IL PROLEMA DELL’USO DI DROGHE ED IL MONDO DEGLI … · STUDIO OSSERVAZIONALE MULTICENTRICO...

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IL PROBLEMA DELL’USO DI DROGHE ED IL MONDO DEGLI ADULTI: LA NECESSITA’ CHE ESSI ASSUMANO UN RUOLO DA PROTAGONISTI DR. VINCENZO BIANCOLILLI

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IL PROBLEMA DELL’USO DI DROGHE ED IL MONDO DEGLI ADULTI:

LA NECESSITA’ CHE ESSI ASSUMANO UN RUOLO DA PROTAGONISTI

DR. VINCENZO BIANCOLILLI

AQUISIZIONE DI UN NUOVO MODELLO DI LETTURA DELLE TOSSICODIPENDENZE BASATO SULL’OSSERVAZIONE SCIENTIFICA (EVIDENCE BASED MEDICINE) PIUTTOSTO CHE SU OPINIONI PERSONALI, PIU’ O MENO SUFFRAGATE

PRIMO FATTORE

A PARTIRE DALLA SECONDA META’ DEGLI ANNI ‘80 COMINCIARONO A DIVENTARE EVIDENTI NELLA POPOLAZIONE T.D. ITALIANA, ED ANCHE IN QUELLA DELLA NOSTRA PROVINCIA, LE CONSEGUENZE DEI RISCHI INIETTIVI E SESSUALI IN TERMINI DI GRAVI PATOLOGIE DIFFUSIVE DI NATURA INFETTIVA.

«STRATEGIA DELLA RIDUZIONE DEL DANNO»

INFEZIONE HIV INFEZIONE HBV INFEZIONE HCV ADESIONE AL

TEST

(ANTI HIV)

PREVALENZA

ANTI HIV+

ADESIONE AL

TEST

(MARKERS HBV)

PREVALENZA

ANTI HBC+

ADESIONE AL

TEST

(ANTI HCV)

PREVALENZA

ANTI HCV+

DATI

NAZIONALI 30,5% 8,3% 21,1% 33,4% 16,6% 54,1%

DATI SERD

BN 2012 78,4% 0% 99,1% 29,3% 89,0% 62,1%

DATI MORTALITA’ SERD BENEVENTO PERIODO DI OSSERVAZIONE 1981-2012

CAUSA MORTE NUMERO DECESSI

OVERDOSE 47

AIDS 11

INCIDENTE STRADALE 10

CIRROSI POST-EPATICA 8

SUICIDIO 7

MORTE VIOLENTA 5

INFARTO DEL MIOCARDIO 2

ENDOCARDITE 2

ICTUS 2

ALTRE CAUSE 7

TOTALE 101

ETA’ MEDIA ALL’ATTO DEL DECESSO = 33 ANNI (RANGE 17-57)

INTERVALLO MEDIO FRA ANNO ISCRIZIONE AL SERD ED ANNO DECESSO = 8 ANNI (RANGE 0-28)

IN TRATTAMENTO C/O IL SERD ALL’ATTO DEL DECESSO = 13

CAUSA DECESSO NUMERO PERCENTUALE

CIRROSI 4 30,7 %

OVERDOSE 3 23,1 %

SUICIDIO 2 15,4 %

INFARTO DEL MIOCARDIO 1 7,7 %

MIOCARDIOPATIA DILATATIVA 1 7,7 %

MARASMA 1 7,7 %

ALTRO 1 7,7 %

TOTALE 13 100 %

STUDIO VEDETTE: STUDIO OSSERVAZIONALE MULTICENTRICO ITALIANO ANNI 2000-2002: 115 SERT DI 13 REGIONI - 10454 DIPENDENTI DA EROINA

Tale studio ha evidenziato che i maschi tossicodipendenti hanno una mortalità 7 volte maggiore dei loro coetanei della popolazione generale e le donne tossicodipendenti un eccesso di mortalità pari a 23 volte quella loro coetanee. Confrontati con la popolazione generale i tossicodipendenti in trattamento hanno un rischio di morte circa 4 volte superiore, mentre i tossicodipendenti che sono usciti dal trattamento hanno un rischio pari a 20 volte (forte potere protettivo del trattamento rispetto al rischio di morire per overdose). Allorché il trattamento è di breve durata, trattamento c.d. disassuefazione, in genere inferiore ad un mese, l’effetto protettivo è controbilanciato da un notevole eccesso di morte nel primo mese di uscita. Ne risulta che i trattamenti di breve durata sono paradossalmente più dannosi dell’assenza di trattamento.

