IL QUARTIERE “DUE LEONI”

Elena Ciarcia Francesca De Luca Ludovica Di Nezza

I.C. DONATELLO

CLASSE III B

Secondaria di I grado

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IL QUARTIERE

I Due Leoni è un quartiere della periferia

di Roma, che si può raggiungere

attraverso la Via Casilina, la sua arteriaprincipale è Via Siculiana.

Il nome “I Due Leoni” nasce dal fatto che,

all’entrata del quartiere, si trovano due

grandi colonne di cemento con sopra due

leoni. Esso un tempo era un

possedimento della società “Capanna

Murata”, la quale, l’11 aprile 1925, è stataacquistata dalla società Marco Polo.

Oggi il quartiere è noto soprattutto per la

stazione metro C, aperta da Polo. Questa

metro è nata come fermata della linea

ferroviaria Roma-Fiuggi e ha due ingressi

uno su Via Casilina e uno su ViaGiarratana.

La villa che si trovava in Via Siculiana 4 è stata realizzata nel 1927 da Ugo Tarchi ed in seguito è stata ampliata e restaurata, per poi diventare di proprietà delle suore dell’Ordine Francescano. In questa villa sono stati ritrovati resti delle antiche abitazioni, in particolare pavimenti e mosaici.

Tra i resti fu trovata:

• una tomba a cappuccina contenente uno scheletro umano con accanto

una moneta antica;

• una giara in pasta arancione alta 110cm e larga 1m;

• un acroterio angolare di marmo bianco;

• un sarcofago di peperino, ornato sui lati da due grifi, con a fronte raffigurato il busto di un giovane su clipeo, in campo strigliato.

LA VILLA

Questo è ciò che resta del terreno dove un tempo si trovava l’antica villa romana.

Il portale è localizzato in Via Casilina. Da quest’ultima, fino a poco tempo fa,esso rappresentava il passaggio obbligato per l’ingresso all’adiacente ViaSiculiana, superando un passaggio a livello del Cotral. La realizzazione delviadotto della nuova metro C e la risistemazione dell’entrata in Via Siculianadalla Via Casilina, ne ha conseguentemente comportato l’abbandono.

Il Portale, di cui non possediamodelle documentazioni certe ma,molto probabilmente, riferibile altrentennio del Novecento, furealizzato come ingresso principale aipossedimenti dei Conti Vaselli.Successivamente, entrato a far partedelle proprietà della Famiglia Amati,diventa entrata monumentale dellaloro villa.In seguito al nascere e svilupparsidegli insediamenti abusivi ai marginidella Via Siculiana, è divenutotoponimo del luogo anche perchéera dal portale che si entrava nellaborgata.Ancora oggi quella parte della cittàprende il nome dai “Due Leoni”.La struttura è in mattoni.

Le superfici sono intonacate a malta

di calce. La parte superiore delpilastrino destro è completamentescollata rispetto alla base, suquesto mancano sia gli intonaci chele cornici.La muratura curva della partedestra del portale presenta unaforte lesione, che parte dalla cima esi ferma alla cornice di base.Il pilastro centrale destro, inpessime condizioni, ècompletamente mancante dellaparte superiore del profilod’ingresso.Presenta un rigonfiamento sullabase ma parti di intonaco sonostate rifatte di recente.La parte sinistra del portalepresenta una lesione che comincianell’attaccatura tra il pilastro chesostiene il leone e la curva.

Anche a questo pilastro manca unaparte della cornice superiore, inferioree degli intonaci alla base.Anche esso è stato, in parte,reintonacato recentemente con lamalta. Buona parte delle superfici ètinteggiata con vernici a spray, cosìcome anche i leoni posti alle sommitàdei pilastri laterali e quasi tuttol’intonaco di base presenta uno stratodi umidità.Il completo abbandono nei confrontidel Portale ha fatto crescere cespugli evegetazione spontanea.L’isolamento dal contesto l’ha reso unluogo di discarica abusiva di ogni tipodi materiale e sede di incontri notturni.L’intervento è specialmente per lariutilizzazione del Portale e quindidell’ingresso pedonale.

