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Iscritto al n.19 del 27/01/2010 - Registro Nazionale della Stampa del tribunale di Roma NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA Anno IV - N°24 - APRILE IL PRESIDENTE MARINI È NATA UE.COOP, L’UNIONE EUROPEA DELLE COOPERATIVE DEL TERRITORIO

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1ANNO IV - N°21 - GENNAIO

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NOTIZIARIO DELLA RETE DEI PUNTI IN VENDITA DIRETTA Anno IV - N°24 - APRILE

IL PRESIDENTE MARINIÈ NATA UE.COOP,

L’UNIONE EUROPEADELLE COOPERATIVE

DEL TERRITORIO”

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2 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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SOMMARIO

LETTO PER VOI - Stefano MasiniCon il maestro Ermanno Olmi l’apocalisse è un lieto fine

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23 FILIERA COLTA - Toni De AmicisIl decalogo di Campagna Amicacosì si rispetta il nostro codice

CONSIGLI ALIMENTARIGiorgio CalabreseArrivano le fave

WWW.RIVISTADGA.ITLe regioni sostengono il Kmzeronuove leggi in Puglia e Basilicata

GIOVANI IMPRESA - Redazione L’impresa si fa “all’italiana”Giovani, un modello per il Paese

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IL MERCATO DEL MESE - Alessandra GioggiIl mercato di Adria si rinnovacon promozioni e ricette anticrisi

LA BOTTEGA DEL MESE - RedazioneDal licenziamento alla bottega la filiera agricola crea lavoro

LA FATTORIA DEL MESE - Marina FaraoneAzienda Ardito, una distesa di ulividove olio vuol dire salute

ORTI URBANI - Daniele TaffonNasce nella Capitale “Ortolino”,il primo orto della partecipazione

CONSIGLI PER LA VENDITAClaudia MigliardiCome fidelizzare i clienti

TERRANOSTRA - RedazioneUn esercito di donne metropolitaneA lezione di cucina “economica”

EVENTI - Daniele TaffonEcco Cerealia, la festa dei cerealiQuattro giorni di gusto e cultura

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CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO - Paolo MarengoA Torino arriva l’agri hamburgerUna filiera dalla stalla al... panino

L'INIZIATIVA - RedazioneEarth day: con Campagna Amicala spesa diventa salva-clima

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PRIMO PIANO - Sergio MariniMarini: è nata UE.COOP, l’unione europeadelle cooperative del territorio

FONDAZIONE - Raffaella CantagalliCampagna Amica sempre più in reteÈ on line il nuovo portale

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Valle D'aosta Erik VerrazPiemonte Maria Chiara Bellino

Lombardia Francesco GoffredoVeneto Luca Motta

Trentino A.A. Barbara Battistello Friuli V. G. Vanessa Orlando

Liguria Ester PerriE.Romagna Elisabetta Montesissa

Toscana Simon QuerciUmbria Silvia Zoppitelli

Marche Michela FabianoLazio Roberto Santopietro Abruzzo Mauro Pasquale Del PonteMolise Antonio VerrattiCampania Coldiretti CampaniaBasilicata Lino SivolellaPuglia Teresa DepetroCalabria Pietro Sirianni Sicilia Calogero Fasulo Sardegna Andrea Delogu

Fondazione Campagna Amica e Digitalia Lab adottano

Presidente Sergio Marini

Direttore GeneraleToni De Amicis

Coordinatori regionali

ContattiVia Nazionale 89/a 00184

Roma (Italy) Tel +39.06489931

[email protected] www.campagnamica.it

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA Iscritto al n. 19 del 27/01/2010 Registro Nazionale della Stampa

del Tribunale di Roma

Editore e proprietario Fondazione Campagna Amica

Direttore Responsabile Paolo Falcioni

Coordinamento editorialeMassimiliano Paoloni Raffaella Cantagalli

Redazione Silvia Bosco, Domenico Buono, Fabio Cagnetti,

Ermanno Coppola, Pamela De Pasquale, Michele Errico, Marina Faraone, Alessandra Gioggi, Carlo Hausmann, Pietro Hausmann, Paola Mandrici, Rolando Manfredini,

Stefano Masini,Claudia Migliardi, Sara Paraluppi, Daniele Taffon, Carmelo Troccoli

Indagini a cura dell’istituto ricerche SWG S.r.l. sede legale via S.Francesco 24 34133 Trieste

Tel +39.040362525 www.swg.it

Stampa: Digitalia Lab, via G. Peroni, 131 – RomaImpaginazione: Matteo Brogi (Studio Polpo)

Questo notiziario viene inviato gratuitamente a tutti gli aderenti alla rete

dei Punti di Campagna Amica.

È consentita la riproduzione totale o parziale degli articoli, purchè venga citata la fonte

Prima di gettare questo notiziario nella raccolta della carta,dallo a un amico interessato a conoscerci

Gilmar Dolfini, vicepresidente dell'Agrimercato di Mantova e caro

amico, è purtroppo venuto a mancare. Dalla redazione del Punto di Campagna

Amica un affettuoso ricordo e le più sentite condoglianze alla famiglia.

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Sergio Marini - PRIMO PIANO

MARINI: “È NATA UE.COOP, L’UNIONE EUROPEADELLE COOPERATIVE DEL TERRITORIO”

“Un nuovo paradigma di sviluppo sostenibile

che alimenta una moderna forma della

rappresentanza”

L’Associazione denominata Unione Europea delle cooperative (UE.COOP) è stata riconosciuta e autorizzata quale Associazione nazionale di rappre-sentanza, assistenza e tutela del movimento cooperativo ai sensi dell’arti-colo 3 del decreto legislativo 2 agosto 2002, n.220 con decreto del Ministro dello Sviluppo Economico. Lo rende noto il presidente di UE.COOP Sergio Marini nel sottolineare che all’Unione, promossa dalla Coldiretti, in poco piu’ di due mesi hanno già aderito oltre quattromila cooperative che operano in tutte le Regioni ed in tutti e 14 i settori dell`albo competente, dal lavoro al sociale, dall’edilizia fino all’agricoltura.

VALORI FORTI IN CUI CREDEREUE.COOP nasce per volontà di tanta gente che - ha sottoli-

neato Marini - crede nel ruolo della cooperazione e nei valori forti di solidarietà, sussidiarietà e sostenibilità. UE.COOP - ha

precisato Marini - mette al centro delle proprie azioni persona e territori, capitale umano e sociale, ricchezze naturali e culturali,

risorse uniche del nostro Paese. È questa “Italia che fa l’Italia” dove crescita e qualità della vita, lavoro e giustizia sociale, di-

mensione globale e identità territoriale potranno convivere in una rinnovata stagione di democrazia e pluralismo.

L’ORIZZONTALITÀ DEI TERRITORICon UE.COOP - ha sostenuto Marini - un nuovo paradigma di sviluppo soste-nibile alimenta una moderna forma della rappresentanza dove alla “verticalità” dei settori si sostituisce l’”orizzontalità” dei territori. Una rappresentanza dun-que - ha concluso Marini - meno corporativa ed egoista e capace di rivolgersi alla gente, alle comunità, di capire e aprirsi al mondo.

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Il Ministero dello Sviluppo economico ha riconosciuto l’associazione promossa dalla Coldiretti

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CAMPAGNA AMICA SEMPRE PIÙ IN RETEÈ ON LINE IL NUOVO PORTALEIl sito della Fondazione si rinnova per valorizzare e dare ancora più visibilità al nostro network, che cresce e si espande con successo su tutto il territorio nazionale

I l portale dell’Italia Sostenibile”. In questo modo abbiamo scelto di presentarci alla società, dato che il nostro impegno parte dall’a-

gricoltura ma passa inevitabilmente dal paesaggio, dal buon cibo italia-no, dal turismo e da tutte le eccel-lenze del made in Italy. Con questo nuovo strumento di comunicazione ci poniamo l’obiettivo di aumentare esponenzialmente le potenzialità di “fare rete” tra le imprese agricole di Campagna Amica e di promuovere la loro conoscenza presso la grande platea degli appassionati di cibo che seguono il nostro progetto da anni e in maniera sempre più fidelizzata. La struttura e la grafica sono rinno-vati. Con un linguaggio semplice e chiaro sono descritti i nostri valori: sostenibilità, trasparenza, genuinità, territorio, vero made in Italy. Renderemo così ancora più evidente che… coltiviamo gli stessi interessi! Abbiamo predisposto un’area riser-vata esclusivamente ai soggetti ac-creditati a Campagna Amica in cui saranno presenti tutte le promozio-ni mensili delle aziende associate al Consorzio Produttori di Campagna Amica, in cui sarà possibile trovare vantaggiose offerte per ampliare la gamma dei propri prodotti.

