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2015 IL SETTORE DEI PF IN BREVE Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL

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2015IL SETTORE DEI PF IN BREVE

Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio WSL

Il settore dei PF in breve2

GENTILISSIMI LETTORI E LETTRICI,

la Svizzera è uno dei paesi più innovativi del mondo. Istruzione d’eccellenza e ricerca sono il fondamento della capacità innovativa ed essen-ziali per l’economia, la società e la tutela dellebasi naturali della vita, in Svizzera e nel mondo.

I due PF e gli istituti di ricerca PSI, WSL, Empa e Eawag contribuiscono notevolmente alla capacità della Svizzera di innovarsi: formano giovani professionisti, conducono attività di ricerca all’avanguardia e promuovono il trasferi-mento di conoscenze e tecnologie. Gli istituti di ricerca collaborano per esempio con oltre 700 partner dell’economia svizzera. Dal 2000 i ricer-catori dei due PF hanno creato oltre 450 aziende e migliaia di posti di lavoro.

Quello dei PF è un settore allettante proprio per i giovani ricercatori svizzeri, come testimoniail numero sempre crescente di studenti e dotto-randi. Le posizioni di testa costantemente rag-giunte nelle classifiche degli istituti universitari e delle pubblicazioni scientifiche dimostrano che il PF di Zurigo e il PF di Losanna (EPFL) sono fra i migliori istituti universitari del mondo e che i nostri centri di ricerca sviluppano progetti di altissimo livello. E noi possiamo esserne orgogliosi. Prendiamocene cura.

Zurigo / Berna, aprile 2015

Dr. Fritz SchiesserPresidente del Consiglio dei PF

CONTENUTO

Il settore dei PF 3

Il Consiglio dei Politecnici federali 5

Le istituzioniETH di Zurigo 7EPFL 9PSI 11WSL 13Empa 15Eawag

I centri di competenza

Cifre salienti relative 20

Il settore dei PF 3

Politecnici federali 5

ETH di Zurigo 7EPFL 9PSI 11WSL 13Empa 15

17

18

relative 20

Il settore dei PF in breve 3

IL SETTORE DEI PF

Il settore dei PF

Istituti di ricerca

Politecnici federali

Stato 31 dicembre 2014

Consiglio dei PF11 membri

ETH di Zurigo

oltre 18 500 studenti e dottorandi10 865 rapporti d’impiego

EPFL

oltre 9 900 studenti e dottorandi5 619 rapporti d’impiego

PSI WSL Empa Eawag1 935 rapporti d’impiego 530 rapporti d’impiego 950 rapporti d’impiego 479 rapporti d’impiego

Insegnamento, ricerca, trasferi-mento di sapere e tecnologia di punta a livello internazionale sono i compiti assegnati dal Consiglio federale ai sei istituti del settore dei PF, ossia

il Politecnico federale di Zurigo (ETH di Zurigo) il Politecnico federale di Losanna (EPFL)l’Istituto Paul Scherrer (PSI) l’Istituto federale di ricerca per la foresta, la neve e il paesaggio (WSL)

— il Laboratorio federale di prova dei materiali e di ricerca (Empa)

— l’Istituto per la Ricerca sulle Acque nel settore dei Politecnici Federali (Eawag).

Fanno anche parte del settore dei PF il Consiglio dei PF, in qualità di organo di direzione strategica e di vigilanza, nonché la Commissione di ricorso dei PF quale organo respon-sabile per la risoluzione delle contro-versie nel settore dei PF.

IL SETTORE DEI PF

Il settore dei PF

Istituti di ricerca

Politecnici federali

PSI

1 935 rapporti d’impiego

Insegnamento, ricerca, trasferi-mento di sapere e tecnologia di punta a livello internazionale sono i compiti assegnati dal Consiglio federale ai sei istituti del settore dei PF, ossia—

——

Il settore dei PF in breve4

I 2 politecnici e i 4 istituti di ricerca intendono— formare studenti e personale

qualificato in campo scientifico/tecnico e garantirne il perfeziona-mento permanente,

— dedicarsi alla ricerca e contribuire così allo sviluppo delle conoscenze scientifiche,

— incoraggiare la formazione di nuove leve scientifiche,

— fornire servizi di carattere scientifico/tecnico,

— curare le pubbliche relazioni e valorizzare i risultati delle ricerche.

Ciò è quanto sancisce la legge sui PF. Il Consiglio federale e il Parlamento stabiliscono tali obiettivi nel man-dato di prestazione, valido di solito 4 anni, nel cui ambito il Consiglio dei PF definisce la strategia del set-tore dei PF, la sostiene nei con-fronti della politica e delle autorità federali e riferisce regolarmente sullo stato del raggiungimento degli obiettivi. La direzione operativa delle istituzioni è affidata ai 2 poli-tecnici e ai 4 istituti di ricerca del settore dei PF.

Di fronte alle grandi sfide dei nostri tempi, quali l’ambiente, l’utilizzo delle risorse, la sanità, il benessere economico e la previ-denza sociale, anche la formazione

e la ricerca rivestono un ruolo chiave che si assume il settore dei PF. Nel piano strategico 2012–2016, il Consiglio dei PF ha definito in modo dettagliato i punti cardine, dando priorità a un insegnamento di prim’ordine, vicino alla ricerca: l’ETH di Zurigo e l’EPFL incentivano gli studenti e investono in un’assi-stenza ottimale, in cattedre univer-sitarie, in personale scientifico e in moderne infrastrutture.

