Il Periodico News

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Anno 6 - N° 54 Giugno 2012 EDITORE DIRETTORE RESPONSABILE ALESSANDRO DISPERATI [email protected] Responsabile P.R. ORNELLA REPETTI [email protected] Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/934583 www.ilperiodiconews.it [email protected] Tutti i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto. STAMPA: San Biagio Stampa S.p.A. - Genova Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 31/03/2011 il Periodico news Distribuzione Gratuita 20.000 COPIE 20.000 COPIE Terme di Salice Serra: “La situazione è delicata, siamo vicino ai lavoratori” Giunta di Voghera, che succede? A sorpresa cambiano 3 assessori DI ALESSANDRO DISPERATI Aria di ribaltoni. E per il momento senza nussuna motivazione logica. A sorpresa la giunta di Voghera, a metà mandato, cambia le proprie pedine. Di punto in bianco il sin- daco Carlo Barbieri ha deciso di revocare le deleghe agli assessori Wiliam Tura, Pier- felice Albini e Vincenzo Giugliano. Al loro posto potrebbero, per ora il condizionale è d’obbligo, entrare Graziano Percivalle, Giampiero Rocca e Giuseppe Carbone. Infuriato il segretario del Pdl provinciale Carlo Nola che afferma: “Il Pdl utilizza- to a proprio uso e consumo e mortificato quando i propri interessi entrano in con- flitto con le ragioni della politica”. Do- vrebbe essere revocato anche l’incarico di vice sindaco a Giuseppe Fiocchi per passa- re all’avvocato Giovanni Di Valentino. Per il momento i diretti interessati preferisco- no non commentare. Non usa mezzi termi- ni il Partito di Rifondazione Comunista di Voghera che in una nota sottolinea: “Da mesi stiamo dichiarando il disfacimento dell’Amministrazione vogherese: l’im- mobilismo di una giunta comunale senza idee, le diatribe interne con Rocca (ora casualmente papabile Assessore) e quelle con l’Assessore al Bilancio Salerno per ci- tare solo i fatti più recenti. La notizia non è quella di un rimpasto, ma di una spaccatu- ra totale nella maggioranza che vede usci- re una Lega molto ridimensionata, un PdL vogherese che male deve avere digerito il congresso provinciale, vinto dalla corrente di cui Giugliano è un esponente di spicco, anche lui sostituito assieme a Tura e Albi- Nel commercio la paura della crisi “Penalizzati dal Governo Monti” Stradella: la Lega si difende Casteggio, adottato il nuovo Pgt: tolte le aree commerciali Nostra inchiesta tra i banchi del merca- to a Broni e Casteggio ed in altri nego- zi. I provvedimenti del Governo stanno attanagliando un settore già di per se gravato dall’apertura di nuovi centri commerciali. “I controlli a tappeto si sono intensificati e colpiscono sempre la nostra categoria. Si punta sulla qua- lità e sui prodotti locali per cercare di combattere questo periodo difficile”. Servizi a pagina 6-7 L’assessore Andrea Mussi illustra il nuovo Piano di Governo del Territorio del Comune di Casteggio approvato nei giorni scorsi dopo un lunghissimo iter. Tra le novità più importanti lo stralcio delle aree commerciali che erano state pro- grammate verso Fumo e che avevano già ricevuto parere negativo dall’Amministra- zione Provinciale. Servizio a pagina 39 Il segretario cittadino Alessandro Torregia- ni sottolinea: “La Lega è l’unica ad essere davvero dalla parte dei cittadini. Prosegui- remo il nostro lavoro di controllo” Servizio a pagina 39 ni. Queste mosse sono alchimie politiche per cercare di tenere viva un’Amministra- zione già morta da tempo; Albini era As- sessore allo Sport da pochi mesi, perché questa sua sostituzione altrimenti?”. Decisivi saranno i prossimi giorni quando si delineeranno le linee guida della nuova giunta comunale. E c’è da aspettarsi aria di bufera... E soprattiutto Barbieri dovrà mo- tivare le sue scelte.

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EDITORE THORDIRETTORE RESPONSABILEAlessandro DisperatiDirezione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme Registrazione presso il Tribunale di Voghera N. 178 del 31/03/2011Distribuzione Gratuita

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Anno 6 - N° 54Giugno 2012

EDITORE

DIRETTORE RESPONSABILE

AlessAndro [email protected]

Responsabile P.R.

ornellA [email protected]

Direzione, redazione, amministrazione, grafica, marketing, pubblicità Viale delle Terme N° 97 27052 Godiasco Salice Terme tel.0383/944916 fax.0383/[email protected] i diritti sono riservati. E’ vietata la riproduzione, di testi e foto.stAmpA: San BiagioStampa S.p.A. - Genova

Registrazione presso il Tribunale di VogheraN. 178 del 31/03/2011

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20.000COPIE

20.000COPIE

Terme di SaliceSerra: “La situazione

è delicata, siamo vicino ai lavoratori”

Giunta di Voghera, che succede? A sorpresa cambiano 3 assessoridi AlessAndro disperAti

Aria di ribaltoni. E per il momento senza nussuna motivazione logica. A sorpresa la giunta di Voghera, a metà mandato, cambia le proprie pedine. Di punto in bianco il sin-daco Carlo Barbieri ha deciso di revocare le deleghe agli assessori Wiliam Tura, Pier-felice Albini e Vincenzo Giugliano. Al loro posto potrebbero, per ora il condizionale è d’obbligo, entrare Graziano Percivalle, Giampiero Rocca e Giuseppe Carbone. Infuriato il segretario del Pdl provinciale Carlo Nola che afferma: “Il Pdl utilizza-to a proprio uso e consumo e mortificato quando i propri interessi entrano in con-flitto con le ragioni della politica”. Do-vrebbe essere revocato anche l’incarico di vice sindaco a Giuseppe Fiocchi per passa-re all’avvocato Giovanni Di Valentino. Per il momento i diretti interessati preferisco-no non commentare. Non usa mezzi termi-ni il Partito di Rifondazione Comunista di Voghera che in una nota sottolinea: “Da mesi stiamo dichiarando il disfacimento dell’Amministrazione vogherese: l’im-mobilismo di una giunta comunale senza idee, le diatribe interne con Rocca (ora casualmente papabile Assessore) e quelle con l’Assessore al Bilancio Salerno per ci-tare solo i fatti più recenti. La notizia non è quella di un rimpasto, ma di una spaccatu-ra totale nella maggioranza che vede usci-re una Lega molto ridimensionata, un PdL vogherese che male deve avere digerito il congresso provinciale, vinto dalla corrente di cui Giugliano è un esponente di spicco, anche lui sostituito assieme a Tura e Albi-

Nel commercio la paura della crisi“Penalizzati dal Governo Monti”

Stradella: la Lega si difende

Casteggio, adottato il nuovoPgt: tolte le aree commerciali

Nostra inchiesta tra i banchi del merca-to a Broni e Casteggio ed in altri nego-zi. I provvedimenti del Governo stanno attanagliando un settore già di per se gravato dall’apertura di nuovi centri commerciali. “I controlli a tappeto si sono intensificati e colpiscono sempre la nostra categoria. Si punta sulla qua-lità e sui prodotti locali per cercare di combattere questo periodo difficile”.

Servizi a pagina 6-7

L’assessore Andrea Mussi illustra il nuovo Piano di Governo del Territorio del Comune di Casteggio approvato nei giorni scorsi dopo un lunghissimo iter. Tra le novità più importanti lo stralcio

delle aree commerciali che erano state pro-grammate verso Fumo e che avevano già ricevuto parere negativo dall’Amministra-zione Provinciale.

Servizio a pagina 39

Il segretario cittadino Alessandro Torregia-ni sottolinea: “La Lega è l’unica ad essere davvero dalla parte dei cittadini. Prosegui-remo il nostro lavoro di controllo”

Servizio a pagina 39

ni. Queste mosse sono alchimie politiche per cercare di tenere viva un’Amministra-zione già morta da tempo; Albini era As-sessore allo Sport da pochi mesi, perché questa sua sostituzione altrimenti?”.Decisivi saranno i prossimi giorni quando si delineeranno le linee guida della nuova giunta comunale. E c’è da aspettarsi aria di bufera... E soprattiutto Barbieri dovrà mo-tivare le sue scelte.

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GIUGNO 2012il Periodico 2

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GIUGNO 2012il Periodico 3

Non ci sono posti di lavoro: la colpa è degli imprenditori! Se lasciassimo fare ai nostri politici ci sarebbe lavoro per tutti

TERZA PAGINA

Commento di Antonio lA trippA

Non so più davvero cosa scrivere, lo confesso, e sopra-tutto se vale ancora la pena sprecare inchiostro per de-scrivere questa nostra classe politica vergognosa e inet-ta, composta in prevalenza da parlamentari criminali. C’è ancora qualcuno che prende le difese di quello o quell’altro schieramento che ancora erroneamente e con una punta di masochismo continuiamo a definire di de-stra, di centro e di sinistra. Lo scempio immane compiu-to trasversalmente da quella che possiamo ormai defini-re una società a delinquere vera e propria, è tale che viene la voglia nonché la necessità di andare in parla-mento e prenderli con i forconi o di contro, staccare la spina e ritirarsi in meditazione in un eremo sperduto in quel d’Assisi o in Tibet. Il tessuto economico e sociale si sta sgretolando sotto i colpi d’inerzia di un governo sostenuto da una maggioranza parlamentare che di fatto è composta da ladri prezzolati: politicanti e non politici incapaci persino di auto riformarsi e che ancora s’arro-gano il diritto di decidere delle sorti di questo pae-se…….paese che hanno letteralmente ridotto in cenere. Sono passati mesi e quello che finora ha fatto questo governo è stato di mettere le mani nelle tasche a soffiet-to degli italiani sempre prodighi a dare una mano alla Nazione, e mentre NON C’E’ PIU’ LAVORO, al senato ed in parlamento che fanno i nostri politici ? Istruiscono sotto banco nuove alleanze e discutono se togliere 10 parlamentari anziché 15, se pensionare cinque senatori invece di sei e sul nuovo nome da dare al “ finanziamen-to ai partiti”! MANCANO POSTI DI LAVORO, BISO-GNA CREARE POSTI DI LAVORO, BISOGNA FAR CRESCERE L’ITALIA!!! Ma chi lo deve fare?? Ma chi dovrebbe creare e mantenere i posti di lavoro??? Quegli imprenditori che vengono considerati SFRUT-TATORI??? Quei lavoratori autonomi che sono ritenuti EVASORI e perseguitati come tali??? Quegli artigiani trattati come muli e asini ignoranti e quasi incapaci d’intendere??? Ed intanto i Befera, i Monti, i politicanti, i burocrati ci MASSACRANO??? Perchè le classi diri-genti, amministrative, governative, sindacali (persone “colte”, “pensanti”, “istruite”, “esperte”, “solidali”, “al-truiste”, ecc.) NON CREANO LORO POSTI DI LA-VORO??? PERCHE’ NON METTONO LORO LA PELLE AL SOLE? Dimostrateci come si fa!!! O forse che le CASTE sanno solo “dirigere” e dare buoni con-sigli??? Certo, imprenditori non ci si improvvisa ed i fallimenti sono un fantasma che spaventa, a maggior ragione nella cultura italiana, che è portata a vedere nel fallimento un vero e proprio peso per la futura carriera dell’imprenditore, in contrasto con quella americana e quella europea. Divenire imprenditori significa avere meno sicurezze e soprattutto significa dover rischiare pur di lavorare, come sanno bene il numero di extraco-munitari ( SI…. EXTRACOMUNITARI ) che in Lom-bardia rappresentano una delle categorie maggiormente attive nell’apertura di un’ attività e di una propria parti-tàa Iva, unico ingresso nel mondo del lavoro. Per loro non è possibile “ESSERE DISOCCUPATI”, devono per forza lavorare. Imprenditori non ci si può improvvisare ma certamente politici ci si può improvvisare: 1,3 MI-LIONI DI POLITICI BRUCIANO 24 MILIARDI di euro, questo è il risultato di un recente rapporto che ha evidenziato come nel settore dei politici a tutti i livelli (statale, regionale e locale) gravitino 1,3 milioni di per-sone, la maggioranza delle quali sono senza mestiere e dalle indennità percepiscono di che vivere, non sapendo fare altro. Tutti costoro bruciano ben 24 miliardi di euro, tanto faticosamente pagati dall’Italia che lavora,

che non dorme la notte per mandare avanti la propria famiglia, la propria azienda, per pagare gli stipendi ai dipendenti, per pagare i fornitori e poi i contributi, le tasse, ed infine le multe che arrivano perché secondo il fisco si sono pagate poche tasse etc etc… Per difendere l’esistente la Pubblica Amministrazione, che costa cen-tinaia di miliardi, adotta il classico metodo del muro di gomma in modo da non dare notizie sulle spese, sull’or-ganizzazione, sui risultati eventualmente raggiunti e su sanzioni o premi che si danno ai cattivi o ai bravi diri-genti o dipendenti. Oramai è noto a tutti che la pubblica amministrazione è diventata la palla al piede dell’eco-nomia italiana, non solo perchè consuma risorse in modo ingiustificato, ma soprattutto perchè essa è per-meata dalla mancanza di “intesità di lavoro” anzi il rit-mo di lavoro è al rallentatore. Non tutti i politici, i buro-crati dello stato ed i dipendenti pubblici sono FANCAZZISTI, ma siamo seri ed onesti con noi stessi, chi di noi entrando in un ufficio pubblico non ha pensa-to….almeno una volta “Se questi lavorassero per me li prenderei a calci nel sedere?” Ma non si può… PER-CHE? IL COLTELLO DALLA PARTE DEL MANICO LO HANNO LORO… per ora… Credete davvero che i 70 miliardi che lo Stato deve alle imprese italiane siano un incidente burocratico? Ed in questo caso perché l’Agenzia delle Entrate, la Finanza non indaga su que-sto modo di agire dello STATO??? Lo sapete che alcuni alberghi dell’ Abruzzo e delle 5 Terre rischiano di chiu-dere per i servizi prestati alla “protezione civile” dopo il terremoto e l’alluvione e mai pagati? Pensate, questi schifosi albergatori capitalisti, hanno ospitato le “vitti-me” del sisma e dell’alluvione ed ora vorrebbero rien-trare dei loro soldi… Devono essere certamente evasori fiscali incalliti. Molti politici, molti politicanti, molti burocrati e molti dipendenti della Pubblica Amministra-zione (ho preferito chiamarli dipendenti, piuttosto che lavoratori, per non offendere… chi lavora…neh vero) pensano ancora che tutto andrà bene “madama la mar-chesa” e se qualcuno porta alla luce il problema si sve-gliano come la Vispa Teresa: “Ohibò questi stanno forse parlando di noi? Ci deve essere un errore, si saranno certamente sbagliati”. Si cari politici e dipendenti pub-blici, non tutti ovviamente, la campana ora suona anche per voi, benvenuti fra i feroci “evasori fiscali” causa dei mali di tutta l’Italia. Sapete cosa sta succedendo? Ve lo spiego io: si chiama realtà. La realtà di un sistema pro-duttivo al collasso per oneri sociali insostenibili, un si-stema pubblico e para…pubblico inefficiente e auto re-ferenziato. Ma questa gente da dove pensava venissero i soldi del loro stipendio? Ma da li, signore e signori, dalle partite IVA, dagli imprenditori con il SUV, dall’ar-

GNORI PUBBLICI lo sanno che praticamente non pa-gano le tasse? Quelle in busta intendo, perché queste tasse provengono da un giro conto e perché le tasse è lo stato stesso che le paga e a dire il vero nemmeno i di-pendenti privati le pagano e sapete perchè? Perchè il dipendente non paga tasse sul lavoro, gliele paga l’azienda, infatti se un’azienda non paga ad esempio “l’I.N.P.S. dipendenti”, la multa la fanno all’azienda, mica al dipendente, pertanto le tasse da lavoro dipen-dente sono un costo dell’azienda. Non del dipendente. Chi è soggetto a sostituto d’imposta NON ha alcun ri-schio relativo al mancato pagamento delle tasse sul red-dito da lavoro. Le tasse sul reddito da lavoro dipendente ed i contributi pensionistici NON sono tasse che grava-no sul lavoratore, ma tasse a carico del datore di lavoro, il quale di conseguenza subisce per intero le conse-guenze nefaste di un mancato versamento. Purtroppo non ci sono meno posti di lavoro perchè ci sono meno imprenditori che li creano e non ci sono più imprendito-ri perché non conviene più fare il mestiere di imprendi-tore, perché l’imprenditore, l’artigiano, il bottegaio, il libero professionista o comunque chi “si mette in pro-prio” e che prova a produrre posti di lavoro, che rischia i propri soldi, che si sveglia alla mattina pensando a come riuscire a far quadrare i conti, a come pagare i dipendenti ed i collaboratori, che ha mille problemi, che ha verifiche continue dal fisco, si è stufato di mantenere chi non rischia, chi è onesto per definizione (perchè il dipendente è onesto per definizione…se poi fa un se-condo lavoro in nero è lo stesso, Lui è onesto!). è stufo di lavorare per chi ha “DIRITTO” al lavoro, per coloro che quando hanno il raffreddore prendono due giorni di malattia, per chi ha TROVATO IL POSTO SICURO, per chi lo fa passare per evasore… delinquente… che affama i lavoratori? Perché uno poi pensa, ma chi me lo fa fare di rischiare i miei soldi e la mia salute, meglio fare il politico e occuparsi di politica, anche quella del proprio paesello (in mancanza di meglio va bene anche quello), perché non serve avere competenze specifiche, perché non giochi i tuoi soldi, perché non rischi di falli-re ma… c’è un ma… BISOGNA AVERE TEMPO LI-BERO e FERIE PAGATE per fare il politico o il politi-cante. E per avere tempo libero e ferie pagate non bisogna essere liberi professionisti, artigiani o impren-ditori, bisogna essere dipendenti, meglio se pubblici. Non ci credete? Fate una piccola statististica e senza an-dare lontano, rimanete in Oltrepo. Quanti sindaci ci sono che hanno un’attività in proprio e quanti sono quelli invece che sono dipendenti pubblici o ex dipen-denti pubblici in pensione? Provate a fare questa piccola indagine… e CARI MIEI… la vita l’è bela… per gli altar.

tigiano con l’amante etc etc (A proposito dal 1 Gennaio ad oggi, in Italia e quasi tutti al Nord, sono 68 gli imprenditori/artigiani che si sono suicidati perché stavano fallendo e/o non riuscivano a pagare le tasse, le multe etc). Sapete cari PUBBLI-CI POLITICI E LAVORATORI, i soldi dello stipendio arrivano da quelli che avete imparato a identi-ficare come affamatori del popolo ed “evasori fiscali”. Ma questi SI-

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GIUGNO 2012il Periodico 4PARLA IL NUOVO COORDINATORE PROVINCIALE DEL PDL

Nola: “Ci sono i margini per un’alleanza con la Lega Nord”

ATTU

ALITA

territorio, coinvolgendo gli iscritti e gli amministrato-ri. E, soprattutto, a far ripartire il Pdl dopo la sconfitta alle elezioni provinciali dello scorso anno. Ma il cam-mino sembra in salita: Nola si dovrà confrontare con la nuova corrente di Giancarlo Abelli “Forza Popola-re” e i ‘Formattatori’ capeggiata dal sindaco di Pavia Alessandro Cattaneo.On. Nola, si aspettava questo risultato?“Diciamo che l’aria di cambiamento che si respirava nella nostra provincia non era un segreto per nessu-no. C’era una gran voglia di cambiare pagina, e così è stato”.Molti sostengono che la sua vittoria abbia sancito la fine dell’era Abelli. È d’accordo?“Non si tratta di cambiare persone ma di cambiare metodo e, soprattutto, di costruire il partito. Il mo-vimento politico più rappresentativo nella nostra provincia aveva non solo il diritto ma anche il dove-re di strutturarsi sul territorio. Infatti e’ importante vincere le elezioni sulle basi di idee e proposte, ma e’ molto più importante essere attrezzati per realizzarle, quelle idee”.Si parla di una spaccatura all’interno del Pdl dopo il congresso. Lei sarà un Coordinatore di dialogo o di rottura?“A me piacerebbe essere il coordinatore di tutti, d’al-tra parte che interesse avrei ad essere il coordinatore solo di una parte del partito, seppure più corposa? E poi, una volta chiuse le urne congressuali, sono molte più le cose che ci uniscono che quelle che ci divido-no: finalmente, sta nascendo un certo orgoglio PdL che, se opportunamente valorizzato, ci permetterà di ritornare a mietere grandi risultati in termini di con-sensi e di grandi realizzazioni per la nostra gente”.Quali saranno i suoi primi atti da neo Coordina-tore?

