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Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella differenziazione del paesaggio rurale: tra passato e futuro Massimo Lazzari, Dipartimento VSA, Università degli Studi di Milano 1 – Introduzione Il ruolo che agricoltura e zootecnia hanno assunto nel modellare e differenziare il paesaggio agrario - e più in generale rurale - è oggetto di studio da decenni1. Un modo semplice e utile per descrivere l’evoluzione del processo di modellazione è quello di assegnare il ruolo di motore principale della trasformazione del paesaggio agrario alle forme storiche socialmente determinate delle aziende agro-zootecniche (aziende individuali, ville, curtis, aziende mezzadrili, latifondiste ecc.). Queste, infatti, si configurano come le principali entità che, impiegando lavoro e mezzi tecnici, utilizzano, ma nei casi estremi sfruttano, suolo e ambiente come fattori di base per produrre beni (da consumare nell’azienda o da immettere sul mercato) che via via si differenziano nel tempo per soddisfare le esigenze dei consumatori per i quali vengono prodotti. Tale azione di combinazione di fattori artificiali e naturali modifica la condizione originale di suolo e ambiente, assoggettandola alle funzioni tecniche che man mano si evolvono al fine di soddisfare gli obiettivi di conduzione delle aziende stesse. L’approccio qui impiegato è per certi versi non esaustivo in quanto non tiene conto della molteplicità di altri attori che hanno avuto influenza sul processo (si pensi a esempio all’azione degli insediamenti rurali non direttamente riconducibili ad attività agricole), ma, specie su base generale, consente di dare origine a un modello mentale valido per interpretare la realtà odierna e cercare di prevedere le possibili evoluzioni future del paesaggio. Sulla base di questa impostazione, il presente contributo si suddivide in quatto principali sezioni: la prima, che richiama a grandi linee l’evoluzione del paesaggio agrario italiano fino al termine della seconda guerra mondiale, periodo a partire dal quale si assistette nella nostra agricoltura a una rivoluzione che ha portato alla pressoché totale industrializzazione delle pratiche agricole; la seconda, che tratta di tale processo di industrializzazione e della sua evoluzione verso una agricoltura sempre più impattante in termini ambientali; la terza, che parla dell’evoluzione post-moderna verso una agricoltura di qualità e sostenibile; la quarta, che evidenzia alcune tendenze evolutive, al momento ancora marginali, ma che potrebbero avere un grande impatto nella evoluzione futura del paesaggio agrario. 2 – Evoluzione storica del paesaggio rurale fino alla seconda guerra mondiale Nell’antichità, a parte in aree limitate e per brevi periodi nell’epoca dell’Impero Romano (ville romane) 2 , non si può parlare di una concezione estetica del paesaggio, ma solo di organizzazione territoriale che ha dato luogo a ciò che oggi definiamo come paesaggio. 1 Fondamentali in questo ambito sono sicuramente state le pionieristiche e paradigmatiche opere: Caratteri originali delle storia rurale francese di Marc Bloch (edita in Italia da Einaudi nel 1977); Storia del paesaggio agrario italiano di Emilio Sereni (1961). 2 In una lettera (3, 19) inviata a un suo amico di Como relativamente all’acquisto di una tenuta vicino a una già in suo possesso, Plinio annovera tra ciò che lo attira verso l’acquisto della medesima la “pulchritudo iungendi”, vale a dire l’attrattiva (diremmo noi da un punto di vista estetico) derivata dal potere unire la sua precedente proprietà alla nuova.

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Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella differenziazione del paesaggio rurale tra passato e futuro

Massimo Lazzari Dipartimento VSA Universitagrave degli Studi di Milano

1 ndash Introduzione

Il ruolo che agricoltura e zootecnia hanno assunto nel modellare e differenziare il paesaggio agrario

- e piugrave in generale rurale - egrave oggetto di studio da decenni1 Un modo semplice e utile per descrivere

lrsquoevoluzione del processo di modellazione egrave quello di assegnare il ruolo di motore principale della

trasformazione del paesaggio agrario alle forme storiche socialmente determinate delle aziende

agro-zootecniche (aziende individuali ville curtis aziende mezzadrili latifondiste ecc) Queste

infatti si configurano come le principali entitagrave che impiegando lavoro e mezzi tecnici utilizzano

ma nei casi estremi sfruttano suolo e ambiente come fattori di base per produrre beni (da

consumare nellrsquoazienda o da immettere sul mercato) che via via si differenziano nel tempo per

soddisfare le esigenze dei consumatori per i quali vengono prodotti Tale azione di combinazione di

fattori artificiali e naturali modifica la condizione originale di suolo e ambiente assoggettandola

alle funzioni tecniche che man mano si evolvono al fine di soddisfare gli obiettivi di conduzione

delle aziende stesse Lrsquoapproccio qui impiegato egrave per certi versi non esaustivo in quanto non tiene

conto della molteplicitagrave di altri attori che hanno avuto influenza sul processo (si pensi a esempio

allrsquoazione degli insediamenti rurali non direttamente riconducibili ad attivitagrave agricole) ma specie

su base generale consente di dare origine a un modello mentale valido per interpretare la realtagrave

odierna e cercare di prevedere le possibili evoluzioni future del paesaggio Sulla base di questa

impostazione il presente contributo si suddivide in quatto principali sezioni

la prima che richiama a grandi linee lrsquoevoluzione del paesaggio agrario italiano fino al termine

della seconda guerra mondiale periodo a partire dal quale si assistette nella nostra agricoltura a una

rivoluzione che ha portato alla pressocheacute totale industrializzazione delle pratiche agricole

la seconda che tratta di tale processo di industrializzazione e della sua evoluzione verso una

