Il Progetto Integrato di Area del Canavese e Biellese …...PIA del Canavese e Biellese...
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Il Progetto Integrato di Area del Canavese e Biellese “Pays-sage”.
PROMOTORI: Patto Territoriale del Canavese – Provincia di Biella
SOGGETTO CAPOFILA: Provincia di Torino
AREA DI LOCALIZZAZIONE: Patto del Canavese costituito da 122 comuni e 5 Comunità
Montane della Provincia di Torino e 15 comuni della Provincia di Biella (comuni della Serra
contigui a quelli del versante Canavese) e 2 Comunità Montane della Provincia di Biella.
260.666 abitanti residenti all’epoca di avvio del Progetto (di cui 238.150 in Provincia di Torino)
2.033 Kmq di superficie
RISORSE DOCUP PREVISTE:
Ob.2 euro 8.777.000,00
Ph.o. euro 2.193.000,00 per i territori del Canavese
Ph.o. euro 1.740.000,00 per i territori della Provincia di Biella
RISORSE EROGATE:
Ob.2 euro 8.836.301,07
Ph.o. euro 2.192.775,98 per i territori del Canavese
Ph.o. euro 1.740.000,00 per i territori della Provincia di Biella
INTERVENTI REALIZZATI:
Sub-ambito Patto Territoriale del Canavese
N° 43 interventi (Comuni in Ob. 2)
N° 13 interventi (Comuni in Ph. Out)
Sub-ambito Provincia di Biella
N° 8 interventi (Comuni in Ph. Out)
RISORSE COMPLESSIVAMENTE IMPEGNATE
Sub-ambito Patto Territoriale del Canavese
€ 12.844.535,29 (Comuni in Ob. 2)
€ 3.223.310,57 (Comuni in Ph. Out)
Sub-ambito Provincia di Biella
€ 2.833.647,81 (Comuni in Ph. Out)
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Il territorio interessato e i soggetti promotori
Il P.I.A. “Pays-sage” è emblematico del processo di costruzione della progettazione
integrata sotto molteplici punti di vista.
In primo luogo è l’unico Progetto Integrato d’Area della Regione Piemonte che coinvolge
territori di due province: la Provincia di Torino e quella di Biella che hanno deciso di
sperimentare una forma di collaborazione orizzontale che si è rivelata vincente alla luce
degli esiti del Progetto.
“Pay-sage” è il programma che ha mobilitato la più numerosa partecipazione di attori
locali, 122 comuni e 5 comunità montane nel Torinese e 15 comuni e 2 Comunità Montane
nel Biellese per i quali il positivo esito del processo di governance condotto lungo tutto il
periodo di costruzione e realizzazione del Progetto è stato possibile grazie al ruolo di
coordinamento esercitato dalla Provincia di Torino, in qualità di Ente capofila, e alla
consolidata esperienza concertativa del territorio del Canavese che ha coinvolto anche il
Biellese.
Una tale sperimentazione non poteva che partire dal Canavese, un territorio investito da
tempo dalla costruzione di un processo di sviluppo locale con l’attività del Patto Territoriale
e su cui sono stati sperimentati diversi strumenti innovativi che si sono configurati come
Progetti-Pilota per successive sperimentazioni a partire dal PI.A. del Canavese finanziato
con sulla Misura 6.1 nel precedente periodo di programmazione dei fondi strutturali
1997/99, unico esempio attuato allora in Provincia di Torino.
Attraverso questa esperienza congiunta, il Patto Territoriale del Canavese e la Provincia di
Biella hanno assunto il ruolo di soggetti promotori del P.I.A. “Pays-sage”.
L’ idea-guida
La comune appartenenza geografica all’Anfiteatro Morenico di Ivrea caratterizzato da un
paesaggio la cui forma e storia geologica sono uniche in Europa e rare al mondo è
all’origine della decisione di partecipare ad un processo di sviluppo locale integrato. Su
questo comune forte valore identitario si costruisce l’idea-obiettivo del P.I.A. “Pays-sage”:
la valorizzazione di un territorio di elevato valore ambientale e con una tradizione di
sviluppo industriale rispettosa del paesaggio: Adriano Olivetti ad Ivrea, Ermenegildo Zegna
a Trivero e Felice Piacenza a Pollone, pionieri dell’epoca, hanno insegnato un approccio ai
temi dello sviluppo territoriale, che oggi si vuole riscoprire, in cui gli elementi di qualità del
paesaggio naturale e costruito sono elementi di qualità della vita.
“Pays-sage” è un progetto integrato teso alla riconversione economica e allo sviluppo
sostenibile fondato sulla messa in rete e sull’incrementazione di tutte le risorse esistenti sul
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territorio. L’obiettivo è promuovere un turismo di qualità incentrato sul paesaggio,
salvaguardando al tempo stesso una vocazione industriale diffusa e la forte esperienza nel
campo dell’innovazione tecnologica. Garantire, quindi, lo sviluppo complessivo del
territorio, la rivitalizzazione ed il miglioramento qualitativo dell’offerta turistica e
dell’offerta di servizi alle imprese e, più in generale, promuovere un’attrattività per
persone ed imprese che, attraverso un’azione di marketing territoriale, porti ad una
riqualificazione del territorio dal punto di vista ambientale e consenta il potenziamento
della capacità ricettiva come elemento propedeutico alla creazione di nuove imprese.
Gli obiettivi
Gli obiettivi di carattere generale che i soggetti promotori hanno assegnato al P.I.A. “Pays -
sage” sono:
− potenziare l’attività di promozione e marketing territoriale attraverso azioni
coordinate
− migliorare l’offerta turistica attraverso un insieme coordinato di azioni pubbliche e
private
− utilizzare le potenzialità del territorio per articolare un sistema di offerte
particolarmente interessante, soprattutto dal punto di vista del turismo “dolce “ ed
estivo;
− valorizzare il “contesto turistico” in tutte le sue potenzialità
− esaltare le diversità e specificità dei diversi luoghi.
− qualificare e diversificare l’offerta ricettiva
− recuperare e valorizzare siti di interesse culturale
− rafforzare la vocazione agricola esistente
− incentivare la capacità degli operatori di promuovere mostre e fiere dei prodotti tipici.
− utilizzare la vicinanza favorevole all’utenza turistica metropolitana
− favorire la riorganizzazione di Aziende produttive dal punto di vista strutturale, per
dimensione territoriale ed economica
− favorire l’attivazione di un’area distrettuale delle nuove tecnologie tra Ivrea e Torino
− diversificare la produzione
− rendere i servizi alle imprese un importante mezzo di accesso alla modernizzazione
− incrementare l’offerta dei servizi alle persone e alle imprese
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− migliorare l’apporto del terziario sul piano occupazionale, anche dal punto di vista
qualitativo.
