Il Santangiolese 8 Aprile 2012

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[email protected] Pasqua: una festa mobile... S e il Natale si celebra ogni anno il 25 di Dicembre, l'Epifania il 6 Gennaio, il Giorno di tutti i Santi il 1 di Novembre, perché la Settimana Santa è una data mobile? Secondo i comuni modi di dire, la Pasqua "un anno arriva alta, un anno arriva bassa". Della Pasqua non si sa mai quando arriva, perché questa festa non ha una data precisa come tutte le altre ricorrenze religiose. L’unica cosa certa è che si celebra una domenica compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile. A questo periodo si lega la definizione popolare di Pasqua bassa quando cade nel mese di marzo o nei primi giorni di aprile; Pasqua alta quando si festeggia nel periodo successivo. Ma come si calcola la data della Pasqua? Nel corso della storia, il calcolo di questa festa è stato sempre fonte di discussio- ne vedendo lo scontro di diverse correnti di pensiero, scontro che si è risolto solo nel 325 con il Concilio di Nicea. In questa occasione si vollero stabilire dei criteri fondati sui dati delle Sacre Scritture, con il desiderio di promuovere l’unità tra le varie chiese. Il Concilio, stabilendo un'unica osservanza della Pasqua, desiderava mostrare il suo impegno a favore della missione unitaria della chiesa nel mondo. Si stabilì così che la Pasqua cristiana sarebbe stata celebrata la domenica seguen- te il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, giorno che coincide con l’inizio dei festeggiamenti della Pasqua ebraicache dura per 8 giorni. Quindi, se il 21 marzo è luna piena e cade di sabato, la Pasqua sarà celebrata il giorno seguente, ovvero il 22 di marzo. Se invece il primo ple- nilunio è di domenica la Pasqua sarà festeggiata la domenica successiva. Ecco i criteri in base ai quali si calcola il giorno di celebrazione della Pasqua: la Pasqua deve cadere la prima domenica seguente il primo ple- nilunio di primavera; per determinare la data, in occasione del Concilio di Nicea, ven- ne adottato il ciclo astronomico del greco Metone, vissuto nel V secolo avanti Cristo; come base per il computo, si usa il meridiano di Gerusalemme, luogo della morte e della risurrezione di Gesù. Anno Pasqua cristiana Luna piena di primavera 2012 8 aprile 6 aprile 2013 31 marzo 27 marzo 2014 20 aprile 15 aprile 2015 5 aprile 4 aprile 2016 27 marzo 23 marzo

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16° Numero del SANTANGIOLESE... Sfoglia il Santangiolese ON-LINE clicca sul link oppure visita il nostro sito.

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[email protected]

Pasqua: una festa mobile...

S e il Natale si celebra ogni anno il 25 di Dicembre, l'Epifania il 6 Gennaio, il Giorno di tutti i Santi il

1 di Novembre, perché la Settimana Santa è una data mobile? Secondo i comuni modi di dire, la

Pasqua "un anno arriva alta, un anno arriva bassa". Della Pasqua non si sa mai quando arriva, perché

questa festa non ha una data precisa come tutte le altre ricorrenze religiose. L’unica cosa certa è che

si celebra una domenica compresa tra il 22 marzo e il 25 aprile. A questo periodo

si lega la definizione popolare di Pasqua bassa quando cade nel mese di marzo o

nei primi giorni di aprile; Pasqua alta quando si festeggia nel periodo successivo.

Ma come si calcola la data della Pasqua?

Nel corso della storia, il calcolo di questa festa è stato sempre fonte di discussio-

ne vedendo lo scontro di diverse correnti di pensiero, scontro che si è risolto solo

nel 325 con il Concilio di Nicea. In questa occasione si vollero stabilire dei criteri

fondati sui dati delle Sacre Scritture, con il desiderio di promuovere l’unità tra le

varie chiese. Il Concilio, stabilendo un'unica osservanza della Pasqua, desiderava

mostrare il suo impegno a favore della missione unitaria della chiesa nel mondo.

