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IL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE 51 RICONOSCERE IL PROBLEMA FOCALIZZARE DESCRIVERE INTERPRETARE DECIDERE PROGETTARE, MONITORARE E VALUTARE

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IL PROCESSO DI AUTOVALUTAZIONE

51

RICONOSCERE IL PROBLEMA

FOCALIZZARE

DESCRIVERE

INTERPRETARE

DECIDERE

PROGETTARE, MONITORARE E VALUTARE

L’AUTOVALUTAZIONEPER LA QUALITA’

DELL’INCLUSIONE

• La Circolare Ministeriali n.8 del 6 marzo 2013 prevede

che il Gruppo di Lavoro per l’Inclusione, costituito

all’interno di ciascuna istituzione scolastica, svolga

azioni di

RILEVAZIONE

MONITORAGGIO

VALUTAZIONE DEL GRADO DI INCLUSIVITA’

Il monitoraggio del grado di inclusività

ACCRESCERE LA CONSAPEVOLEZZA DELL’INTERA COMUNITA’ EDUCANTE

SULLA

CENTRALITA’ E LA TRASVERSALITA’ DEI PROCESSI INCLUSIVI

al fine di

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IL PIANO ANNUALE DELL’INCLUSIVITA’: RIFERIMENTI NORMATIVI

…elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività, riferito

a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico

(entro il mese di Giugno).

C.M. n.8 del 6 marzo 2013

…il P.A.I. …non va inteso come un ulteriore adempimento burocratico,

bensì come uno strumento che possa contribuire ad accrescere la

consapevolezza dell’intera comunità educante sulla centralità e la

trasversalità dei processi inclusivi in relazione alla qualità dei risultati

educativi…..

…Il P.A.I. non è …un documento per chi ha bisogni educativi speciali, ma

è lo strumento per una progettazione della propria offerta formativa in

senso inclusivo…

Nota Ministeriale del 27 giugno 2013

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IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

In termini numerici:-Raccolta dei dati degli alunni Bes suddivisi per categorie

-Numero PdP compilati

-Risorse umane e materiali impegnate

-Relazioni stabilite ( famiglie, servizi,…)

In termini inclusivi:-Riprogettazione della scuola (= piano di miglioramento)

alla luce di : valutazioni dei piani personalizzati

questionario di autovalutazione

utilizzo di uno strumento di autovalutazione del livello di

inclusione dell’Istituto

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IL PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

• P.A.I. = parte integrante del PTOF

• P.A.I. = non un documento per alunni BES ma

strumento di progettazione della propria offerta

formativa in senso inclusivo

• P.A.I. = Linee guida dell’istituto scolastico per

l’inclusione:• Obiettivi di miglioramento

• Gestione delle classi

• Organizzazione dei tempi e degli spazi

• Gestione delle relazioni

• P.A.I. = non sostituisce le richieste di organico di

sostegno (risorse attribuite in relazione alla L.111 / 2011)

DEFINIRE IL P.A.I.: TEMPI E PROCEDURE

Predisposizione del P.A.I. su modello ministeriale

Verifica dei progetti attivati, analisi dei punti di forza e delle criticità delle azioni di inclusione

Adattamento del Piano in base alle risorse effettivamente assegnate alla scuola

No

vem

bre

-

Dic

emb

re

Ap

rile

-

Mag

gio

Giu

gno

Sett

emb

re

Invio del P.A.I. ai competenti organi USR / GLIP/GLIR

Raccolta dei dati di tipo quantitativo e qualitativo relativo ad alunni BES

Approvazione del P.A.I. da parte del Collegio Docenti. Presentazione al Consiglio di Istituto

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Scuola ____________________________________________a.s.__________Piano Annuale per l’Inclusione

Parte I – analisi dei punti di forza e di criticità

A. Rilevazione dei BES presenti: n°1. disabilità certificate (Legge 104/92 art. 3, commi 1 e 3) minorati vista minorati udito Psicofisici1. disturbi evolutivi specifici DSA ADHD/DOP Borderline cognitivo Altro1. svantaggio (indicare il disagio prevalente) Socio-economico Linguistico-culturale Disagio comportamentale/relazionale Altro

Totali% su popolazione scolastica

N° PEI redatti dai GLHO N° di PDP redatti dai Consigli di classe in presenza di certificazione sanitariaN° di PDP redatti dai Consigli di classe in assenza di certificazione sanitaria

FASE DELLA

MAPPATURA

I dati vanno richiesti ai Consigli di classe

anche tramite modello predisposto

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A. Risorse professionali specifiche Prevalentemente utilizzate in… Sì / No

Insegnanti di sostegno Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

AEC Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

Assistenti alla comunicazione Attività individualizzate e di piccolo

gruppo

Attività laboratoriali integrate (classi

aperte, laboratori protetti, ecc.)

Funzioni strumentali / coordinamento

Referenti di Istituto (disabilità, DSA,

BES)

Psicopedagogisti e affini esterni/interni

Docenti tutor/mentor

Altro:

Altro:DEFINIZIONE DEL FUNZIONIGRAMMA

Definire le

modalità di

utilizzo delle

diverse risorse

professionali

Chiarire i ruoli delle

figure indicate a lato

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A. Coinvolgimento docenti

curricolariAttraverso… Sì / No

Coordinatori di classe e

simili

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva

Altro:

Docenti con specifica

formazione

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva

Altro:

Altri docenti

Partecipazione a GLI

Rapporti con famiglie

Tutoraggio alunni

Progetti didattico-educativi a prevalente tematica

inclusiva

Altro: DEFINIZIONE DEL FUNZIONIGRAMMA

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A. Coinvolgimento personale

ATA

Assistenza alunni disabili

Progetti di inclusione / laboratori integrati

Altro:

A. Coinvolgimento famiglie

Informazione /formazione su genitorialità e

psicopedagogia dell’età evolutiva

Coinvolgimento in progetti di inclusione

Coinvolgimento in attività di promozione della

comunità educante

Altro:

A. Rapporti con servizi

sociosanitari territoriali e

istituzioni deputate alla

sicurezza. Rapporti con

CTS / CTI

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati sulla disabilità

Accordi di programma / protocolli di intesa

formalizzati su disagio e simili

Procedure condivise di intervento sulla

disabilità

Procedure condivise di intervento su disagio e

simili

Progetti territoriali integrati

Progetti integrati a livello di singola scuola

Rapporti con CTS / CTI

Altro:

DEFINIZIONE DEL FUNZIONIGRAMMA

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A. Rapporti con privato

sociale e volontariatoProgetti a livello di reti di scuole

A. Formazione docenti

Strategie e metodologie educativo-didattiche /

gestione della classe

Didattica speciale e progetti educativo-didattici

a prevalente tematica inclusiva

Didattica interculturale / italiano L2

Psicologia e psicopatologia dell’età evolutiva

(compresi DSA, ADHD, ecc.)

Progetti di formazione su specifiche disabilità

(autismo, ADHD, Dis. Intellettive, sensoriali…)

Altro:

PIANO DI

FORMAZIONE

ATTIVATO

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Sintesi dei punti di forza e di criticità rilevati*:0 1 2 3 4

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e

aggiornamento degli insegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della

scuola

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

Adattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

AUTOVALUTAZIONE

Ogni G.L.I.

deve definire le

modalità

autovalutative

da attivare

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Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della

scuola, in rapporto ai diversi servizi esistenti;

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel

partecipare alle decisioni che riguardano l’organizzazione delle attività

educative;

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di

percorsi formativi inclusivi;

Valorizzazione delle risorse esistenti

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la

realizzazione dei progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso

nel sistema scolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il

successivo inserimento lavorativo.

Altro:

Altro:

* = 0: per niente 1: poco 2: abbastanza 3: molto 4 moltissimoAdattato dagli indicatori UNESCO per la valutazione del grado di inclusività dei sistemi scolastici

AUTOVALUTAZIONE

Parte II – Obiettivi di incremento dell’inclusività proposti per il prossimo anno

Aspetti organizzativi e gestionali coinvolti nel cambiamento inclusivo (chi fa cosa,livelli di responsabilità nelle pratiche di intervento, ecc.)

Possibilità di strutturare percorsi specifici di formazione e aggiornamento degliinsegnanti

Adozione di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;

DEFINIRE LA PROGETTUALITA’ DELL’INCLUSIONE

Formalizzare ruoli, compiti e procedure tenendo presente che il processo

d’inclusione nella scuola ,inoltre, può avvenire realmente solo quando

condiviso da tutto il personale coinvolto (ruolo del Dirigente, della Funzione

Strumentale, il Consiglio di classe, i Servizi Sociali, le UONPIA,….)

Esplicitare in modo realistico contenuti di percorsi formativi legati alla tematica

dell’inclusione (didattica inclusiva, cooperative learning, intelligenze multiple,….)

Indicare strategie di valutazione inclusive orientate verso la

rilevazione e l’accertamento delle competenze nell’ottica

della personalizzazione

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola

Organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’esterno della scuola, inrapporto ai diversi servizi esistenti

Ruolo delle famiglie e della comunità nel dare supporto e nel partecipare alledecisioni che riguardano l’organizzazione delle attività educative

DEFINIRE LA PROGETTUALITA’ DELL’INCLUSIONE per formulare un’ipotesi globale di utilizzo funzionale delle risorse specifiche, istituzionali e non, per incrementare il livello di inclusività generale della scuola nell’anno successivo.

Chiarire le risorse interne da utilizzare per le azioni di supporto organizzativo

(Dirigente Scolastico, GLI, funzioni strumentali, personale ATA) e di

tutoraggio, recupero e potenziamento, mediazione culturale (compagni,

insegnante di sostegno, docenti curricolari)

Il riferimento va ai soggetti esterni che possono essere attivati per il supporto

agli alunni con bisogni educativi speciali (assistenti educatori, specialisti

riabilitativi, neuropsichiatri, servizi sociali,….)

Definire le modalità di coinvolgimento delle famiglie ed eventualmente dellerisorse territoriali ( strutture sportive, educatori, ecc.) appartenenti al volontariatoe/o al privato sociale.

Sviluppo di un curricolo attento alle diversità e alla promozione di percorsiformativi inclusivi;

Valorizzazione delle risorse esistenti

Acquisizione e distribuzione di risorse aggiuntive utilizzabili per la realizzazionedei progetti di inclusione

Attenzione dedicata alle fasi di transizione che scandiscono l’ingresso nel sistemascolastico, la continuità tra i diversi ordini di scuola e il successivo inserimentolavorativo.

DEFINIRE LA PROGETTUALITA’ DELL’INCLUSIONE

Chiarire le metodologie didattiche, le strategie, gli approcci funzionali alla

valorizzazione delle diversità

Esplicitare le modalità di utilizzo delle risorse professionali, materiali ed organizzative

Definire ulteriori risorse da potenziare (sussidi, laboratori,……)

Definire le modalità utilizzabili nelle fasi di passaggio nei diversi

ordini e gradi di scuola e buone prassi per l’orientamento

Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data _________

Deliberato dal Collegio dei Docenti in data _________

Allegati:

Proposta di assegnazione organico di sostegno e altre risorse specifiche

(AEC, Assistenti Comunicazione, ecc.)

Il PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

non deve essere inteso come qualcosa a

sé stante rispetto ai nuovi documenti

connessi al processo di valutazione di

sistema.

Va individuato un nesso virtuoso con il

Rapporto di Autovalutazione e il Piano

di Miglioramento.

Il PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

è al tempo stesso

strumento per rilevare punti di

forza e di debolezza dell’esistente

strumento di progettazione per il

miglioramento

Il PIANO ANNUALE PER L’INCLUSIVITA’

È parte integrante del Piano Triennale

dell’Offerta Formativa

L’elaborazione di un P.O.F. fondato sul principio

dell’inclusione

IL PRINCIPIO DELL’INCLUSIONEdeve EMERGERE

DALLE SCELTE OPERATE

in merito a:

• Definizione della vision e della mission, con individuazione dei

bisogni formativi

• Caratteristiche dell’insegnamento curricolare

• Modalità di gestione della classe

• Organizzazione dei tempi e degli spazi scolastici

• Valutazione

• Relazione tra docenti, studenti e famiglie

• Utilizzo delle risorse professionali

• Elaborazione di specifici protocolli di accoglienza (disabilità,

stranieri, dsa,….)

PTOF

RAV

PDM«Il piano è il documento

fondamentale costitutivo dell'identità culturale e

progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare,

extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito

della loro autonomia»(Art.3 DPR 275/99 come rivisto dalla

Legge 107/15)

Strumento per intraprende il percorso di riflessione interno, da un lato per fornire una rappresentazione della scuola attraverso un’analisi del suo funzionamento e dall’altro per individuare le priorità di sviluppo verso cui orientare il piano di miglioramento.

(Orientamenti per l’elaborazione del RAV)

Documento contenente la pianificazione e sviluppo delle azioni per il miglioramento.

(Nota Prot. n.7904 2/09/2015)

Il Pdm prende le mosse dai traguardi da raggiungere

connessi alle priorità individuate nella sezione V del

Rav

PAI

Il Pdm prende le mosse dai traguardi da raggiungere

connessi alle priorità individuate nella sezione V del

Rav

L’elaborazione del Ptof deve essere fondata sulla coerenza con

Rav e Pdm, con particolare attenzione a priorità, traguardi e

azioni di miglioramento(Orientamenti per

l’elaborazione del Ptof)

Il Pdm è parte integrante del Ptof

Documento per la rilevazione dei punti di forza e di debolezza sul piano dell’inclusione e per la progettazione del miglioramento.

Il Pai è parte integrante del Ptof