“Innanzitutto riunire gli iscritti paese per paese, e poi affiancarli agli amministratori per rafforzarne l’azio-ne. In ogni centro dovrà nascere un coordinamento, in rete con i paesi vicini. Abbiamo tante buone idee, e’ giusto che ci si attrezzi per farle conoscere a tutti. Non basta la TV. Sono le persone, con il contatto per-sonale, a far breccia nelle convinzioni degli elettori, e noi abbiamo tanti militanti stimati e capaci di farsi sentire, basta incoraggiarli”.Come giudica questi primi mesi della Giunta Bo-sone?“Il presidente Bosone ha la testa più a Roma che a Pavia e per governare una provincia come la nostra, in un periodo di scarsità di risorse, ci vogliono de-terminazione e concentrazione, caratteristiche che non corrispondono a quelle dell’attuale presidente. Ed infatti fino ad ora hanno prevalso le iniziative di facciata rispetto alle azioni concrete”.Se fosse stato Coordinatore un anno fa, avrebbe sostenuto fino in fondo la candidatura di Poma per il centrodestra?“Mi sarei adoperato per stoppare sul nascere i pro-

blemi che poi hanno portato alla sua esclusione. So-prattutto avrei cercato di mantenere il rapporto con la Lega nell’ambito della pari dignità e del rispetto reciproco. Comunque poi Poma ha fatto scelte diver-se”.Ci sono ancora i margini per un’alleanza con la Lega a tutti i livelli?“A livello locale certamente. In molte amministrazio-ni si lavora tutt’oggi fianco a fianco, e dove i rapporti sono corretti e sinceri i buoni risultati non mancano”.Lei si è schierato contro la Broni-Mortara. E così ha fatto anche la Provincia. Crede che il progetto sia destinato a naufragare?“Io non mi sono mai schierato contro l’autostrada anzi, ne sono stato uno dei promotori. Ho solo posto un problema di metodo: forse non e’ stata la scelta migliore quella di delegare il rapporto con i comu-ni e il territorio esclusivamente ad una società. Pro-babilmente la politica doveva affiancare il percorso di condivisione, si sarebbero limitati problemi ed incomprensioni. Ribadisco, questa infrastruttura e’ fondamentale per la nostra provincia”-Quali sono, a suo parere, i problemi da risolvere in Oltrepò?“Si tratta soprattutto di valorizzare quelle attività che sono trainanti, penso all’agricoltura, al turismo e all’enogastronomia. Dotare il territorio delle neces-sarie infrastrutture e creare una rete che annulli le distanze e coordini le attività, anche in vista di EXPO 2015. E poi il trasporto pubblico per chi si sposta per lavorare, un sistema non all’altezza della richiesta, che costa risorse e consuma tempo. Occorre inter-venire decisamente sul problema e anche in questo l’intervento della Regione, e l’impegno dei consiglie-ri regionali, può essere determinante”.On. Nola, come giudica l’operato del partito nei tre centri più importanti dell’Oltrepò orientale, Casteggio, Broni e Stradella?“Abbiamo ottimi amministratori, sia di governo che di opposizione, ma in questi comuni, come in molti altri, il partito non è sempre stato in grado di fare da raccordo con le esigenze della gente. Il problema, tuttavia, non riguarda le singole realtà locali. Non siamo stati capaci, parlo di tutta la classe dirigente, me compreso, di trasformare le migliaia di voti rice-vuti in un consenso stabile, come le ultime elezioni provinciali hanno dimostrato. Ecco perché ora c’è un gran bisogno di rimboccarsi le maniche”.

di oliviero mAggi

Carlo Nola è il nuovo Coordinatore provinciale del Pdl. Il parlamentare pavese, sponsorizzato dal consigliere regionale Vittorio Pesato, ha prevalso, nel voto dei delegati, sul coordinato-re uscente Marco Bellaviti, candidato dell’area che fa riferimento a Gian-carlo Abelli. Tanti gli impegni del neo Coordinatore nei prossimi mesi, volti a radicare ancora di più il partito sul

Carlo Nola

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GIUGNO 2012il Periodico 5

Villani: “L’Amministrazione ha ricostruito i rapporti con i cittadini”

IL GIUDIZIO DEL CONSIGLIERE DEL PD SUL PRIMO ANNO DELLA GIUNTA BOSONEATTUALITA’

di oliviero mAggi

Il consigliere regionale del Pd, Giuseppe Villani, a 360 gradi sulla politica regionale e provinciale. Dalle vicende giudiziarie legate al Governatore Formigoni che, secondo Villani, “ha perso la spinta propulsi-va”, alla situazione in provincia: il primo anno della Giunta Bosone, gli sviluppi della vicenda Fibronit di Broni e, per quanto riguarda il lavoro, la difficile ver-tenza dei lavoratori della Brasilia di Retorbido.Consigliere Villani, nelle scorse settimane, come minoranza in Consiglio Regionale, avete lanciato la campagna “Tempo scaduto”, chiedendo le di-missioni di Formigoni. Cosa rimproverate al Go-vernatore?“Aldilà delle vicende giudiziarie che comunque sono tante e pesano molto sulla vita delle istituzioni, al Governatore rimproveriamo di aver completamente esaurito la spinta propulsiva. Il centrodestra in Re-gione non riesce più a dare le ben che minime rispo-ste ai problemi della società dei cittadini lombardi. Questo vale per le politiche attive del lavoro, vale per la sanità dove ci sono i ticket più alti d’Italia e un eccessivo ruolo del privato. La sanità lombarda nonostante il grande impegno di operatori, medici e dei tanti lavoratori che continuano a svolgere il loro dovere con capacità e competenza, è diventata fun-zionale al mantenimento del sistema di potere “for-migoniano””.Se Formigoni decidesse di dimettersi, il centrosi-nistra sarebbe pronto per le elezioni?“Certamente sì. Abbiamo lavorato in tutti questi mesi per costruire ciò che pensiamo possa essere la “Lombardia del futuro”, per un progetto alternativo sul piano economico e sociale, con grande apertu-ra verso la società civile, pronti ad ampie alleanze sociali e politiche. Non ci mancano di certo energie positive, competenze per conquistare la Regione e governarla in modo adeguato”.Ormai sono passati due anni dalla sua elezione in Consiglio. Come procede questa esperienza?“In primo luogo ho cercato di definire una mia agen-da che partisse dai problemi concreti del territorio pavese e più in generale della Regione. Se conside-riamo di avere di fronte una maggioranza tante volte sorda di fronte alle nostre proposte ritengo di poter dire che sicuramente siamo riusciti a far compren-dere il nostro progetto per questa Provincia e per questa Regione. Naturalmente l’ultima parola spetta sempre ai cittadini, che però mi sembra abbiano ap-prezzato l’impegno sui temi del lavoro, dell’ambien-te, dei pendolari, sulle questioni sociali e sanitarie come su quelli dello sviluppo del nostro comparto agricolo e del turismo. Inoltre mi sono impegnato per portare avanti nel miglior modo possibile il tema delle aggregazioni intercomunali per la gestione as-sociata dei servizi”.Una delle ultime vicende che hanno coinvolto For-migoni è stata quella della Maugeri di Pavia. Un commento. “La vicenda della Maugeri è il classico esempio dei gravi problemi che sta vivendo la sanità lombarda. Non abbiamo mai messo in discussione il rapporto tra pubblico e privato, la valorizzazione di strutture come la Maugeri, che grazie all’impegno di persone competenti, hanno offerto e offrono servizi di vera eccellenza, così come abbiamo sempre ritenuto giu-

sto finanziare la ricerca. Ciò che non funziona è l’as-soluta mancanza di adeguati controlli: è un metodo di accreditamento che non consente la trasparenza dovuta, soprattutto per quanto riguarda le cosiddette funzioni non tariffabili. Proprio quelle di cui parla Daccò e che alla Maugeri ammonterebbero a 72mi-lioni di euro in 3 anni. Occorre cambiare radical-mente sistema, rendendo i finanziamenti più traspa-renti e soggetti a criteri più stretti, perché i soldi dei cittadini finanzino effettivamente solo la sanità e non i faccendieri”.Caso Fibronit di Broni. La visita del ministro Bal-duzzi e l’inizio del processo hanno aperto buoni spiragli per il futuro?“La visita del Ministro Balduzzi a mio avviso ha rap-presentato un fatto di grandissimo rilievo e può ave-re aperto una stagione nuova per quanto riguarda la vicenda della Fibronit. Intanto ci sono stati precisi impegni da parte del Ministro per quanto riguarda i finanziamenti per completare la messa in sicurezza e avviare finalmente la bonifica, per quanto riguar-da l’aspetto sanitario e al contempo, per interessare anche il Ministero dell’Ambiente. Le istituzioni del territorio, le associazioni ambientaliste e dei fami-gliari delle vittime ora hanno un autorevole punto di riferimento per la loro iniziativa. Anche dal mio punto di vista ritengo di avere un supporto in più per indurre Regione Lombardia a velocizzare l’iter di approvazione della proposta di legge di cui sono primo firmatario che prevede appunto di affrontare organicamente emergenza sanitaria e ambientale, la bonifica e lo smaltimento dell’amianto”.Intanto non lontano da Broni è scoppiato un al-tro caso ambientale, quello dell’ex Vinal di Santa Giuletta. Qui quali sono i margini di intervento?“Sono molto interessato alla questione e porterò la vicenda della Vinal anche a livello regionale perché ci troviamo di fronte ad una questione che è iniziata nel 2005 quando la fabbrica è stata posta sotto se-questro e a quanto pare ora dai serbatoi che conten-gono gli acidi si sarebbe verificata una fuoriuscita dei liquidi. Per carità, niente di allarmante, anche perché l’amministrazione comunale di Santa Giu-letta sta lavorando seriamente e sta tenendo il pro-blema sotto controllo, però sono anche convinto che almeno per una parte occorra prendere in considera-zione una messa in sicurezza e una bonifica del sito”.Qual è la situazione dei pendolari pavesi?“Complessivamente la situazione dei pendolari pa-vesi non è sicuramente positiva. E’ vero che soprat-tutto nel tratto Pavia-Milano le condizioni concrete sono migliorate anche con l’aggiunta della suburba-na S13, ma è anche vero che in tante altre tratte re-gionali e interregionali la situazione è al limite della tollerabilità. Dopo l’entrata in vigore dell’S13 no-nostante l’impegno di enti locali e pendolari e nono-stante la costante azione mia e del gruppo Pd, sono diminuite le fermate, sono state abolite delle coin-cidenze soprattutto per gli studenti e si sono ridotte le corse. E’ vero che in alcuni casi queste vengono parzialmente sostituite da trasporto su gomma, ma tutto questo non basta assolutamente. A ciò bisogna aggiungere la condizione concreta dei vagoni, spes-so caldissimi d’estate, freddi d’inverno, sporchi e pe-rennemente in ritardo e la situazione delle stazioni degradate”.Quali sono le possibili soluzioni per la vicenda del-

sibilità di riprendere a lavorare, che deve rimanere l’obiettivo fondamentale. L’amministrazione provin-ciale insieme ad altre istituzioni ha dato la sua di-sponibilità a verificare il rapporto con le banche e dal canto loro i consiglieri regionali verificheranno l’eventualità di un intervento di FinLombarda pro-prio per quanto riguarda gli eventuali aiuti econo-mici per la ripresa dell’attività. Al riguardo occorre tenere in vita un tavolo permanente di confronto e di iniziativa che coinvolga la regione Piemonte e la regione Lombardia, la Provincia di Alessandria e la Provincia di Pavia, gli enti locali del territorio e naturalmente le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil”.Consigliere Villani, la giunta Bosone compirà un anno tra breve. Qual è il suo giudizio a riguardo?“La giunta Bosone ha ereditato una situazione vera-mente complicata. Non solo dal punto di vista eco-nomico ma anche soprattutto sotto il profilo dei rap-porti istituzionali e col mondo economico e sociale. Nonostante questo ha fatto veramente molto proprio per ricostruire rapporti istituzionali con forze eco-nomiche e sociali e con i cittadini. Soprattutto per affermare un’idea di sviluppo sostenibile che punti alla vocazione ed alle potenzialità dei nostri territo-ri. Un giudizio quindi complessivamente positivo”. Uno degli atti dell’Amministrazione è stato il no alla Broni-Mortara. Ora che ne sarà del progetto?“Mi auguro che a nessuno venga in mente di imporre un’infrastruttura così importante senza tenere conto degli enti che operano sul territorio. Mi auguro an-che che non si voglia insistere nel sostenere un’ope-ra della quale nessuno ha mai dimostrato la reale utilità”.E il nuovo Ponte sul Po, dopo la presentazione del progetto preliminare, sarà realizzato?“Occorre sicuramente trovare gli adeguati finanzia-menti e proseguire con tenacia questo progetto. Un obiettivo ambizioso ma sicuramente utile alla Provin-cia di Pavia per agevolare collegamenti adeguati”.Consigliere Villani, quali saranno i suoi progetti nei prossimi mesi?“Continuerò il mio impegno sui temi che fanno già parte della mia agenda politica, in particolare mi batterò intensamente sulle questioni del lavoro. Nel vocabolario della politica e delle istituzioni devono tornare termini come lavoro a tempo indeterminato. Non basta dire che siamo per la Green economy: le istituzioni devono favorire quelle attività e quel-le imprese che si cimentano con questo impegno. In generale insieme all’impegno per dare una mano a far uscire il Paese dalla crisi occorre con determina-zione ricostruire la società, superando egoismi indi-viduali e territoriali. In questa direzione sicuramente cercherò di fare la mia parte”.

la Brasilia di Retorbido?“La vicenda della Brasilia è vera-mente molto complicata, da parte della proprietà finora è mancata la necessaria trasparenza sulla reale situazione finanziaria e anche sulla prospettiva futura. Una cosa è chia-ra: prima di tutto si devono pagare gli stipendi ai lavoratori che ormai sono in ritardo di circa 9 mesi. In secondo luogo si deve verificare se effettivamente esistono ordini e pos-

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ATTU

ALITA

della Struttura territoriale Oltrepò di Ascom Pavia (Associazione commercianti), ci offre la sua analisi di questo momento. Secondo lui le liberalizzazioni decise dal governo Monti stanno deprimendo anco-ra di più gli acquisti nelle piccole realtà commercia-li, a favore della grande distribuzione.Qual è la situazione del commercio locale?“Siamo in un momento storico molto difficile per la congiuntura economica sfavorevole e stiamo as-sistendo alla difficoltà delle nostre attività nel far fronte alle scadenze, che sono soprattutto quelle fi-scali. C’è uno stato di perenne agitazione e di incer-tezza, e questo in tutto l’Oltrepò, che spinge la gente a spendere di meno”.I provvedimenti del governo tecnico quanto stan-no influendo su questa situazione?“Il governo Monti, molto semplicemente, ha libera-lizzato tutto, complicando ancora di più la situazio-ne per le attività già esistenti. Pensiamo solo alla li-beralizzazione degli orari: è stato un colpo pesante per le attività di commercio del settore alimentare, senza sottovalutare, però, anche il comparto non alimentare. La grande distribuzione, forte dell’ela-sticità degli orari di apertura, cerca di incanalare la gente nelle proprie strutture”.Si sono inaspriti i controlli della Guardia di Fi-nanza. Come li vivono i commercianti?“I controlli ci sono su tutto il nostro territorio. I commercianti non li vivono sicuramente bene per-chè si sentono bersagliati ingiustamente. Alla fine lo Stato cerca sempre di colpire la piccola attività e questo sicuramente non giova ne’ al comparto del piccolo commercio ne’, in generale, allo sviluppo economico del nostro Paese”.Cosa si può fare per invertire questa rotta? Pun-tare sulle iniziative dell’estate, come il Caffè Concerto a Stradella, i Venerdì di Casteggio o il Broni by night?“Le iniziative per far conoscere e aiutare il com-mercio di vicinato, di per sé, le organizziamo tutto l’anno. Il problema è che in questo momento risulta molto difficile mettere in piedi delle manifestazioni ad hoc per le nostre attività. Noi come AscomFidi siamo presenti sul territorio a sostegno degli eser-cizi commerciali, però se le banche hanno difficoltà ad erogare credito di strada non ne facciamo tanta. È come un cane che si morde la coda”.Anche il settore dell’ambulantato soffre la crisi come i commercianti?“Stiamo soffrendo tutti perchè la gente spende meno e quindi anche il comparto dell’ambulanta-to sta soffrendo molto. Anche gli ambulanti sono soggetti a molti controlli. L’affluenza ai mercati è

diminuita, molti banchi hanno perso di qualità e sono stati venduti ad extracomunitari, che fanno dei “prezzacci” svendendo la merce. Così è sempre più difficile trovare un mercato, nel complesso, di livel-

lo qualitativo alto, anche se molti banchi mantengono ancora questa qualità”.Il commercio cinese, invece, come si evolve?“Ci sono tante attività gestite da cinesi e si stanno affermando que-sti negozi che vendono di tutto, i cosiddetti “no food”, di qualità inferiore rispetto ai nostri. Queste attività non creano un problema, sono sul mercato e, ora, la gente, che non ha soldi da spendere, si reca lì a fare gli acquisti perchè i prezzi sono bassi. Ma, intendiamo-ci, la qualità dei nostri negozi è in-discutibile”.I commercianti riescono a reagi-re a questa situazione difficile?“I commercianti cercano di inve-stire per migliorare le loro attività, nella speranza di uscire in fretta da questa crisi. Il Distretto del Com-mercio della Via Emilia ha dato la possibilità agli esercizi di effettua-

Covre: “La liberalizzazione degli orari ha aggravato la crisi dei negozi”

SPECIALE CRISI ITALIANA: LE RIPERCUSSIONI IN OLTREPO’

“Avremmo bisogno di un’iniezione di fiducia in questo momento, invece arrivano solo terremoti”. Questo è il pensiero di Alessandro Ferrari, titolare di un banco di alimentari al mercato di Casteggio.Quanto sta colpendo la crisi il comparto dell’ambulantato?“Per quanto riguarda la mia situazione posso dire che mi difendo abbastanza bene. Certo, noi come ambulanti siamo molto penalizzati dagli orari di apertura delle attività commerciali e dei supermercati. Questo ci crea non pochi problemi, anche perchè i soldi da spendere sono sempre quelli. Il nostro settore sta risentendo molto di questo”.Il governo tecnico sta aiutando o no il settore?“Quello di cui parlavo prima è uno dei provvedimenti che penalizzano il nostro settore. Noi come ambu-lanti abbiamo delle precise limitazioni da rispettare, non possiamo rimanere qui in piazza tutto il giorno, mentre la grande distribuzione può usufruire di 24 ore al giorno e 365 giorni all’anno. Capisce bene anche lei tutto questo a che cosa può portare”.Le imposizioni fiscali del Governo vi stanno tartassando?“Nessuno è contento di pagare. Io non sono un tecnico e non posso dire se la mia categoria è più tartas-sata delle altre. Io so che come il lavoratore dipendente si trova ogni mese delle trattenute sulla sua busta paga, noi dobbiamo fare la dichiarazione dei redditi. Però, come ho sentito, il lavoratore dipendente ha più tutele: se io mi ammalo non c’è nessuno che apre il banco al mio posto”.La Guardia di Finanza gira anche tra i banchi del mercato?“I controlli si sono intensificati nel corso dell’ultimo anno, prima non erano così frequenti. Anche qui non posso dire se ne ho ricevuti più o meno degli altri. So solo che l’anno scorso ho avuto 10 controlli e quest’anno siamo già a 12. Sicuramente sono più presenti sul territorio”.Lei vende prodotti tipici dell’Oltrepò e di qualità. È la sua risposta alla crisi?“La qualità è l’unica cosa che ci difende ancora. Dobbiamo puntare sul prodotto locale che non è presen-te nella grande distribuzione. È vero che il prosciutto crudo è sempre prosciutto crudo, però ci sono delle differenze se comprato in un banco o in negozio rispetto che al supermercato. E oltre a questo dobbiamo puntare sui prodotti dell’Oltrepò perchè sono quelli che attirano il turista, che viene qui apposta per comprarli”.

“La qualità è l’unica cosa che ci difende ancora”

ALESSANDRO FERRARI PUNTA SUI PRODOTTI LOCALI

di oliviero mAggi

La crisi che non accenna a placarsi, i provvedimenti del governo Monti e le imposizioni fiscali, i control-li della Guardia di Finanza. Come stanno affrontando i commercianti tutto questo? Lo abbiamo chiesto di-rettamente a loro, sia a titolari di ne-gozi che a proprietari dei banchi del mercato nelle nostre città. In questa intervista, Paolo Covre, Segretario

re interventi per migliorare l’aspetto esterno delle strutture. Sicuramente questi bandi danno un’im-portante iniezione di fiducia e la possibilità di fare investimenti con ritorni economici interessanti”.

Paolo Covre

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Bruschi, ambulanti Broni: “E’ sempre più difficile far quadrare i conti”

SPECIALE CRISI ITALIANA: LE RIPERCUSSIONI IN OLTREPO’ATTUALITA’

di oliviero mAggi

Giacomo Bruschi è il portavoce degli ambulanti del mercato ambulante di Broni e il titolare di un banco di abbigliamento. Insieme ad Ascom sta lavorando per ottenere una serie di regole che disciplinino i mercati, soprattutto per quanto riguarda la regolarità contributiva.Qual è il suo parere sulla situazione attuale?“Diciamo che rispecchiamo il panorama nazionale. Non è vero che i mercati tengono e che sono il rifugio per il compratore. Ormai di rifugi non ce ne sono più. Al contrario di questa immagine generale che si vuole dare, la verità è che diventa sempre più difficile far quadrare i conti”.Le imposizioni fiscali certo non aiutano.“L’aumento di un punto di Iva l’abbiamo assorbito noi e anche l’aumento del carburante non ha inciso più di tanto, a parte sui nostri portafogli. Non so se riusciremo a mantenere i prezzi invariati. Contra-riamente alla grande distribuzione noi ci mettiamo la faccia. La nostra è una dimensione più piccola e familiare rispetto all’azienda: se inizi a chiedere un euro in più sui tuoi prodotti difficilmente te lo dan-no”.E poi c’è anche la concorrenza.“Sì, è una questione di gestione della piazza: spesso, infatti, rischi di trovarti insieme a gente che vende il tuo stesso prodotto a metà prezzo e magari non è in regola. A questo proposito dobbiamo ringraziare le associazioni di categoria e quei Comuni che ci so-stengono. Invece dobbiamo fare un appunto a quelle

Amministrazioni poco attente alla gestione dei mer-cati”.I controlli fiscali. Lei si sente un tartassato?“Non voglio usare il solito luogo comune dicendo che vengono controllati sempre gli stessi. Non ho prove per confermarlo, però mi sembra che i con-trolli siano aumentati molto, anche se chi viveva al di sopra delle regole continua a farlo. Non ho visto nessuno chiudere la sua attività. Noi con l’Ascom ci stiamo battendo per mettere delle regole, come l’in-troduzione del DURC (Documento unico di regolari-

tà contributiva). Noto però che i Comuni lo recepi-scono con difficoltà”.La ricetta giusta è puntare sulla qualità?“Io ci credo. Forse perchè sono giovane e voglio sperare di avere un futuro davanti a me. L’acquisto a un euro lascia il tempo che trova e non è sinonimo ne’ di servizio ne’ di qualità. Oggi ben poche cose possono costare un euro. È questo che la gente deve capire. Spesso il prezzo basso significa evasione. Non mi sento però di dare delle ricette, perchè i tem-pi sono difficili e navighiamo davvero a vista”.

