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Ing. Leonilde Tocchi Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del Suolo Area Programmi e Progetti per lo Sviluppo Sostenibile Il Nuovo Patto dei Sindaci per l’Energia e il Clima: Azioni locali di mitigazione e adattamento dopo la COP21 di Parigi 4 marzo 2016, Sala Tirreno - Regione Lazio Il Piano Energetico Regionale della Regione Lazio

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Ing. Leonilde Tocchi Direzione Regionale Risorse Idriche e Difesa del SuoloArea Programmi e Progetti per lo Sviluppo Sostenibile

Il Nuovo Patto dei Sindaci per l’Energia e il Clima: Azioni locali di mitigazione e adattamento dopo la COP21 di Parigi

4 marzo 2016, Sala Tirreno - Regione Lazio

Il Piano Energetico Regionale della Regione Lazio

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DOCUMENTO STRATEGICO PER IL PIANO ENERGETICO DELLA REGIONE LAZIO

La Regione Lazio ha elaborato un Documento Strategico per il Piano Energetico(Det. Dir. n. G00396 del 22 gennaio 2015) che si configura come un ProgettoPreliminare preparatorio al Piano

Marzo 2015: l‘ Assessore Fabio Refrigeri, lo ha presentato al ConsiglioRegionale in Commissione Ambiente, Lavori Pubblici, Mobilità, Politiche dellaCasa e Urbanistica

Aprile 2015: Conferenza Energetica Regionale è stato intrapreso un percorsopartecipato con gli stakeholders pubblici e privati, per la costruzione condivisa etrasparente del nuovo Piano Energetico

Dicembre 2015: D.G.R n. 768 del 29/12/2015 “Approvazione, a seguito della fase di

consultazione con gli stakeholder, del Documento Strategico per il Piano Energetico della RegioneLazio, del Rapporto sintetico degli esiti delle consultazioni, del Quadro indicativo dei contenuti del

Piano e del Rapporto preliminare di Valutazione Ambientale Strategica.”

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PERCORSO PARTECIPATO: CONSULTAZIONI ON-LINE

E’ stato creato un link nell’homepage delsito web della Regione Lazio

Tutti possono leggere ildocumento strategico edinviare un propriocontributo tematico:

http://www.regione.lazio.it/pianoenergetico

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Consultazioni per gruppi di stakeholder, individuati nell’allegato 2 delDocumento Strategico:

FOCUS GROUP 1 Gestori/erogatori di servizi di interesse economico generale nel settoreutilities ed energia, Stakeholder regionali energivori (Ferrovie dello Stato, ADR Aeroporti diRoma S.p.A., Consorzi per lo sviluppo industriale del Lazio, grandi aziende ospedaliere,autorità portuale Civitavecchia ecc)

FOCUS GROUP 2 Associazioni di categoria maggiormente rappresentative, Associazioni dicategoria dei settore energia ed efficienza energetica, Organizzazioni non governative chepromuovono la protezione dell’ambiente, le fonti rinnovabili e l’efficienza energetica

FOCUS GROUP 3 Enti Territoriali, Università ed Enti di Ricerca

PERCORSO PARTECIPATO: INCONTRI TECNICI IN FOCUS GROUP

contributi tecnici pervenuti utili nella successiva fase di elaborazione del Piano Energetico

Regionale

Fonti Rinnovabili

Mobilità Sostenibile

Efficienza

Energetica

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ARTICOLAZIONE DEL DOCUMENTO STRATEGICO PER IL PIANO ENERGETICO DELLA REGIONE LAZIO

Cap. 1 – Quadro di riferimento e linee di indirizzo comunitarie e nazionali in campo energetico ed ambientale

Cap. 2 – Obiettivi strategici generali della Regione Lazio

Cap. 3 - Quadro di riferimento del sistema energetico regionale attuale

Cap. 4 – Scenari tendenziali della Regione Lazio

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ARTICOLAZIONE DEL DOCUMENTO STRATEGICO PER IL PIANO ENERGETICO DELLA REGIONE LAZIO