Un punto cardine importante è costituito dalla libera ricerca fonda-mentale. I campi di ricerca prioritari sono 5: — processi produttivi,— energia e sviluppo sostenibile,— scienze della vita,— ambiente,— metodo scientifico.

Rivestono un ruolo importante per il successo della ricerca anche gli investimenti in infrastrutture e grandi progetti, ad es. il Centro svizzero di calcolo scientifico (CSCS) del Politecnico di Zurigo, il laser a elettroni liberi a raggi X (SwissFEL) al PSI e il progetto di neuroinforma-tica Blue Brain dell’EPFL.

chiave che si assume il settore dei

dando priorità a un insegnamento

l’ETH di Zurigo e l’EPFL incentivano investono in un’assi-

stenza ottimale, in cattedre univer-sitarie, in personale scientifico e in

costituito dalla libera ricerca fonda-mentale. I campi di ricerca prioritari

per il successo della ricerca anche

svizzero di calcolo scientifico (CSCS)

al PSI e il progetto di neuroinforma-

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IL CONSIGLIO DEI POLITECNICI FEDERALI

Il Consiglio dei PF è composto dalle seguenti personalità del mondo poli-tico, economico e sociale (dati aggiornati al 31.12.2014):

Dr. Fritz SchiesserPresidente del Consiglio dei PF, già Consigliere agli StatiProf. Dr. Paul L. HerrlingVicepresidente del Consiglio dei PF, Chair Novartis Institute for Tropical DiseasesProf. Dr. Ralph EichlerPresidente dell’ETH di Zurigo (fino a dic. 2014)*Prof. Dr. Patrick AebischerPresidente dell’EPFLProf. Dr. Joël MesotDirettore del PSIBeatrice Fasana ArnaboldiManaging Director dellaSandro Vanini SA

— Dr.  ssa. h. c. Barbara HaeringMembro della direzione e vice-presidentessa del consiglio di amministrazione della econcept AG

— Beth KrasnaCEO di The Roberto Giori Company Limited, membro indipendente del consiglio di amministrazione

— Jasmin StaiblinCEO della Alpiq Holding SA

— Dr. Markus StauffacherDelegato delle assemblee universi-tarie dell’ETH di Zurigo e dell’EPFL, Senior Scientist all’ETH di Zurigo

— Olivier Steimer Presidente del consiglio di amministrazione della Banque Cantonale Vaudoise

I Politecnici federali e gli istituti di ricerca sono diretti da:

Prof. Dr. Ralph EichlerPresidente dell’ETH di Zurigo (fino a dic. 2014)*Prof. Dr. Patrick AebischerPresidente dell’EPFLProf. Dr. Joël MesotDirettore del PSI

— Prof. Dr. Konrad SteffenDirettore del WSL

— Prof. Dr. Gian-Luca BonaDirettore dell’Empa

— Prof. Dr. Janet HeringDirettrice dell’Eawag

* Dal 1° gennaio 2015 il nuovo presidente dell‘ETH di Zurigo e membro del Consiglio dei PF è il prof. dr. Lino Guzzella, che succede al prof. dr. Ralph Eichler, andato in pensione. Dalla metà del 2012 alla fine del 2014 Lino Guzzella è rettore dell‘ETH di Zurigo.

IL CONSIGLIO DEI POLITECNICI FEDERALI

Il Consiglio dei PF è composto dalle seguenti personalità del mondo poli-tico, economico e sociale (dati aggiornati al 31.12.2014):

I Politecnici federali e gli istituti di ricerca sono diretti da:

* Dal 1° gennaio 2015 il nuovo presidente dell‘ETH di Zurigo e membro del Consiglio dei PF è il prof. dr. Lino Guzzella, che succede al prof. dr. Ralph Eichler, andato in pensione. Dalla metà del 2012 alla fine del 2014 Lino Guzzella è rettore dell‘ETH di Zurigo.

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La nuova cultura edilizia digitaleRobot che impilano mattoni realizzando pareti artistiche: nell’ambito del progetto di ricerca nazionale «Fabbricazione digi-tale», il prof. Matthias Kohler (al centro) sta lavorando all’ETH di Zurigo insieme a un team internazionale di ricercatori persviluppare nuovi processi edili digitali. Rosali Pyun, Timothy Sandy, il prof. Jonas Buchli e Kathrin Dörfler testano un robot per l’edilizia (da sinistra a destra).

Robot che impilano mattoni realizzando pareti artistiche: nell’ambito del progetto di ricerca nazionale «Fabbricazione digi-tale», il prof. Matthias Kohler (al centro) sta lavorando all’ETH di Zurigo insieme a un team internazionale di ricercatori per

Rosali Pyun, Timothy Sandy, il prof. Jonas Buchli e Kathrin Dörfler testano un robot

Il settore dei PF in breve 7

ETH DI ZURIGOwww.ethz.ch

L’ETH di Zurigo è uno degli istituti politecnici più prestigiosi del mondo. È rinomato per la sua eccellente attività didattica, una ricerca fondamentale pioneristi-cae la diretta applicazione pra-tica delle conoscenze acquisite. L’ETH di Zurigo offre ai ricercatori un ambiente stimolante e agli studenti un percorso formativo completo.

