass,m relativo al 1° semestre 2011 rispetto al corrispondente seme-stre 2010: come si evince dal grafico, tale diminu-zione è quantificabile in un valore medio mensile variabile, a seconda del mese considerato, dai circa -0,2 g/mc del mese di gennaio (a fronte del corrispondente valore iniziale pari a circa 0,4 g/mc del 2010) ai circa -0,4 g/mc del mese di mag-gio (valore iniziale 0,6 g/mc nel 2010): in pratica, nel 2011 il differenziale ΔUass,m si è meno che di-mezzato rispetto al 2010.

Poiché, come facilmente intuibile, il differenziale ΔUass,m rappresenta “l’umidità in eccesso” (in ter-mini di umidità assoluta espressa in g/mc) presen-te giornalmente all’interno della sala rispetto al valore atmosferico contemporaneamente presente all’esterno, se tale differenziale è diminuito signi-fica che, a parità di altre condizioni, è diminuita l’originaria umidità muraria che, evaporando dal muro, costituiva la “sorgente di alimentazione” dell’umidità ambiente.

Anche per quanto riguarda il differenziale ΔTm, dal grafico mensile di Fig.14 (relativo al mese di febbraio) si evince chiaramente che i valori medi giornalieri nel 2011 sono risultati costantemente e significativamente inferiori rispetto agli omologhi valori relativi al precedente anno 2010.

In questo caso, si osserva come il valore medio giornaliero del differenziale ΔTm subisca nel feb-braio 2011 una diminuzione variabile tra 0,5 °C e 1,0 °C rispetto agli omologhi valori relativi al febbraio 2010.

Poiché il differenziale ΔTm, essendo definito come lo “scostamento” tra la temperatura superficiale interna della parete perimetrale e la corrispon-dente temperatura dell’aria nel locale, può esse-re considerato una sorta di “indice di dispersione termica” della parete perimetrale (ovvero: minore è lo “scostamento”, minore è la dispersione termi-ca), se tale differenziale è diminuito significa che, a parità di altre condizioni, è diminuita l’originaria umidità muraria che, bagnando il muro, tendeva a mantenere elevata la dispersione termica della parete stessa.

CONCLUSIONELa campagna di monitoraggio condotta, mediante verifiche termografiche e fotografiche, nel biennio successivo all’installazione dell’impianto Domod-ry® in Palazzo Te ha chiaramente evidenziato, in entrambe le zone d’intervento (Sala dei Giganti e Zona ingresso), la sostanziale scomparsa dell’umi-dità muraria di origine capillare, rispetto alla mappatura iniziale del 13/01/10 precedente all’in-stallazione dell’impianto.

Anche le positive risultanze delle analisi microcli-matiche, condotte sulla base dei dati raccolti con il monitoraggio ambientale, confermano pienamente i risultati di cui sopra.

A ulteriore riprova degli eccellenti risultati con-seguiti grazie all’impianto Domodry®, si consideri che le indagini termografiche effettuate, in conco-mitanza con la verifica conclusiva, in alcune altre zone di Palazzo Te ricadenti al di fuori dell’area d’intervento, hanno al contrario evidenziato la per-manenza, in tali zone, di forti anomalie termiche ascrivibili ad umidità da risalita capillare, ancora presente.Gli esiti qui illustrati per il caso specifico di Pa-lazzo Te collimano peraltro con i risultati media-mente emersi su una più ampia casistica di ormai svariate centinaia di applicazioni della tecnologia Domodry® realizzate in tutta Italia, in contesti an-che molto differenziati per condizioni ambientali, tipologie architettoniche e caratteristiche costrutti-ve degli edifici oggetto di intervento.

In conclusione, si può quindi affermare che anche a Palazzo Te la tecnologia Domodry ha ottenuto pieno e definitivo successo su un problema di umi-dità capillare pressoché “storico”, per il quale, tra l’altro, nessuno dei sistemi alternativi precedente-mente applicati aveva sortito risultato!

