Il Ponte N.24

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Le Relazioni Gli Affari Il Turismo N.24 novembre-dicembre 2008 il Ponte Rivista della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria www.cciu.com Gordon Bajnai: sosterremo le PMI Orientarsi nella crisi Formazione e innovazione Turismo e Cultura

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Rivista della Camera di Commercio Italiana per l'Ungheria

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Le Relazioni ❘Gli Affari ❘

Il Turismo ❘

N.24 ❘ novembre-dicembre 2008

il PonteRiv i s ta de l la Camera d i Commerc io I ta l iana per l ’Ungher ia

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Gordon Bajnai: sosterremo le PMIOrientarsi nella crisiFormazione e innovazioneTurismo e Cultura

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Indiceil Ponte

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EDITORIALE ......................................................5

INTERVISTAL’Ungheria reagisce alla crisi: Gordon Bajnai ......6

ECONOMIAL’Ungheria e la crisi mondiale ............................8Prezzi immobili stabili in Ungheria ....................10Crisi, ma anche opportunità ............................12Soros: nuove energie soluzione crisi ................14Trasferimento tecnologico tra Università e Industria in Ungheria ....................16Solo i sogni diventano realtà ............................17Assocamerestero: nuove collaborazioni ............19Tasse 2009: indietro tutta! ..............................20“Dare denaro alle imprese”..............................21Imparare, lavorare… ........................................22Nuove strategie di apprendimento nelle imprese ....................................................23Un nuovo ring per l’Ungheria ..........................2480 squadre alla conquista del mondo ..............25Ossigeno per le PMI..........................................26Tokaj: industrie o UNESCO? ............................27

FLASHAffari Economia Politica....................................28

SPORTELLO EUROPAIl programma INTERREG IV B “South EastEurope”: risultati e prospettive ........................34

ICE BUDAPESTSeminario ICE – CCIU “Best Practice” ..............36

L’ESPERTOAssicurazione RC auto ......................................38

PAGINA COMUNITÀNasce l’Associazione Culturale Internazionale “Polis” ......................................39Barcolana, da 40 anni, la "regata di tutti" ......39

EVENTI CCIUEventi recenti della CCIU ..................................40

SPORTELLO FIEREMIA Nemzetközi Élelmiszeripari Vásár ..............42PIANETA BIRRA Kiállítás ....................................43

AZIENDEKométa ............................................................44Isaro..................................................................46

DICONO DI NOILa stampa e i nostri eventi ................................47

TRASPORTIII. conferenza nazionale dirigenti logistica grandiaziende ............................................................48

TURISMO E CULTURALa Cucina degli chef italiani ..............................49Turismo e cultura..............................................51

RISTORANTI....................................................54ALBERGHI ......................................................55

INDIRIZZI UTILI ..............................................56AGENDA CCIU ................................................57LA VETRINA DELLE AZIENDE ......................58

Il Ponte Megyeri (by AZso)

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Il Pontebimestrale della Camera diCommercio Italiana per l’Ungheria in collaborazione con BZT Media Kft, editore di Budapester Zeitung e The Budapest Times

HU ISSN 1786-1152

Michele Orzan, direttore editoriale

Marco Piovano, caporedattore Email: [email protected]

Comitato di redazione Luigino Bottega Augusto Cocchioni Giuliano Dallaporta Xydias Filippo Farkas Federico PaolettiLavinia Sándor Pietro Vacchiano

Hanno collaborato Michele PorroNello VerdeGiuseppe Lian (foto)

Rivista della Camera di Commercio Italiana per l’Ungheria1056 Budapest, Váci utca 81 Tel. (+36 1) 485 0200 Fax (+36 1) 486 1286 Email: [email protected] Internet: www.cciu.com

Responsabile pubblicazione Camera di Commercio Italiana per l’UngheriaDistribuzione: BZT Media Kft

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Consiglio direttivo PRESIDENTE Alessandro STRICCA CIB Bank Zrt Email: [email protected]

VICEPRESIDENTI Michele ORZAN Alenis Hungary Kft Tel. (+36 20) 974 3888Email: [email protected]

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TESORIERE Massimiliano TRIVELLIN Riello Hungary Zrt Tel. (+36 1) 3399069Email: [email protected]

CONSIGLIERICesare CUNIBERTOTigáz Zrt

Stefano DESTRO Hydea Consulting Kft

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Filippo FARKASCoexport Kft

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Zsolt KARANCSYFerrero Magyarország Kft

Marco MOROLDOAutamarocchi Kft

Zsuzsanna PÁSZKAPászka és Partnerei Kft

Bernardino PUSCEDDUComagro Sardo Kft

Augusto COCCHIONIPresidente

Sandro SANTIBudacolor Kft

Judit CSÁKIMembro

SEGRETARIO GENERALEPietro VACCHIANO

Dario GRASSANIMembro

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COLLEGIO SINDACALE

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Editorialeil Ponte

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Cari lettori,

“Vogliamo creare un testo unico che accorpi le circa tre-cento norme sul commercio con l'estero. Entro un annoavremo un sistema istituzionale e un impianto legislativoadeguato per fare sistema Italia nel mondo. Il provvedi-mento comprende la delega per la riforma degli enti perl'internazionalizzazione e degli incentivi nazionali. Sarà di-segno di legge al massimo per la fine del mese di dicem-bre”. Lo ha affermato il sottose-gretario allo Sviluppo economi-co, Adolfo Urso intervenendoall’ultima Convention Mondialedelle 74 Camere di CommercioItaliane all’Estero (CCIE) a Rimini.“In questo quadro”, ha aggiun-to, “occorre prevedere una pre-senza italiana più razionale e leCamere di Commercio hanno lacapacità per sviluppare una nuo-va più forte missione”.L’interevento del ministro è statocosì commentato da Assocame-restero: “Vogliamo costruire unrapporto più stretto sotto il profi-lo strategico con il Ministero del-lo Sviluppo Economico e con ilMinistero degli Affari Esteri.Vogliamo essere realmente parte di un disegno di nuovagovernance dell'internazionalizzazione ed essere valutatiper i risultati raggiunti, perché abbiamo moltiplicato per trevolte i contributi dello Stato italiano secondo una logica diassoluta partnership pubblico-privato. Il nostro genio stanella nostra complessità".“È significativo rilanciare il ruolo delle Camere di Com-

mercio Italiane all'Estero in una fase in cui lo scenario in-ternazionale è attraversato dalla crisi”. Lo ha dichiarato ilministro degli Affari Esteri Franco Fratt in i nel corso dellaConvention di Rimini. “Il sistema camerale”, ha detto il mi-nistro, “ha dimostrato proprio in questo periodo di saper te-nere testa alle difficoltà attraverso una politica grazie allaquale l'export italiano all'estero si è mantenuto alto e si è af-fermato in nuovi mercati mondiali”. Ed è proprio in que-st'ottica, ha sottolineato Frattini, che il ruolo del Ministerodegli Affari Esteri si sta caratterizzando sempre di più per ladiplomazia economica “anche a sostegno di questa rete disnodo fondamentale” rappresentata dalle CCIE. “È compito della rete diplomatico-consolare”, ha proseguito ilministro, “appoggiare queste strutture che lavorano al serviziodel nostro paese" per la promozione del sistema Italia all’este-ro. Con in mente queste frasi che racchiudono il senso piùprofondo dell’ultima Convention di Rimini, i dirigenti delle74 Camere sono ritornati nei loro territori di competenza perproseguire, con maggior carica ed entusiasmo, il lavoro in so-

stegno dell’internazionalizzazione delle aziende italiane equindi dell’economia italiana. Per noi, Camera di Com-mercio Italiana in Ungheria (CCIU), è ancor più motivo divanto ed orgoglio quello di poter festeggiare, in questo diffi-cile inverno 2008, i dieci anni di riconoscimento da partedell’allora Ministero del Commercio Estero. Sono dieci anni dinostra partecipazione ad Assocamerestero, dieci anni di orgo-gliosa appartenenza al “Sistema Italia” all’estero ed in par-ticolare di contributo alla crescita ed allo sviluppo economico

dell’Italia e dell’Ungheria. Siamofieri della ottima collaborazioneche abbiamo stabilito fin da subi-to con gli altri attori soprattuttodel sistema Italia economico, come l’ICE di Budapest e la sezio-ne economico-commerciale dell’Ambasciata d’Italia in Unghe-ria, cooperazione appunto checontinua ad alti livelli almeno negliultimi dieci anni. E quest’anno fe-steggiamo la chiusura d’anno conla Cena di gala che vede la mag-gior partecipazione in assoluto dipresenze, cena organizzata insie-me al Circolo Giuliani nel Mondodi Budapest, al Fogolar Furland’Ungheria ed al Circolo culturalePolis di Budapest. E festeggiamo

altresì con la terza edizione del Premio “Il Ponte” che que-st’anno è stato assegnato ad una straordinaria azienda che hasaputo crescere con la tenacia e la costanza tipica delle gentidella Valtellina e con una professionalità e know-how tipicodell’Italia intera: la Kometa 99 di Kaposvár, l’azienda che pro-duce e vende salumi ed insaccati nel regno del salame e dellesalsicce quale è l’Ungheria, e ad un imprenditore, GiacomoPedranzini che molto attento alla gestione puntuale ed all’im-magine del buon nome dell’imprenditoria italiana in Ungheria,sta “educando” il consumatore ed il mercato ungherese al gu-sto ed allo stile della miglior tradizione italiana.La situazione economica internazionale ed europea è incontinua evoluzione, ma questo numero affronta ed appro-fondisce nella prima parte molti aspetti di questa crisi eco-nomica internazionale ed in particolare le ripercussioni sul-l’economia e sul mercato ungherese. Con la pronta dispo-nibilità delle istituzioni internazionali ed europee a finanzia-re l’Ungheria per evitare di far precipitare il paese in unaspirale pericolosa verso il basso, si è fatto un importantepasso nella direzione giusta. L’auspicio è che nel prossimoeditoriale si affrontino e si commentino con lucidità i prov-vedimenti del governo a sostegno delle PMI, e quindi a van-taggio dell’intera economia ungherese e delle imprese cheoperano in Ungheria.

Alessandro Stricca

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Intervista il Ponte

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Perché la crisi americana ha colpito inmodo così significativo l’Ungheria? Ilprestito IMF-EKB-EU (IMF 15,7 miliardiUSD, EU 6,5 miliardi EUR, BancaMondiale 1 miliardo EUR) come saràutilizzato?L’economia ungherese dipende in lar-ga parte dai mercati esteri e la sua fra-gilità è dovuta proprio al suo orienta-mento verso l’export. Però il Governoungherese ha reagito con estremotempismo e decisione alla crisi finan-ziaria internazionale che si faceva sem-pre più minacciosa. Nell’UnioneEuropea siamo stati i primi che hannoannunciato un pacchetto di misure disostegno alle aziende per fare in modoche il finanziamento delle micro-, pic-cole e medie imprese non divenisseimpossibile. Con l’immissione di nuovefonti e la realizzazione di altri strumen-ti, stiamo passando dagli 800 agli oltre1000 miliardi di fiorini di misure: stia-mo già trattando l’ingresso di nuovi

mediatori in modo che più impresepossibile possano fruire dei sostegni, aicrediti agevolati.

Lo scopo principale del finanzia-mento FMI era quello di far sì che ilmondo riprendesse fiducia nell’Un-gheria. La cifra messa a disposizioneda FMI, Banca Mondiale ed UnioneEuropea è una barriera che mette inchiaro una cosa: non vale la pena ten-tare attacchi speculativi nei confrontidel nostro Paese. Tuttavia – per quan-to possibile – l’Ungheria non desiderautilizzare questi fondi.

La recessione colpirà certamente an-che l’Ungheria: quali sono i settorimaggiormente a rischio? In che modoil Governo intende stimolare le attivitàproduttive per uscire dalla situazione eper rilanciare l’Ungheria?La crisi finanziaria e i suoi effetti sul-l’economia reale saranno sentiti ugual-mente dappertutto, ed ogni Paese de-ve rivedere i propri progetti. L’unicadifferenza starà nelle risposte a questasfida. Tuttavia la pratica diffusa neigrandi paesi occidentali non è adotta-bile senza correzioni in Ungheria: quila ripresa economica non è finanziabi-le con fonti statali. Innanzitutto temia-mo per gli effetti secondari della crisi,

quali il restringersi dei mercati e dellefonti di finanziamento delle imprese,la perdita di posti di lavoro. Per questoil sostegno offerto ora si basa su treprincipi: liquidità, mercati, lavoro.Dobbiamo aiutare le imprese a nonavere problemi di finanziamenti; dob-biamo fare in modo che producano eche possano vendere i loro prodotti;dobbiamo fare in modo che si perda-no meno posti di lavoro possibile.

I periodi di crisi sono spesso ottime oc-casioni per “fare ordine” nei conti stata-li: questo succederà anche in Ungheria?L’Ungheria già da tempo rimanda lenecessarie riforme strutturali: questoha contribuito alla perdita di fiducianei suoi confronti. Ma la fiducia l’ab-biamo riacquistata ed abbiamo ancheridotto radicalmente i bisogni finanzia-ri dello stato. Ad esempio, il deficit dibilancio è calato di oltre sette puntipercentuali nel giro di due anni.Abbiamo elaborato una finanziaria peril 2009 un po’ più conservatrice diquanto si aspettasse – ad esempio – laCommissione Europea, in modo daavere sicurezza anche nel caso in cui ilprossimo anno le cose dovessero an-dare peggio del previsto. Il punto direiche è questo: la crisi finanziaria l’ab-biamo arrestata, ma ora dobbiamo af-frontare la crisi dell’economia reale.

Alla domanda generalmente in calodei mercati locale ed europeo si con-trapporrà una domanda statale in cre-scita (pensiamo a infrastrutture, ricer-ca e sviluppo, etc.)?I circa trenta miliardi di euro in arrivo neiprossimi cinque anni con il Programmadi Sviluppo Nuova Ungheria, sarannoutilizzati innanzitutto per rafforzarel’economia. Grazie a queste fonti pos-siamo stimolare efficacemente la do-manda. Nel solo comparto edilizio ci sa-

L’Ungheria reagisce alla crisi Intervista al Ministro dello Sviluppo Nazionale e dell’Economia Gordon Bajnai sugli scenari ungheresi della crisi internazionale

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Intervistail Ponte

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ranno ordini per circa 1800 miliardi difiorini fino al 2010, grazie a fonti euro-pee. A causa del cambiamento delle esi-genze delle imprese dovuto alla crisi, oradobbiamo correggere il sistema dei fi-nanziamenti in modo da sostenere in-nanzitutto la mancanza di capitali, l’ac-cesso ai mercati, il mantenimento dei po-sti di lavoro. Con la ridistribuzione dellefonti nel Programma di Sviluppo NuovaUngheria dobbiamo fare in modo che ilmassimo possibile vada proprio ai pro-grammi di sviluppo economico.

Se come mercato l’Ungheria (come iprincipali mercati europei) non cresce-rà – almeno nel breve periodo – per leaziende a partecipazione italiana cipossono essere stimoli a investimentiproduttivi?Noi vogliamo ad ogni modo stimolareil mercato interno ed internazionale.Sarebbe inutile dare denaro all’econo-mia se poi le vendite si bloccano, senon ci sono mercati che acquistino ibeni prodotti, se il commercio rallentatroppo. I provvedimenti che il Governoprenderà per evitare il ristagno delmercato e per stimolare il commercioavranno certamente effetti positivi perle aziende italiane, che sono presentisu questo mercato con investimentiper oltre 2 miliardi di euro.

Vista l’ottima collaborazione che esistetra il Suo ministero e la CCIU, quali so-no gli ambiti di ulteriore collaborazio-ne con la Camera per incrementare gliinvestimenti italiani in Ungheria? Tra la vostra Camera e il Ministero lacollaborazione, davvero esemplare, hala sua utilità innanzitutto nel riuscire acollegare le imprese a partecipazioneitaliana installate in Ungheria e ilGoverno. Riusciamo ad avere rapporticontinui con le circa 2500 imprese ita-liane in Ungheria – dalle più piccole aicolossi multinazionali, dalle acciaierieal settore bancario – proprio grazie al-la vostra Camera. Ma la natura doppiadella CCIU risulta utile anche per altriaspetti: dalla vostra organizzazionepossiamo avere dei feedback sull’evo-luzione del retroterra economico na-

zionale basati su significative esperien-ze internazionali da parte di chi cono-sce molto bene le possibilità e le po-tenzialità dell’Ungheria.

C’è la possibilità attirare in Ungheriaaziende italiane nei settori di infrastrut-ture, energia, ambiente e innovazione?Naturalmente, sì. Nell’energetico e inalcuni settori innovativi, come il farma-ceutico, già oggi possiamo dire che lapresenza italiana sia forte. Dal puntodi vista strategico il Governo ritieneprioritari i settori di informatica, bio-tecnologie, industria automobilistica,

logistica e turismo; ma al tempo stes-so si pone un deciso accento sui setto-ri ad alto contenuto scientifico in gra-do di far sviluppare la competitivitàeconomica, e tra questi anche ricercae sviluppo. Stiamo lavorando per farein modo di garantire condizioni otti-mali per l’ingresso di imprese estere –e tra queste italiane – in qualsiasi set-tore economico esse operino.

La ringraziamo per il tempo dedicatocie le auguriamo buon lavoro!

Marco Piovano

A nemzetközi válság azért érintette ennyire erõsen Magyar-országot, mert gazdasága exportorientált és jelentõs mértékben függa külpiacoktól. A magyar kormányzat a súlyosbodó nemzetközi helyzetre gyor-san és határozottan reagált. Az Európai Unióban elsõként jelentettünk be egy olyanvállalkozásélénkítõ csomagot, amelynek célja, hogy a vállalkozások finanszírozása nelehetetlenüljön el. Új források bevonásával és további kedvezõ konstrukciók kialakí-tásával próbáljuk elérni, hogy minél több vállalkozás juthasson támogatásokhoz éskedvezményes hitelekhez. Az IMF hitelcsomag elsõdleges célja az volt, hogy a világ újra bizalommal forduljonMagyarország felé. Azonban ezt a hitelt lehetõség szerint nem kívánjuk felhasznál-ni. A gazdasági recessziót valószínûleg Magyarországon is érezni fogjuk. A kormá-ny feladata a gazdaság élénkítése, de ez nem finanszírozható költségvetési források-ból. Tartanunk kell a válság okozta másodlagos hatásoktól is, a piacok és a vállalko-zói hitelkeretek beszûkülésétõl, a munkahelyek megszûnésétõl. A gazdaságélénkíté-si programnak három dologról kell szólnia: pénzrõl, piacról és munkahelyrõl. Az ország régóta halogat már szerkezeti reformokat, ez is hozzájárulhatott az országiránti bizalomvesztéshez. A bizalmat sikerült visszaszerezni és változtatni a finanszí-rozási szükségleteken. A költségvetési hiányt két év alatt mintegy hét százalékkalcsökkentettük. A jövõ évi költségvetést is úgy terveztük, hogy akkor is biztonságoslegyen, ha rosszabbul alakulnak a dolgok. A nemzetközi piacokon tapasztalható keresletcsökkenés Magyarországon is megje-lenhet, ezért az Új Magyarország Fejlesztési Tervbõl a következõ öt évben befolyómintegy 30 milliárd euró egy jelentõs részét a gazdaság élénkítésére kívánjuk felha-sználni, amellyel jelentõs keresletnövekedésre számítunk. Mivel élénkíteni szeretnénk a bel- és külpiacokat az olasz érdekeltségû vállalatok ter-melési beruházásait is segíteni fogjuk. A 2 milliárd euró mûködõ tõkét befektetõolasz beruházók számára is kedvezõ hatású lehet az a lépéssorozat, amelyet a kor-mány a piacszûkülés ellen, a keresletélénkítés érdekében indít. A kamara és a minisztérium együttmûködése összeköttetést teremt a Magyar-országon megtelepedett olasz cégek és a kormányzat között. A hazánkban tevéke-nykedõ 2500 olasz vállalattal leginkább a kamarán keresztül tartjuk a kapcsolatot.Arra is van lehetõség, hogy Magyarországra csábítsuk az infrastruktúra, az energia,a környezetvédelem és az innováció területén tevékenykedõ olasz vállalatokat. Akormány stratégiai szempontból fektet hangsúlyt az informatika, a biotechnológia,az autógyártás, a logisztika és a turizmus fejlesztésére. Kiemelten kezeli a tudásala-pú ágazatokat és a kutatás-fejlesztést. Célunk, hogy a nemzetközi és így az olasz vál-lalatok számára is vonzó feltételeket biztosítsunk a magyarországi megtelepedéshez,érkezzenek azok a gazdaság bármely szektorából.

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Naturalmente ci stiamo tutti pre-occupando per la attuale crisimondiale in corso. Non sappiamoper quanto durerà e quanto saràincisiva. Ma ora è importantereagire, individuare le azioni daintraprendere e cosa è più oppor-tuno fare. Certo, questo è il mo-mento in cui ognuno ha la pro-pria ricetta, e spesso a proporrele soluzioni sono gli stessi che fi-no a qualche settimana fa soste-nevano a gran voce tutto quantopoi si è rivelato deleterio. Ma cer-chiamo di riflettere su alcuni datioggettivi; le crisi non piacciono anessuno, ma possono diventaredelle opportunità di crescita e dievoluzione.

Probabilmente con questa crisi moltisistemi si autocorreggeranno, elimi-nando le inefficienze e gli sprechi erinnovando le tecnologie. Si stannosgonfiando tutti gli eccessi del perio-do di crescita, dapprima reale, ma poisempre meno, fino ad arrivare alle re-centi bolle. Occorre cercare di indivi-duare le opportunità offerte da que-sta crisi e non sprecarle. Questa infat-ti, almeno in parte, dovrebbe produr-re una riallocazione più efficiente del-le risorse economiche e ridurre glisquilibri accumulati. In qualche modoinfatti le fasi di crisi sono anche mo-menti di rigenerazione. Chi è vissutocon la convinzione che l’acquisto ba-sato sull’indebitamento fosse illimita-to, dovrà rivedere la propria effettivacapacità di spesa. Paesi e persone do-vranno rivedere lo stile – dilagante fi-no a poco tempo fa – di vivere al disopra delle proprie reali possibilità.Chi ha costruito su fragili fondamen-ta, vedrà ridimensionati il proprioruolo e la propria ricchezza. C’è chi ri-tiene che durante le recessioni il siste-ma economico si ripulisca. Le imprese

che non producono reddito fallisconoe liberano risorse che sono riallocatealle imprese più produttive.

Le crisi inoltre impongono a volte dicompiere le scelte che avremmo do-vuto fare nei periodi di crescita, mache abbiamo sempre rimandato. Se èvero che l’economia ungherese è sta-ta particolarmente colpita dalla crisi inquanto dipendente in larga parte daimercati esteri e dal suo orientamentoverso l’export, è anche vero che si èfatta trovare in una situazione struttu-rale assolutamente inadeguata.

Ma spesso in economia e in politicale scelte coraggiose non sono normal-mente fatte quando sarebbero potutecostare meno. Anche negli anni ’90furono prese quando ormai era già ab-bastanza tardi (basti ricordare il pianodi austerità dell’allora ministro delle fi-nanze Bokros, e il ritardo che il Paeseaveva accumulato nelle privatizzazionirispetto agli altri paesi dell’area), ma èanche vero che con quelle riforme econ il tardivo ma massiccio varo delleprivatizzazioni l’Ungheria riacquistò lapropria posizione di primaria econo-mia emergente che la aveva caratteriz-zata per tanti anni.