Fondato nel 1855, l’ETH di Zurigo ospita oggi oltre 18 500 studenti e dottorandi provenienti da 110 paesi. Circa 500 tra professori e professoresse insegnano e condu-cono attività di ricerca nel campo dell’ingegneria, dell’architettura, della matematica, delle scienze naturali, delle scienze sistemiche, come pure delle scienze sociali e manageriali.

Nelle valutazioni condotte fra le università internazionali, l’ETH di Zurigo si classifica sempre ai primi posti per la qualità nel mondo. I 21 premi Nobel che hanno stu-diato, insegnato o fatto ricerca al Politecnico di Zurigo testimoniano lo straordinario prestigio dell’isti-tuto. Trasferire le conoscenze all’economia e alla società è uno degli obiettivi primari del PFZ, obiettivo che, come dimostrano gli 80 nuovi brevetti registrati annualmente e le circa 280 aziende spin-off partite dal politecnico fra il 1996 e il 2014, è perseguito con successo.

L’ETH di Zurigo contribuisce all’elaborazione di soluzioni sostenibili alle sfide globali. L’at-tività di ricerca si focalizza, fra gli altri ambiti, sull’approvvigiona-mento energetico, la gestione dei rischi, lo sviluppo urbanistico del futuro, l’alimentazione nel mondo e la salute dell’uomo.

ETH DI ZURIGOwww.ethz.ch

L’ETH di Zurigo è uno degli istituti politecnici più prestigiosi del mondo. È rinomato per la sua eccellente attività didattica, una ricerca fondamentale pioneristi-cae la diretta applicazione pra-tica delle conoscenze acquisite. L’ETH di Zurigo offre ai ricercatori un ambiente stimolante e agli studenti un percorso formativo completo.

ospita oggi oltre 18 500 studenti e dottorandi provenienti da 110 paesi. Circa 500 tra professori e professoresse insegnano e condu-cono attività di ricerca nel campo dell’ingegneria, dell’architettura, della matematica, delle scienze naturali, delle scienze sistemiche, come pure delle scienze sociali e manageriali.

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Chirurgia protesica della mano: la mano artificiale sensibileNell’ambito di un progetto europeo, il prof. Silvestro Micera (al centro) sta lavorando al PFL con i suoi dottorandi Marco Bonizzato e Francesco M. Petrini (sx) e il post-dottorando Stanisa Raspopovic(dx) allo sviluppo di un nuovo tipo di protesi per la mano. Si tratta di una mano bionica che percepisce informazioni sensoriali in tempo reale.

(sx) e il post-dottorando Stanisa Raspopovic

protesi per la mano. Si tratta di una mano

Il settore dei PF in breve 9

EPFLwww.epfl .ch

L’EPFL ha dato vita ai moderni mouse per il computer e ad ambi-ziosi progetti scientifici, come l’hydroptère (la barca a vela più rapida del mondo), Solar Impulse e lo Human Brain Project (HBP), che è stato uno dei due progetti ai quali nel gennaio 2013 è stata conferita la Flagship nell’ambito dell’iniziativa europea «FET Flagship» (Progetti strategici sulle tecnologie future ed emergenti), nonché innovazioni sostenibili, come le famose celle di Grätzel. Il rinomato politecnico offre corsi per qualsiasi livello di studio (dalla laurea triennale al dottorato) e cresce con notevole velocità da quando, nel 1969, è diventato un istituto federale.

Situato direttamente lungo le sponde del lago Lemano, l’EPFLospita circa 15 300 persone, di cui 9 800 studenti e dottorandi, 329 tra professori e professoresse e circa 5 200 persone impiegate nell’insegnamento, nella insegna-mento, ricerca, in area tecnica e nell’amministrazione.

Il campus offre un ambiente lavorativo ultramoderno e condi-zioni di vita ottimali per chi vuole insegnare e fare ricerca, caratte-ristiche che trovano il propriosimbolo nel singolare edificio RolexLearning Center. Con 125 nazioni rappresentate, l’EPFL è uno dei centri universitari più internazionali del mondo. A partire dalla laurea specialistica i corsi si tengono per la maggior parte in inglese.

L’EPFL riconosce valore premi-nente alla promozione delle colla-borazioni internazionali, delle sponsorizzazioni e dei progetti congiunti tra scienza e industria. Il campus comprende anche l’ «EPFL Innovation Park», ovvero degli spazi in cui oltre 100 start-up e centri di ricerca di rinomate aziende beneficiano di un ambiente dinamico. Nel 2014 sono statefondate 24 spin-off e start-up ed è stato così segnato un nuovo record.

