Il ruolo della religione confronto tra verità e libertà e...

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Ilruolodellareligionecristiananelmondoglobalizzatoemulticulturale,ilsuorapportoconlamorale,ilcomplessoedelicatoconfrontotraveritàelibertàetrarelativismoefede,ipericolieletensionidiunmondodovesembranoriaffacciarsinuoveformediviolenzadimatricereligiosa.Attornoaquestitemisistaarticolando,ormaidaqualcheanno,ancheil

dialogofraduedeipiùgrandipensatoriviventi:l'antropologofranceseRenéGirardeilfilosofoitalianoGianniVattimo,dialogochestacontribuendovivacementeallacostruzionediunanuovacomprensionediproblemialcentrodelnostrointeressepiùprofondo.Partendodapresuppostispeculatividifferenti(l'antropologiacristianadiGirard,elafilosofiaheideggerianadi

Vattimo),lerispostedeiduepensatorisononondiradocontrapposte,marimandanoancheallacondivisionedialcunivalori,eauncomuneatteggiamentodidialogo.

Quest’operaèstatarealizzatacolparzialecontributodellaProvinciadiAnconaedelComunediFalconaraMarittima,amministrazioniallequalisideveancheilparzialecontributoperla

realizzazionedellavideoconferenzasultema“Fedeerelativismo”promossaeorganizzatadaGiulioMilaniperTranseuropanell’ambitodelconvegnodistudi“Identitàedesiderio”.Ilconvegno,tenutosinellacittàdiFalconaraMarittimailI0el’IImarzo2006,èstatoideato,coordinatoecondottodaPierpaoloAntonelloeGiuseppeFornari.Iltesto

dellavideoconferenza,lacuiversioneintegraleèdisponibileinfreedownloadsulsitodellacasaeditrice,èquipubblicatoperlaprimavolta.

RenèGirard,GianniVattimo

VERITA’OFEDE

DEBOLE?Dialogosu

Cristianesimoerelativismo

acuradiPierpaoloAntonello

TRANSEUROPA

DirezioneeditorialeGiulioMilani

©2000PIERVITTORIOEASSOCIATI,

TRANSEUROPA,MASSAWWW.TRANSEUROPALIBRI.IT

ISBN88-7580-018-9

INTRODUZIONE

Fraletante«guerredireligione»,presunteoreali,checaratterizzanoildibattitofilosoficoepubblicisticocontemporaneo,quellafralaicismoereligione–fralanecessitàdelpluralismoconfessionaleeculturalerichiestadallostato

democraticoelapresuntaculturaautoritariadellereligioni–sistaimponendocomeunadellepiùcombattuteepervasive.Comespessoaccade,questogeneredidibattitisoffredipolarizzazionicheservonopiùallospiritodipolemicaoallasemplificazioneespositivaimpostadaimezzidicomunicazionecheaun’articolazionepiùspecificadeiterminidellaquestione.

Anchenelnostropaese,lediscussionicuiassistiamooggigiornosembranotesesoprattuttoadimostrarela“differenza”deivaloriincampoedeicontendenti–laiciematerialistidaunaparte,cristianiefideisticidall’altra–fracuinonmancanoleposizionioltranziste.D’altrocanto,èpurverochenelmezzodelladisputasistannorendendodisponibilialcuneproposte

teorichechenonpongonosteccatisulcampo,proponendopiuttostoun’effettivaconciliazionefraCristianesimoelaicità,frailrelativismodellasocietàliberaleel’accettazionedelruoloedell’importanzadellereligioninell’esistenzapubblicaeprivatadegliindividui.1Comecontributoalladiscussione,questolibrovuol

proporreduevocichenonseparanoicampidellacontesamaliuniscono,affidandosiaun’intuizionecheeragiàstataparzialmenteelaboratadaMaxWeber,eargomentatapiùrecentementedaMarcelGauchet,ossiachelasecolarizzazione–equindiillaicismo–sonosostanzialmenteprodottidelCristianesimo;cioè«cheilCristianesimosia[…]lareligionedell’uscitadalla

religione»,2echelademocrazia,illiberomercato,idiritticivili,lelibertàindividuali,sianostati,nondiremoinventatiinsensoassoluto,ma“facilitati”dalleculturecristiane–tantocheancheunfilosofoscetticoeallergicoalreligiosocomeRichardRortyloharecentementeammesso.3Ilpropositodiquestolibrodiventadifattoduplice:da

unaparte,sivoglionofornireallettorealcunispuntidiriflessioneattornoaproblemichesonoalcentrodelladiscussionefilosoficadegliultimianni,soprattuttoinrelazionealrapportofrareligioneemodernità,alcomplessoedelicatoconfrontotraveritàelibertàetrarelativismoefedeinunmondodovesisonoriaffacciatenuoveformediviolenzadimatricereligiosa;

dall’altra,c’èildesideriodirendercontodiunavvicinamentofilosoficochesièsviluppatonegliultimidieciannifraduedeimaggioripensatoricontemporanei,l’antropologofranceseRenéGirardeilfilosofoitalianoGianniVattimo,attraversounaseriedidialoghioccorsiinvarieoccasionipubblicheoaccademicheequiriunitiperlaprimavolta.

Proprioperchésitrattadipresentareallettorel’esitodiunincontroediunadiscussioneapertaeamichevole,privad’ogniacrimoniapolemicaeimprontataagranderispettoreciproco,abbiamovolutoporreinrisaltoimomentidialogici,elasciarecomeapparatod’appendicel’articolazionepiùstrettamentefilosoficadiquestoconfronto,

comprensivodiduesaggiincuiGirardeVattimosiglossanoavicendasottolineandoipuntid’incontrocomeirispettividissensi.Piùcheuntrattatosistematicodifilosofiaoditeologia–ipotesieccentricarispettoallecircostanzedacuiscaturisconoidialoghiquiraccolti–questolibropuòforsedefinirsiil“diario”diunconfronto,diunosforzodicomprensioneepersuasione

reciprocachehaavutopocodiprogrammato,aparteladisponibilitàd’entrambialladiscussione:rivelapiuttostounaconvergenzad’interessiediquesiticonoscitivi-filosoficichehanno«lamortediDio»–nelsuodoppiosignificatofilosoficoeantropologico–pertemaunificante,cheentrambiipensatoririconduconoaNietzsche(definitodaGirardcomeilpiùgrandeteologo

modernodopoSanPaolo).NellaprospettivadiVattimo,cherispondeaunvocabolarioeauneserciziointerpretativopiùstrettamentefilosofico,lamortediDioèincarnazione,èkénosis:unindebolimentodellasuapotenzatrascendentalechecihastoricamentecondottoallaconseguentedestrutturazioneditutteleveritàontologichechehannocaratterizzatolastoriaeilpensierodell’uomo.

PerGirard–cheaddottainveceunaprospettivasquisitamenteantropologica–lamortediDioèlamorterealediunavittimainnocente,anzidellavittimainnocenteperanto-nomasia,ilCristo:coluicheècapacedisvelare,proprioattraversolasuamorte,lecosenascosteagliuomini«sindallafondazionedelmondo».Lascommessateoricaedermeneuticachelegale

riflessionidiVattimoaquellediGirardsibasasullapresadicoscienzacheilCristianesimononèuna“religione”insensoproprio,mailprincipiodidestrutturazionedituttiicultiarcaici:questoprincipiodevevestirsida“religione”istituzionalesevuoleentrareindialogoconlastoricitàdeicreditradizionali.ComeuncavallodiTroia,sicollocadentroilcastellomillenario

dellereligioninaturalielosvuotadall’interno,assumendoneillinguaggioelasimbolica,marovesciandonecompletamenteilsignificato,demistificandotuttalaviolenzasucuieranostatierettiibastionidellafortezzareligiosatradizionale.Ilnessofrareligioneeviolenzaoggicosìeclatante,nonnasceperchélereligionisianointrinsecamenteviolente,ma

proprioperchélareligioneèinnanzituttounsaperesullaviolenzadegliuomini.Questademistificazioneèoperata,secondoGirard,dallarivelazioneimpostainesorabilmentedallatradizionegiudaico-cristiana,unarivelazionecheriguardal’innocenzadituttelevittimecheperragionipersonali,socialiopolitichesonostateespulseouccisenellungoetormentatocamminodella

storiadell’uomo.LamortediCristo,elasuarimemorazioneattraversoiVangelieglistrumentiliturgici,hannocontribuitoallaprogressivapresadiconsapevolezzadellaposizionepersecutoriaassuntadagliuominiedallesocietànelcorsodeisecoli.

IlVangelodiventapertantolachiaveermeneuticachepermettedirileggeresiala

mitologiacheleantichescritturecomeprogressivapresadicoscienzastoricadellamatriceviolentadell’ordineculturale,eilsacrificiodiCristocomeilmomentodirotturadell’equilibriochemantenevastabile,ricorsivo,mitico,ilmeccanismosimbolico-religiososucuieranobasatelesocietàarcaiche.IlCristianesimoèilculminediunafasedisviluppo

antropologicochevedel’uomoallepresecolpericolodelcontagiodellaviolenzainternaallacomunità:aquestopericolol’uomononriesceaporrerimediosenoncercandoetrovandosemprenuovicapriespiatori–creduticolpevoli,mainrealtàinnocenti.«Èmegliocheunosolomuoiapiuttostochel’interacomunitàperisca»,recitalalogicasacrificale;«Mihannoodiatosenza

ragione»rivelaCristo(Gv15,25).IlCristianesimorappresentailmomentoincuil’uomosiliberadallanecessitàdiricorrereaicapriespiatorieallaloroimmolazioneperrisolvereiconflittielecrisicomunitarie,rendendosiconsapevoledell’innocenzadiquestevittimeedell’arbitrarietàdellalorocolpevolizzazione.Eproprioquestamorte,cheilCristianesimohaproposto

comefondativaerivelativa,echelatradizioneculturale(enonsolofilosofica)occidentalehaintroiettatoemetabolizzatofinoallesueultimeconseguenze,èallabasedeiprocessiculturalichehannoportato,attraversounandamentostoricononprivod’ostacolieresistenzeeinerziedicaratteresocio-antropologico,almondooccidentalecomeloconosciamo:cioèanimatoda

principieticiinbaseaiqualiildirittoelelibertàd’ognisingoloindividuodevonoesseretutelati,levittimevannosoccorseeprotette,unmondoincuilaseparazionetraStatoeChiesaèundatoacquisitononsolodallastoriamaprescrittodallastessadottrinacristiana,cheesplicitamenteprevedeleragionidellapolitica,ancorchénonleritengasufficientiperlaverapace

dell’uomo.4Larotturadelcerchiosacrificalecompiutadallarivelazionegiudaico-cristianahadunquemessoinmotounosviluppostoricocheculminanell’epocaattuale,nellanuovaspeciazionepostmoderna,rilevandounostraordinarioparadosso:proprionelmomentoincuisembravolersidefinitivamenteliberaredalla

costrizionedeivincolireligiosieconfessionali,laculturaoccidentalerivela–attraversoquellacheGirarddefinisce«un’espulsionerazionalistadelreligioso»–lasuaradicepiùprofondamentecristiana.L’interoorizzonteideologicodellaculturacontemporaneaèinfatticostruitoattornoallacentralitàdellevittime:levittimedellaShoa,levittimedelcapitalismo,levittime

delleingiustiziesociali,delleguerre,dellepersecuzionipolitiche,deldisastroecologico,dellediscriminazionirazziali,sessuali,religiose.Esoprattuttolatradizionegiudaico-cristianahapostoquestavittimainnocentealcentrodelnostroorizzontediscorsivo.SepartiamoquindidallapremessacheCristianesimoesecolarizzazione(eillaicismo

eilrelativismocomesottoprodotti)sonostrettamentelegati,servespostareladiscussioneaungradoulterioreriguardoallemodalitàdiquestoprocessodisecolarizzazione,tantodalpuntodivistastoricochedaquellodellasuafenomenologiacontemporanea.Suquesto,certamenteVattimosièspesoinmanierapiùampiaearticolatadiGirard,sianelle

paginequipresentateperlaprimavoltacheinlibricomeLafinedellamodernità(1985),Lasocietàtrasparente(1989),Dopolacristianità(2002),Nichilismoeemancipazione(2003).LosforzodiVattimoinquestiannièconsistitonelpiegarel’heideggerismoperfarneunafilosofiaall’altezzadellaframmentazionedisensoincuil’uomopost-modernooccidentalesiètrovato

immerso–unafilosofiachecipotesseassisterecomestrumentodidiagnosiinquestopassaggioepocale,ecapacedicostruireunorizzontediatteseincuipotesserotrovarecollocazionedeterminatesceltepolitichedicarattereprogressistaedemancipatorio.PoichéGirardnonèunpensatorepubblicoounintellettualemilitanteinsenso

tradizionale,hafattopocousodellasuariflessioneantropologicaperleggerelarealtàsocialeepoliticacontemporanea,piùinteressatoall’analisidelleculturemitichedaunaparte,eallaperspicaciarivelativadellaBibbiarispettoallaviolenzasacraledellereligioninaturalidall’altra.Recentemente,tuttavia,siètrovatocoinvoltoinunaseriedibattitipubbliciallorché

determinatieventistorici(ilterrorismodimatricereligiosainprimis)sisonopresentaticomepertinentirispettoallesueprospettiveteoriche:nelNovecentopochi,comelui,hannoinfattipensatocontantaassiduitàalrapportofrareligioneeviolenza.Daquestopuntodivista,bisognariconoscereaVattimodiaveravvicinatounautore“inattuale”(epocopoliticallycorrect)come

Girardediavercominciatoadiscuteredelruoloedell’importanzadellareligioneall’internodellapropriaprospettivafilosoficaedesistenzialeintempinonsospetti–dalleprimeletturegirardianedellametàdeglianniOttantaagliincontristatunitensidellametàdeglianniNovanta–ossiabenprimacheifattidicronacaneimponessero

drammaticamentel’urgenza.5D’altrocanto,Vattimoèrimastofedeleallasuaposizionedecostruttiva,ermeneuticaerelativistica,ancheall’indomanidell’11settembre,mentreunaschierad’intellettualidivariaestrazionesiprodigavapercantareildeprofundisalpostmodernoeallesuedeclinazionifilosofiche.Lapreoccupazioneprincipale

delfilosofoitaliano(einquestidialoghisinotal’urgenzaconcuilapone)rimane,daunaparte,quelladielaborareunsistemadipensierochecontribuiscaadestrutturaretuttelepretesedidefinizione“naturale”,fissista,dicosasial’uomo,denunciandoneleveritàontologiche,immutabili,“scientifiche”comeprodottistoriciecontingentiesoprattuttocomestrumenti

d’imposizionecoercitivadapartediquanti,voltaavolta,hannodetenutoilpoteresimbolico,politico,economico;dall’altra,iscriverelatradizioneermeneuticaall’internodiunastoriadellarivelazione,constatandoattraversounadichiarataletturaheideggerianadiGirardillegamefra«ontologianichilisticaekénosisdiDio».InVattimosembraleggersi

unavisione“teleologica”deldestinodelCristianesimochesidirebbeprocedere,attraversol’operadellagraziaedellaredenzione,secondounfinalismolineareeimmanente:ildestinodellacristianitàsaràquellodidissolveretuttelestruttureontologicheediveritàchel’uomo,violentemente,haimpostoaglialtriuomini,econessetuttigliapparatiburocraticiecoercitiviche

limitanolelibertàindividuali,aprendolastradaaunacomunitàdell’amorefondatasullacondivisionediprincipinegoziabilisullabasediunaccordointersoggettivo.Girardscorgeinquestaposizioneunasperanzaoltremodoottimisticadisviluppostorico,chesibaserebbesuunaprospettivafilosoficatroppolegataaunadimensionesquisitamentelinguisticaecheavrebbe

dissolto,perlestesseragionipolitichechenehannoanimatoilprogetto,ilprincipiodirealtà.Viceversa,ildiscorsodiGirardpartedaunaprospettivaantropologicadistamposquisitamenterealistico,dominatadaquellocheluinominacomesensocomune,guardandoall’uomoeallastoriainuncontestodi«permanenzaevolutiva»,senzacioèattribuiredellecaratteristicheimmutabilialla

naturaumana–circostanzacheovviamenteavrebbeimpeditoalCristianesimodicambiareilmondo–mariferendosiaformedi«resistenza»antropologica,sociologica,psicologicatalidarichiedereprocessiditrasformazionedilungadurata.Nientediontologicamentestabile,maunosviluppocheprocedeinmanieramoltopiùlentaefaticosadiquantoognunodi

noi(eVattimostesso)potrebbeaugurarsi.Girardnoncredeperesempiochelapostmodernaconsapevolezzadiviverein«unmondodimezze-veritàrelative»6possarappresentare,perl’uomocontemporaneo,unastagioneprivadiansieenevrosi.Inoltre,asuoavvisoil«consensolinguisticointersoggettivo»espressodallacomunitàdellacarità

preconizzatadaVattimo–unacomunitàchedovrebbepacificarsiattraversounapraticadidialogointerpersonale,operandounacondivisionedilinguaggioedipreferenze–èdifattotropposolipsista,perchénonarticolalemodalitàeipericolidellerelazioniadessainterne,nonnericonoscecioèlanaturamimetica(altrimentidefinibilecomeimitativaerivalitaria),edunquenonèin

gradodiprevederneecontrollarneirisvoltiantagonisticieviolentichevipermangono.Girard,purcondividendomoltedellepremesseteorichediVattimo,mettefraparentesiquesta“fiducia”delfilosofoitalianoinuncamminolinearmente“progressivo”dellastoriadellarivelazione,aprendolaportaaldubbiorispettoapossibiliconvulsionistoriche

presentiefuturechenonesitaanominarecometragedia;preferisceaffidarsi,conquesto,allaparola«apocalittica»,chesiriproponeall’uomocontemporaneonelsuodoppiosignificato:apocalissecomerivelazioneecomedispiegamentodellaviolenza.Larivelazionedelmessaggiocristiano,unmessaggiocherompegliarginiimpostidalsacronaturale,puòportare

l’uomoallasalvezzadellapacediDio,mapuòancheprivarlodiquelleprotezionisacralicheeranostateeretteperproteggerlodallasuastessaviolenza.IlCristianesimoècreativamenteliberatorio,mainquestaliberazionec’èpostoancheperunacreativitànegativa,diabolicaedistruttrice.Seilmeccanismosacrificalenonpuòpiùfunzionareperchéneèstatarivelatal’assoluta

ingiustiziaearbitrarietà,lasocietàmodernasitrovainunanuovafasesperimentaleincuilastoriadiventalaboratoriopertrovarenuovimeccanismidiequilibrioestabilità.L’uomod’oggisiservepertantodistrutturedi“contenimento”cheriescono–basandosisuformeditrascendenzasecolarizzatacomel’ideologiadellostatodemocratico,latecnologia,ilcapitalismoavanzato,la

spettacolarizzazionemass-mediatica,lamercificazionedeirapportiindividuali–aritardarel’eventoapocalittico:diquilanecessitàdinonaffrettareladissoluzionedelcosiddettokatechon,cioèdellestrutturechetengonomomentaneamenteafrenolaviolenzadell’uomo,inclusequellepoliticheedecclesiali.Vattimo,aquestoproposito,rifiutainvecequalsiasiprospettivaapocalittica,

prevedendopiuttostounaprogressivaliberazione,attraversolagraziadiDio,dalbisognodilimitid’ognigenere,aprescinderedallaloroutilità«catechetica».IlcontenziosochesideterminatraVattimoeGirard,oltrechedicaratteremetodologicoedilinguaggio,èdinatura,insensolato,“politica”.RispettoadaltridialoghiinstauratidaVattimosutemidicaratterereligioso

(pensiamoaquelliconRichardRortyoconJacquesDerrida),7sipuòindividuareunamaggioredivergenzaopolarizzazioneinquestosenso:il“progressista”Vattimocercaditrascinareil“conservatore”Girardsulproprioterreno.VattimochiedeaGirarddiaccettaretuttelepremessechesonoinsitenelsuoragionamentosulCristianesimocome

religionedellarivelazionedelfondamentopersecutorio,«vittimario»dellaculturaumanaedunquecomereligionechedestrutturadall’internotuttelereligioninaturali,decostruendoinoltretuttelestrutturerigideimpostedallastoria:apparatistatualiochiesastici,lenozioniautoritariediveritàedinatura,ecosìvia.Ovviamente,nelleparolediVattimoc’èunabattaglianon

solofilosoficamaesistenziale,nelsensochelasuavicendapersonales’imponecomeuntentativodiconciliarelatradizionecattolicadacuiluistessoprovieneeconcuisisenteindebitoculturaleemorale,insiemecolprogettod’emancipazionepoliticaacuistadedicandoormaidatempopartedellapropriaattività:unabattagliachehacomeunodeinuclei

caratterizzantilalottainfavoredelladifferenzasessuale,echeincontracomeunodegliostacoliprincipaliproprioleresistenzedellaChiesasutemiqualil’eserciziodellasessualità–dicui,secondoVattimo,nondovrebbeaffattooccuparsi.8SuquestipuntiGirardnonsiesprimeomeglio,dabuoncattolico,accettailmagisterodellaChiesa.

Delresto,bisognaricordarecomelateoriamimeticarisultiessereeccedenteancherispettoalleposizionipolitichechelostessoGirardpuòdivoltainvoltaassumeresudeterminatequestioni,nonfoss’altroperlacircostanzachelesueanalisipresuppongonospiegazionifenomenologicheconunaltogradodiambivalenza.9Ancherispettoallastoria

dellaChiesaealsuoruoloinepocapost-moderna(«opost-secolare»comedirebbeHabermas),puòdarsichequestasistiaeffettivamentemuovendonelladirezione“debolistica”auspicatadaVattimo,masenz’altroGirardnonpensaaffattoaunasortadi“eutanasia”istantaneadell’apparatoecclesialenonappenaquestosivengaarendercontocheilverodestinodellacristianità

risiedenellasua“estinzione”.Ancheinunaprospettivastorica,GirardritienecheunaChiesapiù“debole”,menostrutturataogerarchica,nongarantiscaaffattolesocietàdaderiveviolente,anzi.Lescissioniprotestanti,conapparatiecclesiasticipiù“leggeri”e“secolarizzati”,conunarelazioneermeneuticamentepiù“matura”coniltestobiblico,hannospessoprodotto

teologiepiùdure,menocaritatevoli,evisionipiùradicalisuquellochedovevaesserelospiritodelCristianesimo.Lescissionisifannospessoinnomediunaveritàpiùpura,nongiàattenuata.Ilcontestoculturalepiùesemplarediunaderivaindividualisticaeprivatisticadelreligioso–gliStatiUniti,dovelechieseelesettesonoinnumeroastronomico–nonhaprodottounasocietà

internamentemenoviolenta,népiùpacificatadiquellaeuropea,“assediata”dalcattolicesimo.«Verità»dunque,«ofededebole?»:iltitolodiquestolibro,conseguentementeaquantodetto,predicaun’ambivalenzaforsepiùfortediquellacheledueforme,unapiù“attenuata”dell’altra,sembranoesprimere:daunaparteabbiamolaveritàcomeverità

dellavittima,comeveritàdellarivelazionecristianacheèdiventataverbopervasivodellanostramodernità(percui,secondoGirard,sipuòaccettareilrelativismosocialemanonilrelativismoepistemico);dall’altraunafededeboleche,comeancheVattimointuisce,purrispondendoaunaesigenzalegittimadiemancipazione,puòassumerenelmondo(post)modernoilvoltodiun

