IL PROGRAMMA RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEOAMPUTATO DI ARTO INFERIORE
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Transcript of IL PROGRAMMA RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEOAMPUTATO DI ARTO INFERIORE
Claudia Migliorini e Nicola Smania
Azienda Ospedaliera di VeronaAzienda Ospedaliera di Verona
Servizio di Rieducazione Funzionale- Policlinico GB RossiScuola di Specializzazione in Medicina Fisica e Riabilitazione
IL PROGRAMMA RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEOAMPUTATO DI
ARTO INFERIORE
EPIDEMIOLOGIA(USA CANADA)
70 MALATTIE VASCOLARI ED INFETTIVE (61-70 anni) 22 TRAUMI (21-30 anni) 5 TUMORI (11-20 anni) 3 DEFORMAZIONI CONGENITE
RAPPORTO MASCHI FEMMINE
MALATTIA 211TRAUMA 721TUMORE 131DEFORMAZIONI CONGENITE 151
RAPPORTO AMPUTAZIONI ARTO INFERIORE SUPERIORE 111
EPIDEMIOLOGIA (ITALIA)
Amputazioni di arto inferiore 1996 1997 1998Amputazioni non specificate 1667 1139 1466Amputazioni dita 3565 3207 2948Amputazione piede 1060 819 735Amputazione caviglia 24 13 23Amputazione transmalleolare 62 57 69Amputazione transtibiale 940 899 808Disarticolazione di ginocchio 30 37 22Amputazione transfemorale 3811 3522 3137Disarticolazione di anca 52 50 53Emipelvectomia 77 74 103Totale 10788 9817 9364
Dati forniti dal Ministero della Sanitagrave sul numero annuo di amputazioni di arto inferiore in Italia
CAUSE DI AMPUTAZIONE
MALATTIA (vascolare neoplastica infiammatoria)74
INCIDENTI (stradali sul lavoro domestici per cause bellicche per colpi di arma da fuocohellip) 23
CORREZIONE DELLE MALFORMAZIONI CONGENITE 3
AMPUTAZIONI PER CAUSE VASCOLARI
Incidenza superiore allrsquo 80 delle amputazioni per malattia Per abitudini di vita e alimentari Allungamento dellrsquo attesa di vita (75 uomo 81 donne ISTAT 1998)
Arteropatia obliterante periferica
AMPUTATI SONO ANZIANI DI ETArsquo SUPERIORE AI 70 ANNI
CONDIZIONI COMPROMESSE DA
Insufficienza cardiovascolare 80 Diabete mellito 50 Patologie polmonari che aumentano il consumo di ossigeno 20 Retinopatia diabetica eo neuropatia periferica Stato ansioso-depressivo
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO NON Ersquo STANDARDIZZATA
bull Lunghi periodi di impotenza funzionale durante i quali i pazienti sono stati sottoposti a terapie farmacologiche e chirurgiche (by-pass)
bull Perdurare di insufficienza arteriosabull Necrosi tessutale dellrsquo estremitagrave
bullRiduzione progressiva delle capacitagrave deambulatorie
bullPeggioramento delle condizioni generali del malato
bullIpotrofia muscolare
bullRiduzione dellrsquo articolaritagrave degli arti inferiori
bullDeficit di equilibrio
INOLTRE LrsquoAMPUTAZIONEhellip Viene vissuta come momento fallimentare della terapia medica e
ricostruttiva vascolare Allontanamento dal nucleo familiare con ricovero in strutture di
lungodegenza ldquolrsquoinizio della finerdquo
PERDITA DELLrsquo AUTONOMIA
INVECE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN INTERVENTO RICOSTRUTTIVO CHE RIMUOVE UNA SORGENTE DI DOLORE E DI
DISABILITArsquo DEL PAZIENTE
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO
bull Iniziata subito dopo lrsquointervento per evitare atrofia muscolare alterazioni trofiche e lrsquoipoventilazione
bull Effetti benefici dellrsquo esercizio sono potenziati dallrsquo allenamento e annullati da una prolungata inattivitagrave
OCCORRE PEROrsquo VALUTARE LA FUNZIONE CARDIACA LE PATOLOGIE OSTEO-ARTICOLARI LA AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO E LE TURBE
DEL SISTEMA RESPIRATORIO
Inizio della riabilitazione coincide con EPISODI ISCHEMICI eo FENOMENI ARITMICI determinati dal consumo di ossigeno
nel paziente amputato durante il training deambulatorio con la protesi si egrave rilevato un AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO rispetto al normale fino
9 in amputazione di gamba49 in amputazione di coscia
200 in bi-amputato
IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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EPIDEMIOLOGIA(USA CANADA)
70 MALATTIE VASCOLARI ED INFETTIVE (61-70 anni) 22 TRAUMI (21-30 anni) 5 TUMORI (11-20 anni) 3 DEFORMAZIONI CONGENITE
RAPPORTO MASCHI FEMMINE
MALATTIA 211TRAUMA 721TUMORE 131DEFORMAZIONI CONGENITE 151
RAPPORTO AMPUTAZIONI ARTO INFERIORE SUPERIORE 111
EPIDEMIOLOGIA (ITALIA)
Amputazioni di arto inferiore 1996 1997 1998Amputazioni non specificate 1667 1139 1466Amputazioni dita 3565 3207 2948Amputazione piede 1060 819 735Amputazione caviglia 24 13 23Amputazione transmalleolare 62 57 69Amputazione transtibiale 940 899 808Disarticolazione di ginocchio 30 37 22Amputazione transfemorale 3811 3522 3137Disarticolazione di anca 52 50 53Emipelvectomia 77 74 103Totale 10788 9817 9364
Dati forniti dal Ministero della Sanitagrave sul numero annuo di amputazioni di arto inferiore in Italia
CAUSE DI AMPUTAZIONE
MALATTIA (vascolare neoplastica infiammatoria)74
INCIDENTI (stradali sul lavoro domestici per cause bellicche per colpi di arma da fuocohellip) 23
CORREZIONE DELLE MALFORMAZIONI CONGENITE 3
AMPUTAZIONI PER CAUSE VASCOLARI