UNA MAPPA COMPLETA Ma non è finita qui…la nostra Rete è ormai vasta e articolata e lo abbia-mo reso evidente rappresentandola attraverso i loghi che nel tempo la gente ha imparato a riconoscere. Ad ognuno – Mercati, Fattorie, Agritu-rismi, Gruppi d’offerta, Botteghe di Campagna Amica, Botteghe Italiane e Ristoranti – è dedicata una scheda di dettaglio completa di recapiti e in-dirizzi (con una piantina interattiva) grazie alla quale si po-tranno facilmente trovare tutti i luo-ghi dove poter comprare o gustare i prodotti italiani di Campagna Amica, ma anche dove poter trascorrere una vacanza di eccellenza in campagna

FONDAZIONE - Raffaella Cantagalli

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

4 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

“ INVITO IN BOTTEGAOgni Bottega, nella sezione “Invito in Bottega”, potrà poi far conoscere le proposte e gli eventi che organizza per raccontare ai cittadini la cultu-ra del cibo e dei territori, temi per i quali si registra un interesse sempre maggiore. C’è poi un’area dedicata ai prodotti a marchio FAI - Firmato dagli agricoltori italiani in cui sono descrit-ti tutti i prodotti della filiera agricola italiana certificata, distribuiti nei no-

stri punti vendita e nella distribuzio-ne organizzata. Tutto questo è accompagnato dall’in-formazione quotidiana su tutte le novità, le curiosità e gli eventi che riguardano le iniziative di Campagna Amica realizzate su tutto il territorio nazionale.E questo è solo l’inizio di un percorso fatto di informazione, di socializzazione, di rete per gli appas-sionati di territorio, di cibo, di tradi-zioni e quindi del vero made in Italy.

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

IL MERCATO DEL MESE - Alessandra Gioggi

IL MERCATO DI ADRIA SI RINNOVACON PROMOZIONI E RICETTE ANTICRISIIl farmers rodigino cambia collocazione per venire incontro alle esigenze dei consumatoriOfferte settimanali e un occhio al sociale garantiscono il rilancio dei prodotti di Campagna Amica

black-out della tossicodipendenza o dell’abuso di alcol. Al Timoniere, or-ganizzata come cooperativa sociale, si coltivano fiori durante tutto l’anno e ortaggi per trapianti, si allevano conigli, anitre, polli, suini e si lavo-rano le carni per venderle. Tutti i loro prodotti sono certificati Campagna amica da Coldiretti, of-

Per rilanciare l’affluenza del mercato, ma anche per ri-chiamare l’attenzione delle famiglie sui prodotti locali,

garantiti direttamente dalle azien-de produttrici, gli organizzatori del mercato di Adria, in accordo con il Comune, hanno messo in campo un bel po’ di novità. Cambia innanzitutto la sede. Il mer-cato si svolge, infatti, in Piazza Gari-baldi, accanto alla Cattedrale cittadi-na. Una localizzazione centrale che vuole dare nuovo impulso all’attivi-tà, ma anche rivitalizzare il centro storico e il “giro d’affari” degli eser-cizi commerciali della zona. La seconda novità riguarda i pro-dotti: stessa qualità e garanzia ma maggiore gamma e promozioni con-tinue. Un articolo diverso per ciascun pro-duttore e per ciascuna settimana del mese sarà presentato in offerta.

MANTENERE LA QUALITÀ A TAVOLAUn modo per venire incontro ai con-sumatori, pressati dalla crisi e co-stretti a ridurre i propri acquisti per-fino nel settore alimentare: per una volta risparmiare non significherà portare in tavola prodotti di minor qualità. Alcuni esempi di prodotti a prezzo speciale: succo di mela naturale sen-za conservanti e zuccheri aggiunti, formaggio Buffalgrana stagionato di bufala, radicchio rosso tondo nel-la varietà tardiva, ricotta di pecora, pancetta salamata, vini autoctoni e carne di pollo. Davvero tutto il ne-cessario per un pasto completo.

UN AIUTO CONTRO LE DIPENDENZENel mese di marzo, il mercato ha an-che accolto la comunità terapeutica Il timoniere di Mesola, nel Ferrarese, i cui ospiti, attraverso la gestione di un’azienda agricola, recuperano il controlo della propria vita dopo il

A BASTIA, LE IMPRESE AGRICOLE PROTAGONISTE

frono certezza di provenienza, si-curezza alimentare e si possono ac-quistare a cuor leggero, sostenendo economicamente la comunità. Si apre così una nuova fase per il mercato di Adria, un rilancio sempre più all’insegna della qualità dei pro-dotti, della vicinanza ai consumatori e alla società in generale.

Un vero e proprio Mercato di Cam-pagna Amica ha animato la rassegna 2013 di Agriumbria: 14 aziende agri-cole locali hanno proposto il meglio del Made in Umbria agroalimentare. La nuova ubicazione assegnata alle imprese agricole ha coinvolto mag-giormente i numerosi visitatori della fiera che hanno potuto acquistare una gran varietà di prodotti, come ad esempio: formaggi, carni, uova biologiche, salumi, legumi, marmel-late, miele, prodotti da forno, e molto altro. I mercati degli agricoltori, oltre a creare nuove economie e nuova occupazione, rappresentano ormai anche un formidabile strumento di

coesione e animazione sociale, per-ché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luo-go di consumo e il luogo di produ-zione, tra città e campagna. Inoltre, sono in grado di testimoniare anche alle generazioni più giovani, metodi di produzione, tradizioni e cultura di un territorio. All’interno della fiera era presente anche uno stand istitu-zionale di Coldiretti per permettere ai visitatori di approfondire i temi più attuali del mondo agricolo, a co-minciare dalla centralità riacquisita dal cibo e più in generale dall’intero comparto, all’interno dell’economia nazionale e locale.

Ecco le eccellenze di Agriumbria 2013

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DAL LICENZIAMENTO ALLA BOTTEGA LA FILIERA AGRICOLA CREA LAVOROInaugurata ad Ancona la prima Bottega Italiana delle Marche, grazie all’intraprendenza di una giovane donnaDopo essere rimasta disoccupata, Barbara Pergolini ha trasformato in attività l’hobby per il cibo sano

che punta non a caso sull’italianità vera – rispetto a una situazione che vede il proliferare di truffe più o meno velate, da quelle scoperte dal-le forze dell’ordine, come sul finto mais biologico, a quelle che vedono prodotti commercializzati come ita-liani senza avere dentro nulla di tri-colore”.

“MANGIO ERGO SUM”“Un atto adorativo verso la terra e un’occasione preziosa per recupera-

V isite nelle aziende agricole alla scoperta dei cibi che si portano in tavola, corsi di cucina con ingredienti

made in Italy e campagne di sen-sibilizzazione sulla stagionalità e la prevenzione attraverso la sana alimentazione. Sono alcune delle iniziative dalla Bottega Italiana di Ancona, una vera e propria “casa” dei prodotti agricoli, inaugurata in via dell’Artigianato 3/C, nella zona Palombare del capoluogo dorico. A promuoverla, assieme a Coldiret-ti, Barbara Pergolini, giovane anco-netana con una storia tutta da rac-contare. Dopo essere stata licenziata, la ra-gazza si è ingegnata per trovare un altro lavoro e, alla fine, ha deciso di provare a trasformare in una vera e propria attività il suo hobby di gi-rare per le campagne alla ricerca di prodotti di qualità. Un’opportunità resa possibile dal progetto Bottega Italiana, promosso dalla Coldiret-ti nell’ambito della Filiera agricola italiana. Dopo un intenso lavoro di preparazione e molti sacrifici (i mo-bili, ad esempio, sono stati costruiti in casa per abbattere le spese), la Bottega è stata inaugurata e “battez-zata” “Mangio ergo sum”. Vi si possono trovare esclusivamen-te prodotti delle aziende agricole, con in più la possibilità di farseli cucinare sul posto. Il tutto accom-pagnato da una serie di iniziative a carattere gastronomico-culturale.