Cristianesimo“scristianizzato”:unafededebolecorrispondeinfattiaunafedesemprepiùindividualeedestrutturata,“confezionatasumisura”rispettoaibisogniealleesigenzeindividuali,checertamenteèconsentaneaadegliinteressiesistenzialilegittimi,machespessoapparecomeunavariante,ounadeguamentoalladifferenziazione

merceologicaconcuiilmercatohastrutturatolepreferenzeindividuali.Quelgrande“supermercato”delleopzioniindividualidicuiVattimostessohatimore.Inrealtà,anchesuquestiargomentiledivergenzelascianocomunquespazioaunpossibileavvicinamento:Vattimorivendicaunasalvificafedeltàneiconfrontidellatradizionecomelarisorsaversocuirivolgersi

perdarsensoallapropriacontinuitàdipensieroeazione–unatradizionechepertantodovrebbefardaargineallapotenzialeparcellizzazioneinterpretativadiunaprospettivapuramenteermeneutica;Girard,concordandoinpienoconlanecessitàdivivereinunasocietàlaicaincuil’autonomiadellapoliticanellasferapubblicaèassolutamentepreservata,

creded’altrocantonellafedeltàallaChiesa,eallaChiesacattolicainparticolare,comenucleosimbolicofortecontrolederivepatologichedell’individualismocontemporaneoecomestrumentostoricoirrinunciabilepercontenerelaviolenzaeipericoliautodistruttividell’uomo,sempreprontiascatenarsi.SeVattimohafedenella

progressivaedemancipativadissoluzioneditutteleontologiecomedestinopositivoeirreversibiledellaculturaoccidentale,l’uomocontemporaneo–cioèl’uomoglobalizzatoeinterconnesso,espostoadosisemprepiùmassicced’interdipendenzaealterità–sembradelrestopocopropensoadaccontentarsidelvuotolasciatodallascomparsadeicredi,delleideologieodalla

dissoluzionedell’onto-teologiadellafilosofiatradizionale.Ilproblemaèchelamancanzadifondazioneedifondamento,vieneoggisostituitaconlasuacaricatura,ilfondamentalismo,cherecuperatutteleformepersecutorietipichedelsacro.Conlogicadiparadosso,comehasottolineatorecentementeGiuseppeFornari,sonopropriogli

integralistimusulmaniipiùperspicaciriguardoallegamefradesacralizzazioneeCristianesimo:combattonol’Occidentecertamenteinquantocristiano,masoprattuttoinquantosecolarizzato,inquantolaico,inquantopluralistaerelativista.10Quellochel’integralismoislamicotemedelCristianesimononèilverboevangelicool’autorità

delPapa,mapropriolasuasecolarizzazioneelasualaicità,lasuaforzadestrutturantedell’ordinereligiosotradizionale.D’altronde,allorchéifondamentalismisitrasformanoinviolenzaantagonisticamostranoquantoessistessisianoilprodottodiunatormentatanegoziazionestoricaconlasecolarizzazioneelamodernità.Quandoil

fondamentalismo,invecechechiudersinellapropriaautosufficienza,siponeapertamenteinconflitto,èperchégiàcondividedellepreoccupazioniedegliinteressidibasecolsuoavversario.Laviolenzamascheratadireligiosochegliestremistiislamiciperpetuano,èdifattogiàilsegnodiunprincipiodidecomposizionediquestostessoreligioso,della

circostanzachelaculturacuiappartengono–comedelrestotuttalaculturamondiale–ègiàinfiltratadilaicismosecolare,dirazionalitàtecnica,diutilitarismoeconomico,dipropagandamassmediaticaepara-ideologica,efiniscepercontrapporsiall’Occidenteinterminipuramenterivalitari.Ènaturaleche,datetuttequestepremesse,sipongaall’ordinedelgiornola

necessitàdicomecostruireearticolareundialogointerreligiosoapartiredallascommessateoricaquiesposta.Ovviamentesitrattadiprospettivecosìcomplessedaeccedereilimitideitemiaffrontatiinquestidialoghi,checosìcomesononati,avevanoaltriinteressi,macertamentesipossonotrovaredeglispuntisalientiperaprireunadiscussionecheprendainconsiderazionel’idea,per

esempio,d’unasurrettiziacristianizzazionedelmondoattraversolapenetrazionedelmercatoedellatecnicadaunaparte,edelleistituzionilaichedistampodemocraticodall’altra.11SeperGirardeVattimoesisteun’importanzaedecisivitàstoricadelCristianesimoèforsepropriosulterrenodellalaicità,dovel’ereditàdellatradizionegiudaico-cristianapuò

accoglierelealtrereligioni,perchéquestaere-ditstoricapuòparlareallealtreconfessionisenzapresentarsicomeunaformadiomologazionereligiosa,all’internodiunacondizioneparitariadidialogo,12sempreconsapevolidelrestocheleculture“altre”tendonoanche«avederelastessalaicitàdellospaziopoliticocomeunaminacciaallaloro

autenticità,edunqueadassumerlanoncomeunacondizionepositivadilibertà,macomeunlimitenegativodarifiutare».13SiaperGirardcheperVattimositratterebbedicercarenellevarietradizioniconfessionaliereligiose,deinucleidisensocomunechevadanoindirezionediunadiminuzionedellaviolenzaedelconflitto.PerVattimo,a

qualsiasiprincipiodieguaglianzavainfattisemprepreferitouncriteriodiprogressivadiminuzionedellaviolenza.Inoltre,laprospettivaermeneutica,daluiproposta,rivesteun’importanzafondamentalesesipensaaquantoilproblemadell’interpretazionesiadecisivoperemancipareilreligiosodaogniformadifissazioneconitestisacri,perstoricizzareilcontenutodi

questitestieperliberarlidalleformepersecutorietipichedelsacro–einciòtrovando,nonacaso,unaspondadottrinaleepoliticainquell’Islammoderato(sipensiaintellettualicomel’iranianoMoshenKadivar)chesistamisurandosualcunequestionifondamentaliqualiilrispettodeidirittiumaniedelleminoranze,l’emancipazionedelledonne,l’abolizionedellepene

corporali,proprioapartiredaunrinnovatorapportoermeneuticoconlatradizioneelescritture.PerGirardsitrattainoltrediriconoscereunacomuneadesioneaunaprospettivavittimologica,diunavittimologiachenonproducavittimeulteriori,inquantoilconflittofrareligioni,ofragruppietnico-nazionali,sifondaspessoevolentierisullaposizionevittimariainsensorivalitario:

cioèsullapretesadiesserepiùvittimadeglialtripergiustificareleproprieviolenzediritorsione;cosachetestimoniaancoraunavolta,daunpuntodivistagirardiano,lasostanzialecristianizzazionedeldiscorsosimbolicodellacomunitàinternazionale:ovverounacomprensionetrasversale,cheoperainmodointerculturaleeinterreligioso,deimeccanismidivittimizzazione.

Delresto,comehaspiegatoilpensatorefranceseneisuoilibripiùrecenti,tuttelereligionipossiedonoinqualchegradounadimensione“profetica”,inquantohannotuttecontribuitoaquellalentarivelazionedellaveritàsullavittimachenonappartienecomemonopolio–puressendostataespostainmanieracompiutadalCristianesimo–nésoloadesso,néalla

Chiesacattolica,néall’Occidente,maall’umanitànellasuainterezza.

PierpaoloAntonello

NOTE

1.SivedaperesempioDarioAntiseri,Relativismo,nichilismo,individualismo.Fisiologiaopatologiadell’Europa?,Rubettino,2005,eEnzoBianchi,Ladifferenzacristiana,Torino,Einaudi,2006.

2.M.Gauchet,Ildisincantodelmondo.Unastoria

politicadellareligione,trad.it.,Torino,Einaudi,1992,p.VIII.

3.Cfr.R.RortyeG.Vattimo,Ilfuturodellareligione.Solidarietà,carità,ironia.AcuradiS.Zabala,Milano,Garzanti,2005,pp.7879.

4.ApropositohannoarticolatounilluminantedialogoMauroCerutieGiuseppeFornari,Ledue

paci.CristianesimoemortediDionelmondoglobalizzato,Milano,Cortina,2005.

5.Lotestimonialaterzasequenzadiquestodialogo,avvenutonel1996,eiduesaggiscrittinel1999equipubblicatiinconclusionedivolume.

6.S.Zabala,Introduzione,inR.RortyeG.Vattimo,op.

cit.,p.23.

7.J.DerridaeG.Vattimo(acuradi),Lareligione,«AnnuarioFilosoficoEuropeo»,RomaBari,Laterza,1995.

8.Cfr.R.RortyG.Vattimo,op.cit.,p.75.

9.MauroCeruti,chevedenell’ipotesidiGirardunateoriacapacedidischiudere

unavisionecomplessadellarealtà,sottolineaapropositolanecessitàdi«contrastarelatendenzaadassolutizzareivariaspettisistemiciinchiaveesclusivamentenegativaopositiva»;M.CerutieG.Fornari,op.cit.,p.28.

10.Ivi,p.207.

11.SuquestohannodiscussoampiamenteCerutieFornari,

op.cit.,p.208esgg.

12.GiancarloBosetti,introducendoildialogofraJürgenHabermaseJosephRatzinger,sottolineacome«lavirtùchevienefattavaleredal[l’allora]cardinaleafavoredelCristianesimoneiconfrontidellealtrecultureereligioninonèquelladeltitolodiVeritàdicuiessagodrebbesulpianoreligioso[…],maèquelladiuna

maggiorevicinanza,affinità,capacitàdiconvivenzaconlademocrazialiberale,nellaquale“predominalargamentelaculturalaicadiunarigorosarazionalità,dicuiHabermas[…]cihafornitoun’immaginepersuasiva”»;G.Bosetti,Ideeperunaconvergenza“postsecolare”,inJ.HabermaseJ.Ratzinger,Ragioneefedeindialogo,acuradiG.Bosetti,Venezia,Marsilio,2004,p.15.

13.G.Vattimo,Dopolacristianità.PerunCristianesimononreligioso,Milano,Garzanti,2002,p.101.

Ringraziamenti

UnringraziamentoparticolarevaovviamenteaRenéGirardeaGianniVattimoperlalorodisponibilitàreciprocaeilbuonumoredimostratointutteleoccasioniincuisisonoincontrati,eperilloroaiutofattivoacostruirequestovolume.Unringraziamentovaanche,oltrealleamministrazionidiFalconaraediAnconaper

averospitatol’incontrosu“Fedeerelativismo”,adAlbertoGarliniealcomitatoorganizzatorediPordenoneleggeperaverraccoltoeconcessolapubblicazionedeldialogosu“Cristianesimoemodernità”.

VERITÀOFEDE

DEBOLE?

RenéGirard,GianniVattimo

CRISTIANESIMOEMODERNITÀ

1

PierpaoloAntonello:Vorremmocominciareil

nostrodialogopartendodaidueterminichedannoiltitoloaquestoincontro:Cristianesimoemodernità.Construmentidiversi–antropologicidapartediGirardefilosoficidapartediVattimo–avetedettopiùomenolastessacosa:chelamodernità,comecostruitaeintesadall’Occidenteeuropeo,èsostanzialmenteun’invenzionedelCristianesimo.Ilvostro

lavorodiricercavihaportatoaesprimereunconcettoapparentementeparadossale:ilCristianesimoèresponsabiledellasecolarizzazionedelmondo.Lafinedellereligionièattuatadaunareligione.Addirittura,inunsuolibrorecenteGirardcidiceche«nelsuosignificatomoderno,l’ateismoèun’invenzionecristiana».2Vederepertanto

lasecolarizzazioneeillaicismo,nellaloroaccezionecomune,comecontrappostieinconflittoconilCristianesimo,èpervoiunerroresiastoricochefilosofico.Comepossiamospiegarequestoapparenteparadosso?

RenéGirard:Perpoterarticolarequesteragionidalmiopuntodivista,bisognapartiredaunaprospettiva

antropologicaestorico-evolutiva.IlCristianesimohaportatounarotturaall’internodellastoriaculturaledell’uomoeinparticolarenellastoriadellereligioni,poichéperdecinedimigliaiadiannilereligionisonostateciòchehaconsentitoallecomunitàprimitivedinonautodistruggersi.Spesso,infatti,gliesseriumanisonoviolenti,piùviolentideglianimali.Questaviolenzava

peròbenintesa.Quandoparlodiviolenzanonmiriferiscoall’aggressività,malaconsideroinerenteadinamichesociali:rappresaglie,vendette,ilvolerrendereocchioperocchioedenteperdente.Questoperchél’essereumanoèintimamentecompetitivo,eperchégliuominidesideranosemprelestessecosechedesideranoglialtri,essendo,comeiodico,«mimetici»;e

pertantotendonoauntipodiconflittocheèintestino,reciprocoepotenzialmenteinterminabile,cheinstauracircoliviziosidiviolenzaacuinonpuòporrefrenonessunsistema“giudiziale”.Eccoperchélamitologia,esoprattuttoimitid’origine,comincianosemprenarrandodiunacrisi,unacrisineirapportiumani,chemoltevoltevieneinterpretatacomeuna«piaga»,una«peste».

Solitamentequestacrisisiconcludeconun’alterazioneimprovvisadellaunanimitàmimetica,percuilaviolenzadellacomunità,laviolenzacollettiva,sipolarizzasuunasolavittima,sceltaperragioniarbitrarie:attraversolasuauccisione,l’ordinesocialevieneristabilito.Questoèagrandilineeloschemadistrutturazionemiticadellecultureedellereligioniprimitive,chesifondanoin

virtùd’unlinciaggiofondatore,un’espulsioneall’iniziorealeepoisimbolicadivittimeinnocenti.QuellocheilCristianesimofa,adifferenzadellereligioniprimitive–equestoperché,alcontrariodiquantogliantropologihannospessosostenuto,ilCristianesimononèunmitocometantialtri–èinvertirecompletamentequestaprospettiva.Nelmitoil

puntodivistaèsemprequellodellacomunitàviolentachescaricalasuaviolenzasuunavittimacheritienecolpevole,eattraversolacuiespulsioneristabiliscel’ordinesociale,talmentepreziosoefecondodafarsìchelacomunitàinvestad’unpoteresacropropriolavittimachehaespulso,divinizzandola.«Sacrificio»significainfatti«renderesacro».Nelraccontomiticoperòlavittimaè

semprecolpevoleevienerappresentatacometale.SipensiaEdipo,checommetteparricidioeincestoepertantovieneespulso.Freudprendeallaletteraquestomito,credendoveroquantovièrappresentato,mentreilCristianesimociaiutainveceadecifrarecomelaveritànascostaerepressasiaun’altra.Ilmitodellereligioninaturalimetteinscenaunafarsa,acuilefolle

inpredaalparossismomimeticocredono,rimanendo«ignoranti»,proprioperché,comespiegailVangelo,«nonsannoquellochefanno».IlCristianesimo,dalpuntodivistasociologicoeantropologico,negaquest’ordineequestaletturamitici,poichéraccontalastessascenaperòdalpuntodivistadellavittima,cheèsempreinnocente.IlCristianesimopertantoè

distruttivodiqueltipodireligionecheunisceecoalizzalepersonecontrovittimearbitrarie,cometuttelereligioninaturalihansemprefatto,aeccezionedellereligionibibliche.IlCristianesimoribaltaquindiquestasituazionedimostrandochelavittimanonècolpevoleechelafollaunanimenonsaquellochefaquandoaccusaingiustamentequestavittima.Troviamogià

degliesempinell’AnticoTestamento–ancheprimadellaPassione,chepermerappresentailculminerivelativodell’innocenzadellavittimasacrificatadaunacomunitàingiustaeviolenta.SiprendailcasodiIsaia52-53,dovevieneevidenziatocomelavittimasiainnocente,mavieneegualmentecondannatadallafollainpredaalcontagiomimetico–ossianella

convinzioneunanimed’avertrovatouncolpevolepertuttelepropriecrisiinterne.Inquestecircostanzenonabbiamodeicomportamentiounacoscienzaindividuali,masololalogicaunanimedellafolla.PersinoPietro,durantelaPassione,quandositrovainmezzoallamassacheaccusaCristo,cedeaquestatentazioneelorinnega.ConilVangeloeconlaPassionediGesùquestaverità

antropologicadell’uomovienerivelataedispiegatanellasuacompletezza:noi,nellanostrastoriadianimaliculturali,abbiamosemprecercatodeicapriespiatoriperrisolverelenostrecrisieliabbiamouccisiperpoidivinizzarli,senzasapereperòcosastavamofacendo.LaPassionediCristoceloinsegna,ecelodiceachiarelettere:Gesùèunavittimainnocentesacrificatadauna

follacheglisirivoltaunanimementecontrodopoaverloosannatosoloqualchegiornoprima.Epernessunaragioneparticolare.Questotipodicoscienzaportaallarotturadiquelmeccanismodimisconoscimento,dicoperturacognitivacheeraallabasedelloschemamitico:d’orainpoinonpossiamopiùfarfintadinonsaperechel’ordinesocialevienecostruitosullapelledivittime

innocenti.IlCristianesimociprivadiquelmeccanismochestavaallabasedell’ordinesocialeereligiosoarcaico,introducendociinunafasenuovadellastoriadell’uomo.Unafasechepossiamolegittimamentechiamare«moderna».Tutteleconquistedellamodernitàpermepartonodalì,daquellapresadiconsapevolezzainternaalCristianesimo.

Antonello:GianniVattimo,lasuaprospettivaaccoglielepremessediGirard,soprattuttocomesonostatearticolateinDellecosenascostesindallafondazionedelmondo,3madeclinandolefilosoficamenteinmododiverso,integrandolealleriflessionidiHeideggersullafinedellametafisicaesulladissoluzionedell’Essere,cioèdiogniverità

ontologicamentestabile.Attraversol’incarnazioneelamortediCristo,elaconseguenterivelazionedelmeccanismoviolentoevittimariocheeraallabasedelsacroedellereligioninaturali,apprendiamocheèDiostessoa«indebolirsi»,aprendounospaziodovel’uomosipuòemancipare,alpuntotaledapoterdiventareaddirittura«ateo»e«laico».

GianniVattimo:PrimadituttodevotestimoniarecheGirardèallabasedellamiaconversioneequindihadeimeriti–anchesenonsofinoachepuntosarebbecontentodisapereacosamihaconvertito!Permelaletturadell’operadiGirardèstatadecisivacomeleletturadialcuniscrittidiHeidegger,che,inun’epocadiversadellamiavita,mihannosegnatoprofondamente(nonsolodal

puntodivistaintellettualemaancheesistenzialeepersonale).Girardmihapermessoinfattidicapirel’essenzaeventualeestorico-progressivadelCristianesimoedellamodernità.Normalmentenoitutti,cresciutiinuncontestocattolico,abbiamosempreimmaginatochecifosseun’antitesieun’opposizionetral’esserecristianiel’esseremoderni.Larivoluzione

francese,gliilluministi,lademocrazia,illiberalismo,ilSillabo–perchil’haletto–sonostatitutticoncepitiinopposizioneallafedereligiosaeinparticolarealCristianesimo,vistoinvececomeconservatoreeoscurantista.LamodernitàeraunacosaeilCristianesimoun’altra.Infilosofiaperesserecristianibisognavatornareaifilosofidelpassato:Aristotele,

Sant’Agostino,SanTommaso,ecosìvia.ScoprireGirardvolevadirescoprirecheGesùeravenutopersvelarequalcosachelereligioninaturalinonavevanosvelatoecheconsistevanellarivelazionedelmeccanismovittimariochestaallabasedellestesse.Rivelazionechecihaconsentitodiminareeallafinedissolverenumerosecredenzecheeranopropriedellereligioninaturali.La

storiastessadelCristianesimoèlastoria–iocredoancoracattolicamenteassistitadalloSpiritoSanto–delladissoluzionedeglielementidiviolentonaturale,disacronaturalechecisononellaChiesa.TutteledisciplinechesisonodatiiCristianinellatradizionehannoqualcosadiviolento,masonoanchelegateaun’imposizionechesièinqualchemodosecolarizzata.Laparola

chiavechehocominciatoausaredopoaverlettoGirard,èpropriosecolarizzazione,comeeffettivarealizzazionedelCristianesimoqualereligionenonsacrificale.Einquestadirezioneiomispingooltrevedendomoltideifenomeniapparentementescandalosie“dissoluti”dellamodernitàcomepositivi.Lasecolarizzazionenonsarebbel’abbandonodelsacromal’applicazionecompletadella

tradizionesacraadeterminatifenomeniumani.L’esempiochemivieneinmenteèquellodiMaxWeber,chevedelanascitadellasocietàcapitalisticacomefiglialegittimadellospiritoprotestante.Inquestosensoiohounateoriapositivadellasecolarizzazione,chepartedallareinterpretazionenon-vittimariadelleScritturedapartedellaChiesa.IlCristianesimoèfinalmentela

religionecheaprelaviaaun’esistenzanonstrettamentereligiosa,nelsensodeilegami,dell’imposizione,dell’autorità–equipotreiriferirmiaGioacchinodaFiore,chehaparlatodiunaterzaetàdellastoriadell’umanitàedellastoriadellasalvezza,nellaqualeemergesemprepiùilsenso«spirituale»dellaScrittura,elacaritàprendeilpostodelladisciplina.

Partendodaquestepremesse,chehoappuntoderivatodallaletturadiDellecosenascoste,chiedereiperòaGirardquantosegue:ilCristianesimononavràintrodottonelmondoqualchecosacheaddiritturadovrebbeconsumareanchel’apparatochiesastico?C’èunelementodidinamicitànellarivelazionecristiana,chehadetto«guardatecheilmeccanismovittimariodelle

religionièorribile,edobbiamocambiarlo».Mafinoachepunto?FinoachepuntoilCristianesimodeveconsumaretuttiglielementidiviolenzachecisononelletradizionireligiose?Sel’ortodossiacattolicadichiarachenonsipuòabortire,nonsipuòdivorziare,nonsipuòsperimentaresugliembrioni,eviadiscorrendo,questononèunpermanerediunacertaviolenzadellareligione

naturaledentroilquadrodiunareligionestorico-positivachehasvelatosoltantol’amore?GesùCristoèvenutoalmondopersvelarechelareligiositànonconsisteneisacrificimanell’amareDioeilnostroprossimo.TuttelecosechenellaChiesanonsiriduconoaquesto,nonsarannoancorareligionenaturaleevittimaria?

Antonello:RenéGirard,come

puòrispondereaquestaobiezione?EcherapportointercorrefrailCristianesimostoricoeil«sacro»cheilCristianesimoevangelicocercadisuperare?

Girard:GianniVattimoèmoltointelligenteesimpaticoeapprezzomoltissimolesueidee.QuellochehacercatodisuggerirviècheioapprovituttoquellochelaChiesaèehafattonelmondo.Non

sostengocheilCristianesimoabbiatrasformatoilmondonellamisuraincuiavrebbedovutoopotutofarlo.IlCristianesimohalottatoconlereligioniarcaicheeancoralottaconformepiùomenoesplicitedisacro.IlCristianesimostoricohamantenutoelementidireligionearcaica,direligionestoricaecomelesocietà,lapolitica,lacultura,etuttoilmondoincuiviviamosono

storici,lostessovaleperlereligioni.C’èstatoec’ètuttorauntentativodiadattamento,diaggiustamento,maovviamentequestorichiedemoltissimotempo.Poichél’ideacristianasièinseritainunmondoincuierafortelaterritorialità;eraforteilconcettodivendetta;eleazionidegliessereumanieranofortementevincolatedaazionidigruppo,da

meccanismiunanimichepotremmochiamaretribali.IlCristianesimochecercadientrareinquestomondo,cheèunmondopericoloso,nonhavitafacile,devechiaramenteimpiegaremigliaiadianniprimadiriuscireascardinarequalcosa.QuestoèquellocheVattimononvede–oforsenonèossessionatoquantolosonoio.Noisappiamodivivereinun

mondoincuiaumentanocostantementelepossibilitàelepotenzialitàd’azionedell’uomo,conripercussionisemprepiùestese.Gliuominiprimitivimoltospessononosavanoneppurecoltivareunpezzoditerraperilrispettoeiltimorecheincutevanoloroglispiriticheoccupavanoquelterritorio(tuttequelledivinitàchepermeavanolanaturaecheamioavvisosonostatioriginariamente

capriespiatoritrasformatiindèi),mentrenoinonabbiamopiùquestogenereditimori.Ioconcordocolfattochel’Illuminismosiastatounmomentostoricoincuilapartedell’umanitàcristiana,occidentale,sièresacontocheilmondostavacambiando,equindichelagenteerapiùliberaechec’eraunamaggiorepossibilitàd’azionedapartedell’uomoperlacircostanzacheil

mondosistavadesacralizzandorispettoaquantoaccadevaintempipre-cristianioanchesolonelMedioevo.Masièinstauratalacredenzaerroneachequestofossesoloilprodottodelleazionidegliuomini,dellorogenioindividuale,odelgeniodell’essereumanoingenerale.Allostessotempo,nonèperòcresciutalaconsapevolezzadellaresponsabilitàumananel

mondo.Abbiamoarmisemprepiùpotenti,maperconversoabbiamopochissimosensodiresponsabilità.SeabbiamosostituitoDionellanostraevoluzioneculturale,alloradovremmorendercicontochecisiamocaricatidiunaresponsabilitàenormeedovremmoporciladomandadiqualesial’importanzadellareligioneinmanieradeltuttodifferentedaquelloche

fannoimezzidicomunicazionealgiornod’oggi.Nellavisionedeimass-medialareligionevienevistacomeunpensieroalienoallanaturaumana,unalcunchéchearrivacomecostrizione,comevincolo,qualcosachepuòesserenocivoallasalute.Lareligionefamaleall’uomocomeilfumo.Maquestodiscorsotralasciailfattochelareligionefapartedella

naturaumana,ènellanaturaumanaaverecredenzereligiose,ecometaledeveavereunoscopoantropologicoesociale.Oggicidobbiamochiederechecosasignifichivivereinunmondoincuisipretendedifareamenodellareligione.Nonèquestounpericolo,ilpericoloinparticolarediunoscatenarsidellaviolenza?Inunmondoincui,comesappiamo,cistiamo

muovendoinunadirezionedov’èaddiritturapossibilearrivareallafinedelmondocomenoiloconosciamo,nonècheloscompariredellareligioneciesponealpericolodelloscatenarsidiunadimensione“apocalittica”?OvviamentequelchedicononècompatibileconlamodalitàapocalitticadelfondamentalismoprotestantechevedeilmondodistruttodallaviolenzadiDio,poiché

questoèessenzialmenteanticristiano.Pensocheiveritestiapocalittici,chepurtroppononsonomaicitati,sianoilcapitolo13delVangelodiMarcoeil24diMatteo,chepermesono,dalpuntodivistadiunCristianesimofondamentale,ancorpiùimportantidellastessaApocalissediGiovanni.Allostessotempo,pursapendoquesto,ciprendiamo

giocoditestibiblicicomel’Apocalisse,quandoinvecedovremmoprenderlisulserio,vistochenell’ApocalisselafinedelmondoècollegataproprioconilCristianesimo.PerchéilGiudaismoeilCristianesimosonoconsapevolichesecerchiamodifareamenoditutteleproibizioni,deilimitichelereligioniarcaicheimponevano,stiamomettendoarischiononsolonoistessi,

mal’interaesistenzadelmondo.Èdaquestaconsapevolezzacheinfattinasconolereligioniarcaiche.Invecenoioggicimuoviamocomefossimoipadronidelmondo,comefossimoisignoridellanaturasenzaalcunamediazioneoarbitrato,comesetuttoquellochefacciamononpotesseavereripercussioninegative.Masappiamotuttimoltobenecomequestitabùarcaici

avesserounavalenzaeunsignificato.Gliesseriumani,cosìcomelenazioni,nonpossonoviveresenzaun’etica.Èbelloimmaginareepensarechetuttosiapossibile,mainrealtàognunodinoisachecisonodeilimiti.Segliesseriumani,lenazioni,continuanoaevaderequesteresponsabilitàirischidiventanoenormi.Vattimovorrebbefarcipensarechepotremmoabitareinunasorta

diEden,semplicementesecirendessimocontodiessercigià,secirendessimocontochenoncisonodiquestipericoli,mapurtroppoilmondoattornoanoinonloascolta.Noiabbiamobisognodiunabuonateoriadellasecolarizzazioneperchélasecolarizzazionecorrispondeancheallafinedelsacrifico,eventocheciprivadeimezziculturaliordinariper

affrontarelaviolenza.C’èunatemporalitàdelsacrifico,elaviolenzaèsoggettaaerosioneedentropia,maquelladiVattimomisembraunamanierasintomaticadicontrastarla.QuandopermezzodelCristianesimocisisbarazzadelsacro,vièunasalvificaaperturaall’agape,allacarità,mac’èancheunaaperturaaunapossibileviolenzasuperiore.Noiviviamoinunmondodove

siamoconsapevolichec’èmenoviolenzadelpassato,eciprendiamocuradellevittimeinunmodochenessun’altraaltracivilizzazionehamaiconosciuto,masiamoancheilmondocheperseguitaeuccidepiùpersonechemai.Viviamoinunmondodovesihal’impressionechetantoilbenequantoilmalesianoinaumento.Eseunohaunateoriadellacultura,deve

rendercontodegliaspettistraordinaridiquestacultura.InCrederedicredereVattimousal’ideadiMaxWebersullasecolarizzazionecomecausadeldisincantodelmondo.Diciche«ildisincantodelmondohaprodottoancheunradicaledisincantodell’ideastessadidisincanto».4Sonod’accordo.Weber,perquantointelligente,eraarrivatosolo

ametànellascopertadiquestoprocessoparadossale,rappresentatodallapresenzacontemporaneadiungrandesviluppoediunabuonadosedidisgregazione,maneesistonomoltialtrichesiintensificanoneltempofacendosimanoamanosemprepiùaffascinanti.

