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FORMAZIONE MANAGERIALE PER
LA DIRIGENZA DEL SISTEMA SANITARIO
Regione Puglia – Age.Na.S
Modulo - Pianificazione Strategica e gestione dell’offerta Bari, 19 ottobre 2013
Il sistema di Accreditamento (2 – In Italia)
Prof. Francesco Di Stanislao
Università Politecnica delle Marche – Esperto Age.Na.S.
D.Lgs. n. 502/1992 Art. 8, comma 7 …le regioni e le unità' sanitarie locali adottano i provvedimenti necessari per la instaurazione dei nuovi rapporti previsti dal presente decreto
Art. 8, comma 7 …le regioni e le unità' sanitarie locali per quanto di propria competenza adottano i provvedimenti necessari per la instaurazione dei nuovi rapporti previsti dal presente decreto fondati sul criterio dell'accreditamento delle istituzioni, sulla modalità' di pagamento a prestazione e sull'adozione del sistema di verifica e revisione della qualità' delle attività' svolte e delle prestazioni erogate
D.Lgs. n. 517/1993
Legge n. 724/1994 Art. 6, comma 6 “accreditamento transitorio” delle strutture già convenzionate alla data del 1° gennaio 1993, che accettino il sistema della remunerazione a prestazione.
Questo sistema previsto esclusivamente per gli anni 1995-1996 si è, tuttavia, protratto nel tempo nella maggior parte delle Regioni, per concludersi definitivamente solo nel 2008.
“E’ una operazione da parte di una autorità o Istituzione (nella specie Regione), con la quale si riconosce il possesso da parte di un soggetto o di un organismo, di prescritti specifici requisiti (c.d. standard di qualificazione) e si risolve, come nella fattispecie, in iscrizione in elenco, da cui possono attingere per l'utilizzazione altri soggetti (assistiti - utenti delle prestazioni sanitarie)".
Corte Costituzionale, sentenza n. 416/95
Definizione di Accreditamento
DPR 14 gennaio 1997 - Approvazione dell’atto di indirizzo e coordinamento alle regioni e alle province autonome di
Trento e di Bolzano, in materia di requisiti strutturali, tecnologici ed organizzativi minimi per l’esercizio delle attività sanitarie da parte delle strutture pubbliche e private
Contiene i requisiti minimi, per l’esercizio delle attività sanitarie distinti in: - strutturali - organizzativi - tecnologici
Riconosce alle Regioni la competenza a: • definire procedure, modalità e tempi di verifica, soggetti verificatori, durata dell’autorizzazione;
• determinare gli standard di qualità che costituiscono requisiti ULTERIORI per l'accreditamento di strutture pubbliche e private in possesso dei requisiti minimi per l’autorizzazione.
D.Lgs 229/99 “Norme per la razionalizzazione del Servizio sanitario nazionale, a norma dell'articolo 1 della L. 30 novembre 1998, n. 419”.
A) Entro centottanta giorni l’emanazione di un atto di indirizzo e coordinamento per definire i criteri generali uniformi su
•la definizione dei requisiti ulteriori •la valutazione della rispondenza delle strutture al fabbisogno e alla funzionalità della programmazione regionale •le procedure e i termini per l’accreditamento
Tempi serrati di adempimenti
B) Entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore dell’atto di indirizzo e coordinamento le regioni definiscono i requisiti per l’accreditamento nonché il procedimento per la loro verifica
C) Entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore dell’atto di indirizzo e coordinamento le regioni avviano il processo di accreditamento delle strutture temporaneamente accreditate
LE NORME E I MANUALI NELLE REGIONI
LEGGE FINANZIARIA 2007
Per le strutture sanitarie private termine finale accreditamento transitorio ex
legge 724/94 al 1° gennaio 2008
Limitatamente al biennio 2008-2009, una fase intermedia di accreditamento
provvisorio ex art. 8-quater, comma 7, del D.Lgs. n. 502/92 e ss.mm.ii da concludersi con il passaggio all’accreditamento istituzionale definitivo entro il 1° gennaio 2010.