È adiacente ad una fermata bus ATACe poco distante dalla stazione“Borghesiana” della nuova metro C,che prevede in quel tratto larealizzazione di ampi parcheggi.L’intervento è finalizzato allavalorizzazione del manufatto.Per raggiungere questo scopo èprevisto il ripristino del passaggioall’interno del portale che saràesclusivamente pedonale.Ciò che si trova attualmentenell’ingresso del Portale verràrimosso e sostituito conpavimentazione di travertino.Alla base del Portale verranno messiun prato verde e delle aiuole.Fra la pavimentazione e la zonavegetale verrà posto un cordolo intravertino.

Il percorso pedonale si concluderàcon il marciapiede preesistente.Questo tratto attualmente presentaun dislivello. Per tale ragione verràrealizzato a rampa,per garantirel’accessibilità ai disabili.Tra l’area pedonale e la Via Casilinaverrà realizzato un muretto inmattoncini sabbiati e copertina intravertino.Lo sviluppo di questo muro segue ladirezione della Casilina,interrompendosi al raggiungimentodel portale.In codesto tratto verrà posta unaringhiera in ferro per mantenerevisibile l’asse del portale.Sui muretti verranno messi duelampioncini puntati verso i due

leoni.L’area pedonale potrebbe diventareuna zone di incontro per gli abitantidel quartiere che andranno adusufruire dei mezzi pubblici.

IL PORTALE

IL PORTALE

I LAVORI PER RESTAURARE IL PORTALE:

Padre Jean Coste, sacerdote marista di nazionalità francese, fu un grande studioso di livello internazionale. Curò numerose ricerche, tra cui quella del processo a papa Bonifacio VIII. Fu anche un archivista e rintracciò alcuni antichi documenti di grande importanza storica.Padre Jean Coste scelse di svolgere la propria opera pastorale nelle periferie di Roma, qui oltre a dedicarsi alla religione, coinvolse i ragazzi che abitavano in questi quartieri nell’ interesse per la ricerca storica e archeologica.A questi ragazzi insegnava a riconoscere e datare reperti. In seguito a queste scoperte iniziò la pubblicazione di studi e di importanti articoli. Con il tempo creò una notevole raccolta di documenti con cui realizzò un proprio archivio personale.Il premio, nato per onorare la memoria di Jean Coste, è un riconoscimento per il lavoro da lui svolto da e per ricordare a il grande maestro che è stato.

Personalmente mi è piaciuto molto scoprire nuove cose sul nostro territorio eho capito quanto sia importante e speciale fare un lavoro di gruppo. Sonostata colpita soprattutto dall’ esperienza di fare delle ricerche in biblioteca,un mondo affascinante e sconosciuto.

Elena Ciarcia

Penso che questo lavoro sia stato molto bello ed utile, dal momento che miha fatto capire quanto siano sottovalutate le zone periferiche della nostracittà, nonostante ci siano luoghi interessanti e opere stupende, che rendonounici i quartieri in cui viviamo.È stato bello scoprire tutto questo insieme alle mie compagne.

Francesca De Luca

Attraverso questo lavoro realizzato con le mie compagne ho imparato molto,in particolare che per vedere le meraviglie di Roma non è necessario andarein centro, basta guardarsi intorno, nei quartieri in cui abitiamo.Sono veramente felice di aver potuto partecipare a questo progetto.

Ludovica Di Nezza

BIBLIOGRAFIA:

• Pomponio R. "Roma Municipio VIII- storia, antichità, monumenti", Roma 2006•Pomponio R. "Torrenova Felix - La campagna romana daagro Pupinio a proprietà Borghese", Roma 2000•Enciclopedia Treccani•Comune di Roma- Archeologia, cultura e paesaggio.

SITOGRAFIA:

Wikipedia.orgTrecccani.itProlocoroma.it