Si stabilì così che la Pasqua cristiana sarebbe stata celebrata la domenica seguen-

te il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, giorno che coincide con

l’inizio dei festeggiamenti della Pasqua ebraicache dura per 8 giorni. Quindi, se il

21 marzo è luna piena e cade di sabato, la Pasqua sarà celebrata

il giorno seguente, ovvero il 22 di marzo. Se invece il primo ple-

nilunio è di domenica la Pasqua sarà festeggiata la domenica

successiva.

Ecco i criteri in base ai quali si calcola il giorno di celebrazione

della Pasqua:

la Pasqua deve cadere la prima domenica seguente il primo ple-

nilunio di primavera;

per determinare la data, in occasione del Concilio di Nicea, ven-

ne adottato il ciclo astronomico del greco Metone, vissuto nel V

secolo avanti Cristo;

come base per il computo, si usa il meridiano di Gerusalemme,

luogo della morte e della risurrezione di Gesù.

Anno Pasqua cristiana Luna piena di

primavera

2012 8 aprile 6 aprile

2013 31 marzo 27 marzo

2014 20 aprile 15 aprile

2015 5 aprile 4 aprile

2016 27 marzo 23 marzo

Luciano La Torre

Arte a scuola... Corso di Cartapesta artistica ai

ragazzi delle elementari.

L ’Associazione Artistica Culturale Arte per la Valle con il patrocinio del comune di Sant’Angelo le Fratte dal

primo sabato di Marzo tiene corsi di cartapesta artistica alle classi 3, 4 e 5 elementare. Evento fortemente

voluto dal comune di Sant’Angelo le Fratte ed in particolare dalla

dott.ssa Antonietta Ostuni vicesindaco . I docenti del corso sono

il Maestro Luciano La Torre Presidente dell’Associazione , il vicepresidente Ma-

estro Sabato Rea , il Maestro Carmine Pepe e i soci artisti Vincenzo Amodeo,

Michele Amodeo , Sara La Torre insieme alle insegnanti delle classi Elena Pul-

lez , Arcangela Vignola, Carmela Brancato e Lombardi Maria Vittoria . Il corso

ha avuto una prima fase teorica sulle origini della cartapesta, sui materiali occor-

renti per la sua realizzazione e le successive tecniche di preparazione . La secon-

da fase ha visto la preparazione vera e propria della cartapesta e la realizzazione

di lavori artistici fatti dai ragazzi. Abbiamo approfittato del periodo Pasquale per

far realizzare delle uova di pasqua decorate ed un grande bassorilievo raffiguran-

te la Crocifissione, realizzato dal Maestro Luciano La Torre insieme a tutti i ra-

gazzi. Con i lavori realizzati sarà allestita, prima di Pasqua, una mostra nella sede

del comune di S. Angelo le Fratte. Il corso rientra nel programma istituzionale

di ARTE PER LA VALLE che ha lo scopo di organizzare ogni tipo di iniziativa

culturale e attività diretta a valorizzare e diffondere

varie espressioni di Arte ed in particolare della pittura

e scultura nella Valle del Melandro. Il Presidente

dell’Associazione il Maestro Luciano La Torre ritiene

che iniziare dalla scuola con i più piccoli significhi

dare un input ai predisposti di sicuro successo, perché

i bambini a questa età sono delle spugne,assimilano

subito quello che gli viene insegnato . Il maestro conti-

nua dicendo che bisogna riappropriarci delle nostre

potenzialità artistiche così come è stata l’Italia nei

secoli passati , basta pensare che gli artisti italiani fino

all’800 hanno prodotto il 60% del patrimonio artistico

mondiale. Gli artisti, pittori, scultori e ceramisti di

ARTE PER LA VALLE vogliono arricchire questo

patrimonio, infatti alcuni lavorano dal 1988 nei co-

muni di Satriano di Lucania, S. Angelo le Fratte e Sa-

voia di Lucania, tenendo corsi di pittura, scultura,

ceramica e anatomia di superficie. Attraverso una stretta collaborazione tra docenti e discenti, traendo ispirazione dalle bel-

lezze naturali del posto e dalla cultura locale, abbiamo creato la valle più dipinta d’Italia e realizzato tra Murales, Sculture e