Dal punto di vista ambientale:
− migliorare l’efficienza ambientale del settore produttivo e dei servizi energetico-
ambientali nell’uso delle risorse ambientali locali;
− favorire una qualità insediativa e forme di sviluppo locale rispettosi delle
caratteristiche ambientali;
− conservare, ripristinare e interconnettere gli habitat naturali (aree verdi e corsi
d’acqua) ed i paesaggi, ridurre i fenomeni di dissesto idrogeologico, sviluppare
un’agricoltura equilibrata e sostenibile promuovendo le produzioni tipiche e la
diversità colturale riducendone gli impatti;
− perseguire un più elevato livello di sostenibilità ambientale e territoriale del sistema
della mobilità.
Caratteri prevalenti e/o peculiari degli interventi
I progetti che costituiscono il P.I.A. “Pays-sage” possono essere raggruppati in macro-reti:
offerta ambientale: diretti alla valorizzazione a fini turistici di siti di interesse geologico e
alla costruzione di itinerari di fruizione turistico-ambientale;
offerta culturale: diretti al miglioramento della fruizione del territorio attraverso la messa
in rete di significative risorse artistico-culturali e predisposizione di percorsi tematici;
offerta ricettiva: volti a incrementare e diversificare l’offerta dell’area;
offerta industriale/innovativa: volti a sostenere le vocazioni tradizionali di cultura
industriale dell’area e le esigenze di innovazione e internazionalizzazione delle imprese
insediate sul territorio e di nuova localizzazione.
Il quadro finanziario iniziale
L’attività di concertazione avviata in maniera parallela dal Tavolo di Concertazione del
Patto Territoriale del Canavese e dalla Provincia di Biella, a partire dal secondo semestre
del 2001, aveva portato alla raccolta di ben 184 progetti, opportunamente schedati, che
hanno costituito un Parco Progetti dal quale sono emersi e selezionati dal Tavolo di
Concertazione i progetti maggiormente significativi cantierabili sul P.I.A.. Le valutazioni
successive hanno portato ad un ridimensionamento dell’insieme dei progetti in maniera
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che le risorse finanziarie attivabili fossero congruenti con il budget messo a disposizione
dalla Misura 3.1a.
Pertanto, come si è detto, con Deliberazione della Giunta della Provincia di Torino n. 1922-
316939 del 17 dicembre 2002 e con quella della Provincia di Biella n. 293 del 23 luglio 2002
si approva in via definitiva il Progetti Integrati d’Area “Pays-sage” con, in allegato, gli
elenchi dettagliati dei singoli progetti con i relativi importi. Tale quadro dettagliato,
consultabile all’allegato N. 4 e di seguito riassunto, viene sottoposto alla valutazione
regionale.
PIA del Canavese e Biellese “Pays-sage”– Quadro finanziario approvato con Deliberazione
della Giunta Provinciale di Torino n. 1922-316939 il 17 dicembre 2002 e con Deliberazione
della Giunta Provinciale di Biella n. 293 del 23 luglio 2002
INTERVENTI PRIORITARI INTERVENTI IN OVERBOOKING
PIA aree
intervento
N.
progetti
Investimenti
complessivi
risorse DOCUP
previste
N.
progetti
Investimenti
complessivi
OB. 2 38 € 12.075.708,40 € 8.777.000,00 5 € 3.591.255,66 Territorio
Patto del Canavese phasing out 10 € 2.212.219,50 € 2.193.000,00 3 € 5.526.341,00
Provincia di
Biella phasing out 6 € 2.622.507,69 € 1.740.000,00 2 € 381.800,00
OB. 2 38 € 12.075.708,40 € 8.777.000,00 5 € 3.591.255,66 P.I.A. "Pays-
Sage" phasing out 16 € 4.834.727,19 € 3.933.000,00 5 € 5.908.141,00
Le difficoltà superate e le rinunce
Il limite del 30 marzo 2003 per l’apertura dei cantieri è il primo ostacolo che i soggetti
attuatori devono affrontare. Il tempo limitato per espletare tutte le procedure per i bandi
di gara fa sì che a quella data solo 13 interventi in area obiettivo 2 e 2 in area phasing out,
tutti nel Canavese, abbiano aperto i cantieri. Numerose sono le richieste di proroga del
termine di inizio lavori. Non si tratta certo di disimpegno da parte dei soggetti attuatori,
anzi l’apertura dei cantieri comporta la possibilità di richiedere la prima tranche di
finanziamento, per cui le motivazioni dei ritardi sono determinate da cause di forza
maggiore.
È in questo periodo che si verificano le prime rinunce. Per l’intervento “Riqualificazione e
recupero urbano ex asilo ed area ex commerciale” proposto dal Comune di Bollengo si
tratta di una rinuncia senza perdite finanziarie per il soggetto attuatore motivata dal fatto
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che lo stesso intervento ha trovato finanziamento su altre Misure del Docup; questo però
ha significato mettere a disposizione per altri interventi del P.I.A. una risorsa Docup pari a
€ 778.715,16.
Sono, invece, costretti a rinunciare definitivamente il Comune di Azeglio per il progetto
“Realizzazione periplo del lago di Viverone” e quello di Vialfré per il progetto “Terre di
Morena, progetto di valorizzazione offerta turistica”.
La continua disponibilità di nuove risorse finanziarie determinatesi a seguito di rinunce al
finanziamento o ai ribassi d’asta, insieme alle decisioni della Direzione Industria della
Regione Piemonte in merito all’ammissibilità delle spese dichiarate, rende il quadro degli
interventi attivati e attivabili estremamente dinamico con l’ammissione di nuovi interventi.
Al fine di non disperdere le risorse che man mano si rendono disponibili vi è un continuo
aggiornamento degli elenchi degli interventi e un ripescaggio di nuovi progetti dall’elenco
dell’overbooking, decisioni che impegnano in una continua attività concertativa il Tavolo
tecnico del Patto Territoriale e l’azione deliberativa della Provincia di Torino e della Regione
Piemonte.
Le scadenze temporali stabilite dal cronoprogramma regionale risultano difficilmente
rispettabili sia per l’estrema fluidità del rinnovo degli elenchi degli interventi, sia per le reali
difficoltà che incontrano i soggetti attuatori a rispettarle.