L’aspetto positivo di questa crisi in-fatti è che ora si deve assolutamenteintervenire ed attuare le riforme pertroppo tempo rimandate. Innanzitut-to evitare gli sprechi nella pubblicaamministrazione, riducendo quindiradicalmente i bisogni finanziari dellostato. Ora si dovrà procedere nelle ri-forme strutturali, la cui mancanza hacontribuito alla diminuzione di fiducianei confronti del Paese: si dovrà ab-bassare il livello delle tasse e farle pa-gare a tutti. Si dovrà inoltre seriamen-te rimettere in agenda l’adozione del-l’euro, che proprio in questo periododi fortissime turbolenze ha dimostra-to il proprio potere di stabilizzatore edi ombrello protettivo.

Il deficit di bilancio è calato di oltresette punti percentuali nel giro di dueanni, ma molto ancora deve esserefatto su questo fronte. Il prestito chel’Ungheria ha recentemente ricevuto(circa 20 miliardi di euro dal FondoMonetario Internazionale, dalla ban-ca Mondiale e dall’Unione Europea)per far fronte alla propria fragile si-tuazione e per fronteggiare gli attac-chi speculativi nei confronti del Paese,è a disposizione del Governo fino allafine di marzo del 2010 e verrà ripaga-to in un periodo di 3 e 5 anni.

L'Ungheria sarà costretta, per ac-cedere al prestito del FMI, ad attuaredelle misure economiche restrittive.In particolare dovrà ridurre fortemen-te la spesa pubblica, e questo tipo dipolitica economica è l'esatto contra-rio di quella che andrebbe attuata inperiodi di crisi così profonda.L'Ungheria dovrà quindi seguire lastrada opposta a quella del resto delmondo. Ma è anche vero che la crisifinanziaria e i suoi effetti sull’econo-mia reale saranno sentiti ugualmentedappertutto, ed ogni Paese dovrà ri-vedere i propri progetti. In Ungheria

L’Ungheria e la crisi mondialeUn’ottima occasione per ripartire

Augusto Cocchioni è un professioni-sta che dal 1991 vive in Ungheria e sioccupa di consulenza di direzione perinvestimenti e sviluppi internazionali,prestando assistenza per l’avvio, lo svi-luppo e la gestione di progetti com-merciali, industriali e immobiliari inUngheria. È laureato in economia esuccessivamente specializzato in ge-stione internazionale delle imprese. Èmembro e referente per l'Ungheriadell’Assocorce – International TradeDevelopment Association (Associazionedegli Esperti Specializzati in Inter-nazionalizzazione). Ha realizzato molte-plici pubblicazioni, tra le quali la primaGuida agli Investimenti in Ungheria.

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infatti, con il nuovo scenario, l’ingen-te volume di denaro (circa trenta mi-liardi di euro) in arrivo nei prossimicinque anni attraverso i fondi struttu-rali europei, dovranno necessaria-mente essere utilizzati per rafforzarel’economia, innanzitutto stimolandola domanda. Con importanti inter-venti nel comparto edilizio e attraver-so la ridistribuzione delle fonti, si faràprobabilmente in modo che il massi-mo possibile vada proprio ai pro-grammi di sviluppo economico, e, inquesto contesto, il Governo avrà tut-to l’interesse a garantire condizioniottimali per l’ingresso di impreseestere, e tra queste, quelle italiane.

Altro aspetto positivo da rilevare èche i valori immobiliari ungheresi sisono finora sempre distinti per stabi-lità e per uno sviluppo costante neltempo, nonostante le cicliche fluttua-zioni tipiche del settore, e, in questeultime settimane, questo andamentosta trovando conferme. Oggi in parti-colar modo, tenuto conto dell’attuale

congiuntura economica internaziona-le che sta al momento stabilizzandol’andamento dei prezzi, nonché del-l’indubbia prospettiva di crescita con-nessa anche alla futura, ma certa en-trata del paese nell’area euro, l’inve-stimento immobiliare in Ungheria ga-rantisce favorevoli opportunità di ac-quisto e fondate prospettive di cresci-ta e ritorno degli investimenti.

Oggi in tutto il mondo i risparminon trovano più facile allocazione nelsettore immobiliare dei paesi nei qua-li si è finora investito, perché crollati aseguito di crescite eccessive e scolle-gate dai valori reali; né nei mercatiborsistici che, oltre alle pesanti perdi-te registrate a seguito dei recenti crol-li, fanno prevedere nei prossimi anniulteriori e prolungati ribassi, o, nel mi-gliore dei casi incerte e timide cresciteche solo in minima parte riusciranno arecuperare l’ingente erosione subita.

Per questo proprio in queste ulti-me settimane nuovi attori – alcunifondi di investimento e prestigiosi in-

vestitori internazionali che tradizio-nalmente investivano nella finanza –,stanno rivolgendo la loro attenzioneverso il settore immobiliare inUngheria, in particolare a Budapest,probabilmente individuando in que-sta promettente capitale un rifugio euna alternativa alle crisi dei mercatifinanziari e dalle bolle immobiliari deipaesi occidentali.

L’Ungheria resta quindi, in una lo-gica di medio termine, per posizionegeografica, costo del lavoro competi-tivo, livello di infrastrutture, livellomedio di istruzione e propensione al-l’innovazione tecnologica, un merca-to estremamente strategico e interes-sante. Mentre nel breve termine do-vremmo finalmente iniziare a benefi-ciare degli effetti di quelle politicheeconomiche virtuose che da moltotempo stavamo aspettando e che oradovranno obbligatoriamente esseremesse in atto.

Dr. Augusto Cocchioni

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Mentre la crisi internazionale deicrediti provoca crolli nei mercatiimmobiliari sia nei mercati occi-dentali più sviluppati, sia in quel-li emergenti dell’europa centro-orientale, i prezzi degli apparta-menti – innanzitutto a scopo abi-tativo – in Ungheria mostranouna stabilità quasi inattesa.

L’immobiliare abitativo ungherese èun mercato che è restato sottocosto enel quale non si sono diffuse le formedi credito più rischiose. Anche la misu-ra cautelativa di sospensione dei fondiimmobiliari ungheresi (decisa per unadecina di giorni dall’organismo di con-trollo finanziario statale PSZAF il 7 no-vembre) rispecchia non un rischio delmercato interno, ma il possibile inqui-namento con prodotti provenienti daoltreoceano e al tempo stesso la sta-gnazione nelle costruzioni.

I prezzi degli immobili domestici un-gheresi, confrontati con quelli analo-ghi nei paesi limitrofi, sono restati a unlivello di prezzo inferiore del 30-40%,quindi con rischi comunque inferiorianche in caso di ulteriori ribassi – affer-ma il portavoce di uno dei principalimediatori ungheresi.

Niente bolleNegli ultimi anni la crescita economicain Repubblica Ceca, Polonia, Romaniaè stata sensibilmente superiore rispet-

to a quella ungherese, e la bassa of-ferta sul mercato immobiliare ha ge-nerato in questi paesi uno sviluppoedile senza precedenti: ma proprio ilboom ne ha reso i mercati molto sen-sibili ai problemi finanziari internazio-nali. In Ungheria invece il mercato haraggiunto il suo apice nel 2002-2003,dopo di che i prezzi hanno trovato laloro dimensione reale crescendo soloin maniera minore, quindi su questomercato non premono le forze che al-trimenti potrebberlo rapidamentemettere in soggezione. Mentre i titolipiù roboanti sui crolli dei mercati cre-

ditizi sono solo delle ultime settimane,qui già dall’inizio del 2008 la crisi eraevidente con un calo contemporaneodi domanda e offerta, ed anche neitempi peggiori della crisi i prezzi nonsono crollati. Gli esperti di diverseaziende del settore concordano nelprevedere un leggero rialzo – nella mi-sura dell’inflazione – dei prezzi deinuovi immobili.

Crolli esclusiNei prossimi mesi gli esperti non si at-tendono cali sostanziali: se da una par-te è certo che le minori possibilità eco-nomiche e la maggiore difficoltà nel-l’ottenimento dei crediti avranno un ef-fetto negativo sulla domanda, questasarà tuttavia sostenuta anche da capi-tali spostati dagli investimenti in borsa,che in questo momento comportanorischi assai elevati. I costi dei nuovi im-mobili saliranno leggermente a causadelle difficoltà di finanziamento da par-te degli investitori, mentre per gli im-mobili usati la situazione dei prezzi do-vrebbe rimanere agli stessi livelli o for-

Prezzi immobili stabili in Ungheria Un rifugio per gli investitori nell’area centro-europea?

Prezzi medi offerta Budapest 2008 (in euro)

giu 2008 nov 2008 diff.Prezzo al m2 1.429 1.425 -0,3%Misura m2 71 69 -2,8%Prezzo medio appartamento 101.000 98.750 -2,2%Prezzo minore al m2 343 342 -0,3%Prezzo maggiore al m2 5.000 4.993 -0,2%Prezzo minore appartamento 16.000 12.500 -21,9%Prezzo maggiore appartamento 1.040.000 1.041.667 0,2%(Fonte: ingatlan.com, campione 71.226 e 78.111 appartamenti)

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se avere dei leggeri cali. Ma ci sono an-che opinioni più ottimiste: l’80% delleattuali transazioni immobiliari sono do-vute a naturali cambiamenti nelle strut-ture familiari: ricerche di immobili piùgrandi da parte di nuove famiglie oespansione di quelle già esistenti, op-pure passaggio da grandi appartamen-ti a minori, nel caso di famiglie con figliche si fanno adulti. Questi fenomeniprescindono da crisi e permangono,quindi il numero complessivo delletransazioni non dovrebbe comunqueavere sostanziali variazioni.

Inoltre in Ungheria negli ultimi anninon sono arrivati investimenti di tipopuramente speculativo – che avrebbe-ro fatto salire i prezzi in modo visibile –né tantomeno si sono diffusi quei pro-dotti finanziari (i subprimes) che sonostati la spoletta della crisi poi esplosa:qui difatti i crediti sono stati sempreconcessi a fronte di garanzie estrema-mente solide e con una parte propriasostanziale, tale che la situazione cre-

ditizia del settore non dà adito a pre-occupazioni. La supervalutazione deivalori immobiliari, una delle cause dibase della crisi, non è certo una carat-teristica di base del mercato unghere-se, e il pericolo che il valore del creditosuperi quello dell’immobile stesso –quanto è successo negli USA – è estre-mamente improbabile.

Competizione nella qualitàL’atteggiamento degli acquirenti un-gheresi è cambiato ultimamente: giàdai primi segni di crisi questi sembranoessersi adattati alla nuova situazionecon prudenza e scegliendo investimen-ti più sicuri. Appare infatti evidente chechi cerca una nuova casa, da una par-te scelga progetti a basso rischio, dal-l’altra favorisca progetti minori, conmeno di 100 unità. Avendo quindi ri-sorse ridotte, la qualità diventa un fat-tore ancora più importante (ad esem-pio balcone o terrazzo sono considera-ti elementi vincolanti). Tra i progetti

realizzati in fasi successive, l’esperienzadegli acquirenti delle prime fasi risultapoi ancor più importante nell’anda-mento delle vendite successive.

ContantiProprio nelle ultime settimane si è ri-baltata la proporzione tra gli acquistidi immobili tramite mutui e quelli incontanti: per questi ultimi dal 5% cir-ca di pochi mesi fa si arriva al 25% at-tuale, quota forse destinata a salire.

Sono probabilmente proprio questigli investitori in arrivo dalla borsa, o al-tri non soddisfatti o preoccupati deldestino degli investimenti in titoli e deifondi bancari, oltre a qualche investi-tore fuggito da altri paesi del Centro-Europa. È ancora presto per saperequanto incida l’apporto di questi ultimiattori sul mercato, in quanto fenome-no nuovo, ma è certo che la loro pre-senza è ormai consolidata.

MP

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Le banche d’investimento sonosempre più controllate dalla ma-no pubblica, le compagnie assi-curative aspettano e le valute –non ultima il fiorino – subisconobrusche fluttuazioni dei tassi dicambio.

Nell’ambito dello sviluppo immobiliare,sostiene Tibor Tatár, direttore generaledella Futureal Development (aziendaresponsabile per il progetto dellaCorvin Sétány nel VIII distretto), la crisiha avuto effetti deleteri. A causa dellamancanza di liquidità per gli investi-menti, il settore sta affrontando delledifficoltà nell’accesso ai crediti, con il ri-sultato che le banche a volte rinuncia-no ad investire in nuovi progetti.

Oltre ai numerosi casi di progettiedilizi che sono stati accantonati, vi so-no progetti in corso che saranno so-spesi. L’intero settore ha difficoltà nelreperimento di risorse, ma nonostantel’incertezza generale sul futuro, Tatárci tiene a precisare che i progetti dellapropria azienda non sono a rischio,dato che la società ha avuto la lungi-miranza, e di certo anche la fortuna, diterminare per tempo tutti i suoi pro-getti. Ma nonostante questo, accumu-late le risorse per sopravvivere alla cri-si, sta comunque valutando la pro-

spettiva di posticipare di alcuni mesi iprogetti in programma per la prossimaprimavera. In merito alla situazione delmercato finanziario, il proprietario edamministratore della Fox AutorentWolfgang Bartesch sottolinea che lebanche tendono ad alzare i tassi perprestiti e leasing, cosa che natural-mente porta conseguenze dirette neifinanziamenti. Nelle ultime settimanela Fox Autorent ha osservato un calodel sostegno da parte delle bancheverso i propri clienti: mentre si registra-va in passato l’approvazione di novesu dieci progetti, ora al massimo le ri-chieste supportate dalle banche saran-no sette. Inoltre – sostiene – il settoreautomobilistico nella sua totalità è incrisi, non solo il segmento leasing:mentre negli scorsi anni già a settem-bre la sua azienda aveva ricevuto ordi-ni per l’anno seguente, per il 2009non ha ancora ricevuto alcun ordine.Ma d’altra parte, la Fox sta anche regi-strando un aumento improvviso delfatturato: in una situazione in cui tuttipaventano ricadute della crisi, molteaziende preferiscono non prendereveicoli a leasing a lungo termine, cer-cando quindi soluzioni con termini piúbrevi che prediligano la flessibilità.Con la crisi ancora in corso, sottolinea

Gabriella Rédei, direttore generale del-la Next-Faktor Zrt, le aziende manifat-turiere, compreso il settore automobi-listico – prima ritenuto sicuro – sta at-traversando una crescente incertezza,che si riflette sui partner e sui consu-matori. Sebbene la società – sussidiariadella Takarékbank e della tedesca VRFactorem (ramo manifatturiero dellaDZ Bank) – abbia sufficiente liquidità,la società ha ridimensionato i propriobiettivi, a causa delle difficoltà finan-ziarie in cui si trovano presumibilmen-te molti dei partner dell’azienda. Lapolitica dell’impresa in questa situazio-ne, è mantenere il valore, più che cre-scere ad ogni costo.

The Budapest Times

Válság, de egyben lehetõség isA befektetési bankok kapcsán egyre nagyobb szerephez jut az államiellenörzés, a biztosítótársaságok kivárnak, a valutákat erõs árfolyam-ingadozásjellemzi. A gazdasági válság számos szektorban érezteti hatását.Tatár Tibor a Futureal Development vezetõje elmondta, hogy az ingatlanfejlesztésterületén a likviditási hiány és a nehezen elérhetõ hitelek miatt számos projekt fél-bemaradt. A cége projekteit az elõrelátó irányítás miatt ez a veszély nem fenyegeti,de a szükséges források birtokában megfontolják a munkák átütemezését jövõ ta-vaszra. Wolfgang Bartesch a Fox Autórent tulajdonosa szerint a pénzpiacot emelke-dõ hitelkamatok és csökkenõ támogatási kedv jellemzik. A cégek nem szívesen vállalnak hosszú távú kötelezettségeket mint a leasing, inkábba rövid futamidejû, rugalmas megoldásokat keresik. Rédei Gabriella a Next-FaktorZrt. igazgatója szintén rámutatott, hogy partnereik vélhetõ finanszírozási nehézsé-geihez õk is alkalmazkodtak a célkitûzéseik terén.

Difficoltà e opportunitàAl minor credito disponibile rispondono nuove strategie

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György “George” Soros, il miliar-dario di origine ungherese, nelcorso di una conferenza pressola Central European University –uno degli Istituti di cui ha finan-ziato la nascita e la crescita – hamarcato le linee che hanno por-tato alla crisi attuale e quelle chepotrebbero permettere di uscir-ne: tra queste innanzitutto unmaggiore controllo da parte del-le autorità e il puntare con deci-sione sullo sviluppo delle ener-gie alternative.

Il mecenate ungaro-americano ha mo-strato poco ottimismo sulla situazionedell’economia mondiale: la recessionesarebbe inevitabile. ”Ho gridato al lu-po molte volte: ora che è arrivato, èpeggio di quanto credessi” – così haaperto la conferenza. A suo parere lacrisi attuale è molto diversa da quellerecenti in quanto non dipende da cau-se esterne, ma da un errore congenito.“La finanza mondiale da decenni è co-me un palloncino che si è gonfiato fi-no a scoppiare” – ha affermato.

I subprimes solo la causa immediataSecondo Soros la crisi immobiliare ame-ricana è stato solo l’innesco di una crisi,di un’altra ”superbolla” che c’era die-tro: la cieca fiducia che il mercato sap-pia regolarsi da sé. “Da 25 anni – daReagan e Thatcher – gli stati hanno la-sciato mano libera ai mercati finanziariconvinti della loro capacità di autorego-lamentazione. La situazione si è poi in-gigantita con la globalizzazione, libe-rando enormi capitali da ogni controllopubblico. Ma – ha proseguito – il mer-cato non risponde alle leggi della fisica,e qui è l’errore di base. Laddove l’uomointeragisce con le leggi naturali, cam-biano le interpretazioni e subentranofacilmente manipolazioni e costruzioni.L’esempio della bolla dei subprimes è

chiaro: banche che concedono creditiimmobiliari fidandosi di un valore (quel-lo immobiliare) che cresceva. Ma ecco ilmalinteso: il valore cresceva proprioperché era facile ottenere crediti. Inquesto modo si è generato un circolovizioso che ci ha portato dove siamo.

Allarmi ignorati“Già negli anni ’80 – ha proseguitoSoros – c’erano state crisi, politici emondo finanziario non hanno capito,pensando che si trattasse di eccezioni.Nei paesi più ricchi i Governi si sono po-tuti permettere di salvare qualche istitu-to finanziario – magari con nuovi credi-ti – mentre nel resto del mondo questosi poteva fare solo con i risparmi: il risul-tato è che nei paesi laddove questi nonbastavano (Russia o Argentina, peresempio) la crisi si è manifestata in mo-do più profondo”. A suo parere la si-tuazione attuale non è diversa: mentrel’America e l’Europa soccorrono le pro-prie banche, nella periferia questo nonè possibile. Il FMI aiuta qualcuno, macerto non potrà aiutare tutti, i più debo-li innanzitutto. Anzi, nemmeno i grandiavrebbero riserve tali da poter evitare larecessione: ”I 700 miliardi di dollari disostegni USA alle banche sono soldibuttati, in quanto dati senza una con-cezione, sebbene un mancato interven-to sarebbe stato ancor peggio”.

Governi più severiIl guru finanziario prevede poi la finedel predominio americano sulla finan-za mondiale: “Non è possibile che nelFMI la Cina abbia meno voti dei paesidel Benelux”. C’è bisogno di un nuo-vo ordine che dovrebbe partire da uncontrollo più severo da parte deiGoverni sulla finanza, costringendo gliistituti finanziari a tenere maggiori ri-serve e controllando con attenzione inuovi prodotti. Al tempo stesso però –ha osservato – occore stare attenti anon esagerare, perché un eccesso di

burocrazia sarebbe dannoso. Soros hasottolineato che una situazione stabiletra questi due estremi non può esser-ci, piuttosto un equilibrio dinamico.

Una possibilità d’uscita: le energia alternativeIl magnate ungaro-americano indicauna strada da paercorrere per uscire dal-la crisi: la ricerca, lo sviluppo e l’imple-mentazione delle energie alternative.Questo non solo darebbe una vigorosaspinta all’economia mondiale, ma risol-verebbe anche problemi gravi comequello del riscaldamento globale o delladipendenza energetica dell’Occidente.“Ma – osserva di nuovo – occorrerà an-che qui evitare il formarsi di nuove bol-le: se le bolle sono fenomeni inevitabilinell’economia, il compito dei governi sa-rà proprio quello di farle scoppiare pri-ma che crescano troppo”.

Ungheria? Tasse alte e pochi a pagarleSull’Ungheria ha sottolineato la debo-lezza di base di un sistema in cui pochipagano le tasse, le tasse devono quin-di essere molto alte, ma chi ”osa” cer-care di cambiare questa situazione, vaa perdere una base elettorale estrema-mente vasta. Tuttavia Soros mostra fi-ducia nel fatto che proprio grazie allacrisi, la politica ungherese potrà supe-rare questa situazione di stallo.

Marco Piovano

Soros: nuove energie soluzione crisiIl miliardiario ungherese indica cause e vie d’uscita per la crisi

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Una Società competitiva è unasocietà che ha l’abilità di adattar-si a nuove sfide, ad acquisire e adapplicare conoscenze. A sua vol-ta, un’economia competitiva ècaratterizzata da fattori di rischioe innovazione, e realizzata attra-verso nuove imprese, nuovi inve-stimenti e la creazione di nuoviprodotti competitivi, di servizi edi processi.

Come ben noto, nel trattato di Lisbonadel 2000, si fa specifico riferimento adun nuovo modello di Società, basatasulle conoscenze. In un tale contesto, iprocessi innovativi e l’approccio all’in-novazione rappresentano elementichiave della capacità di essere e rima-nere competitivi. Questo ha indottotutti gli attori in gioco a riconsiderare erivalutare i propri assett al fine di man-tenere la propria competitività nei mer-cati globali. Allo stesso tempo, organiz-

zazioni sia nel settore pubblico che pri-vato, hanno lanciato iniziative mirate adefinire metodologie e strumenti asupporto della creazione di impresa,gestione della innovazione, gestionedella proprietà intellettuale.

Quest’evoluzione, tesa a migliorarei processi innovativi, è avvenuta an-che in Ungheria dove sono state pre-se diverse misure a sostegno. Pur tut-tavia, la costituzione di centri di Tras-ferimento Tecnologico all’interno del-le Università e tesi a facilitare l’intera-zione tra Ricerca (dei suoi risultati) e idiversi settori industriali potenzial-mente interessati, non risulta facile,efficiente e connesso con un uso ap-propriato di risorse.

Nella consapevolezza di queste dif-ficoltà, l’Addetto Scientifico pressol’Ambasciata d’Italia ha organizzatonel contesto della Conferenza Inter-nazionale INCoDE (International In-novation Conference for Cooperation

Development), presso l’Università diPécs, una sessione speciale dedicata altrasferimento tecnologico tra Univer-sità e Industrie in Ungheria.