Ceramiche circa 300 opere. Tutto ciò al fine di restituire una identità quasi del tutto smarrita ai nostri comuni, raccontando

con le nostre opere la storia, il culto, le leggende e tutto ciò che li ha caratterizzati. Siamo convinti che questo lavoro artisti-

co culturale sia importante per lo sviluppo del nostro territorio, essendo l’arte, la cultura ,

il paesaggio incontaminato e la gastronomia elementi importanti e di sicura attrattiva, di una

Italia antica, originale ma poco conosciuta.

Questo progetto è stato finanziato dal comune e soprattutto voluto dal comune.

Religione: necessità o imposizione?

D a sempre la religione nasconde molti aspetti del tutto fuori dai canoni che Ella stessa ci insegna o cerca

di imporci? Andando a ritroso nel corso dell’evoluzione della storia troviamo molti episodi che fanno

riflettere su queste ipotesi. Analizzando il termine “religione”, che deriva dal latino religio e cioè unire.

Ma come può unire qualcosa che nel corso dei secoli ha sempre portato al terrore? Certo ora ci adden-

triamo in un’argomentazione particolare se non fosse quasi una proibizione o una probabile scomunica tutto ciò. In primis

la religione è “la piaga” che nel corso della storia ha fatto più vittime, e tante ancora ne verranno, di qualsiasi altra guerra.

Di esempi ne troviamo ovunque come la persecuzione da parte dei romani, le

guerre sante, la morte di numerosi neonati coetanei di Gesù da parte di Erode, e

tanti altri episodi ampiamente descritti in tutti i libri di storia. Ma nonostante tutto

questo, questa società, cristiana o qualsiasi altra appartenenza, continua imperter-

rita la sua azione di divulgazione della propria dottrina. Questa dottrina ci viene

imposta dalla nascita e ci vieni trasmessa in continuazione alla pari dei messaggi

subliminari della pubblicità e con la stessa insistenza degli operatori telefonici che

chiamano nelle nostre case in continuazione. Questa ci porta a vivere secondo il

loro modo e non liberamente, perché se ci pensate bene a quanti è stato detto que-

sto non si fa perché è peccato, ma chi lo ha stabilito cosa è peccato e cosa non lo

è?Questo però non viene da noi percepito perché è talmente una cosa “normale”

che ormai è diventato come fare colazione o altro. Questo è

possibile grazie anche alla nostra suscettibilità che nel corso

dei tempi hanno alimentato nella figura del religioso un essere

al di sopra delle parti atto ad interpretare ed esprimere la vo-

lontà di Dio. Ma siamo sicuri che questa sia la volontà di Dio?

E soprattutto qual è questa volontà? Senza nulla da togliere a

nessuno e, fino a prova contraria dimostrabile, il Dio è da rite-

nersi una figura astratta qualcosa che fisicamente non esiste, e

quindi si può attribuire allo stesso qualsiasi cosa ci venga in

mente tanto nessuno potrebbe contraddirci o controbattere. È

proprio su questo che la Chiesa ha costruito il suo impero,

basti pensare alle proprie proprietà, che da sole sfamerebbero

il mondo. Ma la chiesa non doveva avere come principio

l’uguaglianza e la carità trai popoli? Eppure al mondo c’è chi

muore di fame, ma allora questo Dio cosa osserva? Chi sta bene e può finanziare l’8 per mille? O i politici cattolici? E si,

perchè un'altra ricchezza della chiesa è la politica che da sempre le riserva un trattamento speciale e che dalla stessa viene

condizionata sul regolare svolgimento delle proprie funzioni. Questo lo avevano già capito in passato i reggenti di tutto il

mondo nonché i politici storici come lo stesso Mussolini che stipulò un accordo come i “patti lateranensi”, forse il buon