La ricetta di Piero Beccaria contro la crisi“Riportiamo la gente ad acquistare in città”

SPECIALE CRISI ITALIANA: LE RIPERCUSSIONI IN OLTREPO’

Piero Beccaria gestisce, insieme alla moglie, il ne-gozio di calzature “Risi” di Casteggio. La crisi si fa sentire molto e le strade per uscirne non sono molte. Beccaria suggerisce alle Amministrazioni comunali di puntare sulla valorizzazione delle cit-tà, per riportare le persone a comprare nei negozi e non nei supermercati.Crisi. Abbiamo toccato il fondo?“Ora la crisi si sente più che in altri momenti. Fi-nora questo è il periodo peggiore. Casteggio ha perso molto e si sta cercando di vedere la fine di questo tunnel, che però sembra ancora molto lon-tana”.Le scelte di Monti che effetti hanno prodotto?“Hanno rallentato ulteriormente il commercio. Loro dovevano essere quelli che permettevano al Paese di ripartire, ma così non è stato. Finora ci sono state solo imposizioni di tasse e la gente si è impaurita. L’aumento dell’Iva di un punto, l’Imu fanno paura un po’ a tutti. E questo non fa altro che frenare il commercio cittadino”.I controlli fiscali sono in aumento. La vostra ca-tegoria si sente più colpita?“Come immagine hanno colpito molto di più la pic-cola attività rispetto alla grande. Con noi commer-cianti stanno facendo un po’ la caccia alle streghe.

Nello stesso tempo le decisioni prese in materia di liberalizzazioni fanno completamente a favore del-la grande distribuzione, a scapito delle piccole re-altà, che sono la parte forte del commercio”.Come vede il futuro del commercio locale?“Finchè avremo le forze andremo avanti. Dobbia-mo mettercela tutta, diversamente saremo i primi

Il mercatoa Voghera

a soccombere. Le Amministrazioni comunali do-vrebbero cercare di fare iniziative per riportare le persone nelle nostre città, magari rendendo più accogliente il centro o valorizzando il territorio sia dal punto di vista commerciale che enogastronomi-co. Questo potrebbe influire molto sia sul futuro del commercio ambulante che di quello in sede fissa”.

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GIUGNO 2012il Periodico 9PRIMO CONSIGLIO COMUNALE DOPO LE ELEZIONI DI MAGGIO

Ferrari: “Siamo pronti per portare a termine ciò che ci eravamo prefissati”

RIVANAZZANO T.

di FederiCA CAlizzAno

Il secondo debutto come primo cittadino della loca-lità termale, Romano Ferrari lo affronta con il sor-riso. Un sorriso che deriva dalla consapevolezza di avere alle spalle il consenso di ben 2.062 elettori. La prima seduta del consiglio comunale dopo le elezio-ni amministrative ha visto il giuramento del sindaco e la presentazione della nuova giunta. Che poi tanto nuova non è. Marco Largaiolli è stato riconferma-to vicesindaco con deleghe a Sanità, Polizia Locale, Politiche Sociali, Servizi alla Persona e alla Fami-glia; così pure gli assessori Marco Poggi (Turismo, Sport, Manifestazioni, Rapporti con le Associazioni e Gemellaggi), Andrea Deglialberti e Luca Schia-vi, ai quali per il momento non sono stati assegna-ti incarichi. New entry è l’assessore Francesco Di Giovanni (Arredo Urbano, Parchi e Giardini, Ciclo delle Acque e dei Rifiuti, Servizi Cimiteriali, Inse-diamenti Produttivi ed Istruzione Pubblica). Ed è proprio sull’assegnazione delle deleghe che si è ac-cesa la prima scintilla tra maggioranza e opposizio-ne. I consiglieri di minoranza, Graziella Zelaschi e Marco Bertelegni prendono posto “faccia a faccia” con i vincitori. Il sindaco Romano Ferrari indossa la fascia tricolore e giura “di osservare lealmente la Costituzione Italiana”. Il pubblico applaude e il primo cittadino prende la parola: “Credevamo nella vittoria: ce lo faceva ben sperare la fiducia e l’affet-to di cui siamo sempre stati circondati. Inaspettato si è rivelato il risultato. Un vero plebiscito che ci conferma ancora una volta la positività del legame che abbiamo instaurato, in questi cinque anni, coi concittadini. Lo consideriamo un riconoscimento per il lavoro e l’impegno che il mio gruppo ha pro-fuso dal 2007 ad oggi. Al nostro paese dobbiamo riconoscenza e il massimo dell’impegno per ono-rare le responsabilità che ci sono state attribuite. Qualcuno dei miei avversari ha sostenuto che non ero stato adeguato come sindaco, i rivanazzanesi hanno risposto il contrario. Ora, a campagna elet-torale conclusa, aprirò la porta a tutti coloro che vorranno collaborare con me e la mia squadra per il bene del paese, indipendentemente dai gruppi di appartenenza politica. Ringrazio i consiglieri e gli assessori che mi hanno aiutato nel corso del primo mandato: alcuni di loro non sono seduti in consi-glio, ma la loro presenza al mio fianco è più viva che mai. Il lavoro che ci aspetta sarà senz’altro im-pegnativo alla luce della riduzione dei numeri pre-vista da una legge che ritengo assolutamente ingiu-sta. Il mio sogno si è concretizzato in una seconda vittoria, ora possiamo portare a termine ciò che ci siamo prefissati”. E anche il pensiero di Graziella Zelaschi, capogruppo di minoranza, va al Paese, a iniziare da quello che ci permette di definirci figli di una stessa Nazione. Un Paese profondamente colpito dai recenti fatti di cronaca: “Prima di ogni altra considerazione vorrei ricordare Melissa, una giovane vita stroncata davanti alla sua scuola, a Brindisi. La scuola, insieme alla famiglia, dovreb-bero essere sempre difese poiché sono le istituzio-ni dove si impara a vivere insieme, con rispetto e solidarietà. Per questo motivo è auspicabile un più stretto coinvolgimento dell’amministrazione perché il compito dell’ente locale non si esaurisce con la

messa a norma di edifici, tinteggiature e manuten-zione, ma investe gli obiettivi che la scuola vuole perseguire per il bene dei ragazzi: Cittadinanza, Costituzione e Legalità al primo posto. Un confron-to sulle idee e sui progetti e non sui personalismi è la mia linea nella vita professionale ed ora in quella politico-amministrativa. Nel ruolo di consiglieri di minoranza faremo la nostra parte nel verificare gli atti della Giunta e controllare quanto viene propo-sto e realizzato, in particolare sul fronte delle opere pubbliche. Sapremo dare anche sostegno all’ammi-nistrazione per tutte quelle iniziative che andran-no nella direzione di un miglioramento della vita dei cittadini e della cura del paese. Tutti i cittadini, dai giovani agli anziani, avranno la nostra massi-ma attenzione, così come il patrimonio ambientale, storico e culturale”. Ed è sul fronte delle Politiche Sociali che Marco Bertelegni parla chiaro: “Voglia-mo un’attenzione al Sociale che non abbiamo visto portare avanti con efficacia nella precedente gestio-ne. Non è possibile demandare ad altri istituti (es. Caritas) situazioni di disagio o tagliare investimenti perché mancano le domande. Questo significa non aver insistito nel problema e essersi posti in una si-tuazione di attesa più che di ricerca. Auspichiamo anche una maggiore attenzione alla manutenzione ordinaria del paese, ai parchi e al verde pubblico, al funzionamento dei punti di informazione turistica (es. infopoint attivato solo in concomitanza di even-ti), per quel salto di qualità verso l’aspetto turistico e termale più volte ribadito. Infine, cercheremo di essere propositivi nella revisione del PGT per la risoluzione del problema ex Eckart e nelle struttu-re sportive per i giovani, oggi insufficienti. Non da ultimo, abbiamo preso atto che alcune deleghe di particolare rilevanza e delle cui materie si è molto discusso in campagna elettorale, come Lavori Pub-blici, Urbanistica, Cultura e Agricoltura, non sono state attribuite. Con la riduzione dei ruoli, andava a nostro avviso fatto il contrario, permettendo ai neo assessori di poter lavorare su materie di primaria efficacia”. Ma il primo cittadino risponde con la fermezza di colui che è pronto ad accogliere la nuo-va sfida, senza dimenticare chi lo ha preceduto: al termine del consiglio, infatti, viene consegnata una targa all’ex sindaco Giancarlo Piaggi, da trent’anni protagonista della vita politica rivanazzanese.

Fotogrammi del primo consiglio comunale

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RIVA

NAZZ

ANO T

.Poggi: “Concerti, spettacoli e mostre per animare le serate rivanazzanesi”

L’ASSESSORE ALLO SPORT E TURISMO ILLUSTRA GLI APPUNTAMENTI ESTIVI

13 Maggio è arrivata prima nel campionato di Secon-da Categoria (Girone W). Il Rivanazzano Terme Vol-ley Club, il 21 aprile, ha definitivamente conquistato il primo posto in classifica che vale la promozione in serie C e le ragazze della III Divisione hanno ottenu-to la promozione in II Divisione. Inoltre il Volley ha siglato un importante accordo con la Società Ado-lescere di Voghera che porterà nuove squadre per il prossimo campionato con il coinvolgimento di quasi 400 ragazze. Assessore c’è grande soddisfazione insomma...“Quest’anno abbiamo centrato due importanti obiet-tivi. Tutto ciò è stato possibile grazie alla collabora-zione istaurata tra gli Atleti e le rispettive Societa’ e l’attuale Amministrazione Comunale. Tutti hanno lavorato con impegno ed entusiasmo per il raggiun-gimento di questi ottimi risultati e a loro vanno i miei complimenti”. Dopo questi successi nell’ambito sportivo, quali saranno le iniziative dell’estate Rivanazzanese?“Anche quest’anno il Comune di Rivanazzano Ter-me, in collaborazione con le associazioni locali, ha predisposto un fitto calendario di eventi che accom-pagneranno i turisti per tutta l’estate: cene con in-trattenimenti musicali nel Parco Brugnatelli, concer-ti, spettacoli, mostre, animazione per bambini, sagre, mercatini….. insomma un mare di eventi da non per-dere! Tutto questo con lo scopo di valorizzare le po-tenzialità Turistiche del nostro Paese”. Saranno tanti gli eventi e le manifestazioni che ani-meraano Rivanazano Terme nel corso dell’estate 2012. Ci può indicare i principali?Certamente. Dal 15 Maggio al 11 Settembre – ogni martedì si terrà il mercatino dell’antiquariato “Le Temps Retrouvè” organizzato dalla “Pro Loco” pres-

so i giardini pubblici Cav. Mezzacane”.Per il mese di giugno quali saranno gli appunta-menti che animeranno Rivanazzano Terme?“Dal 2 al 10 Giugno presso la Biblioteca Civica è in programma la mostra di pittura di Matteo Bosoni, pittore vogherese scomparso giovanissimo due anni fa. Il 10 Giugno è prevista l’esposizione canina orga-nizzata dall’AUSER di Rivanazzano Terme presso il parco Brugnatelli. Il 16 Giugno dalle ore 10,00 alle ore 12,00 presso la Biblioteca Civica è stato messo in calendario il “Laboratorio di letture animate per bambini dai tre ai dieci anni”. Il 17 Giugno è invece prevista una manifestazione “Alla scoperta del cie-lo” organizzata dall’Associazione Astrofili Tethis. Il 21 Giugno si terrà la presentazione del libro “Note di un giramondo” di Gino Buonanno presso la Biblio-teca Civica. Grande appuntamento il 23 e 24 Giugno quando il “Motoclub Rivanazzano Terme” darà vita

al Motoraduno d’eccellenza “Trofeo Nord Italia”. Il 30 Giugno farà tappa nella nostra amena locali-tò termale il Festival Ultrapadum con l’operetta “Il Paese dei Campanelli”. L’evento è organizzato dalla Pro Loco presso il parco Brugnatelli”.Da giugno a luglio: quali saranno gli appuntamen-ti clou dell’estate rivanazzanese?“Dal 6 al 9 luglio il gruppo Amatori Calcio darà vita ad intrattenimenti musicali danzanti con ristorazio-ne presso il Parco Brugnatelli. Dal 13 al 15 Luglio toccherà invece all’U.S. Rivanazzanese Calcio a or-ganizzare tutta una serie di intrattenimenti musicali e danzanti con ristorazione sempre nel Parco Brugna-telli che come ogni anno sarà il punto di richiamo di centinaia di persone, il cuore pulsante della nostra località termale per gli appuntamenti clou dell’esta-te. Proseguendo, dal 20 al 22 Luglio è in programma il “FestivalPark” sempre nel Parco Brugnatelli or-ganizzato dall’ “Associazione Giovane Riva” mentre dal 27 al 29 Luglio ritornerà la Festa Andalusa nel parco organizzata dal Comitato del Gemellaggio”.Archiviato luglio parliamo del mese di agosto che come sempre non mancherà di regalare altri gran-di appuntamenti.“Si parte dal 3 al 6 agosto con la tradizionale Festa Patronale “ViviRiva” organizzata dalla “Pro Loco” . Per quattro giorni sono previsti intrattenimenti mu-sicali e danzanti con ristorazione al Parco Brugna-telli e Spettacolo Pirotecnico durante la serata fina-le del lunedì. Il 13 Agosto spazio allo sport con la “Cronoscalata di Nazzano” organizzata dal Gruppo Ciclistico Rivanazzanese. Un appuntamento da non perdere è poi in programma il 10 agosto a Nazzano, presso la Villa Di Sampietro, dove andrà in scena il “Concerto della Notte di San Lorenzo”, organizza-ta da Associazione Occasioni di Festa. Dal 10 al 12 agosto tradizionale appuntamento con la “Festa del Fungo”, organizzata dal Gruppo Micologico con ristorazione e intrattenimenti musicali e danzanti al Parco Brugnatelli. Dal 22 Agosto al 4 Settembre sarà la volta del Torneo di calcetto “Sotto le Stelle” nel Parco Brugnatelli organizzato dalla “Pro Loco”. In-fine dal 31 agosto al 2 settembre - Manifestazione “Hills Race” gare di “accelerazione drag racing” presso Aeroporto di Rivanazzano Terme, organizzata dall’Associazione American Motors Pavia.

di AlessAndro disperAti

Rivanazzano Terme si appresta a vivere una grande estate all’inse-gna del turismo. Me parliamo con l’assessore allo sport, al turismo ed alle manifestazioni Marco Poggi. Quest’anno infatti Rivanazzano Ter-me festeggia due importanti eventi sportivi. Dopo 14 anni la Rivanazza-nese è tornata in Prima categoria: il

Marco Poggi

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RIVANAZZANO T.

di AlessAndro disperAti

Anche in Provincia di Pavia è arrivata la tecnica del Fuori Suolo. Fragole fresche direttamente dal produt-tore almeno 6 mesi l’anno. E questo per l’opera di due giovani rivanazzanesi che sono stati anche premiati nei giorni scorsi durante l’Infiorata 2012 di Rivanaz-zano Terme.Con Paola Visigalli cerchiamo di scoprire quali sono le motivazioni che hanno spinto alla realizza-zione di questa azienda.“La Società Agricola Malbosca è una realtà a condu-zione famigliare, nata nel Settembre 2011, i cui soci Fondatori siamo io (Paola Visigalli, ndr) e mio fra-tello Emanuele Visigalli. La costituzione della società è avvenuta in seguito al subentro nella piccola atti-vità di nostro padre; è la realizzazione di un sogno, nato dalla passione per la terra, per gli animali, il rispetto per la natura e i prodotti che essa ci porta”.Perchè Società Malbosca?“La denominazione “Malbosca” è l’appellativo di origine della zona in cui si trova la società, sita nel comune di Rivanazzano Terme, sul confine con la vi-cina Provincia di Alessandria”.Facciamo un pò di storia di questa azienda agri-cola...“Era il 1998, quando nostro padre, più per passione che per lavoro, ha reimpiantato le prime viti, mante-nendo e conservando la tipicità del territorio. Il la-voro della terra, l’amore e la curiosità che quotidia-namente traeva nell’osservare quelle piante, hanno fatto sì che, giorno dopo giorno, crescesse in lui il de-siderio di una nuova sfida: produrre vino nel rispetto della natura. E’ così che nel 2004, con il supporto di un enologo locale, ha prodotto il primo vino rosso, il “Crapulone” .E poi siete subentrati voi anche con una nuova at-tività: ce ne può parlare?“Si, nel 2011, noi figli, una volta esaminata l’attività e il mercato, abbiamo visto che era necessario effettua-re degli investimenti, ma più che altro diversificare ed innovare l’attività aziendale. Mantenendo sempre la produzione vinicola, nostra grande passione, nel ri-spetto della nostra politica aziendale di produrre pro-dotti di qualità in quantità limitata, abbiamo deciso dopo studi ed informazioni sul campo di introdurre a “casa nostra” nella “nostra terra”, una nuova ed in-novativa tecnica di coltura: la coltura del fuori suolo con impianto di fertiirrigazione e utilizzo della lotta integrata. L’impianto è completamente destinato alla

coltivazione della fragola. La tipologia di impianto al momento ci permette di produrre fragole da Aprile a Novembre”.Perché la fragola?“Sono sempre più numerosi gli studi che definiscono la fragola alleata della salute e della bellezza na-turale. La fragola è un’ottima fonte di potassio ol-tre che di sostanze antiossidanti, fibre, vitamine del complesso B, acido folico, calcio e ferro. Grazie a queste caratteristiche nutrizionali le fragole risulta-no ottime per disintossicare e depurare l’organismo. Da non sottovalutare anche il loro effetto sull’umore: consumare fragole stimola il rilascio di serotonina donando benessere generale. Sono inoltre ricche di Vitamina C, favoriscono l’assorbimento del ferro, svolgendo un effetto antinfiammatorio per i muscoli, utile per la formazione dei globuli rossi, la produzio-ne di collagene una proteina che previene le rughe e rafforza i capillari riducendo la ritenzione idrica e la cellulite grazie al potassio”.Ma voi avete puntato su una coltura diversa dal classico...“Ciò che abbiamo voluto realizzare è stato quello di unire i benefici del frutto ai benefici della tecnica del “fuori suolo”. Quest’ultima, contrariamente a quan-to si potrebbe pensare, ha una lunga storia che risale al XVII secolo. Ad oggi è molto utilizzata e conosciu-ta in Spagna, Olanda, Belgio ed è in forte sviluppo nei Paesi arabi. In Italia è utilizzata limitatamente ad alcune regioni del nord e sud Italia”.

Cosa significa coltivare con il sistema del ‘fuori suolo’?“Coltivare in fuori suolo significa coltivare non di-rettamente in terra, ma utilizzando dei substrati che possono essere sacchi o vasi contenenti perlite, torba o fibra di cocco, all’interno dei quali sono collocate le piante. I substrati sono poi irrigati utilizzando un impianto di fertiirrigazione che permette di ottenere il PH dell’acqua ottimo per le fragole e di miscelare le sostanze nutritive che saranno poi distribuite nei substrati per alimentare le piante coltivate”.Questa tecnica che cosa consente di fare? “Suddetta tecnica permette un completo riciclo di tutti i prodotti utilizzati in fase di produzione (solu-zioni nutritive in eccesso, substrati per il fuori suolo, ecc.) e la possibilità di sfruttare la lotta integrata con l’utilizzo di insetti predatori per la lotta biologica ot-tenendone, in questo modo, un prodotto sano e pulito.Coltivare in fuori suolo rappresenta non solo un cam-biamento innovativo, ma altresì una novità e un’op-portunità all’interno del settore agricolo nella Pro-vincia di Pavia. Poiché per il futuro si prevede un aumento della richiesta di fragola Italiana durante tutto l’anno e di altri frutti rossi (more, lamponi, mir-tilli, ribes) proprio per le loro proprietà nutrizionali, la tecnica del fuori suolo potrà essere di grande aiu-to in tutte quelle zone dell’Oltrepò Pavese in cui è presente un clima favorevole, ma in cui la terra non presenta le caratteristiche adatte alla coltivazione. Potrebbe quindi avvenire un recupero funzionale dei terreni agricoli ed ex-agricoli con conseguenze posi-tive sull’ambiente”.Coltivare in fuori suolo che garanzie offre?“Coltivare in fuori suolo significa avere: maggior conservazione della terra; miglior utilizzo delle risor-se idriche; minor utilizzo di prodotti chimici tramite la lotta integrata con utilizzo della lotta biologica (insetti predatori); possibilità di riciclare i prodotti utilizzati; possibilità di eliminare la disinfezione del terreno utilizzando substrati sani. Inoltre, la Società Agricola Malbosca, offrirà la possibilità di gustare ed acquistare il prodotto sempre fresco, colto diret-tamente all’atto della vendita. Una produzione conti-nua e prolungata nel tempo, ci permetterà inoltre di trasformare il prodotto fresco in speciali confetture utilizzando la tradizionale ricetta della nonna, e spe-ciali succhi di frutta! Una fragola mangiata appena colta, vale di più”.