Per dare valore aggiunto alla inizia-tiva, la sessione speciale è stata strut-turata in modo tale che fossero pre-senti tutti gli attori coinvolti nei pro-cessi rivolti alla creazione della innova-zione. Ossia, I) Consultant companycon una lunga esperienza di trasferi-mento tecnologico nei settori ad altatecnologia e provenienti oltre chedall’Italia, anche dall’Inghilterra, dallaGermania e dalla Svezia, II) un rappre-sentante di un network di BusinessAngel (Dr. Massimo Introzzi di G&ASrl); un rappresentante di un VentureCapital Funding ungherese (Dr. ZoltánBruckner; Primus Capital KockázatiTõkealap-kezelõ Zrt) e un rappresen-tante della Unicredit Bank Hungary,responsabile del desk Fondi Strutturali(Dr Alessandro Pontoglio). Per quantoriguarda le Consultant Companies,

Trasferimento tecnologico traUniversità e Industria in Ungheria:scenario attuale e prospettive

L’Università di Pécs

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sono intervenuti rappresentanti dellaMeta Group di Terni (Dr Andrea DiAnselmo), dello Science Park di Trieste(Dr Gabriele Gatti), della Technology forIndustry -UK ( Dr J Malcolm Wilkinson),la VDI-VDE-IT –Germania (Dr WolfgangGessner), la Innovaciobrun-S (Dr JonasGallon) e a definire il quadro relativo allasituazione ungherese, è intervenuto il Dr.Peter A. Csikos, Business DevelopmentDirector, della ValDeal Innovációs ZRt.

Scopo della Sessione Speciale eraquindi quello di presentare esempi diGood Practices sperimentati in Italia enei Paesi europei rappresentati dagliesperti invitati, così che potessero costi-tuire esperienze di riflessione per i re-sponsabili dei vari centri di promozionedell’Innovazione qui in Ungheria.Necessità quindi di mettere in risalto unmodello di trasferimento tecnologicoitaliano, rendendolo ancora più parte-cipe dei processi innovativi in Ungheriaattraverso commesse di collaborazionecon le diverse Università presso le qualisono attivi dei centri per l’Innovazione.Non a caso l’Agenzia per lo SviluppoNazionale, NFÜ, ha recentemente lan-ciato una call for tender invitando iTechnology Transfer Center ungheresiad elaborare progetti tesi a migliorare laloro efficienza, ridurre i tempi necessarial trasferimento tecnologico, ridurre

l’uso delle risorse, migliorare le proce-dure per la protezione della proprietàintellettuale. La giornata a Pécs è statauna giornata di intenso interscambio diinformazioni. Tra le conclusioni rag-giunte vale la pena citarne due.

Primo: avendo riconosciuto, neiprocessi di innovazione, la rilevanzadella parte politica più sensibile a que-ste problematiche, sarà curadell’Addetto Scientifico e dei collabo-ratori ungheresi, implementare un se-condo round che includa policy ma-kers in grado di prendere atto e di ela-borare i contributi che emergono datali incontri.

Secondo, si è delineata una strate-gia preliminare comune tra il rappre-sentante del Meta Group, delloScience Park di Trieste, il rappresen-

tante della G&A s.r.l. Business Angelassociation IBAN di Milano e l’Uni-credit Bank Ungheria. L’obiettivo èimplementare un modello organizzati-vo con cui presentare le proprie espe-rienze, le proposte di collaborazioneall’attenzione dei Technology Transfercenters non solo ungheresi, ma di tut-ti i Paesi dell’Area Centro-est europea.Queste iniziative non possono non tro-vare supporto da parte dell’Amba-sciata Italiana, da sempre orientata ver-so forme di collaborazione bilaterale inaree cruciali del reciproco processo dicrescita e sviluppo scientifico, tecnolo-gico e socio economico.

Leonello DoriAddetto Scientifico Ambasciata d’Italia

Solo i sogni diventano realtà“Non sapevano che era impossibile, allora l’hanno fatto” scriveva Mark Twain.Nell’economia della competizione globale il “fattore umano” resta centrale. Con lesue capacità, i suoi desideri, i suoi sogni. Come fare per tradurli in realtà ? Puntaresui giovani aiutarli a crescere, dare loro chances e responsabilità.

“Nothing happens unless first a dream” (C. Sandburg)

Ogni evento della nostra vita accade solo se prima viene desiderato, perché solamen-te dopo avere definito una meta positiva la nostra mente provvede ad organizzare lerisosrse necessarie per raggiungerla. L’impresa è lo strumento che consente all’uomodi aumentare la probabilità di soddisfazione dei propri bisogni rispetto all’agire indi-viduale. Ogni giovane deve assumersi la responsabilità della sua scelta: senza timorima con grande fiducia nelle proprie capacità. Spesso invece noi sottovalutiamo le no-stre doti latenti e quindi compiamo scelte improntate alla paura. Ma la paura è posi-tiva solo quando abbinata al coraggio: non è una affermazione paradossale. La fiducia è quindi il presupposto fondamentale per cogliere opportunità.Ecco la necessità di una solida formazione che privilegi le conoscenza tecniche abbinate a quelle umanistiche. Un’esigenza nuova, comune a tutti i profili aziendali,dove le persone devono essere dotate di competenze tecniche insieme a quelle emotive; si parla in questo caso di intelligenza cognitiva (Q.I) abbinata all’intelligenzaemotiva (Q.E) per dare luogo alla piu alta forma di intelligenza: Intelligenza CreativaMolto spesso alla parola creatività si associa l’idea di astrattezza o di incertezza e discarso legame con la realtà. Ma Abrahm Maslow, lo scrittore psicologo americanofondatore del Movimento per lo sviluppo potenziale dell’Uomo ci ricorda che “la vi-ta è uno stretto incrocio di routine e creatività” Ogni uomo ha dunque due missio-ni ugualmente importanti: conservare e innovare. Il futuro di cui oggi parliamo è le-gato a queste due parole o meglio a una solo che le sintetizza: cambiamento. Perfare futuro è necessario accettare e praticare il cambiamento inteso come ricerca diuno stato o condizione migliore.

Marco Del BarbaMacofil Zrt

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La Convention mondiale delleCamere di Commercio Italianeall’Estero, svoltasi a Rimini a me-tà ottobre, è stata anche l’occa-sione in cui Assocamerestero –l’Associazione delle Camere ita-liane all’estero – ha stipulatonuove collaborazioni, che si van-no ad aggiungere alle numerosegià in opera.

Gli accordi sono sempre finalizzati alrafforzamento del sistema cameraleitaliano all’estero quale mezzo di so-stegno e di raccordo per l’attività degliimprenditori italiani, e strumento perfavorirne l’affermazione sui mercati in-ternazionali. In occasione dellaConvention di Rimini, Assocamere-stero ha firmato due nuove convenzio-ni, rispettivamente con Expo Venice eAssonautica, e ha formalizzato il rin-novo dell’Accordo con la BancaPopolare di Sondrio.

La rinnovata Convenzione Asso-camerestero – Banca Popolare diSondrio (in opera già dal 2005) intendefacilitare l’individuazione di opportunitàd’affari e dei soggetti imprenditorialicon cui realizzare progetti e attivare par-tnership nei diversi mercati in cui opera-no le Camere di Commercio Italianeall’Estero. Al tempo stesso, permetteràalla Banca la diffusione della conoscen-za di forme di finanziamento e servizibancari destinati alle imprese associatealle strutture camerali. Alla firma dell’ac-cordo il presidente di AssocameresteroSen. Edoardo Pollastri ha dichiarato che“La congiuntura economica, che pro-prio in questi giorni si sta rivelando par-ticolarmente critica, allarma le nostreimprese impegnate all’estero che chie-dono un intervento congiunto e struttu-rato da parte dei soggetti italiani dellapromotion, sia pubblici che privati.L’accordo con la Banca Popolare diSondrio non poteva cadere in un mo-mento più opportuno.”

L’accordo va ad aggiungersi a quel-lo che in giugno Assocamerestero ave-va stipulato con il gruppo bancarioIntesa-San Paolo ed a quello in operacon BNL, oltre a quello già firmato nel2007 con la Simest. L’accordo conAssonautica – Associazione del Siste-

ma Camerale rappresentativa del set-tore della nautica da diporto – intendecontribuire all’incremento di export –già ingente – del settore attraversol’exepertise e il network delle CCIE.Grande attenzione è rivolta alla promo-zione di quella ricchezza tipica di unPaese variegato come l’Italia, costituitaproprio dalle peculiarità locali. AffermaPollastri: “La nautica, che ha visto cre-scere nell’ultimo anno il valore dellesue esportazioni dell’8%, si confermasettore di punta del Made in Italy in vir-tù della capacità di coniugare innova-zione tecnologica, creatività e designdelle forme, peculiarità, queste, checontraddistinguono da sempre le no-stre produzioni. Le Camere diCommercio Italiane all’Estero sono datempo impegnate nella promozionedel settore nautico italiano nel mondo,e questo accordo ci consentirà di am-pliare e qualificare le iniziative a soste-gno del comparto”.

L’obiettivo dell’accordo sottoscrittoda Assocamerestero e Expo VeniceS.p.A., società di promozione e valoriz-zazione della vocazione storica diVenezia come luogo di scambio cultu-rale e commerciale, è quello di favorirela presenza sul mercato internazionaledel “Sistema Venezia” e della realtàproduttiva collegata attraverso lo svi-luppo di progetti sui mercati in cui leCamere sono presenti. “La qualità delMade in Italy”, ricorda Pollastri, “risie-de nella forza dei territori, che sono al-la base dell’originalità delle nostre pro-duzioni il “Sistema Venezia”, che leCamere contribuiranno a diffonderenel mondo, costituisce un modelloevocativo di cultura e tradizione diospitalità e turismo, cui si affianca sem-pre più uno sviluppo urbano sostenibi-le e una crescita dell’intermodalità”.

Assocamerestero: nuove collaborazioniSempre più numerose le opportunità offerte ai soci del sistema camerale internazionale

Accordi siglati daAssocamerestero

– Accordo di Programma MAE-Unioncamere – Assocamerestero

– Accordo di Programma MinisteroSviluppo economico –Unioncamere-Assocamerestero

– ANCI– Assomarmomacchine– Assonautica– Banca Popolare di Sondrio– BicItaliaNet– BNL-Gruppo Bancario BNP-

Paribas– Confartigianato– Confedilizia– CRUI– ENIT– ExpoVenice– Fiera Milano– FILMITALIA– Infocamere– Intesa San Paolo– Invitalia (già Sviluppo Italia)– ITP– Largo Consumo– Media Press – Rai Italia-Rai International– Rai News 24 – Simest– Sviluppo Lazio– Università Bocconi

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Dopo l’uscita del nostro articolonel numero precedente (Il Ponten. 23), la crisi finanziaria interna-zionale si è fatta sentire anche inUngheria, costringendo il Gover-no a rivedere l’intera program-mazione finanziaria e ritirando leproposte fiscali che aveva avan-zato per il prossimo anno.

La cautela con la quale si invitavano ilettori a leggere i dati del nostro arti-colo si è rivelata assai fondata: la ridu-zione delle aspettative economicheper il 2009 ha portato ad una pur-troppo prevedibile scelta da parte del-le autorità: le previste riduzioni, sep-pure non così significative, sono statecancellate e – per quanto la versionedefinitiva della legge fiscale per il2009 sarà discussa e approvata dalParlamento solo a metà dicembre(quindi solo dopo l’uscita di questepagine) – gli orientamenti sembranoabbastanza chiari fin d’ora.

IRPEF (SZJA)Le imposte sui redditi delle persone fi-siche vengono probabilmente ritoccaticon lo spostamento verso l’alto delloscaglione superiore:

0-2 milioni 18%2-7 milioni 36%Oltre 7 milioni 36%+4%

Dovrebbe rimanere la quota del 4%cosiddetta “Tassa di solidarietà”, daapplicare ai soli redditi superiori ai 7milioni di fiorini l’anno. Le riduzioni so-no ottenibili fino ad un imponibile pa-ri a 3,4 milioni di fiorini l’anno, nellamisura massima del 30% e con unmassimo di 100.000 fiorini l’anno.

Contributi datore lavoroIl contributo per la previdenza socialeresta al 29%, come il contributo deldatore lavoro al 3%. C’è poi l’ulterioreincertezza dell’entità dello stipendiominimo (nel 2008 era 69.000 HUF, ovvero circa 265 euro, ora si parla di un minimo attorno agli 80.000 fiorini,302 euro circa).

Benefit per i lavoratori Si tratta di buoni pasto, buoni vacanza(molto popolari in Ungheria), abbona-menti a trasporti pubblici, buoni inizioscuola. Fino al 2008 questi erano deltutto esentasse (fino ad una quota sta-bilita), al momento è in dubbio la pro-posta di un’aliquota dell’11%.

Accise Le accise sui tabacchi e gli alcolici avran-no un aumento medio del 10%.

Imposta sui dividendiLa tassa sui dividendi dovrebbe rima-nere invariata al 16%. Non viene inve-ce abolita la cosiddetta “tassa di soli-darietà” del 4%.

Auto aziendaliIl cambiamento previsto nella primaproposta (direttamente proporzionalealle spese del personale legate all’uti-lizzo delle auto) è stato ritirato. Ci sa-rebbero ora due aliquote: la prima peri veicoli con cilindrata inferiore ai 1600cm3 di 7.000 fiorini al mese, la secon-da per quelle di cilindrata superiore, di15.000 fiorini al mese.

Cassa contantiLa cassa contanti delle aziende nonpotrà superare l'1,2% del fatturatoannuale o una media di 500.000 fiori-ni al mese. I titolari delle aziende po-tranno prelevare i propri "prestiti" pa-gando un'imposta del 10% – in prati-ca una mini-amnistia fiscale (sono di-fatti moltissime le piccole imprese chenegli anni hanno accumulato debiti dicassa, che non sono e non saranno ingrado di rendere).

Dichiarazione redditi per i dipendentiIl progetto vedrebbe di nuovo obbliga-ti i datori di lavoro – in caso di richie-sta del dipendente – a compilare econsegnare per i dipendenti le dichia-razione dei redditi.

Controlli ufficio imposteSe fino ad oggi era l’autorità fiscale adover dimostrare eventuali discrepan-ze tra le cifre fornite e quelle reali, ilrapporto si rovescerà, e su richiestadell’erario le imprese potranno essereobbligate a dimostrare l’evidenza dellecifre fornite.

Marco Piovano

Tasse 2009: indietro tutta!Alcim Pochi i cambiamenti per il 2009

Ulteriori tentativi di recuperare il sommersoLa legge fiscale del 2009 si pone gliobbiettivi di portare allo scopertol'economia sommersa, più che ridurrele imposte (tutti i tagli previsti sonostati ritirati a causa della crisi). Tra que-sti provvedimenti, da febbraio 2009tutte le transazioni superiori ai250.000 fiorini dovranno essere effet-tuate tramite bonifico bancario. In ca-so contrario è prevista una multa parial 20% dell'importo.I commercianti saranno soggetti aduna multa del 40% del valore dellemerci qualora non siano in grado di di-mostrarne l'origine. Ugualmente que-sta categoria andrà soggetta a sanzio-ni fino a 500.000 fiorini nel caso nonsi fosse in grado di mostrare le fatturecorrispondenti ad una transazione.

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Il Ministro per lo Sviluppo Eco-nomico e l’Economia GordonBajnai ha annunciato nel corso delsummit economico di giovedì 13novembre che, poiché come effet-to diretto della crisi aumenta la di-soccupazione, le imprese riceve-ranno 1,4 trilioni di fiorini (5,2 mi-liardi di euro) nel corso dei prossi-mi due anni. Ma prima che i ma-nager delle imprese possano gioi-re, il Ministro ha chiarito che nonci saranno nuovi pacchetti specia-li, ma piuttosto una riorganizza-zione dei bandi finanziati con fon-di europei e dei crediti bancari ga-rantiti dallo Stato.

Il Primo Ministro Gyurcsány, nel corsodel suo intervento di apertura alla pre-senza dei rappresentanti di associazio-ni di imprese e di lavoratori, ha detto:“Abbiamo bisogno di una soluzionecomune allo scopo di far uscirel’Ungheria dalla crisi con meno dannipossibile“. Il Premier ha insistito chenella crisi più profonda degli ultimi 80anni i politici non dovrebbero litigarecon i politici, i lavoratori con i datori dilavoro; ma tutti assieme si dovrebberoalzare per combattere il nemico comu-ne: la crisi stessa. Bajnai ha aggiunto:“Dobbiamo dare denaro alle imprese“alludendo al nuovo Programma di

Sviluppo Economico che concederà500 miliardi di fiorini (1,9 miliardi di eu-ro) alle PMI ed a quello per lo SviluppoRurale, che alloca all’agricoltura altri400 miliardi (1,5 miliardi di euro) nelbiennio 2009-2010.

Il finanziamento delle PMI è giudica-to dal Governo una delle questioni piùcritiche e che necessitano un interven-to, assieme ad alcuni settori chiave co-me il sostegno all’export, il supportoper il mantenimento dei posti di lavoroe la riduzione delle imposte sul lavoro.

“La crescita economica del Paese è incalo a causa della crisi, e il Paese nonpuò permettersi di spendere più di quel-lo che produce“ ha detto FerencKarvalits, vicepresidente della BancaNazionale Ungherese, enfatizzandol’importanza di ottenere la fiducia dellebanche d’investimento estere. Ha poiaggiunto che questo è l’unico modo perl’Ungheria per proseguire nel suo cam-mino verso la convergenza europea.

Il magnate Sándor Demján, presi-dente della Federazione degli Industrialie Datori di Lavoro (VOSZ) ha dichiaratoche uno dei problemi di base che laNazione affronta in questo momento èla struttura dell’impiego e della produ-

zione distorta e che non è possibile checon una forza lavoro di tre milioni dipersone, circa mezzo milione producavalore: “Su questo ci si deve concentra-re: produrre valore“ – ha concluso, ag-giungendo che questo si può raggiun-gere se i fondi europei saranno utilizza-ti per lanciare nuovi programmi.

L’ex Ministro dell’Economia del parti-to d’opposizione Fidesz György Ma-tolcsy ha giudicato positivamente il pac-chetto di stimolo, ma ha anche insistitoche un cambiamento politico sarebbenecessario per introdurre una politicacredibile. Ha poi illustrato il programmain sette punti del suo partito focalizzatosulla riforma delle imposte – in partico-lare sul taglio delle tasse sul lavoro dal-l’attuale 29% al 20%.

Gli analisti hanno giudicato il summitun successo, enfatizzando la determi-nazione del Governo di creare le condi-zioni necessarie al Paese per entrarenell’anticamera della Moneta Comune,l’ERM-II e sottolineando che è stata evi-tata un’impasse economica ed è statofatto il primo passo per creare le condi-zioni necessarie ad uscire dalla crisi.

The Budapest Times

Sostegno banche: non solo per i grandi Secondo Mónika Kék, del Ministerodelle Finanze, la concessione della sov-venzione di 600 miliardi di fiorini daparte del governo, sarà aperta sia allegrandi che alle piccole banche. Nelcorso della conferenza tenutasi il 12novembre, la responsabile ha confer-mato che tale manovra è necessariapoiché la stabilità del sistema bancariodipende anche dalle piccole banche.

“Dare denaro alle imprese“Il Governo mette a disposizione delle PMI 5,2 miliardi di euro

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Secondo un’indagine del setti-manale economico Figyelõ, leuniversità ungheresi – pur garan-tendo un grado di preparazionetecnica di alto livello – hanno an-cora difficoltà nel preparare lau-reati che possano vendere facil-mente sul mercato del lavoro laloro formazione, che parlino lin-gue straniere ed abbiano espe-rienza pratica.

In Ungheria si è compreso che è neces-sario migliorare i collegamenti tra mon-do dell’impresa e mondo accademico,sapersi adeguare alle aspettative e alletendenze del mercato: in questo sensoè orientata la parte del “Programma diSviluppo Nuova Ungheria” (il piano dibandi e finanziamenti pubblici), checomprende piani di collaborazione conle aziende, che potranno dare unorientamento a ciò che viene insegna-to a livello accademico estendendo co-sì le capacità di ricerca e sviluppo.Questo passo da parte del Governo po-trebbe portare a un radicale cambia-mento questa situazione: secondol’analista della rivista Gábor Halász, leuniversità investono poco nel guidare iprimi passi dei laureati nel mondo dellavoro e nel modificare in modo fun-zionale alle prospettive occupazionali i

corsi accademici. Delle 71 universitàungheresi esaminate, 40 hanno intro-dotto sistemi di indirizzo per gli studen-ti verso il mondo del lavoro, ma ciò nonha ancora prodotto cambiamenti radi-cali sulla struttura degli insegnamenti.Diversi amministratori d’azienda inter-vistati dalla rivista, hanno dichiaratoche nonostante le buone relazioni congli istituti e la disponibilità a discutere ilproblema in questione con le universi-tà, queste ultime non sembrano vera-mente disposte a cambiare molto. Ilproblema appare innanzitutto un nonsufficiente coinvolgimento delle azien-de nelle attività di insegnamento, an-che se le università ricevono fondi co-munitari proprio a tal fine. Il dialogo trauna parte che vorrebbe avere già lavo-ratori specializzati da inserire subitonelle attività produttive, l’altra chesembra arroccarsi su insegnamentitroppo teorici, sembra molto difficile. Ilconfronto – se portato a fondo – portaa una dinamica utile e ad un circolo vir-tuoso (è il caso delle più celebri istitu-zioni universitarie ungheresi), ma se in-vece le parti non si vengono incontro,entrambe ne vengono danneggiate.

Spesso gli studenti disperdono leproprie energie inseguendo i titoli etralasciando abilità fondamentali chevengono richieste, come almeno unacapacità sufficiente di comunicare ininglese: appare paradossale che men-tre non ci sono grandi difficoltà pertrovare assistenti che parlino l’italiano,non è poi così facile trovare personalequalificato con un alto livello d’inglesesenza pretese di salari stratosferici. Maa parte la questione dell’inglese, èl’esperienza che le aziende vorrebbe-ro: il direttore generale dell’IBM-Hungary Péter Paál ritiene che il veronodo da sciogliere sia la mancanza diesperienza pratica nel corso degli studiuniversitari. Secondo il Presidente del

Comitato ungherese dei Rettori uni-versitari Gyõrgy Bazsa, il sistema piùopportuno e da perseguire è incenti-vare gli studenti che tendono ad accu-mulare negli stessi anni dell’universitàun bagaglio di esperienza lavorativa:1/3 dei laureati ungheresi hanno unapreparazione compatibile con gli stan-dard internazionali e molti di loro com-pletano gli studi post-laurea all’estero.Il vero problema è che quanti hannouna formazione di questo tipo gene-ralmente non tornano in patria.

Gli stage appiano allora una dellesoluzioni migliori per ovviare a questaproblematica: per gli studenti neolau-reati o laureandi, l’esperienza in azien-da permette di portare subito a rendi-ta quanto imparato, prima che vengadimenticato (come avviene spesso); altempo stesso l’azienda non rischia diassumere del personale che poi (comeavviene spesso) non si rivela all’altezza.

