Leoni mantova 9 9 2016

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Arch. GIANCARLO LEONI Socio INU-Istituto Nazionale Urbanistica Consiglio Sezione Lombardia Osservatorio del paesaggio Oltrepò Mantovano Accademia Nazionale Virgiliana Mantova 9-Set-2016 PAESAGGI E VALORIZZAZZIONE DELL’OLREPO MANTOVANO

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Arch. GIANCARLO LEONI

Socio INU-Istituto Nazionale Urbanistica

Consiglio Sezione Lombardia

Osservatorio del paesaggio Oltrepò Mantovano

Accademia Nazionale Virgiliana

Mantova 9-Set-2016

PAESAGGI E

VALORIZZAZZIONE

DELL’OLREPO MANTOVANO

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DALLA COMPLESSITA’ DEL TERRITORIO

ALLA IDENTIFICAZIONE DEI PAESAGGI:

UNA PREMESSA

Il tradizionale approccio (dalle leggi del 1936 in poi) considera il paesaggio come una porzione “bella” del territorio separata e limitata rispetto al contesto più generale nel quale si colloca

Il risultato è stato quello di promuovere politiche rigidamente conservative da un lato e deregolative per la restante parte del territorio.

Gli esiti di questo approccio sono stati disastrosi:

-nei paesaggi a forte conservazione si sono avuti, comunque significativi erosioni e trasformazioni della qualità (abusivismo)

-mentre nella restante parte del territorio urbano e rurale, si è avuta la mancanza di un’attenzione “paesaggistica” alla trasformazione dei caratteri del territorio ed ha consentito la crescita di insediamenti dispersi e disgreganti della qualità ereditata.

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TIPI DI PAESAGGI PAESAGGI ELEMENTI CARATTERIZZANTI PERIODO

STORICO NEL

QUALE E’

STATO

INTRODOTTO

LEGGI E STRUMENTI DI

PIANIFICAZIONE

FINALITA’ PREVALENTE

NATURAL

E

Risorse naturalistiche:

montagne, laghi, fiumi, coste,

ghiacciai, ecc.

Seconda metà

dell'800

L. 1497del1936

Legge 431 “Galasso”

Salvaguardia e

conservazione

URBANO Siti archeologici, Centri Storici,

Beni Architettonici

Dalla prima metà

del '900

L. 1089 del 1936; leggi

urban. regionali sui centri

storici

Salvaguardia, conervazione e

riqualificazione

RURALE Assetto della giacitura del

suolo, sistemi vegetazionali,

coltivazioni storiche (risaie,

marcite, ecc) edilizia rurale

Dagli anni '70

del '900

Leggi urb. e per

l'agricoltura delle Regioni,

Piani Territoriali Provinciali,

Piani Regolatori Comunali

Salvaguardia, recupero e

valorizzazione dell'assetto

rurale

INDUSTRI

ALE

Edifici ed infrastrutture

destinate alla produzione ed ai

servizi. (archeologia industr.)

Dagli anni '70

del '900

Viene utilizzata la L. 1089

del 1936 e leggi urban.

Regionali, Piani Regolatori

Comunali

Vincoli e salvaguardia per il

restauro o la conservazione

POST

INDUS.

CENTRAL

E

Aree ed edifici industriali

dismessi in contesti

metropolitani

Dagli anni '80

del '900

Legislaz. Nazionale e

Regionale, Piani Integrati di

Intervento, strumenti

attuativi comunali, piani di

recupero

Conservazione, recupero e

riuso con interventi di

architettura contemporanea

POST

INDUS.

PERIFERIC

O

Aree marginali delle

conurbazioni delle periferie sia

metropolitane che delle città

disperse. Zone miste ad

interazione con il sistema

agricolo

Dagli anni '90 Strumenti di piano a livello

Provinciale e Comunale

Riqualificazione e recupero

del degrado. Ricostruzione

dei margini urbani e delle

connessioni col sistema

rurale

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DAL PAESAGGIO AI PAESAGGI DEL

TERRITORIO

Si è gradatamente sfumata la «poetica» del bel paesaggio riconoscendo la necessità di riconfigurare la dimensione dei nuovi paesaggi anche se di minore “qualità”.

Viene riconosciuta la necessità di individuare la qualità dei paesaggi e delle nuove configurazioni della città contemporanea come ambiti da verificare sul piano della loro qualità.