PRIMA AZIENDA IN PROVINCIA DI PAVIA AD UTILIZZARE QUESTA TECNICA

Fragole coltivate con la tecnica del fuori suolo: l’iniziativa di due giovani

9° EDIZIONEIl 10 giugno c’èla mostra caninaLa 9° esposizione canina aperta a tutte le razze si terrà come ogni anno al Parco Brugnatelli di Ri-vanazzano Terme. Si tratta del Momorial ‘Daniele Zambruni’ che prenderà il via alle 13,30. Le classi di iscrizione sono cuccioli da 3 a 9 mesi, giovani da 9 a 18 mesi e libera oltre i diciotto mesi. Il rica-vato della manifestazione sarà devoluto a favore dell’Auser e attrezzature all’Enpa. Le iscrizioni avveranno direttamente sul campo.

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GIUGNO 201213il PeriodicoRIVANAZZANO T.

PARLA IL SINDACO DI RIVANAZZANO TERME, ROMANO FERRARI

“Fra le priorità la ciclabile Retorbido Rivanazzano e un nuovo scolmatore”di AlessAndro disperAti

Dopo il primo consiglio comunale andato in scena nei giorni scorsi il neo riconfermato sindaco di Rivanaz-zano Terme, Romano Ferrari pensa ai primi progetti da portare avanti.Sindaco, quali saranno le priorità di questa prima fase?“Ci stiamo già attivando con gli enti competenti af-finchè vengano messe in cantiere al più presto due importanti ed attese opere: la pista ciclabile rurale che collegherà Retorbido a Salice Terme costeggian-do, nel nostro territorio, lo Staffora ed un altro scol-matore, per le acque bianche, in viale Colombo, che avrà lo scopo di evitare gli allagamenti. Non trascu-reremo poi la cura dei fossi, delle strade, delle piazze, dei marciapiedi e la manutenzione del cimitero, ove stiamo verificando gli interventi necessari per risol-vere l’annoso problema di infiltrazione dell’acqua nelle cappelle costruite all’inizio degli ani 2000”.Tra i vostri progetti c’è anche la Deco...“Sosterremo l’attribuzione di una nuova De.Co.. Proseguiremo nella strada della collaborazione con tutte le associazioni. Cercheremo di predisporre in-terventi per la riduzione della velocità nelle strade del paese”.Sindaco in un momento di crisi, parliamo di bi-lancio...“Un altro impegno importante che stiamo affron-tando è l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2012. Dovremo garantire il rispetto del patto di stabilità. Abbiamo approvato in giunta il bilancio di previsione per l’esercizio finan-ziario 2012”.E come sono i dati?“Il quadro generale riassuntivo parla di totale com-plessivo entrate pari a 4.662.480.00: Stessa cifra è prevista per il totale complessivo spese. Per il 2012 andiamo incontro ad una riduzione di trasferimenti statali pari a quasi 250.000.00 euro. Sono minori ri-sorse disponibili derivanti dal raffronto ICI più tra-sferimenti statali nel 2011 ed IMU più trasferimenti statali nel 2012. Per far quadrare i conti si è cercato di lavorare attraverso una razionale riduzione del-le spese, senza penalizzare i servizi. Sul lato entra-ta abbiamo previsto solo l’aumento dell’addizionale IRPEF con il passaggio da 0,20% allo 0,40%. Re-sta ancora una delle aliquote puù basse della nostra zona. Inoltre, a salvaguardia delle fasce più deboli, abbiamo previsto una fascia di esenzione totale per i redditi sino a 10.000 Euro, che prima invece, anche da noi, pagavano lo 0,20%”.Avete mutato le tasse dirette ai cittadini?“Abbiamo mantenuto inalterato la TARSU e gli altri tributi minori, nonché i costi per le utenze per i di-versi servizi (Mensa scolastica, trasporto scolastico ecc.), quindi senza aumento delle spese che dovranno affrontare i cittadini. Con riferimento all’IMU non abbiamo alzato le aliquote statali e cioè 0,40% per l’abitazione principale e pertinenze e 0,76% per gli altri immobili, anche se lo stato ci assegna un poten-ziale incasso superiore alle nostre proiezioni”.Qual è l’obiettivo da raggiungere?“L’obiettivo da conseguire con il patto di stabilità quest’anno è quasi raddoppiato passando a un più 252.000,00, il che crea notevoli problemi nell’attiva-zione di nuovi investimenti, rendendo non utilizzabile

per questo scopo l’avanzo di amministrazione accer-tato con l’approvazione del conto consuntivo 2011 superiore a 900.000 euro”.Siete fiduciosi?“Nonostante queste imposizioni, cui è sempre più dif-ficile sottostare, restiamo comunque fiduciosi e sicu-ri di raggiungere gli obiettivi che ci siamo previsti, anche se il periodo che stiamo affrontando è sicura-mente tra i più duri. Segnalo che nel 2012 a Riva-nazzano Terme si vedrà la realizzazione di importanti opere come già detto prima: la realizzazione dello scolmatore di Viale Colombo e della pista ciclabile già finanziata dal Gal e dalla Provincia. Abbiamo poi in programma la realizzazione di un altro tratto di pista ciclabile per la quale grazie al GAL abbiamo ottenuto un ulteriore finanziamento regionale di circa 45.000 Euro”.Per quanto riguarda la distribuzione delle deleghe ci sono novità?“Oltre alle deleghe attribuite agli assessori altre importanti materie saranno delegate ai consiglieri di maggioranza. Il mio gruppo di maggioranza, in consiglio, è costituito da persone molto qualificate dal punto di vista delle capacità e dell’esperienza amministrativa. I miei consiglieri comunali lavore-ranno a tutti gli effetti come assessori aggiunti. E’ una soluzione necessaria per poter amministrare un comune come il nostro, a fronte dei tagli che la legge ha portato sul numero di assessori e consiglieri. Sulla base di questi tagli ci è stato assegnato un numero di assessori e consiglieri calcolato sul numero di abi-tanti rilevato dal censimento 2001. E’ chiaramente un dato sottostimato per le esigenze in temini di impegno amministrativo richiesto per il nostro paese. Pertanto i nostri consiglieri rivestiranno, al più presto, ruoli di particolare importanza ed adeguati alle loro compe-tenze, a fronte del carico di lavoro sicuramente note-vole che ci spetta”.

Ecco l’inglese per i bambiniInglese per i bambini. Inglese insegnato come divertimento durante le vacanze estive. Lo propongono alcune insegnanti a Rivanazzano Terme, un’idea diversa dal solito per offrire co-munque un qualcosa in più di davvero unico e simpatico. Il progetto English Camp è un’idea di ACLE che da 25 anni si impegna per portare la lingua inglese nella quotidianità dei ragazzi italiani. ACLE è ente accreditato presso il Mini-stero della Pubblica Istruzione! L’English Camp in programma a Rivanazzano Terme sarà impar-tito dalla Director Laura Cignoli. L’appuntento con questo camp è giunto alla quarta edizione: le precedenti si sono svolte a Bagnaria. “Quest’an-no - spiega Laura Cignoli - ho provato ad espor-tare il “concetto” a Rivanazzano Terme con il benestare e patrocinio del Comune sperando che questo possa essere ben recepito. In pratica si tratta di una vera vacanza in lingua inglese... senza muoversi da casa! I tutors sono tutti ma-drelingua (americani, inglesi, australiani...) e stanno con i ragazzi 8 ore al giorno, dalle 9 alle 17... una vera full immersion! Al mattino i grup-pi di max 12-13 bambini sono divisi per età e “lavorano” in classe con il loro tutor (ma si tratta di attività leggere, divertenti... non sono lezioni in senso classico, scolastico...). Al pomeriggio i gruppi si mescolano e si sta in cortile a fare gare sportive o si va in piscina a fare i “watergames”. Al venerdì viene organizzato un maxi spettacolo teatrale, in lingua, offerto dai ragazzi ai loro ge-nitori!”. Il prezzo è di 150 € per una settimana, 270 per due settimane. Iscrizione 50 €. Sconti per i fratelli e per chi ospita un tutor straniero. Il prezzo comprende: lezioni,materiale didattico, assicurazione,maglietta english camp e un ga-get (cappellino o zaino...cambia ogni anno). Co-sto della mensa a parte (4 € al giorno). Possibili-tà di accogliere bambini i cui genitori lavorano, prima dell’orario stabilito e dopo! Le iscrizioni si raccolgono presso la segreteria dell’Istituto Comprensivo di Rivanazzano, aperto dalle 7,30 alle 17. Il modulo di iscrizione è disponibile sul sito: www.istitutocomprensivorivanazzano.it. Per info: 393-1402525 o 0383-92381.

A RIVANAZZANO TERME

Romano Ferrari

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Corbi: “Sul caso Terme deve essere il privato a rilanciare e non il Comune”

INTERVISTA AL PRIMO CITTADINO DI GODIASCO

ministrazione di 16.000 Euro e un avanzo di gestione pari a 56.000 Euro. Un altro argomento di discussio-ne è stata un’interpellanza del consigliere comunale di minoranza, Roberto Serra, che voleva un chiari-mento sulla vicenda riguardante l’Archivio Malaspi-na. Il progetto è costato 74.000 Euro, somma coperta da un finanziamento regionale e da una donazione della Fondazione Banca del Monte di Lombardia di 40.000 Euro. La rimanente parte, i 34.000 Euro, do-vrà essere restituita dal Comune di Godiasco in dieci anni senza interessi. Serra voleva sapere le spese pre-viste per poter dare quindi una prima classificazione all’archivio, che risulta molto importante per rico-struire la storia del paese ed è stato infatti acquista-to. Infine abbiamo nominato il nuovo consigliere di amministrazione delle Terme, la Dottoressa Nosotti, dopo le dimissioni di Stefano Berti”.Quali sono i problemi che affronterete nell’imme-diato futuro?“Avremo a che fare adesso con il bilancio di previsio-ne, importante per pareggiare le entrate e le uscite. Nelle entrate è presente un deficit di circa 300.000 Euro, dovuto a mancati trasferimenti dello Stato e alla mancata previsione di oneri. Attualmente stiamo discutendo su come amministrare l’Imu, ma siamo orientati a non gravare sulla prima casa, non andan-do oltre le tariffe base previste dalla legge. Inoltre cerchiamo di avere un occhio di riguardo per la se-conda casa, gli alberghi e le case di cura e riposo”.Alle Terme di Salice gli stipendi sono stati ridotti del 50%: cosa ne pensa di questa situazione?“Il Comune si aspettava dalla privatizzazione un ri-lancio e uno sviluppo delle Terme di Salice. Il privato non ha effettuato né alcun rilancio, né alcun tipo di sviluppo, anzi negli ultimi anni ha chiuso in passivo e il Comune ha condiviso questa perdita. Le attuali difficoltà devono essere risolte dal privato, il quale ha gestito la situazione in questi anni, e non certamente dal Comune, che deve avere a cuore gli interessi di tutta la cittadinanza”.C’è stato un seguito all’esito del referendum dell’11 Marzo?“Stiamo aspettando la legge regionale, dato che il ri-sultato finale deve essere registrato e speriamo che il tutto avvenga a Luglio. In seguito andremo ad attua-re una spesa minima per sistemare i cartelli stradali all’inizio e alla fine del Comune; in quest’ottica sto pensando ad un evento, che si terrà nel giorno della fiera di San Martino, e riguarderà un annullo filateli-co. Uno dei timori di coloro che volevano votare No era quello riguardante l’aumento delle tasse: rispon-do dicendo che l’Imu sulla prima casa di Godiasco costa 1/3 rispetto a quello sulla prima casa di Salice. A mio avviso questo referendum è stato politicizzato, volevo che fosse un argomento di carattere civile e non politico, ma devo constatare che non tutti hanno

avuto la stessa mia opinione. In particolare il comi-tato del No ha voluto trasformare il tutto in un refe-rendum anti-Corbi: proprio per questo motivo, mi ha fatto molto piacere vincere”.Cosa si aspetta dalla stagione estiva?“In questo momento di crisi stiamo cercando di at-tirare persone all’interno del nostro Comune, come dimostrano le iniziative del Rally, la Gran Fondo e la prossima manifestazione dell’Unitre. Il 21 Giugno si terrà la festa della musica europea con ospite Bepi De Marzi, a cui consegneremo la targa “A.Cagnoni”, e a Luglio ci sarà la 3° edizione del Salicedoro. Quest’ultima manifestazione si avvale di importanti contributi, come quello della Comunità Montana e della fondazione comunitaria della Provincia di Pa-via, e di sponsorizzazioni rilevanti, come ad esempio la Libarna Gas. La novità di quest’anno sarà costi-tuita dal primo concorso di danza creativa, mentre per Agosto e Settembre avremo in previsione molte sorprese”.Come affrontate l’impatto con la crisi?“Tendiamo ad essere un Comune virtuoso, infatti al fronte del continuo aumento dei costi, abbiamo ridot-to le spese e controllato ogni minimo incremento del-le spese stesse. E’ maggiormente difficile essere vir-tuosi “in tempi di vacche magre”. Il nostro difetto è che noi facciamo le cose senza dirle, e sembra quindi che non operiamo. Invece in questi tre anni abbiamo lavorato parecchio e i nostri rapporti interpersonali sono molto cresciuti, permettendoci così di diventare una squadra”.La popolazione risponde alle manifestazioni e ini-ziative previste?“In occasione delle manifestazioni, come il Salice-doro, dobbiamo sempre chiederci la loro finalità. Ad esempio il festival di San Remo non è dedicato esclusivamente alla popolazione locale, quindi questi eventi hanno il compito di portare in giro per il mondo il nome della località: è come una grande campagna pubblicitaria che ha effetti a lungo e medio termine. Poi se i salicesi e i godiaschesi ne approfittassero, sa-rebbe una cosa giusta. Godiasco e Salice hanno due tendenze diverse, una propria identità e mi fa piacere

che riescano a mantenerla intatta. Godiasco è un pa-ese con una precisa identità, Salice assomiglia a una località marina, in cui è presente molta gente che va e viene, per cui persistono molteplici identità”.Uno sguardo alle prossime elezioni: è già stato av-viato un programma?“Con l’arrivo della nostra Amministrazione è partito un processo di rinnovamento e cambiamento, quindi faremo il possibile affinché non si fermi il tutto”.

di giAnluCA giAConiA

Abbiamo incontrato nei giorni scorsi Anna Corbi, Sindaco di Godiasco, che ha analizzato molteplici aspetti del proprio Comune.Quali sono stati i punti principali discussi durante il Consiglio Comu-nale del 23 Maggio?“Abbiamo inizialmente approvato il conto consuntivo del 2011, che si è chiuso in attivo con un avanzo di am-

SALIC

E TRE

ME

Per persone...“In gamba”

L’acqua salsobromojodica delle Terme di Salice è particolarmente indicata per migliorare la circo-lazione delle gambe. Secondo un sondaggio, un adulto su due dopo i 35 anni soffre di gambe gonfie e pesanti, crampi e prurito, che sono i campanelli dall’allarme delle flebopatie. Le più colpite sono le donne, soprattutto ora che arriva il caldo, a causa di lavori che le costringono a stare molto tempo in piedi e all’utilizzo di tacchi alti. L’acqua sbj delle Terme di Salice aiuta a ridurre il gonfiore e l’in-fiammazione; dopo 12 sedute di idromassaggio – che si può effettuare con l’impegnativa del medi-co di base - si nota una netta diminuzione della circonferenza degli arti, con conseguente beneficio anche a livello estetico. L’impegnativa del medico consente anche di effettuare gli esami del sangue, il Doppler, l’ECG e la visita con l’Angiologo. Agli idromassaggi si può poi abbinare il percorso vasco-lare - una vasca a ferro di cavallo a due temperature per un’efficace ginnastica vascolare – o la piscina termale per il camminamento controcorrente e le sedute di acquagym. Infine i massaggi sono consi-gliati per completare l’efficacia terapeutica di dre-naggio.

Pubbliredazionale a pagamento

La premiazione delle persone benemerite avvenuta il 1° Maggio

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Matteo Ferrari: “Tanti i progetti tra cui nuovi ambulatori medici e un asilo”

IL CONSIGLIERE DI MAGGIORANZA IN SENO AL CONSIGLIO DI GODIASCO SALICE TERME

di giAnluCA giAConiA

Verde pubblico, servizi idrici e fognari e sgombero della neve: il consigliere comunale di maggioranza del Comu-ne di Godiasco, Matteo Ferrari ha la delega a tutte queste problematiche. Lo abbiamo incontrato.Stiliamo un bilancio sul lavoro svolto quest’anno.“La ringrazio dello spazio che mi concede su questo giornale perché mi consente di informare i miei concit-tadini sul lavoro svolto dall’amministrazione. Siamo or-mai arrivati alla metà dell’anno e, nonostante la quasi totale assenza di risorse, causata dai tagli dei contributi statali verso i Comuni e dalla pesante crisi economica, ci siamo attivati per colmare alcune lacune presenti nel nostro territorio comunale. A Godiasco sono stati ulti-mati i lavori per i nuovi ambulatori medici, presso le ex scuole medie, privi di ogni barriera architettonica e, sempre presso la stessa struttura, sono in corso i lavori per la realizzazione di un asilo nido. Per quanto riguar-da Salice, abbiamo raggiunto un importante accordo con l’ A.S.M. di Voghera, la quale ha preso in carico la rete fognaria della frazione garantendo pertanto la sua manutenzione, ordinaria e straordinaria, senza al-cun esborso di denaro da parte del nostro Comune; a Godiasco questa convenzione è già in vigore. Sempre a Salice è in corso la sostituzione di alcuni lampioni e in certe zone anche un’integrazione di quelli esistenti. Per quanto riguarda il verde, si sta provvedendo alla riqua-lificazione di alcune aiuole in Via delle Terme. Questo intervento è reso possibile grazie alla collaborazione di alcuni esercenti locali che si faranno carico delle spese in cambio di pubblicità. Colgo l’occasione per invitare, chi fosse interessato, a partecipare a questa bella ini-ziativa; per maggiori informazioni ci si può rivolgere all’ufficio tecnico o al sottoscritto”.Qual è la situazione attuale del parco di Salice?“Nel parco delle Terme di Salice, oltre alla manuten-zione ordinaria, sono stati svolti lavori di abbattimento di alcune piante pericolanti su indicazioni dei tecnici dell’ERSAF. Inoltre sono stati puliti tutti i lampioncini e sostituite le lampadine con delle altre a basso consumo energetico e all’interno del “Parco Avventura”, presso la nostra pineta, sono state incrementate le attrazioni”.E del parco di Godiasco?“Il parco di Godiasco sarà assegnato alla Pro Loco, che si attiverà per organizzare, durante le serate estive, feste ed eventi per bambini e adulti. Siamo inoltre impe-gnati a reperire qualche piccola risorsa da impiegare per l’acquisto di alcuni giochi da inserire all’interno di questo parco, rendendolo così più attraente e piacevole per i nostri giovani”.Cosa si aspetta dalla stagione estiva, dal punto di vi-sta turistico?“La stagione estiva è iniziata sotto buoni auspici, gra-zie a due manifestazioni sportive a cui abbiamo potuto assistere in questi giorni: mi riferisco al rally storico “4 Regioni” e alla gara ciclistica “Vigneti d’Oltrepo Ma-rathon”. Queste due manifestazioni, che hanno creato un po’ di interesse in tutta la Valle Staffora, ma avevano come capitale Salice Terme, si sono distinte per il gran numero di partecipanti e i molti spettatori presenti. Il 9 e il 10 Giugno farà tappa a Salice Terme anche il “IV Giro Notturno dell’Oltrepo Pavese” per auto d’epoca, con l’arrivo della carovana nella serata di Sabato e la ripartenza Domenica mattina. Con il 6 Giugno iniziano anche i mercatini estivi che ci accompagneranno per tutti i mercoledì sera di Giugno, Luglio e Agosto. Il mese di Luglio vedrà poi lo svolgimento della terza edizione del “Salicedoro”, un appuntamento culturale divenuto ormai irrinunciabile. Vista la situazione di crisi in cui stiamo vivendo, proprio Salice potrebbe diventare meta

di tanta gente presente sul territorio, che vede il tradi-zionale weekend al mare troppo dispendioso”.Quali modifiche porterebbe all’interno del proprio paese?“Io sono convinto di vivere nel posto più bello del mon-

plessivamente?“La burocrazia a cui è soggetto un Ente pubblico è ve-ramente una brutta malattia; situazioni all’apparenza facili e di immediata soluzione, all’interno di un Co-mune, diventano ostacoli insormontabili; detto questo, sono contento di vivere questa esperienza così lontana da quella a cui sono abituato nel privato. La speranza di migliorare un pò le cose è comunque ancora viva in me”.

do; la gente che viene da altre realtà vede Salice e se ne innamora, rinfac-ciando la fortuna che abbiamo vivendo in una località simile. La tranquillità della collina, le varie attrazioni che il centro del paese offre, il parco secolare e soltanto l’ora di distanza da Milano, dal mare o dalla montagna, fanno di Salice Terme la località ideale per la propria residenza. Io non vedo grosse modifiche da fare, ma un continuo man-tenimento di ciò che possediamo”.Sono passati tre anni dal suo ingresso in politica: che giudizio darebbe com-

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GIUGNO 2012il Periodico 16

2012

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GIUGNO 2012il Periodico 17SCENDE IN CAMPO L’OPPOSIZIONE

Serra: “Siamo solidali con i lavoratori delle Terme”

GODIASCO

di AlessAndro disperAti

Sulle recenti vicende delle Terme di Salice S.p.A. che rischiano di avere pesanti riflessi sull’economia turi-stica della località termale e dell’intero territorio, ab-biamo chiesto un parere a Roberto Serra, consigliere comunale di Godiasco e coordinatore del gruppo di minoranza “Progredire Insieme”.“Su questa delicatissima vicenda riteniamo di dover osservare la massima prudenza. La nostra solidarietà ed il nostro pensiero va soprattutto ai lavoratori ter-mali che in questo momento vivono sulla propria pelle questo momento di difficoltà che, ci auguriamo, possa essere superato nel più breve tempo possibile. Già nel 2005, quando attraversammo un momento delicato e di transizione, l’obiettivo prioritario del Comune di Godiasco, che all’epoca deteneva l’intero pacchetto azionario dell’Azienda, fu quello di salvaguardare sa-lari e posti di lavoro. L’obiettivo fu raggiunto grazie all’ingresso del socio privato. Ora la situazione è so-stanzialmente diversa: da una parte il Comune, socio di minoranza con un 47% di azioni che per legge deve dismettere, dall’altra il socio privato con grandi poten-zialità d’investimento ma arroccato su posizioni d’at-tesa che stanno mettendo in gravi difficoltà l’azienda, Salice e tutto l’indotto. Quindi una situazione che va affrontata con decisione ma con altrettanta cautela”.Come si esce da questa situazione?“Con grande senso di responsabilità da parte di tutti.

