Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2...
-
Upload
phamnguyet -
Category
Documents
-
view
225 -
download
0
Transcript of Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella ...users2.unimi.it/lzzmsm/sosaz testi2...
Il ruolo delle aziende agro-zootecniche nella differenziazione del paesaggio rurale tra passato e futuro
Massimo Lazzari Dipartimento VSA Universitagrave degli Studi di Milano
1 ndash Introduzione
Il ruolo che agricoltura e zootecnia hanno assunto nel modellare e differenziare il paesaggio agrario
- e piugrave in generale rurale - egrave oggetto di studio da decenni1 Un modo semplice e utile per descrivere
lrsquoevoluzione del processo di modellazione egrave quello di assegnare il ruolo di motore principale della
trasformazione del paesaggio agrario alle forme storiche socialmente determinate delle aziende
agro-zootecniche (aziende individuali ville curtis aziende mezzadrili latifondiste ecc) Queste
infatti si configurano come le principali entitagrave che impiegando lavoro e mezzi tecnici utilizzano
ma nei casi estremi sfruttano suolo e ambiente come fattori di base per produrre beni (da
consumare nellrsquoazienda o da immettere sul mercato) che via via si differenziano nel tempo per
soddisfare le esigenze dei consumatori per i quali vengono prodotti Tale azione di combinazione di
fattori artificiali e naturali modifica la condizione originale di suolo e ambiente assoggettandola
alle funzioni tecniche che man mano si evolvono al fine di soddisfare gli obiettivi di conduzione
delle aziende stesse Lrsquoapproccio qui impiegato egrave per certi versi non esaustivo in quanto non tiene
conto della molteplicitagrave di altri attori che hanno avuto influenza sul processo (si pensi a esempio
allrsquoazione degli insediamenti rurali non direttamente riconducibili ad attivitagrave agricole) ma specie
su base generale consente di dare origine a un modello mentale valido per interpretare la realtagrave
odierna e cercare di prevedere le possibili evoluzioni future del paesaggio Sulla base di questa
impostazione il presente contributo si suddivide in quatto principali sezioni
la prima che richiama a grandi linee lrsquoevoluzione del paesaggio agrario italiano fino al termine
della seconda guerra mondiale periodo a partire dal quale si assistette nella nostra agricoltura a una
rivoluzione che ha portato alla pressocheacute totale industrializzazione delle pratiche agricole
la seconda che tratta di tale processo di industrializzazione e della sua evoluzione verso una
agricoltura sempre piugrave impattante in termini ambientali
la terza che parla dellrsquoevoluzione post-moderna verso una agricoltura di qualitagrave e sostenibile
la quarta che evidenzia alcune tendenze evolutive al momento ancora marginali ma che
potrebbero avere un grande impatto nella evoluzione futura del paesaggio agrario
2 ndash Evoluzione storica del paesaggio rurale fino alla seconda guerra mondiale Nellrsquoantichitagrave a parte in aree limitate e per brevi periodi nellrsquoepoca dellrsquoImpero Romano (ville
romane)2 non si puograve parlare di una concezione estetica del paesaggio ma solo di organizzazione
territoriale che ha dato luogo a ciograve che oggi definiamo come paesaggio
1 Fondamentali in questo ambito sono sicuramente state le pionieristiche e paradigmatiche opere Caratteri originali
delle storia rurale francese di Marc Bloch (edita in Italia da Einaudi nel 1977) Storia del paesaggio agrario italiano
di Emilio Sereni (1961) 2 In una lettera (3 19) inviata a un suo amico di Como relativamente allrsquoacquisto di una tenuta vicino a una giagrave in suo
possesso Plinio annovera tra ciograve che lo attira verso lrsquoacquisto della medesima la ldquopulchritudo iungendirdquo vale a dire
lrsquoattrattiva (diremmo noi da un punto di vista estetico) derivata dal potere unire la sua precedente proprietagrave alla nuova
Inizialmente le civiltagrave italiche preromane furono basate su degli insediamenti drsquoaltura sparsi (pagus
vicus) che hanno lasciato segni oggigiorno riconoscibili solo alla scala geografica (Fig 1)
Completamente diversa fu lrsquoorganizzazione territoriale delle strutture agro-zootecnico romane
Sempre a livello geografico risultano ancora chiarissimi in molte aree i segni della centuriazione in
jugeri3 misura tecnica agricola pari a 2500 m
2 (Fig 2)
4 La centuria che era costituita da 200
jugeri determinava poi una aggregazione non solo tecnica ma anche sociale essendo ad essa legata
lrsquounitagrave di base dellrsquoesercito romano pari a 100 soldati a ciascuno dei quali venivano assegnati 2
jugeri
Fig 1 - Struttura territoriale dispersa probabilmente ancora oggi determinata
dallrsquoorganizzazione insediativa pre-romana in vici e pagi (fonti a destra Atlante dei tipi
geografici 2006 a sinistra estratto di mappa da Google Map)
Peraltro lrsquoorganizzazione sociale romana prevedeva che gli stessi legionari-contadini avessero
accesso a terre di proprietagrave pubblica (ager publicus) utilizzabili con diritto di pascolo caccia
raccolta di frutti pendenti legnatico ecc
Successivamente tra il V secolo e gli inizi del IV aC con la ripartizione del territorio conquistato
alla cittagrave etrusca di Veio gli jugeri assegnati al singolo legionario salirono a 7 Che gli jugeri
fossero 2 o 7 poco importa in quanto ciograve rappresentava di fatto la scelta di formare aziende agricole
adatte per il sostentamento familiare con limitato accesso al mercato Il modello di piccola proprietagrave
individuale e con esso la figura del legionario coltivatore diretto caratterizzograve in larga misura i
secoli dellrsquoespansione di Roma in Italia e poi nel Meditteraneo (Lo Cascio E 2002)5
3 Oggi disponiamo di un notevole inventario delle centuriazioni romane Il sistema si diffuse in tutta la valle del Po
nelle aree costiere sia adriatiche sia tirreniche nelle valli fluviali interne In alcuni casi si riscontra addirittura una certa
tendenza degli archeologi a forzare i dati e a individuare divisioni agrarie anche quando non ci sono tracce evidenti
(Traina 2002) 4 Essa rappresentava la quantitagrave di terreno che poteva essere arata in un giorno da un paio di buoi Da notare che ancora
oggi quando si parla di sostenibilitagrave demografica in termini agricoli i 2500 m2 dello jugero vengono considerati il
valore medio necessario a sostentare una persona
Fig 2 - Strutturazione regolare della centuriazione romana e sua rappresentazione al livello
geografico (fonti a destra wwwbibliolabit a sinistra Atlante dei tipi geografici 2006)
Con lrsquoandar dei secoli tuttavia la cittagrave di Roma crebbe a dismisura raggiungendo durante lrsquoetagrave
imperiale una popolazione superiore al milione di abitanti e il mercato assunse sempre maggior
importanza I moduli assegnati come ricompensa ai legionari che colonizzavano i territori
conquistati non consentivano piugrave di formare aziende strutturalmente adeguate a soddisfare le
esigenze di un mercato tanto vasto In tale ottica anche lrsquoutilizzazione convenzionale dellrsquoager
pubblico diventava di impedimento Ciograve determinograve una disattivazione dei legionari dalla loro
professione contadina6 e il passaggio a forme di concentrazione del territorio che sfociarono nella
costituzione delle ville romane vere e proprie imprese votate alla produzione di beni da immettere
sul mercato7
Fig 3 - Villa romana imperiale (fonte Vegetti 1981) e successiva domus culta (fonte Miniatura
dal Corpus agrimensorum del sec IX - Roma Biblioteca Apostolica Vaticana)
6 I contadini legionari sarebbero stati rovinati per un verso dal fatto di essere impiegati in lunghe campagne militari
fuori dallrsquoItalia e dunque di dover lasciare alla deriva i propri poderi (senza contare che molti sarebbero morti in guerra)
e per un altro verso dal fatto di non potere piugrave contare sullrsquoager pubblico che per soddisfare le esigenze della
popolazione urbana veniva affittato a grossi proprietari terrieri in grado di mettere in campo i capitali necessari a
supportare un itinerario tecnico specializzato a servizio del mercato (Lo Cascio 2002) 7 Le aree nelle quali si impiantarono le ville come unitagrave produttive specializzate a servizio del mercato romano sono
essenzialmente le aree costiere a nord e a sud di Roma stessa la Campania alcuni tratti delle regioni meridionali Le
aree interessate al grande allevamento transumante sono quelle della dorsale appenninica dal Sannio alla Lucania ai
Bruzi dove si collocano i pascoli estivi e le aree in pianura piugrave prossime alle coste del Lazio della Campania e della
Lucania e soprattutto dellrsquoApulia (elementi di continuitagrave si rilevano tra i percorsi di transumanza romani e la rete
tratturale di etagrave aragonese e successiva con un percorso non molto dissimile a quello del tratturo piugrave recente che
collegava LrsquoAquila a Foggia) (Lo Cascio 2002)
La villa di cui alla Fig 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi tra il I e il IV secolo dC la
riproduzione che si riferisce alla sola dimora signorile con funzione quindi amministrativo-
ricreativa si estendeva su 4 ettari con circa 200 locali di abitazione In complesso ciograve nondimeno
facevano capo alla medesima proprietagrave circa 1500 ettari e vi lavoravano non meno di 500 persone
perlopiugrave schiavi (Vegetti 1981)
Con la fine dellrsquoespansione dellrsquoImpero il sistema schiavistico entrograve in crisi fondamentalmente
percheacute si esaurigrave la fonte di approvvigionamento degli schiavi medesimi La conduzione anche a
causa dellrsquoassenteismo dei proprietari si concentrograve sempre piugrave in poche mani Si diffusero i
contratti di affitto e colonia parziale La villa si fortificograve per difendersi dalle invasioni barbariche Il
paesaggio agricolo perse la sua organizzazione specie nelle regioni meridionali meno fertili dove
si evolse verso i campi aperti con prevalenza dellrsquoindirizzo pastorale (estensione del diritto dello jus
pascendi) Sempre in Fig 3 egrave rappresentata la domus culta (tradotto azienda agricola) di Capracore
una villa fortificata latifondistica del Lazio meridionale condotta dalla chiesa cristiana La figura
mostra chiaramente come al di fuori delle mura non si abbia alcuna maglia agricola territorialmente
differenziata
Nellrsquoalto medioevo con il crollo dellrsquoImpero drsquoOccidente la popolazione si dimezzograve8 il paesaggio
si destrutturograve ulteriormente e il bosco piugrave o meno incolto si riappropriograve di una gran parte del
territorio9 Nel mondo rurale piugrave agrarizzato di relativamente organizzato rimasero solo le curtis
che rappresentarono una fase di passaggio tra leconomia della villa romana e quella della signoria
fondiaria del feudalesimo ma che contrariamente a queste ultime non producevano per il mercato
ma per lrsquoautoconsumo
Fig 4 - Campi aperti e campi chiusi (fonte httpitwikipediaorgwikiFileLavoro_curtisjpg)
8 Si stima che la popolazione italica fosse nel VI secolo dC di 4 milioni di persone circa la metagrave di quella del III
secolo ( Chiappa Mauri L 2002) 9 In amplissimi settori prevalse lrsquoincolto A questi si contrapponevano aree le arre piugrave agrarizzate site nellrsquoalta pianura
lombarda nella valpolicella veronese nei laghi lombardi sui primi rilievi appenninici lungo la via emilia nelle colline
toscane ed umbre sulla costa driatica nelle colline del sannio e dellrsquoirpinia in valdemone in sicilia a corono attorno
alle cittagrave supersititi (Chiappa Mauri L 2002)
Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture
estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le
colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a
livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri
A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di
clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente
rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10
con la
messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota
Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di
trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)
sia di sfruttamento di pascoli incolti11
Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti
opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono
il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano
Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine
nei dissodamenti e bonifiche medioevali
In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case
torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in
pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per
circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12
dove le
trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla
10
Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti
toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11
Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il
toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12
In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una
grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a
struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di
avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite
varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e
Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza
Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di
questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di
comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave
1995)
Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura
degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e
Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli
elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel
Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al
2008)
Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave
associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et
Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte
Atlante dei tipi geografici 2006)
Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici
strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al
pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura
estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13
Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi
feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro
Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate
disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un
territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al
Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco
produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza
del latifondo (Fig 7)
13
Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di
fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e
strumentali
Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che
si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono
(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte
wwwbibliolabit)
Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si
verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del
paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si
praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma
attraverso contratti di mezzadria con i coloni14
i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate
dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici
castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)
Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a
pigola (campi a spigolo)
14
Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari
toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel
paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e
chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati
boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha
saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)
Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a
una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel
Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la
seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel
1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)
Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul
territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte
wwwbibliolabit)
In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema
insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di
proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per
condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15
Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione
ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)
15
Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con
abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile
dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i
precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici
per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si
dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva
utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei
tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana
(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la
connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Inizialmente le civiltagrave italiche preromane furono basate su degli insediamenti drsquoaltura sparsi (pagus
vicus) che hanno lasciato segni oggigiorno riconoscibili solo alla scala geografica (Fig 1)
Completamente diversa fu lrsquoorganizzazione territoriale delle strutture agro-zootecnico romane
Sempre a livello geografico risultano ancora chiarissimi in molte aree i segni della centuriazione in
jugeri3 misura tecnica agricola pari a 2500 m
2 (Fig 2)
4 La centuria che era costituita da 200
jugeri determinava poi una aggregazione non solo tecnica ma anche sociale essendo ad essa legata
lrsquounitagrave di base dellrsquoesercito romano pari a 100 soldati a ciascuno dei quali venivano assegnati 2
jugeri
Fig 1 - Struttura territoriale dispersa probabilmente ancora oggi determinata
dallrsquoorganizzazione insediativa pre-romana in vici e pagi (fonti a destra Atlante dei tipi
geografici 2006 a sinistra estratto di mappa da Google Map)
Peraltro lrsquoorganizzazione sociale romana prevedeva che gli stessi legionari-contadini avessero
accesso a terre di proprietagrave pubblica (ager publicus) utilizzabili con diritto di pascolo caccia
raccolta di frutti pendenti legnatico ecc
Successivamente tra il V secolo e gli inizi del IV aC con la ripartizione del territorio conquistato
alla cittagrave etrusca di Veio gli jugeri assegnati al singolo legionario salirono a 7 Che gli jugeri
fossero 2 o 7 poco importa in quanto ciograve rappresentava di fatto la scelta di formare aziende agricole
adatte per il sostentamento familiare con limitato accesso al mercato Il modello di piccola proprietagrave
individuale e con esso la figura del legionario coltivatore diretto caratterizzograve in larga misura i
secoli dellrsquoespansione di Roma in Italia e poi nel Meditteraneo (Lo Cascio E 2002)5
3 Oggi disponiamo di un notevole inventario delle centuriazioni romane Il sistema si diffuse in tutta la valle del Po
nelle aree costiere sia adriatiche sia tirreniche nelle valli fluviali interne In alcuni casi si riscontra addirittura una certa
tendenza degli archeologi a forzare i dati e a individuare divisioni agrarie anche quando non ci sono tracce evidenti
(Traina 2002) 4 Essa rappresentava la quantitagrave di terreno che poteva essere arata in un giorno da un paio di buoi Da notare che ancora
oggi quando si parla di sostenibilitagrave demografica in termini agricoli i 2500 m2 dello jugero vengono considerati il
valore medio necessario a sostentare una persona
Fig 2 - Strutturazione regolare della centuriazione romana e sua rappresentazione al livello
geografico (fonti a destra wwwbibliolabit a sinistra Atlante dei tipi geografici 2006)
Con lrsquoandar dei secoli tuttavia la cittagrave di Roma crebbe a dismisura raggiungendo durante lrsquoetagrave
imperiale una popolazione superiore al milione di abitanti e il mercato assunse sempre maggior
importanza I moduli assegnati come ricompensa ai legionari che colonizzavano i territori
conquistati non consentivano piugrave di formare aziende strutturalmente adeguate a soddisfare le
esigenze di un mercato tanto vasto In tale ottica anche lrsquoutilizzazione convenzionale dellrsquoager
pubblico diventava di impedimento Ciograve determinograve una disattivazione dei legionari dalla loro
professione contadina6 e il passaggio a forme di concentrazione del territorio che sfociarono nella
costituzione delle ville romane vere e proprie imprese votate alla produzione di beni da immettere
sul mercato7
Fig 3 - Villa romana imperiale (fonte Vegetti 1981) e successiva domus culta (fonte Miniatura
dal Corpus agrimensorum del sec IX - Roma Biblioteca Apostolica Vaticana)
6 I contadini legionari sarebbero stati rovinati per un verso dal fatto di essere impiegati in lunghe campagne militari
fuori dallrsquoItalia e dunque di dover lasciare alla deriva i propri poderi (senza contare che molti sarebbero morti in guerra)
e per un altro verso dal fatto di non potere piugrave contare sullrsquoager pubblico che per soddisfare le esigenze della
popolazione urbana veniva affittato a grossi proprietari terrieri in grado di mettere in campo i capitali necessari a
supportare un itinerario tecnico specializzato a servizio del mercato (Lo Cascio 2002) 7 Le aree nelle quali si impiantarono le ville come unitagrave produttive specializzate a servizio del mercato romano sono
essenzialmente le aree costiere a nord e a sud di Roma stessa la Campania alcuni tratti delle regioni meridionali Le
aree interessate al grande allevamento transumante sono quelle della dorsale appenninica dal Sannio alla Lucania ai
Bruzi dove si collocano i pascoli estivi e le aree in pianura piugrave prossime alle coste del Lazio della Campania e della
Lucania e soprattutto dellrsquoApulia (elementi di continuitagrave si rilevano tra i percorsi di transumanza romani e la rete
tratturale di etagrave aragonese e successiva con un percorso non molto dissimile a quello del tratturo piugrave recente che
collegava LrsquoAquila a Foggia) (Lo Cascio 2002)
La villa di cui alla Fig 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi tra il I e il IV secolo dC la
riproduzione che si riferisce alla sola dimora signorile con funzione quindi amministrativo-
ricreativa si estendeva su 4 ettari con circa 200 locali di abitazione In complesso ciograve nondimeno
facevano capo alla medesima proprietagrave circa 1500 ettari e vi lavoravano non meno di 500 persone
perlopiugrave schiavi (Vegetti 1981)
Con la fine dellrsquoespansione dellrsquoImpero il sistema schiavistico entrograve in crisi fondamentalmente
percheacute si esaurigrave la fonte di approvvigionamento degli schiavi medesimi La conduzione anche a
causa dellrsquoassenteismo dei proprietari si concentrograve sempre piugrave in poche mani Si diffusero i
contratti di affitto e colonia parziale La villa si fortificograve per difendersi dalle invasioni barbariche Il
paesaggio agricolo perse la sua organizzazione specie nelle regioni meridionali meno fertili dove
si evolse verso i campi aperti con prevalenza dellrsquoindirizzo pastorale (estensione del diritto dello jus
pascendi) Sempre in Fig 3 egrave rappresentata la domus culta (tradotto azienda agricola) di Capracore
una villa fortificata latifondistica del Lazio meridionale condotta dalla chiesa cristiana La figura
mostra chiaramente come al di fuori delle mura non si abbia alcuna maglia agricola territorialmente
differenziata
Nellrsquoalto medioevo con il crollo dellrsquoImpero drsquoOccidente la popolazione si dimezzograve8 il paesaggio
si destrutturograve ulteriormente e il bosco piugrave o meno incolto si riappropriograve di una gran parte del
territorio9 Nel mondo rurale piugrave agrarizzato di relativamente organizzato rimasero solo le curtis
che rappresentarono una fase di passaggio tra leconomia della villa romana e quella della signoria
fondiaria del feudalesimo ma che contrariamente a queste ultime non producevano per il mercato
ma per lrsquoautoconsumo
Fig 4 - Campi aperti e campi chiusi (fonte httpitwikipediaorgwikiFileLavoro_curtisjpg)
8 Si stima che la popolazione italica fosse nel VI secolo dC di 4 milioni di persone circa la metagrave di quella del III
secolo ( Chiappa Mauri L 2002) 9 In amplissimi settori prevalse lrsquoincolto A questi si contrapponevano aree le arre piugrave agrarizzate site nellrsquoalta pianura
lombarda nella valpolicella veronese nei laghi lombardi sui primi rilievi appenninici lungo la via emilia nelle colline
toscane ed umbre sulla costa driatica nelle colline del sannio e dellrsquoirpinia in valdemone in sicilia a corono attorno
alle cittagrave supersititi (Chiappa Mauri L 2002)
Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture
estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le
colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a
livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri
A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di
clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente
rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10
con la
messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota
Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di
trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)
sia di sfruttamento di pascoli incolti11
Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti
opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono
il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano
Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine
nei dissodamenti e bonifiche medioevali
In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case
torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in
pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per
circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12
dove le
trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla
10
Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti
toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11
Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il
toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12
In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una
grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a
struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di
avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite
varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e
Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza
Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di
questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di
comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave
1995)
Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura
degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e
Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli
elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel
Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al
2008)
Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave
associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et
Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte
Atlante dei tipi geografici 2006)
Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici
strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al
pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura
estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13
Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi
feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro
Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate
disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un
territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al
Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco
produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza
del latifondo (Fig 7)
13
Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di
fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e
strumentali
Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che
si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono
(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte
wwwbibliolabit)
Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si
verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del
paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si
praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma
attraverso contratti di mezzadria con i coloni14
i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate
dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici
castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)
Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a
pigola (campi a spigolo)
14
Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari
toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel
paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e
chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati
boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha
saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)
Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a
una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel
Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la
seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel
1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)
Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul
territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte
wwwbibliolabit)
In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema
insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di
proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per
condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15
Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione
ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)
15
Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con
abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile
dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i
precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici
per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si
dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva
utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei
tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana
(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la
connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Fig 2 - Strutturazione regolare della centuriazione romana e sua rappresentazione al livello
geografico (fonti a destra wwwbibliolabit a sinistra Atlante dei tipi geografici 2006)
Con lrsquoandar dei secoli tuttavia la cittagrave di Roma crebbe a dismisura raggiungendo durante lrsquoetagrave
imperiale una popolazione superiore al milione di abitanti e il mercato assunse sempre maggior
importanza I moduli assegnati come ricompensa ai legionari che colonizzavano i territori
conquistati non consentivano piugrave di formare aziende strutturalmente adeguate a soddisfare le
esigenze di un mercato tanto vasto In tale ottica anche lrsquoutilizzazione convenzionale dellrsquoager
pubblico diventava di impedimento Ciograve determinograve una disattivazione dei legionari dalla loro
professione contadina6 e il passaggio a forme di concentrazione del territorio che sfociarono nella
costituzione delle ville romane vere e proprie imprese votate alla produzione di beni da immettere
sul mercato7
Fig 3 - Villa romana imperiale (fonte Vegetti 1981) e successiva domus culta (fonte Miniatura
dal Corpus agrimensorum del sec IX - Roma Biblioteca Apostolica Vaticana)
6 I contadini legionari sarebbero stati rovinati per un verso dal fatto di essere impiegati in lunghe campagne militari
fuori dallrsquoItalia e dunque di dover lasciare alla deriva i propri poderi (senza contare che molti sarebbero morti in guerra)
e per un altro verso dal fatto di non potere piugrave contare sullrsquoager pubblico che per soddisfare le esigenze della
popolazione urbana veniva affittato a grossi proprietari terrieri in grado di mettere in campo i capitali necessari a
supportare un itinerario tecnico specializzato a servizio del mercato (Lo Cascio 2002) 7 Le aree nelle quali si impiantarono le ville come unitagrave produttive specializzate a servizio del mercato romano sono
essenzialmente le aree costiere a nord e a sud di Roma stessa la Campania alcuni tratti delle regioni meridionali Le
aree interessate al grande allevamento transumante sono quelle della dorsale appenninica dal Sannio alla Lucania ai
Bruzi dove si collocano i pascoli estivi e le aree in pianura piugrave prossime alle coste del Lazio della Campania e della
Lucania e soprattutto dellrsquoApulia (elementi di continuitagrave si rilevano tra i percorsi di transumanza romani e la rete
tratturale di etagrave aragonese e successiva con un percorso non molto dissimile a quello del tratturo piugrave recente che
collegava LrsquoAquila a Foggia) (Lo Cascio 2002)
La villa di cui alla Fig 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi tra il I e il IV secolo dC la
riproduzione che si riferisce alla sola dimora signorile con funzione quindi amministrativo-
ricreativa si estendeva su 4 ettari con circa 200 locali di abitazione In complesso ciograve nondimeno
facevano capo alla medesima proprietagrave circa 1500 ettari e vi lavoravano non meno di 500 persone
perlopiugrave schiavi (Vegetti 1981)
Con la fine dellrsquoespansione dellrsquoImpero il sistema schiavistico entrograve in crisi fondamentalmente
percheacute si esaurigrave la fonte di approvvigionamento degli schiavi medesimi La conduzione anche a
causa dellrsquoassenteismo dei proprietari si concentrograve sempre piugrave in poche mani Si diffusero i
contratti di affitto e colonia parziale La villa si fortificograve per difendersi dalle invasioni barbariche Il
paesaggio agricolo perse la sua organizzazione specie nelle regioni meridionali meno fertili dove
si evolse verso i campi aperti con prevalenza dellrsquoindirizzo pastorale (estensione del diritto dello jus
pascendi) Sempre in Fig 3 egrave rappresentata la domus culta (tradotto azienda agricola) di Capracore
una villa fortificata latifondistica del Lazio meridionale condotta dalla chiesa cristiana La figura
mostra chiaramente come al di fuori delle mura non si abbia alcuna maglia agricola territorialmente
differenziata
Nellrsquoalto medioevo con il crollo dellrsquoImpero drsquoOccidente la popolazione si dimezzograve8 il paesaggio
si destrutturograve ulteriormente e il bosco piugrave o meno incolto si riappropriograve di una gran parte del
territorio9 Nel mondo rurale piugrave agrarizzato di relativamente organizzato rimasero solo le curtis
che rappresentarono una fase di passaggio tra leconomia della villa romana e quella della signoria
fondiaria del feudalesimo ma che contrariamente a queste ultime non producevano per il mercato
ma per lrsquoautoconsumo
Fig 4 - Campi aperti e campi chiusi (fonte httpitwikipediaorgwikiFileLavoro_curtisjpg)
8 Si stima che la popolazione italica fosse nel VI secolo dC di 4 milioni di persone circa la metagrave di quella del III
secolo ( Chiappa Mauri L 2002) 9 In amplissimi settori prevalse lrsquoincolto A questi si contrapponevano aree le arre piugrave agrarizzate site nellrsquoalta pianura
lombarda nella valpolicella veronese nei laghi lombardi sui primi rilievi appenninici lungo la via emilia nelle colline
toscane ed umbre sulla costa driatica nelle colline del sannio e dellrsquoirpinia in valdemone in sicilia a corono attorno
alle cittagrave supersititi (Chiappa Mauri L 2002)
Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture
estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le
colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a
livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri
A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di
clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente
rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10
con la
messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota
Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di
trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)
sia di sfruttamento di pascoli incolti11
Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti
opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono
il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano
Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine
nei dissodamenti e bonifiche medioevali
In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case
torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in
pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per
circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12
dove le
trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla
10
Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti
toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11
Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il
toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12
In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una
grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a
struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di
avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite
varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e
Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza
Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di
questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di
comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave
1995)
Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura
degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e
Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli
elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel
Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al
2008)
Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave
associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et
Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte
Atlante dei tipi geografici 2006)
Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici
strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al
pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura
estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13
Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi
feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro
Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate
disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un
territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al
Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco
produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza
del latifondo (Fig 7)
13
Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di
fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e
strumentali
Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che
si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono
(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte
wwwbibliolabit)
Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si
verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del
paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si
praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma
attraverso contratti di mezzadria con i coloni14
i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate
dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici
castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)
Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a
pigola (campi a spigolo)
14
Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari
toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel
paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e
chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati
boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha
saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)
Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a
una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel
Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la
seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel
1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)
Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul
territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte
wwwbibliolabit)
In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema
insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di
proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per
condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15
Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione
ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)
15
Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con
abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile
dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i
precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici
per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si
dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva
utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei
tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana
(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la
connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
La villa di cui alla Fig 3 venne costruita in Gallia in tempi diversi tra il I e il IV secolo dC la
riproduzione che si riferisce alla sola dimora signorile con funzione quindi amministrativo-
ricreativa si estendeva su 4 ettari con circa 200 locali di abitazione In complesso ciograve nondimeno
facevano capo alla medesima proprietagrave circa 1500 ettari e vi lavoravano non meno di 500 persone
perlopiugrave schiavi (Vegetti 1981)
Con la fine dellrsquoespansione dellrsquoImpero il sistema schiavistico entrograve in crisi fondamentalmente
percheacute si esaurigrave la fonte di approvvigionamento degli schiavi medesimi La conduzione anche a
causa dellrsquoassenteismo dei proprietari si concentrograve sempre piugrave in poche mani Si diffusero i
contratti di affitto e colonia parziale La villa si fortificograve per difendersi dalle invasioni barbariche Il
paesaggio agricolo perse la sua organizzazione specie nelle regioni meridionali meno fertili dove
si evolse verso i campi aperti con prevalenza dellrsquoindirizzo pastorale (estensione del diritto dello jus
pascendi) Sempre in Fig 3 egrave rappresentata la domus culta (tradotto azienda agricola) di Capracore
una villa fortificata latifondistica del Lazio meridionale condotta dalla chiesa cristiana La figura
mostra chiaramente come al di fuori delle mura non si abbia alcuna maglia agricola territorialmente
differenziata
Nellrsquoalto medioevo con il crollo dellrsquoImpero drsquoOccidente la popolazione si dimezzograve8 il paesaggio
si destrutturograve ulteriormente e il bosco piugrave o meno incolto si riappropriograve di una gran parte del
territorio9 Nel mondo rurale piugrave agrarizzato di relativamente organizzato rimasero solo le curtis
che rappresentarono una fase di passaggio tra leconomia della villa romana e quella della signoria
fondiaria del feudalesimo ma che contrariamente a queste ultime non producevano per il mercato
ma per lrsquoautoconsumo
Fig 4 - Campi aperti e campi chiusi (fonte httpitwikipediaorgwikiFileLavoro_curtisjpg)
8 Si stima che la popolazione italica fosse nel VI secolo dC di 4 milioni di persone circa la metagrave di quella del III
secolo ( Chiappa Mauri L 2002) 9 In amplissimi settori prevalse lrsquoincolto A questi si contrapponevano aree le arre piugrave agrarizzate site nellrsquoalta pianura
lombarda nella valpolicella veronese nei laghi lombardi sui primi rilievi appenninici lungo la via emilia nelle colline
toscane ed umbre sulla costa driatica nelle colline del sannio e dellrsquoirpinia in valdemone in sicilia a corono attorno
alle cittagrave supersititi (Chiappa Mauri L 2002)
Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture
estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le
colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a
livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri
A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di
clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente
rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10
con la
messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota
Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di
trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)
sia di sfruttamento di pascoli incolti11
Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti
opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono
il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano
Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine
nei dissodamenti e bonifiche medioevali
In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case
torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in
pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per
circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12
dove le
trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla
10
Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti
toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11
Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il
toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12
In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una
grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a
struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di
avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite
varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e
Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza
Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di
questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di
comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave
1995)
Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura
degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e
Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli
elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel
Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al
2008)
Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave
associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et
Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte
Atlante dei tipi geografici 2006)
Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici
strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al
pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura
estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13
Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi
feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro
Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate
disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un
territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al
Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco
produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza
del latifondo (Fig 7)
13
Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di
fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e
strumentali
Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che
si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono
(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte
wwwbibliolabit)
Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si
verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del
paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si
praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma
attraverso contratti di mezzadria con i coloni14
i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate
dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici
castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)
Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a
pigola (campi a spigolo)
14
Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari
toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel
paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e
chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati
boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha
saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)
Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a
una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel
Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la
seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel
1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)
Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul
territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte
wwwbibliolabit)
In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema
insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di
proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per
condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15
Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione
ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)
15
Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con
abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile
dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i
precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici
per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si
dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva
utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei
tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana
(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la
connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Come si vede chiaramente dalla miniatura in Fig 4 le forme dei campi aperti (per le colture
estensive e il pascolo specie piugrave distanti dallrsquoinsediamento abitativo) e dei campi chiusi (per le
colture permanenti e gli orti specie in prossimitagrave degli insediamenti) incominciarono ad alternarsi a
livello territoriale creando strutture paesistiche che sono arrivate fino ai giorni nostri
A partire dal IX secolo e almeno fino alla ldquocrisi del Trecento anche grazie al cambiamento di
clima con lrsquoinnalzamento della temperatura media in tutta lrsquoEuropa si verificograve un relativamente