Nel 2009 il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in accordo con il Tavolo Tecnico degli Assessori alla Sanità delle Regioni/P.A., incarica l’Age.Na.S. di realizzare un’indagine per rilevare lo stato di implementazione del percorso di accreditamento
SANITARIESOCIO -
SANITARIETOTALE
maggio 200945.4%
(su 7.114)
32.0% (su 6261)
39.1% (su 13.375)
Mese/anno
riferimento
indagine
Strutture PRIVATE
Stato ACCREDITAMENTO
DEFINITIVO
Articolo 7 (Accreditamento e remunerazione) 1. Si conviene, nel rispetto degli obiettivi programmati di finanza pubblica, di stipulare un'intesa ai sensi dell'art. 8, comma 6, della legge n. 131 del 2003 in sede di Conferenza Stato-Regioni finalizzata a promuovere una revisione normativa in materia di accreditamento e di remunerazione delle prestazioni sanitarie 2. Si conviene sulla necessità di prorogare al 31 dicembre 2010 il termine entro il quale concludere il processo per l'accreditamento definitivo delle strutture private operanti per conto del Servizio sanitario nazionale.
Patto per la Salute 2010-2012 - (3 dicembre 2009)
.. sempre nel 2009 ->
Healthcare accreditation programmes in Europe, 2009
Annotated summary of responses to a web-based survey
Survey design and analysis: Charles Shaw Questionnaire design: Basia Kutryba, Krakow; Sinisa Stevic,
Banja Luka Web-design: Andrzej Warunek. Michal Bedlicki, Krakow
Accreditation programmes in Europe, 2009
C. SHAW et al. - Sustainable healthcare accreditation: messages from Europe in 2009 - Int J Quality in Health Care 2010; 22: 341–350
Albania Albanian Accreditation Programme
Bosnia FBiH Accreditation programme for health institutions and Family medicine teams
Bosnia RS Agency for Accreditation and Health Care Quality Improvement of Republika Srpska
Bulgaria Ordinance N 18 / 20.06.2005 for criteria, indicators and methodology for accreditation of HC establishments
Czech Rep Spojená akreditační komise
Denmark The Danish Healthcare Quality Programme (DDKM)
Europe Joint Commission International, Europe
Finland Social and Health Quality Service (SHQS)
France Accreditation Program for HCOs Haute Autorité de Santé
Germany Kooperation für Transparenz und Qualität im Gesundheitswesen KTQ
Hungary Institute for Healthcare Quality Improvement and Hospital Engineering
Ireland Health Information and Quality Authority
Lithuania Accreditation programme for health care institutions (under improvement by the MoH)
Netherlands Netherlands Institute for Accreditation in Health Care
Poland Program Akredytacji (Accreditation Program)
Portugal Programa Nacional de Acreditação em Saúde (still a proposal of name)
Serbia Accreditation of health care institutions
Spain FADA-JCI
Switzerland sanaCERT Suisse
Turkey UHAD Hospital Accreditation program
UK CHKS Accreditation
... this excluded the regional programmes such as in Spain and Italy.