Le considerazioni, quindi, sottendono una necessità di valutare anche l’esistenza di “paesaggi dequalificati” che hanno la necessità di essere ricomposti e riqualificati per migliorare la qualità della vita

Cfr. E. TURRI, Il paesaggio come teatro. Dal territorio vissuto al territorio rappresentato, Marsilio, Venezia, 1998.

Cfr. M.A. FUSCO, Il “luogo comune” paesaggistico nelle immagini di massa, sta in C. DE SETA ( a cura di) Storia d’Italia, Annali 5, Il paesaggio, Einaudi, Torino, 1982.

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IL PAESAGGIO E LE NORME

Il problema di ricomporre l’unitarietà dei paesaggi con il sistema territoriale viene posto al centro della discussione urbanistica ed anche lo stesso Codice di Beni Culturali, pur riprendendo l’approccio ottocentesco, introduce alcuni elementi derivanti dalla direttiva europea sul paesaggio che sollecitano una visione integrata dei paesaggi con il territorio.

d.lgs. 42/04. Nel Codice il termine paesaggio viene definito come “una parte omogenea di territorio i cui caratteri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle reciproche interrelazioni”.

Anche la Regione Lombardia nella sua deliberazione in applicazione della legge urbanistica n. 12 del 2005 riprende tale impostazione e rimarca come il fenomeno paesaggio si manifesta in funzione della relazione intercorrente fra il territorio e il soggetto che lo percepisce (inteso non solo come individuo, ma, fondamentalmente, come comunità di soggetti) e che, in relazione alle categorie culturali della società di appartenenza, ne valuta e ne apprezza le qualità paesaggistiche

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SENTENZE DELLA CORTE COSTITUZIONALE:

PAESAGGIO (TERRITORIO ED AMBIENTE) COME BENE

PUBBLICO

La sentenza numero 196 del 2004 nel ribadire che la tutela del paesaggio

non può essere subordinata a nessun valore costituzionalmente protetto

“ivi compresi quelli economici”, definisce il paesaggio come forma del

territorio e dell'ambiente.

Nella sentenza numero 182 del 2006 la Corte dichiara il paesaggio un

valore primario e sottolinea l’impronta unitaria della pianificazione

paesaggistica come valore imprescindibile pertanto è giusto cercare di

superare la separatezza tra pianificazione territoriale ed urbanistica da un

lato e tutela paesaggistica dall'altro.

La Corte costituzionale ha più volte nelle sue sentenze sviluppato il

concetto di bene pubblico di bene collettivo del paesaggio e dei beni

culturali (N 118 del 1990) specificò che le esigenze di protezione culturale

dei beni e quindi anche del paesaggio si estrinseca in un vincolo di

destinazione che agisce sulla proprietà del bene limitandone i diritti. (art.

42 della Costituzione)

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IL RILIEVO DEI PAESAGGI: LA CATALOGAZIONE

DEI BENI ARCHITETTONICI ED AMBIENTALI NEL

MANTOVANO

PRIMA DELLA DELEGA DELLA

PIANIFICAZIONE URBANISTICA

ALLE REGIONI LE

CATALOGAZIONI ERANO DI

COMPETENZA DELLE

SOVRINTENDENZE-MINISTERI

OD OCCASIONALMENTE DI ENTI

LOCALI

CON L’INTRODUZIONE DEI

SISTEMI INFORMATIVI

TERRITORIALI NELLE REGIONI,

PROVINCE E NEI COMUNI SI

RENDONO FACILMENTE

DISPONIBILIE DUPLICABILI LE

INFORMAZIONI CON EFFETTO DI

CATALIZZAZZIONE

NUOVA ATTENZIONE NEI PIANI

REGOLATORI COMUNALI

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LA PRIMA CARTA CON REPERTORIO DEI BENI AA

DELLA PROVINCIA DI MANTOVA PUBBLICATA1989

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IL PIANO TERRITORIALE PROVINCIALE NEL 2001 E NEL 2010 METTE A

SISTEMA ILREPERTORIO DEI BENI AA E L’ASSETTO DEL PAESAGGIO

E DELLA «RETE ECOLOGICA ED AMBIENTALE»: VISIONE

STRATEGICA E SVILUPPO NEGLI STRUMENTI LOCALI DI PIANIF.