EPFLwww.epfl .ch

L’EPFL ha dato vita ai moderni mouse per il computer e ad ambi-ziosi progetti scientifici, come l’hydroptère (la barca a vela più rapida del mondo), Solar Impulse e lo Human Brain Project (HBP), che è stato uno dei due progetti ai quali nel gennaio 2013 è stata conferita la Flagship nell’ambito dell’iniziativa europea «FET Flagship» (Progetti strategici sulle tecnologie future ed emernonché innovazioni sostenibili, come le famose celle di Grätzel.rinomato politecnico offre corsi per qualsiasi livello di studio (dalla laurea triennale al dottorato) e cresce con notevole velocità da quando, nel 1969, è diventato un istituto federale.

sponde del lago Lemano, l’EPFLospita circa 15 300 persone,9 800 studenti e dottorandi, 329 tra professori e professoresse e circa 5 200 persone impiegate nell’insegnamento, nella insegna-mento, ricerca, in area tecnica e nell’amministrazione.

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Competenza nelle tecniche di accelerazioneAl PSI con i fasci di protoni si curano i tumori. Poiché l’irradiamento risparmiail tessuto sano circostante, sono stati sottoposti al trattamento anche 370 bam-bini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni.David Meer ha partecipato alla proget-tazione del sistema di irradiazione dei protoni Gantry 2 al PSI per il trattamento dei pazienti oncologici.

Competenza nelle tecniche di accelerazione

tumori. Poiché l’irradiamento risparmia

sottoposti al trattamento anche 370 bam-bini e ragazzi di età inferiore ai 18 anni.

protoni Gantry 2 al PSI per il trattamento

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PSIwww.psi.ch

Il PSI è il più grande centro di ricercasvizzero specializzato in scienze naturali e ingegneristiche. Pro-muove attività di ricerca d’avan-guardia in ambiti quali materia e materiali, uomo e salute, energia e ambiente. Attraverso progetti di ricerca fondamentale e applicata lavora dal 1988 allo sviluppo di soluzioni sostenibili che rispondanoa questioni centrali per la società, l’economia e la scienza.

Il PSI gestisce grandi impianti di ricerca, unici in Svizzera e in parte anche nel mondo, quali la sorgente di neutroni, la sorgente di luce di sincrotrone e la sorgente di muoni. Ogni anno sono circa 2400 i ricer-catori che dalla Svizzera e dal resto del mondo vengono al PSI per condurre esperimenti.

Oltre alle proprie attività di ricerca, il PSI gestisce anche l’unico impianto svizzero per il tratta-mento con protoni di determinate patologie tumorali.

Dei circa 1900 collaboratori del PSI, 700 sono scienziati.

La formazione dei giovani costi-tuisce una delle priorità centrali: circa un quarto dei collaboratori sono post-dottorandi, dottorandi o studenti. Nel 2014, 850 dottorandi hanno eseguito misurazioni al PSI per il loro progetto di dottorato, 211 hanno scritto la tesi ricoprendo una posizione a tempo pieno al PSI e 96 studenti si sono formati in una delle 14 professioni offerte. Scolari, studenti universitari e pro-fessionisti seguono corsi di forma-zione e di perfezionamento profes-sionale nel laboratorio iLab e nel centro di formazione dell’istituto.

La priorità nel 2015 è il comple-tamento del grande impianto nazionale SwissFEL, un laser a elettroni liberi a raggi X, progettatoper le esigenze della ricerca svizzerae capace di rendere visibili varia-zioni di breve durata delle struttureatomiche e molecolari.

PSIwww.psi.ch

Il PSI è il più grande centro di ricercasvizzero specializzato in scienze naturali e ingegneristiche. Pro-muove attività di ricerca d’avan-guardia in ambiti quali materia e materiali, uomo e salute, energia e ambiente. Attraverso progetti di ricerca fondamentale e applicata lavora dal 1988 allo sviluppo di soluzioni sostenibili che rispondanoa questioni centrali per la società, l’economia e la scienza.

ricerca, unici in Svizzera e in parte anche nel mondo, quali la sorgente di neutroni, la sorgente di luce di sincrotrone e la sorgente di muoni. Ogni anno sono circa 2400 i ricer-catori che dalla Svizzera e dal resto del mondo vengono al PSI per condurre esperimenti.

ricerca, il PSI gestisce anche l’unico impianto svizzero per il tratta-mento con protoni di determinate patologie tumorali.

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Riconoscere il rischio in anticipo:ricerca sugli scoscendimentiBrian McArdell (sx) e Christian Rickli studianoal WSL cosa accade durante uno scoscendi-mento, avvalendosi di un impianto di prove in scala 1:20. Una banca dati contenente le osservazioni e i valori da loro misurati costituisce la base per progettare tecniche di modellizzazione e mappe dei rischi.

Brian McArdell (sx) e Christian Rickli studianoal WSL cosa accade durante uno scoscendi-mento, avvalendosi di un impianto di prove in scala 1:20. Una banca dati contenente le osservazioni e i valori da loro misurati costituisce la base per progettare tecniche

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WSLwww.wsl.ch | www.slf.ch

Il WSL studia le variazioni dell’am-biente terrestre, nonché lo sfrut-tamento e la protezione degli habitat naturali e dei paesaggi culturali. Monitora le condizioni attuali e l’evoluzione del paesaggio,dei boschi, della biodiversità, dei rischi naturali, della neve e del ghiaccio e sviluppa, in collabora-zione con partner del mondo acca-demico e della società, soluzioni sostenibili che rispondano aproblemi di rilevanza sociale.