La nostra Camera da anni svolgequesto ruolo utilissimo di ricerca diaziende per gli stagisti e viceversa,avendo molte convenzioni con univer-sità, scuole superiori e potendo vanta-re numerosi esempi di stagisti poi as-sunti dalle aziende presso cui hannofatto il tirocinio: nella CCIU stessa oltremetà degli addetti ha iniziato il rappor-to lavorativo proprio con uno stage.

The Budapest Times –Marco Piovano

Imparare, lavorare…Alti i livelli di istruzione, ma non sempre vicini alle esigenze delle aziende: la CCIU offre una soluzione

Per informazioni sullepossibilità di svolgere stage

o ospitare stagisti inUngheria, contattare la CCIU:

Rita Vermes,tel. (+36 1) 4861287

email [email protected]

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Il Knowledge e lo sviluppo delleconoscenze sono fattori criticiper rendere le imprese capaci dicompetere e di anticipare il mer-cato. È proprio per questo che in-novazione e integrazione stannodiventando argomenti chiavenelle strategie di business per unnumero crescente di imprese.

I sistemi di “blended learning” ogget-ti del progetto BELT – realizzato con ilfinanziamento della CommissioneEuropea nell’ambito del programmaLeonardo da Vinci e coordinato daConfindustria Veneto Siav – offronoalle aziende nuove possibilità per au-mentare l’efficienza dei loro program-mi di apprendimento. Ampiamentesperimentati da grandi aziende comeSiemens, IBM, GE solo per citarne al-cune, questi sistemi utilizzano meto-dologie varie di apprendimento for-male e informale, e coinvolgono an-che l’utilizzo delle piattaforme tecno-logiche nella forma di e-learning, le-zioni virtuali, utilizzo degli strumentimoderni di networking ed altre.

La metodologia che costituisce ilcuore del “blend” nel contesto BELT è“action learning”, metodologia checombina veri progetti operativi concomponenti di apprendimento.Esistono vari tipi di action learning matutti condividono alcune caratteristi-che chiave : un vero problema opera-tivo da risolvere: i partecipanti lavora-no insieme in gruppi – spesso compo-sti da persone di diversi livelli e diversearee – e durante il percorso i membridel team hanno tempo per riflettere ediscutere tra di loro. “Action learning”è più di apprendimento “on the job“.

Riflessione in gruppo e individuale fan-no la differenza del vero action lear-ning che diventa cosí un evento di svi-luppo dell’organizzazione.

Il progetto BELT prevede il trasferi-mento di questo know-how agli enti diformazione, a professionisti, operatorie alle aziende principalmente in Italia,ma anche nei paesi di nuova adesionecome Lettonia, Polonia e Ungheria. Ilpartner ungherese di BELT è l’Associa-zione Kopernikusz, che ha organizzatoil secondo workshop BELT a Budapestil 10 novembre con relatori come PaolaMontironi della RSO, Isabelle PlépléICUS, Udo Dierk presidente dellaComEdu, membro del consiglio dell’Istituto dello Sviluppo Manageriale eper piú di dieci anni vice presidentedella formazione manageriale di

Siemens , Salvatore Garbellano autoredel libro “Apprendere per Innovare”.Maggiori informazioni sul progetto esulle metodologie si possono trovaresul sito del progetto (www.leonardo-belt.eu) o presso l’Associazione Ko-pernikusz (www.kopernikusz.hu,email: [email protected]).

Ágota MedgyesiAss. Kopernikusz

„A túlélés érdekében minden szervezetnek legalább olyanmértékû vagy annál több tanulásra van szüksége, mint amekkora a kör-nyezetében végbemenõ változás mértéke.” (Reg Revan, az „action learning” ala-pítója). A „blended learning”, azaz vegyes tanulási rendszerek új lehetõségeket nyit-nak meg a vállalkozások számára a változások kezelésére és az innovációs készség fej-lesztésére az adott célnak legmegfelelõbb formális és informális, hagyományos és vir-tuális tanulási formák kombinálásával. A Kopernikusz Innovációs Egyesület közremû-ködésével megvalósuló BELT – Blended Learning Transfer – projektet az Európai Bi-zottság Leonardo Programja támogatja, célja a vállalkozások tudás- menedzsmentkultúrájának fejlesztése a vegyes tanulási módszerek adaptálásával német, olasz ésfrancia minták alapján. A BELT értelmezésében a vegyes tanulás központi eleme az„action learning”. A módszer lényege, hogy valós üzleti problémából indul ki, eztkombinálva tanulási elemekkel. Az action learning programokban sokszor különbö-zõ beosztású és különbözõ területeken dolgozó munkatársakból álló csoportok dol-goznak együtt egy belsõ vagy külsõ facilitátor közremûködésével. Az action learningtöbb, mint egyszerûen munka közbeni tanulás , a különbség éppen az egyéni és cso-portos gondolkodásban, megbeszélésekben rejlik, ezáltal válik a szervezet fejlõdésétszolgáló eszközzé. A Kopernikusz Egyesület szervezésében, neves szakértõk közre-mûködésével, november 10-én tartották Budapesten a BELT projekt második szemi-náriumát. A projektrõl bõvebb információ a www.leonardobelt.eu honlapon vagy aKopernikusz Egyesület www.kopernikusz.hu honlapján olvasható.

Nuove strategie di apprendimento nelle imprese “Per sopravvivere, la proporzione di apprendimento di qualsiasi organismo deve essere pari o maggiore della proporzione di cambiamentodel suo ambiente.” (Reg Revan, fondatore del concetto “action learning”)

Il progetto BELT è finanziato con il so-stegno della Commissione Europea.L’autore è il solo responsabile di que-sta pubblicazione e la Commissionedeclina ogni responsabilità sull’uso chepotrà essere fatto delle informazioni inessa contenute.

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L’Ungheria su due ruote festeg-gia: anche se Gábor Talmácsi nonè riuscito a ripetere il titolo mon-diale del 2007 sulla sua ottavo dilitro Aprilia, per la prima voltanella storia ungherese nel 2009 ilcirco mondiale motociclistico sifermerà in terra magiara.

Fino a qualche anno fa l’area di Sávoly,una manciata di chilometri dall’estremosudoccidentale del lago Balaton, era traquelle meno interessanti di tutto il terri-torio ungherese: non abbastanza vicinoal lago per i pendolari o i vacanzieri, ric-ca solo di’erbacce d’estate e di fangod’autunno, con collegamenti stradaliadatti più ai trattori e carri che non aveicoli semoventi. Ma da cinque annil’aria cambia completamente: il traccia-to del corridoio V, che finora passavaqui solo nelle cartine, vedeva arrivarel’autostrada da Budapest e verso i con-fini croato e sloveno – in prospettivaTrieste-Lisbona, che già nel 2006 la col-legava alla capitale; poi l’aeroporto civi-le di Sármellék – una decina di chilome-tri – dove subito Ryanair organizzavavoli (seguita poi da Lufthansa e altri); einfine, la nascita del circuito motoristi-co, del quale il 6 novembre è stata po-sata la prima pietra (a cui ne dovrannopresto seguire molte altre, visto che il20 settembre 2009 – una settimanadopo l’appuntamento di MisanoAdriatico – sono attese qui le moto del-

la kermesse e circa 100.000 spettatori).Ancora oggi chi ha avuto fortuna o fiu-to di mettere mano sui terreni delle vi-cinanze, sta facendo affari d’oro; difat-ti l’area promette di trasformarsi in unodei principali poli turistici di tutta l’areacentroeuropea.

Il circuito di 4.232 nascerà grazie adun investimento di 200 milioni di euro,che in tempi di crisi sicuramente saràancora più apprezzato, in particolaredalle 800 famiglie che grazie al pro-getto potranno disporre di un redditofisso, secondo quanto previsto dalMinistro dello Sviluppo Nazionale edell’Economia Gordon Bajnai in occa-sione della cerimonia del 6 novembre,per non parlare dell’indotto che gli ol-tre centomila spettatori e i partecipan-ti stessi porteranno a tutta l’area.

All’evento era presente ancheCarmelo Ezpeleta, presidente dellaDorna Sport SL, che detiene i diritti sulcirco mondiale del motociclismo, che hamostrato la soddisfazione di essere riu-sciti a portare il circo in Ungheria. Nonpoteva mancare, naturalmente, GáborTalmacsi, che nel 2009 passa di catego-ria alla 250 cc. alla guida di un’Apriliadel team Aspar. Il centauro unghereseha aggiunto che “sarà davvero eccitan-te correre qui, se pensiamo che a Brnoc'erano 30-40mila miei connazionali.Voglio provare la pista il prima possibile,per avere un vantaggio sugli altri!“.

Non sembrano esserci ostacoli dalpunto di vista della protezione del-l’ambiente: la scelta del luogo e delprogetto sono stati fatti con grandeaccuratezza. Il luogo rappresenta l’in-crocio ideale dal punto di vista geogra-fico, di molteplici interessi: la capitale èa 180 chilometri, ma i confini diAustria, Slovenia e Croazia sono moltovicini, come anche la via per i Balcani.Il circuito ha una larghezza media di15 metri e dispone di un rettilineo di840 metri. Sarà uno dei più veloci del

circo, con punte oltre i 315 km/h. Gliincassi diretti previsti per l’appunta-mento sono attorno ai 2 miliardi di fio-rini, senza considerare i ritorni in ter-mini di immagine ed il peso della pub-blicità, certo non indifferente dal mo-mento che già televisioni di 207 paesihanno acquistato i diritti di trasmissio-ne per il 2009, che saranno seguiti daoltre 300 milioni di persone. La societàche gestirà il circuito, la Balatonring Zrt,appartiene per il 30% alla società sta-tale ungherese per lo sviluppo del turi-smo Magyar Turizmus Zrt, e per il restoall’investitore spagnolo WCM S.L.

MP

Un nuovo ring per l’UngheriaGià in calendario 2009 il circuito che nasce accanto al Balaton

Calendario 2009 Motomondiale12/04/2009 Qatar, Losail26/04/2009 Giappone, Motegi03/05/2009 Spagna, Jerez17/05/2009 Francia Le Mans31/05/2009 Italia, Mugello14/06/2009 Catalunya, Montmelò27/06/2009 Olanda, Assen05/07/2009 USA, Laguna Seca19/07/2009 Germania, Sachsenring26/07/2009 UK, Donington Park16/08/2009 Repubblica Ceca, Brno30/08/2009 USA, Indianapolis13/09/2009 San Marino, Misano20/09/2009 Ungheria, Lago Balaton04/10/2009 Portogallo, Estoril18/10/2009 Australia, Phillip Island25/10/2009 Malesia, Sepang08/10/2009 Valencia, Valencia

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La sfida Global ManagementChallenge è vista da molti comela più grande competizione di ge-stione strategica mondiale trastudenti universitari. Le selezioninazionali di GMC si svolgono aBudapest tra gli studenti dellaCentral European University.

Nella gara, squadre di studenti coltiva-no la concreta possibilità di farsi unnome agli occhi delle aziende multina-zionali che contribuiscono oramai dadiversi anni a sponsorizzare il proget-to, cercando i giovani di miglior talen-to sui quali investire. Il business game,inaugurato nel 1980, conta oggi lapresenza di 30 squadre provenienti dapaesi diversi come la Cina, Bolivia,Angola ed il Regno Unito. Circa15.000 persone partecipano attual-

mente a questa competizione. Il vinci-tore della scorsa edizione è stata unasquadra cinese di Macao. La Cina è ilpaese che negli ultimi dieci anni hameglio figurato con cinque vittorie,mentre nella Nuova Europa il primatolo conserva la Repubblica Ceca condue vittorie nel 2001 e nel 2006.

Le squadre sono composte da 3-5persone (studenti, impiegati o entram-bi), che devono preparare ed avviareun business plan virtuale su un perio-do di cinque trimestri. Vince il teamche ottiene la quotazione più alta.

Le eliminatorie ungheresi sono or-ganizzate nei locali della CEU, con ilkick-off meeting svolto il 7 novembreed il primo turno il 26 novembre. La fi-nale nazionale si volgerà invece il 17marzo 2009: il team vincitore rappre-senterà l’Ungheria nella finale a 30 na-

zioni di Lisbona il 23-24 aprile 2009.La competizione è stata ideata dallaportoghese SDG e dagli espertidell’Università di Strathclyde (Scozia).

The Budapest Times

80 squadre alla conquista del mondo Giovani manager si sfidano per il campionato del mondo

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La crisi economica che da mesioramai sembra aver paralizzato imercati, non risparmia il settoredell’automobile. In Ungheria soloalcune aziende sono prontamen-te corse ai ripari, per le altre siprospettano tempi al quanto dif-ficili. In particolare a farne le spe-se, come capita spesso oggigior-no, sono le piccole e medie im-prese subfornitrici che hanno do-vuto tagliare la produzione emandare in cassa integrazionemolti dei loro operai.

Da tempo il Governo ungherese, anchegrazie all’ingente prestito di 25 miliardidi dollari concessogli da FondoMonetario Internazionale, BancaMondiale e Unione Europea, sta esami-nando con cura la questione per cerca-re di salvaguardare l’economia del pro-prio paese e le imprese che caratteriz-zano la stessa. I dati e le previsioni pro-spettiche di certo non facilitano l’im-presa di risanamento del Governo; in-

fatti, dopo le previsioni ottimistiche da-tate qualche settimana fa, un nuovostudio condotto dal gruppo GKI ha ab-bassato la proiezione di crescita del PILungherese nel 2008 al 2% dal prece-dente 2.7%, tagliando bruscamente lasua previsione di crescita per il prossi-mo anno dal 3% allo 0,5 %. Gli anali-sti sono concordi sul fatto che una so-luzione dovrà essere presto trovata perscongiurare il rallentamento economi-co che potrebbe caratterizzare il paesenei prossimi 5 anni. Per evitare questasituazione bisognerebbe intervenirecon riforme strutturali volte a risanare ilmerito creditizio delle PMI, mediantetassi di finanziamento più flessibili esovvenzionamenti statali prontamentestudiati da un tavolo di conciliazionetra Governo e rappresentanti di cate-goria delle subfornitrici; solo così po-tranno essere salvaguardati i lavoratorie le imprese che essi rappresentano. Leassociazioni di categoria dovranno pe-rorare la causa cercando canali di co-municazione diretta tra aziende e im-

prese subfornitrici – incontri che do-vranno servire a pianificare congiunta-mente piani di sviluppo strategico eoperativo, in modo che possa esseregarantito alle subfornitrici un certomargine di produzione annuale. Infineimportanti riforme potrebbero riguar-dare tagli alla pressione fiscale sulle im-poste indirette che aggravano la crisidel settore. In ottica si dovrebbero tu-telare maggiormente le multinazionaliche vedono nell’Ungheria un impor-tante centro logistico di distribuzione,dove poter anche instaurare la loroproduzione. L’Ungheria è da anni ora-mai divenuta una delle 5 aree inEuropa che le aziende prendono inesame in un’ottica di crescita program-matica. Fortunatamente il nuovo mil-lennio è stato anche sinonimo di cam-biamenti ideologici, con sempre menogente che pensa di investire inUngheria per delocalizzare i centri pro-duttivi semplicemente per ridurre i co-sti, e sempre più gente che consideralo spazio economico ungherese alta-mente concorrenziale, dove sopravvivechi vi apporta nuove idee, nuovo capi-tale e nuova cultura di fare impresa. Unesempio è rappresentato da un’impor-tante casa automobilistica, la Daimler-Benz, la quale nonostante la crisi, cre-de fortemente che questo sia un buonmomento per investire nella capacitàdella forza lavoro ungherese. L’accordocon il Governo, siglato lunedì 27 otto-bre, prevede la costruzione di uno deipiù imponenti impianti Mercedesdell’Europa orientale a Kecskemét, flo-rida cittadina nel centro dell’Ungheria.L’investimento, che si aggirerebbe in-torno agli 800 milioni di euro (circa 200miliardi di fiorini), è uno dei più impor-tanti che si registra quest’anno nel ter-ritorio ungherese e in tutta l’area cen-tro-est europea. L’impianto dovrebbefabbricare oltre 100.000 veicoli l’annoa partire dal 2012. La “grande opera”,come è stata ribattezzata dagli analistidel settore, darà lavoro a 2.500 perso-ne – 10.000 se si considerano subfor-nitori e indotto del settore.

Michele Porro

Ossigeno per le PMIL’automotive ungherese ha ancora molte frecce al suo arco

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Molte cittadine dell’Ungheria nord-orientale produttrici del famoso vinostanno considerando l’idea di rinuncia-re al loro status di “patrimonio mon-diale UNESCO“. Tale manovra, secon-do i primi cittadini di alcuni centri del-la zona, permetterebbe loro di risolve-re problematiche strutturali di disoccu-pazione, rimuovendo le barriere allosviluppo del settore industriale.

Secondo il sindaco di Tállya, JózsefOsika, lo status dell’Unesco di cui go-de la regione Tokaj-Hegyalja, è un se-rio ostacolo allo sviluppo industriale.Durante un’intervista rilasciata al quo-tidiano Népszabadság, il sindaco si èsoffermato sulla questione aggiungen-do che in una cittadina che presentaun livello di disoccupazione così alto, avolte lo status protetto danneggereb-be lo sviluppo invece di incrementarlo.

Di parere del tutto contrario JánosMájer, sindaco della città di Tokaj, zona

dove confluiscono i fiumi Tibisco eBodrog, che danno alla regione la suaspeciale umidità per lo sviluppo della“muffa nobile” che permette la produ-zione del passito. Il Primo Cittadino giu-dica l’idea del suo collega il frutto di unmomentaneo isterismo. Májer ha sotto-lineato che non ci sono barriere allo svi-luppo industriale nella regione e l’unicapremura riguarda la salvaguardia del pa-trimonio e dell’ambiente che rendel’area unica al mondo. Il sindaco di Tokajha poi ricordato i recenti sovvenziona-menti (2 miliardi di fiorini – cioè circa 8milioni di euro) stanziati per sviluppare ilturismo nella regione, aggiungendo chei vari fondi sono a disposizione per chiapporta idee innovative che possanogarantire sviluppo e lavoro. Gábor Soós,portavoce della commissione responsa-bile della promozione nel mondo delpatrimonio ungherese, soffermandosisulla questione, ha fatto notare che non

è mai successo che una regione abbiacercato di ridurre la sua area protetta.Egli ha poi aggiunto che darà la possi-bilità ai sindaci scontenti di parteciparealla prossima campagna di revisione esviluppo gestionale della regione.

The Budapest Times

Éttermünk és teraszunk egye-dülálló különlegessége, hogyvendégeink –miközben ételei-ket-italaikat fogyasztják – a fõ-város megkapó panorámájábangyönyörködhetnek. Az ablakok-ból, illetve a teraszról kitekintveúgy érezhetik, hogy a horizontvégtelenné válik a budai erdõkzöld lombja felett.

Finom eleganciával berendezett étter-münk 120, meghitt hangulatú külön-termünk 50, négy szintes, fedett tera-szunk pedig, egyszerre 350 vendég kel-lemes idõtöltéséhez nyújt megfelelõkörnyezetet. Éttermünk terasza és belsõtermei ideális és egyben közkedvelthelyszínei esküvõknek, céges és családirendezvényeknek. Nagytermünk polgá-ri eleganciája vonzza a céges megren-delõket. Teljesen szeparált különter-münk kisebb rendezvények, sajtótájé-koztatós és családi ünnepségek lebo-nyolítására ad lehetõséget. Konyhánkkínálatát nem csupán gazdagítják, ha-nem egyedülállóvá is teszik az eredetimagyar búbos kemencéinkben és házifüstölõnkben – kacsából, libából, borjú-ból – készülõ ínyencfalatok. Étlapunkata nagypolgári magyar konyha remekei-bõl állítottuk össze. A kiváló ételek ésitalok mellett minden este élõ cigányze-

nével szórakoztatjuk vendégeinket. Le-gyen a vendégünk és ajándékozza megmagát egy felejthetetlen élménnyel. AMagyar – Olasz Kereskedelmi Kamaratagjait külön kedvezményekkel várjuk.

Üdvözlettel a Búsuló Juhász étteremcsapata.

1118 Bp., Kelenhegyi u. 58.Tel.: (+36 1) 2091649

[email protected]

Búsuló Juhász, 70 éve a város felett!

Tokaj: industrie o UNESCO?

Aree dichiarate Eredità Culturale/Naturale dell’Umanità in Ungheria– Budapest: rive Danubio, Quartiere

del Castello, viale Andrássy– Necropoli paleocristiana di Pécs

(Sopianae)– Area del lago Fertõ / Neusiedlersee – Parco Nazionale Hortobágyi, la Puszta– Abbazia Benedettina di Pannon-

halma– Villaggio di Hollókõ – Regione storica del Vino Tokaj– Grotte naturali carsiche di Aggtelek

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100.000 fiorini per i centenariPer gli ungheresi che compiono il lorocentesimo anno d'età, ci saranno100.000 fiorini: l’ha annunciato ilPrimo Ministro Ferenc Gyurcsány ve-nerdì 3 ottobre durante la giornatadell’anziano. Premi anche per chi sitrova nella fascia d’età tra 90 e 95 an-ni, che riceverà dai 90.000 ai 95.000fiorini a partire dal 2010.

Scorte gas al sicuroSabato 4 ottobre il portavoce dellaE.ON ha annunciato il completamen-to dei rifornimenti di gas naturale. Lasocietà rassicura che grazie alle risorseaccumulate, già da sola potrebbe farfronte alla metà del fabbisogno nazio-nale ungherese.

Ovazione per l’Orchestra Festival Budapest Dieci minuti di applausi sono la misuradel grande successo ottenuto nellaTerza Sinfonia di Mahler al Pleyel Halldi Parigi lo scorso 4 ottobre. Come fada dieci anni, l’orchestra si è esibitadavanti al pubblico della capitale fran-cese nel corso del suo tour europeo.

Ungheria-Stati Uniti : da novembre senza visto Gli ungheresi possono viaggiare a par-tire da novembre negli Stati Uniti sen-za visto. L’Ambasciatore USA AprilFoley ha annunciato che il numero didomande di visto ungheresi respinte siè attestato di poco al di sotto del 10%nell’ultimo anno. I cittadini ungheresiche si recheranno negli USA potrannosoggiornare senza visto per un massi-mo di 90 giorni.

Prestito BEI per l’UngheriaMartedì 7 ottobre il Ministro JánosVeres ha concordato con la BancaEuropea per gli Investimenti, lo stan-ziamento in favore dell’Ungheria di unprestito di 300 milioni di euro che fi-nanzieranno i progetti di sviluppo deiprogrammi regionali comunitari.L’accordo s’inquadra in un più ampioprogetto di prestiti accordato dalla BEIper un totale di 450 milioni di euro.

La secolarizzazione avanza anche in UngheriaUn recente sondaggio dell’istitutoFessel Public Opinion di Vienna, rivelache negli ultimi dieci anni il numerodegli ungheresi che si dichiara moltocredente è calato del 5%. Sono calatidel 5% gli adulti che si definiscono re-ligiosi, mentre è scesa del 4,5% la per-centuale di chi va in chiesa, a fronte diun aumento del 5% di coloro che nonl’hanno mai frequentata.

Electrolux investe per 3,5 miliardiLa svedese Electrolux programma inve-stimenti per 3,5 miliardi rivolti alle affi-

liate ungheresi, per aumentare la pro-duzione di refrigeratori in due impiantida 450 mila unità l’anno prossimo. Laproduzione annuale dovrebbe innal-zarsi di 80 mila unità nello stabilimentodi Nyíregyháza e di 370 mila unità inquello di Jászberény, dal quale provie-ne attualmente il maggior volume pro-duttivo della Electrolux di tutta Europa.

