Il recepimento della direttiva MiFID · Il recepimento della direttiva MiFID La consulenza...
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Il recepimento della direttiva Il recepimento della direttiva MiFIDMiFIDLa consulenza finanziaria indipendenteLa consulenza finanziaria indipendente
Cagliari, 5 marzo 2008
Davide Squarzoni
2Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Agenda
CHI SIAMO
LA DIRETTIVA MiFID
Introduzione alle principali novità
Tutela degli investitori
» Classificazione della clientela e conseguenze sull’operatività
» Adeguatezza ed appropriatezza
L’ARCHITETTURA REVERSE CORE-SATELLITE
DALLA FRONTIERA EFFICIENTE ALLA FRONTIERA EFFICACE
3Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Il Gruppo Prometeia
ASSOCIAZIONE PROMETEIA
ASSOCIAZIONE PROMETEIA
SOCI INDIVIDUALI
SOCI INDIVIDUALI
PROMETEIA S.p.A.
PROMETEIA S.p.A.
48% 52%
Una delle maggiori società italiane di consulenza e ricerca economica e finanziaria. Conta attualmente su uno staff di circa 250 professionisti che esprimono
competenze di eccellenza nei campi dell’analisi economica e dell’ingegneria finanziaria, della statistica e dell’econometria, della business analysis e della
consulenza finanziaria, dell’organizzazione aziendale e dell’informatica
Associazione (fondata nel 1974) senza scopo di lucro, che non
svolge attività commerciale ma attività di analisi e ricerca
Professori universitari componenti il Comitato Scientifico e i Partner selezionati nel management di
Prometeia
4Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Prometeia Advisor SIM – indipendenza e specializzazione
PROMETEIA S.p.A.
PROMETEIA S.p.A.
100%
CdACdA SOCIETA’ DI REVISIONE
SOCIETA’ DI REVISIONE
COLLEGIO SINDACALECOLLEGIO
SINDACALE
DIRETTORE GENERALE
DIRETTORE GENERALE
CONTROLLO INTERNO
CONTROLLO INTERNO
Business Consulting
RiskManagement
FinancialAdvisory
Business Information
5Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Prometeia Advisor SIM - l’attività di consulenza
L’esperienza di Prometeia nel settore degli Investitori istituzionali parte dal 1998, mutuando esperienze precedenti nei Comitati Investimento di portafogli di proprietà di primarie Banche ed avvalendosi di metodologie e strumenti di ALM, asset allocation e risk management riconosciuti come best in class dal mercato
Gli Investitori che attualmente utilizzano strumenti e servizi consulenziali di Prometeia Advisor SIM sono 42 tra Fondazioni Bancarie, Fondi Pensione, Casse Private e Family Offices. Gli Asset Under Advice a dicembre 2007 sono poco meno di 30 miliardi di euro
0
15
30
45
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
Num
ero C
lienti I
stituzi
onal
i
Inizio operatività della SIM
6Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Processo d’investimento per un Investitore istituzionale
Analisi del portafoglio finanziario
Valutazione della struttura
prospettica delle attività e
passività
Asset allocationstrategica Monitoraggio
rischi e analisi delle
performance
Selezione dei gestori e prodotti
La definizione del portafoglio strategico costituisce la principale responsabilità degli Amministratori di un Ente in tema di investimenti finanziari
Per raggiungere e mantenere nel tempo risultati ottimali le scelte fondamentali devono essere supportate da attività complementari, a monte ed a valle della definizione del portafoglio strategico
Tali attività costituiscono il processo d’investimento, che si configura non come una tantum, bensì come processo iterativo attraverso il quale perseguire dinamicamente il raggiungimento del rendimento target
Il costante monitoraggio delle performance permette di perfezionare l’asset allocation e di valutare nel continuo la composizione ed il profilo rischio/rendimento del portafoglio
L’andamento dei mercati e l’operato dei gestori richiede frequenti riesami del portafoglio per valutare la necessità di ribilanciamento tra le classi di attività o modifiche nei mandati e nei prodotti utilizzati
Ribilancia-mento del portafoglio
7Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Il 21 aprile 2004 è stata approvata dal Parlamento europeo la direttiva 2004/39/CE “Markets in Financial Instruments Directive” (MiFID) relativa ai mercati degli strumenti finanziari. Si inscrive nell’ambito del Financial Services Action Plan (FSAP), adottato dalla Commissione Europea