agricoltura sempre piugrave impattante in termini ambientali

la terza che parla dellrsquoevoluzione post-moderna verso una agricoltura di qualitagrave e sostenibile

la quarta che evidenzia alcune tendenze evolutive al momento ancora marginali ma che

potrebbero avere un grande impatto nella evoluzione futura del paesaggio agrario

2 ndash Evoluzione storica del paesaggio rurale fino alla seconda guerra mondiale Nellrsquoantichitagrave a parte in aree limitate e per brevi periodi nellrsquoepoca dellrsquoImpero Romano (ville

romane)2 non si puograve parlare di una concezione estetica del paesaggio ma solo di organizzazione

territoriale che ha dato luogo a ciograve che oggi definiamo come paesaggio

1 Fondamentali in questo ambito sono sicuramente state le pionieristiche e paradigmatiche opere Caratteri originali

delle storia rurale francese di Marc Bloch (edita in Italia da Einaudi nel 1977) Storia del paesaggio agrario italiano

di Emilio Sereni (1961) 2 In una lettera (3 19) inviata a un suo amico di Como relativamente allrsquoacquisto di una tenuta vicino a una giagrave in suo

possesso Plinio annovera tra ciograve che lo attira verso lrsquoacquisto della medesima la ldquopulchritudo iungendirdquo vale a dire

lrsquoattrattiva (diremmo noi da un punto di vista estetico) derivata dal potere unire la sua precedente proprietagrave alla nuova

Inizialmente le civiltagrave italiche preromane furono basate su degli insediamenti drsquoaltura sparsi (pagus

vicus) che hanno lasciato segni oggigiorno riconoscibili solo alla scala geografica (Fig 1)

Completamente diversa fu lrsquoorganizzazione territoriale delle strutture agro-zootecnico romane

Sempre a livello geografico risultano ancora chiarissimi in molte aree i segni della centuriazione in

jugeri3 misura tecnica agricola pari a 2500 m

2 (Fig 2)

4 La centuria che era costituita da 200

jugeri determinava poi una aggregazione non solo tecnica ma anche sociale essendo ad essa legata

lrsquounitagrave di base dellrsquoesercito romano pari a 100 soldati a ciascuno dei quali venivano assegnati 2

jugeri

Fig 1 - Struttura territoriale dispersa probabilmente ancora oggi determinata

dallrsquoorganizzazione insediativa pre-romana in vici e pagi (fonti a destra Atlante dei tipi

geografici 2006 a sinistra estratto di mappa da Google Map)

Peraltro lrsquoorganizzazione sociale romana prevedeva che gli stessi legionari-contadini avessero

accesso a terre di proprietagrave pubblica (ager publicus) utilizzabili con diritto di pascolo caccia

raccolta di frutti pendenti legnatico ecc

Successivamente tra il V secolo e gli inizi del IV aC con la ripartizione del territorio conquistato

alla cittagrave etrusca di Veio gli jugeri assegnati al singolo legionario salirono a 7 Che gli jugeri

fossero 2 o 7 poco importa in quanto ciograve rappresentava di fatto la scelta di formare aziende agricole

adatte per il sostentamento familiare con limitato accesso al mercato Il modello di piccola proprietagrave

individuale e con esso la figura del legionario coltivatore diretto caratterizzograve in larga misura i

secoli dellrsquoespansione di Roma in Italia e poi nel Meditteraneo (Lo Cascio E 2002)5

3 Oggi disponiamo di un notevole inventario delle centuriazioni romane Il sistema si diffuse in tutta la valle del Po

nelle aree costiere sia adriatiche sia tirreniche nelle valli fluviali interne In alcuni casi si riscontra addirittura una certa

tendenza degli archeologi a forzare i dati e a individuare divisioni agrarie anche quando non ci sono tracce evidenti

(Traina 2002) 4 Essa rappresentava la quantitagrave di terreno che poteva essere arata in un giorno da un paio di buoi Da notare che ancora

oggi quando si parla di sostenibilitagrave demografica in termini agricoli i 2500 m2 dello jugero vengono considerati il

valore medio necessario a sostentare una persona

Fig 2 - Strutturazione regolare della centuriazione romana e sua rappresentazione al livello

geografico (fonti a destra wwwbibliolabit a sinistra Atlante dei tipi geografici 2006)

Con lrsquoandar dei secoli tuttavia la cittagrave di Roma crebbe a dismisura raggiungendo durante lrsquoetagrave

imperiale una popolazione superiore al milione di abitanti e il mercato assunse sempre maggior

importanza I moduli assegnati come ricompensa ai legionari che colonizzavano i territori

conquistati non consentivano piugrave di formare aziende strutturalmente adeguate a soddisfare le

esigenze di un mercato tanto vasto In tale ottica anche lrsquoutilizzazione convenzionale dellrsquoager

pubblico diventava di impedimento Ciograve determinograve una disattivazione dei legionari dalla loro

professione contadina6 e il passaggio a forme di concentrazione del territorio che sfociarono nella

costituzione delle ville romane vere e proprie imprese votate alla produzione di beni da immettere

sul mercato7

Fig 3 - Villa romana imperiale (fonte Vegetti 1981) e successiva domus culta (fonte Miniatura

dal Corpus agrimensorum del sec IX - Roma Biblioteca Apostolica Vaticana)

6 I contadini legionari sarebbero stati rovinati per un verso dal fatto di essere impiegati in lunghe campagne militari

fuori dallrsquoItalia e dunque di dover lasciare alla deriva i propri poderi (senza contare che molti sarebbero morti in guerra)

e per un altro verso dal fatto di non potere piugrave contare sullrsquoager pubblico che per soddisfare le esigenze della

popolazione urbana veniva affittato a grossi proprietari terrieri in grado di mettere in campo i capitali necessari a

supportare un itinerario tecnico specializzato a servizio del mercato (Lo Cascio 2002) 7 Le aree nelle quali si impiantarono le ville come unitagrave produttive specializzate a servizio del mercato romano sono

essenzialmente le aree costiere a nord e a sud di Roma stessa la Campania alcuni tratti delle regioni meridionali Le

aree interessate al grande allevamento transumante sono quelle della dorsale appenninica dal Sannio alla Lucania ai