ANALISI DELLE DIMENSIONI DELLA QUALITA’ PRESENTI NEI PROGRAMMI DI ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE REGIONI ITALIANE - Agosto, 2009
Liguria Lombardia Friuli-Venezia Giulia Veneto Abruzzo Emilia-Romagna Toscana Lazio Marche Campania Puglia Sicilia
Regione Abruzzo - Dott.ssa Elisabetta Comparetti, Dott. Rossano Di Luzio
Regione Basilicata - Dott.ssa Rocchina Giacoia
Regione Calabria - Dott.ssa Daniela Greco, Dott. Salvatore Lo Presti Regione Campania - Dott.ssa Maria Messina
Regione Emilia-Romagna - Dott.ssa Renata Cinotti, Dott. Pier Luigi La Porta
Regione Friuli Venezia Giulia - Dott. Rosario Blanco
Regione Lazio - Dott.ssa Miriam Cipriani, Dott.ssa Sabrina Verdicchio
Regione Liguria - Dott. Luigi Tomei Regione Lombardia - Dott. Franco Milani, Dott.ssa Nadia Da Re
Regione Marche - Dott. Sandro Oddi Regione Molise - Dott.ssa Sandra Scarlatelli Regione Piemonte - Dott.ssa Margherita Burchio
Regione Puglia - Dott. Ambrogio Aquilino, Dott.ssa Francesca Avolio, Dott.ssa Lucia Buonamico
Regione Sardegna - Geom. Dario Paulis Regione Sicilia - Arch. Maria Francesca Currò, Dott Lorenzo Maniaci Regione Toscana - Dott.ssa Manuela Fioretti, Dott.ssa Luciana Galeotti Regione Umbria - Dott. Antonio Perelli, Dott.ssa Elisa Ciocia, Dott.ssa Linda Richieri Regione Valle D’Aosta - Dott.ssa Sabrina Ghidoni Regione Veneto - Dott.ssa Cinzia Bon, Dott. Evelino Perri P.A. Bolzano -Dott. Horand Meier P.A. Trento - Dott.ssa Anna Maria Trenti, Dott. Luciano Pontaldi Ministero della Salute
Dott. Filippo Palumbo - Dott. Francesco Bevere Dott. Alessandro Ghirardini - Dott.ssa Susanna Ciampalini Dott. Claudio Seraschi Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali Dott. Fulvio Moirano -Dott.ssa Maria Donata Bellentani - Dott. Giovanni Caracci - Prof. Francesco Di Stanislao Dott.ssa Chiara Ciampichetti - Dott.ssa Antonietta Gangale
.. core comune di criteri/requisiti/evidenze ?? Why not ??
SANITARIESOCIO -
SANITARIETOTALE
n.r. n.r. n.r.
n.r. n.r. n.r.
39.9% (su 6.888)
62.6% (su 2.693)
46.3% (su 9.581)
41.2% (su 6.706)
74.9% (su 2.925)
51.4% (su 9.631)
AUTORIZZAZIONE DEFINITIVA
strutture PUBBLICHE
SANITARIESOCIO -
SANITARIETOTALE SANITARIE
SOCIO -
SANITARIETOTALE
maggio 200945.4%
(su 7.114)
32.0% (su 6261)
39.1% (su 13.375)
n.r. n.r. n.r.
maggio 201055.7%
(su 6.747)
52.5% (su 6.477)
54.1% (su 13.224)
n.r. n.r. n.r.
ottobre 2010 n.r.14.8%
(su 6.818)
33.6% (su 2.643)
20.1% (su 9.461)
maggio 201272.0%
(su 5.447-
18 Regioni)
15.5% (su 6.645)
45.0% (su 2.711)
24.1% (su 9.356)
Strutture PRIVATEMese/anno
riferimento
indagine
Stato ACCREDITAMENTO DEFINITIVO
Strutture PUBBLICHE
14
Aspetti positivi
21 o meglio 14 anni di esperienza non sono
molti per la messa a punto di sistemi complessi (USA, 1918; Canada, 1953; Australia, 1974; Catalogna
1980)
enorme patrimonio culturale ed operativo (le migliaia di operatori
coinvolti nella stesura dei requisiti e “formati” alla funzione di
verificatori) per la diffusione nel sistema sanitario delle logiche e
procedure del Miglioramento Continuo della Qualità, attenuando la
dimensione dell’approccio burocratico “meccanico”.