Alcune si superano, nonostante la gravità, ma richiedono tempo come la necessità di
acquisire pareri dalle ASL o dalla Soprintendenza dei Beni Archeologici (è il caso del
Comune di Castagneto Po che ha dovuto per un certo periodo sospendere i lavori vicino
alle Terme di San Genesio a causa del rinvenimento di alcuni reperti), o per lungaggini
nell’espletamento per le procedure di esproprio; o perché l’allungamento dei tempi mette i
Comuni di fronte a cambiamenti di amministrazione (è il caso di Rivarolo Canavese); o per
controversie con le ditte appaltatrici dei lavori.
Si verificano, anche, richieste molto particolari come quella avanzata dal Comune di
Piverone di variare la natura dell’intervento di cui aveva già ottenuto l’ammissibilità al
finanziamento. Il progetto “Completamento dell’intervento di valorizzazione turistica del
lago”, originariamente finanziato, prevedeva l’acquisto di un battello per il servizio di
trasporto turistico lacustre; ma tale battello era già stato acquistato da privati a cui era
stata affidata la gestione del servizio. Il costo totale dell’intervento era di € 90.000 ed era
stato ammesso a finanziamento su fondi DOCUP con un contributo di € 56.000. il Comune
di Piverone chiede di sostituire il precedente progetto con un altro, sempre finalizzato alla
valorizzazione turistica del lago, mantenendo lo stesso titolo e importo di investimento. La
richiesta viene vagliata dal tavolo tecnico del Patto Territoriale del Canavese che ne dà
l’approvazione. La Provincia di Torino accoglie la richiesta del Comune di Piverone e del
Patto Territoriale inserendo tale variazione nella Deliberazione di Giunta Provinciale n. 682
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del 2 dicembre 2004, riaggiornando così gli elenchi degli interventi candidati a
finanziamento.
Più drammatica è la condizione dell’Agenzia AGECER srl, Agenzia della ceramica di
Castellamonte, per la quale il 7 febbraio 2004 la Provincia riceve copia della Sentenza
dichiarativa di fallimento da parte del Tribunale ordinario di Ivrea, con immediata
decadenza dal diritto di finanziamento per l’intervento “Cittadella della Ceramica” di cui
era soggetto attuatore.
Si verificano, inoltre, difficoltà a causa del ritardo nell’erogazione fondi, condizione che
ostacola la conclusione dei lavori e rende difficili i rapporti tra gli enti attuatori e le imprese
realizzatrici delle opere.
L’insieme di tutte queste vicende, per la cui lettura dettagliata rimandiamo alle relazioni
trimestrali di monitoraggio dell’attuazione degli interventi, hanno comportato, oltre che
l’aggiornamento continuo degli elenchi degli interventi e le attribuzioni di finanziamento,
anche la necessità di proroga di tutte le scadenze definite soprattutto per la fine lavori, il
collaudo e la rendicontazione di tutte le spese sostenute, l’ultima delle quali è stata al 30
giugno 2009.
In realtà il P.I.A. “Pays-sage” è stato tra i primi a completare tutti gli interventi, a far data al
31 dicembre 2006, anche se si sono protratte nei mesi successivi le operazioni di collaudo e
rendicontazione delle spese affrontate.
Il quadro finanziario finale
Il P.I.A. “Pays-sage” spicca per la numerosità degli interventi realizzati: 43 in area ob. 2 e 21
in ambito phasing out, per complessivi 56 nella provincia di Torino cui si aggiungono gli 8
interventi in quella di Biella; 10 interventi complessivi in più di quelli previsti inizialmente,
la cui realizzazione è stata possibile grazie alla continua disponibilità di risorse e
all’impegno degli enti locali ad investire più di 5 milioni in area Canavesana e più di 1
milione in territorio Biellese in aggiunta alle risorse impegnate dalla Regione Piemonte.
A conclusione del processo sul territorio si è avuto un investimento complessivo di €
18.901.493,67 sostenuti da un finanziamento pari a € 12.769.077,55 come si evince dal
quadro finanziario riassuntivo seguente.
Si rimanda all’allegato n. 10 per una lettura degli investimenti puntuali per singolo
intervento.
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PIA del Canavese e Biellese “Pays-sage”
Quadro finanziario complessivo a realizzazione degli interventi – 24 dicembre 2009
PIA aree
intervento N. progetti
Investimenti
complessivi risorse DOCUP erogate
OB. 2 43 € 12.844.535,29 € 8.836.301,07 Territorio Patto del
Canavese phasing out 13 € 3.223.310,57 € 2.192.775,98
Provincia di Biella phasing out 8 € 2.833.647,81 € 1.740.000,00
OB. 2 43 € 12.844.535,29 € 8.836.301,07
phasing out 21 € 6.056.958,28 € 3.932.775,98 P.I.A. "Pays-Sage"
TOTALE 64 € 18.901.493,67 € 12.769.077,05
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Alcuni progetti significativi
Richiamiamo di seguito alcuni interventi emblematici sia per la consistenza dell’impegno
finanziario tanto regionale che locale, sia perché meglio rappresentativi dell’integrazione
tra sviluppo culturale e valorizzazione della vocazione industriale diffusa rappresentati
dall’idea-guida del PIA.
Recupero di Palazzo Marini a Borgofranco d’Ivrea
Ente attuatore: Comune di Borgofranco d'Ivrea
Palazzo Marini è un palazzo gentilizio costruito nel XVII secolo ampliando e trasformando
alcune case dei sec. XIII-XIV probabilmente fortificate, poste presso la porta meridionale
del ricetto.
Il finanziamento ottenuto a valere dei fondi Docup 2000-2006 in attuazione della Misura
3.1a hanno consentito di recuperare e riqualificare gli ambienti e le sale d’onore.
L’obiettivo dell’intervento era quello di creare in questa sede prestigiosa un polo italo
francese per la ricerca e la formazione universitaria sull'habitat alpino secondo un
programma di cooperazione fra École d'Architecture di Grenoble e 2a Facoltà di
Architettura del Politecnico di Torino; attualmente questa destinazione d’uso non è stata
ancora resa possibile anche se le speranze in una sua realizzazione non si sono smorzate.
I lavori finanziati sono stati completati alla fine del 2006 e fin dal 2007 Palazzo Marini è
stato per l’amministrazione di Borgofranco d’Ivrea la sede ideale per manifestazioni
culturali e di promozione turistica.