Bruzi dove si collocano i pascoli estivi e le aree in pianura piugrave prossime alle coste del Lazio della Campania e della

Lucania e soprattutto dellrsquoApulia (elementi di continuitagrave si rilevano tra i percorsi di transumanza romani e la rete

tratturale di etagrave aragonese e successiva con un percorso non molto dissimile a quello del tratturo piugrave recente che

collegava LrsquoAquila a Foggia) (Lo Cascio 2002)

La villa di cui alla Fig 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi tra il I e il IV secolo dC la

riproduzione che si riferisce alla sola dimora signorile con funzione quindi amministrativo-

ricreativa si estendeva su 4 ettari con circa 200 locali di abitazione In complesso ciograve nondimeno

facevano capo alla medesima proprietagrave circa 1500 ettari e vi lavoravano non meno di 500 persone

perlopiugrave schiavi (Vegetti 1981)

Con la fine dellrsquoespansione dellrsquoImpero il sistema schiavistico entrograve in crisi fondamentalmente

percheacute si esaurigrave la fonte di approvvigionamento degli schiavi medesimi La conduzione anche a

causa dellrsquoassenteismo dei proprietari si concentrograve sempre piugrave in poche mani Si diffusero i

contratti di affitto e colonia parziale La villa si fortificograve per difendersi dalle invasioni barbariche Il

paesaggio agricolo perse la sua organizzazione specie nelle regioni meridionali meno fertili dove

si evolse verso i campi aperti con prevalenza dellrsquoindirizzo pastorale (estensione del diritto dello jus

pascendi) Sempre in Fig 3 egrave rappresentata la domus culta (tradotto azienda agricola) di Capracore

una villa fortificata latifondistica del Lazio meridionale condotta dalla chiesa cristiana La figura

mostra chiaramente come al di fuori delle mura non si abbia alcuna maglia agricola territorialmente

differenziata

Nellrsquoalto medioevo con il crollo dellrsquoImpero drsquoOccidente la popolazione si dimezzograve8 il paesaggio

si destrutturograve ulteriormente e il bosco piugrave o meno incolto si riappropriograve di una gran parte del

territorio9 Nel mondo rurale piugrave agrarizzato di relativamente organizzato rimasero solo le curtis

che rappresentarono una fase di passaggio tra leconomia della villa romana e quella della signoria

fondiaria del feudalesimo ma che contrariamente a queste ultime non producevano per il mercato

ma per lrsquoautoconsumo

Fig 4 - Campi aperti e campi chiusi (fonte httpitwikipediaorgwikiFileLavoro_curtisjpg)

8 Si stima che la popolazione italica fosse nel VI secolo dC di 4 milioni di persone circa la metagrave di quella del III

secolo ( Chiappa Mauri L 2002) 9 In amplissimi settori prevalse lrsquoincolto A questi si contrapponevano aree le arre piugrave agrarizzate site nellrsquoalta pianura

lombarda nella valpolicella veronese nei laghi lombardi sui primi rilievi appenninici lungo la via emilia nelle colline

toscane ed umbre sulla costa driatica nelle colline del sannio e dellrsquoirpinia in valdemone in sicilia a corono attorno

alle cittagrave supersititi (Chiappa Mauri L 2002)

Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture

estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le

colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a

livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri

A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di

clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente

rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10

con la

messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota

Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di

trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)

sia di sfruttamento di pascoli incolti11

Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti

opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono

il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano

Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine

nei dissodamenti e bonifiche medioevali

In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case

torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in

pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per

circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12

dove le

trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla

10

Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti

toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11

Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il

toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12

In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una

grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a

struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di

avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite

varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e

Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza

Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di

questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di

comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave

1995)

Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura

degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e

Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli

elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel

Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al

2008)

Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave

associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et

Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte

Atlante dei tipi geografici 2006)

Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici

strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al

pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura

estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13

Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi

feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro

Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate

disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un

territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al

Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco

produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza

del latifondo (Fig 7)

13

Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di

fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e

strumentali

Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che

si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono

(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte

wwwbibliolabit)

Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si

verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del

paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si

praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma

attraverso contratti di mezzadria con i coloni14

i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate

dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici

castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)

Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a

pigola (campi a spigolo)

14

Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari

toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel

paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e

chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati

boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha

saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)

Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a

una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel

Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la

seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel

1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)

Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul

territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte

wwwbibliolabit)

In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema

insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di

proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per

condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15

Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione

ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)

15

Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con

abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile

dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i

precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici

per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si

dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva

utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei

tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana

(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la

connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

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Page 2: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Inizialmente le civiltagrave italiche preromane furono basate su degli insediamenti drsquoaltura sparsi (pagus

vicus) che hanno lasciato segni oggigiorno riconoscibili solo alla scala geografica (Fig 1)

Completamente diversa fu lrsquoorganizzazione territoriale delle strutture agro-zootecnico romane

Sempre a livello geografico risultano ancora chiarissimi in molte aree i segni della centuriazione in

jugeri3 misura tecnica agricola pari a 2500 m

2 (Fig 2)