UNA CASA PER I PRODOTTI AGRICOLI“L’obiettivo – ha spiegato Barbara – è dare spazio ai produttori del nostro territorio recuperando l’abitudine di mangiare cose genuine e di qualità. È per questo che avvieremo un per-corso di visite e degustazioni diretta-mente nelle aziende agricole”. “Un progetto quello della filiera agri-cola, – ha ricordato il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi

Redazione - LA BOTTEGA DEL MESE

re i valori della sobrietà, contro lo spreco, e della solidarietà, contro le ingiustizie” ha spiegato l’Arcivesco-vo di Ancona, Monsignor Edoardo Menichelli. Ma secondo il presidente della Camera di Commercio, Rodolfo Giampieri, la Bottega di Barbara (ribattezzata “Mangio ergo sum”) rappresenta anche un “pezzo di economia reale, di persone vere, di sistema che funziona”. Al taglio del nastro, effettuato dal presidente di Coldiretti Ancona, Emanuele Befanucci, hanno preso parte anche Roberto Luciani, diri-gente del Servizio agricoltura della Regione Marche, Luciano Neri, di-rigente della Provincia di Ancona e Michele Errico, della Fondazione Campagna Amica.

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LA FATTORIA DEL MESE - Marina Faraone

AZIENDA ARDITO, UNA DISTESA DI ULIVIDOVE OLIO VUOL DIRE SALUTELa tenuta di Andria conta ben diecimila piante e appartiene alla famiglia da ben quattro generazioniDalla cultivar autoctona Coratina un prodotto che vanta un alto contenuto di polifenoli e sostanze antiossidanti

zione aziendale, garantendo con ciò una filiera cortissima e una tracciabi-lità assoluta. L’olio prodotto dalla cul-tivar Coratina, varietà autoctona tipi-ca della zona Castel del Monte, tra le sua straordinarie proprietà, ha quella di avere il più alto contenuto di poli-fenoli, un’azione antiossidante e anti-tumorale e un alto contenuto di acido

Lazienda agricola di Ardito Feli-ce è una tenuta di 30 ettari che si estende in agro di Andria a 50 km circa da Bari. Collocata

in uno splendido paesaggio, ai piedi di Castel del Monte, vanta la presenza di quasi diecimila piante d’ulivo di Co-ratina ed è percorsa al suo interno da 4 km di viali che ne permettono l’at-traversamento a piedi o in bici come in un grande parco. L’azienda agrico-la appartiene alla famiglia Ardito da quattro generazione e il suo attuale titolare, Felice, forte dell’esperienza familiare, segue tutte le fasi di cresci-ta delle olive, dal germoglio alla rac-colta, prestando sempre la massima attenzione. Ed è proprio questa forte passione per la natura e per i prodotti di qualità che lo ha spinto, insieme a sua moglie Nicla, a dare inizio ad una fase nuova che li ha portati ad imbot-tigliare il loro olio.

BOTTIGLIE DOP CHIAMATE… ORG.OLIOL’olio viene imbottigliato in purezza, proveniente solo dalla olive di produ-

7 8 4 0I FARMERS MARKET, LE AZIENDE AGRICOLE, GLI AGRITURISMI, LE BOTTEGHE, I RISTORANTI E LE COOPERATIVE IN VENDITA DIRETTA CHE AL MESE DI APRILE HANNO ADERITO ALLA RETE NAZIONALE DELLE IMPRESE A MARCHIO “PUNTO CAMPAGNA AMICA” SONO:

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oleico, importante nella prevenzione delle malattie cardiovascolari. Felice Ardito ha inoltre ottenuto la certifi-cazione D.O.P Terra di Bari. Il suo olio, chiamato Org.olio, è frutto della passione per la terra, la natura, la ge-nuinità e la semplicità. Org.olio è un olio dalla rintracciabilità garantita e a tiratura limitata.

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La tenuta di Andria conta ben diecimila piante e appartiene alla famiglia da ben quattro generazioniDalla cultivar autoctona Coratina un prodotto che vanta un alto contenuto di polifenoli e sostanze antiossidanti

A TORINO ARRIVA L’AGRI HAMBURGERUNA FILIERA DALLA STALLA AL... PANINOIl M**Bun primo locale del capoluogo piemontese a fregiarsi del logo “Campagna Amica nel Piatto” Carne certificata a km zero e posate biodegradabili per un pasto rispettoso dell’ambiente

ciclabili o completamente biodegra-dabili per piatti e posate. Dunque rispetto per le persone e per l’ambiente, ma soprattutto ri-spetto dei ritmi dei clienti. Il leit motiv delle agri hamburgherie, diventate tre nel corso degli anni da Rivoli a Torino centro, è infatti slow-fast : il giusto tempo.Lo slow fast food M** Bun lascia de-cidere ai clienti quanto veloce deb-ba essere il pasto. Info: www.mbun.it

Le agri hamburgherie M**Bun entrano nella rete dei risto-ranti di Campagna Amica. Coldiretti Torino ha accredi-

tato al circuito della Filiera agricola tutta italiana le agri hamburgherie M**Bun con il logo “Campagna Ami-ca nel piatto”. La rete dei ristoranti “Campagna Amica nel Piatto” riunisce gli eser-centi che propongono cibi prepa-rati con prodotti agricoli italiani. Si tratta di un circuito nazionale di ristoratori in grado di garantire con certezza e a un costo sostenibile, la provenienza delle materie prime che vengono cucinate. In Piemonte Coldiretti Torino ha voluto riconoscere il primo marchio "Campagna Amica nel piatto" a Gra-ziano Scaglia, imprenditore agricolo di Rivoli, socio fondatore dell’agri hamburgheria M**Bun, locale che, a tutti gli effetti, rientra nel progetto nazionale Coldiretti e nella filosofia della filiera agricola tutta italiana.

UNA STORIA VENTENNALEL’azienda agricola Graziano Sca-glia ha aperto la prima macelleria vent’anni fa per lavorare diretta-mente i capi di bovini, suini, polli e conigli che producevano in ca-scina. La sua impresa agricola ne-gli anni ha sempre puntato sulla qualità, con l’obiettivo di soddisfa-re le richieste dei consumatori che, oltre alla carne fresca, chiedevano di poter consumare direttamente la carne di loro produzione, cotta o trasformata secondo la tradizione piemontese, ma con un occhio alla modernità.

IL METODO SLOW-FASTÈ maturata così la decisione di apri-re a Rivoli la prima agri hambur-gheria km 0. La filosofia aziendale è coerente all’impostazione della realtà agricola: prodotti sani e gu-stosi, ingredienti del territorio e a filiera corta, serviti con materiali ri-

Paolo Marengo - CAMPAGNA AMICA NEL PIATTO

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Mai così tante aree verdi sono state destinate ad orti pubblici nelle città dove si è raggiunto il record di 1,1 milioni di metri quadri di terreno di proprietà comunale divisi in piccoli ap-pezzamenti e adibiti alla col-tivazione ad uso domestico, all’impianto di orti e al giardi-naggio ricreativo. È quanto emerge da una ana-lisi della Coldiretti sulla base del rapporto Istat sul Verde Urbano secondo la quale si registra un vero boom con circa 21 milioni di italiani che stabilmente o occasionalmen-te coltivano l’orto o curano il giardino. Il tutto sotto la guida di tutor di Campagna Amica. Secondo il censimento effet-tuato dall’Istat quasi la metà (44 per cento) delle ammini-strazioni comunali dei capo-luoghi di provincia ha previsto orti urbani tra le modalità di gestione delle aree del ver-de, con forti polarizzazioni regionali: il 72 per cento del-le città del Nord-ovest, poco meno del 60 per cento e del 41 per cento rispettivamente nel Nord-est e nel Centro (con concentrazioni geografiche in Emilia-Romagna e Toscana, ma ben rappresentati anche in Veneto, Friuli-Venezia Giulia e nel Lazio). Nel Mezzogiorno, infine, risul-tano presenti solo a Napoli, Andria, Barletta e Palermo.

NASCE NELLA CAPITALE “ORTOLINO”IL PRIMO ORTO DELLA PARTECIPAZIONELo spazio è stato realizzato a Roma, all'interno del giardino storico dell'Acquario Romano Per Fondazione il progetto rappresenta un esempio da replicare di collaborazione tra le istituzioni

O rtolino è un orto urbano-didattico, ma non solo. Si trova a Roma all'interno del giardino storico dell'Acqua-

rio Romano, nel cuore del quartiere multietnico dell'Esquilino. Il proget-to, promosso dalla scuola Di Donato, è stato realizzato grazie alla collabo-razione e alla sinergia tra i molti atto-ri convolti: La Casa Dell'Architettura, l'Associazione Genitori della scuola, la Provincia di Roma, la Facoltà di Architettura Roma1, il Gasquilino, le associazioni del quartiere, la Fon-dazione Campagna Amica, Coldiret-ti Roma, gli abitanti del quartiere e tanti amici e simpatizzanti. Ortolino è un luogo aperto, vissuto come la-boratorio permanente di sostenibili-tà ambientale e sociale, un luogo di integrazione multiculturale dove col-tivare ortaggi, fiori, piante aromati-che...ma soprattutto rapporti umani.