Celentano non aveva tutti i torti. Tutti avete letto e sentito le polemiche per quanto riguarda il pagamento dell’ICI da parte

della chiesa. Ma se queste attività producono un lucro perché devono essere agevolate sulle tasse, le quali, portano ad una

concorrenza scorretta ad imprenditori che sostengono realmente ed onestamente lo stato. E si questa è da ritenersi una vera

ed autentica azienda fiscalmente “agevolata” da tutto e per tutto perché loro “lavorano” per conto di Dio, e il vecchio motto

“ora et labora” che fine ha fatto? Purtroppo siamo un popolo superstizioso e dobbiamo per forza credere

in qualcosa di straordinario del resto il lavoro fatto dalla chiesa nel corso dei secoli dovrà pur servire a

qualcosa. Ora chiedo a tutti voi appelliamoci a loro e vediamo se risolvono questa crisi.

Continua…

Valerio Vincenzo Morrone

Basilicata, petrolio e povertà...

Quasi 700 mln di euro di royalty persi in interventi poco chiari.

L ucania Saudita, dicevano un tempo. Ora, in Basilicata, sono rimasti in pochi a pensare che con i soldi del

petrolio la regione possa diventare un piccolo emirato nel cuore dell'Europa.«I denari delle royalty sono stati

spesi per alimentare l'assistenzialismo che qui governa dai tempi della Democrazia cristiana (Dc), e poi del

Partito democratico (Pd), non per creare sviluppo e lavoro», accusa

Gianni Rosa, consigliere regionale del Popolo della libertà (Pdl) lucano. «Ho impie-

gato mesi e non so quante interrogazioni consiliari per sapere esattamente quanto

abbiamo incassato dal petrolio ma ancora non so esattamente come sono stati spesi

quei soldi, persi in mille rivoli e interventi inutili». QUASI 700 MLN DI RO-

YALTY. Dal 2000 al 2010 la regione, ribattezzata il Texas italiano per le ingenti

risorse petrolifere nascoste nel sottosuolo, ha incassato 557,5 milioni di diritti per il

petrolio che viene estratto in Val D'Agri da Eni, Shell, Total, Exon Mobil. Solo nel

2011, il gettito delle royalty, secondo i dati forniti dalla Direzione gene-

rale per le risorse minerarie ed energetiche del ministero dello Sviluppo,

è stato di 100 milioni 480.358,59 euro. Nel 2012, secondo le stime, la

Basilicata dovrebbe incassarne altri 136. Non una gran cifra, se conside-

rata in relazione al bilancio di previsione regionale per il prossimo anno

che è di 3,6 miliardi. Ma neppure un ammontare irrilevante. Soprattutto

se si calcola, spiega Rosa, che «a fornire le cifre su quanto petrolio viene

estratto sono solo le compagnie, lo Stato non ha mai fatto una sua verifi-

ca». Il governatore Vito De Filippo, del Pd, che nel 2010 è stato riletto

con una valanga di voti (60,8%), ha chiesto più volte che vengano rine-

goziate le royalty attualmente pagate dalle compagnie petrolifere al 7%.

«In realtà, con una legge del 2009 del governo Berlusconi, sono state portate da sette a 10», dice il consigliere pidiellino,

«quel 3% in più viene gestito dallo Stato che offre una card per lo sconto sui carburanti ai lucani in possesso di patente». Co-

sì, nel 2009 lo Stato ha traferito agli automobilisti della Basilicata 33 milioni di euro, che nel 2010 sono aumentati a 45. Poca

trasparenza sulle spese, fondi d'oro per l'Università.