Cap. 5 – Scenari obiettivo e scelte energetiche

Cap. 6 – Azioni da attuare nel medio termine per l’uso efficiente dell’energia, per l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e la riduzione della CO2

Cap. 7 – Metodologia operativa di elaborazione del Piano Energetico Regionale (PER)

ALLEGATO I –Il Patto dei

Sindaci

ALLEGATO II -Elenco

Stakeholder

ALLEGATO III – Flow Chart del processo di

elaborazione del Piano Energetico

Regionale

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Pacchetto Clima -Energia 20-20-20 (Dirr. 2009/28/CE- 2009/29/CE-31/2010/CE)

Pacchetto Clima -Energia 2030

Piano d’ Azione Nazionale per le fonti rinnovabili (PAN) 2010

D. Lgs. 28/2011 di recepimento Dir. 2009/28/CE

D. Lgs. 102/2014 di recepimento Dir. 2012/27/CE

Strategia Energetica Nazionale (SEN), D.M. 8 marzo 2013

Piano d’azione per l’efficienza energetica (PAEE) 2014

Decreto MiSE15 Marzo 2012, cosiddetto “Burden Sharing”

obiettivo quota d’energia da FER

pari al 27% entro il 2030

obiettivo riduzione delle emissioni di

GHG del 40% entro il 2030

La pianificazione energetica regionale si colloca nell’arco temporale 2015-2020/2030/2050, tiene conto delle più recenti normative e documenti di indirizzocomunitari e nazionali

Cap. 1 – Quadro di riferimento e linee di indirizzo comunitarie e nazionali in campo energetico ed ambientale

obiettivo incremento efficienza

energetica del 27% entro il 2030

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• Sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio econtrastare i cambiamenti climatici attraverso la diffusione della green economy,anche attraverso l’uso ottimale dei Fondi SIE della nuova Programmazione 2014-2020

• La produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in rapporto ai soli consumielettrici finali lordi, è ferma al 9,4% rispetto al 23,5 % dell’Italia nel 2011: laRegione Lazio deve passare, da territorio sotto la media nazionale ad esempiovirtuoso per produzione energetica da fonti rinnovabili e nell’innovazioneenergetica, collegando strettamente le prospettive di sviluppo ed occupazione

• Efficienza energetica ed ottimizzazione, la migliore energia è quella che non siconsuma

• Simbiosi industriale, quel processo che tende a riutilizzare gli scarti industrialiinvece di smaltirli, promuovendo un’economia circolare

• Coerenza tra politiche, vanno cioè ricercate e integrate, nel PER, le connessionicon gli altri piani e strategie regionali, in particolare i rifiuti, la mobilità, la smartspecialisation strategy (S3)

Cap. 2 – Obiettivi strategici generali della Regione Lazio

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• I dati aggiornati del solo Bilancio Elettrico per la Regione Lazio, Rapporto TERNA2012, confermano la Regione Lazio tra le 12 regioni su 20 che registrano un deficitdella produzione rispetto al fabbisogno elettrico pari a -19,7%.

• Dall’analisi dei consumi elettrici per settore e per Provincia (2012), emerge che ilterritorio della Provincia di Roma detiene il primato assoluto per consumi totali(Agricoltura, Industria, Terziario e Domestico) in considerazione della densità dipopolazione e di servizi. Seguono, con considerevole distacco Frosinone, che siclassifica seconda tra le Provincie per consumi nell’industria, e Latina che siclassifica prima per consumi nel settore agricoltura. Infine, consumi più bassi siregistrano a Viterbo e a Rieti.

Cap. 3 - Quadro di riferimento del sistema energetico regionale attuale

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• Per quanto riguarda i consumi finali non elettrici nei vari settori di gas e petrolio(metano e GPL per riscaldamento, combustibili per trasporti, ecc.), nondisponendo di dati regionali aggiornati, è stato ipotizzato il trend regionaleassimilabile a quello nazionale, desunto dall’analisi dei dati del Bilanci EnergeticiNazionali (BEN) 2008 -2012 pubblicati annualmente dal MiSE

• A partire dai datiregionali ENEA2008, si stima unacontrazione, anchea scala regionale,negli anni 2008-2012

Cap. 3 - Quadro di riferimento del sistema energetico regionale attuale

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• Relativamente alla produzione di energia elettrica da fonti energetiche rinnovabilielettriche (FER E), anche nella Regione Lazio, a seguito degli importanti incentivi siè registrata una crescita della potenza installata.