Migliora il bilancio del commercio internazionale Secondo l’Ufficio Centrale di Statistica,in agosto si sarebbe verificato il mag-gior calo degli ultimi 5 anni sia dell’im-port che dell’export. Mentre le espor-tazioni sono scese – su scala annuale –dello 0,7%, le importazioni sono scesedell’1.9%. Il deficit commerciale tota-lizzato nel mese di agosto si attesta a104 milioni di euro, al di sotto delleprevisioni. Il deficit registrato nel corsodei primi otto mesi dell’anno ammon-ta a soli 2 milioni di euro, decisamenteinferiore se paragonato a quello di475 milioni di euro dello stesso perio-do dell’anno scorso.

Daimler-Benz conferma piano KecskemétDaimler-Benz non ha modificato il pro-getto di costruire uno stabilimentoMercedes a Kecskemét, lo riferisce ilportavoce Florian Martens alla RTLNews a Stoccarda. Il nuovo impianto èessenziale, ha sostenuto, per la produ-zione del nuovo compact di modelliMercedes. Daimler-Benz sta investen-do a Kecskemét 800 milioni di euro ecreando 2500 posti di lavoro.

Affari Economia Politica

Variazioni prezzi agricoli 2007-2008Prodotti vegetali -4,6%

Prodotti animali +12,4%

Grano -12,8%

Uova -17,9%

Latte -9,6%

Frutta e verdura -10,3%

Pollame +13,4%

Carne suina +14,9%

Carne bovina + 5,9%Fonte: Ufficio Centrale di Statistica

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Dorottya utca strada pedonaleEntro marzo 2009 Dorottya utca, nelcentro di Budapest, diventerà stradapedonale, grazie anche all’operato delsocio CCIU Palazzo Dorottya e del ca-fè Gerbeuad. Palazzo Dorottya, attual-mente in ristrutturazione, avrà 86 ap-partamenti di lusso, di cui il 65% è giàstato venduto. Il piano terra, di 2 milam2 ospiterà un centro commerciale, ol-tre ad uno spazio analogo di uffici.

Inflazione in caduta a settembre e ottobreL’istituto nazionale di statistica ha ri-portato che l'inflazione si è attestata al5,1% su base annua, in ottobre – il li-vello più basso registrato da settembre2006. Il dato era attestato al 5,7%nel mese di settembre rispetto al 6,5%di agosto – andando già allora controogni previsione degli analisti, che an-che per ottobre si aspettavano una fi-gura vicina al 5,5%. Il prezzo dei com-bustibili è bloccato (dopo i rincari si eraridotto dello 0,9% a settembre), e ri-duzioni significative ci sono state an-che per i prezzi di altri beni e combu-stibili, che continuano tuttora a scen-dere. Rincari si sono registrati invecenel settore alimentare e abbigliamentocon aumenti rispettivamente del 6.3%e del 4.9% rispetto lo scorso anno.

Approvati i sussidi all’agricolturaLunedì 20 ottobre il Parlamento ha ap-provato la norma sulla regolarizzazio-ne del sistema dei sussidi agricoli. Ilnuovo sistema entrerà in vigore il 1°gennaio. Si è giunti all’approvazionedel disegno di legge con il voto favore-vole di Socialisti, Liberi Democratici edel Forum Democratico..

UniCredit lancia carta utilityIl nostro socio UniCredit, in collabora-zione con l’agenzia di riscossione Díj-beszedõ, ha lanciato sul mercato unacarta di credito specifica per il paga-mento delle bollette familiari. La nuovacarta permetterà trasferimenti più fles-sibili e accrediti gratuiti rispecchiandola filosofia dei prodotti postali.

Banca Centrale: tassi all’11%La Banca Nazionale in una sessionestraordinaria di mercoledì 29 ottobre,ha innalzato il tasso di interesse di 300punti base, portandolo all’11.5%, unodei più alti incrementi registrati da lu-glio 2004. Il 24 novembre – data lastabilizzazione della situazione finan-ziaria e valutaria – la Banca ha stabilitodi abbassare di 50 punti il tasso por-tandolo all’11%.

Il pubblico ha sceltoi nuovi 200 fioriniLa Banca Nazionale (MNB) ha annuncia-to i risultati del voto pubblico sull’aspet-to della nuova moneta da 200 fiorini,che sarà introdotta l’anno prossimo. Lamoneta sarà forgiata con due metalli:centro in argento circondato di un anel-

lo di bronzo. Il pubblico poteva sceglieretra una cicogna, un picchio, due speciefloreali protette, il Ponte delle Catene(inoltre simbolo della nostra Camera e diquesta rivista) o il nuovo Ponte Megyeri.Il Ponte delle Catene ha vinto con oltre200 mila voti, seguito dalla cicogna e dalnuovo Ponte Megyeri.

Tagli alle tredicesime Il Fondo Monetario Internazionale ha im-posto come condizione al sostegno diquasi 16 miliardi di dollari, che il governoriduca le sue spese di bilancio di 300 mi-liardi di fiorini a partire dal prossimo an-no. I tagli colpiranno direttamente le tre-dicesime elargite a favore di operatoridel settore pubblico e dei pensionati.

Prestito all’Ungheria: sì dell’UE L’Ecofin su iniziativa della Commis-sione Europea ha approvato il prestitodi 6,5 miliardi di euro all’Ungheria, cheva a integrare quelli concessi dalFondo Monetario Internazionale e dal-la Banca Europea per lo Sviluppo. LaCommissione si aspetta che grazie aquesto l’Ungheria riesca a ridurre il de-ficit di bilancio, apportando cambistrutturali per migliorare la situazionefinanziaria e ampliare l’accesso almondo del lavoro. L’Ungheria ha otte-nuto un credito complessivo di 20 mi-liardi di euro.

Accordo Banche Sviluppo Ungheria-Cina Il CEO della Banca ungherese per loSviluppo (MFB) ha annunciato la con-clusione di un accordo con la ChinaDevelopment Bank. Tale cooperazioneapre prospettive per la creazione dinuove opportunità per il finanziamen-to della ripresa ungherese. La MFB,che appartiene allo Stato, espandecon questa convenzione il proprio ca-pitale extra-budget e si candida ad at-trarre gli investimenti della banca cine-se sotto forma di ingenti prestiti per fi-nanziare progetti di sviluppo.

Il Parlamento conferma la “Robin Hood” taxIl Parlamento ungherese ha bocciatol’emendamento proposto dai liberidemocratici che proponeva di toglie-re dalla finanziaria la cosiddetta“Robin Tax”, ovvero una tassa spe-ciale dell’8% riservata alle compagniepetrolifere. L’imposta sarà valida dal1 gennaio 2009.

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Riunione del Consiglio Grandi Investitori Il co-presidente del Consiglio GrandiInvestitori András Sugár, dopo l’incon-tro del gruppo dei 70 più grandi inve-stitori ungheresi, ha dichiarato che bi-sognerà stabilizzare la situazione un-gherese con una cultura che favoriscala cooperazione. Egli ha poi aggiuntoche la competitività delle società un-gheresi dovrebbe essere migliorata no-nostante la crisi, e che bisognerà lavo-rare per garantirla, anche con provve-dimenti quali tagli fiscali, che possanodare impulso all’economia. All’incontroha partecipato anche AlessandroStricca, presidente CCIU, come rappre-sentante delle EU-Chambers

Sorpresa negli utili di Richter Stando al rapporto sul terzo trimestre2008, la casa farmaceutica unghereseRichter Gedeon ha visto crescere i propriutili netti del 77%, ben oltre le aspetta-tive. Nonostante la crisi, che compro-metterà le vendite in Russia ed Ucraina,la Richter si aspetta un incremento del5% del proprio volume di mercato negliUSA. In Ungheria, la concomitanza difattori quali la crisi finanziaria, l’austeritàdella politica economica del Governo ela stagnazione, causeranno probabil-mente un calo delle vendite.

Farmaceutico: produttori urgono riforme La Richter Gedeon e la Chinoin (gruppoSanofi-Aventis), aziende leader del mer-cato farmaceutico ungherese, hanno ri-chiamato l’attenzione del governo sul-l’imposta speciale del 12% a carico del-le case farmaceutiche. Una tale pressio-ne fiscale rischierebbe di compromette-re la competitività delle aziende per laricerca e lo sviluppo in Ungheria. Nelleparole di Frederic Ollier, direttore gene-rale della Chinoin, un’imposta del ge-nere rischia di ripercuotersi sui prezzidei prodotti e sulle vendite.

Sotto esame Morgan StanleyIl 6 Novembre l’Autorità di supervisio-ne finanziaria ungherese Pszáf hamesso sotto investigazione la Bancad’investimento Morgan Stanley.L’accusa a carico della banca è che inun suo rapporto del 5 novembre po-trebbe aver costituito una manipola-zione del mercato. Nel rapporto venivaabbassato drasticamente il valore azio-nario di OTP da 7.027 a 2.600 fiorini.István Binder, portavoce della Pszáf, hadichiarato che le transazioni successivealla pubblicazione del rapporto saran-no messe sotto indagine.

Wiesmann in Ungheria Per festeggiare il suo ventesimo anni-versario la casa tedesca Wiesmann hapresentato alcuni modelli di auto dilusso retro-futuristiche. Il prezzo per ilmodello MF si aggirerà attorno ai 28milioni di fiorini mentre per la versioneMF5 il prezzo è stimato per la venditaal dettaglio sui 50 milioni di fiorini.

GKI: l’Ungheria in Eurolandia nel 2012L’Istituto ungherese di Ricerca Econo-mica (GKI) sostiene che si prepara perl’Ungheria un quadro radicalmente di-verso da quanto prospettato preceden-temente poiché i tagli alla spesa pubbli-ca saranno più ingenti rispetto alle pre-visioni. Data la situazione macroecono-mica e la politica di bilancio sul control-lo della spesa pubblica per il 2009, l’isti-tuto vede l’avvicinamento dell’Ungheriaai criteri per accedere all’Eurozona rag-giungibili nel 2012.

Egis: salto nell’export La casa farmaceutica ungherese Egisha dichiarato la propria intenzione dicompiere acquisizioni nell’Europa cen-trorientale, dove sta cercando di loca-lizzare un nuovo stabilimento. A deter-minare la politica aziendale espansivaè la crescita delle esportazioni e del vo-lume di mercato, che ha raggiunto unincremento del 137%. In Russia e inPolonia, mercati di riferimento dellacasa farmaceutica, è previsto un au-mento delle vendite rispettivamentedel 10% e del 20%.

Boom export per Zwack Il nostro socio Zwack Unicum ha an-nunciato un risultato dopo le impostedi 2,1 miliardi di HUF per il periodoaprile-settembre, la prima metà del

Come rappresentante di EU-Chambers e dellaBusiness Community internazionale, AlessandroStricca ha sottolineato che "il Paese deve rimet-tersi in carreggiata e recuperare lo spirito di uni-tà nazionale per affrontare seriamente non sologli effetti della crisi finanziaria che sono sentitianche sul mercato domestico, ma soprattutto glieffetti della crisi economica che sarà conseguen-te alle misure restrittive degli istituti finanziari e dicredito. L’Ungheria – ha aggiunto – deve conti-nuare a recuperare competitività e quindi a pro-cedere alle riforme strutturali necessarie. Siamorimasti perplessi sull’annuncio fatto dal governosul congelamento della riforma fiscale e sul con-gelamento degli ulteriori incentivi fiscali che sarebbero stati deliberati per le aziendeche investono. Riteniamo – ha concluso il Presidente Stricca – che il Governo debbarivedere tale decisione ed innescare una spirale positiva soprattutto per le tante PMIche hanno investito nel Paese".

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suo anno fiscale, con una crescita del3,2% su base annua. Le vendite nettesono cresciute del 5,6%, mentre il ri-sultato dell’export è stato lusinghierocon un +30% circa, grazie all’ingressodei prodotti sul mercato USA.

Andrew Lloyd-Webber a Budapest Il celebre compositore di musical,Andrew Lloyd-Webber (Jesus ChristSuperstar, Evita, Il fantasma dell’Operaecc.) ha visitato Budapest per presen-ziare una serata di gala in suo onore alPalazzo delle Arti domenica 16 no-vembre. L’evento è stato programma-to dal direttore del Teatro Madách,Tamás Szirtes.

Parlamento approva tetto spesa pubblicaIl Parlamento ungherese ha approvatoil 16 novembre la legge proposta daiLiberi Democratici sul limite massimodi spesa pubblica. Secondo questanuova norma la spesa pubblica com-plessiva per il prossimo anno non po-trà essere superiore a quella del 2008ed inoltre non potrà essere maggioredella metà della crescita del PIL nel2010 e nel 2011.

Ungheria mantiene il surpluscommerciale a settembreSecondo l’Istituto Centrale di Stati-stica, l’Ungheria ha fatto registrare unavanzo di 141 milioni di euro a set-tembre. Le esportazioni sono cresciu-te del 9% rispetto all’anno scorso at-testandosi a 6,72 miliardi di euro intermini monetari, mentre le importa-zioni segnano una crescita dell’11%,arrivando a 6,58 miliardi di euro. Ilsurplus nei primi nove mesi dell’annoha raggiunto i 166 miliardi di euro,con un incremento di 101 milioni dieuro rispetto allo stesso periodo del-l’anno scorso.

Overdose, il fulmine unghereseIl cavallo ungherese di tre anni, ancoraimbattuto in carriera, continua a stupi-re il mondo: stavolta a Roma, alPremio Carlo e Francesco Aloisi, hafatto il vuoto dietro di sé nella III corsa(la principale). Nonostante l’handicap,il corsiero ungherese ha vinto con unvantaggio di dieci lunghezze sul se-condo arrivato. Le offerte sono nume-rose, ma il proprietario Zoltán Mi-kóczy non è minimamente intenziona-to a separarsi da Overdose.

Bajnai: in arrivo il piano anti-crisiIl Ministro dell’Economia e delloSviluppo Nazionale Gordon Bajnai haannunciato che il Governo ha quasi ul-timato il piano per reagire alla crisieconomica. Al Consiglio nazionale irappresentanti dei lavoratori hanno in-sistito sul rispetto degli impegni in me-rito all’aumento degli stipendi minimi,mentre i datori di lavoro hanno rifiuta-to di avallare la proposta di aumentinella situazione economica attuale.

Previsioni del GKI (%)2008 2009

PIL +2,0 +0,5Produzione industriale +2,0 +1,5

Investimenti in capitale fisso 0,0 +3,0Commercio al dettaglio -1,5 -0,5

Esportazioni +8,0 +4,0Importazioni +7,5 +3,0

Bilancia commerciale (mld EUR) 0,0 +0,6Bilancio dello Stato (mld HUF) -860 -780

Ammontare complessivo per gli stipendi +7,8 +4,0Inflazione 6,2 3,9

Previsioni Commissione Europea (%)2008 2009 2010

PIL 1.7 0.7 1.8Consumi domestici 1.0 -1.2 1.4

Consumi publici -0.8 2.1 2.7Disoccupazione 8.1 8.6 8.5

Inflazione 6.3 3.9 2.9Debito pubblico su PIL 65.4 66.0 66.2

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Il programma INTERREG III B CAD-SES (acronimo di Central AdriaticDanubian South Eastern Space) èstato diviso nel 2007-2013 in duezone: Central Europe, con centroa Vienna, e South Eastern Europe,il cui centro è la città di Budapest.Il programma South East Europedisporrà di 207 milioni di Euro,per progetti che riguarderannoAlbania, Austria, Bosnia-Herze-govina, Bulgaria, Croazia, Grecia,Macedonia, Montenegro, Re-pubblica di Moldavia, Romania,Serbia, Slovacchia, Slovenia edUngheria ed alcune regionidell’Ucraina e dell’Italia.

Come potrebbe riassumere gli obietti-vi principali del Programma di Coope-razione Territoriale Sud Est Europa2007 – 2013?L’obiettivo generale del programma,come descritto nel documento opera-tivo, mira a migliorare la coesione eco-nomica e sociale nell’area Sud estEuropa per mezzo dell’attuazione diprogetti di cooperazione transnazio-nale – di scala diversa da quella tran-sfrontaliera quindi – in settori conside-rati dagli Stati partner di rilevanza stra-tegica (innovazione, ambiente, acces-sibilità, sviluppo urbano sostenibile).

Quali esperienze ha avuto durante losvolgimento della prima parte del pro-gramma? Emerge come elemento più rilevantel’incredibile partecipazione al primo

bando, che ha avuto sicuramente qual-che ripercussione in termini di gestioneoperativa della procedura di selezione(tempi più lunghi, qualche “sbavatura”tecnica) ma che ha anche consentito dimisurare quanto effettivamente i terri-tori fossero interessati al programma,confermando quella che prima credeva-mo essere una nostra mera percezione.

Quali sono, secondo Lei, i principaliproblemi derivanti dal fatto che il pro-gramma viene realizzato con la colla-borazione di 16 paesi europei? Vorrei rispondere in positivo; a mio av-viso, fino ad ora il programma ha di-mostrato una maturità davvero inco-raggiante. Nonostante regole piutto-sto complesse dovute alla partecipa-zione di strumenti finanziari diversi(FESR per Paesi UE, IPA per candidati epotenziali) ed alle differenti condizionieconomiche e capacità amministrativedei soggetti coinvolti, la cooperazione

è stata piena a tutti i livelli. Se conside-riamo, inoltre, che nonostante le re-centi “turbolenze” nelle relazioni fraalcuni dei paesi del nostro program-ma, si nota comunque che queste nonsembrano intaccare la voglia di lavora-re insieme dei territori dell’area, l’otti-mismo è ancora più motivato.

In occasione della 1° call for proposal,sono state presentate 822 Manifesta-zioni di Interesse, delle quali sono stateinvitate alla 2a fase di valutazione sola-mente 95. Secondo quali criteri sonostate selezionate le proposte che han-no superato la 1a fase di valutazione?Dovendo garantire pari opportunità atutte le 822 proposte presentate il la-voro è stato piuttosto impegnativo pertutti: i proponenti, che sono stati solle-citati anche dopo l’invio delle propostecon dei questionari di verifica; gli Statipartner, che hanno sostenuto il proces-so a livello nazionale ed ovviamente il

Il programma INTERREG IV B “SouthEast Europe”: risultati e prospettiveIntervista con Ivan Curzolo, capo dell’unità Project Development eManagement del Segretariato Tecnico Congiunto

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Segretariato, responsabile dell’istrutto-ria tecnica e della proposta di gradua-toria che è stata finalmente discussa eapprovata dal Comitato di Sorve-glianza. Le proposte premiate sonostate quelle che meglio hanno dimo-strato di rispondere ai criteri di qualitàprevisti per il partenariato (chiara diver-sificazione delle competenze, realerappresentatività dei territori, garanziadi impatto su una vasta area di pro-gramma – solo per citarne alcuni) e peri contenuti (chiarezza degli output pro-dotti, localizzazione degli interventi pi-lota, concretezza delle attività, ecc.)

Il numero 30 è solamente indicati-vo. Il Comitato di Sorveglianza appro-verà un numero di progetti tale daesaurire i 58 Mln euro di FESR e 3 Mlneuro di IPA messi a disposizione. I cri-teri saranno ancora una volta la quali-tà del partenariato e dei contenutiproposti esaminati sulla base di undossier più dettagliato.

Secondo la Sua esperienza, quali sonoi consigli che Lei darebbe ai futuri aspi-ranti progettisti?Agli “aspiranti” in genere suggeriamoinnanzitutto di informarsi con atten-zione e verificare i vari requisiti richie-sti. Non nascondiamo che la strutturadel programma e la necessità di rispet-tare regolamenti diversi richiedono,come ho spiegato, che si abbia da su-bito un approccio rigoroso nell’affron-tare i documenti di candidatura. Aisoggetti che non hanno una solidaesperienza pregressa consigliamo dientrare come partner in qualche con-sorzio già “rodato” e affidabile. Suc-cessivamente poi di pensare in grandee assumere magari il ruolo di promo-tore di progetto e diventare poiCapofila (Lead Partner). Per ogni dub-bio e necessario chiarimento comun-que, consigliamo di contattare il Se-gretariato Tecnico Congiunto o i Puntidi Contatto nazionale i cui riferimentisono disponibili sul sito di programmawww.southeast-europe.net.

Zsuzsanna BarnaSportello Europa

Ez év márciusában indult útjára a Délkelet Európai Transz-nacionális Együttmûködési Program, amelynek keretében a 2007-2013-as periódusban 201 millió euró támogatáshoz jutnak a résztvevõ orszá-gok, ebbõl Magyarország 21,3 millió euróra pályázhat. Az együttmûködési prog-ramban 16 ország vesz részt (Albánia, Ausztria, Bosznia-Hercegovina, Bulgária, Horvátország, Görögország, Macedónia, Montenegró, Moldva Románia, Szerbia,Szlovákia, Szlovénia, Magyarország, valamit Ukrajna és Olaszország egyes régiói). A program elsõ lépcsõje nemrég fejezõdött be, és kiválasztották azt a 95 pályáza-tot, amely tovább léphet a második szakaszba. A beérkezett pályázatok közül 13magyar pályázat került ki gyõztesen. Az Együttmûködési Programmal és a beérkezett pályázatokkal kapcsolatban IvanCurzolot a SEE Közös Technikai Titkárságának Projectfejlesztési és Irányítási részle-gének vezetõjét kérdeztük. Ivan Curzolo elmondta, hogy az Együttmûködési Prog-ram legfõbb célja, hogy a nemzetközi projektek megvalósításán keresztül javítsa agazdasági és társadalmi együttmûködést Délkelet Európában, olyan a nemzetközipartnerek számára releváns szektorokban mint az innováció, környezetvédelem, elérhetõség és a fenntartható városfejlesztés. Arra a kérdésünkre, hogy milyen ta-pasztalatokat szerzett a projekt elsõ lépcsõjének lebonyolítása alatt, Ivan Curzolohozzátette, hogy a legszembetûnõbb dolog a hihetetlen sok beérkezett pályázatvolt, ami egyrészt annak a következménye lehetett, hogy kitolták a pályázati pro-cedúra idõtartamát, másrészt pedig annak is tulajdonítható, hogy nagyon nagy voltaz érdeklõdés a program iránt. Az Együttmûködési programban 16 ország veszt részt, adódhatnak problémák akoodinálással, ellenben Ivan Curzolo pozitívumokról számolhat be. Meglátása sze-rint a program eddigi idõtartama a résztvevõ államok igazi érettségérõl tanúskodik.Másrészt problémák fakadhatnak abból, hogy a résztvevõk, különbözõ finanszírozá-si alapok támogatásait vehetik igénybe (a tagállamok az uniós strukturális alapokrapályázhatnak, míg a jelöltek illetve a lehetséges jelöltek az elõcsatlakozási támoga-tásokra). Ezen kívül eltérõ gazdasági kondíciókat, adminisztrációs tevékenységeketkell összehangolni az együttmûködés minden területén. Gondok adódhatnak aprogramban résztvevõ néhány ország között kialakult feszültségbõl, viszont szeren-csére ez nem vetette vissza az együttmûködési kedvet, sõt inkább motiválja azt. A 822 beadott pályázatból, 95 jutott tovább a második fordulóba. A kiválasztás kri-tériumairól kérdeztük interjúalanyunkat. Ivan Curzolo elmondta, hogy mind a 822pályázat egyenlõ feltételekkel lett elbírálva. A pályázatok technikai ellenõrzését és értékelését a Titkárság végezte. Végül a pályázatok megvitatása és kiválasztása a Fel-ügyelõ Bizottság feladata volt. A nyertes pályázatokat számos kritérium alapján választották ki, mint például a meghatározott célok, a területi részvétel, a programterületre gyakorolt hatásai, a várható outputok, a helyi beavatkozások, valamint atevékenység konkretizálása alapján.2008. november 21-én zárul a program második lépcsõje, amely keretében kiválasz-tásra kerülnek a támogatott projektek, amelynek számát a Felügyelõ Bizottság ha-tározza meg a rendelkezésre álló források alapján. Kritériumként vizsgálják meg apartnerség minõségét, valamint a tovább részletezett javaslatokat. Végül megkérdeztük interjúalanyunkat, hogy mit javasolna a további pályázók szá-mára. Kiemelte, hogy a pályázók tájékozódjanak, és ellenõrizzék a különbözõ elvá-rásokat, mivel a program szerkezete és az elvárások rendszeresen változnak, vala-mint nagyon szigorúak az elvárások a pályázati dokumentumokkal szemben. Azok-nak, akik még nem rendelkeznek pályázati tapasztalatokkal, Ivan Curzolo azt java-solja, hogy elõször, mint partnerek vegyenek részt, és majd késõbb váljanak vezetõpartnerré, ha megszerezték a szükséges tapasztalatokat. Minden kétséget tisztázza-nak, és javasolja, hogy vegyék igénybe a nemzeti kapcsolattartó pontokat, valaminta www.southeast-europe.net internetes oldalt.