rapido incremento demografico che portograve con seacute una notevole opera di dissodamento10
con la
messa a coltura anche di terre a relativamente alta quota
Sempre nel Medioevo si evidenziograve il ruolo delle Abbazie quali imprenditrici sia di opere di
trasformazione fondiaria e colonizzazione interna (ruolo di Chiaravalle nella bonifica del milanese)
sia di sfruttamento di pascoli incolti11
Come disegno tecnicamente strutturato originarono in questo periodo le ancor oggi determinanti
opere di bonifica idraulico agraria (quali le reti irrigue le risaie e i terrazzamenti) che costituiscono
il tessuto di numerosi tipi di paesaggio italiano
Fig 5 - Terrazzamenti e risaie (fonte httpwwwroberto-crosionet) hanno inizialmente origine
nei dissodamenti e bonifiche medioevali
In tale contesto si assistette alla diffusione capillare dellrsquoarchitettura in pietra a formare torri case
torri castelli borghi incastellati borghi fortificati case rurali edifici strumentali Lrsquoarchitettura in
pietra che iniziograve a costituirsi nellrsquoalto medioevo manterragrave poi le sue forme strutturali essenziali per
circa 1 millennio e ancora oggi emerge in tutto il mondo rurale specie montano12
dove le
trasformazioni industriali contemporanee non hanno avuto la convenienza economica di intaccarla
10
Di particolare importanza il fenomeno delle concessioni di terre ldquoad runcandumrdquo si pensi in proposito a quanti
toponimi Ronchi sono diffusi sul territorio del Nord Italia 11
Si pensi allrsquoAbbazia di Bobbio (PC) che utilizzava pascoli in Valsassina per tale ragione essi hanno assunto il
toponimo di ldquoPiani di Bobbiordquo 12
In tutte queste situazioni il villaggio si presenta con forme compatte di case in pietra anche monumentali come una
grande unitagrave di solidarietagrave e di edilizia spaziale dove egrave difficile distinguere le diverse proprietagrave Ogni famiglia a
struttura perlopiugrave patriarcale ha la sua casa In origine questi edifici presentavano una caratteristica diffusa quella di
avere stalla al piano terreno una scala che serve i piani superiori dove si articolano le stanze abitative con infinite
varianti Queste case che nel Medioevo erano staccate le une dalle altre (case torri) diventano tuttrsquouno tra Seicento e
Settecento per effetto di ulteriori esigenze di corpi di fabbrica aggiunti piugrave per lrsquoagricoltura che per la residenza
Solamente nellrsquoOttocento gli stati moderni hanno fatto lo sforzo di volere mappare ogni proprietagrave La diffusione di
questi schemi che potremmo definire di ereditagrave romanica su tutto il territorio europeo attraverso le vie di
comunicazione e di pellegrinaggio ha un momento di crisi nellrsquoimpatto con il processo di industrializzazione (Langegrave
1995)
Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura
degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e
Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli
elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel
Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al
2008)
Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave
associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et
Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte
Atlante dei tipi geografici 2006)
Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici
strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al
pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura
estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13
Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi
feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro
Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate
disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un
territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al
Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco
produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza
del latifondo (Fig 7)
13
Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di
fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e
strumentali
Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che
si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono
(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte
wwwbibliolabit)
Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si
verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del
paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si
praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma
attraverso contratti di mezzadria con i coloni14
i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate
dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici
castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)
Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a
pigola (campi a spigolo)
14
Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari
toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel
paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e
chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati
boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha
saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)
Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a
una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel
Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la
seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel
1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)
Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul
territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte
wwwbibliolabit)
In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema
insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di
proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per
condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15
Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione
ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)
15
Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con
abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile
dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i
precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici
per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si
dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva
utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei
tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana
(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la
connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Si puograve dire che in Italia se si escludono alcune aree alpine in cui si ritrovano forme di architettura
degli edifici rurali in cui la pietra egrave associata piugrave o meno intensamente al legno (case Walser e
Blockhaus) lrsquoedificato rurale fino alla seconda guerra mondiale fu se si escludono i solai e gli
elementi di copertura essenzialmente realizzato in pietra Ciograve contrariamente a quanto avvenne nel
Nord Europa germanico ed anglosassone dove prevalse lrsquoarchitettura in legno (Fig 6) (Breda et Al
2008)
Fig 6 ndash A sinistra la diffusione europea dei dissodamenti e dellrsquoarchitettura rurale in pietra egrave
associata ai percorsi dei pellegrini che ricalcano le ldquorupterdquo di origine romana (fonte Langegrave et
Al 1985) e a destra paesaggio geografico con nuclei incastellati dispersi sulle alture (fonte
Atlante dei tipi geografici 2006)
Con il fenomeno dellrsquoincastellamento i borghi vennero concentrati sui crinali mentre gli edifici
strumentali furono sparsi attorno ad essi Fondamentali furono in questi casi lrsquoallevamento al
pascolo e lrsquoutilizzo dei prodotti del bosco che determinarono forme di paesaggio a tessitura
estensiva (Fig 6) che in molti casi riprese e ricalcograve quella preromana dei pagi e dei vici13
Il feudalesimo non poteacute che accrescere le strutture latifondistiche spettograve sovente ai grandi
feudatari-latifondisti un ruolo di supplenza delle latitanti istituzioni politiche prima fra tutte il Sacro
Romano Impero Piugrave tardi con letagrave dei Comuni soprattutto al Nord furono promulgate
disposizioni legislative antifeudali che ebbero esito positivo favorite anche dalle condizioni di un
territorio che perlopiugrave pianeggiante e facilmente irrigabile si prestava al frazionamento Al
Centro-Sud invece complesse ragioni politico-sociali ma anche la presenza di terreni poco
produttivi percheacute eccessivamente aridi o viceversa paludosi imposero una plurisecolare persistenza
del latifondo (Fig 7)
13
Del resto per gli insediamenti piugrave semplici esistono alcune caratteristiche territoriali invarianti quali la presenza di
fonti di approvvigionamento di acqua salubre che condizionano durevolmente lrsquoinsediarsi delle strutture abitative e
strumentali
Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che
si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono
(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte
wwwbibliolabit)
Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si
verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del
paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si
praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma
attraverso contratti di mezzadria con i coloni14
i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate
dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici
castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)
Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a
pigola (campi a spigolo)
14
Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari
toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel
paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e
chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati
boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha
saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)
Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a
una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel
Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la
seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel
1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)
Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul
territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte
wwwbibliolabit)
In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema
insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di
proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per
condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15
Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione
ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)
15
Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con
abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile
dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i
precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici
per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si
dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva
utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei
tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana
(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la
connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Fig 7 - A livello geografico ancora oggi si possono riconoscere i segni del sistema a masseria che
si sviluppa con un centro insediativo e una serie di sentieri a raggiera che da esso si dipartono
(fonte Atlante dei tipi geografici 2006) A destra due riproduzioni di masserie (fonte
wwwbibliolabit)
Ma fu con lrsquoesplodere del fenomeno dei Comuni e lo sviluppo economico ad esso connesso che si
verificograve la frammentazione della signoria feudale con conseguenze importanti sulla struttura del
paesaggio agrario La piccola proprietagrave che ne derivograve venne suddivisa in poderi (ville) in cui si
praticava la policoltura Generalmente i poderi non vennero condotti in economia diretta ma
attraverso contratti di mezzadria con i coloni14
i quali abitavano in casali unitagrave insediative staccate
dalle ville Il compromesso paesistico si instaurograve tra le ldquotrenta villerdquo del popolo grasso e i ldquododici
castellirdquo della piccola e media aristocrazia (Sereni 1961)
Fig 8 ndash Tipico casale del podere mezzadrile in Appennino (fonte wwwbibliolabit) e campi a
pigola (campi a spigolo)
14
Il sistema agrario a colture promiscue impiantato dai capitali urbani del tardo medioevo negli ambienti collinari
toscani (ma anche in quelli veneti) ebbe modo di elaborare giagrave nei tempi rinascimentali la trama minuta di un ldquobel