L’obiettivo è di integrare i mercati dei capitali e creare un mercato unico europeo per i servizi finanziari
La Direttiva regolamenta la materia dei servizi finanziari per:
» “assicurare il grado di armonizzazione necessario …
» … per poter offrire agli investitori un livello elevato di protezione …
» … e consentire alle imprese d’investimento di prestare servizi in tutta la Comunità”
Il quadro normativo di riferimentoTutela degli investitori e mercato unico
8Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
In vigore dal 2
novembre 2007
Il quadro normativo di riferimentoTutela degli investitori e mercato unico
IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO A LIVELLO COMUNITARIO E NAZIONALE
Direttiva 2004/39 CE (MiFID) – direttiva di I livello
» Direttiva 2006/31/CE – direttiva di II livello
» Direttiva 2006/73/CE – direttiva di II livello
Decreto Lgs. 164/2007 (Modifiche al D.Lgs. 58/1998 (TUF))
» Delibera Consob n. 16190 (Regolamento Intermediari)
» Delibera Consob n. 16191 (Regolamento Mercati)
» Regolamento congiunto Consob - Banca d’Italia
9Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Le principali novitàDestinatari e contenuti
SOGGETTI COINVOLTI
Intermediari
»Banche, SIM e SGR, agenti di cambio, Poste Italiane, imprese di investimento e banche comunitarie con succursale nel Paese locale ed extracomunitarie abilitate ad operare nel Paese locale
»Consulenti finanziari
»Gestori di sistemi multilaterali di negoziazione (Multilateral Trading Facilities - MTF), “internalizzatori sistematici”
Vengono esplicitamente esclusi dall’ambito di applicazione della normativa, tra gli altri, le imprese di assicurazione, gli OICR e i fondi pensione. Vanno esclusi, inoltre, le persone che prestano esclusivamente servizi di investimento alla propria casa madre e quelli che effettuano esclusivamente negoziazione in conto proprio.
AMBITI DI INTERVENTO
Tutela degli investitori» rigorosa classificazione della clientela» rispetto di specifiche regole di condotta » controllo degli inducements (incentivi)
Rafforzamento dei meccanismi concorrenziali ed efficienza del mercato
» abolizione dell’obbligo di concentrazione » apertura a nuove regole di trading venues
(luoghi di esecuzione)» “passaporto”
» trasparenza pre e post-trade» transaction reporting
Riclassificazione di servizi e strumenti
» il servizio di consulenza» la gestione di MTF» riclassificazione degli strumenti
Governance» requisiti legali» sistemi e controlli interni» gestione dei rischi » gestione dei conflitti di interesse
10Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Le principali novitàTutela degli investitori
CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA
Clientela al dettaglio
Clientela professionale
Controparte qualificata
INDUCEMENTS(INCENTIVI)
REGOLE DI CONDOTTA
Informativa pre-contrattuale dalla/alla clientela
Valutazione dell’adeguatezza
Test di appropriatezza
Mera esecuzione degli ordini
Regolamentazione degli incentivi
Il sistema MiFID richiede alle imprese di investimento di rendere gli interessi della clientela prioritari nell’esecuzione dei servizi di investimento.
A tal fine, la Direttiva e le relative misure di esecuzione (modifiche al TUF e Regolamento Intermediari) procedono a dettagliare:
Tutela degli
investitori
Governance
Mercati
Servizi e strumenti
11Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
PASSAPORTO EUROPEO
Vigilanza del Paese di origine sulle imprese che prestano servizi in altri Paesi comunitari
TRANSACTION REPORTING
Invio di flussi informativi dagli operatori alle Autorità competenti degli Stati-membri
TRASPARENZA Pre e post-negoziazione
TRADING VENUES(LUOGO DI ESECUZIONE)
Abolizione della “regola di concentrazione”
Ampliamento dei modelli di organizzazione della attività di negoziazione (mercato regolamentato, MTF, internalizzatori sistemici)
Libera scelta del luogo di esecuzione degli ordini
La Direttiva pone le condizioni per l’aumento della competitività sui mercati finanziari dell’UE eliminando i vincoli all’utilizzo del “passaporto” e abolendo l’obbligo di concentrazione nei mercati regolamentati, presupponendo che la concorrenza tra mercati con differenti modelli di business e differenti strutture di costo sia la strada migliore per promuovere l’efficienza.