Quasi la metà dei 500 collabo-ratori suddivisi fra le sedi diBirmensdorf, Davos, Losanna,Bellinzona e Sion sono collaboratoriscientifici e oltre 60 sono dotto-randi. Completano l’organico circa 150 collaboratori di area tecnica e 50 nell’amministrazione, nonché 15 apprendisti e tirocinanti. Circa un quarto di tutti i collaboratori operano al WSL Istituto per lostudio della neve e delle valanghe SLF di Davos.

Il programma di ricerca «Esigenzedi spazio per l’uomo e per la natura»ha elaborato scenari per lo sviluppourbanistico e paesaggistico in aree periurbane selezionate e si con-clude nel 2015. Il progetto è stato finanziato prevalentemente attra-verso mezzi erogati dai Cantoni e dall’Ufficio federale dell’ambiente (UFAM) e ha visto la stretta colla-borazione tra il mondo della ricerca e della prassi, con l’obiettivo di contribuire a una gestione sosteni-bile di queste regioni. Il programma di ricerca «Foreste e cambiamento climatico», condotto insieme all’U-FAM, elabora nozioni fondamentali consolidate grazie al supporto dei servizi forestali, dei dirigenti azien-dali, dei proprietari delle foreste e dei decisori politici, che sono in grado di valutare correttamente i rischi connessi al cambiamento climatico e le capacità di adegua-mento dei boschi e di disporre, se necessario, misure efficaci. Nel 2015ci si dedicherà a lavori di sintesi scientifica e di ricomposizione, per esempio, della documentazione di riferimento.

WSLwww.wsl.ch | www.slf.ch

Il WSL studia le variazioni dell’am-biente terrestre, nonché lo sfrut-tamento e la protezione degli habitat naturali e dei paesaggi culturali. Monitora le condizioni attuali e l’evoluzione del paesaggio,dei boschi, della biodiversità, dei rischi naturali, della neve e del ghiaccio e sviluppa, in collabora-zionedemico e della società, soluzioni sostenibili che rispondano aproblemi di rilevanza sociale.

ratori suddivisi fra le sedi diBirmensdorf, Davos, Losanna,Bellinzona e Sion sono collaboratoriscientifici e oltre 60 sono dotto-randi. Completano l’or150 collaboratori di area50 nell’amministrazione, nonché 15 apprendisti e tirocinanti. Circa un quarto di tutti i collaboratori operano al WSL Istituto per lostudio della neve e delle valanghe SLF di Davos.

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NanotecnologieTubicini minuscoli e strisce sottilissime di carbonio sono candidati particolarmente promettenti per nuovi tipi di componenti elettronici. Il prof. Roman Fasel, insieme al suo team e a colleghi e colleghe tedeschi, produce all’Empa nuovi tipi di nanoma-teriali in carbonio con speciali proprietà elettroniche.

Tubicini minuscoli e strisce sottilissime di carbonio sono candidati particolarmente promettenti per nuovi tipi di componenti elettronici. Il prof. Roman Fasel, insieme al suo team e a colleghi e colleghe tedeschi,

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EMPAwww.empa.ch

L’Empa è l’istituto interdisciplinare di ricerca e servizi per le scienze dei materiali e la tecnologia. Elabora soluzioni per l’industria e la società negli ambiti dei materiali e delle superfici nanostrutturati, delle tecnologie ambientali, energetiche ed edilizie sostenibili, nonché delle biotecnologie e delle tecnologie mediche. Insieme a partner indu-striali e mediante aziende spin-off trasforma i propri risultati scienti-fici in innovazioni commercializ-zabili nei suoi centri tecnologici glaTec e tebo, contribuendo così a rafforzare la competitività dell’e-conomia svizzera e a creare anche i fondamenti scientifici per uno sviluppo sostenibile della società.

Dal 1880 l’Empa fornisce agli entipubblici dati utili per le decisioni politiche ed esegue studi commis-sionati dagli uffici federali.

L’organico dell’Empa si compone di circa 990 collaboratori, di cui 29 professori e professoresse, 200 dot-torandi e 40 apprendisti, ai quali si aggiungono circa 110 studenti uni-versitari di primo e secondo livello.Alle attività menzionate si affian-cano costantemente numerosi progetti in collaborazione con ricercatori dell’industria e altri300 progetti finanziati dal Fondo nazionale svizzero (FNS), dalla Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI) e nell’ambito dei programmi quadro dell’UE.

Nel 2015 ci si muoverà all’insegnadella svolta energetica decisa dal Consiglio federale e delle attività di ricerca necessarie a tal fine, comequelle condotte ad esempio allo Swiss Competence Center for EnergyResearch (SCCER) «Future Energy Efficient Buildings & Districts» (FEEB&D), guidato dall’Empa. Obiettivo a lungo termine del cen-tro SCCER è ridurre di 5 volte il fabbisogno energetico del parco edilizio svizzero.