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ICE Budapest il Ponte

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Si è svolto il 12 novembre 2008 aBudapest, presso la sede dell'Istituto Italiano di Cultura, il se-minario: “Best Practice: esempi di successo per l’ottenimento dei fondi europei”, organizzatodall’Istituto nazionale per il Com-mercio Estero (ICE) e dalla Came-ra di Commercio Italiana perl’Ungheria (CCIU).

Al seminario hanno partecipato più di40 addetti ai lavori, provenienti daaziende, camere di commercio, asso-ciazioni di categoria, consulenti spe-cializzati e banche e vi è stata una no-tevole presenza di aziende ungheresidi proprietà italiana. Dopo una breveintroduzione tenuta congiuntamente

dal Direttore dell’Ufficio ICE di Buda-pest, Alessio Ponz de Leon Pisani e dalPresidente della Camera di CommercioItaliana per l’Ungheria, AlessandroStricca, i partecipanti hanno affrontatotemi riguardanti gli esempi concreti disuccesso, dedicando maggiore atten-zione alla preparazione, realizzazione eanche alla rendicontazione dei proget-ti stessi.

Il panel dei relatori comprendeva ilcapo dipartimento della divisioneCentrale del controllo aziendale delMAG Zrt (autorità intermedia dei ban-di per lo sviluppo economico e perl’Ungheria Centrale), Dr. Gábor Vajna,l’esperta finanziaria Zsuzsanna Cso-mor della società di consulenza HydeaConsulting Kft, la vicepresidentedell’Associazione Kopernikusz BarbaraÁcs, il responsabile R&S e innovazionedella Macofil Zrt Marco del Barba incollaborazione con l’esperto fondi eu-ropei di APRI Consulting Kft, MicheleScataglini, ed il responsabile Interna-tional Desk dell’Unicredit Bank Hun-

gary Zrt, Paolo Garlanda. Particolare at-tenzione è stata dedicata ai criteri di ba-se di un progetto “ideale” da presenta-re secondo le esperienze avute dalle so-cietà di consulenza presenti e ai diversitipi di controllo in loco che vengono ef-fettuati dal Mag Zrt.

Chiarito lo scopo di tali controlli, ilDr. Vajna ha provveduto a dispensareconsigli utili su come affrontarli consuccesso. Infine è stato citato l’esem-pio di eccellenza dell’azienda MacofilZrt che quest’anno, tramite il bandoGOP (Programma Operativo per loSviluppo Economico) 2.2.1./C, è riu-scita ad ottenere circa un milione diEuro di finanziamento per l’acquisto diimmobilizzazioni, grazie anche alle si-nergie createsi fra la Macofil Zrt., la so-cietà di consulenza Apri Kft, la CCIU el’ICE e la Unicredit Bank Hungary Zrt.

Seminario ICE-CCIU “Best Practice”

Per ulteriori informazioniCONTATTO “DESK UNGHERIA”

Ufficio ICE di Budapest tel. +36 1 266 7555; fax +36 1 266 0171

email:[email protected]

Referente del Desk:Réka Jentetics

Il materiale inerenteal seminario è disponibilevia posta elettronica per

tutti gli interessati che ne facciano richiesta

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ICE Budapestil Ponte

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EVENTI RECENTI1 ottobre 2008, Szigetszentmiklós

Azione di comunicazione relativa all’inaugurazione del Centro Logistico VIRIDARIUM. Settore florovivaismo.

7-9 ottobre 2008, Kecskemét

Seminario tecnico per produttori ungheresi del settore materie plastiche (stampaggio iniezione)

e consultazione presso alcuni produttori organizzato in collaborazione con la MMSZ. Intesa operativa

ICE/ASSOCOMAPLAST.

8-11 ottobre 2008, Milano

Missione di operatori ungheresi del settore medicale alla Fiera EXPODENTAL.

18-21 ottobre 2008, Valenza

Missione di operatori ungheresi del settore gioielleria alla Fiera VALENZA GIOIELLI.

Convenzione ICE-Regione Piemonte 2006/2007.

13 novembre - 3 febbraio 2008, Budapest

Campagna pubblicitaria di promozione della Fiera IPACK-IMA del settore packaging (24-28 marzo 2009).

Intesa operativa ICE/ASSOGRAFICI.

17-19 novembre 2008, Milano

Missione di operatori ungheresi del settore agroalimentare, tessile e moda, mobili e arredo al Workshop

MATCHING 2008. Intesa operativa ICE/UNIONCAMERE.

18-20 novembre 2008, Budapest

Punto Italia alla Fiera IFE FOODAPEST (settore agroalimentare).

19-20 novembre 2008, Emilia-Romagna

Missione di operatori ungheresi del settore agroalimentare al Workshop B2B. Convenzione

ICE-Regione Emilia-Romagna 2007.

19-22 novembre 2008, Dusseldorf

Missione di operatori ungheresi del settore medicale alla Fiera MEDICA di Dusseldorf.

25-28 novembre 2008, Milano

Missione di operatori ungheresi del settore sicurezza/antincendio alla Fiera SICUREZZA.

Programmi ed eventi recenti

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L’Esperto il Ponte

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L’assicurazione per la Respon-sabilità Civile delle automobili èregolamentata in Ungheria dalDecreto Governativo 190/2004.(VI.8.). Chi usufruisce del veicoloè obbligato a dimostrare di averstipulato un’assicurazione e diessere in regola con i pagamentidei premi. In caso di controllo daparte della polizia, è consideratainfrazione da parte del condu-cente la mancata esibizione didocumenti o ricevute compro-vanti l’avvenuto pagamento deipremi. In seguito alla notifica del-l’infrazione, l’autorità – in caso dimancato pagamento dei premi –può deliberare il ritiro del veicolodalla circolazione.

Il contratto d’assicurazione può esseretemporaneamente sospeso, nel casoin cui il possessore del veicolo dimostridi aver temporaneamente tolto l’auto-mobile della circolazione. La sospen-sione del contratto può arrivare almassimo a sei mesi dal giorno del riti-ro. Se allo scadere dei sei mesi il veico-lo non viene rimesso in circolazione,l’assicurazione scade.Per la cessazione dell’assicurazioni cisono comunque tre possibilità:– fine del rapporto dovuto a cessione

o ritiro definitivo dalla circolazione– mancato pagamento del premio– rescissione, che può avvenire fino a

30 giorni prima della fine dell’annosolare.

Al momento della compravenditadel veicolo, l’assicurazione del prece-dente proprietario cessa al momentodel passaggio della proprietà legale.Questo va comunicato all’assicuratorecon una copia del contratto di compra-vendita e facendo riferimento alla con-seguente cessazione d’interesse. L’im-portanza di quest’atto è anche dovutaalla possibile restituzione di pagamenti

in eccesso e al ritiro del cosiddetto“certificato” di bonus, che mostra qualè il livello che potrebbe far ottenere ta-riffe più convenienti.

I vantaggi e gli svantaggi del siste-ma bonus/malus dipendono esclusiva-mente dall’utilizzatore ufficiale dell’au-to – vale a dire che non ha importan-za chi guidasse in effetti il veicolo almomento del sinistro.

I nuovi contratti nel sistema bo-nus/malus – con l’eccezione di condu-centi in grado di riportare dall’esterodocumenti che ne certificano la classi-ficazione bonus/malus – vengono clas-sificati nella categoria A0. Nel casouno stesso conducente con più veicoli,la classificazione bonus/malus eredita-ta si potrà portare solo sulla prima au-to, mentre per le altre si partirà con lacategoria A0.

Nel momento in cui la prima vettu-ra venga ceduta, la classificazione sipotrà spostare su un’altra. La riclassifi-cazione bonus/malus avviene di annoin anno con un grado in avanti, in ca-

so di mancanza di sinistri, due gradi in-dietro, nel caso di sinistri.

L’assicurazione per la responsabilitàcivile cessa se entro il trentesimo giornodalla scadenza del pagamento del pre-mio, se questo non viene corrisposto.

In questo caso – fine del contrattoper mancato pagamento – l’utente ècomunque obbligato a stipulare uncontratto con l’assicuratore presso ilquale aveva il rapporto. Il costo del pe-riodo scoperto deve essere versato sulconto danni dell’Associazione As-sicuratori Ungheresi: difatti la cessazio-ne del contratto con un assicuratore èpossibile solo attraverso una regolarerescissione. Per questo non convienelasciare che il contratto cessi a causadel mancato pagamento dei premi: inquesto caso si viene a perdere la cate-goria bonus/malus maturata. Quindi èmolto importante controllare la rego-larità dei pagamenti in modo da evita-re spiacevoli inconvenienti. Non dob-biamo dimenticare poi di comunicareper tempo all’assicuratore eventualicambiamenti d’indirizzo, in modo daricevere bollettini ed eventuali solleciti.

Zsuzsa Pászkawww.biztositas.org

Assicurazione RC autoLe regole ungheresi

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Pagina comunitàil Ponte

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Sotto l’egida dell’Istituto Italiano diCultura di Budapest, diretto dal prof.Salvatore Ettorre, è nata l’AssociazioneCulturale Internazionale “Polis”. Polisè un’Associazione Culturale ideata daun gruppo di giovani italiani e unghe-resi che riconoscono nella valorizzazio-

ne del patrimonio artistico e culturaledell’Italia un viatico fondamentale al-tamente competitivo in termini di ri-tempramento dello spirito e di unionedi popoli – nel caso specifico, di unio-ne fra l’Italia e l’Ungheria.

È stata inoltre inaugurata anche la“Libreria Italiana – Caffé culturale”dell’Istituto, con l’intenzione di creareil luogo, l’Agorá della Polis, delle gio-vani coscienze illuminate di studenti,intellettuali ed artisti. Un luogo dovel’arte, la cultura, la musica, si produce,si vede, si sente, si tocca e, con le ope-re dell’amico Carlo Livi, si gusta.

La cerimonia inaugurale si è svoltal’8 novembre alla presenza dei prota-gonisti della presenza italiana inUngheria: l’Ambasciatore d’Italia S.E.Giovan Battista Campagnola, il Pre-

sidente della CCIU Alessandro Stricca,il Direttore dell’Istituto Italiano diCultura di Budapest Salvatore Ettorreed il Presidente dell’Associazione Giu-seppe Monsone.

Degli scafi grandi e di quelli picco-li, dei velisti di professione e diquelli per passione, è la regatache è al tempo stesso festa delmare ed agonismo puro, sostenu-to da innovazioni tecnologiche diultima generazione, vele semprepiù grandi per sconfiggere la bo-naccia, e chiglie basculanti perbattere la famosa bora triestina.

Duemila storie di mare, una per ogni ar-matore che decide di partecipare al-l'evento: duemila storie tutte affascinan-ti, con in comune l'appuntamento aTrieste, dove il mare Mediterraneo rag-giunge il centro dell'Europa, e dove ognianno la Barcolana accoglie tutti i velisti.

Dalle 51 barche che presero il vianel 1969, la Barcolana è diventata or-

mai un evento internazionale che havisto negli anni partecipare equipaggidi Coppa America come il Moro diVenezia e Mascalzone Latino, oltre ascafi provenienti dall’Europa finoall’Australia.

La quarantesima edizione, svoltasiil 12 ottobre e vinta dall’imbarcazio-ne Alfa Romeo, è stata preceduta dauna settimana ricca di eventi in maree a terra, quali il “Vodafone Barco-lana Festival”, festival di musica in-ternazionale ad ingresso gratuito, ela “Barcolana Doc”, manifestazionededicata alla Cultura e alle Storie diMare, raccontate da velisti e naviga-tori in prima persona, mostrate perimmagini in documentari d’autorequasi introvabili, ripercorse da esper-ti narratori.

Infine ad attendere i 300 mila spet-tatori e i 25 mila velisti, vi era il“Villaggio Barcolana”, il grande villag-gio marinaro in cui si sono trasforma-te tutte le Rive di Trieste con standenogastronomici ed animazione du-rante tutte le giornate di questo indi-menticabile evento.

Nasce l’AssociazioneCulturale Internazionale “Polis”

POLIS Libreria Italiana –Caffé Letterario

Presso l’Istituto Italiano diCultura di Budapest

1088 Bp., Bródy S. u. 8.

La libreria italiana, caffé lette-rario, durante il periodo inver-nale resterà aperta dal lunedìal sabato dalle ore 07:30 alleore 21:00.

Barcolana, da 40 anni, la "regata di tutti"

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Eventi CCIU il Ponte

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Nuova assistente di segreteriaDal 16 settembre 2008 l'assistente disegreteria della CCIU è Ildikó Wolf, insostituzione di Réka Békési. Cogliamol’occasione per ringraziare Réka perl’ottimo lavoro svolto fino ad oggipresso la CCIU e per formularle i mi-gliori auguri per le sue prossime attivi-tà professionali e private.

Inaugurato il centro logistico diViridarium HungaryIl presidente Stricca ha partecipato – loscorso 1 ottobre – all’inaugurazionedel polo florovivaistico ViridariumHungary, destinato alla vendita dipiante e fiori italiani nei Paesidell’Europa centro-orientale. La strut-tura e composta da un consorzio inter-regionale (Viridarium Italia), formatodalle principali cooperative florovivai-

stiche di quattro regioni italiane, asso-ciate con un importante partner un-gherese. La realizzazione del progettoè stata possibile anche grazie all’im-portante contributo dell’ICE di Buda-pest, impegnato nell’attività di comu-nicazione e promozione.

Riunione del “Manifesto” al Vertice NazionaleIl Presidente Stricca ha preso parte allariunione preparatoria organizzata dalgruppo del “Manifesto” in occasionedel Vertice Nazionale convocato dalPrimo Ministro Gyurcsány per dibatteresu come l'Ungheria dovrebbe affronta-re questo delicato periodo di turbolen-ze finanziarie. In rappresentanza delgruppo, all'incontro di sabato 18 otto-bre 2008 ha partecipato István Varga,amministratore delegato di ShellHungary, ex-presidente della Cameradi Commercio Britannica in Ungheria.

XVII Convention Mondiale delle CCIESi è svolta a Rimini, dall’11 al 15 otto-bre 2008, la XVII edizione dellaConvention Mondiale delle Camere diCommercio Italiane all'Estero (CCIE).Al centro del programma, un semina-rio dal titolo "Competitività, Made inItaly e nuove politiche per l'internazio-

nalizzazione delle imprese", precedu-to da un intervento del Ministro degliAffari Esteri Franco Frattini. Durante laConvention è stata presentata RiminiFiera – con la quale la CCIU ha da an-ni ottimi rapporti – e si sono svolti i tra-dizionali incontri B2B con la aziendedel territorio. Le restanti giornate delMeeting sono state dedicate allo svol-gimento di lavori interni, alle riunionidelle aree geoeconomiche ed alla formazione. In rappresentanza dellaCCIU erano presenti il Presidente Stricca,il Vicepresidente Negri di Montenegro, il Segretario Generale Vacchiano ed ilProject Manager Habetler.

Workshop Automotive a TorinoL’8 ottobre 2008 a Torino si è svoltol’evento operativo con il settore auto-mobilistico ungherese. Scopo del-l’evento era indicare agli operatori ita-liani l’andamento e i risultati del setto-re in modo da offrire un’occasionepratica per le aziende italiane di cono-scere i progetti di sviluppo delle piùgrandi fabbriche ungheresi. In occasio-ne di tale evento il responsabile delDesk CEI Piemonte presso la CCIU ing.Gyula Habetler ha tenuto una presen-tazione sull’automotive ungherese illu-strando anche le attività della CCIU.

Ambasciatore d’Italia in Ungheriaal Consiglio Direttivo della CCIUIl 16 ottobre 2008 S.E. l’Ambasciatored’Italia in Ungheria Giovan BattistaCampagnola è stato ospite del Con-siglio Direttivo della CCIU. L’incontro hafornito una prima importante occasio-ne di confronto all’insegna di una nuo-va costruttiva collaborazione; in questosenso l’Ambasciatore ha sottolineatol’importanza del ruolo del “SistemaItalia”, ponendo l’accento sul valore delbusiness e sul ruolo dell’imprenditoriaitaliana in Ungheria. La ripresa videodella sessione dei lavori è disponibile sulsito internet della CCIU.

Eventi recenti della CCIUQuesti i principali eventi organizzati dalla Camera negli ultimi due mesi

Alessandro Stricca, presidente CCIU e Gianfranco Caprioli, Dirigente GeneralePromozione degli Scambi – Ministero dello Sviluppo Economico

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Eventi CCIUil Ponte

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Seminario "Contributi per la for-mazione professionale"La CCIU, in collaborazione con laCamera di Commercio Britannica inUngheria, ha organizzato il 14 ottobre2008 un seminario informativo suicontributi disponibili per le aziendeche assumono dei tirocinanti. In quali-tà di relatore è intervenuta Anikó PósaJózsefné, di NSZFI (Istituto Nazionaleper la Formazione di Adulti eFormazione Professionale). All'eventoera presente, in rappresentanza dellaCCIU, il Consigliere Filippo Farkas.

Seminario Best Practice Il 12 novembre 2008 lo SportelloEuropa della CCIU ed il Desk FondiStrutturali dell'Ufficio ICE di Budapesthanno organizzato un seminario sugliesempi di successo nell’ottenimentodei Fondi Europei. In occasione del-l’evento sono state presentate da par-te di soci della Camera le esperienzeavute nella fase di presentazione e divalutazione del progetto. È stata dedi-cata particolare attenzione ai diversi ti-pi di controllo del Mag Zrt che vengo-no effettuati in loco, descritti dal capo-dipartimento Gábor Vajna, che ha da-to consigli utili su come affrontarli con

successo. Infine è stato citato l’esem-pio di eccellenza dell’azienda MacofilZrt, che quest’anno tramite un bandoGOP (Programma Operativo per loSviluppo Economico) è riuscita ad otte-nere circa un milione di euro di finan-ziamento per l’acquisto di immobiliz-zazioni, grazie anche alla collaborazio-ne con la società di consulenza ApriKft, la CCIU, l’ICE e la Unicredit BankHungary Zrt.

Il Presidente Stricca incontra i rappresentanti del Governo unghereseIn occasione della tavola rotonda orga-nizzata dal Governo ungherese con gliinvestitori esteri, il Presidente dellaCCIU Alessandro Stricca ha incontratoil Primo Ministro Ferenc Gyurcsány, ilMinistro delle Finanze János Veres ed ilMinistro dell’Economia e delloSviluppo Nazionale Gordon Bajnai.

Property Forum per EIRE 2009L' 11 novembre 2008 la CCIU, insiemeal socio MFY Consulting, ha partecipa-to al Property Forum, evento organiz-zato per promuovere la fiera immobi-liare EIRE 2009. La manifestazione è laconferenza immobiliare più importan-te d’Europa, e quest’anno ha visto lapartecipazione di 50 relatori, 300 par-tecipanti e 150 aziende. La conferen-za, oltre a fornire una favorevole occa-sione per fare nuove conoscenze, in-tensificare i rapporti già esistenti e di-scutere in un modo informale con gliesperti del settore immobiliare, ha dato la possibilità di mostrare l’impor-tanza che ha la cooperazione in unmomento finanziario delicato quale èquello attuale.

Conferenza ITDH opportunità perle società ungheresi in ItaliaIl 30 ottobre 2008 si è tenuto aBudapest un convegno organizzatodalla ITD Hungary. L’ing. Gyula Ha-betler – responsabile del Desk CEI Pie-monte della CCIU – è intervenuto inrappresentanza della CCIU per forni-re chiarimenti sulle possibilità di affa-ri in Italia.

Happy Hour CCIU – CCCHIl 21 ottobre 2008 quasi duecentoospiti hanno preso parte all’HappyHour che la CCIU ha organizzato pres-so il ristorante Okay Italia, in collabora-zione con la Camera di CommercioCanadese in Ungheria. Successo dipresenze e grande soddisfazione delleCamere che hanno ulteriormente raf-forzato i legami di reciproca stima ecollaborazione.

Happy Hour CCIU – ShokobukaiIl 17 novembre 2008 oltre cento ospi-ti hanno preso parte all’Happy Hourche la CCIU ha organizzato presso il ri-storante Porcellino Grasso in collabo-razione con Shokobukai – JapaneseCommerce and Industry EnterpriseCommittee. All'evento ha partecipato ilPresidente Alessandro Stricca, il Pre-sidente di Shokobukai Tadashi Ogawa,il Responsabile dell'Ufficio Economico-Commerciale dell'Ambasciata d'ItaliaMarco Petacco ed il Secondo Segretariodell' Ambasciata Giapponese TakeshiShiraishi. Hanno preso parte inoltre i rappresentanti della CCIAA di Potenzaa Budapest in occasione della Fiera IFE-Foodapest.

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Sportello Fiere il Ponte

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1.500 vállalatot várnak Európa ve-zetõ éttermi étel- és ital témábanrendezett találkozójára, mellyelpárhuzamosan négy egyéb kiállí-tás is megrendezésre kerül.

A Rimini Fiera szervezésében 2009. fe-bruár 14 és 17 között bemutatkozik a39. MIA Nemzetközi ÉlelmiszeripariVásár, melynek központi témája az éte-lek, az éttermi szokások és a nagykere-skedelem a Nomisma felmérése szerint2008-ban 65,7 billió eurósra becsültpiacon. A MIA Nemzetközi Élelmiszeri-pari Vásárral egyidõben zajlik a 8.Seafood & Processing (a mediterrán tér-ség horgászati és gyártási technológiá-jának nemzetközi rendezvénye), a 11.Pianeta Birra Beverage & Co. (nemzet-közi sör- ital- gyorsétkezde-, valamint apizzéria- és bárszolgáltatások- és beren-dezések vására), a Food & BeverageLogistics Forum (az ételek és italok szál-lítmányozásával kapcsolatos fórum), va-lamint az 5. Oro Giallo, NemzetköziExtra-szûz Olívaolaj Kiállítás.