4 La centuria che era costituita da 200

jugeri determinava poi una aggregazione non solo tecnica ma anche sociale essendo ad essa legata

lrsquounitagrave di base dellrsquoesercito romano pari a 100 soldati a ciascuno dei quali venivano assegnati 2

jugeri

Fig 1 - Struttura territoriale dispersa probabilmente ancora oggi determinata

dallrsquoorganizzazione insediativa pre-romana in vici e pagi (fonti a destra Atlante dei tipi

geografici 2006 a sinistra estratto di mappa da Google Map)

Peraltro lrsquoorganizzazione sociale romana prevedeva che gli stessi legionari-contadini avessero

accesso a terre di proprietagrave pubblica (ager publicus) utilizzabili con diritto di pascolo caccia

raccolta di frutti pendenti legnatico ecc

Successivamente tra il V secolo e gli inizi del IV aC con la ripartizione del territorio conquistato

alla cittagrave etrusca di Veio gli jugeri assegnati al singolo legionario salirono a 7 Che gli jugeri

fossero 2 o 7 poco importa in quanto ciograve rappresentava di fatto la scelta di formare aziende agricole

adatte per il sostentamento familiare con limitato accesso al mercato Il modello di piccola proprietagrave

individuale e con esso la figura del legionario coltivatore diretto caratterizzograve in larga misura i

secoli dellrsquoespansione di Roma in Italia e poi nel Meditteraneo (Lo Cascio E 2002)5

3 Oggi disponiamo di un notevole inventario delle centuriazioni romane Il sistema si diffuse in tutta la valle del Po

nelle aree costiere sia adriatiche sia tirreniche nelle valli fluviali interne In alcuni casi si riscontra addirittura una certa

tendenza degli archeologi a forzare i dati e a individuare divisioni agrarie anche quando non ci sono tracce evidenti

(Traina 2002) 4 Essa rappresentava la quantitagrave di terreno che poteva essere arata in un giorno da un paio di buoi Da notare che ancora

oggi quando si parla di sostenibilitagrave demografica in termini agricoli i 2500 m2 dello jugero vengono considerati il

valore medio necessario a sostentare una persona

Fig 2 - Strutturazione regolare della centuriazione romana e sua rappresentazione al livello

geografico (fonti a destra wwwbibliolabit a sinistra Atlante dei tipi geografici 2006)

Con lrsquoandar dei secoli tuttavia la cittagrave di Roma crebbe a dismisura raggiungendo durante lrsquoetagrave

imperiale una popolazione superiore al milione di abitanti e il mercato assunse sempre maggior

importanza I moduli assegnati come ricompensa ai legionari che colonizzavano i territori

conquistati non consentivano piugrave di formare aziende strutturalmente adeguate a soddisfare le

esigenze di un mercato tanto vasto In tale ottica anche lrsquoutilizzazione convenzionale dellrsquoager

pubblico diventava di impedimento Ciograve determinograve una disattivazione dei legionari dalla loro

professione contadina6 e il passaggio a forme di concentrazione del territorio che sfociarono nella

costituzione delle ville romane vere e proprie imprese votate alla produzione di beni da immettere

sul mercato7

Fig 3 - Villa romana imperiale (fonte Vegetti 1981) e successiva domus culta (fonte Miniatura

dal Corpus agrimensorum del sec IX - Roma Biblioteca Apostolica Vaticana)

6 I contadini legionari sarebbero stati rovinati per un verso dal fatto di essere impiegati in lunghe campagne militari

fuori dallrsquoItalia e dunque di dover lasciare alla deriva i propri poderi (senza contare che molti sarebbero morti in guerra)

e per un altro verso dal fatto di non potere piugrave contare sullrsquoager pubblico che per soddisfare le esigenze della

popolazione urbana veniva affittato a grossi proprietari terrieri in grado di mettere in campo i capitali necessari a

supportare un itinerario tecnico specializzato a servizio del mercato (Lo Cascio 2002) 7 Le aree nelle quali si impiantarono le ville come unitagrave produttive specializzate a servizio del mercato romano sono

essenzialmente le aree costiere a nord e a sud di Roma stessa la Campania alcuni tratti delle regioni meridionali Le

aree interessate al grande allevamento transumante sono quelle della dorsale appenninica dal Sannio alla Lucania ai

Bruzi dove si collocano i pascoli estivi e le aree in pianura piugrave prossime alle coste del Lazio della Campania e della

Lucania e soprattutto dellrsquoApulia (elementi di continuitagrave si rilevano tra i percorsi di transumanza romani e la rete

tratturale di etagrave aragonese e successiva con un percorso non molto dissimile a quello del tratturo piugrave recente che

collegava LrsquoAquila a Foggia) (Lo Cascio 2002)

La villa di cui alla Fig 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi tra il I e il IV secolo dC la

riproduzione che si riferisce alla sola dimora signorile con funzione quindi amministrativo-

ricreativa si estendeva su 4 ettari con circa 200 locali di abitazione In complesso ciograve nondimeno

facevano capo alla medesima proprietagrave circa 1500 ettari e vi lavoravano non meno di 500 persone

perlopiugrave schiavi (Vegetti 1981)