E il resto dei petroeuro? «Del 7% che versano le compagnie, l'85% va alla Regione, il 15% ai Comuni. Che cosa fanno

i Comuni con quei soldi lo si legge nel piano operativo per la Val D'Agri», spiega Rosa, «ma che cosa fa la Regione con

la restante cifra non è affatto chiaro visto che i soldi si perdono in mille capitoli di spesa».

Di certo c'è, accusano le opposizioni, che «in 15 anni di governo di centrosinistra, questo fiume di denaro non ha pro-

dotto alcun beneficio strutturale per la Basilicata: basti pensare al fatto che non abbiamo una ferrovia decente, un ae-

roporto, o anche solo delle arterie stradali che consentano a chi vuole investire qui di farlo», dice Rosa.

10 MLN ALL'ANNO PER L'ATENEO. Su sollecitazione della Corte dei Conti, la Regione ha fornito delle cifre sull'u-

tilizzo dei proventi dell'oro nero: dei 557,5 milioni incassati fino al 2010, 467,3 sono stati impegnati per il 55% negli

investimenti in Val d'Agri e il resto - ovvero 163,4 - per interventi di forestazione, la riduzione del costo dell'energia, il

reddito di cittadinanza, l'Università.

All'ateneo lucano sono andati diversi milioni di euro ricavati dal petrolio: 1 milione nel

2006, 3 milioni all'anno nel 2007, 2008, 2009. Dal 2010, attraverso una convenzione con

la Regione, l'Università della Basilicata riceve invece 10milioni di euro all'anno.

Investimenti che non sembrano aver dato grossi frutti se, come scrive la Svimez, in 10

anni dall'ateneo sono nati solo quattro spin off, il dato più basso in Italia, superiore

solo a quello del Molise (tre).

Il Consigliere Comunale

Grippo Giuseppe Mario

Pasquale Laurino

S u questo mondo siamo soli?E’ una delle domande ricorrenti tra gli umani. Verso la fine del 900 un grup-

po di biologi diede inizio allo studio della ESOBIOLOGIA. Uno studio fondato sulla comparsa e sull’

evoluzione della vita fuori dal nostro pianeta. Questi non riu-

scirono a raggiungere i loro obbiettivi perché si scontrarono

con dei biologi evoluzionisti, molto pessimisti sulla morfologia, ma soprattutto

sull’ esistenza degli extraterrestri. Nel corso degli anni grazie a testimonianze ma

soprattutto da avvistamenti, l’ uomo ha iniziato a considerare che probabilmente

non è l’ unico essere vivente dell’ universo. Uno degli esempi più frequenti di vita

è quello degli UFO il significato deriva dall’ acronimo: “UNIDENTIFIED

FLUING OBJECT”, oggetto non identificato. I primi avvistamenti risalgono al

periodo tra la fine del novecento e l’ inizio del duemila. I primi ad avvistare ed in-

dagare su questi esseri furono quelli dell’ Aereonautica Americana. Le percentuali

tra i presunti avvistamenti dei casi per i

quali non è stato possibile arrivare a una

spiegazione risulta molto bassa, esattamen-

te intorno al 1,5% - 2%. Gli esperti dicono

che questa piccola percentuale potrebbe

essere attribuita in gran parte a suggestioni

o a visioni, ma certamente degli esseri non

identificati esistono. Gli scienziati giustifi-

cano l’ origine di un certo numero di avvi-

stamenti come fenomeni geofisici, ancora

poco conosciuti , oppure velivoli sperimen-

tali segreti, senza escludere del tutto la na-

tura extraterrestre. A quanto sembra , logi-

ca e metodo scientifico non sembrano efficaci nello studio degli

UFO, per i quali qualsiasi spiegazione è insoddisfacente e troppo

azzardata. Grazie a questa seri di scoperte e avvistamenti possia-

mo dire che la scienza ha derubato a gli esseri umani di un pò di

dignità. Prima l’ unico essere al centro dell’ universo era l’ uo-

mo, da circa tre secoli si è cercato di rendere insignificante gli

esseri umani e quindi alienarli dall’ universo in cui viviamo. L’