EMPAwww.empa.ch

L’Empa è l’istituto interdisciplinare di ricerca e servizi per le scienze dei materiali e la tecnologia. Elabora soluzioni per l’industria e la società negli ambiti dei materiali e delle superfici nanostrutturati, delle tecnologie ambientali, energetiche ed edilizie sostenibili, nonché delle biotecnologie e delle tecnologie mediche. Insieme a partner indu-striali e mediante aziende spin-off trasforma i propri risultati scienti-fici in innovazioni commercializ-zabili nei suoi centri tecnologici glaTec e tebo, contribuendo così a rafforzare la competitività dell’e-conomia svizzera e a creare anche i fondamenti scientifici per uno sviluppo sostenibile della società.

pubblici dati utili per le decisioni politiche ed esegue studi commis-sionati dagli uffici federali.

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Recupero di nutrienti in SudafricaRecuperare nutrienti preziosi dall’urina invece di gettarli: è questo l’obiettivo di Kai Udert, Bettina Sterkele, Bastian Etter e Alexandra Fumasoli all’Eawag (da sinistra a destra). In collaborazione con le autorità locali, i ricercatori dell’Eawag hanno costruito un economico sistema che migliora l’igiene urbana, riduce l’inquinamento delle risorse idriche e produce fertilizzante per l’agricoltura.

Recuperare nutrienti preziosi dall’urina

Etter e Alexandra Fumasoli all’Eawag (da sinistra a destra). In collaborazione con le autorità locali, i ricercatori dell’Eawag

Il settore dei PF in breve 17

L’Eawag è un istituto di ricerca sull’acqua leader a livello mondiale.La chiave del successo di questo istituto è da ricercare nella sinergia promossa da oltre 75 anni tra ricerca, didattica e perfeziona-mento professionale, nonché nelle attività di consulenza e di trasfe-rimento delle conoscenze. La com-binazione tra scienze naturali, ingegneristiche e sociologiche consente di esplorare il mondo dell’acqua in maniera completa, partendo dalle acque ancora intatte fino ai sistemi altamente tecnologizzati per la gestione delle reti fognarie. La ricerca si focalizza su come raggiungere un equilibrio tra il bisogno dell’uomo di sfruttarele acque da un lato e la salvaguar-dia e la capacità di resistenza dell’e-cosistema acquatico dall’altra.

L’Eawag costituisce per 27 pro-fessori, 200 collaboratori scientifici e 140 dottorandi un ambiente di ricerca unico per esaminare tema-tiche in grado di apportare nuovi dati scientifici e di rispondere a bisogni fondamentali della società. Fondamentali sono in tale prospet-tiva l’approccio interdisciplinare e il coinvolgimento di gruppi di inte-resse dell’economia e della società.

Le oltre 4000 ore di insegna-mento presso gli istituti universitarisvizzeri e le circa 150 tesi di laurea di primo e secondo livello seguite ogni anno contribuiscono attiva-mente alla formazione di giovane personale qualificato per il settore svizzero dell’acqua.

Tenendo a mente la svolta ener-getica della Svizzera, l’Eawag non solo tratta le tematiche dell’effi-cienza energetica e del recupero dienergia da una prospettiva tecnico-ingegneristica, ma affronta anche le questioni socio-politiche connesse al settore delle acque.

EAWAGwww.eawag.ch

L’Eawag è un istituto di ricerca sull’acqua leader a livello mondiale.La chiave del successo di questo istituto è da ricercare nella sinergia promossa da oltre 75 anni tra ricerca, didattica e perfeziona-mento professionale, nonché nelle attività di consulenza e di trasfe-rimento delle conoscenze. La com-binazione tra scienze naturali, ingegneristiche e sociologiche consente di esplorare il mondo dell’acqua in maniera completa, partendo dalle acque ancora intatte fino ai sistemi altamente tecnologizzati per la gestione delle reti fognarie. La ricerca si focalizza su come raggiungere un equilibrio tra il bisogno dell’uomo di sfruttarele acque da un lato e la salvaguar-dia e la capacità di resistenza dell’e-cosistema acquatico dall’altra.

EAWAGwww.eawag.ch

I CENTRI DI COMPETENZA DEL SETTORE DEI PF

Il settore dei PF in breve18

CCEM – Energia e mobilitàPer l’attuazione della strategia ener-getica 2050 promossa dalla Confede-razione, rivestono un ruolo sempre più importante la convergenza delle reti, l’immissione in rete e l’imma-gazzinamento delle nuove energie rinnovabili, nonché la questione della mobilità. Il CCEM insieme alla Leading House PSI sostiene numerosi progetti in questi ambiti: si studiano la produzione di idrogeno e di gas naturale di sintesi a partire dall’e-nergia solare e dalle biomasse, lo sfruttamento di idrogeno per la mobilità e la sua integrazione nel mercato, la progettazione di modelli di sistemi energetici convergenti, l’ampliamento delle capacità delle grandi linee elettriche e il post-trat-tamento dei gas di scarico dei motori mobili. Il CCEM è riuscito finora a promuovere 56 progetti e ad atti-varne altri per un valore di quasi 223 mio. CHF. «Novatlantis» ha realizzato piattaforme per il trasferimento di

conoscenze nei settori edilizia e mobilità e implementato i primi progetti pilota del CCEM.www.ccem.chwww.novatlantis.ch