paesaggiordquo complesso equilibrato e fastoso (con le sue mille componenti di ville e case coloniche borghi rurali e
chiese isolate strade e corsi drsquoacqua ben sistemati campi e seminativi intensamente arborati giardini e viali alberati
boschi e piante ornamentali isolate che esprimono comunque la presenza dellrsquouomo) celebrato da pittori e poeti che ha
saputo pervenire fino allrsquoetagrave contemporanea (Bombai e Boncompagni 2002)
Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a
una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel
Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la
seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel
1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)
Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul
territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte
wwwbibliolabit)
In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema
insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di
proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per
condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15
Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione
ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)
15
Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con
abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile
dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i
precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici
per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si
dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva
utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei
tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana
(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la
connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Nellrsquoetagrave moderna la reazione aristocratica ed alto borghese portograve comunque specie nel Seicento a
una rifeudalizzazione del territorio particolarmente importante nel trasformare il paesaggio nel
Nord Est Il prototipo di questa rifeudalizzazione fu la Villa Veneta (Fig 9) per la quale si ebbe la
seguente progressione di diffusione 22 unitagrave prima del 1400 84 nel 1400 256 nel 1500 332 nel
1600 403 nel 1700 (Bombai e Boncompagni 2002)
Fig 9 - Conseguenza della concentrazione fondiaria (fonte wwwbibliolabit) egrave la nascita sul
territorio a fianco delle Ville di una tipologia di edificato rurale molto povero il casone (fonte
wwwbibliolabit)
In Lombardia peraltro un diffuso assenteismo della proprietagrave determinograve lrsquoevolvere del sistema
insediativo verso la forma a cascina lombarda definibile come unrsquoazienda di elevata superficie - di
proprietagrave nobile ecclesiastica o borghese - affittata a un capitalista che assumeva salariati per
condurla con orientamento cerealicolo-zootecnico15
Fig 10 - Cascina lombarda (fonte wwwbibliolabit) e fenomeno della delocalizzazione
ldquocasualerdquo sul territorio di unitagrave produttive autonome (fonte Atlante dei tipi geografici 2006)
15
Il sistema della cascine ha come caratteristica di fondo la specializzazione colturale con
abbinamento del frumento in seguito del mais o del riso con la zootecnia bovina resa possibile
dalla grande disponibilitagrave di foraggiere messe in rotazione su terreni sottoposti a irrigazione con i
precedenti cereali La cascina - detta anche ldquocorterdquo dalla forma assunta dal complesso degli edifici
per abitazioni (dei salariati e del conduttore) e per granai stalle fienili e magazzini che si
dispongono su due su tre o su tutti e quattro i lati intorno a un cortile (con il pozzo) che veniva
utilizzato come aia per la battitura dei cereali e per le altre faccende domestiche - poteacute diventare nei
tempi moderni e contemporanei la realtagrave piugrave tipica ed evoluta dellrsquoagricoltura padana e italiana
(Bombai e Boncompagni 2002) Nelle sue configurazioni piugrave importanti essa assumeva la
connotazione di villaggio con tutti i servizi annessi e connessi (comune chiesa scuola negozi)
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Da un punto di vista geografico queste entitagrave aziendali si distribuirono sul territorio della pianura
con una configurazione che non seguigrave un ordine geometrico particolare ma che venne scelta per
massimizzare lrsquoefficienza tecnico-economica della cascina
Non cosigrave avvenne nellrsquoEmilia dove invece proseguigrave la diffusione del modello a mezzadria che dava
origine a poderi di minore dimensione con orientamento produttivo molto piugrave polivalente in cui la
cerealicoltura e la zootecnia si integravano con le coltivazioni arboree (sistemazione a piantata)
Fig 11 - Paesaggio della mezzadria emiliana (fonte wwwbibliolabit) e rappresentazione
geografica di una bonifica con reticolo geometrico regolare dellrsquoepoca fascista (Atlante dei tipi
geografici 2006)
A causa della pressione demografica a partire dalla metagrave del XIX secolo - ma anche come sopra
accennato specie nel Nord Italia e in Toscana giagrave a partire dal Cinquecento - e fino alla seconda
guerra mondiale grazie a una maggiore disponibilitagrave di mezzi tecnici si diffuse il fenomeno della
bonifica che trovograve la sua maggiore espressione durante il fascismo Tutto lrsquoedificato diventograve
tendenzialmente omogeneo Si incominciograve ad avvertire il cambiamento di un mondo che si stava
lentamente trasformando da medioevale a industriale
In definitiva al termine della seconda guerra mondiale si ebbero un paesaggio agrario e una
distribuzione delle tipologie di edificato rurale che risultarono differenziati geograficamente
secondo quanto indicato nella Fig 12
Fig 12 ndash Carte tematiche di differenziazione territoriale dei paesaggi e delle dimore rurali (fonte
wwwbibliolabit)
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
3 ndash Evoluzione industriale dalla seconda guerra mondiale ad oggi
Al termine della seconda guerra mondiale lrsquoItalia era un paese essenzialmente rurale in cui la quota
di produzione agricola non destinata al mercato era ancora rilevante La rivoluzione industriale la
investigrave con tutta la sua potenza rivoluzionaria e trasformograve quella che ancora era una agricoltura in
gran parte di sussistenza con tecniche di coltivazione e strutture che in massiccia parte avevano
radici in una storia piugrave che millenaria in una nuova agricoltura quasi totalmente vocata al mercato
Dal 1945 al 2000 tutto si modificograve
gli addetti agricoli da 8 milioni scesero a meno di 1 milione
la superficie coltivata si dimezzograve (da 23 a 12 milioni)
la meccanizzazione esplose (da 1 trattore ogni 1000 ettari a 1 ogni 10 ettari)
la resa di frumento passograve da 1 a 5 tha
la produzione di latte per bovina quasi decuplicograve
Fig 13 ndash Coltivazione estensiva meccanizzata spariscono gli elementi verticali del paesaggio
non si hanno piugrave campi chiusi le singole parcelle vengono accorpate in appezzamenti di
dimensioni rilevanti
Lrsquoeffetto piugrave evidente della industrializzazione delle pratiche di campo garantita dalla
meccanizzazione fu quello della scomparsa degli elementi verticali dal paesaggio (Fig 13) e
dellrsquoaccorpamento dei campi in appezzamenti sempre piugrave ampi con le ovvie conseguenze riguardo
al paesaggio geografico (Fig 14)
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Fig 14 ndash Confronto fra foto aeree di Palmanova scattate in momenti successivi a sinistra 1954
a destra 2000
A fianco di ciograve per quando riguarda lrsquoedificato si ebbe la sostituzione delle pratiche tecnologiche
tradizionali di costruzione a setti portanti essenzialmente basate su muri eseguiti con materiali
resistenti alla compressione (pietre e mattoni) con quelle a struttura portante basate sullrsquoacciaio eo
sul calcestruzzo armato16
completate con adeguati tamponamenti senza alcuna funzione di sostegno
In questo periodo si verificograve anche la diffusione delle coperture in cemento amianto prima e in
cemento con fibre ecologiche a partire dal 1990 circa Tutto ciograve almeno fino agli anni 1980 senza
tenere minimamente in considerazione criteri di inserimento paesistico delle nuove strutture che
man mano andavano realizzandosi
Fig 15 ndash Nelle aziende agro-zootecniche contemporanee lrsquoimpiego dei materiali tradizionali ha
lasciato il posto al calcestruzzo armato allrsquoacciaio alle tamponature in pannelli e alle coperture
in fibrocemento dando luogo a insediamenti che paesisticamente parlando in nulla si
differenziano da quelli destinati allrsquoindustria manifatturiera
16
Si pensi a proposito che in Italia una legislazione specifica per regolare lutilizzo del calcestruzzo armato fu emanata
solo a partire dal novembre 1939 (RDL n2229 del 16111939)
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
4 ndash Il mondo post-industriale avanza Dagli Anni Ottanta del Novecento si egrave assistito ad un altro passaggio epocale La Politica Agraria
Comunitaria esaurito lrsquoobiettivo di incrementare le produzioni ai fini di garantire la sicurezza
strategica di approvvigionamento e un reddito agli agricoltori comparabile con quello dei lavoratori
degli altri settori produttivi si egrave andata sempre piugrave orientando verso il concetto di Sviluppo
Rurale17 Parallelamente lo sviluppo economico e la conseguente modificazione della struttura dei
bisogni della collettivitagrave hanno conferito al paesaggio una nuova valenza culturale Cosigrave il
territorio rurale come depositario di tradizioni e di memoria - sia storica sia sociale - e come luogo
privilegiato per il tempo libero ed il contatto con la natura si egrave imposto al centro dellattenzione
della nostra societagrave compresa quella piugrave rurale che nel passato non aveva mai considerato propri
questi pur importanti aspetti concentrata come era a cercare di soddisfare la propria aspirazione a
conseguire produzioni sempre piugrave elevate per soddisfare i propri atavici bisogni primari (Lazzari et
Al 1999)
41 - Il caso emblematico delle aziende vitivinicole
Dopo la seconda guerra mondiale e fino ai giorni nostri le esigenze tecniche dettate
dallrsquoindustrializzazione hanno portato anche in viticoltura a una modifica radicale delle pratiche
necessarie alla produzione dellrsquouva da vino18
Per far ciograve si egrave dovuta modificare lrsquoorganizzazione stessa dei vigneti che debbono essere allevati
seguendo degli standard molto stringenti in quanto le macchine operano correttamente solo se
vengono mantenuti determinati vincoli strutturali e dimensionali Anche le scelte varietali si sono
modificate nel tempo concentrandosi verso quei vitigni che offrono maggiore plasticitagrave nei
confronti delle lavorazioni meccaniche (fig 16)
Fig 16 ndash Meccanizzazione in vigneto trattamenti antiparassitari e raccolta vincolano le forme di
allevamento della vite
17 Il regolamento 16982005 dispone che la politica di sviluppo rurale per il periodo 2007-2013 sia
incentrata sui tre temi o assi tematici 1) miglioramento della competitivitagrave del settore agricolo e
forestale 2) miglioramento dellambiente e dello spazio rurale 3) miglioramento della qualitagrave della
vita nelle zone rurali e diversificazione delleconomia rurale
18 Da una situazione in cui tutte le operazioni venivano eseguite manualmente allo scopo ultimo di aumentare al
massimo la produzione di unrsquouva che poteva anche essere di qualitagrave non eccelsa si egrave oggi arrivati alla possibilitagrave di
meccanizzare completamente tutte le operazioni In termini quantitativi ciograve significa abbattere il fabbisogno di
manodopera dalle 2000-3000 oreha fino a 30-50 oreha delle piugrave moderne attivitagrave in vigneti di pianura
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Fig 17 ndash Conservazione del vino tradizionale in classico ambiente sotterraneo industriale in
serbatoi refrigerati allrsquoesterno
Anche dal punto di vista impiantistico strutturale le cantine si sono evolute passando da soluzioni a
due piani (Fig 17) di cui uno interrato e quello fuori terra realizzato con la tecnica costruttiva a
muri portanti con scarsi impianti tecnologici perlopiugrave in materiali tradizionali (legno) a soluzioni
con layout a un piano e ricorso a materiali quali lrsquoacciaio e la vetroresina (Fig 18) Strutture e
materiali quindi molto diversi da quelli percepiti come tradizionali
Fig 18 ndash Layout a un piano e impianti in acciaio
Solo in alcuni casi la legislazione specie nei comuni collinari ha introdotto particolari forme di
tutela del vigneto e delle strutture giagrave esistenti considerati come elementi ad elevata valenza