Il 7 dicembre del 2007 ebbe luogo l’inaugurazione della nuova veste di Palazzo Marini
restituito al suo secentesco splendore; sia in questa occasione che in seguito, nell’ambito
della giornata del FAI del 5/6 aprile 2008, numerosissimi visitatori hanno potuto ammirare
le bellezze di Palazzo Marini tanto da consentire alla Dr.ssa Mariangiola Carnevale della
Delegazione FAI di Ivrea Canavese di poter scrivere: “Abbiamo contato un passaggio
complessivo di 4200 visitatori nei vari monumenti aperti, ed abbiamo ricevuto esplicite
dichiarazioni di apprezzamento per l’alto livello qualitativo degli affreschi di Palazzo Marini
e per la bellezza del palazzo stesso.”
Attualmente il Palazzo ospita l’Associazione “Centro di Educazione all’Arte” che si propone
di raggiungere i seguenti obiettivi:
• Progetto bambini: attivazione di corsi di musica secondo il metodo Suzuki e corsi di
musica popolare;
• Progetto adulti: attivazione di corsi di musica a livello amatoriale e formazione di un
coro e di un’orchestra da camera;
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• Festival musicale della via Francigena centro artistico della manifestazione,
organizzazione di master strumentali internazionali e formazione di un’orchestra
del festival;
• Allestimento e promozione di eventi culturali come mostre, conferenze-dibattiti,
incontri didattico artistici ed una stagione concertistica;
• Biblioteca Musicale, biblioteca unica sul territorio che raccoglierà partiture di
importanti musicisti del Canavese e partiture adatte al percorso didattico promosso
dall’Associazione stessa;
• Museo di strumenti che accoglierà strumenti di particolare pregio per poterli
mettere a disposizione di artisti provenienti anche da altri Paesi e di studenti.
L’Amministrazione Comunale si è riservata l’utilizzo della sala convegni per almeno 15
eventi all’anno per l’organizzazione di manifestazioni, convegni e simili.
Palazzo Marini a Borgofranco d’Ivrea: Salone d’onore
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Palazzo Marini a Borgofranco d’Ivrea: Scalinata
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Restauro e risanamento conservativo della manica centrale del Museo
“Garda” di Ivrea
Ente attuatore: Comune d’Ivrea
L’intervento ha interessato lavori di ristrutturazione e ripristino dell’ala centrale e dell’ala
destra dell’ex Convento di Santa Chiara sito in Ivrea, complesso immobiliare di rilevante
valenza storica e architettonica.
La realizzazione dell’intervento s’inquadra in un progetto complessivo che si pone
l’obiettivo di costruire, nell’ambito del costituendo sistema pianificato dei beni culturali
eporediesi, un Polo Museale della Città di Ivrea in cui dare degna collocazione a importanti
collezioni cittadine: la Collezione “Garda” di Arte Orientale e la Collezione Archeologica.
L’Amministrazione Comunale di Ivrea, disponendo di un complesso edilizio di pregio
collocato nella parte alta e storica della città e, insieme, possedendo pregevoli opere d’arte
e reperti di valore ha voluto valorizzare queste risorse con la realizzazione di un Polo
Museale inteso come moderno spazio culturale, imperniato sui contenuti museali, che dia
un decisivo contributo alla conoscenza, alla divulgazione e allo studio di un patrimonio
cittadino che era di difficile e limitato accesso pubblico.
L’edificio interessato dall’intervento presenta una significativa valenza storica e
architettonica, oltreché ambientale, data la posizione nella parte alta, storica, della città:
determinante è la collocazione urbana del complesso edilizio, che si affaccia sulla
centralissima via Palestro e fruisce di uno dei più grandi “luoghi” della vita cittadina, piazza
Ottinetti. L’intervento è stato, pertanto, improntato al rispetto di tale connotazione e al
perseguimento del più rigoroso ripristino dei valori originari.
Occorre sottolineare come il Museo Garda rappresenti, assieme al Museo a cielo aperto
dell’architettura moderna di Ivrea (MAAM) e ad altre realtà museali, quali le Miniere e il
Geo Parco di Traversella e Brosso, una importante funzione territoriale di centralità per
l’approfondimento scientifico e la ricerca storica rispetto alle origini, alla cultura, allo
sviluppo di un territorio in cui l’attenzione alla omogeneità socio-economica deve ritenersi
ancor oggi un elemento sicuramente propulsivo.
L’intervento rappresenta il primo lotto di lavori, interessante solo l’ala centrale e l’ala
destra del complesso, nel progetto di riqualificazione globale dell’edificio, consistente
essenzialmente nel rifacimento della copertura, consolidamento delle volte, ripristino degli
intonaci ammalorati, posa dei pavimenti, sostituzione di serramenti interni ed esterni, e
formazione delle principali reti impiantistiche come la sistemazione dell’impianto elettrico
e di riscaldamento, la realizzazione dell’impianto antincendio, della rilevazione fuoco e
antintrusione, per una superficie di circa 400 mq.. Tali opere sono funzionalmente
predisposte per l’uso finale del museo, di fatto mirate a realizzare quelle parti che
costituiscono la base per l’attuazione dell’intero complesso.
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Nel maggio 2004 la Giunta Comunale di Ivrea ha approvato il progetto esecutivo dei lavori
di restauro e risanamento conservativo di un 2° lotto interessante le coperture della
manica est del Museo Civico, per una spesa complessiva di € 110.000,00, in parte finanziata
con contributo regionale di € 80.000,00; fondi messi a disposizione dalla L.R. 58/78 di
“Assegnazione di contributi per la realizzazione di interventi edili per lo sviluppo di
complessi museali in Piemonte” con Determinazione regionale n. 216 del 15 luglio 2003.
I lavori finanziati con fondi P.I.A. sono stati completati nel 2004 e all’inizio del 2005
l’amministrazione di Ivrea ha rendicontato le spese sostenute e richiesto l’erogazione del
saldo.
Museo “Garda” di Ivrea - Manica centrale
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Diffusione dell’innovazione tecnologica nelle aziende del Canavese
(intervento articolato in 3 lotti integrati)
Ente attuatore: Consorzio per il Distretto Tecnologico del Canavese
L’intervento finanziato rappresenta un ulteriore tassello di un progetto più ampio
denominato TS Canavese che ha mosso i primi passi grazie ai fondi strutturali messi a
disposizione con la Misura 6.1 del Docup 1997/99 – obiettivo 2 per il P.I.A. del Canavese.
TS Canavese è un progetto di ricerca per la diffusione dell'innovazione tecnologica che
intende dare un impulso significativo allo sviluppo economico, sociale e tecnologico
dell'industria manufatturiera dell'area. La direzione del progetto è affidata al Consorzio per
il Distretto Tecnologico del Canavese istituito nel 1993 su iniziativa della Provincia di
Torino, del Comune di Ivrea, dell'Associazione Industriali e della Olivetti S.p.A.