ORTI URBANI - Daniele Taffon

UN’AREA A DISPOSIZIONE DI TUTTILa Fondazione Campagna Amica e la Coldiretti di Roma hanno messo a disposizione di questa splendi-da realtà le competenze tecniche e i materiali informativi. Lo sforzo ha trovato una grande sensibilità e professionalità da parte dei giova-ni architetti guidati dai professori dell’università La Sapienza e soprat-tutto dalla maestra Elisabetta che ha coordinato le tante realtà. A lei va un grande plauso per la grinta e la passione dedicate a que-sto progetto. Ora l’orto è del quartiere e chiun-que può andare ad ammirare e ac-cudire gli ortaggi ed i fiori. Per noi della Fondazione diventa un esem-pio di collaborazione tra istituzioni diverse da replicare su tutto il terri-torio nazionale.

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Boom orti con 1,1 milioni di metri

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efficace, ma è indispensabile essere eccellenti in ogni momento del contat-to. È necessario costruire con il cliente una vera e propria “relazione” Non solo il prodotto ma tutta l’organizzazione è costantemente sotto gli occhi del cliente, che dopo l’acquisto deve poter affermare che il prodotto è esattamen-te quello che cercava e il negozio dove lo ha comprato, insieme a chi glielo ha venduto, erano esattamente come li immaginava! Recenti e approfondite in-dagini condotte su clienti abituali delle nostre botteghe hanno dimostrato, ad esempio, che c’è una domanda di ser-vizi aggiuntivi che rendono più sempli-ce e veloce il momento della spesa. È emerso pure che è uno tra gli elementi discriminanti di preferenza è sicura-mente il fattore “tempo” e la comodità. È importante che una bottega – sia che si trovi in un centro abitato o che sia fuori città – attiri il cliente con una serie di servizi aggiuntivi, oltre all’offerta di un prodotto di eccellenza.

Oggi la concorrenza in ambito commerciale tende sempre più ad inasprirsi e acquisire nuova clientela così come

mantenerla non è compito facile. Perché il consumatore dovrebbe prefe-rire i nostri prodotti a quelli del “nego-zio accanto”? Il segreto del successo è legato non solo all’offerta di prodotti e servizi, ma anche – e in misura crescen-te – alla capacità di costruire sulla sod-disfazione del cliente relazioni fondate su fiducia e fedeltà. Il consumatore per acquistare nel no-stro negozio deve sentirsi realmente appagato, deve vivere una esperienza gradevole sia nel momento in cui sce-glie il prodotto, sia quando lo consuma.Le imprese sono sempre più consape-voli del valore della fidelizzazione e per questo vogliono mettere il cliente al centro della propria impresa. Ma come si fa? Per avere clienti fedeli non basta disporre di un buon prodotto e promuoverlo con una comunicazione

Ad esempio, i clienti fanno sempre maggiore richiesta di cibi già lavati, preparati, imbustati, precotti e rapidi da consumare. Intercettare quindi le esigenze dei propri clienti appare l’u-nica opzione praticabile per il succes-so della bottega. Il gestore dovrà poi porre attenzione ad:• offrire un’ampia gamma di prodot-ti, avendo analizzato prima con cura il suo target di clienti;• avere disponibilità di parcheggi at-tigui al punto vendita (quindi è as-solutamente indispensabile porre la massima attenzione nella scelta del posizionamento del negozio);• ubicarsi in zone densamente popola-te (quando la Bottega è in città); • offrire un servizio di consegna a domicilio (segmentando il target dei propri clienti, ad esempio offrendo il servizio a persone di una determinata fascia d’età);• offrire anche una scelta di cibi di qualità già pronti da consumare.

Claudia Migliardi - CONSIGLI PER LA VENDITA

COME FIDELIZZARE I CLIENTI?

ANNO IV - N°24 - APRILE 11

COME FIDELIZZARE I CLIENTI?

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TERRANOSTRA - Redazione

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

UN ESERCITO DI DONNE METROPOLITANEA LEZIONE DI CUCINA “ECONOMICA”L’assalto agli agriturismi toscani con il Terranostra Day, la grande giornata del “fuori porta” ha richiamato migliaia di curiosi. Che tornano a casa con tanti consigli e buone idee per risparmiare

sta, il pane o le conserve in casa, ma anche adottare a distanza una pianta da frutto o un ulivo per avere pere o extravergine personalizzati. Ma “Ter-renostra Day” ha un significato molto

Un piccolo esercito di mamme metropolitane a lezione dal-le “colleghe” della campagna per imparare a cucinare in

maniera “economica” senza però ri-nunciare alla qualità. L’iniziativa pro-mossa da Terranostra e Campagna Amica ha portato domenica 12 mag-gio negli oltre 100 agriturismi che hanno aderito al “Terranostra Day”, la giornata del turismo dell’agrituri-smo e del Made in Tuscany, migliaia di turisti e visitatori nelle strutture to-scane richiamati da una delle regioni più belle del mondo e da tantissime iniziative ed attività (oltre 500) all’in-segna del risparmio che gli agricolto-ri avevano preparato per loro. “È stata una giornata meravigliosa – ha commentato Andrea Landini, Presidente Terranostra Toscana – che riproporremo anche nel 2014 con l’obiettivo di fare diventare il “Ter-ranostra Day” un evento annuale. La risposta è stata notevole anche dai toscani a cui abbiamo dato il pretesto per trascorrere una giornata diversa in agriturismo e all’aria aperta”.

I TUTOR DELLA SPESATanti i consigli pratici dispensati dagli agricoltori-tutor su come fare la spesa in maniera intelligente e su quali “tecniche di sopravviven-za” impiegare in tempo di crisi per tagliare lo scontrino quotidiano an-che del 30%. E non solo a tavola come ha illustrato la nuova figura del tutor della spesa lanciato da Coldiretti che prossima-mente sarà presente nei mercati di Campagna Amica presenti in Tosca-na, nelle Botteghe e nelle fattorie didattiche con dimostrazioni, eserci-tazioni e consigli ma low cost, alle-vare on line un maiale o una muc-ca, preparare maquillage fai da te a costo zero, coltivare orti nei più piccoli spazi di case, terrazzi, aiuole o addirittura sui tetti, pulire la casa con i prodotti della natura, riciclare intelligentemente i rifiuti, fare la pa-

importante anche dal punto di vista del paniere agroalimentare: i turisti e visitatori hanno fatto tanti acquisti e si sono portati a casa un pezzo della vera Toscana.

Alessandro Chiarelli è il nuovo presi-dente di Terranostra. Cinquantadue anni, sposato, l’imprenditore agrico-lo siciliano stato eletto all’unanimi-tà dall’assemblea riunitasi a Roma. Chiarelli, che è presidente regionale di Coldiretti Sicilia, gestisce un’azien-da agrituristica a Partinico, in provin-cia di Palermo, con attività di fattoria didattica e corsi per fare il formaggio, oltre a produrre vino, olio extravergi-ne d’oliva, ortaggi, e frutta e miele. “L’agriturismo – ha dichiarato – è una grande risorsa per il Paese, le im-prese, i cittadini, poiché rappresenta un’opportunità di sviluppo e di oc-

cupazione, a cominciare dai giovani. L’obiettivo è continuare nel cammino tracciato da Coldiretti per una Filiera agricola tutta italiana, ospitando ogni giorno e facendo gustare ai cittadini i piaceri del vivere in campagna, dalla cucina allo star bene fino alla parte-cipazione alle attività agricole”. Oltre al Presidente, l’Assemblea ha eletto la nuova giunta che sarà composta dai vicepresidenti Diego Scaramuz-za (Veneto) e Simone Ferri Graziani (Toscana) e da Alessandra Morandi (Lombardia), Stefano Agugliaro (La-zio), Stefania Grandinetti (Piemonte) e Pietro Tarasi (Calabria).