paesaggistica Qui egrave richiesta la conservazione di caratteristiche quali la pendenza originale dei
suoli la presenza di scarpata naturale o di muretti a secco anzicheacute in cemento la ricostruzione del
manto erboso fino alla presenza di pali in legno per il sostegno della vite
Fig 19 ndash Rispetto delle pendenze e pali in legno
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
A fronte di ciograve negli ultimi quarantrsquoanni si egrave assistito ad una saturazione della domanda alimentare
rispetto ai bisogni nutrizionali della popolazione In termini generali ciograve ha comportato un aumento
della rilevanza della qualitagrave integrale dei beni alimentari costituita sia delle caratteristiche
intrinseche del prodotto (parte materiale dei medesimi) sia dei servizi inglobati nello stesso alla
produzione eo acquisiti durante la fase di commercializzazione (parte immateriale) (Fig 20)
Fig 20 ndash Articolazione del concetto di qualitagrave totale da comunicare al cliente valido per un
generico prodotto agroalimentare (elaborato a partire da Negro (1992))
Cosigrave il settore vinicolo si egrave andato evolvendo segnando il passaggio da una produzione primaria
(vino alimento) ad una produzione a qualitagrave integrata in cui la parte immateriale prevale su quella
materiale (vino simbolo) In particolare i viticoltori hanno sigrave operato per migliorare le
caratteristiche bromatologiche del vino ma si sono anche molto concentrati per migliorarne
lrsquoimmagine Riguardo al secondo punto le strategie di marketing hanno privilegiato lrsquoaffermazione
di una precisa connotazione aziendale e la vendita diretta anche attraverso forme di agriturismo
Vendere il proprio prodotto in un ambiente curato che richiami i ldquovalorirdquo tradizionali e locali legati
alla vinificazione egrave stato considerato indispensabile da molte aziende Questi cambiamenti di
sensibilitagrave - sia nei riguardi dellrsquoinserimento nel contesto territoriale sia di funzione svolta dal
prodotto - hanno avuto influenza su tutta la filiera vitivinicola dallrsquoimpianto del vigneto alla
strutturazione dellrsquoambiente di trasformazione fino alla realizzazione del punto vendita Si egrave cosigrave
assistito alla evoluzione delle unitagrave produttive verso modalitagrave di organizzazione degli spazi e del
paesaggio che in termini sistemici (Bonfanti et Al 1995) possono essere compendiate in
Gruppo A - Cantine di elevate dimensioni nate prima del secondo conflitto mondiale strutturate su
due piani (quindi con cantina interrata) basate su edifici ldquostoricirdquo o comunque ldquotradizionalirdquo derivati
dallrsquoagricoltura contadina
Gruppo B - Cantine sociali nate dopo il secondo conflitto mondiale dalla cooperazione tra piccoli
viticoltori Edifici di concezione industriale a un piano in aree rurali
Gruppo C - Cantine industriali nate sempre dopo il secondo conflitto mondiale e basate su edifici
ovviamente industriali a un piano siti non necessariamente in aree rurali ma dislocati sul territorio
in funzione della logistica distributiva
Gruppo D - Cantine ldquointegraterdquo nate a partire dagli anni rsquo70-80 da imprenditori in molti casi non
appartenenti al settore vitivinicolo Basate su edifici di nuova progettazione con occhio attento
allrsquoimmagine che i medesimi dovevano trasmettere al possibile cliente realizzati su due piani (con
cantina interrata ldquotecnologicardquo)
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Fig 21 ndash Gruppo A ndash La Viarte del gruppo delle ldquovecchie contadinerdquo
Fig 22 ndash Gruppo A ndash Conti Attimis del gruppo delle storiche
Fig 23 ndash Gruppo B ndash Cormons del gruppo delle sociali
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Fig 24 ndash Gruppo B ndash Bertiolo del gruppo delle sociali
Fig 25 ndash Gruppo C ndash Fantinel e Pighin del gruppo delle industriali
Fig 26 ndash Gruppo D ndash Sansimone del gruppo delle nuove integrate
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Fig 27 ndash Gruppo D ndash Vescovo del gruppo delle nuove integrate Si ricostruisce il piano interrato
ad alto contenuto tecnologico principalmente a scopo di marketing
Tali gruppi presentano differenze nella strutturazione degli ambienti produttivi sia esterni (vigneto e
efidicato) sia interni (produzione conservazione e vendita) che comportano un effetto quantitativo
sulla percezione visiva da parte dei fruitori del paesaggio Ciograve egrave chiaramente risultato da uno studio
effettuato su sei cantine friulane (Gubiani et Al 2003) Esso egrave stato mirato alla definizione
dellrsquoimpatto delle diverse strutture dal punto di vista estetico-percettivo attraverso il confronto
drsquoimmagini relative alle tipologie di cantina prima definite Le serie fotografiche proposte sono
state organizzate in modo da mettere in rilievo ldquolrsquoipoteticordquo percorso lungo il quale viene condotto
il potenziale cliente che visita la cantina in maniera tale da offrirne un quadro completo A tal fine
sono state utilizzate scene relative a
il paesaggio circostante (500 m circa dallrsquoentrata)
lrsquoingresso la zona di accoglienza
la zona del conferimento e prima lavorazione del prodotto
la zona di vinificazione e stoccaggio la zona di affinamento
Le sequenze suddette per ogni singola realtagrave aziendale sono state sottoposte al giudizio di un
campione di 100 valutatori scelti tra gli studenti ed il personale dellrsquoUniversitagrave di Udine La
definizione degli aspetti estetico percettivi si egrave basata sul metodo di valutazione delle preferenze
visive A questo proposito egrave stato redatto un questionario diviso in due settori nel primo egrave stato
richiesto di confrontare i percorsi completi delle singole cantine ordinandoli secondo una scala di
preferenza decrescente mentre nel secondo egrave stato richiesto il confronto tra gli ambienti
appartenenti alle singole cantine seguendo sempre lo stesso criterio
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
scena 1
panoramica
2
entrata
3
conferimento
4
stoccaggio
5
affinament
o
6
vendita
7
generale
Gruppo A
Tradizional
e
32 b 30 b 42 a 27 bc 18 d 26 c 25 bc
Gruppo B
Sociale 1
22 c 29 b 31 b 19 c 36 b 50 a 34 b
Gruppo B
Sociale 2
28 b 31 b 33 b 27 bc 30 c 30 c 29 bc
Gruppo C
Industriale
41 a 30 b 33 b 41 a 36 b 20 d 33 b
Gruppo D
Integrata
44 a 46 a 34 b 45 a 46 a 30 c 44 a
Gruppo C
Integrata
44 a 44 a 36 ab 44 a 35 bc 40 b 44 a
Tab 1 ndash Risultati del test visivo per 6 scene predisposte (punteggio da 1 a 6) in 6 differenti
cantine friulane (per la suddivisione in gruppi si veda la descrizione nel testo) (I valori piugrave elevati
esprimono una preferenza maggiore i gruppi contrassegnati tra loro con lettere differenti
differiscono statisticamente per la vista considerata)
I risultati ottenuti attraverso lrsquoelaborazione statistica dimostrano come lo sforzo messo in campo dai
costruttori delle nuove cantine di tipo integrato trovi riscontro nella predilezione dei possibili clienti
verso le loro strutture sfruttabile a fini di marketing (Tab 1) Infatti queste cantine per quasi tutte le
viste ottengono i valori di preferenza superiori e in molti casi questa preferenza differisce
statisticamente da quella rilevata per le aziende a confronto
42 ndash Esempi in altri settori
In altri settori lrsquoevoluzione sopra descritta egrave appena agli inizi Mentre egrave relativamente semplice fare
un discorso di qualitagrave territoriale per il vino egrave a esempio piugrave difficile farlo per i prodotti zootecnici
e ancor piugrave per quelli cerealicoli Ma qualche cosa sta cambiando
Il caso dellrsquoazienda Formazza che produce formaggi di elevata qualitagrave in Val Formazza egrave
emblematico per quanto riguarda le produzioni zootecniche di montagna In questa situazione la
stalla egrave stata costruita parzialmente in legno secondo canoni che richiamano quelli tradizionali delle
case Walser presenti nel villaggio adiacente (Fig 28) Ma allrsquointerno crsquoegrave tutta la tecnologia piugrave
innovativa oggigiorno disponibile
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Fig 28 ndash Esterno della stalla che riprende i canoni architettonici delle strutture Walser e ufficio
interno dal quale attraverso una ampia vetrata si puograve tenere sotto controllo parte della stalla e il
robot di mungitura dove si attua il self-milking Da notare che la struttura egrave situata a 100 m dagli
impianti di risalita per gli sciatori
I soffiatori che si vedono sulle tamponature in legno nellrsquoimmagine a sinistra servono a produrre
fieno essiccato con aria ventilata a bassa temperatura in modo che esso non sia sottoposto a eventi
climatici avversi e conservi tutte le sue caratteristiche bromatologiche caratteristiche che poi si
riflettono sulla qualitagrave del latte e degli altri prodotti aziendali trasformati in loco con una
impiantistica allrsquoavanguardia A esempio le vacche quando lo desiderano vanno autonomamente a
farsi mungere da un robot che senza lrsquointervento umano diretto opera 24 ore su 24 rispettando le
loro esigenze fisiologiche
Altro caso quello della Cooperativa San Rocco di Magenta dove in una cascina lombarda
completamente ristrutturata rispettando gli stilemi tradizionali coesistono un agriturismo e un
macello destinato a trasformare la carne proveniente dagli animali dei soci con lrsquoobiettivo di servire
una catena di negozi di proprietagrave della medesima cooperativa in una logica di filiera corta Il tutto
utilizzando dalle stalle ai negozi tecnologie elettroniche e informatiche che almeno per quanto
riguarda il settore zootecnico non hanno eguali a livello mondiale (Fig 29)
Fig 29 ndash Esterno del macello della Coop San Rocco Al centro sotto la tettoia la struttura di
contenimento degli animali (evidenziata nella foto a destra) neppure si nota Lrsquoedificio sulla
sinistra fa parte di una struttura destinata alla ristorazione
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
4 ndash Prospettive future
Due sono gli elementi di discussione di seguito presi in considerazione
lrsquoapparire essenzialmente a partire dal nuovo secolo di architetture e paesaggi
specificatamente creati per fini di marketing quindi completamente ldquoinnovativirdquo rispetto al
contesto dei paesaggi rurali tradizionali
lrsquoevoluzione verso attivitagrave aziendali multifunzionali che sta recentemente portando
allrsquoadozione di impianti per la produzione di energie rinnovabili che non sempre hanno un
impatto paesistico positivo
Per quanto riguarda il primo punto questo processo ha incominciato a interessare il settore
vitivinicolo per le medesime ragioni descritte precedentemente al punto 3 di questa memoria
Fig 30 ndash Tre recenti cantine caratterizzate da approcci architettonici innovativi Da sinistra a
destra Rotari (fonte wwwmezzacoronait) Perusini (fonte wwwperusinicom) Petra
(wwwpetrawineit)
Tuttavia lrsquoelemento architettonico - rispetto a quanto visto al punto 3 per le cantine ldquointegraterdquo che
venivano costruite per integrare la tecnologia in strutture che richiamavano stilemi tradizionali sia
nel paesaggio circostante sia negli edifici di produzione - consapevolmente rielabora radicalmente
ambiente e simboli A esempio per le soluzioni rappresentate in Fig 30 Rotari rielabora
lrsquoambiente naturale Persini la torre e il legno Petra la villa romana La funzione simbolico
ricreativa prevale sul concetto di tradizione La costruzione di ldquoqualcosa di prestigiosordquo egrave avvertita
innanzitutto come espressione di buon gusto ed egrave ldquovendibilerdquo come tale La cantina diventa la
tessera di un sistema attraverso il quale si accresce il prestigio del produttore e quindi del vino
Lrsquoazienda vinicola viene presentata come oggetto di per seacute attraente e visitabile un opificio-
monumento considerato come una sorta di ldquolascitordquo permanente a favore del territorio unrsquoopera
drsquoarte destinata ad arricchire sia il buon nome del donatore che quello del comprensorio in cui si
colloca In una sorta di ldquolocalismo globalizzatordquo i produttori vinicoli promuovono lrsquounicitagrave la
localitagrave e la specificitagrave del loro prodotto esaltando la propria filosofia produttiva ed evidenziando il
legame con il territorio attraverso lrsquouso di mezzi appartenenti proprio a quel mondo da cui pure
vorrebbero distaccarsi (Falcone 2010)
Cosigrave il manufatto cantina diventa opera drsquoarchitettura oggetto di pubblicazioni specifiche (Ciorino
