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IL PIEDE DIABETICO

Dott.ssa Rosangela Brunetti

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Da molti anni i progressi nella cura della malattia diabetica hanno portato ad un allungamento dell’aspettativa di vita dei

diabetici che ormai non differisce sostanzialmente dall’aspettativa di vita

della popolazione non diabetica.

Piede diabetico: introduzione

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I problemi principali oggi per i diabetici

non sono più quelli legati alla sopravvivenza ma quelli legati alle complicanze croniche

del diabete.

Piede diabetico: introduzione

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COMPLICANZE DEL DIABETE

MICROANGIOPATICHE MACROANGIOPATICHE

COMPLICANZE DEI PICCOLI VASI ARTERIOSI (RETINOPATIA, NEFROPATIA, NEUROPATIA)

COMPLICANZE DEI GROSSI VASI ARTERIOSI (CARDIOPATIA ISCHEMICA, ARTERIPATIADEGLI ARTI INFERIORI, ARTERIOPATIA DEI TRONCHI SOVRAORTICI)

Piede diabetico: introduzione

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Tra le complicanze del diabete un ruolo sempre più rilevante è assunto da quella che va sotto il nome di

PIEDE DIABETICO

è in assoluto la complicanza che comporta

il maggior numero di ricoveri ospedalieri

per la quale i costi risultano ingenti

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Se si pensa alle previsioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

che ha stimato in

oltre 300 milioni il numero di diabetici nel 2025

rispetto ai 120 milioni calcolati nel 1996.

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Si può facilmente immaginare quale dimensione assuma questo problema:

stime di questa patologia dicono infatti che circa il 15% dei diabetici andrà incontro

nella vita a un’ulcera del piede che richiederà cure mediche.

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Il problema più rilevante legato ad un’ulcera del piede nei diabetici

rischio di una amputazione maggiore, ossia effettuata sopra la caviglia.

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La popolazione diabetica pur rappresentando circa il 3% della popolazione generale,

più del 50% di tutte le amputazioni maggiori riguardano proprio i diabetici.

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Ma il fatto che più deve far riflettere è il seguente:

su 100 diabetici amputati circa 84 hanno avuto come causa dell’amputazione

un’ulcera del piede aggravatasi nel tempo.

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E’ evidente quindi che

se si vuole < il numero delle amputazioni è necessario

migliorare la capacità di curare efficacemente e precocemente l’ulcera.

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Per raggiungere questo obiettivo è necessario disporre di

protocolli diagnostici e terapeutici efficaci

tutte le professionalità necessarie

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PIEDE DIABETICO ULCERATO

Protocollo di diagnosi e cura del piede diabetico ulcerato e professionalità necessarie per la sua applicazione (Rx: radiografia - RMN: risonanza magnetica nucleare - Tx: trapianti o innesti o lembi - PTA: angioplastica percutanea).

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OBIETTIVO FONDAMENTALE PER LA CURA DEL PAZIENTE DIABETICO

RIDURRE IL NUMERO DI AMPUTAZIONI

Quali sono concretamente le possibilità di raggiungerlo?

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Piede diabetico: introduzione

La risposta è estremamente difficile perché mancano dati precisi su quanto avviene in tutta Italia.

Tuttavia nei centri che si sono specializzati nella cura del piede diabetico è stata rilevata

una riduzione significativa del numero di amputazioni maggiori tra l’inizio degli anni

1990 e l’inizio del 2000.

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DEFINIZIONE DI PIEDE DIABETICO

Si parla di piede diabetico quando la neuropatia diabetica o l’arteriopatia degli arti inferiori compromettono la funzione o la struttura del piede.

Piede diabetico: definizione

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Questo potrebbe significare che i mezzi per ridurre le amputazioni esistono ma

l’ottenimento di risultati su vasta scala

non può prescindere dalla

creazione di una efficiente organizzazione che:

implementi le linee guida esistenti

identifichi i Centri specialistici a cui inviare i pazienti con ulcera del piede

Piede diabetico: definizione

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Schema di formazione dell’ulcera neuropatica

NEUROPATIA (motori, sensitiva, autonomica)

RIDOTTA SENSIBILITA’

ALTERAZIONE DEL MICROCIRCOLO

APPARATO PLANTARE ALTERATO

IPOTROFIA MUSCOLARE

IPERCARICO

ULCERA PLANTARE

Piede diabetico: definizione

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Schema di formazione dell’ulcera ischemica

ARTERIOPATIA OBLITERANTE DEGLI ARTI INFERIORI

ISCHEMIA

TRAUMATISMO (CALZATURE, TRAUMI, …)

ULCERE e GAGRENEPiede diabetico: definizione

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L’ulcera neuropatica, definita anche piede neuropatico, è profondamente diversa

dall’ulcera ischemica, o piede ischemico.

Tuttavia nella gran parte dei soggetti, soprattutto di età avanzata,

neuropatia e vascolopatia coesistono

PIEDE NEUROISCHEMICO

Piede diabetico: definizione

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GRAVE RISCHIO DI COMPLICANZE PER UN PIEDE DIABETICO, IN PRESENZA DI ULCERA APERTA

PROBABILE INFEZIONE

SPESSO VERA CAUSA DI AMPUTAZIONE

Piede diabetico: definizione

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PIEDE NEUROPATICO

IL PIEDE:

1) non è solamente un organo deputato al movimento

2) è un organo complesso che esplicita la sua funzione fornendo informazioni al cervello sotto forma di sensazioni e ricevendo da questo ordini motori.