Terranostra ha un nuovo presidente

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EARTH DAY: CON CAMPAGNA AMICALA SPESA DIVENTA SALVA-CLIMAFondazione protagonista della 43esima Giornata Mondiale della Terra con iniziative, web e concertoUn grido contro la cementificazione e l’abbandono che in Italia hanno distrutto 2,15 milioni di ettari di campi

L Italia ha perso negli ultimi venti anni 2,15 milioni di et-tari di terra coltivata per ef-fetto della cementificazione e

dell’abbandono che ha tagliato del 15 per cento le campagne colpite da un modello di sviluppo sbagliato che ha costretto a chiudere 1,2 mi-lioni di aziende agricole nello stesso arco di tempo. È l’allarme lanciato dalla Coldiretti in occasione dell’Earth day, la 43esi-ma Giornata Mondiale della Terra, alla quale ha partecipato attivamen-te quest’anno la Fondazione Campa-gna Amica cui fa riferimento la rete di settemila aziende, mercati degli agricoltori e botteghe che offrono cibi e bevande a chilometri zero e annullano l’impatto negativo sul cli-ma provocato dai trasporti. Nell’ambito della manifestazione sono state promosse iniziative, anche sul web, e un grande concerto a Milano. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) con il risultato che in Italia oltre 5 mi-lioni di cittadini si trovano in zone esposte al pericolo di frane e allu-vioni che riguardano ben il 9,8 per cento dell’intero territorio nazionale. Ad aumentare è anche la dipenden-za degli italiani all’estero per l’ap-provvigionamento alimentare con la produzione nazionale che nel 2012 è stata in grado di garantire appena il 75 per cento del fabbisogno ali-mentare degli italiani. Il rischio in questo caso è quello di un aumen-to delle importazioni con effetto sull’ambiente per l’impatto climatico dei trasporti ma anche sulla salute dei cittadini con l’arrivo di alimen-ti di diversa qualità spesso spacciati come Made in Italy.

UN PATRIMONIO DA DIFENDERE“Fermare la cementificazione e il degrado del territorio, impedire la contaminazione transgenica e l’in-

quinamento industriale, offrire ali-menti sicuri e genuini ma soprat-tutto affermare e trasmettere alle nuove generazioni un modello di sviluppo diverso e più sostenibile è l’impegno degli agricoltori italiani per la giornata della terra – ha affer-mato il presidente Sergio Marini –. A preservare la gran parte della su-perficie territoriale italiana ci sono le aziende agricole, prime al mondo per rispetto ambientale, sostenibilità sociale e per sicurezza alimentare”. Per proteggere il territorio ed i cit-tadini che vi vivono e garantirsi una adeguata disponibilità di cibo nel tempo l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree margina-li con un adeguato riconoscimento dell’attività agricola. Se nella clas-se dirigente è mancata la cultura del valore dell'agroalimentare, del-la salvaguardia del territorio e del cibo che è una delle poche leve per tornare a crescere, la sensibilità negli ultimi anni è profondamente cresciuta tra i cittadini che sempre

più spesso sostengono con le pro-prie scelte di acquisto l’agricoltura ed i prodotti locali del territorio. I MERCATI CHE TUTELANO L’AMBIENTE Sono ventuno milioni gli italiani che nell’ultimo anno hanno fatto la spesa “salva clima” nei mercati de-gli agricoltori di Campagna Amica dove sono stati acquistati prodotti a chilometri zero prodotti del terri-torio, messi in vendita direttamente dall’agricoltore nel rispetto di pre-cise regole comportamentali e di un codice etico ambientale, sotto la verifica di un sistema di controllo di un ente terzo. Nei mercati di campagna Amica vengono contenuti gli sprechi di imballaggi con l’offerta, ad esem-pio, di latte sfuso, sono banditi gli ogm e sono messi a disposizione spesso servizi di consegna a domi-cilio soprattutto per gli anziani. La spesa “salva clima” degli italiani nei mercati degli agricoltori ha ri-dotto di 98 milioni di chili l’anidri-de carbonica ad effetto serra emes-sa nell’atmosfera.

Redazione - L'INIZIATIVA

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ECCO CEREALIA, LA FESTA DEI CEREALIQUATTRO GIORNI DI GUSTO E CULTURASi svolgerà a Roma dal 6 al 9 giugno il festival dedicato al settore con un ricco calendario di eventiL’Italia è tra i primi paesi industrializzati per l’utilizzo dei cereali nella dieta alimentare

UNA STORIA LUNGA SECOLII Romani, in particolare, hanno valo-rizzato i cereali nella loro alimenta-zione. Lo stesso termine cereali deri-va da Cerere (in latino Ceres) divinità materna della terra e della fertilità, nume tutelare dei raccolti. Anche Ve-sta presenziava alla propiziazione dei raccolti: la finta panificazione aveva luogo nel giorno dei Vestalia (9 giu-gno) e in quello stesso giorno si cele-brò in seguito la festa dei pistores (i fornai). Tra il 7 e il 15 giugno si svol-

A rriva nella Capitale il primo festival dedicato al mondo dei cereali tra cultura, ali-mentazione, società, eco-

nomia, ambiente, territorio e turismo. Cerealia, questo il nome della mani-festazione, vede la partecipazione di numerose istituzioni ed organizzazio-ni a partire da Fondazione Campagna Amica e si svolgerà dal 6 al 9 giugno 2013 a Roma e in altre città nel La-zio e in Italia, con un ricco calendario di eventi, intreccianti cultura, storia, produzioni tipiche, scienza, tradizioni popolari. L’Italia è tra i primi paesi in-dustrializzati per l’utilizzo dei cereali nella dieta alimentare. Un utilizzo e consumo dovuto non solo alla posi-zione geografica della nostra peniso-la, ma ereditato dalle culture che nei secoli hanno abitato il Mediterraneo.

Daniele Taffon – EVENTI

gevano una serie di riti che davano vita a un vero e proprio ciclo, definito “dei cereali”.

DAGLI ANTICHI ROMANI ALLE TAVOLEProprio gli antichi rituali di Cerere e delle Vestali, rievocati in forma sceni-ca, costituiscono l’elemento “romano” che caratterizza il festival Cerealia, che vuole riallacciare i legami tra il ter-ritorio di produzione e la tavola del consumatore, riportare in vita usi e co-stumi antichi, fondati sul rispetto del-la terra, dei suoi frutti e delle culture autoctone, in un ottica di sostenibilità e con uno sguardo al Mediterraneo: nel 2013 il paese ospite è la Grecia. Un particolare omaggio sarà riservato quindi anche a Demetra. Il program-ma su: www.cerealialudi.org.

Campagna Amica celebra un settore chiave del made in Italy

ANNO IV - N°24 - APRILE

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

A GIUGNO SI ASSEGNA IL PREMIO PER L'AGRICOLTURA SOCIALETutto pronto per la fase finale del riconoscimento che si svolgerà a Torino il prossimo 1° giugnoSono quarantasette i progetti finalisti, sceltri tra le oltre centocinquanta candidature presentate

saggista e fondatore in Francia del movimento Colibrì www.colibris-lemouvement.org.

L’INNOVAZIONE È DI… CAMPAGNAObiettivo del concorso è quello di far emergere le pratiche di Agricoltura Civica presenti nel paese, per farle incontrare tra loro e conoscere dal-la collettività in modo da creare una conoscenza condivisa ed allargata di queste importanti forme di innova-zione sociale. In attesa del primo giugno, numerosi gli incontri di accompagnamento alla premiazione finale, in giro per l’Italia; tra le tappe del mese di aprile i fina-listi dell'Award sono stati presentati il 19 presso la Cooperativa Le Terre di Don Peppe Diana - Libera Terra a Castelvolturno (CE) ed il 29 a San Martino in Pensilis (CB) in occasione di Extrascape (www.extrascape.org), concorso internazionale per i miglio-ri oli extravergini di oliva e i migliori

Agricoltura Civica Award: è questo il nome del pre-mio, giunto alla sua terza edizione, assegnato da Ai-

Care (Agenzia italiana per la cam-pagna e l’agricoltura responsabile ed etica). Più di 150 candidature sono state esaminate, tutte incen-trate sull’etica e una prospettiva di accoglienza e civismo. Già perché l’agricoltura finalmen-te sta riscoprendo tutti i suoi valo-ri, non solo la produzione di cibo, messi a disposizione di imprendi-tori appassionati e gruppi o singoli cittadini animati dall’amore per la terra e per l’uomo. Dopo un’ardua scrematura, sono stati selezionati 47 finalisti tra i quali si nascondono i vincitori che saranno presentati il 1° giugno a Torino, nell'ambito del Fe-stival Per sentieri e remiganti (www.persentierieremiganti.it). A Torino sarà anche presente Pierre Rabhi, giurato d'eccezione dell'Award, agricoltore, filosofo,

