Il sistema bancario italiano salva le 4 banche ed evita il rischio “bail in” | bank recovery and...

2
Il sistema bancario italiano salva le 4 banche ed evita il rischio “bail in” Novembre 2015 – di Sandra Gargano* Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti hanno in comune le piccole dimensioni e una gestione poco prudente. Dall’intesa tra Governo e Bankit, agendo ognuna per le proprie competenze e responsabilità, arriva la soluzione alla crisi delle 4 banche in amministrazione straordinaria. La soluzione adottata mira ad assicurare la continuità operativa delle banche e a favorire il loro risanamento, tutelando al tempo stesso i risparmi delle famiglie, delle imprese e senza utilizzo di denaro pubblico. Non scatta, dunque, il meccanismo del bail-in e l’onere sarà sopportato dal sistema bancario italiano sebbene non è detto che le nuove regole in vigore dall’ 1/01/2016 avrebbero automaticamente portato alla svalutazione delle azioni, dei titoli e dei depositi maggiori di 100 mila euro. La soluzione italiana vede la costituzione di 4 banche buone (bridge banks) dove verranno conferiti i depositi, i conti correnti e le obbligazioni ordinarie e di un’unica banca cattiva (bad bank) che raccoglierà tutti i prestiti in sofferenza, ossia di più dubbio realizzo, delle 4 banche. Le sofferenze subiranno un massiccia svalutazione da 8,5 a 1,5 miliardi di euro per agevolarnene la vendita sul mercato. L’intero onere del salvataggio è posto a carico delle azioni e delle obbligazioni subordinate delle 4 banche, ma soprattutto a carico del sistema bancario italiano, visto

Transcript of Il sistema bancario italiano salva le 4 banche ed evita il rischio “bail in” | bank recovery and...

Il sistema bancario italiano salva le 4 banche ed evita il rischio“bail in”

Novembre 2015 – di Sandra Gargano* – Banca Marche, Banca Popolare dell’Etruria edel Lazio, Cassa di Risparmio di Ferrara e CariChieti hanno in comune le piccoledimensioni e una gestione poco prudente. Dall’intesa tra Governo e Bankit, agendoognuna per le proprie competenze e responsabilità, arriva la soluzione alla crisi delle 4banche in amministrazione straordinaria.La soluzione adottata mira ad assicurare la continuità operativa delle banche e afavorire il loro risanamento, tutelando al tempo stesso i risparmi delle famiglie, delleimprese e senza utilizzo di denaro pubblico.

Non scatta, dunque, il meccanismo del bail-in e l’onere sarà sopportato dal sistemabancario italiano sebbene non è detto che le nuove regole in vigore dall’ 1/01/2016avrebbero automaticamente portato alla svalutazione delle azioni, dei titoli e deidepositi maggiori di 100 mila euro.

La soluzione italiana vede la costituzione di 4 banche buone (bridge banks) doveverranno conferiti i depositi, i conti correnti e le obbligazioni ordinarie e di un’unicabanca cattiva (bad bank) che raccoglierà tutti i prestiti in sofferenza, ossia di piùdubbio realizzo, delle 4 banche. Le sofferenze subiranno un massiccia svalutazione da8,5 a 1,5 miliardi di euro per agevolarnene la vendita sul mercato.

L’intero onere del salvataggio è posto a carico delle azioni e delle obbligazionisubordinate delle 4 banche, ma soprattutto a carico del sistema bancario italiano, visto

che l’impegno finanziario immediato chiesto al Fondo di Risoluzione per le 4 banche èdi complessivi 3,6 miliardi di euro. A garantire la liquidità necessaria al Fondo diRisoluzione per garantire l’operatività corrente si aggiunge una linea di liquidità a titolooneroso che peserà su tre grandi banche: Banca Intesa Sanpaolo, Unicredit e UBIBanca

* Sandra Gargano Specialist BRRD di RMSTUDIO [email protected]