• Confrontando gli anni 2008 e2012, fonte GSE, la crescitamaggiore si è registrata per ilfotovoltaico la cui potenzainstallata è passata da 23MW a1.068 MW, seguono gliimpianti a biomassa con unincremento da 78 MW a 189MW. Lieve aumento dellapotenza installata anche perl’eolico che è passato da 9 MWa 51 MW, pressoché stabilel’idroelettrico che mantiene403 MW di potenza installata.

Confronto 2008 (Tab in alto)-2012 (Tab in basso).Fonte SIMERI-GSE Spa

Cap. 3 - Quadro di riferimento del sistema energetico regionale attuale

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Tuttavia, raffrontando con le altre Regioni e a livello nazionale i dati della produzione di energia elettricalorda da FER in rapporto ai soli consumi elettrici finali lordi, la Regione Lazio con il 9,4 % di FER elettrichesi colloca al penultimo posto

Cap. 3 - Quadro di riferimento del sistema energetico regionale attuale

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• Gli scenari tendenziali della Regione Lazio al 2020, sono stati elaborati, analogamente conquelli predisposti nella proposta di Piano Energetico Regionale del 2008, per due scenari dibasso ed alto consumo, utilizzando un modello semplificato, basato sulle più recentiprevisioni di medio-lungo termine 2013-2023, stimate da TERNA per l’Italia e per l’Area delCentro Italia della domanda elettrica (in energia e in potenza) e del fabbisogno di potenzanecessario: una crescita della domanda di energia elettrica per il prossimo decennio compresa tra:

uno scenario di sviluppo che prevede una evoluzione ad un tasso medio annuo del +1,1% per l’Italia e +1,2 per l’Area delCentro;

uno scenario base in cui si ipotizza una intensità elettrica contenuta, con un tasso di crescita pari a +0,3% medio per anno perl’Italia e +0,4% per il l’Area del Centro.

una evoluzione della punta di carico, correlata allo scenario di sviluppo, ad un tasso medio tra +2,1% e +1,4% per anno; quanto alloscenario base i tassi di variazione attesi sono compresi tra +1,2% e +0,5% per anno

Cap. 4 – Scenari tendenziali della Regione Lazio

Tasso medio

annuo di

incremento

2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020

Richiesta di energia elettrica (TWh)

nel Lazio

Scenario di sviluppo 1,20%

25,02 25,32 25,62 25,93 26,24 26,55 26,87 27,19 27,52

Scenario

base 0,40% 25,02 25,12 25,22 25,32 25,42 25,52 25,62 25,72 25,83

Previsioni sulla richiesta di energia elettrica nel Lazio. Elaborazione Regione Lazio su dati Terna S.p.A.

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• Il rapporto TERNA, valido anche per la Regione Lazio, che si colloca nell’Areageografica Centro, prevede un’elettrificazione della domanda energetica,l’ampliamento degli orizzonti negli scenari di previsione e le nuove applicazioniconcepite per l’utilizzazione del vettore elettricità, ad esempio l’auto elettrica,suggeriscono ulteriori evoluzioni nel lungo termine del processo di sostituzionetra fonti energetiche.

• Dato riportato su scala internazionale anche dall’OECD/IEA (International EnergyAgency) su World Energy Outlook (WEO) 2012 (i lavori dell’OECD/IEA costituiscono una

fonte molto autorevole di indicazioni prospettiche per il settore energetico e rappresentano ilbenchmark a livello internazionale).