CCES – Ambiente e sostenibilitàIl progetto Mountland, promosso dal CCES, è stato insignito nel 2013 del premio «Award for Transdisci-plinary Research» conferito dalle Accademie svizzere delle scienze, a testimonianza del successo degli otto progetti di ricerca inter e transdisciplinari attualmente in corso al polo di eccellenza. Nel 2013 è partito con successo anche ilprogetto «EnviDat.ch», attraverso il quale si gestiscono i dati ambien-tali di vari istituti di ricerca e uffici federali. Positivo è stato anche lo sviluppo delle attività formative e del dialogo con gruppi target esterni al mondo scientifico, grazie ai quali si sono potute già scrivere tesi di laurea specialistica orientatate alla

Gli istituti del settore dei PF lavorano insieme nei rami energia, ambiente, materiali etecniche di immaginografia in quattro polidi eccelleza tematici, istituiti dal Consiglio deiPF nel 2006 per la ricerca interdisciplinare.

dal CCES, è stato insignito nel 2013 del premio «Award for Transdisci-

Accademie svizzere delle scienze, a

corso al polo di eccellenza. Nel 2013

progetto «EnviDat.ch», attraverso il quale si gestiscono i dati ambien-tali di vari istituti di ricerca e uffici

sviluppo delle attività formative e del dialogo con gruppi target esterni al mondo scientifico, grazie ai quali

laurea specialistica orientatate alla

pratica in collaborazione con le agenzie cantonali per la tutela ambientale. Con la stesura delle prime tesi di laurea triennale con-giunte per la visualizzazione dei risultati della ricerca scientifica nel settore del clima e delle acque sono state gettate le basi per una frut-tuosa collaborazione tra l’ETH di Zurigo e la Scuola d’arte e Design di Zurigo (ZHdK). www.cces.ethz.ch

CCMX – Tecnologia e scienze dei materialiIl CCMX funge da catalizzatore per la promozione di partneriati di lungadurata tra il settore dei PF e l’indu-stria svizzera nel campo della ricerca.In linea con la strategia delineata per gli anni 2012–2016, sono state giàassegnate tre nuove cattedre di pro-fessore su quattro, parzialmente finanziate dal CCMX, delle quali due all’EPFL e una all’ETH di Zurigo. Anche la procedura per l’assegna-zione della quarta cattedra procede speditamente. Due «Materials Chal-lenges» (piattaforme di ricerca co-finanziate dal mondo dell’industria che esaminano questioni scientifi-che di rilevanza per il settore) vol-gono al termine, mentre si svol-gono i primi colloqui per avviare altre «Materials Challenges» in

molti altri settori. Oltre ai 23 pro-getti in corso sono stati organizzati sette corsi ed eventi apposita-mente pensati per i ricercatori accademici e dell’industria. www.ccmx.ch

NCCBI – Immaginografia biomedicaL’NCCBI segue insieme al settore dei PF progetti di dottorato nel campo dell’immaginografia biomedica. In seguito alla pubblicazione dei bandi di concorso sono state redatte finora dieci tesi di dottorato, mentre 21 sono ancora in corso. Gli studenti e i loro relatori hanno presentato i risultati dei progetti durante il terzo convegno annuale dell’NCCBI, tenu-tosi a febbraio 2013. All’NCCBI con-fluiscono gruppi di ricerca diversi che operano all’interno e all’esterno del settore dei PF. I partenariati recentemente avviati hanno con-dotto finora a 40 pubblicazioni e all’introduzione di tecnologie avanzate nel campo dell’immagino-grafia biomedica: dalle nuove tecni-che quantitative della microscopia tomografica tridimensionale ai nuovitipi di tecnologie per l’elaborazione delle immagini della risonanza magnetica tomografica. Si è riusciti inoltre a sviluppare applicazioni destinate per esempio al trattamentodell’Alzheimer e dei dolori cronici.

Il settore dei PF in breve 19

pratica in collaborazione con le agenzie cantonali per la tutela ambientale. Con la stesura delle prime tesi di laurea triennale con-giunte per la visualizzazione dei risultati della ricerca scientifica nel settore del clima e delle acque sono state gettate le basi per una frut-tuosa collaborazione tra l’ETH di Zurigo e la Scuola d’arte e Design di Zurigo (ZHdK). www.cces.ethz.ch

CCMX – Tecnologia e scienze dei materialiIl CCMX funge da catalizzatore per la promozione di partneriati di lungadurata tra il settore dei PF e l’indu-stria svizzera nel campo della ricerca.In linea con la strategia delineata per gli anni 2012–2016, sono state giàassegnate tre nuove cattedre di pro-fessore su quattro, parzialmente finanziate dal CCMX, delle quali due all’EPFL e una all’ETH di Anche la procedura per l’aszione della quarta cattedra speditamente. Due «Materialslenges» (piattaforme di ricerca co-finanziate dal mondo che esaminano questioniche di rilevanza per il settore) vol-gono al termine, mentre gono i primi colloqui per altre «Materials Challenges»