AGRICOLTURA CIVICA - Angela Galasso

Un modo nuovo di fare agricol-tura, che permette di coniugare economia e relazione, restituen-do all’azienda agricola un ruolo centrale nello sviluppo della co-munità. Il termine si riferisce a pratiche agricole che, oltre alle consuete finalità di produzione di beni e servizi, perseguono anche il bene comune, facendo propri, in questo, termini quali reciprocità, etica, sostenibilità e traducendoli in pratiche quali Agricoltura Sociale, Servizi alla persona, Didattica, Orti condivisi, Vendita diretta, CSA (community supported agriculture), fornitura a GAS (gruppi di acquisto so-lidale), Vendita Diretta, ovvero pratiche economiche ma anche ambientali e sociali, che non si esauriscono nello scambio mer-cantile ma creano e mantengono valori di relazione durevoli.Parole chiave: Relazione, Soste-nibilità, Reciprocità, Comunità Locale, Community Building, Etica, Bene Comune, Cibo, Ven-dita diretta, Servizi alla persona, Rurale, Urbano. www.aicare.it

Le parole chiave dell’agricoltura civica

DAGLI ORTI AI SERVIZI ALLA PERSONA, LA RIVOLUZIONE “VERDE”

paesaggi olivicoli. Il 18 Maggio tappa a Roma, presso il Mercato di Campa-gna Amica al Circo Massimo. Curiosi-tà, informazioni e tutti gli eventi sono disponibili sul sito www.aicareaward.org La Fondazione Campagna Amica è tra i partner del concorso, lieta di sostenere questa iniziativa innovativa dediata ad un comparto in espansio-ne e del quale sentiremo certamente ancora parlare.

Agricoltura CivicaAward 2013

Premio per le agricolture del futuro #agricivic

Agricoltura CivicaAward 2013

Premio per le agricolture del futuro #agricivic

Agricoltura SocialeIncontro agricoltori�consumatoriOltre la didatticaOrti condivisiOutsiders

Sezione Buone PraticheSezione Buone Pratiche

Pubblica Amministrazione VirtuosaL'Olio GiustoYoung InnovatorsAgriCivic Consumer

Premi SpecialiPremi Speciali

Sezione Mediaprofessionisti e non che

raccontano l�Agricoltura Civica�

Sezione Mediaprofessionisti e non che

raccontano l'Agricoltura CivicaArticoli

FotoVideo

Per conoscere tutti i finalistidell'Agricoltura Civica Award

clicca sulla sezione Awarddel sito

www.aicare.it

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È un progetto di

Premiazione dei vincitori il 1° giugno a Torinopresso l'Auditorium Cottolengo - via Cottolengo 12,

nell'ambito del Festival Per sentieri e remigantiSarà presente Pierre Rabhi, componente d'eccezione della giuria!

152 partecipanti, 47 i finalisti suddivisi tra le diverse sezioni e premi speciali

Programma, informazioni sulla giuria e molto altro, sul sito www.aicareaward.org

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che ne forniscono 342 kcal, ambedue, però, a colesterolo zero. La fava fre-sca contiene l’81 percento di acqua mentre quella secca, solamente il 13,3 percento, ma mentre quella fresca contiene solo piccole tracce di grassi vegetali, quella secca ne contiene il 3 percento e la fibra della fava fresca è minima, mentre di quella secca è pari a 1,5 percento. Le fave fanno molto bene alla salute, grazie alle molte vi-tamine , specie del gruppo B e ai tanti importanti minerali. Sono molto dige-stive, deacidificano il sangue e sono

Si narra che, fra i legumi, le fave siano le meno caloriche in assoluto ed hanno acquisito un ruolo da protagonista nei

tempi antichi come cibo dei poveri per eccellenza, considerato il loro scarso costo e la semplice reperibilità. La pianta delle fave è originaria dell'A-sia Minore e da secoli viene ampia-mente coltivata per l'alimentazione umana ed animale (foraggio). Attualmente, le fave sono largamen-te consumate nelle tavole italiane, in particolare nelle regioni pugliesi, sicu-le e sarde. Le fave sono dei legumi che molti adorano e pochi mangiano, un po’ perché rappresentano una cu-cina povera e un po’ perché bisogna saperli cucinare. Sono molto impor-tanti per la nutrizione umana, grazie alla loro ricchezza in proteine vegetali, soprattutto allo stato secco. Un etto di fave fresche fornisce sola-mente 37 calorie,mentre quelle sec-

anche diuretiche, tanto che il rene ne apprezza molto l’uso, specie se so soffre di calcolosi renale. Aiutano molto il fegato nella sua azione disin-tossicante. Ci sono delle persone che, purtroppo, non possono mangiare le fave a causa di un errore metabolico ereditario, che provoca la malattia detta “favismo”. Costoro, infatti, sono incapaci di sin-tetizzare l’enzima Glucosio-6-Fosfo-deidrogenasi, per cui si verifica una grave forma di anemia che, se non prevenuta, potrebbe anche portare alla morte; infatti questo enzima, re-golarmente ha lo scopo di protegge-re la parete dei globuli rossi. Si presenta con ittero (cioè pelle mol-to gialla), presenza di sangue nelle urine, aumento del volume del fegato e della milza (epato e splenomegalia). Questa malattia è abbastanza diffusa nel Mediterraneo, Specie in Sardegna, Calabria e Sicilia.

Giorgio Calabrese - CONSIGLI ALIMENTARI

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ARRIVANO LE FAVEARRIVANO LE FAVE

Le fave possono essere consumate cot-te o crude, e sono vendute sia secche, sia fresche. Dopo aver tolto il tegumen-to che avvolge le fave, queste possono essere essiccate, dunque conservate per tempi più lunghi rispetto a quelle fresche. Le fave secche senza tegumen-

ANNO IV - N°24 - APRILE

to non richiedono tempi di ammollo preventivo, tipico di fagioli o lenticchie secche: vengono infatti tuffate nell'ac-qua bollente direttamente, oppure cu-cinate a vapore. Il risultato finale è una sorta di purè, ottimo accompagnamento per verdure

dal retrogusto amarognolo (es. cicoria). Le fave secche con il tegumento, a diffe-renza delle precedenti, richiedono alcu-ne ore di ammollo prima della cottura. Le fave fresche possono essere consu-mate al naturale outilizzate insieme a pane e salumi e formaggi.

Usiamole in cucina

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Varate due normative che promuovono il consumo di prodotti agricoli di origine regionaleL’obiettivo delle amministrazioni è favorire la filiera corta e l’incontro tra imprese agricole e consumatori

Due leggi per favorire il con-sumo di prodotti agricoli a chilometro zero. A vararle sono state le Regioni Puglia

e Basilicata, con provvedimenti che vanno della direzione della filiera corta e dell’incontro tra produttore e consumatore. Il Governo pugliese ha emanato la Legge regionale 13 dicembre 2012, n. 43 (Norme per il sostegno dei Gruppi acquisto solidale (GAS) e per la promozione dei prodotti agri-coli da filiera corta, a chilometro zero, di qualità - B.U. 18 dicembre 2012, n. 183). Tale normativa mira a favorire lo sviluppo della filiera cor-ta per la commercializzazione dei prodotti agricoli ed agroalimentari, con l’obiettivo di sostenere il reddi-to dei piccoli produttori oltre che di promuovere l’acquisto e il consumo di prodotti agricoli ed agroalimenta-ri nella zona di produzione, di salva-guardare l’ambiente e la biodiversi-tà, il mantenimento delle produzioni tipiche, biologiche e di qualità, il consumo consapevole di prodotti e una sana corretta alimentazione. Nel rispetto dei predetti principi la Regione intende sostenere la costi-tuzione di Gruppi di acquisito soli-dale (GAS) che abbiano un rapporto diretto con i piccoli produttori agri-coli. Per assicurare il perseguimen-to delle finalità ivi indicate, la legge prevede la messa a disposizione di risorse, mediante bando annuale, volte a finanziare progetti presen-tati dai Gruppi di acquisto solidale. Per le condizioni richieste affinché i Gruppi di acquisto solidale possano presentare i progetti in questione si rinvia alla legge (art. 4).