Incidenza superiore allrsquo 80 delle amputazioni per malattia Per abitudini di vita e alimentari Allungamento dellrsquo attesa di vita (75 uomo 81 donne ISTAT 1998)
Arteropatia obliterante periferica
AMPUTATI SONO ANZIANI DI ETArsquo SUPERIORE AI 70 ANNI
CONDIZIONI COMPROMESSE DA
Insufficienza cardiovascolare 80 Diabete mellito 50 Patologie polmonari che aumentano il consumo di ossigeno 20 Retinopatia diabetica eo neuropatia periferica Stato ansioso-depressivo
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO NON Ersquo STANDARDIZZATA
bull Lunghi periodi di impotenza funzionale durante i quali i pazienti sono stati sottoposti a terapie farmacologiche e chirurgiche (by-pass)
bull Perdurare di insufficienza arteriosabull Necrosi tessutale dellrsquo estremitagrave
bullRiduzione progressiva delle capacitagrave deambulatorie
bullPeggioramento delle condizioni generali del malato
bullIpotrofia muscolare
bullRiduzione dellrsquo articolaritagrave degli arti inferiori
bullDeficit di equilibrio
INOLTRE LrsquoAMPUTAZIONEhellip Viene vissuta come momento fallimentare della terapia medica e
ricostruttiva vascolare Allontanamento dal nucleo familiare con ricovero in strutture di
lungodegenza ldquolrsquoinizio della finerdquo
PERDITA DELLrsquo AUTONOMIA
INVECE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN INTERVENTO RICOSTRUTTIVO CHE RIMUOVE UNA SORGENTE DI DOLORE E DI
DISABILITArsquo DEL PAZIENTE
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO
bull Iniziata subito dopo lrsquointervento per evitare atrofia muscolare alterazioni trofiche e lrsquoipoventilazione
bull Effetti benefici dellrsquo esercizio sono potenziati dallrsquo allenamento e annullati da una prolungata inattivitagrave
OCCORRE PEROrsquo VALUTARE LA FUNZIONE CARDIACA LE PATOLOGIE OSTEO-ARTICOLARI LA AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO E LE TURBE
DEL SISTEMA RESPIRATORIO
Inizio della riabilitazione coincide con EPISODI ISCHEMICI eo FENOMENI ARITMICI determinati dal consumo di ossigeno
nel paziente amputato durante il training deambulatorio con la protesi si egrave rilevato un AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO rispetto al normale fino
9 in amputazione di gamba49 in amputazione di coscia
200 in bi-amputato
IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
- Slide 21
- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
- Slide 29
- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
- Slide 33
- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
- Slide 41
- Slide 42
- Slide 43
-
EPIDEMIOLOGIA (ITALIA)
Amputazioni di arto inferiore 1996 1997 1998Amputazioni non specificate 1667 1139 1466Amputazioni dita 3565 3207 2948Amputazione piede 1060 819 735Amputazione caviglia 24 13 23Amputazione transmalleolare 62 57 69Amputazione transtibiale 940 899 808Disarticolazione di ginocchio 30 37 22Amputazione transfemorale 3811 3522 3137Disarticolazione di anca 52 50 53Emipelvectomia 77 74 103Totale 10788 9817 9364
Dati forniti dal Ministero della Sanitagrave sul numero annuo di amputazioni di arto inferiore in Italia
CAUSE DI AMPUTAZIONE
MALATTIA (vascolare neoplastica infiammatoria)74
INCIDENTI (stradali sul lavoro domestici per cause bellicche per colpi di arma da fuocohellip) 23
CORREZIONE DELLE MALFORMAZIONI CONGENITE 3
AMPUTAZIONI PER CAUSE VASCOLARI
Incidenza superiore allrsquo 80 delle amputazioni per malattia Per abitudini di vita e alimentari Allungamento dellrsquo attesa di vita (75 uomo 81 donne ISTAT 1998)
Arteropatia obliterante periferica
AMPUTATI SONO ANZIANI DI ETArsquo SUPERIORE AI 70 ANNI
CONDIZIONI COMPROMESSE DA
Insufficienza cardiovascolare 80 Diabete mellito 50 Patologie polmonari che aumentano il consumo di ossigeno 20 Retinopatia diabetica eo neuropatia periferica Stato ansioso-depressivo
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO NON Ersquo STANDARDIZZATA
bull Lunghi periodi di impotenza funzionale durante i quali i pazienti sono stati sottoposti a terapie farmacologiche e chirurgiche (by-pass)
bull Perdurare di insufficienza arteriosabull Necrosi tessutale dellrsquo estremitagrave
bullRiduzione progressiva delle capacitagrave deambulatorie
bullPeggioramento delle condizioni generali del malato
bullIpotrofia muscolare
bullRiduzione dellrsquo articolaritagrave degli arti inferiori
bullDeficit di equilibrio
INOLTRE LrsquoAMPUTAZIONEhellip Viene vissuta come momento fallimentare della terapia medica e
ricostruttiva vascolare Allontanamento dal nucleo familiare con ricovero in strutture di
lungodegenza ldquolrsquoinizio della finerdquo
PERDITA DELLrsquo AUTONOMIA
INVECE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN INTERVENTO RICOSTRUTTIVO CHE RIMUOVE UNA SORGENTE DI DOLORE E DI
DISABILITArsquo DEL PAZIENTE
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO
bull Iniziata subito dopo lrsquointervento per evitare atrofia muscolare alterazioni trofiche e lrsquoipoventilazione
bull Effetti benefici dellrsquo esercizio sono potenziati dallrsquo allenamento e annullati da una prolungata inattivitagrave