• La vision che viene sottintesa nel rapporto WEO dell’OECD/IEA è quella in cui neiPaesi UE, in virtù delle azioni coordinate promosse dall’UE, ci sarebbe unarelazione diretta tra incremento della quota dei consumi elettrici e le misure dipolicy propedeutiche agli obiettivi di sostenibilità ambientale: il passaggio alvettore elettrico di una parte dei consumi finali totali garantisce nel lungo terminel’ottenimento di un contenimento delle emissioni di CO2 ad un livello consideratosostenibile.

Cap. 4 – Scenari tendenziali della Regione Lazio

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• Nella “vision” di lungo termine, si ipotizza infatti l’ampliarsi dello spettro diapplicazioni dell’elettricità in settori non tradizionali - quali il riscaldamento(pompe di calore per riscaldamento, sia nel residenziale che nel terziario) e itrasporti (diffusione di auto elettriche) - e nell’industria, ove il processo disostituzione è in atto da tempo con gradualità.

• Questo principio, già verificabile nei consuntivi del Bilancio Energetico Nazionale,viene comunicato in termini di elettrificazione della domanda.

• Anche la SEN prevede un incremento sostanziale del grado di elettrificazione,tendenza già in atto negli ultimi anni, ma che dovrà significativamente accelerareper consentire il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione, in particolarenei settori termico e dei trasporti (ad esempio, tramite la diffusione di pompe dicalore e la sperimentazione nella diffusione di veicoli elettrici).

• Nel settore trasporti, la Legge 7 agosto 2012, n. 134, recante “Misure urgenti perla crescita del Paese”, prevedeva l’approvazione di un Piano nazionaleinfrastrutturale per la ricarica dei veicoli alimentati ad energia elettrica (PNIRE),approvato e pubblicato su GU Serie generale, n. 280 del il 2/12/2014.

Cap. 4 – Scenari tendenziali della Regione Lazio

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• Sono previsti tre scenari obiettivo di sviluppo delle fonti rinnovabili e diincremento dell’efficienza energetica, in relazione alle scelte energetiche e alleazioni che la Regione Lazio intende perseguire:

Cap. 5 – Scenari obiettivo e scelte energetiche

SCENARI/OBIETTIVI

AL 2020

SCENARIO

OBIETTIVO 1

(Sfidante in linea con la

SEN)

SCENARIO

OBIETTIVO 2

(Medio: obiettivi

concordati in sede

europea per l’Italia)

SCENARIO

OBIETTIVO 3

(Minimo da

raggiungere in linea

con il “Burden

sharing”)

Obiettivo

Efficienza

Energetica (EE) di

riduzione consumi

primari rispetto

all’andamento

inerziale al 2020

24% 20%

/

Già compreso nell’obiettivo

Burden sharing: viene

ipotizzato su base nazionale

nel Piano di Azione Nazionale

per le energie rinnovabili

2010

Obiettivo Fonti

Energetiche

Rinnovabili (FER)

sui Consumi finali

Lordi (CFL)

20% 17% 11,9 %

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• L’obiettivo di “burden sharing” fissato dal Decreto MiSE del 15 marzo 2012“Definizione e qualificazione degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili edefinizione della modalità di gestione dei casi di mancato raggiungimento degliobiettivi da parte delle regioni", necessariamente deve essere raggiunto emonitorato nel tempo anche nel PER

• Si tratta della regionalizzazione dell’obiettivo nazionale 14,3 % ( ex 17%, Trasportie importazioni energia rinnovabile da estero sono di competenza statale)

• A decorrere dal 2017, il MiSE apre una procedura di verifica in caso di nonconseguimento obiettivi regionali anche intermedi, che non si applica nel casosiano comunque stati raggiunti gli obiettivi nazionali, intermedi o finale.