Vattimo:Forsenellamiariflessioneinizialehosemplificatoilpensierodi

Girard.CertamentenonconcepiscoGirardcomequalcunocheimmobilizzaenonvolevorenderlopiùpapistadiquantopuòsembrare.Inlui,anchedaquelchehaappenadetto,sisenteabitarel’ideadiunanaturaumanachepone,inqualchemodo,deilimiti.Iosonoconvintoinvecechesullasuastessastradasipotrebbedecostruireancheilconcettodinaturaumana

comeponentelimiti.BagetBozzodirebbecheGesùsièfattouomoperspiegarcicheildemonioesisteedèpericolosissimo.Mapotevaspedirciunalettera,senzafarsicrocifiggere!Uncristianomenobagettiano,potrebbedirecheGesùsièfattouomononsolopersvelarecheilmalec’è,maancheperdistruggerlo.Noncivieneadire«ricordatichedevimorire!»,bensì«morte,

dov’èlatuavittoria?».PartendodallateoriadiGirardallorasipuòdavveroelaborareundiscorsosulCristianesimochenondescrivela“vera”naturaumanamalacambia,laredime.Laredenzionenonconsistesolonelsaperechec’èDio,manelsaperecheDiociamaechenondobbiamoaverepauradelbuio.Finoachepuntopossiamospingerciinquesta

direzione?LamiaobiezioneelamiaideaècheconilCristianesimopossiamodavverodire«grazieaDiosonoateo»,cioègrazieaDiononsonoidolatra,grazieaDiononcredochecisianoleggidinatura,noncredocisianodellecoseoltrecuinonsipuòandare.CredosolochedebboamareDiosopraognicosaeilprossimocomemestesso.Uncattolicoconservatore

potrebbedomandarmi:«MaquandodicicheamiDio,cosaami?Nondovrestidirecheamileleggidinatura?»No,perchéquestaidentificazionefraDioeleleggidinaturaèmoltopericolosa:vistochealloradovreiamareancheilfattocheibianchisonotradizionalmentepiùricchiepiùcivilideineri.Leleggidimercatocidiconocheilpiùfortevinceeilpiùdebole

perde.Eccoleleggidinaturachepredicaladestra!Perquestoiononsonounnaturalista,innessunsenso.CertoilmondoèstatocreatodaDio,madevoprenderlocosìallalettera?ComedirecheseDiohafattoinmodocheipescigrandimanginoipescipiccoli,alloradevodareaipescigrandisardineeacciughe,aiutarlisoloperchélaleggedinaturavuolcosì?Odevotentaredicambiarlie

renderliperesempiovegetariani?Trasformareuncarnivoroinvegetarianovìolaleleggidinatura?Misembraassurdo.QuestosarebbeunaveritàcristiananelsensodiGirard.ÈverocheGirardpiùantropologochefilosofo,comehadettoAntonelloall’inizio,echeinfondoalsuopensiero,comesivedeanchenellibroOriginidellacultura,5c’èancoral’idea

chelosvelamentodelmeccanismovittimario,cheGesùharesopossibileoffrendolasuavita,siaunachiavepercapireedescriveremegliolanaturaumana.Iosuquestoperònoncimarcio,perchéhoimparatodaHeideggeredaNietzschechequalunquefissazionedistruttureèsempreunattod’autorità.Chièchevichiedelacartad’indentità?Lapolizia.Ealloraperché

Girardnonpuòfarsitirareperlagiaccafinoalpuntodiammetterechec’èun’essenzadinamicaerivelativanelCristianesimoecheilfinedellastoriaeloscopodellavitaèridurresemprepiùilimiti?QuestolopensavaancheHegelelodicevaanchel’Illuminismo.Nonpossiamoaccettarechecisianodeilimiti,nonplusultra.Gesùèvenutoperdirtichenienteèimpossibile.

Certoiononcredodiesserenell’Eden.Macisonodeimomentidipienezzachenoiamiamoechesipotrebberorenderepiùstabilisetuttipotessimovivereunpo’piùamorevolmentegliuniversoglialtri–circostanzanonimpossibile,poichélanaturaumananonhadiquestilimiti.Siateperfetticom’èperfettoilPadrevostrocheèneicieli.Èundettoevangelico.Iodesideroessereperfettocome

ilPadremio.PossibilecheGesùciabbiadettounacosaassolutamenteimpossibile?

Antonello:Manoncredeperòdivivere,comesostieneGirard,all’internodiunadimensionestoricapercuigliuomini,inqualsiasisocietà,devonodarsideivincoli,deilimitidicarattereetico?Certo,nonilsistemaditabùeproibizionidelsacroedellesocietàpretecnologiche,ma

“strutture”normativedicomportamentocondiviso.EcheruolohailCristianesimonelcostruirequestaeticacondivisa?

Vattimo:IocredoinnanzituttocheildiscorsogirardianosiadariprendereedatirarenelsensodiunadinamicitàconsumativadelCristianesimo.Sempremenoidoli,semprepiù«ateismo».NienteprovenaturalidiDio,

masolocaritàe,certamente,l’etica.Iodicosemprechel’eticaèsemplicementelacaritàpiùleleggideltraffico.Iorispettoleleggideltrafficoperchénonvogliofarfuoriilmioprossimo,eperchédevoamarlo.Mapensarechepassarecolrossoabbiaqualcosad’innaturaleèridicolo.Sevoipensateall’eticainsensocristiano,nonpuòcheesserequesto.Senotroveretesemprequalcuno

chevidicediconoscerelelegginaturalimegliodivoi.Maqualcunomipuòchiedere:incosacredi,tu?Iosonouncittadinodemocratico,l’unicacosachedevosalvareèlamiaanimaelamialibertà.Lamialibertàvuoldireessereinformato,convenire,fareleggisucuisiamod’accordo,rispettandocivicendevolmenteinnomedellacarità.Losochenonè

facile,matuttiglialtrimeccanismihannosemprecondottoall’esistenzadiautoritàchesapevanomegliodimecosadovevofareechequindim’imponevanoqualcosa.IosonoresponsabileversoglialtrieperciòancheversolastoriadellaChiesa,versol’umanità.Nonvogliocomportarmicomeunelefantecheentranellastanzadellacristalleriabuttando

all’ariatutto.HoungranderispettoperiSanticristiani.UnavoltahodettochepreferivoassomigliareaSanGiuseppe,conquell’ariadapadreputativo,piuttostocheaRomiti.Houngranderispettoperlatradizionecristiana,perlasantità,manonalpuntodinondifareilbagno,comesidicevafacesseSanLuigiGonzaga,pernonvedereleproprienudità.Luilofacevapersantità,iopreferisconon

puzzaretroppoquandovadoingiro.Tuttoquestoècaritàpiùleleggideltraffico:questaèl’etica.

Girard:NonhonientedaobiettareallamaggiorpartediquellocheVattimocihadetto.Nellavitaintellettualedell’Europalasuaconversioneèstatouneventoimportante,perchéluiappartieneaquelmovimentocheèpassatodaHeidegger

allostrutturalismoepoialdecostruzionismo.Equestomovimentoècaratterizzatodaunatteggiamentodiestremoottimismoversolastoria.Perlorolastorianonhamoltosignificato.Laparolachiaveperdefinirequestoscuolapotrebbeessere«gioco».Tuttoèludico,èungiocolinguistico.Diciamoche,daunpuntodivistasociologico,selopossonopermettere,poichélamaggiorpartedegli

esponentidiquestascuolavienedall’accademia,convintichecisaràsempreun’universitàasostenerli,confinanziamenticostantidapartedelsistemacapitalistico,echenessunproblemainterferiràdall’esterno.NonguadagnerannoglistipendidegliingegneridellaSiliconValley,malalorovitaècomunqueagevoleefunzionabene.Questascuolasièpropostadi

rompereconl’idealismotedesco,manondidecostruirelanostraciviltàoilnostromondo.EdèmoltobelloilmodoincuiVattimohareagitoaquestotipodiatteggiamento.Aproposito,stiamoimparandosempredipiùchelareligionesconfiggelafilosofiaelasupera.Lefilosofiesonoinfattipressochémorte;leideologiesonopressochédefunte;leteoriepolitichesonoquasidel

tuttofinite;lafiducianelfattochelascienzapossasostituirelareligioneèormaisuperata.Enelmondoc’èunnuovobisognodireligione,inqualcheforma.EVattimosièresocontodiquesto.Perònelsuopensierocisonoalcuniaspettichemantengono,almenoperilmiogusto,unpo’troppodiquell’atmosferaludicadellascuoladacuisièmossoedacuihapresopoiledistanze.

Credochenoiviviamoinunmondoincuisistariproponendolatragedia,atuttiilivelli:alivellopolitico,alivelloecologico,alivellosociale.Èfacilepernoivivereinunmondocosìbenorganizzatocomequellooccidentale.Manoifacciamopartediun25%privilegiatodellapopolazionemondiale.Cisonoproblemichenonsonopiùinterniaunasocietàmadilivelloplanetario,

soprattuttoquandocirendiamocontochesolounterzoounquartodellapopolazionemondialepuòavvicinarsiaitipidiprivilegiocheabbiamonoi.Seilnostromondoèunmondoincuilatragediastatornando,esenoicominciamoavederequestatragediacomeunatragediareligiosa,allorac’èsperanza,seinvecelaconsideriamocomeunatragediagreca,

alloraèfinita.

Vattimo:Comeioall’inizioavevoesageratoitrattidiGirard,cosìadessoluimidàdelgiocherellone.Ineffettièverochenonmiprendocosìsulseriocomefannoaltrifilosofiitaliani,eforsedovreiessereunpo’piùsolenne.Inrealtàsonobenconsapevoledeimalicheincombonosudinoi.Etendoanonvedereinquestimali–èvero–un

segnodellanaturaumana,bensìunsegnodellamalvagitàdialcuni,dellalottadiclasse,dell’autoritarismo,eccetera.Giustamente,noinonpossiamopiùprenderesulseriolatragediagreca,perchéquandoEdipohauccisoquellosciaguratodiLaioehasposatoGiocastanonlosapeva.Comedirebberogliilluministi,nonlosapevaedèstatodestino.Masetutti

avesserocircolatoconcartadiidentità,connomeeindirizzo,lacosasisarebberisoltasubito.Peresagerareingiocosità,potremmodirechenellatragediagrecac’eraunproblemadimancanzadianagrafe!Nonsonoaffattoconvintodiviverenelmiglioredeimondipossibili.Potreidelrestoobiettare:maquestoèconseguenzadelfattocheeravamotroppogiocherelloni

odelfattocheeravamotropposeri?QuinziohascrittodeilibritremendisostenendocheilCristianesimoèunfallimentoperchésiamoarrivatiaquestopuntodopoduemilaannidiconsapevolezzacristiana.6Maquestoèpropriocolpadeigiocherellonioppuredellatradizionecheèquellacheè?Enonservirebbequindiproporreunaposizioneunpo’

menonaturalistica,autoritaria,limitativa,metafisica?Lospiritopotrebbefinalmenteesserelabattutadispiritoenoninvecetuttoqueldiscorsopesantissimo.Ilparadisononpuòcheessereungioco.Ilfinedellanostravitaèunfineesteticoenonpuòessereunfineetico.Anchesel’etica,nelfrattempo,contamoltissimo.«Nelfrattempo»vuoldireilrispettodeglialtri

piuttostocheilrispettodinormeoggettive.Anchel’itinerariodellafilosofiacontemporanea–daigiochidilinguaggioinWittgenstein,all’ideadell’esserecomeeventodiHeidegger,allaparticolareversionedipragmatismodiRichardRorty–iolovedocomeunpassaggiodallaveritasallacaritas.Ovveroamedellaveritànonimportanullasenoninvistadi

qualchescopo.Perchéstudiolachimica?Perchépossocostruiredellecosecheservonoameealprossimo.Madipersé,francamente,saperecheduepiùduefaquattro,nonmiavvicinaaDio,comenonmiavvicinerebbecrederecheduepiùduefaduecentoventi.Altrimentituttosarebbeunmanualedigeometria!EinvecelaBibbianonèunmanualediastronomia,nédi

cosmologia,nonènemmenounmanualediteologia.SecidicecheDioèpadre,noiormainonciscandalizziamopiùsediciamocheDioèanchemadre,ziooparenteprossimo.Perchémaidovremmopensarlocomepadre?Sonconvintoanch’iocomedicevaGirardcheoggisiritornaallareligioneperchésiècapitochetuttiisaperichesiconsideravanocome

definitivisisonoscopertiesserdipendentidaparadigmistorici,dacondizionamentidivarianatura,sociale,politica,ideologica,ecosìvia.NonpossiamopiùdirechesiccomelascienzanonconosceDio,Diononc’è.Lascienzanonriesceneancheastabiliresesignificaqualcosadirechesonoinnamorato.Tuttelecoseessenzialichecaratterizzanolanostravita,cioèisentimenti,ivalori,le

speranze,nonsonooggettodiscienza.QuindicheDiononsiaoggettodiscienzanonmiscandalizzaaffatto,anzi,semaièunaragioneinpiùpercredercipiuttostocheperfarlofuori.«SolounDiocipotràsalvare»dicevaHeidegger.MaqualeDio?IlDiodellateologianaturale,delleleggifisse,deilimitiinsuperabili?IlDiogiudicechedovrebbegoderequando

saròall’infernoperchésonostatounpo’porcellone?Macredetedavveroaquesto?MasequestoèDio,tenetevelo!QuestoèproprioildiocheGesùhavolutosmentirequandohadetto:«Nonviconsideroservimaamici»;«Sareteconmenelmioregno».

Antonello:Inquestoprocessodi“consumazione”delleveritàontologiche,inche

rapportodovremmoporcirispettoallatradizionestorica,dacuisempreattingiamo,echecomunqueècaratterizzatadaunafedeinqueste“verità”?Einoltresullabasediqualipremesseteologicheomoralicondiviseèpossibilecostruireundialogointerreligioso,vistocheprobabilmentealtretradizionipotrebberocondifficoltàaccettareilnichilismofilosoficooccidentale,per

nonparlaredellasuaderivamaterialisticaesecolare?

Vattimo:Unasignoraanglicanaunavoltamihadetto:«MasaichenoisiamoseparatisoloperchéEnricoVIIIsièrisposato?Mapossibilecheabbiamoancoraquestefisime?»QuandoilPapaincontrailDalaiLamaèpreoccupatochequelpoverettoandràall’infernoperchénonècattolico?In

Bergsonc’eraqualcosadiinteressantequandodicevacheesisteunafasemisticadellereligionieforsenoiarriveremoaquestafasemistica.Forsepossiamoveramentearrivareaquestadimensionecomune,maquellocheceloimpedisceèsimilealproblemacheaffliggelasinistraitaliana.Ecioèilfattochecisonodelleburocraziechenonvoglionorinunciareailoroprivilegi.

Nellechieseèunpo’così.Iononcivedoaltrochedegliapparaticheprobabilmentehannoiloromotiviperpensarecheledonnenonpossonodiventarepreti.Lacaritàc’entracolfattocheledonnenonpossonodiventarepreti?No.Eallora?Èsolounaquestioneditempistorici.All’epocadiGesùledonnenoneranoavvocati,ingegneri,maanchegliapostolinoneranopolacchi

(otedeschi),peròeranosposati,pescatori,esattoridelleimposte,eilpapanonènésposatonéhamaifattoilpescatore.

Vogliodire:anchedalpuntodivistaecumenico,aldialogointerreligiosogioverebbeilsepararsiunpo’dipiùdagliapparatipolitici.QuandoilcardinaleRuinidicecheilcrocifissoèilsimbolodellanostranazionalità,ioglidarei

unoschiaffosefossiilcrocifisso!Mafiguriamoci!NonvogliofarediGesùunleghista,nonhanienteachevedereconlanostranazione.Eforsenemmenoconl’identitàdell’Europa.Omeglio:propriocomecristianocredochenonsidebbafaredellaquestionedelle«radicicristiane»nell’UnioneEuropeaunelementodiscontro,untemadiconflitto.Seècosì,meglio

nonparlarne.Neidibattitiioesagerolaportatapolemicadiquellochedico,masonconvintocheseesisteunaragionevalidanell’eticaèperfedeltàaquellichesonovenutiprimadime,aquellicheverrannodopo,equindianchelastoriaelatradizionedeisanti.Nonpossobuttarliviaperchésonol’unicacosacheho.Sonoglistrumentidibordo,comelasacrascritturaegli

insegnamentidellaChiesa.Conl’ideachequestisianounatorciadellastaffettachedevoportareavantiedevoconsegnareaquellichevengonodopodime.Nonpossotenerladaparteoseppellirlacomeitalenti.CredochequestapossaessereunabuonaprogettualitàperilCristianesmo.Cheprogettualitàpossoavereionelmondosesonouncristiano?Dirivendicare

l’autoritàdellaChiesa,idogmi,oppureditirareversounasituazionediversa,unasituazioneecumenica,unasituazioneincuicisiuniscadavvero,cisivogliabene,anchepoliticamente?Losochenonèfacile,matantol’altravia,quelladellecertezzeassolute,cihadatoilmondocheabbiamo.Misipuòobiettare:maalloratuliquidiognicertezzaassoluta?Allafaccia:èconlecertezze

assolutechesiamoarrivatiaquestopunto,aparlareditragedia.Consumiamole,allora,questeverità!

Girard:IocredocheVattimosiaperfettocosìcom’èenoncercocertodimoralizzarloodidargliconsiglidisorta.Peròanchedalpuntodivistaestetico,iofacciofaticaadaccettarequestosuononporredeilimiti,chesecondomevainrealtàindirezionedi

unrifiutodell’etica,inparticolaredaunpuntodivistadellamodernitàediquellochesaràilnostrodomani.Ilrifiutodell’eticaèunodeigrandiclichédellamodernitàefariferimentoaunperiodochedatadalXVIIIsecolo,oancorprima,echeperò,amioparere,haoggiesauritolasuaforza,ancheestetica.

Iononvogliocostringere

nessunoadiventareapocalitticooacospargersiilcapodicenere,mahofiglienipotiedevoammetterechehopaura.Holasensazionechestiaaccadendoqualcosadisemprepiùspaventoso,nelnostromondo.Iohocominciatoapensareallesortidelmondonel’45,all’epocaincuivenneinventataeusatalabombaatomica.Finoadoggilabombaatomicanonèstata

cosìdistruttivacomepotevamotemereperchéhafunzionatoilpoteredelladissuasione.VersolametàdeglianniCinquantacisiamoresicontocheirussiavevanosenz’altromoltepecchemacertamentenonvolevanomorire.Nelmondod’oggivediamoinvecechesemprepiùpersonesonodisposteamorireperuccideredegliinnocentichenonhannomaivisto.Secitroviamoad

affrontarequestoterrorismochehatrovatoilmododisconfiggereeneutralizzareancheletecnologiepiùsofisticateedefficaci,alloradobbiamorendercicontochecitroviamoinunmondoapertoapossibilitàcheprimanonc’erano,possibilitàchespaventanosoprattuttonoicheapparteniamoallaparteprivilegiatadelmondo.Tuttoquesto,secondome,richiedeunariflessioneessenziale,che

misembralatitantedaldibattitopoliticoodierno.Vorreipoiaggiungerequalcosarispettoalproblemadellaverità,cosìcomesollevatodaVattimo.Iosonoreligioso,maperché?Amiopareretuttociòèinrelazioneconlo«svelamentodelmeccanismovittimario».Permequesto«svelamento»corrispondeallaPassione.PerchéilCristianesimoenfatizzacosìtantola

Passione?LaPassioneèdescrittacomelamortedelnostroSalvatoreeciòèimportantenonsolodaunpuntodivistareligiosomaanchedaunpuntodivistaantropologico,poichécifornisceunaprospettivasull’altrolatodellaculturaumana.OgnimitoèunaPassionefallita.Nonnelsensochelavittimanonsiastatauccisa,machelaveritàantropologicadiquesta

morte,diquestamorteinnocente,nonèstatarivelata.LaquestionechelaPassioneponeè:dachepartestiamonoi?StiamoconlafollacheaccusaGesùdiesserecolpevoleostiamodall’altraparte?SecondomelasuperiorepotenzarivelatoriadellaPassioneinrelazionealVecchioTestamento,ècheèdidatticainunmodomoltopratico.Nonsolocisvelala

veritàcheerapropriadituttiimitiprecedenti,macifavedereentrambeleposizionicontemporaneamente,unadifiancoall’altra.Equestalaritengounacosastraordinaria.LaPassionediventalachiavepercapirelamitologia.Nelmitoc’erasempreilpuntodivistadellafolla,chedesignavalavittimaelaritenevacolpevole,mentrenellastoriadellaPassionevediamoanche

l’altrolato,laposizionedellavittimainnocente.Laquestioneèora,ancheinrelazioneaquantoasserivaVattimo:tuttoquestoèverooèfalso?Sequestoèvero,sitrattadiunaveritàovvia,palese.Èsoprattuttoinquestiterminicheioparlodi«verità».Qualcunodicechemescololareligioneallascienza.Nonèvero.Iodicochetuttoècontenutoinquesto

ragionamento.ÈilCristianesimoveramentelafacciaoppostadellamitologia?IlCristianesimoèlaveritàdituttamitologia?TuttalamiariflessioneruotaattornoalladomandaseilCristianesimononsiaciòchecisvelal’altrolato,illatonascostodeimiti.EconquestononvogliodirechecidicalaveritàsuDiodalpuntodivistascientifico,macidiceunaveritàsuimiti

esututtalaculturaumana.Èquellocheilogiciamericanichiamanocommonknowledge,ilsensocomune.Eiocredochestiamoandandoversounfuturodovecisaràunasempremaggioreaccettazionediquestacommonknowledgecomepartedellanostraconoscenzacomune,evivremoinunmondochesaràeappariràtantocristianoquantocisembrascientifico

oggigiorno.Credochesiamoallavigiliadiunarivoluzionenellanostraculturachevaaldilàdiqualsiasiaspettativa,echeilmondosistiaspostandoversouncambiamentoalconfrontodelqualeilRinascimentocisembrerànulla.Eovviamentesitrattadiunaprospettivaamioavvisoaffascinante.

Vattimo:LecosechehadettoGirardmipaionosignificative

esorprendenti.Inuncertosensomisembrasiadiventatopiùottimistadime.MisembrariconoscaungermecristianonellamodernitàcheilCristianesimoufficialenonhavolutoriconoscere.Peresempio,larivoluzionefranceseèpermepiùcristianadeisanfedisti.Daquestopuntodivistaanch’iosonofiduciosonelfattochecisiastatounlavorìodelCristianesimonellaciviltà

occidentalechecoincideancheconlasecolarizzazione,conlascopertadellelibertàpoliticheeviadicendo.Prendiamol’esempiodellaglobalizzazionedell’informazione:noivediamotragediecomequelledelRuandaallatelevisione,eneveniamoanestetizzati;noncenepreoccupiamoperchétantostiamocomodiatavola.Questoèinpartevero,maiosonoancheconvintocheun

po’diumanitarismomediosisiadiffusonelmondo.IlvolontariatoinItaliac’èec’èintantealtrepartidelmondo,cosìcomeleadozioniadistanza.Iononsonoconvintochelaculturaoccidentaleecristianasiapeggiodellealtre.Certamente,ilfuturospaventaancheme,mapiùperragioniecologichecheperquestionidibeneemale.Nonènaturalecheilmondo

finisca,comenonènaturalecheil15%dell’umanitàconsumil’85%dellerisorse.Riusciremo,scoprendolaveritàdeimeccanismivittimari,adiventareunaciviltàchenonsilimitaadifendereipropriprivilegi?Iosonod’accordoconquelchediceGirard,mavorreisottolineareanchel’importanzadiquellochenondice.Pensareperesempiochesidiffondauna

consapevolezzadellaveritàdelmeccanismovittimarioparagonabileallaconsapevolezzadellascienzahapoitantosenso?OnonsarebbemeglioinvececheintantoleculturedioriginecristianascoprisserodipiùilnocciolodelCristianesimopiuttostocheintenderlocomeunaspiegazionechelanaturaumanaèquellacheè.Perchéaltrimenti,aquestopunto,armiamociedifendiamoci.Se

tiattaccano,cosapuoifare,recitarelegiaculatorie?No,puoimettertiacambiarelapolitica,cambiaredellestrutturepoliticheinmododaridurrelaviolenza.Sonod’accordoconGirardneldirecheall’originedellastoriacisonodegliattidiviolenza.Nonsareitantoconvintochelaviolenzas’identifichiconl’uccisioneperchésonoundifensoredell’eutanasia,peresempio.Laviolenzaèpiùun

attod’imposizionesull’altroesullasualibertà.Sequalcunovuolgettarsidallafinestra,ioloprendo,lolegoperunpo’digiorni,glifacciounpo’dicarezze,gliparloperdellesettimane.Seluidopoquestotrattamentovuolancorabuttarsidallafinestra,lodevolasciarfareperchélasualibertàèpiùimportantedellasuavitalitàimmediataedellasuasopravvivenza.Suquestosarebbeinteressante

discutere:nonèforseviolenzal’autoritarismochedice«tudevipensarecosìebasta»?EilCristianesimononèattod’amorepiuttostocherivelazionediverità?Puòessereunattod’amoreanchelasciarechequalcunoauncertopuntosibuttidallafinestra!AltrimentidovreichiuderlonellaporcilaiacomehafattoMuccioliconunodeisuoidrogati,lasciandolomorire«perilsuo

bene».C’èunaviolenza,all’originedellastoria,cheèl’autoritarismo,ilnonrispettarel’altrocomeme,nonvolerglibene.Tuttoquestoèl’originedelmale.Iononsoadessoseilpeccatooriginaleesista,maquellochecredosidebbafaretuttièridurrelaviolenzapiùchericonoscerla.SuquestoilGirardantropologoprevalesulGirardpolitico-cristiano.Nelsensochesecondolui

quandoquestaconoscenzadellaveritàantropologicadiventeràsensocomune,comequellodellascienza,alloravivremoinunmondopiùgiustoemenoviolento.Suquestoèchiaralamiaprofondacriticaallascienza,perchépermelascienzasilegaallatecnologiachenonèaltrochel’imposizionediunordinerazionalesulmondo(aspettosucuiGirard,daquelchedice,credopossa

convenireconme).Percuisuquestopuntocontinuoadissentire.NonmisonoconvertitoetemodinonavereconvertitoGirard.