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E’ importante sottolineare le differenze sostanzia-li che contraddistinguono la la T.N.C. Domodry® da altri sistemi solo apparentemente simili (sistemi elettrofisici e/o sistemi a funzionamento elettrico basati su principi diversi) . Infatti, la T.N.C. è stata ideata a partire dai primi anni 2000 per supera-re e migliorare l’efficacia dei vari sistemi elettro-osmotici ed elettrofisici già in uso a quei tempi e, per quanto ormai obsoleti, ancor oggi presenti sul mercato.

Di fatto, nell’arco di oltre trent’anni di applicazio-ni i suddetti sistemi hanno palesato, nei confronti dell’umidità muraria di origine capillare, risultati solo parziali e incompleti, quasi sempre dipendenti dalla tipologia costruttiva dell’immobile e/o dal-le specifiche condizioni di intervento. In sostanza, detti sistemi si sono rivelati essere privi di suffi-cienti garanzie di efficacia nei riguardi sia del grado di deumidificazione raggiungibile, sia del mantenimento nel tempo del risultato (comunque insufficiente) raggiunto.

La prima fondamentale differenza tra la T.N.C. Domodry® ed altri sistemi elettrofisici sta nell’o-riginale principio attivo della “neutralizzazione di carica”: tale principio, come già visto, si basa sull’applicazione di particolari fenomeni fisici de-nominati dagli addetti ai lavori (ovvero dalla Co-munità scientifica internazionale) con i termini di “elettro-capillarità” ed “electrowetting”.

La dimostrazione scientifica dei suddetti fenomeni fisici – sui quali appunto si basa il funzionamen-to della tecnologia Domodry® - è documentata da articoli e pubblicazioni scientifiche su studi speri-mentali autonomamente condotti, nel campo delle nano-tecnologie, da Università ed Enti di ricerca internazionali [14] a partire dalla fine degli anni ’90 del secolo scorso.

In secondo luogo, essendo la T.N.C. Domodry® basata, come già detto, su uno specifico ed esclu-sivo principio attivo, ne discende che anche il fun-zionamento – e, di conseguenza, l’effetto prodotto

V. Differenze tra la T.N.C. Domodry® e altri sistemi “similari”

da Domodry® sulla muratura affetta da umidità ascendente – si differenzia in modo sostanziale e radicale da qualsiasi altro sistema attualmente presente sul mercato.

In particolare, l’azione di Domodry® è quella di neutralizzare, al contatto acqua-muratura, la ca-pacità delle molecole d’acqua di caricarsi elettri-camente, facendo in modo che rimangano neutre e, conseguentemente, non possano più essere at-tratte per differenza di carica da parte dei capilla-ri della muratura [15].

Tutto ciò dimostra l’assoluta unicità della T.N.C. Domodry®, che differisce totalmente dai vari siste-mi che da oltre trent’anni a questa parte si rifanno a principi elettrosmotici/elettrofisici (ovvero a in-versione di polarità e/o di flusso) i quali, agendo sulla differenza di potenziale elettrico tra acqua e muratura (molto variabile da punto a punto in quanto influenzata dalla disomogeneità della mu-ratura stessa) forniscono, inevitabilmente, risultati solo parziali e mai completi. Al contrario, la T.N.C. Domodry agisce in modo opposto (ovvero diret-tamente sull’acqua e non sulla muratura) e senza nessuna possibilità di errore, in quanto neutralizza la capacità dell’acqua (sempre uguale) di lasciarsi attrarre dalle murature.

In conclusione: nel panorama dei sistemi, tradizio-nali e non, per l’eliminazione dell’umidità muraria di origine capillare, Domodry® si distingue come l’unica, originale tecnologia elettrofisica a neu-tralizzazione di carica [16] riconducibile a principi fisici scientificamente dimostrabili, nonché coper-ta da brevetto d’invenzione industriale depositato a livello italiano, europeo e statunitense (Brevetto UIBM n°0001391107; Brev. EPO n° 2157491; US Pa-tent Application n° 13/029,053 – proprietà brevet-tuale: Leonardo Solutions Srl) e suffragata dagli eccellenti risultati conseguiti in oltre mille applica-zioni realizzate in tutta Italia.