• Il Decreto per la Regione Lazio, definisce la traiettoria di sviluppo dal 2012 al 2020,dell’obiettivo di burden sharing (FER E+ FER C) /CFL:

Cap. 5 – Scenari obiettivo e scelte energetiche

Valore di Partenza

4%

2012

6,5%

2018

9,9%

2014

7,4%

2016

8,5%

2020

11,9%

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Cap. 6 – Azioni da attuare nel medio termine per l’uso efficiente dell’energia, per l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e la riduzione della CO2

• Sono state identificate tre priorità e nel dettaglio specifiche azioni a supporto

Efficienza energetica

(Riduzione dei consumi energetici

primari e finali)

Sviluppo sostenibile delle energie

rinnovabili(più equilibrato

bilanciamento tra le diverse fonti

rinnovabili elettriche e favorendo la crescita delle rinn. termiche)

• Svolgeranno un ruolo importante al fine dell’attuazione del PER, le risorse finanziarie dellapreviste dai tre Programmi Operativi Regionali (POR FESR - POR FSE - PSR 2014-2020)

• Le rinnovabili e le tecnologie per l’efficienza energetica rappresentano un’opportunità per laripresa economica, preferendo le tecnologie con maggiori ricadute sulla filiera economicaregionale e nazionale e/o con forti potenziali per l’internazionalizzazione dell’industria

Modernizzazione del sistema di governance

con riferimento a: Sistema delle regole Programmazione e

informazione Conoscenza e

formazione

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Cap. 6 – Azioni da attuare nel medio termine per l’uso efficiente dell’energia, per l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e la riduzione della CO2

Efficienza energetica-specifiche azioni: Promuovere un piano per l'efficienza energetica in edilizia contenente programmi di interventi di medio-lungo

termine per la riqualificazione energetica degli edifici sia pubblici che privati, per la riduzione dei consumi tramitel’aumento dell’efficienza energetica, e dei costi energetici per le famiglie, le imprese e la P.A. (spending reviewenergetica), soprattutto di quelli in uso alla Regione,

Favorire la diffusione delle certificazione e degli audit energetici sia nelle industrie che negli edifici, secondo leindicazioni del D.Lgs. 4 luglio 2014, n. 102 utili anche come base conoscitiva del parco immobiliare regionale(catasto energetico) a disposizione degli operatori e della regione per una programmazione efficacedell’efficientamento energetico.

Incrementare ricerca ed innovazioni sulle tecnologie, materiali e soluzioni di efficienza energetica, sistemiavanzati di controllo e telecontrollo dei consumi e sistemi di accumulo energetico, permettendo così di risolvereil doppio problema della intermittenza delle energie rinnovabili e delle reti, utili anche in ottica di mobilitàsostenibile.

Rafforzamento modello E.S.CO (Energy Service Company) attraverso: creazione di fondi di garanzia dedicati oappositivi fondi rotativi; sviluppo e diffusione di modelli contrattuali innovativi per finanziamento tramite terzi.

Per una maggiore efficacia della spending review energetica degli enti pubblici, va favorita la nomina degliEnergy manager (senza oneri aggiuntivi per la spesa pubblica), a cui va data effettiva autorità negli atti cheriguardano l’energia, a partire dalla Regione, Comuni, Aziende ospedaliere, ASL e altri enti con un alto consumoenergetico.

Promuovere forme di gare per la gestione efficiente degli edifici ed enti pubblici attraverso contratti di prestazioneenergetica.

Favorire lo sviluppo del recupero e del riciclo di materie prime con conseguenti benefici economici e beneficiambientali.

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Cap. 6 – Azioni da attuare nel medio termine per l’uso efficiente dell’energia, per l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e la riduzione della CO2

Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili-specifiche azioni: Incentivare la produzione di energia nei luoghi dove deve essere consumata (energia a Km 0) e favorire

la realizzazione di reti intelligenti (smart grids): il modello consolidato di "produzione centralizzata" dienergia elettrica deve trasformarsi in quello più articolato e avanzato, sia dal punto di vista tecnologico chegestionale, di generazione distribuita con conseguente minore dispersione nella rete distributiva (oggi,fino al 10% dell'energia prodotta si perde nel trasporto) e l'ottimizzazione delle dimensioni degli stessiimpianti con il beneficio di una maggiore efficienza produttiva.

Incentivare il fotovoltaico integrato negli edifici e nelle infrastrutture, evitando ulteriore occupazione disuolo.