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INFRASTRUTTURE PER LA FRUIZIONE DEL PAESAGGIO E DEI

BENI AA E CULTURALI: DOPO IL CATALOGO ED IL PIANO GLI

INVESTIMENTI PER VALORIZZARE. IL CASO CICLABILI

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CICLABILI REGIONALI

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SUZZARA 15_11_2008

Gabriele Negrini

INFRASTRUTTURE PER LA FRUIZIONE DEL PAESAGGIO E DEI BENI AA E

CULTURALI: DOPO IL CATALOGO ED IL PIANO GLI INVESTIMENTI PER

VALORIZZARE. IL CASO PONTILI E PORTI TURISTICI SUI FIUMI

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SUZZARA 15_11_2008

Gabriele Negrini

INFRASTRUTTURE PER LA FRUIZIONE DEL PAESAGGIO E DEI BENI AA E

CULTURALI: DOPO IL CATALOGO ED IL PIANO GLI INVESTIMENTI PER

VALORIZZARE. IL RECUPERO, RESTAURO EVALORIZZAZZIONE DEI BENI

ARCHITETTONICI ANCHE DOPO IL TERREMOTO

BASSO MANTOVANO. DOPO L’OK ALLE PRIME 27 OPERE FRA SCUOLE CHIESE E

MUNICIPI, LA REGIONE HA AMMESSO AL FINANZIAMENTO I RESTAURI DI ALTRI 68

EDIFICI PUBBLICI O APERTI AL PUBBLICO E RISULTATI DANNEGGIATI DAL SISMA

DEL 2012. SI TRATTA DI SCUOLE, MUNICIPI, CHIESE, EDIFICI APERTI AL PUBBLICO

CHE ORA POTRANNO RICEVERE CONTRIBUTI PUBBLICI PER IL RESTAURO DEI

DANNI. L’IMPORTO NECESSARIO È DI CIRCA 100 MILIONI DI EURO

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OSSERVATORIO DEL PAESAGGIO OLTREPO MANTOVANO:

VISIONE STRATEGICA E PROGRAMMAZIONE

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PAESAGGIO E TERRITORIO SECONDO SETTIS

SONO BENE COMUNE (USI CIVICI)

Salvatore Settis nel volume pubblicato da Einaudi su Paesaggio

Costituzione Cemento del 2012 arriva ad esprimere che esiste la

convinzione morale e giuridicamente fondata che l'ambiente, il

paesaggio, il territorio comunque definiti sono un bene comune

sul quale tutti abbiamo individualmente e collettivamente non solo

un passivo diritto di fruizione ma un attivo diritto dovere di

protezione e difesa.

La comunità dei cittadini nel suo insieme è in questo senso un

soggetto plurimo della stessa natura delle «comunanze

marchigiane» che ancora gestiscono collettivamente le risorse del

tempo e del suolo e dei titolari degli usi civici” (pagina 311)

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IL PAESAGGIO ED IL SUO ASSETTO NEL TERRITORIO E’ UN

«BENE COMUNE» UN «COMMON» E PERTANTO SOGGETTO

ALLE INTERAZIONI FRA INTERESSE PUBBLICO E PRIVATO

IL PAESAGGIO COME BENE COMUNE E LE SUE NUOVE

ASSUNZIONI-REGOLE: GLI EFFETTI SUGLI INTERESSI

PUBBLICI

LE REGOLE DI SOSTENIBILITA’ ECONOMICHE DEL

«COMMON»

L’ASSETTO PAESAGGISTICO COME «CAPITALE FISSO

SOCIALE» E PATRIMONIO COLLETTIVO DI SVILUPPO

LA VALORIZZAZIONE DEL PAESAGGIO DIVENTA UN

INVESTIMENTO PUBBLICO E PRIVATO CHE SI SCONTRA

CON LE REGOLE DI SOSTENIBILITA’ E CONSERVAZIONE

PAESAGGI OGGETTO DEL «MUTAMENTO REGOLATO»

LE POLITICH E PUBBLICHE SONO LIMITATE DALLA

FRAMMENTAZIONE ISTITUZIONALE E DALLA

SEGMENTAZIONE DELL’OFFERTA PROMOZIONALE

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PROGRAMMI DI SVILUPPO E PROMOZIONE DEL TERRIOTRIO

-DOMINUS - Distretto Oltrepò Mantovano per l’Innovazione, l’Unicità e lo

Sviluppo FINANZIATO FONDAZIONE CARIPLO

-GAL OLTREPO’- CONSORZIO DEGLI ENTI LOCALI OLTREPO’

DOMINUS-distretto

Il territorio dell'Oltrepò presenta

una forte potenzialità a fare

sistema innestata su un'identità

paesaggistica, agraria e storico

artistica ben definita. Da

sottolineare come la marcata

identità ambientale e storica si

unisca ad una consolidata

vocazione culturale e ad una

capacità di networking anche a

livelli internazionali. Capacità ben

rappresentata nella

partecipazione a molteplici

progetti regionali e comunitari.