Girard:Personalmente,concordoconVattimoquandodicecheilCristianesimoèunarivelazionedell’amore,manonescludochesiaancheunarivelazionediverità.PerchénelCristianesimoveritàe

amorecoincidonoesonolastessacosa.Pensochedobbiamoprenderemoltosulserioquestoconcetto:ilconcettodell’amore,chenelCristianesimoèlariabilitazionedellavittimaaccusataingiustamente,èlaveritàstessa,èlaveritàantropologicaelaveritàcristiana.EpensochequestaveritàantropologicapossadarealCristianesimol’antropologiachemerita.

Poichétradizionalmentelateologiacristiana,cheèessenzialmentecorretta,èstatabasatasull’antropologia“sbagliata”:sull’antropologiagreca,cheèun’antropologiapagana,chenonvedelaresponsabilitàdell’uomocomeviolento.Iocredoinvececheoccorradarefinalmenteallateologiacristianal’antropologiachemeritadiavere.

NOTE

1.Pordenonelegge,Pordenone,25settembre2004.Traduzionedall’inglesediPaoloScopacasa.

2.R.Girard,Originedellaculturaefinedellastoria.DialoghiconPierpaoloAntonelloeJoãoCezardeCastroRocha,Milano,Cortina,2003,p.200.

3.R.Girard,Dellecosenascostesindallafondazionedelmondo,trad.it.acuradiR.Damiani,Milano,Adelphi,1983.

4.G.Vattimo,Crederedicredere,Milano,Garzanti,1996,p.18.1993.

5.R.Girard,Originedellacultura,cit.

6.Cfr.S.Quinzio,LasconfittadiDio,Milano,Adelphi,RenéGirard,GianniVattimo

RenéGirard,GianniVattimo

FEDEERELATIVISMO

1

Antonello:Unodeitemipiùdibattutinegliultimitempiin

Italia,èilrapportodisgiuntivotrafedeerelativismo,otrauniversalismoantropologicoomoraledaunaparteerelativismomulti-culturaledall’altra.Ovviamentevoipartitedaposizioniessenzialmentedifferentidalpuntodivistafilosofico,mavorremmotentaredivederechetipodiconciliazionesipossatrovare(sec’è)traquestedueposizioni.

Vattimo:Rispettoallaquestionedelrelativismosonoconvintodiquesto:daRenéGirardhopresol’ideacheDiopossaesseresolounrelativista–cosa,loso,difficiledasostenere–perchélaportatadesacralizzantedelCristianesimo,chevafinoallakénosispaolina,cioèall’incarnazioneeall’umiliazione,amesembrafondamentalmenteunavvioversol’ideacheDiononsiail

contenutodiunaproposizionevera,machesiaproprioqualcunoincarnatoinGesùCristo,cheèunesempiodicarità.SonoancheedificatodalfattochelaprimaenciclicadelnuovoPapas’intitoliDeuscaritasest,enonDeusveritasest,chemiavrebbemoltoinsospettito.Devodirechepoi,leggendoilcontenuto,ilmioentusiasmoèdiminuito,tuttaviaquestofattoèmolto

importante.PensoaunDiorelativistaperchéèl’unicochepuòesserlodavvero,dalmomentocheguardalevarieculturedall’alto.Diononèilcontenutodiunaproposizione,maèunapersonacheèvenutatranoiecihalasciatounesempiodicarità,smentendofral’altroquellafrasechesicitasemprepergiustificarequalsiasirogo:«AmicusPlatosedmagisamicaveritas.»Credo

cheattribuireivolentieriaRenéGirardlafrase:«Amicaveritas,sedmagisamicusPlato»,ecertamentenonvorreicheinnomedellaveritàsipotesseeliminareilpoveroPlatone,cheforse,delresto,selomeritava…

Girard:Nonpensochelaproposizione«Amicaveritas,sedmagisamicusPlato»siainrealtàmoltodiversadalsuocontrario.Permesonola

stessacosa.Vidiròperqualemotivononpossoessereunrelativista.Pensocheilrelativismodeinostrigiornisiailprodottodelfallimentodell’antropologiamoderna,deltentativodirisolvereiproblemilegatialladiversitàdellecultureumane.Lateoriamimeticaèunosforzoperdimostrarecheledifferenzeculturali,perquantosignificativesianoaundeterminatolivello,nonlo

sonoaunaltro.Esistonomigliaiadimodalitàpercodificareeregolarelaconvivenzasociale,peresempioriguardoleleggisulmatrimonio,matuttequestemodalitàhannocomunqueunoscopounico,quellodiprevenireiconflitti,equindiditrasformareindividuichepotrebberoodiarsiinpersonecheinvecesonocapacidiamarsiavicenda.L’analisidiquesteculturepermettedi

individuaremigliaiadiostacolichevengonofrappostitraindividuipotenzialmenterivali–ostacolichevariano,perchéiproblemidarisolveresonodiversi,machehannosempreilmedesimoscopo.Nonhomaismessodicrederechedietroilrelativismoesistaun’unitàdellaconoscenza,chepuòesisteresoloaccettandoquestopuntodipartenza.L’obiettivo

principaledelmiolavoroèstatodidimostrarechequestoèveronell’ambitopiùcontroversoditutti,cioèl’antropologiamoderna.L’antropologiahafallitoperchénonèriuscitaaspiegarelediversecultureumanecomeunfenomenounitario,edèperquestocheoggisiamoimpantanatinelrelativismo.Nonvoglioassolutamenteimporreilmiopuntodivista,mapermeè

difficiledimenticaregliaspettiassoluti,eamioavvisoilCristianesimoproponeunasoluzioneaquestiproblemiproprioperchédimostrachegliostacoli,ilimitichegliindividuisipongonoavicendaservonoaevitareuncertotipodiconflitti.SesicomprendessecheGesùèlavittimauniversalevenutaappostapersuperarequesticonflitti,ilproblemasarebbe

risolto.

Vattimo:IosonoconvintochesuquestecoseGirardcomeantropologoabbiaragione:nemmenoiopensochetutteleantropologiesianougualmentevereougualmentefalse,eladifesacheGirardfadellapropriaantropologiamisembrasacrosantaperchécostituisce,inuncertosenso,una«veritàscientifica».Ècomenella

fisica:nontutteleipotesidellafisicapossonoessereconsiderateuguali.Nonsonoinvecetantoconvintochelamodernità,ocomunqueilrelativismocontemporaneo,dipendadalfallimentodell’antropologia.Manoiloconosciamounrelativista?Alludoquiaun’intervistarilasciatadaRicoeuraLeMondepocoprimadimorire.Glivenivachiestoseluifosseunrelativistaelui

rispondeva:«Nonso.Semidomandatecosacredovirispondocheinbaseallamiaesperienza,ailibricheholetto,allamiavocazioneinquestotempo,ioquisto.»RispondevaconlafrasediLutero:

«HierbinIch.»Iononhomaiconosciutounrelativista,comenonhomaiconosciutounapersonachedicesse:«Tutteleteorie,compresala

mia,hannolestessovalore.»Allorasospettocheoggiunagranpartedellapolemicacontroilrelativismo–nondicodapartediGirard–siaunapolemicacontroilliberalismodellasocietà:solounasocietàliberalepuòessererelativistaperchédeveammetterediversitipidiopinioni.SevolessicorreggermidalmiopeccatorelativistacomemichiedeilPapa,cosadovreifare?Cosa

vorrebbeilPapa?Dipensarechesololuiharagione?Nonsonotantoconvintocheilrelativismosiaunateoriasbagliata,perchénonèunateoria.Semmaièunadottrinadellasocietà,manellasocietàbisognaammettere,perragionidicarità,moltepliciposizioni,eingeneralesonoconvintodiquesto:nondiciamochecimettiamod’accordoquandoabbiamotrovatolaverità,madiciamo

diavertrovatolaveritàquandocisiamomessid’accordo.Sicapiscecheèancorapossibileparlarediverità,masoloperchénell’accordoabbiamorealizzatolacaritas.Lacaritasnelterrenodelleopinioni,nelterrenodellesceltedivalore,diventaveritàquandoècondivsa.PeresempioRichardRorty,checertononèunpensatoregirardiano(oforseloèsenza

saperlo),proponedisostituireiltermineveritàconiltermine«solidarietà»,eio,brutalmente,propongodisostituirlocoltermine«carità»,perchétuttoilrestosonoopinioni;oppure,nelcasodellaveritàantropologica,esistonocertodeicriterineisingoliambiti,comeneivarilinguaggidiWittgenstein,validiperstabiliresequalcosafunzionaoppureno,maquesto

significasolounaveritàdeterminatainbaseaparadigmicheperòsonostorci.Vogliosolodirecheilproblemadelrelativismomisembradiordinesocialepiùcheindividuale.Quandosentoparlaregliavversaridelrelativismo,michiedocosadovreifare:nonesserepiùliberale?Ilrelativismosidàsolonellasocietà,nelgruppo,nellacultura.Gliindividuipossono

cambiareopinione,einquestosensoanch’iosonorelativista,perchésedomaniqualcunomiconvincessediavertorto,sareiprontoacambiareidea.MasoprattuttomisembramoltoimportanteciòchedicoquandoaffermocheDiononpuòcheessererelativista,perchélasalvezzadelleanimenonpuòdipenderedalcontenutodialcuneproposizioni:cisipuòsalvareanchesenonsi

conosceildogmadellaTrinità.

Girard:Sonod’accordoconVattimoquandoparladellanecessitàpraticadidirsirelativistainunasocietàmoderna.Pensosiamoltointeressanteperchéilmioscopo,ilcontributochepensodidarecolmiolavoro,consistenelmostrarechenelsuorapportoconlealtrereligioniilCristianesimoè

infinitamentepiùcomplessoecomprensivo(nelsensocheriesceadaccogliere,aincorporare)diquantononsembri.Lereligioniarcaichesonoesistitepercinquantamilaanni,tuttediverseleunedallealtre,matutte,inuncertosenso,delleformepre-cristiane,diCristianesimo“fallito”,proprioperchécredevanonellacolpevolezzadellavittimaenonriconoscevano

lasuainnocenza.IlCristianesimosvelal’errore,affermachequestevittimesonoinnocenti,propriocomeGesùèinnocente.Questoèassolutamentefondamentale,edè,iocredo,interpretabileinmanieravattimesca…

Vattimo[ride]:Unareligione«vattimaria»,invecechevittimaria…

Girard:Lungidall’essere

combattivoeterrificante,ilCristianesimosvelailconflittosucuisifondanolereligioni,el’ingiustiziasubitadallevittimechesonostatecondannate,chesonotuttefondamentalmenteinnocenti,comeCristo.Gesùsvelaconquestoattol’innocenzataciuta,ilmalinteso,chesinascondesottoilsanguedellastoria.

Vattimo:Anch’iomi

definiscocristianoperchécredocheilCristianesimosiapiù“vero”dituttelealtrereligioniproprioperilfattocheinqualchesensononèunareligione.Senzadubbioesistonodeicontenutidogmatici,maquando,peresempio,recitiamoilCredo,usiamounaquantitàdiespressionipuramentemetaforiche,allegoriche:GesùstasedutoalladestradelPadre.Macome!Ela

sinistra?Politicamenteèunpo’scandaloso!Poi,Dioèmaschio,èunpadre,maunamadremai:lefemministeamericanesistrappanolevestiquandosentonoquesto.MoltissimecosedelCredonondevonoesserepreseallalettera.Iopersonalmentesonoconvintochecredofinchécercodirispettarelacarità(cosachenonsempreriescoafare…);manonperchécredochesologliuominipossano

esserepretieledonneno–tuttestoriecherendonolavitadellaChisacosìeffervescente…Quandoripetoilmiomottopreferito«grazieaDiosonoateo»,vogliodirecheperfortunaGesùCristomihaliberatodallecredenzenegliidoli,nelledivinità,nellelegginaturali,eccetera,equindiinquestosensomidefiniscoateo,maovviamentesolorispettoalDiodeifilosofi,

cioèildio«attopuro»,conoscenza,ecosìvia.MisentosempremoltofedeleaGirard,anchesepossoesserloquandoluinonc’è.

Girard:Pensodiessered’accordo.InquestosensoilCristianesimoèlacriticapiùradicaleallereligioniantiche–quellearcaichesoprattutto–chesipossatrovare.Nellereligioniarcaicheilruolodellavittimaerafrainteso:la

vittimadiventavadivinitàinquantocolpevole,miracolosaproprioinvirtùdellasuacolpa.IlCristianesimoè,daunpuntodivista“tecnico”,lachiavediletturapercapirelamitologia.Tralecosechedico,quellachesembradestaremaggiorscandalotragliantropologièquesta:sevoletecapirelamitologia,sevoletesciogliereilproblemadelmito,rivolgetevialCristianesimo.Secapiteche

Edipoèaccusatodiparricidioeincesto–nonsolodaFreud,madaiGreci–mentreinrealtàèinnocente,echeancheGesù,innocente,èaccusato,inalcunecredenzefolcloriche,dellemedesimecolpe,alloradiventachiarocheattraversoilCristianesimoilmitopuòesserelettoinunmodocompletamentediverso.

Antonello:Partendodaquesto

presuppostovorreicitareunafrasediGianniVattimoincuidicevache«l’ideastessadelpluralismodellecultureesisteesièsviluppatadentrounaspecificacultura,quellaoccidentale».ÈunconcettoespressoanchedaGirardquandospiegacheilCristianesimohaunposizioneprivilegiatapercapireimeccanismivittimarichesonoallabasedellacostruzioneculturale.Allora

volevochiedere:com’èpossibileinstaurareundialogointerconfessionaledaquestapresunzione,nondicodisuperiorità,madiunaposizioneprivilegiatadelCristianesimoedell’Occidente?

Vattimo:PensochequantodettodaAntonellopossaesseresostenutodecentementesoltantosecipresentiamoaldialogosenza

contenutiteoriciforti,perchéaltrimentisicominciaalitigaresucom’èfattoDio.C’èunafrasenelNuovoTestamentocheafferma:«Tuttociòcheèstatoscrittoprimadinoièscrittopervostraistruzione»(Rom15,4).Ilcheequivaleadire:laBibbianonènéunmanualedicosmologia,néunmanualediantropologia,enemmenounmanualediteologia,perchélecosechesidicono

diDionellaBibbiasonomoltospessomitiche.AvreideiproblemidalpuntodivistateoricoaconciliareilDiochechiedeaiGiudeidisterminareibambinidiBabiloniaconilDiodiGesùCristo.SonoconvintocheilbellodelCristianesimoèaversvuotatounpo’tuttalaforzadel«vero».DietrichBonhoefferdiceva:«EinenGott,den“esgibt”,gibtesnicht»,«unDioche“c’è”,

nonc’è.»2Ovvero,Diononèunoggetto,nélasuaesistenzapuòessereunarticolodifede.ChecosavuoldirecheDioesiste?Nonèqui?,èincielo?,ènascostosottoiltavolo?,èsolonelleChiese?Gesùdicechequandodueopiùpersonesonoriuniteinsuonome,luièconloro.Maintendedirechesitrovaanchelìochesitrovasololì?Nonsodove

altrimentiDiopotrebbeessere.Noipossiamoriunirciovunque,maquestononsignificacheDiosiaincertiluoghiprivilegiaticomeisantuari,lechiese,itempli.TuttociòperdirechelamissioneecumenicadelCristianesimomisembrastrettamentedipendentedalsuospogliarsidallepretesedidichiarazionimetafisiche,didefinirelanaturaumana,ocom’èfattoDio,ocomesono

fattelesocietàumane,eviadiscorrendo.Comehogiàdetto,iorispettomoltolatradizionedeiSanti,maconciòintendorispettarelatradizione,nonlanaturaolaveritàoggettiva.

Girard:C’èunambitodellacondottaumanacheVattimononhamenzionato:lamorale.Vorreichiedergliquesto:ciòchediceimplicaononimplica,comprendeo

noncomprende,idiecicomandamenti,ilLevitico?Quindinonuccidere,noncommettereadulterio,nondesiderareladonnad’altriolarobad’altri.Idiecicomandamentinonsottintendonoforseunanozionedimoralità,nonsonoimplicitinellanozionedicarità,oppuresonosolol’espressionediunamentalitàpuritana,diunacattivamoralità?Vorreiconoscerela

suaopinionesuidiecicomandamenti.

Vattimo:Faccioinnanzituttounabrevedigressioneperpoiarrivarealcuoredellaquestione.UltimamentehopartecipatoaundibattitosullastoriadiDavideeGionata.Iduesiamavanointerminiomoeroticioppureeranosoloamici?Allorasonoandatoacercareneilibrisacriilpassoincuisidicechenon

giaceraiinsiemeaunaltrouomoseseiunuomo(Lev20,13).Maquestocomandamentositrovainmezzoatuttaun’altraseriedicose:peresempio«nonmangeraiorbettini»,oppure«nontivestiraidirosso».Vogliodirecheèmescolatoconunaseriedialtreprescrizionigiudeo-biblichedicuinessunosiricordapiù.Comequandoqualcunosfioraunmaialeepoideveandarsi

alavarenellapiscinaprobatica.Poi,certamente,idiecicomandamentisonoarrivatifinoanoiconbenaltraautorità,esonolargamentecondivisi,tantocheinmoltipensanochesianolaleggenaturale…Intantoilcomandamento«Nonuccidere»nellatradizionecristianaèstatomoltospessocondizionato:seuccidiunuomoaldiquadelfiume,comedicevaPascal,

seiunassassino,selouccidialdilàdelfiume–chepoirappresentailconfinedeltuopaese–seiuneroe,equandotornitidannolamedaglia.CisonostatepoileCrociate,l’Inquisizione.Iononcredonell’assolutezzadelprincipiodinonuccidere.Difronteaunapersonachesoffremoltissimoemichiededipraticarglil’eutanasia,cercheròdiincoraggiarla,leleggeròdeibeilibri,lefarò

vederedeibeifilm,masedopotuttovuoldavveromorirel’unicacosacheionondevoviolareèlasualibertà,cioèlasuaanima,nonlasuavitafisica.Ancheitumorisonopienidivita,simoltiplicanoselvaggiamente…Comehogiàdettoapiùriprese:laleggeèilprincipiodicaritàpiùleregoledeltraffico.Iorispettoleregoledeltrafficononperchémeloimponeuna

leggenaturale,semplicementeperchénonvoglioferirenessunooessereferitoamiavolta.Èsemprelaregoladellacaritàchemivietadifarequalcosa.Edunquerispetto,almenoperquantoposso,ancheilDecalogo,viriconoscounaragionevolezzaimportante.Peresempio:possoamarePlatonepiùdiquantoioamilaverità?Oppure,rispettoaldivietodiuccidere:seuna

donnacheèstataviolentatadaunmusulmanoinBosniadecidediabortire,iocosadevofare?Aiutarlaocostringerlaapartorire?Seleimichiedeunacosadelgenereèinnomedellacaritàchedevofarla.Nonparliamopoidelsestocomandamento,cheriguardal’amoreelacarità–cheilPapa,giustamente,distingueconmoltaseverità,comesel’agapeel’erosfosseroduecosedistinte…Se

devointerrompereunarelazionesentimentale,mettiamoomosessuale,perchémisonoconvertitoalCristianesimo,alloradevoabbandonarel’altro?ComeDiochepermettereallaprovaGiobbeuccidelasuafamigliaeilsuobestiame?

Girard:PensocheunodeipassaggipiùimportantidellaBibbiasiaquelloincuiDiodàidiecicomandamentia

Mosè,perchébisognaconsiderarechetipodimondoeraquelloincuivenneroproclamati,cioèunmondoconmigliaiadileggicomplesse.Lasemplicitàelapotenzadeidiecicomandamentilirendonoildocumentopiùmisticodell’interoAnticoTestamento.PensocheVattimostiaminimizzandounpo’questosforzo.CistadicendocheilCristianesimo

èlapiùsempliceelapiùfaciledellereligioni,esecilasciamoandare,abbandonandotuttigliscrupoli,c’èlapossibilitàcheognunofiniscaperpoterfareciòchevuole,vivendoinsiemefelicemente.Nonsonosicurochesiacosìveroecosìfacile,eidiecicomandamentilodimostranoconchiarezza.MisembracheVattimo,presentandounasortadiCristianesimo

edonistico,stiarendendoanoituttilavitaunpo’tropposemplice.Nonpensosiaverochesetuttiquantiriuscissimoadivertircinellamanieragiustaeastarbenenoncisarebberopiùproblemi.Holasensazionechenellavitaesisterannosempredellesituazionicheporterannoadeiconflitti,echemoltidiquestinonpossanoessereevitati.

Vattimo:Nellediscussioniiotendosempreaesagerare…NaturalmenteionutroilmassimorispettoperilDecalogo.Però,rispettoaquantodettodaGirard,èpropriol’ideadiproibizionequellachem’ispiradipiù.QuandoGesùparladellaparusia,ilritornogloriosodiCristoallafinedeitempi,nonspiegainchemodoaccadrà,mainvitaanoncredereaunaseriedicose.Iosimpatizzo

maggiormenteconlateologiadialettica.IlCristianesimom’insegnacheleleggiumanevalgonofinoauncertopunto.LaragionevolezzadelDecalogoètalechepersinosecifossequiunpensatorelaico“garantito”direbbecheilDecalogoglivabenissimo.Iocredodavverochenonsipossaprenderesulseriotuttol’insiemedelleproibizionichesonostatestabilite.Suppongochetuttosommato

Marcusenonavessetortoecheciòcheluidicevanonpotesserealizzarsisoloperchélasocietàeraedèrepressiva,autoritaria,proprietaria.Gesùstavadallamiaparte,dallapartediMarcuse?Nonpossiamoprogettareunmondoincuisirealizziilcomunismooriginariodellecomunitàcristiane,dicuiilPapanellasuaenciclicadicecheèandatoperso,comesefosse

unfattonaturale?QuellodimettereincomuneibenieragiustoilmodoincuiiprimiCristianirealizzavanolacarità.IlPonteficenell’enciclicaDeuscaritasestriconoscel’esistenzadiquest’aspetto,mapoidàperscontatoilfattochesiaandatoperso,comescontatosembrailfattocheiCristianidovesserofareleCrociateeuccidereiloronemici.Nonpossiamopensarechetutti

questicontenutiutopici(utopicinelsensochesonoandatifuorimoda)comeilcomunismooriginariool’armoniadellasocietàdovesseroperforzafallire.Nonbisognaesseretroppoantropologi–edelrestoiononhomaistudiatol’antropologia,eccettoquelladiGirard,cheapprezzomolto–ecredere,comefailPapa,chepercomeèfattalanaturaumanailcomunismo

originariononpotevacheperdersi.NonsaràandatacosìperchélaChiesasièaccordatatroppoconlepotenzeterrene?Moltodelprestigiodeidiecicomandamentidipendedaltipodisocietàincuisisonoinnestati.Ilcomandamentochevietadidesiderareladonnad’altriimpediscechegliuominisiaccoltellinoperportarsivialemogli.Peròoggiesisteildivorzio:

abbiamoistituzionalizzatounalibertàinpiùchenoncorrispondealDecalogo.Maildecalogovalevaperquellasocietà,perquelmondo.

Pubblico:VorreifareunadomandaaGirardinrelazioneauntemacheèalcentrodellariflessionediGianniVattimo(edelrestononsolosua),echefariferimentoalnichilismofilosofico.Michiedoqualèla

suaposizionerispettoalnichilismocontemporaneo,soprattuttoinunaprospettivaetico-morale.