Il settore dei PF in breve20

CIFRE SALIENTI RELATIVE AL SETTORE DEI PF

2014

Architettura 3 066

ETH di Zurigo 1 783

EPFL 1 283

Ingegneria civile e geomatica 2 946

ETH di Zurigo 1 731

EPFL 1 215

Ingegneria 7 502

ETH di Zurigo 4 729

EPFL 2 773

Informatica e tecnologia della comunicazione 2 665

ETH di Zurigo 1 247

EPFL 1 418

Scienze esatte e naturali 4 944

ETH di Zurigo 3 024

EPFL 1 920

Scienze della vita 3 990

ETH di Zurigo 3 012

EPFL 978

Scienze naturali settoriali 2 211

ETH di Zurigo 2 211

Management, tecnologia ed economia  913

ETH di Zurigo  579

EPFL  334

Scienze umane, sociali e politiche  300

ETH di Zurigo  300

Studenti incl. dottorandi suddivisi per disciplina

2014

3 066

1 783

1 283

2 946

1 731

1 215

7 502

4 729

2 773

2 665

1 247

1 418

4 944

3 024

1 920

3 990

3 012

978

2 211

2 211

 913

 579

 334

 300

 300

Il settore dei PF in breve 21

Studenti in base al ciclo di studi

Supporto per gli istituti di ricerca

2014

Studio di bachelor 13 944

ETH di Zurigo 8 820

EPFL 5 124

Studio di master 7 781

ETH di Zurigo 5 187

EPFL 2 594

Studio di dottorato  6 007

ETH di Zurigo  3 975

EPFL 2 032

MAS/MBA  805

ETH di Zurigo  634

EPFL  171

Totale 28 537

ETH di Zurigo 18 616

EPFL 9 921

2014

Bachelor, Master, Diploma 585

Dottorato 784

Quota di donne (%) 39,0

Quota di immatricolati nel settore dei PF (%) 69,5

Quota di immatricolati presso università straniere (%) 11,7

Studenti in base al ciclo di studi

Supporto per gli istituti di ricerca

Studio di bachelor

ETH di Zurigo

EPFL

Studio di master

ETH di Zurigo

EPFL

Studio di dottorato

ETH di Zurigo

EPFL

MAS/MBA

ETH di Zurigo

EPFL

Totale

ETH di Zurigo

EPFL

Bachelor, Master, Diploma

Dottorato

Quota di donne (%)

Quota di immatricolati nel settore dei PF (%)

Quota di immatricolati presso università straniere (%)

Il settore dei PF in breve22

in milioni di CHF 2013 2014

Ricavi 3 202 3 322

Contributo fi nanziario della Confederazione 2 074 2 195

Contributo di alloggio della Confederazione 305 278

Consolidamento nel settore dei PF - 14 - 8

Variazioni della consistenza fondi secondari e mezzi di terzi - 37 - 102

Fondi secondari e mezzi di terzi orientati ai progetti 717 779

Fondi secondari* 454 498

Fondo nazionale svizzero (FNS) 209 234

Commissione per la tecnologia e l’innovazione (CTI) 37 48

Mandati di ricerca di uffi ci federali 73 74

Programmi di ricerca europei 135 142

Mezzi di terzi** 264 281

Ricavi da prestazioni / altri ricavi, risultato fi nanziario 156 181

Spese 3 132 3 249

Consolidamento nel settore dei PF - 14 - 8

Spese per il personale 1 985 2 046

Spese per beni e servizi e spese d’esercizio*** 923 930

Ammortamenti 180 188

Altre spese**** 58 93

Risultato annuale 70 73

* Fondi secondari: fondi ottenuti in concorrenza con altri istituti e provenienti direttamente o indirettamente da fondi federali o dall’UE. ** Mezzi di terzi: mezzi di origine privata.*** Spese per beni e servizi e spese d’esercizio: materiale, costi operativi e servizi, spese di alloggio, spese per affitti esterni.**** Altre spese: variazione promesse di prestazione interne, spese di trasferimento.

Conto economico consolidato

2014

3 322

2 195

278

- 8

- 102

779

498

234

48

74

142

281

181

3 249

- 8

2 046

930

188

93

73

Il settore dei PF in breve 23

in milioni di CHF 2013 2014

Attivi 2 845 3 378

Attivo circolante 1 749 1 842

Attivo fi sso 1 096 1 536

Passivi 2 845 3 378

Capitale di terzi 417 724

Capitale a destinazione vincolata 1 456 1 565

Capitale proprio 973 1 089

Bilancio consolidato

Condizioni di assunzione 2014

Professori ordinari e straordinari 657

Professori assistenti con tenure track 93

Professori assistenti senza tenure track 59

Personale scientifi co 12 534

Collaboratori tecnici 3 550

Collaboratori amministrativi 3 081

Apprendisti 456

Totale 20 430

Personale

2014

Brevetti 211

Licenze 270

Spin-off 49

Trasferimento di sapere e tecnologia

in milioni di CHF

Attivi

Attivo circolante

Attivo fi sso

Passivi

Capitale di terzi

Capitale a destinazione vincolata

Capitale proprio

Bilancio consolidato

Condizioni di assunzione

Professori ordinari e straordinari

Professori assistenti con tenure track

Professori assistenti senza tenure track

Personale scientifi co

Collaboratori tecnici

Collaboratori amministrativi

Apprendisti

Totale

Personale

Brevetti

Licenze

Spin-off

Trasferimento di sapere e tecnologia

Consiglio dei PFHäldeliweg 15CH-8092 Zurigo Tel. +41 (0)44 632 23 67Fax +41 (0)44 632 11 90www.ethrat.ch

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