Con la fine dellrsquoespansione dellrsquoImpero il sistema schiavistico entrograve in crisi fondamentalmente

percheacute si esaurigrave la fonte di approvvigionamento degli schiavi medesimi La conduzione anche a

causa dellrsquoassenteismo dei proprietari si concentrograve sempre piugrave in poche mani Si diffusero i

contratti di affitto e colonia parziale La villa si fortificograve per difendersi dalle invasioni barbariche Il

paesaggio agricolo perse la sua organizzazione specie nelle regioni meridionali meno fertili dove

si evolse verso i campi aperti con prevalenza dellrsquoindirizzo pastorale (estensione del diritto dello jus

pascendi) Sempre in Fig 3 egrave rappresentata la domus culta (tradotto azienda agricola) di Capracore

una villa fortificata latifondistica del Lazio meridionale condotta dalla chiesa cristiana La figura

mostra chiaramente come al di fuori delle mura non si abbia alcuna maglia agricola territorialmente

differenziata

Nellrsquoalto medioevo con il crollo dellrsquoImpero drsquoOccidente la popolazione si dimezzograve8 il paesaggio

si destrutturograve ulteriormente e il bosco piugrave o meno incolto si riappropriograve di una gran parte del

territorio9 Nel mondo rurale piugrave agrarizzato di relativamente organizzato rimasero solo le curtis

che rappresentarono una fase di passaggio tra leconomia della villa romana e quella della signoria

fondiaria del feudalesimo ma che contrariamente a queste ultime non producevano per il mercato

ma per lrsquoautoconsumo

Fig 4 - Campi aperti e campi chiusi (fonte httpitwikipediaorgwikiFileLavoro_curtisjpg)

8 Si stima che la popolazione italica fosse nel VI secolo dC di 4 milioni di persone circa la metagrave di quella del III

secolo ( Chiappa Mauri L 2002) 9 In amplissimi settori prevalse lrsquoincolto A questi si contrapponevano aree le arre piugrave agrarizzate site nellrsquoalta pianura

lombarda nella valpolicella veronese nei laghi lombardi sui primi rilievi appenninici lungo la via emilia nelle colline

toscane ed umbre sulla costa driatica nelle colline del sannio e dellrsquoirpinia in valdemone in sicilia a corono attorno

alle cittagrave supersititi (Chiappa Mauri L 2002)

Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture

estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le

colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a

livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri

A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di

clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente

rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10

con la

messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota

Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di

trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)

sia di sfruttamento di pascoli incolti11

Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti

opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono

il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano

Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine

nei dissodamenti e bonifiche medioevali

In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case

torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in

pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per

circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12

dove le

trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla

10

Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti

toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11

Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il

toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12

In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una

grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a

struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di

avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite

varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e

Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza

Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di

questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di

comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave

1995)

Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura

degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e

Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli

elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel

Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al

2008)

Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave

associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et

Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte

Atlante dei tipi geografici 2006)

Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici

strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al

pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura

estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13

Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi

feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro

Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate

disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un

territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al

Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco

produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza

del latifondo (Fig 7)

13

Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di

fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e

strumentali

Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che

si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono

(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte

wwwbibliolabit)

Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si

verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del

paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si

praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma

attraverso contratti di mezzadria con i coloni14

i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate

dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici

castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)

Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a

pigola (campi a spigolo)

14

Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari

toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel

paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e

chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati

boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha

saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)

Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a

una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel

Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la

seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel

1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)

Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul

territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte

wwwbibliolabit)

In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema

insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di

proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per

condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15

Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione

ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)

15

Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con

abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile

dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i

precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici

per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si

dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva

utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei

tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana

(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la

connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

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Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 3: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Fig 2 - Strutturazione regolare della centuriazione romana e sua rappresentazione al livello

geografico (fonti a destra wwwbibliolabit a sinistra Atlante dei tipi geografici 2006)

Con lrsquoandar dei secoli tuttavia la cittagrave di Roma crebbe a dismisura raggiungendo durante lrsquoetagrave

imperiale una popolazione superiore al milione di abitanti e il mercato assunse sempre maggior

importanza I moduli assegnati come ricompensa ai legionari che colonizzavano i territori

conquistati non consentivano piugrave di formare aziende strutturalmente adeguate a soddisfare le

esigenze di un mercato tanto vasto In tale ottica anche lrsquoutilizzazione convenzionale dellrsquoager

pubblico diventava di impedimento Ciograve determinograve una disattivazione dei legionari dalla loro

professione contadina6 e il passaggio a forme di concentrazione del territorio che sfociarono nella

costituzione delle ville romane vere e proprie imprese votate alla produzione di beni da immettere

sul mercato7

Fig 3 - Villa romana imperiale (fonte Vegetti 1981) e successiva domus culta (fonte Miniatura

dal Corpus agrimensorum del sec IX - Roma Biblioteca Apostolica Vaticana)

6 I contadini legionari sarebbero stati rovinati per un verso dal fatto di essere impiegati in lunghe campagne militari

fuori dallrsquoItalia e dunque di dover lasciare alla deriva i propri poderi (senza contare che molti sarebbero morti in guerra)

e per un altro verso dal fatto di non potere piugrave contare sullrsquoager pubblico che per soddisfare le esigenze della

popolazione urbana veniva affittato a grossi proprietari terrieri in grado di mettere in campo i capitali necessari a

supportare un itinerario tecnico specializzato a servizio del mercato (Lo Cascio 2002) 7 Le aree nelle quali si impiantarono le ville come unitagrave produttive specializzate a servizio del mercato romano sono

essenzialmente le aree costiere a nord e a sud di Roma stessa la Campania alcuni tratti delle regioni meridionali Le

aree interessate al grande allevamento transumante sono quelle della dorsale appenninica dal Sannio alla Lucania ai

Bruzi dove si collocano i pascoli estivi e le aree in pianura piugrave prossime alle coste del Lazio della Campania e della

Lucania e soprattutto dellrsquoApulia (elementi di continuitagrave si rilevano tra i percorsi di transumanza romani e la rete

tratturale di etagrave aragonese e successiva con un percorso non molto dissimile a quello del tratturo piugrave recente che

collegava LrsquoAquila a Foggia) (Lo Cascio 2002)