uomo negli anni ha cercato sempre di dare una giustificazione

soggettiva su questi avvistamenti. Creando film di racconti fanta-

scientifici, a volte anche proponendo in modo ironico l’ esistenza

di altri esseri. Altri hanno avuto successo trattando questi argo-

menti,incontri con alieni o di avere un amico extraterrestre, un

esempio è la canzone più conosciuta e amata dai ragazzi, dal tito-

lo EXTRETERRESTRE di E. Finardi ,infatti ci dà una visione

di extraterrestre diversa dai soliti luoghi comuni. Infatti il cantautore li descrive come esseri da ammirare

ma soprattutto innocui, tanto da voler essere portato via,sul loro pianeta. Riusciremo mai a scoprire la

verità su di loro?Qualcuno ha scritto:” Gli UFO esistono e ci spiano da 150 anni”!

Chi saranno i nostri futuri amici????

A cura di Antonio Castelluccio

Pizza ripiena

Con il termine dialettale “a pizza chiena”, si suole indicare la cosidetta “pizza ripiena”.

Questa pizza è tipica del periodo pasquale e, fa parte della tradizione contadina santangiolese. Si definisce “chiena” proprio

per la sua consistenza, in quanto è farcita con un mix di salumi e un tipo di formaggio fresco. Nella nostra tradizione si usa

prepararla il venerdì Santo, affinché possa poi riposare per tutto il giorno, pronta per essere gustata il giorno di Pasqua e vo-

lendo a Pasquetta in un pic-nic fuori porta.

1 kg di Pasta di pane

20 uova

200 gr di salame

1 soppressata

200 gr di pancetta coppata

200 gr di coppa di parma

1 kg di formaggio fresco tipo caciotta

Pepe q.b.

Prepariamo la pasta di pane che altro non è che l'impasto della pizza.

Tagliamo tutti i salumi e il formaggio a pezzetti non piccoli. In una scodella poi sbattiamo le uova con il pepe.

Un pò alla volta uniamo i salumi e il formaggio.

Uova e formaggio devono essere ben amalgamati fra loro. Ungiamo e infariniamo una teglia tonda con bordi alti, stendiamo

una parte dell'impasto e foderiamo lo stampo. Ora versiamo tutto il composto nella teglia e copriamo con un’altro strato di

pasta, facendo moltissima attenzione a chiudere perfettamente i bordi, al fine di evitare che l'uovo fuoriesca. Inforniamo in

fono già caldo a 200° C per almeno 60 minuti, poggiandola sulla base del forno. Il tempo varia in base alla grandezza della

pizza e, al quantitativo di uova; pertanto, tanto più è grande, più deve cuocere magari fino a 90 - 120 minuti.

L'interno della pizza deve risultare perfettamente asciutto. L'uovo deve essere cotto. Per verificarne la cottura facciamo la

prova coltello, infilando la punta sia in un angolo della pizza che al centro. Se risulterà ben asciutto allora sarà pronta.

Sforniamola e facciamola raffreddare e riposare almeno 24 ore o anche più prima di essere mangiata, perché il tutto deve ben

assestarsi ed asciugarsi.

Auguri di una serena Pasqua a tutti !!!

1) Ha le lancette, prevede il tempo, ma non è un

orologio!!! Cos’è? REGOLAMENTO

I giochi sono aperti a tutti, anche ai componenti dello STAFF.

Le risposte dovranno prevenire via e-mail

[email protected]

Nel messaggio bisogna scrivere:

1) Risposta;

2) Ragionamento o breve descrizione di come

si è arrivati alla soluzione;

3) Nome,Cognome e Anno di Nascita.

Le risposte corrette e i nominativi saranno pubblicati nel prossimo

numero. È possibile inviare anche più e-mail.