TS Canavese prevede:
• l'attivazione di Centri di competenza (laboratori) in settori tecnologici e industriali
significativi
• l'avvio di progetti di ricerca su tematiche trasversali ai settori di riferimento di ciascun
Centro per lo sviluppo di know-how scientifico e tecnologico
• l'integrazione dei centri di Competenza nel tessuto imprenditoriale locale, attraverso
progetti svolti in collaborazione con le aziende
• la realizzazione di attività di trasferimento tecnologico quali, ad esempio, check-up
tecnologici, studi di fattibilità, workshop, seminari, pubblicazione e diffusione di
documentazione.
Il progetto finanziato con fondi Docup 2000-2006 – misura 3.1a ha consentito di affiancare
ai Centri già avviati il Centro di Competenza per l’innovazione di prodotto e di processo
nella componentistica meccanica del settore automotive, la cui attività di R&S e di
trasferimento tecnologico è stata affidata all’Istituto RTM S.p.A. di Vico Canavese che se ne
è aggiudicata la commessa a seguito di un bando di gara europeo e con cui il Consorzio per
il Distretto Tecnologico del Canavese ha stipulato un’apposita convenzione.
L’attività di avvio del Centro di Competenza Automotive e la gestione delle iniziative di
trasferimento tecnologico è stato suddiviso in tre fasi o lotti i cui contenuti si possono
schematizzare come segue:
Fase 1: − allestimento del centro di Competenza: attivazione delle
infrastrutture tecnologiche del Centro (laboratori e attrezzature) e
inserimento dello stesso in una rete di competenze che possano
complementare quelle proprie del centro stesso
− completamento delle analisi dei requisiti
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− svolgimento di un numero elevato di audit di imprese
− individuazione di specifiche aree tecnologiche su cui focalizzare
attività di R&S trasversali
− svolgimento di attività di trasferimento tecnologico, attraverso
Studi di Fattibilità, su specifiche problematiche espresse dalle
aziende contattate nelle fasi di audit
− diffusione dei risultati intermedi, sia attraverso la produzione di
report che attraverso eventi per la presentazione degli stessi
Fase 2 e 3: − estensione delle infrastrutture anche con l’acquisto di nuova
apparecchiatura
− continuazione delle attività di audit per coprire un ampio spettro di
PMI, sia a livello territoriale che per tipologia industriale
− esecuzione delle attività di R&S trasversali sulle tematiche
individuate
− svolgimento di attività di trasferimento tecnologico ad alta
intensità, sia attraverso Studi di Fattibilità che attraverso Progetti
Dimostrativi, svolti su specifiche problematiche espresse dalle
aziende
− intensificazione delle attività di diffusione, anche attraverso
seminari su tematiche specifiche
Le attività di intervento sono quantificate nel prospetto seguente:
interventi totale di cui in Canavese % in Canavese
a aziende coinvolte 110 75 68,2
b audit tecnologici 122 85 69,7
c studi di fattibilità 65 40 61,5
d progetti dimostrativi 32 24 75,0
e totale interventi b+c+d 219 149 68,0
f totale progetti con imprese c+d 97 64 66,0
Come per tutti gli interventi immateriali la fase realizzativa ha inizialmente avvertito
difficoltà di natura finanziaria non potendo beneficiare, come le opere edili,
dell’erogazione del primo acconto di finanziamento all’apertura dei cantieri;
ciononostante i tre lotti sono stati realizzati e rendicontati entro la metà del 2007.
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Il Progetto Integrato “Torino Sud”
Il territorio interessato e il soggetto promotore
L’area oggetto del P.I.A. copre la parte pianeggiante e il tratto della bassa collina che
collega Chieri a Carmagnola del territorio ammesso a beneficiare degli interventi
infrastrutturali e imprenditoriali del Patto Territoriale di Torino Sud.
l’elemento di omogeneità che caratterizza il territorio individuato per l’attuazione del
Progetto Integrato d’Area deriva proprio dalla comune matrice del Patto Territoriale Torino
Sud, che ne è il soggetto promotore.
PROMOTORE: Patto Territoriale Torino Sud
SOGGETTO CAPOFILA: Provincia di Torino
AREA DI LOCALIZZAZIONE: 18 comuni del Patto Territoriale di Torino Sud
241.338 abitanti al momento di avvio del progetto
530 Kmq di superficie
RISORSE DOCUP PREVISTE:
Area Ob. 2: euro 7.447.000,00
Area p.o: euro 2.449000,00
RISORSE EROGATE:
Area Ob. 2: euro 7.336.363,64
Area p.o: euro 2.458.659,90
INTERVENTI REALIZZATI:
N° 13 interventi (Comuni in Ob. 2)
N° 17 interventi (Comuni in Ph. Out)
RISORSE COMPLESSIVAMENTE IMPEGNATE
Area Ob. 2: euro 12.307.806,73
Area p.o: euro 4.066.680,23
66
L’ idea-guida
Promuovere processi di crescita locale in grado di coniugare la salvaguardia e la
valorizzazione dell’ambiente e delle produzioni tipiche con lo sviluppo del settore ricettivo,
ristorativo, turistico di prossimità e del tempo libero.
Gli obiettivi
È stata definita una strategia di diversificazione economica che si articola su tre linee di
intervento:
− valorizzazione del patrimonio storico e monumentale in stretta correlazione con gli
interventi di valorizzazione delle Residenze Sabaude;
− valorizzazione del patrimonio naturalistico con la creazione di un sistema di fruizione
dei parchi e lo sviluppo di filiere corte di valorizzazione di prodotti tipici
− creazione di un sistema di marketing territoriale relativo all’intero assetto economico
dell’area Torino Sud, attraverso infrastrutture informatiche e comunicative per
promuovere all’esterno le potenzialità endogene, gli insediamenti imprenditoriali, le
opportunità culturali, i beni museali ed architettonici.
Dal punto di vista ambientale:
Particolare attenzione è stata posta al miglioramento e governo dei fattori ambientali di
inquinamento nonché di tutela ambientale, con interventi integrati anche con altri assi di
finanziamento, al fine di procedere ad un percorso concertato permanente di sviluppo
sostenibile di tutto il territorio e di migliorare la qualità della vita.