La villa di cui alla Fig 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi tra il I e il IV secolo dC la

riproduzione che si riferisce alla sola dimora signorile con funzione quindi amministrativo-

ricreativa si estendeva su 4 ettari con circa 200 locali di abitazione In complesso ciograve nondimeno

facevano capo alla medesima proprietagrave circa 1500 ettari e vi lavoravano non meno di 500 persone

perlopiugrave schiavi (Vegetti 1981)

Con la fine dellrsquoespansione dellrsquoImpero il sistema schiavistico entrograve in crisi fondamentalmente

percheacute si esaurigrave la fonte di approvvigionamento degli schiavi medesimi La conduzione anche a

causa dellrsquoassenteismo dei proprietari si concentrograve sempre piugrave in poche mani Si diffusero i

contratti di affitto e colonia parziale La villa si fortificograve per difendersi dalle invasioni barbariche Il

paesaggio agricolo perse la sua organizzazione specie nelle regioni meridionali meno fertili dove

si evolse verso i campi aperti con prevalenza dellrsquoindirizzo pastorale (estensione del diritto dello jus

pascendi) Sempre in Fig 3 egrave rappresentata la domus culta (tradotto azienda agricola) di Capracore

una villa fortificata latifondistica del Lazio meridionale condotta dalla chiesa cristiana La figura

mostra chiaramente come al di fuori delle mura non si abbia alcuna maglia agricola territorialmente

differenziata

Nellrsquoalto medioevo con il crollo dellrsquoImpero drsquoOccidente la popolazione si dimezzograve8 il paesaggio

si destrutturograve ulteriormente e il bosco piugrave o meno incolto si riappropriograve di una gran parte del

territorio9 Nel mondo rurale piugrave agrarizzato di relativamente organizzato rimasero solo le curtis

che rappresentarono una fase di passaggio tra leconomia della villa romana e quella della signoria

fondiaria del feudalesimo ma che contrariamente a queste ultime non producevano per il mercato

ma per lrsquoautoconsumo

Fig 4 - Campi aperti e campi chiusi (fonte httpitwikipediaorgwikiFileLavoro_curtisjpg)

8 Si stima che la popolazione italica fosse nel VI secolo dC di 4 milioni di persone circa la metagrave di quella del III

secolo ( Chiappa Mauri L 2002) 9 In amplissimi settori prevalse lrsquoincolto A questi si contrapponevano aree le arre piugrave agrarizzate site nellrsquoalta pianura

lombarda nella valpolicella veronese nei laghi lombardi sui primi rilievi appenninici lungo la via emilia nelle colline

toscane ed umbre sulla costa driatica nelle colline del sannio e dellrsquoirpinia in valdemone in sicilia a corono attorno

alle cittagrave supersititi (Chiappa Mauri L 2002)

Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture

estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le

colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a

livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri

A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di

clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente

rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10

con la

messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota

Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di

trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)

sia di sfruttamento di pascoli incolti11

Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti

opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono

il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano

Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine

nei dissodamenti e bonifiche medioevali

In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case

torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in

pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per

circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12

dove le

trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla

10

Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti

toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11

Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il

toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12

In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una

grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a

struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di

avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite

varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e

Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza

Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di

questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di

comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave

1995)

Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura

degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e

Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli

elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel

Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al

2008)

Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave

associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et

Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte

Atlante dei tipi geografici 2006)

Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici

strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al

pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura

estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13

Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi

feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro

Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate

disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un

territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al

Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco

produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza

del latifondo (Fig 7)

13

Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di

fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e

strumentali

Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che

si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono

(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte

wwwbibliolabit)

Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si

verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del

paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si

praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma

attraverso contratti di mezzadria con i coloni14

i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate

dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici

castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)

Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a

pigola (campi a spigolo)

14

Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari

toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel

paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e

chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati

boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha

saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)

Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a

una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel

Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la

seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel

1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)

Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul

territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte

wwwbibliolabit)

In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema

insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di

proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per

condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15

Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione

ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)

15

Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con

abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile

dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i

precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici

per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si

dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva

utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei

tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana

(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la

connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

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Page 4: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

La villa di cui alla Fig 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi tra il I e il IV secolo dC la

riproduzione che si riferisce alla sola dimora signorile con funzione quindi amministrativo-

ricreativa si estendeva su 4 ettari con circa 200 locali di abitazione In complesso ciograve nondimeno

facevano capo alla medesima proprietagrave circa 1500 ettari e vi lavoravano non meno di 500 persone

perlopiugrave schiavi (Vegetti 1981)

Con la fine dellrsquoespansione dellrsquoImpero il sistema schiavistico entrograve in crisi fondamentalmente

percheacute si esaurigrave la fonte di approvvigionamento degli schiavi medesimi La conduzione anche a

causa dellrsquoassenteismo dei proprietari si concentrograve sempre piugrave in poche mani Si diffusero i

contratti di affitto e colonia parziale La villa si fortificograve per difendersi dalle invasioni barbariche Il

paesaggio agricolo perse la sua organizzazione specie nelle regioni meridionali meno fertili dove

si evolse verso i campi aperti con prevalenza dellrsquoindirizzo pastorale (estensione del diritto dello jus

pascendi) Sempre in Fig 3 egrave rappresentata la domus culta (tradotto azienda agricola) di Capracore

una villa fortificata latifondistica del Lazio meridionale condotta dalla chiesa cristiana La figura

mostra chiaramente come al di fuori delle mura non si abbia alcuna maglia agricola territorialmente

differenziata

Nellrsquoalto medioevo con il crollo dellrsquoImpero drsquoOccidente la popolazione si dimezzograve8 il paesaggio

si destrutturograve ulteriormente e il bosco piugrave o meno incolto si riappropriograve di una gran parte del

territorio9 Nel mondo rurale piugrave agrarizzato di relativamente organizzato rimasero solo le curtis

che rappresentarono una fase di passaggio tra leconomia della villa romana e quella della signoria

fondiaria del feudalesimo ma che contrariamente a queste ultime non producevano per il mercato

ma per lrsquoautoconsumo

Fig 4 - Campi aperti e campi chiusi (fonte httpitwikipediaorgwikiFileLavoro_curtisjpg)