Da considerare anche

l'appartenenza dei comuni della

zona ad un'area Obiettivo 2.

GAL DEL PO-PSL 14.20

RETI • Creazione di un sistema unico

di accoglienza a basso costo: house

boat sul PO e recupero case

cantoniere

• Recupero edifici rurali dismessi per

spazi di coworking per start-up •

Sistema di rete per la gestione dei

servizi a sostegno del turismo

sostenibile: collegamento fra parchi,

aree naturali, ciclabili, piccoli musei,

ecc… • Progetto per la fattibilità

Banda larga • Sistema di navigazione

sul Po • Sistema di comunicazione

unico per l’area vasta • Il Novecento

in scena: - museo diffuso, story

telling, gestione associate strutture

culturali

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CONSORZIO OLTREPO ,

VALORIZZAZZIONE E PROMOZIONE

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CONSORZIO OLTREPO ,

VALORIZZAZZIONE E PROMOZIONE

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NUOVA PROGETTUALITA’ PER DARE UNA

DIMENSIONE DI SISTEMA DI SERVIZI INTEGRATI E

DI AREA VASTA ALCUNI ESEMPI

ESEMPIO DI

SISTEMA

INTEGRATO E DI

VALORIZZAZIONE

PATRIMONIO BENI

AA SINERGICA

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J-PRMN0EL02 – TPL FLUVIALE

PROPOSTA/ESEMPIO, BUS DEL PO: TRASPORTO PUBBLICO FLUVIALE, LA SOLUZIONE PROGETTUALE 2010 NON REALIZZATA

Il servizio di TPL fluviale è finalizzato a servire la popolazione residente (con particolare

attenzione agli studenti) e non residente (turisti) nelle giornate di venerdì, sabato e domenica

dei mesi di aprile, maggio, giugno, luglio e settembre. Il servizio si sviluppa lungo due

percorsi, con partenza rispettivamente da Viadana (percorso 1) e Felonica (percorso 2) e

destinazione Mantova, finalizzati a servire i Comuni localizzati lungo il corso del Mincio e del Po; il

tempo di percorrenza per entrambi i percorsi è di circa 4 ore.

21

PERCORSO IN COMUNE

PERCORSO 2

PERCORSO 1

NODO DI INTERSCAMBIO

IL PROGETTO MANTOVANO

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J-PRMN0EL02 – TPL FLUVIALE

STIMA DELLA DOMANDA POTENZIALE COMPLESSIVA

STIMA DELLA DOMANDA POTENZIALE

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TOT SPOSTAMENTI POTENZIALI ANNUI: 247.889 TOT SPOSTAMENTI POTENZIALI GIORNALIERI: 4.582

Il nuovo servizio fluviale potenzialmente è in grado di sviluppare una domanda complessiva nel periodo di esercizio di circa 250 mila spostamenti.

BACINO DI MANTOVA PROVINCIE LIMITROFE

SPOST. ANNUI: 204.690 SPOST. GIORNO: 3.412

SPOST. ANNUI: 70.199 SPOST. GIORNO: 1.170

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ORGANIZZARE SENTIERI NELLE

GOLENE PER LA FRUIZIONE

NATURALISTICA E PAESAGGISTICA

DEI FIUMI

Sebbene le golene dei fiumi siano

frequentati da agricoltori, pescatori, ciclisti

e qualche turista, tuttavia non esistono,

sentieri segnati che possano consentire di

effettuare passeggiate, trekking e fruire

della flora, fauna e paesaggio, a coloro che

non conoscono i luoghi.

Nelle montagne delle Alpi, ad esempio, da

decenni sono organizzati e segnati i sentieri

per fruire dei beni naturalistici e culturali del

territorio.

Nel territorio dei fiumi mantovani si rende

necessaria la progettazione e

l’organizzazione di sentieri in sicurezza in

grado di poter fornire agli abitanti, ai turisti

ed agli sportivi, la possibilità di frequentare,

conoscere e utilizzare il patrimonio di

bellezze naturali, i luoghi della nostra storia,

gli edifici con valore architettonico ancora

presenti.