progressiva messa in crisi dell’autoreferenzialità delle
organizzazioni (e dei professionisti) molto accentuata nel mondo
della sanità e progressivo avvio della cultura della trasparenza e
dell’accountability;
sperimentazione di modelli di accreditamento volontario professionale tra
pari (“Visitatie”) da parte di molte discipline finalizzate alla promozione della
qualità dell’assistenza sanitaria
sperimentazione in diverse regioni di modelli internazionali di certificazione
(ISO - International Organization for Standardization – Norme 9001, 9004,
Vision 2000) e di accreditamento ( JCAHO – Joint Commission on
Accreditation of Healthcare Organizations; CCAH-Canadian Council of
Accretidation; EFQM - European Foundation for Quality Management) che
hanno già comportato una rilettura di modelli regionali di accreditamento
sperimentazione sul campo dei percorsi di accreditamento che hanno
permesso di evidenziare punti di criticità (es.: tipologia dei requisiti,
tempi di attuazione; risorse da impiegare) che le Regioni stanno
affrontando per rendere i sistemi più essenziali e gestibili
Necessità sia in ambito nazionale sia regionale, di una condivisione degli elementi costitutivi dei sistemi di autorizzazione e/o accreditamento, anche in considerazione dei recenti indirizzi europei (Direttiva 2011/24/UE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 9 marzo 2011- concernente l’applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera), volti a promuovere meccanismi di cooperazione tra gli Stati membri per garantire l'accesso ad un’assistenza sanitaria sicura e di qualità nell’ambito dell’Unione Europea
Tavolo di lavoro costituito da rappresentanti del Ministero della Salute , dell’Age.na.s, delle Regioni e Province Autonome.
ACCREDITAMENTO CRITERI/REQUISITI
DI QUALITA’
SISTEMA GESTIONE DELLE STRUTTURE SANITARIE
APPROPRIATEZZA CLINICA E SICUREZZA
PROCESSI DI MIGLIORAMENTO ED INNOVAZIONE
COMPETENZE DEL PERSONALE
ASPETTI STRUTTURALI
PRESTAZIONI E SERVIZI
EFFICIENT
ACCESSIBLE
SAFE
SAFE
EFFECTIVE
EFFECTIVE
EFFECTIVE
EQUITABLE
ACCEPTABLE/
PATIENT-
CENTERED
COMUNICAZIONE
UMANIZZAZIONE
Numero
RequisitiAZIENDALE DIPARTIMENTI
1° Criterio - Attuazione di un sistema di gestione delle
Strutture sanitarie 6
2° Criterio - Prestazioni e Servizi 5
3° Criterio - Aspetti Strutturali 2
4° Criterio - Competenze del Personale 2
5° Criterio - Comunicazione 5
6° Criterio - Appropriatezza clinica e sicurezza 4
7° Criterio - Processi di miglioramento ed innovazione 3
8° Criterio - Umanizzazione e Personalizzazione 1
TOTALE 28
Ogni Regione e Provincia Autonoma dovrà documentare
che nel proprio sistema di autorizzazione e/o
accreditamento siano presenti requisiti a livello
22
CRITERI REQUISITI EVIDENZE
1° Criterio - Attuazione di un sistema di gestione delle
Strutture sanitarie 6 25
2° Criterio - Prestazioni e Servizi 5 27
3° Criterio - Aspetti Strutturali 2 10
4° Criterio - Competenze del Personale 2 10
5° Criterio - Comunicazione 5 23
6° Criterio - Appropriatezza clinica e sicurezza 4 18
7° Criterio/fattore di qualità - Processi di miglioramento
ed innovazione3 6
8° Criterio/fattore di qualità - Umanizzazione 1 4
28 123
Requisito 1.1. - modalità di pianificazione, programmazione e
organizzazione delle attività di assistenza e di supporto;
Requisito 1.2. - programmi per lo sviluppo di reti assistenziali;
Requisito 1.3. definizione delle responsabilità;
Requisito 1.4. modalità e strumenti di gestione delle informazioni
(sistemi informativi, dati);
Requisito 1.5. modalità e strumenti di valutazione della qualità
dei servizi;
Requisito 1.6. modalità di prevenzione e gestione dei disservizi.
Requisito 2.1: tipologia delle prestazioni e dei servizi erogati;
Requisito 2.2: eleggibilità e presa in carico dei pazienti;
Requisito 2.3: continuità assistenziale;
Requisito 2.4: monitoraggio e valutazione;
Requisito 2.5: modalità di gestione della documentazione sanitaria
Requisito 3.1. l’idoneità all’uso delle strutture; Requisito 3.2. la gestione e manutenzione delle attrezzature. Requisito 4.1. la programmazione e la verifica della formazione
necessaria e specifica;
Requisito 4.2. l’inserimento e l’addestramento di nuovo personale.