A kiállításon jelen lesznek nagykeres-kedõk, viszonteladók, szakosodottnagykereskedõk, a kereskedelmi-, akorszerû- és a hagyományos élelmiszer-szolgáltatási szektor viszonteladói, kol-lektív ételszolgáltatók beszerzési mene-dzserei (iskolai, kórházi, turista, társasá-gi, katonai és vallási), szakácsok, ven-déglõsök, szálloda tulajdonosok, bárok,gyorsbüfék, sörözõk és önkiszolgáló ét-termek tulajdonosai és vendéglátó-iparivállalatok. Fogyasztási elemzések és pi-ackutatások megerõsítették, hogy avendéglátó-ipari szektor egyre jobban

megerõsödik, illetve az élelmiszer- ésitalgyártók egyre nagyobb mértékbenkoncentrálnak a hazai fogyasztási igé-nyek kielégítésére. A vállalatok számáraez hatalmas üzleti lehetõséget jelent je-lentõs növekedési potenciállal. A MIAkiállítás a következõ területeket foglaljamagába: élelmezés, helyi specialitások,szendvicsek és harapnivalók, bioélel-mezés, glutén-mentes élelmiszerek éslogisztika. Nagy várakozás övezi aFRIGUS elnevezésû 13. Gyorsfagyasz-tott Étel, Fagyasztás és Hûtõberendezé-sek Kiállítást is, az egyetlen, ebben a té-mában rendezett eseményt, melynek fõtámogatója az Olaszországi Gyorsfa-gyasztott Ételek Intézete.

A kiállítás 100,000 m2-es területéreközel 1500 kiállítót várnak. Az elõzõévben a Rimini Fiera 88,087 szakmabe-lit látott vendégül, melyek közül 2,918határokon túlról érkezõ és 670 újságíró

vendég is volt. A Magyarországi OlaszKereskedelmi Kamara a Fiera RiminiSpA.-val magyar cégek kiutaztatásáttervezik a „MIA” Élelmiszeripari Szak-kiállításra és üzleti találkozóra, ahol le-hetõség nyílik megismerkedni és üzletikapcsolatot kialakítani olasz és európaivállalatokkal. Ezzel egyidõben szervezika „PianetaBirra” Vendéglátóipari Szak-kiállítást is, mely Európában a legna-gyobb és legelismertebb szakmai fó-rum a maga szektorában.

A kiállítás és az üzleti találkozókRiminiben 2009. február 14-17. kö-zött kerülnek megrendezésre.

Amennyiben felkeltettük érdeklõ-désüket, további információval szíve-sen állok rendelkezésükre az alábbiszámon: 06 1 485 0202, vagy e-mailcímen: [email protected]

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Ételek, italok, éttermi étkezési szokások és nagykereskedelem

Szektorok

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Vendéglátás Vendéglátás ( Pizzériák, bárok )

Catering, BioCateringAlkoholmentes italok:üdítõk, ásványvizek

Helyi specialitások(Hungaricum termékek)

Alkoholos italok:sörök, borok

Gyorsételek (szendvics, brunch, snack) Forró italok: kávék, teák, kakaók

Glutén-mentes élelmiszerek Bio - italok

Gyorsfagyasztott áruk Gyors ételek (szendvics, brunch, snack)

Halászati termékek Berendezések

Logisztika(élelmiszer raktározás, szállítás)

Logisztika(élelmiszer raktározás, szállítás)

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Sportello Fiereil Ponte

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A Rimini Fiera 2009. február 14és 17 között ismét visszatér, ami-kor párhuzamosan a MIA, OROGIALLO, MSE és F & B LogisztikaiFórumokkal megrendezi a PIA-NETA BIRRA Kiállítást 10. szüle-tésnapjának ünneplését követõ-en a Pianeta Birra Bevarage &Co. 2009 február 14 és 17 közöttvisszatér a Rimini Fiera helyszí-nére a 11. Nemzetközi sör, ital-gyorsétkezde-, valamint a pizzé-ria- és bárszolgáltatások- és be-rendezések vásárának alkalmá-ból. Az eseményt kizárólag aKereskedelmi szektorban dolgo-zók látogathatják.

A piacvezetõ eseménynek, Európa leg-nagyobb ital témájú kiállításának töké-letes helyet biztosít Rimini, többek kö-zött azért, mert a városban a PIANETABIRRA Kiállítással egyidõben kerülmegrendezésre a MIA NemzetköziÉlelmiszeripari Kiállítás, az MSE, a me-diterrán térség horgászati és gyártásitechnológiájának nemzetközi rendez-vénye, valamint az Oro Giallo az Extra-szûz Olívaolaj Nemzetközi Kiállítás(mely 5. alkalommal kerül megrende-zésre) és az F&B Logisztikai Fórum.

Az együttmûködésnek köszönhe-tõen a Rimini Fiera a tökéletességpéldájává vált a vendéglátóipar ésezen belül is különösképpen az ita-lok piacán, bizonyítva jelentõségétnem csak a nagykereskedõk, a vi-szonteladók és importõrök, hanem aéjszakai és közösségi szórakozóhe-lyek tulajdonosai körében is. A

Riminiben megrendezésre kerülõ be-mutató nemzetközivé válásának tö-kéletes bizonyítéka a külföldi részt-vevõk egyre növekvõ száma, akikszámos kiállító vállalat üzleti találko-zóján vesznek részt. 2009-ben mégegyszer utoljára foglalkozik a kiállí-

tás az egyéb italféleségekkel: az ás-ványvizektõl a gyümölcslevekig, azenergiaitaloktól a kávékig, teákig,növényi kivonatokig. Ezen túlmenõ-en egy új részleg is bemutatkozik: azOlaszország különbözõ területeirõlszármazó grappák gyûjteménye.

Pianeta Birra Beverage & Co:az üzleti „szomjúság” csillapítására

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Aziende il Ponte

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ISARO è un gruppo a capitale privatoitaliano. Gli imprenditori della ISAROsono presenti da anni nel settore, ope-rando a tutti i livelli nel campo immo-biliare, sia esso residenziale, che turisti-co ,che commerciale. La loro esperien-za, iniziata in Italia, è stata estesa ini-zialmente all'Ungheria dove il Gruppoha la sua sede principale, per poi pro-seguire in Ucraina con l’apertura del-l’ufficio di Kiev ed infine, prossima-mente, anche a DUBAI.

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Dicono di noiil Ponte

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Il periodo autunnale ha visto la CCIUconcentrata su numerose attività: varieconferenze organizzate, tra cui quellacon la SwissCham, la riunione delgruppo del “Manifesto” per le riformeeconomiche in occasione del VerticeNazionale, la Convention Mondialedelle Camere Italiane all’estero, i semi-nari, tra cui l’ultimo sui contributi perla formazione professionale.

Ma gli eventi che maggiormentehanno attirato l’attenzione dei mediasono stati innanzitutto quelli legati ainumerosi incontri tra i rappresentantidel Governo, alle prese con la grave cri-si economica che sta scuotendo tutto ilmondo. Infatti la partecipazione delpresidente Stricca al vertice economicodell’11 novembre. Il presidente rivestiva

per l’occasione le vesti di rappresentan-te delle EU-Chambers, cioè le CamereEuropee presenti in Ungheria. All’in-contro erano presenti le massime auto-rità economiche ungheresi: il PrimoMinistro Gyurcsány, il Ministro delloSviluppo Nazionale e dell’EconomiaBajnai ed i rappresentanti dei principaliinvestitori in Ungheria. L’evento è statoriportato da tutti i media ungheresi (siastampa che radiotelevisione che inter-net) ed ha avuto eco anche nei mediaitaliani, tra cui citiamo l’AISE. Un altroevento molto recente a cui la CCIU hacontribuito, è stato il seminario “BestPractice”, su cui è possibile trovare unapprofondimento su queste stesse pa-gine, del 12 novembre. Di questo par-lano AISE e il portale internazionale

fieristico Expofair. Trovano riscontrisulla stampa locale italiana poi gli in-contri del Segretario Generale PietroVacchiano a Treviso del 30 settembree il workshop sull’automotive tenuto aTorino l’8 ottobre.

Una speciale menzione delle attivitàdello Sportello Europa della CCIU è inun riquadro sulla pagina che il quotidia-no economico leader italiano Il Sole 24Ore dedica all’Ungheria il 18 novembre.

Infine ha avuto eco su internet an-che la conferenza dell’ITDH sulle possi-bilità di affari per le società ungheresiin Italia, tenuta il 30 ottobre a cui laCCIU, tramite l’intervento dell’ing.Gyula Habetler – responsabile delDesk Piemonte della CCIU – ha fornitoinformazioni sulle possibilità di affari.

La stampa e i nostri eventi

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Trasporti il Ponte

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Ghibli Kft ha organizzato la prima conferenza na-zionale per i dirigenti della logistica delle grandiaziende nel maggio del 2008. L’evento allora reseevidente l’importanza di un luogo in cui fosse pos-sibile uno scambio di esperienze e la condivisione disoluzioni pratiche a problematiche che attraversa-no tutto il versante della logistica. Per questo GhibliKft ha deciso di organizzare la II. conferenza – comei lettori del Ponte hanno potuto leggere nell’ultimonumero della rivista – il 16 e 17 ottobre pressol’Hotel Castello Puchner di Bikal.

Il tema portante – la riduzione delle spese di logistica – eraparticolarmente attuale, dal momento che è proprio in que-sto periodo che al management delle grandi aziende vienerichiesto di limare le uscite. Ognuno dei relatori coinvolti eraun esperto del settore che ha affrontato e superato una da-ta problematica o circostanza, e che poi ha condiviso la suasoluzione con gli partecipanti.

Tra i relatori sono intervenuti Gábor Ligetfalvi, direttore svi-luppo economico della PNO Consultants Kft, Norbert Bíró, di-rigente logistico della Lear Corporation Kft, László Hadnagy,direttore logistica della Hankook Tire Magyarország Kft, ZsoltSzabó, direttore logistica della Visteon Hungary Kft, RóbertPári, direttore commerciale della SSL Starstore LogisticsSolutions Kft, Zoltán Horváth, della Jungheinrich HungáriaKft e l’esperto di logistica István Vándorffy.

In modo particolare è stato trattato il tema dell’effetto deitrend economici attuali sulle spese di logistica – poiché acausa della crisi in corso, la questione assume aspetti fonda-mentali su tutto l’ambiente economico. La sezione del mat-tino si è concentrata sulle possibilità di riduzione di spese nelcampo delle spedizioni, mentre le relazioni pomeridiane

hanno avuto come perno le riduzioni di spese ottenibili conl’implemetazione di nuove tecnologie di magazzinaggio.

Sia gli organizzatori che i partecipanti hanno giudicatoun successo: l’evento è ormai il conclamato forum nel qua-le è possibile discutere problemi quotidiani di logistica e leloro soluzioni, e al tempo stesso avere un proficuo scambiodi informazioni.

Per gli esperti c’è stata l’opportunità di imparare dall’esperienza reciproca sistemi pratici già adottati a livello set-toriale, anche sentendo come qualcuno è riuscito ad affron-tare – ed a risolvere- dati processi o problematiche.

L’organizzatore Ghibli Kft pianifica di organizzare ancheper l’anno prossimo quest’occasione di condivisione diesperienze per i dirigenti logistici delle grandi aziende. Gliesperti che hanno preso parte all’evento hanno confermatol’importanza che un evento del genere ha nel settore, auspicandone una nuova edizione.

II. conferenza nazionaledirigenti logistica grandi aziendeHotel Castello Puchner di Bikal, 16-17 ottobre 2008

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Turismo e culturail Ponte

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“Risotto all’aceto balsamico”

Ingredienti per 4 persone:Riso Arborio 250 gr., olio extraverginedi oliva, prezzemolo, cipolla, vino bian-co, 3 fette di prosciutto crudo, cremadi aceto balsamico, filetto di manzo150 gr., brodo di carne, parmigiano,burroTempo di preparazione: 20 min. circa

Preparazione:1. Preparare il soffritto ponendo la ci-

polla tritata in una padella con olioextravergine d’oliva. (foto 1)

2. Una volta che la cipolla è imbiondi-ta, aggiungere il filetto di manzo emetà del prosciutto crudo prece-dentemente sminuzzati. (foto 2)

3. Quando anche il filetto ha raggiun-to la cottura, aggiungere il riso efarlo tostare. (foto 3)

4. Aggiungere un bicchiere di vinobianco e lasciarlo sfumare. (foto 4)

5. Iniziare ad aggiungere il brodo dicarne fino alla completa cottura delriso. (foto 5)

6. A cottura ultimata, aggiungere lametà restante del prosciutto crudo,poi il prezzemolo, il parmigiano edue noci di burro. (foto 6)

7. Aggiungere la crema di aceto balsa-mico e mescolare il tutto. (foto 7)

8. Buon appetito! (foto 8)

La cucina degli chef italiani Le ricette dei migliori ristoranti di Budapest

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Turismo e culturail Ponte

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Per molti turisti la visita ai merca-tini di Natale è ormai un appunta-mento irrinunciabile, piacevolemomento di evasione dalla nor-male quotidianità per immergersinelle atmosfere e nel calore di lu-ci, bancarelle e stand caratteristi-ci, dove sempre più ricco è l’assor-timento di prodotti dell’artigiana-to locale. Una nutrita serie dieventi per tutti i gusti, dalle mo-stre ai concerti, dagli spettacoliitineranti all’intrattenimento per ibambini, allietano tutte le cittàdell’Ungheria, così che la visita aimercatini può trasformarsi in unasplendida occasione per visitarecentri e località meno frequentatidai soliti tour ma di sicuro interes-se e piacere. Proponiamo ora unoriginale giro dell’Ungheria sulletracce dei mercatini di Natale.

Budapest, Piazza Vörösmarty 21/11/2008 – 29/12/2008Nota per la sua vocazione al benesseree al relax, la città di Budapest accrescela sua offerta in occasione delle festivi-tà, con atmosfere di grande suggestio-ne ad esempio nel centro storico, dovehanno luogo i variopinti mercatini diNatale, tra le cui bancarelle è piacevolepasseggiare ad esempio dopo una ri-

lassante giornata trascorsa nelle nume-rose terme della capitale. In vista delNatale, Budapest rinnova il suo fascinoe per tutto l’Avvento giochi di luce,piazze e angoli caratteristici si illumina-no di un calore particolare. Anche que-st’anno, il tradizionale mercatino diNatale farà vibrare d’incanto l’interapiazza Vörösmarty, avvolta dalle lucicolorate del grande albero di Natale epopolata dai personaggi e paesaggi delpresepe, mentre un forno tradizionalepreparerà le tipiche leccornie natalizie,tra cui ad esempio il «langos», unaspecie di frittella. Al mercatino, inoltre,si possono acquistare originali regali,scegliendo tra numerosi prodotti di ar-tigianato realizzati rigorosamente conmateriali naturali, e degustare il megliodella gastronomia natalizia ungherese.In programma anche suggestivi prese-pi viventi e rievocazioni di antiche tradi-zioni popolari, con esibizioni di gruppifolcloristici e danze popolari. Profumidel vin brulè, dei dolci tipici appenasfornati, delle castagne tostate e diabeti decorati a festa si fondono con isuoni e le luci di Natale, creando un’at-mosfera di grande festa, deliziosa an-che per i bambini, che proprio in PiazzaVörösmarty riceveranno la visita di unfestoso Babbo Natale. Info: www.budapestinfo.hu

Budapest, Piazza Fõ di Óbuda: 1 dicembre – 2 gennaio Óbuda ospita il suo tradizionale mer-catino di Natale nella deliziosa piazzaprincipale, dove si tengono anche unpresepe vivente, la rievocazione di an-tiche tradizioni popolari, fiera dell’arti-gianato, programmi per bambini, de-gustazioni gastronomiche e l’imman-cabile vin brulè. Per tutto il mese è gra-tuitamente a disposizione degli appas-sionati di pattinaggio su ghiaccio unapista all’aperto, sempre in piazza Fô.

Natale nel Castello di Nagytétény:6 dicembre – 4 gennaioNel mese di dicembre il bellissimo ca-stello barocco di Nagytètèny (periferiadi Budapest), con il suo museo di mo-bili (circa 300 capolavori realizzati tra il‘400 e l’800) fa da sfondo al mercati-no di Natale, in occasione del quale sitengono anche concerti e programmiper bambini. Info: www.nagytetenyi.hu

Szentendre: 4-31 dicembre Diversi concerti si tengono, durantel’Avvento, nelle chiese di questa splendi-da cittadina d’arte dell’Ansa del Danubio,insieme al presepio vivente in Piazza RabRàby, eventi natalizi nel Mulino delle Artie, nella notte di Capodanno, un ballopubblico in Piazza Fõ.

Turismo e cultura

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Feste d’Avvento al Castello Realedi Gödöllõ: 6-7, 13-14 dicembre Gödöllõ fu il luogo preferito dallaPrincipessa Sissi anche per trascorrervile feste di Natale. Tipiche atmosferenatalizie accolgono oggi i visitatori, inparticolare con le tradizionali musichenatalizie eseguite nella sala dei concer-ti. Nel Teatro Barocco del Castello è inprogramma, nei giorni 13, 14, 27 e 28dicembre, le «Nozze di Figaro» di W.A. Mozart. Nel castello, inoltre, duran-te l’Avvento sono in programma fieradell’artigianato, raduno internazionaledi gruppi che rappresentano la Natività,teatro dei burattini, laboratori parteci-pati per la preparazione del dolce tipicodi Natale. Nella serra delle palme si ter-ranno anche laboratori per la realizza-zione di candele e addobbi natalizi inmateriali naturali, una mostra e una fie-ra delle corone d’Avvento. Nel caffèverranno servite le torte preferite dai so-vrani, mentre sarà possibile fare foto-ri-cordo indossando abiti d’epoca che rie-vocano l’atmosfera della Belle Époque.Info: www.kiralyikastely.hu

Budapest Winter Invitation:4 notti nella capitale al prezzo di 3Dopo il grande successo dell’annoscorso, si rinnova anche quest’anno,a partire dal 1° novembre, la promo-zione «Budapest Winter Invitation»,che offre 4 notti in hotel della capita-le al prezzo di 3. L’offerta, valida finoal 31 marzo 2009, vede la partecipa-zione di circa 60 alberghi di Budapestconvenzionati, grazie ai quali vieneassicurata una varietà di scelta pertutti i gusti e possibilità, con hotel da3 a 5 stelle. La promozione, realizza-

ta in collaborazione con l’Ente delTurismo Ungherese, è valida ancheper i ponti festivi e per il Capodanno,fino a esaurimento dei posti letto. Info: www.budapestwinter.com/it

Originali idee e prodotti tipici un-gheresi da mettere sotto l’alberoCosa regalare quest’anno a Natale?Faremo certamente cosa molto gradi-ta e originale per i nostri cari se sottol’albero deporremo un prodotto tipicoo un oggetto di pregio realizzato inUngheria. L’Ungheria vanta infatti unagamma molto ampia di prodotti di ar-tigianato, oggetti d’arte, ghiottonerieenogastronomiche, e scegliere di an-dare in Ungheria per lo shopping nata-lizio sarà di sicuro la possibilità di sco-vare idee originali e belle, con assorti-mento garantito per tutti i gusti eprezzi alla portata di tutte le tasche.

Klimt e l'inizio del Liberty viennese 06/11/2008 - 01/02/2009Museo di Belle Arti – BudapestFenomeno di scissione di gruppi artisti-ci dalle tendenze e organizzazioni uffi-ciali che ebbe particolare importanzanei paesi tedeschi nella seconda metàdell'Ottocento e all'inizio del Nove-cento. Non si trattò in effetti di un mo-vimento unitario con precisi indirizzi,

ma piuttosto di una corrente di rinno-vamento del gusto artistico, aperta aproblematiche di ordine generale. Tragli elementi comuni dei gruppi sorti aMonaco, Berlino e Vienna, la tenden-za al superamento delle istanze natu-ralistiche e realistiche, la polemica con-tro l'accademismo della cultura ufficia-le, attraverso la presa di contatto conle nuove tendenze internazionali,l'adesione al gusto intellettuale ed ele-gante del simbolismo, l'esigenza di al-largare il discorso artistico ai campidella decorazione e delle arti applicate.Quest'ultimo aspetto è particolarmen-te evidente nella Secessione diMonaco (1892), ove l'interesse perl'artigianato, l'arte decorativa e la gra-

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fica porta alla creazione di quelloJugendstil di raffinata eleganza, che èla versione tedesca dell'art noveau.Mentre la Secessione di Berlino (1898)svolse un ruolo soprattutto importanteper la formazione dell'espressionismo,la Secessione di Vienna (1897) presen-ta aspetti particolari. Da un lato, attra-verso l'opera pittorica di Klimt, fornì lapiù elegante e raffinata versione delsimbolismo, dall'altro nei campi delladecorazione e dell'architettura elaboròuna tendenza al geometrismo linearee alla essenzialità strutturale che anti-cipa le successive soluzioni dell'archi-tettura razionale.

Il periodo indagato dalla mostra, ol-tre ad essere caratterizzato dalla nascitadell’arte moderna ed a simboleggiareanche le radici del Liberty viennese, rap-presenta l’epoca nella quale gli artistieuropei si mettevano in contatto sug-gestionandosi d’arte l’uno con l’altro. Info: www.szepmuveszeti.hu

Parco delle statueL’edificio, tipico dell’architettura socia-lista, ha una facciata imponente dimattoni rossi: il timpano sovrasta lecolonne che dividono le tre navate conportoni in ferro battuto. Su quello cen-trale, sempre chiuso, è incisa la poesia“Una frase sulla tirannia” del poeta enarratore ungherese Gyula Illyès. Ai la-ti, incastonate in due nicchie centina-te, le sculture di Lenin, Marx e Engelsaccolgono i visitatori. Il parco, inaugu-rato nell’inverno del 1993, è a cieloaperto. Oggi come allora mancano lemura di recinzione che dovrebbero fa-re da cornice alla statue esposte: furo-no rimosse e portate qui, dopo la ca-duta del regime filo-sovietico inUngheria. La nuova giunta di Buda-pest bandì un concorso per realizzarela struttura e raccogliere le sculture di-slocate nella capitale magiara.L’architetto Eleod Akos junior ottennel’incarico nel 1991, ma solo dopo cheil Quartiere XII offrì il terreno sull’alti-piano di Tétény si iniziò a costruire ilmuseo. Da allora, molti turisti stranie-ri e locali lo hanno visitato, anche segli ungheresi non pensano volentieri

a quegli anni. La ghiaia grossa trat-teggia il percorso: sei cerchi si unisco-no a un settimo al centro.