PUNTEGGI

La classifica sarà stilata in base alla correttezza delle risposte, in

caso di ex equo si considererà il primo che avrà inviato la

soluzione.

Al primo 21 punti,al secondo 13 punti e al terzo 8 punti.

SCADENZA

Ore 24:00 del 18 Aprile 2012

PREMIO

Ad ogni edizione verranno pubblicati tre giochi e la premiazione

avverrà a termine “Campionato” che si terrà il 25 Giugno 2012.

Saranno premiati i primi tre assoluti con targhetta come

SANTANGIOLESE con migliori capacità logiche intuitive.

2) Chi si gratta le orecchie col naso?

Soluzioni numero precedente:

1) Salva...gente!!!

2) Il Contadino!!!

3) L’uovo!!!

Il Primo Santangiolese ad a-

verci inviato le risposte esatte

è stato:

Mauro Monaco

Conquistando così 21 punti e la

seconda posizione in classifica.

GRAZIE PER AVER

GIOCATO CON NOI!!!

CONTINUA A SEGUIRCI!!!

A cura di Pasquale Laurino

3) Indovina indovinello… mezzo topo e mezzo

uccello… chi è?

Il QUIZ del SANTANGIOLESE...

LA COLOMBA

Un signore entra in un negozio di Sant’ Angelo Le Fratte,dice al negoziante:”Vuless na colomba p

Dumenca ca è Pasqua”, il negoziante :”Motta???” il signore:”E che m la vuliss ra viva??”

MARTINI

Sospesa la celebrazione della Santa Pasqua in Vaticano per l'assenza ingiustificata

del Cardinale Martini. Il Papa esclama " No Martini No Party"...

PIERINO

Pierino ha aapena imparato ad andare in bicicletta. Così mentre pedala dice alla madre:

<Mamma, mamma senza una mano... ><Bravo Pierino, bravo, ma sta attento a non cadere!><Mamma,

mamma, senza piedi!><Bravo Pierino, bravo, ma stai attento a non cadere!>.

A un certo punto da dietro la casa spunta Pierino e dice alla madre

<Mamma, mamma... fenfa denfi!>

Responsabili

CASTELLUCCIO MICHELE

LOISI NINO

Fotografo

RUGGIERO MICHELE

Proverbi

IALLORENZI DOMENICO

Ricette

CASTELLUCCIO ANTONIO

Vignettisti

AMODEO VINCENZO

Grafica e

Impaginazione

CASTELLUCCIO MICHELE

Satira

Santangiolese

LAURINO PASQUALE

Addetti stampa

e distribuzione

COPPOLA SAVIO G.

FIORE ROSSELLA

LAURINO PASQUALE

LOISI MAYLA

MASTROBERTI PASQUALE

MONACO MARTINA

PARRELLA DAVIDE

Il Santangiolese

nel WEB

CASTELLUCCIO MICHELE

Rubrica Sportiva

GRIPPO FRANCESCO

Il giullare

Santangiolese

VALERIO VINCENZO

MORRONE

GIORNALINO GRATUITO,NON PERIODICO,DISTRIBUITO SOLO A SANT’ANGELO LE FRATTE,

STAMPATO IN PROPRIO. IL SANTANGIOLESE NON È DA CONSIDERARSI UN PRODOTTO

EDITORIALE AI SENSI DELLA LEGGE N.62 DEL 07.03.2001

Studio di Consulenza Dott. Cupoli Nicola

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Lavoro - Finanziaria

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dell'assistenza e della consulenza fiscale,societaria e

tributaria e del lavoro; è in grado di soddisfare le esi-

genze dei propri clienti, mettendo a disposizione tutta

la sua esperienza.

L'obbiettivo primario è la tutela del cliente, permettendo a quest'ultimo di ope-

rare in tutta tranquillità in una realtà fiscale variabile e di problematica interpre-

tazione, con conseguente risparmio di tempo e di risorse interne.

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Dal Lunedì al Venerdì:

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Sera: 15.00 - 18.00

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