Requisito 5.1. le modalità di comunicazione interna alla struttura
che favoriscano la partecipazione degli operatori;
Requisito 5.2. le modalità di valutazione della relazione tra il
personale e l’organizzazione (contesto organizzativo) attraverso
l’analisi del clima organizzativo/soddisfazione degli operatori;
Requisito 5.3. le modalità e i contenuti delle informazioni da fornire
ai pazienti e ai caregiver;
Requisito 5.4. le modalità di coinvolgimento dei pazienti nelle
scelte clinico-assistenziali e le modalità di coinvolgimento dei
pazienti e dei caregiver;
Requisito 5.5. -le modalità di ascolto dei pazienti.
Requisito 6.1. approccio alla pratica clinica secondo evidenze;
Requisito 6.2.promozione della sicurezza e gestione dei rischi;
Requisito 6.3. programma per la gestione del rischio clinico e
modalità di gestione degli eventi avversi.
Requisito 6.4. Strategie sistematiche di comunicazione, formazione
e sviluppo di competenze.
Requisito 7.1. progetti di miglioramento;
Requisito 7.2. applicazione di modalità di valutazione delle
tecnologie in uso o da acquisirsi;
Requisito 7.3. adozione di iniziative di innovazione tecnico-
professionale e organizzativa.
8° Criterio: Umanizzazione e
Personalizzazione
Requisito 8.1. Programmi per la umanizzazione e personalizzazione
dell’assistenza
1° Criterio - Attuazione di un sistema di
gestione delle Strutture sanitarie
2° Criterio - Prestazioni e Servizi
3° Criterio - Aspetti Strutturali
4° Criterio - Competenze del Personale
5° Criterio - Comunicazione
6° Criterio - Appropriatezza clinica e
sicurezza
7° Criterio - Processi di miglioramento
ed innovazione
· l’attività assistenziali-organizzative orientate all’accoglienza di pazienti considerando le diverse
esigenze relative all’età, al genere e a particolari condizioni di salute e di fragilità fisica e psicologica
e tenendo conto delle specificità religiose, etniche e linguistiche; (es: bambino in ospedale, in
assistenza domiciliare e residenziale; percorso nascita; assistenza agli anziani; supporto psicologico in
situazioni specifiche quali oncologia, trapianti, malati terminali, donne che hanno subito violenza;
ampliamento degli orari di visita e permanenza dei familiari nelle terapie intensive; ampliamento
degli orari di visita nelle strutture residenziali/ospedaliere; assistenza sanitaria e multiculturalità;
adeguamento degli orari dell’organizzazione sanitaria ai ritmi fisiologici della persona.
· la presenza di un programma per assicurare la qualità della relazione tra professionisti sanitari,
pazienti e loro familiari che preveda la formazione degli operatori sanitari alle abilità procedurali di
counselling (empatia, congruenza, accettazione incondizionata, comunicazione di “cattive notizie”);
· l’adozione di modalità di lavoro secondo le logiche dell’équipe multidisciplinare e la partecipazione
del paziente al processo assistenziale come esperto della propria situazione;
· la presenza di procedure per l’accesso agevolato alle prestazioni assistenziali, semplificando gli
adempimenti amministrativi ed assicurando un'informazione tempestiva e trasparente, con particolare
riferimento all’accesso alla documentazione sanitaria entro tempi predefiniti;
· la presenza di specifici requisiti riguardanti il confort delle aree di degenza, delle aree dedicate al
personale e delle aree di attesa per accompagnatori e visitatori. (:spazi collettivi adeguati ai posti
letto; spazi dedicati per il colloquio riservato tra il personale sanitario e il paziente/parenti;servizi di
ristorazione e di conforto; presenza di aree verdi; confort degli spazi in termini di temperatura, luce,
rumore, ventilazione, colori e arredo; utilizzo dei colori nei percorsi di accesso alle strutture;
promozione e sviluppo del modello ergonomico delle camere di degenza).