Certo, sappiamo che sul mercato ci sono svariati altri sistemi apparentemente simili a Domodry®, tuttavia…• La maggior parte di questi garantisce di ottenere

una certa diminuzione dell’umidità muraria rispetto ai valori iniziali, ma non è in grado di garantire la totale e definitiva asciugatura dei muri [17], come in-vece Domodry®;

• Alcuni altri garantiscono il mantenimento del risulta-to per un certo numero di anni, ma non per sempre, come invece Domodry® [18];

• Altri ancora promettono, in caso di mancato succes-so, di rimborsare i costi sostenuti, ma solo per una parte e non per il totale, come invece Domodry®;

VI. Nessun altro come Domodry®

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• Alcuni addirittura sono delle vere e proprie “bufale”, peraltro smascherate pubblicamente da servizi giornalistici o dai media nazionali;

ma nessun altro - tranne Domodry® - è ufficial-mente riconosciuto dal Ministero dello Sviluppo Economico (Direzione generale per la lotta alla contraffazione - Brevetto UIBM n°0001391107) e, soprattutto…nessun altro può vantare risultati attestati da Enti “super partes” (come Università, Centri di Ricerca, ecc.), con una percentuale di successo nel 100% dei casi come invece Domodry®! [19]

VOLETE UNA PROVA?Ecco alcuni esempi di prestigiosi Clienti che, come già molti altri, hanno scelto Domodry® in sostitu-zione di apparecchi similari di altre marche prece-dentemente installati:

Se dovete fare una scelta scegliete il meglio: Do-modry® è l’unico, originale sistema a neutralizza-zione di carica contro l’umidità muraria da capil-larità. L’unico validato dal punto di vista scientifico e, soprattutto, l’unico in grado di assicurarvi, con garanzia totale “asciugàti o rimborsati”, l’otteni-mento del risultato nel 100% dei casi e in modo illimitato nel tempo!!!

NOTE:[13] I risultati delle sperimentazioni condotte dal Politecnico di Milano sono stati pubblicati tra il 2007 e il 2009. La re-lativa documentazione scientifica può essere richiesta gratuitamente a Leonardo Solutions Srl.[14] Per approfondimenti e/o riferimenti bibliografici sui suddetti studi sperimentali, si rimanda all’apposita pubblica-zione tecnica, che può essere richiesta gratuitamente a Domodry srl.[15] Definizione semplificata del principio di funzionamento della tecnologia Domodry®. Per la spiegazione scientifica più completa e rigorosa, si rimanda all’apposita pubblicazione tecnica, che può essere richiesta gratuitamente a Do-modry srl.[16] L’espressione “tecnologia elettrofisica a neutralizzazione di carica” è utilizzata per identificare in modo univoco l’originale principio attivo di funzionamento che contraddistingue la tecnologia Domodry® rispetto a sistemi elettrofisici e/o sistemi a funzionamento elettrico o magnetico basati su principi diversi. Detto principio attivo, costituente la caratte-ristica peculiare e specifica della tecnologia Domodry®, è dettagliatamente descritto nell’apposita pubblicazione tecnica registrata presso SIAE Sezione Olaf – Servizio Opere Inedite oltreché nella presente pubblicazione. Si precisa altresì che tutti i contenuti delle suddette pubblicazioni sono tutelati dalle norme sulla protezione del diritto d’autore ai sensi dell’art. 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633, nonché dalle norme in materia di concorrenza sleale ai sensi dell’art. 2598 c.c. (concorrenza sleale per commissione di atti non conformi alla correttezza professionale).[17] Per “totale asciugatura” si intende il totale smaltimento dell’umidità in eccesso (cioè quella dovuta alla risalita ca-pillare) rispetto alla normale umidità di equilibrio fisiologico del muro.[18] La T.N.C. Domodry® assicura il mantenimento del risultato illimitatamente nel tempo, a condizione che l’apparec-chio venga mantenuto permanentemente in funzione. Nel caso ci sia un guasto (identificabile tramite le apposite spie di controllo poste sull’apparecchio), il cliente è tenuto a segnalarlo per consentire il ripristino del corretto esercizio dell’apparecchio.[19] La documentazione scientifica attestante i risultati forniti dalla tecnologia Domodry® può essere richiesta gratuitamente a Domodry srl.