Terme di Salice rappresenta un patrimonio strategico per tutto il nostro territorio. Un patrimonio che ha sem-pre contribuito in positivo al benessere ed al progresso della nostra zona”. Che riflesso ha, per Salice, questo momento di diffi-coltà dell’azienda termale?“Sicuramente un riflesso pesante che ci auguriamo possa essere superato nel più breve tempo possibile. A tale proposito vorrei cogliere l’occasione per fare una considerazione: ho l’impressione che gran parte del mondo imprenditoriale di Salice e del territorio stia assistendo in modo passivo a questa vicenda, con il risultato di subirne tutte le ripercussioni negative. Mi spiego meglio: intorno alle Terme di Salice è crescita un’economica, un indotto, rappresentato da alberghi, ristoranti, gelaterie, bar, piscine, discoteche e tante al-tre attività commerciali, senza dimenticare un fiorente mercato immobiliare. Tutte queste attività, dietro alle quali ci sono posti di lavoro, sostanzialmente e para-dossalmente, hanno prosperato anche di fronte alle sistemiche difficoltà finanziarie dell’azienda termale. Ora questo indotto, saldamente legato a doppio filo alle sorti di Terme di Salice, rischia di entrare a sua volta in crisi se non si attrezza e decide, con uno scatto d’orgoglio, di essere artefice e protagonista del pro-prio destino”. La sua è una critica al mondo imprenditoriale lo-cale. “No. Solo la constatazione di un dato di fatto. Sono

fermamente convinto che se gli im-prenditori del settore termale e dell’in-dotto riuscissero veramente a fare si-stema, trovando le giuste metodologie di compensazione degli utili, unità d’intenti, comuni strategie anche ge-stionali, probabilmente le cose andreb-bero diversamente. La pesante crisi economica a livello nazionale ed in-ternazionale, ovviamente, non rappre-senta il momento migliore per azioni di grande coraggio, ma resto dell’idea che un vero imprenditore, anche in un momento così difficile, ha il dovere di credere nel proprio futuro”.Lei parla di futuro e va bene, ma ad esempio alcuni sostengono che le cose sarebbero andate diversamente se il progetto della clinica fosse an-dato in porto probabilmente non sa-remmo a questo punto.“Questa è una vecchia ferita che san-guina ancora. Probabilmente se molti imprenditori locali, e non solo, ed altrettanti cittadini non aves-sero avversato il progetto, oggi potremmo contare su un’attività termale strettamente legata al recupero degli infortuni sportivi ed alla riabilitazione con al-meno centocinquanta nuovi posti di lavoro. La ristrut-turazione del Grand Hotel sarebbe una realtà, come importanti rapporti con il policlinico San Matteo. Con ogni probabilità investitori di un certo livello avreb-bero posato gli occhi sulla nostra località e portato a Salice solo dei benefici. Invece è prevalsa la paura del cambiamento, del salto di qualità, la miope visione della conservazione dello status quo. Mi spiace dirlo, ma con ogni probabilità oggi paghiamo, oltre alla cri-si attuale, anche gli errori di quella scelta”.

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GIUGNO 2012il Periodico 18

Musti: “La Lega è al lavoro per cercare di ricompattare il Movimento”

CONTINUIAMO IL NOSTRO RAPPORTO DI COLLABORAZIONE CON IL SINDACOVO

GHER

A

di giAnluCA giAConiA

Filippo Musti è il segretario della Lega Nord di Vo-ghera. Nei giorni scorsi è stato eletto membro del di-rettivo della Lega Nord con un ampio consenso da parte dei delegati della Provincia di Pavia. Lo abbia-mo incontrato per un’ intervista a 360 gradi.Qual’è il suo punto di vista riguardo alla situazio-ne attuale del partito?“Il deprecabile comportamento di alcuni membri all’interno del partito ha offeso e lasciato sgomento nelle migliaia di militanti, sostenitori e amministra-tori, i quali credono fermamente nei valori e negli obiettivi che da sempre hanno caratterizzato il nostro

Movimento”.Secondo lei, la situazione del partito è troppo gon-fiata dalle storie riguardanti le false lauree, pa-ghette ecc.?“La strumentalizzazione mediatica messa in atto dopo gli eventi che tutti conosciamo è stata senza pre-cedenti; addirittura ci sono stati canali televisivi di informazione pubblica che, 24 ore su 24, trasmette-vano aggiornamenti e commenti vari sulla vicenda, amplificando le notizie, nel tentativo di creare l’im-magine di un Movimento ormai definitivamente com-promesso e in preda agli scandali. Mi chiedo come mai lo stesso trattamento non sia stato riservato alla vicenda che ha coinvolto Lusi e il partito di cui era tesoriere. Sembra quasi che lo scandalo Lega sia ser-vito a mettere in secondo piano ciò che è successo all’interno della sinistra”.Nelle ultime elezioni comunali la Lega ha perso in tutte le 7 città in cui si presentava al ballottaggio: come commenta questo esito?“La conseguenza di questo attacco mediatico senza pari si è logicamente ripercossa sui risultati delle ul-time elezioni comunali. In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo è chiaro che la gente non si fida più dei partiti, per cui prevalgono l’astensioni-smo e il voto di protesta”.Quale sarà il futuro del partito?“La Lega sta comunque lavorando per ricompattare il Movimento; chi ha sbagliato è stato allontanato e

le sezioni presenti sul territorio, compresa quella di Voghera, stanno dimostrando un grande senso di re-sponsabilità e di maturità, lavorando in sinergia nei Comuni in cui siamo presenti in rappresentanza dei nostri elettori”.Come procede il rapporto di collaborazione con il Pdl a Voghera?“Nella nostra città, i quattro consiglieri in Consiglio Comunale hanno sempre votato unanimi le varie de-libere, e ci siamo fatti un sacco di risate vedendo gli altri partiti che, persino sullo stanziamento di fon-di per la festa dell’unità d’Italia, hanno dimostrato litigiosità anche al loro stesso interno. Continuiamo il nostro rapporto di collaborazione principalmente con il Sindaco Barbieri, il quale rappresenta il Pdl, cercando di proseguire nella realizzazione del pro-gramma che avevamo proposto ai cittadini e per il quale ci hanno votato”.Come giudica i provvedimenti del Governo Monti?“Per quanto riguarda il governo Monti, la Lega è sempre stata e rimane all’opposizione, in quanto i provvedimenti che sono stati adottati si sono limitati all’introduzione di nuove tasse e a un inasprimento fiscale senza paragoni, che ha messo in ginocchio il sistema produttivo e ha svuotato le tasche degli Italiani. È quindi un governo che ha una visione ac-cademica dell’economia, che però non ha riscontro nell’economia reale delle persone le quali combatto-no con le difficoltà di tutti i giorni”.

FilippoMusti

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VOGHERAANTONIO MARFI PARLA DEL MOVIMENTO E DELLE PROPOSTE PER LA CITTA’

Cinque Stelle: “Il dopo elezioni cilancia verso importanti traguardi”di ilAriA riCotti

Antonio Marfi è consigliere comunale a Voghera per il Movimento Cinque Stelle. Considerati i risultati che il Movimento ha raggiunto alle amministrative di aprile e maggio, gli abbiamo rivolto qualche do-manda sull’attuale situazione politica, con particolare riferimento a Voghera. Qual è la sua impressione per i risultati delle am-ministrative appena concluse? Come considera i traguardi raggiunti dal Movimento Cinque Stelle?“Rilevanti. Secondo me c’è stato un doppio messag-gio: la voglia di cambiamento e poi il desiderio di protestare attraverso il semplice non voto. Per me è più segno di protesta il non voto piuttosto che il voto al Movimento, che invece considero un voto di cam-biamento. Sono soddisfatto e contento anche perché chi è stato eletto segna il passo sull’età. Un sindaco di ventisei anni che amministrerà 30.000 abitanti a Mira vicino Venezia e un sindaco giovane in una cit-tà importante come Parma, che è un centro ricco e con molte aziende sono una vera novità. Spero che riusciranno a svolgere un buon lavoro senza troppe pressioni”.E secondo lei a che punto si trova Voghera?“A Voghera lo sapremo le prossime elezioni se l’im-pegno è stato percepito. Credo che il risultato delle elezioni abbia avuto un riflesso anche nella nostra città. Siamo stati contattati da diversi cittadini che volevano capire se potevano dare una mano. È un aspetto positivo soprattutto perché dalle e-mail che abbiamo letto sono giovani che prima erano abba-stanza distanti dal fare politica: aver scovato que-sti cittadini “dormienti” è la cosa più interessante. Alcuni hanno già partecipato ai nostri incontri e a sessioni di volantinaggio per la città. Voghera dal punto di vista del volontariato e della partecipazione per alcuni eventi sociali è molto attiva, ora bisogna estendere questa partecipazione anche all’azione po-litica”.Azioni che si svolgono anche nei quartieri: in cosa consistono?“Inizialmente avevamo strutturato delle giornate con il classico banchetto in Via Emilia. Però la mia idea è che la Via Emilia richiama un certo tipo di cittadi-nanza, ma ritengo che sia più importante andare nei quartieri ad incontrare tutti i cittadini, la parte più

rispettosa della vita politica. Andiamo a casa loro per reperire sul campo le problematiche e raccogliere in-formazioni che potrebbero essere utili per migliorare l’amministrazione attuale”.Secondo lei perché il Movimento Cinque Stelle è emerso proprio ora?“Non si tratta di un boom improvviso, ma il risulta-to di un cammino partito dai primi V Day nel 2007, dove i partecipanti si ritrovavano ad uno spettacolo in cui si univano le capacità di Grillo come oratore e l’insofferenza dei cittadini. Oggi è solo l’esplosione dopo un lungo percorso nel tempo. C’era e c’è que-sto bisogno della popolazione di poter partecipare ed essere rappresentati da qualcun altro, non Grillo di per sé ma qualcuno di davvero nuovo. In un momento storico dove c’è una crisi dei partiti evidente i cit-tadini hanno deciso di votare il nuovo, prendendosi questa responsabilità. Quindi in definitiva si, penso che i risultati conseguiti siano dovuti da una parte per la crisi dei partiti e dall’altra per il bisogno di una nuova rappresentanza”.Hanno detto che il Movimento Cinque Stelle abbia raccolto i voti dell’ala di destra disillusa. Cosa ne

mento è stato abbastanza trasversale. Nei colloqui con i cittadini a Voghera è emerso che si è pescato soprattutto nel non elettorato. Dopotutto per vincere servono i voti di tutti”.Qual è la differenza tra il Movimento Cinque Stel-le e gli altri partiti che si sono presentati alle am-ministrative?“A mio parere l’aspetto programmatico. Da quello che ho potuto leggere, i programmi presentati hanno una visione a lungo termine. Inoltre fondamentale è anche il messaggio di trasparenza e partecipazione che è stato dato. Una differenza si ritrova anche nella qualità anagrafica dei candidati: giovani, con poca esperienza politica e poco vicini al compromesso con la vecchia classe dirigente. E soprattutto la differen-za l’hanno fatta i cittadini che hanno capito quanto fosse diversa la proposta. Ora bisogna amministrare bene, fare una politica normale, costituita da scelte sagge e non per forza rivoluzionarie. La rivoluzione sta nella corretta e normale amministrazione”.Che cosa vorrebbe rispondere a chi definisce il Movimento Cinque Stelle “antipolitica”?“Il termine antipolitica va assunto nel suo valore positivo, ovvero mettere in condizione la “vecchia” politica di guardarsi allo specchio e vedere cosa ha realizzato fino ad oggi. La classe dirigente del Paese tende a screditare utilizzando il termine “antipoliti-ca”, ma lo è in realtà quella politica che si è fatta fino ad oggi, a partire dal finanziamento pubblico, utilizzato per scopi privatistici, sottraendoli alla co-munità. Considerando che poi in alcuni casi i soldi sono stati utilizzati per la compravendita di voti, direi che questa è quella che si può propriamente definire “antipolitica”.

pensa di questa affermazione?“Penso che serva un’analisi più ap-profondita e non così superficiale. Non bastano le parole di un ministro che dice “Andiamo a votare il Movi-mento Cinque Stelle” perché l’eletto-re ha la capacità di scegliere. Dopo-tutto il Pdl a Parma al primo turno ha preso il 4,7%, poteva incidere così tanto al secondo turno la decisione di qualche ministro nel risultato? Ho visto alcune analisi di politologi che hanno mostrato che il voto al Movi-

Antonio Marfi

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GIUGNO 2012il Periodico 21NE PARLIAMO CON IL VICE SINDACO GIUSEPPE FIOCCHI

Fiera di Voghera: “Il bilancio è positivo, migliore rispetto ad un anno fa”di ilAriA riCotti

Giuseppe Fiocchi, vicesindaco di Voghera, in questa intervista traccia un bilancio della Fiera dell’Ascen-sione che si è appena conclusa a Voghera e ci parla di altre manifestazioni che ha ospitato la città.Vicesindaco, qual è il suo bilancio sulla Fiera?“Il bilancio è stato positivo, è il secondo anno che l’amministrazione comunale organizza direttamente la Fiera e quest’anno il risultato è stato anche su-periore a quello dello scorso anno. È rimasto fermo l’obbiettivo di valorizzare i prodotti tipici del terri-torio e allo stesso tempo di fornire il servizio attra-verso tendo strutture aperte invece che con una ten-do struttura continuativa come quella dell’Asm, che non consentiva alle persone di scegliere gli elementi espositivi da visitare. Quest’anno poi è stata imple-mentata l’esposizione con la presenza di offerte di degustazione e con la partecipazione del ristorante del Guest Ranch che ha avuto molto successo. Sia-mo pienamente soddisfatti di come sono andati questi giorni grazie al grande richiamo che ha esercitato sui luoghi adiacenti e per il numero di persone che hanno visitato la Fiera che è stato strabocchevole”.Per cosa si è contrassegnata quindi questa 630° edizione?“Si è contrassegnata per la vastità e la varietà delle offerte e la soddisfazione delle persone che l’hanno visitata, così come quella degli stessi espositori. Que-sta è la miglior garanzia del successo della Fiera di quest’anno. Inoltre l’area Fermi con 48 espositori è stata una grossa presenza ed è stato ospitato anche il padiglione della Croce Rossa che ha fornito alla Fiera un significato di solidarietà. Per non parlare dei mol-ti spettacoli che si sono avvicendati, sempre legati a compagnie vogheresi o del territorio, che quest’anno abbiamo cercato di valorizzare all’interno della Fie-ra. Infine le bancarelle sono state il completamento, che ha vivacizzato ulteriormente la manifestazione. Il tutto realizzato da parte del Comune con un occhio al risparmio”.Parlando proprio del punto di vista economico, la Fiera ha avuto risultati positivi?“La soddisfazione degli espositori è stata la migliore conferma della riuscita. In particolar modo quelli che hanno registrato i profitti più alti sono stati gli espo-sitori del settore enogastronomico e poi c’è stata una grande folla alle bancarelle”.

mitanza con l’Ascensione ma quest’anno si è voluto distinguerlo per dare più spazio al diffondersi della gente alla Fiera e allo stesso tempo dare successi-vamente maggior risalto al Mercato Europeo stesso, organizzando delle date dedicate apposta. Abbiamo ospitato 40 espositori in rappresentanza di sedici sta-ti europei: mi sembra un evento importante di per sé che aveva bisogno della giusta valorizzazione. È sta-ta anche un’occasione significativa per l’amministra-zione per vivacizzare il centro storico e dare impulso al commercio dei negozi. Anche per questo motivo è stata chiusa la piazza Duomo al lato sud, in modo che le persone potessero circolare più liberamente e go-dersi al meglio tutto quello che questa manifestazione ha potuto offrire alla città”.

“Non abbiamo ancora preso una de-cisione, probabilmente però consi-dereremo se utilizzare i 18.000 euro dei fuochi artificiali per qualche altro scopo più utile alla cittadinanza”.Dall’1 al 4 giugno c’è stato il mer-cato europeo, che gli scorsi anni era stato ospitato all’interno della Fie-ra. Come mai si è deciso di cambia-re per il 2012?“Il mercato europeo è un grande richiamo per la nostra zona, solita-mente l’abbiamo promosso in conco-

VOGHERA

Per quanto riguarda invece la piccola polemica che ha avuto luogo dopo che il sindaco ha annul-lato i tradizionali fuochi d’artificio l’ultima sera?“La Fiera non ha avuto il suo culmine nei fuochi artificiali a causa delle tragedie che erano appena accadute nel nostro Paese e che hanno funestato l’Italia per la loro gravità. È stata così fatta la scelta responsabile di non festeggiare in questo modo la fine dell’Ascensione”.I fuochi verranno fatti in un altro momento?

Il taglio del nastro della Fiera di Voghera

LE NOSTRE HOSTESS HANNO DISTRIBUITO IL GIORNALE

Successo per il “PeriodicoNews” in Fiera a Voghera

Successo alla 630esima Fiera dell’Ascensione di Voghera anche per il nostro giornale che nelle giornate di sabato e domenica è stato distribuito dalle hostess Sara, Valeria, Alessandra, Antonella, Mag-da e Brenda. A tutti coloro che sono entrati negli stand è stata consegnata una copia del Periodico News.

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GIUGNO 2012il Periodico 22

Cinquant’anni dopo Voghera ricorda il disastro ferroviario con 63 morti

POSTA UNA TARGA SUL TERZO BINARIO DOVE ACCADDE L’INCIDENTEVO

GHER

A

di ilAriA riCotti

Salvatore Cicciò è uno degli organizzatori della ce-rimonia di commemorazione per il 50esimo anniver-sario dell’incidente ferroviario di Voghera del 1962. Un evento che forse non tutti i vogheresi conoscono, soprattutto i più giovani, ma che riveste un’importan-za fondamentale nella storia della nostra città. “È stata una giornata molto significativa. Il 31 mag-gio in occasione della commemorazione per il 50esi-mo anniversario del disastro, è intervenuta anche una signora che al tempo aveva tre anni e rimase orfana, avendo perso entrambi i genitori nello schianto. Que-sta donna ora è un insegnante del liceo e siamo riu-sciti a contattarla grazie alla zia che l’ha cresciuta. È stata un’ospite e una testimone importante, insieme ad un’altra signora che ha perso il padre nell’inci-dente. Si tratta di un’occasione fondamentale per Voghera, fu un evento che sconvolse tutto il Paese al tempo, ai funerali delle vittime intervennero anche il ministro Segni e il presidente Fanfani”.Come è stata strutturata la cerimonia?“Ha avuto inizio alle 09.15 del mattino al binario 3, dove è stata apposta la targa. In seguito in Duomo c’è stata la Messa Solenne celebrata dal Vescovo e ha cantato Luigi Zerba, un grande tenore. Alle 11 ci siamo trasferiti in municipio dove c’è stata l’esposi-zione delle locandine e dei pezzi di giornale dell’epo-ca che hanno parlato del disastro. Tra le firme che hanno scritto alcuni articoli sul disastro c’era anche quella di Paolo Affronti, il quale grazie alla sua co-noscenza del caso, è riuscito a rintracciare una delle due signore che sono intervenute con la loro testimo-nianza, come parenti delle vittime”.Che cosa vi ha portato ad organizzare questa com-memorazione?“Prima di tutto perché sono cinquant’anni giusti dalla tragedia. Poi Giuseppe Carbone, consigliere comunale di Voghera, ha preso molto a cuore la vi-cenda e si è mosso all’interno dell’amministrazione per organizzare il tutto. Personalmente come ex mac-chinista ritenevo giusto offrire questo tributo alle vit-time e ai loro parenti. Abbiamo così impegnato tutte le nostre forze per realizzare la cosa”.Che cosa pensa dell’incidente e delle sue conse-guenze, con l’incarcerazione di chi conduceva il

locomotore che si è schiantato contro il treno pas-seggeri?“Guardi, non voglio dare un giudizio perché ora non ha più senso, ma alcune cose non sono del tutto chiare. Mio padre era in servizio a Certosa di Pavia quella notte come capostazione e a Voghera c’era un suo collega che conosceva bene. Certi avvenimenti hanno avuto riscontri opposti. Per quanto riguarda la condanna del macchinista a sette anni, non posso stabilire io se è stata giusta o no. Abbiamo deciso di non invitarlo proprio per non alimentare polemiche senza senso e lui stesso ci aveva già fatto sapere che non avrebbe partecipato. So solo che ha cercato di “salvare” il suo aiuto macchinista dicendo che in quel momento gli aveva detto di andare sul retro del treno a controllare il tachigrafo per verificare la ve-locità del treno, che a quei tempi aveva due velocità riportate. Ormai la tragedia si è consumata e chi ha pagato ha già finito di pagare e anche duramente”.A Voghera rimane ancora forte il ricordo di quella notte secondo lei?“Si, è rimasto nella memoria. Lo so perché abbiamo intervistato delle persone per l’occasione. Dopotut-to è uno dei peggiori incidenti ferroviari d’Italia. Se vogliamo fare un paragone con la strage di Bologna bisogna evidenziare che là è stato un atto terroristi-co, mentre qui parliamo di un errore. In una data anche molto simbolica, infatti era proprio il giorno dell’Ascensione, che in quegli anni cadeva ancora in una data precisa, che era appunto il 31 maggio. Inoltre le vittime stavano andando al mare, verso la Riviera Ligure. Ha davvero molto colpito i cittadini e l’opinione pubblica”.La targa in occasione del 40esimo anniversario nel 2002 è stata posta nei pressi del binario 1, mentre questa è invece sul binario 3.“Si è al binario 3, nel punto esatto dove è avvenuto l’impatto. A quei tempi c’era il cambio di trazione, i treni arrivavano sul binario 3 da Milano, ma per andare a Genova dovevano fermarsi e cambiare lo-comotore. Era il binario di arrivo e di partenza, uno snodo ferroviario cruciale, come è stato cruciale per la vita delle persone che si trovavano su quel treno.Per i manifesti della commemorazione abbiamo scel-to il titolo che è uscito sul Giornale di Voghera: “Il cuore di Voghera nella tragedia ferroviaria”.