OCCORRE PEROrsquo VALUTARE LA FUNZIONE CARDIACA LE PATOLOGIE OSTEO-ARTICOLARI LA AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO E LE TURBE
DEL SISTEMA RESPIRATORIO
Inizio della riabilitazione coincide con EPISODI ISCHEMICI eo FENOMENI ARITMICI determinati dal consumo di ossigeno
nel paziente amputato durante il training deambulatorio con la protesi si egrave rilevato un AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO rispetto al normale fino
9 in amputazione di gamba49 in amputazione di coscia
200 in bi-amputato
IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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-
CAUSE DI AMPUTAZIONE
MALATTIA (vascolare neoplastica infiammatoria)74
INCIDENTI (stradali sul lavoro domestici per cause bellicche per colpi di arma da fuocohellip) 23
CORREZIONE DELLE MALFORMAZIONI CONGENITE 3
AMPUTAZIONI PER CAUSE VASCOLARI
Incidenza superiore allrsquo 80 delle amputazioni per malattia Per abitudini di vita e alimentari Allungamento dellrsquo attesa di vita (75 uomo 81 donne ISTAT 1998)
Arteropatia obliterante periferica
AMPUTATI SONO ANZIANI DI ETArsquo SUPERIORE AI 70 ANNI
CONDIZIONI COMPROMESSE DA
Insufficienza cardiovascolare 80 Diabete mellito 50 Patologie polmonari che aumentano il consumo di ossigeno 20 Retinopatia diabetica eo neuropatia periferica Stato ansioso-depressivo
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO NON Ersquo STANDARDIZZATA
bull Lunghi periodi di impotenza funzionale durante i quali i pazienti sono stati sottoposti a terapie farmacologiche e chirurgiche (by-pass)
bull Perdurare di insufficienza arteriosabull Necrosi tessutale dellrsquo estremitagrave
bullRiduzione progressiva delle capacitagrave deambulatorie
bullPeggioramento delle condizioni generali del malato
bullIpotrofia muscolare
bullRiduzione dellrsquo articolaritagrave degli arti inferiori
bullDeficit di equilibrio
INOLTRE LrsquoAMPUTAZIONEhellip Viene vissuta come momento fallimentare della terapia medica e
ricostruttiva vascolare Allontanamento dal nucleo familiare con ricovero in strutture di
lungodegenza ldquolrsquoinizio della finerdquo
PERDITA DELLrsquo AUTONOMIA
INVECE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN INTERVENTO RICOSTRUTTIVO CHE RIMUOVE UNA SORGENTE DI DOLORE E DI
DISABILITArsquo DEL PAZIENTE
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO
bull Iniziata subito dopo lrsquointervento per evitare atrofia muscolare alterazioni trofiche e lrsquoipoventilazione
bull Effetti benefici dellrsquo esercizio sono potenziati dallrsquo allenamento e annullati da una prolungata inattivitagrave
OCCORRE PEROrsquo VALUTARE LA FUNZIONE CARDIACA LE PATOLOGIE OSTEO-ARTICOLARI LA AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO E LE TURBE
DEL SISTEMA RESPIRATORIO
Inizio della riabilitazione coincide con EPISODI ISCHEMICI eo FENOMENI ARITMICI determinati dal consumo di ossigeno
nel paziente amputato durante il training deambulatorio con la protesi si egrave rilevato un AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO rispetto al normale fino
9 in amputazione di gamba49 in amputazione di coscia
200 in bi-amputato
IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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AMPUTAZIONI PER CAUSE VASCOLARI
Incidenza superiore allrsquo 80 delle amputazioni per malattia Per abitudini di vita e alimentari Allungamento dellrsquo attesa di vita (75 uomo 81 donne ISTAT 1998)
Arteropatia obliterante periferica
AMPUTATI SONO ANZIANI DI ETArsquo SUPERIORE AI 70 ANNI
CONDIZIONI COMPROMESSE DA
Insufficienza cardiovascolare 80 Diabete mellito 50 Patologie polmonari che aumentano il consumo di ossigeno 20 Retinopatia diabetica eo neuropatia periferica Stato ansioso-depressivo
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO NON Ersquo STANDARDIZZATA
bull Lunghi periodi di impotenza funzionale durante i quali i pazienti sono stati sottoposti a terapie farmacologiche e chirurgiche (by-pass)
bull Perdurare di insufficienza arteriosabull Necrosi tessutale dellrsquo estremitagrave
bullRiduzione progressiva delle capacitagrave deambulatorie
bullPeggioramento delle condizioni generali del malato
bullIpotrofia muscolare
bullRiduzione dellrsquo articolaritagrave degli arti inferiori
bullDeficit di equilibrio
INOLTRE LrsquoAMPUTAZIONEhellip Viene vissuta come momento fallimentare della terapia medica e
ricostruttiva vascolare Allontanamento dal nucleo familiare con ricovero in strutture di
lungodegenza ldquolrsquoinizio della finerdquo
PERDITA DELLrsquo AUTONOMIA
INVECE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN INTERVENTO RICOSTRUTTIVO CHE RIMUOVE UNA SORGENTE DI DOLORE E DI
DISABILITArsquo DEL PAZIENTE
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO
bull Iniziata subito dopo lrsquointervento per evitare atrofia muscolare alterazioni trofiche e lrsquoipoventilazione
bull Effetti benefici dellrsquo esercizio sono potenziati dallrsquo allenamento e annullati da una prolungata inattivitagrave
OCCORRE PEROrsquo VALUTARE LA FUNZIONE CARDIACA LE PATOLOGIE OSTEO-ARTICOLARI LA AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO E LE TURBE