Girard:Rispettoalnichilismomoraledireiquantosegue.Lagentepensacheoggilamaggiorpartedeiconflittisiacausatadavaloriassoluti,daopinioniassolutesuquestooquello,ciòchevienechiamato«ideologia»o«grandinarrative»,echele

opinioniassolutegenerinoviolenzaperchégeneranoopposizione.C’èqualcosadiaggressivoinquesto,epensochesiailmodosbagliatodiconsiderarelaviolenzanelnostromondoelaviolenzaingenerale.Lamaggiorpartedegliantropologiedeisociologidefinisceancoroggilaviolenzacomeaggressione,malaviolenzaumananonèaggressiva.Laparolastessa«aggressione»èmolto

aggressiva,perchésedefiniamolaviolenzacomeaggressione,nessunodinoisiattribuirebbequestacaratteristica.Definiamolaviolenzacomeunacosacheappartieneaglialtri,chesonoaggressivioaggressori.Manonèvero.Nessunaformadiviolenzasisviluppapensandosestessacomeviolenza,comeaggressione.L’uomoèpersuaessenzacompetitivoeinclineallarivalità.Vuol

esseremiglioredelvicino,equindicompeteconlui.L’intelligenzaumana,lospiritod’iniziativa,èsostanzialmentecompetizione.Edunquepuòavereungrandevalore,elosappiamobene.Madiventaviolenza,quandoillivellodellacompetizionecresce,sinoasfociareinrivalitàdistruttiva.Questoèveroancheperglianimali.Quandounmaschiovedeunaltro

maschiocorteggiareunafemmina,anch’essodesidereràquellafemmina.Nonsisentiràunaggressore,bensìunrivalenellaconquistadiquellafemmina.Sentiràdiavereglistessidirittideglialtri.Edèunprocessochenellamaggiorpartedeicasisiamoingradoditrasformarepositivamente–l’economianonèaltrochequesto–maquestostessoprocessopuòsfociarein

violenza.Quindilasituazioneèmoltopiùambivalenteecomplessadiquantononsembri,perchétuttisiamocoinvoltiinquesteformedirivalitàreciproca,icuieffettipossonoessereaduntempopositivienegativi.Inoltre,quandoanalizziamounasituazioneviolenta,ladefiniamosemprecomeaggressionealtrui,edanchelanostracontroparteladefiniràcometale.Novevoltesu

diecidietrolaviolenzanonsitroval’aggressività,malacompetizione,laqualenonpuòessereattribuitaaunapartesola:entrambigliindividuihannougualmentetortoeragione,sicomportanoinmodougualeesimmetrico.Lasituazioneèinestricabileenonpuòessererisoltainmodo“legale”.Perquestolesocietarcaichecercanodiincanalarelacompetizioneinunadirezionebenprecisa,

costringendogliindividuiadesiderareunacosapiuttostocheun’altra,adandareinunadirezionepiuttostocheinun’altra;questopuòlimitarelalibertàd’impresaindividuale,einqualchemodounacivilizzazionedinamicaèimpossibileconcertilimiti,mamoltospessolasocietàècostrettaafarloperevitarechelacompetizionesfociinviolenzadistruttiva.Come

detto,questoèunproblemadicaratteresocialechenonpuòessererisoltofacilmentecondelleleggi,edèperquestochelacarità,comeVattimoediodicevamo,ècosìimportante.Maquestisonoproblemiinfinitamentecomplessi,percuinonesisteunasoluzioneverbaleoideologica;noncisonosoluzionidicuiillinguaggiopossafarsicarico:lerelazioniumanesonosemplicemente

troppocomplesse,edèciòcheevitiamodicapire,perchéognunodinoisibatteperlasuaposizionepersonale.Lateoriamimeticasioccupaappuntodituttoquesto.Ilnichilismofilosoficocredonascadalfattochecirendiamocontocheilnostrolinguaggiononsiaccordaconlarealtàumana,chenonriesceaesseretradottainparole;dunquesirinunciaaspiegarlaasserendocheil

problemanonpuòessererisolto.Nonpensosiacosì.Iocredochel’attualeformadinichilismosiailfallimentodiciòchechiamiamoilluminismo,dellavisionerazionaledell’universoelaboratadalXVIIIsecolo.Unavisioneperlaqualelerelazioniumanediventanotroppocomplessedaanalizzare(eperquestocomeformacompensativaabbiamolaperspicaciainsuperatadei

romanzimoderni).Amioavviso,invecedirinunciareeapprodareaunaqualsiasiformadinichilismo,asseredochenonesistealcunaveritàcertacomefannodeterminatifilosofi,ritengosidebbatornareall’antropolgia,allapsicologia,estudiarelerelazioniumanemegliodicomenonsiastatofattofinora.Abbiamobisognodiun’analisibenpiùsottiledellerelazioniumane,elateoria

mimeticacredopossaforniredeglistrumentidiosservazioneeunlivellodianalisiincuiiconflittiumanidiventanopiùintelligibili–certo,nonpiùfacilidarisolvere,macomprensibili.Amioavviso,attravesolateoriamimeticaèpossibilecapirelacomplessadinamicadellerelazionisocialieumaneequestopuòallontanarcidaltipodinichilismo,daltipodi

rinunciaconoscitivacheabbiamooggi.

Vattimo:Ilmionichilismononsiriassumenellatesichenonesistonoverità,Girardlosabene,dunquemisentotoccatosoloinparte.Ladissoluzionedegliassoluti,edunqueanchedellaconvinzionechesipossaconoscerelanaturaumana,misembrauneffettopositivodelCristianesimo.Infondo,

lastessaideadicreazioneèassolutamenteilcontrariodiunavisionedell’oggettività,ilDiocreatorenonhanulladellarazionalitàrigorosadell’AttopurodiAristotele,chenonavrebbemaipotuto“decidere”auncertomomento,dicreareunmondo…Einsomma,lasolacosachedavverononmiconvinceinGirardèlasuafiducianelpoteresalvificodellaverità,siaessarivelatao

scopertadallascienza.

Pubblico:ProfessorGirard,dallasuaoperasievinceinmanierachiaracheGesùècoluichehaannunciatoetestimoniatol’innocenzadellavittimaeinquestomodohasmascheratoilmeccanismovittimariopresentenellemitologieenellereligioniprecristiane.EppureGesùcitramandaancheunaltromessaggio,almenoattraverso

latradizione:eglièancheilgiudice,coluicheannunciacheipersecutoridioggisarannoiperseguittididomani.Nonsiponefinedefinitivamentealmeccanismovittimario,perchésembraquasicheicarneficidioggidiventerannolevittimedidomaninell’annunciodelladannazioneeterna,comedestinocheattendecolorochenonsiconvertono.Nel

corsodellastoriasisonoavute,pensoaOrigene,interpretazionidifferenti.MalaChiesa,eanchelechieseprotestanti,ritengonocheladannazioneeternasiaunpuntoirrinunciabile.Vorreichiederealeiunachiaveinterpretativa.

Girard:LeinterpretazioniteologicheedecclesiastichedelCristianesimotrasformanoineffettiGesùin

ungiudice,cioè,piùomeno,l’esattocontrariodiciòcheluiè.OggicisiesaltacontrolavisioneecclesiasticadelmondoecontrogliaspettipunitiviedirompentidelCristianesimo,chefannopartediungrandedramma,unospettacolo,cheforseandrebberappresentatoinmanieradifferente.Masenoieliminassimotuttelesanzionietuttiquestiaspettipercosìdire“teatrali”edrammatici,

elimineremmounapartemoltoimportantedellanostrastessavita.Seprendiamoinconsiderazioneiromanzi,peresempio,ciaccorgiamochelanostraesistenzaèvistacomecommediapiuttostochecometragedia,maperognieventoc’èunapostaingioco.Lagrandeforzadell’ideadiparadisoediinfernoèproprioquelladidareunamotivazioneallanostravita,ditrasformarlainuna

rappresentazionedrammatica.Senzaquestiaspettilareligioneperderebbelamaggiorpartedellapropriaforza.Moltospessonellaletteratura,nelcatechismoonellateologiasiritrovaquestadefinizione“punitiva”diparadisoediinferno,chepuòessereanchesemplicistica,madaunaltropuntodivistadàalCristianesimounelementodicuinonpuòfareamenoacondizionedi

perderetuttalapropriaforza.Lanostranaturadicreatureesteticheèmoltoimportante.Siamoesserialtempostessoesteticiedetici.SenoieliminassimotuttiquestiaspettitragicidelCristianesimo,tuttaquestaespressioneingenuadellafedecheconsisteneldistinguereunParadiso,unInfernoeunPurgatorio,chefinefarebbeunodeipiùgrandiscrittoridelmondo

comeDante,chefondalasuaDivinaCommdiapropriosuquestadivisione?Chefinefarebbelaletteraturaitaliana?Èunacosaestremamentesempliceeingenuasenzalaquale,tuttavia,laDivinaCommediaperderebbetuttalasuaforza.Comelapensatevoiitaliani?

Antonello:Ineffettilagrandepotenzaespressivaeinsiemeteologic-omoralediDanteè

fondatasulsuostraordinariorealismo,sullasuaaderenzaaunrealtàumanaforte,cheèunadellecaratteristichepiùpropriedellavisionecristianadelmondo,comesuggerivaErichAuerbachinMimesis.LaCommediadescriveunmondoultra-terreno,maconuntaleradicamentoallarealtàstorica,personaleematerialedegliindividuidapoterparlareancoraoggiall’uomocontemporaneo,checontinua

acostruireipropriinferniterrenieatentaredifficilipurgatori.UmbertoEcohasottolineatochel’Infernodantescocontinuaadirciqualcosaproprioperché,alcontrariodell’uomomedievale,abbiamopersolaforzael’abitudinedipensarealParadiso,aqualsiasiParadisopossibile.

NOTE

1.Tavolarotondaconclusivadi“Identitàedesiderio”,giornatedistudisull’operadiRenéGirard,trascienzesocialieteorialetteraria.Falconara,Salaconsigliare,10Marzo2006.Traduzionedall’inglesediPaoloScopacasa.

2.D.Bonhoeffer,Aktund

Sein.TranszendentalphilosophieundOntologieindersystematischenTheologie(1930),KeiserVerlag,1956,p.68.

RenéGirard,GianniVattimo

ERMENEUTICA,AUTORITÀ,

TRADIZIONE1

RobertHarrison:VorremmochiedereaRenéGirardun

commentosullaparticolareletturacheVattimohafattodellasuaopera,rileggendolainchiaveheideggeriana.

Girard:ForsenonsonolapersonapiùadattaafornireunarispostaaGianniVattimodaunpuntodivistastrettamentefilosofico,madevocomunquedirechemitrovod’accordoconlamaggiorpartedellecosecheluidice,soprattuttorispettoa

quantoaffermatosulrapportofraHeideggerelescritturegiudaico-cristiane.Cisonostatimoltitentativi,soprattuttoinFrancia,diinterrogarsisulrapportofraHeideggereilproblemadiDio,mahol’impressionechesianostatituttitangenzialirispettoallequestionipiùimportanti.Ecredocheilpuntodiavvicinamentopiùefficacesiaproprioquellodellaprospettivaermeneutica

edellafinedellametafisica–inparticolarequellodell’interpretazione«produttiva».Aquestoproposito,secondome,sitrattadipartiredalVecchioTestamento,perchémisembrachelaquestionedell’interpretazionesiagiàcentraleproprioinqueltesto.IlVecchioTestamentosioffreallanostraletturagiàcomeunsistemainterpretativo.NellaGenesi,

peresempio,lastoriadiGiuseppesipresentacomeun’interpretazionedeimiti.Giuseppeèlafiguramiticadell’eroecheèvittimadeiproprifratelli,delpropriogruppodiappartenenzae,comemoltefiguremitiche(sipensiaEdipo),vieneaccusatodiavercommessouncriminesessuale.Perquestovieneespulso,primadallasuafamigliaepoidalpaeseadottivo,inquanto

colpevolediavercausato,colpropriocrimine,unagrandepiagacheaffliggeilsuopopolo.Ladomandacheiltestomiticoeiltestobiblicopongonoèlastessa:«Ècolpevole?»Ilmitorispondesemprepositivamente:Edipoècolpevole,eisuoiparentioamicihannoildirittodiespellerlo;mentrenellastoriavetero-testamentarialarispostaèopposta:Giuseppeèinnocenteeisuoifratelli,

chesonogelosi,loespellonoingiustamenteesiaccanisconoinmodomimeticocontrodilui.Quindisindall’iniziolaBibbiasipresentacomeun’interpretazionedellamitologiaecomeunasuadecostruzione.Inquestosensopossodired’esserd’accordoconVattimo,ancheseilmiopercorsoeilmioragionamentosonodiversi,

innanzituttoperchémipossodefinirecomeun“pessimo”heideggeriano,nonostanteloabbialettoconunacertaassiduità.MisonointeressatosolamenteadalcunepartidiHeidegger,eoccupandomidasemprepiùdiantropologiachedifilosofia,houndifettodivocabolariorispettoaquantodettodaVattimo,checertamentemegliodimepuòdefinirsicomeun«heideggerianocreativo»–

cioèunodeipochifilosofiincircolazionecheusiHeideggerinmanieraoriginale,reinterpretandoloindirezioninuove.El’ideacheCristosial’interpretazioneviventemisembramoltoefficace;tuttaviac’èunacosachemancaneldiscorsodiVattimo:ilfattochenelmomentoculminantedell’interavicendadiGesùnoitroviamolasuaPassione,ovveroilfattocheluimuoia,

ediunamorteviolenta.Dalmiopuntodivista,ladifferenzatralestoriedelVecchioTestamento,comequelladiGiuseppe,eilVangelo,ècheinquest’ultimononsolotroviamoladecostruzionedelmitopaganoearcaico,machequestadecostruzionevieneattuatadaunamorte,cheècometuttelealtremortimitiche,marispettoallaqualeillettorenoncredepiùnella

colpevolezzadellavittima.IlVangelociforniscel’interopaesaggiodellamitologia,cioèlasuagenesimimetica,attraversoilcomportamentodellafolla,unafollachenellaBibbianonstamaidallapartedellaragione,madaquelladeipersecutoriviolenti.DicoquestopersupportarequantoasserisceVattimo,cheècosamoltodifficiledadireoggigiorno,inunmomentostoricoincuilamaggiorparte

delleistituzioni,deigruppiintellettuali,persinodellechiesechesonoconnessedirettamenteallatradizionegiudaico-cristiana–equestoèunfattoeccezionalmenteironico–stannofacendodituttoperfarfintadinonesserlo,opersvincolarsidaessa,operconsiderarlacomeunaformadipeste.Nelnostromondopoliticamentecorretto,consideriamolatradizionegiudaico-cristiana

comelasolatradizioneimpura,mentretuttelealtresonoesentidaqualsiasiformadicriticapossibile.Lareligionecristiananonpuòesserenemmenomenzionataincertiambienti,osenepuòparlaresolopertenerlasottocontrollo,perconfinarla,facendofintachenonvisianulladipositivoinessa,anziaffermandocheessasialaprimaesolaresponsabiledell’orrorecheattraversail

mondoodierno.Emisembrachecisiaun’ironiaeccezionalenelfattochelepersonechesisonocompletamenteallontanatedaquestatradizione,oracomincinoainteressarsinuovamenteaquestiproblemi–soprattuttonellasuaavanguardiapiùinfluente,dicuiVattimofasenz’altroparte–cioèainteressarsiagliaspettipiùimportantidellatradizioneermeneuticadacui

noituttiproveniamo,dicendodellecosechedalmiopuntodivistasonoovvie,machesononuoveall’internodell’esegesiheideggeriana.HonaturalmentequalcheproblemaconalcunidegliaspettidellaposizionediVattimo,peresempioinrelazionealproblemadell’autorità.Luilavoraall’internodellatradizionedecostruttiva,dicuiinuncertosensoanch’iofaccio

parte,macredochesidimentichiotrascuriquantoilproblemadellafollasiacentraleall’internodell’interpretazionegiudaico-cristiana.Pensocheilimitidell’analisidiVattimopartanodall’enormeerrorefattodaNietzsche,cheritengoessereilpiùgrandeteologodeinostritempi(cosachemoltiignorano).Nietzsche,negliultimimesidellasuavita,allimitedella

follia,diceunacosaestremamenteimportante,unacosacheHeideggerhadeliberatamenteignorato,perchéHeidegger–cheèstatosindall’iniziodellasuacarrieraunaformidabilemacchinaauto-promozionale–avevacapitochebisognavasbarazzarsidellaproblematicareligiosainNietzsche,elohafattosemplicementeasserendocheNietzscheavevaunproblemadirivalità

personaleconletradizionimonoteistiche,consigliandodinonfarcasoaquantoavevadettoariguardo.SoloilNietzschegreco,ilNietzschedionisiacoerarilevante.EinvecelacosapiùimportantecheNietzscheabbiamaidettoariguardo(eosereidirelacosapiùimportantedettainteologiadaitempidiSanPaolo)èchenelmitolavittimaèsempreespulsaeuccisagiustamente(ein

questosensosipotrebbedirecheanch’iosiaunpo’nietzschiano),mentrelacomunitànonhaalcunacolpaariguardo:ilsacrificioèunacosapositivainquantonecessario,perchéunacomunità,unasocietàchenonpuòuccidere,chenonpuòvittimizzare,fosseroanchedegliinnocenti,ècondannataall’estinzione,perchécondannataaltipodidebolezza,ereditataappunto

dalCristianesimo,cheèlastessacheabbiamonoioggi.NonvoglioconquestofarediNietzscheilprecursoredelnazismo,maerasenz’altrounuomochetrovavainsopportabilevivereinunmondocheeragiàpoliticamentecorrettoavantlalettre.Madov’èchelasuainterpretazioneprendelastradasbagliata?Nietzscheaffermachelaferociadel

dionisiacoèunacaratteristicachelasocietàdovrebbepreservareecheilCristianesimostadistruggendoilmondoperchétroppo«morbido»,perchécontrarioalsacrificioeaqualsiasiformadivittimizzazione–edèquichecredosiapiùprofondodiqualsiasiteologomoderno,perchéscegliedistaredallapartedellaviolenza!EHeideggerdisinnescatuttoil

discorso,sconsigliandodileggerequestapartediNietzsche,etrasformandoloinunfilosofochepuòesserlettoallostessomomentocomepoliticamentecorrettoecomequalcunocheaffermache«noncisonofattimasolointerpretazioni».MailveroNietzscheèmoltopiùambivalente,ecredocheVattimonesiaconsapevole.AllafinelamiaobiezioneaVattimosarebbequesta:lui

parladiunastoriadell’interpretazionechesisviluppaall’internodiunacomunità,digruppidipersonechesiamanoreciprocamenteesenzaalcunbisognodiformedi«autorità»cheregolinoirapportiinterni.Maiomichiedocomepossiamocontrollarelederive,sempreinagguato,dellafolla;ecomepotremmosaperechequestoamorechesisviluppa

alsuointernosiaveroamoreenonsemplicementel’indifferenzareciprocadel«politicamentecorretto».Inaltreparole,chenonrimarremmoinunasituazionevittimarianonostantepredichiamodiesserecontrariaqualsiasiformadipersecuzione,ovverochenoncontinueremmoaperseguitarechiinpassatosièmacchiatodipersecuzione,cheèlatipicamodalitàdel

modellodiconfinamentoidentitariodellaculturapoliticamentecorretta.Siamosicurichestiamocostruendounmondochesiaaprovadiquestimeccanismichehannocostellatolastoriadell’umanitàechecontinuiamoaosservareintornoanoi?InqualchemodoilfattochelaBibbiausiillinguaggiomiticoinvececheillinguaggiopositivistadelle

scienzenaturali–nelcasodellaBibbiaesolonelcasodellaBibbia–significaprecisamentecheilsuosaperenonèmetafisico.NonpossoprovarloesplicitamentemapensochenelleconclusionidiVattimosorgailproblemadicomequestanuovainterpretazionevengaaemergeresenzadiventarelaformadistruttivadelnichilismo,perchélacosacuriosaècheleuniche

personecheperpetuanoletradizionidicuiVattimoparla,sonopropriolepersonechemantengononellaChiesalastrutturadell’autorità.LasciandodapartelaChiesaCattolica,confrontiamoperesempiochecosaèsuccessoalmondoprotestanteconlasuaframmentazioneinmigliaiadiconfessionieconventicole,equellocheèsuccessoagliortodossi,allaChiesarussaebizantina,la

quale,perquantodecadentepossasembraresottoalcuniaspetti,hamantenutounatradizioneinunmodobendiversoerobustodaquellopraticatoinOccidente.Ilproblemaèchenoi,inquesteconsiderazionichestiamofacendo,cimuoviamoall’internodiunaprospettivaheideggeriana,ovveroall’internodiunaproblematicapuramentelinguistica,mentredovremmo

muovercisuunpianostoricoeantropologico.Quandoioparlodiautorità,nonstoparlandodidittaturaodiautoritàpolitica,mamiriferiscoall’autorità,oall’autorevolezza,delrito.Ossia,allareligioneealpensierocomeazione,comeunasortadiroutine,diazioneripetuta,perchéilritoèsostanzialmenteripetizione.Ilritoèunaazionecollettivachedeveimpedireallafolla

diperdereilcontrollo.Noicertamentenonviviamoinunmondoperfetto.StoricamenteilCristianesimostacercandodieliminareilrito,maanche(oproprio)perquesto,ilCristianesimoprimitivoeraconsapevolechebisognavacomunqueconservareunacerta“quantità”diritualità,cheèimpossibiledaevitare.Lastrutturaminimadell’organizzazionechiesasticael’apparatodei

ritisonotuttistrumentitesiaimpedirechelamassascatenilasuaforzadilinciaggio.Pertantoquandoparlodiautoritàmiriferiscosemprealrito.

Vattimo:CercheròdirisponderealleobiezionidiGirard,soprattuttorispettoaquellocheluiritienesianoilimitidellasecolarizzazioneedeicriteridiquestasecolarizzazione.Èpossibiledistinguereicriteri

sull’amoreall’internodellacomunità,dallafollamimeticamenteviolenta?Iocredocisiaunproblemadiinterpretazionesucosailterminecaritàvogliadireinsenoallatradizionecristiana.OvviamenteGirardharagioniinterpretativebenpreciseperaveresospettineiconfrontidellafolla,chesipuòmimeticamentecoalizzarecontrochiunqueeinognimomento,maiononvoglio

accettareragionitroppofortementeumanisticheperesserecontrolafolla.RicordosemprecheinunapaginadellibrodiErnstBloch,GeistderUtopie,sileggecheperluiCristopuòessereparagonatoaunclown,piùcheauneroetragico.2Eiononcredochequestaconsiderazionesiacosìirrispettosa,perchéc’ènelCristianesimounasortadi

decostruzione,didissoluzionedellapretesadiforzadellepotenzedelmale:GesùnoncombatteSatanaattraversounalotta,maironizzando:«Morte,dov’èlatuavittoria?»(1Cor15,55).Lavittoriadellamortesarebbequelladiprenderlatropposeriamente.Inoltresoloaltramontodellasoggettività,anchedellasoggettivitàutopicadell’eroetragicochelotta,puònascereunnuovo

rapportodiamiciziaefamiliaritàtral’uomoeilmondo.Hoquindil’impressionechedovreiesserepiùapertoneiconfrontidellafolla,ancheseovviamentenonapprovolederivecriminalieviolentecheavoltelafollaassume.C’èunproblemadiaccettazionedelfattoche,nelpensieropost-metafisico,laveritàpuòessereconcepitasolointerminidi

«partecipazione».Prendete,adesempio,lateoriadiHabermassull’azionecomunicativa–nonsonod’accordoconHabermassumoltecose,masuquestopuntocondividolasuariflessione:laveritàolarazionalitàpossonoessereconcepitesolointerminidicomunicabilitàdiquestioni,dipersuasività,eccetera.Mirendocontocheilrischioesiste:noinonsiamoinuna

posizionemoltopiùavanzatadialtrefasistoricheodialtre«civilizzazioni»,edobbiamodistingueretralacaritasel’indulgenzaversolepassionimimetichedellafolla.Èancheveroche,adesempio,pergliautoriromanticideltardoSettecentoeinizioOttocento–Schelling,Hölderlin,NovalislaChiesaeloStatoeranoduecomunitàseparate,elaveracomunitàeralaChiesa,intesacome

l’autenticacomunitàenoncomelaChiesagerarchicaol’apparatochiesastico.LaChiesaeralacomunitàdellacaritas,mentreloStatoeralacomunitàsecolare,mondana,esiconfiguravapertantounalottafralacivitasdeielacivitasdiaboli.Noncredodiavereunasoluzionefilosoficaaproposito,maessendounodegliesponentidiquellochevienedefinitocome«pensierodebole»,cheèappuntouna

teoriadelladebolezzaedell’indebolimento,credofortementenelmiotentativodilegareicriteridicomunitàaicriterididissoluzionedellaforzadell’Essere.Seadottouncriteriodicomunitàperporrealcunilimitialprocessodisecolarizzazioneèperchécredoall’indebolimentodellestrutturefortidell’Essere.Questocriteriodell’indebolimentoèancheuncriteriochemiguidanella

sceltadellagiustacomunità.Prendiamounesempiomoltosemplice.QuandoKhomeyniraggiunseilpotereinIran,moltimieiamicifoucaultiani,eFoucaultstesso,videroquestoeventocomeunimportanteeventodiliberazione,perchéeraautoctono,prodottodaunaveracomunità.Maqualèilcriterioattraversocuigiudicarequellacomunità?Èilcriterioche

vienedalleragionipercuiaccettolacomunità:ovvero,lariduzionedellaviolenzaeladissoluzionedellestrutturefortidell’Essere.Nonassumolacomunitàcomeilcriteriosupremo.Lacomunitàdiventauncriterionelmomentoincuimirendocontochelastoriadell’Essereèdestinataaridursi,adiminuirediforzaeimportanzaeadecostruirelaviolenza.Ovviamentenonsi

trattadiprocessisemplici,macredocisiaunapossibilitàdigiudicarechecosasiaaccettabilerispettoallafolla,ecredochealcuneletturedelVecchioTestamentopropostedaGirardsianostimolantieimportantiperiltipodianalisiediprospettivafilosoficacheiopropongo.

Studente:VolevoporreaVattimoun’ulteriorequestioneriguardoal

problemadellafolla–cosìcentraleperlacomprensionedeimeccanismidipersecuzioneinGirard–unafolladicuinoituttifacciamoparte,edelruolodell’individuonelsuocontesto.Michiedosela«produttività»dell’interpretazione,lasuapossibilitàeilsuoallargamento,nonsianolegatianchealladimensionedellafollaedellasuapluralità,

dellasuacomplessità,econseguentementealrischiodellaviolenzachepuòsempreemergeredaessa.Laproduttivitàdell’interpretazioneeilrischiodellaviolenzadellafollainqualchemodoandrebberoabraccetto.