Voghera ha molto da raccontare ai suoi cittadini. Purtroppo non si tratta sempre di avvenimenti lieti: ma proprio perché hanno segnato la vita di molte persone, la città ha il dovere di ricordarli ai suoi cittadini, così che il loro ricordo rimanga vivo per sempre. Il 31 maggio 1962 rimarrà un giorno scolpito per sempre nella memoria stori-ca della città. Alle ore 2.35 di notte il treno merci numero 8151, proveniente da Milano e trainato da un locomotore non riesce a fermare la sua corsa ed investe in pieno il treno passeggeri numero 1391 che attendeva di partire per Genova. Si tratta di uno schianto terribile: il locomotore del treno merci 8151 si incunea nell’ultimo vagone del tre-no passeggeri 1391, falcidiando i viaggiatori che avevano preso posto nella carrozza. Un primo bi-lancio è di 63 morti e oltre 70 feriti, alla fine si conteranno 64 morti totali e 58 feriti gravi: una delle più grandi tragedie ferroviarie a livello na-zionale. La responsabilità per l’incidente viene at-tribuita al macchinista poiché iniziò la frenata del treno, il quale aveva percorso il tragitto totale ad una velocità media di 70/75 chilometri orari, circa 170 metri prima della posizione in cui si trovava il treno 1391, una distanza troppo ravvicinata per riuscire a fermare la vettura prima dell’impatto. Il macchinista e l’aiuto macchinista, che in seguito ammisero di aver iniziato il rallentamento quan-do videro i segnali degli agenti della stazione, nel momento in cui si resero conto di non poter evitare l’impatto si gettarono fuori dalla cabina. I due si costituirono poi spontaneamente e furo-no condannati per disastro colposo. La tragedia colpì al cuore la città e l’intero Paese, conside-rando soprattutto le particolari condizioni in cui si svolse: il 31 maggio in città si celebrava la Fiera dell’Ascensione, la festa più importante del ca-lendario vogherese. Inoltre, i passeggeri che mo-rirono e rimasero feriti nell’incidente si stavano recando per la maggior parte sulla Riviera Ligure per trascorrere qualche giorno al mare. Due occa-sioni festose si trasformarono così in un incubo per la città, che non volle e non vuole dimenticare. Il 31 maggio 2002, in occasione del 40esimo an-niversario, è stata posta una targa alla stazione di Voghera nei pressi del primo binario, con questa epigrafe: “L’orrore angosciato della sventura di allora riviva oggi e sempre nella memoria raccolta e silenziosa di tutti i vogheresi.”. Quest’anno, in occasione del 50esimo anniversario, è stata posi-zionata un’altra targa alla memoria sul binario 3, il binario dove avvenne la sciagura. (I.R.)

Per non dimenticare

Un’immaginedel disastroferroviario del 1962a Voghera

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GIUGNO 2012il Periodico 23INTERVISTA ALL’ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DEL COMUNE, TURA

“In via Cavour è stato sistemato ilnuovo porfido e tornerà a senso unico” VOGHERA

di ilAriA riCotti

William Tura è assessore ai lavori pubblici, verde e decoro urbano. In questa intervista fa il punto della situazione a proposito dei lavori in Via Cavour, un tema molto sentito dai cittadini vogheresi.Per prima cosa, una sua impressione sulla Fiera dell’Ascensione che Voghera ha ospitato questo mese.“La Fiera dell’Ascensione a livello organizzativo ha avuto una buona risposta. Non ci sono stati problemi che hanno necessitato di un intervento particolare da parte del Comune. Per quanto riguarda il dibattito a proposito della decisione di non fare i fuochi d’arti-ficio l’ultima sera mi sento di sostenere quella che è stata la decisione del sindaco, considerando anche gli eventi tragici che erano appena accaduti (l’atten-tato a Brindisi e il terremoto in Emilia Romagna). È stata la festa cittadina caratteristica di tutti gli anni insomma. Non me ne sono occupato personalmente ma ho avuto una buona impressione dei giorni della Fiera. Mi sento di rivolgere un sentito ringraziamen-to alle forze dell’ordine che ogni anno garantisco-no il controllo della sicurezza all’interno della Fie-ra e agli ambulanti che espongono per le vie della città. Abbiamo avuto davvero uno sviluppo ordinato dell’amministrazione”.Come procedono i lavori in Via Cavour?“Siamo assolutamente in pari con i tempi che ci sia-mo dati. C’è stato un inizio titubante per il cattivo tempo di aprile e inizio maggio e poi a causa della concomitanza con diversi ponti festivi (compresa la Fiera dell’Ascensione che ha visto partecipi anche i commercianti di Via Cavour), ma adesso speriamo che la ditta possa accelerare il lavoro. Sono sicuro che il risultato finale avrà il consenso che gli spetta e che i cittadini apprezzeranno l’impegno che abbiamo profuso in questo progetto. In particolare sono soddi-sfatto della campagna comunicativa che ha lanciato i lavori: ha anticipato il risultato finale del progetto ed è stato anche un modo per rassicurare i commercianti che hanno il loro negozio in Via Cavour, i più colpiti dalla situazione. Speriamo che tutto possa procedere

nei tempi, anzi magari in tempi ancora più ristretti per diminuire ulteriormente i disagi. Io sono andato nei primi giorni in cui aveva avuto inizio il cantiere a parlare con i commercianti e non mi sono sottratto a visitare il cantiere anche successivamente. I commer-cianti hanno il “compito” di monitorare i lavori e se-gnalare eventuali situazioni di disagio che verranno poi affrontate dall’amministrazione. È significativo il fatto che l’ultima volta che è stato fatto un lavoro di questo tipo in Via Cavour, di riqualificazione comple-ta, è stato nel 1976/77 e questo l’ho scoperto parlan-do con i commercianti”.Qualche anticipazione su come apparirà la nuova Via Cavour?“Ci sarà il senso unico, con un porfido più grande che ha la capacità di sopportare carichi maggiori. I materiali innovativi più una nuova viabilità che consente di gravare meno sulla pavimentazione al-lungheranno la vita del lavoro che stiamo facendo e della strada”.Quando è previsto il termine dei lavori?“I lavori dovrebbero durare 180 giorni lavorativi dall’inizio del cantiere, quindi visto che sono iniziati il 10 aprile la conclusione dovrebbe essere per otto-

cittadini hanno chiesto questo intervento, se l’aspet-tavano e noi lo faremo. I lavori costeranno 40.000 euro circa e partiranno da luglio: un piccolo inter-vento che però i cittadini richiedevano e che l’ammi-nistrazione si impegnerà a fare”.È in atto qualche iniziativa particolare che riguar-da i giovani?“Si un progetto che mi sta molto a cuore. Si sta infatti per chiudere il bando per la presentazione di progetti urbanistici da parte degli studenti dell’Università di Pavia, laurea in ingegneria edile-architettura, patro-cinato dal Comune di Voghera. Da alcune notizie che mi giungono dovrebbero essere stati presentati un bel po’ di progetti, già dal mese di giugno mi riunirò con la giuria e decideremo quali progetti verranno premiati. Ci credo molto in questa iniziativa, spero che ne verranno fuori anche delle provocazioni per cercare di aprire l’immobilismo che c’è in città e ri-lanciare così il centro cittadino in particolare, anche dal punto di vista commerciale. Spero e credo che i risultati saranno all’altezza. È il primo anno che indiciamo questo concorso, spero sia l’inizio di una collaborazione diretta con l’Università di Pavia, gli studenti e che poi di conseguenza sia anche di gio-vamento alla città. La tematica (“La vita negli spazi pubblici tra commercio, storia e innovazione”) è sta-ta scelta dal Comune ed è diretta a fornire spazio al settore commerciale che in questo momento è in dif-ficoltà e che l’amministrazione non vuole trascurare, soprattutto per quanto riguarda il centro cittadino, fulcro della città”.

bre”.C’è qualche altro lavoro di urbani-stica previsto nei prossimi mesi?“Si abbiamo un progetto di riquali-ficazione della zona nei pressi di Via Bianchi, ovvero l’area antistante alla Chiesa all’entrata di Voghera venen-do da Rivanazzano. Saranno costru-iti un parcheggio e una piccola area verde: sarà un ulteriore biglietto da visita per i visitatori che arriveranno a Voghera dall’alta Valle Staffora. I

Virgilio: “Indispensabile creare nuove aree destinate a pacheggio”

ALCUNE PROPOSTE DEL CAPOGRUPPO DEL PDL

di AlessAndro disperAti

La capogruppo consiliare del Pdl di Voghera Simona Virgilio in un incontro con la maggioranza tenutosi nei giorni scorsi ha presentato diverse proposte uti-li per la cittadinanza, a cominciare da un possibile parcheggio che potrebbe nascere nei pressi dell’asilo di via Gobetti. “Attualmente di fronte all’asilo sor-ge un’area verde incolta e malcurata e per i genito-ri dei bimbi che frequentano la scuola d’infanzia, è davvero difficile trovare parcheggio - spiega la Virgi-lio. La proposta che ho già presentato all’assessore ai Lavori Pubblici e all’assessore alla Sicurezza in un incontro con la maggioranza tenutasi nella pri-ma settimana di maggio, consisterebbe nell’elimi-nare quell’area verde incolta e creare una serie di parcheggi utili per i genitori. E’ capitato anche che

alcuni genitori venissero multati dai vigili per aver lasciato l’auto sui marciapiedi, per ovviare a questo problema, sarebbe utile realizzare un’apposita area di sosta per le auto”. La capogruppo del Pdl, sempre nell’area adiacente all’asilo di via Gobetti, ha pensato anche ad un’altra opera da realizzare: “A pochi metri di distanza dall’asilo c’è un’altra area verde abban-donata dove sarebbe utile pensare ad una lettiga per i cani che vengono portati a spasso dai padroni in questa zona”. Oltre all’area di via Gobetti, la Virgilio ha pensato ad un un altro problema sempre ineren-te alla città di Voghera: “Un‘altra questione che ho sollevato è quella inerente alla sosta dei pullman di-nanzi alla biblioteca di via Gramsci. Spesso succede che i pullman sostano sopra un marciapiede, creando così ingorghi e disagio per la circolazione stradale, specialmente nelle ore di punta che coincidono con

gli orari di entrata e uscita dalle scuole. La mia idea sarebbe quella di creare una zona di fermata, con un rientro della sede stradale in modo tale che i pullman possano sostare senza generare disagi per la cittadi-nanza”.

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GIUGNO 201224il Periodico

Arriva la fibra ottica: “La sfida al Digital Divide parte da Voghera”

IL SINDACO: “E’ UNO DEI PRINCIPALI OBIETTIVI DEL NOSTRO PROGRAMMA”VO

GHER

A

riduzione del digital divide. In che cosa consiste la fibra ottica? “La tecnologia in fibra trasferisce i dati sotto forma di segnali ottici, su cavi di materiale vetroso. Rispetto al doppino telefonico in rame, i vantaggi sono indub-bi a partire dall’ampiezza di banda e dalla bassa at-tenuazione del segnale, senza dimenticare l’immunità alle interferenze e i bassi tempi di risposta”.Chi potrà accedere a questa nuova tecnologia?“Si tratta di un traguardo importante soprattutto per enti pubblici come municipi, scuole ed ospedali che da oggi potranno, tramite la fibra ottica, usufru-ire di una maggiore quantità di banda, garantita e a prezzi competitivi. E non solo: la quasi totalità delle abitazioni e delle aziende locali saranno coperte dal servizio grazie alla capillare rete wireless di cui di-sponiamo”. Come avviene la trasmissione del segnale?“Da circa dieci anni Fastcon è presente in provincia di Pavia grazie alla propria rete di ponti radio, ben radicata sul territorio: il segnale internet arriva tra-mite la fibra ottica al CED di Voghera e da qui viene distribuito attraverso tale rete coprendo la quasi to-talità dei comuni pavesi con una distribuzione impen-sabile per il vecchio doppino telefonico Telecom”.Che cosa si intende per digital divide?“Con questo termine si intende il divario fra coloro che hanno accesso alla tecnologia digitale, internet in particolare, e coloro che invece ne sono sprovvisti. Le cause, oltre che di natura economica e culturale, possono derivare dalla provenienza geografica e dal-la qualità delle infrastrutture”. Quali le finalità dell’iniziativa?

“Il progetto punta ad abbattere proprio questo diva-rio digitale e ad offrire pari opportunità di accesso alla tecnologia, collegando in breve tempo quanti più municipi possibili: a inizio 2012, infatti, la Fastcon ha presentato il progetto “Fastcon 100 comuni” che prevede entro dicembre di quest’anno il collegamento di cento municipi nella zona di competenza. Le am-ministrazioni Comunali potranno contare su un part-ner locale, risolvendo una volta per tutte il problema di connessione internet a banda larga senza alcun

impegno economico. Il progetto è molto semplice: si connette il Comune interessato con una banda ga-rantita di 6 Mb e l’amministrazione prova in test la connessione per 60 giorni. Verificata l’efficienza del servizio, si procede con l’accordo di massima che prevede, in cambio del servizio, semplicemente un appoggio istituzionale dell’iniziativa presso privati e aziende”.E i vantaggi?“Di fatto la Città, e più in generale l’Oltrepò, si dota per la prima volta della fibra ottica che, insieme al wireless, assicura benefici in termini di potenza, velocità e facilità di connessione rispetto all’ormai vecchia e usurata rete telefonica in rame che non supporta un numero di contemporaneità sufficiente a soddisfare la richiesta dell’utenza. Dobbiamo con-siderare che, fino ad oggi, non esisteva nella nostra zona un polo di smistamento ed accesso ad internet privato in fibra ottica. Le connessioni pubbliche esi-stenti non sono collegate alle rete, limitando sensibil-mente tutti i servizi ad esse correlati”.Un progetto di rilievo, considerando che molte zone del nostro territorio non sono ancora rag-giunte da connettività Adsl a banda larga. “Ciò è dovuto a particolari condizioni geo-morfolo-giche che non facilitano certo lo scavo per la posa dei cavi. Grazie alla propria rete wireless indipendente, oggi l’azienda copre la quasi totalità dei comuni del-la provincia di Pavia, di cui circa quaranta già col-legati alla rete. Un traguardo che Fastcon si propone dal 2006, quando inizia a studiare soluzioni flessibili e modulari per portare l’Adsl nelle aree geografiche non raggiunte dal servizio”.Tale proponimento non ha lasciato indifferente il Comune di Voghera, con il quale l’azienda sta trattando la fornitura e l’implementazione dei servizi. Sottolinea il Sindaco Carlo Barbieri: “Uno dei principali punti del nostro programma elettorale riguardava proprio il digital divide, con la realizza-zione di alcuni progetti, come il wireless a libero ac-cesso negli spazi pubblici, che stiamo realizzando in questi mesi. L’obiettivo è, infatti, quello di realizzare a Voghera quelle infrastrutture, anche digitali, che rendano il nostro territorio interessante ed appetibile per aziende che hanno intenzione di insediarsi e per consentire all’ente pubblico di lavorare in condizioni ottimali. Non possiamo quindi che accogliere positi-vamente questa iniziativa”.

di FederiCA CAlizzAno

Fibra Ottica in Oltrepò Pavese: ora c’è. Merito di Fastcon, azienda vo-gherese specializzata nelle connes-sioni a banda larga, che ha recente-mente attivato il primo POP (Point of Presence) privato in fibra ottica sul territorio. Ma in che cosa consiste l’iniziativa? E soprattutto, che cos’è la fibra ottica? Lo abbiamo chiesto a Nicola Frassone, amministratore dell’azienda vogherese che, sostenuto dal Comune guidato dal sindaco Car-lo Barbieri, ha lanciato la sfida per la

Ponte radio Fastcon

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GIUGNO 2012il Periodico 25INTERVISTA AL SINDACO DI MONTESEGALE CHE PRESENTA I NUOVI PROGETTI

Ferrari: “Il nostro obiettivo è quello di valorizzare il territorio comunale”di FederiCA CAlizzAno

Il Comune di Montesegale prosegue la sua intensa attività volta alla promozione culturale del territorio. L’obiettivo è valorizzare competenze, passioni e sen-sibilità artistiche, oltre che prodotti tipici e bellezze naturali. A raccontarci le iniziative in programma è il primo cittadino, Carlo Ferrari. La macchina organizzativa per la fiera di San Da-miano è già all’opera? Quali novità può anticipar-ci?“La Fiera di San Damiano è giunta ormai alla XVIII edizione: nata allo scopo di valorizzare la tradizione locale, ha assunto negli anni una connotazione forte-mente culturale, storica, di promozione dei prodotti tipici. Quest’anno la rievocazione dal titolo “La Di-sfida degli arcieri alla corte dei Gambarana”, orga-nizzata dal Comune e dalla Pro Loco di Montesegale, sarà suddivisa in due momenti: il primo inizierà alle ore 14 con una sfilata in costume medievale, con par-tenza dal comune fino a raggiungere la parte più alta del Castello. Dalle ore 16, inizierà poi lo spettaco-lo con la consegna del premio al “Migliore Arciere della Disfida” da parte del Conte Gambarana, alla presenza di tutta la sua corte, in un tripudio di colori e suoni, tra lo sventolio dei vessilli e le figurazioni artistiche degli sbandieratori”. Quali gli eventi che animeranno la fiera?“Quest’anno, infatti, nella rievocazione storica è stata inserita l’importante attività dell’A.S.D. Arcieri Ardivestra con una competizione che vedrà gli arcie-ri locali contrapposti a quelli di un’altra località, in una gara appassionante che si svolgerà in due prove. Il campo di tiro con l’arco a Montesegale si è dimo-strato un ottimo strumento di promozione dell’attivi-tà sportiva a contatto con la natura, oltre che ottimo veicolo per la valorizzazione del territorio in chiave turistica. Si tratta di un evento di grandissimo rilie-vo, mai proposto fino ad oggi: il realismo della scena richiamerà cittadini e turisti. Siamo già all’opera, quindi, per realizzare un evento innovativo, capace di suscitare nuove emozioni e momenti suggestivi. Ab-biamo in cantiere altre novità, su cui per il momento preferisco mantenere il riserbo, almeno fino a quando non definiremo gli ultimi dettagli”.Quali iniziative a sostegno del valore identitario del territorio?“Per il mese di luglio, abbiamo in programma

prodotto “territorio” oltre i confini regionali e na-zionali, consolidando l’economia della nostra zona”.Il comune di Montesegale ha recentemente aderito al “Patto dei sindaci”. Quali sono le attività intra-prese a tale proposito?“Montesegale partecipa, in qualità di partner, al pro-getto Meshartility (Measure and Share energy data with Utilities for the Covenant of Mayors) approva-to e finanziato dalla Commissione UE. Il Progetto, operativo a partire da aprile 2012, avrà una durata formale di 36 mesi. Il nostro paese fa parte dei 17 Co-muni Borghi Autentici partecipanti. Meshartility ha come obiettivo principale quello di fornire assistenza tecnica agli Enti locali coinvolti (che sono localizzati in 11 regioni europee) nel raccogliere dati sui consu-mi energetici al fine di individuare un piano di azione per raggiungere gli obiettivi stabiliti dalla Strategia Europea di riduzione delle emissioni di CO2 sul pro-prio territorio di almeno il 20% entro il 2020. Nel corso del progetto saranno attuati i Piani di Azione per l’Energia Sostenibile (PAES) e preparati piani di investimento. Entro un anno sarà redatto il PAES del Comune di Montesegale che dovrà essere progetta-to e pensato in modo trasversale, integrato, parteci-pato e “sostenibile”. Non si può affrontare il tema dell’ambiente solo sotto il profilo dell’emergenza, oc-corre cercare il coordinamento tra Enti per prevenire sciagure naturali e limitare il consumo di energia. I progetti finanziabili sono svariati: da interventi in ambito urbanistico, a rimboschimenti e investimenti in fonti rinnovabili”. Quali attività sono già state avviate a seguito dell’approvazione definitiva del Pgt?“Volendo descrivere, in breve, le linee guida genera-li che l’amministrazione ha inserito nel Pgt, diven-tato esecutivo a fine gennaio 2012, le possiamo così sintetizzare: tutela e valorizzazione del paesaggio, contenimento di consumo del suolo, ambito agricolo come risorsa da sostenere per un differente modello di sviluppo, promozione della tradizione locale, tor-rente Ardivestra pensato come una fascia verde da preservare poiché elemento caratterizzante, man-tenimento dell’identità del territorio comunale. Per dare traduzione operativa al PGT, il comune ha dato avvio alla revisione del Piano del colore e dell’arre-do urbano ed ha già adottato il Regolamento edilizio nel quale sono state inserite disposizioni inerenti la realizzazione del Progetto Meshartility sull’energia sostenibile. Sia il Piano sia il Regolamento hanno lo scopo di migliorare considerevolmente il paesaggio fisico e il decoro del borgo così da produrre effetti positivi in termini di attrattiva verso visitatori e re-sidenti. A breve sarà distribuito anche un decalogo delle buone pratiche che imprese edilizie, artigiani e cittadini stessi dovranno osservare”.