Tutela degli investitori
Governance
Mercati
Servizi e strumenti
Le principali novitàCompetitività ed efficienza del mercato
12Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Le principali novitàServizi e strumenti finanziari
La Direttiva rivede l’elenco dei soggetti e dei servizi di investimento, re-introducendo tra l’altro l’attività di consulenza in materia di investimenti come attività riservata agli intermediari abilitati, distinguendola dalla consulenza “generica” che rientra invece nei servizi accessori.
CLASSIFICAZIONE DELLA ATTIVITÀ E DEGLI STRUMENTI
Intermediari, gestori di sistemi multilaterali di negoziazione (MTF) e “internalizzatori sistematici”, consulenti finanziari
La consulenza come “servizio di investimento” e l’introduzione della “gestione di MTF”
La ricerca, l’analisi e le altre raccomandazioni generali come “servizi accessori”
Riclassificazione, specificazione ed estensione degli strumenti finanziari (soprattutto relativamente ai derivati)
Tutela degli investitori
Governance
Mercati
Servizi e strumenti
13Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Le principali novitàGovernance
La Direttiva definisce i caratteri generali dell’organizzazione degli intermediari, richiedendo alle imprese di investimento di applicare politiche e procedure sufficienti a garantire che l’impresa nella sua interezza adempia a determinati obblighi stabiliti dalla Direttiva stessa e dal Regolamento Congiunto.
REQUISITI ORGANIZZATIVI
Requisiti generali di organizzazione, continuitàdell’attività, compliance, gestione del rischio, revisione interna, responsabilità dell’alta dirigenza
Procedure per la corretta e trasparente prestazione dei servizi e per la percezione e corresponsione di incentivi, controllo di conformità alle norme, trattamento dei reclami, operazioni personali
Esternalizzazione di funzioni operative essenziali o di servizi/attività
Conservazione delle registrazioni
CONFLITTI DI INTERESSE
Adozione di misure idonee per identificarli
Informativa “chiara” e “preventiva” ai clienti in caso di conflitto
Tutela degli investitori
Governance
Mercati
Servizi e strumenti
14Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitori Classificazione della clientela
CLIENTELA AL DETTAGLIO
Cliente che non sia cliente professionale o controparte
qualificata
CLIENTELA PROFESSIONALE
CONTROPARTE QUALIFICATA
Clientela che possiede l’esperienza, le conoscenze e la competenza necessarie
per prendere consapevolmente le proprie decisioni in materia di
investimenti e valutare correttamente i rischi che assume.
I clienti a cui sono prestati i servizi di esecuzione di ordini e/o di
negoziazione per conto proprio e/o di ricezione e trasmissione ordini.
--
++
LA NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELALA NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELALA NUOVA CLASSIFICAZIONE DELLA CLIENTELA TUTELATUTELA LIBERTALIBERTA’’ DI DI AZIONEAZIONE
--
++
15Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitori Classificazione della clientela
su rich
iesta del clien
te
Opzione per gli Stati membri di includere altre imprese che soddisfano requisiti adeguati.La Consob non propone tale estensione.
L’intermediario deve verificare in modo sostanzialee non formale la rispondenza ai requisiti
Clientela al dettaglioClientela al dettaglio
Controparti qualificateControparti qualificate
su in
iziativa dell’in
termed
iario
o su
richiesta d
el clien
te
su in
iziativa dell’in
termed
iario
o su
richiesta d
el clien
te
su in
iziativa dell’in
termed
iario
o su
rich
iesta del clien
te
Clientela professionaleClientela professionaleClientela professionale
In via generale, o per singoli servizi/operazioni è possibile richiedere una diversa classificazione.
16Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitori Classificazione della clientela
INFORMATIVA AL CLIENTE
CLIENTELA AL
DETTAGLIO
CLIENTELA PROFES-SIONALE
CONTRO-PARTE
QUALIFICATA
--
++
REGOLE DI GESTIONE
ORDINI
Il grado di tutela varia anche a seconda del servizio prestatoIl grado di tutela varia anche a seconda del servizio prestatoIl grado di tutela varia anche a seconda del servizio prestato
TUTELATUTELA VALUTAZIONE COERENZA
INVEST./CLIENTI
--
++
CONTRATTI E REPORTISTICA
INFORMATIVA DAL CLIENTE
--
++
--
++
--
++
NESSUNANESSUNA NESSUNANESSUNA NESSUNANESSUNA NESSUNANESSUNA
BEST EXECUTION
--
++
NESSUNANESSUNA
17Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitoriAdeguatezza e appropriatezza (artt. 39 – 42)
L’obbligo di “servire al meglio l’interesse dei clienti” implica l’introduzione di nuovi principi:
APPROPRIATEZZA
ADEGUATEZZA
L’impresa valuta se il servizio di investimento èappropriato verificando che il cliente abbia il livello di esperienze e conoscenze necessario per comprendere i rischi che tale servizio/prodotto comporta.
1. corrispondere agli obiettivi di investimento del cliente;
2. essere di natura tale che il cliente sia finanziariamente in grado di sopportare qualsiasi rischio connesso all’investimento;
3. essere di natura tale per cui il cliente possiede le necessarie esperienze e conoscenze per comprendere i rischi inerenti all’operazione o alla gestione.
Per i servizi di consulenza e di
gestione di portafogli
Per i servizi di consulenza e di
gestione di portafogli
Per i servizi diversi da
consulenza e gestione
Per i servizi diversi da
consulenza e gestione
18Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitoriAdeguatezza (artt. 39 – 40)
CLIENTE AL DETTAGLIO
CLIENTE PROFESSIONALE
“su richiesta” “di diritto”
1. Obiettivi di investimento
2. Profilo di rischio
3. Esperienza e conoscenza
1. Obiettivi di investimento
2. Profilo di rischio
3. Esperienza e conoscenza
CONSULENZA IN MATERIA DI INVESTIMENTO
GESTIONE DI PORTAFOGLI
DA VERIFICAREDA VERIFICARE PRESUNTOPRESUNTO
19Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitoriAdeguatezza (artt. 39 – 40)
Per la valutazione della coerenza degli investimenti gli intermediari fanno affidamento sulle informazioni fornite dai clienti o potenziali clienti.
Se l’intermediario non ottiene le informazioni necessarie dal cliente, o potenziali, si astiene dal prestare i menzionati servizi.
CLIENTEINTERME-DIARIO
fornisce informazioni
fornisce informazioni
Si astiene dal prestare
i servizi
Si astiene dal prestare
i servizi
Ha le informa-
zioni necessarie
NON ha le informazioni necessarie
Presta i servizi
Presta i servizi
Il servizio/ prodotto èadeguato
Il servizio/ prodotto NON è
adeguato
20Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitoriAppropriatezza (artt. 41 – 42)
CLIENTE AL DETTAGLIO
CLIENTE PROFESSIONALE
“su richiesta” “di diritto”
Esperienza e conoscenza per comprendere i rischi che il servizio/prodotto comporta
SERVIZI DIVERSI DA CONSULENZA E GESTIONE
DA VERIFICAREDA VERIFICARE PRESUNTOPRESUNTO
Il test di appropriatezza non implica alcuna verifica su obiettivi di investimento e profilo di rischio.
21Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitoriAppropriatezza (artt. 41 – 42)
L’intermediario deve verificare che il cliente abbia il livello diesperienza e conoscenza necessario per comprendere i rischi che lo strumento o servizio di investimento offerto o richiesto comporta
Le informazioni vengono fornite dal cliente
CLIENTEINTERME-DIARIO
fornisce informazioni
fornisce informazioni
Il cliente dev’essere
avvertito ma può comunque procedere
Il cliente dev’essere
avvertito ma può comunque procedere
Presta i servizi
Presta i servizi
Le informazioni
sono sufficienti
Le informazioni
NON sono sufficienti
Il servizio/ prodotto è
appropriato
Il servizio/ prodotto NON è
appropriato
22Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Tutela degli investitori Livelli di protezione del cliente
TIPOLOGIA DI SERVIZI PRESTATI
CLA
SS
IFIC
AZ
ION
E
DEL C
LIE
NTE
Execution only
Servizi diversi da consulenza
e gestione
Servizi di gestione
Clie
nte
al
det
taglio
Clie
nte
pro
fess
ional
eContr
opar
te
qual
ific
ata
Parziale presunzione di adeguatezza
AdeguatezzaAppropriatezzaNessuna valutazione
Servizi di consulenza
Nessuna valutazione
Nessuna valutazione
Presunzione di appropriatezza Adeguatezza
Adeguatezza
Nessuna valutazione
23Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
L’architettura di portafoglio di un investitore istituzionale
Tenuto conto di quelli che sono gli obiettivi di un Ente istituzionale, il suo portafoglio finanziario è definibile “OTTIMALE” se minimizza il disallineamento tra obiettivi di lungo termine e obiettivi di breve periodo
Il punto di partenza per la costruzione del portafoglio è rappresentato dal mix di obiettivi, vincoli e orizzonte temporale che caratterizzano ciascun Ente
Il portafoglio finanziario potrà essere costruito tenendo conto della logica REVERSE CORE-SATELLITE
All’interno di ciascuna porzione di portafoglio andranno poi inseriti gli strumenti le cui caratteristiche soddisfano gli obiettivi di rendimento in termini di “holding period”
24Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Trade-off tra gli obiettivi di medio/lungo termine e quelli annuali
100%
90%
80%
70%
100%
Conseguimento degli obiettivi annualiLOGICA CORE-SATELLITE
Conse
guim
ento
deg
li obie
ttiv
i di
med
io-l
ungo
term
ine
IMP
OS
TA
ZIO
NE A
BEN
CH
MA
RK
Limiti agli investimenti espressi
per STRUMENTI
Limiti agli investimenti espressi perCLASSI DI ATTIVITA’
Probabilità di raggiungere il rendimento
target
+/- 10%
+/- 20%
Scostamento dal benchmark neutrale
Benchmark di mercato
25Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
L’architettura Reverse Core-Satellite
Private Equity
Real Estate
Obbligazioni Governative
Mercati emergenti
High Yield
Mercati sviluppati
Hedge Funds su strategie direzionali
Obbligazioni corporate
Fondi passivi
26Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
La combinazione degli strumenti finanziariDalla frontiera efficiente …
Rendimento
Rischio
Investimenti tradizionali
Inserimento di investimenti alternativi
La frontiera efficiente consente di massimizzare il rendimento atteso fissando un certo livello di volatilità. L’inserimento nel portafoglio di strumenti cosiddetti alternativi consentirebbe di innalzare il livello della frontiera
Tale approccio fornisce una visione del rischio “monodimensionale”ovvero che tiene conto solo della volatilità
Portafoglio A
27Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
La combinazione degli strumenti finanziari… alla frontiera “efficace”
Information Ratio
Holding Period
5 anni3 anni1 anno n anni
Individuato l’ALM dell’investitore istituzionale, la combinazione degli strumenti da inserire in portafoglio deve tener conto del tempo minimo in cui il capitale deve essere investito, ovvero dell’holding period
7 anni 10 anni
HEDGE FUND PRIVATE EQUITY
REAL ESTATE
AM
28Cagliari, 5 Marzo 2008Riservato e confidenziale
Disclaimer
Il presente documento è ad esclusivo uso dei partecipanti alla giornata di formazione. Ne è vietata la diffusione al pubblico e la riproduzione, anche parziale.
Il presente documento ed i dati in esso contenuti hanno uno scopo puramente didattico ristretto ai fini ed alle parti interessate alle sessioni delle giornate di formazione.
Il documento è stato predisposto con la massima cura, attenzione, diligenza e professionalità possibili sulla base delle informazioni disponibili agli autori al momento della redazione, ciononostante:
un numero ampio ed indeterminato di cause (tra le quali errori materiali nella redazione dei testi) potrebbe provocare sostanziali variazioni e scostamenti tra dati, informazioni, normative che sono espresse in questo documento e la realtàconcreta.
al momento della redazione gli autori potrebbero non essere stati a conoscenza completa dei fatti, informazioni, normative di ogni genere, altre cause e/o fattori rilevanti alla redazione del documento, che potrebbero invalidare parzialmente e/o in toto il contenuto di questo documento.
Prometeia Advisor Sim e gli autori del presente documento non si assumono alcuna responsabilità di ogni genere per l’utilizzo proprio e/o improprio del presente documento al di fuori di quelli espressamente autorizzati per iscritto dai responsabili della Società e dai singoli autori.