8 Si stima che la popolazione italica fosse nel VI secolo dC di 4 milioni di persone circa la metagrave di quella del III

secolo ( Chiappa Mauri L 2002) 9 In amplissimi settori prevalse lrsquoincolto A questi si contrapponevano aree le arre piugrave agrarizzate site nellrsquoalta pianura

lombarda nella valpolicella veronese nei laghi lombardi sui primi rilievi appenninici lungo la via emilia nelle colline

toscane ed umbre sulla costa driatica nelle colline del sannio e dellrsquoirpinia in valdemone in sicilia a corono attorno

alle cittagrave supersititi (Chiappa Mauri L 2002)

Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture

estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le

colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a

livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri

A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di

clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente

rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10

con la

messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota

Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di

trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)

sia di sfruttamento di pascoli incolti11

Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti

opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono

il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano

Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine

nei dissodamenti e bonifiche medioevali

In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case

torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in

pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per

circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12

dove le

trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla

10

Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti

toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11

Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il

toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12

In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una

grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a

struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di

avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite

varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e

Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza

Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di

questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di

comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave

1995)

Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura

degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e

Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli

elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel

Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al

2008)

Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave

associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et

Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte

Atlante dei tipi geografici 2006)

Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici

strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al

pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura

estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13

Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi

feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro

Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate

disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un

territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al

Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco

produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza

del latifondo (Fig 7)

13

Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di

fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e

strumentali

Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che

si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono

(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte

wwwbibliolabit)

Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si

verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del

paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si

praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma

attraverso contratti di mezzadria con i coloni14

i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate

dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici

castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)

Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a

pigola (campi a spigolo)

14

Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari

toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel

paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e

chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati

boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha

saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)

Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a

una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel

Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la

seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel

1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)

Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul

territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte

wwwbibliolabit)

In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema

insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di

proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per

condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15

Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione

ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)

15

Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con

abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile

dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i

precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici

per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si

dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva

utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei

tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana

(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la

connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

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Page 5: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture

estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le

colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a

livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri

A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di

clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente

rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10

con la

messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota

Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di

trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)

sia di sfruttamento di pascoli incolti11

Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti

opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono

il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano

Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine

nei dissodamenti e bonifiche medioevali

In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case

torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in

pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per

circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12

dove le

trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla

10

Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti

toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11

Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il

toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12

In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una

grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a

struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di

avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite

varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e

Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza

Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di

questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di

comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave

1995)

Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura

degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e

Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli

elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel

Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al

2008)

Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave

associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et

Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte

Atlante dei tipi geografici 2006)

Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici

strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al

pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura

estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13

Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi

feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro

Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate

disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un

territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al

Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco

produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza

del latifondo (Fig 7)

13

Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di

fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e

strumentali

Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che

si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono

(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte

wwwbibliolabit)

Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si

verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del

paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si

praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma

attraverso contratti di mezzadria con i coloni14

i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate

dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici

castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)

Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a

pigola (campi a spigolo)

14

Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari

toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel

paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e

chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati

boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha

saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)

Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a

una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel

Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la

seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel

1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)

Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul

territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte

wwwbibliolabit)

In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema

insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di

proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per

condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15

Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione

ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)

15

Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con

abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile

dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i

precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici

per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si

dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva

utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei

tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana

(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la

connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

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Borbera

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Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 6: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura

degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e

Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli

elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel

Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al

2008)

Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave

associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et

Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte

Atlante dei tipi geografici 2006)

Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici

strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al

pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura

estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13

Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi

feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro

Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate

disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un

territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al

Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco

produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza

del latifondo (Fig 7)

13

Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di

fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e

strumentali

Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che

si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono

(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte

wwwbibliolabit)

Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si

verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del

paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si

praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma

attraverso contratti di mezzadria con i coloni14

i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate

dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici

castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)

Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a

pigola (campi a spigolo)

14

Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari

toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel

paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e

chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati

boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha

saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)

Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a

una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel

Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la

seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel

1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)

Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul

territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte

wwwbibliolabit)

In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema

insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di

proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per

condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15

Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione

ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)

15

Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con

abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile

dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i

precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici

per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si

dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva

utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei

tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana

(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la

connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

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Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 7: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che

si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono

(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte

wwwbibliolabit)

Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si

verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del

paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si

praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma

attraverso contratti di mezzadria con i coloni14

i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate

dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici

castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)

Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a

pigola (campi a spigolo)

14

Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari

toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel

paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e

chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati

boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha

saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)

Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a

una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel

Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la

seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel

1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)

Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul

territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte

wwwbibliolabit)

In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema

insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di

proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per

condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15

Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione

ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)

15

Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con

abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile

dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i

precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici

per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si

dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva

utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei

tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana

(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la

connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

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Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

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proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

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Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 8: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a

una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel

Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la

seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel

1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)

Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul

territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte

wwwbibliolabit)

In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema

insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di

proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per

condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15

Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione

ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)