UN FILO DIRETTO CON LA RISTORAZIONELa Regione Basilicata ha, invece, varato la Legge regionale 13 luglio 2012, n. 12 (Norme per orientare e sostenere il consumo dei prodotti agricoli di origine regionale a chi-

lometri zero - B.U. 13 luglio 2012, n. 21). La finalità è quella di pro-muovere e valorizzare le produzioni agricole regionali, favorendo il con-sumo e la commercializzazione dei prodotti delle aziende agricole ubi-cate nel territorio regionale, garan-tendo al consumatore una maggiore trasparenza dei prezzi e assicurando un’adeguata informazione circa l’o-rigine e la specificità di tali prodot-ti. Gli interventi indicati dalla legge in esame per il perseguimento delle predette finalità sono: incentivazio-ne dell’impiego da parte dei gestori dei servizi di ristorazione pubblica di prodotti agricoli di origine regio-nale nella preparazione dei pasti; incremento della vendita diretta di prodotti agricoli regionali da parte degli imprenditori agricoli. A tal fine è previsto che i Comuni debbano riservare agli imprendi-tori agricoli lucani almeno il 20% del totale dei posteggi nei mercati al dettaglio in aree pubbliche, non-ché debbano destinare, nell’ambito del proprio territorio e del proprio piano per il commercio, aree per la realizzazione di farmer’s markets e di mercati dei prodotti agricoli locali riservati unicamente agli imprendi-tori agricoli; sostegno dell’acquisto di prodotti agricoli di origine regio-nale da parte delle imprese esercen-ti attività di ristorazione o ospitalità nell’ambito del territorio regionale; garanzia del rispetto della norma-tiva in materia di presentazione ed etichettatura dei prodotti agricoli freschi e trasformati attraverso ido-nea attività di controllo anche con l’utilizzo di strumenti tecnologici a tutela del consumatore; incremen-to della vendita di prodotti agricoli di origine regionale da parte della grande distribuzione. E prevista una norma finale relativa al cosiddetto «parere di compatibili-tà» da parte della Commissione euro-pea al cui ottenimento sono subordi-nati gli effetti della legge in oggetto.

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L’IMPRESA SI FA “ALL’ITALIANA”GIOVANI, UN MODELLO PER IL PAESEMigliaia di agricoltori under 30 hanno preso parte alle assemblee territoriali organizzare da ColdirettiBoom delle scuole di agraria e anche mamma e papà sognano un futuro in campagna per i figli

Tre appuntamenti per lancia-re l’assemblea nazionale (di cui parleremo diffusamente nel prossimo numero del

Punto Campagna Amica, ndr). Sono le iniziative promosse sul territorio da Coldiretti Giovani Im-presa, che hanno visto la parteci-pazione di migliaia di agricoltori under 30 nelle giornate di Bologna, Milano e Bari, riuniti sotto lo slo-gan “All’Italiana”, il titolo scelto per sottolineare l’importanza del ruolo dei giovani come portatori di crea-tività e innovazione all’interno del settore. Capaci di valorizzare le im-prese e i prodotti made in Italy, con lo sguardo sempre rivolto al futu-ro e aperto alle novità non solo in campo agricolo, gli under 30 stan-no cambiando non solo il modo di fare agricoltura ma anche di essere agricoltore. Non è dunque un caso che, secondo una ricerca Coldiretti Swg divulgata a Bologna durante

GIOVANI IMPRESA - Redazione

l’assemblea del Centro Italia (Emilia-Romagna, Toscana, Sardegna, Lazio, Abruzzo Marche e Umbria), l’85 per cento dei genitori italiani consigliereb-be ai propri figli un futuro professio-nale-lavorativo in agricoltura, perché lo considerano un settore di “primaria importanza con un alta produzione di valore sociale”. La fiducia in questo settore è fondata sui numeri, le aziende guidate da gio-vani, secondo dati Coldiretti, registrano un livello di fatturato del 79 per cento maggiore rispetto alla media e il 55 per cento di occupati in più.

QUANDO LA CAMPAGNA FA SCUOLAPienamente giustificato, dunque, il boom di immatricolazioni fatto regi-strare nelle facoltà di agraria dei prin-cipali atenei del Nord Italia, secon-do il report sul “Ritorno alla Terra” presentato all’assemblea di Milano. Mentre dal 2008 la disoccupazione nel nostro Paese è tornata a salire i giovani hanno iniziato a scommettere sull'agricoltura come fonte di reddito e investimento per il futuro. Dal 2009 a oggi alla Statale di Milano gli aspiranti agricoltori sono passati da 584 a 999 nelle lauree di primo livello (+ 71 per cento) e da 104 a 244 in quelle magistrali (+134 per cento). A Torino, nello stesso periodo, le ma-tricole dei corsi triennali sono cresciu-te del 68 per cento, mentre a Padova tra 2009 e 2011 l'incremento comples-sivo nelle iscrizioni è stato del 14 per cento. Sempre più ragazze scelgono la carriera agraria: in Veneto nel 2009 si sono iscritte in 160, nell'anno acca-demico successivo erano 193. Un bal-zo del 21 per cento, contro l'11 per cento dei colleghi maschi, passati da 336 a 372. Quattro anni fa in Lom-bardia, nelle lauree triennali quasi un immatricolato su tre era femmina: oggi le giovani donne raggiungono il 40 per cento del totale. E nelle lau-ree magistrali sorpassano i ragazzi: 55 per cento a 45 per cento, secondo i dati della metà di marzo di quest'an-no accademico. Un trend confermato dall’andamento nelle scuole secondarie di II grado statali e paritarie per l’anno scolastico 2012/2013. Si registra, infatti, un au-mento record del 29 per cento delle iscrizioni negli istituti professionali agricoli e del 13 per cento negli isti-tuti tecnici di agraria, agroalimentare ed agroindustria.

ECCO L’IDENTIKIT DEL GIOVANE AGRICOLTOREAnche l’identikit del giovane impren-ditore agricolo moderno parla chiaro:

La linea “verde” paga: il livello di fatturato è del 79 per cento maggiore rispetto alla media

IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

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Redazione - GIOVANI IMPRESA

laureato, pragmatico, pessimista circa il futuro italiano a breve periodo, inte-ressato al marketing e a nuove forme di investimento, chiede meno buro-crazia e contesta istituzioni ed enti di ricerca, colpevoli di essere poco atten-ti alle reali esigenze del territorio. Lo afferma il sondaggio presentato in occasione dell’assemblea di Bari, che ha coinvolto le regioni del Sud (Puglia, Basilicata, Campania, Molise, Calabria e Sicilia). Sono però ancora troppe le “molestie” che un giovane che vuole fare impresa si trova co-stretto a subire. Aspettare oltre due anni – ha denunciato il Delegato Na-zionale di Coldiretti Giovani Impresa, Vittorio Sangiorgio, dal palco del Te-atro Petruzzelli a Bari – per poter tra-sformare il proprio sogno in attività imprenditoriale agricola, per colpa di una burocrazia che spesso compro-mette il destino di un’impresa giova-ne e sottrarre ricchezza all’Italia. Non va dimenticato – ha proseguito Sangiorgio – il mancato accesso al credito in un paese dove per defini-zione danno i soldi a chi già li ha op-pure a chi sa già di poterli restituire. Ma, altrettanto per definizione, i gio-vani all’inizio della loro carriera soldi non ne hanno e l’unico modo per di-mostrare se sono capaci di restituirli è concedere loro credito.

Nella formazione – ha incalzato San-giorgio – abbiamo continuato a finan-ziare corsi e corsetti lontani dalle vere esigenze delle imprese, che intanto continuano a cercare invano competen-ze. E mentre mancano nel nostro Pae-se vere scuole di “imprenditorialità” e

la trasmissione dei saperi è legata a vie del tutto informali e spontanee, si continuano a pagare iniziative fittizie, assecondate da bandi pubblici ad hoc. Uno sperpero di risorse pubbliche inaccettabile di fronte ai gravi proble-mi del Paese”.

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22 IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA

LETTO PER VOI - Stefano Masini

Il tempo attraverso cui scorre, so-bria e veloce, la narrazione auto-biografica di Ermanno Olmi (“L’apocalisse è un lieto fine”, Ed.

Rizzoli, p. 270, € 18) non “si misura con l’orologio” (pag. 9): va un po’ indietro e un po’ avanti indicando un percorso che intreccia ricordi e prospettive, fotografa ritratti e pae-saggi, disegna colori e contorni di speranza e utopia. Ai giovani bisognerebbe, invero, raccomandare la lettura anche per scoprire passioni e interessi che oggi appaiono tanto banali da non meritare più attenzione soprattutto quando si sottolinea quella frattura evidente tra campagna e città non solo sul piano fisico – il verde dei prati aperti che si oppone al grigio del cemento – quanto emozionale con riguardo agli odori oggi scom-parsi di piante e stagioni o, ancora, culturale per i legami più autentici di amicizia e di fiducia.