Basilica di Sant’Ambrogio a Milano Palazzo Te a Mantova Chiesa di Sant’Antonin a Venezia

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intonaco, assorbendo vapor d’acqua dall’ambien-te tendono a rigonfiare, e possono con l’andare del tempo provocare il distacco dell’intonaco dal retrostante supporto.

È peraltro evidente che i suddetti fenomeni (la cui intensità risulta variabile in funzione della natura e concentrazione dei sali contaminanti) possono verifi-carsi in modo del tutto indipendente rispetto all’azio-ne dell’impianto Domodry®, la cui funzione – perfet-tamente assolta nel 100% dei casi, come ampiamente dimostrato - è esclusivamente quella di eliminare e prevenire l’umidità capillare risalente dal terreno all’interno dei corpi murari.

Posto dunque che Domodry® non può esercitare nes-suna azione diretta sui sali contaminanti già contenuti nella muratura, è dunque fortemente raccomandabi-le, al fine di scongiurare la ricomparsa di possibili fioriture e/o fenomeni di degrado superficiale, non limitarsi all’esecuzione di una semplice finitura super-ficiale e/o ritinteggiatura, bensì provvedere alla bo-nifica delle parti di intonaco inquinate e deteriorate dai sali utilizzando idonee tecniche di intervento [20] che prevedano l’utilizzo di prodotti idonei a garantire il massimo grado di traspirabilità della muratura e, nello stesso tempo, la massima protezione dai sali contaminanti.

È altresì raccomandabile che il suddetto intervento venga preceduto, nel caso di edifici storici e/o Beni culturali, da una analisi di laboratorio per la determi-nazione del contenuto in sali solubili (specie ioniche e relative concentrazioni) della muratura, analisi da effettuarsi mediante la tecnica della “Cromatografia ionica” (norma UNI 11087-2003 Beni Culturali).In tal caso, per la determinazione del grado di con-taminazione da sali, in mancanza di una specifica normativa italiana, si possono utilizzare come riferi-mento norme e/o raccomandazioni estere, come ad es. quelle riportate nella seguente tabella:

Nei casi di murature originariamente affette da umi-dità capillare, occorre in ogni caso considerare che, anche a seguito del definitivo smaltimento dell’umi-dità residua, possono permanere, in profondità negli intonaci e/o all’interno dei corpi murari, oltreché in superficie, dei depositi salini residui: ciò è dovuto, in particolare, ai fenomeni di trasporto dei sali solu-bili presenti nell’acqua proveniente dal terreno, sali che, con il procedere dell’evaporazione, tendono a cristallizzare, accumulandosi via via, allo stato secco, nei pori e nelle cavità della muratura che erano origi-nariamente occupate dall’acqua di risalita capillare.

È noto che la presenza di sali in forti concentrazioni all’interno di una muratura asciutta può dare origine, anche a seguito del completamento della fase di deu-midificazione, a due tipi di problematiche:

• i sali contaminanti depositatisi nell’intonaco ai li-velli più superficiali tendono, per igroscopia, ad assorbire acqua dall’aria ambientale: ciò può provocare la parziale risolubilizzazione dei sali e conseguentemente, con l’andar del tempo, un ag-gravamento dei fenomeni di degrado localizzato sopra descritti, soprattutto in presenza di periodi di maggior umidità ambientale;

• i sali contaminanti accumulatisi più all’interno, nel corpo murario e/o nell’interfaccia tra muratura e