Piede neuropatico

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INFORMAZIONI SENSITIVEci avvertono della:

Temperatura e asperità del terreno su cui camminiamo

Pressione esercitata sul piede

Sollecitazioni che provocano dolore sul piede

Piede neuropatico

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Piede neuropatico

DEAMBULAZIONE = è la conseguenza di ordini provenienti dal cervello che provvede a muovere in sincronia i muscoli dei piedi che si contraggono o si rilasciano, in sinergia con tutti i muscoli del corpo, in funzione della necessità del passo o della postura.

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Piede neuropatico

avviene tramite fibre nervose che non dipendono dalla volontà ma che lavorano autonomamente, indipendentemente dalla coscienza.

La conservazione della • temperatura• idratazione cutanea• trofismo

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Piede neuropatico

La neuropatia diabetica colpisce nervi motori (neuropatia motoria)

nervi sensitivi (neuropatia sensitiva)

nervi vegetativi (neuropatia autonomica)

Il piede diabetico pertanto è un piede in cui la neuropatia diabetica ha modificato:

• l’equilibrio muscolare• la percezione degli stimoli• l’autoregolazione vegetativa

cioè tutte e tre le componenti nervose.

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Piede neuropatico: neuropatia sensitiva

Neuropatia sensitiva

COLPISCE LE FIBRE NEROSE CHE INVIANO LE SENSAZIONI AL CERVELLO.

La conseguenza più grave

< della soglia del dolore

che può assumere differenti livelli i gravità.

Alcuni pazienti hanno infatti piedi poco sensibili, altri perdono a tal punto la sensibilità da poter sopportare un intervento chirurgico senza anestesia.

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Piede neuropatico: neuropatia sensitiva

La mancanza di stimoli dolorifici, che a prima vista può sembrare un vantaggio, si rivela in realtà una sciagura perché

il dolore è un sintomo che ci avverte che qualcosa ci sta danneggiando.

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Piede neuropatico: neuropatia sensitiva

Ad esempio, è il dolore che ci avverte che una scarpa è troppo stretta spingendoci a toglierla.

Se manca il dolore continueremo a calzarla per tutta la giornata e, quando la toglieremo, ci accorgeremo tardivamente della lesione ulcerativa che si è formata.

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Piede neuropatico: neuropatia sensitiva

Questo esempio non è riportato casualmente: nella letteratura medica si riscontra che oltre il 30% delle ulcere del piede nei diabetici sono causate da

scarpe inadatta

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Piede neuropatico: neuropatia sensitiva

Ugualmente, è il dolore che ci avverte se abbiamo i piedi troppo vicini al fuoco del camino o se la sabbia su cui camminiamo è piena di cocci di vetro e conchiglie che ci feriscono.

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Piede neuropatico: neuropatia sensitiva

Neuropatia sensitiva = una patologia che consente ad un trauma di perdurare nel tempo tanto da determinare una lesione senza la percezione di alcun segnale premonitore.

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Piede neuropatico: neuropatia sensitiva

Oggi esistono metodi diagnostici

• Semplici

• Poco costosi

• Innocui

• Rapidamente applicabili

che possono rilevare precocemente la presenza di una neuropatia sensitiva.

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Monofilamento di Semmes-Weinstein 10 grammi per la valutazione della sensibilità pressoria.

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Diapason per la valutazione della sensibilità vibratoria

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Biotesiometro per la valutazione della sensibilità vibratoria.

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Se manca la sensibilità tattile e vibratoria possiamo essere certi che il soggetto che stiamo visitando ha

Un alto rischio di ulcerazione del piede

e come tale deve essere attentamente seguito nel tempo.

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Neuropatia motoria

Colpisce le fibre nervose che innervano i muscoli del piede.

Quando un nervo che va al muscolo del piede subisce un danno, il muscolo soffre e reagisce esprimendo

• ipotrofia

• atrofia SQUILIBRIO TRA MUSCOLI

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Nei diabetici con neuropatia motoria si crea uno

squilibrio tra muscoli estensori e flessori

strutture tendinee articolazioni

Il tendine di quel muscolo trascina l’articolazione

1.Griffe delle dita

2.Prominenza teste metarsali

3.Accentuazione del cavismo del piede

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DEFORMAZIONE DEL PIEDE

Alterazione della superficie d’appoggio ridotto a punti particolari con ipercarico in alcune aree.

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L’organismo nel tentativo di difendersi da questo ipercarico irrobustisce il foglietto più superficiale della pelle nelle zone di > pressione callosità della pianta del pianta del piede, definita come

IPERCHERATOSI

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Se non si riduce l’iperpressione in quel punto a lungo andare si formerà un’ematoma e perdurando l’ipercarico si produrrà un’ulcera.

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Callosità nei punti di iperpressione, formazione di ematomi

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Formazione di ulcera

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Valutazione dell’appoggio plantare con carta podobarografica.

Valutazione dell’appoggio plantare con pedana podobarometrica.