LE GENERAZIONI DELLA GUERRAÈ la guerra che ha forgiato quelle generazioni interrompendo sogni e desideri ed esaltando la pazienza e il senso dell’attesa: arriva una lette-ra dei genitori in collegio e si ripo-ne nel cassetto insieme alle altre: “le annusavo per sentire l’odore di casa. E mi pareva di riconoscerlo” (pag. 35). I tempi dei giochi passano in fretta come gli innamoramenti: “La felicità ci ruba il tempo” (pag. 40) e, ancor di più, l’ingenuità: “Il nuovo mondo industriale chiedeva brac-cia alla campagna e l’aspirazione più ambita delle nuove generazioni di contadini era quella di diventare operai” (pag. 45). La pacificazione sarà, in seguito, la molla per ripar-tire e assorbire i cambiamenti della modernità: gli elettrodomestici, le biciclette, i motori. Però, “si apre un anguria, il frutto più buono quando fa caldo e “… chissà da dove viene e non sa più di niente” (pag. 72).

Non è la ragnatela del passato ad imprigionarci nei ricordi difficili ma l’esigenza di tornare ad imposses-sarsi di situazioni e stati d’animo al presente importante: insieme alle tecnologie e alle conoscenze che presidiano il nostro benessere dob-biamo ritrovare il gusto del bello e l’apprezzamento per le buone ma-niere. Sentimenti semplici che, a li-vello generazionale, consentono che “padri e figli possano ancora parlare e comprendersi” (pag. 86).

LE TRAPPOLE DEI CONSUMIÈ ineluttabile constatare, ad avviso dell’Autore, come l’industrializzazio-ne e la velocizzazione del progresso abbiano spazzato via il mondo con-tadino e la sua millenaria cultura, ma non si può certamente barattare gli affetti con la ricchezza o la bellezza con i consumi. L’ Autore è continua-mente ossessionato dalla perdita di percezione dei sentimenti sostitu-iti, in termini di valore relazionale, alle merci che ci collocano in una dimensione colma di illusioni anche quando facciamo la spesa, perché “nei supermercati c’è un odore che

CON IL MAESTRO ERMANNO OLMI L’APOCALISSE È UN LIETO FINEIl libro autobiografico ripercorre la vita del popolare regista e della civiltà rurale che ne ha segnato la poeticaUna riflessione sui problemi dell’industrializzazione e della velocizzazione del progresso nella nostra cultura

non è un odore, come in cartoleria: ogni prodotto è sigillato in confezio-ni… e un tal prodotto è al profumo di menta piperita, un altro all’aroma di fragola. Ma non è menta e nep-pure fragola. E’ soltanto l’allusione a un odore, appunto. Ovverosia, una mistificazione” (pag. 174). Come, del resto, la stessa politica rispetto alla quale non c’ è più la possibilità di distinguere “un aroma da un olezzo ripugnante” (pag. 174).

IDEALI DA RECUPERAREDobbiamo, allora, un po’ vergognar-ci anche noi per aver abbandonato ideali e tensioni nella quotidiana assunzione delle responsabilità ver-so gli altri e aver dimenticato di far bene i conti oltre che con numeri anche con i valori che devono ac-compagnare i meccanismi di fun-zionamento del mercato quanto le condizioni della nostra stessa so-pravvivenza: “non abbiamo ancora capito o non vogliamo capire quan-to vale una zolla di terra fertile o un bicchiere di buona acqua. Viviamo da ricchi una condizione di miseria” (pag. 212).

L’apocalisse è un lieto fineErmanno Olmi

Editore: RizzoliPag:270 Prezzo: € 18

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Il libro autobiografico ripercorre la vita del popolare regista e della civiltà rurale che ne ha segnato la poeticaUna riflessione sui problemi dell’industrializzazione e della velocizzazione del progresso nella nostra cultura

Le cose da non dimenticare per assicurare la salvaguardia del grande patrimonio immateriale che abbiamo creato, dal prezzo amico al rispetto del cliente, ecco cosa fa grande la nostra rete sul territorio

Campagna Amica è essenzialmente garanzia. Vendere i propri prodotti o i propri servizi con il “brand” Campagna Amica è una responsabili-tà aggiuntiva per tutti.

Campagna Amica è ormai un grande patrimonio im-materiale – composto di valori alimentari, etici, sociali, ambientali e salutistici – che deve essere salvaguardato a beneficio di tutti gli aderenti. Per questo motivo è as-solutamente necessario non dimenticare mai il nostro codice di comportamento, che si basa su 10 impegni prioritari, che ognuno di noi ha sottoscritto al momen-to dell’adesione alla Rete di Campagna Amica, che sono la carta d’identità della nostra offerta produttiva.

1. IL RISPETTO DEL CLIENTE Nei nostri mercati, così come nei punti vendita azien-dali, il cliente è per noi un alleato, quindi è sempre al centro delle nostre attenzioni. Siamo sempre pronti a fornire informazioni, a rispon-dere alle loro domande, a dare consigli con cortesia e professionalità. Siamo convinti che questo sia il nostro migliore biglietto da visita per fideliz-zare i nostri consumatori.

2. IL PREZZO AMICOI nostri prezzi sono sempre equilibrati, sia-mo impegnati in ogni momento dell’anno ad offrire il meglio delle produzioni alle con-dizioni più convenienti. Per i prodotti più consueti e confrontabili ci im-pegniamo a garantire un ribasso oggettivo del 30% ri-spetto alle quotazioni di sms consumatori, mentre per quelli più particolari il nostro impegno assicurerà co-munque una convenienza dell’acquisto e la corrispon-denza del rapporto tra prezzo pagato e qualità di ogni acquisto presso i Punti Campagna Amica.

3. L’IGIENE E LA PULIZIANei nostri punti vendita e nei nostri mercati poniamo una cura particolare per l’igiene e la pulizia, non solo perché teniamo al decoro e all’estetica, ma perché ab-biamo cura della salute dei clienti, così come della no-stra.

4. LA CHIAREZZA DELLE INFORMAZIONICi adoperiamo per fornire informazioni accurate ed ag-giornate sui prodotti che comprano i consumatori, sul prezzo e sulla provenienza. Lo facciamo per assicurare la massima trasparenza al nostro lavoro e per mettere il client4 nella condizioni di scegliere con soddisfazione i Punti della Rete Cam-pagna Amica.

5. IL RISPETTO DELL’AMBIENTETutte le nostre attività sono improntate al massimo ri-spetto per l’ambiente, sia quelle di produzione, nelle nostre aziende, sia quelle della vendita. Per questo pro-muoviamo l’uso di sporte riciclabili e durevoli, riducia-mo al minimo gli imballaggi, oltre a garantire un con-sumo limitato di energia e di carburante per portare il nostro prodotto al consumatore, seguendo la filosofia del chilometro zero.

6. LE INFORMAZIONI SUL CHILOMETRO ZEROPresso i nostri punti vendita si possono trovare infor-mazioni accurate e garantite sulla distanza che separa il punto di produzione dal luogo di vendita. Non sono importanti solo per la salvaguardia dell’ambiente: com-prando cibi locali si mantiene vivo il tessuto produttivo, ottenendo prodotti più buoni, più freschi e più genuini.

7. LA SICUREZZA ALIMENTAREIn ogni fase della produzione ci impegniamo ad offri-

re prodotti sani e sicuri. Per questo curiamo in modo particolare la difesa fitosanitaria delle

nostre coltivazioni, la profilassi veterinaria dei nostri allevamenti, le condizioni di stoc-caggio e di trasformazione dei nostri pro-dotti e ci assicuriamo che fino al momento della vendita questi siano perfetti.

8. LA FRESCHEZZA, LA QUALITA’, IL GUSTOTeniamo molto alla qualità ed al gusto dei nostri

prodotti e vogliamo proporre solo cibi buoni. Del resto gli stessi che mangiamo noi, per questo vogliamo che da questo punto di vista la soddisfazione del cliente sia pie-na. Se poi si verificasse qualche difetto dovremo essere a disposizione.

9. LA VISITA IN AZIENDALe nostre aziende sono sempre aperte alle visite. I con-sumatori possono verificare di persona dove e come si realizzano i prodotto che acquistano da noi.

10. IL CONTROLLO DELLA FONDAZIONE CAMPAGNA AMICAPunto Campagna Amica è il nostro marchio che garanti-sce tutta la nostra attività ed è la Fondazione Campagna Amica che assicura il rispetto delle regole che ci siamo voluti dare. Sul sito www.campagnamica.it o presso gli uffici della Fondazione si possono trovare informazioni sul marchio e sulle garanzie offerte.Tutto il sistema di garanzia, che comprende le procedure di controllo sulle aziende di produzione e sulla vendita è certificato da un Ente Terzo esterno ufficialmente riconosciuto.

Toni De Amicis - FILIERA COLTA

IL DECALOGO DI CAMPAGNA AMICACOSÌ SI RISPETTA IL NOSTRO CODICE

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IL PUNTO DI CAMPAGNA AMICA