Vattimo:Inuncertosensosonod’accordoperchél’ideadelladissoluzionediunaveritàoggettivaproduce

anchelaliberazionedellavolontàdipotenza.NonèuncasocheneLavolontàdipotenzaNietzscheabbiaparlatodellamolteplicitàdell’interpretazione.Laquestioneèsemprelastessa:leihadettocorrettamentechenoisiamolafolla,masequalcunomichiede«comepossoporredeilimitiallafolla?»,iononpossosentirmitentatoarispondergli,perchéiostessosonolafolla!Siamo

tutti,individualmente,all’internodellafolla,incluselepochepersonechecistannoascoltandoinquestomomento,equindilungidameedachiunquel’ideadiporrelimitiamestessooaglialtri.QuellochepensorispettoallaquestionedellafollaècheNietzscheera,nonacaso,ilteoricodell’Ubermensch,delsuper-uomoomegliodell’oltreuomo,nelsensoche

inquestasituazionedimoltiplicazionedelleinterpretazionil’uomopuòsopravviveresolodiventandounoltreuomo,cioèqualcunocapacediinventareeproporreinterpretazionisemprenuove.EquestosilegaaquantoaffermaRichardRortyrelativamentealla«ridescrizione»eall’originalità,certamenteunatteggiamentounpo’estetizzante,mache,inultima

analisi,individuailnocciolodelproblema,perchésirendecontochenonesistepiùunainterpretazionestrutturalmenteforteeautoritaria.Bisognadiventaredegliinterpretienonsemplicementequalcunochepassivamentecontemplalaveritàopresuntatale.Laritualitàpotrebbeessereintesa,ancoraunavolta,comeunmomentodimaturazionenellacostruzione

dell’interpretazione,comeunmododirazionalizzazioneodiriduzionedellacomplessità.Maquestoèunproblema:nonsipuòritornareaunamodalitàmetafisicaestrutturaleperchéèimpossibile,esitrattasolodiandareavanti,dicontinuareediedificarel’oltreuomo.

VanHarvey:Anchesesipuòindividuareun’analogiatra

HeideggereGirardsulladecostruzionedellametafisicaesulproblemadellaviolenza,noncredocheGirardpossaesseremoltod’accordoconlasuanozionepostmodernadelladecostruzionedellasoggettività,perchél’agapedeveavereunsoggetto,unapersonapercostruirsi;elevittime,nonsonosolovittime,masoggetti,personereali.Inquestosensomitrovoadissentireanchesulla

riduzionedell’agapeallavittimizzazione,perchél’agapedevetrattareipersecutoricomeesseriumaniallostessomododellevittime.EiocredocheilconcettoheideggerianodiEreignis,daleiusatoperdefinirel’esserecome«evento»,come«accadimento»,3siasostanzialmenteprivodicontenutoedeltutto

formalistico,echeHeideggernonabbiarealmentespecificatocosavolessedireinrelazioneaglieventiumani.Sitrattadiunaspeciedirotturamisticaall’internodell’ordinetemporale.NegliultimiannidivitaeraattiratomoltopiùdalBuddismo,perchépensavafosseliberodall’enfasipersonalisticapostadalCristianesimo.Quindi,sonod’accordocheHeideggersiastatoepuò

essereancoracoinvoltoprofondamenteconquestionidiordineteologico,macredocheEreignisnonsiaunconcettofeliceaquestoproposito.

Vattimo:Mitrovod’accordo,maquellosucuihoinsistitoèchepersviluppareilprogettoheideggerianosidevonoconsiderarelemotivazioniprofondedelsuorifiutodellametafisica.Èveroche

Ereignisèuntermineformale,malemotivazioniperlequaliHeideggergiunseaconsiderarel’EsserecomeEreignisinvecechecomeoggetto,ocomefondamentoultimo,sonomotivazionichesimuovonoindirezionedellariduzionedellaviolenza.SevogliamoquindileggereHeideggerinunmodochevadaunpo’aldilàdellaletteradeltesto,iocredochedovremmointerpretarelasua

teoriadellafinedellametafisicaversounariduzionedellaviolenza.Enonpensochesitrattidiunconcettovuoto,perchéquandocercodidiscuteredimodernitàepostmodernità,miserve.Quandoperesempioparlodelladissoluzionedellacoscienzasoggettivacomefondamentoultimo,lavoroanchecontrolaviolenza,proprioperchélepersonecheesercitanoforme

dicoercizioneediviolenzacredonofermamentediesserenelgiusto,diesserelegittimati,eccetera.Anchelaschiavitùhabisognodiunsoggettosucuiessereesercitata,masesidissolveilsoggettononrimanepiùnullasucuipoterperpetrareilpropriodominioviolento.C’èun’effettivamodalitàdiriduzionedellaviolenzaattraversolariduzionedellaforzadeinostriargomenti

relativamenteaiconcettidinatura,essere,verità,eviadicendo.LanozionestessadiEreignissiavvicinaaunmodoefficacediconsiderarecosastasuccedendonellastoriacontemporanea.NelsensocheinDellecosenascoste,aparteilvocabolarioantropologico,compareun’ideadiuncompimentodellastoriapercuinoicitroviamodifronteallascelta

fralaviolenzaradicaleelatotaleaccettazionedellacarità.Iocredochequest’aspetto,insiemeallaquestionedelloSpiritoedellaChiesa,siamegliocompresosepartiamodaunpuntodivistaheideggerianochenonsidàcomeunavisioneapocalittica,mariguardalastoriadell’Essere.EpensochequestoaggiungaallaprospettivadiGirardqualcosacheinDellecosenascoste

manca.

VanHarvey:VolevochiederepoiaVattimounchiarimentorispettoalsuoconcettoditradizione,perchéiocredosiatroppoapertoaunasortadiderivarelativistica,nelsensochedalmiopuntodivistaèimportantechelacomunitàtroviunitàdecidendodisottomettersiall’autoritàdiunoeunsolo“mito”–quellodiGesùCristo–esoloa

partiredaquestogestoriescaastabilirechecosasiaononsiaviolenza,etuttiicriteriperlasuadiminuzione.LeièinoltrecertamenteaconoscenzadellavorodiFriedrichGogarten,unteologotedescovicinoallesuetesisullasecolarizzazionecomeeventopositivo.4ApropositovorreiavanzaretuttiimieidubbirispettoalrapportofraCristianesimoe

secolarizzazione,echeriguardalamancanzadiunadimensionetrascendentale,chenellaculturasecolarescomparecompletamente.ProprioquestoèilmotivopercuimoltiteologicomeKarlBarthoDietrichBonhoeffervedevanolasecolarizzazionecomeundeserto,eiocredochequestosiainveceilpuntodicontinuitàfraquestiteologiprotestantieHeidegger,chesiesprimevagiàinmaniera

preoccupatarispettoaldesertodellasecolarizzazione.Quindifacciofaticaadaccettarequest’ideadiunacontinuitàfrailCristianesimoelasecolarizzazione…

Vattimo:Rispettoalproblemadellatradizioneeall’unitàdel“mito”,odellanarrazioneattornoallaqualel’unitàdelCristianesimorisiede,direiinnanzituttocheognimito

nonèqualcosachesiafacilmentedistinguibiledallasuainterpretazione.DelrestoconcordoconGirardsulfattochecisiadifferenzafraunmitocomequellodiEdipoeun“mito”comequellodiCristo.Io,ariguardo,pongopiuttostol’accentosullanozionedella«trasmissione»,dellaWirkungsgeschichte[storiadeglieffetti],comedirebbeGadamer.Naturalmenteèlacontinuità

cherappresental’unitàdellaWirkungsgeschichte,lacontinuitàdeldiscursus,eildiscursusvieneall’internodellaChiesa,manonsolodiunachiesa–ilchesollevailproblemadell’ecumenismoedell’unitàdelCristianesimo.Direichel’autoritàèrappresentatapiùdallacontinuitàdiquestatrasmissionechedall’autoritàdiqualsiasiistituzione,odiqualsiasiletturafissadi

qualchetestosacro.Forsequestodipendedallamiaereditàcattolica,perchémièstatoinsegnatochec’eraprimailVangeloepoiilDenzingereilsuoEnchiridionsymbolorumdefinitionum,cioèlaraccoltaditutteledefinizionidogmaticheattraversolastoria.Forsestosoloriproducendoquestamiaesperienza,dicendochelaChiesa,intesacome

comunità,dev’esseremessaalpostodelDenzinger!Rispettoalproblemadellatrascendenza,recentementeholettol’ultimaversionedelCatechismodellaChiesaCattolica,emisonocompiaciutonelconstatarechenonsiparlassepiùditrascendenza,perchélatrascendenzaèunanozionefortementemetafisica,cheimplicaladistinzionefraunordinenaturaleeunordine

sovranaturale–colrischiodiritornareadAristotele.Seinvecechiamiamotrascendenzalacharis,lagrazia,l’interventodiunailluminazione,allorapotreiaccettarequestaprospettiva.Inuncertosensoc’èunelementodi“trascendenza”nellastoria,perchésequalcosadinuovoaccadenelsuocorso,questopuòesseredefinitocomeunaformaditrascendenzadellastoria

stessa.Pertanto,dalmiopuntodivistasitrattadiriesaminarelanozionestessaditrascendenza.

Leihafattopoimenzionedellateologiadialetticadell’iniziosecolo:iomisentomoltolontanodaquestatradizioneperchédalmiopuntodivistasitrattaancoradiunateologiafortementemetafisica.Sec’èveramenteunoltre,sec’èuna

trascendenza,lacosanonpuòessereaccettatadaunpuntodivistaheideggeriano.Ora,perchéHeideggersitrovòfortementecoinvoltoconpersonecheprovenivanodaquestatradizione?Èlastessadomandachesipuòporrerispettoalsuocoinvolgimentocolnazismo.Iocredosemplicementecheabbiamisinterpretatoalcuneimplicazionidelsuostessopensiero.Potreidirechela

miainterpretazionediHeideggerprovienedalfattoche,comedicosempre,capiscoHeideggermegliodiquantoluicapiscasestesso!Iomiconsiderounheideggeriano“disinistra”,nonsoloperragionipolitiche,maancheperun’ecohegeliana,perchéiocercodisviluppareun’interpretazionediHeideggercheprendasulseriolanozionenegativadell’Essere,comeunasortadi

teologiaapofàtica,enonilfattochel’Essereesistalìfuori.SuquestocredocheilcontributodatodaHeideggerpercomprendereleprospettivepiùomenoesplicitamentepropostedaGirardneisuoilavori,eperestenderleinsensoprogressivo,siaassolutamenteessenziale.

NOTE

1.RenéGirard:anOpenDiscussion.ConferenzatenutasipressoloHumanitiesCenterdellaStanfordUniversityil12e13aprile1996.Ilmoderatore,RobertP.Harrison,èProfessorediletteraturaitalianaefranceseall’UniversitàdiStanford,VanA.HarveyèEmeritoinstuditeologici.Latraduzione

èdelcuratore.IldialogofariferimentoesplicitoalsaggiodiVattimoGirardeHeidegger:knosisefinedellametafisicapubblicatoquidiseguito.

2.E.Bloch,GeistderUtopie(1918),Frankfurt,Shurkamp,1971,p.67esgg.Trad.it.Spiritodell’utopia,Firenze,LaNuovaItalia,1980.

3.M.Heidegger,Beiträgezur

Philosophie(VomEreignis)inGesamtausgabe,Frankfurta.M.,Klostermann,1989.Siveda,oltrealsaggiodiVattimoinclusoinquestovolume,ancheG.Vattimo,Dopolacristianità,cit.,pp.129-142.

4.Cfr.F.Gogarten,DemitizzazioneeChiesa,trad.it.,Brescia,Queriniana,1981.

GianniVattimo

GIRARDEHEIDEGGER:KÉNOSISEFINEDELLAMETAFISICA1

«PercompletareHeideggererenderloperfettamentechiaro,nonsideveleggerloinunalucefilosoficamaallalucedell’etnologia,nondiun’etnologiaqualsiasi,ovviamente,madiquelladanoiappenadelineata,chescoprefinalmenteilmeccanismodellavittimaespiatoriaericonoscenelsacrolamatriceoriginariadelpensieroumano.»2Questo

miobrevecontributosuRenéGirardpotrebbesicuramenteiniziareconquestacitazionedaDellecosenascoste.IlmiointentoèdimostrarecomeillavorodiGirardmiabbiaaiutatoa“completare”Heidegger,achiarireilsignificatodelsuopensieroedeventualmentearistabilireunacomunicazionetra(partidi)filosofiacontemporaneapost-metafisicaetradizionegiudeo-cristiana.Questo

contributovuolancheessereunringraziamentoaGirardperquellochepensod’averimparatodalui,sebbenenonescludalapossibilitàdifraintendimentiodistorsionidellesueintenzionioriginali.Girard,nelbennotobranocheconcludeilsecondolibrodiDellecosenascoste,insistesulfattocheHeidegger,nonostanteabbiariconosciutounaprofondadifferenzatraillogosgrecodiEraclitoeil

logosdelVangelodiSanGiovanni,rimasecompletamenteestraneoallalogicavittimariachedominalalineaprincipaledelpensieromoderno;inparticolare,Heideggeroffrelaprovaemblematicadell’«espulsione»patitadallescritturegiudeo-cristianenellamodernità.InrealtàstupiscecheHeidegger,nelrecuperodellastoriadell’onto-teo-logiaeuropea,

ignoricompletamentegliaspettiesplicitamenteteologicidiquestoprocesso;ciòcheraccontaèsololastoriadell’ontologiametafisica,senzanessunaallusioneallaBibbia.Tuttavia,diceGirard,ancheHeideggerprendeparte,ancheseinconsciamenteeinvolontariamente,all’«immensolavorodellarivelazione».3

Larivelazione,comesappiamo,riguardailmeccanismovittimariochedominalanozionenaturaledisacro.QuestomeccanismofusvelatoperlaprimavoltadalleScritturegiudeo-cristiane,eGesùhacompletatolarivelazionereinterpretandoinsensononvittimarioanchelepagineapparentementevittimariedelVecchioTestamento.Malaragionepercuisoltantooggi

siamoingradodicapirechiaramenteilsignificatodellareinterpretazionenonvittimariafattadaGesùdelVecchioTestamentoèancheprofondamentecollegataallaspecificasituazionestoricadellamodernità.Infatti,laletturanonvittimariadelleScrittureeragiàpresentenell’insegnamentooriginariodiGesù;ma–com’èscrittonelleprimerighedelVangelodiSanGiovanni–letenebre

nonhannocompresoillogos(Gio1,5).Ladissoluzionemodernadituttiitradizionalimeccanismi(vittimari)diricomposizionedellarivalitàmimetica,chehaliberatoilpluralismoel’esplicitaconflittualitàdeldesiderio(miriferiscodinuovoaDellecosenascoste),insiemeconlosviluppodeinuovidispositivitecnicididistruzionedimassa,creaunasituazionenellaqualela

violenzavittimariadellaculturaumanadiventatotalmentemanifestaesenzalimiti,eperlostessomotivononpiùefficace.Girardpensachelanostraciviltàsitrovidifronteaun’alternativaradicale:olacompletaauto-distruzionedell’umanità,olapienarealizzazionedellapredicazionedellacaritàfattadaGesù.Èinquestosenso–secondocuilosviluppostoricodella

modernitàsiprestaaldisvelamentofinaledelmeccanismovittimariodellaculturaumana–cheancheHeideggerappartieneallastoriadellarivelazione.QuellochevorreiperòsuggerireèchequestarelazionetraHeideggerelastoriadellarivelazioneèpiùspecificadiquantoGirardsembripensare.HeideggernonèsolounelementodellascenadipintadaGirard;la

suadescrizioneesplicitadellascenaèmoltosimileaquelladiGirard,talmentesimilechelasuafilosofiapuòesseredescrittanonsolocomepuramenteinconsciaosintomatica,macomeun’attivarivelazionedellostessomeccanismovittimariocheGirardcifascoprirenelleScritturegiudeo-cristiane.Inaltreparole,suggerireichelafilosofiadiHeideggersia(interpretabilecome)una

specieditrascrizionefilosofica,piùomenoconscia,dellarivelazionegiudeo-cristiana.Consideriamol’analogiatralavisioneapocalitticadellamodernitàchecioffreGirardinDellecosenascosteeilcompimentodellametafisicadescrittodaHeideggerneisuoiultimiscritti.SiaperGirardsiaperHeidegger,l’elementodecisivoeapocalittico,cioèrivelatore,

nellasituazioneattualeèl’esplosionediviolenzadovutaalfattocheneinostritempilavolontàdipotenza–olarivalitàmimetica–èdiventataesplicitaesenzalimiti.PerGirard,questaesplosionechiariscelastrutturavittimariadibasediogniculturaumana;mentreperHeidegger,metteinmostrail“segreto”dellametafisica,ovverol’obliodell’essereel’identificazione

diessoconlatotalitàdell’ente,l’oggettività,eccetera.L’analogiafraquestedueteoriediventavisibileseconsideriamocheilrifiutoheideggerianodellametafisicanonèmotivatodaunaragioneteoretica–comeselametafisicafosseunafalsadescrizionedell’essereallaqualeabbiamodovutosostituirneunapiùadeguata.IlrifiutodellametafisicadapartediHeidegger,com’ègià

chiaroinEssereetempo,èmotivatodallaviolenzaconcuilametafisicariducel’Essere–einparticolarel’esistenzaumana–adoggettivitàquantificabileeameccanismorazionalizzato.Comunque,sipotrebbesuggerirecheanchelaviolenzacheHeideggervedepresente(sebbeneinmodidiversi)sianellogosdiEraclitocheinquellodiSanGiovanni,èlaviolenzadella

metafisicacheilpensierodevesuperare.4LaragionedecisivaperleggerelafilosofiadiHeideggercomeprofondamentecollegataallescritturegiudeo-cristianeè,naturalmente(anchesenonvienespessosottolineato),ilsuoconcettodiEsserecomeEreignis[evento],unconcettocheèun’immediataconseguenzadel

disvelamentodell’obliodellametafisica.NonèuncasochenelcorsodellastesuradiEssereetempo,all’iniziodeglianniVenti,HeideggerfosseancheimpegnatonellaletturadelNuovoTestamentoedell’operadiLutero.Dalmiopuntodivistaquestosignificacheoltreallospiritodiavanguardiad’iniziosecolo(lostessochesitrovaemblematicamenteespressodaSpiritodell’utopiadiErnst

Bloch),quellochehasollecitatolasuacriticaeilrifiutodell’oggettivitàdellametafisicasonostatiancheargomentiedomandesortedallesuemeditazionisuproblemiqualiquellidellagrazia,dellalibertà,dellapredestinazione,ecosìvia.Ilsuperamentodellametafisica–chedalpuntodivistadiHeideggerpuòsolamenteessereunaVerwindung,5

un’accettazione-distorsione–preparerebbeunanuovamodalitàdiconcepirel’Essere,chepotrebbeancheriaprirelastradaall’esperienzareligiosa,abbandonandotuttelecontrapposizionimetafisichecheimpedisconoallaragionemodernal’ascoltoseriodelleScritture(compresoladifficoltàdipensareaconcettiqualilacreazione,ilpeccato,lasalvezza,eccetera).Non

voglioignorareilfattocheilpensierodiHeideggernonpresequestadirezione;equestopotrebbeessereunaspettodiciòcheGirardchiamal’espulsionedeltestogiudeo-cristianodallafilosofiadelpensatoretedesco.Comehorilevatoinprecedenza,GirardnonvedequestaespulsionecomeunmodoperestromettereHeideggerdallastoriadellarivelazione.Sullestessebasi

–ciòchepossiamoconsiderareilsignificatostorico“oggettivo”dellafilosofiadiHeidegger,nonimportaqualifosserolesueintenzioniconsapevoli–pensochepotremmoprendereil“concetto”diEssere-eventocomel’espressionefilosoficadellasuaparticolare“ricezione”delmessaggiogiu-deo-cristiano.Naturalmentesipotrebbespecularesulperchétutto

questononsiavisibilenell’esplicitaautointerpretazionediHeidegger.Ettenebraeeumnoncomprenderunt(Gio1,5).Anchelasuaadesionealnazismoèl’effettodiun’autoincomprensionefilosoficadapartediHeidegger;lostessoaccadde,credo,conl’espulsionedellatradizionegiudeo-cristianadalsuodiscorsofilosofico.Sipossonoprobabilmentecitare

ragionipsicologicheebiografiche,collegatesiaalbisognodidistaccarsidallesueoriginicattoliche,siaallacrescenteimportanzanellasuaimmaginazionedellarelazione“diretta”traGermaniamodernaeanticaGrecia(un’ideacheeraancheunodeglielementidelnazismo).IlconcettodiEsserecomeeventoèsoltantounpuntod’inizioperriconoscerela

strettaparentela(nontrovounterminepiùpreciso)tralafilosofiadiHeideggerelaBibbia.Ciòchecomunqueapparepiùimportanteesignificativoèunaltroaspettodellafilosofiachesembrapiùstrettamentecollegatoalconcettogirardianodellarivelazioneedissoluzionedellaviolenzadelsacro.Stodescrivendoadesso,anchesenoninterminisolamente

autobiografici,ilmodoincuisonogiuntoariconoscereinGirardun“completamento”diHeidegger,eancheaunareinterpretazionediGirardattraversoHeidegger.TuttodipendedallacapacitàdirimanerefedelialpropositobasedellafilosofiadiHeidegger,anchesequestosignificamettersicontroHeideggerstesso.Ilpropositononècosìstrano:infatti,nell’interpretazionedi

un’operad’arteodiqualsiasialtrotestonoiassumiamodisolitoquestotipod’atteggiamento.QuipossosolofareunarapidaallusioneallateoriadiLuigiPareysonsulladistinzionetraquelloche,nellasuaEstetica,6chiamòformaformataeformaformante.Lavalutazionediun’operad’arte,secondolatesidiPareyson,nonpuòdipendere

dall’applicazionedicriterigeneralipreesistenti(l’ideaderivadirettamentedallaCriticadelgiudiziodiKant).Deveesserepossibilevalutareillavorosullebasidellaleggedaessostessoistituita.Einoltre:seescludiamocriteriesternipreesistenti,nondovremmoesserecapacidispiegareperchél’artistarivedaillavorodiversevolte.Inentrambiicasi,nelprocessovalutativoe

formativo,dobbiamoriconoscerechenellavorooperaunaregolacreatacollavorostesso,anchedoveillavoronondiventaciòche“voleva”essere.RichiamoquestateoriadiPareysonperché,comehariconosciutoancheGadamerinVeritàemetodo,tracciaicontornidiun’analisidell’attodiinterpretazionechenonsitrovainmoltaermeneuticacontemporanea.Quelloche

dicePareysonsull’esperienzaesteticamisembraperfettamenteapplicabileall’interpretazionedellavorofilosofico,eprobabilmenteaogniattodiinterpretazione.LaformaformantedellacriticadellametafisicadiHeidegger,cheèiltentativodipensarel’Esserenonpiùinterminidifondamentoultimo,oggettività,stabilitàecosìvia,misembralegittimarequellochepropongodi

chiamareun’interpretazionedisinistradellafilosofiadiHeidegger–inopposizioneaquellache,conriferimentoallastoriadellascuolahegeliananelXIXsecolo,puòesserechiamatal’interpretazionedidestra.Daquestopuntodivista,ilconcettoheideggerianodidifferenzaontologicapuòessereconsideratoseriamentesolosesirifiutal’ideachel’Esseresiaqualcosa–

sottrattoallanostrapossibileesperienza,comeilDiodellateologianegativa,matuttaviaoggettivamente“dato”inqualchealtraparte,aldilàdituttiinomiconcuipotremmochiamarlo.Perevitarequestaestremaregressioneinunametafisicacheidentifical’Essereconlapresenzaoggettiva,unafilosofiapost-metafisicadeveesserprontaapensareleventodell’Esserecomeunaspeciedi

sottrazione,unindebolimento,unallontanamentoounlungoaddio.(RicordateunapaginadellaFinedellafilosofiadoveHeideggerdicecheunpensierononmetafisicodeve«permettereall’Esserecomefondamentodiandare»–«dasSeinalsdenGrunddesSeiendenfahrenzulassen»).7Nonècasualecheperindicareunpensieronon

metafisico(Denken)HeideggerusilaparolaAn-denken,rimemorazione:unarimemorazionechenonvuoleri-presentarenuovamentel’Essere,perchéquestosignificherebbeunapuraesemplicerestaurazionedellametafisica(insiemeconlasuaviolenza).L’Esserepuòsoloessereautenticamentepensatocome«inallontanamento»–c’èforsequiunareminiscenzadell’immagine

diDiovistodaMosèsolodispalle,mentresenestavaandando?Ilpassosuccessivochepuòportare(omegliochemiporta)adavvicinareHeideggereGirardèl’enfasiposta–aldilàdellaletteradeitestidiHeidegger–suitrattididebolezzachecaratterizzano,inquest’ipotesi,l’eventodell’Essere.L’Essereaccade–ditantointanto,nelle

aperturestorico-destinali(che,solopercapire,possiamoparagonareaiparadigmidiThomasKuhn)–soltantocomedifferenzaontologica,cioèlarotturadellepretese,dellerivendicazionidell’Esseredidefinitezza,stabilità,finalità(danondimenticare,suquestopunto,Leprinciped’anarchiediR.Schürmann).8L’Essereèilprincipio

stessodell’indebolimento.Lamodernità,neisuoiaspettidissolutivi–ladissoluzionedelleistituzionipoliticheautoritarie;ladissoluzionedellacredenzanellacoscienzasoggettivacomefondamentoultimo;ladissoluzionediogniconcettodirealtàattraversolamoltiplicazioneeilconflittoesplicitodidiverseazionid’interpretazioneinteragentinellanostrasocietà,eancheattraverso