Qui, la poca erba ghiacciata per labrina, raffigura una stella a cinquepunte. Ogni statua è contrassegnatada una targa che ne riporta il numeroe una breve descrizione. La prima cheincontro è il Monumento della Libe-razione: un soldato sovietico con labandiera al vento ricorda che l’Un-gheria fu liberata dai nazisti grazieall’Armata Rossa. E’ un pensiero inde-lebile come la morsa cui fu sottopostala popolazione per 45 anni e che vienecelebrato con la statua dell’Amiciziamagiaro-sovietica, lì vicino. Il tema ri-corre spesso attraverso lapidi e targheche si trovano lungo il tragitto. Altresono dedicate a Lenin. In origine il par-co doveva conservare solo le sue scul-ture. Poi, vista la quantità di materialelasciata dall’epoca socialista, fu decisodi ospitare tutte quelle tolte. Il leaderdel partito bolscevico, oltre alla statuaall’ingresso del parco, è raffigurato al-l’interno in due metri e mezzo di rame:lo sguardo segue il braccio destro alza-to che indica l’orizzonte di nebbia spes-sa. La scultura più imponente è ilMonumento di Béla Kun: è costruita inbronzo, acciaio cromato e rame. E’ sta-ta realizzata da Imre Varga, uno degliartisti più in amati e apprezzati duran-te la dittatura. Rappresenta la liberazio-ne del leader socialista nel 1919 el’adesione degli operai al PartitoComunista. La figura di Béla Kun con ilcappello in mano sovrasta soldati e la-voratori mentre li incita al nuovo ordi-ne della Repubblica dei Consigli. Pocooltre, un monumento in bronzo altonove metri e mezzo, raffigurato da sol-dati in fila, ne ricorda la storia e la bre-ve durata. Ma la struttura pensata ededicata al popolo è il Monumento de-gli Operai: due mani alte verso il cielogrigio racchiudono una palla enorme.Prima era in plastica, ma dopo un attovandalico fu rimpiazzata dal granito. Lastatua simboleggia i risultati sociali epolitici dei tre secoli passati. AncheDimitrov, rivoluzionario bulgaro e co-mandante comunista, ha un posto di

rilievo. La statua regalata a Budapestnel 1952 dai leader di Sofia è una vol-ta e mezzo più grande di quella origi-nale: 2,6 metri di bronzo. Quasi quan-to quella di Ferenc Munnich, unghere-se, che durante l’insurrezione del 1956andò a Mosca per discutere dell’inter-vento militare sovietico contro il suopopolo. Ebbe un ruolo fondamentalenella lotta alla rivoluzione e nella rap-presaglia contro il governo guidato daImre Nagy. L’allora primo ministro cer-cò di mediare le condizioni impostedai russi con il volere dei magiari insor-ti: fu proposta l’amnistia per i dimo-stranti, l’abolizione del sistema mono-partitico e la negoziazione per il ritirodelle truppe dell’Armata Rossadall’Ungheria. Poi, si spinse oltre: di-chiarò la neutralità del proprio Paese,tentando di spezzare il giogo che lo te-neva legato al Cremlino. Questo segnòla sua fine e l’entrata dei carri armatirussi a Budapest. Arrestato insieme algenerale Pal Maleter, un altro eroedell’insurrezione ungherese, fu giusti-ziato il 17 giugno del 1958 con il mili-tare e due collaboratori per “avercomplottato contro la RepubblicaPopolare”. Nel 1989, giorno nell’anni-versario della loro morte, Imre Nagy,Maleter, tre altri uomini che eranomorti in prigione e una sesta bara vuo-ta, simbolo di tutti icaduti, ebbero unanuova sepoltura uf-ficiale con gli onoriche si debbono aimartiri per la Libertà.

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Altri ristoranti

Casablanca Club1052 Bp., Váci u. 30.

Spoon café and lounge1052 Bp., vigadó tér 3

Centrál kávéház és étterem1053 Bp., Károlyi M. u. 9

Kogart restaurant1062 Bp., Andrássy út 112

Cotton club1066 Bp., Jókai u. 26

Cafe Miró grande1061 Bp., Liszt F. tér 9

Kéhli vendéglõ1036 Bp., Mókus u. 22

Rosenstein vendéglõ1087 Bp., Mosonyi u. 3

Chez Daniel1063 Bp., Szív u. 32

Vegetarium1053 Bp., Cukor u. 3

Aromi étterem és pizzéria2040 Budaörs, Stefánia u. 2.

Ristoranti a BudapestPer mangiare vi consigliamo...

Etna II Ristorante & Pizzeria1087 Budapest, Baross tér 10. (accanto al Golden Park Hotel)Tel. (+36 1) 4774747Internet: www.etna.huPizzeria, cucina italiana

Pomo d’Oro1051 Budapest, Arany János u. 9.

Tel. (+36 1) 3026473Internet: www.pomodorobudapest.com

Cucina italiana, pizzeria

Trattoria Toscana1056 Budapest, Belgrád rakpart 13.

Tel. (+36 1) 3270045Internet: www.toscana.huCucina toscana e italiana

Porcellino Grasso1024 Budapest, Ady Endre utca 19

Tel. (+36 1) 8867880Internet: www.porcellino.hu

Cucina italiana, pizzeria

Rustico étterem1056 Budapest, Váci utca 72.

Tel. (36 1) 3270075Internet www.rustico.hu

Cucina tipica italiana

Il Terzo Cerchio1087 Budapest, Dohány u. 40.Tel. (+36 1) 3540788Internet: www.ilterzocerchio.huCucina italiana, pizzeria

Okay Italia1131 Budapest, Szent István krt. 20Tel. (+36 1) 3492991Internet: www.okayitalia.huPizzeria, cucina italiana

Osteria Fausto’s1072 Budapest, Dohány u. 5.Tel. (+36 1) 2696806Internet: www.fausto.huCucina italiana e internazionale

Busuló Juhász1118 Budapest, Kelenhegyi u. 58.Tel. (+36 1) 2091649Internet: www.busulojuhasz.huCucina classica ungherese

Altri ristoranti italiani

Etna I.1021 Gábor Áron u. 74-78

Tel. (+36 1) 3915839www.etna.hu

Fausto’s étterem1061 Budapest,

Székely Mihály u. 2.Tel. (+36 1) 5891813

www.fausto.hu

Ristorante Meridon1055 Budapest,

Markó u. 33.Tel. (+36 1) 3540262

www.meridon.hu

Okay Italia1055 Bp., Nyugati Tér 6.

Tel. (+36 1) 3326960www.okayitalia.hu

Ristoranti il Ponte

novembre-dicembre 2008 y www.cciu.com54

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Hotel a Budapest e in UngheriaPer stare in Ungheria vi consigliamo...

*****

Corinthia Grand Hotel Royal 1073 Bp., Erzsébet krt. 43-49 Tel. (+36 1) 479 4000 Fax (+36 1) 479 4333 www.corinthiahotels.com

Four Seasons Gresham PalaceBudapest 1051 Bp., Roosevelt tér 5-6 Tel. (+36 1) 268 6000 Fax (+36 1) 268 5000 www.fourseasons.com/

budapest

Hilton Budapest 1014 Bp., Hess András tér 1-3 Tel. (+36 1) 889 6600 Fax (+36 1) 889 6644 www.budapest.hilton.com

Hilton Westend Budapest 1062 Bp., Váci út 1-3 Tel. (+36 1) 288 5500 Fax (+36 1) 288 5588 www.hilton.com/budapestwestend

Intercontinental Budapest 1052 Bp., Apáczai Csere János u. 12-14 Tel. (+36 1) 327 6333 Fax (+36 1) 327 6357 http://budapest.intercontinental.com

Kempinski Hotel CorvinusBudapest 1051 Bp., Erzsébet tér 7-8 Tel. (+36 1) 429 3777 Fax (+36 1) 429 4777 www.lhw.com/

KempinskiCorvinus

Le Meridien 1051 Bp., Erzsébet tér 9-10 Tel. (+36 1) 429 5500 www.lemeridien-budapest.com

Sofitel Atrium Budapest 1051 Bp., Roosevelt tér 2 Tel. (+36 1) 266 1234 Fax (+36 1) 266 9101 www.sofitel.com

****

Hotel Gellért 1111 Bp., Szent Gellért tér 1 Tel. (+36 1) 889 5500 Fax (+36 1) 889 5505 www.danubiushotels.com/gellert

NH Budapest Hotel 1137 Bp., Vígszínház u. 3 Tel. (+36 1) 814 0000 Fax. (+36 1) 814 0100 www.nh-hotels.com

Ramada Budapest Hotel 1094 Bp., Tompa u. 30-34 Tel. (+36 1) 477 7200 Tel. (+36 1) 477 7220 www.ramadabudapest.com

K+K Hotel Opera 1065 Bp., Révay u. 24. Tel. (+36 1) 269 0222 www.kkhotels.com

Altri alberghi

Hotel Pelikan ***6800 Hódmezõvásárhely, Ady E. u. 1.

Prenotazioni: (+36 62) 245 072Email: [email protected]

Internet: www.pelikanhotel.hu

Residence Izabella ***1064 Budapest, Izabella u. 61

Prenotazioni: (+36 1) 475 5900Email: [email protected]

Internet: www.residence-izabella.com

New York Palace *****1073 Budapest, Erzsébet krt. 9-11Tel. (+36 1) 886 6111Prenotazioni: (+36 1) 886 6177Email: [email protected]: www.newyorkpalace.hu

Zara Hotel ****1056 Budapest, Só u. 6Prenotazioni: (+36 1) 577 0700Fax: (+36 1) 577 0710Email: [email protected]: www.boutiquehotelzara.com

Hotel Parlament ****1054 Budapest, Kálmán Imre u. 19.Prenotazioni: (+36 1) 288 7061Email: [email protected]: www.ohb.hu/parlament

Alberghiil Ponte

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In Ungheria CCIU – Camera di Commercio Italiana per l’UngheriaMOKK – Magyarországi Olasz Kereskedelmi Kamara Váci utca 81, 1056 Budapest Tel. (+36 1) 4850200 • Fax (+36 1) 4861286 Email: [email protected] • www.cciu.com Presidente • Elnök: Alessandro Stricca Vicepresidenti • Alelnökök: Michele Orzan, Sebastiano Negri DiMontenegro, Sándor Zwack Tesoriere • Kincstárnok: Massimiliano Trivellin

Ambasciata d’Italia • Olasz Nagykövetség Stefánia út 95, 1143 Budapest Tel. (+36 1) 4606200 • Fax (+36 1) 4606260 Email: [email protected] • www.ambitalia.huAmbasciatore • Nagykövet: Giovan Battista CampagnolaUfficio Economico-Commerciale: Marco Petacco

Osservatorio ENIT di Budapest • Olasz Nemzeti Turisztikai Hivatal1056 Budapest Váci utca 81.Tel. (+36 1) 3280830 • Fax: (+36 1) 4861286Email: [email protected] • Web: www.enit.huResp. Stampa: Réka Ligetváry • Resp. Tour operator: Anita Demjén

Cancelleria Consolare • Olasz Konzulátus Jávor utca 4, 1143 Budapest Tel. (+36 1) 4606201 • Fax (+36 1) 3840097 Email: [email protected] • www.ambitalia.hu Commissario amministrativo • Konzul: Patrizia Bancale

I.C.E. • Olasz Külkereskedelmi Intézet Rákóczi út 1-3, 1088 Budapest Tel. (+36 1) 2667555 • Fax (+36 1) 2660171 Email: [email protected] • www.ice.it/estero2/budapest Direttore • Igazgató: Alessio Ponz de Leon Pisani

Istituto Italiano di Cultura • Olasz Kultúrintézet Bródy Sándor utca 8, 1088 Budapest Tel. (+36 1) 4832040 • Fax (+36 1) 3176653 Email: [email protected] • www.iicbudapest.esteri.it Direttore • Igazgató: Prof. Salvatore Ettorre

Scuola Italiana / Sezione bilingue italo-ungherese Újlaki Általános Iskola – 1023 Budapest, Ürömi u. 64.Tel. (+36 1) 3350792

Consolato Onorario Pécs Pécsi Tiszteletbeli Konzulátus Megye utca 21, 7621 Pécs Tel. (+36 30) 253 1302 • Fax (+36 72) 786 732Email: [email protected] Console onorario • Tiszteletbeli konzul: Rita Háhn-Wittenberger

Consolato Onorario SzegedSzegedi Tiszteletbeli Konzulátus Dugonics tér 2, 6724 Szeged • Tel./fax (+36 62) 423255 Console onorario • Tiszteletbeli konzul: József Pál

Centro Italiano di Cultura di SzegedSzegedi Olasz Kultúrális Központ Dugonics tér 3, 6724 Szeged • Tel./fax (+36 62) 544375 Responsabile • Felelôs: Ezio BernardelliEmail: [email protected]

In ItaliaAmbasciata d’Ungheria • Magyar Nagykövetség Via dei Villini 16, 00161 Roma Tel. (+39) 06 4402032 • Fax (+39) 06 4403270 Email: [email protected] • www.huembit.it Ambasciatore: Nagykövet: Miklós Merényi Addetto Economico e Commerciale: Klára Füredi

Consolato Ungherese • Magyar Konzuli Osztály Via Messina 15, 00198 Roma Tel. (+39) 06 44249938 • Fax (+39) 06 44249908 Email: [email protected] • Console Konzul: Tamás Török

Accademia d’Ungheria in Roma Római Magyar Akadémia Via Giulia 1 (Palazzo Falconieri), 00186 Roma Tel. (+39) 06 6889671 • Fax (+39) 06 68805292 Email: [email protected] • www.magyarintezet.hu/roma Direttore • Igazgató: Péter Kovács

Consolato Ungherese di Milano • Milánói Magyar Konzulátus Via Fieno 3, IV piano, 20124 Milano Tel. (+39) 02 726009 • Fax (+39) 02 72095705 Email: [email protected] • Console Generale Fõkonzul: Géza Hetényi

Ufficio Commerciale UnghereseVia Monti 15, 20123 Milano Tel. (+39) 02 4984731 • Fax (+39) 02 4984471 Email: [email protected] • www.itd.hu Consigliere Commerciale Kereskedelmi tanácsos: Péter Spányik

Consolati onorariCarmine Arena – Via Turati 12, 70100 Bari Tel. (+39) 080 5017067 • Fax (+39) 080 5241704

Erzsébet Miliczky – Via S. Caterina 55, 40123 Bologna Tel./Fax (+39) 051 9914536 • Email: [email protected]

Ferenc Ungar – Via Belgio 2, 50126 Firenze Tel./fax (+39) 055 6531817

Albert Frank – Via Roccatagliata Ceccardi 4/20, 16121 GenovaTel: (+39) 010 5702210 • Fax: (+39) 010 586083E-mail: [email protected]

Andrea Amatucci – Via Toledo 156, 80132 Napoli Tel. (+39) 081 5511115 • Fax (+39) 081 5523953

Adelaide Sotyi Santamarina – Viale delle Alpi 30, 90144 PalermoTel./fax (+39) 091 6850947

Giuseppe Piria – Piazzale Giotto 8, 06121 Perugia Tel. (+39) 075 58221 • Fax (+39) 075 30859 Email: [email protected]

Renato Martorelli – Via De Sonnaz 11, 10121 Torino Tel. (+39) 011 5165111 • Fax (+39) 011 5626238 Email: [email protected]

Anna Rossi Illy – Via Francesco Parisi 14, 34147 Trieste Tel. (+39) 040 8330477 • Fax (+39) 040 3890492 Email: [email protected]

Enrico R. Zoppas – S. Croce 510, 30135 Venezia Tel. (+39) 041 5239408 • Fax (+39) 041 5225632 Email: [email protected]

Lajos Pintér – Via Monte Cimone 7, 37124 VeronaTel. (+39) 045 595885 • Fax (+39) 045 8074093

Indirizzi utili il Ponte

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Messa in italiano – Szentmise olasz nyelvenChiesa dei Cappuccini – 1011 Budapest, Fõ utca 32

Tel. (+36 1) 2013243 – Orari messa: domenica e giorni festivi ore 10

DICEMBRE2 lunedì Cena di Natale CCIU in collaborazione con i Circoli Associazionistici del Friuli Venezia

Giulia e l'Associazione Culturale Internazionale Polis4 giovedì EU Finance Day per le PMI in collaborazione con la Camera di Commercio e

d'Industria Ungherese9-13 Convention Mondiale dei "Desk Piemonte" a Torino10 mercoledì Seminario dell'Autorità per la Competitività sulle prime esperienze

della nuova legislazione commerciale presso la CCIU12 venerdì Incontro organizzato dall'Ambasciata d'Italia per la definizione di collaborazioni

scientifiche tra delegazioni agro-alimentari italo-ungheresi 17 mercoledì Presentazione e conferenza stampa della Fiera Immobiliare Internazionale

EIRE 2009 a Budapest18 giovedì Conferenza stampa in occasione della sigla dell'accordo di collaborazione tra

la CCIU e ITD Hungary Zrt. a Budapest24 dicembre - 4 gennaio Chiusura dell'ufficio CCIU

GENNAIO15 giovedì Happy Hour CCIU - DUIHK presso l’Hotel Marriott di Budapest22-23 Tavola rotonda Eco-condizionalità e Sviluppo Rurale organizzata

dalla Confagricoltura di Verona29-30 Convegno PMI nel settore della logistica a Szeged

DECEMBER2 kedd MOKK Karácsonyi Gálavacsora a Friuli Venezia Giulia tartomány társulásaival és

a Polis Nemzetközi Kulturális Szövetséggel együttmûködésben4 csütörtök EU Finance Day a KKV-k számára a Magyar Kereskedelmi és Iparkamara szervezésében9-13 "Piemonte Desk" világtalálkozó Torino-ban10 szerda Gazdasági Versenyhivatal szemináriuma "A Kereskedelmi törvény alkalmazásának

legújabb tapasztalatai a GVH eljárásai alapján"12 péntek Olasz Nagykövetség által szervezett találkozó, melynek célja új tudományos együttmûködések

kialakítása a magyar-olasz élelmiszeripari delegációk között17 szerda Sajtókonferencia az EIRE 2009 nemzetközi ingatlanszakkiállításról18 csütörtök Sajtókonferencia a MOKK és az ITD Hungary Zrt. közötti együttmûködési

megállapodás aláírásának alkalmábóldecember 24 - január 4 A MOKK irodája zárva tart

JANUÁR15 szerda MOKK - DUIHK Happy Hour a budapesti Hotel Marriott-ban22-23 Kerekasztal beszélgetés a kölcsönös megfeleltetés rendszerérõl és a vidékfejlesztésrõl

a Veronai Mezõgazdasági Szövetség szervezésében29-30 Logisztikai KKV konferencia Szegeden

Gli appuntamenti dellaCamera di Commercio Italiana per l’Ungheria

Per informazioni Camera di Commercio Italiana per l'UngheriaTel. (+36 1) 4850200 Fax (+36 1) 4861286

Email [email protected] – Internet www.cciu.com

Agenda CCIUil Ponte

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La vetrina delle aziende il Ponte

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IL PONTE è l'unica rivista stampata di carattere prevalentemente economico nel mondo italo-ungherese, e nel suo genere è unica in tutto il panorama dell'Europa Centro-Orientale.Con circa 50.000 copie nel 2007, con la ricchezza dei suoi contenuti e con la sua alta qualità grafica rappresenta un fenomeno che va ben oltre il suo ruolo di rivista della Cameradi Commercio Italiana per l'Ungheria fino ad assumere il ruolo di vero pe proprio portavocedi un'ampia comunità che comprende non solo gli italiani in Ungheria, ma tutti gli ungheresi interessati all'Italia, godendo al contempo della stime e dell'apprezzamento deimaggiori rappresentanti istituzionali italiani e ungheresi.

IL PONTE raggiunge direttamente i manager, i quadri alti e medi delle aziende a paretcipazione italiana, i ministri competenti dei due paesi, le rappresentanze diplomatiche,le associazioni di categoria ungheresi e italiane, le banche a partecipazione italiana.

IL PONTE, grazie alla sua presenza nei voli Alitalia, nei principali alberghi di Budapest, neiristoranti, degli international desk delle banche, raggiunge anche i viaggiatori in Ungheriasia per turismo che per affari.

IL PONTE è distribuito gratuitamente a circa 500 indirizzi in Ungheria e 250 in Italia, e lasua tiratura varia dalle 3.000 alle 10.000 copie, con una media stimata di 6.000-15.000 letto-ri a numero. La rivista è inoltre disponibile on-line sul sito della Camera di Commercio Italianaper l'Ungheria (www.cciu.com), da cui mensilmente vengono scaricate altre 400 copie circa.

Un'inserzione su IL PONTE vi permette di ottenere una visibilità mirata sulla comunitàimprenditoriale italo-ungherese, sulla comunità italiana in Ungheria e sui visitatori italiani in Ungheria impossibile da realizzare altrimenti.

Az IL P ONTE magazin az olasz-magyar világ egyetlen olyan nyomtatott, elsősorban gazda-sági témákkal foglalkozó magazinja, mely jellegét tekintve egyedülálló egész Közép-KeletE urópában. 2007-ben körülbelül 50.000 példányban jelent meg a magazin, mely tartalmigazdagságával és magas grafikai minőségével olyan jelenséget képvisel, mely azon kívül,hogy a Magyarországi Olasz Kereskedelmi Kamara magazinja, szóvivője egy olyan szélesközösségnek is , mely nem csak a Magyarországon tartózkodó olaszokból áll, hanem min-den magyart is magába foglal, akik érdeklődnek Olaszország iránt, s ugyanakkor élvezi alegfőbb magyar és olasz intézményi képviselők megbecsülését és elismerését is . Az Il P onte eljut a menedzserekhez, az olasz érdekeltségű vállalatok felső- és középvezetői-hez, a két ország illetékes minisztériumaihoz, a diplomáciai képviseletekhez, a kapcsoló-dó olasz és magyar egyesületekhez, az olasz érdekeltségű bankokhoz.

Az Il P onte magazin annak köszönhetően, hogy megtalálható az Alitalia járatain, a leg-főbb budapesti szállodákban, éttermekben, a bankok nemzetközi részlegein, eljut aMagyarországra utazókhoz is , akár turistákról, akár üzletemberekről van szó. Az Il P ontemagazin ingyenesen közel 500 magyarországi és 250 olaszországi címre jut el, megjele -nésenkénti példányszáma 3.000 és 10.000 között mozog, átlagban 6000 példány, melyetkörülbelül 15 ezren olvasnak. A magazin az interneten is elérhető a MOKK honlapján(www.cciu.com), amelyről havonta még körülbelül 400 példányban töltik le azt. Az Il P ON-TE -ban való megjelenés az olasz-magyar vállalkozóközösség, a Magyarországon élő, il-letve az ide látogató olasz állampolgárok alkotta olvasóközönséget céloz meg, mely spe-cifikus csoport más marketing eszközökkel, ilyen minőségben nem közelíthető meg.

Tariffe inserzioni - Hírdetési árak (EUR)

Area Prezzo/Ár Prezzo soci / Tagvállalati ár Hirdetési felület

1/1 pagina 1400 750 1/1 oldal

1/2 pagina 1000 500 1/2 oldal

1/4 pagina 600 300 1/4 oldal

Copertina interna 1800 950 Belső borító

Richiedi un preventivo / Árajánlatot kérjen [email protected] - Fax (+36 1) 4861286

Il Sen. Milos Budin durante la Convention 2007 delle CCIE Area Europa a Budapest

Il Ministro dell’Agricoltura

e dello Sviluppo Rurale

József Gráf durante

un’intervista al Ponte

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