DEL SISTEMA RESPIRATORIO
Inizio della riabilitazione coincide con EPISODI ISCHEMICI eo FENOMENI ARITMICI determinati dal consumo di ossigeno
nel paziente amputato durante il training deambulatorio con la protesi si egrave rilevato un AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO rispetto al normale fino
9 in amputazione di gamba49 in amputazione di coscia
200 in bi-amputato
IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO NON Ersquo STANDARDIZZATA
bull Lunghi periodi di impotenza funzionale durante i quali i pazienti sono stati sottoposti a terapie farmacologiche e chirurgiche (by-pass)
bull Perdurare di insufficienza arteriosabull Necrosi tessutale dellrsquo estremitagrave
bullRiduzione progressiva delle capacitagrave deambulatorie
bullPeggioramento delle condizioni generali del malato
bullIpotrofia muscolare
bullRiduzione dellrsquo articolaritagrave degli arti inferiori
bullDeficit di equilibrio
INOLTRE LrsquoAMPUTAZIONEhellip Viene vissuta come momento fallimentare della terapia medica e
ricostruttiva vascolare Allontanamento dal nucleo familiare con ricovero in strutture di
lungodegenza ldquolrsquoinizio della finerdquo
PERDITA DELLrsquo AUTONOMIA
INVECE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN INTERVENTO RICOSTRUTTIVO CHE RIMUOVE UNA SORGENTE DI DOLORE E DI
DISABILITArsquo DEL PAZIENTE
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO
bull Iniziata subito dopo lrsquointervento per evitare atrofia muscolare alterazioni trofiche e lrsquoipoventilazione
bull Effetti benefici dellrsquo esercizio sono potenziati dallrsquo allenamento e annullati da una prolungata inattivitagrave
OCCORRE PEROrsquo VALUTARE LA FUNZIONE CARDIACA LE PATOLOGIE OSTEO-ARTICOLARI LA AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO E LE TURBE
DEL SISTEMA RESPIRATORIO
Inizio della riabilitazione coincide con EPISODI ISCHEMICI eo FENOMENI ARITMICI determinati dal consumo di ossigeno
nel paziente amputato durante il training deambulatorio con la protesi si egrave rilevato un AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO rispetto al normale fino
9 in amputazione di gamba49 in amputazione di coscia
200 in bi-amputato
IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
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- Slide 14
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- Slide 20
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- Slide 39
- Slide 40
- Slide 41
- Slide 42
- Slide 43
-
INOLTRE LrsquoAMPUTAZIONEhellip Viene vissuta come momento fallimentare della terapia medica e
ricostruttiva vascolare Allontanamento dal nucleo familiare con ricovero in strutture di
lungodegenza ldquolrsquoinizio della finerdquo
PERDITA DELLrsquo AUTONOMIA
INVECE DEVE ESSERE CONSIDERATA COME UN INTERVENTO RICOSTRUTTIVO CHE RIMUOVE UNA SORGENTE DI DOLORE E DI
DISABILITArsquo DEL PAZIENTE
LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO
bull Iniziata subito dopo lrsquointervento per evitare atrofia muscolare alterazioni trofiche e lrsquoipoventilazione
bull Effetti benefici dellrsquo esercizio sono potenziati dallrsquo allenamento e annullati da una prolungata inattivitagrave
OCCORRE PEROrsquo VALUTARE LA FUNZIONE CARDIACA LE PATOLOGIE OSTEO-ARTICOLARI LA AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO E LE TURBE
DEL SISTEMA RESPIRATORIO
Inizio della riabilitazione coincide con EPISODI ISCHEMICI eo FENOMENI ARITMICI determinati dal consumo di ossigeno
nel paziente amputato durante il training deambulatorio con la protesi si egrave rilevato un AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO rispetto al normale fino
9 in amputazione di gamba49 in amputazione di coscia
200 in bi-amputato
IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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LA RIABILITAZIONE DELLrsquo AMPUTATO
bull Iniziata subito dopo lrsquointervento per evitare atrofia muscolare alterazioni trofiche e lrsquoipoventilazione
bull Effetti benefici dellrsquo esercizio sono potenziati dallrsquo allenamento e annullati da una prolungata inattivitagrave
OCCORRE PEROrsquo VALUTARE LA FUNZIONE CARDIACA LE PATOLOGIE OSTEO-ARTICOLARI LA AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSO E LE TURBE
DEL SISTEMA RESPIRATORIO
Inizio della riabilitazione coincide con EPISODI ISCHEMICI eo FENOMENI ARITMICI determinati dal consumo di ossigeno
nel paziente amputato durante il training deambulatorio con la protesi si egrave rilevato un AUMENTO DEL CONSUMO DI OSSIGENO rispetto al normale fino
9 in amputazione di gamba49 in amputazione di coscia
200 in bi-amputato
IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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IMPORTANZA PRIMARIAdella valutazione cardiovascolare e
respiratoria
per correggere con una terapia farmacologica adeguata e indirizzare o interrompere il
training riabilitativo
VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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VALUTAZIONE CLINICA GENERALE