Caratteri prevalenti e/o peculiari degli interventi
Gli interventi proposti possono essere compresi nelle seguenti macro categorie:
− Riqualificazione ambientale e idrogeologica diretti alla valorizzazione a fini turistici del
patrimonio ambientale
− Riqualificazione e valorizzazione del patrimonio storico artistico
− Miglioramento della fruizione del territorio attraverso la messa in rete di significative
risorse artistico-culturali e la costruzione di itinerari di fruizione turistico-ambientale
67
Il quadro finanziario iniziale
La Cabina di regia del Patto Territoriale Torino Sud nel corso del 2001 raccoglie e valuta un
numero consistente di proposte progettuali dal territorio costruendo un corposo parco
progetti che costituisce la base per la definizione degli interventi prioritari e di quelli in
overbooking approvati dalla Provincia di Torino (cfr. allegato N. 5).
PIA “Torino Sud”– Quadro finanziario approvato con Deliberazione della Giunta
Provinciale di Torino n. 1922-316939 il 17 dicembre 2002
INTERVENTI PRIORITARI INTERVENTI IN OVERBOOKING
PIA aree
intervento
N.
progetti
Investimenti
complessivi
risorse DOCUP
previste
N.
progetti
Investimenti
complessivi
OB. 2 9 € 13.433.021,91 € 7.447.000,00 3 € 1.535.000,00 Torino Sud
phasing out 11 € 4.057.271,77 € 2.449.000,00 4 € 1.042.000,00
Le difficoltà superate e le rinunce
Anche in questo territorio risulta difficile rispettare il termine di marzo 2003 per l’apertura
dei cantieri che, però, risultano tutti avviati entro settembre.
Anche qui si verifica il continuo rinnovarsi degli elenchi dei progetti e i relativi importi al
fine di non disperdere le risorse finanziarie resesi disponibili a seguito di ribassi d’asta e
definizione delle spese ammissibili.
Nel P.I.A. “Torino Sud” non ci sono rinunce quanto richieste da parte dei soggetti attuatori
di sostituzioni di interventi inizialmente ammessi a finanziamento, ma rivelatisi
impraticabili, con altri sullo stesso territorio e con risorse simili. Tutte le richieste, passate
al vaglio del Tavolo di Concertazione e della Provincia di Torino che provvede a modificare
l’elenco degli interventi, vengono accolti dalla Direzione Industria della Regione Piemonte e
ammessi a finanziamento.
È il caso del comune di Nichelino che sostituisce l’intervento “Recupero della cascina
Pallavicino”, ritenuto non ammissibile dalla Direzione Industria, con l’altro progetto “Recupero e
riqualificazione del percorso storico di collegamento fra il Borgo Castello di Nichelino e la Palazzina di
Stupinigi – 1° lotto” risultante dalla scomposizione in due lotti di un progetto inizialmente compreso tra quelli
di riserva.
68
Il Comune di Moncalieri, invece, sostituisce il progetto “Realizzazione di sistema di percorsi
ciclopedonali” con un progetto, composto da due lotti, denominato “Riqualificazione
ambientale dell’area tra Borgo Mercato e il torrente Sangone”, mantenendo invariato il
contributo Docup.
Inoltre, il Comune di Poirino sostituisce il progetto “Realizzazione di un centro di
promozione e degustazione di prodotti tipici”, sulla cui realizzazione gravano consistenti
problemi di carattere statico che ne pregiudicano la realizzazione nei tempi stabiliti, con un
progetto, composto da due lotti, denominato “Riqualificazione del centro cittadino al
servizio delle attività turistico-produttive”, mantenendo invariato il contributo Docup.
Infine la Giunta provinciale prende atto della difficoltà del Comune di Piobesi a seguito del
parere negativo del Settore decentrato OO.PP e Difesa Assetto Idrogeologico sulla
realizzabilità del progetto di cui L’Ente è promotore e ammette il trasferimento dei fondi
assegnati ad altro intervento denominato “Riqualificazione spazi pubblici compresi tra
piazza Giovanni XXIII e piazza Vittorio Veneto”.
Nel P.I.A. “Torino Sud” non sono emerse criticità specifiche se non nella normale natura dei
problemi di tipo tecnico, amministrativo e patrimoniale che hanno imposto a tutti gli enti
coinvolti un paziente lavoro di coordinamento, necessariamente lungo e laborioso, e
approfondite verifiche sulla fattibilità delle ipotesi risolutive che dal processo emergevano
e che, in qualche misura, sono state superate. Tutti gli interventi risultavano completati a
inizio 2007, salvo operazioni di collaudo e rendicontazione delle spese sostenute.
Il quadro finanziario finale
Anche il P.I.A. “Torino Sud” ha progressivamente aumentato il numero degli interventi
realizzati: 13 in area ob. 2 e 17 in ambito phasing out; 10 interventi in più rispetto a quelli
previsti inizialmente la cui realizzazione è stata possibile grazie alla continua disponibilità di
risorse e all’impegno degli enti locali ad investire più di 5 milioni di euro in aggiunta alle
risorse impegnate dalla Regione Piemonte.
A conclusione del processo sul territorio si è avuto un investimento complessivo di €
16.374.486,96 sostenuti da un finanziamento pari a € 9.795.023,54, come si evince dal
quadro finanziario riassuntivo seguente.
Si rimanda all’allegato n. 11 per una lettura degli investimenti puntuali per singolo
intervento.
69
PIA “Torino Sud”– Quadro finanziario complessivo a realizzazione degli interventi – 24
dicembre 2009
PIA aree intervento N.
progetti
Investimenti
complessivi
risorse DOCUP
erogate
OB. 2 13 12.307.806,73 7.336.363,64
phasing out 17 4.066.680,23 2.458.659,90 Torino Sud
TOTALE 30 16.374.486,96 9.787.023,54
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Alcuni progetti significativi
Intervento di riqualificazione ambientale e messa in sicurezza del torrente
Sangone nei territori di Moncalieri e Nichelino
Enti attuatori: Comune di Moncalieri e Comune di Nichelino
Il P.I.A. di Torino Sud è caratterizzato da una particolare attenzione ai problemi di fragilità
idrogeologica di un territorio che ripetutamente ha dovuto affrontare emergenze
alluvionali. Al momento di candidare a finanziamento progetti a valere sulla Misura 3.1.a
del Docup 2000-2006 ancora recente era il ricordo dell’ottobre del 2000 quando gli abitati
di Moncalieri, Nichelino e sud Torino sono stati interessati da una rilevante piena del fiume
Po e del Torrente Sangone. In questa occasione i suddetti corsi d’acqua sono esondati dal
loro alveo naturale andando ad alluvionare diverse zone densamente abitate nei tre centri
urbani. Avendo l’occasione di partecipare al programma dei finanziamenti comunitari per i
Progetti Integrati d’Area le Amministrazioni Comunali di Moncalieri e Nichelino
presentavano ciascuna, per quanto di propria competenza, richieste di finanziamenti per la
“Riqualificazione Ambientale e Messa in Sicurezza delle sponde del Torrente Sangone”
ottenendo entrambe l’inserimento di detti interventi tra le opere prioritarie degne di
finanziamento con un impegno complessivo di € 7.130.795,69 cofinanziato con fondi
comunitari per € 3.931.107,00.