SECONDO FATTORE IN ITALIA, ED ANCHE NELLA NOSTRA PROVINCIA, LA

TIPOLOGIA DEI TT.DD. E’ CAMBIATA NEL TEMPO: PRIMA FASE - SECONDA META’ ANNI ‘70: FENOMENO D’IMPORTAZIONE USO DELLA DROGA = FUNZIONE DI APERTURA E DI INNOVAZIONE SOCIALE SECONDA FASE – PRIMA META’ ANNI ‘80: RILEVANZA LOCALE DEL FENOMENO USO DELLA DROGA = FUNZIONE DI CHIUSURA VERSO IL RESTO DELLA COMUNITA’ (MARGINALITA’)

TERZA FASE - SECONDA META’ ANNI ’80:

DIFFUSIONE NELL’HINTERLAND BENEVENTANO E NEL RESTO DELLA PROVINCIA

USO DELLA DROGA = CONSUMISMO ESASPERATO QUARTA FASE - ANNI ’90:

ULTERIORE INCREMENTO DEL FENOMENO NEL CONTESTO TERRITORIALE DELLA PROVINCIA (COMPATIBILITA’)

SCOLARITA’ N°.TT.DD. PERCENTUALE

Nessuna 1 0,4%

Elementare 11 4,9%

Media Inferiore 109 48,0%

Qualifica Professionale 11 4,9%

Media Superiore 91 40,1%

Laurea/Universitario 4 1,7%

Totale 227 100%

CONDIZIONE PROFESSIONALE

N°.TT.DD. PERCENTUALE

In condizioni non professionali 12 5,3%

In cerca di prima occupazione 7 3,1%

Disoccupato 46 20,3%

Sottoccupato 58 25,5%

Occupato stabilmente 96 42,3%

Studente 8 3,5%

Totale 227 100%

STATO CIVILE N°.TT.DD. PERCENTUALE

Celibe/Nubile 140 61,6%

Coniugato/a 51 22,4%

Convivente 24 10,5%

Separato/a 4 1,7%

Vedovo/a 4 1,7%

Divorziato/a 4 1,7%

Totale 227 100%

SMART DRUGS

RISCONTRATE DAL REPARTO FARMACODIPENDENZA, TOSSICODIPENDENZA E DOPING DELL’ISS SU REPERTI, SEQUESTRATI DAI NAS, PROVENIENTI DA SMART SHOP, ERBORISTERIE, NEGOZI DI ETNOBOTANICA E RAPPRESENTATI DA CONFEZIONI CONTENENTI ESTRATTI VEGETALI SECCHI CON DIFFERENTE INVOLUCRO E DENOMINAZIONE

Amanita muscaria Mitragina speciosa Turnera aphrodisiaca

Areca catechu Muira puama Voacanga africana

Argemone mexicana Pausinystalia yohimbe Withania somnifera

Argyreia nervosa Piper methysticum Spice

Artemisia absinthium Rivea corymbosa Cannabinoidi sintetici

Ayahuasca Salvia divinorum Canavalia maritima

Brugmansia arborea Sceletium tortuosum Leonotis leonurus

Calea zacatechichi Sida cordifolia Leonurus sibiricus

Citrus aurantium Tribolus terrestris Nelumbo nucifera

Datura stramonium Trichocereus macrogonus Nymphaea alba

Ephedra sinica Trichocereus pachanoi Nymphaea caerulea

Ipomoea violacea Trichocereus peruvianus Pedicularis densiflora

Lactuca virosa Trichocereus validus Scutellaria nana

Mimosa hostilis Trich.werdermannianus Zornia latifolia

TERZO FATTORE

NEL TEMPO, IN SEGUITO AI PROGRESSI SUL VERSANTE SCIENTIFICO (NEUROSCIENTIFICO) E’ DIVENUTO SEMPRE PIU’ EVIDENTE IL RUOLO DEI MECCANISMI NEURO-BIOLOGICI NEL DETERMINISMO DELLE TOSSICODIPENDENZE