15

Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con

abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile

dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i

precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici

per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si

dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva

utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei

tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana

(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la

connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

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Page 9: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura

con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per

massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina

Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava

origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la

cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)

Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione

geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi

geografici 2006)

A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra

accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda

guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della

bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve

tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava

lentamente trasformando da medioevale a industriale

In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una

distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente

secondo quanto indicato nella Fig 12

Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte

wwwbibliolabit)

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

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Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

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proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

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Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 10: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi

Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota

di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la

investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in

gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano

radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato

Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve

gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione

la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)

la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)

la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha

la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve

Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio

non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di

dimensioni rilevanti

Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla

meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e

dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo

al paesaggio geografico (Fig 14)

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

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soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

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Borbera

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Page 11: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954

a destra 2000

A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche

tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali

resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo

sul calcestruzzo armato16

completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno

In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in

cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza

tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che

man mano andavano realizzandosi

Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha

lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture

in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si

differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera

16

Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata

solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

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Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

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sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

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rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

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ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 12: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria

Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza

strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori

degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo

Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei

bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il

territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo

privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione

della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri

questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a

conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et

Al 1999)

41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole

Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate

dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche

necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18

Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati

seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se

vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono

modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei

confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)

Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di

allevamento della vite

17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia

incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e

forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della

vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale

18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al

massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di

meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di

manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

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soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

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Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

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Borbera

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ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

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Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

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Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 13: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in

serbatoi refrigerati allrsquoesterno

Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a

due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a

muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni

con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e

materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali

Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio

Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di

tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza

paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei

suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del

manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite

Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

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Madrid

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pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

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Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

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ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

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agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

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35

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Page 14: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare

rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento

della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche

intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla

produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)

Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un

generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))

Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria

(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella

materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le

caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne

lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione

di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo

Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati

alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di

sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal

prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla

strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave

assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del

paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in

Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su

due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati

dallrsquoagricoltura contadina

Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli

viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali

Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici

ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio

in funzione della logistica distributiva

Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non

appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento

allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con

cantina interrata ldquotecnologicardquo)

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 15: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo

Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche

Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 16: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali

Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali

Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 17: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato

ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing

Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e

efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo

sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio

effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione

dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto

drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono

state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto

il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine

sono state utilizzate scene relative a

il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)

lrsquoingresso la zona di accoglienza

la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto

la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento

Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un

campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La

definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze

visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato

richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di

preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti

appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 18: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

scena 1

panoramica

2

entrata

3

conferimento

4

stoccaggio

5

affinament

o

6

vendita

7

generale

Gruppo A

Tradizional

e

32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc

Gruppo B

Sociale 1

22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b

Gruppo B

Sociale 2

28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc

Gruppo C

Industriale

41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b

Gruppo D

Integrata

44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a

Gruppo C

Integrata

44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a

Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti

cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati

esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti

differiscono statisticamente per la vista considerata)

I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai

costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti

verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le

viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce

statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto

42 ndash Esempi in altri settori

In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare

un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici

e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando

Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave

emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la

stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle

case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave

innovativa oggigiorno disponibile

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 19: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio

interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il

robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli

impianti di risalita per gli sciatori

I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre

fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi

climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si

riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una

impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a

farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le

loro esigenze fisiologiche

Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda

completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un

macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire

una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto

utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto

riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)

Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di

contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla

sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 20: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

4 ndash Prospettive future

Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione

lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi

specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al

contesto dei paesaggi rurali tradizionali

lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando

allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un

impatto paesistico positivo

Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore

vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria

Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a

destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra

(wwwpetrawineit)

Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che

venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia

nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente

ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora

lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico

ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita

innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la

tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino

Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-

monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera

drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si

colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la

localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il

legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure

vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)

Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino

2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino

(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze

creative

In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le

aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 21: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno

iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto

dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei

relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali

valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale

con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini

In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio

dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica

Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di

energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare

come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una

favorevole ricaduta sul paesaggio rurale

Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della

cascina Menozzi di Landriano

A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente

in modo paesisticamente accettabile

Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente

Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio

rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve

Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana

Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la

produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-

zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 22: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare

integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)

Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione

di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento

impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina

nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas

Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34

Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale

Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una

visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni

architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo

Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a

meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre

presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse

specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi

certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig

13

Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte

di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo

termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 23: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado

di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano

accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco

sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di

far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei

contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste

iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave

energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia

paesistica

5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina

lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione

di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori

produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del

paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della

rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha

comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione

Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento

della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta

permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni

casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non

indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a

orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo

conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti

obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le

aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche

non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale

e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in

quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio

in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le

responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a

condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso

a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave

di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un

ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e

biosostenibili

Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola

per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura

evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di

ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi

legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio

6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -

httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto

Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze

Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi

approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII

Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional

buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II

Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158

Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional

buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8

Madrid

Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi

coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave

moderna- edizioni Polistampa pp172-221

Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in

pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare

su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -

Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

wwwpaysageit

Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash

sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57

Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano

Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -

httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino

Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine

friulane - Vigne e Vini 5 59-66

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per

soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice

Fiorentina Firenze

Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici

strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio

rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta

Borbera

Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano

Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero

ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34

Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli

operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La

proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura

Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417

Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli

Page 24: Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2 paesaggibiodiversit.pdf · La villa di cui alla Fig. 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi

Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino

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Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore

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soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema

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Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di

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Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende

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Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305

Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri

Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-

35

Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari

Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2

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Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli