IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 -...

52
• Anno 19 - Numero 272 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 16 Novembre 2009 9 771120 606304 91116 NELL’INSERTO: LE NUOVE COMPENSAZIONI IVA E IL VISTO DI CONFORMITÀ * con guida «Project Financing» a € 6,90 in più; con guida «Le regioni di ItaliaOggi» a € 7,90 in più; con il «Codice del lavoro» a € 11,80 in più; con il «Codice tributario» a € 11,80 in più; con guida «La moratoria sui mutui delle imprese» a € 6,00 in più; con guida «L’atlante delle banche leader 2009» a € 1,30 in più; con cd «Lo scudo iscale» a € 9,90 in più; con guida «Lo scudo iscale - a cura Studio Uckmar» a € 7,80 in più; con cd «I 4 codici» a a € 9,90 in più; con la «Guida alle procedure per convalida di sfratto» a € 7,90 in più; con guida «L’atlante delle assicurazioni leader» a € 1,30 in più; DI MARINO LONGONI S arà sufficiente l’ottimismo della vo- lontà di Renato Brunetta per «porta- re la pubblica amministrazione a casa dei cittadini»? Difficile. I tempi per la realizzazione della Posta elettroni- ca certificata sono strettissimi, ma la lista dei problemi ancora irrisolti è di una lunghezza disarmante. Tanto da rischiare di trasformare in grida man- zoniane anche il decreto numero 150, entrato in vigore domenica scorsa, che impone sanzioni ai dirigenti pubblici che non entreranno nel 2010 dotati di Posta elettronica certificata. La realtà è che ci sono zone del paese in cui si viag- gia ancora a 56 kbit, altro che Pec. D’altra parte i primi a doversi dotare di Posta elettronica certificata sono state le imprese di nuova costituzione: an- che qui è stato necessario chiudere un occhio perché le camere di commercio spesso non erano pronte. Risultato, il 40% delle imprese che dovrebbero avere la Pec ancora non ce l’hanno. Anche sul fronte dei professionisti le cose non vanno benissimo. Ci sono alcuni ordini che sono addirittura in vantaggio di anni sulla legge, come i notai, altri che ancora non hanno capi- to quali siano gli obblighi da rispettare, come le professioni sanitarie. In mezzo a questi due estremi tutte le altre pro- fessioni che difficilmente riusciranno a tagliare il traguardo del 30 novembre con la totalità dei propri iscritti dotati della Pec. Ma siamo in Italia e una proroga non si nega a nessuno. Oppure arriverà una circolare per precisare che i termini fis- sati dalla legge sono ordinatori e non perentori. Una delle difficoltà è data dal fatto che non ci sono all’estero esperienze alle quali rifarsi: nessun altro paese ha adottato un sistema analogo. L’incandescenza della materia è resa pa- lese anche dal caos dei prezzi ai quali vengono offerti i servizi di Posta elettro- nica certificata per uso professionale. Si va da 0,5 a molte decine di euro. Un mercato impazzito. Per i prossimi giorni è previsto un ta- volo tecnico per risolvere i problemi più urgenti. Auguri, signor ministro. Un sogno chiamato Pec Sono strettissimi i tempi per l’attuazione della Posta elettronica certificata. Ma i problemi ancora da affrontare restano enormi I N E VIDENZA * * * DEBITI D’IMPRESA 12 Accordi di ristruttu- razione, transazioni sui contributi a maglie strette SICUREZZA SUL LAVORO 14 Sospensione dell’atti- vità aziendale nelle mani degli ispettori CONSUMATORI 16 Telefonia, in Italia ar- rivano servizi e tariffe scontate degli operatori virtuali DIRITTO & FAMIGLIA 17 Affido condiviso: fi- gli nati dalle coppie di fatto equiparati ai figli legittimi Obiettivo ripresa Come uscire dalla crisi? Ecco alcuni casi di successo e qualche consiglio alle pmi da pag. 4 www.italiaoggi.it Sette IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Il settimanale dei professionisti delle Risorse Umane Nello shipping le piccole realtà specializzate hanno la meglio sui grandi studi da pag. 29 Offro Lavoro 200 igure specializzate 250 nella pevidenza 300 per Bnp Paribas http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

Transcript of IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 -...

Page 1: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

• Anno 19 - Numero 272 - € 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Lunedì 16 Novembre 2009 •

9 771120 606304

9 1 1 1 6

• NELL’INSERTO: LE NUOVE COMPENSAZIONI IVA E IL VISTO DI CONFORMITÀ •* con guida «Project Financing» a € 6,90 in più; con guida «Le regioni di ItaliaOggi» a € 7,90 in più; con il «Codice del lavoro» a € 11,80 in più; con il «Codice tributario» a € 11,80 in più; con guida «La moratoria sui mutui delle imprese» a € 6,00 in più; con guida «L’atlante delle banche leader 2009» a €

1,30 in più; con cd «Lo scudo i scale» a € 9,90 in più; con guida «Lo scudo i scale - a cura Studio Uckmar» a € 7,80 in più; con cd «I 4 codici» a a € 9,90 in più; con la «Guida alle procedure per convalida di sfratto» a € 7,90 in più; con guida «L’atlante delle assicurazioni leader» a € 1,30 in più;

DI MARINO LONGONI

Sarà sufficiente l’ottimismo della vo-lontà di Renato Brunetta per «porta-

re la pubblica amministrazione a casa dei cittadini»? Difficile. I tempi per la realizzazione della Posta elettroni-ca certificata sono strettissimi, ma la lista dei problemi ancora irrisolti è di una lunghezza disarmante. Tanto da rischiare di trasformare in grida man-zoniane anche il decreto numero 150, entrato in vigore domenica scorsa, che impone sanzioni ai dirigenti pubblici che non entreranno nel 2010 dotati di Posta elettronica certificata. La realtà è che ci sono zone del paese in cui si viag-gia ancora a 56 kbit, altro che Pec.D’altra parte i primi a doversi dotare di Posta elettronica certificata sono state le imprese di nuova costituzione: an-che qui è stato necessario chiudere un occhio perché le camere di commercio spesso non erano pronte. Risultato, il 40% delle imprese che dovrebbero avere la Pec ancora non ce l’hanno.Anche sul fronte dei professionisti le cose non vanno benissimo. Ci sono alcuni ordini che sono addirittura in vantaggio di anni sulla legge, come i notai, altri che ancora non hanno capi-to quali siano gli obblighi da rispettare, come le professioni sanitarie. In mezzo a questi due estremi tutte le altre pro-fessioni che difficilmente riusciranno a tagliare il traguardo del 30 novembre con la totalità dei propri iscritti dotati della Pec.Ma siamo in Italia e una proroga non si nega a nessuno. Oppure arriverà una circolare per precisare che i termini fis-sati dalla legge sono ordinatori e non perentori.Una delle difficoltà è data dal fatto che non ci sono all’estero esperienze alle quali rifarsi: nessun altro paese ha adottato un sistema analogo.L’incandescenza della materia è resa pa-lese anche dal caos dei prezzi ai quali vengono offerti i servizi di Posta elettro-nica certificata per uso professionale. Si va da 0,5 a molte decine di euro. Un mercato impazzito. Per i prossimi giorni è previsto un ta-volo tecnico per risolvere i problemi più urgenti. Auguri, signor ministro.

Un sogno chiamato PecSono strettissimi i tempi per l’attuazione della Posta elettronica certificata. Ma i problemi ancora da affrontare restano enormi

IN EV IDENZA

* * *

DEBITI D’IMPRESA 12

Accordi di ristruttu-razione, transazioni sui contributi a maglie strette

SICUREZZA SUL LAVORO 14

Sospensione dell’atti-vità aziendale nelle mani degli ispettori

CONSUMATORI 16

Telefonia, in Italia ar-rivano servizi e tariffe scontate degli operatori virtuali

DIRITTO & FAMIGLIA 17

Affido condiviso: fi-gli nati dalle coppie di fatto equiparati ai figli legittimi

Obiettivo ripresa

Come uscire dalla crisi?Ecco alcuni casi di successoe qualche consiglio alle pmi

da pag. 4

www.italiaoggi.it

SetteIL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESEIl settimanale dei

professionisti delle

Risorse Umane

Nello shipping le piccolerealtà specializzate hanno la meglio sui grandi studi

da pag. 29

Offro Lavoro• 200 i gure specializzate• 250 nella pevidenza• 300 per Bnp Paribas

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 2: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

2 Lunedì 16 Novembre 2009

Avvocat i a raccol tanel nome delle riforme

«È urgente aprire una nuova fase di riforme. La professione di avvocato ha bisogno dopo settanta anni di attesa di una legge forense condivisa e che parta dalle esigenze reali della categoria e del paese. Si può fare: basta rece-pire i principi avanzati dall’Oua e il Decalogo presentato nelle settimane scorse a governo e parlamento da tutta l’avvocatura. Nell’assise di Roma si attendono risposte concrete, anzi fatti». Questo è il messaggio che lancia Mau-rizio de Tilla, presidente dell’Oua, alla vigilia della VI conferenza Nazionale dell’avvocatura, la manifestazione promossa dall’Organismo unitario dell’avvocatura, che si svolge a Roma questo venerdì e sabato. «La piattaforma pro-posta dall’avvocatura è già stata definita», dice de Tilla, «e si articola su elementi ben precisi: ristabilire l’inderogabilità dei minimi tariffari, ripristinare il divieto di patto quota-lite, preve-dere l’esclusività della consulenza legale e non ammettere le società di capitale e con soci di solo capitale». «È, inoltre, importante stabilire l’introduzione del numero chiuso all’università e l’accesso programmato alle scuole di forma-zione forense», spiega ancora presidente Oua,

«ma anche definire con rigore i criteri della formazione continua e dell’ag-giornamento perma-nente. È necessaria la previsione di titoli di specializzazione come elemento di ulteriore qualifica-zione e sicurezza del servizio dell’avvoca-to. Per l’iscrizione all’albo, inoltre, si deve fissa-re il limite massimo di 50 anni d’età e si deve possedere il certificato di abilitazione valido entro i cinque anni. Serve, inoltre, che ci sia continuità ed effettività nell’esercizio dell’at-tività e l’applicazione dei criteri stabiliti dalla Cassa forense». «L’obiettivo di questo decalo-go di proposte è ridare concrete prospettive professionali agli avvocati italiani», conclude de Tilla, «e rilanciare un importante settore produttivo del Paese. Una riforma incompleta è un pericolo da scongiurare».

di Gabriele Ventura

AV VO CAT I O G G I / P R E V I E W

Legance punta sul project i nance con un nuovo senior associate

Legance si rafforza nel project finance. Con l’in-gresso di Massimiliano Cifalinò, ex Grimaldi e as-sociati, in qualità di senior associate. Che entra nel di-partimento di project finan-ce, guidato da Monica Co-lombera, dove supporterà il gruppo in operazioni nel settore delle energie rinno-vabili e delle infrastrutture. Tra le ultime operazioni se-guite dal team nel settore

dell’energia, l’assistenza al pool di finanziatori nel finanziamento della società municipalizzata di Torino per la realizzazione del termovaloriz-zatore. Lo studio assiste inoltre Moncada Ener-gy Group e M&A Rinnovabili (JV tra Moncada e il gruppo Alpiq) nello sviluppo delle attività nel settore delle energie rinnovabili.

Clifford Chance rafforza il team Us in Italia grazie all’arrivo di Stefano Campolonghi

Il gruppo Us di Clifford Chance in Italia, guidato dal socio americano Charles Casassa, si rafforza con l’arrivo di Stefano Campolonghi. Campolon-ghi ha conseguito un LL.M. presso la Columbia University nel 2005 e successivamente l’abili-tazione al Bar di New York, dove ha svolto la propria attività professionale per quattro anni, presso il dipartimento di Corporate finance di Clifford Chance. Il gruppo Us di Clifford Chance ha recentemente visto anche l’arrivo dell’avvo-cato americano Cristine Tognoli, che opererà per sei mesi presso la sede di Milano, in secondment dalla sede londinese di Clifford Chance occupan-dosi principalmente di banking e finance.

Barzanò & Zanardo allarga il suo team strappando Lodigiani a Jacobacci & partner

Barzanò & Zanardo si rafforza con l’ingresso di Angelica Lodigiani, ex Jacobacci & partner, nell’area marchi presso la sede romana. Con il suo arrivo, il team della Barzanò & Zanardo sale a 55 professionisti, dislocati tra le sedi di Roma, Milano, Torino, Vicenza, Biella e Rimini. Con-sulente in Marchi dal 2000, Angelica Lodigiani è iscritta all’ordine dei consulenti in proprietà industriale italiano ed è rappresentante abili-tato presso l’Uami (Ufficio marchi comunitari). Dal 2000 è anche Arbitro presso l’Ompi (Orga-nizzazione mondiale per la proprietà intellet-

tuale) per le procedure di recupero dei nomi a dominio cosiddetti «generici» (.com, .net. .org, ecc.) e presso la Camera Arbitrale Ceca per le procedure di recupero di tali nomi a dominio e dei nomi a dominio EU.

Nuovo partner per Mbl&partner. Arriva Davide D’Angelo da Allen & Overy

Nuovo partner per Mbl & partner. Si tratta di Davide D’Angelo, esperto in operazioni di mer-ger & acquisition e private equity. Fondatore, nel 1990 dello studio Brosio, Casati & Associati, nel 1998 Davide D’Angelo è entrato a far parte di Allen & Overy quale socio corporate nel qua-le ha svolto la sua carriera negli ultimi undici anni assumendo anche la carica di membro del Global Corporate Board di A&O. Nel set-tore M&A ha seguito operazioni in particolare nell’ambito delle telecomunicazioni quali la joint venture di France Telecom con Enel e Deutsche Telecom per la creazione di Wind; nel settore farmaceutico rappresentando Pfizer nelle ope-razioni di disinvestimento in Italia e nel settore chimico assistendo gruppi internazionali quali Ineos, M&G e Perstorp nelle proprie attività di M&A. Negli ultimi anni ha concentrato la propria attività nel settore del private equity dove ha assistito numerosi fondi italiani quali Clessidra, BS, I2 Capital e L Capital in molte-plici operazioni.

LabLaw premiato da The Lawyer come miglior studio legale di nicchia europeo

LabLaw è stato premiato dalla rivista inglese di settore The Lawyer come il migliore studio lega-le di nicchia europeo. Durante l’anno, LabLaw ha visto l’apertura di una sede a Roma, guida-ta da Nicola Petracca, oggi managing partner della sede capitolina, e ha quasi raddoppiato il numero dei professionisti, rafforzando sempre di più il focus e le competenze anche sul fronte in-ternazionale, così come recentemente verificato-si con l’ingresso dell’intero team di employment dello studio Allen & Owery guidato dall’avv. Piergiovanni Mandruzzato. “Siamo molto or-gogliosi di ricevere questo premio», commenta Luca Failla socio fondatore, «a riconoscimento dell’impegnativo percorso iniziato con la nascita di LabLaw nel gennaio 2006, un ottimo lavoro di squadra che è stato possibile grazie ad un team di professionisti motivato e coeso». «Il premio è un riconoscimento alla capacità di una bouti-que specializzata in diritto del lavoro», conclude Francesco Rotondi socio fondatore.

a cura di Gabriele Ventura

LEGAL LAST MINUTE

IN EVIDENZA

* * *

Nello shipping vincono le boutique. Sempre più spesso nel settore del diritto della navigazione sono i piccoli studi specializzati a contendersi il mercato, anche grazie ai rappor-ti con armatori e assicuratori

alle pagg. I, II e III

Serve più fl essibilità nella professione. Francesco Abboz-zo Franzi, socio fondatore dello studio Nunziante Magrone, racconta la sua carriera da av-vocato. E spiega perché è meglio non essere super specializzati

a pag. V

Rigassificatori, un suc-cesso legale. Chi sono e che ruolo hanno giocato,

gli studi che hanno seguito l’infastruttura energetica di Rovigo. Un’opera da 2

miliardi di euroa pag. IV

Quando gli studi asso-migliano a delle gallerie

d’arte. I consigli dei maggiori designer italiani per gli arre-damenti delle sedi delle law

fi rm. Tra lampadari, poltrone e radiatori di design

alle pagg. VI e VII

Massimiliano Cifalinò

LpgCsapclisvMassimiliano

Maurizio De Tilla

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 3: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

3Lunedì 16 Novembre 2009LuneI O L AVO RO / P R E V I E W

Forum a Gubbio su vecchie e nuove energie

Energy Business forum 2010 lanciato a Gubbio da Richmond Ita-lia: due giorni di business e aggiornamento con focus sul mercato dell’energia in Italia. Dopo Marketing forum, Logistics Forum, Finance Director forum e Human Resource forum, è la volta della prima edizione di Energy Business forum, che avrà luogo a Gubbio presso il Park Hotel ai Cappuccini il 25-26 marzo 2010.

Diventa disegno di legge il giuramento di Brunetta

È fatta: è stato approvato dal con-siglio dei ministri il disegno di legge di Renato Brunetta, che pre-vede l’obbligo di giuramento per gli statali neoassunti. Chi non lo rispetterà sarà licenziato. Il giura-mento consiste nella dichiarazione di fedeltà nei confronti della Carta costituzionale. Il disegno di legge è composto da tre titoli e 35 articoli e riguarda anche altre norme di semplificazione amministrativa, tra le quali il formato digitale per ricette e archivi medici, l’anagrafe online, la carta d’identità a dieci anni, le pagelle online.

Premiati alla Triennale i vincitori del Mini design award

Questi i vincitori del Mini Design Award 2009. City speed turbi-nes di Alessandra Rapaccini, Blossom di Paola Schiattarella, Se-rena La Daga e Alessia Massimi e poliPalo di Antigone Acconci e Riccardo Bastiani sono rispettivamente il primo, secondo e terzo premio dell’edizione 2009. Menzione speciale per Minimanta di Alessandra Belia e Federico Bistolfi e per sub-e di Livio Cucuzza. Grazie al loro progettoRi-City, Elena Lana e Cecilia Crestale sono le vincitrici della sezione online del concorso. La premiazione e la mostra di tutti i progetti in sono in programma dall’1 al 13 dicembre alla Triennale di Milano. I vincitori saranno premiati il 1° dicembre presso la Triennale di Milano.

La XIX edizione di Job&Orienta alla Fiera di Verona

L’orientamento oltre la crisi. Con i giovani per cambiare il futuro: è il tema portante della XIX edizione di Job&Orienta, che rinno-va l’appuntamento in Fiera a Verona, dal 26 al 28 novembre.

PERCHÉ NO?

Claudio Calabi L’ammini-stratore delegato del gruppo Sole 24 Ore diventa numero uno di Risanamento di Luigi

Zunino in liquidazione

SU

Antonello Perricone L’am-ministratore delegato di Rcs fa i conti con 73 milioni di

rosso, dopo gli oltre 20 di utile dei primi nove mesi del 2008

GIÙ

Per uscire dalla crisi servono idee nuove. So-luzioni rivoluzionarie fornite da ingegneri e scienziati per produrre con meno costi e più effi cienza. È importante che gli aspiranti Ar-chimede elaborino nuovi brevetti e invenzio-ni, ma è altrettanto necessario che sappiano proteggere le loro creazioni. Secondo i risultati elaborati dalla Camera di commercio di Milano sui dati dell’Uffi cio italiano brevetti e marchi c’è stato una calo generale dei depositi del 4,3% (da 68.460 a 65.543). La Lombardia perde il 5,6%, ma si conferma leader per numero di operazioni. Le regioni con il segno positivo sono la Valle d’Aosta con un +30%, seguita dalle Marche +8,9%, Basilica-ta +7,6% e Sardegna +5,7%. Tutte le altre regioni si pre-sentano con il segno meno. Giorgio Rapari, consigliere della Camera di commercio di Milano, nel commentare i dati evidenzia che, nono-stante il periodo diffi cile, gli italiani sono ancora un popolo di inventori. Oltre 65 mila depositi nazionali, in un periodo non facile come quello tra luglio 2008 e 2009, sono una realtà im-portante. Certo si registra una leg-gera flessione che si può spiegare con le difficoltà del momento ma anche con

l’obbligo, entrato in vigore da poco più di un anno, di presentare una relazione in più, necessaria all’Organizzazione euro-pea dei brevetti per effettuare la ricerca di anteriorità. Ciò si traduce forse in un minor numero di brevetti depositati nel corso dell’anno, ma è garanzia di maggior qualità e validità del ritrovato. Le regioni che hanno all’attivo un minor numero di depositi, come la Basilicata e la Sardegna, tendono anch’esse a crescere. Se-gno che qualcosa si muove e che, sebbene

i numeri siano picco-li, fanno ben sperare per un futuro svilup-po e dimostrano che innovare si può e si fa. La Lombardia, con le sue quasi 19 mila domande de-positate, si confer-ma regina dell’in-gegnosità italica. È lombardo il 30% di tutte le domande di brevetto nazionali, a conferma del ruolo che la regione rico-pre in uno dei settori dell’innovazione. Un territorio e un siste-ma imprenditoriale che vogliono cresce-re devono innovare. È una regola che vale sempre.

Nonostante la crisi siamo sempreun popolo di creativi e inventori

IN EVIDENZA

* * *

Il business formazione non fa bene agli over 50 L’inter-vento del vicepresidente Atdal mette in guardia da operatori spregiudicati che offrono corsi inutili per i lavoratori maturi che hanno perso il lavoro

a pag. 50

Una vita operaia: dalla por-tineria al successo La storia di Riccardo Ruggeri partito dal basso e diventato manager e imprenditore raccontata in un libro: un itinerario che dovrebbe servire soprattutto ai giovani

a pag. 52

Motivare i dipendenti con il social team building Un’ori-

ginale iniziativa formativa e motivazionale a sfondo sociale si sta sviluppando nel mondo delle

imprese. Di che cosa si tratta concretamente e come usarla

a pag. 50

Le aziende che assumono, nonostante la crisi Un viag-

gio tra le imprese che offrono opportunità di lavoro. Segnalati 550 posti: 300 con Bnp Paribas nel credito e nella fi nanza; 250

con la Cattolica previdenzaa pag. 53

Manager pubblici con gran-de responsabilità Il recente congresso di Cida Funzione pubblica ha confermato Giorgio Rembado alla presidenza: il prossimo programma di lavoro, invadenze politiche permettendo

a pag. 54

Nel cantiere dell’occupa-zione Uno speciale di quattro pagine con i dati e i commenti

sui fl ussi occupazionali in Lombardia, a cura dell’Osser-vatorio regionale del Mercato del lavoro, di Arifl e del Crisp

alle pagg. 55-58

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 4: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

4 Lunedì 16 Novembre 2009 LE VIE D’USCITA DALLA CRISI

Uno sconto del 20% per le famiglie che acquistano libri scolastici al supermarket tramite il servizio Segnalibro. È l’idea venuta a Clesp, azienda padovana che opera nella distribuzione dei testi da 30 anni e che ha visto nel luogo più frequentato dai consumatori un canale promettente per acquisire quote di mercato. Per convincere gli ope-ratori della gdo, Clesp fornisce in comodato gratuito al punto di vendita dell’insegna partner un software grazie al quale il retailer può inviare gli ordini via web al magaz-zino di Clesp e ricevere automatica-mente l’aggiornamento sullo status delle prenotazioni già effettuate. Il cliente stesso, inoltre, può con-trollare lo stato dell’ordine grazie al servizio di tracking on-line (su www.segnalibro.info) e ricevere la conferma dell’arrivo dei libri con un sms. «Abbiamo chiuso il terzo trime-stre con una crescita anno su anno del 5,4%, che puntiamo a conferma-re per l’intero 2009», spiega l’amministratore Alessandro Gottardo. Il 2008 si è chiuso con un giro d’affari di 32 milioni di euro.

Clesp, libri scolastici scontati sugli scaffali dei supermarket

Pagine a curaDI DUILIO LUI

E ROXY TOMASICCHIO

La crisi economica non ha ancora ceduto il passo alla ripresa. E piuttosto si può parlare di gradua-

le recupero, è vero. Ma è anche vero che non mancano gli esem-pi di imprese che sono riuscite a rimanere a galla tra le acque agitate o addirittura in tempe-sta. Come? Conquistando nuovi mercati, anche all’estero e an-che lontani, riposizionando la propria offerta, magari su altri canali di vendita, convertendo la produzione. In poche parole, di-mostrando un atteggiamento re-attivo e non passivo. Sono le in-dicazioni raccolte dal panorama delle piccole e medie imprese: le associazioni di categoria e le im-prese stesse (si vedano i box in queste pagine) hanno raccontato a ItaliaOggi Sette cosa è stato fatto e cosa c’è ancora da fare. A preoccupare di più, infatti, è l’oc-cupazione: nei prossimi mesi la selezione in corso tra imprese (si veda altro servizio a pagina 6) potrebbe portare a una impen-nata della disoccupazione.

Calma apparente all’ana-grafe delle imprese. Tra lu-glio e settembre di quest’anno, secondo gli ultimi dati Unionca-mere sulla base di Movimprese (rilevazione condotta da InfoCa-mere sui dati del registro delle imprese delle Cciaa), il saldo tra le imprese nate nel terzo trime-stre (79.488) e quelle cessate (61.314) si è chiuso con un attivo (18.174 unità) di poco inferiore al risultato dello stesso periodo del 2008. Il sistema è formato quindi da 6. 095.097 imprese, con un tasso di crescita (+0,3%) frutto di un volume di iscrizioni inferiore rispetto al 2008 (-995 unità) e a un volume di cessa-

zioni più alto (1.184).«La sintesi che si può dare di

questi dati», ha detto il presiden-te di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, «è che le imprese italiane stanno resistendo al prolungarsi della crisi mettendo in campo tutte le proprie risorse. È un segnale di tenuta, certa-mente importante che conferma la qualità e il coraggio dei nostri imprenditori e richiama tutte le istituzioni a fare la loro parte».

«Il momento della verità», ha aggiunto Dardanello, «arriverà alla fine dell’anno, quando in tanti dovranno decidere se ci sono le condizioni per andare avanti o no. Chi si è internazio-nalizzato sta tenendo meglio e ci sono anche molte imprese, so-prattutto medie, che continuano a crescere. In forte debito di ossi-geno ci sono però migliaia di pic-coli imprenditori e di artigiani, soprattutto del Sud e del Nord-Est, che stanno pagando più degli altri la crisi. Per sostenere queste imprese», ha concluso il presidente di Unioncamere, «bi-sogna fare presto, perché il tem-po a disposizione è davvero poco. È indispensabile agire su tre direttrici: sul fronte della liqui-dità, attuando reali moratorie e cominciando a restituire i crediti che le imprese vantano verso la pubblica amministrazione; su quello dell’export, sostenendo il

Made in Italy; su quello dei con-sumi, promuovendo tutte quelle strategie che possono contribu-ire a rilanciare la domanda in-terna, a partire dalla riduzione delle tasse sul lavoro».

E proprio in tema di piccole e medie imprese artigiane, secondo Claudio Giovine, responsabile del dipartimento politiche indu-striali della Cna (Confederazio-ne nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa) la crisi sta passando al setaccio il sistema imprenditoriale italia-no: «Volendo generalizzare, dob-biamo distinguere tra settori. Ci sono comparti rimasti più al ri-paro come la fi liera alimentare, in quanto ha risentito meno del calo della domanda. Al contrario le imprese più in diffi coltà sono quelle dei settori dei beni stru-mentali prevalenti nella mec-canica». «Siamo di fronte a una crisi atipica, che non ha colpito le imprese ad alta effi cienza», ha aggiunto il responsabile del-la Cna.

Chi reagisce meglio? «Chi ha messo in atto strategie di uscita cercando mercati nuovi e nuovi clienti. O le imprese che hanno riconvertito la produzione. In-somma, gli atteggiamenti più reattivi premiano.» Sappiamo bene che è diffi cile riconverti-re », ha proseguito Giovine, «in molti hanno cercato di resistere:

Il mercato degli affi tti non è in crisi come quello delle compravendite, ma di certo non se la passa bene, con

una contrazione dei canoni e un al-lungamento delle trattative. Così Soloaffi tti, rete in franchising spe-cializzata nel campo delle locazio-ni, ha deciso di investire maggior-mente sulla selezione degli affi liati e la consulenza agli stessi. Un pool di esperti risponde ogni giorno, durante l’orario di apertura delle agenzie, alle domande e alle esigen-ze degli affi liati su problemi con-trattualistici, fi scali e normativi,

puntando così sul livello di preparazione del personale come antidoto alle diffi coltà del mercato. Il risultato di questa scelta è un giro d’affari destinato a segnare 3,2 milioni di euro nel 2009, contro i 2,9 milio-ni del 2008. Nel 2009 la società cesenate ha già aperto una quarantina di nuove agenzie e un’altra trentina di debutti sono attesi entro fi ne anno (la maggior parte in Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna). «Per il pros-simo anno puntiamo a crescere di un altro 10%», spiega la presidente Silvia Spronelli, «puntando soprattutto sui mercati internazionali».

Soloaffi tti, parole d’ordine selezione e consulenza

Tre manager under 40 che hanno deciso di mettere in-sieme l’esperienza maturata nel campo della consulen-za finanziaria e della grande distribuzione organizzata per ristrutturare e rilanciare aziende in difficoltà. È la storia di Novità holding, nata a luglio del 2008 e a capo di due aziende: Vinfood (specializzata nella produ-zione di gastronomia pron-ta e pasta freschissima) e Ortofrost (lavorazione e commercializzazione di verdure e minestroni surgelati). Due nicchie di mercato in cui l’integra-zione sinergica tra ciclo produttivo e velocità della distribuzione è fondamen-tale. Così i manager hanno deciso di rivedere l’intera supply chain, rivedendo gli aspetti logistici del lavoro, con una razionalizzazione dei costi e una riduzione dei tempi di consegna dei pro-dotti. Novità holding è destinata a chiudere il 2009 con un fatturato di 25 milioni di euro, con la previsione di crescere a 27 milioni nel 2010.

Novità holding scommette sulle nicchie di mercato

Il posizionamento esclusivo su un mercato di nicchia come il product placement e una co-stante attività di educational presso gli inve-stitori per spiegare le potenzialità del mercato e intercettare nuovi clienti. Sono le strategie seguite dall’azienda milanese Camelot, che si appresta a chiudere il 2009 con un giro d’affari in crescita del 20%, grazie soprattutto al settore del product placement cinema-tografi co. «Abbiamo puntato a conquistare la leadership in un mercato di nicchia, abbinando alle possibilità di visibilità nei fi lm una serie di attività pro-mozionali sinergiche al lancio della pellicola», spiega l’ammi-

nistratore delegato Paola Mazzaglia. Nella sua strategia, l’azienda ha anche collaborato alla pubblicazione di un libro, Marche alla ribalta, che per primo racconta in modo pragmatico e applicativo il mondo del product placement, dal punto di vista dell’azienda, con svariate

case history e comparazioni di mercato. «Ora puntiamo a consolidare il busi-ness con un’altra iniziativa innova-tiva, denominata The Show Must Go Home: lanceremo a breve un circuito di punti vendita di prodotti dell’home video, The Show Must Go Home, che permetterà alle aziende di regalare al consumatore fi nale buoni acquisto che potranno essere spesi in maniera capillare».

Camelot, scelta vincente il product placement C l l i il d l

Privalia è un club privato on-line che organizza in esclusiva per i suoi soci, consuma-tori privati, vendite di grandi marchi italiani e internazionali (prodotti di moda, sport, accessori e complemen-ti d’arredo), con sconti fi no al 70% rispetto al prezzo retail. Una società che cerca quindi di combinare la cre-scente voglia di risparmio espressa dal boom dei temporary shop, con le potenzialità del web 2.0, in cui ad avere successo sono le realtà che of-frono servizi di interazione avanzata. Nata in Spagna tre anni fa, Privalia è presente in Italia

dal dicembre del 2007. In meno di due anni ha raggiunto 435 mila iscritti, con 70 dipendenti guidati dal ceo Va-lentina Visconti. Ogni settimana Privalia ospita infatti una quin-dicina di vetrine, ognuna dedica-ta ad altrettanti brand, e avvisa i suoi soci con una newsletter. Così mentre molti negozi «fi sici» chiudono i battenti per via della crisi, Privalia Italia si appresta a chiudere l’anno con un fatturato

di 10 milioni di euro (+500% sul 2008) e preve-de di rafforzare l’organico.

Privalia sfrutta la voglia di sconti e di web

Ecco alcuni casi di

Pmi, scelta giocare su

Alessandro Gottardo

Silvia Spronelli

L’a.d. Pietro Del Monte

Valentina Visconti

Paola Mazzaglia

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 5: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

5Lunedì 16 Novembre 2009LuLE VIE D’USCITA DALLA CRISI

L’energia dalla terra per un business sostenibile, anche nel tempo. Non solo eolico e fotovoltaico. Il business delle ener-gie rinnovabili ha una miriade di sfaccettature. E.Geo, per esempio, ha puntato sulla geotermia, un settore che cresce a ritmi meno vorticosi rispetto all’energia solare, ma che non è legato agli incentivi. «Un business sostenibile in tutti i sensi», osserva l’amministratore delegato, Giovanni Man-froi. «Si tratta infatti di una fonte di energia a basso impatto ambientale, che è in grado di far risparmiare circa i due terzi dell’energia rispetto alle fonti tradizionali, come per esempio la tipica caldaia a metano». Nata nel 2007, l’azienda bergamasca fa capo a ErgyCapital, investment company specializzata nelle energie rinnovabi-li. Sfruttando l’energia immagazzina-ta nel sottosuolo, E.Geo crea sistemi di riscaldamento e raffreddamento per gli interni degli edifi ci. «Questo signifi ca che un impian-to geotermico si può usare tutto l’anno e, inoltre, ha una durata lunghissima, paragonabile a quella di un immobile, senza necessitare interventi di manutenzione straordinaria». Diversamente da altre aziende che operano nello stesso set-tore, E.Geo è nata già con la focalizzazione sulla geotermia, seguendo tutte le fasi, dall’assistenza alla progettazione alla realizzazione degli impianti. Qualche mese fa la società ha acquisito una commessa per la costruzione dell’impianto geotermico più potente d’Italia a Torino (0,5 Mwp). Il giro d’affari dei primi nove mesi si è attestato a un milione e mezzo di euro, contro gli 1,3 milioni dell’intero 2008.

E.Geo, business sostenibile grazie alla geotermia

L’ultima novità in ordi-ne di tempo riguarda la creazione di un «Green Lab» a Sassuolo per ac-centrare tutte le attivi-tà di ricerca e sviluppo nei materiali bio-com-patibili. Kerakoll punta

così a proseguire lungo il sentiero scelto già da diversi anni: quello di concentrarsi sull’in-novazione e la riduzione dell’impatto ambien-tale per intercettare la domanda crescente di

bioedilizia. Il gruppo modenese si appresta così a chiudere il 2009 con un giro d’affari in crescita del 5% rispetto ai 335 milioni di euro del 2008, a fronte di un mercato immobilia-re in forte contrazione (intorno al 20%). A suo favore gioca anche la collaborazione con architetti di fama da tempo impegnati nelle «costruzioni verdi», che le ha permesso di ot-tenere commesse prestigiose, come lo stadio Olimpico di Pechino, il World Trade Center del Bahrain e la nuova sede dell’Università Bocconi a Milano.

Kerakoll, focus sulle costruzioni verdi

Pubblicità a tutto tondo per fronteg-giare gli alti e i bassi della congiuntu-ra. Il settore della comunicazione, e in particolare l’advertising classico, è stato colpito in pieno dalla recessio-ne. Eppure anche in questo campo non mancano esempi di aziende in cresci-ta. Come Y2K Communication, gruppo milanese di 4 società (Y2K Communi-cation, Mover, Enter, e M&A), che si caratterizza come «fabbrica della co-

municazione», nel senso che punta a seguire l’intera fi liera, dalla strategia alla produzione su tutti i media. Un approccio in controtendenza rispetto al resto del mercato che tende a parcellizzare piuttosto che integrare. Dal 2000 a oggi il grup-po ha condotto in porto dieci acquisizioni e può contare su clienti fi gurano come L’Oréal, Walt Disney e Nestlé. Chiuso il 2008 con un giro d’affari di 19 milioni di euro, Y2K Communi-cation punta a raggiungere i 20,5 milioni quest’anno.

Y2K Communication, comunicazione a tutto campo

Dagli impianti elettrici al fotovoltaico il salto è stato enor-me, ma una politica di incentivi pubblici che tutto il mondo ci invidia ha contribuito a rendere più agevole il passaggio. Saem è un’azienda di Altamura (Bari) che si occupa dell’in-tera fi liera del fotovoltaico, dall’individuazione dei terre-ni alla costruzione degli impianti, alla messa in sicurezza degli stessi, con 200 occupati, molti dei quali provenienti da esperienze nel settore dei divani (il cui distretto, sulle Murge, è da tempo in crisi).Chiuso il 2008 con un giro d’affari di 25 milioni, l’obiettivo

è di chiudere quello in corso a quota 70 milioni. «E per il prossimo anno abbia-mo consolidato incarichi per 200 mi-lioni», spiega l’amministratore France-sco Maggi. Per un business legato agli incentivi pubblici, si pone il problema della sostenibilità nel tempo: «Non siamo preoccupati su questo fronte», assicura, «già da tempo abbiamo messo a punto un piano di internazionalizza-zione, che ci ha portati ad aprire la pri-ma sede estera». Scelta ricaduta sulla

Bulgaria, «dove le politiche incentivanti stanno muovendo i primi passi».

Saem, dagli impianti elettrici al fotovoltaico

la risposta media è stata di at-tesa, da bunker, ma ha portato a bruciare risorse. Altri, temen-do il perdurare della crisi sono usciti dalla trincea muovendosi verso quei segmenti che hanno risentito meno del calo della do-manda. Oppure hanno cercato spazi nuovi approfi ttando della debolezza dei concorrenti. Altri hanno cercato mercati più dina-mici all’estero. Chi ha avuto in-ventiva è riuscito a sopravvive-re. Ha pagato un atteggiamento più reattivo, non l’aggressività. Scommettere su più tavoli con la diversifi cazione di mercati e clientela è stata una strategia premiante anche stavolta. Chi ha puntato sulla resistenza pas-

siva, invece, è ancora in sofferen-za». Al momento, ha spiegato an-cora Giovine, la Cna ha raccolto storie ed esperienze, « conosce-remo l’esito fi nale solo alla fi ne della crisi. Noi scommettiamo su una ripresa generale con il pae-se che ritrova forza nei redditi e nei consumi. Ovviamente con un occhio all’indicatore fondamen-tale che resta quello dell’occupa-zionale».

Sulla stessa linea il commento espresso da i vertici di Confapi: «È presto per parlare di ripresa, la fase negativa ha subito solo una battuta d’arresto». Ma in Italia «mancano quelle riforme coraggiose che si aspettavano gli imprenditori in questa fase

delicata e il clima è di incertez-za soprattutto per le aziende più piccole, e di conseguenza anche per i loro lavoratori. Paradossal-mente poi, sono soprattutto le aziende più virtuose, quelle che hanno più investito nel periodo pre-crisi a essere ora le più pena-lizzate e sottocapitalizzate, pro-prio a causa degli investimenti effettuati. Nonostante tutto però, non sono poche le piccole e medie industrie che non hanno smesso di credere nella crescita e nello sviluppo, continuando, per quanto possibile, a investi-re risorse fi nanziarie, umane e tecnologiche nelle loro aziende. Il manifatturiero italiano infat-ti è fatto di tanti piccoli e medi imprenditori che sanno di poter dire la loro di fronte ai competi-tor più agguerriti e sui mercati più diffi cili. Gli investimenti in formazione, per esempio, sono in costante crescita», come rilevato attraverso il Fapi, il fondo forma-zione pmi di Confapi e sindacati: «tra le aziende sta crescendo la consapevolezza del valore stra-tegico della formazione come antidoto contro la crisi».

© Riproduzione riservata

successo di imprenditori

vincente più tavoli

A lungo trascurato da aziende e pub-blica amministrazione, l’e-procure-ment si sta prendendo la rivincita. «Con la crisi, un numero crescente di responsabili degli approvvigiona-menti sta guardando alle opportuni-tà offerte da Internet», commenta Paolo Chiaverini, amministratore delegato di i-Faber. L’azienda nata sette anni fa per volontà di Uni-Credit, Erg, Impregilo e Oracle, nel primo semestre del 2009 ha registrato una cre-

scita delle transazioni nell’ordine del 30% (8,2 miliardi di euro com-plessivi dalla nascita) rispetto a dodici mesi prima. «Oltre a rispar-miare, l’e-procurement consente anche di ridurre i tempi di nego-ziazione fi no all’80% e ampliare la base fornitori di circa il 30%», aggiunge Chiaverini. Per quanto concerne la p.a., va poi aggiunta «la maggiore trasparenza nego-

ziale verso fornitori e clienti interni».

i-Faber sposta l’approvvigionamento su web

Paolo Chiaverini

i F b t l’ i i t b

Ha scelto di andare controvento trasformando la Cina da una minaccia a un’opportunità e ora raccoglie i frutti. Manas è un’azienda di Mon-tecosaro (Macerata) che produce calzature da donna di qualità. Una realtà con 50 anni di storia alle spalle, giunta alla terza generazione, che negli ultimi anni ha puntato con decisione sul Far East. «Grazie a massicci inve-stimenti in ricerca e sviluppo, ab-biamo puntato su prodotti ad hoc per i gusti dei diversi paesi», spiega l’amministratore delegato Cleto Sa-gripanti. Nello stabilimento di Mon-tecosaro Scalo vengono create oltre 50 collezioni di prodotto all’anno, ognuna delle quali sviluppa dai 15 ai 20 modelli, mentre per ogni modello si realizzano diverse varianti in base al pellame, al colore e alla fo-

dera. «Puntiamo su un mix tra alto artigianato made in Italy e i vantaggi offerti dalle nuove tecnologie», aggiunge l’ad. Così, a fronte di un mercato delle calzature made in Italy in forte

crisi, Manas si appresta a chiude-re un 2009 in linea con il 2008 (70 milioni di fatturato). Grazie soprat-tutto al contributo di Cina e Corea, entrambe segnano un pil in cresci-ta, e all’ampliamento della gamma prodotti. L’azienda, che conta 110 dipendenti diretti (2.500 compren-dendo l’indotto) e commercializza il 70% della sua produzione (un milione e mezzo di paia ogni anno) all’estero, nel 2010 ha in program-

ma nuove aperture di negozi monomarca, che si aggiungono ai 19 già attivi, in Europa (soprat-tutto Francia e Germania) e Asia.

Manas, l’azienda che fa le scarpe ai cinesi

Cleto Sagripanti

Giovanni Manfroi

L’ a.d. Gian Luca Ghedoni

L’a.d. Stefano Sorti

Francesco Maggi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 6: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

6 Lunedì 16 Novembre 2009 LE VIE D’USCITA DALLA CRISI

DI ROXY TOMASICCHIO

Selezione. La via d’uscita dalla crisi passa da qui, ma non solo. È inevitabile, tuttavia, che le difficoltà

economiche vissute negli ultimi mesi stanno portando gli impren-ditori a cambiare il proprio dna. A cominciare da un punto di vi-sta dimensionale: con la crisi le imprese in Italia diventano più piccole e gli imprenditori più po-veri. Se prima un’impresa italia-na aveva in media circa 4 addet-ti il dato scende oggi a circa 3,5. Un’azienda su cinque ha ridotto il proprio personale e a perdere il posto di lavoro sono indistin-tamente uomini e donne (14%). Ad affermarlo è stata un’indagi-ne presentata nei giorni scorsi dall’ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza. Il lavoro è un tema cruciale, lo ha affermato anche la Bce che ha ri-visto al ribasso rispettivamente di 0,2 e 0,3 punti percentuali il tasso di disoccupazione per il 2009 e il 2010 (al 9,5% e al 10,6%). Ed è proprio per arginare l’emorragia di posti di lavoro occorre una po-litica industriale che non si limiti alle misure tampone intraprese dal governo. A sostenerlo è stata Alessandra Lanza, responsa-bile analisi e ricerca economica di Prometeia, commentando a ItaliaOggi Sette il rapporto rea-lizzato con Intesa Sanpaolo sui settori industriali. Studio che ha messo in evidenza come, nel 2009, l’industria italiana subirà un ridi-mensionamento senza precedenti e il fatturato defl azionato subirà

uno scivolone del 16,3%, con effet-ti sulle condizioni di redditività, già compromesse da un diffi cile 2008. Non si allontana quindi lo spettro di una ripresa lenta, che imporrà una forte selezione all’interno del manifatturiero italiano.

Chi, allora, potrà superare l’ostacolo? «Devono proseguire le strategie di diversifi cazione adot-tate dalle imprese», ha risposto Lanza. Infatti, stando al rapporto, a fronte di imprese in forti diffi -coltà, si è mantenuto, però, in par-ticolare nei settori del Made in Italy, un nucleo forte di imprese a cui la capacità di differenzia-re l’offerta, di vendere anche su

mercati lontani, di controllare la catena dei fornitori e la distribu-zione ha consentito di attenuare gli effetti dell’avvio della crisi su fatturato, redditività ed equilibri economico-fi nanziari.

«Il prodotto è sempre più an-che servizio», ha aggiunto Lan-za, «e come tale che va venduto con modalità diverse a seconda dei mercati, Inoltre il cliente va seguito anche dopo la fase di ac-quisto. Servono sinergie nell’ap-provvigionamento, nella fase di vendita. Più controllo a monte e a valle».

Secondo Prometeia e Intesa Sanpaolo, sia nel comparto dei beni d’investimento, sia nelle

produzioni di beni di consumo, i settori chiave del Made in Italy risulteranno mutati dalla crisi, subendo un ridimensionamento della base produttiva. La sfi da, per le imprese che riusciranno a sopravvivere alla fase peggiore, sarà quella di continuare a offri-re prodotti innovativi e di elevato contenuto qualitativo (come già avvenuto per i recuperi segnati nel biennio 2006-07), investendo nel radicamento sui mercati, al fi ne di rinnovare l’eccellenza delle nostre produzioni sul fronte del contenuto di servizio e immate-riale.

Una conferma è arrivata anche dall’analisi dell’ultima edizione dell’Osservatorio sulla finanza per i piccoli operatori economici realizzato da Crif decision solu-tions e Nomisma: a un’ulteriore battuta d’arresto negli investi-menti effettuati, in particolare dai poe del Nord Est e al previsto un calo degli investimenti anche nel 2010, occorre aggiungere

un’altra tendenza.«Il livello di investimenti è di-

minuito, anche se non di molto rispetto al 2008», ha riferito Davi-de Capuzzo, responsabile del rap-porto, «ma dall’analisi emerge che tra gli investimenti privilegiati ci sono proprio quelli in ricerca di nuovi mercati e ristrutturazioni fi nanziarie» (si veda tabella in pagina).

«Questo percorso di riposizio-namento», ha concluso Alessan-dra Lanza di Prometeia, «era già cominciato negli anni passati, la crisi è intervenuta a metà del cammino, in un momento deli-cato, Ma ora non bisogna abban-donare questa strada. Anche se è diffi cile è il momento di osare di più. Ci vorrebbe anche una stra-tegia collettiva, servirebbe oggi una politica industriale di medio e lungo termine che vada ad ag-giungersi alle misure tampone prese fi nora dal governo, come per esempio la moratoria».

© Riproduzione riservata

Dai rapporti Prometeia-Intesa Sanpaolo e Crif-Nomisma

Cambia il dnadelle imprese

DI DUILIO LUI

L’esperienza e le competenze di im-prenditori affermati al fi anco delle pmi innovative, per favorirne la cre-scita dimensionale e la competitivi-tà sul mercato. È l’idea venuta alla Camera di commercio di Como, che nei giorni scorsi ha lanciato Como Venture srl. Tra i nomi dei promo-tori, oltre al presidente della Cciaa Paolo De Santis, fi gurano tra gli altri quelli di Graziano Brenna (vice pre-sidente di Confi ndustria Como), Sil-vio Cappelletti (titolare del gruppo Euroscatola) e Valentino Carboncini (presidente di Ance Como). Ne ab-biamo parlato con Maurizio Traglio, presidente di Mpa (holding di servi-zi fi nanziari nei settori immobiliari, ristorazione e lusso) e membro del consiglio di amministrazione della nuova Alitalia, scelto per ricoprire il ruolo di presidente nella nuova struttura: «In presenza di uno sce-nario economico difficile, che sta provocando una catena di chiusure tra le aziende locali, con gravi riper-cussioni in termini occupazionali e di competitività, un soggetto pub-blico come la Camera di commercio ha messo insieme 27 imprenditori provenienti da svariati settori, con

l’obiettivo di investire in nuove atti-vità imprenditoriali innovative».Domanda. Un fondo partecipato an-che da capitale pubblico dunque?Risposta. La Cciaa, tramite Sviluppo Como, ha messo sul piatto un milione di euro, mentre gli imprenditori ade-renti all’iniziativa hanno assicurato altri quattro milioni. Al di là della disponibilità fi nanziaria, l’obiettivo è di mettere a sistema le risorse sul-le quali il territorio può già contare. Mi riferisco alle competenze impren-ditoriali, al capitale umano presente presso università e centri di ricerca e al capitali fi sico rappresentato dal nuovo parco scientifi co tecnologico - ComoNExT. Como Venture potrà av-valersi anche di un accordo di parte-nariato con TTVenture, l’unico fondo chiuso italiano dedicato esclusiva-mente al trasferimento tecnologico.D. Come verranno scelte le imprese destinatarie del progetto?R. Punteremo su piccole e medie im-prese comasche, ma non solo, ad alto contenuto tecnologico e con un eleva-to potenziale di crescita.D. Ci sono già i primi dossier aperti?R. Stiamo studiando alcuni progetti. Prevediamo di annunciare i primi in-vestimenti entro la primavera.

© Riproduzione riservata

Como, venture capital per le pmiDI DUILIO LUI

La difficoltà di accesso al credito è il problema più diffuso in questi mesi tra le piccole e medie imprese. Nonostante i primi segnali di ripre-sa dell’economia, molte realtà pro-duttive lamentano i paletti ancora troppo rigidi da parte degli istituti di credito. Per sbloccare la situa-zione Sace, società di assicurazioni sui crediti controllata dal ministero dell’economia, ha siglato una serie di convenzioni per facilitare l’accesso al credito, da una parte delle aziende creditrici della pubblica amministra-zione, dall’altra delle pmi che si rivol-gono alla Cassa depositi e prestiti. Un altro fi lone seguito da Sace riguarda le agevolazioni nell’accesso ai fi nan-ziamenti per i progetti di internazio-nalizzazione, con progetti mirati per le piccole e medie imprese che accet-tano la sfi da di competere a livello internazionale. L’ultimo accordo, si-glato con Bpm, si rivolge alle imprese con un fatturato non superiore a 250 milioni di euro, generato per almeno il 10% all’estero. Le linee di credito (d’importo compreso tra 100 mila e 2milioni) godono della garanzia Sace fi no al 70% dell’importo erogato e de-vono essere destinate al sostegno di

progetti di internazionalizzazione, con rimborso a 5 anni.• Rimodellare il business plan per ripartire. Rivedere il business plan aziendale alla luce della crisi. È la principale indicazione che emerge dal primo numero dei «Business Ro-ute Planners», guide curate da Atra-dius, multinazionale specializzata nelle assicurazioni sul credito. Alla contrazione dei mercati tradizionali, spiegano gli analisti, sarebbe oppor-tuno rispondere con l’individuazione di nuovi mercati, in cui l’oscillazione delle valute internazionali potrebbe aver creato condizioni concorrenzia-li tali da rendere il mercato interes-sante per le opportunità commerciali offerte. Tutto questo senza un ecces-sivo dispendio di risorse fi nanziarie e di tempo, e soprattutto senza trascu-rare i propri prodotti di punta, anche nelle strategie di pianifi cazione futu-ra. Consigliabile è anche la strategia di diversifi care sempre più l’offerta per venire incontro ai nuovi bisogni della clientela attuale e potenziale, sfruttando mirate economie di scopo, oppure di introdurre in azienda nuo-ve modalità di offerta dei propri pro-dotti e servizi, avviando, per esempio, un canale di e-commerce.

© Riproduzione riservata

Da Sace ad Atradius: sostegno a 360º

Le aree di investimento(Quota %)

2007 2008 2009 2010

Acquisto immobile 11,7 6,2 5,8 5,2

Locazione immobile 3,9 1,6 3,6 3,3

Rinnovo locali 11,8 8,3 16,1 9,6

Macchinari/Attrezzature 28,6 16,3 29,1 17,2

Informatizzazione 10,5 6,0 16,2 6,6

Sicurezza 11 7,5 22,9 13,8

Nuovi mercati 8,5 8,3 8,5 10,9

Nuovi prodotti 9,0 9,0 12,9 12,7

Controllo qualità 7,7 5,8 13,5 10,1

Comunicazione 9,4 9,2 16,3 13,1

Formazione personale 11,0 11,3 21,9 15,7

Raff. Area i nanziaria 8,0 6,2 6,5 10,3

Fonte: Osservatorio Crif decision solutions - Nomisma

Il quadro settoriale

Fonte: il Rapporto Prometeia Intesa Sanpaolo

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 7: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

CLASS. IL PRIMO MENSILE AL SERVIZIO DELL’UOMO.

È IN EDICOLA CLASS DI NOVEMBRE

IN REGALO

TUTTI I NUOVI MODELLI

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 8: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

8 Lunedì 16 Novembre 2009 TECNOPROFESSIONISTI

Le categorie accelerano in vista dell’appuntamento di i ne mese con la Posta elettronica certii cata

Ordini più vicini al traguardo PecSprint per dissipare dubbi e facilitare l’adozione dell’indirizzo

Pagina a curaDI GABRIELE FRONTONI

La Posta elettronica certifi -cata scalda i motori. Il 29 novembre scatterà l’obbli-go per tutti i professionisti

iscritti agli albi di comunicare ai propri ordini di appartenenza un indirizzo Pec dotato di valore le-gale, capace di andare a sostituire, almeno in parte, la più tradizio-nale raccomandata postale. Ma a meno di due settimane dalla scadenza dei termini di legge, la confusione regna ancora sovra-na i tra i professionisti. E questo perché non si è scelta la strada di disporre un unico indirizzo di posta elettronica certifi cata per ogni categoria professionale ma si è lasciato agli ordini provinciali o addirittura alla libera iniziativa dei singoli, l’onere di attrezzarsi per rispondere alle richieste nor-mative. Con l’unica eccezione dei notai che già da lungo tempo hanno predisposto un sistema di posta elettronica certificata uguale per tutti gli iscritti. «Il Consiglio nazionale del notariato è iscritto nell’elenco dei gestori di Posta elettronica certifi cata ac-creditato dal Cnipa dal 2005», ha spiegato Bruno Barzellotti, con-sigliere nazionale del Notariato e coordinatore della commissione informatica. «Tutti i notai, e gli organismi locali della categoria, sono forniti gratuitamente di una casella di posta elettronica certi-ficata del tipo [email protected]. Di recente, attraverso il sistema di Pec, inoltre, il Notariato ha messo a disposizione dei notai anche un servizio di conservazione digita-le dei documenti, conforme alle disposizioni di legge vigenti in materia». Secondo Barzellotti, il Notariato ha percorso con antici-po la strada dell’informatizzazio-ne verso una maggiore effi cienza delle funzioni notarili, anche nel rapporto con la pubblica ammini-strazione, e quindi con un rispar-mio in termini di costi e di tempi a tutto vantaggio dei cittadini e imprese. «Fino a qualche anno fa, per iscrivere una società al regi-stro imprese ci volevano mesi,», ha continuato il consigliere del Notariato. «Oggi, concentrandosi nel notaio l’intera procedura e con la trasmissione on-line, gli adem-pimenti si sono ridotti a pochi giorni». Non solo. Nelle rinegozia-zioni immobiliari, alla molteplici-tà degli adempimenti e degli uffi ci interessati, si è sostituito un unico invio telematico che in brevissimo tempo assicura la registrazione fi scale, il pagamento della tassa, la trascrizione immobiliare e l’ag-giornamento catastale (ogni anno in media vengono effettuati quasi 4 milioni di invii). «Questa scelta strategica del Notariato è stata interamente autofi nanziata dal-la categoria che negli ultimi dieci anni ha investito circa 14 milioni di euro in innovazione tecnologi-ca».

Ferma restante la possibilità concessa a ogni professionista di

organizzarsi come meglio crede per dotarsi in tempo utile di un indirizzo Pec, il Consiglio nazio-nale dei dottori commercialisti ha elaborato un sistema di posta elettronica certifi cata aperta de-dicata a tutti i propri iscritti (115 mila circa) che dà diritto anche a un GB di spazio in archivio e l’avviso di ricezione dell’email at-traverso un SMS. «Ci siamo atti-vati per predisporre un dominio unico che sarà [email protected] per dare la possibilità a tutti i nostri iscritti di ottenere un indirizzo di posta certifi cata», ha spiegato Claudio Bodini, consigliere nazionale con delega all’informatica. «Se è vero,

infatti, che la maggior parte degli ordini si sono mossi in maniera indipendente predisponendo con-venzioni ad hoc per i propri iscrit-ti, è altrettanto vero che non sono pochi i casi in cui gli ordini minori non hanno avuto ancora modo di attivarsi».

In altre parole, il Consiglio na-zionale dei dottori commercialisti ha messo in atto una convenzio-ne riservata a tutti gli iscritti che andrà a supporto di quanti non si sono ancora mossi per dotarsi di una Pec. Starà poi alla volontà di ciascuno scegliere se utilizzare il dominio certifi cato offerto a livel-lo nazionale o se invece dotarsi di una Pec offerta dall’ordine provin-

ciale di appartenenza. «Proprio in questi giorni stiamo per fi rmare il contratto con uno dei maggiori certifi catori di Posta elettronica a livello nazionale che prevede l’as-soluta gratuità del servizio per il primo anno».

Dal secondo in avanti, invece, la Pec dei commercialisti avrà un costo che Bodini defi nisce molto ma molto basso. E per i casi di omonimia, il sistema prescelto dal Consiglio prevede che il pri-mo commercialista che invierà una richiesta di accreditamento alla Pec otterrà il dominio classico formato da nome.cognome. Tutti gli iscritti successivi con lo stesso nome, verranno forniti invece di

un email alfanumerico formato da nome.cognome a cui verrà aggiunto un numero progressivo di identifi cazione. In altre parole, il primo Mario Rossi verrà do-tato dell’email [email protected], il secondo con [email protected] e così via.

Ma in queste condizioni, il mon-do dei commercialisti riuscirà a presentarsi all’appuntamento di fi ne novembre con un indirizzo di Pec per ogni iscritto all’albo? «Tut-ti i nostri iscritti saranno messi nelle condizioni di poter avere un indirizzo di posta elettronica certifi cata», ha concluso Bodini. «Non possiamo di certo sapere se tutti, alla fi ne del mese, si saran-no messi in regola. Quello che è certo è che disporranno di tutti gli strumenti per poter adempie-re alle indicazioni contenute nella norma».

Si è mosso per tempo anche il Consiglio nazionale forense che già a partire dal 2004 ha sotto-scritto una convenzione con il provider di Pec, Actalis, che ha permesso di attivare fi no a oggi 20 mila caselle circa di posta elet-tronica certifi cata e fi rma digitale del tipo [email protected].

Il Cnf risulta infatti anche una Certifi cation Authority. A quest’of-ferta a disposizione degli avvocati vanno ad aggiungersi poi le con-venzioni sottoscritte in autonomie dagli Orini provinciali a cui si è rivolta la grande maggioranza dei legali operanti oggi in Italia.

Sono invece 25 mila le Pec già attivate dai geometri. «Il Consiglio nazionale, assieme alla Cassa di previdenza ha offerto a tutti i suoi iscritti la possibilità di ottenere un indirizzo di posta elettronica cer-tifi cata ([email protected]) del tutto gratuito per i primi tre anni con un costo davvero ir-risorio a partire dal quarto anno», ha spiegato Giuliano Villi, consi-gliere del Consiglio nazionale dei geometri e dei geometri laureati. «Attraverso il numero di iscrizio-ne alla Cassa, è stato possibile auto-compilare un modulo onli-ne che ha portato in poco tempo alla sottoscrizione di ben 100mila Pec. Di queste, per il momento, ne sono state attivate circa 25 mila ma mi aspetto nei prossimi giorni una forte impennata del numero di Pec che verranno attivate da parte dei ritardatari».

Posta certifi cata anche per i con-sulenti del lavoro. In questo caso, il costo annuo del servizio risulta in media superiore a quello degli altri ordini ma c’è una ragione. I 70 euro circa richiesti per la Pec danno infatti diritto anche al Dui (Documento unico di iscrizione) in formato tessera (card) che contie-ne la fi rma digitale e il certifi cato di ruolo.

© Riproduzione riservata

I tempi stringono e le offerte si moltiplica-no. Il grande business della Posta elettronica certifi cata si è tradotto in una fi oritura di offerte di società che offrono a professionisti i propri servizi Pec. È suffi ciente fare una navigata in internet per rendersi conto della dimensione del fenomeno e delle caratteri-stiche e dei prezzi presenti in rete. Aruba, per esempio, offre tre differenti pacchetti che variano in base allo spazio della casella di posta. Quello base, al costo di 5 euro all’anno più Iva, garantisce infatti un GB di spazio, oltre alla notifi ca tramite email, antivirus, antispam, garanzia identità del mittente e call center dedicato. Tutti servizi presenti anche nel pacchetto Pro che a differenza del-lo Standard offre 2 caselle di posta da un GB ciascuna, oltre a 3 GB di archivio. Il tutto per 25 euro al mese più Iva. Chi volesse invece la notifi ca dell’avvenuta ricezione del messag-gio di posta elettronica, non dovrà far altro che rivolgersi all’offerta Pro + Sms di Aruba a un costo di 40 euro più Iva all’anno. E’ perio-do di saldi anche per Legalmail che fi no al 30 novembre propone una casella di posta elet-tronica certifi cata al prezzo di 25 euro più

Iva all’anno invece di 49 euro. Il servizio com-prende una casella con un GigaByte di spazio disco, archivio di sicurezza da un Giga per il salvataggio automatico dei messaggi e delle ricevute, la notifi ca via Sms se ci sono nuovi messaggi certifi cati pervenuti nella casella, e fi no a 30 MB di dimensione del messaggio inviato a un destinatario, oltre ad antivirus, antispamming e l’accesso via web attraverso un canale sicuro. Caratteristiche molto simili anche per la posta certifi cata di Giuffrè. Per ottenere un email con il suffi sso pec.giuffre.it si dovranno pagare 24 euro per un anno o 65 euro per tre anni. In compenso, si avrà diritto a una casella con un GB di spazio, ac-cesso via web, utilizzo con più client di posta, antivirus, antispam, assistenza e un numero massimo di destinatari per messaggio pari a 500. Costi più contenuti in casa Interfree. In questo caso, le scelte per un email di posta certifi cata sul dominio interfreepec.it varia-no tra due versioni: la Pec Base che consiste in una casella e-mail da 100 MB ha un canone annuo di 8 euro + Iva, mentre la PecAdv per 15 euro all’anno Iva esclusa dà diritto a una casella e-mail da 1 GB di spazio.

Si moltiplicano le offerte sul mercato

Gestione dei dati sensibili, rapporto tra or-dini locali e consiglio nazionale nella gestione degli elenchi dei professionisti. E ancora, quale Pec per gli iscritti agli ordini che, nello stesso tempo, sono dipendenti della pubblica ammi-nistrazione? Alla vigila del suo debutto obbli-gatorio la Posta elettronica certifi cata incappa già in diversi ostacoli. Tanto che il ministero della funzione pubbblica Renato Brunetta, nel negare la possibilità di una proroga per la sua entrata in vigore, rilancia con la possibilità di aprire un tavolo tecnico di confronto con le professioni per sciogliere i nodi e accompagna-re le categorie nella complessa fase iniziale. Una delle prima questioni da risolvere, come spiega Marina Calderone, presidente del Cup (Comitato unitario delle professioni) a cui Bru-netta ha chiesto di farsi portavoce di tutte le problematiche delle professioni è quella del trattamento dei dati sensibili. Come coniugare l’utilizzo della Pec con la norma sulla priva-cy? Perché se è vero che la normativa impone ai gestori della Posta elettronica certifi cata di applicare tutte le procedure per garantire la sicurezza e la privacy dei dati personali, è altrettanto vero che una buona padronanza informatica permette facilmente di aggirare le norme. Tutti i professionisti, infatti, hanno l’obbligo di essere pubblicati in elenchi riserva-ti il cui accesso deve essere garantito solo alla

pubblica aministrazione. Ma dice la Calderone, «dal punto di vista informatico è facile acce-dervi e copiarselo senza troppi problemi». Una delle priorità che dovremo risolvere sarà quin-di, per il presidente del Cup, mettere a punto sistemi garanzia sicuri sugli elenchi riservati. A complicare le cose c’è anche la questione le-gata all’articolazione degli ordini, la maggior parte dei quali strutturati in consigli provin-ciali e nel consiglio nazionale. Quindi si chiede la Calderone «questi elenchi dovranno essere tenuti dal Consiglio nazionale oppure potranno essere gestiti dagli ordini locali? Tra l’altro, non tutti in grado economicamente di garanti-re quest’attività?» Un altro dei punti nodali è quello legato ai professionisti iscritti agli ordi-ni e, nello stesso tempo, lavoratori subordinati della pubblica amministrazione. Questi sogget-ti come dipendenti pubblici hanno l’obbligo di utilizzare la Pec ma dice la Claderone, «molti chiedono se sarà obbligatorio averne una anche come professionisti? Infi ne», spiega ancora la Calderone, «un’altra questione da mettere a punto è l’individuazione di canali separati, uno per il singolo cittadino e uno per quella dei soli professionisti. Speriamo», chiude infi ne, «che questa entrata in vigore accompagnata con questo tavolo tecnico, possa essere risolutiva per tutte queste problematiche».

Benedetta P. Pacelli

Professionisti al lavoro per risolvere le criticità

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/docio7

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 9: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

9Lunedì 16 Novembre 2009LuneTECNOPROFESSIONISTI

Pagina a curaDI ANDREA FRADEANI

Entro il 28 novembre 2009 circa 2 milioni di professionisti ita-liani dovranno dotarsi

di un indirizzo di Posta elet-tronica certificata (Pec): il 28 novembre 2009 scade, infatti, il termine di un anno previsto dal decreto legge 185/08 entro il quale, ai sensi del settimo comma dell’art. 16, «i pro-fessionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge del-lo Stato comunicano ai rispet-tivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata».

Il nuovo adempimento, pe-raltro semplice ed economico, rappresenta un passo decisivo nella strategia di moderniz-zazione e riduzione dei costi portata avanti dell’attuale go-verno: quest’ultima prevede, infatti, sia analoghi obblighi, seppure con diverse scadenze, per le imprese costituite sotto forma di società (sesto comma dell’art. 16) e per le pubbli-che amministrazioni (ottavo comma dell’art. 16) che la fa-coltà, per tutti i cittadini, di richiedere la Pec (quinto com-ma dell’art. 16-bis e dpcm 6 maggio 2009).

Perché la Pec? La prima domanda a cui vogliamo ten-tare di rispondere riguarda le motivazioni della introduzio-ne di un «nuovo» indirizzo di e-mail.

L’attuale modalità di ge-stione della posta elettronica è tanto efficiente quanto insi-curo: capita a tutti di riceve-re, tanto per fare un piccolo esempio, mail con un mittente noto, per assurdo noi stessi, senza che questo abbia mai inviato volontariamente al-cunché (senza contare, poi, le questioni legate al conte-nuto, spesso «particolare», di tali messaggi). Non abbiamo intenzione di scendere nel tecnicismo, basti dire che oggi chiunque abbia un minimo di competenze informatiche può mandare e-mail a nome di qualcun’altro. Una falla di-sarmante che si spiega con le origini e l’evoluzione stessa di Internet: prima network mili-tare «chiuso», poi rete di ricer-

ca fra università statunitensi, persone che non avevano cer-to intenzione di divertirsi in attività di spamming, pishing e hacking, e quindi, senza ag-

giornamenti significativi nei protocolli di gestione della po-sta, rete globale con cui inte-ragiscono, ogni giorno, milioni di individui.

O g g i l ’ e -mail , tanto i m p i e g a t a anche a fini commerciali, non dà a l -cuna certez-za in ordine a tre punti chiave:

1) i sogget-t i coinvolt i (mittente e d e s t i n a t a -rio);

2) il conte-nuto del mes-saggio;

3) non meno important i , i riferimen-ti temporali (momenti di spedizione e di ricezione).

In altre parole: nessun (o quasi) valore giuridico.

Ecco il collo di bottiglia che la Posta elettronica certifica-ta vuole eliminare: consentire, stiamo semplificando, di fon-dere l’inarrivabile efficienza della e-mail (magari depurata da spiacevoli effetti collatera-li quali, dicevamo, spamming, phishing e hacking) con la ri-conoscibilità giuridica della nota raccomandata a/r.

Le potenzialità della Pec. La Posta elettronica certifica-ta è una normalissima e-mail a cui viene abbinato un ser-vizio di attestazione, confor-me alle specifiche contenute nel dpr 68/05, inerente al suo invio e alla sua avvenuta (o mancata) consegna.

Il suo funzionamento richie-de, è fondamentale ricordarlo, la cooperazione di almeno tre soggetti: il mittente, che deve disporre ed usare un valido indirizzo Pec; il destinatario, anch’esso datato di una sua Pec; il gestore del servizio Pec,

ossia il provider (o i provider, se mittente e destinatario si servono da differenti gestori), iscritto nell’elenco pubblico tenuto dal Cnipa, chiamato a produrre le ricevute, dota-te di riferimento temporale, relative sia all’accettazione che all’avvenuta (o mancata) consegna del messaggio elet-tronico.

Ma quale valore legale ha la posta certificata? È questo il primo quesito che si forma nella mente di qualsiasi suo potenziale utente. Provere-mo a rispondere, evitando i tecnicismi, sulla base sia del-le disposizioni di legge che dell’ampia documentazione messa a disposizione dal Cni-pa sulla sezione del suo sito web dedicata alla Pec.

Il punto di riferimento nor-mativo è contenuto nell’art. 4, comma primo, del dpr 68/05: «La Posta elettronica certifi-cata consente l’invio di mes-saggi la cui trasmissione è valida agli effetti di legge».

Ancora più esplicito il dlgs 82/05: i l secondo comma dell’art. 48 recita «la tra-smissione del documento in-formatico per via telematica, effettuata mediante la posta elettronica certificata, equi-vale […] alla notificazione per mezzo della posta».

Il mittente di un messaggio inoltrato attraverso la Pec può quindi, qualora il proces-so di invio e ricezione vada a buon fine (ossia riceva la ri-cevuta sia di accettazione che di avvenuta consegna), oppor-re al destinatario, e pure ai terzi, la data e l’ora della trasmissione e della ricezio-ne dello stesso; l’e-mail, fatto non trascurabile, si intende consegnata al destinatario, ai sensi del secondo comma dell’art. 45, quando resa «di-sponibile all’indirizzo elettro-nico da questi dichiarato, nel-la casella di posta elettronica del destinatario messa a di-sposizione dal gestore» ossia indipendentemente della sua effettiva lettura.

Abbiamo compreso che la Pec consente, praticamente a costo zero e in tempo reale, di inviare una sorta di «busta elettronica» con data certa: ma è possibile provare anche il contenuto della missiva?

L’invio di una raccomanda-ta a/r non garantisce, infatti, il contenuto della stessa: la busta potrebbe non contenere nulla, oppure un foglio bian-co o comunque un documen-to alterabile. Anche la posta elettronica certificata non at-testa, di per sé, il contenuto del messaggio: tale risultato può però essere facilmente conseguito attraverso la fir-ma digitale. Ci riferiamo, in particolare, al tipo di ricevuta che il mittente può richiedere al provider Pec: optando per la cosiddetta «ricevuta com-pleta» il gestore del servizio recapiterà non solo le infor-mazioni minime di legge ben-sì pure il messaggio originale (completo degli eventuali alle-gati) firmato digitalmente.

© Riproduzione riservata

Pec passo decisivo verso la modernizzazione: ecco vantaggi e limiti del nuovo strumento

Un adempimentoche riduce i costi

ca fra università statunitensi giornamenti significativi nei In altre parole: nessun (o

La Posta elettronica certificata non è cer-to la soluzione perfetta. Esistono almeno tre limiti da ponderare attentamente.

In primo luogo la Pec funziona solo se sia il mittente che il destinatario dispongono di un valido indirizzo di posta elettronica certificata (anche se gestito, ovviamente, da diversi gestori di servizio).

L’invio di una e-mail Pec a un indirizzo non conforme a tale standard ovvero l’invio di un messaggio di normale posta elettro-nica ad una casella Pec non consente di ottenere i vantaggi della posta elettroni-ca certificata: nel primo caso il messaggio arriverà, con tutta probabilità, al destina-tario ma senza alcuna certezza legale (si potrà contare, difatti, solo sulla ricevuta di accettazione prodotta dal server del provider Pec del mittente); nella seconda ipotesi, invece, l’e-mail ordinaria potrebbe addirittura essere respinta e, quindi, mai recapitata al destinatario.

Il limite in parola, non sfugga, è diret-tamente proporzionale rispetto al grado di diffusione e conoscibilità degli indirizzi Pec degli operatori. Proprio per tale mo-tivo il decreto legge 185/08 ha imposto non solo l’obbligo della posta elettronica certificata alle società, ai professionisti e agli enti pubblici ma anche forme legali per garantire la pubblicità degli indirizzi: senza quest’ultima, in particolare, la Pec non avrà futuro.

La seconda questione riguarda la rile-vanza dello standard. La posta elettronica certificata è cosa, ad oggi, solo italiana: la Pec non ha alcuna rilevanza al di fuori dei nostri confini, fatto paradossale se si pensa non tanto alla globalizzazione del sistema economico-sociale attuale quanto al senso stesso di Internet.

Della situazione si è accorto, seppure in extremis, pure il legislatore: in sede di con-versione del decreto legge 185/08, infatti, alla Pec è stato affiancato, quale sorta di norma di chiusura posta a recepire futuri standard, un non meglio precisato «ana-logo indirizzo di posta elettronica basato

su tecnologie che certifichino data e ora dell’invio e della ricezione delle comuni-cazioni e l’integrità del contenuto delle stesse, garantendo l’interoperabilità con analoghi sistemi internazionali».

Il problema, si badi bene, non è solo tec-nologico bensì pure normativo: il ricono-scimento di eventuali protocolli afferma-tisi internazionalmente non può, a nostro avviso, prescindere da una «copertura» normativa sovranazionale, per esempio co-munitaria, visto che l’utilità di un sistema di messaggistica elettronica deve essere valutata tanto in termini operativi quan-to, e soprattutto, sul piano dell’efficacia giuridica.

L’ultima fattispecie da discutere non è un vero e proprio limite. Si tratta, bensì, di una questione dagli impatti difficilmente valutabili: la Pec crea, nei fatti, una sor-ta di domicilio virtuale obbligatorio, con effetti giuridici, però, reali, per società, professionisti e pubbliche amministrazioni. Differentemente dai privati e dalle impre-se non societarie, infatti, non è necessa-rio che il destinatario dichiari la propria disponibilità, questa novità è stata intro-dotta proprio dal nono comma dell’art. 16 del decreto legge 185/08, ad accettarne l’utilizzo: una volta attivata la casella di Posta elettronica certificata e compiuti gli adempimenti dettati dalla fonte normativa citata, il suo titolare non potrà non con-trollarla frequentemente e costantemente visto che gli atti ad essa inoltrati potreb-bero produrre indesiderati effetti giuridici a prescindere dalla loro effettiva lettura. Massima cautela, allora, visto che una Pec attivata e non controllata potrebbe rappre-sentare una sorta di «mina vagante».

La situazione prospettata potrebbe dav-vero complicarsi, inoltre, nell’ipotesi di attivazione di più indirizzi di posta elet-tronica certificata, riferibili comunque ad uno stesso soggetto, o qualora, come del resto può accadere per la variazione del domicilio tangibile, si volesse mutare la propria od una delle proprie Pec.

Il servizio per ora resta nei confi ni italiani

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 10: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

10 Lunedì 16 Novembre 2009 TECNOPROFESSIONISTI

L’Agenzia delle entrate detta tempi e modalità attuative delle comunicazioni di irregolarità

Segnalazioni cartacee? No, grazieCon gli avvisi on-line più tempo per sanare la propria posizione

Pagina a curaDI FRANCESCO CAMPANARI

Grazie a una semplice opzione da far valere in Unico, gli avvisi di irregolarità relativi

alle dichiarazioni dei reddi-ti ex art. 36-bis del dpr 600 del 1973 e 54-bis del dpr n. 633 del 1972 potranno essere direttamente recapitati agli intermediari.

Sarà sufficiente che il pro-fessionista (o Caf) e il contri-buente stesso manifestino, in sede di dichiarazione, la volontà affinché l’eventua-le comunicazione da parte dell’Agenzia venga trasmessa on-line direttamente all’inter-mediario anziché esser reca-pitata, via posta, al contri-buente.

Duplice dunque l’opzione: sarà necessario barrare le ca-selle «Invio avviso telematico all’intermediario» e «Ricezio-ne avviso telematico», presen-ti entrambe nel frontespizio del modello di dichiarazione, delegando nei fatti «ex ante» il proprio professionista alla risoluzione di eventuali pro-blematiche con l’amministra-zione finanziaria.

Un consulente a tutto cam-po dunque, chiamato a ge-stire l’intero ciclo di attività connesse alla dichiarazione dei redditi: oltre alla compi-lazione della stessa, il pro-fessionista riceverà on-line le risultanze del controllo automatizzato e richiederà, qualora ne abbia bisogno, as-sistenza all’Agenzia mediante i nuovi canali informatizzati messi a disposizione.

Vantaggi dell’opzione. La circolare dello scorso 4 no-vembre precisa come i vantag-gi scaturenti dalla suddetta opzione siano notevoli sia per il contribuente che per l’inter-mediario.

Iniziamo con l’esaminare la sfera del soggetto dichiarante: il maggior beneficio, di sicuro, sta nel poter godere di un ter-mine decisamente più ampio per poter sanare la propria posizione.

Se infatti, con il ricevimen-to dell’avviso cartaceo, il con-tribuente dispone di 30 giorni per poter fornire i chiarimenti del caso, con l’opzione previ-sta dall’art. 2-bis del decreto legge 203/2005 i tempi si di-latano non poco.

In base alla normativa ci-tata, l’intermediario dovrà portare a conoscenza del con-tribuente gli esiti del control-lo automatizzato entro trenta giorni dalla data in cui l’av-viso telematico è reso dispo-nibile.

Dal sessantesimo giorno successivo da quando si di-spone della comunicazione inoltre, inizierà a decorrere il classico termine dei trenta

giorni entro il quale pagare o addurre le proprie ragioni per sanare la posizione (i novanta giorni dunque vanno conteg-giati da quando l’avviso viene trasmesso telematicamente dall’Agenzia all’intermediario a nulla rilevando il momento in cui lo stesso viene preleva-to e visionato).

Anche in caso di avviso telematico dunque, due sa-ranno le possibili soluzioni: o si effettuerà il pagamento in acquiescenza entro il più ampio termine dei novanta giorni usufruendo comunque della riduzioni delle sanzioni ad un terzo oppure ci si potrà rivolgere, come vedremo, ai servizi di assistenza offerti dall’Agenzia per fornire tutti i chiarimenti del caso qualora si ritenga non corretto l’avvi-so.

Oltre alla dilazione tem-porale, il contribuente avrà comunque l’importante van-taggio di essere assistito di-rettamente dal professionista che abbia provveduto all’invio della propria dichiarazione delegando lo stesso alla ge-stione di tutto l’iter legato ai possibili controlli formali.

Veniamo ora ai benefici in capo all’intermediario. In-

nanzitutto lo stesso, essen-do informato con modalità t e l e m a t i c h e degli esiti del controllo, po-trà venire a conoscenza, in tempo reale, delle proble-maticità sorte ed attivare im-mediatamente l ’ e v e n t u a l e fase gestoria dell’irregolari-tà senza dover attendere che il contribuen-te r i fer isca , magari con ritardo rispetto al ricevimento cartaceo della comunicazione, la problema-tica sorta.

Ulteriore vantaggio sarà quello di poter usufruire di appositi canali di assistenza dedicati che rendono agevole e fluido il contatto con l’am-ministrazione finanziaria e rapida la risoluzione delle problematiche riscontrate. Nello specifico, ci si riferisce ai servizi Pec e Civis.

Non ultimo, l’aspetto eco-nomico di tutta la questione:

il professionista potrà richie-dere, in sostanza, un ragione-vole compenso per il servizio svolto.

Pec e Civis. L’Agenzia delle Entrate ha messo a di-sposizione degli intermedia-ri, nel rispetto dei criteri di economicità e di un razionale impiego delle risorse disponi-bili, due nuovi canali di assi-stenza ovvero quello della Pec (posta elettronica certificata) e il servizio Civis che danno, nei fatti, un enorme vantag-

gio all’intermediario: anziché recarsi fisicamente presso gli sportelli degli uffici, lo stesso potrà richiedere assistenza all’Agenzia mediante il canale telematico.

Ma andiamo per ordine: sin dallo scorso giugno, l’Agenzia ha attivato una casella di po-sta elettronica con la quale possono dialogare tutti gli intermediari a loro volta do-tati di Pec.

Gli intermediari, mediante tale canale, potranno inviare tutti i chiarimenti del caso relativamente alle comunica-zioni di irregolarità trasmesse dall’ufficio attraverso Entra-tel accelerando i tempi ed evi-tando di recarsi fisicamente presso i vari sportelli.

Unico limite è che il mes-saggio dovrà riguardare un unico avviso.

Con riferimento invece al servizio Civis, fruibile da-gli intermediari che hanno accesso ad Entratel, il pro-

fessionista viene messo in contatto con un operatore dell’Agenzia per la risoluzione telema-tica delle irregola-rità riscontrate.

Sarà necessario inviare il numero dell’avviso telema-tico, il codice fi scale del contribuente, la motivazione per po-ter ricevere assisten-za, le informazioni utili per la lavorazio-ne della richiesta e i dati per il contatto da parte dell’uffi cio delle Entrate inca-ricato.

L’operatore potrà richiedere specifici documenti che po-tranno essere forniti via fax o via mail.

Al termine della lavorazione l’opera-tore informerà via mail l’intermediario circa l’esito della lavorazione confer-mando la correttez-za della liquidazione automatizzata o in-viando un nuovo av-viso in cui vengano apportate correzioni alla comunicazione originaria.

Qualora non fosse sufficien-te per la risoluzione della co-municazione il servizio Civis, l’intermediario potrà sempre richiedere assistenza presso uno sportello dell’Agenzia fissando un appuntamento direttamente con l’operatore.

© Riproduzione riservata

giorni entro il quale pagare o nanzitutto lo

Il professionista che, mediante opzione in dichiarazione, abbia accettato di riceve-re l’avviso telematico, può tirarsi indietro qualora sussistano degli impedimenti di natura oggettiva.

La circolare sottolinea l’importanza del-le motivazioni da addurre delimitando a tre, le cause di impossibilità oggettiva.

Nello specifico, stiamo parlando di ces-sazione del rapporto di assistenza con il contribuente, di impossibilità a reperire il contribuente e, in ultimo, di altre rilevanti situazioni particolari tali da giustificare il rifiuto dell’avviso telematico.

L’intermediario dovrà provvedere alla comunicazione tempestiva al ricorrere di una delle cause menzionate (non oltre 30 giorni dal ricevimento dell’avviso telemati-co), mediante l’apposita funzione prevista all’interno di Entratel di modo che l’Agen-zia possa provvedere all’invio della comu-nicazione cartacea tramite raccomandata direttamente al contribuente.

Gli uffici delle Entrate si riserveranno comunque di verificare la validità dei mo-tivi che hanno impedito, nella sostanza, lo svolgimento dell’attività. Questo per

evitare che la rinuncia venga fatta valere al solo fine di dilazionare il trattamento relativo al controllo automatizzato.

L’ufficio si riserva anche la possibilità di poter revocare l’abilitazione dell’interme-diario ad Entratel nel caso in cui lo stesso, in maniera reiterata e immotivata, rinun-ci alla gestione degli avvisi per i quali, in precedenza, si era reso disponibile alla trattazione.

Sì alla revoca, ma per valide ragioni

Avvisi di irregolarità per via telematica

Vantaggi per il contribuente Vantaggi per l’intermediario

Dilatazione del termine da 30 a 90 • giorni per poter pagare in acquie-scenza o per fornire gli eventuali chiarimenti del caso qualora si ri-tenga non corretto l’avviso.Assistenza completa dell’interme-• diario al contribuente.

Ricezione diretta dell’avviso di ir-• regolarità accedendo ad Entratel mediante le apposite credenziali.Utilizzo di appositi canali di assi-• stenza (PEC e CIVIS) per una più agevole e rapida discussione con l’Agenzia delle entrate.

Maggior compenso per il servizio svolto.•

Va

Maggio•

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/avvisi+irregolarità

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 11: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

11Lunedì 16 Novembre 2009Lunedì L O S C U D O F I S C A L E

Le linee guida di Assoi duciaria sulle procedure di emersione: chiusura al 31 gennaio 2010

Scudo, fiduciarie in prima lineaDalla tempistica alla secretazione: sbrogliati alcuni nodi

Pagina a curaDI LUCA NISCO

Assofiduciaria detta le linee-guida operative alle proprie associate in vista del rush fi nale per

l’adesione allo scudo fi scale. Con le note COM_2009_041 dell’8 ot-tobre 2009 e COM_2009_056 del 30 ottobre 2009, l’associazione di categoria delle società fi duciarie ha chiarito in via organica molti aspetti pratici della procedura di emersione di attività detenu-te all’estero in violazione delle norme sul monitoraggio fi scale, anche alla luce dell’interpretazio-ne fornita dall’amministrazione finanziaria con la circolare n. 43/2009.

Nel ricordare che il perfeziona-mento dell’emersione deve tas-sativamente intervenire entro il 15 dicembre 2009, data entro la quale l’intermediario deve riceve-re sia la dichiarazione riservata sia la provvista necessaria al pa-gamento dell’imposta straordi-naria del 5%, l’Assofi duciaria ha cercato in primo luogo di chiarire la tempistica delle operazioni col-laterali al perfezionamento della procedura, quali per esempio lo smobilizzo di un investimento estero o la «cartolarizzazione» di un immobile nell’ipotesi del cosiddetto rimpatrio giuridico. In tali casi, infatti, la circolare n. 43/2009 ha precisato che, qualora alla data del 15 dicembre 2009 le operazioni di emersione non siano ancora concluse per cause ogget-tive non dipendenti dalla volontà dell’interessato, gli effetti della dichiarazione riservata si pro-ducono in ogni caso a condizione che le medesime operazioni sia-no perfezionate entro una «data ragionevolmente ravvicinata» al termine previsto dalla norma. Ma cosa deve intendersi con la locu-zione «data ragionevolmente rav-vicinata»? Secondo l’Assofi ducia-ria a essa può essere sicuramente ricondotto un termine di 45 giorni oltre il termine di scadenza, come del resto precisato in occasio-ne degli scudi precedenti, sì da giungere alla data del 31 gennaio 2010. Tuttavia, in presenza di si-tuazioni particolari, tale termine può essere anche più lungo, ma in tal caso a scopo cautelativo la società fi duciaria interessata dalla procedura potrà richiedere il rilascio, unitamente alla copia dell’ordine di liquidazione in data antecedente al 15 dicembre 2009, anche di copia di un contestuale bonifi co, ove possibile irrevocabi-le, a favore della società fi ducia-ria medesima. Interessante è poi il punto di vista sul ruolo svolto dai cosiddetti «prestanome», ossia dalle persone fi siche, ma non solo, interposte dal contribuente effet-tivo titolare delle attività estere nella detenzione di tali attività. In tal caso l’Agenzia delle entra-te ha chiarito che il rapporto (per esempio un conto corrente) può essere scudato per intero dall’in-terponente, ossia dall’effettivo possessore di tale rapporto, così

superando l’interposizione fi ttizia del soggetto formalmente intesta-tario o cointestatario. Ma sono le conseguenze di tale superamento a destare qualche perplessità. E infatti, nell’ottica di tutela della persona fi ttiziamente interposta nella titolarità del rapporto, non può non osservarsi come tutte le volte che questi sia una persona fi sica residente o comunque una persona fi sica o giuridica sogget-ta agli obblighi di monitoraggio fi scale, il mancato rispetto di tali obblighi possa portare all’appli-cabilità nei suoi confronti (e non anche nei confronti dell’effettivo possessore scudante) delle san-zioni previste dall’articolo 5 del dl n. 167/1990. Ad ogni modo, per ragioni legate alla disciplina anti-riciclaggio sarebbe comunque op-portuno che il solo interponente effettivo procedesse all’emersione delle attività.

Passando a una rassegna delle principali operazioni che interes-sano le fi duciarie nell’emersione delle attività fi nanziarie e patri-moniali detenute all’estero, una prima importante distinzione attiene alle modalità attraverso le quali procedere al rimpatrio giuridico di partecipazioni in so-cietà estere con titoli nominativi e di società estere con titoli al por-tatore, evidentemente nell’ipote-si in cui la società estera non si consideri interposta. Nel primo caso, infatti, il rimpatrio si attua attraverso l’intestazione a nome della fi duciaria delle partecipa-zioni (girata dei certifi cati fi sici, annotazione nei registri della società) e il perfezionamento di tutte le eventuali ulteriori for-malità previste nello stato estero di residenza della società. I cer-tifi cati fi sici potranno essere poi depositati presso un intermedia-

rio estero ovvero italiano previo trasferimento nel territorio dello stato. In caso di fi nanziamenti so-ciali, la titolarità degli stessi do-vrà essere assunta dalla società fi duciaria attraverso la cessione della posizione contrattuale. Nel caso di titoli al portatore, occor-rerà procedere alla materiale consegna alla fi duciaria dei cer-tifi cati rappresentativi della par-tecipazione. Sotto il profi lo opera-tivo, la procedura raccomandata dall’Assofi duciaria risulta essere il trasferimento dei certifi cati at-traverso un passaggio dal dossier del fi duciante/scudante al dossier intestato alla fi duciaria apposi-tamente aperto presso l’interme-diario estero. In entrambi i casi, le società fiduciarie dovranno prestare particolare attenzione agli obblighi e alle responsabili-tà previste in capo al socio nello stato di residenza della società

le cui partecipazioni formano og-getto di mandato fi duciario; ciò in quanto la società fi duciaria ope-ra sulla base di una normativa domestica che non è riconosciuta nello stato estero se non per l’ana-logia della funzione di mandata-ria senza rappresentanza, con la conseguenza che eventuali oneri e formalità faranno esclusivo ca-rico alla società fi duciaria senza possibilità di eccepire il mandato conferito dal fi duciante.

Ulteriore tema oggetto di ap-profondimento è quello del regime di riservatezza di cui godono le somme e le altre attività fi nanzia-rie rimpatriate depositate sugli appositi conti cosiddetti secretati. Come noto, l’articolo 14, comma 2, del dl n. 350/2001, al quale rin-via integralmente l’articolo 13-bis del dl n. 78/2009, prevede, fermi restando gli obblighi in capo agli intermediari in materia di an-tiriciclaggio e di rilevazione del trasferimento da e per l’estero di denaro, titoli o certifi cati, di im-porto superiore a 10 mila euro, che gli intermediari interessati dalle operazioni di emersione non devono fornire all’ammini-strazione fi nanziaria i dati e le notizie relativi alle dichiarazioni riservate ricevute. Tale regime di riservatezza viene però meno nel momento in cui le somme rimpatriate vengono prelevate o comunque utilizzate dagli scu-danti, fuoriuscendo dal circuito degli intermediari, salvo alcune eccezioni. Per esempio, in tema di società fi duciarie, un’eccezione è rappresentata dall’utilizzo delle somme secretate per la concessio-ne di un fi nanziamento alla so-cietà partecipata dalla fi duciaria (tramite la fi duciaria medesima). In caso di rimborso, le somme in questione confl uirebbero nuova-mente nel conto secretato, man-tenendo il regime di riservatezza. Laddove, di contro, il fi nanzia-mento dovesse essere effettuato direttamente dal fiduciante, le somme in esame perderebbero il beneficio della secretazione. Un’altra eccezione alla perdita della riservatezza si ha nel caso di cambio di intermediario. Come già precisato dalla Circolare n. 43/2009, in caso di trasferimenti di denaro e altre attività fi nan-ziarie rimpatriate rimane fermo il regime della riservatezza a condizione che il nuovo rapporto sia intestato al medesimo contri-buente. In tale ipotesi, occorrerà che l’intermediario che effettua il trasferimento rilasci apposita comunicazione al successivo in-termediario al fi ne di attestare l’ammontare per il quale vige il regime della riservatezza cui è tenuto l’intermediario che riceve il trasferimento a decorrere dalla data di ricezione della comunica-zione.

© Riproduzione riservata

superando l’interposizione fittizia Passando a una rassegna delle rio estero ovvero italiano previo

La riservatezza di cui godono le operazioni di emersione non equivale a segregazione delle somme rimpatriate in relazione alle prete-se potenzialmente avanzabili da creditori e soggetti terzi. Le somme e i beni oggetto di rimpatrio fanno, a tutti gli effetti, parte del patrimonio del contribuente che aderi-sce allo scudo fi scale, il quale, in ossequio al principio generale sancito dall’articolo 2740 del codice civile, risponde dell’adem-pimento delle obbligazioni assunte con tutti i suoi beni presenti e futuri, ivi inclusi quelli oggetti di rimpatrio. Il regime di riservatezza di cui benefi ciano le operazioni di emersione, infatti, ha a oggetto esclusivamente i dati e le notizie acquisite dagli intermediari in oc-casione di tali operazioni, in ossequio all’ov-via esigenza di mantenere l’anonimato nei confronti dell’amministrazione fi nanziaria. In ragione di tale considerazione, è evidente che il regime di riservatezza non risulti op-ponibile al creditore che, una volta venuto a conoscenza dell’esistenza delle somme e del loro deposito presso un intermediario, inten-da procedere con un pignoramento presso terzi ovvero con un sequestro conservativo sui beni rimpatriati al fi ne di vedere sod-disfatto il credito vantato nei confronti del rimpatriante. L’intermediario detentore dei beni rimpatriati, ove riceva notifi ca di atto di pignoramento presso terzi ai sensi dell’ar-ticolo 543 del codice di procedura civile, non potrà esimersi, opponendo il regime di riser-vatezza, dal rendere o comunque comunicare la dichiarazione di cui all’articolo 547 del

codice di procedura civile, specifi cando di quali cose o di quali somme sia debitore o si trovi in possesso, indicandone i termini di pagamento o consegna. Non pare comunque sostenibile che l’intermediario sia anche te-nuto a indicare la provenienza dei beni ov-vero il loro assoggettamento dalla disciplina dello scudo fi scale. Ad ogni modo, la tutela in sede giudiziaria del rimpatriante sarebbe garantita dalla norma contenuta nel comma 3 dell’articolo 13-bis del dl n. 78/2009, conver-tito dalla legge n. 102/2009, in base al quale il rimpatrio (così come la regolarizzazione) non può in ogni caso costituire elemento uti-lizzabile a sfavore del contribuente «in ogni sede … giudiziaria civile…» in via autono-ma o addizionale, con l’unica esclusione dei procedimenti in corso alla data di entrata in vigore della legge n. 102/2009. Come eviden-te, uguale obbligo di cooperazione graverà in capo all’intermediario in caso di indagini della magistratura, giacché, ai sensi dell’ar-ticolo 14, comma 4 del dl n. 350/2001 «gli intermediari sono obbligati, ai sensi delle vi-genti disposizioni di legge, a fornire i dati e le notizie relativi alle dichiarazioni riservate ove siano richiesti in relazione all’acquisi-zione delle fonti di prova e della prova nel corso dei procedimenti e dei processi penali, nonché in relazione agli accertamenti per le fi nalità di prevenzione e per l’applicazione di misure di prevenzione di natura patrimo-niale previste da specifi che disposizioni di legge ovvero per l’attività di contrasto del riciclaggio e di tutti gli altri reati».

Creditori, la riservatezza ha un limite

I principali chiarimenti di Assofi duciaria

Tempistica delle operazioni Rimpatrio giuridico di partecipazioni in società estere

Fermo restando il termine del 15 dicembre 2009 per la presentazio-ne della dichiarazione riservata ed il pagamento dell’imposta straor-dinaria, le operazioni possono essere concluse entro il 31 gennaio 2010, salvo prolungamento in casi particolarmente complessiPersone interposte nel possesso delle attivitàLaddove esse siano soggette agli ordinari obblighi di monitorag-gio ex dl n. 167/1990, l’emersione da parte del titolare effettivo delle attività non sana l’omissione commessa dall’interpostoRiservatezzaSi perde al momento della fuoriuscita delle attività dal circuito degli intermediari i nanziari

Titoli nominativi Intestazione delle partecipazioni a nome della società i duciaria, esecu-zione delle formalità correlate e deposito dei certii cati presso un intermediario italiano o estero.Titoli al portatore Trasferimen-to dal dossier del i duciante al dossier appositamente aperto a nome della i duciaria presso l’intermediario estero

Rdiin

la presentazio-mposta straor

Tide

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/scudo+i scale

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 12: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

12 Lunedì 16 Novembre 2009 RISTRUTTURAZIONI D’IMPRESA

Le condizioni introdotte dal ministero del lavoro per gli enti previdenziali e assistenziali

Circoscritte le transazioni fiscaliPagamento non inferiore al 100% dei crediti privilegiati

Pagine a curaDI MARCELLO POLLIO

E PIETRO PAOLO PAPALEO

La transazione fiscale e previdenziale, prevista dall’art. 182-ter della legge fallimentare, si

complica. Chi vuole defi nire i debiti per contributi assisten-ziali e previdenziali nell’ambi-to di un accordo di ristruttura-zione dei debiti (art. 182-bis lf) o di un concordato preventivo (art. 160 lf) potrà farlo solo a certe condizioni e sempreché la transazione sia fi nalizzata alla salvaguardia della continuità aziendale e alla preservazio-ne dei livelli occupazionali. Il pagamento dei contributi as-sistenziali e previdenziali non potrà essere inferiore al 100% dei crediti privilegiati, mentre potrà avvenire ratealmente in massimo 60 mesi. Inoltre, la transazione fi scale resterà va-lida soltanto se l’impresa debi-trice si manterrà in regola col pagamento dei contributi per i periodi successivi alla proposta di accordo.

Con il nuovo decreto del mi-nistero del lavoro del 4 ago-sto 2009 pubblicato in G.U. n. 259/2009 (si veda ItaliaOggi del 30 ottobre scorso), recante i criteri e le modalità di adesione da parte degli istituti previden-ziali e assistenziali alle propo-ste di transazione fi scale ex art. 182-ter della legge fallimentare, che il dl 135/2008 (conv. dalla legge 2/2009) ha esteso anche ai contributi previdenziali e assistenziali, sono stati fi ssati dopo molto tempo i paletti per la transazione previdenziale.

Il nuovo decreto, emanato ben oltre i termini previsti dalla legge di conversione del decre-to anti-crisi, detta regole assai stringenti per gli enti previden-ziali e assistenziali destinatari di una proposta di transazione fi scale che certamente non fa-cilitano l’utilizzo dell’istituto e non paiono completamente in linea con la disciplina della transazione contenuta nella leg-ge fallimentare.

Inoltre per la piena operativi-tà della transazione contributi-va occorre attendere le circolari dell’Inps e dell’Inail, giacché il decreto attuativo demanda ai singoli enti gestori di forme di previdenza e assistenza obbliga-toria l’emanazione delle relative istruzioni operative.

La scelta operata dal mini-stero del lavoro non agevola certamente la transazione, già «azzoppata» dall’atteggiamen-to dell’agenzia delle entrate e il nuovo provvedimento sembra andare nel solco delle ultime prese di posizione dell’ammi-nistrazione finanziaria che pretende di aderire e accettare transazioni che siano ricom-prese solo in ambito di piani di ristrutturazione dei debiti o concordatari ex art. 160 l.f. che assicurino la prosecuzione

dell’attività aziendale. Ciò signi-fi cherebbe che, dopo le modifi che alla transazione fi scale operate dal decreto 135/2008 che ha in-trodotto una super preferenza per l’Iva (che non può essere pagata in misura inferiore al 100%), anche la transazione dei contributi previdenziali deroga alla par condicio creditorum in-troducendo una preferenza che stravolge l’ordine dei privilegi previsti dalle norme del nostro codice civile (artt. 2777 e 2778) e dall’art. 111 e ss della legge falli-mentare. Nella pratica, il rischio è che debitori che hanno debiti erariali e fi scali che non possa fare prosecuzione di attività sia-no destinati al solo fallimento. Transigere, cioè ridurre i debiti previdenziali e Iva, infatti, non sarebbe più possibile neppure con un concordato preventivo o

un accordo di ristrutturazione dei debiti (ex art. 182-bis lf) se questi hanno fi nalità soltanto liquidatoria.

La transazione fiscale nella legge fallimentare. La transazione fi scale è stata intro-dotta dalla riforma fallimentare per la «ristrutturazione» dei de-biti tributari (e ora anche pre-videnziali e assistenziali) ed è utilizzabile dagli imprenditori commerciali «fallibili» esclusi-vamente nell’ambito di una pro-posta di concordato preventivo, ovvero nell’ambito delle tratta-tive che precedono la stipula di un accordo di ristrutturazione di debiti ex art. 182-bis della legge fallimentare.

Lo strumento consente la fal-cidia e/o il pagamento dilazio-nato dei debiti (tributi, sorte,

interessi e sanzioni) iscritti e non a ruolo verso fi sco ed enti previdenziali e assistenziali, e richiede una formale proposta di accordo da inserire nel piano di ristrutturazione/risanamento dell’impresa che accompagna la domanda di concordato preven-tivo o lo strumento dell’accordo di ristrutturazione. Non possono formare oggetto di transazione i «tributi costituenti risorsa pro-pria dell’Unione europea».

L’istituto della transazione fi -scale ha subito numerosi ritoc-chi dalla sua introduzione.

Inizialmente previsto soltanto per i debiti tributari e azionabi-le esclusivamente nell’ambito di un concordato preventivo (dlgs 5/2006), è stato successivamen-te esteso anche agli accordi di ristrutturazione dei debiti a opera del cosiddetto correttivo

alla riforma fallimentare (dlgs 169/2007).

Con le ulteriori modifi che in-trodotte col decreto anti crisi (dl 185/2008) è stato poi:

(I) precisato, relativamente al debito Iva, che la transazione fi -scale può avere a oggetto solo una proposta di dilazione del tributo e mai la falcidia;

(II) esteso la transazione an-che ai contributi previdenziali ed assistenziali, demandando la disciplina attuativa, appunto, ad apposito decreto ministeriale.

L’ambito applicativo della transazione contributiva. Il decreto attuativo precisa che i crediti per contributi, premi e accessori che possono essere compresi della proposta dell’ac-cordo sono i seguenti:

- crediti assistiti da privile-gio;

- crediti aventi natura chiro-grafaria;

- crediti iscritti e non ancora iscritti a ruolo.

Sotto il profilo soggettivo, l’accordo può essere proposto (al pari della transazione per i tributi) soltanto dagli impren-ditori commerciali che supera-no i requisiti dimensionali per l’esonero dalle procedure con-corsuali. L’art. art. 1 della leg-ge fallimentare, novellato dal decreto correttivo, stabilisce, infatti, che non sono soggetti alle disposizioni sul fallimen-to e sul concordato preventivo (con preclusione, dunque, per l’utilizzo anche della transazio-ne fi scale) gli imprenditori che dimostrino il possesso congiunto dei seguenti requisiti:

a) aver avuto, nei tre esercizi antecedenti la data di deposi-to della istanza di fallimento o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore, un attivo pa-trimoniale di ammontare com-plessivo annuo non superiore a euro 300 mila;

b) aver realizzato, in qualun-que modo risulti, nei tre esercizi antecedenti la data di deposi-to dell’istanza di fallimento o dall’inizio dell’attività se di durata inferiore, ricavi lordi per un ammontare complessi-vo annuo non superiore a euro 200 mila;

c) avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore a euro 500 mila.

Restano esclusi dalla propo-sta dell’accordo, secondo le in-dicazioni ministeriali:

- i crediti oggetto di cartola-rizzazione ai sensi dell’art. 13 della legge 488/1998 e succes-sive modifi cazioni;

- i crediti dovuti in esecuzio-ne delle decisioni assunte dagli organi comunitari in materia di aiuti di stato.

© Riproduzione riservata

dell’attività aziendale Ciò signi- un accordo di ristrutturazione interessi e sanzioni) iscritti e

Fissate le condizioni minime di trattamento dei crediti privilegiati, il ministero del lavoro pre-scrive agli enti previdenziali e assistenziali di valutare preliminarmente la relazione del pro-fessionista che accompagna il piano di ristrut-turazione dell’impresa in crisi e precisa che la proposta di transazione può essere accettata soltanto se rispettosa dei seguenti parametri valutativi:1) idoneità dell’attivo ad assicurare il soddisfa-cimento dei crediti anche mediante prestazione di garanzie;2) riconoscimento formale e incondizionato del credito per contributi e premi e rinuncia a tutte le eccezioni che possano infl uire sulla esistenza ad azionabilità dello stesso;3) correttezza del pagamento dei contributi e premi dovuti per i periodi successivi alla pre-sentazione della proposta di accordo;4) versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti ai fi ni dell’accesso alla dilazione dei crediti;5) essenzialità dell’accordo ai fi ni della continu-ità dell’attività dell’impresa e di ogni possibile salvaguardia dei livelli occupazionali, conside-rando anche l’importanza che l’impresa riveste nel contesto economico-sociale. Il mancato rispetto degli obblighi, conclude

il decreto, comporta la revoca dell’accordo. In attesa delle circolari operative dell’Inps e dell’Inail, deve prendersi atto che il decreto attuativo della transazione contributiva cer-tamente non favorisce l’accordo transattivo e, quindi l’utilizzo dell’istituto anche nel campo dei contributi, che spesso rappresentano la prin-cipale voce di debito delle imprese in diffi coltà, e dalla cui «sistemazione» dipende il destino (e la sopravvivenza) dell’impresa stessa.A fronte di una norma secondaria così rigida, e quindi di indicazioni vincolanti per gli enti previdenziali e assistenziali, non deve comun-que dimenticarsi che qualora la transazione dei contributi sia inserita in una proposta di concordato preventivo, nel caso di mancata ade-sione (voto contrario) da parte dell’ente inte-ressato, la transazione deve ritenersi comunque operante e vincolante se il concordato è stato omologato. L’art. 184 della legge fallimentare, norma primaria e prevalente, stabilisce, infat-ti, che il concordato omologato è obbligato-rio per tutti i creditori anteriori al decreto di apertura della procedura, quindi anche quelli dissenzienti (compresi ovviamente fi sco ed enti previdenziali e assistenziali) come peraltro più volte affermato dalla giurisprudenza di merito (tra le più recenti T. Roma 27/1/2009 e T. Man-tova 26/2/2009).

Valutazione in cinque punti

L’oggetto della transazione contributiva

Crediti ammessi Crediti esclusi

Crediti assistiti da privilegio iscritti e non a ruolo

Crediti oggetto di cartolarizzazione

Crediti aventi natura chirografaria iscritti e non a ruolo

Crediti dovuti in esecuzione delle decisioniin materia di aiuti di stato

I parametri

1 Valutazione della fattibilità della proposta attraverso analisi preliminare della Relazione del professionista al piano di ristrutturazione dell’impresa

2 Idoneità dell’attivo ad assicurare il soddisfacimento dei crediti anche mediante prestazione di garanzie

3 Correttezza nel pagamento di contributi per i periodi successivi alla proposta di transazione

4 Ai i ni della proposta di dilazione, versamento delle ritenute operate ai dipendenti

5 Verii ca essenzialità della transazione ai i ni della continuazione dell’attività e della salvaguardia dei livelli occupazionali

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/crisi+contributi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 13: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

13Lunedì 16 Novembre 2009RISTRUTTURAZIONI D’IMPRESA

Nell’ambito delle tratta-tive che precedono un accordo di ristruttura-zione dei debiti ex art.

182-bis lf o nell’ambito di una proposta di concordato preven-tivo ex art. 160 lf, i soggetti che vogliono formulare la proposta di accordo transattivo devono presentare agli enti interessa-ti la documentazione prevista all’art. 161 della legge fallimen-tare, ovvero la documentazione necessaria per il deposito della domanda di concordato pre-ventivo, ovvero della proposta di accordo di ristrutturazione dei debiti.

Si tratta in particolare dei seguenti documenti:

- relazione aggiornata sulla situazione patrimoniale, eco-nomica e finanziaria dell’im-presa;

- stato analitico ed estimativo delle attività e l’elenco nomina-tivo dei creditori, con indicazio-ne dei rispettivi crediti e delle cause di prelazione;

- elenco dei titolari dei dirit-ti reali o personali sui beni di proprietà o in possesso del de-bitore;

- valore dei beni e i creditori particolari degli eventuali soci illimitatamente responsabili.

Tale documentazione deve essere corredata anche dalla relazione del professionista che attesta la veridicità dei dati aziendali (nel concordato pre-

ventivo) e la fattibilità del piano (o dell’accordo di ristrutturazio-ne) dell’impresa. La relazione del professionista è, dunque, elemento essenziale non solo per la proposta di concordato preventivo (e di accordo di ri-strutturazione), ma anche per la specifi ca domanda di tran-sazione da sottoporre agli enti previdenziali e assistenziali.

Il trattamento «minimo» dei crediti nella transazione contributiva. Il decreto mini-steriale fi ssa precisi limiti alla proposta di transazione contri-butiva, stabilendo che:

- per i crediti privilegiati di cui al n. 1 del primo comma dell’art. 2778 c.c. la proposta di pagamento parziale non può essere inferiore al 100% (si trat-ta di crediti per contributi ad istituti o enti o fondi speciali compresi quelli sostitutivi o in-tegrativi che gestiscono forme di assicurazione obbligatoria per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti);

- per i crediti privilegiati di cui al n. 8 del primo comma dell’art. 2778 c.c. la proposta di pagamento parziale non può essere inferiore al 40% (si tratta dei crediti per contributi dovuti

a istituti ed enti per forme di tutela previdenziale e assisten-ziale indicati dall’art. 2754 del c.c., nonché gli accessori, il cui privilegio e limitato al 50% del loro ammontare);

- per i crediti chirografari la proposta di pagamento parzia-le non può essere inferiore al 40%.Si tratta di criteri ecces-sivamente vincolanti per gli Enti destinatari della proposta di transazione e che si spingo-no «oltre» i criteri fi ssati dalla legge primaria.

Infatti, la legge fallimentare (art. 182-ter, comma 1) si limita a prevedere che:

- i crediti privilegiati (tribu-tari o) contributivi non possono ricevere trattamenti inferiori a quelli offerti ai crediti con gra-do di privilegio inferiore o (nel caso di concordato che prevede la suddivisione dei creditori in classi) a quelli che hanno una posizione giuridica e interessi economici omogenei a quelli (del Fisco e) degli enti previdenziali ed assistenziali;

- i crediti chirografari (tribu-tari o) contributivi non possono avere un trattamento differen-ziato rispetto a quello degli altri creditori chirografari.

Il ministero, dunque, va oltre il dato normativo imponendo agli enti soglie di accettazione delle proposte di transazione più elevate di quelle previste dalla stessa legge primaria.

Anche con riferimento alla transazione di tipo dilatoria, il decreto attuativo detta indi-cazioni assai rigide, in quanto viene precisato che la proposta di pagamento dilazionato non può superare i limiti di ratea-zione (sessanta rate mensili con applicazione del tasso di inte-resse legale vigente) applica-bili normalmente alle imprese in diffi coltà che non ricorrono a procedure concorsuali o agli strumenti di soluzione della crisi previsti dalla legge falli-mentare.

© Riproduzione riservata

La relazione è elemento essenziale

MF Conference - Via M. Burigozzo, 5 - 20122 Milano - Fax 02.58.219.452/568 - email: [email protected] - www.mfconference.it

FORUM INTERNAZIONALE DELLA CONSULENZA FINANZIARIAIl Personal Financial Planning come strumento di welfare

Milano, 18-19 novembre 2009Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano Aula Pio XI - Largo Gemelli, 1

Moderatore: GABRIELE CAPOLINO, Direttore ed Editore Associato MF/Milano Finanza

* Sono s

tati invitati a

part

eci

pare

18 novembre | Orario 9.30-13.00 PERSONAL FINANCIAL PLANNING: RASSEGNA INTERNAZIONALELa crisi, la consulenza, i rimedi ed i fattori critici di successo

Intervengono:LUIGI CAMPIGLIO Prorettore Università Cattolica del Sacro Cuore MilanoPATRICK DUFOUR Director Association Francaise des Conseils en Gestion de Patrimoine Certifi és, IC/ISO22222FABRIZIO FORNEZZA Consigliere Delegato GFK EuriskoMARIA IDA GERMONTANI 6° Commissione Finanze e Tesoro Senato della RepubblicaMARIA LEDDI* 6° Commissione Finanze e Tesoro Senato della RepubblicaPETER A. LEFFERTS Member Board of Directors Audit Committee American Express Bank FSB, IC/ISO22222ILIANA MALINOVA IOTOVA* Deputato Commissione Europea Mercato interno e protezione dei Consumatori Europarlamento RAPPRESENTANTE* ISO RAPPRESENTANTE Delegazione Cinese* IC/ISO22222 PIERO TORRETTA Presidente UNIJACKIE WELLS Independent Consultant for Resolution Foundation - UK LAUREN E. WILLIS Professor Loyola Law School - LA, USA

18 novembre | Orario 14.30-17.30 PERSONAL FINANCIAL PLANNING MADE IN ITALYLe norme di qualità nazionali

Intervengono:STEFANO BONETTO Coordinatore Gruppo di lavoro GL 14, Commissione Servizi UNIMAURIZIO BUFI Responsabile Area Rapporti con i Risparmiatori ANASFMASSIMO FRACARO Caporedattore Corriere Economia Corriere della SeraRUGGERO LENSI Direttore Tecnico UNIUMBERTO MAGAGNOLI Professore Università Cattolica del Sacro CuoreGAETANO MEGALE Presidente Progetica e Relatore della Specifi ca Tecnica Nazionale UNIFABIO PICCIOLINI Responsabile Settore Credito e Finanza AdiconsumSERGIO SORGI Vicepresidente Progetica e Relatore del Rapporto Tecnico Nazionale UNI

19 novembre | Orario 9.30-13.00 CONSULENZA E PERSONAL FINANCIAL PLANNINGAssociazioni e Istituzioni italiane a confronto

Intervengono: MARIO ANOLLI Preside Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative Università Cattolica del Sacro CuoreCORRADO BALDINELLI Direttore Principale Supervisione Intermediari Specializzati Banca d’ItaliaGIUSEPPE D’AGOSTINO* Responsabile Divisione Intermediari CONSOBMAURIZIO DEL VECCHIO Presidente FIMECGIOVANNA GIURGOLA TRAZZA Presidente Organismo per la Tenuta dell’Albo dei Promotori FinanziariLUCIANO LICCARDO Segretario Generale EFPA Italia GIANLUIGI LONGHI Responsabile Nazionale Credito e Servizi Finanziari La Casa del Consumatore GIOVANNI METTI Presidente Nazionale SNAMASSIMO SCOLARI Rappresentante Tavolo di Lavoro delle Sim di ConsulenzaALDO VARENNA Responsabile Area Estero ANASF

19 novembre | Orario 14.30-17.30 L’OFFERTA DI CONSULENZA FINANZIARIA IN ITALIAStato dell’arte e lavori in corso dei protagonisti

Intervengono:EMANUELE BELLINGERI Head of Sales iShares ItaliaROBERTA D’APICE Direttore Settore Legale ASSOGESTIONIDANIELE FORIN Amministratore Delegato Finanza e Futuro BancaGERMANA MARTANO Direttore Generale ANASFGIAN MARIA MOSSA Direttore Marketing & Private Banking Gruppo Banca FideuramFILIPPO PARRELLA Responsabile Affari Legali ASSORETIFABRIZIO VEDANA Direttore Area Legale e Relazioni Esterne Unione Fiduciaria

Sarà

dis

ponib

ile u

n s

erv

izio

di tr

aduzi

one s

imultanea

LA PARTECIPAZIONE AI CONVEGNI È LIBERA E GRATUITALa registrazione avverrà mezz’ora prima dell’orario indicato. Per l’iscrizione scaricare e compilare il coupon dal sito www.mfconference.it

È stato richiesto l’accreditamento dei convegni per il mantenimento della certifi cazione ÚFA™ ed ÚFP™ in conformità agli standard ÚFPA.IN COLLABORAZIONE CON:MAIN SPONSOR:

Generazioni di valore.

Gruppo Banca FIDEURAM

SPONSOR:

Il trattamento dei contributi nella transazione

Natura del credito ® Trattamento minimo richiesto

Crediti privilegiati ex art. 2778, n. 1, c.c. Pagamento non inferiore al 100%

Crediti privilegiati ex art. 2778, n. 8, c.c. Pagamento non inferiore al 40%

Crediti chirografari Pagamento non inferiore al 40%

In caso di rateizzazione, la proposta di dilazione non può superare le 60 rate mensili, con applicazione degli interessi legali

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 14: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

14 Lunedì 16 Novembre 2009 SICUREZZA SUL LAVORO

Il ministero del lavoro: nessun provvedimento se questo è causa di maggior pericolo o di danni

Stop, ultima parola agli ispettoriLa sospensione dell’attività imprenditoriale è discrezionale

Pagine a curaDI DANIELE CIRIOLI

Potere discrezionale per l’ispettore nell’ordinare la sospensione dell’atti-vità d’impresa. Sebbene

lo stop debba essere «di norma» adottato ogni qual volta ne sia-no accertati i presupposti (la-voro nero e reiterate violazioni alla sicurezza), l’ispettore deve sempre valutare eventuali cir-costanze particolari che sugge-riscano sotto il profi lo «dell’op-portunità» di non adottarlo. A precisarlo, tra l’altro, è il mini-stero del lavoro nella circolare n. 33/2009. La nota, superando le precedenti istruzioni, illu-stra la nuova disciplina della sospensione dell’attività d’im-presa come è stata riformulata, a partire dal 20 agosto, dal dlgs n. 109/2006 di modifi ca del dlgs n. 81/2008 (T.u. sicurezza).

Chi può sospendere l’at-tività. Con le modifi che al Tu sicurezza, innanzitutto, viene chiarita la competenza in ordine all’emissione del provvedimen-to di sospensione dell’attività di impresa. Soggetto affi data-rio di tale potere non è più il «personale ispettivo», ma gli or-gani di vigilanza del ministero del lavoro e delle Asl. Potrebbe sembrare una mera modifica lessicale; invece, il ministero del lavoro ha spiegato che ciò comporta che titolare del potere è la struttura e cioè «l’Uffi cio» da cui dipendono i funzionari ispettivi (ministero del lavoro e Asl); uffi cio che in virtù del rapporto interorganico esercita detto potere mediante il proprio personale ispettivo.

Le competenze. II potere di sospendere un’attività impren-ditoriale è esercitabile per due ragioni. Qualora il personale ispettivo del ministero del la-voro riscontri la presenza sul luogo di lavoro di dipendenti «in nero» e «in caso di gravi e reiterate violazioni in ma-teria di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro». È stata abrogata (già con il dl n. 118/2008 convertito dalla legge n. 133/2008) l’altra ipotesi di so-spensione legata alla reiterata

violazione della disciplina sui tempi di lavoro. L’accertamen-to sulla violazione delle norme in materia di salute e sicurezza sul lavoro deve avvenire «nel ri-spetto delle competenze in tema di vigilanza». Ciò signifi ca, allo-ra, che per il personale ispettivo del ministero del lavoro è pos-sibile sospendere solo a fronte di violazioni della normativa prevenzionistica in quegli am-biti in cui lo stesso personale ha competenza all’accertamen-to. Tali ambiti sono individuati

dall’articolo 13, comma 2, del T.u. sicurezza in base al quale la competenza del personale ispet-tivo del ministero del lavoro è relativa ai seguenti ambiti:

a) attività nel settore delle costruzioni edili o di genio ci-vile e più in particolare lavori di costruzione, manutenzione, riparazione, demolizione, con-servazione e risanamento di opere fi sse, permanenti o tem-poranee, in muratura e in ce-mento armato, opere stradali, ferroviarie, idrauliche, scavi,

montaggio e smontaggio di elementi prefabbricati; lavo-ri in sotterraneo e gallerie, anche comportanti l’impiego di esplosivi;

b) lavori mediante cassoni in aria compressa e lavori su-bacquei;

c) ulteriori attività lavorati-ve comportanti rischi partico-larmente elevati, individuate con decreto del presidente del consiglio dei ministri in rela-zione alle quali il personale ispettivo del ministero del lavoro svolge attività di vigi-lanza sull’applicazione della legislazione in materia di sa-lute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Evidentemente il personale ispettivo delle Asl, in virtù di una competenza di carattere generale in materia di salute e sicurezza, può adottare il prov-vedimento di sospensione anche in ogni altro ambito o settore merceologico.

S t o p a d i s c r e z i o n e dell’ispettore. Anche dopo le modifi che del dlgs n. 106/2009 è rimasta la natura discrezionale del provvedimento di sospensio-ne. Discrezionalità che investe entrambe le ipotesi di adozione del provvedimento, cioè sia nel caso d’impiego di lavoratori in nero sia in caso di gravi e rei-terate violazioni prevenzioni-stiche.

Secondo il ministero del la-voro, il provvedimento di so-spensione va «di norma» adot-tato ogni qual volta ne siano accertati i presupposti, salvo valutare circostanze particolari che suggeriscano, sotto il profi lo «dell’opportunità», di non adot-tarlo. Tali circostanze sono anzi-tutto legate a esigenze di salute e sicurezza sul lavoro; in altre parole, laddove la sospensione dell’attività possa determinare a sua volta una situazione di

maggior pericolo per l’incolu-mità dei lavoratori o di terzi «è opportuno» non emanare alcun provvedimento. Il ministero dunque suggerisce di non adot-tare il provvedimento quando lo stop dell’attività determini a sua volta situazione di pericolo per l’incolumità di lavoratori anche se di altre imprese che operano nel cantiere (si pensi, per esempio, alla sospensione di uno scavo in presenza di una falda d’acqua o a scavi aperti in strade di grande traffi co, a demolizioni il cui stato di avan-zamento abbia già pregiudicato la stabilità della struttura resi-dua e/o adiacente o, ancora, alla necessità di ultimare eventuali lavori di rimozione di materiali nocivi). In relazione alla sospen-sione dell’attività per impiego di lavoratori in nero, secondo il ministero, in considerazio-ne delle evidenti ripercussioni socio-economiche che il provve-dimento potrebbe determinare, appare opportuno non adottarlo quando lo stesso rechi un grave danno agli impianti o alle at-trezzature (per esempio nelle attività a ciclo continuo) ovvero ai beni (per esempio frutti giun-ti a maturazione allevamento animali).

Aziende con un solo occu-pato. Rappresenta una novità il vero e proprio limite all’ado-zione del provvedimento di so-spensione, dato dalla presenza di un solo lavoratore occupato. Ipotesi, peraltro, già prevista con la Direttiva del ministro del lavoro del 18 settembre 2008 sulle ispezioni, laddove stabilisce che il provvedimento di sospensione nelle ipotesi di lavoro irregolare non si appli-ca nel caso in cui il lavoratore in nero risulti runico occupato dall’impresa. In tale ipotesi, l’eventuale accertamento cir-ca l’impiego di un lavoratore in nero, pur non consentendo l’emanazione del provvedimen-to di sospensione, comunque comporterà l’allontanamento del lavoratore (in nero) sino al momento in cui il datore di lavoro non abbia provveduto a regolarizzarne la posizione, anche e soprattutto sotto il pro-fi lo della sicurezza (per esem-pio visite mediche, formazione e informazione). Il ministero, inoltre, ha precisato che per lavoratore «occupato» deve intendersi qualsiasi prestato-re di lavoro, anche autonomo, a prescindere dalla tipologia contrattuale utilizzata (per esempio collaboratore familia-re, socio lavoratore, associato in partecipazione con apporto di lavoro ecc.).

© Riproduzione riservata

violazione della disciplina sui dall’articolo 13 comma 2 del Evidentemente il personale

La sospensione può arrivare anche in assenza di controlli o di ispezioni. Perché il provvedi-mento può essere adottato «anche su segnala-zione delle amministrazioni pubbliche secon-do le rispettive competenze». Non si tratta di una vera e propria novità delle modifi che al Tu sicurezza (cioè del dlgs n. 106/2009). Simile possibilità, infatti, era già contenuta prima nel dl n. 223/2006 (dove era previsto il coinvolgimento dell’Inps e dell’Inail) e dopo nella legge n. 123/2007. La norma, spiega il ministero del lavoro nella circolare n. 33/2009, deve essere interpreta-ta correttamente al fi ne di non vanifi care lo

spirito del potere di sospensione che rimane, almeno in parte, un potere di natura caute-lare. In tal senso, allora, il ministero chiarisce che, a seguito della ricezione delle segnalazioni tempestivamente inviate (possibilmente via e-mail con scannerizzazione del verbale o via fax) da parte di altri soggetti pubblici che accertano la sussistenza dei presupposti per la sospensione dell’attività imprenditoriale, l’Uffi cio (Dpl o Asl) «può» adottare il prov-vedimento senza procedere a ulteriori veri-fi che, purché non siano trascorsi più di sette giorni dalla data dell’accertamento.

La p.a. può segnalare i casi a rischio

LA REVOCA DELLA SOSPENSIONE

Condizioni per la revoca(ministero del lavoro)

La regolarizzazione dei lavoratori non risultanti dalle scritture o da • altra documentazione obbligatoriaL’accertamento del ripristino delle regolari condizioni di lavoro nelle • ipotesi di gravi e reiterate violazioni della disciplina in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoroIl pagamento di una somma aggiuntiva (rispetto alle ordinarie san-• zioni penali, civili e amministrative) pari a 1.500 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare e a 2.500 euro nelle ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia dì tutela della salute e della sicurezza sul lavoro

Condizioni per la revoca(Asl)

L’accertamento del ripristino delle regolari condizioni di lavoro • Il pagamento della somma aggiuntiva (rispetto alle ordinarie sanzioni • penali, civili e amministrative) d’importo pari a 2.500 euro (violazioni alla sicurezza)

Misura della somma aggiuntiva

Qualsiasi sia il numero o la gravità degli illeciti che hanno dato luogo al prov-vedimento di sospensione, la somma per ottenere la sua revoca è sempre di euro 1.500 (lavoro irregolare) ovvero di euro 2.500 (tutela sicurezza)

Regolarizzazione lavoro nero

Non sono ammesse tipologie contrattuali che richiedono la forma • scritta «ad substantiam», né il lavoro intermittente In caso di lavoratori extracomunitari clandestini e/o di lavoratori • minori illegalmente ammessi al lavoro, resta ferma l’impossibilità di una piena regolarizzazione (è sufi ciente quindi il versamento dei contributi di legge)

La circolare sul sito www.italiaoggi.it/docio7

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 15: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

15Lunedì 16 Novembre 2009LunSICUREZZA SUL LAVORO

Sanzione accessoria per l’azienda colpita dalla sospensione dell’atti-vità imprenditoriale.

L’impresa, infatti, non potrà partecipare alla contrattazio-ne con le pubbliche ammini-strazioni né partecipare a gare pubbliche. Infatti, mentre la sospensione dell’attività in-teressa solo l’unità produtti-va dove sia stata verifi cata la violazione, il provvedimento interdittivo riguarda l’impre-sa nel suo complesso.

Come arriva lo stop all’at-tività. Lo stop all’attività ri-guarda (appunto) «l’attività», non l’intera azienda. Il provve-dimento, infatti, ha effetto «in relazione alla parte dell’attivi-tà imprenditoriale interessata dalle violazioni». Ciò vuol dire che l’effetto è circoscritto alla singola unità produttiva ri-spetto alla quale sono stati ve-rifi cati i presupposti per l’ado-zione del provvedimento; con particolare riferimento all’edi-lizia, riguarda l’attività svolta dall’impresa nel singolo can-tiere. Oltre questo profi lo, che il ministero del lavoro chiama «spaziale», il provvedimento di sospensione produce anche un effetto di tipo «temporale». Succede che «nelle ipotesi di lavoro irregolare gli effetti del-la sospensione possono essere fatti decorrere dalle ore 12 del giorno lavorativo succes-sivo ovvero dalla cessazione dell’attività lavorativa in corso

che non può essere interrotta, salvo che non si riscontrino si-tuazioni di pericolo imminente o di grave rischio per la salute dei lavoratori o dei terzi». In relazione a questo aspetto il ministero ha evidenziato che il differimento degli effetti può aversi nei soli casi di sospen-sione per lavoro «nero» (salvo le predette situazioni di peri-colo imminente o di grave ri-schio per la salute dei lavora-tori o dei terzi) e non anche nei casi di violazioni prevenzioni-stiche, considerata la fi nalità che il provvedimento assume in dette circostanze. Inoltre, il ministero ha precisato che per «giorno lavorativo successivo» deve essere inteso il giorno di apertura dell’Ufficio che ha emanato il provvedimento.

Le ulteriori conseguenze.

Dal 20 agosto (con le modifi -che del dlgs n. 106/2009), la disciplina sulla sospensione dell’attività risulta più chiara in ordine alle ulteriori conse-guenze che il provvedimento comporta per l’azienda. Infatti, «l’adozione del provvedimento di sospensione è comunicata all’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (….) e al mi-nistero delle infrastrutture e dei trasporti per gli aspetti di rispettiva competenza, al fi ne dell’emanazione, da parte del ministero delle infrastrutture e dei trasporti, di un provve-dimento interdittivo alla con-trattazione con le pubbliche amministrazioni e alla parte-cipazione a gare pubbliche». Questo provvedimento inter-dittivo alla contrattazione con la p.a. rappresenta un ulterio-

re strumento di carattere sanzionatorio, accessorio al provvedimento di sospensione legittimamen-t e e m a n a t o (quanto alla durata si veda tabella).

Il provvedi-mento di in-terdiz ione è strettamente legato all’effet-tiva durata del provvedimento di sospensione d e l l ’ a t t i v i t à imprenditoria-le; pertanto,

qualora il provvedimento di sospensione, pur effi cace, ab-bia durata pari a zero, la co-municazione non sarà dovuta. Tale circostanza ricorre nelle ipotesi in cui gli effetti del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale siano stati differiti e lo stesso sia stato revocato ancor prima del termine iniziale così indivi-duato. L’ambito di effi cacia dei provvedimenti interdittivi alla contrattazione, ha spiegato il ministero, diversamente dal provvedimento di sospensione dell’attività, non può evidente-mente non riferirsi all’impresa nel suo complesso e, quindi, a ogni attività contrattuale posta in essere dalla stessa, nei confronti di qualsiasi am-ministrazione pubblica. Sul punto, peraltro, la previsione si sovrappone inevitabilmente

ad altre forme di interdizione alla contrattazione con la p.a., fra le quali quella legata al ri-lascio del documento unico di regolarità contributiva (Durc), in assenza del quale non è pos-sibile, fra l’altro, la partecipa-zione ad appalti pubblici di lavori, servizi e forniture.

Arresto per chi non ot-tempera alla sospensione. In caso di inottemperanza all’ordine di sospensione, il datore di lavoro è punito con l’arresto fi no a sei mesi nel-le ipotesi di sospensione per gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro e con l’arresto da tre a sei mesi o con l’ammenda da 2.500 a 6.400 euro nelle ipotesi di so-spensione per lavoro irrego-lare. Secondo il ministero del

lavoro, l’inottemperanza alla sospensione per occupazione di lavoratori in nero, in quan-to sanzionata con pena alter-nativa dell’arresto o dell’am-menda, rientra nell’ambito applicativo della prescrizione obbligatoria (la cui disciplina è dettata dall’articolo 301 del T.u. sicurezza). In particolare, il T.u. prevede che «alle con-travvenzioni in materia di igiene, salute e sicurezza sul lavoro previste dal presente decreto nonché da altre di-sposizioni aventi forza di leg-ge, per le quali sia prevista la pena alternativa dell’arresto o dell’ammenda ovvero la pena della sola ammenda, si appli-cano le disposizioni in materia di prescrizione ed estinzione del reato di cui agli articoli 20 e seguenti, del decreto legisla-tivo 19 dicembre 1994, n. 758». In ordine al suo contenuto, se-condo il ministero del lavoro la prescrizione consisterà nel sospendere l’attività impren-ditoriale sino ad avvenuta re-golarizzazione dei lavoratori interessati, perché la prescri-zione è legata necessariamen-te al raggiungimento del fi ne ultimo che il legislatore ha perseguito nell’introdurre il potere di sospensione, istituto evidentemente «strumentale» a una sollecita regolarizzazio-ne delle violazioni accertate. Pertanto, ne deriva pure che l’adempimento alla prescrizio-ne obbligatoria, attraverso la regolarizzazione completa del-le posizioni lavorative e l’ot-tenimento della revoca della sospensione attraverso il pa-gamento della somma aggiun-tiva prevista, consentirà l’am-missione al pagamento di un quarto del massimo dell’am-menda (pari a euro 1.600).

Per quanto riguarda l’inot-temperanza al provvedimen-to di sospensione emesso per gravi e reiterate violazioni prevenzionistiche, è prevista la sanzione dell’arresto sino a sei mesi, evidentemente non ammessa a prescrizione obbli-gatoria. In tal caso il personale ispettivo provvede esclusiva-mente a informare l’autorità giudiziaria della commissione del reato, ferma restando la possibilità, da parte dell’im-putato, di richiedere al giudice l’applicazione della procedura agevolativa (di cui all’articolo 302 del T.u. sicurezza).

© Riproduzione riservata

Sanzione accessoria all’azienda sospesa

La società emittente comunica che, in data 1 dicembre 2009,procederà al rimborso anticipato, così come previsto al punto“Rimborso Anticipato”. Il Rimborso avverrà alla pari ed il prestitocesserà di essere fruttifero dalla predetta data.

Legnano, 16 novembre 2009

Rimborso anticipato del prestito obbligazionario“BANCA DI LEGNANO 1 Dicembre 2005/2010

Step Up Callable” – CODICE ISIN IT000394129 8

Gruppo Bancario Bipiemme - Banca Popolare di Milano

Quando emergono le condizioni caute-lari per l’adozione del provvedimento di sequestro penale, il provvedimento am-ministrativo di sospensione dell’attività legato a violazioni prevenzionistiche non va adottato, pur in presenza delle relative condizioni. Ciò, evidentemente, ove gli ambiti appli-cativi dei due provvedimenti coincidano: per esempio in caso di sequestro della totalità del cantiere o di sequestro della zona di cantiere in cui opera l’impresa

astrattamente destinataria del provve-dimento di sospensione. Solo qualora gli ambiti applicativi dei provvedimenti in questione siano diversi (per esempio sequestro di un solo piano di un edifi cio in costruzione) ovvero nelle ipotesi in cui l’autorità giudiziaria non con-validi il sequestro cautelare, sarà possibile adottare il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale in presenza dei presupposti di legge, stante la natura anche sanzionatoria dello stesso.

La norma penale prevale sulla sospensione

STOP A GARE PUBBLICHE

Un’ulteriore sanzione

L’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività di impresa comporta altresì l’emanazione di provvedimenti interdittivi alla contrattazione con le pub-bliche amministrazioni e alla partecipazione a gare pubbliche.

La durata L’interdizione:è pari alla sospensione nel caso in cui la percentuale dei lavoratori irregolari • sia inferiore al 50% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro;è incrementata di un ulteriore periodo di tempo pari al doppio della durata • della sospensione e comunque non superiore a due anni nel caso in cui:

- la percentuale dei lavoratori irregolari sia pari o superiore al 50% del totale dei lavoratori presenti sul luogo di lavoro;

- nei casi di gravi e reiterate violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro;

- nei casi di reiterazione.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 16: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

16 Lunedì 16 Novembre 2009 IMPRESE & CONSUMATORI

In Italia sbarcano gli Mvno, che si appoggiano alle infrastrutture di rete dei quattro big

Telefonia, è l’ora del virtualeDa Poste a Coop: arrivano gli operatori con tariffe scontate

Pagina a curaDI GABRIELE FRONTONI

Operatori telefonici virtuali alla conquista dell’Italia. Negli ultimi anni sono spuntati come funghi

decine di «Mvno» (mobile virtual network operator), operatori che appoggiandosi alle infrastrutture di rete dei quattro big della tele-fonia mobile italiana (Tim, Voda-fone, Wind e Tre) sono in grado di offrire servizi telefonici scontati alla clientela. E questo, sfruttando la propria specializzazione legata a particolari nicchie di mercato, o riferita a una specifi ca tipologia di persone. In Olanda, dove opera il maggior numero di Mvno, esisto-no operatori specializzati in pac-chetti di chiamate internazionali low-cost per utenti stranieri che mantengono la famiglia nel paese

di origine. Nel Regno Unito, alcuni operatori hanno deciso di puntare sui segmenti di clientela apparte-nenti a una determinata fascia di età a cui viene proposto un elevato volume di chiamate e sms gratuiti in cambio di messaggi pubblicita-ri. E in Italia?

La prima a scendere in campo nel giugno 2007 è stata la Coop che è riuscita ad accaparrarsi in poco tempo una buona fetta di mercato. In base ai dati Agcom, Coop Mobile ha messo le mani sul 16,8% del mercato nazionale degli operatori virtuali, offrendo pacchetti promozionali che preve-dono ricariche telefoniche gratuite attraverso i punti accumulati fa-cendo la spesa nei suoi supermer-cati. Strategia che non ha lasciato indifferenti i maggiori competitor di Coop, corsi ai ripari predispo-nendo in tutta fretta un servizio

del tutto simile. È successo per Au-chan, per Carrefour e per Conad Insim. Ma l’avventura di quest’ul-timo nel mondo della telefonia mo-bile è durato davvero pochissimo. Il primo novembre scorso, stop alle ricariche in cassa con pin stampa-to sullo scontrino dei supermercati Margherita, Conad e Lecierc. «In questo delicato momento economi-co, abbiamo scelto di concentrare i nostri investimenti su offerte che diano più valore al carrello della spesa», hanno spiegato da Conad ricordando che tutti gli ex clienti telefonici potranno mantenere il proprio numero di cellulare ri-chiedendone la portabilità a un altro operatore. Sull’ottovolante dell’Mvno sono invece saliti Inte-sa Sanpaolo, che ha stipulato un accordo con Acotel per la creazione di Nòverca Italia supportato dal-la rete Telecom Italia; e il colosso

petrolifero Erg che, attraverso la rete mobile di Vodafone, ha ini-ziato a proporre i propri servizi di telefonia mobile nei duemila punti vendita della propria rete di distribuzione garantendo buo-ni benzina a chi chiama o riceve telefonate sulle Sim Erg Mobile. Ma è di certo Poste Mobile il pro-tagonista indiscusso del mercato degli Mvno italiani.

Sfruttando la popolarità del brand, unita alla diffusione capil-lare sul territorio (14.500 uffi ci po-stali), le Sim delle Poste si sono ac-caparrate più della metà (53,5%) della clientela italiana migrata verso gli operatori virtuali met-tendo in cassa il 59,8% dei ricavi generati dal business degli Mvno nella Penisola. «L’integrazione dell’offerta di telefonia mobile con il portafoglio di servizi core di Poste Italiane sembra incontrare

un maggiore favore da parte del pubblico rispetto ai servizi for-niti dalle imprese della grande distribuzione», hanno spiegato dall’Agcom. «Basti pensare che il ricavo medio per linea registrato da Poste Mobile nel corso del 2008 si è attestato a 140 euro circa, a fronte di poco più di 100 euro del-la media degli Mvno appartenenti alla grande distribuzione». E per cercare di incrementare la propria posizione, Poste Mobile ha lancia-to un nuovo servizio dedicato agli anziani che garantisce un bonus di traffi co pari alla metà dei propri anni per gli over 65. Punta tutto sulla Cina, invece, Daily Telecom che offre tariffe stracciate per chia-mare l’Impero Celeste, mentre BT Mobile ha deciso di concentrarsi sul segmento business con un’of-ferta per il mondo dei professio-nisti e delle imprese.

La giungla delle tariffe telefoniche si arricchisce di offerte

Rete di appoggio

Piano Tariffario

Prefi sso Tariffe Italia

Tariffa Estero

SMS Scatto alla risposta

Tariffazione Caratteristiche e promozioni

A-Mobile Gruppo Auchan

Wind 10 Tondo 389 10 cent al mi-nuto

50 cent/min verso Euro-pa, Usa, Canada, Cina, Brasile, India ecc.

10 cent 15 cent ogni 30 se-condi, a scatti anticipati

Acquistando i prodotti con-trassegnati dal simbolo «A-Mobile» e i quelli a marchio Auchan si accumula trafi co telefonico

BT Mobile Vodafone Start (Canone mensile: do 8 euro per Sim

377 Gratis verso cel-lulari aziendali e 6 cent verso tutti gli altri

8 cent/min verso Europa, fisso e 25 cente verso cellulari. Usa, Canada 8 cent per i ssi e cellulari 12,5 cent 12 cent

al secondo Offerte specifiche per il mondo dei professionisti e delle imprese

Coop Voce Tim Tariffa Super Facile Coop

3311 12 cent al minuto

0,5578 € Europa, Usa, Canada

12 cent 12 cent (ogni 30 secondi, a scatti an-ticipati)

ogni 30 se-condi, a scatti anticipati

Per i soci Coop i punti raccol-ti facendo la spesa possono essere convertiti in ricariche telefoniche da 5 e 10 euro

Daily Telecom

Vodafone Daily Italiy 5 (Canone men-sile 5 euro)

377 12 cent al minuto

12 cent verso Cina, Hong Kong, Macao e Taiwan 25 cent verso Germania, Francia, UK, Spagna,Austria ecc.

18 cent a scatti di 60 secondi

Tariffe speciali per chiamare in Cina

Fastweb Mobile

3 Parla Sempre & Ovunque

373 16 cent al minuto

40 cent al minuto per Eu-ropa, Usa, Canada

5 cent ver-so cellulari Fastweb; 15 cent verso al-tri operatori

zero a secondo o a scatti antici-pati di 60 se-condi in base all’offerta

Offerta SimPaty per chiama-te gratuite a tutti i cellulari Fatweb mantenendo il pro-prio numero telefonico

MTV Mobile

Tim

MTV MOBILE GO

331366

15 cent al minuto

50 cent al minuto per Europa, Usa, Canada; 2 euro Nord Africa; 2,50 euro resto del mondo

8 cent 15 cent a scatti di 60 secondi

A ogni ricarica, si ricevono music credits per scaricare MP3 gratis

Poste Mobile

Vodafone Con Tutti versioneBase

377 16 cent al minuto

70 cent al minuto per Europa, Usa, Canada; 3 euro per il resto del mondo

102 cent zero a scatti an-ticipati di 30 secondi

Per chi ha più di 60 anni, ac-quistando una Sim entro il 31 dicembre si ottiene un bo-nus di trafi co pari alla metà dei propri anni

Telepass Mobile

Wind Telepass 10 e Lode

Wind 10 cent al minuto

50 cent al minuto per Europa, Usa, Canada; 2 euro per il resto del mondo

10 cent 12 cent a scatti di 60 secondi

Attivando l’opzione «Happy Night Voice», chiamate a metà prezzo dalle 23 alle 7

Tiscali Mobile

Tim Tiscali 11 370 11 cent al minuto

50 cent al minuto per Eu-ropa; 2 euro per Usa e Canada

12 cent 15 cent a scatti da 30 secondi anti-cipati

Ricevi la SIM Tiscali diretta-mente a casa

ERG Mobile

Vodafone Piano Super 3775 8 cent verso clienti Erg mo-bile; 16 cent verso gli altri operatori

60 cent al minuto per Europa, Usa, Canada; 2,5 euro per il resto del mondo

12 cent zero a scatti an-ticipati di 30 secondi

Ogni 25 minuti di chiamate si ricevono 50 cent di sconto, i no a 30€ al mese sull’acqui-sto di carburante alle stazio-ni di servono Erg

UNO Mobile -Carrefour Italia Mobile

Vodafone UNO Mobile 9

377 9 c e n t / m i n v e r s o t u t t i(fissi e mobili nazionali, 24 ore su 24)

55 cent/min verso Euro-pa, Usa, Canada, Rus-sia

9 cent in Ita-lia; 50 cent verso estero

16 cent al minuto Fino al 31 dicembre 2009, ri-carica da 5,50€ in omaggio con l’acquisto di Prodotti a marchio Carrefour e GS

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 17: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

17Lunedì 16 Novembre 2009Lunedì 1DIRITTO & FAMIGLIA

La Cassazione, nell’ambito dell’afi do condiviso, mette sullo stesso piano legittimi e naturali

Coppie di fatto, figli tutelati a 360°Il padre deve l’assegno mensile anche se l’ex compagna lavora

Pagina a curaDI DEBORA ALBERICI

La riforma dell’affi do con-diviso tutela a 360 gradi anche i fi gli delle coppie di fatto. Infatti, il padre

deve dare l’assegno mensile alla ex compagna per il mantenimen-to del bambino anche se questa lavora.

Con una sentenza, la n. 23411 del 4 novembre 2009, che mette sullo stesso piano, sul fronte dei diritti, i fi gli legittimi e quelli na-turali, la Cassazione ha respinto il ricorso di un padre naturale che sosteneva di non dovere all’ex compagna alcun assegno per la fi glia dal momento che, nonostante la bambina vivesse con la madre, questa era perfet-tamente in grado di mantenerla da sola.

Il caso. La vicenda riguarda una coppia di Milano. Dalla loro relazione era nata una bambi-na. Ma a un certo punto i due si erano lasciati e si erano rivolti al giudice dei minori che aveva deciso per l’affi do condiviso della piccola. Ma aveva stabilito, come avviene quasi sempre in questi casi, che questa continuasse a vivere con la madre. Allo stesso tempo, oltre ad aver assegnato alla donna la casa familiare, aveva anche fi ssato un assegno a carico del padre. Lui aveva im-pugnato la decisione lamentando che la ex compagna lavorava. Il Tribunale di Milano e poi la Cor-te d’appello avevano comunque confermato che lui le doveva il mantenimento per la fi glia. Con-tro questa decisione l’uomo ha fatto ricorso in Cassazione ma senza successo. La prima sezione civile lo ha respinto confermando il suo debito verso la fi glia.

Le motivazioni. In partico-lare la prima sezione civile del Palazzaccio ha spiegato, in una interessante premessa, che la legge sull’affi do condiviso «espri-mendo un’evidente scelta di assi-milazione della posizione dei fi gli naturali a quelli nati nel matri-monio, quanto al loro affi damen-to, precisa che le disposizioni della presente legge si applicano anche ai procedimenti relativi ai genitori non coniugati».

Alle coppie di fatto sono quin-di applicabili le norme contenu-te nella riforma classe 2006. Ma non basta. Entrando nel merito della vicenda i giudici hanno anche chiarito che, affi do condi-viso a parte, l’ex compagno con il quale vive il bambino ha di-ritto a percepire l’assegno per il fi glio. Nelle motivazioni si legge sul punto che «sussiste sicura-mente un obbligo per entrambi i genitori che svolgono attività lavorativa produttiva di reddito di contribuire al soddisfacimen-to dei bisogni dei fi gli minori, in proporzione alle proprie disponi-bilità economiche». Ma, spiegano ancora gli Ermellini, «la determi-nazione di un assegno periodico

a carico di uno dei genitori non esonera certamente l’altro geni-tore dal contributo al manteni-mento del minore».

È reato allontanare i fi gli dal padre, i contatti telefoni-ci non bastano. È reato trasfe-rirsi con i fi gli lontano dal padre mettendolo nella condizione di vederli pochissimo e di sentirli solo al telefono, insomma, non permettendogli di esercitare il suo «ruolo di genitore».

Rischia infatti il carcere per sottrazione di minore la mamma che, pur essendo affi dataria del fi glio, lo porta a vivere lontano dall’ex anche se lei ha da sempre dichiarato dove si trova.

Lo ha stabilito la Corte di cas-sazione che, con la sentenza n. 42370 del 4 novembre 2009, ha respinto il ricorso di una mam-ma, affi dataria del minore, che lo aveva portato in Sardegna, co-

municando all’ex marito la nuo-va residenza e permettendogli di vederlo non appena possibile e di avere con lui continui contatti telefonici.

La sesta sezione penale della Suprema corte ha condiviso i mo-tivi che hanno indotto la Corte d’Appello di Bologna a condan-nare la mamma nonostante lei avesse comunicato il luogo del trasferimento.

I giudici di merito, dicono gli Ermellini, hanno fatto bene a confermare nei confronti della donna la condanna già emessa in primo grado dal Tribunale di Ferrara, dal momento che era stato accertato che la signora aveva sottratto «scientemente per alcuni mesi» il fi glio al padre, senza il consenso di quest’ultimo, portandolo in Sardegna («luogo raggiungibile solo con un viag-gio aereo»). Infatti, dice ancora la Cassazione, «il ruolo di geni-

tore non si può esplicare solo con conversazioni telefoniche o con visite saltuarie».

La decisione non è altro che una estensione di un principio consolidato nella giurispruden-za di legittimità: «risponde del delitto di sottrazione di persona incapace (art. 574 c.p.), si legge in sentenza, il genitore che, sen-za consenso dell’altro, porta via con sé il fi glio minore, allonta-nandolo dai domicilio stabilito, ovvero lo trattiene presso di sè, quando tale condotta determina un impedimento per l’esercizio delle diverse manifestazioni della potesti dell’altro genitore, come le attività di assistenza e di cura, la vicinanza affettiva, la funzione educativa, identifi -candosi nel regolare svolgimen-to della funzione genitoriale il principale bene giuridico tute-lato dalla norma».

Ma non è tutto. In fondo alle motivazioni i consiglieri di Piaz-za Cavour sottolineano che «ai fi ni della integrazione dell’ele-mento soggettivo della fatti-specie criminosa in esame, è richiesto il dolo generico, consi-stente nella coscienza e volontà da parte dell’agente della con-dotta e dell’evento, ossia nella coscienza e volontà di sottrarre (cioè di togliere, portare via) il minore all’altro genitore eser-cente la potestà genitoriale e di trattenerlo presso di sè contro la volontà dell’altro genitore».

La Suprema corte non ha ritenuto che fosse un valido motivo per allontanare il fi glio dal padre il fatto che questo in passato aveva picchiato la donna in più di un’occasione.

© Riproduzione riservata

a carico di uno dei genitori non municando all’ex marito la nuo-

Spese per il fi glio naturale fi n dalla nascita solo se richieste. Negli ultimi anni la magistra-tura ha avuto la tendenza a responsabilizzare i padri naturali, anche quelli, e forse, soprat-tutto quelli, che non hanno voluto riconoscere subito i fi gli.Infatti si è andato consolidando il principio per cui i genitori che hanno riconosciuto il minore solo in un secondo momento devono rimborsare l’altro delle spese sostenute per il bambino fi n dalla nascita.Con la sentenza n. 23630 del 6 novembre 2009, la prima sezione della Cassazione ha fi ssato un paletto a questa regola e cioè che il rim-borso è dovuto solo nel caso in cui la madre lo abbia chiesto come un suo diritto e non in rappresentanza del fi glio minore. In particolare, ecco il principio espresso nelle motivazioni, «la sentenza dichiarativa della paternità conferisce al fi glio un differente sta-tus, comprensivo del diritto al mantenimento con effi cacia retroattiva, fi n dalla nascita; ne consegue che da tale data decorre l’obbligo del genitore dichiarato di rimborsare in pro-prio l’altro genitore che abbia provveduto al mantenimento del fi glio; ma la condanna al rimborso di tale quota per il periodo anteriore alla proposizione dell’azione non può prescin-

dere da una espressa domanda di parte, propo-sta jure proprio e non in rappresentanza del fi glio, nell’ambito di defi nizione di rapporti pregressi tra debitori solidali in relazione a diritti disponibili».Nell’enunciare questo principio di giudici han-no anche chiarito che il fi glio va mantenuto, non soltanto con riguardo alle esigenze prima-rie (vitto e alloggio) ma anche con riguardo a molte altre spese, di istruzione e sport, per esempio.In particolare, ha messo nero su bianco il Col-legio, «nel determinare l’importo dell’assegno per il minore il giudice deve considerare le esigenze attuali del fi glio, valutando il tenore di vita goduto in costanza di convivenza con entrambi i genitori, nonché le risorse econo-miche di questi, in tal modo realizzando il «principio di proporzionalità» tra i genitori nel mantenimento del fi glio.Tra le esigenze attuali non sono da considerare solo quelle che riguardano il profi lo alimenta-re, ma anche quello abitativo, scolastico, spor-tivo, sanitario, sociale, di assistenza morale e materiale, nonché l’opportuna predisposizione di una stabile organizzazione domestica, ade-guata a rispondere alle complesse e articolate necessità di cura ed educazione».

Spese dalla nascita, rimborso su richiesta

I PRINCIPI

Il padre deve dare l’assegno mensile alla ex compagna per il mantenimento del bambino affidato congiuntamente alla coppia anche se la madre lavora. Ciò perché la legge sull’affido condiviso esprimendo un’evidente scel-ta di assimilazione della posi-zione dei figli naturali a quelli nati nel matrimonio, quanto al loro affidamento, precisa che le disposizioni della presente legge si applicano anche ai procedimenti relativi ai genitori non coniu-gati. (Sentenza n. 23411)Rischia il carcere per sottrazione di minore la mamma che, pur essendo affidataria del figlio minore, lo porta lontano dall’ex anche

se lei ha da sempre dichiarato dove si trova e i due sono rimasti in contatto telefonico. Infatti, risponde del delitto di sottrazione

di persona incapace (art. 574 c.p.) il genitore che, senza consenso dell’altro, porta via con sè il figlio minore, allonta-nandolo dai domicilio stabili-to. (Sentenza n. 42370).Il rimborso dovuto dal padre che non ha ricociuto subito il figlio naturale per le spese

sostenute fin dalla nascita di questo dev’es-sere chiesto dalla madre con una doman-da espressa come un diritto proprio e non in rappresentanza del figlio. (Sentenza n. 23630)

La sentenza sul sito www.italiaoggi.it/docio7

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 18: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

18 Lunedì 16 Novembre 2009 I M P R E S E & L AVO R O

I chiarimenti ministeriali sulla condotta del datore di lavoro che infrange più di una regola

Riposi mancati, rischio limitatoLe violazioni sono punite con una sola sanzione, la più alta

Pagina a curaDI DANIELE CIRIOLI

Una sola sanzione sui riposi, la più alta. Se il datore di lavoro, con un’unica condotta ille-

cita, viola contemporaneamente la disciplina sui riposi giorna-lieri e quella sui riposi setti-manali, è soggetto a una sola sanzione, quella prevista per la violazione più grave (aumenta-ta fi no al triplo). A stabilirlo è stato il ministero del lavoro nell’interpello n. 76/2009 am-mettendo l’applicabilità dell’ar-ticolo 8 della legge n. 689/1981 (cosiddetto cumulo giuridico) alle ipotesi di violazioni in ma-teria di riposi dal lavoro.

La questione del cumulo giuridico. La legge n. 689/1981 (modifi che al sistema penale), all’articolo 8, reca disposizioni relative a più violazioni che pre-vedono sanzioni amministrati-ve. L’articolo stabilisce che, salvo il caso in cui sia diversamente stabilito dalla legge, chi con una azione od omissione viola diver-se disposizioni che prevedono, sanzioni amministrative o com-mette più violazioni della stessa disposizione, soggiace alla san-zione prevista per la violazione più grave, aumentata sino al triplo. Inoltre, prevede che alla stessa sanzione soggiace anche chi con più azioni od omissioni, esecutive di un medesimo di-segno posto in essere in viola-zione di norme che stabiliscono sanzioni amministrative, com-mette, anche in tempi diversi, più violazioni della stessa o di diverse norme di legge in mate-ria di previdenza ed assistenza obbligatorie.

In relazione a tale previsione, la Confi ndustria ha formulato un interpello al ministero rite-nendo (e sul punto chiede confer-ma al ministero) che la predetta disciplina del cumulo giuridico delle sanzioni sembrerebbe po-tersi applicare tutte le volte in cui la violazione delle norme del dlgs n. 66/2003, riguardanti la disciplina del riposo giornaliero e settimanale, sia conseguenza di un’unica azione od omissione. Ad esempio, quando un ordine di servizio proveniente da un dato-re di lavoro abbia chiesto a più lavoratori, per uno stesso giorno, un prolungamento della presta-zione lavorativa tale da violare il loro diritto al riposo giorna-liero. A maggior convincimento, Confi ndustria richiama quanto stabilito dallo stesso ministero nella circolare n. 8/2005, punto 15: «(…) in tali ipotesi, vadano applicate tante sanzioni quanti sono i lavoratori interessati ed i riposi giornalieri o settimanali non fruiti, fermo restando quan-to stabilito dall’art. 8, comma 1, L. n. 689 del 1981».

Una sola sanzione, la più alta. La disciplina del riposo giornaliero e settimanale, secon-do il ministero (si veda box in

pagina), è formulata in maniera da far riferimento al singolo la-voratore; egualmente l’apparato sanzionatorio (previsto nell’arti-colo 18 bis del dlgs n. 66/2003) si

riferisce alle violazioni commes-se nei confronti dei singoli lavo-ratori e per ogni periodo a cui la violazione si riferisce. Già nella circolare n. 8/2005 il ministero

ha avuto modo di evidenziare che il riposo giornaliero e/o set-timanale è un diritto che spetta a ogni lavoratore e, pertanto, ha previsto che l’illecita condotta

del datore di lavoro (cioè con-traria alle disposizioni degli ar-ticoli 7 e 9 del dlgs n. 66/2003) si venga a confi gurare ogni volta in cui il lavoratore non fruisca dei riposi in questione. Ai fi ni della quantifi cazione di tali condotte illecite, inoltre, il ministero del lavoro ha chiarito che l’importo da contestare al datore di lavo-ro, in misura ridotta (ai sensi dell’articolo 16 della legge n. 689/1981), consiste nel prodotto derivante dalla somma edittale moltiplicata per il numero dei riposi non fruiti da ciascun la-voratore (tra l’altro, si veda in-terpello n. 22/2009).

Tuttavia, a questo punto è necessario chiarire se nel caso di violazione degli articoli 7 e/o 9 del dlgs n. 66/2003 come con-seguenza di una unica azione o omissione da parte del datore di lavoro, sia possibile considerare tale condotta nel termine di con-corso formale (omogeneo o etero-geneo) di illeciti amministrativi e, quindi, applicare la sanzione quantifi cabile secondo il criterio del cumulo giuridico disciplina-ta dall’articolo 8 della legge n. 689/1981. A tal proposito, il mi-nistero è già intervenuto con la circolare n. 81/1987 per precisare che l’applicazione del cumulo giu-ridico di sanzioni deve ritenersi preclusa all’ispettore del lavoro poiché “essa richiede delicate ed ampie potestà discrezionali che possono essere esercitate solo” dall’autorità competente a rice-vere il rapporto a norma dell’ar-ticolo 17, della legge n. 689/1981 (cioè la direzione provinciale del lavoro, dpl).

Pertanto, nella fase proce-dimentale di contestazione/notifi cazione dell’illecito ammi-nistrativo, gli organi ispettivi possono esclusivamente quan-tifi care la sanzione «in misura ridotta pari alla terza parte del massimo della sanzione previ-sta per la violazione commessa o, se più favorevole e qualora sia stabilito il minimo della sanzione edittale, pari al dop-pio del relativo importo» (ciò ai sensi dell’articolo 16 della legge n. 689/1981). Invece, l’applica-zione dell’articolo 8, comma 1, della legge n. 689/1981, cioè il cumulo giuridico, è possibile in sede di accertamento/contesta-zione degli illeciti, ma nel senso di ammettere con successivo provvedimento di ordinanza in-giunzione, la rideterminazione dell’importo sanzionatorio, già quantifi cato dagli ispettori (ai sensi dell’articolo 16 della legge 689/1981), a condizione che dagli atti istruttori emergano elemen-ti atti a confi gurare l’unicità del-la condotta illecita a fronte della pluralità di violazioni.

© Riproduzione riservata

Il riposo giornaliero è un diritto spettante al lavoratore e consistente nella fruizione di 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. È un ripo-so che deve essere fruito in modo consecutivo, fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata. Per de-terminare il riposo giornaliero, ossia quelle 11 ore consecutive di non lavoro, il ministero del la-voro ha spiegato (nota protocollo n. 1769/2006) che bisogna riferirsi alla normale giornata di calendario. È questo, dunque, un periodo fi sso, non derogabile. Il riposo settimanale dà al la-voratore il diritto, ogni 7 giorni, a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica, da cumulare con le ore di riposo giornaliero La disciplina non si applica in alcune situazioni individuate dalla legge (attività discontinue, servizi a bordo tre-ni, ecc.). Nella nota protocollo n. 2186/2005 il

ministero ha individuato, rileggendo l’articolo 9 del dlgs n. 66/2003, i seguiti requisiti cardini del riposo settimanale: la periodicità (ogni 7 gior-ni); la durata (24 ore); la coincidenza (di regola) con la domenica; la consecutività con il riposo giornaliero. Nell’interpello n. 29/2007, il mini-stero ha precisato che la durata della settimana lavorativa non si tocca (sei giorni di lavoro) e che il giorno di riposo (il settimo) può anche non essere la domenica. In particolare, richiamando la circolare n. 8/2005, il ministero ha ricordato che la disposizione che stabilisce la cadenza del riposo ogni sette giorni (di norma la domenica) può essere derogata in presenza di tre condi-zioni: che esistano degli interessi apprezzabili; che si rispetti, nel complesso, la cadenza di un giorno di riposo ogni sei di lavoro; che non si su-perino i limiti di ragionevolezza con particolare riguardo alla sicurezza dei lavoratori.

Il diritto giornaliero e quello settimanale

pagina) è formulata in maniera riferisce alle violazioni commes- ha avuto modo di evidenziare

Il principio della durata del riposo giorna-liero, così come quello della sua consecutività, possono essere derogati dai contratti collet-tivi.

Il dl n. 112/2008, inoltre, ha chiarito l’ambito d’intervento della contrattazione di secondo livello nel settore privato, precisando che «per il settore privato, in assenza di specifi che di-sposizioni nei contratti collettivi nazionali le deroghe possono essere stabilite nei contratti collettivi territoriali o aziendali stipulati con le organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative sul piano nazionale».

Unica condizione (posta dall’articolo 17 del dlgs n. 66/2003) è che eventuali deroghe deb-bano comunque prevedere «periodi equivalenti di riposo compensativo» o comunque una pro-tezione appropriata.

In particolare, va rispettato l’obbligo di ga-

ranzia previsto ancora dall’articolo, comma 4, del dlgs n. 66/2003, in base al quale cui le dero-ghe «possono essere ammesse soltanto a condi-zione che ai prestatori di lavoro siano accordati periodi equivalenti di riposo compensativo o, in casi eccezionali in cui la concessione di tali periodi equivalenti di riposo compensativo non sia possibile per motivi oggettivi, a condizione che ai lavoratori interessati sia accordata una protezione appropriata».

Tali riposi compensativi, come evidenziato dalla corte di giustizia delle Comunità europee nella sentenza del 9 settembre 2003, resa in causa C-151/02, caso Jaeger, «devono essere immediatamente successivi all’orario di lavoro che sono intesi a compensare, al fi ne di evitare uno stato di fatica o sovraccarico del lavora-tore dovuti all’accumulo di periodo di lavoro consecutivi».

L’accordo aziendale legittima la deroga

Altri articolisul sito www.italiaog-gi.it/riposi

LE REGOLE SUI RIPOSI

Il riposo giornaliero Il lavoratore ha diritto a 11 ore di riposo consecutivo ogni 24 ore. Il riposo giornaliero deve essere fruito in modo consecutivo, fatte salve le attività caratterizzate da periodi di lavoro frazionati durante la giornata (Articolo 7 del dlgs n. 66/2003)

Il riposo settimanale

Il lavoratore ha diritto ogni 7 giorni a un periodo di riposo di almeno 24 ore consecutive, di regola in coincidenza con la domenica, da cumu-lare con le ore di riposo giornaliero (Articolo 9 del dlgs n. 66/2003)

La giornata e il periodo di riposo giornaliero

Il periodo di 24 ore su cui determinare il riposo giornaliero di 11 ore consecutive è la giornata di calendario (Ministero del lavoro, nota protocollo n. 1769 del 23 febbraio 2006)

La cadenza del riposo settimanale

La durata della settimana lavorativa non si tocca (sei giorni di lavoro), ma il giorno di riposo (il settimo) può anche non essere la domenica. La deroga al principio del riposo domenicale, infatti, non implica una modii ca alla cadenza di un giorno di riposo ogni sette (Ministero del lavoro, interpello n. 29 dell’11 ottobre 2007)

Il cumulo dei riposi giornaliero e settimanale

Il riposo settimanale (di 24 ore) non può contenere quello giornaliero (che è di 11 ore). Entrambi, tuttavia, possono essere fruiti anche non in maniera consecutiva, dando complessivamente diritto a una sosta di 35 ore (Ministero del lavoro, interpello n. 30 dell’11 ottobre 2007)

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 19: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

In regalo l’accesso gratuito, sino al 31 dicembre,

alla versione on line del Formulario del processo civile

*Oltre

al pre

zzo d

el quotidia

no

IN EDICOLA A € 9,90* CON

La nuova edizione de

I 4 CODICI contiene tra l’altro:

• La riforma del processo civile

• La riforma delle disposizioni

penali in tema di diritto

industriale

• Le disposizioni in materia

di sicurezza pubblica

• Le disposizioni in materia

di pubblicità per le società

��������������

NU

OVA

ED

IZIO

NE

AGGIORNATI

A SETTEMBRE

2009

www.italiaoggi.it

In collaborazione con

�������

��

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 20: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

20 Lunedì 16 Novembre 2009 A M B I E N T E

Via libera al nuovo portale internet, l’E-Prtr, con le informazioni sugli impianti industriali

Upgrade per il Registro emissioniI dati sulle sostanze inquinanti a disposizione dei cittadini

DI GABRIELE FRONTONI

Un registro Ue per cono-scere in ogni momento il nome dei responsabili dei livelli di inquinamento del

Vecchio continente. La Commissio-ne Ue e l’Agenzia europea dell’am-biente hanno dato vita all’E-Prtr, nuovo portale internet all’interno del quale ogni cittadino ha la pos-sibilità di reperire in tutta libertà e senza alcun costo le informazio-ni sulle emissioni di 91 sostanze inquinanti nell’aria, nell’acqua e nel suolo rilasciate da oltre 24mila complessi industriali operanti in 65 attività economiche e attivi in tut-ta Europa. «La trasparenza è uno strumento di vitale importanza per migliorare l’ambiente», ha spiegato Stavros Dimas, commissario euro-peo per l’Ambiente. «L’istituzione di questo registro permetterà ai cittadini di accedere direttamente alle informazioni sulle emissioni ri-lasciate dai complessi industriali in tutta Europa e li aiuterà a parteci-pare in prima persona alle decisio-ni che si ripercuotono sul territorio in cui vivono». Le informazioni, che riguardano le sostanze inquinanti rilasciate dai singoli impianti nel

2007, coprono il 30% delle emissio-ni totali di ossidi di azoto (NOx), ovvero la maggior parte delle emissioni provenienti da tutte le fonti tranne i mezzi di trasporto, e il 76% delle emissioni totali di ossi-di di zolfo (SOx) rilasciate nell’aria

nei 27 paesi dell’Ue e in Norvegia. Non solo. Una sezione del registro contiene anche informazioni sulla quantità di acque refl ue e rifi uti trasferiti, compresi i trasferimenti transfrontalieri di rifi uti pericolosi, e fornisce i primi dati sulle sostan-

ze inquinanti rilasciate nell’acqua da fonti diffuse, come le perdite di azoto e fosforo in agricoltura. Il sito web (http://prtr.ec.europa.eu) con-tiene un potente motore di ricerca che consente ai visitatori di impo-starlo in base a uno o più criteri e

di avvalersi di una carta geografi ca. E’ è possibile ricercare la quantità di rifi uti pericolosi e non pericolosi trasferiti in un dato paese (ricerca in base ai rifi uti), oppure le emissio-ni rilasciate da un determinato sito industriale, interrogando il registro in base al nome o alla località (ricer-ca per impianto). Il registro E-Prtr rivela, per esempio, che pochi im-pianti spesso contribuiscono in am-pia misura al totale delle sostanze inquinanti emesse in Europa. È il caso di cinque grandi impianti di combustione, che insieme sono sta-ti responsabili di oltre il 20% degli ossidi di zolfo emessi nell’aria nel 2007. Gli ossidi di zolfo concorrono sia all’acidifi cazione dell’ambiente che alla formazione di particolato nocivo. Oltre a questo, il nuovo registro ha messo in luce che nel 2007 sono stati oltre 54 milioni di tonnellate i rifi uti pericolosi trasfe-riti da complessi industriali verso gli impianti preposti al loro tratta-mento, mentre la maggior parte dei rifi uti sono stati raccolti e smaltiti all’interno del paese che li ha pro-dotti e solo una piccola porzione (circa il 6%) è stata trasferita oltre frontiera.

© Riproduzione riservata

Un Testo unico sulle regole per la progettazione ecocom-patibile dei prodotti connessi all’energia. È quanto ha pre-disposto l’Unione europea con la nuova direttiva 2009/125/Ce, provvedimento che ha fuso in un unico testo le norme recate dalla direttiva madre 2005/32/Ce in materia di rispar-mio energetico dei beni alimentati ad elettricità (attuata tramite decreto legislativo n. 201/2007) e successivi atti di modifi ca.

La nuova direttiva comunitaria, pubblicata sulla Gazzetta uffi ciale dell’Unione europea 31 ottobre 2009 n. L285, co-stituisce dunque il nuovo ed unico provvedimento sorgente delle regole che i fabbricanti dovranno osservare, recando, sulla scia di quanto già stabilito dalla direttiva 2005/32/Ce, le disposizioni generali su criteri ecologici da osservare, le dichiarazioni di conformità e relativa marchiatura «Ce» da adottare. I particolari requisiti tecnici che i produttori in parola dovranno rispettare nella concezione e nello svi-luppo dei loro beni continueranno invece ad essere quelli stabiliti, in relazione alle singole categorie di prodotti, dalla Commissione europea in attuazione della direttiva madre (la 2005/32/Ce prima, la 2009/125/Ce ora).

Validità è stata confermata dalla nuova direttiva 2009/125/Ce ai requisiti tecnici già adottati dall’Esecutivo Ue in at-tuazione dell’uscente direttiva del 2005, requisiti relativi ai seguenti prodotti: lampade non direzionali domestiche ad incandescenza ed alogene (Regolamento n. 244/2009/Ce - Guue 24 marzo 2009, n. L76); lampade fl uorescenti ed a scarica di alta intensità e relativi alimentatori (Regola-mento 245/2009/Ce - Guue 24 marzo 2009, n. L76); disposi-tivi stand-by di apparecchiature elettriche ed elettroniche. (Regolamento Ce n. 1275/2008 - Guue del 18 dicembre n. L399). Nuovi standard arriveranno invece, in base al piano di lavoro adottato dall’Ue (ed oggetto della Comunicazio-ne «Com.2008.660.def») entro il 2011 per altri nuove dieci categorie di prodotti, ossia: apparecchiature per tratta-mento di suoni ed immagini; trasformatori elettrici; appa-recchiature per pulizia e trattamento di acque; impianti di ventilazione e condizionamento d’aria; apparecchiature di riscaldamento elettriche ed a combustibile fossile; prodotti per la preparazione di alimenti; forni industriali e per la-boratori; macchine utensili; apparecchiature per la condi-visione in rete e trattamento d’archivio di dati; macchine per la produzione del freddo.

Vincenzo Dragani

Energia, arriva il Testo unicoper i progetti ecocompatibili

Le imprese italiane con le maggiori emissioni di Co2*

Impresa Quantità

Centrale termoelettrica Federico II (BR SUD) 14.200.000 tCentrali Termoelettriche di Taranto 9.500.000 tSaras Rafi nerie Sarde Spa 6.050.000 tENEL produzione SpA – Centrale di Montalto di Castro 4.850.000 tImpoianto Termoelettrico di Fusina 4.250.000 tRafi neria di Gela Spa 3.880.000 tCentrale Vado Ligure 3.820.000 tEnel Produzione S.p.A. Centrale della Spezia “Eugenio Montale” 3.670.000 tZuegg Spa 3.410.000 tCentrale Termoelettrica Torrevaldaliga Sud 2.790.000 tCentrali Termoelettriche di piombino 2.640.000 tENEL Produzione Spa – Centrale di La Casella 2.450.000 tEnel Produzione SpA – Centrale Sulcis (Grazia Deledda) 2.430.000 tEniPower Stabilimento di Ravenna 2.200.000 tCentrale termoelettrica di Cassano D’Adda 1.760.000 tCentrale termoelettrica di Marghera Levante 1.700.000 tCentrale termoelettrica di Genova 1.650.000 tCentrale a ciclo combinato di Porto Corsini 1.530.000 t

* dati 2007 - Fonte: E-PRTR (The European Pollutant Release and Transfer Register)

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 21: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

21Lunedì 16 Novembre 2009CONTENZIOSO & CONTRIBUENTI

La Cassazione accoglie le ragioni del i sco e chiarisce le modalità della prova liberatoria

Accertamenti bancari, difesa docIl contribuente non può addurre motivazioni generiche

Pagina a curaDI MASSIMILIANO TASINI

Nella difesa da accer-tamento bancario il contribuente non può addurre motivazio-

ni generiche. Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 6617 depositata lo scorso 19 marzo 2009.

La fattispecie. Un contri-buente propone ricorso avver-so un avviso di accertamento agli effetti delle imposte diret-te, formulato sulla base di un processo verbale di constata-zione redatto ad opera della Guardia di fi nanza, che aveva proceduto, sulla base dell’art. 32, primo comma n. 2), del dpr n. 600/1973, al riscontro delle movimentazioni bancarie nei confronti di una contribuen-te.

Precisamente, l’uffi cio prov-vedeva a rettifi care il reddito a cui la contribuente opponeva che i conti bancari, all’epoca dei fatti, erano gestiti da un terzo per suo conto (nella fat-tispecie, una ragioniera com-mercialista), salvo che per alcune operazioni di importo limitato.

Nel giudizio di merito, la Commissione tributaria pro-vinciale dichiarava inammis-

sibile il ricorso, ritenendo che la mancanza della nomina del difensore determinasse tale effetto.

Tale problematica prelimi-nare veniva invero risolta dal giudice di secondo grado, se-condo cui era suffi ciente che la nomina intervenisse, come in effetti era avvenuta, anterior-mente alla prima udienza.

La Ctr entra così nel merito e, decidendo in senso favore-vole al contribuente, afferma che la circostanza addotta nel ricorso di primo grado dal contribuente e confermata in grado di appello appariva ve-rosimile, tanto più che la com-mercialista, che nel frattempo aveva contratto matrimonio con il contribuente accertato, ben poteva far affl uire su tale conto le somme riconducibili alla stessa, mentre l’ammi-nistrazione finanziaria non avrebbe provato che l’appel-lante fosse coinvolta nelle operazioni fi nanziarie in que-stione, né aveva dedotto che la stessa avesse dimostrato capa-cità reddituali sensibilmente eccedenti rispetto ai dati rin-venibili dalla dichiarazione dei redditi.

Il fisco ricorre allora per Cassazione, invocando la vio-lazione dell’art. 32 citato.

La sentenza. La Corte acco-glie il ricorso. Intanto, secondo i giudici è del tutto apodittica l’affermazione della Ctr secon-do la quale la gestione pres-soché integrale da parte del consulente dei conti bancari sarebbe stata documentata.

Inoltre, sul piano giuridico, risulta inaccettabile la tesi del giudice di merito, che ha rite-nuto scomputabili i preleva-menti dall’ammontare dei re-lativi versamenti ai fi ni della determinazione del reddito.

Secondo il dato normativo, nei confronti dei soggetti obbli-gati alla tenuta delle scritture contabili i prelevamenti vanno assunti quali ricavi, salvo che il contribuente non opponga una valida prova contraria.

Precisamente, sia i preleva-menti sia i versamenti operati su conti correnti bancari van-no imputati a ricavi conseguiti se il contribuente non dimo-stra di averne tenuto conto ai fi ni della determinazione della base imponibile, oppure che gli stessi sono estranei alla pro-duzione del reddito di impre-sa. La norma pone a favore del fi sco l’esistenza di una presun-zione legale, seppur relativa, mentre il contribuente deve fornire la prova contraria.

Riguardo a tale prova, la

Corte precisa ulteriormente che il contribuente non può opporre un’altra presunzione, e nemmeno una mera affer-mazione di carattere gene-rale, così come il giudice non può ricorrere al meccanismo dell’equità ai fi ni di quantifi -care il reddito imponibile eva-so (così Cassazione 5 dicembre 2007 n. 25365).

Venendo al caso di specie, la circostanza, dedotta dalla parte, secondo cui il contri-buente accoglie sul proprio conto corrente rimesse altrui non è idonea di per sé ai fi ni di cui trattasi ad escludere la totale imputabilità di tutte le movimentazioni bancarie di-rettamente alla intestataria del conto corrente in assen-za di elementi contrari in tal senso.

I giudici di merito avrebbero dovuto darsi carico di verifi -care quali fossero le singole movimentazioni bancarie ri-feribili direttamente all’atti-vità della coniuge di modo da escludere la loro imputabilità al contribuente accertato.

Detta prova liberatoria non può essere solo generica cioè relativa all’attività esercitata, ma deve essere altresì specifi -ca, in quanto, ai sensi del cita-to art. 32/600, se il contribuen-

te utilizza il conto corrente a lui personalmente intestato anche per movimentare som-me pertinenti a terzi, deve for-nire la prova specifi ca, rectius analitica, della riferibilità di ogni movimentazione bancaria alla sua attività di maneggio di danaro altrui.

La forza delle movimen-tazioni bancarie. La natura delle movimentazioni bancarie ha formato oggetto di ripetuti interventi ad opera della Su-prema Corte di cassazione; le pronunce sono univoche nel senso di attribuire alle predet-te movimentazioni la natura di presunzione legale, seppu-re relativa, con la conseguenza che esse, di per sé, sono «auto-consistenti», cioè non necessi-tano, per assurgere al rango di prova, di ulteriori elementi con esse convergenti. Il giudice è, rispetto ad esse, vincolato, sal-va la prova liberatoria offerta dal contribuente (in questo senso, per tutte: Cass. 5 luglio 2001 n. 9103; 3 febbraio 2007 n. 2438 e altre).

© Riproduzione riservata

L’orientamento espresso nella senten-za qui commentata consolida prece-denti pronunce della Corte. Per Cass. 1/10/2007 n. 20632, spetta al contribuen-te superare la presunzione legale relati-va di imponibilità dei redditi risultanti dai dati bancari, se non dimostra che ne ha tenuto conto per la determinazione del reddito, o che si riferiscono ad ope-razioni non imponibili, mentre le mere asserzioni del contribuente sull’atti-vità della moglie erano inidonee a tal fine, tanto più che è poco credibile che la moglie venisse compensata con as-segni, considerando anche le stesse af-fermazioni del marito, secondo il quale per ragioni di riservatezza i proventi dell’attività della moglie (meretricio) non erano documentabili.Inoltre, secondo Cass. 7/2/2008 n. 2843 non è sufficiente al contribuente dimo-strare genericamente di avere fatto af-fluire su di un proprio conto corrente bancario, nell’esercizio della propria professione, somme affidategli da terzi in amministrazione, ma è necessario che egli fornisca la prova analitica del-la riferibilità all’attività di maneggio di denaro altrui di ogni singola movimen-tazione del conto.L’eventuale regolarità formale della do-cumentazione aziendale non impedisce all’Ufficio di compiere gli accertamenti necessari sul reddito del contribuente.Per Cass. 5/6/2008 n. 14847 , in tema di accertamento delle imposte sui redditi ai sensi degli artt. 32 e 39 del dpr n. 600/1973, i dati raccolti dall’Ufficio in

sede di accesso ai conti correnti bancari di un professionista consentono, in virtù della presunzione contenuta nella det-ta normativa, di imputare gli elementi da essi risultanti direttamente a ricavi dell’attività di lavoro autonomo svolta dal medesimo, salva la possibilità per il contribuente di provare che determinati accrediti non costituiscono proventi del-la detta attività. Ancora, secondo Cass. 5/6/2008 n. 14847, in relazione alla suddetta presunzione concernente gli elementi risultanti da-gli accertamenti bancari, si determina una inversione dell’onere della prova, per cui deve ritenersi che l’A.F. abbia fornito la prova dei fatti costitutivi del-la maggiore pretesa tributaria e spet-ta al contribuente fornire adeguata e specifica prova contraria. Prova che deve essere circostanziata e non può consistere nella mera affermazione che sul conto corrente confluivano anche somme di pertinenza di terzi, essendo invece necessario che il ricorrente for-nisca la prova analitica della inerenza alla sua attività di maneggio di danaro altrui di ogni singola movimentazione sul conto.Il meccanismo presuntivo e la cir-colare n. 32/E del 2006. Nella circolare 32 citata, l’Agenzia delle entrate ha am-piamente commentato le modificazioni introdotte dal legislatore in materia di indagini bancarie e finanziarie per effet-to della legge n. 311 del 2004.Per la circolare, nel nuovo contesto nor-mativo, non solo i versamenti risultanti

dai conti bancari ma anche quelli rile-vati dai conti finanziari o da operazioni «fuori conto» si presumono come ricavi, compensi ovvero elementi positivi rap-presentativi per le sole persone fisiche di altri elementi reddituali da porre a base delle rettifiche e degli accertamenti di tipo analitico, analitico-induttivo, in-duttivo e sintetico, laddove la locuzione «posto a base» va intesa come il ricono-scimento legale dell’attitudine probato-ria che tali movimentazioni assumono ai fini dell’efficacia presuntiva che l’organo procedente intende utilizzare per assol-vere il proprio onere dimostrativo.E fin qui il pensiero dell’amministrazio-ne si può comprendere, essendo confor-me alla citata giurisprudenza. La circo-lare però prosegue rilevando che il dato letterale della disposizione in commento, al pari dell’omologa previsione in mate-ria di Iva, fa riferimento all’endiadi «dati ed elementi», mentre il testo anteriore alla novella utilizzava l’espressione «i singoli dati ed elementi». Sul piano letterale, non v’è dubbio che il legislatore ha operato una precisa scelta di campo: elidere dalla frase l’espressio-ne «singoli» non può che comportare la necessità di una valutazione per così dire «complessiva» dei movimenti, onde appurarne a monte la loro «congruità» in rapporto alla situazione reddituale del contribuente.Non la pensa però così l’Amministra-zione finanziaria, secondo cui la man-cata conferma dell’aggettivo «singoli» non deve indurre, tuttavia, «a un facile

sovradimensionamento della relativa soppressione nel senso che la stessa non rappresenta sostanzialmente un allargamento delle modalità di utilizzo degli elementi di prova».In altri termini, l’abolizione, in concre-to, non consentirebbe di ritenere che la contestazione dei singoli addebiti possa avvenire per «masse» o addirittura sulla base di un mero «saldo contabile»; vale a dire che, anche dopo tale soppressione, l’analisi dovrebbe riguardare «ogni sin-golo elemento» della movimentazione, quand’anche ricompresa in un’operazio-ne unica e, a maggior ragione, quando si tratti di operazioni autonome.L’esempio della circolare. Valga, a titolo di esempio, il caso in cui il contri-buente versi con un’unica distinta più assegni bancari, assegni circolari, as-segni postali, vaglia ed eventualmente contanti ecc., annotati sul conto corren-te bancario con un’unica e complessiva rappresentazione numeraria.Conseguentemente, nella esemplificata fattispecie, eventualmente comprensi-va anche di operazioni di segno nega-tivo, occorrerà che l’organo procedente distingua per i singoli prelevamenti e versamenti, nonché per qualsiasi al-tra operazione finanziaria, i rispettivi elementi identificativi, senza escludere in via di principio la possibilità di una compensazione di operazioni di segno contrario, sempreché il contribuente specifichi il beneficiario della operazio-ne passiva contestata, qualificando così anche l’inerenza dell’operazione.

I PRECEDENTI GIURISPRUDENZIALI

Maneggio di denaro altrui, occorre la dimostrazione analitica

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/accertamento

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 22: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

22 Lunedì 16 Novembre 2009 C O N TA B I L I TÀ

Norme e prassi a confronto su regolamentazione e contabilizzazione degli interessi passivi

Le immobiliari rivedono i contiLa ridotta deducibilità obbliga le imprese a nuovi calcoli

Pagine a curaDI FRANCO CORNAGGIA

E NORBERTO VILLA

Nuovi calcoli di conve-nienza per le imprese immobiliari a fronte della ridotta deduci-

bilità degli interessi passivi. La possibilità di sfuggire ai calcoli imposti dall’art. 96 del Tuir deve fare i conti con le in-terpretazioni contenute nella circolare 37/E dello scorso 22 luglio.

La presa di posizione della prassi è decisiva in non poche situazioni per evitare che la stretta sulla deducibilità Ires degli oneri fi nanziaria faccia sentire i suoi effetti.

La circolare ha preso in considerazione il contenuto dell’art. 1, comma 36 della legge 244/2007 che era stato solo parzialmente sfi orato nel precedente documento di pras-si sul tema (circolare 19/E del 2009).

In primo luogo occorre ri-cordare che nella medesima disposizione legislativa, il comma precedente (comma 35) ha, con norma di interpre-tazione autentica, previsto che gli interessi passivi relativi a finanziamenti contratti per l’acquisizione dei beni immobi-li («immobili patrimonio»), che non costituiscono beni stru-mentali all’attività d’impresa né beni merce, concorrono alla determinazione del reddito d’impresa, diversamente da quelle spese e da quei compo-nenti negativi per i quali vale la previsione di indeducibilità assoluta di cui all’articolo 90, comma 2, del Tuir. Tale que-stione era stata rimessa in discussione da una presa di posizione della prassi che però ormai è da intendere certamen-te superata: per i soggetti Ires gli interessi passivi di fi nanzia-mento contratti per l’acquisto degli immobili patrimonio sono senza dubbio deducibili nei li-miti e alle condizioni previste dall’articolo 96 del Tuir.

Ma ciò che maggiormente ri-leva è quanto previsto secondo cui non rilevano ai fi ni dell’ar-ticolo 96 del Tuir e sono per-tanto integralmente deducibili gli «interessi passivi relativi a fi nanziamenti garantiti da ipo-teca su immobili destinati alla locazione».

Tale regola può dare non pochi spazi di deducibilità so-prattutto alle imprese immo-biliari.

Tale norma è da inserire nel contesto normativa in cui è compresa al fi ne di giustifi ca-re la sua ratio. La prima parte del comma 36 dell’articolo 1 della legge fi nanziaria per il 2008 rimanda infatti a una commissione di studio sulla fi -scalità diretta e indiretta delle imprese immobiliari il compito di proporre l’adozione di modi-fi che normative volte alla sem-

plifi cazione e alla razionalizza-zione del sistema vigente.

Secondo la circolare 37/09, in prospettiva di attuare questa revisione organica della fi sca-lità riguardante le «imprese immobiliari», la norma citata ha poi stabilito, in via transi-toria, «la non rilevanza ai fi ni dell’articolo 96 del Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del presidente della repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, degli interessi passivi relativi a finanziamenti ga-rantiti da ipoteca su immobili destinati alla locazione».

Pertanto la prassi individua nel comma 36 una norma che contiene due disposizioni tra loro collegate che regolamen-tano il settore immobiliare: da un lato una norma che porta a prevedere una riforma della fi scalità delle imprese immo-biliari, e dall’altro una secon-da che, nel periodo transito-rio, comporta la temporanea esclusione dal meccanismo di deducibilità del nuovo articolo 96 del Tuir «degli interessi pas-sivi corrisposti dalle medesime società immobiliari e derivanti da fi nanziamenti garantiti da ipoteca su immobili dati in lo-cazione».

Tale ricostruzione effettuata dalla circolare 37 ha in effetti come scopo quello di limitare da un punto di vista soggetti-vo l’applicazione della norma. Tanto che la stessa sul punto afferma che l’ambito soggettivo di applicazione del comma 36 citato è limitato alle «immobi-liari di gestione».

In realtà tale limitazione di carattere soggettivo non ap-pare di immediata evidenza dal testo normativo che nulla prevede sul punto. Il risultato di tale interpretazione porta a ritenere non applicabile al re-gola per esempio al caso della impresa industriale che decide di effettuare un investimento immobiliare, acquistando un fabbricato per concederlo in locazione e ottenendo a tale fi ne un fi nanziamento garan-tito da ipoteca. Volendo seguire la tesi della prassi occorre però individuare quali risultano es-sere le immobiliari di gestione. Il richiamo in tal caso è alla risoluzione n. 323/E del 9 no-vembre 2007, secondo cui sono immobiliari di gestione le so-cietà il cui valore del patrimo-nio (assunto a valori correnti) è prevalentemente costituito da beni immobili diversi dagli immobili alla cui produzione o al cui scambio è effettivamente diretta l’attività, nonché dagli immobili direttamente utiliz-zati nell’esercizio dell’impresa: si tratta in sintesi delle società la cui attività consiste princi-palmente nella mera utilizza-zione passiva degli immobili «patrimonio» e strumentali per natura locati o comunque non utilizzati direttamente.

© Riproduzione riservata

Via libera alla deducibilità indipendentemen-te dalla natura dell’immobile. L’articolo 96 del Tuir non trova applicazione sia nel caso in cui l’immobile destinato alla locazione sia di tipo abitativo sia non abitativo. Anche gli oneri del leasing possono godere della piena deducibilità. Se la circolare 37 ha assunto una posizione forse troppo rigida nel dise-gnare l’ambito soggettivo di applicazione del comma 36 dell’art. 1 della legge 244, orienta-mento opposto è stato assunto con riguardo invece alla delimitazione oggettiva del campo di applicazione.La circolare infatti sul punto afferma che con la locuzione interessi passivi relativi a fi nanziamenti garantiti da ipoteca su immobili destinati alla locazione «il legislatore faccia riferimento sia agli immobili patrimoniali sia agli immobili strumentali per natura, purché destinati all’attività locativa, non essendo determinante la natura dell’immobile posto a garanzia dell’impegno assunto».Caso 1Alfa srl acquista un immobile con caratteri-stiche di civile abitazione ed è intenzionato ad adibirlo a locazione.Per fi nanziare l’acquisto richiede e ottiene un mutuo ipotecario.Soluzione Gli interessi passivi relativi al mutuo ipote-cario non rilevano ai fi ni dell’art. 96 (sono integralmente deducibili).Caso 2Alfa srl acquista un immobile classifi cato ca-tastalmente come uffi cio ed è intenzionato ad adibirlo a locazione.Per fi nanziare l’acquisto richiede e ottiene un mutuo ipotecario.Soluzione Gli interessi passivi relativi al mutuo ipote-cario non rilevano ai fi ni dell’art. 96 (sono integralmente deducibili).Dopo questa prima importante presa di po-sizione a vantaggio dei contribuente però la circolare 37/E ne contiene un’altra di segno opposto (anche se presumibilmente giustifi -cata proprio del testo legislativo). La stessa infatti sostiene che «affi nché la previsione di deducibilità piena degli interessi passivi ipo-tecari trovi applicazione è necessario, inoltre, che il mutuo ipotecario abbia ad oggetto gli stessi immobili successivamente destinati alla locazione».In sostanza le due prese di posizione sono così riassumibili:- gli interessi passivi corrisposti per l’acquisto

o la costruzione di immobili destinati alla lo-cazione e garantiti da ipoteca, da parte di una società immobiliare non sono soggetti ai limiti di deducibilità previsti dall’articolo 96 del Tuir indipendentemente dalla tipologia di immobi-le (patrimoniale o strumentale per natura) al quale si riferisce il fi nanziamento;- per ottenere tale risultato è però necessa-rio che la garanzia sia concessa con riguardo all’immobile destinato alla locazione e non in-vece a un altro che fa già parte del patrimonio dell’impresa.Un punto non sufficientemente affrontato dalla circolare riguarda la locuzione «desti-nato alla locazione». Si ritiene che da ciò sia possibile concludere:- che non è necessario che l’immobile sia già concesso in locazione al momento di eroga-zione del mutuo;- che non è nemmeno necessario che lo stes-so sia effettivamente locato anche in epoca successiva.In sostanza ciò che rileva è l’effettiva volontà dell’acquirente del costruttore circa l’utilizzo del bene, intenzione che però dovrà essere provata con onere completamente a carico del contribuente, onere che potrebbe anche non essere agevole in assenza di un contratto stipulato e operante. Ulteriore presa di posi-zione positiva da parte della prassi intervie-ne però nel momento in cui la circolare 37/E estende di fatto l’applicabilità dell’art. 1 della legge 244/2007 anche al caso del leasing. La circolare infatti «che le medesime considera-zioni (ndr integrale deducibilità degli oneri fi nanziari) valgono nell’ipotesi in cui gli im-mobili, oggetto di locazione, siano detenuti in virtù di un contratto di leasing. Ciò al fi ne di «assicurare nel tempo, in relazione alle mutevoli condizioni di mercato, la necessaria neutralità fi scale della scelta aziendale tra acquisizione dei beni proprietà e in leasing» (…). Come più volte affermato, infatti, l’ac-quisto di un bene mediante un contratto di locazione fi nanziaria può considerarsi come un’operazione sostanzialmente equivalen-te, sul piano fi scale, all’acquisto del bene in proprietà. Inoltre, per sua intrinseca natura, il contratto di leasing garantisce, ancor più di un mutuo ipotecario, quel collegamento imprescindibile tra l’immobile (da destinare alla locazione) e il fi nanziamento ricevuto, la cui sussistenza è richiesta dalla norma in esa-me quale presupposto necessario per esclu-dere i relativi interessi passivi dall’ambito applicativo dell’articolo 96 del Tuir».

Vantaggi fi scali anche per gli oneri di leasing

Gli interessi

La norma Il comma 36 dell’articolo 1 della legge i nanziaria per il 2008 prevede la non rilevanza ai i ni dell’articolo 96 del Testo unico delle imposte sui redditi, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, degli interessi passivi relativi a i nanziamenti garantiti da ipoteca su immobili destinati alla locazione

L’ambito soggettivo L’ambito soggettivo di applicazione del comma 36 citato è limitato alle cosiddette immobiliari di gestione

L’ambito oggettivo Gli interessi passivi non sono soggetti ai limiti di deducibilità previsti dall’articolo 96 del Tuir indipendentemente dalla tipologia di immobile (patrimoniale o strumentale per natura) al quale si riferisce il i nanzia-mento

Ai i ni di godere della piena deducibilità è necessario che la garanzia sia concessa con riguardo all’immobile destinato alla locazione e non invece a un altro che fa già parte del patrimonio dell’impresa.

Le acquisizioni o costruzione tramite leasing sono parii cate a quelle i nanziate tramite mutui ipotecari

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 23: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

23Lunedì 16 Novembre 2009Lunedì 16 NovemC O N TA B I L I TÀ

Bilancio decisivo per il calcolo degli interes-si non deducibili. La classifi cazione civilisti-

ca di interessi passivi e oneri assimilati rileva ma non è sem-pre decisiva per individuare il trattamento fi scale applicabile ai sensi dell’art. 96 del Tuir.

Con la circolare n. 19/E del 21 aprile 2009 sono fi nalmente giunti i chiarimenti dell’agen-zia delle entrate sulla disciplina degli interessi passivi del red-dito di impresa. In particolare la prassi ha offerto il proprio pensiero con riguardo all’arti-colo 96 del Tuir.

Una delle particolarità della norma (introdotta a far data dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31/12/2007) è subito sembrata quella di rimandare nell’individuazione del suo ambito oggettivo a con-cetti di natura contabile-civili-stica. Tale ipotesi è in sostanza stata confermata dalla circolare richiamata. E ciò ha anche im-plicitamente confermato che i comportamenti tenuti in sede di redazione del bilancio possono permettere di ottenere risultati differenti nell’applicazione del-la nuova (potenziale) indeduci-bilità degli oneri fi nanziari.

La norma prevede che gli interessi passivi e gli oneri as-similati sono deducibili in cia-scun periodo di imposta fi no a concorrenza degli interessi at-tivi e proventi assimilati.

Più nel dettaglio il comma 3 dell’articolo 96 stabilisce che «assumono rilevanza gli interessi passivi e gli interes-si attivi, nonché gli oneri e i proventi assimilati, derivanti da contratti di mutuo, da con-tratti di locazione fi nanziaria, dall’emissione di obbligazioni e titoli similari e da ogni altro

rapporto avente causa fi nanzia-ria (…)».

Sul punto la circolare ha af-fermato che rientra nell’ambito di applicazione della disciplina in esame ogni e qualunque in-teresse (od onere ad esso assi-milato) collegato alla messa a disposizione di una provvista di danaro, titoli o altri beni fungi-bili per i quali sussiste l’obbligo di restituzione e in relazione ai quali è prevista una specifi ca remunerazione.

Per quanto riguarda l’indivi-duazione degli oneri e proventi «assimilati» rispettivamente agli interessi passivi e attivi, occorre fare riferimento ai fi ni della norma in esame ad una nozione non meramente nomi-nalistica, ma sostanzialistica di interessi e pertanto sono com-

presi: gli sconti passivi su fi nan-ziamenti ottenuti da banche o da altre istituzioni fi nanziarie; le commissioni passive su fi -nanziamenti e per fi deiussioni o altre garanzie rilasciate da terzi; gli altri oneri da titoli di debito emessi, compresi i disaggi di emissione e i pre-mi di rimborso; gli oneri so-stenuti dal prestatario nelle operazioni di prestito titoli, sempreché la causa di detti ultimi contratti rivesta una natura fi nanziaria.

Tali affermazioni ci permet-tono un primo confronto con le regole contabili.

Un primo approccio (da correggere) potrebbe essere quello di far coincidere l’am-bito oggettivo di applicazione dell’art. 96 con quanto iscritto

nella parte fi nanziaria del bi-lancio. In tal caso aiuta quanto evidenziato dal documento in-terpretativo del principio con-tabile n. 11 in relazione alla voce C17 del conto economico. Questa voce comprende tutti gli oneri fi nanziari di compe-tenza dell’esercizio che non siano di tipo straordinario, qualunque sia la loro fonte. L’importo da iscrivere è pari a quanto maturato nell’eser-cizio, al netto dei relativi ri-sconti.

Coordinando quanto previ-sto dal comma 3 dell’art. 96 del Tuir (e da quanto sostenuto nella circolare 19/E) e dal do-cumento contabile, si giunge a sostenere:

- da un lato vi è senza dubbio una sovrapposizione tra art. 96 e voce C17 del conto econo-mico: gli interessi e sconti pas-sivi su fi nanziamenti ottenuti da banche e altri istituti di credito, comprese le commis-sioni passive su fi nanziamenti (es: commissione sul massimo scoperto) sono da comprende-re nella voce C17 e rilevano ai fi ni dell’art. 96, mentre in-vece le spese bancarie quali i costi per i servizi eseguiti da banche ed imprese fi nanziarie, diversi dagli oneri fi nanziari veri e propri, come: noleggio di cassette di sicurezza, servizi di pagamento di utenze, costi per la custodia di titoli, commis-sioni per fi deiussioni (purché non fi nalizzate all’ottenimen-to di fi nanziamenti), spese e commissioni di factoring (ma non quelle aventi natura di oneri finanziari), spese per valutazioni di immobili per la concessione di mutui, spese di istruttoria di mutui e fi nan-ziamenti ecc.) e accessorie a finanziamenti sono contabi-lizzate nella voce B7 e non ri-levano ai fi ni dell’art. 96;

- dall’altro non si deve però incorrere nell’errore di rite-nere rilevanti ai fi ni dell’art. 96 tutto ciò che risulta iscrit-to nella parte fi nanziaria del conto economico. Si possono infatti avere voci ivi iscritte che nulla hanno a che fare con l’art. 96. In base al documen-to interpretativo 1 dell’Oic per esempio nella voce C17 devono essere iscritte le minusvalenze da alienazione di titoli a reddi-to fi sso e partecipazioni iscrit-te nell’attivo circolante, ma è chiaro che tale posta (anche se di natura fi nanziaria) non possa essere assimilata ad un componente relativo all’impre-sa che presenti un contenuto economico-sostanziale assimi-labile a un interesse passivo e pertanto non dovrà rilevare ai fi ni dei calcoli necessari ai sensi dell’art. 96.

Si può quindi concludere che se quanto iscritto nella parte fi -nanziaria del conto economico può offrire una prima idea delle poste rilevanti ex art. 96, non è detto che tale prima intuizione porti a risultati corretti.

© Riproduzione riservata

Redditi d’impresa,bilancio decisivo

Gli interessi inclusi nel costo dei beni ai sensi dell’articolo 110, comma 1, lettera b), del Tuir non soggiacciono alla limitazione di deducibilità prevista dall’articolo 96 del Tuir.Si tratta in particolare:- degli interessi relativi a beni strumentali, sia materiali che immateriali- e degli interessi sostenuti per la realiz-zazione di immobili destinati alla vendita

(cosiddetti immobili merce); - purché essi siano portati ad incremento del costo del relativo bene.Gli interessi capitalizzati devono rimanere contabilizzati nella voce C17 (pur non ri-entrando nei calcoli del nuovo articolo 96) ma dovranno anche essere fatti transitare dalla voce A4 del conto economico con un effetto positivo sulla differenza tra valore e costi della produzione (Rol).

Gli interessi capitalizzati nella voce C17

Le regole per gli interessi implicitiderivanti da debiti e crediti di natura commerciale

Il comma 3 dell’art. 96 Gli interessi passivi impliciti derivanti da operazioni di natura commerciale, al pari di quelli esplicitati in bilancio, secondo corretti principi contabili, qualora derivanti da rapporti diversi da quelli aventi una causa i nanziaria, non assumono rilevanza ai i ni dell’applica-zione dell’articolo 96 del TUIR e sono, pertanto, interamente deducibili, pur-ché assistiti dal requisito dell’inerenza allo svolgimento dell’attività d’impresa

Gli interessi attivi derivan-ti dai medesimi rapporti, gli stessi assumono, al contra-rio, sempre rilevanza ai fini dell’applicazione dell’articolo 96, qualora derivino da crediti di natura commerciale, siano essi impliciti che espliciti

I principi contabili La norma si riferisce agli interessi impliciti inclusi nelle dilazioni di pa-gamento praticate in ipotesi di regolazione differita, nel medio-lungo periodo, delle transazioni commerciali

Lo scopo Il legislatore ha inteso sottrarre alle limitazioni in tema di deducibilità degli interessi passivi gli oneri e proventi i nanziari derivanti da opera-zioni di natura commerciale

LE SCRITTURE CONTABILI

(per semplicità espositiva, si prescinde dall’Iva)

1) rilevazione del costo

Dare Avere

Materiali (voce B.6) A Debiti v/fornitori(voce D.7)

100.000 100.000

Interessi passivi (voce C.17) A Banca (voce D.7) 50.000 50.000

2) rilevazione dei lavori interni

Dare Avere

Immobilizzazioni in corso (B.II)

A Incrementi per lavori interni (A.4)

150.000 150.000

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/interessi+passivi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 24: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

24 Lunedì 16 Novembre 2009 F I N A N Z A & P M I

Il gruppo di lavoro istituito dalla Banca d’Italia ha individuato alcune linee di intervento

Riordino per il risparmio gestitoAllo studio rimedi per frammentazione e disomogeneità

Pagina a curaDI FRANCESCO PAU

Regole sul risparmio gestito da migliorare. L’eccessiva frammen-tazione dei sistemi

operativi e la disomogeneità del flusso di ordini dei vari organismi di investimento collettivo del risparmio (Oicr), in relazione al paese di domi-ciliazione, rischia di creare disservizi che si ripercuotono sugli investitori. Come evi-denziato nel position paper della Consob dell’ottobre 2009 «il trasferimento di disponibi-lità dai fondi, principalmente del comparto obbligazionario, verso prodotti succedanei (quali obbligazioni e polizze assicurative) che consentono di reperire liquidità diretta-mente dai risparmiatori e a costi relativamente contenu-ti ha consentito, negli ultimi tempi, un consolidamento nel breve del risultato economico delle reti di vendita».

Si pone quindi il proble-ma di valutare l’esistenza di eventuali criticità esistenti nell’ambito del risparmio ge-stito e «di delineare possibili soluzioni con riguardo ai di-versi profili coinvolti (assetti di governance delle Sgr, fi-scalità, modelli distributivi, armonizzazione delle regole di trasparenza fra prodotti concorrenti)».

Il Gruppo di lavoro istitui-to dalla Banca d’Italia sulla crisi del risparmio gestito ha individuato alcune linee di in-tervento. Più specificamente il position paper della Consob è il risultato del gruppo di la-voro in collaborazione con la Banca d’Italia sul tema della «dematerializzazione dei fon-di».

La gestione collettiva del risparmio è disciplinata dal dlgs 24 febbraio 1998, n. 58 (Tuf) e dalle disposizioni di attuazione del ministero dell’economia e delle finanze, dalla Consob e dalla Banca d’Italia.

Secondo quanto previsto dall’art. 1, comma 1, lett. k) Tuf i fondi comuni di investi-mento sono considerati di tipo aperto quando «i partecipanti hanno diritto di richiedere, in qualsiasi tempo, il rimborso delle quote» secondo le moda-lità previste nei regolamenti di gestione.

Non si pone quindi per le quote di questa tipologia di fondi un problema in merito alla mancanza di un diverso mercato di scambio rispetto a quello di collocamento essen-do tali quote emesse in sede di sottoscrizione e annullate in sede di rimborso.

Le quote di partecipazione ai fondi comuni, sono rappre-sentate da certificati nomi-nativi o al portatore inoltre il regolamento della Banca

d’Italia del 14 aprile 2005 sulla gestione collettiva del risparmio prevede la possibi-lità per le società di gestio-ne, la possibilità di emettere certificati singoli ovvero un certificato cumulativo rap-presentativo di una pluralità di quote che viene depositato presso la banca depositaria fermo restando il diritto di ogni partecipante di richiede-re in ogni momento l’emissio-ne del certificato singolo.

Trattasi di disciplina che non trova applicazione in presenza di quote dei fondi de materializzate. La sotto-scrizione e il rimborso delle quote dei fondi aperti sono disciplinate, principalmente, nel dm tesoro n. 228 del 1999 e nel regolamento della Ban-ca d’Italia del 14 aprile 2005 sulla gestione collettiva del risparmio.

Per la sottoscrizione delle quote dei fondi aperti deve essere versato un importo corrispondente ad un numero di quote determinato in base al valore delle stesse, calco-lato con periodicità almeno settimanale mentre i rimbor-si devono (salva richiesta di sospensione) essere eseguiti entro il termine massimo di quindici giorni dalla richie-sta.

Con il recepimento della direttiva Mifid e dei relativi regolamenti attuativi è stata data alle società di gestione la possibilità di procedere di-rettamente alla commercia-lizzazione dei fondi di propria istituzione o di fondi istituiti da gestori terzi. Gli interme-diari sono tenuti a distingue-re tra i servizi di gestione di portafogli e di consulenza in materia di investimenti rien-trando l’attività di consulenza sottoposti a specifico regime di autorizzazione.

Ora la gestione accentrata di strumenti finanziari non è materia sulla quale vi sia stata un’armonizzazione a livello comunitario. Si tratta di un’attività che nell’ordina-mento italiano è riservata a Spa appositamente autorizza-te e in possesso di determinati requisiti patrimoniali e orga-nizzativi.

Più precisamente l’ art. 81, comma 2 Tuf stabilisce che la società di gestione accentrata indiche nel regolamento dei servizi i servizi prestati e le relative modalità di svolgi-mento. Il rapporto tra società di gestione del risparmio e intermediari collocatori trova invece la sua disciplina nella convenzione di collocamento.

Bisognerebbe quindi «valo-rizzare l’autonomia delle Sgr rispetto al gruppo di apparte-nenza» e dall’altro far si che «l’attività di gestione del ri-sparmio riacquisti piena rile-vanza rispetto alle scelte com-merciali dei distributori».

Il principale elemento di debolezza è stato ravvisato proprio nell’eccessiva fram-mentazione ( pluralità) «di sistemi, procedure e linguaggi adottati dai soggetti che par-tecipano al processo distri-butivo delle quote dei fondi». Ciò comporta, per esempio, un dilatamento della tempistica di esecuzione degli ordini del-la clientela sulla portabilità delle quote .

Proprio la necessità di «in-centivare l’industria a supe-rare la frammentazione dei meccanismi operativi (…) al fine di consentire l’afferma-zione di un mercato maggior-mente competitivo sotto il profilo dell’offerta del servizio di gestione e della distribuzio-ne» dovrebbe spingere le so-cietà di gestione del risparmio «a focalizzare i propri sforzi di innovazione sull’attività di gestione al fine di perseguire l’interesse degli investitori».

Sarebbe inoltre opportuno realizzare un sistema di ge-stione accentrata per tutti i fondi commercializzati in Italia in modo da assicurare l’uniformità nella gestione del flusso di ordini concernenti gli Oicr a prescindere dal loro paese di domiciliazione.

© Riproduzione riservata

IN EDICOLA

www.italiaoggi.it

LE CONCLUSIONI

La sottoscrizione

e il rimborso

delle quote

Per le operazioni di sottoscrizione, il regolamento del fon-• do deve indicare il giorno cui si riferisce il valore della quota preso in considerazione per determinare il numero di quote da attribuire a ciascuna sottoscrizione (cosiddetto giorno di riferimento) vale a dire il giorno in cui la società di gestione ha ricevuto notizia certa della sottoscrizione, entro l’orario stabilito nel regolamento (cut-off time). L’operazione viene regolata entro il giorno successivo a quello • di riferimento. Il rimborso avviene al valore unitario della quota nel giorno di ricezione da parte della società di gestione della domanda di rimborso. Il partecipante può sempre far pervenire direttamente alla • società di gestione del risparmio, (senza passare quindi attra-verso i soggetti collocatori) , la domanda di rimborso.

I costi Come riportato nel documento Consob i «dati mostrano che circa il 78% delle commissioni passive pagate dalle Sgr per la distribu-zione dei fondi aperti di propria istituzione e gestione e, quindi, considerabili quale proxy della rilevanza dei collocatori, è versato a società appartenenti al proprio gruppo di riferimento».

Gli Oicr esteri

armonizzati

Dal documento Consob emerge che «di per sé, non sussistono im-pedimenti di natura tecnica a che le quote o azioni di un Oicr estero armonizzato commercializzato in Italia possano essere immesse in un sistema di gestione accentrata in regime di dematerializzazione. D’altra parte, risulta che alcuni prodotti commercializzati in Italia hanno quote di partecipazione (volontariamente) dematerializzate presso depositari centrali esteri.»

Le conclusioni della Consob sul sito www.italiaoggi.it/docio7

Altri articoli a sul sito www.italiaoggi.it/risparmio+gestito

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 25: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

25Lunedì 16 Novembre 2009

Sì del parlamento: superato il contenzioso su Kirkuk

Iraq, voto a gennaioC’è l’intesa sulla legge elettorale

Pagina a curaDI GABRIELE FRONTONI

Il parlamento di Baghdad tro-va un’intesa sulla legge elet-torale. Dopo mesi di dibattito in aula, i deputati iracheni

sono riusciti a superare il contenzioso relativo alla regione petrolifera di Kirkuk, approvando le nuove regole con il fa-vore di 141 dei 195 rap-presentanti presenti. I deputati si sono divisi su chi avesse diritto al voto nella provincia di Kirkuk e su quanti seg-gi le spettassero in as-semblea. Il testo appro-vato prevede che «nella provincia di Kirkuk e in quelle dove si registrano contestazioni elettorali» i risultati non saranno dichiarati defi nitivi. Un comitato ad hoc composto da deputati delle province interes-sate, rappresentati dei ministeri coinvolti e della commissione elet-torale e aiutato dall’Onu, avrà in-fatti tempo un anno per verifi care le irregolarità annullando, even-tualmente, il voto. All’indomani

dell’approvazione della legge, la commissione elettorale irache-na ha fi ssato per il prossimo 21 gennaio la data delle elezioni politiche, posticipando la consul-tazione di una settimana rispetto a quanto già programmato. «Man-

cano i tempi tecnici per mettere in atto misure concrete, come per esempio la selezione e l’assunzio-ne di 300 mila osservatori per i 50 mila seggi previsti», ha spie-gato Faraj al Haidery, presidente della commissione elettorale. «Si tratta di procedure necessarie perché le elezioni rispettino gli standard internazionali». Della

stessa opinione, Ad Milkert, rap-presentante speciale in Iraq del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon, che ha confermato che i tempi erano troppo stretti perché le elezioni venissero organizzate secondo le procedure internazio-

nali. «Abbiamo bisogno di una settimana-dieci giorni in più per prepa-rarci», ha fatto sapere uno dei membri della commissione, Hamdiya al Husseini, all’agenzia irachena Aswat al Iraq. La notizia dell’approva-zione della nuova legge elettorale è stata accolta con grande entusiasmo da parte di Washington: il presidente americano, Barack Obama ha detto che l’intesa raggiunta in

seno al parlamento iracheno «rap-presenta nuovi progressi politici nella prospettiva di una pace du-ratura e dell’unità in Iraq, oltre a permettere una transizione or-dinata e responsabile con il ritiro delle truppe da combattimento americane entro il prossimo set-tembre».

© Riproduzione riservata

Altre imposte e tasse

TASSAZIONE SEPARATA N

Tassazione dei rendimenti finanziari ante 31 dicembre 2000. Presunzione di doppia imposizione fiscale. Non sussiste (risoluzione dell’ag. delle entrate del 5 novembre 2009, n. 275/E)

ACCISE N

Soppressione del codice tribu-to «2835» denominato «accisa sul gasolio per autotrazione. Quota da attribuire alle regioni a statuto ordinario. Legge 296/2006, art. 1, C. 12» (Risoluzione dell’ag. delle entrate del 9 novembre 2009, n. 276/E)

IMPOSTA SOSTITUTIVA N

Istituzione dei codici tributo «1829» e «1830» relativi al versamento dell’acconto e del saldo della «imposta sostitu-tiva sulle plusvalenze iscritte in bilancio derivanti dalla valutazione, ai corsi di fine esercizio, delle disponibilità in metalli preziosi per uso non industriale – art. 14, dl 1/07/09, n. 78». (Risoluzione dell’ag. delle entrate del 9 novembre 2009, n. 277/E)

TITOLI OBBLIGAZIONARI N

Proventi dei titoli obbli-gazionari emessi da enti territoriali. Attribuzione codice ente territoriale alla regione Campania (risoluzio-ne dell’ag. delle entrate del 9 novembre 2009, n. 278/E)

Agevolazioni

CREDITO D’IMPOSTA N

Codici tributo «2120» e «3859» relativi alla fruizione dei crediti d’imposta previsti in occasione della riduzione dell’acconto Ires e Irap per il 2008. Soppressi (risoluzione dell’ag. delle en-trate del 10 novembre 2009, n. 278/E)

Altre notizie di rilevante interesse

ACCONTI N

Varato dal consiglio dei ministri il decreto legge sugli acconti. Riduzione al 79 per cento.

IVA N

Approvato dal consiglio dei ministri il decreto legislativo che recepisce le direttive comu-nitarie in materia di Iva.

MODELLO IRAP N

Pubblicata la bozza del modello Irap 2010.

DDL FINANZIARIA N

Approvato il disegno di legge col-legato alla finanziaria 2010.

FISCO FLASH

DAL 2010

Qatar, addio all’aliquota progressiva

Un’aliquota fi scale standard per tutte le imprese, pari al 10% degli utili. È questa la novità introdotta dal ministro delle fi nanze del Qatar, Yousef Hussein Kamal, a partire dal 2010. Secondo quanto dichia-rato dal ministro, il governo ha deciso di abbattere di 25 punti percentuali il peso delle tasse che grava sulle imprese attive nel paese, sostituendo l’attua-le sistema fi scale che prevede un’aliquota progressiva massi-ma del 35% per il settore pro-duttivo, con una tassa unica pari al 10%.

La misura è stata introdotta dal governo del Qatar nel ten-tativo di attrarre nuove impre-se per cercare di differenziare l’economia dalla forte dipen-denza dal petrolio e dal gas naturale allettando in questo modo gli investimenti stranieri in settori diversi da quelli tra-dizionali dell’emirato.

Attualmente il Qatar pre-senta una tassazione progres-siva sulle imprese con tassi che vanno dal 10 al 35% attraverso sette scaglioni. Le imprese che producono utili inferiori ai 137 mila dollari l’anno sono esen-tate dal pagamento delle tasse, mentre l’aliquota più alta (35% appunto) si applica alle società con profi tti superiori al milione e 370 mila dollari.

Lunedì 16 Nov

contenzioso su KirkukAlt AFISCO FLASHSCO FLAS

L A S E T T I M A N A

isultati cano i tempi tecnici per mettere

nadigirauncoalirLazielcodail Bch

senoalpar

Il i scol ash in versio-ne integrale è disponi-bile sul sitowww.italiaoggi.it

A cura dello StudioF. Ghiglione e A. Ghio

TELEFONIA

La Spagna vieta le sim anonime

La Spagna mette al bando le sim telefoniche anonime. Una nuova legge sulla privacy approvata dal governo di Ma-drid prevede infatti che tutti i numeri di telefono cellulare ricaricabili non riconducibili a un soggetto ben preciso debba-no essere disattivati. I titolari delle sim avranno a disposizio-ne un periodo di tempo pari a sei mesi per mettersi in rego-la, registrandosi direttamente presso le compagnie telefoniche titolari della carta. Ogni qual-volta il titolare della sim non registrata vorrà compiere una telefonata, il gestore telefonico invierà in automatico un mes-saggio all’utente della carta invitando il titolare a contatta-re la compagnia telefonica per identificarsi. Nel caso in cui, al termine di un periodo di sei mesi, il numero di cellulare non venisse associato a nessun tito-lare, allora il gestore telefonico provvederà a disconnetterlo in maniera defi nitiva.

La legge prevede, inoltre, che le compagnie telefoniche predi-spongano un registro contenen-te le generalità di tutti i clienti in possesso di una carta telefo-nica ricaricabile. E questo, per consentire alle autorità di po-lizia giudiziaria di disporne in qualsiasi momento per fi nalità investigative.

SOCCORSO

Svizzeri all’esteropiù tutelati

Svizzeri all’estero soccorsi per legge. Il governo di Berna ha fissato al primo gennaio prossimo l’entrata in vigore del-le disposizioni di legge relative al sostegno fi nanziario garan-tito a tutti i cittadini svizzeri che, per varie ragioni, verranno a trovarsi al di fuori del paese. Le nuove disposizioni, accom-pagnate da un’unica ordinanza, hanno messo ordine nei testi precedenti, concedendo mag-giori garanzie legali sul modo in cui la Svizzera potrà reagire di fronte alle situazioni di emer-genza in cui vengono a trovarsi i suoi cittadini residenti all’este-ro o semplicemente in viaggio di turismo o di affari. Sul pia-no pratico, a partire dal 2010 il paese dello scudo crociato continuerà a sostenere i propri cittadini all’estero in diffi coltà attraverso la concessione di prestazioni uniche e periodiche o assumendosi i costi per il loro rimpatrio. Allo stesso tempo, il governo ha deciso di continua-re a concedere aiuti transitori rimborsabili ai turisti elvetici che verranno a trovarsi in situa-zioni di bisogno. In un secondo tempo, il Consiglio federale ha fatto sapere che procederà alla revisione delle condizioni qua-dro per la concessione di aiuti finanziari alle organizzazioni degli svizzeri all’estero.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 26: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

Prospetto dei valori correnti delle polizze index linked

VALORI AL 02/11/09

Adesso Index Aprile '07 81,51 A2 | A | A+ ****** - | A- | A-

Adesso Index Febbraio '07 95,20 A2 | A- | A- * - | A- | A-

Alba Carim Index 08/07 100,32 - | BBB | - Aa3 | A+ | AA-

Alba Carim Index 11/06 96,95 - | BBB | - Aa1 | AA | AA

Alti Percorsi Index 1 – 2007 97,22 A3 | - | - Aa2 | A+ | A+

AltiPercorsi Index 2005 100,92 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Barrage Index 1 98,85 Aa1 | AA- | AA-

Carichieti Index Linked 2004 99,90 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA- | AA-

CariChieti Index Linked 2005 89,86 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Carichieti index linked 2006 92,97 Aa2 | AA- | AA- A1 | A | A+

Carichieti Index Linked 2007 95,51 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA

Cedola Index 96,87 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Creberg altiplano marzo 07 92,46 - | A- | A- - | A- | A-

Creberg Altiplano Aprile '07 75,15 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Creberg Polar Aprile '07 74,50 Baa3 | - | BBB+ - | A- | A-

Derby Index Linked Dicembre 2006 70,41 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | A | A ****

Derby Index Linked Ottobre 2006 86,40 - | (1) | - - | A- | A-

DomanIdea 1 - Index Linked 2007 99,80 Aa3 | AA- | AA-

DOMANIDEA 2 – INDEX LINKED 2007 85,56 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

DomanIdea 3 - Index Linked 2007 98,87 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Nuove Frontiere 96,05 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere II Serie N/D (�) C | NR | NR Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere III serie 88,61 - | A- | A- Aa2 | AA | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere IV serie 89,40 Aa2 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere V serie 99,20 Aa1 | - | -

Duomo Index Nuove Frontiere VI serie 115,10 Aa2 | A+ | A+

Duomo Index Nuove Frontiere VII serie 85,56 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Duomo Index Nuove Frontiere VIII serie 98,87 - | A- | A- Aa3 | A+ | A+ *****

Duomo Index Performance Positiva 109,46 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

ExtraFrutti - Index Linked 2008 97,12 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 1 - 2006 95,25 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Futuro Forte 3 - 2006 99,99 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Scatto piu' Persona Life 91,43 Aa2 | A+ | A+

Index Up 1 2005 99,72 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 1-2008 81,58 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index Up 2 - 2005 99,40 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2004 99,90 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 3 - 2005 99,66 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 4 - 2005 99,95 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Indice Più 1 98,27 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA | AA

Indice Più 2 - 2004 96,55 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Indice Più 3 95,98 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Indice Più 3 - Full 99,92 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Indice Più 4 - 2004 98,53 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

OndaCarim Dodicizeroquattro 99,94 - | BBB | - Aa1 | AA- | AA-

Pieno Risparmio 4 99,61 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 1 - 2005 103,29 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

Prima Classe 2 - 2005 101,27 - | BBB+ | A- Aa3 | A | A ****

Prima Classe 2005 - Edizione speciale Progetti Regionali 97,00 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Prima Classe 3 - 2005 93,98 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 1 2004 100,12 Baa3 | - | - Aa3 | A | A ****

Scelgo Index 10 96,81 Baa3 | - | - Aa3 | A+ | AA-

Scelgo Index 11 95,67 Baa3 | - | - A1 | A+ | A+

Scelgo index 12 96,29 Baa3 | - | - Aa2 | AA | AA

Scelgo Index 13 98,41 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 14 96,66 Baa3 | - | - Aa1 | AA- | AA-

Scelgo Index 3 - 2004 100,41 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Scelgo Index 3 - 2004 100,41 Baa3 | - | - Aa3 | AA- | AA-

Treviso Index 2007 97,22 A3 | - | - Aa2 | A+ | A+

Volterra Index 99,89 - | (1) | - Aa1 | AA- | AA-

Volterra Index 2 - 2005 101,71 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Uni Euro7bond 99,25 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Uni Class 97,05 Aa3 | A | AA- Aa3 | A | A+

2,40% S&P/Mib CRESCITA ITALIA SERIE XIV LUGLIO 2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

2,80% EURO DOLLARO SERIE XV SETT 05 96,03 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3% Cliquet Crescita Italia SERIE III - 2 2005 92,85 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

3% Cliquet Crescita USA SERIE II 1/2005 101,42 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

3% Più Crescita Globale Index Linked serie IV aprile 2004 99,07 Aa1 | AA | AA

3% Top Coupon Index Linked serie XIII 2003 98,98 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3% TOP COUPON INDEX LINKED SERIE XV - 2003 98,74 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie XVII - 2003 100,01 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,0% Top Coupon Serie XII - 2003 98,88 A1 | A | A+ *** Aa3 | A | A ****

3,15% GRIFO COUPON - SERIE VI MAGGIO 2004 96,28 Aa1 | AA | AA Aa1 | AA | AA

3,20% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE VII GIUGNO 2004 95,79 A2 | A | A

3,50% Crescita U.S.A. Index Linked Serie XVIII - 2003 101,45 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked Serie XIX - 2003 100,05 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked Serie XXI 2003 99,91 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,50% Più Crescita U.S.A. Index Linked serie XXII - 2003 100,40 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

3,60% Coupon Serie X - 2003 98,92 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

3,75% crescita USA index linked serie XIV settembre 2004 98,58 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XXIII 2003 100,53 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

3,80% S&P / Mib CRESCITA ITALIA SERIE XVII DICEMBRE 2004 94,63 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,0% Crescita U.S.A. Index Linked Serie X Agosto 2004 99,17 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

4,0% CRESCITA U.S.A. INDEX LINKED SERIE XV NOVEMBRE 2004 94,35 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

4,0% CRESCITA USA SERIE XIII OTTOBRE 2004 94,79 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

4,30% International Index Serie V Marzo 2007 85,56 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

4,30% International Index Serie VIII Maggio 2007 91,38 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Index Serie XV Settembre 2007 88,47 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VI Aprile 2007 80,58 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie VII Aprile 2007 79,81 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

4,30% International Serie X Giugno 2007 91,02 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

AUSTRALIAN & SWISS INDEX SERIE VIII GIUGNO 2006 92,46 A2 | A | A Aa2 | A+ | A+

Capital Index Serie II 2005 97,63 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Capital Index SERIE IV 2005 87,41 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Capital Index serie VI 2004 99,00 Aa1 | AA | AA Aa1 | AA | AA

CAPITAL INDEX SERIE VI 2005 90,89 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Capital Index Serie X 2004 93,50 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XII 2004 92,77 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XIV 2004 94,57 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVI 2004 93,91 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CAPITAL INDEX SERIE XVII 2004 90,89 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Capital index serie XX 2004 97,98 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Convergence Serie IX 2007 80,58 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie VIII 2007 85,56 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Convergence Serie XI 2007 91,38 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Convergence Serie XII 2007 91,02 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Convergence serie XIV 2007 88,47 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

Crescita Europa Serie IX 2006 96,61 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Europa Serie XI 2006 97,90 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA GLOBALE CLIQUET SERIE IV 2006 98,57 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

CRESCITA ITALIA 70% SERIE XIII 2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA ITALIA 80% SERIE XII LUGLIO 2005 91,01 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | AA | AA

CRESCITA ITALIA Serie VII 2006 98,70 A3 | BBB+ | A- Aa2 | AA | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2006 88,92 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I - 2004 100,48 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie I 2005 101,42 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2006 95,25 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE I 2007 94,72 Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2004 100,03 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Crescita Sicura Serie II 2005 92,85 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE II 2007 90,42 A1 | A | A Aa3 | A | A+

CRESCITA SICURA SERIE II/2006 96,47 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Crescita Sicura serie III 2005 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE III 2006 85,62 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie III 2007 91,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie IV 2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IV 2006 88,23 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Crescita Sicura Serie IV 2007 91,37 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita Sicura Serie IX - 2003 100,54 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE IX 2004 99,60 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE IX 2006 92,59 Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2005 91,01 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE V 2006 92,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie V 2007 91,38 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VI 2004 96,12 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VI 2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

Crescita Sicura Serie VI 2007 91,02 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Crescita sicura serie VII 2004 94,89 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VII 2005 96,03 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VII 2006 94,29 Aa1 | AA | AA

Crescita Sicura Serie VII 2007 88,47 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2004 94,57 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2005 95,70 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

CRESCITA SICURA SERIE VIII 2006 93,92 Aa3 | A+ | AA-

Crescita Sicura Serie VIII 2007 71,99 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

CRESCITA SICURA SERIE X 2006 98,29 Aa1 | AA | AA

CRESCITA SICURA SERIE XI 2006 96,20 Aa3 | A+ | AA-

CRESCITA U.S.A. 3 COUPON Index Linked serie II Febbraio 2004 99,63 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

DJ EUROSTOXX CRESCITA EUROPA SERIE II FEBBRAIO 2006 96,47 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Dow Jones 4,0% Index Linked Serie I Gennaio 2004 99,68 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Esagono Plus Nikkei Serie XIX 2006 99,02 Aa1 | - | -

Esagono Plus Nikkei Serie XXI 2006 96,47 Aa3 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Esagono Short Nikkei Serie I 2007 101,03 Aa1 | - | -

Esagono Short Nikkei Serie IV 2007 102,09 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Esagono Short Nikkei Serie VII 2007 102,66 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Euramerica 87 Index Linked Serie IX Maggio 2007 87,26 A1 | A | A+ A1 | A | A+

Euro dollaro Index Coupon 1,75% serie VII 5/2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

EURO-DOLLARO INDEX COUPON - SERIE XVI DICEMBRE 2004 96,57 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Euro-dollaro Serie V aprile 2005 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

EURO-JAPAN INDEX LINKED SERIE III MARZO 2006 94,17 A2 | A | A+ ****** Aa3 | A+ | A+ *****

EUROSTOXX 10% SERIE XIII LUGLIO 2005 95,76 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX 3,75% SERIE VII MAGGIO 2006 88,23 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 4% PIU' INDEX LINKED SERIE XII AGOSTO 2006 94,29 Aa1 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XIV OTTOBRE 2006 92,59 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XV NOVEMBRE 2006 98,29 Aa1 | AA | AA

EUROSTOXX 4% PIU' SERIE XVI DICEMBRE 2006 96,20 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% PIU'SERIE XIII SETTEMBRE 2006 93,92 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE I GENNAIO 2007 94,72 Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE IX GIUGNO 2006 92,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

EUROSTOXX 4% SERIE XI LUGLIO 2006 88,92 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 4,20% SERIE III FEBBRAIO 2007 90,42 A1 | A | A Aa3 | A | A+

EUROSTOXX 7,60% PLUS SERIE XIX DICEMBRE 2005 99,48 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

EUROSTOXX 8,55% PLUS SERIE I GENNAIO 2006 99,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

EUROSTOXX CRESCITA SICURA SERIE III 2006 96,47 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XI 2007 93,38 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

Everest Equity World Serie XII Settembre 2007 92,21 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Everest Global Basket Serie XIII 2007 93,38 A1 | A | A Aa3 | A+ | A+

VALORI AL 02/11/09VALORI AL 02/11/09

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

RATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCHPRODOTTO VALORE

RATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

(�) Index con sottostante Glitnir Banki HF; si comunica che, a partire dalle quotazionidell’ 1/10/2008, le quotazioni sono sospese come da comunicato disponibile sulla homepage del sito www.cattolica.it e www.cattolicabanche.it.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 27: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

€/$ Doppia Opportunità 99,63 - | (1) | - Aa1 | AA | AA

€/$ Doppia Opportunità protezione totale 97,71 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

BCP Più index serie III 2004 99,91 - | - | BBB Aa1 | A+ | AA-

BCP Più index serie IV 2005 94,21 - | A- | - Aa3 | A | A ****

BCP PIU' INDEX SERIE I - 2003 99,94 A2 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE IX - 2003 98,78 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

C.R.F.C. INDEX LINKED SERIE XI - 2004 100,26 - | (1) | - Aa3 | A | A ****

CRFC INDEX LINKED SERIE XII 92,15 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

CRFC INDEX LINKED SERIE XII bis 2004 91,84 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Il valore dell'energia 93,47 A1 | A | A+ - | A- | A-

Il valore dell’acqua 99,59 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Il valore dell’acqua - seconda serie 101,12 A1 | A | A+ - | A- | A-

Index DJ Eurostoxx 50 - Europa: nuova opportunità 99,40 Aa1 | AA | AA

Index Linked Bull Dividend 88,47 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | A+ | A+

Index linked di lusso 101,16 - | AA- | - Aa3 | A+ | A+ *****

Index Linked Select Dividend 75,30 Baa3 | - | BBB+ Aa3 | AA- | AA-

Index Up 1 2006 101,22 - | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Index Up 1 2007 96,57 - | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Index Up 2 2006 89,86 A2 | A | A+ ****** Aa2 | AA- | AA-

Nikkei Avenue 84,08 Baa3 | - | BBB+ Aa2 | AA- | AA-

PROFIT + 97,95 - | A- | A- Aa1 | A+ | AA-

SOLO FRUTTI - SERIE VI 2003 135,27 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie I 136,20 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie II 135,27 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie III 134,33 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie IV 133,40 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

SoloFrutti serie V 135,41 - | - | AA Aa1 | A+ | AA-

Tandem Doppia Opportunità 96,88 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Valore Assicurato 92,14 Aa2 | AA- | AA- Aa2 | AA- | AA-

Everest Global Basket Serie XV 2007 92,21 A1 | A | A+ Aa2 | A+ | A+

Global Alternative Energy & Water Serie XIII Settembre 2007 83,06 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

GLOBAL INDEX SERIE V MARZO 2006 97,74 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Grifo Equity 2009 Serie Novembre 2005 98,54 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Grifo Index serie XIX 2004 98,22 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

GrifoCOUPON Index Linked Serie III Febbraio 2004 98,50 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA | AA

INDEX "€uro/Dollaro" BSG 2006/2012 SERIE IV 85,62 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE IX 88,92 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE V 88,23 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE VI 92,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE X 94,29 Aa1 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XI 93,92 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XII 92,59 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIII 98,29 Aa1 | AA | AA

INDEX "DJ EUROSTOXX 50" BSG 2006/2012 SERIE XIV 96,20 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "DJ EUROSTOXX 6Y" BSG 2007/2013 SERIE V 90,42 A1 | A | A Aa3 | A | A+

INDEX "ESAGONO" BSG 2005/2010 SERIE XIV 94,93 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX "EURO/$" 2011/BSG SERIE XIII 96,03 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

INDEX "EUROSTOXX50 - SWING 6Y" BSG-2007/2013 SERIE II 94,72 Aa3 | A+ | AA-

INDEX "HICP-INFLATION" BSG 2007/2012 SERIE III 96,73 Aa1 | - | -

INDEX "NIKKEY 225 - ESAGONO 3Y" BSG-2007/2010 SERIE I 101,03 Aa1 | - | -

INDEX "NIKKEY 3Y" BSG 2007/2010 SERIE IV 102,09 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

Index “Alternative Basket 5Y” BSG 2007/2012 Serie XI 71,99 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie IX 91,02 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie VIII 91,38 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index “Convergence 5Y” BSG 2007/2012 Serie X 88,47 Aa3 | - | - Aa1 | A+ | AA-

INDEX “DJ EUROSTOXX 50” BSG 2005/2010 SERIE XVI 94,07 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VI 91,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Index “DJ Eurostoxx 6Y” BSG 2007/2013 Serie VII 91,37 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

INDEX BASKET 2010 SERIE II 2004 109,40 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX BASKET BSG SERIE II 2006 98,57 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

INDEX BSG 2006/2011 “MAXIESAGONO” SERIE I 2006 95,25 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie IX 2005 91,01 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Coupon Euro/Dollaro Serie V 2005 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Index Coupon Euro/Dollaro serie XX 2005 95,70 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Extra Serie XII 2005 97,24 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO ITALIA SERIE XIV 2005 95,76 Aa1 | AA- | AA- Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE IA 2006 99,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE IB 2006 99,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE II 2006 95,25 A1 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX ESAGONO MAXI SERIE XXIII 2005 99,48 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Maxi serie XXIV 2005 94,07 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XIV 2006 94,48 A1 | A | A+ Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XIX 2005 94,41 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Index Esagono Plus Serie XXI 2005 89,91 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Plus Serie XXII 2005 89,52 A3 | BBB+ | A- Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie VIII 2005 99,41 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index Esagono Serie X 2005 96,12 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Euro - Dollaro 2011 BSG Serie VII 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

Index Euro-dollaro 2011 BSG Serie VI 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Index Euro-Dollaro 2011 BSG Serie X 2005 91,01 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Index Eurodollaro Bsg serie 12^ - 2004 96,57 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Index S&P 500 2010/BSG Serie I - 2004 99,75 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Index S&P 500 2010/BSG serie III 2004 100,03 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

INDEX SERIE XV 2005 ESAGONO PLUS 94,93 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

INDEX SERIE XVI 2005 COUPON EURO/DOLLARO 96,03 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Index superswing S&P 500 BSG/2011 Serie II 2005 101,42 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

Index superswing S.&P. MIB - BSG/2011 Serie IV 2005 92,85 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

INDEX SWING SPMIB BSG 2011 SERIE XII/2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

VALORI AL 02/11/09

VALORI AL 02/11/09

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

VALORI AL 02/11/09

* Rating della Società Incorporante Banco Popolare Scarl

** Rating della Società Garante The Goldman Sachs Group, INC.

*** Rating della Società Incorporante Unione di Banche Italiane ScpA

**** Rating della Società Incorporante Madre Unicredit S.p.A.

***** Rating della Società Incorporante Natixis

****** Rating della Società Incorporante Merrill Lynch International

******** Rating della Società Incorporante Bayerische Hypo - und Vereinsbank AG

(1) La Compagnia assume integralmente il rischio di controparte

(2) Prodotto costruito ante Circolare ISVAP 451/D del 24 luglio 2001

Carismi Più Certezza 10 107,03 - | (1) | - Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 11 98,63 Aa3 | AA- | AA- Aa2 | AA | AA-

Carismi Più Certezza 2 102,53 A2 | A | A+ Aa3 | A | A ****

Carismi Più Certezza 2 Private 97,52 - | AA- | - Aa1 | AA | AA

Carismi Più Certezza 3 93,71 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 4 89,05 A3 | BBB+ | A- Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 5 94,64 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | A+ | AA-

Carismi Più Certezza 6 94,34 Baa3 | - | BBB+

Carismi Più Certezza 7 93,37 A1 | A | A Aa2 | A+ | A+

CARISMI Più Certezza 8 85,35 Aa3 | A | A **** Aa2 | A+ | A+

Carismi Più Certezza 9 93,22 - | AA- | - Aa2 | A+ | A+

VALORI AL 02/11/09

INDEX LINKED NUMERO 1 103,29 - | (1) | - Aa3 | AA- | AA-

VALORI AL 02/11/09

INTERNATIONAL COUPON SERIE IV FEBBRAIO 2006 98,57 A1 | A | A+ Aa2 | AA | AA-

Japan – Euro Serie IV 2007 83,79 A3 | BBB+ | A- Aa2 | A+ | A+

Lombarda vita 6&6 98,44 - | AA- | - Aa3 | A | A+

Lombarda vita 6&6 New 89,63 A2 | A | A Aa3 | A+ | AA-

Lombarda Vita Best of Euro-USA 2008-2014 103,73 Aa3 | A+ | AA- Aa2 | A+ | A+

Lombarda Vita BRIC 40 "5 + 5" 41,31 - | (1) | - Aa1 | A+ | AA-

LOMBARDA VITA BRIC 40 "5,10 + 5,10” 85,34 - | AA- | - Aa1 | AA | AA

Lombarda Vita Classic Markets 98,77 Aa1 | A+ | AA-

Lombarda Vita Classic Markets New 95,02 - | AA- | - Aa2 | AA | AA-

Lombarda Vita Euro Sector 96,82 - | AA- | - A1 | AA- | AA-

Lombarda Vita Euro Sector New 87,85 Aa3 | AA- | AA- Aa1 | AA | AA

MISTA GLOBALE CLIQUET serie XVIII 2003 100,91 A1 | A | A+ *** Aa2 | AA- | AA-

Mista Globale Cliquet serie II 2004 101,71 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

Mista Globale Cliquet serie III 2004 101,47 A1 | A | A+ *** Aa2 | A+ | A+

Mista Globale Cliquet serie XIX 2003 101,66 A1 | A | A+ *** Aa1 | AA | AA

NIKKEI 14% SERIE II GENNAIO 2007 101,03 Aa1 | - | -

Presente e Futuro 2007-2012 Serie XIV settembre 2007 71,99 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Presente e Futuro Serie XVI 2007 71,99 Baa2 | BBB | BBB Aa1 | A+ | AA-

Protezione e Valore Serie III 2007 96,73 Aa1 | - | -

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 36,49 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 36,49 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Dicembre 2007 36,49 A3 | BBB | A- Aa3 | AA- | AA-

Short Everest Global Basket Novembre 2007 99,89 Baa1 | - | A+ Aa2 | A+ | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie II 2007 94,72 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie V 2007 90,42 A1 | A | A Aa3 | A | A+

Swing DJ Eurostoxx50 Serie VI 2007 91,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie X 2007 91,37 A1 | A | A Aa2 | AA | AA

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVI 2006 93,92 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XVII 2006 92,87 Aa3 | A+ | AA-

SWING DJ EUROSTOXX50 SERIE XVIII 2006 92,59 Aa3 | A+ | AA-

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XX 2006 98,29 Aa1 | AA | AA

Swing DJ Eurostoxx50 Serie XXII 2006 96,20 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index - Serie XXXV 2005 101,42 - | AA- | - Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLI - 2005 94,78 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLII - 2005 91,01 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

TORTONA BORSE PIÙ INDEX SERIE XLIV 2005 91,07 Aa1 | AA- | AA- Aa3 | A | A ****

Tortona Borse Più Index Serie XXII - 2004 109,40 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVI - 2004 96,12 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXVIII - 2004 99,17 A1 | A | A+ *** Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIII 96,57 Aa3 | A+ | AA- Aa1 | AA- | AA-

Tortona Borse Più Index Serie XXXIX 2005 89,26 A2 | A | A Aa1 | AA | AA

Tortona Borse Più Index Serie XXXVI 2005 92,85 A2 | A | A Aa1 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LI 2006 92,38 A1 | A | A+ Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LIII 2006 88,92 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LV 2006 93,92 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVI 2006 92,59 Aa3 | A+ | AA-

Tortona Borse Piu' Index Serie LVIi 2006 98,29 Aa1 | AA | AA

Tortona Borse Piu' Index Serie XLIX 2006 88,23 A1 | A | A+ Aa3 | A | A+

Tortona Borse Piu' Index Serie XXX 2004 94,89 Aa3 | A+ | AA- Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLV 2005 94,07 A2 | A | A Aa3 | AA- | AA-

TORTONA BORSE PIU’ INDEX SERIE XLVI 2006 99,74 A1 | A | A+ *** Aa1 | A+ | AA-

World Basket Index Serie IV - 2004 99,11 Aa1 | AA | AA

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

PRODOTTO VALORERATING OBBLIGAZIONE RATING OPZIONE

MOODY’S/S&P/FITCH MOODY’S/S&P/FITCH

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 28: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

28 Lunedì 16 Novembre 2009 A F FA R I I N P I A Z Z A

Nuove iniziative a sostegno dell’innovazione tecnologica

L’It ritrova appealCrescono gli investimenti, Usa in testa

Pagina a cura

DI FRANCESCO BARBIERI

Nonostante il settore italiano dell’informa-tion technology sia il secondo in Europa, con

400.000 addetti e 100.000 impre-se, secondo il rapporto divulgato da Assinform esso appare ancora poco valorizzato. Il sostegno all’in-novazione tecnologica appare invece fondamentale se si consi-dera che, tra i punti di debolezza dell’IT, c’è quello riguardante il fatto che il 94% del comparto è costituito da piccole imprese cui sono associati anche bassi mar-gini operativi. Le principali dislo-cazioni della struttura industriale si hanno a Milano e Roma, con la Lombardia che da sola racchiude il 25% delle imprese ed oltre un quarto degli occupati nel settore dell’informatica. Benefi ciano del valore aggiunto apportato dall’in-formation technology editoria e trasporto aereo, chimica, moda, tessile ed industria del legno grazie, molto spesso, a imprese IT organizzate in reti e distretti per l’innovazione. Ma se si può dire che non ci siano ancora una politica industriale e delle misure incentivanti non si può affermare che la scienza, in numerose delle proprie configurazioni attuali, non si rivolga oggi all’industria come naturale destinazione per i risultati della propria ricerca. Un esempio pratico è costituito dalla creazione di ‘Integrity’, un software sviluppato dalla società Pas, che in Italia è già disponibile dai partner Honeywell e Invensys, progettato per mappare il ‘geno-ma’ dell’automazione dello stabili-mento. Questo sistema consentirà di gestire tutto l’insieme delle ar-chitetture, delle strutture interne e delle connessioni verso l’ester-no delle imprese costituendo un grande passo avanti verso l’otti-mizzazione delle risorse aziendali e verso la risoluzione anticipata delle problematiche di produzione e commercializzazione. Nel caso dell’industria energetica oggi la parola d’ordine è creare reti sem-pre più snelle e in grado non solo di garantire l’effi cienza nell’eroga-zione del servizio ma anche una

razionalizzazione dei consumi e una riduzione degli inquinanti. In occasione della terza edizio-ne dell’Energy&Utilities Forum, organizzato a Milano dall’Idc, si sono incontrati IT provider, pro-duttori, distributori e analisti del settore energetico per confrontar-si sul tema ‘Effi cienza energetica, gestione della domanda e smart grid in un contesto di crisi eco-nomica. Soluzioni per il rilancio dello sviluppo economico’.

In questa sede si è inquadrata la tecnologia di gestione e control-lo delle grandi reti aziendali come una nuova frontiera dell’ecologia, come un modo per ottimizzare la produzione, per ridurre costi e sprechi e per monitorare i consu-mi. I progetti sviluppati negli ul-timi anni hanno valutato il tema dell’efficienza energetica come un fattore strategico a livello eu-ropeo. Fra le aree di ricerca per il manifatturiero, rispondenti a target di innovazione industriale, ne sono state individuate alcune come prevalenti. Il ‘Management del ciclo di vita della fornitura energetica’, che comprende le innovazioni per la riduzione del consumo di energia delle mac-chine, i sistemi di fornitura di energia, le infrastrutture, la lo-gistica e gli edifi ci. Le ‘Fabbriche a basso consumo energetico’, che includono design e costruzione di edifi ci specifi ci, sistemi di energia rinnovabile, scambiatori di calore e riutilizzo dell’energia. Le ‘Tec-nologie per l’effi cienza energetica’ con consumo ed espulsione per l’utilizzazione ottimizzata di cor-renti di energia a basso consumo energetico, inclusa l’applicazione di approcci e tecnologie innovati-ve per l’utilizzazione dei gas dei processi di combustione.

Nei giorni scorsi a Milano SR-Labs, azienda italiana che svilup-pa applicazioni grazie alle quali è possibile comandare un compu-ter semplicemente guardando lo schermo, ha organizzato il World Usability Day, giunto così alla sua quinta edizione. Usabilità è un termine che defi nisce il grado di facilità e di soddisfazione con cui si compie l’interazione uomo-strumento, altra frontiera sulla quale la scienza sta lavorando per

aiutare e facilitare i processi indu-striali di ogni tipo. E si potrebbe parlare ancora del partenariato pubblico-privato che va sotto il nome di ‘Factory of the Future’, lanciato uffi cialmente lo scorso lu-glio dall’European Factory of the Future Research Association, teso a migliorare l’effi cienza, la fl essi-bilità e la sostenibilità dei sistemi di produzione e manifattura. Si potrebbe parlare delle iniziative con cui la multinazionale Natio-nal Instruments sviluppa e sostie-ne il progetto LabView, pensato per incrementare l’innovazione e la produttività di progettisti ed ingegneri concentrandosi sulla programmazione parallela, sulle reti di sensori wireless distribui-te, sui test RF e sulla matematica real-time. Non meno importanti le attività di ricerca promosse dall’European Economic Recove-ry Plan 2010-2013, lanciato dalla Commissione europea nel novem-bre 2008. Quindi grande vivacità e grandi speranze per un settore che vede, tra gli strumenti fi nan-ziari che segnaliamo, il Nordea-1 Swedish Equity Fund BP Acc. La Svezia, caratterizzata da un’eco-nomia aperta e di piccole dimen-sioni, povera di risorse naturali e di materie prime da destinare ai mercati esteri, ha dovuto far leva su un’elevata produttività e su un contesto innovativo fortemen-te tecnologico. Così nasce questo fondo composto prevalentemen-te, ed esattamente per l’89,07%, da beni industriali e di teleco-municazioni large cap dell’Eu-ropa occidentale non-euro. Il suo rendimento year to date è stato fi nora del 51,17%. Il BlackRock Global Funds - World Technology C2 USD mira a massimizzare il rendimento investendo, a livel-lo mondiale, almeno il 70% del patrimonio in azioni del settore tecnologico hardware, software e telecomunicazioni prevalente-mente statunitensi (64,67% del totale). Il rendimento year to date è del 30,17%. L’Henderson Horizon Global Technology Fund I1Inc, investe in un portafoglio diversifi cato di società del setto-re, prevalentemente Usa (73,9% del totale), con un rendimento year to date del 31,6%.

Il rally dell’equity e la ripresa

Secondo molti analisti, e a discapito dei tentennamenti eviden-ziati negli ultimi tempi, il poderoso rally dell’equity da marzo in avanti ha confermato la tendenza storica dei mercati di anticipare la ripresa del ciclo economico. In particolare per Wall Street si è trattato del miglior risultato parziale dal 1975 ad oggi con due trimestri consecutivi di rialzi ed un bilancio positivo del 34% per lo S&P 500. E i profi tti, guardando più avanti, secondo gli stessi analisti saranno in forte risalita anche nel 2010. Gli strategist di Nomura hanno rivisto al rialzo le proprie stime prevedendo un incremento degli utili, per le aziende facenti parte dello stesso indice, del 30% rispetto al 2009. Sorprese positive sono attese anche da Credit Suisse che vede l’utile per azione (Eps) in progresso del 29% nel prossimo anno. Anche gli esperti di Bsi, che manifestano positività nei confronti del mercato statunitense, consiglia-no di accumulare equities fi ntanto che permarrà l’attuale situazione di liquidità, di bassi tassi d’interesse, di ripresa della congiuntura e di crescita degli utili societari. Sulla stessa linea le previsioni del ‘Fund Manager Survey Global’ curato da Bank of America Merrill Lynch. Secondo questi ultimi, che avanzano una previsione più contenuta, gli utili potranno crescere comunque del 10% nell’arco dei prossimi dodici mesi. Questo diffuso ottimismo, che va ad ogni modo considerato con la dovuta prudenza, si diffonde in maniera più spiccata verso i titoli tecnologici mentre permane la diffi denza verso quelli bancari.

Le aspettative per i titoli telefonici

Negli otto mesi di quasi costante crescita del mercato azionario i titoli telefonici sono tra quelli che hanno ca-valcato solo parzialmente l’onda positiva pur essendosi, in precedenza, difesi bene nei momenti di maggiore diffi col-tà. Le valutazioni di lungo termine, che sono oggi basse rispetto al mercato, ed il prevedibile consolidamento del business ‘mobile’ potrebbero però contribuire a migliorare sensibilmente le aspettative. In particolare France Telecom, terzo gruppo europeo di telefonia, da marzo ad oggi ha fatto segnare una crescita del 12% e, stante la scarsa volatilità sul titolo, secondo le stime raccolte da Bloomberg il mercato ha oggi una veduta largamente positiva sul titolo. Il 51% degli analisti esprime una raccomandazione d’acquisto mentre il 40,5% consiglia, comunque, di mantenere il titolo in portafo-glio. Il gruppo è inoltre al centro del processo di aggregazione del ‘mobile’. France télécom e Deutsche telekom hanno recen-temente raggiunto l’accordo per una partnership sul merca-to della telefonia britannica dove le due compagnie operano attraverso le controllate T-Mobile e Orange. Esiste oggi un nuovo strumento che consente di approfi ttare dei rialzi del titolo France télécom offrendo, al contempo, la prospettiva di ottenere rendimenti positivi anche in caso di perdita del sottostante fi no ad un massimo del 40% del valore iniziale. Si tratta del certifi cato Doppia Chance su France Telecom di Bnp Paribas, della durata massima di tre anni a far tempo dallo scorso 13 novembre, che consente di staccare una cedola del 10% già al termine del primo anno se il titolo si troverà ad un valore superiore a quello iniziale. Se invece il sottostante si troverà sotto il valore iniziale, ma sopra la barriera del 60% del medesimo, allora il certifi cato proseguirà il suo corso staccando comunque una cedola del 5%. Tale meccanismo si riproporrà anche negli anni successivi.

La risposta sempre valida dell’oro

In un momento nel quale i modelli economici tradizionali risultano insuffi cienti a decifrare un mondo sempre più glo-balizzato, nel quale le trasformazioni in atto nelle economie dei grandi Paesi emergenti, e in particolare in India, Cina e Brasile, promettono di riversare sul pianeta un enorme numero di potenziali consumatori, prevedere l’infl azione diviene sempre più diffi cile ed è quindi fondamentale tro-vare attività fi nanziarie che possano performare sia in un contesto infl azionistico che in uno defl azionistico. Per tale motivo, nonostante le forti recenti crescite, l’oro potrebbe continuare ad essere una risposta valida. E questo anche per tutta una serie di altre ragioni. La prima è che rima-ne sempre valida la sua funzione di bene rifugio ed esso rappresenta una classe d’investimento liquida e facilmente liquidabile. La seconda è che il metallo giallo ha dimostrato, nel tempo, di essere ancora più stabile dell’investimento immobiliare. La terza è che, utilizzato anche in numerosi delicati processi industriali, esso aumenta la domanda an-che durante un ciclo economico positivo. Inoltre l’oro è la destinazione naturale delle riserve delle banche centrali dei Paesi emergenti che cercano alternative al dollaro in un futuro nel quale, a fronte di una crescita globale contenuta, il prezioso metallo si farà probabilmente preferire all’euro. La Borsa Italiana offre diversi strumenti per investire in oro e, in particolare, segnaliamo l’ETFS Gold Bullion e l’ETF Physical Gold, che seguono l’andamento del prezzo spot, e l’ETFS Gold che rifl ette il future quotato al Comex.

NELLA SFERA DI VETRO

Rendimento del fondo HHGT 2006/2009

Rendimento fondo Henderson Horizon Global TechnologyFund I1 INC (rosso) confrontato con indice MSCI (nero)

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 29: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

Finanziaria ’10,micro-riforma ma solo per pochiVenerdì e sabato il mondo dell’avvocatura si riunisce a Roma, convocato dall’Oua, per affrontare il tema delle riforme. Un tema non certo nuovo, visto che si parla da anni di una modifi ca dell’ordinamento forense, per affrontare il quale però il tem-po sembra non essere mai suffi ciente. Non appena c’è una bozza arriva subito una richiesta di correzione, e poi un’altra e un’altra ancora. Il tutto non certo per mo-difi care quelle parti della riforma sull’ac-cesso alla professione forense o la forma-zione permanente, sulle quali c’è già un ampio accordo tra ordini, associazioni sindacali e mondo politico. Il punto che fa sempre «saltare il banco» è molto più con-creto, ed è quello dei meccanismi «gestio-nali» della professione, e cioè delle «quote» di potere, deontologico e non, da riservare ai singoli ordini professionali, al Consiglio nazionale forense e ai sindacati maggior-mente rappresentativi. Altri scogli non paiono proprio esserci. Una prova? Basta vedere la Finanziaria 2010 all’esame del Senato. Pensate che tra gli emendamenti presentati ci siano quelli che puntano a togliere l’Irap agli studi legali o a dare agevolazioni agli avvocati, soprattutto gio-vani, che stanno soffrendo di più la crisi? Assolutamente no, o almeno così non pare. Degli oltre 550 emendamenti presentati a palazzo Madama, solo uno riguarda l’av-vocatura. L’ha presentato la senatrice Anna Bonfrisco (Pdl) e propone la proroga di un anno (dal 31 dicembre 2010 al 31 gennaio 2011) dei vertici degli attuali or-dini forensi e del Cnf. Uno slittamento giustifi cato dalla tempistica della legge di riordino, si spiega. Ma questo è proprio così fondamentale per la categoria?...

Roberto Miliacca

Nel settore sono le piccole realtà specializzate a prendersi la rivincita sui grandi studi puntando sul legame con gli armatori

Nello shippingvincono

le boutiqueDI DUILIO LUI

È uno dei pochi settori dell’ambito legale commerciale in cui i pic-coli studi conquistano la vetrina a discapito delle grandi realtà

strutturate. Lo shipping è un affare soprattutto per gli avvocati di provin-cia, che fanno valere il legame storico con gli armatori e con il mercato delle assicurazioni. Merito anche della par-ticolarità del settore, in cui le relazioni di fi ducia costruite negli anni valgono più di un team molto ampio di profes-sionisti.

Genova è la capitale italiana del set-tore, oltre che il principale scalo italia-no e terzo nel Mediterraneo alle spalle di Barcellona e Valencia. Nel capoluogo ligure hanno sede nomi storici di questo mercato come Siccardi Bregante & c., Garbarino Vergani e Mordiglia, che ora si trovano a fare i conti con un boom de-gli attacchi a opera dei pirati. Un’even-tualità contro la quale gli armatori sono chiamati ad assicurarsi, cercando un punto di equilibrio tra rischi e costi.

Sempre a Genova sono presenti an-

che gli uffici di alcuni grandi studi d’affari, che ora guardano con gran-de interesse alle gare di assegnazio-ne di alcune aree del porto. Deloitte, Simmons&Simmons, Legance e Chio-menti sono tra i nomi più gettonati nelle partite aperte con il mondo del credito. Con l’avanzare della crisi, infatti, si stanno aprendo importanti partite tra gli armatori e il mondo della fi nanza: rispetto al passato, le banche oggi sono più elastiche sulla questione debitoria. Anche in presenza di sfora-mento delle scadenze prefissate dal contratto, cercano soluzioni condivise per gli armatori, nel duplice interesse di salvaguardare le relazioni commer-ciali con la clientela ed evitare una ven-dita delle imbarcazioni che frutterebbe valori molto più contenuti rispetto al passato anche recente.

Un’altra voce di business riguarda il fi nanziamento delle nuove imbarcazio-ni: a fi ne 2008 la fl otta mercantile di proprietà italiana ha raggiunto quota 1.561 navi, ma nei cantieri ci sono nu-merosi progetti che aspettano nuova liquidità per andare avanti.

Baby park per avvocati in tribunale. È l’iniziativa promossa dal Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Venezia, che ha approvato il progetto per un servizio di «baby parking» per far fronte ai tempi imprevisti della professione. Nel capoluogo veneto, insomma, è stata av-viata la sperimentazione di un servizio di «parcheggio» temporaneo di piccoli dai sei mesi ai tre anni, fi gli dei legali. «Si tratta di una iniziativa che discende proprio dal tipo di lavoro che svolgia-mo», ha spiegato Marisa Biasibetti, con-sigliere delegato alle pari opportunità dell’Ordine distrettuale degli avvocati di Venezia. «Capita spesso, infatti, di dover gestire situazioni lavorative impreviste e trovare qualcuno a cui affi dare i propri fi gli all’ultimo minuto non è assoluta-mente facile». L’ordine veneziano ha individuato nel complesso gestito dall’as-sociazione «Giochilo» di Mestre la sede del servizio. «A noi interessa offrire agli avvocati l’opportunità di poter affi dare i propri bambini per un tempo limitato, senza dover pagare la retta dell’asilo per un mese o per un anno», spiega la Biasi-betti. Speriamo che altre città seguano questa buona iniziativa.

CODICI & PANDETTE

Anno 19 - Numero 272 - € 2,50 Lunedì 16 Novembre 2009

9 771120 606328

91116

IL PRIMO GIORNALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIA

9 771120 606328Avvocati

ALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIAALE DEI PROFESSIONISTI DELLA GIUSTIZIA

OggiIN

EDICOLA

con ItaliaOggi

ED

cccccccccccccoooooooooooonnnnnnnn IIIIIIIIItttttalliaO

Sette

Inserto specialedi ItaliaOggi7

Francesco Siccardi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 30: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

II Lunedì 16 Novembre 2009 SCENARI & TENDENZE

Tra i grandi studi d’affari sono pochi quelli che hanno una di-visione dedicata allo shipping. Tra questi Chiomenti, che in

prevalenza affianca gli istituti di credi-to nei rapporti con l’industria del set-tore, in operazioni che vanno dalla compravendita al finanziamento delle navi, dal le-asing finanziario nazionale e cross-border ai contratti di costruzione.

Tra le operazio-ni più recenti se-guite dallo studio ci sono l’assisten-za a Mps Capital Services Banca per le Imprese e Banca Imi in relazione a un finanziamen-to a medio-lungo termine in favore di Caronte & Tourist Lines per 40 milioni di euro, destinati all’acquisto di una nave e l’assisten-za a Msc per l’apertura della filiale di Shanghai. A capo del dipartimento, composto da quattro legali, c’è il counsel Carlo Galdo, che spiega: «In questa fase del mercato l’escussione dell’ipote-ca è l’ultima spiaggia. Anche in caso di mancato rispetto nelle scadenze di pa-gamento, le banche cercano una soluzio-

ne condivisa con gli ar-matori, dato che fermare una nave avrebbe un impatto molto negativo nella prosecuzione dei rapporti commerciali tra

le parti e gli attua-li prezzi di vendita non garantirebbero la soddisfazione del creditore». Galdo sottolinea, comun-que, «la maggiore tenuta del mercato italiano rispetto a quello internazio-nale» e identifica un trend emergen-te «nella crescente collaborazione tra operatori del settore e realtà nazionali del cre-dito, con l’obiettivo comune di su-perare la fase diffi cile».

S t e s s o t a r g e t p e r Simmons&Simmons, che ha af-

fi ancato UniCredit Corporate Banking in una serie di operazioni, tra cui un fi nan-ziamento navale da 13,5 milioni di euro a favore di Cgu Logistics, società costituita in India per una joint venture tra Coe-Clerici e investitori indiani (operazione curata da Fabrizio Dotti e Claudia Scialdone) e un fi nanziamento da 45 milioni di euro per supportare l’acquisto di Canados da parte del fondo di priva-te equity Balmoral (Marco Franzini,

Fabrizio Dotti e Andrea Vignozzi).

Dotti, specialista dello ship-ping fi nance, segnala una pos-sibile evoluzione del mercato: «Probabilmente assisteremo nel prossimo futuro a un’on-data di aggregazioni nel set-tore. La crisi economica ha impattato con diversa entità sugli operatori e i settori: per fare un esempio, i portacontainer oggi soffrono mag-giormente rispet-to a nicchie come il trasporto degli animali, mentre nella diportistica

i cantieri specializzati nella fascia dei mega yacht reggo-no meglio rispetto alle produ-zioni medio-basse». Un’evo-luzione che impatterebbe direttamente sul lavoro dei legali: «In uno scenario di questo tipo», aggiunge Dotti, «si aprirebbero nuove frontie-re non solo per gli avvocati specialisti nell’m&a, ma an-che nei fi nanziamenti e nelle ristrutturazioni».

Legance ha tra i suoi clienti di rife-rimento Costa Crociere, che ha assistito - tra le altre cose – nella costituzione di una joint venture regolata dal diritto

spagnolo per lo sviluppo e la commer-cializzazione di servizi di crociere (ope-razione curata da Giovanni Nardulli e Giuseppe Loffreda). A luglio si è chiusa, poi, l’operazione da 10 milioni di euro per il fi nanziamento, la costru-zione e immatricolazione di commercial yacht per Uk Limited Company (Giu-seppe Loffreda).

Mentre Linklaters si è distinta per aver assistito la D’Amico International

Shipping in relazione alla quotazione da 210 milioni euro alla Borsa Italiana, per gli aspetti relativi al diritto lussemburghe-se (team composto da Tom Loesch, Laurent Schummer, Marc Lo-esch e Audrey Scar-pa).

STS Deloitte punta soprattutto sulla forza del network internazio-nale per offrire una rete di assistenza anche fuo-ri dai confini nazionali, «con servizi che spaziano dall’ambito Iva/doganale al diritto del lavoro per i dipendente distaccati,

i cosiddetti expatriates», come spiega il partner Alessandro Lualdi. «Abbiamo vari studi che seguono il settore, in primis quelli di Genova e Napoli».

© Riproduzione riservata

LE GRANDI LAW FIRM IN CAMPO

La tendenza del settore sarà quella delle aggregazioniLa reazione degli armatori alla crisi sarà sempre più quella di rafforzarsi dimensionalmente

Pagine a curaDI DUILIO LUI

C’è il rapporto a volte difficile con il mondo banca-rio, componente

essenziale per finanziare la costruzione di nuove imbar-cazioni. Quindi la minaccia crescente della pirateria, che impone agli armatori di ri-vedere le politiche assicura-tive. Infine vanno affrontate tematiche classiche di ogni settore economico, dall’m&a al contenzioso, passando per i rapporti con i concessionari pubblici.

È un mercato complesso quello che gira intorno allo shipping visto per i legali. Un settore che garantisce manda-ti continuativi, frutto di rela-zioni costruite negli anni, ma che richiede un elevato livello di specializzazione, tanto che per una volta le boutique di provincia rubano la scena ai grandi studi d’affari

Genova capitale dello shipping

Da sempre Genova è la piazza di riferimento per gli studi che si occupano di spe-dizioni, grazie al ruolo che il porto del capoluogo ligure si è ritagliato negli anni. Qui opera, tra gli altri, Siccardi Bregante & c., dieci profes-sionisti specializzati nel com-parto con clienti operanti nel mondo del credito, dei cantieri navali e del trading petroli-fero e di merci. Francesco Siccardi, membro anche del Comité Maritime Internatio-

nal: «La presenza di numero-si studi nel capoluogo ligure dipende principalmente da due motivi: lo storico peso del porto cittadino e il fatto che qui sono nati gli assicuratori marittimi».

L’elevata incidenza di bouti-que che si occupano del com-parto, invece, «dipende essen-zialmente dalle peculiarità del settore, che richiede un elevato livello di specializza-zione: la maggior parte degli avvocati che seguono lo ship-

ping hanno svolto tutta la car-riera o quasi nel comparto». Tra i requisiti richiesti, sono indispensabili «la conoscenza delle convenzioni internazio-nali e un’ottima dimestichez-za con la lingua inglese».

La convenzione più recente risale al 23 settembre scorso e prende il nome di «Rotterdam rules». Un insieme di regole

che chiariscono i diritti e do-veri dei vari soggetti coinvolti nel trasporto marittimo, in so-stanza chi è responsabile per cosa, dove e quando e fino a qual punto.

Se l’accordo venisse adotta-to in tutto il mondo, l’omoge-neità di pratiche renderebbe gli scambi più semplici e velo-ci e quindi incrementerebbe il commercio internazionale.

A settembre risale anche l’accordo sulle autostrade del mare tra Italia e Spagna: «Un passo in avanti importante per velocizzare i traffici tra i due paesi del Mediterraneo, anche attraverso nuovi colle-gamenti», dice Carlo Morace dello studio legale omonimo, formato da otto professionisti a Napoli e altri quattro al la-voro presso uno studio asso-ciato di Roma. «Nonostan-te la frenata dell’economia, resta molto in-teressante la contrattua-listica e la parte rela-tiva alle au-torizzazioni nell’ambito d e i p r o -grammi co-munitari per l o s v i l u p p o dei traffici via

mare», aggiunge.Il diritto della navigazione

nelle sue varie sfaccettature è il pane quotidiano anche di altri studi con sede nel capo-luogo ligure: Mordiglia, una quindicina di legali guidati da

Massimiliano Mordi-glia.

A Genova ha sede lo studio legale Garba-

Il settore segna il passo, anche se la

Shipping, studi per colpa della

Enrico Vergani

Giuseppe Loffreda

Frabrizio Dotti

Alessandro Lualdi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 31: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

IIILunedì 16 Novembre 2009LunedìSCENARI & TENDENZE

Le difficoltà del mercato non fermano il dinamismo del settore, che si appresta a mesi caldi sul fronte delle

concessioni e delle privatizzazioni. A Genova, principa-le scalo italiano e terzo nel Mediter-raneo alle spalle di Barcellona e Va-lencia, l’Autorità portuale ha deciso di bandire quattro diverse gare per l’assegnazione di altrettante aree. Tra i potenzia-li interessati si sono fatti i nomi di Mediterranean shipping company (Msc ) , secondo gruppo armatoriale al mondo, grup-po Cosco e Gavio. Le prossime set-timane saranno decisive anche per la privatizzazione di Tirrenia, per la quale ha già manifestato interesse il gruppo Moby. Su questo fronte sono state superate le principali riserve emerse nei mesi passati: a fine otto-bre è arrivato anche il via libera del-la Regione Sicilia al piano messo a punto dal ministero dei Trasporti.

Negli stessi giorni è arrivata anche la pronuncia della Corte dei Conti,

che si è espressa favorevolmente, sottolineando tuttavia la necessità di concordare tutti i passaggi con l’Unione europea, perché «il passag-

gio della proprietà del gruppo... dal-la mano pubblica a quella di opera-tori privati, avvenga nel rispetto del Trattato e delle disposizioni comuni-tarie concernenti l’applicazione del principio della libera prestazione dei servizi ai trasporti marittimi fra gli Stati membri». In attesa di ulteriori sviluppi, gli studi legali affidano le armi a caccia di mandati anche su questo fronte.

© Riproduzione riservata

LE MANOVRE IN CORSO

Tirrenia fa da apripistaLa privatizzazione del gruppo fa gola a Moby

A fine 2008 la flotta mercantile di proprietà italiana ha raggiunto quota 1.561 navi, per un totale di 14.515.708 Tsl (tonnellate di

stazza lorda): i numeri, diffusi nell’ul-timo rapporto di Confitarma (Confede-razione italiana armatori), offrono uno spaccato delle dimensioni raggiunte dal mercato italiano.

Nonostante la recessione, nel corso del 2008 il numero delle navi è cresciuto del 2% e il peso del 4%.

La componente della fl otta che fa capo a soggetti a capitale tutto o prevalente-mente privato è pari al 95,8% del tota-le, una quota in costante crescita negli ultimi anni.

Il 61% della fl otta italiana ha meno di dieci anni e il 31% ha meno di cinque anni.

Mezzi giovani, quindi, grazie alle 471 consegne dell’ultimo decennio (per 7,2 milioni di tonnellate di stazza lorda), alle quali si dovrebbero aggiungere 117 unità in via di costruzione nei cantieri (2 milioni di tonnellate). Su quest’ultimo dato incide, infatti, l’incertezza legata al blocco di alcune consegne.

Attraverso il mare è passato lo scorso anno il 56% di tutto il commercio este-ro italiano, per un totale di 218 milioni di tonnellate importate e 65 milioni di tonnellate esportate: oltre un terzo ha riguardato paesi dell’Unione europea.

Sul fronte passeggeri, il 2008 ha se-gnato un record nei porti italiani, con

8.534.015 tra imbarchi e sbarchi, in crescita dell’ 11,6% rispetto al 2007. Il 75% del traffi co passeggeri si concentra nei cinque porti maggiori: Civitavecchia, Venezia, Napoli, Savona, Livorno.

Dati, che secondo le ultime stime dell’organizzazione guidata da Nicola Coccia, dovrebbero trovare conferma nell’anno in corso: probabilmente in calo il primo semestre, mentre gli operatori prevedono una ripresa per la seconda metà dell’anno. Mediamente, ogni crocie-rista che visita un porto italiano genera una spesa di circa 88 euro. Dal punto di vista occupazionale, il comparto crociere impiega circa 90 mila persone.

© Riproduzione riservata

LA FOTOGRAFIA DELLO SHIPPING

Una flotta da 1.500 naviSolo le crociere occupano 90 mila persone

rino Vergani, quattro soci e tre assistenti, tutti impegnati nel settore. «La recessione ha investito in pieno il mercato dello shipping», commenta il managing partner Enri-co Vergani. «In particolare, i problemi principali sono oggi legati ai difficili rappor-ti con il mondo del credito: molte banche hanno bloccato i finanziamenti e questo ha reso particolarmente difficol-tosa la realizzazione

di nuove navi già da tempo progettate». Occorre fare un passo indietro per capire le specificità del comparto: «So-litamente», aggiunge Vergani, «quando un armatore mette in cantiere nuove imbarcazioni si fa carico di corrispondere la prima rata al cantie-re nel mo-

mento stesso in cui firma il contratto. Successivamente, si rivolge alle banche per farsi finanziare il prosieguo della

costruzione». Con il blocco

de i f inanz ia -menti, si è fermata la

c o s t r u -

zione di quasi il 40% delle navi già cantierizzate. Non solo: anche i piani di rientro dei finanziamenti contratti in passato si sono fatti più stringenti. Una situazione che chiama in causa gli stu-di legali: «In molti casi siamo al fianco degli armatori per concordare la rinegoziazione dei finanziamenti e la sospen-sione dei contratti di costru-zione», aggiunge Vergani. In sostanza, la banca rinuncia a chiedere il default del cliente che non rispetta le scadenze nel rimborso dei debiti, op-pure programmi di costru-zione già approvati restano «congelati» in attesa di tempi migliori.

La crescita della pirateria e le difficoltà per gli armatori

Negli ultimi anni molti ar-matori hanno dovuto fare i conti con l’impennata di at-tacchi a opera dei pirati, con la conseguente richiesta di riscatto. Un fenomeno che si è concentrato prevalentemen-te al largo dell’India e della

Somalia, ma che ha colpito prevalentemente operatori occidentali.

Basti pensare che i premi assicurativi per le navi da ca-rico che intendono passare at-traverso il Golfo di Aden sono aumentate di ben dieci volte nel corso degli ultimi anni.

Secondo l’Ufficio marittimo internazionale nell’ambito della Commercial crime ser-vices (divisione speciale della Camera di Commercio Inter-nazionale), nel solo 2008 ci sono state 293 navi attaccate, 49 sequestrate, 889 membri di equipaggio presi in ostaggio e 21 uccisi.

«Alla luce di questa situa-zione, gli assicuratori sono chiamati a un lavoro di con-sulenza verso gli armatori, con la creazione di polizze ad hoc», aggiunge Vergani. «Le più utilizzate in questa fase sono le coperture “rapimento e riscatto” (K&R), ma spes-so facciamo ricorso a istituti tradizionali come l’avaria ge-nerale – a lungo rimasti nel dimenticatorio - adattandoli alle contribuzioni che la nave e gli altri soggetti interessati alla spedizione devono affron-tare per liberare la nave ed il proprio equipaggio».

© Riproduzione riservata

ripresa appare essere all’orizzonte

legali in alto marecrisi economica

a cura di ROBERTO MILIACCA

[email protected]

Avvocati

GNG

a curaROBERTO MILIACCA

[email protected]

Avvocati

Oggi

Nicola Coccia

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 32: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

IV Lunedì 16 Novembre 2009 A T T UA L I TÀ

Via libera all’infrastruttura di Rovigo costata 2 miliardi di euro e seguita ad Allen&Overy

Rigassificatori, un successo legaleDietro l’apertura di un impianto il lavoro di decine di studi

DI VITA LO RUSSO

In Italia, per mettere in moto un rigassificatore, quell’enor-me infrastruttura cava dove entra Gas naturale liquefatto

(Gnl) ed esce in forma gassosa, ci vuole in media 1 miliardo di euro. A volte anche 2. Una deci-ma parte di questa cifra, sempre in media, spetta agli advisor, i consulenti di diritto amministra-tivo, corporate, contrattualistica e project financing, che dribblando tra i molteplici ricorsi innescati dalle varie associazioni locali, ar-chitettano l’opera, siglano i con-tratti di finanziamento e costru-zione dell’impianto, e negoziano la fornitura del Gnl e l’allaccio alla rete di distribuzione. Così è accaduto per il rigassifi catore di Rovigo inaugurato il 19 ottobre scorso, che situato a 12 miglia al largo della costa, è il primo off-shore in Italia (ne esiste un al-tro a Panigaglia nei pressi di La Spezia in funzione dal 1971, ndr). L’impianto, da 8 miliardi di metri cubi l’anno, entra in funzione a 13 anni dalla prima edizione del pro-getto, a seguito di un iter burocra-tico che ha fatto lievitare i costi da

700 milioni di euro a due miliardi. Il coordinatore legale dell’opera è stato Massimiliano Danusso, senior partner italiano di Allen & Overy e storico consulente di Exxon Mobil, la multinazionale che assieme alla Qatar Petroleum è proprietaria del rigassifi catore.

Danusso, con l’aiuto di Antonel-la Capria e Catia Tomasetti, i due partner della law fi rm in-glese responsabili di diritto am-ministrativo e project fi nancing, ha siglato gli accordi corporate, gestito i confl itti amministrativi e pianifi cato eventuali interven-ti bancari, che si sarebbero resi necessari qualora non fossero arrivate le risorse dagli Emirati

Arabi, con l’ingresso nel progetto della Qatar Petroleum. «Il rigas-sifi catore di Rovigo», ha spiegato Tomasetti, «non ha presentato particolari diffi coltà tecnico-lega-li, ma va comunque considerato un successo per la tempistica del percorso amministrativo, evento raro soprattutto alla luce delle diffi coltà autorizzative che han-no incontrato gli altri impianti». Il riferimento va all’impianto di British gas a Brindisi pianifi cato per la parte corporate da Gian Luca Rabitti dello studio lega-le Chiomenti, e sul fronte ban-cario dalla stessa Tomasetti. Ad un passo dall’inizio dei lavori con tanto di «Via» dalle amministra-zioni locali, il progetto si arenò nel febbraio del 2007 a seguito di un’inchiesta della magistratura che ipotizzò il reato di corruzione tra i vertici della Bg Italia e le amministrazioni locali pugliesi. Vanno meglio le cose a Livorno: l’impianto di Olt, la joint venture tra E.On e Iride (3,75 miliardi di metri cubi per 600milioni di euro), nonostante l’ostracismo di alcune associazioni di cittadini toscani, potrebbe vedere la luce nel 2011. A tenere le fi la legali Carlo Del

Conte, partner responsabile del dipartimento energia di Pavia Ansaldo. Anche il rigassifi catore di Livorno sarà piazzato a 12 mi-glia dalla costa, ma a differenza di quello di Rovigo che è stato ap-poggiato sul fondo dell’Adriatico, questo galleggerà sulla superfi cie dell’acqua tramite un particola-re sistema di ancoraggio. «Tra il 2007 e il 2008 ho lavorato per siglare il contratto d’appalto con il costruttore Saipem (400 milioni di euro, ndr) », ha raccontato Del Conte. «Olt», ha aggiunto, «ha pri-ma acquistato una nave gasiera per poi affi darla a Saipem che la sta riconvertendo in terminale di rigassifi cazione. Un’operazio-ne non da poco se si pensa che la nave, giunta in un bacino di carenaggio a Dubai la scorsa estate, dovrà essere completa-mente trasformata, per poi venir rimorchiata al largo delle coste di Livorno e quindi allacciata alla rete tramite un gasdotto sotto-marino». Le risorse per l’acquisto della nave e parte dell’appalto sono state già stanziate da Olt (300 milioni di euro), la somma restante arriverà dalle banche che sono affi ancate da Franco

Vigliano dello studio Ashurst. «Non è stato facile», ha rivelato Del Conte, «rendere bancabile il contratto, nella prospettiva di aprirlo a fi nanziamenti in project fi nancing. I rigassifi catori di nuo-va generazione sono caratterizza-ti da tecnologie innovative e non hanno modelli gestionali di lungo periodo cui riferirsi. Presentano infatti profi li di rischio diffi cili da valutare, a differenza di im-pianti ampiamente testati e che garantiscono margini continui e costanti, come quelli fotovoltaici. Sono inoltre esposti all’incertezza italiana legata alla fornitura del gas». A calmierare le banche c’è però il tanto contestato Fattore di garanzia previsto dal governo (l’80% dei ricavi sarà garantito ai promotori anche in caso di man-cata disponibilità del gas, ndr), un incentivo previsto anche in paesi come la Spagna più garan-titi sotto il profi lo delle forniture. Più indietro gli iter di altri quat-tro rigassifi catori: quello di Enel a Porto Empedocle, di Sorgenia a Gioia Tauro, di Gas Natural a Zaule (Trieste) e di E.On a Mon-tefalcone (Trieste).

© Riproduzione riservata

www.italiaoggi.itIn collaborazione con

*Oltre

al p

rezzo

de

l q

uo

tid

ian

o

Il volume è una guida ragionata tra problemi posti dalla dottrina recente e passata, e soluzioni offerte dalla giurisprudenza costituzionale, di legittimità e di merito.La guida approfondisce questioni sostanziali e processuali riguardanti le diverse fattispecie:• licenza e sfratto per fi nita locazione • sfratto per morosità• locazione d’opera

IL PROCEDIMENTO DI SFRATTOUna guida per analizzare ogni fase e trovare delle risposte pratiche

Il volume è completato da un vasto formulario redatto seguendo tutte le fasi del procedimento.

IN EDICOLA A € 7,90* CON

Danusso, con l’aiuto di Antonel-

rdnIBpLlcutznuc

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 33: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

VLunedì 16 Novembre 2009Lunedì 16 NovemL’ I N T E R V I S TA

Francesco Abbozzo Franzi, socio fondatore dello studio Nunziante Magrone, racconta la sua carriera

Più flessibilità nella professioneL’eccessiva specializzazione è un limite per un legale perchéha più difi coltà ad affrontare i cambiamenti del mercato

DI LORENZO MORELLI

«Vivamo in un momento storico in cui la qualità più ri-chiesta dai clienti ai professionisti è l’elasticità e la ca-pacità di adattamento. La parola chiave è: flessibilità». È questo il pensiero di Francesco Abbozzo Franzi,

socio fondatore dello studio legale Nunziante Magrone e capo del dipartimento commerciale societario e finanziario dello studio, è specializzato in fusioni e acquisizioni, Ict e proprietà intellettua-le, lavoro, societario. «Fino al 2008 abbiamo visto una crescita del settore merger & acquisition, operazioni che ci hanno impegnato su più fronti e in diversi paesi. Da un anno a questa parte il mer-cato ha subito una forte contrazione, ma non per questo ci siamo fermati, anzi le competenza riconosciuta agli avvocati italiani è la formazione a 360 gradi. L’eccessiva specializzazione non è sempre

un bene, non solo perché vincola l’avvocato ad occuparsi di un solo settore, ma perché ogni deal, specialmente le operazioni cross border, hanno ripercussioni su diversi campi della giurisprudenza, quindi è bene avere la mente aperta su tutto il panorama, questo è il modus operandi dello studio per tutelare gli interessi del cliente».

Abbozzo Franzi ha iniziato a lavorare con il professore Alberto Predieri trasferendosi per un anno da Milano a Firenze. Dopo l’esperienza toscana è passato allo studio Ardito, ma nel 1985 ha ripreso in mano le valigie per volare in America, a New York, da Hughes Hubbard & Reed come visiting foreign lawyer. «È stata un gran-de opportunità, ero giovanissimo ed ero al centro del mondo, in una multinazionale del diritto. Li ho potuto vedere e capire le dinamiche delle grandi realtà pro-fessionali e farne tesoro per gli anni a venire. Un’esperienza all’estero dovrebbero farla tutti i giovani avvocati perché ti mette davanti ad un mondo diverso. Per un neolaureato è fondamentale».

Nel tempo l’avvocato ha curato diverse e importanti opera-zioni come la cessione dei cantieri Riva da parte della Vickers,

storica società britannica ai tempi proprietaria della Rolls Royce, a un fondo d’investimento. «È stato un periodo in cui

ho fatto per diverso tempo su e giù da Sarnico, sul lago Iseo, a Londra, passando dai motoscafi Riva massima espressione della

nautica italiana, alle Rolls Royce, eccellenza automobilistica ingle-se, all’epoca ancora di proprietà della Vickers». Successivamente, nella seconda metà degli anni 90, Abbozzo Franzi ha fatto parte del team per realizzare la due diligence per conto della Efi m in liquidazione per la vendita della Siv, società italiana vetro «Un lavoro di dimensioni enormi che ci impegnò a lungo». La fl essibilità degli avvocati si denota anche dai clienti. In particolare Abbozzo Franzi si occupa di tutela dei diritti d’autore quando un testo letterario viene trasposto

su pellicola, ovvero quando un libro diventa un fi lm. Tra gli scrittori seguiti spiccano nomi come Valerio Massimo Man-fredi, giornalista, sceneggiatore e autore di numerosi libri tra cui la trilogia Aléxandros. Una autrice seguita dall’avvocato

è Johanna Harris, diventata nota nel 1998 con l’apprezzato Chocolat (Garzanti), che nel 2001 è diventato un fi lm di altret-

tanto successo. A questo hanno fatto seguito Vino, patate e mele rosse (Garzanti 1999), anch’esso corteggiato dal grande schermo. «È molto stimolante occuparsi di queste materie perché ti proietta in un mondo diverso, anche se l’obiettivo è sempre il medesimo, tutelare i diritti del cliente rispetto alle richieste e alle opzioni della casa cinematografi ca».

La passione per il proprio lavoro si declina anche in una serie di attività extra professionali come l’Algiusmi, l’associazione laureati in giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano, di cui Abbozzo è presidente. «Lo scopo dell’associazione è quella di tutelare e perpetuare i valori sociali e culturali posti alla base dello insegna-mento della Facoltà, ed in particolare quelli del libero e civile confronto di opinioni. Le iniziative che promuoviamo sono di diversa natura, tutte orientate a favorire rapporti e incontri fra laureati, in particolare nell’ambito dell’in-formazione e dell’orientamento degli alunni ed ex alunni alla professione». Tra gli interessi dell’avvocato la lettura è al primo posto «tra i miei autori preferiti c’è Manfredi, passione nata in tempi non sospetti», scherza l’avvocato, «mi piace molto andare in bicicletta da corsa e d’inverno a

sciare. Un oggetto a cui sono molto affezionato è la mia Vespa Primavera 125 che possiedo da quando avevo

16 anni, perfettamente funzionante e ancora oggi mi capita di utilizzare in giro per Milano».

© Riproduzione riservata

Dalla Rolls Royceai motoscai Riva

Ha curato diverse operazioni come la cessione dei cantieri Riva

da parte della Vicker, storica società britannica ai tempi

proprietaria della Rolls Royce, a un fondo d’investimento. «È

stato un periodo in cui ho fatto per diverso tempo su e giù da

Sarnico, sul lago Iseo, a Londra».

La vecchia Vespa sempre pronta

Un oggetto a cui è molto affezionato è la Vespa Primavera

125 che possiede da quando aveva 16 anni. «Ancora oggi mi capita

di utlizzarla in giro per Milano»

Il cinema, passione professionaleTra gli scrittori seguiti spiccano nomi come Valerio Massimo Manfredi, giornalista, sceneggiatore e autore di numerosi libri tra cui la trilogia Aléxandros, da cui è stato tratto un i lm. Un’altra autrice è Johanna Harris, diventata nota nel 1998 con l’apprezzato Chocolat.

Lo sport e la neve con i colleghiUna delle passioni è quella di andare in bicicletta da corsa e d’inverno a sciare, spesso anche con amici e colleghi

Francesco Abbozzo Franzi

nato a Milano il 13 Maggio 1957

PROFESSIONE

Avvocato, socio fondatore dello studio Nunziante Magrone. È presidente dell’Algiusmi, l’associazione laureati in giurisprudenza dell’Università degli Studi di Milano.

LO STUDIO

Nello studio Nunziante Magrone, specializzato in m&a e Ict, lavorano circa 40 professionisti, di cui otto soci fondatori. Tre le sedi: Roma, Milano e Bologna. Da marzo 2008 fa parte di un’alleanza internazionale tra studi indipendenti che riunisce a livello europeo oltre 800 avvocati su quattro giurisdizioni (Italia con Nunziante Magrone, Uk con Nabarro, Francia con August & Debouzy e Germania con GSK Stockmann & Kollegen).

Fatturato 2008: circa 6,5 milioni di euro

Foto

: C

hia

ra B

abin

i

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 34: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

VI Lunedì 16 Novembre 2009 SCENARI & TENDENZE

Pagina a curaDI ALESSIA GRASSI

Non solo antiquariato. Sempre più spesso lo studio legale è arredato con vere e proprie opere

d’arte contemporanea e non è raro trovare nell’abituale arredo classico tocchi di estrema moder-nità, pezzi dalle forme e colori che sanno di futurismo. Così scrivanie e scrittoi si trasformano, librerie e sedute si adattano a nuove linee, la luce diventa protagonista gio-cando con tessuti e spazi di nuo-va concezione, disegnati, magari, dai grandi nomi dell’architettura e del design.

Abbinare elegantemente sti-li diversi non è però impresa semplice e il «nuovo che avanza» spinge molti studi a scegliere un arredo completamente moderno

dove il legno antico lascia il po-sto a vetro, acciaio o ai nuovissimi materiali frutto della tecnologia. Ai colori scuri si sostituiscono i toni del bianco, alla sovrabbon-danza di complementi il mini-malismo del design. Ma saper coniugare funzionalità e design è una caratteristica che può fare la differenza e il risultato fi nale deve comunque rispecchiare lo stile del professionista. Non c’è dubbio che sia una questione di gusti, e di buon gusto, tuttavia per chi non volesse proprio sbagliare ecco alcune idee suggerite da chi ha fatto del design un arte.

Codice libroLibri, libri e ancora libri. Ma

non solo. Oltre agli innumere-voli volumi, onnipresenti nello studio legale, la libreria deve contenere anche altro: oggetti e semplici spazi vuoti che diano aria e movimento, altrimen-ti la parete attrezzata fi nisce per sembrare una biblioteca. La parola d’ordine è «Fatto su misura», suggerisce Carlo Mol-teni, amministratore delegato e presidente della Molteni, l’omo-nima azienda che ha curato il design di numerosi studi legali in Italia e all’estero. «L’impres-sione fi nale che si vuole ottene-re è di un mobile fatto per una specifi ca parete, che magari giri attorno alle porte o che segua i movimenti delle mura. Se è mol-to grande una geometria lineare dà senso dell’ordine, in spazi più piccoli invece le mensole posso-

no essere di dimensioni diver-se, più elastiche, con ripiani più alti e più bassi». Anche perché un volume infi lato orizzontal-mente, perché troppo alto, è davvero antiestetico così come un ripiano curvato al centro dal troppo peso. Per evitare questi inconvenienti le linee devono es-sere fl essibili, utilizzando anche «ante, laccate, in legno o vetro, per togliere rigidità alla struttu-ra e contenere: non tutto dev’es-sere a vista». Quanto a colori e materiali, anche con un arredo moderno, «meglio preferire un legno importante», conclude Molteni. «Vedo indicato il noce, ma bisogna fare attenzione ai colori del pavimento, le dimen-sioni dell’ambiente… la libreria deve inserirsi sempre in un pro-getto complessivo, soprattutto se viene aggiunta all’arredamento in un secondo momento».

Tessuti ad arte Tappeti, tende, cuscini, tutto

contribuisce a creare atmosfera ma attenzione alle proporzioni. «Il rispetto dei volumi fa la differen-za», spiega Alberto Jelmini, ad di T&J Vestor, produttore della linea Missoni Home. «Dato uno spazio è importante che le cose che ci metti dentro abbiano un giusto rapporto, anche in funzio-ne del loro uso. In ambienti piccoli meglio preferire la tinta unita o i disegni micro e i colori dovrebbero essere neutri». Le nuove tendenze si fanno strada anche negli studi professionali e accanto al classico bianco e nero compaiono tonali-tà fashion come l’oro e l’argento che «danno un senso di ricchezza raffi nata. Mentre per i tessuti», prosegue Jelmini, «suggerirei

qualcosa di m o d e r n o , con fi lati e materiali dalle carat-teristiche tecniche. Sì anche ai velluti, ma rivi-sitati e resi più

I consigli dei grandi designer italiani per

Quegli studi legali sempre più a delle

drcnsSEQUENCE (1) E 505 (2) - Sono le due librerie proposte da

Molteni. Sequence ha una struttura aerea, caratterizzata da un elemento a trave di forte spessore, su cui possono scorrere ante in materiali e fi niture diversi (acciaio traforato, legno o

vetro serigrafato). Piani e divisori sono in tamburato d’alluminio verniciato per dare solidità alla struttura anche

in moduli di grande ampiezza. 505 è un classico che ogni anno viene rivisitato. Disponibile con varie fi niture, grazie

all’utilizzo di piani di diverso spessore, abbinati ad ante dalle superfi ci in lacca, lucida o opaca, essenza o vetro in diversi

colori, è possibile progettare geometrie personalizzate e fl essibili. www.molteni.it

csatpLmtpndisrsam

GOLDENAGEGOLDE (3) E GOLDENAGESILVER(4) - Si chiama

«Golden Age» la linea di tessuti proposta da Missoni

Home, disponibile nelle varianti Gold e Silver, dalle

tende Kefat e Kariba, rigate o jacquard, ai tappeti Kara

in misto lana e lurex o in viscosa Wengen, ma anche i

plissè Kadu in seta e cotone metal, le frange in viscosa e

lurex oro Kingstone o i cotoni Kouandè effetto dama

metal per cuscini o sedute. www.missonihome.it

btcrp

tdp

m

(1)

(2)

(3)

(4)

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 35: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

VIILunedì 16 Novembre 2009LunedìSCENARI & TENDENZE

freschi, più cotonieri». Bocciata la seta e il matelassé. Quanto al gra-fi smo non si discute: i disegni ge-ometrici danno un maggior senso di ordine e professionalità. Senza eccedere, però: «il total look fun-ziona se non è ripetitivo, piuttosto che riprendere lo stesso motivo meglio scegliere un cromatismo e poi sbizzarrirsi con i segni». Il pezzo più importante? Le tende: l’attenzione è catturata sempre dall’elemento verticale che ha un impatto immediato.

Le forme del caloreGià solo la parola suonava

ingombrante e antiestetica: Termosifone. Ma la tecnologia ed il design, è il caso di dirlo, fanno miracoli. Il classico radia-tore diventa un oggetto in gra-do di rilasciare caldo o freddo, grazie ad appositi brevetti, con forme decisamente più elegan-ti di qualsiasi condizionatore, con vantaggi anche ambientali e per la salute.

«Un oggetto trascurato è di-ventato portatore di sano di idee», rivela Giorgio di Tul-lio, designer di Ad Hoc, cele-bre marchio del Gruppo Ragai-ni, «un modo per affermare la propria identità». E infatti i tra i nuovi materiali compaiono il legno, il cristallo, la porcellana, l’acciaio cromato o l’alluminio ecosostenibile. Anche i colori non hanno limiti ma è nelle forme e dimensioni che si espri-me la creatività. «Si passa dal mimetismo totale, con radiatori che sono all’interno di specchi, cornici, mensole o librerie, a totem sospesi, fl essibili in fi bra di carbonio per decorare le pa-reti con disegni e motivi oppure radiatori che contengono luci e persino cuscini estraibili, per

un calore più fun-zionale». Così, in una recep-tion, il radia-tore potrebbe essere na-scosto nel corrimano, nella sala

d’attesa in

uno specchio, nelle porte di cri-stallo per uno stile americano. L’importante è che la tempera-tura dia il massimo comfort, sia a chi ci lavora che ai visitatori, scegliendo, per ogni ambiente, la soluzione più funzionale.

Seduti in prima classe

Se la tradizione degli studi legali italiani è quella di un ambiente di lavoro con elemen-ti d’arredo classici è altrettanto vero che «la natura stessa della professione legale richiama da sempre un ambiente semplice e rigoroso», commenta Rober-to Archetti, brand manager di Poltrona Frau, che ha fi rmato molti interni di prestigiose law fi rm italiane ed internazionali. «È la nuova tendenza dell’Home offi ce che rompe questi schemi tradizionali: l’ambiente di lavoro si trasforma così in uno spazio confortevole e comodo per ricre-are un’atmosfera domestica, che si riempie di pochi complementi, di raffi nata qualità e al tempo stesso funzionali». Si possono anche accostare elementi clas-sici e moderni, tanto più che il «total look» ha perso tendenza a favore di un design coordinato, ma la tendenza è decisamente verso uno stile più nuovo, proiet-tato verso il futuro piuttosto che nel passato storico. «E non fanno eccezione gli studi legali italiani che sempre di più scelgono un ambiente lavorativo dal rigore sobrio e minimale, ma non per questo meno caldo e avvolgen-te, dove la scelta dei colori degli arredi punta quindi prevalente-mente su colori neutri come il bianco, il beige, il blu, il marrone, linee semplici e senza tempo», conclude Archetti. «La scelta dei materiali cade su materiali na-

turali come la pelle- Pelle Frau ®- le essenze del legno, le leghe di alluminio».

Giochi di luce«Indispensabile per uno studio

legale mettere il cliente a suo agio, creare un’atmosfera adatta attra-verso un’illuminazione che ren-da più raccolto l’ambiente dove avviene la discussione», spiega Ernesto Gismondi, presiden-te e amministratore delegato di Artemide. «Per farlo serve che l’uffi cio sia in penombra, non può esserci una luce forte e unica». Un buon gioco di luci prevede alme-no cinque punti di illuminazione. «Uno sulla scrivania dell’avvoca-to, una lampada da tavolo con pa-ralume, ma anche uno o più spot dal soffi tto per dare luce anche direttamente al piano di lavoro dell’avvocato. Quindi deve essere di potenza adeguata per leggere con chiarezza e comandabile dal professionista sia in funzione del-le circostanze che per intensità». Non si usano più le plafoniere, si preferiscono i faretti o una cornice luminosa a soffi tto. Altri due punti luce devono poi essere nella zona salotto dello studio. «Sul tavolino che normalmente è tra le poltro-ne», prosegue Gismondi, «un lume più tenue per la conversazione ed uno più potente per poter leggere i documenti». Infi ne l’arredo. Se ci sono quadri, statue o opere da valorizzare, questi devono essere illuminati in modo che «parteci-pino all’atmosfera dell’ambiente, magari proiettando rifl essi colora-ti». Le luci, invece, devono essere sempre e rigorosamente bianche, con lampadine assolutamente a basso consumo. Quanto ai mate-riali meglio sceglierli naturali per evitare l’effetto aggressivo della meccanica così come le forme: l’ul-tima tendenza dell’illuminotecni-ca suggerisce linee curve, morbide e arrotondate.

© Riproduzione riservata

l’arredamento delle sedi delle law i rm

che assomiglianogallerie d’arte

SBOX (5) E MAKURA (6) - Il radiatore Sbox ha nuove funzionalità e diventa «utile». Il modello proposto da Adhoc e un sistema componibile di box (dimensioni in mm 500l x 350h x 300p) e

mensole (1.150l x 350h x 300p) in acciaio inox satinato. Anche il modello Makura è in acciaio, con fi niture lucide o satinate, ma contiene cuscini estraibili che diventano all’occorrenza

veri e propri corpi scaldanti grazie all’imbottitura in noccioli di ciliegio. I cuscini sono disponibili in diversi colori e le

dimensioni cambiano a seconda del numero di contenitori (570/570 mm con un solo cuscino, 570/2000 a tre cuscini -

profondità 60 mm). www.madeadhoc.com

LOGICO (8) E PIPE (9) - Le proposte Artemide sono Logico a sospensione e Pipe da terra. La prima è disponibile in quattro

dimensioni e in quattro confi gurazioni: singola, in linea, 3x120° e 4x90°. La forma modulare si presta alla

componibilità e alla realizzazione di combinazioni personalizzate. La struttura di Logico è in metallo verniciato,

il diffusore in vetro soffi ato con fi nitura seta lucida. Pipe è invece costituita da un unico tubo d’acciaio, formato da una parte rigida inferiore e da una fl essibile superiore. La base in acciaio verniciato effetto «soft touch» mentre lo stelo rivestito

da una guaina di silicone platinico naturale. Emette luce diretta orientabile e diffusa.

SEDUTE CHANCELLOR (7) - La collezione di sedute Chancellor è concepita per migliorare il livello di comfort e relax. Disponibili in tre versioni (President, Executive e Visitor) hanno la struttura di sedile, braccioli e schienale in legno mentre la base d’appoggio è in alluminio lucido o verniciato grigio scuro. L’imbottitura è in poliuretano espanso con trapunta in ovatta di poliestere a densità differenziata ed il rivestimento è disponibile in tutti i toni della Pelle Frau® del Color System. www.poltronafrau.it

© Riproduzione riservata

(5)

(6)

(7)

(8) (9)

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 36: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

������������ ��������������������� ������������ ������������ ��

������������

��� ��������������������������������������������������

��� ���������������������������������������������������������������� �������

��� � ���

���������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������� ������������������

������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������������ �����������������������������

���� �� ����

� ����� ����� �����!"�����������!#$%&"�'�������������(���������� ������ �������� �� �(��������������������(����������� ���� �(������� ')*�+�,-,�,��������.�� �/������0�� ���� ����.� �/��� � ������������ � ���� ������� ��������(���(��������.��� �(����� (�������� ��������%�)� �������� �������������)�(���/ ��� ���� � �� ��� ������� ���� �/����� �����(����� �������%��(���������������� ��� ����������� ��������1��((��������%����� ��(���������� ������������� �������������� //�� ���(���������������������� ����������� � ����� �%�������� ��������� ���������������2��� ���� ������ ��� ��%��-��(�����3 � ������������������.� �(���������� ����� �� � �� �(��� �� ���������4����������!#$%&")�� ��������� ����� ����������������������5�*+�,-,�,��������6 ��*�����7�� �����)�8�9&!99�* ������������� ���������:��������� ���� ���������������� ���� ���� �(���/ ���� ���� ����;�� ������(������ �*�+�,-,�,������)���������� ���������1��((������������� ��(������

����� �������� ��������� ���

���

� � � �� � � � � � � � � � � �

��������������������� ���������������������������������� ������������ � �

MF ConferenceVia M. Burigozzo, 5 - 20122 Milano Fax 02.58.219.452/568 - email: [email protected] - www.mfconference.it

Saluti e introduzione Luigi Chiarello Giornalista ItaliaOggiFederico Sutti Regional Managing Partner DLA Piper

The Final Report on Pharmaceutical Sector Inquiry Bertold Bar-Bouysseière Partner DLA Piper Belgium

PANEL DISCUSSION Diana Bracco* Presidente e Amministratore Delegato Bracco

Francesco De Santis Delegato alla Ricerca Farmindustria

Giorgio Foresti Presidente Assogenerici

Paola Minghetti Professore Associato di Tecnologia, Socio Economia e Legislazione Farmaceutiche Università degli Studi di Milano

Luigi Prosperetti* Professore Ordinario di Politica Economica Università degli Studi di Milano

Uso e abuso di proprietà intellettuale nei confronti di farmaci generici e bioequivalentiPaolo Auteri Professore Ordinario di Diritto Industriale Università di Pavia

PANEL DISCUSSIONArmando Genazzani Professore Associato di FarmacologiaUniversità Piemonte Orientale

Paolo Gerli European Patent Attorney Botti & Ferrari Loredana Gulino Direttore Generale Lotta alla Contraffazione - UIBM Ministero dello Sviluppo EconomicoMarina Mauro Senior Patent Counsel GlaxoSmithKline

Giuseppe Provera Partner e Amministratore Unico ConveyFrancesca Ravaioli Uficio Assessment Europeo AIFA Agenzia Italiana del Farmaco

Conclusioni Giorgio Floridia Professore Ordinario di Diritto Industriale Università Cattolica di Milano

Abuso di proprietà intellettuale nel settore farmaceutico:il rapporto della Commissione Europea

1 dicembre 2009 Milano, Palazzo Affari Giureconsulti, Piazza Mercanti 2 - Sala Parlamentino

Orario: 14.15-18.30

Si prega di confermare la propria partecipazione al convegno Abuso di proprietà intellettuale nel settore farmaceutico: il rapporto

della Commissione Europea compilando il coupon in caratteri leggibili e inviandolo via fax al n. 02.58.219.452/568

LIFE SCIENCE ANNUAL CONFERENCE - II Edizione

* È

stat

o in

vita

to a

par

teci

pare

Seguirà cocktail

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 37: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

49Lunedì 16 Novembre 2009

A CURA DI WALTER PASSERINI

Lavoro

A CURA DI WALTER PASSERINIA CURA DI WALTER PASSERINI

Il settimanale dei professionisti delle

Risorse Umane

IN

EDICOLA

con ItaliaOggi

ED

cccocococococococococonnnnnnn IItItItItItItIt llaliiaO

IL NUOVO

CODICE

DEL LAVORO

con ItaliaOggi

Siamo sempre un popolo di poeti, eroi, navigatori e inventori? Sem-bra proprio di sì, soprattutto di creativi e inventori. Del resto per

uscire dalla crisi servono idee nuove. So-luzioni rivoluzionarie fornite da ingegneri e scienziati per produrre con meno costi e più effi cienza.

È importante che gli aspiranti Archimede elaborino nuovi brevetti e invenzioni, ma è altrettanto necessario che sappiano proteg-gere le loro creazioni. Secondo i risultati elaborati dalla Camera di commercio di Milano sui dati dell’Uffi cio italiano brevet-ti e marchi c’è stato una calo generale dei depositi del 4,3% (da 68.460 a 65.543).

La Lombardia perde il 5,6%, ma si con-ferma leader per numero di operazioni. Le regioni con il segno positivo sono la Valle d’Aosta con un +30%, seguita dalle Marche

+8,9%, Basilicata +7,6% e Sardegna +5,7%. Tutte le altre regioni si presentano con il segno meno. Giorgio Rapari, consigliere della Camera di commercio di Milano, nel commentare i dati evidenzia che, no-nostante il periodo diffi cile, gli italiani sono ancora un popolo di inventori.

Raggiungere oltre 65 mila depositi nazionali, in un periodo non facile come quello tra luglio 2008 e 2009, è una re-altà importante. Certo si registra una leggera fl essione che si può spiegare con le diffi coltà del momento ma anche con l’obbligo, entrato in vigore da poco più di un anno, di presentare una relazione in più, necessaria all’Organizzazione euro-pea dei brevetti per effettuare la ricerca di anteriorità.

Ciò si traduce forse in un minor nume-ro di brevetti depositati nel corso dell’an-

no, ma è garanzia di maggior qualità e validità del ritrovato. Le regioni che han-no all’attivo un minor numero di depositi, come la Basilicata e la Sardegna, tendono anch’esse a crescere. Segno che qualcosa si muove e che, sebbene i numeri siano piccoli, fanno ben sperare per un futuro sviluppo e dimostrano che innovare si può e si fa.

La Lombardia, con le sue quasi 19 mila domande depositate, si conferma regina dell’ingegnosità italica. È lombardo il 30% di tutte le domande di brevetto nazionali, a conferma del ruolo che la regione rico-pre in uno dei settori dell’innovazione.

Un territorio e un sistema imprendito-riale che vogliono crescere devono inno-vare. È una regola che vale sempre. Un obbligo, una necessità. Vanno aiutate però, meglio e di più, le buone idee.

Un anno fanascevaIo Lavoro

Esattamente un anno fa, il 17 novembre del 2008, all’interno

di Italia Oggi Sette nasceva il settimanale Io Lavoro, lo strumento dei professionisti delle risorse umane. A distanza di un anno, si confermano le ragioni che furono alla base della decisione di dare vita a un inserto che avesse al suo centro la questione del capitale umano. In periodi di crisi, è stata e resta una decisione coraggiosa, quando molti pensano che il mestiere degli uomini del personale sia solo quello di tagliare teste e costi. La realtà dimostra che non è così. Infatti, molti responsabili di risorse umane, nelle diverse forme, stanno facendo piani per il futuro. Dopo gli interventi di emergenza, è in corso un riassestamento, che rende le aziende un cantiere aperto, in vista di più robusti segnali di ripresa. È a questa nuova fase che dedicheremo i nostri sforzi, cercando di accompagnare gli uomini e le donne dell’Hr nel loro lavoro. È questa la prima ragione di una presenza. Poi, resta l’obiettivo di rendere più coeso e visibile il frammentato mondo dei professionisti delle risorse umane: i direttori del personale, i consulenti, gli esperti di selezione e ricerca, di head hunting, di compensation, di outplacement e di ricollocamento, insieme ai responsabili della formazione e dello sviluppo. Siamo convinti che il settore, che in altri paesi si chiama «staff industry», abbia necessità di aggregarsi e contare di più, perché tratta della risorsa più importante che l’economia della conoscenza possa avere. Per contare di più è necessario che le associazioni della rappresentanza dei diversi segmenti delle risorse umane si diano strutture solide ed effi caci, una specifi ca tutela del singolo comparto, ma anche un nuovo livello di coordinamento. Pensiamo per esempio a una Federazione delle risorse umane, che faccia da rappresentanza unifi cata e coordinata, nel rispetto delle singole autonomie, ma anche nella consapevolezza che uniti si può contare di più. Non per difendere orticelli, ma per dare alle risorse umane il peso che esse meritano anche nel sistema delle decisioni politiche. Infi ne, il nostro lavoro proseguirà anche dalla parte di tutti coloro che, giovani e meno giovani, desiderano rimettersi in gioco, sono alla ricerca di nuove opportunità professionali, non considerano il loro futuro solo come lavoratori dipendenti. Un lavoro che ci appassiona, anche grazie al vostro aiuto.

Walter Passerini

Il deposito di brevetti, nonostante una lieve l essione, continuaa mantenere un peso signii cativo, segno di dinamismo e creatività

Professione inventore

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 38: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

50 Lunedì 16 Novembre 2009 I N T E R V E N T I

Lo spreco di risorse pubbliche e i troppo scarsi risultati

Ma il business formazione non fa bene agli over 40

DI ARMANDO RINALDI*

Il tema ricorrente della for-mazione e della riqualifica-zione professionale è ben noto a chi, come l’Associa-

zione Atdal Over40, si occupa da anni del problema della perdita del lavoro in età matura e del-la quasi certa impossibilità per questi disoccupati di trovare un nuovo impiego.

Dalla metà de-gli anni ’90, da quando cioè le imprese hanno cominciato a di-sfarsi dei lavora-tori maturi, prima degli over 50, per scendere poi nel tempo agli over 40, da più par-ti si è guardato alla formazione come alla panacea in grado di agevolare il recupero di quelle risorse umane ritenute, in qual-che caso a ragione più spesso a torto, obsolete e dequalifi cate.

Una sorta di leitmotiv domi-nante ha accomunato istituzio-ni centrali e locali, ha riempito programmi di partiti e piatta-forme rivendicative sindacali. Sull’onda di questo pensiero dominante, nell’ultimo decen-nio milioni di euro delle fi nanze pubbliche nazionali e comunita-rie sono stati stanziati annual-mente a sostegno di programmi di formazione, per lo più gene-ral-generici, ad uso e consumo di varie fasce di disoccupati senza preoccuparsi troppo di

verifi care i risultati concreti di tali programmi. Centinaia di imprese autodefi nitesi operatori della formazione sono spuntate come funghi in tutta la peniso-la, attratte da un business che la crisi del sistema produttivo ha contribuito a far lievitare a dismisura. Tante testimonianze di persone a noi vicine parlano di programmi formativi raffaz-

zonati, in molti casi estratti a catalogo, proposti a classi di alunni eterogenei, gestiti da formatori improvvisati.

A fronte di pochi programmi seri e ben condotti esiste un universo fatto di

realtà in cui prevale l’incapaci-tà e, ancor più spesso, la mala-fede di imprenditori che hanno costruito il loro business sulla disperazione di tanti disoccu-pati. Per dirla con le parole di un nostro socio: «Noi over 50 senza lavoro abbiamo una sola certezza, quella che la nostra condizione serva ad alimentare il business di chi si prodiga per noi». È evidente che per un di-soccupato che si rende disponi-bile per affrontare un program-ma di formazione professionale, l’unico risultato accettabile è quello della ricollocazione al lavoro. Purtroppo, è ben diffi ci-le trovare dati affi dabili circa i risultati raggiunti da questo o quel progetto formativo. Peral-tro, alle tante persone che aderi-

scono agli innumerevoli proget-ti fi nanziati si chiede, di norma, disponibilità di tempo, serietà e applicazione, senza preoccu-parsi eccessivamente se queste persone possano contare a fi ne mese su una qualsiasi forma di reddito. Pensiamo a disoccupati privi di ammortizzatori sociali, cassa integrazione o mobilità, di persone espulse dal ciclo pro-duttivo che si trovano dall’oggi al domani senza un minimo di sostegno economico.

Forse, nell’attesa che, accanto ai programmi formativi, si vari-no progetti mirati ad agevolare quell’incontro domanda-offerta spesso oggetto di grandi dibat-titi fi ne a se stessi, sarebbe il caso di ripensare una diversa distribuzione del monte fi nan-ziamenti pubblici in questo settore. Se, esemplifi cando, fat-to 1.000 il capitale disponibile per un certo programma se ne destinasse l’80% alle persone che vi aderiscono e solo il 20% alle imprese responsabili del-la sua attuazione, si potrebbe rendere un servizio a chi vive condizioni di particolare disa-gio nell’attesa che prima o poi si realizzi quella riforma degli ammortizzatori sociali di cui si favoleggia da oltre 15 anni.

Un’analisi articolata sul tema della formazione, frutto del lavoro di un gruppo di soci Atdal, è reperibile sul sito www.atdal.eu.

* Vicepresidente Atdal

DI GIUSEPPE SILVANI

Assegnati venerdì 13 novembre i riconosci-menti del Premio Ec-cellenza, nato nel 2000

da un’idea di Manageritalia per riconoscere, ogni due anni, l’ec-cellenza manageriale, a cui nel 2007 si aggiungono Confcom-mercio e Cfmt, per celebrare an-che le aziende e i professionisti della formazione manageriale.

«I manager, in un paese po-vero di managerialità come il nostro», afferma Claudio Pasi-ni, presidente Manageritalia, «assumono un ruolo ancora più centrale e devono diventare una marcia in più che ci permetta di fare il salto di qualità. Non è un caso che, in questo momento di crisi, siano stati premiati mana-ger con le caratteristiche indi-spensabili per evitare minacce e cogliere le opportunità».

Le caratteristiche dei pre-miati lo confermano. Saper integrare aziende, persone ed esperienze e trarne un unicum

che vale più della somma delle parti, sviluppando nuove moda-lità di servizio e di soddisfazio-ne del cliente (Mirko Bianchi, presidente e ceo di Ricoh Italia). Saper gestire managerialmente e valorizzare nelle sue applica-zioni pratiche la ricerca scien-tifi ca, creando una squadra e un’azienda protagonista mon-diale nelle ricerche ambientali ed esempio di applicazione del-la managerialità nella ricerca scientifi ca (Pierpaolo Campo-strini, direttore generale Coril-la). Saper innovare valorizzan-do il territorio e il patrimonio artistico, architettonico e cul-turale grazie ad un approccio manageriale, contribuendo a creare valore aggiunto, lavoro e visibilità (Carla Sibilla, diret-tore generale Costa Edutain-ment). Non da meno la capacità di valorizzare la comunicazione, uno dei capisaldi dell’economia della conoscenza, facendone un business ad alto valore aggiun-to e il connettore dell’economia attuale (Giuliano Adreani, amministratore delegato Me-diaset). Così come la capacità di creare un’azienda centrata sui servizi per il lavoro e por-tarla ad eccellere in Italia e a conquistare quote e spazi anche sui mercati esteri (Stefano Colli Lanzi, amministratore delega-to Gi Group. Valori che alcuni applicano con successo nella società civile e nel non profi t, (Aron Bengio, Fabio Frontani e Attilio Mercalli).

Edizione 2009 del Premio Eccellenza

Quei managercon la marcia in più

E adesso basta. Quante volte l’abbiamo pensato, quante lo abbiamo detto, e quante lo abbiamo fatto? C’è uno scarto tra la libertà di pensiero e quella di azio-ne. Perché non tutti posso-no, forse, permet-tersi la libertà.

La libertà è una dote innata o una conquista? E quanto costa? C’è un libro che può offrirci qualche insegnamento. Si intitola, guar-da caso, Ades-so basta ed ha come incipit in testa alla co-ver una frase che raccoglie desideri e consensi: Lasciare il lavoro e cambiare vita. Tranquilli, per gli scettici c’è il sottoti-tolo: Filosofi a e strategia di chi ce l’ha fatta. L’au-tore è uno di quelli che l’ha fatto. Si chiama Si-mone Perot-

ti e, dopo quasi vent’anni da manager, ha piantato tutto, dedicandosi alla vela, allo scrivere e a qualche lavoro occasionale. Il libro, edito da Chiare Lettere (200 pagi-ne, 14 euro), è il racconto in presa diretta dell’esperien-

za dell’autore, i suoi sogni, prima castrati, poi rea-lizzati, con l’ine-vitabile sequenza di gioie, dolori, entusiasmi e insi-curezze. Cambiare vita e rallentare i ritmi del lavoro può apparire un’im-presa titanica alla maggioranza delle persone, ma, dice l’autore, è meno dif-

fi cile di quanto non si pensi. Certo, scalando la marcia, bisogna ridurre i consumi, un certo tenore di vita. A

v o l t e è questione di fortu-

na. Provarci per credere. O per ricre-dersi.

Piantare tutto e cambiarevita, ritmi, lavoro

DI MINNIE LUONGO

Si scrive Social team Building, si legge rea-lizzazione di progetti per la collettività ed è stato ideato da Fedro Training & Coa-ching assieme a Sahara Team; l’elemento

che lo distingue è la metafora esperienziale che coinvolge i gruppi. In questo modo il tipico mo-mento ludico del format del team building, pur non perdendo la fase creativa e di condivisione, diventa un gioco serio. Il Stb coinvolge tutti i partecipanti in un’esperienza altruistica che ag-grega il team e agevola le dinamiche di gruppo in un contesto extra-aziendale. L’attività viene progettata su focus didattici prestabiliti di volta in volta, come la comunicazione, la leadership, il team working, il problem solving.

Fedro, grazie a un’idea di Giulio Maldacea, re-sponsabile del partner storico Sahara Team, ha lanciato sul mercato il format nel 2009, lavorando inizialmente con due aziende di medie dimensioni nell’area laziale del settore edile e informatica. I due eventi sono stati dedicati alla realizzazione di un percorso ludico-formativo per una comunità che ne necessitava per fi ni ricreativi ed educativi. «L’idea», spiega Maldacea, «ci è venuta perché la-vorando nell’ambito del sociale ci siamo resi conto che troppo spesso dei progetti ambiziosi incontra-no enormi diffi coltà nell’attuazione, sia a livello

economico sia organizzativo e burocratico. Quindi abbiamo pensato di coinvolgere le aziende non in un tradizionale progetto, ma mettendo insieme i loro obiettivi di sviluppo con quelli sociali. Ciò che caratterizza i nostri progetti è l’immediata rea-lizzazione, in quanto legati per lo più a esigenze di territori e di comunità locali». Successivamen-te è stato realizzato un progetto con l’azienda Vorwerk Folletto Manufacturing i cui manager si sono cimentati nella costruzione di un parco outdoor per bambini all’interno di una scuola ma-terna del bresciano. A ottobre è seguito un pro-getto con Roche, i cui manager hanno costruito tre generatori eolici con materiale di riciclo a fi ne didattico. Questo Stb si è svolto nel lodigiano e i partecipanti hanno costruito i tre generatori e i relativi pannelli didattici con tre diversi stimo-li laboratoriali per i bambini: acustico, visivo e idraulico. Anche Axa Mps ha scelto di partecipare al Stb per condividere con i suoi dipendenti la realizzazione di un progetto socialmente utile: con più di 200 persone realizzerà più progetti, fra cui un parco-avventura, nel viterbese, destinato a ragazzi con disturbi psichici. A breve partiranno anche altri Stb da parte di grandi imprese, sem-pre più interessate a coniugare causa sociale ed esigenze formative. E in questo momento di crisi il progetto assume una valenza particolarmente positiva. Il che non è poco.

Un’originale iniziativa formativa a sfondo sociale per le imprese

Motivare i dipendenticon il Social team building

SE VOLETE INTERVENIRE CON OPINIONI E COMMENTI

POTETE SCRIVERE ALLA E-MAIL [email protected]

SCRIVETECI

IL LIBRO

Ogni lunedì mat-tina alle 7,50 ap-puntamento su Rtl 102.5 all’in-terno di Non stop

news con lo spazio dedica-to al mondo del lavoro, in collaborazione con IO La-voro ItaliaOggi Sette. Ogni intervento si può riascolta-re sul sito www.rtl.it.

na o E è ò

ideri ere il lavoro

za suocaslizzvitabdi gentucurezvita eritmipuò appresa maggipersonl’autor

fi cile di quanto

epagi

pbu

ltà i i

L’analisidisponibile

sul sitodi Atdal

d

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 39: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

51Lunedì 16 Novembre 2009Lunedì 16 NovembL’ I N C H I E S TA

L’arte dell’invenzione decisiva soprattutto in momenti di crisi. Le istruzioni per brevettare

Siamo ancora un popolo di inventoriNonostante il leggero calo, la quota di depositi è elevata

Pagina a cura DI LORENZO MORELLI

Per uscire dalla crisi servo-no idee nuove. Soluzioni rivoluzionarie fornite da ingegneri e scienzia-

ti per produrre con meno costi e più effi cienza. È importante che gli aspiranti Archimede elabori-no nuovi brevetti e invenzioni, ma è altrettanto necessario che sappiano proteggere le loro crea-zioni. Secondo i risultati elaborati dalla Camera di commercio di Mi-lano sui dati dell’Uffi cio italiano brevetti e marchi c’è stato una calo generale del 4,3% (da 68.460 a 65.543). La Lombardia perde il 5,6%, ma si conferma leader per numero di operazioni. Le regioni con il segno positivo sono la Val-le d’Aosta con un +30%, seguita dalle Marche +8,9%, Basilicata +7,6% e Sardegna +5,7%. Tutte le altre regioni si presentano con il segno meno. Giorgio Rapari, consigliere della Camera di com-mercio di Milano, ha commentato con noi lo stato dell’arte.

Domanda. Quali sono le evi-denze che emergono dai dati?

Risposta. I dati dimostrano che, nonostante il periodo diffi cile, gli italiani sono ancora un popolo di inventori. Oltre 65 mila depo-siti nazionali, in un periodo non facile come quello tra luglio 2008 e 2009, sono una realtà importan-te. Certo si registra una leggera fl essione che si può spiegare con le diffi coltà del momento ma anche con l’obbligo, entrato in vigore da

poco più di un anno, di presentare una relazione in più, necessaria all’Organizzazione europea dei brevetti per effettuare la ricerca di anteriorità. Ciò si traduce forse in un minor numero di brevetti depositati nel corso dell’anno, ma è garanzia di maggior qualità e validità del ritrovato. Le regioni che hanno all’attivo un minor nu-mero di depositi, come la Basilica-ta e la Sardegna, tendono anch’es-se a crescere. Segno che qualcosa si muove e che, sebbene i numeri siano piccoli, fanno ben sperare per un futuro sviluppo e dimo-strano che innovare si può e si fa. La Lombardia, con le sue quasi 19 mila domande depositate, si conferma regina dell’ingegnosità italica. È lombardo il 30% di tut-te le domande di brevetto nazio-nali, a conferma del ruolo che la

regione ricopre in uno dei settori dell’innovazione.

D. Quanto serve e perché con-tinuare e investire nei brevetti in un momento di crisi?

R. Un territorio e un sistema imprenditoriale che vogliono cre-scere devono innovarsi e innova-re. È una regola che vale sempre ma diventa fondamentale nei mo-menti di crisi, quando più forte, soprattutto per le piccoli realtà imprenditoriali, può diventare la tentazione di sacrifi care lo svilup-po dell’innovazione per liberare risorse economiche. Le imprese, in proprio o in collaborazione con università e centri di ricerca, con-tinuano a investire nella ricerca e nello sviluppo e a proteggere il frutto della propria innovazione mediante i brevetti: questa è una via effi cace per non indebolirsi

troppo nella fase di difficoltà e per riprendersi meglio o più ve-locemente quando questa crisi sarà passata. Nella partita della competitività è importante che anche le istituzioni sostengano lo sforzo innovativo delle imprese, specialmente piccole e medie. E che nel fare sistema le Camere di commercio mettano in campo strumenti fi nanziari e azioni di supporto e accompagnamento ai bandi e ai programmi di ricerca europei per favorire la nascita del-le idee innovative e aiutare gli in-vestimenti in ricerca e sviluppo.

D. Quali gli strumenti per pro-teggere la proprietà industriale?

R. In tutto sono quattro: i bre-vetti per invenzione industriale sono una soluzione nuova e ori-ginale di un problema tecnico, atta a essere applicata in campo

industriale, che può riguardare un prodotto od un procedimento. Hanno validità di 20 anni. Secon-do: i brevetti per modello di utili-tà che proteggono i ritrovati che forniscono efficacia o comodità d’uso a macchine o parti di esse; può riguardare solo un prodotto. La durata è di dieci anni. Terzo: design e modelli che proteggono l’aspetto del prodotto o di una sua parte. Infi ne, i marchi, che proteggono i segni distintivi che contraddistinguono i prodotti o i servizi di un’impresa.

D. Che cosa si brevetta? R. È possibile brevettare

qualsiasi soluzione tecnica a un problema tecnico, suscettibile di essere realizzata e applicata nel settore della produzione di beni e servizi. Ciò signifi ca che si pos-sono brevettare prodotti come macchine e i loro componenti, sostanze chimiche e miscele di sostanze, farmaci. Si possono brevettare anche procedimenti o processi di produzione. Tutte le invenzioni devono essere nuove, implicare un’attività inventiva ed essere atte ad avere un’applica-zione industriale.

D. Che cosa non si brevetta?R. Non si possono brevettare

le scoperte, le idee, i concetti, le teorie scientifi che e i metodi ma-tematici.

La domanda di brevetto può essere deposi-tata a livello nazionale, europeo o inter-nazionale. Ecco i dieci passi da compiere per brevettare con procedura nazionale.

1) Innanzitutto bisogna verifi care che l’idea sia brevettabile; ciò che si vuole brevettare deve rispondere a canoni di originalità e innovazione. Quindi, si procede effettuando una ricerca pres-so le Camere di commercio o un consulente. In questa fase basta una descrizione sommaria di ciò che si vuole brevettare.

2) Avuta una risposta positiva, si decide che do-manda depositare: il brevetto industriale in caso di invenzione completamente nuova, il modello di utilità in casi di una modifi ca apportata ad una invenzione già esistente.

3) Nel caso di invenzione industriale la docu-mentazione sarà: modulo A in tre copie scaricabi-le dai siti delle Camere di commercio o dell’Uffi cio italiano brevetti e marchi che contiene i dati ana-grafi ci dell’inventore. Riassunto dell’invenzione (che deve consentire la comprensione del proble-ma tecnico risolto dall’invenzione), descrizione dettagliata dell’invenzione, rivendicazioni: docu-mento in cui si elencano gli elementi di novità ri-spetto al passato, l’oggetto per il quale si richiede protezione. Traduzione in inglese delle rivendi-cazioni (necessarie per consentire lo svolgimento della ricerca di anteriorità da parte dall’Uffi cio

europeo dei brevetti che invierà alll’Uffi cio ita-liano brevetti e marchi le valutazioni). Disegni dell’invenzione.

4) Pagamento delle tasse dovute (vedi box).5) Deposito della domanda presso gli uffi ci bre-

vetti delle Camere di commercio o l’Uffi cio ita-liano brevetti e marchi: il deposito può avvenire fi sicamente presentandosi agli uffi ci e sportelli o per via telematica (per procedere al deposito telematico è necessario stipulare un contratto Telemacopay presso la Camera di commercio di competenza (web.telemaco.infocamere.it).

6) Dopo il deposito si ottiene un attestato.7) Gli uffi ci brevetti delle Camere di commercio

inviano all’uffi cio centrale di Roma la domanda di deposito corredata dagli allegati previsti.

8) L’Uffi cio italiano brevetti e marchi inoltra all’uffi cio brevetti europeo le rivendicazioni.

9) Entro nove mesi dalla data del deposito della domanda l’inventore riceve un rapporto di ricerca da parte dell’Uffi cio europeo di deposito insieme a un’opinione sulla brevettabilità (non vincolante).

10) Trascorsi 18 mesi dalla data di deposito l’Uffi cio italiano brevetti e marchi rende acces-sibile al pubblico la domanda di brevetto per la possibilità di eventuali contestazioni. Da quel momento è possibile ricevere il rilascio del bre-vetto.

Come tutelare le innovazioni in Italia e a livello internazionale

Il decalogo del genioper tutelare le proprie idee

Quali sono i costi per de-positare un’invenzione? Per il deposito della domanda di invenzio-

ne industriale con procedura nazionale il deposito telemati-co è quello più conveniente sia dal punto di vista economico (in totale 85 euro) sia per il ri-sparmio di tempo. Su internet non si fanno file e si può fare comodamente l’operazione dal proprio pc.

Gli 85 euro sono dati dalla tassa per il deposito di 50 euro da versare all’Agenzia delle entrate indipendentemente dal numero di pagine della do-manda.

Poi ci sono 15 euro per i diritti di segreteria, e infi ne 20 euro di bollo forfettario; questi due ultimi importi verranno scalati dal pre-pagato acquistato con la convenzione Telemaco Pay.

In caso di deposito cartaceo: il costo dell’operazione è di 180 euro in caso di deposito in carta semplice. I costi sono determi-

nati dai diritti di deposito pari a 120 euro se descrizione, riassun-to e disegni non superano dieci pagine. A questi vanno aggiunti i costi per i diritti di manteni-mento in vita che vanno da 60 euro a 650 euro. Nel costo del-la pratica bisogna calcolare 40 euro per i diritti di segreteria se si richiede ricevuta di deposito in carta semplice.

Infi ne ci sono 14,62 euro per bollo in caso di deposito effet-tuato tramite mandatario.

A tale proposito la Camera di commercio di Milano ha messo a disposizione dei corsi gratuiti per imparare il deposito telema-tico dei brevetti europei.

Diviso in due livelli, durante le lezioni sono state evidenzia-te le caratteristiche della nuova versione e una dimostrazione pratica della compilazione del-la domanda con i documenti necessari e la compilazione di domanda di ricorso a opposi-zioni e un’approfondimento sui pagamenti delle tasse europee.

I prezzi per procedure industriali nazionali

Ma quanto costal’applicazione

LE DOMANDE DELL’INGEGNO

Invenzioni Marchi Disegni Modelliutilità

Totale depositi31-7-08/31-7-09

Totale depositi 31-7-07/31-708

TOTALE

Italia9.464 52.638 1.236 2.205 65.543 68.460

Le richieste di tutela presentate in Italia, 2007-09

Fonte: Elaborazione Camera di commercio di Milano su dati dell’Uffi cio italiano brevetti e marchi

Altri articoli sul sito www.italiaoggi.it/brevetti

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 40: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

52 Lunedì 16 Novembre 2009 P E R S O N A G G I

La casa modesta, le stanze del potere, l’espulsione, la gestione delle crisi: un itinerario in un libro

L’operaio diventato imprenditoreL’avventura di Riccardo Ruggeri dalla portineria al successo

DI LORENZO MORELLI

La storia di Riccardo Rug-geri è il sogno americano vissuto da un italiano. Giovanissimo ha iniziato

a lavorare come operaio a Mi-rafi ori, poi, studiando di notte, è diventato amministratore delegato di importanti multina-zionali italiane, inglesi e ameri-cane. La sua vita professionale è stata caratterizzata dalle crisi: quando un’azienda non funzio-nava lo chiamavano a risolvere i problemi. Oggi è imprenditore nel business della moda e delle assicurazioni e si appresta ad af-frontare nuove sfi de, forte delle esperienze passate.

Domanda. Lei ha avuto tre vite: operaio, manager e oggi im-prenditore. Come è stata l’evolu-zione?

Risposta. Assolutamente na-turale. Se si inizia come operaio è ovvio che da un lato si punti a far bene l’operaio per poi cerca-re di crescere. Come? Leggendo e studiando e cogliendo tutte le opportunità che il destino dà a ciascuno di noi. Diventare un manager è stato altrettanto na-

turale, ma in questo caso è stato più facile: chi nasce povero ha più stimoli di quelli con cui sei in competizione, spesso borghesi soddisfatti. Come per i neri ame-ricani che dominano la boxe: solo chi è povero accetta di farsi dare pugni in faccia, i bianchi giocano a golf o vanno a cavallo. Infi ne il successo. Alla fi ne ti accorgi che hai cercato di salire sul ramo più alto dell’albero e arrivato lassù ti accorgi che non c’è nulla. L’impor-tante è non esserne delusi.

D. Nelle diverse aziende che ha amministrato, in Italia e all’este-ro, il suo ruolo è stato quello di risolvere le crisi.

R. Mi riconosco una sola dote: la capacità di valutare, selezionare e allocare i miei collaboratori nelle funzioni a loro congeniali. Avere quindi l’intelligenza di avocare a sè solo le funzioni in cui si eccelle e delegare ai collaboratori le al-tre, con la capacità di governare, intellettualmente e gerarchica-mente, le varie funzioni azienda-li, in funzione dell’emotività che le caratterizzano e dell’emotività propria e dei propri collaboratori. D. Oggi il crisis management è all’ordine del giorno per molte

imprese. Qual è la prospettiva per i pros-simi mesi? Questa crisi ci ha insegnato qualcosa?

R. Nel libro, per quello che vale il mio pensiero, imputo la responsabilità della grande crisi alla clas-se dirigente mondiale che governa l’economia, le banche, le industrie e così via. Per me i colpevoli sono gli uomi-ni, non le istituzioni. Trovo fran-camente incredibile, al di là di ogni analisi oggettiva che si può fare, che costoro, dopo aver creato tutto questo disastro, siano prati-camente gli stessi (salvo Madoff) chiamati a gestire la successiva eventuale ripresa. A quando la prossima bolla, questa volta co-lorata?

D. Nella seconda metà degli anni 90 nasce la new economy, ma lei segue un’altra strada.

R. Avevo appena lasciato il management e volevo diventa-re imprenditore. Capii però che la new economy non faceva per me, vissuto com’ero sempre nelle crisi, quindi tutto orientato alla

decisionalità e alla concretezza. Avevo la sensazione che dietro a tutto ciò c’era un modello di business molto de-bole, che si sarebbe probabilmente con-cluso con un fuoco di paglia: molta

immagine, molte chiacchere, gli Ad

della new economy ogni giorno sui media, grandi annunci, ma poca sostanza. In attesa che pas-sasse questa ubriacatura, feci il consulente internazionale, anche allo scopo di non perdere il know how che avevo accumulato. Fu una decisione saggia.

D. Lei opera nel settore dell’alta moda e assicurazioni, due settori molto diversi. Perché una scelta così lontana dal mondo delle ruo-te in cui ha sempre operato?

R. Mi rendo conto che è strava-gante in tarda età iniziare a fare l’imprenditore. Cercavo business che fossero coerenti con le mie competenze distintive, basate sulla gestione delle persone pit-tosto che sulle tecnologie o sulla fi nanza. La moda è un’idea di mia

nuora e di mio fi glio, l’assicura-zione è un’idea di un caro amico, Francesco Torri, già Ad di Toro Assicurazioni. Oggi siamo en-trambi azionisti di riferimento di Novit Assicurazioni. Il nostro modello di business e organizza-tivo è basato su alcuni punti fer-mi: partire dal prato verde, cioè costruire l’azienda dalle fonda-menta, investire su collaboratori giovani e motivati, avere come azionisti gli agenti che vendono le nostre polizze (non conosco altri esempi simili), niente dividendi ma tutti i profi tti a patrimonio per crescere, e così via. Un modo innovativo per fare business.

D. Lei ha scritto il libro Una storia operaia (Francesco Brio-schi editore). Oggi ci sono ancora storie come la sua?

R. Certo che esistono. I miei nipoti si troveranno a compe-tere con coetanei che oggi sono in qualche portineria, studiano sodo, si preparano con impegno, sognano di uscire dall’attuale loro condizione, probabilmente sono extracomunitari. Ho la certezza che i miei nipoti avranno una vita dura con questi loro competitori, ma è così che cresce il mondo.

Metis SpA - Sede centrale: Viale Restelli 3/7 - 20124 MilanoN. verde: 800.585.282 - [email protected] - www.eurometis.it

La motivazione del team: ecco la chiave del successo di un’azienda“Dare valore agli elementi portanti dell’impresa, le persone, diventa strategico: segna la differenza tra chi rimane semplicemente in attesache il mercato si riprenda e chi invece vuole affrontare la crisi con pragmatismo e prontezza d’azione”.Questa dichiarazione di Cristiano Ianna, alla guida di Metis S.p.A., Agenzia per il Lavoro, è ora più che mai condivisa dalla maggiorparte delle aziende che si ritrovano ad affrontare questo momento di crisi generale del mercato.Dare valore alle persone significa prima di tutto motivarle a lavorare in modo efficiente e coinvolgerle al raggiungimento degli obiettivi azien-dali: creare consenso e sinergie su obiettivi condivisi diventa così un compito fondamentale della leadership d’impresa. Ma come attuarequesta “strategia motivazionale”?Il primo presupposto da cui partire è che non ci si accontenta più di un buono stipendio, di un incentivo economico e di un posto di lavorosicuro, ma si cerca la possibilità di trarre piena soddisfazione e gratificazione dalla propria attività lavorativa, operando con ampia autono-mia e vedendosi riconosciuti i risultati raggiunti.Quali sono dunque le linee guida da seguire per trasformare la motivazione del team in successo per l’azienda?

Offrire opportunità di formazione e crescita: un continuo aggiornamento professionale contribuisce a valorizzare i singoli talenti e ad acquisire nuove competenze. Inquesto modo l’azienda potrà contare sempre su risorse qualificate e produttive.Promuovere il lavoro di squadra: il team work è una fonte di motivazione maggiore del lavoro eseguito autonomamente, perché soddisfa il bisogno di riconoscersi in ungruppo, stimola il sentimento di solidarietà tra colleghi e in questo modo funge da moltiplicatore delle potenzialità individuali.Delegare in modo efficace senza farsi sfuggire il controllo e perdere di autorevolezza: lo strumento della delega ha il duplice vantaggio da una parte di aumentare la pro-duttività della persona che delega, dall’altra di favorire lo sviluppo delle competenze e della fiducia in se stessi dei collaboratori.Condividere obiettivi chiari, raggiungibili e misurabili: le attività e gli impegni quotidiani devono poter essere vissuti ogni giorno come una sfida in cui misurare le pro-prie abilità e svilupparne nuove.Definire soluzioni creative per gratificazioni e incentivi, tenendo presente che il denaro non rappresenta l’unico mezzo per migliorare la produttività, ma si possonoadottare come sistema premiante anche strumenti di flessibilità che tengano conto delle esigenze della singola risorsa.Sviluppare comunicazione e scambio di informazioni: un sistema efficace di comunicazione interna, che vuol dire prima di tutto condivisione della mission e degli obiet-tivi aziendali, contribuisce a creare un senso di appartenenza e di consapevolezza che si traducono in una maggiore efficienza dell’organizzazione nel suo complesso.

Creare valore attorno e sulla persona, farla sentire partecipe e protagonista di un processo: così si aumenta la performance della singola risorsa,si trasforma il gruppo in un team e si migliora la competitività dell’azienda.

INFORMAZIONE PUBBLICITARIA

Cristiano Ianna

Riccardo Ruggeri

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 41: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

53Lunedì 16 Novembre 2009Lunedì 16 Novembre 20A Z I E N D E

Nel 2010 ci saranno 15 mila assunzioni nel gruppo, un canale per senior e per giovani talenti

Ci sono 300 posti con la franceseIntenso piano di sviluppo Bnp Paribas in Italia e nel mondo

Pagina a cura DI LAURA ROTA

Bnp Paribas lancia Ace Manager - The Second Set, la seconda edizio-ne del suo professional

business game online. Il gioco è internazionale ed aperto a tutti gli studenti universitari (laurea o master) al di sotto dei 26 anni e punta a consolidare i valori del brand Bnp Paribas nel mondo delle università. Al di fuori della Francia, il marchio è molto cono-sciuto dai clienti privati e impre-se, ma non ancora abbastanza dagli studenti.

L’ambizione del Gruppo è di-ventare una delle società presso le quali i giovani vogliono lavo-rare. Per accrescere la popolarità presso gli studenti, Bnp Paribas può contare sulla propria capaci-tà di recruitment globale, con l’of-ferta di interessanti opportunità di carriera. Con una presenza in oltre 85 Paesi, infatti, il Gruppo ha oltre il 60% dei propri dipen-denti e clienti al di fuori della Francia.

«Siamo interessati», comuni-cano dalla Direzione centrale, «a

diverse fi gure professionali pro-venienti da tutto il mondo ed of-friamo una vasta gamma di oltre 300 percorsi di carriera, anche a livello internazionale. Nel 2010, prevediamo di assumere circa 15 mila persone in tutto il mondo, di cui almeno 300 in Italia».

Infatti Bnl, appartenente al Gruppo Bnp Paribas, banca di riferimento per le imprese italiane, vuole ulteriormente consolidare questa posizione at-traverso il potenziamento della propria struttura commerciale. Per questo è alla ricerca di nuovi gestori small business, imprese e corporate. Inoltre, su tutto il territorio nazionale, seleziona laureati, preferibilmente in di-scipline economico-giuridiche, per coprire varie funzioni delle proprie divisioni. Nel dettaglio, per la divisione retail e private: operatori di sportello, gestori clientela privati, gestori relazio-nali privati, private banker, diret-tori di agenzia; per la divisione corporate: assistenti commerciali corporate, analisti del credito, ge-stori corporate, gestori pubblica amministrazione ed enti, gestori cash management; per il settore

informatico: produzione e assi-stenza, commerciale pac junior, specialisti processi, project ma-nager It, It architect; infi ne, per la sede di Roma, per la direzione immobiliare: project manager immobiliari; per la direzione fi -nanziaria: Ias specialist; per la direzione auditing: auditor junior. Infi ne, Bnl cerca giovani laureati da inserire in stage presso le pro-prie strutture di Direzione gene-rale e centri di business.

Bnp Paribas promuove anche lo sviluppo sostenibile attraverso numerose iniziative. È una delle sei banche più solide al mondo

secondo Standard & Poor’s. Con oltre 205 mila collaboratori, di cui 165.200 in Europa, impiegati nelle tre attività principali: Retail Banking, Investment Solution, Corporate & Investment Banking, è un leader nei servizi fi nanziari. È presente in Europa attraverso la banca retail in Belgio, Francia, Italia e Lussemburgo. Vanta una presenza signifi cativa negli Stati Uniti e posizioni forti in Asia e nei Paesi emergenti. Le sue sedi e le varie attività svolte consen-tono al Gruppo di offrire ricche, diversificate ed internazionali opportunità di carriera ai suoi dipendenti.

Bnp Paribas assume molte persone di talento ogni anno. Nel 2008, ci sono state più di 26 mila nuove assunzioni in tutto il mondo. Durante la prima fase del professional business game, le squadre partecipanti (ognuna composta da tre studenti) si con-fronteranno su un caso aziendale e metteranno alla prova l’attitu-dine a lavorare in diverse attività bancarie. Gli studenti dovranno, inoltre, dimostrare le proprie capacità, adottando i valori del Gruppo Bnp Paribas: reattività,

creatività, ambizione e impegno. In modo ludico, si punta a mettere in evidenza il ruolo fondamentale della banca nel fi nanziare i pro-getti dei propri clienti, imprese e privati, sostenendo così l’econo-mia reale. Gli studenti dovranno affrontare tre sfi de che consenti-ranno di avere una conoscenza approfondita delle aree di busi-ness del Gruppo.

Ace Manager - The Second Set si svolgerà in lingua inglese e le iscrizioni sono possibili su acema-nager.bnpparibas.com. La prima fase sarà online e avrà luogo dal 17 febbraio al 17 marzo 2010, direttamente sul sito. Le prime cinque squadre classifi cate si af-fronteranno in una competizio-ne fi nale a Parigi a metà aprile 2010. La giuria sarà composta da professori emeriti delle scuo-le partecipanti e da membri del-la direzione di Bnp Paribas. Le squadre fi naliste avranno come premio: 9 mila euro per la prima classifi cata; 3 mila per la seconda; 1.500 per la terza.

Per candidarsi alle varie po-sizioni è suffi ciente collegarsi al sito www.bnpparibas.it, Sezione carriere.

Ci avviamo a chiudere il 2009 con 250 nuove as-sunzioni». Michele Cri-stiano, ad di Cattolica

Previdenza, delinea le opportu-nità legate allo sviluppo del polo previdenziale voluto da Cattolica Assicurazioni. Nata nel 2008 per concentrare tutta l’expertise pre-videnziale del gruppo, Cattolica Previdenza è in cerca di nuovi talenti per implementare la sua

rete diretta di consulenti previ-denziali. Questo peculiare canale distributivo crescerà nell’arco di un triennio, passando da 400 a 1.000 consulenti, sparsi su tutto il territorio nazionale.

«Grazie alla professionalità e alla competenza dei nostri con-sulenti», afferma Cristiano, «of-friamo soluzioni previdenziali e di protezione a persone, famiglie e imprese in una fase di evolu-

zione del welfare». L’ad illustra anche le strategie della società: «Per affermarci sul mercato ci siamo focalizzati esclusivamen-te sul nostro core business, la previdenza, formando fi gure al-tamente specializzate. Pensiamo e costruiamo soluzioni complete e servizi di qualità per i clienti. Siamo profondamente convinti che sia determinante garantire alla clientela una relazione pro-fessionale e personalizzata di lungo termine, che dia concre-tezza al termine consulente». È dunque dalla volontà di affer-mare una nuova professione di cui il mercato sente il bisogno che nasce la figura del consu-lente previdenziale, posizione aperta per laureati in materie tecniche o umanistiche, pronti a investire su se stessi. La for-mazione permette ai candidati di approfondire scenari e tema-tiche previdenziali, conoscere i prodotti assicurativi e il rego-lamento dell’Isvap. Un piano formativo e di carriera intenso e meritocratico, scandito da tap-pe formalizzate fi n dall’inizio del percorso, garantisce la crescita professionale. Il gruppo è presen-te sul territorio con una rete di agenzie consolidata

Per candidarsi è sufficiente collegarsi al sito www.cattolica-previdenza.com, Sezione lavora con noi.

I programmi di espansione del gruppo Cattolica assicurazioni

E altri 250 consulentinella nuova previdenza

UN ANNO DI ABBONAMENTO SOLO € 84,50 ANZICHÉ € 130,00

OGNI LUNEDÌCON

www.italiaoggi.it

SetteIL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE

Il primo settimanale dedicato ai professionisti

delle risorse umane

IO Lavoro

imo settimanale

A CURA DI

Walter Passerini

IO Lavoro resta in edicola ino al sabato

IO LAVORO e ARIFL, Agenzia Regionale per l’Istruzione, la Formazione e il Lavoro,

presentano la newsletter che ogni settimana gratuitamente

fornisce notizie, approfondimenti, dati e analisi dei fl ussi del mercato

del lavoro in Lombardia.

Iscrizione gratuita collegandosi a

www.italiaoggi.it/newsletter/newsletter.asp

Lavoro

L’a.d. Baudoin Prot

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 42: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

54 Lunedì 16 Novembre 2009 C I D A

Dopo il congresso della Funzione pubblica Giorgio Rembado è stato confermato presidente

Manager pubblici più responsabiliMa la politica deve evitare interferenze indebite sui dirigenti

Il Congresso della Federazione della Funzione pubblica Cida, che si è tenuto a Fiuggi nei giorni 30 e 31 ottobre scorsi,

ha confermato alla presidenza il professor Giorgio Rembado. Nel corso dei due giorni, il dibattito congressuale ha definito gli obiet-tivi strategici della Federazione per il triennio 2009-2012, nella linea della rivendicazione consa-pevole del patrimonio culturale e valoriale proprio della dirigenza, dei quadri e delle alte professiona-lità. In questa intervista Rembado affronta i principali temi emersi nel dibattito congressuale.

Domanda. Presidente, come mai per questo congresso si è scel-to il tema defi nito «Per una nuova responsabilità sociale»?

Risposta. Per due motivi. Il primo è che occorre essere con-sapevoli che molte delle partite che riguardano categorie da noi rappresentate si giocheranno, nei prossimi anni, intorno a questo tema. Il secondo è che una federa-zione che riunisce e rappresenta dirigenti, professionisti e quadri della funzione pubblica non può esimersi dal porsi la questione del loro ruolo, della rilevanza sociale che essi rivestono e dall’indivi-duare le strategie più idonee a rafforzarne l’immagine e il peso.

D. Quale è oggi il ruolo che viene generalmente attribuito ai dirigenti?

R. Oggi ci troviamo di fronte ad un quadro fatto di molte ombre e di relativamente poche luci, sul quale bisogna interrogarsi, per

comprenderlo e per determinare i percorsi più opportuni per modi-fi carlo. Se guardiamo ai dirigenti, dobbiamo constatare che non è stata ancora risolta nei fatti l’an-nosa questione della separazione nell’esercizio dei poteri rispetto al vertice politico delle diverse am-ministrazioni. Alcuni lustri sono passati ormai da quando quel principio è stato formulato per la prima volta; né sono mancati, a scadenze successive, ulteriori in-terventi legislativi che lo hanno ribadito e precisato. Eppure, non passa giorno che non si debba registrare qualche episodio di in-terferenza, quando non di preva-ricazione, sulle prerogative che la legge assegna alla dirigenza.

D. Quadri e alte professionali-tà hanno gli stessi problemi della dirigenza?

R. Per quanto riguarda i pro-fessionisti, contro ogni evidenza fattuale, si continua a negare il riconoscimento di uno status adeguato alla loro preparazione e al loro ruolo. Schiacciati nei comparti di riferimento, privati

della identità professionale che corrisponde al loro effettivo peso nella vita pubblica, essi si vedono negare non soltanto i benefi ci eco-nomici ma anche la visibilità. E se questo li mette in parte al riparo dagli attacchi riservati di prefe-renza ai dirigenti, non si tratta certo di un risarcimento adeguato rispetto ai torti che continuano a subire. Per i quadri, si va ancora più in là, rimuovendo persino il nome dagli organigrammi del pubblico impiego. Senza i qua-dri, nessuna struttura potrebbe funzionare: ma di loro non vi è traccia uffi ciale nei contratti, né nelle disposizioni pubblicistiche di organizzazione degli uffi ci. Con-siderati impiegati come gli altri, al massimo appartenenti ad un livello più elevato, nella migliore delle ipotesi chiamati direttivi, con una terminologia di stampo burocratico ottocentesco, sono anch’essi stretti nella illogica si-tuazione di essere fi gure chiave e di non potersi neppure sedere al tavolo negoziale per far valere la propria identità professionale ed i connessi diritti.

D. Come vi ponete nei confronti del quadro normativo disegnato dalla legge 15/2009?

R. Gli obiettivi di principio del-la riforma Brunetta sono gli stessi per cui ci siamo sempre battuti: razionalizzazione delle materie e delle sedi di contrattazione, maggiori poteri gestionali ai di-rigenti, rafforzamento della va-lutazione, premialità connessa al merito. Siamo orgogliosi di essere

riusciti a far accogliere, nell’iter parlamentare, alcuni interventi migliorativi, rispetto alle prime bozze. Tra questi la previsione di apposite sezioni contrattuali per specifiche professionalità, che costituiscono il presupposto necessario per la valorizzazione delle fi gure dei professionisti e dei quadri, a patto che si riesca al tavolo della trattativa intercon-federale a ricondurre la loro rap-presentanza alle organizzazioni di categoria che direttamente li rappresentano. E comunque non possiamo dimenticare che alcune parole d’ordine della legge dele-ga sono le nostre. E’ stato poi il passaggio dalla legge delega al decreto legislativo a far emerge-re una cultura centralistica nel disegno del legislatore delegato, che ha introdotto nelle norme non solo disposizioni di principio o determinazione di obiettivi ge-nerali ma regole minute e di det-taglio, che hanno al tempo stesso compresso la discrezionalità dei dirigenti ed irrigidito le situazioni disciplinate. Lavoreremo nel pros-simo futuro ad una verifi ca delle norme ora introdotte e a proposte migliorative nei due anni previ-sti per le possibili correzioni al decreto legislativo attualmente approvato.

D. Come spiega l’immagine non sempre positiva che l’opinio-ne pubblica ha nei confronti della dirigenza?

R. Dobbiamo far capire ai citta-dini che, per la nostra immedesi-mazione organica nelle pubbliche

amministrazioni, i dirigenti sono dei garanti nei confronti dei cit-tadini e non la loro controparte. Partendo da questa premessa, che costituisce un dato fondamenta-le della nostra identità profes-sionale e sindacale, si tratta di rovesciare l’atteggiamento psi-cologico che vede in questa scelta un limite alla nostra capacità di incidere sulle dinamiche sociali. Stare dalla parte dei cittadini non signifi ca solo astenersi da forme di azione sindacale suscettibili di danneggiarli: signifi ca promuove-re le azioni di comunicazione più idonee a coinvolgerli in un patto sociale. Far capire ai cittadini che il loro diritto alla fruizione di ser-vizi di qualità per tutti (un’ammi-nistrazione effi ciente, un sistema di istruzione erogatore di forma-zione e non solo di diplomi, un servizio sanitario che dia nella struttura pubblica una risposta competente ai tanti bisogni nel campo della salute) dipende dal livello della qualificazione pro-fessionale degli addetti e non dal favore dei politici.

Serve cioè diffondere nella pubblica opinione la convinzio-ne che dirigenti, professionisti e quadri sono i suoi migliori alleati, e comunque gli unici su cui fare affi damento, per ottenere servizi che funzionino. Con i necessari corollari che questo richiede: un potenziamento del loro ruolo, ade-guati riconoscimenti contrattuali e una responsabile libertà di azio-ne, posta al riparo dalle ingerenze politiche e sindacali.

La Sspa - Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione è un’istituzione pubbli-ca istituita nel 1957. Il suo compito fonda-mentale è di provvedere alla formazione

di funzionari e dirigenti dello Stato. Svolge anche iniziative formative per altri enti, attività di ricerca e consulenza.

Partecipa inoltre a vari organismi internaziona-li nel settore della formazione pubblica.

La Scuola Superiore «è un’istituzione di alta cul-tura e formazione, posta nell’ambito e sotto la vigi-lanza della Presidenza del Consiglio dei ministri e dotata di autonomia organizzativa e contabile nei limiti delle proprie risorse economico-fi nanziarie». Il funzionamento della Scuola sotto il profi lo organiz-zativo è regolato dalla delibera del 27 gennaio 2005 e successive modifi cazioni.

L’attività di formazione è svolta da un gruppo di docenti a cui spetta il compito di assicurare lo svolgimento dell’attività istituzionale della Scuola. Essi sono scelti tra dirigenti di am-ministrazioni pubbliche, professori o docenti universitari, magistrati ordinari, amministrativi e contabi-li, avvocati dello Stato e consiglieri parlamentari, e da esperti, italiani o stranieri, di comprovata professio-nalità. Il direttore si avvale inoltre di responsabili di area, scelti nello

stesso ambito dei docenti collocati fuori ruolo ai quali compete assicurare la qualità didattica e scientifi ca nelle aree di rispettiva competenza.

L’attività internazionale della Sspa è volta al con-tinuo scambio di buone pratiche con scuole e istituti di pubblica amministrazione esteri, in particolare europei, nonché con le organizzazioni e i network di eccellenza di tali scuole e istituti, al fi ne di accrescere le conoscenze nel campo delle tecniche e metodologie di formazione.

Le attività internazionali della Sspa sono state incrementate nel corso del biennio 2007/2008 rea-lizzando un maggiore inserimento dell’istituto nel contesto internazionale.

In tale quadro sono state portate avanti iniziative di collaborazione per la realizzazione congiunta con partner stranieri di sessioni di formazione e tirocini formativi, sia per discenti italiani che stranieri. Inol-tre, la Sspa è presente in progetti fi nanziati dalla Ue per l’assistenza tecnica a amministrazioni di Paesi

europei dei Balcani e dell’Est e di Paesi mediterranei.

La strategia dell’attività inter-nazionale della scuola, le aree e i partner di riferimento nonché le aree tematiche di interesse sono definite anche in coordinamento con il Dipartimento della Funzione pubblica.

L’aggiornamento della Sspa che vanta 52 anni di attività

Il ruolo e i compitidella Scuola di formazione

Istituita dal dlgs 29/1993 l’Aran (Agenzia per la rap-presentanza negoziale del-le Pubbliche amministra-

zioni) è un organismo tecnico, dotato di personalità giuridica di diritto pubblico e di autono-mia organizzativa, gestionale e contabile. L’Aran, rappre-sentando legalmente tutte le pubbliche amministrazioni in sede di contrattazione collettiva nazionale, svolge ogni attività relativa alla negoziazione e de-finizione dei contratti collettivi del personale dei vari comparti del pubblico impiego, ivi com-presa l’interpretazione auten-tica delle clausole contrattuali e la disciplina delle relazioni sindacali nelle amministrazio-ni pubbliche. Essendo l’unico organismo preposto alla nego-ziazione nel pubblico impiego, l’Agenzia è costante punto di riferimento nel complesso siste-ma della contrattazione colletti-va. Per le amministrazioni e le aziende autonome dello Stato,

il Presidente del Consiglio dei Ministri opera come comitato di settore tramite il ministro per la funzione pubblica, di concer-to con il ministro dell’economia e finanze, nonché, per il sistema scolastico, di concerto con il mi-nistro dell’istruzione, università e ricerca scientifica. Per le altre pubbliche amministrazioni, è prevista la costituzione di uno specifico comitato di settore per ciascun comparto di contratta-zione collettiva. Per la stipula-zione degli accordi che defini-scono o modificano i comparti o le aree, le funzioni di indirizzo e le altre competenze riguardanti la contrattazione collettiva sono esercitate dall’organismo di co-ordinamento dei comitati di settore costituito presso l’Aran e presieduto dal ministro per la funzione pubblica.

Per l’attuazione dei compiti istituzionali affidati all’Aran quali attività funzionali alla contrattazione, i servizi provve-dono ad attivare le iniziative.

L’unica struttura per la contrattazione

Aran, la reginadel negoziato

Pagina a cura diCIDA

Confederazione italianaDirigenti e Alte professionalità

Via Padova 41, 00161 Roma

Giorgio Rembado

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 43: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

55Lunedì 16 Novembre 2009

A CURA DELL’OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO DEL LAVORO

Lombardia

OSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO DEL LAVOROOSSERVATORIO REGIONALE DEL MERCATO DEL LAVORO

Lavoro

I cardinidi un modelloeffi cace

Un modello anche per altre realtà, per fare sistema.

L’esperienza che si è potuta dapprima sperimentare e poi implementare in Lombardia può essere considerata, nel rispetto delle diverse realtà, un paradigma sia per la governance che per l’effi cacia delle politiche attive. Al centro del sistema non vi è il primato dell’offerta, ma la persona, con i suoi bisogni, le sue insicurezze, il suo disorientamento. Prendere in carico le persone signifi ca ascoltare sogni e bisogni e offrire soluzioni che, nel mondo della complessità, non sono più standardizzabili. Al servizio della persona viene messo un percorso di integrazione continua tra diversi soggetti: agenzie del lavoro, società di selezione e di formazione, centri di orientamento e così via, pubblici e privati, i quali, per entrare nel sistema dell’offerta, devono sottoporsi all’accreditamento. Alle persone vengono assegnate delle doti, che la persona può spendere nell’acquisire servizi dal sistema accreditato e autorizzato. L’integrazione non è solo per gli operatori, pubblici e privati, ma anche per il lavoro e la formazione. Non vi sono compartimenti stagni, ma percorsi virtuosi tra istruzione, formazione e lavoro. Quello che caratterizza il sistema è anche da un lato il monitoraggio, oltre che della qualità dei servizi, anche dei fl ussi e degli stock di occupazione, i movimenti del mercato, i gradi di coerenza o di asimmetria tra domanda e offerta di profi li e fi gure professionali; e a questo contribuisce uno strumento come quello degli osservatori di istruzione, formazione e del mercato del lavoro, di cui pubblichiamo il Rapporto presente in queste pagine. Dall’altro lato, il fatto che oggi i problemi dell’occupabilità e dell’occupazione si risolvono sì lavorando alla tenuta del sistema nei momenti di crisi come l’attuale, ma anche sostenendo le reti dei servizi al lavoro, pubblici e privati, in grado di prendere in carico le persone. Il circuito si chiude così virtuosamente, in una logica di servizio moderna, europea. Queste esperienze dimostrano anche che il diritto al lavoro oggi coincide con il diritto ai servizi per il lavoro, effi caci e personalizzati. Le tutele si spostano dalla tipologia contrattuale ai servizi per il ricollocamento, dalle imprese al territorio. È questa la vera sfi da dell’occupabilità.

Gualtiero Toscani

Dai dati disponibili si confermano la dinamicità del mercatoe l’efi cacia delle politiche attive imperniate sul sistema della dote

Nel cantieredell’occupazione

DI GIAMPAOLO MONTALETTI*

Per la prima volta, in Lombardia, esiste un sistema che raccoglie le informazioni sugli avviamenti e le cessazioni dei rapporti di lavoro,

rendendo possibile esaminare i fl ussi che attraversano il mercato e le vite lavorati-ve sul nostro territorio. La fotografi a che i dati sulle comunicazioni obbligatorie in Lombardia ci restituiscono nel 2008 e nel primo semestre 2009 è un’immagine di forte dinamismo del mercato.

La mobilità e la complessità del mer-cato del lavoro sono oggi molto più ele-vate di quanto ogni precedente analisi avesse rilevato: un grande numero di persone cambia lavoro ogni anno, un numero ancora maggiore cambia con-tratto senza sostanzialmente cambiare lavoro, persiste una forte attrattività del territorio regionale, ma al suo interno variano le tipologie di contratto scelte, con l’industria che per i nuovi contratti ricorre prevalentemente alla sommini-strazione, l’edilizia che assume a tempo indeterminato, i servizi che presentano prevalentemente forme di contratto a scadenza. Di fronte a questi dati si pos-sono fare valutazioni diverse e perfi no opposte: per alcuni mobilità è sinonimo di ricchezza di opportunità, per altri di insicurezza; la presenza di contratti

a tempo determinato può essere letta come un segno di fl essibilità o come un indicatore della condizione precaria dei più giovani. Qualunque sia l’interpre-tazione dei dati, le politiche di Regione Lombardia cercano di favorire percorsi per il lavoro personalizzati, perché ogni persona possa svolgere un lavoro regola-re, di qualità e equamente retribuito.

Le caratteristiche che oggi si chiedono a chi lavora sono note: capacità e volon-tà di apprendere per tutto l’arco della vita, maggiore mobilità sul territorio, di-sponibilità a cambiare datore di lavoro o mansione nella stessa impresa, carriera intesa come successione di momenti di apprendimento e non come continua crescita del valore nominale della bu-sta paga, alternarsi di momenti della vita in cui si spende ciò che si è appreso e momenti in cui si accresce la propria conoscenza. Per questo le politiche non possono che essere differenziate in base a esigenze e caratteristiche dei singoli.

Le principali politiche per il lavoro oggi disponibili in Lombardia assumo-no la forma della Dote (prevista sia per la formazione sia per il lavoro), che può essere utilizzata da coloro che sono in cerca di occupazione come da chi è in cassa integrazione (Dote ammortizzatori sociali). In particolare, da maggio 2009, è possibile fare ricorso alla cig anche per

imprese piccole (sotto i 15 dipendenti per l’industria, sotto i 50 per il terziario) con il meccanismo della deroga, che prevede, dopo l’accordo con i sindacati, una do-manda on-line autorizzata da Regione Lombardia e un percorso di formazione o reimpiego per i lavoratori in cassa.

Ad oggi le persone che cercano lavoro possono trovare un percorso adatto a sé rivolgendosi agli enti accreditati per la formazione e il lavoro (centri di forma-zione, agenzie per il lavoro pubbliche e private): tutti questi enti costituiscono una rete al servizio delle persone e un supporto per un mercato a forte mobi-lità come quello lombardo. Il successo di queste politiche è dimostrato dai nu-meri: ad oggi ci sono circa 3.300 persone che stanno svolgendo percorsi di dote formazione, più di 16 mila in dote lavoro e circa 18 mila nella dote ammortizza-tori. In tutto parliamo di oltre 37 mila cittadini lombardi che stanno cercando la propria strada per tornare al lavoro con il contributo delle istituzioni e del-le reti presenti sul territorio: si tratta, senza dubbio, dello sforzo più imponente fatto negli ultimi anni da un governo regionale per far fronte a una crisi im-portante come l’attuale, con l’obiettivo di non lasciare indietro nessuno.

* direttore OsservatorioMercato del lavoro

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 44: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

56 Lunedì 16 Novembre 2009 L O M B A R D I A L AVO R O

Nei primi sei mesi dell’anno 2009 il numero degli avviamenti è risultato inferiore alle cessazioni

Fotografie in grande movimentoAnalisi dei fl ussi delle comunicazioni obbligatorie nel semestre

Per poter intervenire con efficacia in un ambito complesso come il merca-to del lavoro occorre avere

ben chiaro il suo funzionamento, la situazione attuale e l’andamen-to complessivo. Non basta infatti la sola conoscenza delle regole che defi niscono il mercato del la-voro e che stabiliscono il quadro entro cui si agisce, direttamente o indirettamente, per raggiungere determinati obiettivi. Allo stes-so modo non è suffi ciente avere una fotografi a, per quanto chiara, della situazione in essere in un determinato momento. Regole e fotografi a sono fondamentali, ma hanno bisogno di un contesto.

Per la stesura del rappor-to relativo al I semestre 2009 sull’Analisi dei fl ussi del merca-to del lavoro in Lombardia, Arifl (Agenzia Regionale per l’Istruzio-ne la Formazione e il Lavoro) e Crisp (Centro di Ricerca Interu-niversitario per i servizi di Pub-blica Utilità della Bicocca) si sono basati innanzitutto sui dati tratti dalle Comunicazioni Obbligato-rie, istituto defi nito nel Decreto interministeriale del 30 ottobre 2007 e riguardante tutti i datori di lavoro, che hanno l’obbligo di comunicare alla pubblica ammi-nistrazione assunzioni, proroghe, trasformazioni e cessazioni dei rapporti di lavoro. Tale prescrizio-ne (che interessa datori di lavoro privati, enti pubblici economici, pubbliche amministrazioni, agen-zie di somministrazione e inter-mediari) è diventata operativa l’11 gennaio 2008.

Questa base dati rappresenta una fonte insostituibile per ra-gionare in termini reali sull’an-damento dell’occupazione e sulle dinamiche legate al mondo del lavoro, anche e soprattutto in pe-riodi particolari, come quello at-tuale caratterizzato da una crisi economica internazionale che sta interessando anche il nostro Pae-se e la nostra regione. Elaborando i dati di pertinenza del territorio lombardo e relativi ai primi sei mesi del 2009, è possibile ottene-re una visione generale dei fl ussi del mercato del lavoro unitamen-te a un approfondimento specifi co per aree di attività.

Dai dati raccolti, dopo opportu-ni trattamenti fi nalizzati alla cre-azione di informazione statistica (integrazione e qualità dei dati), è possibile ricavare informazioni sulle dinamiche del mercato del lavoro prevalentemente dal punto di vista della domanda e ottene-re indicazioni relative agli effetti sulle dinamiche occupazionali.

Le informazioni contenute nelle comunicazioni obbligato-rie sono ricondotte a ogni sin-gola esperienza del lavoratore e contengono, tra l’altro, le date di avviamento, proroga, trasforma-zione, cessazione del rapporto di lavoro, il tipo di contratto, settore e qualifi ca del lavoratore, nonché informazioni sull’azienda che ha effettuato le comunicazioni. I dati a disposizione consentono quindi di tracciare la storia del singolo e,

analogamente, l’andamento dei settori aziendali rispetto alle di-namiche occupazionali in atto.

Il primo semestre 2009 risulta particolarmente importante per-ché consente di valutare l’impatto che la crisi ha avuto, e sta avendo, sulla situazione occupazionale in Lombardia. Già nell’ultimo trime-stre 2008 si erano individuati al-cuni segnali di cambiamento che, nel primo semestre 2009, hanno trovato conferma ed evoluzione.

Per la prima volta dopo diver-si anni si è avuto un signifi cati-vo cambio di tendenza, per cui il numero complessivo degli avvia-menti (assunzioni) è risultato in-feriore al numero delle cessazioni. Contemporaneamente è possibile rilevare in quale direzione si stia muovendo il mercato del lavoro: nel I semestre 2009 aumenta la percentuale delle persone che cambiano occupazione rispetto al numero complessivo dei lavo-ratori, confermando quella ten-denza che vede nella fl essibilità una delle caratteristiche presenti e future del mondo del lavoro.

Rispetto al primo semestre del 2008 si registra una diminuzione del 12,7% degli avviamenti men-tre aumentano del 7,8% le ces-

sazioni. Complessivamente, nel semestre considerato, sono circa 2 milioni le comunicazioni obbliga-torie che interessano 726 mila la-voratori lombardi; la popolazione coinvolta è suddivisa equamente tra maschi e femmine, il 23% dei movimenti coinvolge cittadini stranieri e i giovani rappresen-tano la quota prevalente: il 53% degli interessati è nella classe di età 15-34 anni.

Le imprese lombarde hanno aumentato le quote complessi-ve di assunzioni effettuate con tipologie contrattuali flessibili riducendo l’utilizzo di quelle con-siderate stabili. Rispetto all’anno precedente si è passati dal 68% al 72% di avviamenti effettuati con l’uso di forme contrattuali fl essi-bili (Tempo Determinato, Sommi-nistrazione, Lavoro a progetto), con un sensibile incremento del Lavoro a progetto, che passa da una quota pari a circa il 10% del 2008 al 14% nel 2009, mentre i contratti a Tempo indeterminato passano dal 27% del 2008 al 23% del 2009. Anche gli andamenti mensili di utilizzo delle diverse tipologie contrattuali forniscono informazioni interessanti: pur ri-scontrando un fi siologico aumen-

to degli avviamenti in gennaio e delle cessazioni in giugno, si regi-stra un calo continuo nell’utilizzo di contratti a Tempo indetermi-nato, mentre si assiste a una cre-scita considerevole di contratti di Somministrazione (interinale) nel mese di giugno rispetto al mese precedente (+21%). L’importanza di quest’ultima variazione è data dal fatto che la Somministrazio-ne è stata la prima tipologia con-trattuale a subire le conseguenze negative della crisi economica e che l’industria manifatturiera, uno dei settori più colpiti, è quel-la che ricorre maggiormente a questo tipo di contratto. Le ces-sazioni, invece, riguardano nel 43% dei casi lavoratori con con-tratto a Tempo determinato, cui seguono Tempo indeterminato (25%), Somministrazione (16%), Lavoro a progetto (12%) e infi ne Apprendistato (2%).

Gli avviamenti e le cessazioni del primo semestre 2009 coin-volgono uomini e donne in mi-sura sostanzialmente paritaria: 53% di genere maschile e 47% femminile per gli avviamenti e 52% uomini e 48% donne per le cessazioni. Occorre sottolineare però che circa il 56% delle donne

usufruisce di contratti a orario ridotto (part time). Percentuali simili si ottengono anche nel con-siderare assunzioni e cessazioni in base all’età anagrafi ca, da cui risulta che a essere assunti sono prevalentemente giovani: il 45% sono tra i 20 e i 34 anni e un ul-teriore 31% tra i 35 e i 49 anni; anche le cessazioni colpiscono per il 45% le persone tra i 20 e i 34 anni e per il 33% coloro che hanno tra i 35 e i 49 anni.

Per quanto riguarda i settori di attività economica in Lombardia il comparto Commercio e servizi copre il 71% del totale delle as-sunzioni, mentre il restante 29% è suddiviso tra Industria in senso stretto (14%), Costruzioni (8%) e Agricoltura (2%). Tutti i settori presentano un andamento de-gli avviamenti che vede un calo sensibile nel mese di febbraio rispetto al mese precedente, per poi mantenersi sostanzialmente stabile fi no a giugno. Le percen-tuali restano simili per quanto riguarda le cessazioni, anche se nel mese di giugno queste au-mentano del 60% nel comparto Commercio e servizi rispetto al mese precedente.

Per quanto riguarda la suddi-visione geografi ca le province di Milano insieme a Monza e Brian-za raccolgono quasi la metà delle assunzioni (47%), seguite da Bre-scia (9%), Bergamo (7%) e Varese (5%). Effettuando un confronto con i dati del I Semestre 2008, si osserva una diminuzione sostan-zialmente signifi cativa per tutte le province lombarde.

La provincia con il numero per-centuale di avviamenti minori è Brescia, con un calo pari a circa il 28%, segue Bergamo con un -25% e Lecco con un -22,7%. Per quanto riguarda invece la qualifi -ca dei lavoratori, solo il 17% degli avviamenti avviene per qualifi -che non specialistiche, mentre nell’81% dei casi gli avviamenti riguardano lavoratori con qualifi -che specialistiche (per il restante 2% non sono disponibili i dati).

Le trasformazioni contrattuali nel I semestre 2009 riguardano per il 60% passaggi da contratto a Tempo determinato a Tempo in-determinato, seguono la trasfor-mazione da tempo pieno a tempo parziale con una quota dell’11% e la trasformazione da contratto di Apprendistato a contratto a Tem-po indeterminato (9%). È impor-tante sottolineare che le trasfor-mazioni da Tempo determinato a Tempo indeterminato riguardano soprattutto i giovani: il 45% nella classe di età 20-34 anni e il 33% nella classe di età 35-49 anni. I settori che effettuano tale tra-sformazione contrattuale sono il Commercio e servizi per il 60%, l’Industria in senso stretto per il 25%, le Costruzioni per il 12% ed infi ne l’Agricoltura per l’1%.

In questa pagina e nelle suc-cessive, vediamo alcune tabelle riassuntive, che forniscono una rappresentazione grafi ca imme-diata della situazione lavorativa in Lombardia.

Avviamenti per classi di età, I semestre 2009

Cessazioni per classi di età, I semestre 2009

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 45: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

57Lunedì 16 Novembre 2009LunedL O M B A R D I A L AVO R O

Nonostante alcune tendenze al basso gli indicatori fondamentali segnalano grande solidità

Un mercato che resta in buona saluteDinamiche e cambiamenti nell’occupazione e opportunità

DI MARIO MEZZANZANICA*

Una delle novità più evi-denti della crisi fi nanzia-ria internazionale inizia-ta nello scorso luglio 2008

è rappresentata dalle sue rapide ripercussioni sull’economia reale e sull’occupazione. Già nel mese di settembre 2008, molte aziende, in particolare quelle industriali, hanno iniziato a comunicare sta-ti di sofferenza e crisi facendo esplodere le richieste di accesso agli ammortizzatori sociali.

La risposta delle istituzioni competenti in materia di poli-tiche del lavoro, considerando il periodo particolare che si sta attraversando e l’esigenza sem-pre più evidente di utilizzo otti-male delle risorse economiche a disposizione, non può non tenere conto dell’esigenza di superare un approccio, troppo spesso genera-listico, andando verso una strada che produca interventi capaci di rispondere a esigenze specifi che degli utenti (persone e imprese). In tale senso l’informazione e la conoscenza delle dinamiche e dei cambiamenti in atto, puntuale e tempestiva, diventa fondamenta-le per intervenire nei processi di cambiamento in essere nel mer-cato del lavoro.

Sono queste le principali mo-tivazioni su cui si basa l’Osser-vatorio federato del mercato del lavoro di Regione Lombardia che, tra le aree di studio, ha identifi -cato nell’analisi dei fl ussi uno dei fattori principali di osservazione dell’andamento del mercato del lavoro. Attraverso le comunica-zioni obbligatorie effettuate dalle imprese è possibile ottenere dati, raccolti in maniera continuativa e conseguenti ad eventi quali avviamenti, cessazioni, proroghe o trasformazioni di rapporti di lavoro. Dai dati raccolti, dopo op-portuni e complessi trattamenti fi nalizzati alla creazione di in-formazione statistica, è possibile ricavare informazioni riguardan-ti le dinamiche del mercato del lavoro dal punto di vista preva-lentemente della domanda e in particolare degli effetti prodotti sull’occupazione.

Dai dati di fl usso elaborati, re-lativi al primo semestre 2009, si possono cogliere alcuni effetti che la crisi economica internazionale ha prodotto sull’occupazione nel territorio lombardo. Sono due, in sintesi, gli aspetti di carattere generale e più evidenti: il primo relativo ad un cambiamento di tendenza riscontrabile sinte-ticamente in una diminuzione complessiva delle opportunità lavorative, evidenziato dalla diminuzione degli avviamenti (-12,7% rispetto al primo seme-stre 2008), da un aumento delle cessazioni (7,8% rispetto al primo semestre 2008) e un conseguen-te saldo negativo degli stessi che, iniziato nell’ultimo quadrimestre 2008, dopo diversi anni di positi-vità, prosegue nel primo semestre 2009. Il secondo è la conferma, amplifi cata in alcune caratteristi-

che, del cambiamento strutturale del mercato del lavoro avviatosi negli ultimi decenni, che sempre più vede innalzare la quota di mobilità della forza lavoro, costi-tuita dalle persone che cambiano lavoro - si muovono, rispetto alle persone che costituiscono la forza lavoro dipendente complessiva. I movimenti, eventi, legati alle comunicazioni ammontano com-plessivamente nel primo seme-stre 2009 a circa 2 milioni e coin-volgono oltre 726 mila persone. È la conferma di una dinamicità del mercato del lavoro in Lombardia, che risulta essere, ormai da anni, un dato consolidato. Infatti, pur se complessivamente in riduzione rispetto all’anno 2008, nel primo semestre 2009 si può affermare che si è mossa una popolazione pari a circa un quarto degli oc-cupati dipendenti complessivi a livello regionale.

Le imprese lombarde hanno aumentato le quote complessive delle assunzioni effettuate con tipologie contrattuali flessibi-li, riducendo l’utilizzo di quelle maggiormente stabili. Il 72% de-gli avviamenti nel 2009 è stato effettuato con l’uso di forme con-trattuali fl essibili (Tempo Deter-minato, Somministrazione, Lavo-ro a progetto), mentre nel 2008 la quota percentuale era pari al 68%; le principali variazioni nel-le quote di utilizzo delle diverse tipologie contrattuali sono dovute da un lato a un maggiore impiego del lavoro a progetto e, dall’altro, ad un calo di utilizzo del tempo indeterminato che scende al 23% nel 2009 (nel primo semestre 2008 la quota era nell’intorno del 27%).

Anche gli andamenti mensili di utilizzo delle diverse tipologie

contrattuali rappresentano una informazione rilevante e sono un indicatore evidente della crisi in atto: al netto di fattori di stagio-nalità (picco degli avviamenti in gennaio e delle cessazioni in giu-gno), si osserva un calo continuo nell’utilizzo di contratti a tempo indeterminato e, dopo un anda-mento costante fino a maggio, una crescita nel mese di giugno della somministrazione (interi-nale) che, rispetto al mese prece-dente, cresce del 21%. Tale fatto è di interesse sia perché la som-ministrazione è stata la prima e più penalizzata tipologia contrat-tuale dal manifestarsi della crisi economica sia perché è maggior-mente utilizzata nell’industria manifatturiera, settore che ha subito i primi e più importanti contraccolpi della crisi stessa.

I settori economici sono stati tutti coinvolti dalla crisi nel pri-mo semestre 2009 ma, rispetto ai dati presentati, si può cercare di indagare sullo stato di salute» di ogni singolo settore. Un indicato-re sintetico, denominato Indice di salute (costruito come rapporto tra il saldo di avviamenti e ces-sazioni nel semestre e la somma degli avviamenti e cessazioni) è indicativo di tale valore: il com-mercio e servizi passa da un va-lore positivo pari a 0,08 (il valore è compreso tra -1 e +1) del primo semestre 2008 ad un valore pari a zero nel primo semestre 2009; le costruzioni si comportano so-stanzialmente come il commercio e servizi; l’agricoltura ha valori positivi in tutti e due i semestri (+0,37 nel 2008 e +0,33 nel 2009); l’industria passa da un valore positivo pari a +0,12 del 2008 a -0,06 nel 2009.

Sono questi valori, che eviden-

ziano l’elevato impatto della crisi economica sull’industria mentre per gli altri settori, pur se in calo, si osserva una attestazione su un valore di soglia. Analizzando lo stesso Indice di salute a livello mensile sia in generale sia per i settori e nei territori provinciali, si osserva che il picco di negati-vità è sostanzialmente riscontra-bile per l’industria nel mese di marzo 2009, cresce verso valori di soglia nei due mesi successivi e ridiventa negativo a giugno (dato certamente infl uenzato dalla sta-gionalità). L’andamento osserva-to, maggiormente evidente nelle province con maggiore presenza di aziende manifatturiere, costi-tuisce sicuramente, pur con le dovute cautele, un primo segnale positivo nello scenario degli ulti-mi mesi. Una attenzione partico-lare, però, dovrà essere posta al settore del commercio e servizi, in calo negli ultimi mesi, fortemen-te infl uenzato dall’andamento dei consumi e che, come richiamato, rappresenta un punto molto im-portante per il mercato del lavoro lombardo, per l’incidenza che il settore ha nella creazione di op-portunità lavorative (avviamen-ti). Se il settore dovesse continua-re nell’andamento discendente si potrebbero creare forti ripercus-sioni negative sull’occupazione negli ultimi mesi del 2009.

Mettendo in relazione il dato delle assunzioni nelle due di-mensioni, domicilio del lavora-tore coinvolto e sede operativa dell’azienda che le effettua, è anche possibile analizzare i fl us-si territoriali che coinvolgono i lavoratori soggetti a movimenti. I dati amministrativi consentono infatti di indagare la mobilità ge-ografi ca sino al livello provinciale

e comunale e permettono quindi di verifi care direttamente i fl ussi, mettendo in rilievo l’attrattività dei diversi territori e delle econo-mie locali. Dai dati analizzati si osserva una forte attrattività del-la provincia di Milano sia per la-voratori domiciliati fuori regione (circa il 46% degli avviamenti di lavoratori domiciliati fuori regio-ne vengono effettuati in provincia di Milano) sia per coloro che abi-tano nelle altre province lombar-de (con quote che vanno dal 22% di Pavia al 33% di Lodi).

I dati di fl usso del primo se-mestre 2009 confermano sostan-zialmente le considerazioni e i giudizi espressi da diversi esperti relativamente a segnali di ripre-sa in atto. Tale dato, se riferito all’andamento della creazione delle opportunità occupazionali, è confermato in particolare per il settore industriale, settore maggiormente colpito dalla crisi e che ha toccato il picco negativo nel marzo 2009. Mentre maggio-re criticità potrebbe emergere sul fronte occupazionale se l’an-damento del commercio e servizi continuasse la discesa negativa intrapresa negli ultimi mesi. L’elevata mobilità del mercato del lavoro, l’aumento di flessibi-lità introdotto dalla crisi econo-mica evidenziano l’urgenza di proseguire nella strada intra-presa, rafforzando gli interventi di cambiamento strutturale delle politiche di sostegno alle persone, in particolare di coloro che hanno maggiori difficoltà. Questo nell’ot-tica di una crescente integrazione e del coinvolgimento dei diversi attori: persone, imprese, istitu-zioni, organizzazioni di servizio, datoriali e sindacali.

* Direttore scientifi co Crisp

Riepilogo I semestre 2009

Le forme degli avviamentiCessazioni e contratti

Così l’anno scorso

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 46: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

58 Lunedì 16 Novembre 2009 L O M B A R D I A L AVO R O

L’aumento della mobilità è ormai un dato strutturale, che caratterizzerà anche il 2010

Dal passato uno sguardo al futuroNel 2008 le comunicazioni obbligatorie sono state 4 milioni

I dati di fl usso derivanti dalle comunicazioni obbligatorie mostrano l’evidenza della cri-si già nel IV trimestre 2008;

si può notare infatti una signi-fi cativa diminuzione dell’anda-mento degli avviamenti nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008, rispetto allo stesso perio-do del 2007, e il superamento in valore assoluto delle cessazioni rispetto agli avviamenti.

Nel corso del 2008 si è osserva-to un fenomeno, ormai defi nibi-le strutturale, di aumento della mobilità nel mercato lombardo, con valori tendenziali di turno-ver degli occupati intorno al 34% (oltre 1,2 milioni di persone do-miciliate in Lombardia, che nel corso dell’anno si sono mosse nel mercato del lavoro); osservando lo stesso indicatore per settore di attività economica il dato ma-nifesta un valore pari a circa il 37% per il Commercio e Servizi e al 29% per l’Industria.

Gli avviamenti complessivi effettuati sul territorio sono ol-tre 2 milioni, di cui il 25% con utilizzo di tipologia contrattua-le a Tempo indeterminato, il 3% con assunzioni in Apprendistato

e il 70% con forme contrattuali fl essibili. Si osserva una dimi-nuzione, in particolare nel III trimestre, dell’utilizzo delle di-verse tipologie contrattuali con uno specifi co crollo del lavoro ex interinale, ora in somministra-zione.

L’unica eccezione è rappresen-tata dai contratti a progetto, che sono sostanzialmente stabili o in crescita: tali dati sono evidente-mente riconducibili alla crisi economica in atto e mostrano una preoccupazione/incertezza delle aziende sulle prospettive di medio/lungo periodo.

Se guardiamo nel dettaglio i dati dello scorso anno notiamo che le comunicazioni obbliga-torie ammontano complessiva-mente a oltre 4 milioni, di cui il 43% relative ad avviamenti (pari a circa 1.763 mila), il 39% a cessazioni (pari a circa 1.637 mila) e la quota rimanente, pari al 18%, a proroghe e trasforma-zioni contrattuali.

La quota maggioritaria di sog-getti avviati all’interno del mer-cato del lavoro, pari all’85% del totale, fa riferimento alla classe di età 20-49 anni, a conferma del

fatto che i giovani rappresenta-no la popolazione più mobile nel mercato del lavoro.

Gli avviamenti riguardano per il 53% (pari a circa 938 mila unità) la popolazione di genere maschile e per il restante 47% (pari a circa 825 mila) la po-polazione di genere femminile. Degli avviamenti intercorsi per il genere femminile è importan-te evidenziare che circa il 33% sono relativi alle diverse forme di part-time previste, con parti-colare risalto del tempo parzia-le orizzontale, che costituisce il 24% degli avviamenti ad orario ridotto. Al contrario, per il gene-re maschile l’impiego del tempo parziale è limitato al 15%.

Infi ne, si segnala che gli avvia-ti sono per il 75% di cittadinanza italiana e per il restante 25% di cittadinanza straniera.

Gli avviamenti nell’arco dell’anno risultano in calo; si passa infatti da circa 441 mila del I trimestre a circa 383 mila nel IV trimestre, con un tasso di crescita del -13%; le cessazioni risultano invece in crescita, con un tasso del 39%, passando da circa 322 mila nel I trimestre a

circa 449 mila nel IV trimestre.Per quanto riguarda le forme

contrattuali, il 25% degli avvia-menti sono stati effettuati con assunzioni a tempo indetermi-nato, il 4% con assunzioni in apprendistato e il 65% con for-me contrattuali fl essibili (tempo determinato per il 38%, sommi-nistrazione per il 17% e lavori a progetto per il 10%).

Dall’analisi dell’articolazione degli avviamenti per settore di attività economica si può osser-vare la prevalenza del Commer-cio e Servizi, con oltre un milio-ne e duecentomila avviamenti e una quota percentuale sul totale pari al 69%, seguito dall’Indu-stria in senso stretto con una quota percentuale pari al 17% (oltre 300 mila avviamenti) e dalle Costruzioni con una quo-ta del 9% (pari a oltre 162 mila avviamenti); da ultimo l’Agricol-tura con una quota del 2% (circa 41 mila avviamenti).

Con riguardo alla distribuzio-ne geografi ca per provincia in cui ha sede operativa l’azienda che ha effettuato gli avviamenti si osserva che il 69% degli av-viamenti complessivi è avvenuto

nelle province di Milano, Bre-scia, Bergamo e Varese.

Il Commercio e servizi rap-presenta, in tutto il territorio lombardo, il settore che effettua più avviamenti, passando da un valore di circa 19 mila avvia-menti nella provincia di Lodi a circa 626 mila in quella Milano; gli avviamenti all’interno delle Costruzioni variano da circa 2 mila nella provincia di Lecco a circa 67 mila nella provincia di Milano. L’Industria passa da circa 4 mila avviamenti di Lodi agli oltre 83 mila di Milano; l’Agricoltura dai 351 avviamenti della provincia di Lecco ai quasi 8 mila di Brescia.

Il 18% degli avviamenti av-viene per qualifi che non specia-listiche, mentre il restante 82% è ripartito su qualifiche spe-cialistiche. La quota maggiore corrisponde ad avviamenti per Professioni qualifi cate nelle at-tività commerciali e nei servizi con una quota del 19%, seguono le Professioni non qualifi cate con quota del 18% e le Professioni tecniche con una quota pari al 14%; le restanti qualifi che pos-siedono quote inferiori al 13%.

Arifl è l’Agenzia regionale per l’Istruzione, la Forma-zione e il Lavoro istituita con legge regionale 22/2006

di Riforma del mercato del lavoro in Lombardia. L’Agenzia opera per il pieno sviluppo della persona e del capitale umano e tra le sue priorità emerge la riforma del sistema edu-cativo, il suo legame concreto con il mercato del lavoro, il potenziamento dei rapporti tra organizzazioni pri-vate ed enti pubblici, l’ampliamento mirato della ricerca.

Con l’entrata in vigore delle leggi regionali 22/2006 e 19/2007 è stato introdotto un nuovo sistema per fi nanziare l’offerta formativa, che prevede un intervento a supporto diretto delle singole persone, ga-rantisce loro sostegno nel tempo con il sistema dote e permette loro di intraprendere i percorsi formativi più congeniali.

In questo contesto, l’azione di Arifl è caratterizzata da attività tecnico-scientifi che a supporto dei cittadini, ma anche degli operatori privati e dell’azione politica e am-ministrativa di Regione Lombardia nei settori dell’istruzione, della for-mazione e del lavoro.

Il Crisp, Centro di Ricerca Interu-niversitario per i Servizi di Pubblica Utilità dell’Università Bicocca, si è costituito nel 1997 e rappresenta un network accademico (con oltre 40 docenti e ricercatori afferenti) interdisciplinare fi nalizzato a con-durre ricerche e studi di alto profi lo relativi al mondo dei servizi. La mis-sion del Crisp riguarda la ricerca e l’innovazione nella progettazione, management e valutazione dei ser-vizi di pubblica utilità per la crescita e lo sviluppo del capitale umano.Le attività di studio e ricerca del centro si delineano all’interno di una nuo-va disciplina accademica denomina-ta a livello internazionale «Service

Science». È un approccio nuovo allo studio dei servizi, fortemente ca-ratterizzato dalla integrazione di diverse discipline scientifi che e fi -nalizzato a sviluppare e migliorare la produttività e l’innovazione dei servizi.

L’Osservatorio Regionale del Mer-cato del Lavoro è stato istituito con la legge 22/2006 per «raccogliere, ag-giornare e analizzare dati, disaggre-gati anche per genere, e conoscenze utili ai fi ni di un’attività effi cace di monitoraggio, elaborazione e analisi dell’effi cacia delle politiche per il la-voro, del sistema educativo di istru-zione e formazione professionale e del sistema universitario, nonché dell’andamento del mercato del la-voro regionale».

L’obiettivo viene raggiunto tra-mite l’elaborazione di un sistema informativo capace di integrare fonti diverse, afferenti al mercato del lavoro e alla formazione profes-sionale lombarda. L’Osservatorio, attualmente gestito da Arifl , inten-de armonizzare la sua banca dati elaborata da Crisp con altri sistemi informativi, gestiti da diversi sog-getti, detentori di informazioni utili. La ricerca metodica di fonti infor-mative e l’analisi strategica dei dati permettono di creare, infatti, un si-stema aggiornato e approfondito ca-pace di comprendere i cambiamenti del mercato del lavoro, mettendone effi cacemente in luce le relazioni con il mondo della formazione pro-fessionale. Grazie alla produzione di una reportistica periodica sul fl usso delle comunicazioni obbligatorie in Lombardia, integrato con l’analisi dei risultati delle politiche attive della Regione e con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, l’Osserva-torio assicura una fotografia ag-giornata della situazione e fornisce strumenti per previsioni e scenari nel breve e medio periodo.

Le istituzioniinsieme per il lavoro

Il dinamismo dei settori

Le professioni più gettonate

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 47: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

59Lunedì 16 Novembre 2009

INFINITE OPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

Offro

PPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONEPPORTUNITÀ PER TROVARE UN’OCCUPAZIONE

Lavoro

Acquisti

Lombardia

Buyer servizi e materialiMetis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un buyer servizi e materiali. La persona selezionata deve aver maturato un’esperienza di almeno tre anni nel ruolo e conoscere molto bene la lingua inglese. Si offre: assunzione diretta a tempo inde-terminato. Retribuzione commisurata alle esperienze della persona selezionata. Zona di lavoro: Peschiera Borromeo (Mi). Per candidarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Metis di San Donato Milanese: Via Gramsci 22, 20097 San Donato Milanese (Mi), tel. 02/55607329, fax 02/5278378, [email protected]

Agenti e Rappresentanti

Italia Centronord

Agenti plurimandatariSesvil Srl - Divisione risorse umane, ricerca per azienda cliente operante nella produzione e distribuzione di additivi chimici per il condizionamento e la refri-gerazione un/una agente plurimandatario per il Piemonte e la Liguria (citare Rif. C09.402). Un agente plurimandatario per l’Emilia Romagna e la Bassa Lom-bardia (citare Rif. C09.401). Un agente plurimandatario per il Triveneto (citare Rif. C09.400). Che, in sintonia con la politica commerciale aziendale, dovrà sviluppare il business nel territorio di competenza, promuovendo i prodotti presso i distributori all’ingrosso di ma-teriale idrotermosanitario e/o impianti di refrigerazione (c.d. frigoristi). Desideria-mo incontrare candidature con esperienza commerciale maturata nel settore idroter-mosanitario. L’azienda si caratterizza per affidabilità, innovatività ed elevata qualità dei prodotti offerti. Sede dell’azienda: Provincia di Brescia. Inviare il curriculum a: [email protected] Tel. 030/2942447 Fax. 030/2449856 www.sesvil.it. Citando il riferimento d’interesse.Sesvil

Lombardia

Agentimonoplurimandatari

La Principeditore, società operante nel settore dell’editoria, ricerca agenti con rapporto monoplurimandatario, nell’ot-tica del rafforzamento della propria rete commerciale e dello sviluppo. I candidati si occuperanno della vendita di spazi pubblicitari presso rivenditori e grandi aziende produttrici. Sono previsti un trat-tamento provvigionale di sicuro interesse e premi in base al fatturato raggiunto. La ricerca è rivolta ad ambosessi. I candidati sono pregati di inviare il proprio curri-culum e l’autorizzazione al trattamento dei dati a [email protected]. Oppure contattare lo 0303730487.Giornale di Brescia

RappresentantiPer Como e Lecco Prean seleziona 3 rappresentanti motivati anche senza esperienza, offresi formazione specifica. Alte provvigioni. Telefonare 031.610582 pomeriggio.La Provincia

SubagentiPrimaria agenzia assicurativa con presti-giosi mandati ricerca, per l’ampliamento della propria struttura commerciale,

subagenti con portafoglio in ambito territoriale Centro-Nord. Sono richiesti: età massima 40 anni, portafoglio minimo 500.000 euro, predisposizione al lavoro di gruppo. Sono previsti: programma di inserimento strutturato, interessanti livelli provvigionali e incentivi, lavoro per obiettivi, innovativa metodologia di approccio consulenziale alla clientela, coaching e formazione. Inviare curri-culum vitae a: Cassetta Numerica 345 - 25121 Brescia.Giornale di Brescia

Lombardia/Piemonte

Agentidi vendita

Sesvil Srl - Divisione risorse umane, ricerca per dinamica realtà operante nel settore del trasporto verticale (ascensori, montacarichi, piattaforme, montauto ecc.) agenti di vendita per le province di Cuneo, Asti e Alessandria. Desideriamo incontrare candidature con un’esperien-za commerciale maturata nel medesimo settore o nel mondo dell’edilizia in ge-nerale, fortemente motivate e orientate al risultato. L’azienda offre provvigioni di sicuro interesse ed un contesto aziendale in grado di rispondere con prontezza e qualità alle richieste del mercato. Invia-re il curriculum a: [email protected] Tel. 030/2942447 Fax. 030/2449856 www.sesvil.it (citare Rif. C09.350).Sesvil

Toscana

Agente mono/plurimandatario

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca agente mono/plurimandatario per azienda settore legnami. Si valutano profili con esperienza nella vendita e con ottima capacità di gestione e di sviluppo clienti. Si richiede provenienza da settori affini all’edilizia. Si prevede inserimento con contratto di agente enasarco con fisso più provvigioni. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Trentino-Alto Adige

Agente monomandatarioLa nostra azienda cliente è una prestigiosa realtà, leader mondiale nella produzione e distribuzione di allestimenti esterni personalizzati (gazebo, tende ecc.). Ci ha incaricato di ricercare un agente mono-mandatario per l’area di Udine, Trieste e Gorizia che, rispondendo alla direzione aziendale, dovrà sviluppare il business nel territorio di competenza e fidelizzare la clientela acquisita. Desideriamo incontrare candidature con particolare predisposizione ai rapporti interpersonali, supportate da un brand aziendale leader sul mercato per

qualità, innovazione e design. L’azienda offre un inserimento in un contesto giova-ne e dinamico e interessanti provvigioni. Sede dell’azienda: Trentino Alto Adige. Inviare il curriculum a: [email protected] Tel. 030/2942447 Fax 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. C09.405.Sesvil

Amministrativi

Lombardia

Amministrativo/contabile (categorie protette)

Per multinazionale operante nel settore elettronica di primaria importanza Randstad Italia Spa è stata incaricata di ricercare candidati appartenenti alle categorie pro-tette nell’ambito amministrativo/contabile. Saranno valutati esclusivamente candidati in possesso di un diploma di laurea di primo o secondo livello, buona conoscenza della lingua inglese, buona conoscenza del pacchetto Office, in particolare di Excel e preferibile conoscenza del gestionale SAP. La sede di lavoro sarà la provincia di Milano zona Nord-Est, raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Per le posizioni viene offer-to un contratto direttamente con l’azienda a tempo determinato o indeterminato da valutare a seconda dell’esperienza. Contatti e curriculum: Filiale Randstad Italia Spa di Monza, Via Cavallotti 80, 20052 Monza,

tel. 039/2141454, fax 039/2141553,e-mail: [email protected] Italia

Dirigente amministrativo/aAzienda in Torbole Casaglia ricerca dirigen-te amministrativo/a con formazione conso-lidata in materie economiche e finanziarie con forte propensione al contatto diretto con il cliente. Preferibile laurea in materie economiche, inglese buono, referenze. Persona dinamica e solare max 45 anni. Tel. 030261100.Giornale di Brescia

Responsabile amministrativoAzienda sita in Rogno (Bg) cerca responsa-bile amministrativo con impiego part-time per tenuta contabilità e gestione finanziaria. Telefonare orari ufficio allo 035967008.Giornale di Brescia

Responsabile amministrativoImpresa medie dimensioni cerca respon-sabile amministrativo per la propria sede di Como/Camerlata. Il/la candidato/a si occuperà della gestione completa della contabilità aziendale. Si richiede ottima conoscenza della contabilità fino alla predi-sposizione del bilancio e competenza nella gestione delle pratiche amministrative e fiscali. Esperienza pluriennale maturata c/o studio commercialisti elemento preferenzia-le. Inviare curriculum a: [email protected] Provincia

alità, innovazione e design. L’aziendaoffre un inserimento in un contesto giova-

I SETTORIcquisti 59genti e Rappresentanti 59g ppmministrativi 59rchitetti 60ssicurazioni 60anche e Credito 60all center 60ommercio 60ontabilità 60ontrollo di gestione 60gottori commercialisti 60dilizia 60armacisti 60do 60eometri 61

mport-Export 61p pformatica 61gegneri 61g ggegneri/Periti 61

ogistica 61gManager 61Marketing e commerciali 61gOrganizzazione 62eriti 62roduzione 63

Qualità 63agionieri 63sorse umane 63anità 63egreteria 63gecnici 63

tel. 039/2141454, fax 039/2141553,e-mail:[email protected]

LE OFFERTEcommerciale estero import/

export, responsabile ammini-strativo, impiegata commer-ciale estero e Italia, progettisti, programmazione produzio-ne, ingegneri meccanici ge-stionali elettronici, sistemista Unix, 10 addetti teleselling, 10 operatori galvanici , project e planning manager, responsabile produzione ora-fo, farmacista , funzionari commerciali per Openjob

addetta vendita, perito termo-tecnico ed elettrotecnico, pro-gettista impianti elettrici, im-piegato contabile, assistenza clienti, addetto customer servi-ce, operatori call center, buyer per Metis

segretaria amministrativa, addetto ufficio portafoglio, contabilità fornitori, addetto tesoreria, farmacista, ammini-strativo/contabile, candidati in ambito logistica, help desk/customer service, geometra, help desk in lingua, merchan-diser settore household care per Randstad Italia

tecnico commerciale, agenti plurimandatari e vendita, 3 laureati economia, agente monomandatario, commer-cial manager, responsabile della filiale italiana, program-matori junior per Sesvil

subagenti con portafoglio in ambitoterritoriale Centro Nord Sono richiesti: Toscana qua

offr

AAcAggAAmArAAsBaCaCoCoCoDoEdFaGGImInInggIngLoMMMOPePrQRaRiSaSeTTe

L’imparare a identificare gli aspetti del comportamento nostro e altrui che siano in grado di suscitare la simpatia e la stima è un passo importante, se tra i nostri obiettivi personali e professionali vi sia quello di fare una buona impressione.Una persona calorosa, simpatica, gioviale e sorridente avrà, di certo, maggiori probabilità di essere ascoltata rispetto a quella che, al primo impatto, risulti fredda e distaccata.Esiste una molteplicità di comportamenti capaci di rinfor-zare o, al contrario, di negare le nostre comuni espressioni verbali.L’accogliere un cliente con un «prego entri pure!» accompagna-to da un sorriso cordiale e da un gesto invitante della mano, sarà ben diverso dal «prego entri pure…» secco e scortese che rivolgeremo all’ennesimo venditore di elettrodomestici. Un segnale verbale e uno comportamentale potranno coinci-dere (primo caso) o essere in contrasto tra loro (secondo caso). Quando saremo impegnati a instaurare relazioni importan-ti ricordiamo che il rapporto tra due persone sarà stabilito, mantenuto o interrotto soprattutto dai segnali non verbali, spontanei, diretti e difficilmente controllabili.Anche chi riceve il messaggio emetterà segnali che potranno rafforzare oppure far cessare il processo comunicativo: un sorriso del nostro interlocutore ci rassicurerà sull’interesse che saremo riusciti a suscitare e ci inviterà al continuare più sicuri e spigliati; mentre, allontanandosi o girandoci le spalle, il nostro ascoltatore ci trasmetterà la sua indifferenza, sugge-rendoci di chiudere il rapporto il prima possibile.Anche nel corso di una conversazione telefonica dovremo sa-per produrre segnali che dimostrino che siamo attenti, che approviamo ciò che venga detto o che ne siamo meravigliati. L’emittente potrà, così, modulare il suo messaggio grazie ai nostri mormorii o ad affermazioni quali «...davvero?...interes-sante!». Impariamo a comunicare abbassando le maschere, togliendoci il trucco, sorridendo. Saremo più veri, più compren-sibili, più immediati e inevitabilmente… piaceremo di più!

Angelo Boccato - [email protected]

PSICOLOGIA DEL LAVORO

La spontaneità affascina

OFFROLAVORO

I professionisti, gli enti e le aziende che volessero segnalarele proprie offerte di lavoro possono inviare le richieste al numero di fax

o all’indirizzo di posta elettronica: [email protected] 02/58317598

IN

EDICOLA

con ItaliaOggi

ED

cccocococococococococonnnnnnn IIItItItItItIt llaliiaO

IL NUOVO

CODICE

DEL LAVORO

con ItaliaOggi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 48: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

60 Lunedì 16 Novembre 2009 O F F R O L AVO R OToscana

Responsabile amministrativoOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca responsabile amministrativo con esperienza in contabilità fino al bilancio, richiesta re-sidenza in zona o zone limitrofe. Missione immediata finalizzata all’inserimento, luogo di lavoro Quarrata. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il loro curri-culum a Openjob, filiale di Monsummano Terme, Via Mazzini 92, tel. 0572/954990, fax 0572/51301, e-mail [email protected]

Architetti

Trentino-Alto Adige

Responsabiledella filiale italiana

Il nostro cliente è una società internazio-nale austriaca con filiale anche in Italia (Bolzano), operante nel settore dei siste-mi di coperture e facciate in alluminio riciclabile, ci ha incaricato di ricercare un responsabile della filiale italiana che avrà il compito di sviluppare in autonomia le attività di vendita al fine di perseguire gli obiettivi aziendali, coordinando per-sone e mezzi. Desideriamo incontrare candidature preferibilmente con laurea in architettura, con esperienza professionale maturata in ruoli di responsabilità e in set-tori affini. Indubbie capacità organizzati-ve, commerciali e gestionali, nonché una buona conoscenza della lingua tedesca completano il profilo. Sede di lavoro: Bol-zano. Inviare il curriculum a: [email protected] tel. 030/2942447, fax. 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. C09.411Sesvil

Assicurazioni

Lombardia

Addetto al back officeAssicor divisione specializzata di Randstad Italia Spa ricerca un addetto al back office. La risorsa ideale è un laureato un giurispru-denza o affini, ha una buona conoscenza del pacchetto office e ha maturato una precedente esperienza di 6 mesi-un anno come back office presso banche o assicu-razioni. L’attività consiste nel supportare il reparto vendite mediante la gestione della posta in ingresso, la gestione e il controllo dei documenti atti all’apertura delle po-lizze assicurative, la gestione dei bonifici e dei pagamenti. Si offre un contratto di inserimento della durata di 18 mesi. Luogo di lavoro: Milano. Inviare candidature a: Randstad Italia spa, Piazza Duca D’Aosta 9, 20124 Milano, tel. +390267100564/572. Fax +390293661783 e-mail [email protected]

Addetto ufficio portafoglioAssicor divisione specializzata di Ran-dstad Italia Spa ricerca un addetto ufficio portafoglio. Il candidato ideale è laureato in scienze giuridiche; ha una precedente esperienza nella gestione portafoglio o nella liquidazione polizze o assunzione polizze. L’attività consiste nel fornire un’assistenza tecnica ai clienti sui prodotti assicurativi da loro stipulati ed inviare un’accurata risposta mediante lettera e per mail. Si offre un contratto di somministrazione di 4 mesi prorogabile. Luogo di lavoro: Milano. Inviare candidature a: Randstad Italia spa, Piazza Duca D’Aosta 9, 20124 Milano, tel. +390267100564/572. Fax +390293661783 e-mail [email protected]

Collaboratori/collaboratriciPrimaria azienda commerciale operante nel settore finanziario-assicurativo ricerca collaboratori/collaboratrici senza precedenti esperienze lavorative. Seno richiesti: età massima 27 anni, laurea, predisposizione alle relazioni interpersonali e al lavoro di gruppo, buona capacità di utilizzo degli applicativi Office. Sono previsti: program-ma di inserimento strutturato, sentiero di carriera, coaching e formazione, sistema retribuito con rimborso spese e meccanismo provvigionale. Inviare curriculum a: Casset-

ta Numerica 344 - 25121 BresciaGiornale di Brescia

Banche e Credito

Lombardia

Laureati economiao ingegneria gestionale

Sesvil Srl - Divisione risorse umane, ricer-ca per primaria software house operante principalmente nel settore bancario e finan-ziario, vantando clienti di elevato prestigio: 3 neolaureati/e in economia o ingegneria gestionale che, dopo un adeguato percorso formativo, saranno avviati/e al ruolo di ana-lista funzionale. I loro compiti prevedono l’assistenza al cliente, il confronto con la funzione tecnica. Desideriamo incontrare candidati/e neolaureati/e in economia o ingegneria gestionale, fortemente motivati/e ad occupare un ruolo professionale a stret-to contatto con la clientela e con buone basi di economia aziendale ed informa-tica. L’azienda offre inserimento con assunzione e ampie possibilità di sviluppo. Sede dell’azienda: Provincia di Brescia. Inviare il curriculum a: [email protected] Tel. 030/2942447 Fax 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. I09.408.Sesvil

Segretaria/o di direzioneRandstad Italia, divisione Secretary, ricerca per prestigiosa banca d’affari segretaria/o di direzione. Il/la candidato/a ideale è laureato/a in lingue, ha maturato un’espe-rienza di 2/3 anni in ruoli e contesti analoghi, parla fluentemente la lingua inglese. Mansione: gestione dell’agenda di due manager, organizzazione meeting, viaggi, gestione del contatto con i clienti, archivio. Richiesta flessibilità oraria e doti di riservatezza e discrezione. Contratto a tempo determinato di 2/3 mesi prorogabili. Ccnl credito. Sede di lavoro Milano. Indi-care nell’oggetto della e-mail o del fax il Riferimento LDIR/SD. Contattare la filiale Randstad: Piazza Duca D’Aosta 9, 20124 Milano, tel. +39 02 67100564, fax +39 02 66718909, e-mail [email protected] Italia

Call center

Lombardia

Collabori/trici per attività telefonica

Società in Guanzate cerca collabori/trici part-time/full-time per attività telefonica. Indispensabile ottima conoscenza uso pc. Inviare curriculum via e-mail a: [email protected] oppure via fax al n. 031.899191.La Provincia

Operatori call centerMetis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente di Cesano Boscone operante nel settore telecomunicazioni, operatori call center con buone doti comunicative, buon pc e resistenza allo stress per assistenza al cliente. Part-time o full-time dalle 8 alle 24. Si richiede: diploma di scuola media superiore, capacità di problem solving, buon pc, doti comunicative. Si offre: con-tratto di somministrazione di 2/3 mesi, in seguito l’azienda valuterà l’inserimento. Luogo di lavoro: Cesano Boscone. Per candidarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Metis di Cesano Boscone: Via Roma 6, 20090 Cesano Boscone (Mi), tel. 02/45862185, fax 02/45862204, [email protected]

Telefoniste di telemarketingAzienda settore estetico in Villa Carcina seleziona telefoniste di telemarketing. Orari 11/14 o 17/20. Richiesta esperienza. Tel. 0302942030.Giornale di Brescia

Piemonte

Help desk in linguaRandstad cerca help desk in lingua per assistenza clienti. Si richiede l’ottima conoscenza della lingua inglese e di quella

italiana (o madrelingua) più l’ottima cono-scenza di altre due lingue tra portoghese, spagnolo, francese, tedesco, polacco, turco, olandese, danese Buona conoscenza del pc - internet e posta elettronica, assume titolo preferenziale la conoscenza di sap Disponibilità a turni di 8 ore al giorno su fascia 8.00/20.00 dal lunedì al venerdì. Si offre contratto a tempo determinato full-time. Sede di lavoro: Torino. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: [email protected] Italia

Operatori call centerambito assicurativo

Randstad offre un’interessantissima op-portunità di lavoro presso call center per attività di assistenza clienti ambito assicurativo-finanziario a persone motivate e dinamiche. Requisiti richiesti: diplomati e/o laureati, disponibilità immediata, lavoro part-time o full-time, flessibilità e disponi-bilità al lavoro su turni 24 ore su 24, buone doti comunicative e di problem solving. Richiesta buona conoscenza della lingua inglese. Conoscenza dei principali sistemi informatici. Automuniti. Zona di lavoro Torino. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: [email protected] Italia

Operatori call center outbound

Randstad ricerca operatori call center outbound. Masione: attivazione di servizi per attività commerciali, controllo dei dati inseriti sul cartaceo, attività complementari di supporto. Il servizio è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00 con orario fisso. Assume titolo preferenziale la provenienza dal settore vendita. È previsto un inserimento a tempo determinato iniziale di un anno. Sede di lavoro Torino. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: [email protected] Italia

Commercio

Piemonte

Addetta/o venditaMetis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per outlet di capi firmati risorsa da inserire in qualità di addetta/o vendita. Si richiede pre-gressa esperienza nel ruolo nel medesimo settore, disponibilità full-time e weekend, buona predisposizione ai contatti con il pubblico. Zona di lavoro: Collegno. Per candidarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Metis di Rivoli: Via Dante Alighieri 10, 10098 Rivoli (To), tel. 011/9584885, fax 011/9536671, [email protected]

Contabilità

Lombardia

Addetta alla contabilità fornitori

Randstad Finance & Administration per multinazionale sita in zona Sud-Ovest a Milano, ricerca un/a addetta alla conta-bilità fornitori che si occupi dell’intero ciclo passivo dalla registrazione fatture alla contabilità. Si richiede ottima conoscenza di SAP. Si offre contratto a tempo deter-minato finalizzato all’assunzione. Inviare curriculum a: Filiale Randstad Italia spa, Divisione Finance & Administration, P.zza Duca D’Aosta 9, 20124 Milano, tel. 02-67100564, fax 02-66718909, e-mail [email protected] Italia

Addetto alla contabilità fornitori

Randstad Finance & Administration ricerca per un’importante società di consulenza strategica un addetto alla contabilità fornito-ri. Il profilo: il candidato ideale è diplomato in ragioneria, ha maturato un’esperienza nel ruolo di almeno due anni, preferibilmente in aziende del comparto manifatturiero, ha conoscenza della normativa Iva e delle riconciliazioni contabili. Costituirà titolo preferenziale la conoscenza di Sap. Offria-mo: inquadramento Ccnl commercio un

contratto iniziale di tre mesi prorogabili. Stipendio annuo lordo: 23.000 / 25.000. Numero di posti disponibili: 2. Regione: Milano (Assago). Inviare candidature a: Filiale Randstad Italia spa, divisione Ban-king, p.zza Duca D’Aosta 9, 20124 Milano, tel. 02-67100564, fax 02-66718909, e-mail [email protected] Italia

Addetto tesoreria seniorRandstad Finance & Administration per importante azienda settore logistica, ricerca un addetto tesoreria senior da inserire con un contratto di somministrazione a tempo determinato. Si richiede un’esperienza di almeno 4/5 anni in società multinazionali, un’ottima conoscenza della lingua inglese e di AS400, conoscenza tecnica Cash Pooling & Netting. Zona di lavoro: Milano Nord Ovest. I candidati interessati all’offerta possono presentare la propria candidatura al seguente indirizzo e-mail: [email protected] citando come riferimento COF_001. Inviare curriculum a: Filiale Randstad Italia spa, Divisione Finan-ce & Administration, P.zza Duca D’Aosta 9, 20124 Milano, tel. 02-67100564, fax 02-66718909, e-mail [email protected] Italia

Contabile con laureaOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca un contabile con laurea e pluriennale esperien-za nella gestione contabilità fino alle scrittu-re di rettifica. Automunita/o. Disponibile a orari giornalieri e flessibili. Zona di lavoro: Gavardo (Bs). Retribuzione da stabilire in fase di colloquio. Possibilità di inserimento. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Montichiari, Via Brescia 108 B, 25018, Montichiari (Bs), tel. 030/9651575, e-mail [email protected]

ContabiliEurointerim spa Aut Min Prot n. 1208-SG ricerca per studio societario-tributario. zona Appiano Gentile, 2 contabili autonomi/e nel ruolo. Tel. 031.3371980 - Fax 031.3108567 [email protected] Provincia

Piemonte

Impiegato/a contabile (categorie protette)

Metis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda del settore Gdo risorsa con esperienza di almeno un anno in contabilità (prima nota, fatturazione e registrazione fatture). Si richiede iscrizione alle categorie protette. È necessario essere automuniti. Zona di lavoro: Rivalta. Per candidarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Metis di Rivoli: Via Dante Alighieri 10, 10098 Rivoli (To), tel. 011/9584885, fax 011/9536671, [email protected]

Toscana

Contabili fino a redazionedel bilancio

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca contabili fino alla redazione del bilancio per azienda di Prato. Si richiede esperienza significativa nella mansione: gestione della contabilità a 360 gradi fino alla stesura del bilancio, gestione adempimenti fiscali di società di capitali autonomia nella man-sione. Si valutano profili con esperienza maturata presso studi professionali e in pos-sesso di laurea in economia. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Controllo di gestione

Lombardia

Controller finanziarioAzienda metalmeccanica facente parte di un gruppo internazionale leader nel settore raccorderia e componentistica in ottone, nell’ambito di un progetto di espansione ricerca un controller finanziario. Si of-frono condizioni contrattuali interessanti,

crescita personale e professionale. Inviare curriculum a [email protected] oppure al fax 030-68-30494.Giornale di Brescia

Dottori commercialisti

Lombardia

Collaboratore autonomoStudio commercialista cerca collaboratore autonomo contabilità, dichiarazioni, uso pc. Scrivere a: La Provincia SPM Srl casella 17-H 22100 Como.La Provincia

Praticante-collaboratoreCommercialista Brescia cerca praticante-collaboratore veramente capace contabi-lità ordinaria, norme fiscali, preferibil-mente provenienza studi commercialisti. 3339110500.Giornale di Brescia

Edilizia

Friuli-Venezia Giulia

Progettista ambito prevenzione incendi

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente di Porcia del settore della progettazione edilizia e ambiti paralleli progettista possibilmente con esperienza nell’ambito della prevenzione incendi. Tipologia di inserimento: contratto a pro-getto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, [email protected]

Farmacisti

Lombardia

Farmacistaper parafarmacia

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca un farmacista per parafarmacia con laurea e iscrizione all’albo. Lingua italiana livello ottimo. Automunita/o. Disponibile a orari giornalieri flessibili, anche su turni da lu-nedì a domenica. Zona di lavoro: Concesio - Roncadelle - Mazzano (Bs). Possibilità di inserimento diretto. Gli interessati, am-bosessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Montichiari, Via Brescia 108 B, 25018, Montichiari (Bs), tel. 030/9651575, e-mail [email protected]

Laureato in farmaciaRandstad Medical Specialty- Divisione specializzata di Randstad Italia Spa ricer-chiamo con urgenza per farmacia in Milano un laureato in farmacia con abilitazione alla professione per attività di gestione clienti, magazzino e attività nel punto ven-dita. Contattare la filiale Randstad: Milano Medical, V.le Monza 36, 20127 Milano, tel. 022847543, fax 0226809174, e-mail [email protected] Italia

Gdo

Lombardia

Addetti vendita,scaffalisti, cassieri

Metis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per importante catena della Gdo, giovani risorse da inserire come addetti vendita, scaffalisti, cassieri. Requisiti: diploma, gradita l’espe-rienza, buona predisposizione nei confronti del pubblico, possibilità di spostarsi con mezzi propri, flessibilità. Orario di lavoro: part-time o full-time, dal lunedì alla dome-nica, 5 giorni su 7, su turni compresi nella fascia oraria 9-22,30. Ccnl commercio: 5° liv. Sede di lavoro: zona Sud-ovest di Milano. Per candidarsi inviare il curriculum alla filiale Metis di Rozzano: Via Curiel 40, 20089 Rozzano (Mi), tel. 02/89209000, fax

Ogni settimana [email protected] offre ai suoi lettori il più completo servizio di segnalazione delle opportunità di accesso e di mobilità nel mondo del la-voro. Tutte le segnalazioni sono suddivise per settore. All’interno di questa classificazione il lettore potrà individuare, nel modo più rapido, la regione in cui preferirebbe svolgere la propria attività e lì cercare le offerte di lavoro

evidenziate dallo spoglio degli annunci. La sua ricerca, a livello regionale, risulterà agevolata dalla possibilità di selezionare solo quegli annunci che interessano le qualifiche e le esperienze professionali già maturate. Per esempio, un ingegnere minerario residente in Veneto che intenda trovare una nuova occupazione come consulente di una impresa petrolifera, dovrà

semplicemente ricercare nelle pagine seguenti, all’interno della sezione dedicata agli «Ingegneri» il sottotitolo riservato alle opportunità offerte in «Veneto» e, all’interno di questo, tutte le segnalazioni che richiedono un «Consulente». Avrà così, in un semplice colpo d’occhio, tutte le offerte presenti sul mercato che lo riguardano direttamente.

Guida all’uso di OFFRO LAVORO OFFRO LAVORO, esercitando il diritto di cronaca, mette anche puntualmente in evidenza gli annunci

e le segnalazioni di possibilità di occupazione pubblicati sulla stampa italiana, nazionale e locale, sulle riviste specializzate e sui più prestigiosi organi di informazione internazionale.

Ogni annuncio si intende diretto indistintamente a uomini e donne.

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 49: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

61Lunedì 16 Novembre 2009Lunedì 16 NovO F F R O L AVO R O02/89202051, [email protected]

Responsabili e addettialla vendita

Azienda commerciale di distribuzione con oltre 30 supermercati per i punti vendita delle province di Brescia, Bergamo, Crema e Mantova assume responsabili di negozio macellai gastronomi addetti alla vendita. Gli interessati, di ambo i sessi, sono invitati ad inviare le loro domande (con autorizzazione al trattamento dei dati personali al seguente indirizzo [email protected] oppure via fax al n. 030/9787010.Giornale di Brescia

Geometri

Piemonte

GeometraRandstad Italia - Specializzazione Finance & Administration, ricerca per compagnia assicurativa - ufficio gestione immobili un geometra. Caratteristiche candidato: diploma di geometra, brillante dal punto di vista relazionale, eventuale pregressa espe-rienza in società/studi di amministrazione condominiale. disponibilità, affidabilità e flessibilità. Mansione: L’attività che la per-sona dovrà svolgere è di tipo amministrativo (gestione condomini, gestione fatturazione, ripartizione spese...), Si offre iniziale con-tratto a tempo determinato di 6 mesi. Zona di lavoro: Torino centro. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: [email protected] Italia

Import-Export

Toscana

Commerciale esteroimport/export

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca impiegata/o commerciale estero import/export con inglese e spagnolo fluenti, richiesta esperienza nel seguire tutte le fasi della spedizione, contatti giornalieri con clienti e fornitori e anche in supporto alla rete vendita Italia ed estero. Missione immediata per sostituzione maternità. Luo-go di lavoro Valdinievole. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il loro curri-culum a Openjob, filiale di Monsummano Terme, Via Mazzini 92, tel. 0572/954990, fax 0572/51301, e-mail [email protected]

Informatica

Lombardia

Programmatori juniorSesvil Srl - Divisione risorse umane, ricerca per primaria software house ope-rante principalmente nel settore bancario e finanziario, vantando clienti di elevato prestigio tre programmatori junior che, rispondendo al team manager, dovranno sviluppare capacità e competenze di pro-grammazione in linguaggio Java. Deside-riamo incontrare candidature in possesso preferibilmente di diploma di ragioneria a indirizzo programmatore, di perito infor-matico o laurea in ingegneria informatica o scienze dell’informazione, con una mi-nima esperienza professionale maturata nell’ambito della programmazione e con un’adeguata conoscenza del linguaggio di programmazione Java o, in second’ordine Cobol. Capacità di analisi e sintesi, pro-positività e determinazione rappresentano requisiti necessari per agire con successo il ruolo professionale. L’azienda offre inseri-mento con assunzione e ampie possibilità di sviluppo. Sede dell’azienda: Provincia di Brescia. Inviare il curriculum a: [email protected] tel. 030/2942447, fax. 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. I09.410Sesvil

Toscana

Sistemista UnixOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca siste-mista Unix per nota azienda di Calenzano. Il candidato/a dovrà lavorare on site presso il Ced dell’azienda. Si richiede: ottima conoscenza dei sistemi Unix/Linux, in particolare Redhat/Aix o Hpux, conoscenza dei linguaggi di scripting (bash e ksh/csh) conoscenza dei sistemi Heart Beat. Cono-scenza Data Base: Ansi-Sql/Oracle/mysql e di visual basic e php per le manutenzioni. Si prevede inserimento come dipendente (CCNL Met Industria 5 livello super ) op-pure come consulente esterno se in possesso di partita Iva. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Ingegneri

Friuli-Venezia Giulia

Addetto programmazione della produzione

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente di Prata di Pordenone ingegnere da inserire come addetto alla programmazione della produzione con consolidata esperienza nel settore legno. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, [email protected]

Ingegnere meccanicoOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente ingegnere meccanico, anche neolaureato o con minima esperienza, da inserire in ufficio tecnico per la progetta-zione nell’ambito delle energie rinnova-bili. Si richiede disponibilità immediata. Zona di lavoro: Pordenone. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, [email protected]

ProgettistaOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente di Zoppola del settore metalmeccanico ricerchiamo progettista in possesso di laurea in ingegneria meccanica. Si richiede buona conoscenza di programmi 2D e 3D. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, [email protected]

Lombardia

Ingegnere con esperienza settore ambientale

Cercasi ingegnere iscritto all’albo professio-nale con esperienza nel settore ambientale (studi di impatto ambientale, pratiche auto-rizzative ecc.), buone capacità uso AutoCad, automunito, residente in Brescia-Lago di Garda sponda bresciana. Tel. 0303750796 - E-mail: [email protected] di Brescia

Ingegnere o designer industriale

Primaria multinazionale operante nel settore elettromedicale ricerca ingegnere o designer industriale, anche neolaureato, da inserire nella propria struttura si ricerca e sviluppo. Indispensabile la conoscenza dell’inglese. Mandare il curriculum al fax 0302000551 o contattare 0302015911.Giornale di Brescia

Piemonte

Progettista impianti elettriciMetis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda del settore elettrico risorsa con esperienza significativa nella progettazione e messa in avvio di impianti elettrici civili e industriali. Si richiede laurea in ingegneria.

Si offre contratto di inserimento diretto in azienda. Zona di lavoro: Rivoli. Per can-didarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Metis di Rivoli: Via Dante Alighieri 10, 10098 Rivoli (To), tel. 011/9584885, fax 011/9536671, [email protected]

Toscana

Ingegnere gestionaleOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca inge-gnere gestionale per azienda manifatturiera di Pistoia. Il candidato/a dovrà occuparsi di gestire l’avanzamento della produzione, i tempi delle lavorazioni e di elaborare le schede. Si valutano profili neolaureati anche con minima esperienza dell’elaborazione di schede tecniche prodotto. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Ingegneri elettroniciOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca ingegneri elettronici per azienda di Prato. Il candidato, in possesso di laurea quinquen-nale (neolaureato, dovrà occuparsi della progettazione di sistemi per l’automazione industriale. Si richiede: conoscenza del disegno Cad 2D, cad elettrico, conoscenza della lingua inglese e totale disponibilità a trasferte. Gli interessati, ambosessi, posso-no inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Project e planning managerOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca project e planning manager per azienda di Prato. La risorsa affiancherà l’attuale PM nella gestione delle commesse di fornitu-ra nel settore Oil & Gas. Il candidato si occuperà di garantire le tempistiche e le economie contrattuali. Si valutano profili neolaureati in ingegneria meccanica e/o elettronica e totale disponibilità a trasfer-te. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Ingegneri/Periti

Lombardia

Addetto ufficio tecnicoMaspero Elevatori spa ricerca un addetto ufficio tecnico conoscenza uso Autocad, disegno tecnico, richiesta laurea ingegneria o diploma tecnico indirizzo meccanico. In-viare curriculum al nr. di fax 031.891122 o all’indirizzo e-mail [email protected] Provincia

Logistica

Lombardia

Candidati ambito logistica (categorie protette)

Per multinazionale operante nel settore elettronica di primaria importanza Randstad Italia Spa è stata incaricata di ricercare can-didati appartenenti alle categorie protette nell’ambito della logistica. Saranno valu-tati esclusivamente candidati in possesso di un diploma di laurea di primo o secondo livello, buona conoscenza della lingua inglese, buona conoscenza del pacchetto Office, in particolare di Excel e preferibile conoscenza del gestionale SAP. La sede di lavoro sarà la provincia di Milano zona Nord-est, raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Per le posizioni viene offerto un contratto direttamente con l’azienda a tempo determinato o indeterminato da valutare a seconda dell’esperienza. Contatti e curriculum: Filiale Randstad Italia Spa di Monza, Via Cavallotti 80, 20052 Monza, tel. 039/2141454, fax 039/2141553,e-mail: [email protected] Italia

Manager

Lombardia

Manager serviziopost-vendita

Manager servizio post-vendita macchine per il riciclaggio industriale, società Turate cerca. Competenze tecnico-commerciale e gestionali. Esperienza minima in ruolo 7/10 anni. Preferita laurea ingegneria gestionale. Inglese. Tel. 02.96701953.La Provincia

Project managerImportante realtà attiva nello sviluppo e realizzazione di impianti fotovoltaici sul territorio nazionale, nell’ottica di un potenziamento della struttura a seguito dell’acquisizione di nuove commesse, ricerca project manager. Città: Brescia. La risorsa, riportando alla direzione generale, sarà coinvolta nelle seguenti attività: piani-ficazione, controllo, monitoraggio dei tempi e dei costi del progetto; gestione dei rapporti con committente; coordinamento delle funzioni interne (ufficio tecnico, ufficio acquisti, ufficio amministrazione), gestione dei subappaltatori per costruzione; gestione delle comunicazioni verso gli enti, repor-ting di progetto. Buona conoscenza Excel e Project. Gradita esperienza nel settore infrastrutture o energia o telecomunicazio-ni. Gradita conoscenza lingua inglese. La retribuzione sarà commisurata alle effettive capacità del candidato. Inviare il curriculum corredato di autorizzazione all’uso dei dati personali. Inviare curriculum a Cassetta numerica 342 - 25121 Brescia.Giornale di Brescia

Marketing e commerciali

Friuli-Venezia Giulia

Impiegata commerciale estero e Italia

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente impiegata commerciale estero e Italia per sostituzione di mater-nità; si richiede comprovata esperienza nella mansione, tassativa ottima conoscenza del francese e del tedesco e preferibile buona conoscenza di spagnolo e inglese. Disponibilità immediata. Zona di lavoro: provincia di Pordenone. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, [email protected]

Lombardia

Addetto/a customer serviceMetis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente settore condizionamento, un/a addetto/a customer service proveniente dallo stesso settore di impianti di condizio-namento. Si richiede: diploma di scuola media superiore, esperienza nel medesimo ruolo e medesimo settore, buone doti comu-nicative, buon pc. Si offre: contratto di som-ministrazione di 3 mesi, in seguito l’azienda valuterà l’assunzione. Luogo di lavoro: Settimo Milanese. Per candidarsi inviare il curriculum alla filiale Metis di Cesano Bo-scone: Via Roma 6, 20090 Cesano Boscone (Mi), tel. 02/45862185, fax 02/45862204, [email protected]

Area managerImportante azienda tessile in forte espan-sione, per potenziamento della propria rete vendita e customer care, ricerca per assunzione immediata 4 area manager da destinare alla gestione dei seguenti mercati: mercati di lingua tedesca; mercati di lingua inglese Americhe comprese; mercati di lin-gua francese, mercato italiano. Si assicura inquadramento e retribuzione fissa inte-ressante più consistenti premi a obiettivo. Inviare curriculum manoscritto e dettagliato a: La Provincia SPM, casella 15-H, 22100 Como, indicando espressamente il consenso al trattamento dei dati personali.La Provincia

Commercial managerLa nostra azienda cliente con sedi anche a Brescia, fa parte di un marchio distributore a livello mondiale di componentistica per il settore automotive (OEM) ricerca un/una commercial manager che, inserito nell’uf-ficio commerciale, avrà la responsabilità della gestione del “commercial team” o ufficio richieste offerte, rispondendo al regional vice president e coordinando tre collaboratori. Laurea ad indirizzo tecnico (ingegneria gestionale o meccanica), con esperienza professionale maturata in posizioni commerciali nel settore della componentistica automotive. L’ottima co-noscenza della lingua inglese, del pacchetto informatico Office (in particolare Excel) e abilità logico-matematiche costituiscono pre-requisiti indispensabili per occupare la posizione. L’azienda offre interessanti possibilità di sviluppo anche a livello internazionale, in un contesto dinamico, fortemente orientato ai risultati e in grado di soddisfare le candidature più qualificate. La sede di lavoro è a Brescia. Inviare il cur-riculum a: [email protected], tel. 030/2942447, fax. 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. C09.409.Sesvil

Commerciali ItaliaBenaco Service Srl terminal di BS 1. Nell’ambito di un progetto di sviluppo, rivolto a consolidare l’attuale trend di cre-scita, ricerca per la propria rete vendita 3 commerciali Italia. Compiti: vendita servizi di trasporto espresso. Baricentri operativi nelle seguenti località: Rovato per zona Bs Ovest. Castiglione d/Stiviere per zona Bs Est e Mn Nord-Est. MANERBIO per zona Bs Sud. Si richiede esperienza nel settore logistico (spedizioni/trasporti), particolar-mente nelle spedizioni express. L’Azienda offre inquadramento e compenso adeguati alle capacità ed ai risultati. La ricerca è rivolta ad ambo sessi. I dati saranno trattati in conformità al D.Lgs 196/03: Inviare il curriculum via e-mail a [email protected] o via fax al n. 030-3582939.Giornale di Brescia

Funzionari commercialiObitel società di telefonia fissa, ricerca funzionari commerciali per facile lavoro di presentazione, anche con appuntamen-ti prefissati, di servizio innovativo con notevole risparmio sul traffico telefonico. Provvigioni ai massimi livelli, fisso men-sile e formazione a nostro carico. Tel. 0306585400 oppure [email protected] di Brescia

Funzionari commercialiOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca funzionari commerciali per territorio bresciano. Con diploma/laurea, anche senza esperienza. Dotati di forte motiva-zione/buone doti relazionali/autonomia/leadership. Automunite/i. Disponibili a orari giornalieri e flessibili. Zona di lavoro: Provincia di Brescia. Possibilità di inseri-mento. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Montichiari, Via Brescia 108 B, 25018, Montichiari (Bs), tel. 030/9651575, e-mail [email protected]

Help desk/customer servicePer multinazionale operante nel setto-re elettronica di primaria importanza Randstad Italia Spa è stata incaricata di ricercare candidati appartenenti alle categorie protette nell’ambito help de-sk/customer service. Saranno valutati esclusivamente candidati in possesso di un diploma di laurea di primo o secondo livello, buona conoscenza della lingua inglese, buona conoscenza del pacchetto Office, in particolare di Excel e preferibile conoscenza del gestionale Sap. La sede di lavoro sarà la provincia di Milano zona Nord-est, raggiungibile anche con i mezzi pubblici. Per le posizioni viene offerto un contratto direttamente con l’azienda a tempo determinato o indeterminato da va-lutare a seconda dell’esperienza. Contatti e curriculum: Filiale Randstad Italia Spa di Monza, Via Cavallotti 80, 20052 Monza, tel. 039/2141454, fax 039/2141553,e-mail: [email protected] Italia

Impiegata/oPer potenziamento proprio ufficio commer-ciale estero, industria meccanica in Brescia provincia, cerca impiegata/o part-time con

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 50: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

62 Lunedì 16 Novembre 2009 O F F R O L AVO R Oprospettiva sviluppo full-time. Conoscenza tassativa inglese e tedesco; utile francese e spagnolo. Inviare proprio curriculum a [email protected] di Brescia

Impiegata/o commercialeImpiegata/o commerciale, Camoter Com-merciale srl cerca. Gestione clienti, agenti, fornitori, eventi. Buona conoscenza lingua inglese, tedesco gradita, Esperienza minima in ruolo 5/7 anni. Sede di lavoro Saronno. Tel. 02.96701953.La Provincia

Impiegate ufficio commerciale

Fondital Spa azienda leader nella produzio-ne di radiatori in alluminio, caldaie, pannelli solari/fotovoltaici, per il potenziamento del-la sede di Vobarno (Bs), seleziona: impiega-te ufficio commerciale. Requisiti richiesti: diplomate e/o laureate; conoscenza della lingua italiana; ottima conoscenza della lingua russa (preferibilmente madrelingua). Inviare curriculum dettagliato a: e-mail:[email protected] - Fax 0365-888749 La selezione è rivolta ad ambo i sessi (L. 903/77).Giornale di Brescia

Nord Italia

Area managerBest European Start-Up premiata con «Prix Innovation Europe» cercasi per il Ticino e Nord Italia 4 area manager euro 10.000,00 mensili, settore E-Commerce,

formazione gratuita, auto aziendale. Solo con esperienza dirigenziale. Info: www.innova-management.itLa Provincia

Piemonte

Merchandiser settore household care

Per multinazionale settore household care ricerchiamo merchandiser. Preferibile laurea in ambito economico (soprattutto in prospettiva di eventuali crescite professio-nali interne al gruppo). Si richiede prece-dente esperienza nel ruolo di merchandiser o come capo reparto Gdo. Persone smart, flessibili, in grado di creare forti relazioni con i capi reparto. Gli interessati, amboses-si, possono inviare il curriculum a: [email protected] Italia

Toscana

Addetti telesellingOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca 10 addetti teleselling per nota azienda settore abbigliamento di Prato. Si valutano profili diplomati con esperienza precedente nella mansione: sviluppo commerciale della ven-dita di prodotti ad aziende. Si prevede inse-rimento immediato full-time. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Veneto

Tecnico commercialeo agente

Sesvil Srl - Divisione risorse umane, ricerca per azienda cliente che appartiene a una multinazionale tedesca leader nella distribuzione di prodotti e sistemi di fis-saggio, un tecnico commerciale o agente per la provincia di Brescia che, operando in sintonia con la direzione commerciale, avrà la responsabilità di gestire e sviluppare il portafoglio clienti dell’area assegnata. De-sideriamo incontrare candidature in grado di sviluppare il business nell’area di compe-tenza, proponendo anche soluzioni tecniche ai clienti. Un’esperienza commerciale pluriennale, sviluppata come funzionario di vendita o agente mono/plurimandatario nel mondo della produzione industriale, rappresenta un requisito fondamentale. Par-ticolarmente apprezzato diploma a indirizzo tecnico industriale. L’azienda offre contrat-to di assunzione o mandato di agenzia con provvigioni interessanti. Sede dell’azienda: Veneto. Inviare il curriculum a: [email protected] Tel. 030/2942447 Fax. 030/2449856 www.sesvil.it Citare Rif. C09.398Sesvil

Organizzazione

Toscana

ModellistaOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca mo-

dellista - coordinatore di industrializzazione settore calzature tecnico-sportivo, richiesta esperienza nella coordinazione, pianifica-zione e organizzazione delle fasi dell’in-dustrializzazione, trasferimento dell’idea su cartamodello servendosi dei più moderni software, missione immediata finalizzata all’inserimento. Luogo di lavoro Valdinie-vole. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Monsummano Terme, Via Mazzini 92, tel. 0572/954990, fax 0572/51301, e-mail [email protected]

Periti

Lombardia

Attrezzista impiantitransfer Cnc

Azienda metalmeccanica leader nel proprio settore di componenti idrotermosanitari ri-cerca, attrezzista impianti transfer Cnc. Età 30 - 40 anni. Preferibilmente con diploma di perito tecnico industriale meccanico che abbia maturato una esperienza pluriennale nella mansione di attrezzista di macchine a Cnc, transfer e isole robotizzate. Sul piano personale deve essere autonomo nello svol-gimento del proprio lavoro, sensibile agli aspetti qualitativi, dinamico e disponibile a effettuare turni lavorativi, con capacità di gestione delle risorse in un contesto di squadra. La posizione risponde direttamente al responsabile del reparto. Sede di lavoro: periferia nord di Brescia. Scrivere: Cassetta

Class Cnbc trasmette in diretta su Sky (canale 505)

08:00 CAFFE’ AFFARIOSPITE F. CALDATO - FOREX 47

09:00 LINEA MERCATI MATTINAOSPITE A. FRIGERIO - RMJ SGR

10:10 TRADING ROOMCON E. DE NARDA

12:00 LINEA MERCATI GIORNOOSPITE M. PRIMAVERA - MTS

12:30 ETF TIMECON V. EBOLI

14:30 MARKET DRIVEROSPITE M. PORCIATTI - MPS CAPITAL

SERVICES

15:00 LINEA MERCATI POMERIGGIOOSPITE G. ROGHI - INVEST BANCA

16:30 S.O.S. CLIMA

CON V. PATANE’

18:00 REPORT

OSPITE G. MASCHERONE - DEUTSCHE

BANK WM

19:10 PARTITA DOPPIA

CON A. CABRINI

22:00 LINEA MERCATI NOTTE

OSPITE P. CARDILLO - AVALON

PARTNERS

22:30 ITALIA OGGI TG

IL PRIMO TG

DEI PROFESSIONISTI

LUNEDÌ SU

Valori al 12/11/2009

European Value A1 EUR 1290,72

European Value A2 EUR 968,51

Japan A1 EUR 451,32

Japan A2 EUR 462,46

Japan B1 EUR 497,98

W&R Science & Technology A1 EUR 806,44

W&R Science & Technology A2 EUR 819,36

World Value A1 EUR 618,10

World Value A2 EUR 653,64

Reyl (Lux) Global Sicavwww.reyl.ch

Valori al 12/11/2009Asian Equities B($) USD 156,70Asian Equities F($) USD 156,10Asian Equities J(Chf) CHF 126,98Asian Equities L EUR 137,03Elite France-Europe B EUR 85,21Elite France-Europe F EUR 83,93Europe Low Vol B EUR 92,27Europe Low Vol C(Chf) CHF 89,29Europe Low Vol F EUR 91,53Europe Low Vol H EUR 91,21European Equities B EUR 186,12European Equities C(Chf) CHF 171,25European Equities F EUR 183,30European Equities H EUR 180,23North American Eq. B($) USD 119,16North American Eq. E EUR 114,98North American Eq. F($) USD 118,16North American Eq. G EUR 113,23North American Eq. H($) USD 115,85

POLIZZE UNIT LINKED

www.chiaravita.it

Sede sociale: Via Gaggia, 4 - 20139 MilanoCap. Soc. Euro 34.178.000 i.v.

Unidesio 760071 11,023 06/11/2009

Unidesio 760072 9,762 06/11/2009

Unidesio 760073 9,773 06/11/2009

Unidesio 760074 9,826 06/11/2009

Unidesio 760075 11,311 06/11/2009

Unidesio 760077 10,534 06/11/2009

Unidesio 760078 9,914 06/11/2009

Unidesio 760079 10,442 06/11/2009

Unidesio 760080 10,142 06/11/2009

Unidesio 760082 9,338 06/11/2009

Unidesio 760083 10,826 06/11/2009

Unidesio 760085 10,193 06/11/2009

Unidesio 760087 10,778 06/11/2009

Unidesio 760088 9,317 06/11/2009

Unidesio 760089 10,932 06/11/2009

Unidesio 760090 7,033 06/11/2009

Unidesio 760091 10,174 06/11/2009

Unidesio 760092 10,149 06/11/2009

Unidesio 760093 10,091 06/11/2009

Unidesio 760094 10,392 06/11/2009

Unidesio 760095 10,083 06/11/2009

Unidesio 760096 10,168 06/11/2009

Unidesio 760097 10,203 06/11/2009

Unidesio 760098 10,458 06/11/2009

Unidesio 760099 10,702 06/11/2009

Unidesio 760100 10,041 06/11/2009

Unidesio 760101 10,354 06/11/2009

Unidesio 760102 10,053 06/11/2009

Unidesio 760104 10,299 06/11/2009

Unidesio 760105 10,570 06/11/2009

Unidesio 760106 10,140 06/11/2009

Unidesio 760109 10,433 06/11/2009

Unidesio 760110 10,403 06/11/2009

Unidesio 760111 10,406 06/11/2009

Unidesio 760124 10,485 06/11/2009

Unidesio 760125 10,298 06/11/2009

Unidesio 760126 9,790 06/11/2009

Unidesio 760129 10,636 06/11/2009

Unidesio 760131 10,469 06/11/2009

Unidesio 760132 10,259 06/11/2009

Unidesio 760133 10,280 06/11/2009

Unidesio 760134 10,379 06/11/2009

Unidesio 760137 10,318 06/11/2009

Unidesio 760138 10,283 06/11/2009

Unidesio 760139 10,516 06/11/2009

Unidesio 760140 10,447 06/11/2009

Unidesio 760141 10,123 06/11/2009

Unidesio 760143 10,285 06/11/2009

Unidesio 760144 10,284 06/11/2009

Unidesio 760145 10,428 06/11/2009

Unidesio 760146 10,037 06/11/2009

Unidesio 760147 10,170 06/11/2009

Unidesio 760148 10,221 06/11/2009

Unidesio 760149 10,171 06/11/2009

Unidesio 760150 10,113 06/11/2009

Unidesio 760156 9,992 06/11/2009

Unidesio 760157 10,000 09/11/2009

www.newmillenniumsicav.com

Distributore Principale:

BANCA FINNAT EURAMERICA TEL. 06 69933.475 - www.finnat.it

N.M. Euro Bonds Short Term EUR 133,61 134,12N.M. Euro Equities EUR 40,56 40,94N.M. Global Equities EUR 49,28 49,82N.M. Infl ation Linked Bd Europe EUR 103,37N.M. Q7 Corporate Bd EUR 148,07 149,28N.M. Q7 High Quality Bd EUR 128,74 129,44N.M. Q7 Pan European Eq. EUR 80,80 81,86N.M. Previra World Conservative EUR 120,73 121,38N.M. Large Europe Corporate EUR 111,83 112,42

Valori al 11/11/2009

Valori al 06/11/2009

N.M. Q7 GlobalFlex classe A EUR 102,42 100,54N.M. Q7 Russian Focus EUR 69,89 113,96N.M. Total Return Flexible EUR 113,62 -

POLAR CAPITAL FUNDS

www.polarcapital.co.uk

Comparto Classe NAV Valori aldi Azioni

Global Technology EUR 8,34 12/11/2009 GBP 7,49 12/11/2009 USD 12,39 12/11/2009

Healthcare Opportunities EUR 5,82 12/11/2009 GBP 5,24 12/11/2009 USD 8,66 12/11/2009

Polar Japan Fund USD 15,73 13/11/2009 GBP 9,42 13/11/2009 JPY 1412,34 13/11/2009

UK Absolute Return EUR 12,46 13/11/2009 GBP 11,11 13/11/2009 USD 18,55 13/11/2009 EUR 12,48 13/11/2009 GBP 11,12 13/11/2009 USD 18,57 13/11/2009

Class AClass AClass AClass IClass IClass I

COMUNE DI SIENADirezione Gare e Appalti

Ufficio EconomatoESTRATTO BANDO DI GARA

CIG: 039037212AAffidamento della fornitura e posa in opera di impianti per videosorveglianza e sistemi per telecomunicazioni. Procedura aperta. Importo €. 342.166,67 oltre IVA. Criterio di aggiudicazio-ne: offerta economicamente più vantaggiosa ex art. 83 D.Lgs. 163/2006. Presentazione offerte: ore 12,00 del ˙17/12/2009 - Piazza Il Campo, 1 – 53100 Siena. Apertura gara: 18/12/2009 ore 10,00. Data spedizione avviso alla GUUE: 03/11/2009. Documentazione consultabile www.comune.siena.it. Informazioni Direzione Polizia Municipale, tel. 0577/292579. R.P. Dott. Simone Bonucci.Siena, 11/11/2009

(f.to) Il ResponsabileRag. Luciano Salvini

UNIONE COMUNI MODENESIAREA NORD

PROVINCIA DI MODENAESITO DELLA PROCEDURA APERTA PER L’AFFIDAMENTO DEI SERVIZI PER L’ACCOGLIENZA E L’INTEGRA-ZIONE DEGLI IMMIGRATI STRANIERI NEI COMUNI MODENESI AREA NORD.Si comunica che è stato spedito alla Gu-ce in data 9/11/2009 e pubblicato all’Albo Pretorio e sul sito www.comunimode-nesiareanord.it l’esito integrale della procedura aperta indicata in oggetto. Per informazioni rivolgersi al seguente numero telefonico 0535/29547.

Il capo serviziodott. Giovanna Giliberti

CITTÀ DI BRA(Prov. Cuneo)

Piazza Caduti Libertà, 1412042 BRA (CN)

ESITO DI GARA A PROCEDURA APERTAProcedura aperta con aggiudicazione all’offerta economicamente più vantaggiosa.Oggetto: «Fornitura di energia, esercizio, manu-tenzione ordinaria e straordinaria, riqualii cazione tecnologica degli impianti termici a servizio degli edii ci del Comune di Bra - CIG 030182952A»Data pubblicazione bando di gara sulla G.U.C.E.: 10.04.2009Determinazione dirigenziale di affidamento: n. 169 del 15.10.2009 Ditte partecipanti: 2. Ditte escluse: 0Ditta aggiudicataria: ELYO ITALIA S.r.l. con sede in Roma, Via Ostiense, 333Valore i nale: € 970.297,00 annui, esclusa IVADurata: anni 4Organo competente per le procedure di ricorso: Tribunale Amministrativo Regionale per il Piemonte con sede in Torino, Corso Stati Uniti, 45. Ulteriori informazioni: dott. Fabrizio Proietti Responsabile del Procedimento c/o Comune di Bra. Tel. 0172 438235 –fax 0172 44333 – [email protected] Esito integrale scaricabile dal sito www.comune.bra.cn.itData di spedizione del presente avviso alla G.U.C.E.: 04.11.2009

IL RESPONSABILE DEL PROCEDIMENTODott. Fabrizio Proietti

Avviso di gara esperita (Direttiva CE 2004/18 e D. Lgs 163/2006)

1) Si rende noto che il Servizio Acquisti Economale e Logistica dell’Azienda USL di Modena con sede in via S Giovanni del Cantone 23 a Modena, tel. 059/435900, fax 059/435666, ha aggiudicato in data 6 ottobre 2009 la fornitura in unico lotto infrazionabile di stampati in piano e carta chimica occorrenti all’Azienda USL di Modena per anni quattro2) Metodo di scelta del contraente: procedura ristretta con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa.3) Numero di offerte ricevute: 34) Nome ed indirizzo dell’aggiudicatario: Stabilimento Tipografico dei Comuni; Via Nefetti, 55 - 47018 Santa Sofia (FC)5) Valore dell’appalto quadriennale inizialmente stimato: € 2.800.000,00. IVA esclusa Offerta ditta appaltatrice: sconto del 54,90% sui singoli prezzi a base d’asta.

Il Direttore del ServizioDott. Andrea Ferroci

INFRASTRUTTURE LOMBARDE S.P.A.

Infrastrutture Lombarde S.p.A., con sede in via N. Copernico n. 38 - CAP 20125 Milano, in qualità di amministrazione aggiudicatrice, ha indetto una procedura aperta per l’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva, di direzione lavori, di attività tecnico – amministrative connesse alla direzione lavori e coordinamento per la sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori, afferente l’intervento di adeguamento, riempimento, sagomatura, ricoprimento finale e sistemazione ambientale del Sito di Borsano di Busto Arsizio (VA), nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria delle acquee del torrente Arno in Comune di Lonate Pozzolo, Lotto II, Prima Fase, Secondo Stralcio. L’importo complessivo dell’appalto è definito in € 217.245,35 comprensivi di spese, IVA esclusa, di cui € 4.344,91, IVA esclusa per oneri per la sicurezza non soggetti a ribasso.Le offerte di gara dovranno pervenire presso Infrastrutture Lombarde S.p.A. entro le ore 12:00 del 14 Dicembre 2009.Scarica il bando integrale sul sito www.ilspa.it – Gare in corso. Per informazioni rivolgersi a: Ufficio gare tel. 02.6797.1711 fax 02.6797.1787 e-mail: [email protected]

Il Responsabile del ProcedimentoIng. Vittorio Peruzzi

Si rende noto che nei termini di legge saràesperito da questa Amministrazione appaltointegrato mediante, procedura ristrettaaccelerata per i lavori di ampliamento di Pontedei Mille Ponente - P. 2786 – CIG.03933499DA. I lavori avranno la durata di 365giorni. Importo a base d’appalto €.11.700.000,00 compresi oneri per la sicurezzae per la progettazione. Categoria prevalenteOG7. Le domande di partecipazione dovrannopervenire entro le ore 12,00 del 28 novembre2009. Il bando, nella versione integrale, puòessere ritirato presso l’Ufficio Appalti e Contratti– area gare dell’Autorità Portuale di Genova aPonte dei Mille (stazione Marittima) GENOVA-Porto (telefono 010241.2532 - telefax010241.2547 - e-mail [email protected] e n o v a . i t - s c a r i c a b i l e d a l s i t owww.porto.genova.it)Genova, 11 novembre 2009

ESTRATTO DI AVVISO DI GARA

DIREZIONE TECNICAUFFICIO APPALTI E CONTRATTI

AREA GARE

Il Responsabile del ProcedimentoIl Direttore: Dott. Ing. A. Pieracci

CONSIP S.p.A. A socio unicoVia Isonzo 19/E - 00198 Roma

Avviso esito di gara

Con la presente si comunica che Consip S.p.A. ha defi nitivamente aggiudicato la gara comunitaria, a procedura aperta ai sensi del D.lgs. n. 163/2006 e s.m.i., per la fornitura di energia elettrica e dei servizi connessi per le Pubbliche Amministrazioni, in n. 4 lotti, pubblicata sulla Gazzetta Uffi ciale dell’Unione Europea serie S 104 del 3 giugno 2009 e sulla Gazzetta Uffi ciale della Repubblica Italiana n. 65 del 5 giugno 2009.Il criterio di scelta utilizzato ai fi ni dell’aggiudicazione è stato quello del prezzo più basso.Sono state presentate n. 4 (quattro) offerte. La gara è stata defi nitivamente aggiudicata, per i Lotti 1 e 4, alla Edison Energia S.p.A. in data 21/10/2009, per un valore (IVA esclusa) rispettivamente pari ad Euro 66.845.086,00 per il Lotto 1 e ad Euro 52.707.709,00 per il Lotto 4. I restanti Lotti 2 e 3, sono stati defi nitivamente aggiudicati alla AceaElectrabel Elettricità S.p.A. in data 21/10/2009, per un valore (IVA esclusa) rispettivamente pari ad Euro 84.685.656,00 per il Lotto 2 e ad Euro 97.219.827,00 per il Lotto 3.

L’Amministratore DelegatoDott. Danilo Oreste Broggi

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 51: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

63Lunedì 16 Novembre 2009Lunedì 16 NovO F F R O L AVO R ONumerica 341 - 25121 Brescia specificando autorizzazione al trattamento dei dati perso-nali ai sensi della legge 196/2003. La ricerca è rivolta a candidati di entrambi i sessi.Giornale di Brescia

Giovane perito termotecnicoMetis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un giovane perito ter-motecnico. Si richiede: diploma perito o competenze di termotecnica. Si offre: con-tratto di somministrazione con possibilità di proroghe e di assunzione diretta da parte dell’azienda cliente. Zona di lavoro: San Giuliano Milanese. Per candidarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Metis di San Donato Milanese: Via Gramsci 22, 20097 San Donato Milanese (Mi), tel. 02/55607329, fax 02/5278378, [email protected]

Piemonte

Perito elettrotecnicoMetis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda del settore ristorazione risorsa con diploma tecnico e esperienza nella manutenzione di base di impianti elettrici, di condizionamento e frigoriferi. Si offre contratto di in somministrazione con fina-lità di assunzione diretta. Zona di lavoro: provincia di Torino. Per candidarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Metis di Rivoli: Via Dante Alighieri 10, 10098 Rivoli (To), tel. 011/9584885, fax 011/9536671, [email protected]

Produzione

Friuli-Venezia Giulia

Operatori post formaturae squadrabordatura

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente del settore legno operatori post formatura e operatori squadrabordatura con consolidata esperienza nella mansione; si richiede disponibilità a giornata e su turni. Zona di lavoro: Prata di Pordenone. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, [email protected]

VerniciatoreOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un verniciatore con tassativa esperienza nel settore metalmeccanico. Si richiede disponibilità a giornata e su 2 turni. Zona di lavoro: provincia di Pordenone. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, [email protected]

Lombardia

AttrezzistiAzienda metalmeccanica facente parte di un gruppo internazionale leader nel settore raccorderia e componentistica in ottone, nell’ambito di un progetto di espansione ricerca 2 attrezzisti capaci per mono-pluri mandrino e macchine transfer. È richiesta la disponibilità al lavoro su turni. Si of-frono condizioni contrattuali interessanti, crescita personale e professionale. Inviare curriculum a [email protected] oppure al fax 030-68-30494.Giornale di Brescia

Impiegato per programmazione produzioneAzienda metalmeccanica in Calvagese d/R. cerca per proprio ufficio pianificazione e programmazione produzione impiegato ca. 35 anni. Inviare curriculum a [email protected] oppure al fax 0306800172.Giornale di Brescia

Operatori sulle lineedi produzione

Metis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente settore metalmeccanico operai sulle linee di produzione. Si richie-de: significativa esperienza sulle linee di produzione, tale da garantire l’acquisizione di un «metodo» di lavoro sulle macchine, indipendentemente dal settore di prove-nienza. Si offre: contratto iniziale di 1 mese con successiva possibilità di inserimento in azienda, prima con contratto a tempo determinato, poi a tempo indeterminato. Luogo di lavoro: Gaggiano. Per candidarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Me-tis di Cesano Boscone: Via Roma 6, 20090 Cesano Boscone (Mi), tel. 02/45862185, fax 02/45862204, [email protected]

Toscana

Addetti alla realizzazionedi trapunte

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca 5 operai addetti alla realizzazione di trapunte per nota azienda manifatturiera di Prato. Si richiede esperienza nella mansione: utilizzo di macchine da cucire. Lavoro su turni. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Operatori galvanicie legatura/slegatura

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca 10 operai galvanici e addetti legatura/slegatura, selezioniamo per aziende di Calenzano e Campi Bisenzio. Si richiede esperienza an-che minima nella mansione. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Responsabile produzione settore orafo

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca re-sponsabile di produzione settore orafo per prestigiosa azienda di Sesto Fiorentino. Il candidato/a deve saper seguire le varie fasi di produzione dal prototipo alla realizza-zione del prodotto finito. Si valutano profili con comprovata esperienza all’interno del ciclo produttivo e con capacità di gestione e coordinamento di tutte le lavorazioni che sono prevalentemente esterne. Si richiede autonomia e autorevolezza. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Mon-tegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Qualità

Lombardia

Addetti/e controllo qualitàAzienda metalmeccanica facente parte di un gruppo internazionale leader nel settore raccorderia e componentistica in ottone, nell’ambito di un progetto di espansione ricerca 2 addetti/e controllo qualità di pro-cesso. È richiesta la disponibilità al lavoro su turni. Si offrono condizioni contrattuali interessanti, crescita personale e professio-nale. Inviare curriculum a [email protected] oppure al fax 030-68-30494.Giornale di Brescia

Addetto al controllo qualitàImportante azienda meccanica ricerca un addetto al controllo qualità. È richiesta una provenienza dal settore lavorazioni meccaniche, capacità di lettura del disegno tecnico e disponibilità a svolgere turni. Sede di lavoro Brescia. Mandare curriculum all’indirizzo di posta elettronica: [email protected]. La ricerca è rivolta ad ambosessi.Giornale di Brescia

Responsabilecontrollo qualità

Azienda leader nel settore dello stampaggio a freddo, con sede in Alzate Brianza, ricerca: responsabile controllo qualità e assicurazio-ne qualità (Uni En Iso 9001). Esperienza nel ruolo nel settore metalmeccanico, diploma di maturità tecnica, conoscenza lingua in-glese e disegno meccanico, età 25-35 anni. Inviare il curriculum al fax 031.630627 o e-mail: [email protected] Provincia

Ragionieri

Lombardia

Diplomato in ragioneriaPrimario calzificio con sede in Mazzano, seleziona diplomato in ragioneria, primo impiego, buona conoscenza della lingua inglese e del pc, per gestione ordini esteri, magazzino e spedizioni. [email protected] di Brescia

Piemonte

Impiegata contabileRandstad Italia - Specializzazione Finance & Administration, ricerca per prestigiosa azienda in Frossasco un’impiegata conta-bile. Caratteristiche: diploma di ragioneria, esperienza 2-3 anni nel ruolo, conoscenza di AS400. Mansioni: gestione a 360° di tutta la contabilità ordinaria, dalla prima nota alle

scritture di rettifica. La risorsa verrà inserita in un team di 10 persone e risponderà di-rettamente al responsabile amministrativo. Zona di lavoro: Pinerolo. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: [email protected] Italia

Risorse umane

Lombardia

Assistenza clienti(categorie protette)

Metis spa, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente operante nel settore logistico 2 addetti all’assistenza clienti con conoscenza della lingua inglese e ap-partenenti alle categorie protette (invalidi civili). Si richiede: diploma o laurea, buona conoscenza della lingua inglese e uso del pc. Si offre: contratto di somministrazione con possibilità di proroghe e di assunzione diretta da parte dell’azienda cliente. Zona di lavoro: Peschiera Borromeo (Mi). Per candidarsi inviare il proprio curriculum alla filiale Metis di San Donato Milanese: Via Gramsci 22, 20097 San Donato Milanese (Mi), tel. 02/55607329, fax 02/5278378, [email protected]

ImpiegataCommercialista Brescia Est cerca impiegata per gestione pratiche lavoro, personale ed elaborazione buste paga. Mail: [email protected] di Brescia

Impiegato/aAzienda in Gussago cerca impiegato/a con buona conoscenza lingua inglese per lavoro d’ufficio. Email: [email protected] di Brescia

Persona per amministrazione personale

Studio consulenza del lavoro ricerca per assunzione e/o collaborazione persona con esperienza nell’amministrazione del personale ed elaborazione buste paga. In-viare curriculum preferibilmente via mail: [email protected] oppure celI. 338.7757891.La Provincia

Responsabilidi supermercato

Azienda commerciale di distribuzione per i punti vendita delle province di Brescia e Bergamo assume responsabili di super-mercato con esperienza. Gli interessati, di ambo i sessi, sono invitati ad inviare le loro domande (con autorizzazione al trattamen-to dei dati personali ai sensi della Legge 675/96) al seguente indirizzo e-mail [email protected] oppure a: Zerbimark Spa, Via Romana n. 5 - 25036 Palazzolo sull’Oglio (Bs).Giornale di Brescia

Piemonte

Addetti paghe e contributiRandstad Italia - Specializzazione Finance & Administration, ricerca per prestigiosa azienda cliente settore automotive ad-detti paghe e contributi junior. Requisiti fondamentali: ottima conoscenza della lingua inglese, diploma/laurea, minima esperienza nel ruolo (anche stage post cor-so di formazione). Zona di lavoro: Torino centro. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: [email protected] Italia

Sanità

Lombardia

Infermieri professionaliRandstad Medical Specialty- Divisione specializzata di Randstad Italia Spa ricer-chiamo per strutture sanitarie in Milano, infermieri professionali in possesso di iscrizione Ipasvi e riconoscimento titolo di studio (solo se extracomunitario), che abbiano maturato esperienze lavorative in Italia nei seguenti reparti: blocco operatorio, dialisi, area anestesia e chirurgia, chirurgia oncologica, medicina generale. Contattare la filiale Randstad: Milano Medical, V.le Monza 36, 20127 Milano, tel. 022847543, fax 0226809174, e-mail [email protected] Italia

Medico odontoiatraAvviato centro odontoiatrico in Crema ricerca medico odontoiatra completo con esperienza. Cell. 3487157316.Giornale di Brescia

Toscana

Infermiere/a professionaleOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca infermiere/a professionale. Richiesta iscrizione Ipasvi e patente auto. Missione immediata. Luogo di lavoro: Valdinievole. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Monsummano Terme, Via Mazzini 92, tel. 0572/954990, fax 0572/51301, e-mail [email protected]

Segreteria

Lombardia

Segretaria/o amministrativa/o

Randstad Italia, divisione Secretary, ri-cerca per prestigioso cliente segretaria/o amministrativa/o. Il/la candidato/a ideale è diplomato/a, ha maturato un’esperienza di 2/3 nel ruolo, utilizza il pacchetto Office. Mansione: gestione del parco auto aziendale e dei contratti di leasing, gestione e controllo della note spese, elaborazione di dati di vendita, gestione archivio. Contratto a tempo determinato di 3 mesi prorogabili. Ccnl chimico. Sede di lavoro Milano. Indicare nell’oggetto della e-mail o del fax il Riferimento MLEAS/SD. Contattare la filiale Ran-dstad: Piazza Duca D’Aosta 9, 20124 Milano, tel. +39 02 67100564, fax +39 02 66718909, e-mail [email protected] Italia

Tecnici

Friuli-Venezia Giulia

DisegnatoreOpenjob, agenzia per il lavoro, ricerca per azienda cliente un disegnatore, anche con minima esperienza, con tassativa conoscen-za di Solidworks o Solidedge. Zona di lavo-ro: provincia di Pordenone. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob spa, Filiale di Pordenone, Via Luigi De Paoli, 33170 Pordenone, tel. +39 0434.247431, fax. +39 0434.247439, [email protected]

Lombardia

Analista programmatore Rpg

Colombo spa industrie tessili ricerca analista programmatore Rpg su AS400. Si richiede esperienza nella mansione. Possibilità di orario flessibile o part-time. Costituisce titolo preferenziale la conoscenza dei software Tim, Vela, Pack-man. I candidati sono pregati di inviare dettagliato curriculum vitae via fax al n. 031.8822256 oppure via e-mail a [email protected] Provincia

Disegnatore/progettista meccanico

A.D. Tubi spa, primaria azienda operante nel settore metalmeccanico, ricerca un disegnatore/progettista meccanico. Sono richiesti: laurea o diploma a indirizzo meccanico, esperienza nello sviluppo di impianti/macchinari anche con ela-borazione dei disegni meccanici, nella

installazione di impianti e supervisione di imprese esterne, nella manutenzione meccanica di linee a ciclo continuo. Costituiscono titolo preferenziale la conoscenza di sistemi Cad 2D/3D e della lingua inglese. Sede di lavoro periferia sud Como. Astenersi perditempo. Inviare curriculum a: [email protected] indicando in oggetto rif. CADP.La Provincia

Tecnico frigoristaChibro spa, azienda comasca operante nel campo della termoidraulica, cerca tecnico frigorista per lavoro da eseguirsi anche fuori regione. L’attività riguarderà la riparazione e la manutenzione d’impianti per la quale è necessaria l’abilitazione ad eseguire interventi su circuiti frigoriferi (patentino frigorista) e patenti no per brasatura. La risorsa, di età compresa tra i 25 e i 35 anni e in possesso di patente B, avrà maturato un’esperienza lavorativa minimo triennale in analoga posizione, durante la quale avrà acquisito cono-scenza su pompe di calore e generatori di calore a gas. Saranno considerati requisiti preferenziali una buona conoscenza della lingua inglese, pacchetto MSOffice e Au-toCad. Si offre contratto full-time. Inviare curriculum a: La Provincia SPM-Casella 18-H 22100 Como.La Provincia

Tecnico tessituraTecnico tessitura esperienza pluriennale operatore Cad Eat cravatteria tinto in filo, sciarperia, arredamento. Diretto contatto con ufficio stile e clienti, esamina propo-ste. Gli interessati possono telefonare al numero 3471316663.La Provincia

Toscana

Impiegato supportotecnico/organizzativo

Openjob, agenzia per il lavoro, ricerca impiegato con mansioni di supporto tecnico/organizzativo all’ufficio tecnico con attitudine alla gestione di personale (interno ed esterno) per la manutenzione ordinaria e straordinaria di strutture ar-chitettoniche e di impianti utilizzati per il normale funzionamento del complesso. Rapporto di lavoro libero professionale con p.i. Richiesta esperienza di gestione cantieri e impiantistica. Luogo di lavoro. Valdinievole. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il loro curriculum a Openjob, filiale di Monsummano Terme, Via Mazzini 92, tel. 0572/954990, fax 0572/51301, e-mail [email protected]

Manutentore elettromeccanico

Openjob, agenzia per il lavoro, ricer-ca manutentore elettromeccanico per azienda di Prato. Si richiede esperienza comprovata nella mansione: manuten-zione ordinaria di impianti industriali. Il candidato si occuperà principalmente della manutenzione di tipo elettrico dell’impianto ma dovrà essere competente anche nella gestione di piccoli interventi di tipo meccanico. Lavoro su tre turni dal lunedì al venerdì e disponibilità a straor-dinari. Gli interessati, ambosessi, possono inviare il curriculum a: Openjob, filiale di Prato, Viale Montegrappa 285/287, tel. 0574/584308, fax 0574/593440, E-mail [email protected]

Telefono 02-58219.1 - e-mail: [email protected]

Direttore ed editore Paolo Panerai (02-58219209)

Direttore Marino Longoni (02-58219207)

Redazione: Silvana Saturno (02-58219378)

Roxy Tomasicchio (02-58219335)ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122 Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-58219.1; telefax 02-58317598; 00187 Roma, via Santa Maria in Via 12, tel. 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373, 69920374.Stampa: Milano, Stem Editoriale Spa, Cernusco S/N (Milano), via Brescia 22 Distribuzione: Erinne srl - via Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel. 02-58219283. Concessionaria esclusiva per la pubblicità: Class Pubblicità - Via Burigozzo 8 - 20122 Milano - Tel. 02-58219521-2. Presidente: Paolo Panerai. Direttore Generale: Matteo Sordo. Vicedirettore generale (finanza e legale): Francesco Rossi. Vicedirettore generale speciali: Danilo Altenburger.ItaliaOggi - Registrazione del tribunale di Milano n. 602 del 31/7/91 - Direttore responsabile: Paolo Panerai. Testata che fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, n. 250

SERVIZIO ABBONAMENTIper informazioni e segnalazioni CHIAMATA GRATUITA

NUMERO VERDE

800-822195

CHIAMATA GRATUITA

FAX VERDE

800-822196

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it

Page 52: IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Un sogno ... · • Anno 19 - Numero 272 - 2,50 - Spedizione in a.p. art. 1, c. 1, legge 46/04 - DCB Milano - Luned 16 Novembre 2009

PONZI SpASocietà italiana per azioni per l’esercizio di informazioni specialistiche e comportamentali per il mondo degli affari e la professione forense

www.ponzi.com

GLI OBIETTIVI: RINTRACCIARE BENI

AGGREDIBILI, NON ANCORA AGGREDITI,

CAPIENTI IN TUTTA ITALIA; FORNIRE

L’OCCASIONE PER AGIRE ANCHE LEGAL-

MENTE CON AZIONI ESECUTIVE SU BENI

ESCUTIBILI.

I DESTINATARI : BANCHE, ASSICURA-

ZIONI, STUDI LEGALI, MAGISTRATI

DELLE SEZIONI FALLIMENTARI, CURA-

TORI FALLIMENTARI. I SETTORI: CRE-

DITO AL CONSUMO, FACTORING, LEASING

FINANZIARIO, EMISSIONE E GESTIONE

DI CARTE DI CREDITO, MERCHANT-

BANKING.

I CONTENUTI: MATERIALE INFORMA-

TIVO SPECIFICO PER PIANIFICARE

OPERAZIONI DI RECUPERO CREDITI

GIUDIZIALE E/O STRAGIUDIZIALE.

INFORMAZIONI MIRATE PER AZIONI

ESECUTIVE (IPOTECHE LEGALI, PIGNO-

RAMENTI, REVOCATORIE, AZIONI DI

RIVALSA, CESSIONI DEL QUINTO

O QUOTA DELLA PENSIONE...).

IL DOSSIER PRESENTA I DIVERSI

SCENARI E LE POSSIBILI STRATEGIE

INVESTIGATIVE FORNENDO INDICA-

ZIONI UTILI PER UN EFFICACE STRUTTU-

RAZIONE DELLA RICERCA (MODALITA’

D’EFFETTUAZIONE, RACCOLTA DATI,

SCELTA DELLE FONTI, VALUTAZIONI

DELLE ALTERNATIVE...). Società per azioni per l’esercizio di attività investigative a sfondo economico

PONZI SpA

PIU’ INFORMAZIONISUI CATTIVI DEBITORIREPOSSESSION, RIENTRARE INPOSSESSO DEI PROPRI CREDITI.

Rintraccio nuovi indirizzi

Rintraccio posto di lavoro

Rintraccio conticorrenti

bancari/postali

Ricerche e localizzazione

beni immobili a livello nazionale

Rintraccio automezziRintraccio

natanti

Accertamenti su cessione del quinto

dello stipendio

Rintraccio posizione

pensionistica

Rintraccio e recupero

beni aziendali

Rintraccio terzi debitori

Recupero crediti/rintraccio debitori

e coobbligati

Delinquency history

Furto d’identità (truffe finanziarie)

Rapporti d’affaritra conoscenti/

parenti per azionirevocatorie

Rintraccio eredi e accettazione

eredità

Ricerca partecipazioni anche nascoste

INFORMAZIONI PER RECUPERO CREDITI GIUDIZIALE E STRAGIUDIZIALE

http://www.milanofinanza.it - questa copia è concessa in licenza esclusiva all'utente 'bibliogr' - http://www.italiaoggi.it

http://w

ww

.mila

nofinanza.it -

questa

copia

è c

oncessa in lic

enza e

sclu

siv

a a

ll'ute

nte

'bib

liogr'

- h

ttp://w

ww

.ita

liaoggi.it