NOTE:[20] Onde scongiurare inattese quanto spiacevoli conseguenze, è sempre auspicabile che la scelta dei materiali e pro-dotti da impiegare per l’intervento di risanamento non venga lasciata alla discrezionalità degli esecutori, ma venga al contrario definita progettualmente dal professionista o tecnico incaricato, in accordo con il Committente.Nella stessa ottica, anche la scelta dell’esecutore dovrebbe, ove possibile, essere indirizzata verso ditte e/o maestranze di comprovata esperienza e competenza. Ciò vale tanto per un intervento di “ordinaria edilizia” (come ad esempio una comune abitazione) quanto, a maggior ragione, per un più impegnativo intervento su un edificio storico: in tal caso, l’intervento dovrà essere affidato a veri e propri specialisti del restauro adeguatamente qualificati.Per qualsiasi esigenza, Leonardo Solutions e Domodry restano in ogni caso a disposizione del Cliente per fornire con-sulenza su casi specifici.

Basso

Medio

Alto

< 0,8

0,8 ÷ 1,6

> 1,6

SOLFATI

GRADO DI CONTAMINAZIONE DA SALI SECONDO WTA

< 0,3

0,3 ÷ 0,8

> 0,8

CLORURIGRADO DI CONTAMINAZIONE

< 0,12

0,12 ÷ 0,5

> 0,5

NITRATI

< 1,22

1,22 ÷ 2,9

> 2,9

TOTALES A L I ( S P E C I E I O N I C H E ) - C O N T E N U T O % I N P E S O

WTA: Istituto tecnico-scientifico tedesco, operante in parallelo alla normativa ufficiale DIN

VII. Raccomandazioni per l’esecuzio-ne dei successivi interventi dirisanamento delle murature

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LA FORMAZIONE ISTITUZIONALE

Come parte della propria attività istituzionale, Leo-nardo Solutions svolge inoltre seminari tecnici e corsi (anche con attribuzione di crediti formativi) rivolti agli operatori di settore, i cui target di rife-rimento e finalità sono sintetizzati di seguito. Enti e Soggetti promotori:Amministrazioni regionali e provinciali - Enti loca-li - Istituti universitari e Centri di ricerca - Enti mu-seali - Ordini, Collegi e Associazioni professionali del settore civile/edile - Soprintendenze per i Beni architettonici - A.S.L. Destinatari:Progettisti ingegneri, architetti, geometri e periti edili - Dirigenti degli Uffici tecnici delle P.A. locali - Funzionari e tecnici delle Soprintendenze - Re-stauratori e tecnici operanti nella conservazione - Dirigenti e tecnici della Curia - Imprese edili.

Formazione e Seminari Tecnici

Alcuni dei principali eventi svolti:

RAGUSA IBLA, AUDITORIUM VINCENZO FERRERI Ottobre 2012Convegno scientifico: “Metodo scientifico ed in-novazione tecnologica per la salvaguardia e re-cupero del patrimonio storico. Casi applicativi ed esempi di successo nella diagnosi, prevenzione e risoluzione delle patologie da umidità capillare in siti UNESCO e in altri prestigiosi siti in Italia.”Con il Patrocinio di UNESCO, Presidenza del Con-siglio dei Ministri e Ministero dei Beni Culturali.

ROMA, CASA DELL’ARChITETTURA - ACQUARIO ROMANOMarzo 2011Seminario Tecnico: "UMIDITÀ DI RISALITA CAPIL-LARE NEGLI EDIFICI: INDAGINI DIAGNOSTICHE, INFLUENZA SUL MICROCLIMA, SISTEMA DO-MODRY® PER LA DEUMIDIFICAZIONE MURA-RIA".Con il Patrocinio della Consulta dei Beni Culturali, dell’Ordine degli Architetti e dell’Ordine degli In-gegneri di Roma.

SISTEMA MUSEALE PROVINCIALE DELLA PRO-VINCIA DI MANTOVA - Dicembre 2009Sistemi per la tutela e la conservazione del pa-trimonio mobile e immobile afferente all’ istituto museale: “LA T.N.C. DOMODRY® PER LA DEUMI-DIFICAZIONE E IL CONTROLLO DELL’UMIDITÀ NELLE MURATURE”.