l’incrementostoricodiautoconsapevolezzadellescienze–tuttoquestononèsemplicementelapreparazionenegativaperilcompimentofinaledellarivelazione.Selamodernitànonpermettepiùdicrederenelmeccanismovittimario,ciòappartienepositivamenteallastoriadellasalvezza.Vistoinquestitermini,l’indebolimentodell’Esserecomesuounicomodoper

manifestarsioltreall’obliometafisico,èanalogoalladissoluzionedellaviolenzadelsacroche,perGirard,èilsignificatodelleScritturegiudeo-cristiane.Probabilmente,kénosisèlaparolapiùadattaperassociarequestiduepensieriall’apparenzacosìdiversi.SiaperGirardsiaperHeidegger,ilsensoemancipatoredellastoria–lasalvezzainessoposta–ècollegatoallafine

dellaviolenzachecaratterizzalareligionenaturaleo,inHeidegger,l’obliometafisicodell’Essere.Comehodettosopra,sonoperfettamenteconsapevolechequestaletturadiHeideggerattraversoGirardimplicanonsolosceltedrastichesulsignificatodeitestidiHeidegger(ciòchechiamol’heideggerismodisinistra),maancheunare-interpretazionediGirard,

ch’eglipotrebbenonaccettatare.IlpuntocrucialemisembrarisiederenelfattocheGirard,allafine,nonvuolparlareinterminidi«storiadell’Essere»comefaHeidegger;mapiuttosto,vuoleoffrireun’antropologia“scientifica”.Eccoperché,conuncertostupore,ilterzolibrodiDellecosenascosteèdedicatoalla«psicologiainterdividuale»,comese–esagerando,mapoinoncosì

tanto–l’interoprocessostoricochesièsviluppatodalprimitivomeccanismodelcaproespiatorioallarivelazionebiblicaeall’incarnazionediCristoavesselasolaintenzionedipreparareallafinelapossibilitàdiunaconoscenzascientifica,nonvittimaria,dellanaturaumana.Sochequestanonèl’intenzionediGirard;mainveritàancheilpoterediredenzionediGesù

sembraconsistere,perlui,inunpuroesemplicesmascheramentodell’essenzadellaviolenzapropriadelconcettonaturaledelsacro.Naturalmentequestoèdecisivopermetterel’attualegenereumanonellacondizionedidoversceglieretralaviolenzael’amorecristiano;maquesto,apparentementeètutto.Eperquantoriguardaiconcettidiperdonoedisalvezzache

sonodecisamentecollegatiall’incarnazionediGesùCristo?GirardvuolenaturalmenteevitarequalsiasiritornodellaletturavittimariadellastoriadiGesù;maquestosembraportarlotroppofuoristrada,eintalmodolaredenzionerischiadidiventareunmeroproblemadiconoscenza.Quelchestoquisuggerendo,inmodoapprossimativoeschematizzato,èchela

rivelazionedellaconnessionetrailsacroelaviolenzaaccadeinsiemecon,esoloattraverso,l’incarnazionediCristo,lakénosis.Dalmiopuntodivista,questosignificachelasalvezzanonèprincipalmenteunproblemadiconsapevolezzacheciponedavantiaun’ineluttabilesceltatralarivalitàdellaviolenzamimeticaelacarità;piuttosto,èl’annunciocheDiocisalvaattraversoun

processostoricodieducazionecheèallostessotempounarivelazioneeunaprogressivariduzionedell’originaleviolenzadelsacro.LasalvezzaèilprocessostoricoattraversoilqualeDiocichiamaoraesempreperdesacralizzarelaviolenzaeperdissolvereladefinitivaeperentoriarivendicazionedell’oggettivitàmetafisica.Questoprocessononhafine,

certamentenonhafineconlarivelazionediun’alternativaapocalitticatraviolenzatotaleeperfettacarità.Comunque,Girardsembrapensarechelastoriadellasalvezza,edellareinterpretazionenonvittimariadelleScritture,siconcludaconl’episodiodiEmmaus(sivedalafinedelsecondolibrodiDellecosenascoste).PuòforseignorareanchelastoriadellavenutadelloSpiritoSanto–che

inauguralareinterpretazionedelleScritturedapartedellacomunitàviventedellachiesa?Inquesterighe,chenecessariamenterestanoquisemplicementeabbozzate,pensocheGirardstesso,oalmenoqualcunodeisuoilettori,dovrebbericonsiderarelapossibilitàdisviluppareundialogononpuramentepolemicotraladecisivascopertadelmeccanismo

vittimarioelafinedellametafisicacheHeideggerhacercatodipreparare.

NOTE

1.SaggiopubblicatoperlaprimavoltainB.Dieckmann(acuradi),DasOpfer–aktuelleKontroversen.Religions-politischerDiskursimKontextdermimetischenTheorie,Münster,LitVerlag,1999.Traduzionedall’originaleinglesediElenaVallerini.

2.R.Girard,Dellecosenascoste,cit.,p.333.

3.Ivi,p.339.

4.Cfr.M.Heidegger,Logos(1951),inGesamtausgabe,Bd.7:VorträgeundAufsätze,Frankfurta.M.,Klostermann,2000.Trad.it.Logos,inSaggiediscorsi,Milano,Mursia,1976.

5.Perunchiarimentodel

sensodiVerwindung,sivedaGianniVattimo,Lafinedellamodernità,Milano,Garzanti,1985,pp.180-189.

6.L.Pareyson,Estetica.Teoriadellaformatività(1954),Milano,Bompiani,1988,pp.75esgg.

7.M.Heidegger,ZurSachedesDenkens,Tübingen,1976,S.6.

8.R.Schürmann,Leprinciped’anarchie.Heideggeretlaquestiondel’agi,Paris,Seuil,1982.

RenéGirard

NONSOLOINTERPRETAZIONI,

CISONOANCHEIFATTI1

Fatti,interpretazioni

Dalpuntodivistadel«nichilismodecostruzionista»,l’ateismomodernononèaltrocheuncredo«metafisico»cometantialtri.Ilsensodisicurezzachetraedaisuoifondamentiapparentementescientificiètantoillusorioquantoquellodellereligioni,dellefilosofieedelleideologie.Una

liberazionecompletadallefalsecertezzerichiedeladecostruzionedell’ateismostesso,assiemeallealtreillusionimetafisiche,eunavoltacompletatoquestocompito,ilCristianesimoriacquisterebbeilpropriointeresse.Inunmondoautenticamente«nichilista»,lareligionedellaCrocedovrebberisultaremiglioredituttiglialtricredieideologiechesiaffidano

imprudentementeaunafalsa«oggettività»scientista.QuestoèciòcheGianniVattimosuggerisceneisuoilavorirecenti,soprattuttoinCrederedicredereeneldipocoanterioreOltrel’interpretazione:«L’ermeneuticacontemporaneasembrasolo,osoprattutto,unateoriacheliberalaragionedallaschiavitùdell’idealescientistadell’oggettività,ma

unicamenteperaprirelaviaaunafilosofiadellaculturaicuiconfini(eilcuisenso)finisconoperperdersi.Avendoliquidato,soprattuttopermeritodiHeidegger,l’idealemetafisicodiveritàcomeconformità,l’ermeneuticafornisceunarinnovataplausibilitàallareligione,oanchealmito,indipendentementedaognigiustificazionestoricistadi

stampohegeliano.»2IlCristianesimogiudicapositivamentelaragioneumanamanoncredecheessapossacondurreaunaqualcheveritàassoluta.LascuoladiNietzscheeHeideggerdisprezzaisistemirazionalielaboratidaiteologiinquanto«metafisici»e«ontoteologici»,maicomunicristianinonhannomaiconfusoquestisistemiconil

potereredentoredellaCroce.Essisiaffidanononallafilosofiamaallafede,allasperanzaeallacarità.Primaopoi,perciò,l’avversionealCristianesimosiindeboliràeiprimisegnidiquestoindebolimentodovrebberoappariredovemenolosiaspetti,cioètragliintellettualiradicalichecomprendonoalmeglioleimplicazioninichilistedellalorofilosofia.ÈforseVattimo

stessoquestosegno?Negliultimianni,questofilosofosièriavvicinatoallaChiesadellasuagiovinezza.L’evoluzionepuòscioccarealcunideisuoicompagnidecostruzionistichenonhannosondatoasufficienzal’abissodelproprionichilismo,maVattimononsembraesserneeccessivamentepreoccupato.InOltrel’interpretazione,egliosservacheilsuolavoro

recente«potràpersinosembrarescandalos[o],giacché“torce”debolezzaenichilismoinunsensototalmentediversodaquelloconsueto;e,soprattutto,finisceinqualchemodoinbraccioallateologia–ancheseinmodichenonriesconoaincontrarealcuna“ortodossia”».3Itermini«debolezzaenichilismo»fannoriferimentoaquello

stiledipensierocheVattimosupportaedescrivecomepensierodebole,un’espressionechesignifical’«indebolirsi»,ol’«ammorbidirsi»dituttele«strutturedell’Essere».Vattimonondefiniscelasuasvoltareligiosaneiterminiclassicidiunaconversionecristiana,malavedecomeuncoronamentopiuttostochecomeun’abiuradelsuonichilismo.Naturalmente,la

Chiesad’oggièdiversadaquellacheeglilasciò.MoltecosesonocambiatedalConcilioVaticanoII,forsenoncosìradicalmentecomesipotrebbedesiderare,mainmodosufficientedagiustificareilsuoriorientamento.Vattimosperanell’eliminazionetotalediquegliatteggiamenticheegliconsideracomevestigiadelpassato,peresempioilrifiuto

diordinaresacerdotiledonne,elacondannadellepraticheomosessuali.Vattimospessodàl’impressionediessereunodiqueicattolicicheitradizionalististatunitensichiamano«cattolicidacaffè».NelladottrinadellaChiesa,essiscelgonociòchepiùliaggradaetralascianoilresto.L’ideacheilcattolicesimosiaun’offertadaprendereolasciareintotoècosa

superata.Perquantoquestacaratterizzazionesiaaccurata,essanonèperòingradodirenderelospiritodeitestidiVattimo,spiritocheèinteramentepositivoecomportaunamorerealeperlaChiesa.Essosiponecomeun’originalealternativaalrisentimentodeidibattitiodierni,checaratterizzaentrambiglischieramenti.Icattolicirisentiti,perlopiù,sonocattolicisullastrada

dell’abbandonodellaChiesa,mentreVattimoèuncattolicosullastradadelrientro,equestofaunagrandedifferenza.Comelafailsuoparticolaretalentoperunpensierovigorosochenonperdelapropriaserenità.Ilsuoprincipaletemareligiosoèlakénosisdivina,illato“debole”diDiosipotrebbedire,chenonescludelefortisuggestionidell’incarnazioneedellaTrinità.

MaVattimopotrebbenonesserecosìestraneoall’ortodossiacomesuggerisceilsuolinguaggio.IsuoilibrirecentitendonoadattribuirequegliaspettidellaChiesacheeglicritica,aragionistoriche,allaprolungataincapacitàdeipaganicristianizzatidirinunciareallaviolenzadelsacro,incorporatonellereligioniarcaichecheluichiama«naturali».

Riguardoaquest’idea,Vattimosintetizzacosìilmiolavoro:«Girard,riassumiamoquimoltoapprossimativamente,vedelereligioninaturalifondatesuunaconcezionevittimariadelsacro:quandoscoppianograviconflittientrolacomunità,ilmododisanarlièdiconcentraresuununicocaproespiatoriolaviolenzache,altrimenti,siscatenerebbefratutti.Poiché

ilcaproespiatoriofunzionaeffettivamentenelridurrelaviolenza,assumeancheuncaratteresacrale,divino.AnticoeNuovoTestamento,tuttavia,hannoilsensodisvelarelamenzognadelsacronaturaleviolento.Gesù,segnatamente,ècoluichevienemessoamortenonperchévittimaperfetta,com’èsemprestatointeso,maperchéportatorediunmessaggiotroppo

radicalmenteincontrastoconlepiùprofondeconvinzioni(sacralievittimarie)dituttelereligioni“naturali”.Lastraordinarietàdellasuarivelazione(ilsacrononèviolenzasacrificale,DioèAmore)dimostra,fral’altro,cheeglinonpotevaesseresolouomo.»4Daquestanotevolesintesi,Vattimotraediverseconseguenze,conlequali

concordo,ealtredallequalidissento.Concordo,naturalmente,conlasuacondannadituttalaviolenzacheinpassatoèstatacommessa,autorizzataetolleratadallaChiesa.Concordoanche,evidentemente,colprincipiodellaliberainterpretazione,ecolrifiutodiriservareallaBibbiauntrattamentodiversodaquellodeglialtritesti.Vattimosischiera

esplicitamenteconletendenzecosiddetteprogressisteoliberalichesonodiventate,dalConcilioVaticanoII,dominantiquasiovunquenellaChiesacattolica,alivellolocaleenazionale.Questasceltaharadiciprofondenelsuopassatointellettualeereligioso.UnodeisuoiprimilibrièstatounostudiodiSchleiermacher,ilpadrefondatoredelProtestantesimo

liberale.5Laparolachiavecheriassumeun’evoluzionedaluigiudicatapositivamenteè«secolarizzazione»:l’interpretazionediquestomovimentoversolasecolarizzazione«sigioverà[…]delleteoriesuviolenzaesacropropostedaRenéGirard–ancheseeglinonlespinge(einfondononsivedeperché)finoaquestiesiti».6SecondoVattimo,vadasé

checiòchescrivoconducaalletesidaluisostenute.Ioinvececredocheportiallaconferma,nondituttelepratichepassatedellaChiesa,madell’ortodossiatradizionale.Tranoic’èunmalinteso,chehamolteplicicause.Unadiquesteèovviaenesonopienamenteresponsabile.InDellecosenascostesindallafondazionedelmondodecisidinonusareiltermine«sacrificio»in

relazioneallaCroce.7QuestadecisionehamoltoprobabilmenteinfluenzatoilgiudiziodiVattimosulmiolavoro.Comemoltilettori,egliinterpretailmiorifiutodiquelterminecomeunripudiodell’ortodossia,cosachenoneranellemieintenzioni.Perpiùdidiecianni,primadioccuparmidelCristianesimo,hostudiatoapprofonditamenteisacrifici

cruentidellereligioniarcaicheonaturali,eilmioatteggiamentoneiconfrontidelsacrificioèrimastoindelebilmentesegnatodaquestaesperienza.Nelsacrificiodisangue,isacrificatoriperpetranounaviolenzaadannodivittime.CiòèmoltodistantedaciòchechiamiamoilsacrificiodiCristo,chefulasuacrocifissione.Gesùnoninfliggeviolenzaanessuno

ma,alcontrario,lasoffreeglistessoperunobiettivoche,comunquelodefiniamo,nonhanullaachefareconilperpetrareviolenzaadannodiunesserevivente.Ilprimosignificatodisacrificio,laviolenzaesercitatadaisacrificatori,dominalamaggiorpartedellastoriadell’umanitàeindiscutibilmenteriapparecomemetaforainalcuneteoriecristianedella

redenzione.Acausadellorodisinteresseperlereligionitradizionali,ipensatoricristianiraramenteindaganolarelazionetraisacrificicruentieciòchechiamiamoilsacrificiodiCristo.Conseguentemente,nonriesconoaopporsiinmodoefficaceallatendenzamodernadiassociareiduesignificati,chehaessenzialmenteloscopodiconfutareilCristianesimo

interpretandolocome«unodeitantimitisacrificali».Dopoaverstudiatoilsacrificioarcaico,fuiesonotuttoracosìcolpitodalladiscontinuitàtralesuemodalitàarcaicheeilsacrificiodiCristoche,persottolinearneladifferenza,hosemplicementeevitatol’usodiquestotermineinriferimentoallaCrocecristiana.Alcuniannipiùtardi(graziesoprattuttoal

teologoaustriacoRaymundSchwager)misonoresocontoperòchequestasoluzioneeraimproponibile,opiuttostochenoneraaffattounasoluzione,senonaltroperchélasimmetriasimbolicatrailsacrificioarcaicoelaCrocenonpuònonesseresignificativadaunpuntodivistacristiano.L’attaccamentodeiteologiortodossiacertiterminitradizionali,comesacrificio,

nonèmaisenzaunaragione,ancheserichiedediessereanalizzato.SebbenedobbiamoopporcivigorosamenteallaconfusionetrasacrificioarcaicoesacrificiodiCristo,unsemplicerifiutodeltermineportaaunasterilenegazionedellastoriainsensostoricista(geschichtlich).Cristoaccettadiesseresacrificatocontroognisacrificiocruentoeil

donodisé,perquantopossasembrareparadossale,deveessereallafinedefinito,nesonooraconvinto,interminidi(auto)sacrificio.Credevo,comeVattimo,chel’usodelvecchiolinguaggiosacrificaleeladefinizionediGesùcome«vittimaperfetta»impedisseunarealecomprensionedellaPassionecomeinteramente«antisacrificale»,maoramirendocontodiaveravutotorto.Ilmiorifiutodella

parola«sacrificio»era,ingranparte,unerrorecommessoinbuonafede.Tuttaviafuancheistigatoinparte,senzadubbio,dall’anticodesideriodipestarelacodaalleoneinvecchiatoedissentiresonoramentedallaChiesa,perilsologustodifarlo.Stavocercandodiredimermiinqualchemodoagliocchideimieicompagniintellettuali.Datrecentoanniormai,tutti

noiintellettualisiamolegatiallospiritode«larévolte»,un’abitudinedifficiledaspezzare.Orache«larévolte»hapersinoraggiuntoilclerocattolico,lafinediquestotunneldeveperforzaessereinvista!Inunsaggiopubblicatonel1995,intitolatoTeoriamimeticaeteologia,8horespintoilmioprecedenterifiutodellaparolasacrificio.Questobrevelavoro,tuttavia,

nonrispondeamoltedellequestionisollevatedalproblema,esperodiritornarcinelprossimofuturoemiscusoperaverdettocosìpoco.IlsecondomotivodelmalintesoconVattimosonoinostrimodidifferentid’intenderel’interpretazione.Eglinonsirendeconto,temo,diquantoio,rispettoalui,siaall’anticaaquestoproposito.Perdefinireciòchelui

chiamaermeneuticanichilista,VattimospessocitaunafamosafrasediNietzsche:«Noncisonofatti,solointerpretazioni.»9Questafraseèfruttodiunabrillantepolemicaneiconfrontideivetero-positivisticheeranoconvintidiproferireun’immortaleveritàscientificaognivoltacheaprivanobocca.Mala

boutadediNietzschenonpuòcertofunzionarecomeunateoriadell’interpretazione:nonaveraltrocheinterpretazionièlastessacosachenonavernenessuna.SoventeNietzscheabbandonalaformuladaluiconiata,edireiche,contuttoilrispetto,lostessovaleperVattimo(ilcheèdibuonauspicioperisuoilettori).Colorocheprendonotropposulseriol’ostracizzazionedeifatti,

comeoggivatantodimoda,finisconocolsembrarenient’altrochedegliaccademicipoliticamentecorretti–cosachedifattosono.LaformuladiNietzschegiovaacolorochevoglionotrasformaretuttiitestiininsulse“narrazioni”oin“storie”piùomenofittizie,ritenendochenonpossanoaversensosenonindipendentementel’unadall’altra.L’analisicomparata

cheioinveceperseguohasensosoloseilmiticoeilbiblicohannosensoassieme,epossonodiconseguenzaopporsiinmanierareciproca.Lanegazionenietzscheanadeifattihaun’apparenteplausibilitàsoloperqueifilosofiequeipoetioccupatiagenerareilmaggiornumerodiinterpretazionidalsoggettopiùesilepossibile.Senzadubbio,l’abolibibelotd’inanitésonoreeraqualcosa

dipiùd’ungiocoperMallarmé,ma,dopoMallarmé,chealtropuòessere?Nonc’ènulladimallarmianonellasequenzainterpretativachecaratterizzailmiolavoro:essaèassolutamentedisensocomuneecoipiediperterra,disgustosamentereferenziale.Sibasasull’ovvioericercal’ovvio.Nonchetuttociòcheèovviom’interessi,masoloquelleosservazionichesto

quipresentandoecheavrebberodovutoessereprodottemoltotempofaetuttavianonlofurono.IocredochelanostrarelazionecoiVangelisiapienadiun’ovvietàmisconosciuta.Eperdimostrarviquantoestraneasialamiapraticainterpretativadalsofisticatonichilismodelnostrotempo,riassumerònuovamenteilmioragionamento,propriopersottolineareulteriormente

lasuasemplicitàteorica.

Ilcaproespiatorio

Perfinoilettorimenoinformatisannochelacrocifissioneèilrisultatodellacollaborazionedimoltepersone,diunaveraepropriafollache,improvvisamentee«senzaunacausaprecisa»,diventaostileaGesù.Neidrammipiùspettacolaridel

VecchioTestamento,troviamomoltiesempidiviolenza,oindirettamentecollettiva,comenellacrocifissione,oppurediretta,comenelcasodel«servosofferente»(Is53,7)odimoltiprofetichesoffronoovengonouccisipermanodifolleostili,epercuisipuòparlaredilinciaggio.LaviolenzacollettivacheriscontriamoconfacilitànellaBibbiagiocasenz’altroun

ruoloimportanteanchenellamitologia.Neimitipiùarcaici,inparticolare,ilinciaggiabbondano.LedescrizionidiquestaviolenzanonsonocosìgrafichequantoinIsaiaoneiVangeli,masonosemplicementetropponumeroseperessereignorate.Sonoperfinopiùnumerosediquantopossasembrarepoiché,inalcunimiti,doveaprimavistanonc’èviolenzacollettiva,l’analisicomparata

suggeriscecheessaèstatasoppressa.10CosìcomeneiVangelienellaBibbia,anchenellamitologial’assaltodiun’interafollacontrounasingolavittimahaluogoall’apicediunacrisichecoinvolgetuttaunacomunità,edinormaquestolinciaggiocollettivoponefineatalecrisi.Questeanalogienonpossonoesserefortuite.Dietrotuttii

linciaggicidev’essereunacausachetrascendelesituazioniindividuali.Imitinoncontengonoalcunainformazioneutilesultema,alcontrariodeiVangelichemostranocomenonsoloinemicidiGesù,ocolorocheglisonoindifferenti,sonosopraffattidall’impulsoviolento,maperfinoisuoistessiamici,isuoidiscepolipiùcari,lostessoPietro.Ilcontagiodellaviolenzaècosì

potentechenonrisparmianeppurecolorochecondividonolasofferenzadiGesù,comeidueladronicrocifissialsuofianco(unosoloinLuca).Anchesegiàinchiodatiallelorocroci,essivoglionoancorafarsicrocifissori,voglionodisperatamenteappartenereallafolladeilinciatori.IVangelinonsuggerisconochequestaviolenzacontagiosapossaessere

divina,anzisuggerisconoilcontrario.Essasiradicanellanaturamimeticadellerelazioniumane,cheèperlopiùdiscorde,mapuò,alsuoculmine,d’improvvisodivenireunificanteeaggregareun’interacomunitàcontrounasingolavittima.Ladiscordiadegliuominipuòimprovvisamentemutarsinelmisteriosoeterrificantecollantedellecomunità

umane.Perdefinirequestofenomeno,maicompletamentecompreso,usiamosenzarendercenecontounterminebiblico,«caproespiatorio»,cheoriginariamentedesignavalavittimadiunritualedescrittoinLevitico16.Ilmondomodernohaderitualizzatoeampliatoilsignificatodiquestotermine.Lapersecuzionediun«caproespiatorio»definisceil

processodicontagioviolentocheèpossibileancoraosservareovunquenelmondo,spesso,manonsempre,inunaformaattenuata.IllinguaggiodeiVangeliconfermal’interpretazionedellamortediCristocomecaproespiatorio:unodeisuoiappellativi,agnellodiDio,èsinonimodi«caproespiatorio»edèoccasionalmenteutilizzatoin

quelsensoanchedanoi,soprattuttodaqueicristianichenontemonod’asserirechelanostracomprensionedellepersecuzionicollettivecivienedaiVangeli.Un’ulterioreindicazionedelfattocheGesùmuorecomeuncaproespiatorioèlapresenza,induedeiquattroVangeli,diunsecondoepisodiodivittimizzazione–anzidiunprimo,insensotemporale–chepermolti

aspettianticipaeduplicalacrocifissione:l’assassiniodiGiovanniilBattista.IndubbiamenteoccorreunsoloboiaperdecapitareGiovanni,mamolticondividonolaresponsabilitàdellasuamorte:Salomè,Erode,ErodiadeetuttigliinvitatiacenadiErode,cheinfondogiocanolostessoruolodellafollanellacrocifissione:essimettonoErodesottopressione

chiedendolatestadelprofeta.Chediredeimiti?Dobbiamointerpretareancheiloroinnumerevolilinciaggieglialtriesempidiviolenzacollettivaosemicollettivanelsensodellapersecuzioned’un«caproespiatorio»?Sembrerebberagionevolepensarlo,dalmomentocheseidatitestualiappaionoidentici,ifattidietroadessidovrebberoessereidentici.Tuttavia,piuttostoche

confermarequestasupposizione,imitilacontraddiconoinmodoeclatante.InveceditrovareinessilestessevittimeinnocentidellaBibbia,essirappresentanoquestevittimecomecolpevoligiustamentepunitiperoffeserealmentecommesse.Ilmodellobiblicoèrovesciatosiariguardoallevittimecheaipersecutori.Invecedellefolleimpazzitechediventanoviolentesenza

unmotivoreale,moltimitirappresentanodeicittadinicivilichericorronocertoallaviolenza,maperlegittimeragioni:essidebbonosalvarelalorocomunità.UnbuonesempioèlatragediadiEdipo.Certamentel’eroenonèuncaproespiatoriodalpuntodivistadelmito:egliharealmentecommessoilparricidioel’incestodicuivieneaccusato,eitebanihannononsoloildirittoma

ancheildoveredidetronizzarloegettarlonelletenebre.Seconfrontiamoilmodellobiblicoequellomitico,possiamovederechelecredenzedellefolleelaloroviolenzasonoidentiche,malalorointerpretazioneèdiversa.Mentreimitiaccolgonoacriticamentelecredenzedellepropriefolleviolente,ilVecchioeilNuovoTestamento

denuncianoquestestessefolleeprendonoladifesadellevittime.Nelpassaggiodalmiticoalbiblicotuttorimanestrutturalmenteidenticomalaridistribuzionedellacolpaedell’innocenzaall’internodiquellastrutturaèsistematicamentecapovolta.Questocapovolgimentosignificaforsecheiltermine«caproespiatorio»siaapplicabilesoloalVecchioeNuovoTestamentoenonalla

mitologia?Alcontrario:significacheilmeccanismodelcaproespiatorioèessenzialesoloperladefinizionedellamitologia.Èforsequestounosterileparadosso?Seriflettiamoperduesecondisullasignificativitàdelcaproespiatorioedelsuosacrificiocirendiamocontochenonloè.Comesipropagailcontagioviolentodellapersecuzionetrai

persecutori?Conlaconvinzionechelalorovittimasiacolpevole.Epoichéipersecutoricredonodavveroaqualcosadifalso,chealtropossonofare,nelmomentoincuirinarranolaloroesperienza,senonrappresentarequestafalsitàcomefosselaverità?ConsiderandoleanalogiestrutturaliconigrandidrammidelVecchioedelNuovoTestamento,sideve

concluderechelamitologiaconsisteinraccontidipersecuzionichesonosistematicamenteingannevoli,nonperchéneabbianol’intenzionemaperchéilorostessiautoris’ingannano.Essinonmentonointenzionalmente;noncercanoditrarciininganno:essistessis’ingannano,perchévedonodavveronellelorovittimeimostruosicolpevolicheci

dipingono.Sonoimprigionatinell’illusionedelcaproespiatorio.Quandol’esperienzadelcaproespiatorioèdavvero“perfetta”,quandoilcontagioviolentoècosìpotentechesvanisceognidissenso,essopuòsologenerareciòchechiamiamo«mitologia».Questadefinizionecipermettedicomprendereladimensionereligiosadeimiti.Ilsacrificiounanimedel

caproespiatoriotrasferisceefficacementesullavittimatutteletensioniel’aggressivitàsocialechedivideipersecutoririconciliandoliautenticamente.Inaltreparole,mettefineallacrisiconcuituttelestoriedellepersecuzioniespiatoriehannoinizio.Ipersecutorisonoumilmenteconsapevolichedasolinonpossonoessereresponsabili

dellapropriariconciliazioneeperciòl’attribuisconoallasuasolacausapossibilenelcontestodellaloroesperienzatotale,cioèancoraalcaproespiatorio.Questaèlaragionepercui,allafine,uncaproespiatorioefficaceènecessariamentepercepitocomeunesseredivinocheèvenutodinascostodalcieloavisitarelacomunità.Ilvisitatoremisteriosoall’iniziosi

comportaduramentecolsuopopolo,maallafine,loportainsalvo.Questaèlaragionepercuiicapriespiatoriarcaicisonoconsideraticomesalvatoridivini,antenatidiviniodivinitàvereeproprie.Quandolapersecuzioneèpiùintensaeunanime,lavittimavienedapprimapercepitacomeunorrendomalfattoreepoi,dopochelaviolenzacollettivasièrisoltaeplacata,

comeunbenefattoreonnipotentechepresiedeallaricostruzionedellacomunitàeche,soprattutto,insegnaalpopolocomeeffettuareisacrificirituali,ovviamentedefiniticomeunadeliberatareiterazionedelsacrificiooriginarioconilsacrificiodivittimesostitutive,alduplicescopodionorareildioediriattivarel’energia“purificatrice”ocatarticadellapersecuzioneunanime.