ELEMENTI COSTITUTIVI DELLE TOSSICODIPENDENZE DAL PUNTO DI VISTA NEURO-BIOLOGICO

TOLLERANZA

ASTINENZA/DIPENDENZA

CRAVING

IL CRAVING (APPETIZIONE PATOLOGICA) RIVESTE UN RUOLO CENTRALE NEI DUE ASPETTI FONDAMENTALI DELLA TOSSICODIPENDENZA

NEL MANTENIMENTO NEL TEMPO DEL COMPORTAMENTO TOSSICOMANICO DI RICERCA ED USO DELLA SOSTANZA

NEL PROCESSO DELLA RICADUTA CHE PUO’ AVVENIRE ANCHE A DISTANZA DI MOLTO TEMPO DALLA CESSAZIONE DELL’USO DELLA SOSTANZA D’ABUSO

LE PRINCIPALI TECNICHE DI NEUROIMAGING

LA TOMOGRAFIA ASSIALE COMPUTERIZZATA (TAC)

LA RISONANZA MAGNETICA NUCLEARE (RMN)

LA TOMOGRAFIA AD EMISSIONE DI POSITRONI (PET)

LA TOMOGRAFIA COMPUTERIZZATA AD EMISSIONE DI SINGOLO FOTONE (SPECT)

Le diverse tecniche di neuroimmagine hanno dato un grande contributo nell’identificare le basi neurobiologiche delle dipendenze da sostanze e nello spiegare i deficit riscontrati nei consumatori di droghe (ad es. alterazioni del sistema dopominergico della gratificazione, dei processi decisionali e deficit di controllo pre-frontale sui comportamenti). Allo stato attuale i dati delle Neuroscienze e l’osservazione clinica indicano che l’Addiction, al pari della Schizofrenia, del Disturbo Bipolare, del Disturbo Depressivo, del Disturbo Ossessivo Compulsivo è considerata una

«CRONIC BRAIN DISEASE»

L’Addiction è una Sindrome Comportamentale complessa che in individui vulnerabili per fattori ambientali o genetici, s’instaura progressivamente attraverso fasi subentranti

La progressione della dipendenza

fase iniziale: uso occasionale, cambiamenti neuroplastici transitori

fase intermedia: uso ricorrente, fenomeni neuroplastici più stabili

fase finale: uso compulsivo, modificazioni neuroplastiche stabili

L’uso ripetuto delle droghe altera il normale funzionamento del sistema mesolimbico-dopaminergico cerebrale ed assume il controllo del comportamento motivato.

La persona addictit perde la capacità di discriminare fra la salienza motivazionale adattiva degli stimoli naturali, fisiologici e quella patologica pervasiva delle droghe ed il suo comportamento è teso alla ricerca delle droghe, indipendentemente dai danni che ne derivano.

Le droghe, quindi, possono essere definite come dei «mimi molecolari» poiché ingannano il cervello mimando l’azione di neurotrasmettitori strategici per il circuito della ricompensa ed inducendo, dopo ripetute assunzioni, un complesso neuroadattamento che è il substrato biologico dell’Addiction.

L’incremento del rilascio di dopamina nella Schell del Nucleo Accubens indotto dalle droghe, rappresenta il «primum movens» di fenomeni di neuroplasticità e di neuroadattamenti che coinvolgono tutti i principali sistemi neurotrasmettitoriali del cervello, «come un sasso nello stagno» e che progressivamente inducono un apprendimento patologico stabile e pervasivo alla cui basa stanno cambiamenti molecolari, cellulari e della connettività sinaptica. Questa diversione, droga indotta, del sistema motivazionale induce un potente condizionamento del tipo:

mi è piaciuto drogarmi, voglio farlo ancora e voglio ricordare esattamente come ho fatto, anche perché se non lo faccio sto male.