Requisito 8.1. Programmi per la
umanizzazione e personalizzazione
dell’assistenza
8° Criterio:
Umanizzazione e
Personalizzazione
· la presenza del Piano Strategico aziendale, che contenga obiettivi basati sull’analisi dei bisogni e/o
della domanda di servizi/prestazioni sanitarie;
· la presenza del piano annuale delle attività (obiettivi di budget, di attività, di qualità) per ciascuna
articolazione organizzativa di assistenza e di supporto;
· la presenza di procedure e indicatori per la verifica degli obiettivi definiti nei piani annuali.
· la realizzazione di reti assistenziali per la gestione dei pazienti in condizioni di emergenza (traumi,
ictus, infarto, ecc.)
· la realizzazione di reti assistenziali che contemplino l’integrazione tra ospedale e territorio
(residenzialità, semiresidenzialità, domiciliarità) e promozione di modelli di continuità garantendo
costante e reciproca comunicazione e sviluppando specifici percorsi assistenziali in grado di garantire
la continuità assistenziale per i pazienti anche in collegamento con le strutture socio-sanitarie;
· la realizzazione di reti di cure palliative e di terapia del dolore per il paziente adulto e pediatrico in
attuazione della legge 15 marzo 2010 n. 38 “Disposizioni per garantire l’accesso alle cure palliative e
alla terapia del dolore”;
· la partecipazione a programmi di realizzazione di reti tra centri regionali, nazionali ed
internazionali.
· la presenza nell’azienda di documenti che descrivano i processi e le relative responsabilità clinico-
organizzative, contenenti anche le indicazioni per la valutazione dei dirigenti;
· la presenza di una documentabile attività di rivalutazione dell'organizzazione, delle responsabilità e
del sistema di delega da effettuare periodicamente ed ogni qualvolta si presenti un cambiamento
significativo nell'organizzazione e nell'erogazione dei servizi della struttura.
· la presenza nelle strutture sanitarie di sistemi informativi che consentano la tracciatura dei dati
sanitari e forniscano il supporto alle attività di pianificazione e controllo che tengano conto anche del
debito informativo verso il Ministero della Salute (NSIS). Tali sistemi devono garantire sicurezza
nell’accesso e nella tenuta dei dati, ivi compresa la loro integrità, nel rispetto e in ottemperanza alla
legislazione e alla normativa vigente in materia;
· la presenza di un sistema che garantisca la trasparenza e l’aggiornamento sistematico delle liste di
attesa;
· la presenza di un sistema che garantisca informazioni tempestive e trasparenti sulle prenotazioni
delle prestazioni sanitari;
· la formalizzazione e messa in atto di attività per la valutazione della qualità delle informazioni e dei
dati in termini di affidabilità, accuratezza e validità sia per quelli provenienti da fonti interne che per
quelli provenienti da fonti esterne.
la presenza, formalizzazione e messa in atto di un programma e di procedure (strumenti, modalità e
tempi per la valutazione) per la valutazione di qualità delle prestazioni e dei servizi all’interno dei
dipartimenti/articolazioni organizzative che includa la definizione di standard di prodotto/percorso
organizzativo e dei relativi indicatori di valutazione (volumi, appropriatezza, esiti);
l’assegnazione da parte della Direzione delle responsabilità relative alla valutazione delle prestazioni e
dei servizi;
l’impiego di strumenti di valutazione scientificamente riconosciuti quali audit clinico, misurazione di
aderenza alle linee guida, verifiche specifiche quali controlli di qualità e verifiche esterne di qualità,
mortality & morbidity review ;
la documentazione delle attività di valutazione;
l’esistenza di procedure per la comunicazione dei risultati delle valutazioni ai livelli adeguati ed il
confronto con le parti interessate (es: diffusione di report sulla qualità dei servizi erogati, sia
all’interno della struttura sia all’esterno e in particolare all’utenza;
la partecipazione del personale allo svolgimento delle attività di valutazione;
l’utilizzo dei dati derivanti dalla valutazione delle prestazioni e dei servizi per il miglioramento delle
performance.
le procedure per la raccolta, la tracciabilità dei disservizi e la predisposizione dei relativi piani di
miglioramento;
l’utilizzo dei dati derivanti dall’analisi dei disservizi per il miglioramento della qualità dei processi sulla
base delle criticità riscontrate;
il monitoraggio delle azioni di miglioramento;
la procedura di comunicazione esterna formulata anche sulla base delle indicazioni che derivano dalle
segnalazioni e dai reclami dei cittadini;
l’attività di analisi dei principali processi per l'individuazione delle fasi nelle quali è possibile che si
verifichino disservizi (ad es. errori, ritardi, incomprensioni tra operatore e utente).