Ilricorsoalcaproespiatorioèunfenomenoassolutamenteparadossaleeinvisibile,lacuidelucidazioneèumanamenteimpossibile.Questaimpossibilitàèlaragionepercui,ancoroggi,lamaggiorpartedellepersonenonriesceacomprenderneilsuoruoloall’internodellaculturaumana.Oilcontagiomimeticoèunanimeegeneraunmitochedissimulalasuastessaorigine,oppureil

contagioètroppodeboleperessereunanimeenonavvienealcunsacrificio.Ilproblemaconcreto,pergliantropologi,nonèlamitologia,cheèrelativamentesemplicedaspiegare,malapresenzainfinitamentemisteriosatranoidiunaeunasolatradizionereligiosache,invecediradicarsinelsacrificioespiatorioetenerlonascosto,letteralmentelo“svela”:quellagiudaico-

cristiana.Così,l’esperienzafondatricedelCristianesimoèancoraunavoltalapersecuzionevittimaria,ilchelorendeinseparabiledatuttelealtrereligionieallostessotempoincomparabileadesse.

NellaPassione,riconosciamoimmediatamenteinGesùunavittimainnocente,uncaproespiatorio.Laveraragionedellaconvergenzaditantipersecutoricontrodilui,cioè

ilcontagiomimeticodellaviolenza,èpubblicamenteesibita.Mentrenellamitologialapersecuzioneespiatoriaètrasfiguratanellagiustapunizionediuncolpevoleeperciòdissimulata,neiVangelil’inaccettabileveritàèraffigurataperciòcheèrealmente.Lereligioniarcaichesembranototalmentealieneaifenomenidipersecuzionevittimarianon

perchélosianoveramente,maperlaragioneopposta:perchéessestessenasconodafenomenipersecutori,cosìpurieperfetti,danonpoteressererappresentaticometali.PercomprendereciòcheimitisonoveramenteènecessarioleggerlicomeresocontidellaPassionedistortidaipersecutori.SecondoFrancisGoyet,questoèciòchehafattolaculturadell’Imperobizantino

interpretandol’EdiporediSofocle,sottolineandononlasensazionalescopertadellacolpamiticadell’eroe,malesuesofferenze.LatragediafuinfattilettacomelaPassionediEdipo.11

Colorocheconsideranol’ebraismoeilCristianesimocomereligionidelcaproespiatorio,perilfattocheilcaproespiatoriodiventavisibileinesse,ècomese

punisserol’ambasciatoreperl’ambasciatacheporta,enoncomprendonoladifferenzafrailprincipiod’illusione,cheèpropriodellapersecuzionevittimaria,elasuaaccuratarappresentazione,chedissipaquestaillusione.Lereligionidelcaproespiatoriosonostatequelleincuilapersecuzionenonvenivarappresentataeproprioperquestorimanevainvarimodi

efficace.Perchélamiatesisulcaproespiatoriopossaessereritenutavalida,essadeveconfermarenonsoloalcuni,matuttiidatimitologici.Naturalmentequestoarticoloètroppobreveperun’indagineesaustiva,mavorreielencarealcunedellecaratteristichedeglieroimitologicicheconfermanoindirettamenteilruolofondativodellapersecuzione

espiatorianellastrutturazionedellamitologia.Seglieroimiticinonhannonullaachevedereconicriminitipicichevengonoloroimputati(parricidio,incesto,eccetera),perchémaivennerosceltialcuniindividuiinvecechealtriall’internodiunadatacomunità?Inmolticasi,nonc’ènullaneimitichepossasuggerireunarisposta,mainaltriqualcheindicazionesipuòtrovare.Moltieroi

presentanodellecaratteristichechenonpossonoesserepropriedellaloro“identità”individualepoichéricorronoinsvariatimiti,indicandoinvecelaloroidentitàdivittime.Essipossiedonoattributiche,inunacomunitàprimitivaechiusa,selezionanodeterminatiindividuiconsegnandoliall’abusoeallapersecuzione.Sitrattadiqualcosadibanaleetuttavia

significativo,perfinonelnostromondo,vistochesiamoingradodiriconosceretalesignificato…Moltieroimiticisonomalati,storpioafflittidainfermitàeabnormitàchetendono,purtroppo,ascatenarecontrodilorol’ostilitàdelprossimo.Ungrannumerodieroimiticizoppicaohapersounocchio,ounbraccio,ounagamba;altripresentanopeculiaritàcheancoroggi

infastidirebberoparecchio:possono,peresempio,puzzaretremendamente.Tuttociòrendecontodelfattochevengonoallafinedivinizzati,proprioperchévengonovittimizzati.Altrieroisonocosìpoverichesiriduconoamendicare.Altrisonotremendamentebruttio,alcontrario,sonocosìincredibilmentefavoritiinterminidiricchezza,forzafisica,carismapersonaleevia

dicendo,dasuscitarenecessariamenteun’invidiachepuòbendiventarelacausaprincipaledellalororiduzioneacapriespiatori.Altrepossonoesserepoilecausedipersecuzioneincomunitàparticolarmenteisolateemolto“chiuse”,comeadesempioilmancatoadattamentocherisultadall’esserestranieri.Inmolteculturemondiali,gliantenatidivini,glieroi,oglidèisono

spessodefiniticomestranieriinvisitaquandosipresentanolaprimavoltanellacomunitàchesipolarizzacontrodiloro.Hoelencatoalcunisegnipreferenzialiostereotipidellavittimizzazione12elalistapotrebbeallungarsiall’infinito.Intendiamoci,moltevittimenonnepresentanoaffatto,maquestacircostanzanonconfutalamiatesi.Nelladesignazione

delcaproespiatoriovièunelementodicasualitàchesisottraeatuttiitentatividienumerazioneesaustivaodiformulazionedipredizioniprecise.L’elementod’incertezzanondiminuiscelanaturascientificadiquestotipodiricerca.Gliindizisonosparsiquaelà,macenesonotroppiecisonotroppimitiperchérimangailminimodubbiosullaveranaturadellamitologiaedelrituale:essaè

latrasfigurazionereligiosadell’uccisione,conseguentementedissimulata,diuncaproespiatorio.Nelcontestoattualeèparticolarmenterilevanteunaltrogruppodiaccusechesembranofattesumisuraperuncaproespiatorio.Alcunieroisonoaccusatidiaverescogitatoqualchestratagemmaperdisseminaredissensotraimembridiuna

comunitàindifficoltà.Cadmo,ilmitologicofondatorediTebe,èaccusatodiavergettatodinascostounapietraaduegruppidigigantiperistigarliallaviolenzaeorchestrareindirettamentelalorodistruzionereciproca.TroviamoqualcosadisimilenellamitologiadiWotan.13InunmitosudamericanostudiatodaLévi-Strauss

(nellasuaMytologiques),siraccontadiunpappagalloinvisibile,nascostotrairamialtidiunalbero,chegettafraschecontroiguerrierisottodiluiperistigarelalororeciprocadistruzione.Questestorienonsonoverieproprimiti,mac’èqualcosadimiticoinessipoichédevonoesserestatiinventatidopoilfatto,comeunasortadisoluzioneper“salvarelafaccia”eristabilirelapacetra

isopravvissuti.Sipotrebberoforsedefinirecome«meccanismidirisoluzionedeiconflitti».Lostessoèvero,iocredo,dimoltischerzigiocatidatrickster,14spettacolariagitatorichediventanospessodeiriconciliatoridissimulati,nelsensocheessisiassumonolaresponsabilitàditutteleprovocazioni.Moltevittimemitichesonoaccusate

naturalmentedicriminiorrendicomeilparricidio,l’incesto,l’accoppiamentoconanimaliealtresimilimostruosità.Eperindividuarelanaturapersecutoriadiquestipresunticrimini,dobbiamoricordarechericompaionospesso,sottoformadiaccuseinfamanti,negliesempidipersecuzionicollettivecheancorahannoluogoinuncontestostorico,ochesonoabbastanzarecenti

darisultareinconfondibili.LanostrainfarinaturadiCristianesimocipermettedicomprendereilfenomenodelcaproespiatoriomoltomegliocheinqualsiasialtrocontestoculturale,impedendocidifraintenderequestestoriedipersecuzioniconimitiaffascinantieprofondichecertamentescorgeremmoinessesefosserostateinventateeriscoperteinuncontestogrecooarcaico.Finora,i

mitologidiprofessionesisonorifiutatidiproiettareretrospettivamente,findentroalmondogreco,lanostracomprensionemodernadelcaproespiatorio.Noinondobbiamolimitarciafaresolounpassoindietro[Schrittzurück],comeraccomandavaHeidegger,finoarecuperareifilosofipresocratici,madobbiamofarneunsecondo,finoallaviolenzamiticacheciriveleràlaveraorigine

dellanostracultura.Equest’origineciappariràcomelastessachehaprodottolaCroce,benchéfraintesa.Cisonoisegnichelacecitàchecièstataimpostastiapercadere.

Ilmeccanismovittimario

L’ipotesidelcaproespiatorioèinrealtàduplice.Mostra

cheimitihannosensocomedissimulazionedellapersecuzionevittimariachevienemanmanosvelatanelVecchioenelNuovoTestamento.DobbiamooracercaredinuovonellaPassionealtriindizicheconferminocomeessadavverorivelil’espulsionediuncaproespiatorio.L’indizionumerounoèlapresenzaneiraccontidellacrocifissionediunelementocheètotalmente

assentenellamitologia,ossiaungruppodipersonechenonaderisconoallalogicaunanimedelmeccanismopersecutorio.Accantoaipersecutoriconvinti,chesonolanettamaggioranza,troviamounaminoranzachedissente,gliapostolidiGesù.Questaminoranzaènaturalmenteindispensabileallosvelamentodelfenomenodipersecuzione.Lapresenzadiquestaminoranzanonè

ovvia.Ipersecutoriconvintidevonoancoradominarelascenaoaltrimentinoncisarebbealcuncaproespiatoriodadissimulare.Selacredenzanellacolpadellavittimafosselimitataaunaminoranzaoperfinoaunadebolemaggioranza,anchequandolavittimavenisseuccisa,l’interoprocessononsarebbeabbastanzadissimulatodarisultareefficace.Noncisarebbealcun

autenticofenomenopersecutoriodasvelare.Ilfenomenodipersecuzionedev’essereabbastanzapotentedarisultareefficacecometale,manondev’esseresufficientementepotentedarendereimpossibileildissenso.LavittimizzazionediGesùsoddisfaquesteduecondizioni.Unaminoranzachedissentedev’esserestatapresenteanchenelcasodeidrammi

delVecchioTestamentochesvelanoifenomenipersecutorima,contrariamenteaciòcheavvieneneiVangeli,essarimaneinvisibile.Imiti,dinorma,noncontengonoalcunaminoranzadissenziente.Laveritàufficialedellapersecuzionevittimarianonvienemaicontestata.Conoscosoloun’eccezioneaquestaregola,lastoriadellamortedi

RomoloinLivio.RomoloèsullacimadiunodeisettecollidiRoma,circondatodall’interosenato.D’improvvisointervieneunafortetempestaeunagrandenuvolanascondetuttiallavista.Quandolanebbiasidirada,Romolononc’èpiùeisenatoriannuncianoalpopoloriunitoch’eglièstatoassuntoincielo.Ilpopolosenerallegradoverosamente,eccettoalcuniindividuipoco

raccomandabilichesostengonod’avervistoalcunisenatorinasconderepezzidelcorpodiRomolosottolatoga.Questaversionedeifattivienerespintacomel’invenzioned’unosparutogruppo,pocoaffidabile,discontenti.15Immediatamenteprimaedurantelacrocifissione,gliapostolinonsonoaffattoimmunidalcontagio

persecutorio.Almomentocruciale,quindi,lapossibilitàcheemergaunaminoranzadissenzienteapparemoltodebole.Setuttiidiscepolisifosseroarresidavveroallalogicaunanimedellinciaggio,noncisarebberostatiiVangeli.Lacrocifissione,semprechesenefosseconservatamemoria,sarebbepassataallastoriasoloinformamitica.ÈlaResurrezionecheportaalla

lucelaminoranzadissenzientealmomentoincui,umanamenteparlando,laveritàeragiàstataseppellita,unavoltapertutte,insiemeaGesù.LaResurrezioneèattribuitaalloSpiritodiDio,definitoconterminequantomaiappropriatoil«Paraclito»,unterminegrecochesignifica«l’avvocatodifensore».LaResurrezionemostracomelapersecuzioneespiatoriasiaunaprigioneda

cuigliapostolinonsisarebberomailiberatisenzal’aiutodivino.IlParaclitorendeidiscepolicapacidipercepirequalcosachenessunessereumanoècapacediintenderesenzailsuoaiuto:lapropriapersonalepartecipazionealmeccanismopersecutorio.Questaconsapevolezzafatutt’unocolprocessochiamatodi«conversionecristiana»egiocaunruolo

drammaticotragliapostolialtempodellaResurrezione:inparticolarmodonelcasodiPietrodopoilsuorinnegamento,einquellodiPaolosullaviadiDamasco.PaolononfuingradodicomprenderelapropriaviolenzafinchénonsentìdallaboccadiGesùunadomandaincredibile:«Saul,Saul,perchémiperseguiti?»(Atti9,3-7).Un’antropologiadelcaproespiatoriocipuò

indubbiamentecondurremoltolontano,manonpuòandareoltrequestopunto:essadevelasciarelastradaallareligione.L’universalitàdelmodellodelcaproespiatorioneitestireligiosisuggeriscechetuttelesocietàumanesonoafflittedaunqualchetipodidisfunzioneche,perquantopienamenterivelataneiVangeli,èsempresfuggitaall’attenzionedegliosservatoriscientificioltre

cheaquelladeglistessipensatoricristiani.Lacausadiquestadisfunzionepuòsoloesserelatremendavocazionealconflittodell’umanità.Questaavrebberesoimpossibilel’emergeredellesocietàumanese,nellanostrastoriaprecristiana,ogniqualvoltaildisordineavesseraggiuntounacertasogliad’intensità,essononavessefattoscattarespontaneamenteilsuostesso

antidotonellaformadiqualchelinciaggiounanimediuncaproespiatorio–eventochehageneratononsololamitologiaelanozionearcaicadelsacro,maancheisacrificirituali,dotandocosìlesocietàumanedeimezzisacrificalipertenereinscaccolapropriaviolenza.Selereligionichehannofattoricorsoallavittimizzazioneespiatoriahannodavveroprotettol’umanitàdallasua

stessaviolenza,alloralarivelazioneevangelicadelmeccanismoespiatoriorappresentauncambiamentodiportataepocalenelcorsodellastoriaumana,ancorchédifattomoltopericoloso.Diffondendosiintuttal’umanità,questarivelazionehaliberatosialenostrecapacitàcreativesiaquelledistruttive.Ilcontrastotraleconclusionipositiveeottimistichedeimitiela

dimensioneapocalitticadellatradizionegiudaico-cristianaèunindizioulteriorechecifaattribuiresialelorosomiglianzechelelorodifferenzeallavittimizzazioneespiatoria,laqualerimanesemprenascostaneiprimimentrevienesvelatanellaseconda.Neimiti,l’occultamentorendeefficacelaviolenzapersecutoria.Ilvecchiosistemavienerestaurato

oppureunonuovolosostituisce,equestaèlaragionepercuileconclusionideimitisonosemprepositiveeottimistiche.Unarestaurazioneculturalehaluogosottolasupervisionedeldioappenarivelato,chenonèaltrocheilcaproespiatoriocheèstatoucciso.IVangelisonodiversi.Labontàdellalorolietanovelladipendedallanostraobbedienzaalleregoledel

regnodiDio.Senonlofacciamo,serimaniamoall’internodellospiritoviolentodellavendettaedellarivalità,saràimpossibile,infuturo,impedirel’escalationdiviolenzachenonprovienedaDiomadaun’umanitàsfrenata.Laminacciaapocalitticainfatti,lungidall’essereassentenelVangelodiGiovanni,comesostenutodamoltistudiosi,èpresentesottoformadituttii

conflittisuscitatidagliinterventidiGesù,nonostantetuttoilbenecheessiportanoconsé.LafamosafrasediGesù:«Iononsonovenutoperportarelapacemalaspada»(MatI0,34),riflettelasuaconsapevolezzacircailfattochestadistruggendoilpoterecatarticodellapersecuzioneespiatoria.Quindi,anchese–opiuttostopoiché–eglicidaràallafine«lapacechesuperaogni

comprensione»(Fil4,7),ilsuopassaggiotranoideveprimaessereseguitodaunadifficiletransizionestoricadurantelaqualelasuapacenonèancoraquielavecchiapacedelmondo,cioèlatreguadellapersecuzionedelcaproespiatorio,ormainonc’èpiù.LarivelazionedellaCroceportaindubbiamenteinnumerevolibeneficiconséma,nellasuaespansione,essaprivalesocietàumanedel

solotipodipacedicuihannogodutosottolaleggedelcaproespiatorio.Nelcasodeimiti,ilprincipiodivinoèinrealtàlaviolenzacheportalapaceattraversoimisteridelsacrificioespiatorioerituale,laviolenzabuonacheespellequellacattiva.NeiVangeli,questaviolenzaèdefinitanoncomedivinamacomesatanica:èilpoteredi«espellereSatana»,datotemporaneamenteaSatana

stesso(Mar3,23)eorarivendicatodalCristo.LaragionepercuiGesùvieneconsideratodivinoèdavverounica.Ilsuoamoretrascendelaviolenzadelsacroedevepenetrare,infine,l’oscuroregnodell’uomo;essodevetrionfaresututtigliostacolichenoiponiamosulcamminodellanostrastessasalvezza.Neitestimiticicomeinquellibiblici,ritrovomoltiindizicheavvaloranol’ipotesidel

caproespiatorio;mailpiùsignificativoèilmodoperfettoincuiledueseriecombacianofraloro.LeanalogietramitologiaeBibbia,invecedigiocareasfavoredeiVangeli,com’èstatofinoraintesonelmondomoderno,cipermetterannodirivendicarelaveritàintellettuale,oltrechereligiosa,deidueTestamenti.IquattroraccontidellaPassione,elerivelazioni

biblicheprimadiessi,sonoglistrumentiingradodisvelarelapersecuzioneespiatoriaintuttiqueitestiincuiessaèstatacelata,nonsolonellereligioninaturali,maanchenellefilosofieenellealtremitologiemodernecomequelledellescienzesocialienelmiraggiodell’oggettivitàscientista,giustamenterespintadaVattimo.Un’applicazioneappropriatadelleintuizioni

mimeticheediquellerelativealcaproespiatoriocheciderivanodaiVangelipuòletteralmenteesaminareairaggixtuttiquestitesti.

Fidarsidellaragione

Primachecominciassiasospettarechequestepossibilitàinterpretativeediricercafosseroeffettivamenteaportatadimano,

m’interessavo,comemoltialtriattornoamenelcontestoaccademico,allevariemodeintellettualidelmomento,compresequellepiùantireferenziali,antilogicheeantiscientifiche.Nonappenaperòmiconvinsi–atortooaragione–chel’ipotesidelcaproespiatoriopotevagiocareunruolodecisivonellarisoluzionedell’enigmamitico-sacrificale–unruolochevienedifattosvelatonon

certodamemadaiVangeli,confermandonelalorounicaveritàeillorounicopotere–ebbilasensazioneditrovarmidifronteaunascopertafondamentaleedecisiadedicarmiinteramenteaquestaintuizione.Senzaalcunpentimento,horinunciatoatuttiigiochiteoriciesonotornatoalleregoledell’evidenzaedellaprovapiùtradizionaliedisensocomune.Sentivo

istintivamente,esentoancora,chelasolateoriadicuihobisognoèilcrederenellapossibilitàdiscoprirelaverità,ilcrederenell’esistenzasiadeifattichedelleinterpretazioni.Nellaricercadellaconoscenza,l’ultimosecoloemezzoèstatocaratterizzatodaeccessichesisonomossiindirezioniantitetiche.Primacisonostatelescuoledipensieropositivista,che

hannoadoratoifattisentendosicosìfacilmenteecostantementeacontattoconessidadimenticareleinterpretazioni.Questoeccessoèstatoseguitodallareazioneopposta,diprincipiolegittima,machemoltoprestohacondottoaeccessipeggioridiquellichedovevarettificare.Cerchiamopertantodirinunciareatuttelepseudo-radicalizzazioni,tentandodifidarci

nuovamentedellaragionesenzaidolatrarla.D’orainpoi,cerchiamodicrederesianeifattichenelleinterpretazioni.

NOTE

1.ArticoloapparsoperlaprimavoltainPluriverso,n.4,2000.Trad.it.diCristinaGrasseni.

2.G.Vattimo,Oltrel’interpretazione,Roma-Bari,Laterza,1994,pp.56-57.CorsivodiGirard.

3.Ivi,p.X.

4.Ivi,p.63.

5.G.Vattimo,Schleiermacher,filosofodell’interpretazione,Mursia,Milano,1968.

6.G.Vattimo,Oltrel’interpretazione,cit.,p.63.

7.Cfr.R.Girard,Dellecosenascoste,cit.,pp.298-308.

8.R.Girard,Mimetische

TheorieundTheologie,inJ.NiewiadomskieW.Palaver(acuradi),VomFluchundSegenderSündenböcke:RaymundSchwagerzum60,Kulturverlag,1995,pp.15-29.

9.CfrF.Nietzsche,Operecomplete,VIII,Frammentipostumi.1887-1888,Milano,Adelphi,1971,p.299.

10.R.Girard,Ilcapo

espiatorio,trad.it.Milano,Adelphi,1987,capp.5e6.

11.Sophocle,Oedipe-Roi,trad.fr.,Paris,Lelivredepoche,1994,p.137.

12.R.Girard,Ilcaproespiatorio,cit.,cap.2.

13.Wotan(Odino)èildiosupremonellamitologiascandinava,tracuisitrovaLoki,ildioingannevole.

14.Letteralmente«imbroglione»;nellamitologiaeneglistudidellereligioninaturali,iltricksterèunadivinità,unospirito,uneroeumano,ounanimaleantropomorfochesiprendegiocodiunacomunitàdisobbedendooviolandoleregoledellastessa.NellamitologiagrecasonotricksterPrometeo,Efesto,Ulisse,Ermes;inquellacelticaPuck;e

ovviamenteilDiavolo,intuttelesuedeformazionifolcloriche,nellaculturapopolarecristiana.

15.Cfr.T.Livio,Storie,I,acuradiL.Perelli,UTET,Torino1977,p.155(1,16,4).