2007) e vengono istituiti premi come quello sulle cattedrali del vino
(httpwwwcattedralidelvinoit) tesi a incoraggiare iniziative incentrate su queste nuove tendenze
creative
In definitiva anche in accordo con Benni et Al (2010) si puograve affermare che complessivamente le
aziende vitivinicole piugrave di altre che operano la trasformazione dei prodotti agricoli seppure con
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
dinamiche diverse nelle varie realtagrave geografiche nazionali ed internazionali da tempo hanno
iniziato a sviluppare nuove potenzialitagrave in particolare legate alla promozione del prodotto
dellrsquoimmagine aziendale e del territorio Anche attraverso una progettazione delle cantine e dei
relativi spazi aperti attenta alle esigenze di efficienza del processo e di qualitagrave paesaggistica tali
valenze possono contribuire a fare assumere loro un ruolo di crescente rilievo nel territorio rurale
con specifico riferimento ad una sua fruizione anche a scopo ricreativo da parte dei cittadini
In uno slogan si potrebbe riassumere il processo in atto come un tentativo postmoderno di passaggio
dal concetto di viti-coltura a quello di viti-cultura incrementando con ciograve la diversitagrave paesistica
Infine la multifunzionalitagrave vuol dire anche e sempre piugrave risparmio energetico e produzione di
energie rinnovabili In questo caso tuttavia tecnologie che si potrebbe di primo acchito pensare
come tra le piugrave sostenibili da un punto di vista ambientale paradossalmente non sempre hanno una
favorevole ricaduta sul paesaggio rurale
Fig 31 ndash Impianto fotovoltaico di 20 kWp integrato nel tetto di un edificio strumentale della
cascina Menozzi di Landriano
A esempio nel caso di Fig 31 lrsquoimpianto fotovoltaico egrave stato installato su un manufatto preesistente
in modo paesisticamente accettabile
Altre iniziative sempre nel settore fotovoltaico sono di tenore completamente differente
Lrsquoimpianto fotovoltaico fuori terra di Fig 32 rappresenta per la sua incongruenza con il paesaggio
rurale in cui egrave inserito un esempio paradigmatico di ciograve
Fig 32 ndash Impianto fotovoltaico di 200 kWp installato in una azienda agricola bresciana
Medesimo discorso vale per altri tipi di energie rinnovabili quali a esempio gli impianti per la
produzione di energia da biogas derivato dalla fermentazione anaerobica di biomasse agro-
zootecniche Questa fermentazione puograve essere effettuata partendo da liquami provenienti
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
dallrsquoazienda in impianti di piccola dimensione e i manufatti a supporto della medesima risultare
integrati perfettamente nel sistema aziendale e paesistico (Fig 33)
Fig 33 - Impianto di biogas realizzato in Alto Adige A sinistra la tramoggia per lrsquointroduzione
di biomasse solide nel fermentatore realizzato sotto il piano di campagna egrave lrsquounico elemento
impiantistico che risulta evidente in aggiunta alle strutture preesistenti A destra capannina
nella quale egrave inserito il gasometro per la raccolta del biogas
Cosigrave non egrave il caso dellrsquoesempio in Fig 34
Fig 34 - La didascalia della figura egrave quella originale
Propagandare come suggestivo il paesaggio ritratto dallo scatto aereo risponde quantomeno a una
visione parziale della realtagrave Lrsquoimpianto in questione infatti in nessun modo rispetta canoni
architettonici considerabili accettabili per un suo inserimento non impattante nel paesaggio agricolo
Dimensioni forme e colori modificano in modo profondo le linee del territorio circostante Ciograve a
meno di non prendere a riferimento come territorio circostante unrsquoarea industriale Si tenga inoltre
presente che per alimentare lrsquoimpianto in figura risultano necessarie colture da biomasse
specializzate ad alto grado di meccanizzazione su una superficie stimabile in 1500 ha il che quasi
certamente porta a instaurare situazioni paesistiche come quelle rappresentate nella precedente Fig
13
Purtroppo il settore delle energie rinnovabili in agricoltura sta diventando terra di conquista da parte
di speculatori finanziari che non mirano a realizzare impianti per i quali la sostenibilitagrave a lungo
termine egrave da privilegiare Obiettivo di tali speculatori egrave invece quello di garantirsi il piugrave breve
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
tempo di ritorno degli investimenti Cosigrave non vengono visti con favore impianti e strutture in grado
di minimizzare il consumo delle risorse ambientali (in primo luogo di suolo) ma si adottano
accorgimenti molto impattanti in quanto dette risorse ambientali incidono economicamente poco
sullrsquoentitagrave dellrsquoinvestimento iniziale Mai come nel caso delle energie rinnovabili sarebbe il caso di
far sigrave che il motto ldquopiccolo egrave bellordquo diventi indicazione operativa pena la non concessione dei
contributi pubblici che al momento sono i soli a rendere economicamente convenienti queste
iniziative Ciograve per evitare che le stesse seppur sempre piugrave necessarie per garantire la sostenibilitagrave
energetica diventino paradossalmente foriere di una riduzione della diversitagrave sia biologica sia
paesistica
5 ndash Conclusioni Come si egrave cercato sopra di dimostrare lrsquoevoluzione delle condizioni socio-economico determina
lrsquoevolversi delle forme tecniche con le quali le aziende agro-zootecniche svolgono la loro funzione
di produttrici di beni Nello svolgere questa funzione le medesime aziende impiegano come fattori
produttivi risorse territoriali e ambientali il che ha un effetto conseguente sulla formazione del
paesaggio Di particolare impatto su quello contemporaneo egrave risultata essere lrsquoepoca della
rivoluzione industriale dellrsquoagricoltura determinata e guidata nel nostro Paese dalla PAC che ha
comportato riflessi che sono stati percepiti in modo negativo dalla maggioranza della popolazione
Ciograve in quanto hanno stravolto in pochi decenni paesaggi precedenti percepiti come fondamento
della nostra essenza culturale Questi infatti risentivano di una impostazione che era rimasta
permanente nei suoi elementi fondamentali per circa un millennio pur avendo un substrato in alcuni
casi ancora piugrave antico e pur avendo subito in questo millennio modifiche in alcuni casi non
indifferenti Il raggiungimento degli obiettivi tecnico-economici che avevano determinato la PAC a
orientamento produttivistico - tipicamente determinata dalle esigenze sociali conseguenti al secondo
conflitto mondiale - ha portato a partire dagli Anni Ottanta del secolo scorso ad affiancare a detti
obiettivi prettamente industriali altri obiettivi (post-industriali post-moderni) tesi a trasformare le
aziende agricole in aziende multifunzionali cioegrave produttrici di beni di qualitagrave differenziata anche
non direttamente pertinenti il settore agricolo Piugrave recentemente i temi della sostenibilitagrave ambientale
e energetica stanno acquisendo una sempre maggior valenza Il mercato ha fatto fa e faragrave il resto in
quanto lrsquoaccesso o meno a determinati tipi di possibilitagrave di fornire prodotti e servizi a corto raggio
in molti casi determina cosa produrre e come produrre In definitiva quindi egrave chiaro come le
responsabilitagrave del settore agro-zootecnico in quanto tale non siano automaticamente decisive a
condizionare lrsquoevoluzione del paesaggio agrario Il sottore agro-zootecnico egrave direttamente connesso
a tutta la societagrave Solo se la societagrave intera sceglieragrave di procedere verso forme di consumo sempre piugrave
di qualitagrave elevata e sostenibili e di adottare forme di turismo consapevoli ci troveremo di fronte a un
ruolo del sistema agro-zootecnico che porteragrave a forme di paesaggio sempre piugrave differenziate e
biosostenibili
Condensando il tutto in uno slogan da tenere ben presente tutte le volte che ci sediamo a una tavola
per consumare un pasto la scelta tra fast food e slow food non egrave indifferente per la futura
evoluzione del paesaggio agrario Ciograve in attesa di avere la possibilitagrave di scegliere quale tipo di
ldquoelettronerdquo consumare quando utilizziamo lrsquoenergia elettrica in modo da potere evitare scempi
legati allrsquoapplicazione scellerata di impianti energetici devastanti il territorio
6 ndash Bibliografia AAVV (2006) ndash Atlante dei tipi geografici -
httpwwwigmiorgpubblicazioniatlante_tipi_geograficiconsulta_atlantephp Edito da acuteIstituto
Geografico Militare e Ente Cassa di Risparmio di Firenze
Benni S Corzani V Torreggiani D DallAra E Pollicino G Tassinari P (2010) - Nuovi
approcci metodologici nella progettazione edilizia per le aziende vitivinicole - Atti VIII
Convegno AISSA ndash Udine 24-26 novembre 2010 pp 66-69
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli
Bloch M (1977) - Caratteri originali delle storia rurale francese - Einaudi Torino
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - Analysis of the use of traditional
buildings by winemaking companies in Friuli - Proceedings of ldquoInternational Seminar of the II
Tecnical section of CIGRrdquo June 20-21 Piacenza pp152-158
Bonfanti P Gubiani R Lazzari M Sigura M (1996) - The importance of traditional
buildings in the evolution of Friuli wineries - AgEng Congress lsquo96 report N96B-022 pp1-8
Madrid
Bombai L Boncompagni A (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi
coltivati aree boschive e incolte ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave
moderna- edizioni Polistampa pp172-221
Breda A Citi D Lazzari M (2008) - Archetipi simbolici dellarchitettura rurale in
pietra e loro diffusione nel paesaggio europeo - XIII Convegno Internazionale Interdisciplinare
su Unicitagrave uniformitagrave e universalitagrave nella identificazione del mosaico paesistico-culturale -
Aquileia - UD 18-19 settembre 2008 - Allegato al ndeg 20 di Architettura del Paesaggio ndash Editore
wwwpaysageit
Chiappa Mauri L (2002) ndash Popolazione popolamento sistemi colturali spazi coltivatindash
sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash Il Medioevo e lrsquoetagrave moderna- edizioni Polistampa pp23-57
Chiorino F (2007) - Architettura e vino Nuove cantine e il culto del vino ndash Mondadori Milano
Falcone B (2010) - Winescape_paesaggi del vino -
httpbarbarafalconewordpresscom20100804winescape-_-paesaggi-di-vino
Gubiani R Lazzari M Zoppello G (1996) - Impiantisitica ed architettura delle cantine
friulane - Vigne e Vini 5 59-66
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2003) Riuso di edifici rurali tradizionali per
soddisfare esigenze di marketing di vini di elevata qualitagrave analisi della situazione friulana Convegno di RURALIA su rdquo La tutela dellrsquoarchittettura rurale nellrsquoevoluzione del sistema
produttivordquo - 16- 18 Maggio 2003 Accademia dei Georgofili ndash pp 457-466 - Societagrave Editrice
Fiorentina Firenze
Gubiani R Lazzari M Sigura M (2005) Recupero ad uso cantina di vecchi edifici
strumentali del Nord Est Italiano Convegno di RURALIA su rdquoLrsquoarchitettura e il paesaggio
rurale nello sviluppo socioeconomico montanordquo - 1-3 settembre 2005 Palazzo Spinola Rocchetta
Borbera
Langegrave S Citi D (1985) - Comunitagrave di villaggio e Archittettura - Jaka Book Milano
Langegrave S (1995) ndash Nuove motivazioni storiografiche e antropologiche per una ripresa di
interessi sulla dimora alpina sta in La dimora alpina Atti convegno di Varenna Villa Monastero
ndash 3 e 4 giugno 1995 ndash Ed cooperativa editoriale quaderno valsassinesi pp 15-34
Lazzari M Marangoni W Mazzetto F Piani L Sacco P Sigura M (1999) - Aziende
agricole e mantenimento del paesaggio Il progetto Images una ricerca sul punto di vista degli
operatori agricoli - Agribusiness Paesaggio amp Ambiente n3 186-197Lo Cascio E (2002) ndash La
proprietagrave della terra i percettori dei prodotti e della rendita ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura
Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2 ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp259-305
Negro G (1992) ndash Organizzare la qualitagrave nei servizi - ed Il Sole 24 Ore Libri
Piva A Castellari M (1991) - Moderne tecnologie di vinificazione - Vigneviti n5 pp29-
35
Sereni E (1961) ndash Storia del paesaggio agrario italiano ndash Laterza Bari
Traine G (2002) ndash Centuriazioni ndash sta in Storia dellrsquoAgricoltura Italiana ndash I lrsquoetagrave antica ndash 2
ndash Italia Romana ndash edizioni Polistampa vol 2 pp415-417
Vegetti M (1981) - Storia delle societagrave antiche - Vol 2 Zanichelli