Requisito 1.1. - modalità di pianificazione,
programmazione e organizzazione delle
attività di assistenza e di supporto;
Requisito 1.2. - programmi per lo sviluppo
di reti assistenziali;
Requisito 1.3. definizione delle
responsabilità;
Requisito 1.4. modalità e strumenti di
gestione delle informazioni (sistemi
informativi, dati);
Requisito 1.5. modalità e strumenti di
valutazione della qualità dei servizi;
Requisito 1.6. modalità di prevenzione e
gestione dei disservizi.
1° Criterio -
Attuazione di un
sistema di gestione
delle Strutture
sanitarie
SOTTOGRUPPI DI LAVORO a) definizione delle modalità e dei tempi di adeguamento, da parte delle Regioni e delle province autonome, ai contenuti dell’Intesa del 20 dicembre (articolo 1, comma 2, lett. a); b) elaborazione dei criteri per il funzionamento degli organismi accreditanti (articolo 1, comma 2, lett. f), c) creazione dell’elenco nazionale di auditor/valutatori di cui all’articolo 2. d) ricognizione degli atti regionali approvati negli ultimi anni
T.R.AC. – TAVOLO REVISIONE ACCREDITAMENTO
PRIORITA’ - TEMPI DI ADEGUAMENTO requisiti (28)/evidenze (127)
ENTRO 2013 1
ENTRO 2014 2
ENTRO METÀ 2015 3
ENTRO 2015 4
1,34
1,34
1,40
1,81
1,89
2,15
2,16
2,30
2,32
2,39
2,46
2,52
2,89
3,01
3,59
Le medie regionali (in ordine crescente)
Hanno finora risposto
15 regioni/PA su 21 (71%) • Nord- Ovest, Nord-Est, Isole -> Tutte • Centro -> 50% • Sud -> 33%
Discreta disomogeneità
Difficoltà (piani di rientro)
.. necessità di
supporto
EvidenzaMedia 15
regioni
presenza del Piano Strategico, che contenga obiettivi basati sull’analisi dei bisogni e/o della
domanda di servizi/prestazioni sanitarie;1,30
presenza del piano annuale delle attività (obiettivi di budget, di attività, di qualità) per ciascuna
articolazione organizzativa di assistenza e di supporto;1,37
predefinizione dei tempi di accesso alla documentazione sanitaria 1,40
presenza di procedure e indicatori per la verifica degli obiettivi definiti nei piani annuali. 1,43
esistenza di un inventario di tutte le attrezzature utilizzate e di una procedura per
l’identificazione delle stesse;1,47
programmi aziendali di formazione che includano periodi di addestramento del personale
coinvolto nell’utilizzo, manutenzione e dismissione di dispositivi medici/apparecchi
elettromedicali e verifica della conoscenza da parte del personale utilizzatore.
1,50
presenza di una documentabile un'attività di rivalutazione dell'organizzazione, delle
responsabilità e del sistema di delega da effettuare periodicamente ed ogni qualvolta si
presenti un cambiamento significativo nell'organizzazione e nell'erogazione dei servizi della
struttura.