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PROGETTO «NUOVI SENTIERI DI PIANURA» COME RETE DI

FRUIZIONE GUIDATA ED ASSISTITA D SERVIZI DI MOBILITA’

PER RICUCIRE ELEMENTI PAESAGGISTICI CULTURALI E

TURISTICI

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PERCORSI E GARE MTB MOUNTAIN BIKE: ESEMPIO LUZZARA

Ritrovo e iscrizioni sabato 26/09, dalle ore 14:00 alle ore 14:45 e partenza

alle ore 15:00 (7,00 Euro per la categoria Primavera e 11,00 Euro per tutte le

altre categorie UISP + Enti). A seguire gran ristoro finale al Lido Po, quindi

pioggia di premi per i migliori piazzamenti di ogni categoria…

Non mancheranno i servizi essenziali quali docce, lavaggio bici e ampio

parcheggio a fianco della zona di partenza e arrivo.

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ESEMPIO DI PROMOZIONE INTEGRATA DI ELEMENTI

PAESAGGISTICI

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RICOMPOSIZIONE E RESTAURO

DEL PAESAGGIO

La ricomposizione del paesaggio dove è stato compromesso, dove le trasformazioni sono intervenute senza provvedere ad un loro inserimento nel contesto paesaggistico complessivo, deve essere un obiettivo da perseguire allo stesso modo della conservazione di equilibrati assetti di paesaggi integri.

La tutela del paesaggio, quindi, consiste in una complessa e articolata gestione di tutto il territorio ed in particolare degli ambiti vincolati, volta alla salvaguardia e al recupero degli «elementi costitutivi» del paesaggio, intesi come risorse preziose della struttura fisico-morfologica e naturale, come componenti del patrimonio storico-culturale, e delle strutture relazionali.

La tutela e la qualificazione paesaggistica devono, pertanto, esprimersi nella salvaguardia tanto degli elementi di connotazione quanto delle condizioni di fruizione e leggibilità dei complessi paesaggistici nel loro insieme, ma anche nell’attenzione alla qualità paesaggistica che si porrà nella configurazione di nuovi interventi.

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CARATTERI DEL PAESAGGIO POST-

INDUSTRIALE MANTOVANO

A) Il mix funzionale che si è determinato ha combinato le attività produttive con quelle terziario-commerciali e quelle residenziali.

B) L’organizzazione spaziale di tipo labirintico senza gerarchizzazione delle aree e delle loro specializzazioni (salvo alcuni casi come Centri Commerciali e città-moda).

C)Assenza di progettazione dei margini urbani e dell’interazione con l’adiacente paesaggio rurale

C) Disomogeneità e mancanza di qualità architettonica nonché dell’immagine urbana

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AL POST-INDUSTRIALE

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SUZZARA, CONURBAZIONI ARTERIALI: AZZURRA,

VERSO GONZAGA, ARANCIONE, VERSO PEGOGNAGA

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ALCUNE RIFLESSIONI CONCLUSIVE

A) RIPROGETTARE, RIQUALIFICARE I PAESAGGI PER

AUMENTARE IL VALORE DEL «BENE COMUNE» E DEL

TERRITORIO

B)SVILUPPARE LA VALORIZAZZIONE PAESAGGISTICA NON

SOLO COME CONSERVAZIONE MA COME MUTAMENTO

REGOLATO E SOSTENIBILE

C)LA VALORIZZAZZIONE HA LA NECESSITA’ DI NUOVE

«INFRASTRUTTURE» DI FRUIZIONE POICHE’ IL PAESAGGIO

NON SI VALORIZZA SENZA FRUIZIONE (E VICEVERSA)

D)LA VALORIZZAZZIONE DEL PAESAGGIO NON AVVIENE PER

SEGMENTI SEPARATI O FRAMMENTTI MA CON UNA OFFERTA

INTEGRATA IN UN VISIONE COMPLESSIVA

E)NON BASTANO LE RETI SINGOLE MA UNA VISIONE

STRATEGICA IN GRADO DI FORNIRE I «DETTAGLI».

NUOVA CARTA «UNICA» DEL PAESAGGIO E DELA FRUIZIONE

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QUALI NUOVI PAESAGGI? GRAZIE PER L‘ATTENZIONE