bull FUNZIONE CARDIACA E MALATTIE CARDIOVASCOLARI
bull PATOLOGIE OSTEOARTICOLARIbull AFFEZIONI DEL SISTEMA NERVOSObull TURBE DELLA FUNZIONE
RESPIRATORIA
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ANAMNESIbull Ipertensione arteriosabull Fumo bull Diabete mellitobull Dislipidemiabull Altre manifestazioni aterosclerotichebull Epoca di manifestazione della patologia
diabetica eo vascolare che ha condotto allrsquo amputazione noncheacute alla sua evoluzione
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
- Slide 18
- Slide 19
- Slide 20
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- Slide 22
- Slide 23
- Slide 24
- Slide 25
- Slide 26
- Slide 27
- Slide 28
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- Slide 30
- Slide 31
- Slide 32
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- Slide 34
- Slide 35
- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
- Slide 41
- Slide 42
- Slide 43
-
ESAME OBIETTIVObull Soffi cardiaci eo vascolaribull Asimmetria della pressione arteriosa omeralebull Eventuali masse pulsantibull Trofismo e situazione vascolare obiettiva dellrsquo arto
superstite
ESAMI EMATOCHIMICIbull Di routine bull Guidati dalla patologia cronica
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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-
ESAMI STRUMENTALI bull Ecocolordoppler arto superstite e del distretto carotideo per
individuare precocemente ed eventualmente correggere stenosi eo ostruzioni arteriose sopra eo sotto aortiche
bull ECG in condizioni basebull Monitoraggio pressione arteriosa in clino ed ortostatismo bull Monitoraggio frequenza cardiaca
MALATTIE CARDIOVASCOLARIProcesso cronico evolutivo condizionato ed accellerato da fattori di rischio
ACCERTAMENTI SUCCESSIVI
bullAlterazioni ECG suggestive per cardiopatia ischemica cronica suggeriscono studio ECOCARDIOGRAFICO con valutazione della chinesi e delle dimensioni ventricolari sxbullTurbe ritmiche richiedono approfondimento con ECG dinamico delle 24 ore (Holter)
La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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La valutazione clinico-strumentale di base e dopo stress test permette di limitare la comparsa di segni o sintomi che richiedono la sospensione o la limitazione dellrsquo intensitagrave del trattamento riabilitativo
PER POTER AVVIARE IL TRAINING FISICO OCCORRE ESCLUDERE PAZIENTI CON
CONTROINDICAZIONI ASSOLUTEScompenso cardiacoAngina Aritmia non controllata dalla terapiaInfezioni acuteTromboflebite
CONTROINDICAZIONI RELATIVEMalattie metabolicheCardiomegaliaMarcata obesitagraveAffezioni neuromuscoloscheletriche limitanti lrsquoattivitagrave fisica
ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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ESERCIZIO FISICObull La possibilitagrave di svolgere un lavoro fisico maggiore egrave limitata dalla capacitagrave del soggetto di
incrementare la portata cardiaca tramite aumento della frequenza e della gittata sistolica in misura differente a seconda dellrsquo intensitagrave dellrsquoesercizio svolto e della postura in cui lrsquoesercizio viene effettuato
In posizione ORTOSTATICA Per sforzo al 40-50 del massimo consumo di ossigeno lrsquoincremento della portata egrave sostenuto dallrsquo
aumento della FC e GSPer carichi di lavoro di intensitagrave maggiore interviene aumento della FCPer intensitagrave di lavoro maggiore del 70 si ha incremento dellrsquo estrazione di ossigeno favorita dallo
spostamento a dx della curva di dissociazione dellrsquo Hb
bull Incremento del flusso sanguinio distrettuale fino a 20-25 volte il valore di riposo pari al 90 della portata cardiaca
Il FLUSSO CUTANEO egrave in rapporto allrsquointensitagrave dellrsquoesercizioSub-massimale la frazione di di portata che perfonde la cute aumenta per favorire la dispersione del
calore Sforzo massimale cute diventa pallida per riduzione del flusso ematico locale
bull Riduzione delle resistenze vascolari direttamente proporzionale allrsquointensitagrave dellrsquo attivitagrave metabolica dei muscoli sotto il controllo di fattori locali ipossia modificazione interstiziale di potassio aumento dellrsquo acido lattico
RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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RIABILITAZIONE CARDIOVASCOLARE
Lrsquo ALLENAMENTO FISICO permette un maggior adattamento dei muscoli allo sforzo grazie ad unrsquo aumentata capacitagrave di utilizzare il metabolismo aerobio con incremento del consumo massimale di ossigeno
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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-
NELLrsquo ARTERIOPATICOhellip
bull Riduzione dellrsquo apporto ematico ai tessuti che interessa la riserva funzionale circolatoria e lrsquo utilizzazione tessutale dellrsquo ossigeno
bull Peggioramento delle costanti emoreologiche e variazioni delle attivitagrave enzimatiche
Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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Lrsquo esercizio fisico determina un incremento dellrsquo estrazione di ossigeno e riduzione della liberazione di lattato
Incremento dellrsquo attivitagrave metabolica nei muscoli dopo training
controllati
Occorre far lavorare sistematicamente la muscolatura al di sotto dellrsquo occlusione facendo attenzione che durante lrsquoesercizio non si manifesti dolore
CARICO DEL LAVORO VIENE STABILITO CON LA REGOLA DEI 23
Si eseguono i 23 del numero degli esercizi che determinano dolore suddivisi in 3 serie consecutive intervallati da pause di 3 min per 2 voltedie
Test basali determinati da rilevazioni doppler delle pressioni tibiali
LrsquoESERCIZIO NON DEVE SUPERARE LA SOGLIA DELLA CLAUDICATIO
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
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- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
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- Slide 15
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- Slide 40
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-
bull Educare lrsquo arteriopatico a camminare a velocitagrave costante e con passi lunghi per consentire un rilasciamento muscolare adeguato
bull Dopo 10-15 min di esercizio raffreddamento di 3-5 min con deambulazione tranquilla per eliminazione dei prodotti del metabolismo muscolare ed evitare ipotensione arteriosa
bull Associare respirazione forzata prolungata per aumentare
la capacitagrave respiratoria la quantitagrave di sangue ossigenatolo svuotamento veno-linfatico di distretti toracico addominale e
periferico
STRATEGIE DEL TRAINING RIABILITATIVO
MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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MALATTIE OSTEOARTICOLARI
bull RELATIVE ALLrsquo ETArsquo
bull VALUTAZIONE DEL MONCONE
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
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-
VALUTAZIONE DEL MONCONE In fase pre protesica
1) Complicanze a carico della cute difetti di cicatrizzazione per insuff irrorazione possibili aderenze invaginazioni cheloidi fistole dermatiti follicoliti eccesso o scarsitagrave di tessuti molli
2) Edema del moncone per modificazione della normale distribuzione dei vasi sanguigni e del sistema linfatico prodotta dallrsquo amputazione
3) Parti osseedifetti di lunghezza del moncone irregolaritagrave nellrsquo estremitagrave dellrsquo osso sezionato comparsa di esostosi osteoporosi
4) Disturbi delle articolazioni prossimali allrsquo amputazioneatteggiamenti viziati per contratture retrazioni capsulari o alterazioni della struttura articolare
5) Dolore del monconedolori ischemici legati a turbe trofiche e circolatorie dolori drsquoalterazione del segmento osse da patologie cutanee da cicatrici dolori neurogeni parestesie neuromi arto fantasma
AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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AFFEZIONI SISTEMA NERVOSO
NEUROPATIE PERIFERICHENEUROMI agiscono come piccolissimi
circuiti elettrici che continuamente spediscono messaggi di dolore al cervello senza correlazione con un reale danno sul moncone
ARTO FANTASMA
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
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-
ARTO FANTASMA
1551 descritto da Ambroise Paregrave1969 Weinstein lo definisce come
ldquolrsquo impressione soggettiva della consapevolezza di un segmento corporeo mancante o deafferentato da parte di un paziente senza turbe psichiche o cognitiverdquo
Compare anche a seguito di altri eventi mutilanti ed in associazione a lesioni nervose amputazioni di arti mastectomie estrazioni dentarie enucleazione del globo oculare malattie mutilanti degli arti agenesia degli arti lesioni SNP lesioni del tronco dellrsquoencefalo del talamo e dei lobi parietali
ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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ARTO FANTASMA
bull Vero e proprio egrave la percezione dellrsquo arto mancante a seguito dellrsquo amputazione con tutte le sue caratteristiche spaziali tende a comparire subito dopo lrsquo amputazione e puograve persistere anche indefinitivamenteha carattere di realtagrave e il soggetto ha la sensazione di compiere movimenti con le parti mancanticaratteri di somatognosia e topognosia
bull Sensazionitutte le sensazioni non obbligatoriamente presenti a carico della parte mancante (parestesie dolore senso di pesantezza)
ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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ARTO FANTASMA
Disturbo di SCHEMA CORPOREO
Schema corporeo rappresentazione mentale del proprio corpo e della sua
posizione nello spazio
ALTRI DISTURBI DELLO SCHEMA CORPOREO DESCRITTI
emisomatoagnosia anosognosia per lrsquo emiplegia autotopoagnosia asimbolia per il dolore macro-microsomatognosia autoscopia
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
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- Slide 40
- Slide 41
- Slide 42
- Slide 43
-
RIORGANIZZAZIONE del SISTEMA SENSORIALE (Kaas Florence 1997)
ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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ldquoSPATIO-TEMPORAL PROPERTIES OF THE PATTERN OF EVOKED PHANTOM SENSATION
IN A LEFT INDEX AMPUTEE PATIENTSrdquoS Aglioti N Smania A Atzeri G Berlucchi (Behavioral Neuroscience 1997)
Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
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Homunculus sensitivus
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
- Slide 4
- Slide 5
- Slide 6
- Slide 7
- Slide 8
- Slide 9
- Slide 10
- Slide 11
- Slide 12
- Slide 13
- Slide 14
- Slide 15
- Slide 16
- Slide 17
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- Slide 29
- Slide 30
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- Slide 32
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- Slide 34
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- Slide 36
- Slide 37
- Slide 38
- Slide 39
- Slide 40
- Slide 41
- Slide 42
- Slide 43
-
Dolore arto fantasma
bull Fenomeno di plasticitagrave maladattativabull Avvertito nella parte piugrave distale dellrsquo arto
amputatobull Di natura ESTEROCETTIVA (sensazione
di bruciore pugnalata)bull Di natura PROPRIOCETTIVA
(schiacciante crampiforme)bull Durata continuo o intermittente bull Intensitagrave da lieve a lancinante
Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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Evoluzione del dolore dellrsquoarto fantasma
DOLORE ACUTO DEL MONCONE
Si risolve rapidamente se persiste possibile infezione fattori vascolari o psicologici
DOLORE CRONICO DEL MONCONE
Fattori legati alla protesi speroni ossei neuroma doloroso spasmi muscolari di tipo crampiforme dolore di tipo ischemico di tipo urente
TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
- Slide 2
- Slide 3
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TRATTAMENTO DEL DOLORE DOLORE TIPO URENTE (meccanismo vascolare)
VASODILATATORI DOLORE TIPO CRAMPIFORME (meccanismo muscolare)
MIORILASSANTI o BIOFEEDBACK ALTRI TRATTAMENTI
TENS
ULTRASUONI
TECNICHE DI RILASSAMENTO
ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI
NEUROLETTICI (aloperidolotioridazina)
ANTIEPILETTICI (carbamazepina clonazepam)
TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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TECNICHE PER ALLEVIARE IL DOLORE DELLrsquo ARTO FANTASMA
avvolgere il moncone in un asciugamano caldo e morbido fare mentalmente degli esercizi con lrsquoarto mancante nel punto in cui duole rilassare mentalmente lrsquoarto mancante e con esso il moncone fare qualche leggero esercizio generale fare degli esercizi con il moncone stringere i muscoli del moncone e rilasciarli lentamente applicare un bendaggio elastico od una calza contenitiva sul moncone Se si egrave giagrave in
possesso della protesi indossarla e fare una piccola passeggiata Se dopo averla indossata la protesi procura fastidio egrave opportuno toglierla e indossarla nuovamente dopo alcuni minuti Se il moncone egrave stato troppo compresso dallinvaso la rimozione della protesi puograve alleviare la pressione esercitata sulle terminazioni nervose
cambiare posizione muoversi o alzarsi immergere in acqua calda o usare una doccia per massaggiare il moncone massaggiare il moncone con le mani avvolgere il moncone con un cuscino termico
DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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DOLORE E RIABILITAZIONE DOPO LESIONE DA MINE ANTIUOMO
(J De Smet J Meynadier J E Charlton)
bull INFORTUNI DA MINEbull 1995-1996 9384 esplosioni (ICRC)bull 27 pazienti chirurgici 42 uomini
73 donne 198 bambini le15 anni
bull MODALITArsquo DI INCIDENTE1) passaggio su mina interrata (amputazione traumatica di arto inferiore lesioni arto inferiore eo genitali) 302) mine a frammentazione che esplodono a livello dellrsquo addome (mortali nel raggio di 25 m e causano lesioni entro 200 m) 503) maneggio di una mina (spesso bimbi causano lesioni al volto e danni agli AASS) 5
AMPUTAZIONE SOTTO GINOCCHIO PARAMETRO DI GRAVE SEVERITArsquo (WHO)
NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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NECESSITArsquo MEDICHE
TERAPIA ACUTAbull Evacuazione del campobull Controllo dellrsquoemorragia con bendaggio
costrittivo o torniquebull Immobilizzazione delle fratturebull Vaccinazione antitetanica e profilassi
antibioticabull Se sospetto di ferita toracica drenaggio
toracico
SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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SCALA DEL TRATTAMENTO DEL DOLORE ACUTO (WFSA)
bull anestesia locoregionale (controllo attivo del dolore preamputazione riduce la complicanza del dolore cronico)
RIABILITAZIONE bull movimenti passivi e mobilizzazione attiva con
gruccebull applicazione di protesi
ARTO FANTASMAbull TENSbull Paracetamolobull FANS
DOLORE E RIABILITAZIONE
ESPERIENZA CLINICA
bullBlocco neurolitico dei neurinomi puograve ridurre il dolore del monconebullTENS riduce s arto fantasma
Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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Ersquo POSSIBILE TRATTARE