Ciascuno dei due comuni ha richiesto e ottenuto finanziamenti per complessivi tre lotti di
lavori di sistemazione delle sponde del torrente Sangone (due attuati dal Comune di
Moncalieri e uno da quello di Nichelino) realizzando le necessarie protezioni per ridurre il
pericolo di allagamento delle aree urbanizzate immediatamente adiacenti alle sponde con
maggior rischio idraulico. Le opere realizzate sono coerenti allo “Studio idrologico ed
idraulico e definizione preliminare degli interventi sul Torrente Sangone" eseguito per
conto della Provincia di Torino dalla HYDRODATA Spa. Le opere hanno interessato sia la
sponda destra che quella sinistra del torrente con interventi, là dove possibile, non invasive
ma efficaci alla sicurezza degli alvei col posizionamento di massi naturali non gelivi e
riempimento negli interstizi con talee naturali. Particolare attenzione è stata posta per la
protezione, in territorio di Moncalieri, della sponda destra e sinistra tra il ponte ferroviario
e il ponte di corso Trieste.
Le opere in territorio di Nichelino sono state completate a luglio 2004 e rendicontate a
marzo 2005, mentre entrambi gli interventi in territorio di Moncalieri sono stati completati
a maggio 2005 e rendicontati a giugno 2006.
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Passerella sul torrente Sangone
Opere di messa in sicurezza del torrente Sangone
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Restauro, risanamento conservativo e consolidamento del Castello della
Rovere (IV lotto A e B) nel territorio di Vinovo
Ente attuatore: Comune di Vinovo
Molti sono i comuni piemontesi che ospitano nel loro territorio emergenze
architettoniche di pregio a testimonianza di un passato più o meno importante ma
sempre con un valore fortemente simbolico per l’identità della comunità. Purtroppo
nella maggior parte dei casi questa eredità rappresenta un fardello gravoso perché
spesso è il risultato di anni di abbandono e incuria e anche il solo intervento per arginare
il degrado del tempo può risultare particolarmente oneroso per le asfittiche casse
comunali. Gli enti locali negli ultimi anni hanno imparato a destreggiarsi tra le diverse,
anche se non particolarmente generose, fonti di finanziamento cumulandole e portando
avanti, attraverso la realizzazione di lotti successivi, l’opera di recupero dei beni.
È il caso dell’intervento realizzato nel Comune di Vinovo che rappresenta il IV lotto dei
lavori di restauro, risanamento conservativo e consolidamento del Castello della Rovere,
finanziato con risorse del P.I.A. “Torino Sud” in due interventi: sub a) e sub b).
Il Castello della Rovere, un edificio quattro-cinquecentesco di esclusiva proprietà
comunale, rappresenta per la comunità di Vinovo il simbolo della propria tradizione,
testimonianza della storia del comune e della produzione di maioliche e porcellane. Il
recupero del complesso, in pieno centro storico, ne ha suggerito la valorizzazione con un
utilizzo turistico-ricettivo-culturale rivolto sia alla comunità locale che di attrazione di
visitatori esterni.
Il recupero del Castello della Rovere, è stato avviato nel 1998 suddividendo gli
imponenti lavori di restauro necessari per poter utilizzare la struttura del castello in lotti
funzionali. Il primo lotto dei lavori, eseguiti nel periodo 1999-2000, ha consentito di
provvedere alla eliminazione quasi integrale dei problemi di tipo strutturale, alla cui
conclusione il castello si presentava agibile nei locali a tutti i livelli. Durante i lavori del 1°
lotto sono stati rinvenuti affreschi del primo cinquecento il cui ritrovamento, del tutto
inaspettato, ha contribuito in maniera determinante alla scelta della destinazione d’uso
del complesso. Per il restauro e recupero del castello nel 2002 si è dato inizio a due
successivi lotti funzionali (il 2° e il 3°) che hanno interessato circa la metà dei locali del
piano terra (utilizzata oggi a biblioteca comunale) e quasi tutti i locali del piano nobile,
destinati nell’intento progettuale a centro congressi, attualmente occupati dalla St. John
International University.
Il 4° lotto, finanziato con fondi del P.I.A. “Torino Sud” è stato suddiviso in due “sub-
lotti”. Il sub-lotto A ha interessato i locali del piano terra (fronte nord, fronte sud e
fronte ovest) con destinazione d’uso a sale ristorante, bar e servizi igienici; tutti i locali
sono direttamente o indirettamente collegati ai piani sovrastanti per i quali si prevede
un uso alberghiero. È stato completamente recuperato anche il piano seminterrato
73
destinato in parte ad enoteca e in parte a servizi annessi alle cucine. Il sub-lotto B ha
riguardato invece la sistemazione del cortile di pertinenza del lato est e dei percorsi di
collegamento interni ed esterni e la realizzazione di intercapedini perimetrali sui lati sud
ed est.
Castello della Rovere, sistemazione interna piano terra
Castello della Rovere, sistemazione del cortile di pertinenza del lato est
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Il Progetto Integrato d’Area “Collinando”
Il territorio interessato e il soggetto promotore
Il P.I.A. “Collinando” è costituito da 11 piccoli comuni della parte collinare del Patto
Territoriale Torino Sud, ambientalmente e paesaggisticamente omogenei la cui
collaborazione ha l’intento di incentivare uno sviluppo del territorio caratterizzato da
processi di sostenibilità.
Il soggetto promotore è il Comune di Pino Torinese.
PROMOTORE: Comune di Pino Torinese
SOGGETTO CAPOFILA: Provincia di Torino
AREA DI LOCALIZZAZIONE: 11 comuni della parte collinare torinese compreso nel Patto
territoriale di Torino Sud
28.000 abitanti al momento di avvio del Progetto
95 Kmq di superficie
RISORSE DOCUP PREVISTE:
Area Ob. 2: euro 215.000,00
Area p.o: euro 547.000,00
RISORSE DOCUP EROGATE:
Area Ob. 2: euro 220.369
Area p.o: euro 547.826,67
INTERVENTI REALIZZATI:
N° 1 interventi (Comuni in Ob. 2)
N° 5 interventi (Comuni in Ph. Out)
RISORSE COMPLESSIVAMENTE IMPEGNATE
Area Ob. 2: euro 399.875,95
Area p.o: euro 818.638,26
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L’ idea-guida
Incentivare lo sviluppo sostenibile del territorio impostato sul rafforzamento dell’immagine
turistica e sulla riscoperta delle identità proprie dei luoghi.
