Il ruolo dell'assistente sociale nell'ottica...
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Il ruolo dell'assistente sociale nell'ottica dell'integrazione: competenze e criticità
Manuela Zaltieri- Assistente SocialeOrdine Assistenti Sociali Regione Lombardia
Milano, 19 aprile 2013
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Politiche regionali a sostegno della famiglia, della natalità e della maternità n POLITICHE DI WELFARE MIX attuate attraverso provvedimenti
legislativi e progetti sperimentali nell'ultimo decennio hannofavorito la nascita di reti tra famiglie e partnership tra i diversiattori : Legge n.23/99 - Fondo Nasko - Fondo Cresco
n TERRITORIO: luogo di connessioni, di co-progettazione, in unalogica reticolare e di reciprocità: avvio di esperienze dicollaborazione tra enti e soggetti diversi.
n ASSISTENTE SOCIALE: ruolo propositivo di stimolo e dicollegamento - collettore di risorse - punto di raccordo tra lavisione dell'utente portatore della domanda e l'offerta delterritorio
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C.F. e modalita' di approccio dell'A.S. nel lavoro di rete
n C.F. connotato da: multidisciplinarietà eflessibilità operativa. Terreno fertile per costruireforme di parternariato sociale
n Ruolo dell'A.S. costruito in un dialogo continuocon i contesti organizzativi e operativi, fuori daschemi di azione consolidati
n Rapporto dialettico tra individuo e territorio conAPPROCCIO TRIFOCALE:
Persona/ambiente - Rete Servizi / Risorse locali –Mandato istituzionale
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Il Target dei destinatari e la tipologia della domanda
n Problematiche e bisogni emergenti richiedono uncambiamento di prospettiva in base a nuova tipologia didomanda e al nuovo target utenza
n Progetti sperimentali regionali di sostegno alla maternitàinducono una domanda centrata su erogazione di sostegnieconomici
n In aumento l' accesso al Cf di fasce deboli e svantaggiate chevivono in situazioni di grave precarietà e deprivazione: moltedonne straniere con bisogni concreti impellenti di ordinemateriale ed economico.
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Le aspettative e la motivazione al cambiamento
n Assenza di consapevolezza caratteristiche e finalitàdel servizio consultoriale orientato alla presa in caricoglobale.
n Difficoltà utente a comprendere la richieste/propostedegli operatori di adesione a progetto personalizzatodi aiuto.
n Difficoltà dell'A.S./Equipe nel costruire percorsi dotatidi senso a partire dalla visione dell'utente su altrefragilità presenti che vanno oltre l'aspetto del disagioeconomico.
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Gli obiettivi della presa in caricon Pervenire ad una lettura globale della situazione personale e
familiare.
n Offrire alla donna e/o alla coppia uno spazio di riflessione eaumentare il livello di consapevolezza sulle fragilità presenti.
n Ingaggiare le risorse personali e quelle presenti nel contesto divita, in un’ottica di “empowerment” .
n Attivare percorsi di sostegno praticabili e sostenibili in rete chevengano compresi nella loro valenza di sostegno in un'otticapreventiva e multidimensionale.
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LA DIMENSIONE DELL'INCERTEZZA
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UN SAPERE professionale “TACITO” n Senso di disagio o di inadeguatezza fisiologica nei
confronti di altre figure professionali il cui saperefondato su competenze “scientificamente validate”
n Ma se As riesce a stare nella situazione tollerandol'incertezza, questa diventa un PUNTO DI FORZAperchè l'AS diventa l'operatore capace di TRATTAREL'INCERTO DI FRONTE A DATI DI COMPLESSITA' e diASSUMERSI LA RESPONABILITA DI AGIRE senzaaspettare di avere un bagaglio astratto teorico pre-ordinato.
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L’EQUIPE e gli aspetti da presidiaren Indefinitezza della domanda e confini competenze area
sociale poco codificabili con ampi margini didiscrezionalità operativa possono ostacolare ilriconoscimento delle competenze dell'AS da parte deièquipe, con la delega della gestione di compitiamministrativi.
n Complessità del lavoro sociale può fornire moltielementi conoscitivi e di valutazione, patrimoniocomune dell’equipe e propedeutici ad altri tipi diintervento;
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Il lavoro di rete n Progetto personalizzato di aiuto comporta la costruzione di
sinergie e raccordi a livello locale con tutti i soggettiinteressati;
n AS facilitatore/promotore di scambi per favorire anche ilprotagonismo di tutte le risorse presenti attraverso:
Ø Partecipazione alla stesura di protocolli operativiØ Raccordo con la rete istituzionale dei servizi territoriali
Ø Connessioni con altre progettualità attivate a livello locale;Ø Partecipazione ai Tavoli Tematici per portare l'esperienza e la
visione della realtà in cui si opera.
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Continuità e mantenimento delle retin Rischio di dispersitivtà dei percorsi intrapresi a livello locale
per mancanza di governo dei processi.n Mantenere più connessioni fra frammenti di lavoro
individuale e le azioni intraprese a livello istituzionale perpromuovere flessibilità, circolarità della comunicazionecollegialità decisionale.
n Ruolo fondamentale dell'ASL : cabina di regia che riducadistanza tra iniziative dei Servizi Centrali e i serviziterritoriali ed i partner della rete;
n Organizzare momenti strutturati di confronto tra operatoriper diffondere prassi e metodologie di lavoro efficaci econdividere base di pensiero progettuale comuni dentro efuori l'organizzazione.
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QUALI COMPETENZE / ABILITÀ / ATTEGGIAMENTI SONO NECESSARI?n Saper cogliere la complessità degli elementi da gestire e da governare,
sui quali costruire il progetto
n essere consapevoli della parzialità delle singole conoscenze e o competenze possedute
n Riconoscere la complementarietà delle informazioni, dei saperi e delle competenze
n Saper avviare e gestire connessioni, interazioni e relazioni improntate alla reciprocità
n Contestualizzazione del progetto personalizzato
n Assumersi la “responsabilità” di accompagnare l’intero processo di aiuto
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