zione comunale ha sempre creduto nel valore delle De.C.O. quale strumento endogeno del territorio, ma soprat-tutto come opportunità di crescita e sviluppo per le piccole imprese locali e per il territorio. Potremmo così far conoscere e promuovere il pansega-le, la mundiôla, il salam da côta e la trêsa, la nostra storia e altre produ-zioni caratteristiche, proponendole in un contesto fieristico di alta qualità. Vogliamo porre in essere progettuali-tà concrete che mirano a proiettare il

Carlo Ferrari

VALLE STAFFORA

un’estemporanea di pittura dal titolo “Un paese vuol dire non essere soli, sapere che nella gente, nelle pian-te, nella terra, c’è qualcosa di tuo, che anche quando non ci sei, resta ad aspettarti”. C. Pavese - La luna e i falò. Da sempre, il Borgo di Montesegale affascina artisti e semplici appassionati, offrendo loro la pos-sibilità di dare sfogo alla fantasia ed alla capacità di cogliere i particolari più suggestivi. Attraverso il loro estro, infatti, essi contribuiscono a valorizzare il paesaggio, le bellezze naturali e storiche del comune, tra cui in particolare l’imponente maniero”.Montesegale e i prodotti De.C.O. quali novità?“Il Comune di Montesegale esporrà i suoi prodotti De.C.O. a EXPODE.C.O. Salone delle identità terri-toriali dal 23 al 25 novembre 2012. Fiera di Genova S.p.A. e l’Accademia delle Imprese Europea hanno intrapreso una proficua collaborazione sul territorio nazionale finalizzata a valorizzare le “produzioni identitarie” ed i territori di origine. Il progetto mette in luce la valenza della commercializzazione e della internazionalizzazione, anche tramite la costituzione del “Paniere dei prodotti di identità”. L’amministra-

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Da Bagnaria parte l’iniziativa Albero Fiorito per aiutare chi è in difficoltà

L’INIZIATIVA PRESENTATA NEI GIORNI SCORSI DAL SINDACO GIANLUIGI BEDINI VALLE STAFFORA

di giAnluCA giAConiA

Nei giorni scorsi si è tenuta nel salone municipale di Bagnaria una conferenza a scopo benefico. Infatti è stata creata l’Associazione Albero Fiorito Onlus per concedere un aiuto ai cittadini in difficoltà. Il socio fondatore è il Sindaco di Bagnaria, Gianluigi Bedi-ni, che ha ricordato come l’idea di quest’associazio-ne sia nata da una serie di viaggi in Croazia durante gli anni ’90. “Infatti un gruppo di amici ha compiu-to con me una decina di trasferte in una zona mol-to disastrata della Croazia, che viveva in condizioni difficili, esordisce Bedini. L’ultimo viaggio del ’96 è stato importante perché abbiamo notato uno sviluppo interno e un miglioramento delle condizioni, anche grazie all’invasione di giovani. E’ un’iniziativa che quindi si sta cercando di concretizzare e ho voluto ringraziare tutti i partecipanti e tutte le persone che si sono interessate”. Marco Chiesa, responsabile del progetto, prende in seguito la parola, ricordando che l’Albero Fiorito parte da questo momento e ha ovviamente bisogno di un aiuto economico, operati-vo e materiale da parte di tutti i cittadini. “Il primo obiettivo è la realizzazione di un banco alimentare che possa lavorare in tanti spazi e conceda quindi un supporto alle famiglie. Infatti è proprio sulla fa-miglia che viene posta l’attenzione, in quanto essa costituisce l’interlocutore fondamentale e un punto di riferimento sociale. Si sta quindi avviando il tesse-ramento per diventare soci dell’ Associazione Albero Fiorito Onlus e per questo stiamo cercando di pub-blicizzare le attività. Invito a devolvere il 5 x 1000 della dichiarazione dei redditi; tutto ciò viene indi-viduato tramite la digitazione del codice fiscale. Per eventuali adozioni e concessioni di aiuto alla società, sarà attivo un conto corrente postale”. Il Presidente del Consiglio Provinciale, Vittorio Poma, sottolinea il lavoro di tutti i partecipanti all’Associazione. “Voglio ringraziare Bedini per l’impegno profuso, ognuno

sente una cosa dentro di sé come dovere morale. La situazione attuale porta aiuti alla popolazione e c’era quindi bisogno di un’Associazione sul territorio. Tre anni fa la Provincia di Pavia ha costituito un fondo di micro credito, nato nel Bangladesh e che offre la possibilità di accesso a tutta la popolazione”. Alla conferenza era presente anche Bruno Tagliani, Pre-sidente della Comunità Montana. “Sono emozionato per la giornata di oggi, è stato un percorso importan-te. Spesso non abbiamo gli strumenti per affrontare situazioni difficili, invece questo è un mezzo in grado di aggregare le nostre comunità. Ringrazio Bedini e tutti coloro che aderiranno all’iniziativa”. Daniele Bosone, presidente della Provincia di Pavia conclude la conferenza con un pensiero significativo. “Le isti-

attività sociali, il superamento dell’egoismo quindi è importante per il benessere della società e per la crescita economica”.

tuzioni devono stare vicino alle varie associazioni e il mio ruolo politico mi permette di stare a contatto con tutte le attività della Provincia. I nostri co-muni hanno un forte senso di apparte-nenza a queste comunità, dietro ogni atto amministrativo c’è una persona o una famiglia. Il fenomeno europeo si è creato perché si è rotta la solidarietà europea. Si è pensato alla Comunità Europea come un corpo principale, non come una comunità di popoli. Ci sono giovani che si cimentano nelle

Due momenti della conferenza stampa

il Periodico

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Cinque stelle: “Muoversi subito per ostacolare la crisi in Oltrepò pavese”

UNA LETTERA DI ANTONIO MARFI E MAURIZIO BENZIVA

LLE S

TAFF

ORA

tera?“Si tratta di un appello perchè riteniamo che in que-sto momento sia fondamentale prendere impegni precisi per far fronte alla crisi economica che ha iniziato a pesare su Voghera e sull’Oltrepò Pavese. In queste ore, la Brasilia, storica ditta che per de-cenni è stata leader nella produzione di macchine per il caffè è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Milano. Lasciando a casa 182 operai. Minerva Oli, Salvadeo, Ardagh, Acciaieria Ilva, Balma Capoduri e Cae. E prima ancora lo Zuccherificio di Casei Ge-rola e Cartiera di Voghera. Questi sono solo alcuni nomi di aziende che avevano un importante ruolo nel tessuto economico locale e che ora o hanno chiuso i battenti o sono in crisi. Stiamo parlando di centinaia di persone che oggi stanno vivendo una forte difficoltà economica. A cui si aggiunge il pro-blema dei giovani che stanno affrontando difficoltà incredibili per entrare nel mondo del lavoro”.Una situazione che potremmo definire allarman-te: cosa ci dite al proposito?“La cosa peggiore è che non c’è motivo per pensare che la situazione nella seconda metà del 2012 e nel 2013 possa migliorare”.Perchè questa lettera?“Perchè siamo fortemente preoccupati per il futu-ro delle imprese e dell’occupazione a Voghera ed in

tutto l’Oltrepò Pavese. Per questo riteniamo che il tema del lavoro debba diventare al più presto una priorità per la politica comunale e provinciale”.Che ruolo dovrà avere la politica?“La politica non può avere un ruolo passivo ma deve mettere in campo idee, impegno e investimenti. Non bastano parole e promesse per il futuro. Ser-vono azioni puntuali che portino risultati nel breve termine. La tematica è complessa, ma sono diverse le direzioni in cui è possibile affrontare questo impe-gno con i cittadini”.Quali per esempio?“Supporto alle imprese ed ai lavoratori in difficoltà. Il primo punto da affrontare, le istituzioni devono fare tutto il possibile per non lasciare sole le per-sone con le maggiori difficoltà economiche. Se è

necessario vanno posticipate le spese non urgenti di Comune e Provincia per offrire un sostegno eco-nomico per le situazioni più difficili o per aiutare il ricollocamento delle persone. Formazione profes-sionale. E’ necessario offrire ai lavoratori la possi-bilità di ottenere una riqualificazione professionale in funzione delle competenze richieste dalle aziende presenti sul territorio, in modo che possano trovare a Voghera le professionalità che ricercano. Questa attività va portata avanti con la collaborazione delle aziende disposte ad assumere”.E poi?“Innovazione e specializzazione. Niente ci fa pen-sare che le crisi dell’edilizia e dell’industria siano passeggere. Ma anzi stanno già coinvolgendo l’am-bito del commercio. Il tessuto economico delle no-stre zone deve cercare soluzioni in nuove direzioni basate su innovazione e specializzazione e le istitu-zioni devono fare il possibile per consentire che ciò avvenga”.Altrre inziative a vostro avviso indispensabili?“Il turismo. Se negli anni non siamo mai riusciti a valorizzare le nostre terre, forse ora è giunto il momento che tutte le parti si mettano d’accordo per trovare soluzioni comuni ai nostri problemi. Non servono spese di milioni di euro per nuove strade o tangenziali. Ma servono invece idee per comunicare e diffondere i valori dell’Oltrepò Pavese in Italia e all’estero. Non abbiamo nulla da invidiare ad altre zone, che hanno solo avuto la capacità di fare mar-keting meglio di noi”.Concludendo?“E’ finito il tempo dei grandi investimenti in opere faraoniche. Chiediamo la possibilità concreta di svi-luppare l’economia locale a Voghera e nell’Oltrepò Pavese. E questo già oggi deve essere una priorità. Altrimenti il 2013 rischia di diventare un anno orri-bile per il nostro territorio. Ci auguriamo di ricevere presto una risposta”.

di AlessAndro disperAti

Antonio Marfi, Maurizio Benzi e tutti i partecipanti del Movimento Voghe-ra 5 Stelle in queste ore hanno inviato una lettera al Presidente della Provin-cia di Pavia, Daniele Bosone e al sin-daco di Voghera Carlo Barbieri. Una lettera appello per far fronte alla crisi che sta attanagliando le aziende della città e dell’Oltrepò pavese.Che cosa avete scritto in questa let-

La Brasilia di Retorbido

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GIUGNO 201229il PeriodicoMICHELE VERSACE E’ IL PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE

La nuova Pro loco di Varzi al lavoro per dar vita a tante iniziative turistiche VARZI

di giAnluCA giAConiA

Abbiamo incontrato Michele Versace, presidente del-la Pro Loco di Varzi dallo scorso anno. Chi sono i componenti della Pro Loco di Varzi?“Della Pro Loco di Varzi fanno parte Danilo Piazzar-di, Fabio Baiardi, Monica Garbelli, Cinzia Ghiozzi, Fiorello Reuts, Alessandra Faccini, Roberta Busco-ne, Silvia Brignoli, l’Assessore al Turismo Domenico Buscone e l’Assessore alla Cultura Carla Mottini”.Quali sono gli obiettivi?“Abbiamo il bilancio in attivo, ma resta difficile al giorno d’oggi fare dei finanziamenti, con la crisi at-tuale che sta colpendo il nostro paese. Abbiamo vo-luto non caricare gli esercenti di aiuti proprio per questa situazione difficile e andiamo avanti per la nostra strada. I nostri guadagni saranno poi investiti per organizzare le manifestazioni successive e in que-sto discorso è importante il contributo del Comune di Varzi e della Comunità Montana. Chi ha un esercizio, deve comunque collaborare per raggiungere l’obiet-tivo comune, ossia promuovere il nostro territorio”.Come sono andate le manifestazioni durante quest’anno?“Il Carnevale ha riscosso come sempre molto succes-so, anche grazie alla presenza di ben 18 carri duran-te la sfilata. Per il secondo anno consecutivo è stato organizzato in collaborazione con Luca Galati e le

altre associazioni. La giornata del 1° Maggio è stata in parte rovinata dalla pioggia, che comunque non ha frenato la partecipazione delle persone. In questa giornata era presente anche il Presidente della Pro-vincia di Pavia, Daniele Bosone, il quale si è com-plimentato in particolare per la manifestazione degli animali da stalla, che ha creato parecchio interesse

il 18 e 19 si terrà la festa in fiera, con la partecipazio-ne di tutte le associazioni, ossia Varzi Viva, Pro Loco, A Tutta Varzi. In conclusione, Domenica 23 Settem-bre ci sarà l’Autunno Gastronomico”.Come sono i rapporti tra Pro Loco e Comune di Varzi?“Ci sono sicuramente degli ottimi rapporti con l’ Am-ministrazione, inoltre l’Assessore al Turismo, Dome-nico Buscone, è anche vice presidente della Comunità Montana, quindi abbiamo un appoggio da entrambe le istituzioni”.Come ha risposto Varzi alle varie manifestazioni?“Il pubblico è sempre stato presente alle manifesta-zioni, anche in condizioni climatiche non perfette, come dimostra la giornata del 1° Maggio. Sono sod-disfatto di tutto ciò e ritengo che la Pro Loco di Varzi stia svolgendo un ottimo lavoro”.

generale. Inoltre è stato dato un forte risalto ai prodotti tipici della zona, salame e formaggio su tutti, sempre per il discorso legato alla promozione del nostro territorio”.Per quanto riguarda le manifesta-zioni estive?“A luglio avremo il 14 la Notte Bian-ca e il 21 la festa della Nuova Pro Loco. Il 13 Agosto ci sarà il tradizio-nale mercatino sotto le stelle, mentre

Michele Versace

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Testori: “Non siamo in vendita, stiamo lavorando per essere più competitivi”

IL PRESIDENTE DELLA CANTINA “LA VERSA” RASSICURA I SOCIOLTREPO

di oliviero mAggi

Per il secondo anno consecutivo la Cantina “La Ver-sa” è ricorsa alla cassa integrazione. La scelta è do-vuta al calo di fatturato di questi due anni, soprattutto per quanto riguarda la vendita del vino in bottiglia. Se tra i soci c’è molta preoccupazione, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Ennio Carlo Testori, ostenta ottimismo: il momento non è facile, ma con un’oculata politica di gestione e con un impegno sui nuovi mercati si può uscire dalla crisi. Una cosa è cer-ta: il marchio e la Cantina non sono in vendita.Presidente Testori, come sta la Cantina “La Ver-sa”?“Noi stiamo cercando di dare alla Cantina una stabi-lità sia finanziaria che di lavoro. Stiamo vivendo un momento di crisi economica e di mercato, come tante altre realtà produttive del territorio, e siamo al lavoro per mettere a posto i nostri conti”.Come mai siete dovuti ricorrere alla cassa integra-zione?“È già il secondo anno che ricorriamo alla cassa integrazione. Anche quest’anno si è ripresentata la stessa realtà del 2011, con una riduzione del fattu-rato e del lavoro. La legge ci permetteva di ricorrere alla cassa e noi lo abbiamo fatto. In verità questo è uno strumento di transizione che non ha mai risolto nessuna situazione. Però può aiutare a superare un momento non facile per l’azienda”.I dati parlano di un fatturato degli ultimi due anni basato retto dal vino sfuso e di un 20% in meno della produzione di bottiglie. Un commento.“Direi che questi dati rispecchiano sia questo fattu-rato che quello dello scorso anno. Nel 2011 c’è stato un aumento della vendita del vino sfuso e meno delle bottiglie. Ciò ha comportato una riduzione dei margi-ni di guadagno, però dall’altra parte anche una ridu-zione dei costi. Inoltre c’era anche molto vino sfuso rimasto in cantina”.Alcuni imputano questa situazione al coinvolgi-mento della Cantina come sponsor durante il riti-ro della Juventus a Salice Terme, che non avrebbe portato i frutti sperati. Lei è d’accordo?“Erano gli anni 2000-2004 ed era il momento d’oro per la Cantina. Io non c’ero in quel periodo, sono Presidente da circa un anno e mezzo, e non mi sento di dare un giudizio su scelte fatte da altri. Però, non legherei tanto quelle scelte al momento attuale. Allo-ra era un momento di espansione, mentre adesso si parla solo di recessione”.La Cantina ha circa 700 soci. Che cosa ne pensano della situazione attuale?“In realtà le aziende che ci conferiscono il loro pro-dotto sono 350 attualmente. E comunque c’è molta preoccupazione: noi abbiamo dovuto ritardare i pa-gamenti, il nostro business è in difficoltà perchè il fatturato è calato negli ultimi due anni. La preoccu-pazione delle aziende agricole non giova affatto alla cantina. Se non ci sono le aziende non c’è la Cantina. L’inquietudine dei nostri soci si sente e loro sono i primi a voler capire come andrà a finire”.La grandinata dello scorso giugno, che ha colpi-to la zona di Montecalvo, non ha certo aiutato. Quanto ha inciso questo evento sulla produzione?“La calamità che ha avuto come epicentro la zona di Montecalvo Versiggia ha ridotto circa del 30% la produzione del Pinot Nero, anche se in alcuni punti le perdite sono state anche del 90%. Oltre a questo

calo dovuto alla grandinata le consegne sono dimi-nuite perchè molti soci hanno portato l’uva da altre parti, perchè noi non potevamo assicurare subito i pagamenti”.Sull’ipotesi di assorbimento del marchio da parte di altre società, lei ha risposto: “Non svendiamo una storia”.“Il marchio è la nostra ricchezza. E il marchio non si costruisce ne’ in un anno ne’ in due ne’ in dieci anni. È grazie ai nostri 105 anni di storia sul territorio se la Val Versa ha sempre significato la Cantina. Noi in questi anni abbiamo sempre cercato di fare promo-zione territoriale e vorremmo continuare a farla, no-nostante l’Oltrepò non sia molto vocato alla valoriz-zazione del territorio e, negli anni, tante aziende non ci abbiano aiutato. Noi non siamo in vendita. Anche se c’è molto interesse e ci sono aziende che si pro-pongono, noi non svendiamo ne’ il nostro nome ne’ la cantina. Se chiediamo aiuto è solo per rilanciare la Cantina e il nostro brand”.Il Presidente della Cantina “Terre d’Oltrepò”, Antonio Mangiarotti, ha proposto la fusione delle cantine sociali. Lei è d’accordo?“Ci siamo incontrati lo scorso anno con la Cantina “Terre d’Oltrepò” ed è stato un incontro di conoscen-za, perchè in passato non c’erano mai stati contatti. In quell’occasione loro hanno manifestato la volontà di darci una mano, però, al momento, non abbiamo ricevuto nessuna proposta concreta da poter valutare. Noi siamo alla ricerca di partner che ci complementi-no: vogliamo ingrandire il nostro mercato al di fuori dell’Italia, per aumentare il nostro fatturato, e quindi cerchiamo partner che già lavorano con l’estero”.Nei giorni scorsi avete presentato a Pavia il Cruasè. Parte da qui il rilancio della Cantina?“Innanzitutto il nome mi piace molto, molto centrato, è stata proprio una felice intuizione. Ora l’abbiamo lanciato e siamo tra i pochi, nonostante possano pro-durlo tutte le cantine dell’Oltrepò, essendo un meto-do classico, con invecchiamento del 2007. Dobbiamo sfruttare l’occasione di questo nuovo prodotto, che sicuramente è una delle componenti del lavoro di ri-lancio che stiamo facendo per la Cantina”.Presidente Testori, quali saranno i vostri progetti

ficativa negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Stiamo ricercando accordi in questo senso per una nostra presenza almeno in Germania, Russia, Cina e Giap-pone. Infine lavoriamo sull’azienda: stiamo cercan-do di metterci “in bolla” riguardo i costi aziendali, per allineare i costi ai livelli di produzione. In questo modo riusciamo ad essere anche più competitivi sul mercato”.I vostri Info Point, invece, come stanno lavoran-do?“L’Info point di Salice Terme è stato dato in gestio-ne, siamo ancora presenti con il marchio, ma non lo gestiamo più direttamente. Da circa un paio di mesi, invece, abbiamo aperto un nuovo punto vendita a Vi-gevano, che sta dando dei risultati molto positivi. È stata davvero una buona idea, anche perchè Vigevano è un territorio dove manca il vino. Può darsi che in futuro ne apriremo degli altri. Intanto, il nostro punto di Montescano rimane il nostro miglior biglietto da visita per i nostro visitatori”.

nei prossimi mesi?“Il nostro impegno è su tre fronti: stiamo tentando di affermarci nei su-permercati e negli ORECA (settore della ristorazione). Per questo siamo usciti sulle etichette solo con il nome “La Versa” e basta, eliminando gli altri marchi che potevano ingenerare confusione nei consumatori. Il secon-do fronte è quello di essere presenti sul mercato estero, dove ora non ci siamo, se non in maniera poco signi-

Ennio Carlo Testori

IN ARRIVO I FONDI300 mila euro per far fronte alle franeL’assessore provinciale ai Lavori pubblici, Mauri-zio Visponetti, ha effettuato una serie di sopralluo-ghi su diverse frane dell’Oltrepo. La Provincia ha dato il via ai lavori di risanamento di una grossa frana che ha interessato Gravanago, nel comune di Fortunago. Questo intervento ammonta a 200 mila euro mentre altri 100 mila euro saranno im-piegati per risanare lo smottamento che ha colpito un tratto della strada provinciale 40 nel territorio comunale di Canevino. Visponetti, accompagnato dai tecnici Roberta Baldiraghi e Primo Bacchio, ha incominciato a visitare la zona dell’Oltrepo Montano orientale al fine di predisporre un pro-gramma e un monitoraggio dei movimenti franosi. Il programma è più ampio: con l’istituzione di una cabina di regia, la Provincia intende promuovere e realizzare attraverso una fattiva collaborazione con la Regione Lombardia e i Comuni competenti per territorio. «In provincia di Pavia esistono più di cento strade colpite da frane – spiega Visponetti - Naturalmente il nostro ente non dispone dei fon-di necessari per risanarle tutte. Per questo motivo stiamo selezionando le aree più a rischio in cui vi sono, o dove potrebbero verificarsi interazioni tra le zone di frana e le infrastrutture viabilistiche. Si sta infatti lavorando alla predisposizione di criteri che permettano di individuare le aree che necessi-tano di interventi prioritari, in modo da poter pia-nificare le azioni sul territorio».