Gli obiettivi
L’obiettivo è il rafforzamento delle potenzialità ricettive e ricreative dell’area e dei suoi
prodotti tipici attraverso una concreta organizzazione del territorio finalizzato a
trasformare i flussi turistici occasionali in abituali.
Caratteri prevalenti e/o peculiari degli interventi
Gli interventi realizzati possono essere catalogati nelle seguenti macro-categorie:
− Collegamento, integrazione e maggior articolazione della rete dei sentieri che
collegano i piccoli comuni collinari
− Incremento dell’offerta di strutture polifinzionali a valenza turistica
− Interventi di bonifica e riqualificazione ambientale dei centri turistici
Il quadro finanziario iniziale
La dimensione modesta del territorio interessato e del numero degli enti coinvolti ha
notevolmente facilitato l’individuazione degli interventi candidati a finanziamento le cui
risorse iniziali sono dettagliatamente riportate nell’allegato N. 6 approvato dalla Provincia
di Torino il 17/12/2002 e presentato alla Regione Piemonte.
PIA “Collinando”– Quadro finanziario approvato con Deliberazione della Giunta
Provinciale di Torino n. 1922-316939 il 17 dicembre 2002
INTERVENTI PRIORITARI INTERVENTI IN OVERBOOKING
PIA aree
intervento
N.
progetti
Investimenti
complessivi
risorse DOCUP
previste
N.
progetti
Investimenti
complessivi
OB. 2 1 € 464.823,00 € 215.000,00 1 € 250.000,00 Collinnado
phasing out 4 € 781.428,57 € 547.000,00 1 € 171.428,00
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Le difficoltà superate
Il Progetto Integrato d’Area della collina torinese è il più piccolo dei Progetti finanziati sulla
Misura 3.1.a del Docup 2000/2006 per dimensioni dell’area, per numero degli attori
coinvolti, per consistenza dei progetti dal momento che la maggior parte del territorio è
compresa in area phasing out e, quindi, con una disponibilità finanziaria ridotta. La natura
degli interventi realizzati non ha mai fatto emergere grandi problemi in fase esecutiva.
L’unico fatto di rilievo è stato l’inserimento tra i progetti prioritari dell’intervento
“Riqualificazione dell’area di accesso al centro storico mediante sistemazione del viale
alberato di via Martini”, precedentemente inserito tra i progetti in overbooking in area
phasing out, attuato dal Comune di Cambiano; operazione è stata resa possibile dalla
disponibilità di risorse finanziarie determinatesi a seguito di ribassi d’asta e definizione
delle spese ammissibili a finanziamento da parte della Direzione industria della Regione
Piemonte.
La realizzazione dei lavori non ha presentato grandi problemi, al di là dei piccoli ritardi
determinati da cause che potremmo definire fisiologiche determinate soprattutto dal
ritardo dell’erogazione del finanziamento, tanto che a fine 2006 tutti gli interventi erano
completati.
Il quadro finanziario finale
Data anche la dimensione del territorio e il numero degli attori coinvolti il P.I.A. “Collinando
2000-2006” ha subito solo marginali variazioni rispetto al quadro iniziale sia per numero di
interventi, incrementati solo di uno in area phasing out, che degli importi delle risorse
investite che sono state comunque importanti date le dimensioni e le caratteristiche degli
enti locali interessati. I comuni hanno cofinanziato gli interventi realizzati con quasi
500.000 euro in aggiunta alle risorse impegnate dalla Regione Piemonte.
A conclusione del processo sul territorio si è avuto un investimento complessivo di €
1.218.514,21 sostenuti da un finanziamento pari a € 768.195,67, come si evince dal quadro
finanziario riassuntivo seguente.
Si rimanda all’allegato n. 12 per una lettura degli investimenti puntuali per singolo
intervento.
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PIA “Collinando 2000-2006”–
Quadro finanziario complessivo a realizzazione degli interventi – 24 dicembre 2009
PIA aree
intervento N. progetti
Investimenti
complessivi
risorse DOCUP
erogate
OB. 2 1 399.875,95 220.369,00
phasing out 5 818.638,26 547.826,67 Collinando
TOTALE 6 1.218.514,21 768.195,67
Alcuni progetti significativi
Progetto di struttura polifunzionale nel comune di Pecetto
Ente attuatore: Comune di Pecetto Torinese
La struttura polifunzionale realizzata nel territorio del comune di Pecetto Torinese è
collocata in posizione distaccata rispetto al centro abitato, ma baricentrica e facilmente
accessibile da tutti i comuni dell’Unione Collinare aderenti al P.I.A. “Collinando” che
riconoscono nel manufatto e nelle attività che in esso si svolgono un patrimonio comune.
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Collocato in una posizione ambientale rilevante ma senza effetti impattanti sul paesaggio,
l’edificio risponde alle finalità per cui è stato realizzato che possono sintetizzarsi nel
consolidamento e miglioramento delle attività ricreative e culturali finora gestite in
strutture temporanee di non alta qualità e fungere da riferimento per un bacino ampio.
L’edificio è costituito da un corpo di fabbrica che ne consente l’uso sia all’aperto che al
chiuso. Al pian terreno al chiuso si trovano i servizi igienici, un locale spogliatoio-camerino
e un locale tecnico, mentre all’aperto vi sono le gradonate per assistere alle manifestazioni.
Il primo piano è costituito interamente dalla sala polifunzionale interamente vetrata.
Data la conformazione leggermente scoscesa del terreno d’inserimento, si è realizzata una
superficie in piano per ospitare le manifestazioni all’aperto, mentre a livello del primo
piano è stata predisposta l’area a parcheggio; in tal modo l’edificio è accessibile
agevolmente tanto dal pian terreno quanto da quello dei parcheggi.
Questa particolare condizione ha reso necessari lavori che garantiscano la stabilità del
terreno grazie ad un intervento di drenaggio delle acque meteoriche e sotterranee e alla
costruzione di un muro di sostegno in cemento armato contro terra. L’intervento ha
consentito il miglioramento dell’accessibilità all’area mediante la realizzazione di una
strada in ghiaia larga tre metri e del parcheggio pertinenziale alla struttura.
I lavori sono stati completati alla fine del 2005.
Struttura polifunzionale a Pecetto Torinese