Lrsquo INDIVIDUO CON METODICHE
RELATIVAMENTE POCO COSTOSE ED EFFICACI
SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
- Slide 1
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SCALE DI VALUTAZIONE Il Rivermead Mobility Index egrave una scala di disabilitagrave che esplora la dimensione della mobilitagrave del paziente
attraverso 15 item rappresentati dalla possibilitagrave di compiere alcuni comuni atti della vita quotidiana Un punteggio di uno egrave dato per ciascuna risposta positiva e zero per quelle negative Cosigrave la scala ha un punteggio che va da 0 (totale inabilitagrave) a 15
I primi sei item valutano il grado di mobilitagrave sul piano del letto sul raggiungimento della posizione seduta e di quella eretta mentre 7 egrave il primo item che rivela la possibilitagrave di deambulazione
Gli item 11-15 riflettono la potenzialitagrave di una buona autonomia come raccogliere qualcosa dal pavimento o camminare su qualsiasi terreno
Barthel Index monitora le attivitagrave della vita quotidiana usando una scala a 10 item che misura
lrsquoabilitagrave funzionale del paziente come mangiare vestirsi camminare e controllare le funzioni sfinteriche
Questa scala prevede uno score tra 0 e 100 il punteggio massimo indica unrsquoindipendenza funzionale ma non necessariamente una normalitagrave
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoRivermead Mobility Index
(sigrave = 1 no = 0)bull 1 Puograve girarsi di lato senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 2 Stando a letto puograve mettersi autonomamente seduto sul bordo 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 3 Puograve sedere sul bordo del letto senza afferrarsi per 10 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 4 Puograve alzarsi (da ogni sedia) in meno di 15 secondi e rimanere in piedi 15 secondi
usando le mani e con eventuale ausilio se necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 5 Puograve mantenere la stazione eretta per 10 secondi senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 6 Puograve passare dal letto alla sedia e viceversa senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 7 Riesce a camminare per 10 metri anche con ausilio ma senza supervisione 1048713sigrave = 1 1048713no = 0bull 8 Riesce a superare una rampa di 10 scalini con corrimano senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 9 Riesce a camminare da solo allrsquoesterno sul marciapiede 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 10 Riesce a camminare 10 metri senza ausilio neacute aiuto allrsquointerno 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 11 Se cade qualcosa sul pavimento riesce a camminare 5 metri raccoglierla tornare
indietro 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 12 Riesce a camminare su un terreno sconnesso senza aiuto 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 13 Riesce ad entrare e uscire da vasca o doccia senza supervisione e lavarsi da solo
10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 14 Riesce a salire e scendere 4 gradini senza corrimano ma con ausilio se
necessario 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0bull 15 Riesce a correre 10 metri senza zoppicare in 4 secondi 10487131048713sigrave = 1 10487131048713no = 0
VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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VALUTAZIONE DELLA DISABILITArsquoBarthel Index
bull Alimentazione Autonomo 10 con aiuto (per tagliare) 5
bull Fare il bagno Autonomo 5 Igiene corpo si lava viso e denti si pettina si rade 5
bull Vestirsi Autonomo 10 con aiuto (per stringhe) 5
bull Alvo buon controllo 10 incidenti occasionali 5 incontinenza 0
bull Vescica buon controllo 10incidenti occasionali 5incontinenza o sonda 0
bull Uso del water autonomo (anche padella) 10 con aiuto 5
bull Trasferimento sedia-letto autonomo 15 minima assistenza 10 puograve sedere ma massima assistenza per spostarsi 5
bull Deambulazione autonomo x 45 metri 15 con aiuto x 45 metri 10 carrozzina x 45 metri 5
bull Salita scale Autonomo 0 con aiuto 5
OBIETTIVO RIABILITATIVO
OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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OTTIMALE UTILIZZAZIONE DELLA PROTESI
PREVENZIONE O TERAPIA DELLrsquo ARTEROPATIA NELLrsquo ARTO SUPERSTITE
INSERIMENTO NELLA VITA SOCIALE
FASI DEL TRATTAMENTO PROTESICO
Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
LrsquoITER RIABILITATIVO DEL PAZIENTE NEO AMPUTATO
PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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Fase post-chirurgica preprotesica
Fase della protesizzazione
Fase postprotesica
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PREPROTESICA bendaggio
idrochinesiterapia
posture massoterapia terapia fisica
POSTPROTESICA Ricostruzione dello schema corporeo
terapia occupazionale
AUTONOMIA
Grazie dellrsquo attenzione
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Grazie dellrsquo attenzione
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