Diversificare il mix delle fonti energetiche rinnovabili elettriche (oltre al fotovoltaico, mini e microeolico,impianti a biomasse, impianti geotermoelettrici innovativi a ciclo binario) e termiche (solare termico epompe di calore geotermiche) per raggiungere gli sfidanti obiettivi europei e nazionali di FER su consumifinali anche in una “vision” di decarbonizzazione 2050 già delineata nella SEN e nella “Roadmap europea2050”.

Promuovere la bonifica e sostituzione dell'amianto con pannelli fotovoltaici

Incrementare il recupero dei materiali di scarto a fini energetici (connessioni con agricoltura, allevamenti,biomasse forestali, spreco alimentare); grandi potenzialità sono offerte dalle potature agricole, che vannoutilizzate in un’ottica di filiera corta (70 Km);

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Cap. 6 – Azioni da attuare nel medio termine per l’uso efficiente dell’energia, per l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia e la riduzione della CO2

Modernizzazione del sistema di governance-specifiche azioni: la semplificazione e la certezza dei tempi sia per i processi autorizzativi che per gli strumenti di incentivazione.

promozione della collaborazione istituzionale sia interna (tra le diverse strutture regionali) che esterna (verso gli altri Enti) alfine di coordinare la produzione normativa in funzione del raggiungimento degli obiettivi regionali;

definizione delle procedure autorizzative per la progettazione, realizzazione e gestione delle sonde geotermiche;

revisione della normativa in materia di controllo e ispezione degli impianti termici e di condizionamento.

promozione della progettazione europea dedicata per affinare o intercettare modelli di sviluppo e cooperazione dai contestiinternazionali (INTERREG IV C, MED, HORIZON 2020 ecc);

promozione del credito mediante accordi ad hoc, del venture capital e di misure dedicate di sostegno finanziario da partedel sistema pubblico per interventi di EE e FER;

sviluppo di programmi energetici locali (Patto dei Sindaci e PAES);

divulgazione, informazione e assistenza in relazione ai programmi di promozione sul tema dell’efficienza energetica e diproduzione da FER;

promozione delle buone pratiche già sperimentate o su cui si sta lavorando in ambito regionale attraverso l’adesione aprogetti europei o di interesse nazionale, oppure attraverso interventi promossi dalle Province o da Comuni “virtuosi”;

promozione del risparmio energetico e dell’utilizzo di energia da fonti rinnovabili nelle iniziative di acquisto di beni e serviziper gli Enti della Regione;

sviluppo di un Sistema Informativo Energetico Regionale (Catasto Regionale informatizzato degli impianti autorizzati perimpianti termici, sonde geotermiche, impianti a fonte rinnovabile e attestati di certificazione energetica)

informatizzazione delle procedure autorizzative degli impianti FER

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ALLEGATO I –Il Patto dei

Sindaci

Promuovere l’adesione al Patto dei Sindaci tra i Comuni nel territorio e forniresostegno e coordinamento ai comuni firmatari

Processo bottom-up: i Comuni del Lazio si impegnano e contribuiscono alraggiungimento degli obiettivi del Piano energetico regionale

Sottoscrivendo il Patto dei Sindaci, l’amministrazione si impegna in modo volontario acontribuire alla lotta al cambiamento climatico e ad orientare le strategie di sviluppoverso una maggiore sostenibilità energetica promuovendo un approccio integrato.

I PAES permettono anche di essere preparati per un migliore utilizzo delle risorsefinanziarie disponibili (fondi di rotazione, finanziamenti dell’UE, ELENA, ecc.) graziealla disponibilità di un parco progetti adeguato a cui poter attingere in tempi brevi

Nella Call for Proposal “Energia Sostenibile 2.0” - POR FESR Lazio 2014-2020 (€13,2milioni) è stata inserita una premialità se già era previsto, nell’ambito del PAESapprovato, l’efficientamento dell’immobile oggetto di domanda

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Grazie per l’attenzione

http://www.regione.lazio.it/pianoenergetico

Ing. Leonilde Tocchi [email protected]