1,53
presenza nella struttura sanitaria di documenti che descrivano i processi e le relative
responsabilità clinico-organizzative, contenenti anche le indicazioni per la valutazione dei
dirigenti;
1,53
presenza di un regolamento a garanzia che la documentazione tecnica relativa alle singole
attrezzature, obbligatoriamente fornita al momento dell’acquisto, sia a corredo delle stesse e
resa disponibile alla funzione preposta per la manutenzione;
1,53
procedure per la raccolta, la tracciabilità dei disservizi e la predisposizione dei relativi piani di
miglioramento; 1,60
presenza nelle strutture di una Carta dei servizi che assicuri la piena informazione circa le
modalità erogative, i contenuti e la capacità delle prestazioni di servizio e gli impegni assunti
nei confronti dei pazienti e dei cittadini nonché la presenza di materiale informativo a
disposizione dell’utenza;
1,60
Aziende con presenza della Carta dei Servizi: 83% (217 su 260)
EvidenzaMedia 15
regioni
valutazione dell’efficacia dei programmi di formazione continua,
aggiornamento e addestramento e la valutazione della soddisfazione da
parte del personale e l’eventuale miglioramento degli stessi se necessario;
2,87
valutazione dell’efficacia del sistema di comunicazione interna alla struttura
ed eventuale miglioramento se necessario2,87
valutazione dell’efficacia e dell’appropriatezza delle prestazioni ed
attivazione di programmi di miglioramento se necessario.2,93
realizzazione di reti assistenziali che contemplino l’integrazione tra
ospedale e territorio (residenzialità, semiresidenzialità, domiciliarità) e
promozione di modelli di continuità garantendo costante e reciproca
comunicazione e sviluppando specifici percorsi assistenziali in grado di
garantire la continuità assistenziale per i pazienti anche in collegamento
con le strutture socio-sanitarie;
2,96
identificazione degli interventi di miglioramento della qualità dei percorsi
assistenziali sulla base dei risultati delle analisi effettuate.3,00
Presenza di piani di azione per la risoluzione delle criticità individuate e
utilizzo dei dati del monitoraggio per migliorare il programma di gestione
del rischio ambientale;
3,07
valutazione dell’efficacia dei processi di coinvolgimento e partecipazione
dei pazienti e caregiver ed i miglioramenti degli stessi se necessario.3,10
monitoraggio dell’efficacia dell’intero percorso dell’innovazione-
valutazione-adozione; 3,10
valutazione della qualità del percorso di assistenza, dalla presa in carico
alla dimissione anche tramite audit clinici con identificazione degli
interventi di miglioramento e ritorno delle informazioni a tutti gli operatori
che hanno partecipato alla implementazione del percorso;
3,10
valutazione del percorso di cura da parte dei pazienti e dei familiari; 3,10
INDAGINE 2013
INDAGINE 2013
INDAGINE 2013
Saturation of eligible market Healthcare accreditation programmes in Europe, 2009
1
Criteri per gli organismi accreditanti le organizzazioni sanitarie
CRITERIO 1
GOVERNO DELL'ORGANISMO ACCREDITANTE E DIREZIONE STRATEGICA
1.1. La mission, i valori, la vision.
1.2. La Progettazione operativa
1.3. Il Programma di accreditamento
1.4. La leadership
1.5. Il governo efficace
STANDARD 2
L’ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE PRESTAZIONI
2.1. L’interfaccia fra Regione e organismo accreditante
2.1. Il Sistema Qualità
2.2. Le politiche e le procedure
2.4 Le relazioni con le organizzazioni sanitarie
STANDARD 3
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE 3.1. La programmazione delle risorse umane
3.2. Il reclutamento, la selezione ed il conferimento degli incarichi
3.3. Lo sviluppo del personale
STANDARD 4
SELEZIONE, SVILUPPO E SPIEGAMENTO DEI VISITATORI
4.1. I requisiti dei valutatori
4.2. La scelta dei visitatori
4.2 Il training d’introduzione
4.3. Mantenimento e miglioramento delle competenze: Training, supporto e sviluppo
4.4. Il feedback sulle prestazioni
4.6. Le credenziali e gli scopi della competenza
STANDARD 5
LA GESTIONE DELLE INFORMAZIONI
5.1 Programmazione delle informazioni
STANDARD 6
LA GESTIONE DELLE VERIFICHE 6.1 Le procedure di verifica
6.2 L’entrata in un programma di accreditamento
6.3 Programmare la visita
6.4 L’attivazione delle visite di verifica
6.5 Dopo la visita e per chiudere…