In un aneddoto riportato nella letteratura scientifica, si narra il caso di un tossicodipendente da eroina incarcerato. Durante il lungo periodo di carcerazione aveva modificato radicalmente il suo atteggiamento verso le droghe e verso la tossicodipendenza; criticava i suoi comportamenti precedenti e nelle lettere che scriveva alla moglie si riprometteva di riassumere un ruolo attivo e responsabile nella famiglia e nella società. Ottenuta finalmente la libertà, si riporta che si fosse avviato a piedi verso casa, armato di una nuova scala di valori e dei propositi migliori. Man mano che si avvicinava al suo quartiere, si sentiva sempre più teso e ansioso. Cominciava a percepire un malessere a lui noto, nonostante gli anni trascorsi lontano dalle droghe, un malessere che gli ricordava quello dell’astinenza dall’eroina. Più si approssimava alla sua abitazione, più questo malessere cresceva e tutti i propositi precedenti lasciavano il passo ad un unico desiderio crescente ed incontenibile: quello di «farsi». Ancora prima di raggiungere la propria abitazione era ricaduto nell’uso della sostanza. Che cosa era successo? Era successo che sulla strada di casa aveva rivisto gli ambienti a lui noti: i luoghi di incontro con gli amici «del giro», gli angoli dove incontrava lo spacciatore e acquistava la droga, quelli dove si appartava per iniettarsi l’eroina. Questi posti lo rimandavano alle emozioni ed agli stati d’animo che provava in quelle circostanze. In breve, gli stimoli associati all’uso dell’eroina avevano risvegliato in lui il «craving».

Solo disponendo di una rete integrata di Servizi che diano risposte diversificate ed integrate, sarà possibile garantire a tutte le tipologie di consumatori il diritto ad un’assistenza basata su un approccio globale, multidisciplinare, integrato, individualizzato, rispettoso della dignità delle singole persone, valorizzante le risorse del singolo e del contesto sociale di riferimento

Gli stadi del cambiamento

Determi-

nazione

Contem-

plazione Ricaduta

Mante-

nimento

Azione

Precontemplazione

Uscita definitiva

OSSERVAZIONE ATTENTA DEL MONDO DEI GIOVANI D’OGGI, DEI LORO VALORI, DELLE LORO SCELTE

DIMENSIONE: ORIENTAMENTO VALORIALE CON LA DICOTOMIA IMPEGNO/DISIMPEGNO

DIMENSIONE: PERCORSI PROGETTUALI CON LA DICOTOMIA AUTODETERMINAZIONE/FATALISMO

DIMENSIONE: PROSPETTIVA DI RIFERIMENTO CON LA DICOTOMIA CHIUSURA LOCALISTICA/COSMOPOLITISMO

DIMENSIONE: RAPPORTO CON L’ALTRO CON LA DICOTOMIA ORIENTAMENTO SOLIDARISTICO/CHIUSURA NELLA SOCIALITA’ RISTRETTA

DIMENSIONE: ETICA DELL’AZIONE CON LA DICOTOMIA INTEGRAZIONE NEI MODELLI DOMINANTI/ PREVALENZA DI MODELLI ALTERNATIVI

LA CULTURA DELL’ECCESSO, DEL SUPERARE IL LIMITE

IL CAPITALE SOCIALE

TENDENZE NEL MONDO GIOVANILE STRETTAMENTE CORRELATE ALL’USO DELLE SOSTANZE

• LA PROIEZIONE NEL PRESENTE DEI GIOVANI D’OGGI

• LA CADUTA DEI MODELLI DI RIFERIMENTO FORTI

• L’IMPORSI DI CANALI A DOPPIA MORALITA’

• LA DIFFUSIONE DELL’ACCETTABILITA’ DEL RISCHIO

• LA REVERSIBILITA’ DELLE SCELTE

• LA RINUNCIA DELL’ASSUNZIONE DI RESPONSABILITA’ IMPORTANTI