LA FORMAZIONE DEL La formazione e l’aggiornamento continuo sono parte essenziale dell’attività compiuta da Domodry nei confronti del Domodry Professional Network. I candidati al ruolo di Consulente locale parteci-pano ad un corso teorico-pratico di formazione su tutti gli aspetti riguardanti la diagnostica e le tecniche di intervento volte al trattamento dei pro-blemi di umidità da risalita capillare.

Per essere autorizzati a svolgere rilievi termografici, i Consulenti del Domodry Professional Network sono tenuti a sostenere gli appositi corsi ed esami per otte-nere le abilitazioni secondo le norme vigenti.

Obiettivi:Aggiornare gli operatori di settore sulle inno-vazioni tecnologiche sviluppate e proposte da Leonardo Solutions & Domodry e sui conseguenti vantaggi - diffondere la conoscenza dei risultati conseguiti con l’applicazione delle suddette so-luzioni innovative - fornire strumenti di supporto per la progettazione ed esecuzione di interventi specialistici.

ROMA - Marzo 2011 - CASA DELL’ARChITETTURA

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Copyright © LEONARDO SOLUTIONS Srl e DOMODRY Srl - Tutti i testi e le immagini contenute nella presente pubblicazione sono tutelati dalle norme sulla protezione del diritto d’autore ai sensi dell’art. 5 della legge 22 aprile 1941 n. 633, nonché dalle norme in materia di concorrenza sleale ai sensi dell’art. 2598 c.c. (concorrenza sleale per commissione di atti non conformi alla correttezza professionale). L’utilizzo della presente pubblicazione è permesso in via esclusiva al singolo utente, per uso e documentazione personale. E’ severamente vietata la riproduzione anche parziale, con qualsiasi mezzo analogico o digitale, senza il consenso scritto di Domodry Srl.

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Dicono di noi...MARIA PIA BISCOLEGNAGO (VR)

“Il miglioramento più importante è stato quello avuto sul clima internodi casa, dove ho risolto i problemi alla salute derivanti dall’eccessiva umidità nell’aria e dalla presenza di muffe e cattivo odore. Grazie Domodry!”

DOTT.SSA SABRINA ZAPPALÀDIRIG. “CONS. PLEMMIRIO” (AREA MARINA PROTETTA) – SIRACUSA

“Il problema dell’umidità di risalita, qui in Ortigia è molto diffuso.Eravamo inizialmente scettici ma ci siamo ricreduti. L’ambiente dei nostriuffici oggi è salubre nonostante l’umidità dovuta dalla presenza del mare.L’impianto Domodry ha assolto pienamente al suo compito!”

DOTT. UMBERTO GUALTIEROTTI MARRI LA CONSUMA IMMOBILIARE - SIENA

“Un architetto mio grande amico di Bergamo mi ha consigliato Domodry perché la mia dimora, che risale al 1200, era condannata da secoli a convivere con i muri umidi. Adesso posso dire: La mia casa di 800 anni finalmente respira senza umidità.”

“Sono rimasta favorevolmente colpita dalla garanzia soddisfatti o rimborsati che per me è stato un ottimo biglietto da visita. In seguito, grazie all’impianto installato a casa mia, ho apprezzato quanto il principio fisico applicato da Domodry sia realmenteefficace per la risoluzione definitiva del problema.”

PROF. SANDRO ZARULLIPOLICLINICO UNIVERSITÀ FEDERICO II FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA - NAPOLI

“Mi sono affidato all’esperienza diretta attraverso l’installazione di un impiantoDOMODRY: il risultato in cantiere ha documentato che, oltre ogni idonea certificazione cartacea, gli esiti finali sono veritieri e conformi alle caratteristiche indicate”

ING. DEMETRIO CENTOREGGIO CALABRIA

MASSIMILIANO BIASSONI CINISELLO BALSAMO

“Mi fa molto piacere che Leonardo Solutions, che ha fatto dell’innovazione tecnologica il principio ispiratore del proprio operato, tuteli il nostro patrimonio artistico e mieta un me-ritato successo. Che dire, sono onorato di far parte delle Vostre Utenze!”

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