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“I cittadini ci hanno dato la loro fiducia perchè abbiamo amministrato bene”

ANDREA GRAMEGNA SINDACO DI CALVIGNANO CON IL 95% DEI VOTIOL

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a meno della Giunta.Sindaco Gramegna, un vero e proprio plebiscito per la sua lista. Soddisfatto?“Posso dire che siamo molto soddisfatti del risulta-to ottenuto. Nonostante la presenza di due altre liste oltre alla nostra, che rappresenta la continuità con la precedente Amministrazione, le persone hanno deciso di accordarci ancora la loro fiducia e di non scegliere l’astensione o il voto agli altri. Questo vuol dire che, in passato, abbiamo lavorato bene e che il nostro impegno, seppur in una comunità così piccola, è stato apprezzato e premiato”.Effettivamente è sembrato un po’ strano vedere tre liste in un paese di soli 130 abitanti.“Diciamo che abbiamo abbastanza fatto parlare di noi con questa competizione a tre in un paese di 111 aventi diritto al voto. Eravamo anche più sotto la lente essendo uno dei pochi Comuni dell’Oltrepò che andavano al voto in questa tornata elettorale. Le altre erano due liste completamente esterne al nostro Comune, però la legge permetteva loro di presentarsi e così è stato”.Addirittura la lista, ora in minoranza, con solo tre voti ha ottenuto due consiglieri.“Anche qui decide la legge. Con 3 voti la minoranza ha preso 2 consiglieri e sarebbe stato così anche se ne avesse preso uno. Devo dire che, sia prima che dopo il Consiglio comunale di insediamento, siamo rimasti a parlare con la minoranza, che ha dimostrato subito una grande disponibilità. Mi auguro che questo sia l’inizio di un percorso di collaborazione e non di op-posizione”.Un percorso dove, però, lei dovrà fare a meno de-gli assessori. Come si organizzerà?“Non ho assolutamente intenzione di stravolgere molto. Sostituirò alla Giunta delle riunioni di mag-gioranza, perchè non ho l’ambizione certo di gover-nare da solo, avendo al mio fianco dei collaboratori validissimi e con molta esperienza. Certo, avrei capi-to molto di più il taglio dei consiglieri piuttosto che

l’eliminazione della Giunta. In fondo noi amministra-tori lavoriamo unicamente per il bene del paese, non c’è nessuna indennità ne’ gettone di presenza, non costava nulla mantenere gli assessori”.Quali saranno le priorità di questi primi mesi di mandato?“Noi vogliamo rendere il più possibile trasparente il nostro operato e tutto quello che è annesso al Co-mune. Vogliamo collaborare molto con i cittadini e per questo ho in mente numerose assemblee con i ca-pifamiglia per discutere sui bisogni e le necessità di Calvignano e su quei problemi che magari a noi sfug-gono. E cercare di trovare le soluzioni più adeguate, ovviamente nel limite delle risorse a disposizione”.E poi?“Nella prima metà di giugno approveremo il Pgt, che abbiamo strutturato in modo responsabile, in modo da non snaturare la bellezza del paese con costruzio-ni strane. Ciò non vuol dire che non abbiamo previsto nuovi insediamenti abitativi, anche perchè un picco-lo aumento demografico sarebbe ben accetto. Intor-no abbiamo delle belle colline e dobbiamo puntare su questo. Il 16 di luglio la Pro Loco organizzerà la Festa del paese, in collaborazione con l’Amministra-zione. Purtroppo la mancanza di spazi al chiuso ci impedisce di fare iniziative durante l’inverno”.Calvignano è un piccolo Comune, che però ha ancora voglia di vivere e non di essere soppresso. Giusto, Sindaco Gramegna?“Assolutamente. Noi da tempo siamo in Unione con Rocca de’ Giorgi e, presto, lo saremo anche con Pie-tra, perchè, secondo la normativa, l’Unione di piccoli Comuni è in regola se il Comune più grande è quattro volte più popoloso del più piccolo. L’Unione funzio-na molto bene e, da qualche tempo, siamo riusciti ad attivare qui a Calvignano lo Sportello Unico per tutte le pratiche, che è il nostro fiore all’occhiello. Infatti, mentre anche i Comuni più grandi si consorziano, noi siamo riusciti ad organizzarlo autonomamente ed è davvero un vanto per la nostra Amministrazione”.

di oliviero mAggi

Andrea Gramegna è il nuovo Sindaco di Calvignano. Con il 95% delle preferenze la sua lista, “Calvignano Giovane”, ha completamente sbaragliato le altre due, che si erano presentate alla competizione elettorale, destando anche un po’ di curiosità, per un paese di soli 130 abitanti. La squadra di Gramegna ha raccolto 72 voti, contro i 3 della lista “PirateParty.it” e l’unico voto della lista “Movimento Sociale e Nazionale dei Lavoratori”. Nonostante i soli 3 voti la lista dei “pi-rati” porta in Consiglio due consiglieri, Anna Belardi, candidato sindaco, e Francesca Caricato. Affianche-ranno invece il neo Sindaco, Marco Ghisoni, che sarà il vicesindaco, Maurizio Saviotti, Adriano Brusco e Maria Nobile. Ha rassegnato le dimissioni da consi-gliere di maggioranza l’ex Sindaco Marco Casarini. “L’obiettivo principale è quello di mantenere in or-dine e pulito il nostro paese, che già lo è, perchè le passate Amministrazioni hanno lavorato bene, facen-do degli interventi davvero importanti” ha afferma-to Gramegna. Da questo mandato, per effetto della normativa sui piccoli Comuni, il Sindaco dovrà fare

AndreaGramegna

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GIUGNO 2012il Periodico 33

INTERVISTA A PIERLUIGI BRUNI DA UN ANNO SINDACO DI PORTALBERA

“Mi sto battendo per avere l’ufficio postale aperto 6 giorni alla settimana”

di oliviero mAggi

Sindaco Bruni, come è andato questo primo anno alla guida del Comune?“Devo dire che è davvero volato, quasi quasi non me ne sono accorto. Sarà perchè sono abituato ai ritmi della macchina comunale, essendo già stato nell’Am-ministrazione precedente, sarà perchè il lavoro è sempre tanto. Ogni giorno ci troviamo ad affrontare piccoli e grandi problemi, che, più andiamo avanti, più saranno impegnativi”.Soprattutto per quanto riguarda l’aspetto finan-ziario.“Quello che mi preoccupa di più è il sociale: anche qui a Portalbera ci sono persone che perdono il la-voro, che hanno bisogno per pagare il mutuo e le bollette. Noi finora qualcosa siamo sempre riusciti a fare, un aiutino l’abbiamo sempre dato, nonostante quest’anno ci sia stato il taglio del 70% dei fondi dei Piani di Zona. Per il 2012 riusciamo ancora a man-tenere gli stessi servizi, per il 2013 non lo sappiamo”.Cosa ci può dire riguardo al bilancio che avete ap-pena approvato?“Il bilancio del Comune di Portalbera è di 1.476.000 euro. Come accennavo prima, abbiamo mantenuto per l’assistenza le stesse risorse dello scorso anno e gli stessi servizi: assistenza ai disabili e ai mino-ri, pagamento delle bollette, aiuto alle persone sole, integrazione delle rette delle case di riposo. Volevo sottolineare che il bilancio è stato approvato sia dalla maggioranza che dalla minoranza e ciò dimostra il continuo colloquio con i colleghi di opposizione, che spero di riuscire a mantenere”.Con l’Imu, invece, come vi siete comportati?“Per quanto riguarda l’Imu abbiamo applicato le ta-riffe base, quindi 0,2 per mille per i fabbricati rurali, lo 0,4 sulla prima casa e lo 0,75 sulla seconda casa. Solamente alla fine dell’anno, però sapremo se sarà più o meno di quello che abbiamo preventivato”.Sindaco, quali sono i lavori più importanti svolti in questi dodici mesi?“In questo anno di lavori ne sono stati fatti parec-chi, tenendo conto delle disponibilità economiche. Abbiamo ridipinto esternamente il cimitero; avevo annunciato tempo fa che avremmo sostituito anche il tetto in amianto, l’ultimo su un edificio pubblico qua a Portalbera, però la burocrazia ha allungato i tempi, speriamo di riuscire al più presto. A giorni partiranno i lavori all’asilo nido; abbiamo iniziato la sistemazione dei marciapiedi e lo sfoltimento delle piante su tutto il territorio; abbiamo ultimato la vi-deosorveglianza; abbiamo avviato la nuova gestione del centro sportivo. Nei giorni scorsi, infine, c’è stata una Conferenza dei servizi per approvare il progetto esecutivo di messa in sicurezza delle sponde del Ver-sa, progetto di cui è capofila Canneto Pavese”.Il problema delle Poste persiste e l’ufficio continua a rimanere aperto a giorni alterni. Che cosa inten-de fare a proposito?“Per l’ennesima volta mi sono presentato dal nuovo direttore provinciale delle Poste per chiedergli che il nostro ufficio postale rimanga aperto sei giorni alla settimana. Posso dire che ci stiamo battendo insieme alla Provincia e ad altri Comuni che hanno lo stesso nostro problema. L’ufficio è importante che rimanga aperto sempre, perchè il lavoro è tanto ed è un ser-vizio di cui usufruiscono anche persone dei Comuni limitrofi. Il direttore ha promesso che sarebbe venuto

in Comune e avrebbe visitato l’Ufficio per verificare di persona la mole di lavoro. Speriamo che mantenga fede a quanto detto”.Il Comune di Arena Po ha approvato una conven-zione per impiegare i soggetti condannati per gui-da in stato di ebbrezza in lavori di pubblica utilità. Anche lei è interessato a questa soluzione?“Sto aspettando di sapere come muovermi per fare questa richiesta. Io ho un gran bisogno di questo ser-vizio per la manutenzione del territorio, a sostegno dell’unico cantoniere a disposizione. Il 31 ottobre, tra l’altro, andrà in pensione il vigile e ho già deciso di fare un concorso per un posto di 36 ore da canto-niere e autista dello scuolabus. Per il resto stiamo cercando la collaborazione degli altri Comuni. Ab-biamo ripristinato una convenzione per il controllo del territorio e la viabilità con Arena Po, Bosnasco, Spessa Po e S. Zenone. Dopo i 3 mesi di prova valu-teremo se concretizzarla oppure no”.Nell’ultimo nostro incontro si è parlato di un pro-getto turistico lungo il Po, facente capo alla Pro-vincia. A che punto siamo?“Ho partecipato già a diversi incontri con i Sindaci di Arena Po e Stradella e con il Capo di gabinetto del Presidente Bosone, Davide Lazzari, che sta seguendo il progetto. Si tratta, in pratica, di un percorso fluvia-le-ciclabile lungo il Po, sfruttando gli attracchi già presenti fino a Spessa. Da qui poi si può proseguire lungo un itinerario ciclabile. È un percorso adatto ai mesi estivi e punta a valorizzare sia il fiume che l’intera zona dell’Oltrepò. Sempre parlando del Po, siamo in attesa che AIPO venga a posizionare l’ulti-ma idrovora”.Sindaco Bruni, recentemente è nato a Portalbera l’Osservatorio Provinciale Amianto. Che segnale si vuole dare?“Nel mese di marzo scorso è nato ufficialmente a Portalbera la sezione provinciale dell’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona). Il Coordinatore è il giova-ne Mauro Pernice, vicecoordinatore è Silvio Mingri-no, Presidente dell’Avani e Coordinatore regionale Ona, consiglieri sono Pierangelo Casa e l’avvocato Maria Rosa Corisano, tesoriere è Andrea Brigada. È un segnale molto positivo, in un territorio come il no-stro duramente colpito dal mesotelioma. Così come è un bel segnale l’apertura a Stradella di uno sportello per la prevenzione, la cura e la ricerca delle malattie legate all’amianto”.

OLTREPO

VISPONETTI ASSICURA“800 mila euro per l’Oltrepò”Nei giorni scorsi, a Pavia, il Presidente della Pro-vincia, Daniele Bosone, e l’Assessore provinciale ai Lavori Pubblici, Maurizio Visponetti, hanno presen-tato alla stampa il piano ordinario e straordinario di manutenzione della rete stradale provinciale. “Que-sto piano - afferma il Presidente Bosone - nasce dal nostro programma di mandato, dal programma che abbiamo portato nel bilancio e dalle segnalazioni dei Sindaci e dei cittadini sul sito della Provincia”. Le cifre sono importanti: si parla di 1.500.000 euro per la manutenzione ordinaria delle strade provin-ciali, di cui più di 800 mila per l’Oltrepò Pavese. 3 milioni di euro sono invece destinati ad interventi sulle ex strade statali, ora di competenza della Pro-vincia, che, però, se non sarà allentato il Patto di sta-bilità, non potranno essere realizzati. Infine ci sono 4 milioni di euro di opere straordinarie in fase di af-fidamento. E proprio sul Patto il Presidente Bosone è tornato ad esprimere le sue perplessità: “Abbiamo 40 milioni fermi e 20 milioni che potremmo inve-stire. Quello del Patto è un problema enorme che dobbiamo affrontare con il Governo. Non possiamo nemmeno spendere i 7 milioni di avanzo di ammini-strazione. È una contraddizione da risolvere e, come Senatore, presenterò una mozione in merito”. La parola poi passa all’Assessore Visponetti, che parla di 2000 km di strade di competenza della Provincia, in condizioni pessime, pesante eredità del passato. Visponetti annuncia un risparmio di 860 mila euro rispetto al 2011 per il taglio dell’erba lungo i cigli delle strade. I lavori, già partiti, sono svolti per un terzo dai cantonieri provinciali, un terzo dalle coo-perative sociali di tipo B, in aiuto alle persone disa-giate, e un terzo da ditte esterne. Poi le strade: “C’è stata una grande collaborazione con i Comuni per la manutenzione delle strade provinciali, noi abbiamo messo a disposizione il materiale e loro la manodo-pera, e per la dismissione di tratti non più provincia-li, come avvenuto con il Comune di Stradella, per un chilometro sulla SP200”. Riguardo la manutenzione ordinaria gran parte delle risorse sono per l’Oltre-pò: “Si tratta di 9 km in Oltrepò occidentale e 13 in quello orientale, nella zona dello stradellino, per un totale di 816 mila euro”. Tra le opere straordinarie in via di aggiudicazione, Visponetti ricorda la rotatoria sulla SP617 Bronese (720 mila euro), i cui lavori sono appena partiti, e la sistemazione di due strade interessate da frane, la SP138 Fortunago e Borgo Priolo e la SP40 a Canevino. In queste opere sono destinati anche 800 mila euro per la segnaletica orizzontale ordinaria. Per quanto riguarda le frane la Provincia sta lavorando con la sua cabina di regia e con lo STER per effettuare due interventi urgenti nella zona di Santa Maria della Versa e Montecalvo. “Sono gocce nel mare - ha concluso Visponetti - ma sono anche interventi pesanti in termini economici”. Per quanto riguarda le modalità di intervento, i tratti stradali in condizioni peggiori saranno fresati e rifat-ti totalmente, mentre, dove il fondo è ancora buono, sarà solamente disteso il tappeto d’asfalto. (O.M.)

PierluigiBruni

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Il sindaco Lodigiani: “La nostra è un’amministrazione trasparente”

BOTTA E RISPOSTA TRA LA MAGGIORANZA E L’OPPOSIZIONEOL

TREP

O

lo chiamato per cercare di farlo imbattere nei loschi figuri che da qualche settimana fermano le autovettu-re in transito nella Val Tidone chiedendo denaro: che lungimiranza!)”.E adesso cosa vi aspettate?“Tranquillamente, potrà essere confermata la piena trasparenza dell’amministrazione: nessun diniego è stato posto. Di fronte ad una generica richiesta di visionare l’intero protocollo dell’Ente, è stato fissa-to un giorno, peraltro estremamente prossimo, dove il consigliere potesse evadere al meglio la necessità manifestata. E’ tanto marcato l’ostracismo di questa amministrazione avverso i diritti dei consiglieri che, ad oggi, nessun regolamento di disciplina dell’acces-so ai documenti amministrativi è stato adottato; per lasciare, sia chiaro, più spazio possibile all’esercizio del diritto di informazione ai consiglieri stessi”.Ma questo comporta?“Certo che se l’esercizio di tale diritto si concretizza nella sistematica paralisi al lavoro degli uffici… pen-so che qualche correttivo andrà posto, al più presto.Con buona pace del capogruppo di minoranza. Così troverà, si spera, più stimoli per documentarsi su quanto di buono ha fatto l’amministrazione comunale di Ruino in questi anni per garantire servizi efficienti ed imposte e tasse contenute. Lo sa, il capogruppo di minoranza, che Ruino è uno dei pochissimi comuni della provincia di Pavia che non ha mai istituito l’ad-dizionale comunale irpef? E’ a conoscenza, il capo-gruppo di minoranza, che il livello di indebitamento del suo Comune è tra i più bassi se paragonato ad Enti di analoga fascia demografica? In un periodo dove l’affermazione “debito pubblico” genera timo-re, la cosa dovrebbe, nel nostro piccolo, rassicurar-ci”.Approfittiamo dell’occasione per enumerare gli interventi e i servizi garantiti.“Nel nostro piccolo comune sono presenti tre plessi scolastici: scuola materna, elementari e medie. Per agevolare i ragazzi che frequentano le scuole supe-riori, tutte le mattine un pullman li raccoglie nelle frazioni e li accompagna alla fermata dell’autobus per Voghera”.Altri interventi programmati?

“Poiché, da luglio 2012, Regione Lombardia non provvederà più (causa mancanza fondi) ad erogare ai piani di zona i fondi per i “voucher” dell’assisten-za domiciliare, l’amministrazione Comunale si farà carico di sopperire al problema provvedendo in modo autonomo, al fine di non sospendere il servizio di as-sistenza ai propri abitanti”.E passando alle opere pubbliche?“Il Comune ha provveduto altresì ad asfaltare la strada in località Casone e Ca del Matto, con i fon-di della Comunità Montana. In località Pometo e Canavera e nel tratto Casone-Olesi gli interventi di asfaltatura invece sono stati effettuati con i fondi co-munali. Sono già stati appaltati i lavori per il muro di sostegno e i marciapiedi vicino alla Chiesa e il ri-facimento dell’ingresso dei giardini pubblici in loca-lità Pometo. È stato approvato il progetto definitivo per la realizzazione del risanamento versante Casa Vannone ed è stato ultimato un tratto di fognatura in località Carmine. Insomma, fatti e non parole”.E a chi scrive queste cose vuol dire?“Ritengo opportuno non disturbare le massime au-torità del Paese per simili, insignificanti e patetiche vicende. Anche perché si stanno occupando, come ho già detto, di situazioni e problematiche ben più gravi di interesse generale. Stanno cercando, tra l’altro, di porre le basi per il risanamento della finanzia pubbli-ca: per riuscire a continuare a pagare, ad esempio, stipendi e pensioni, anche quelle baby”.

non foss’altro per l’importante titolo, l’articolo pub-blicato su alcuni giornali nei giorni scorsi dal titolo “Magri scrive a Napolitano: il Sindaco mi nega gli atti”. Indirizzare una missiva al Presidente della Re-pubblica è, di per se, un atto altamente significativo e quanto di più rappresentativo ci possa essere. Lo è ancora di più in frangenti come quello attuale, con i gravi problemi che l’attualità prospetta, incessan-temente, all’attenzione delle massime autorità dello Stato, primo tra tutti il Presidente della Repubblica”.Cos’ha pensato in quel momento signor sindaco?“Ho pensato, quindi, che la lettura dell’articolo ri-servasse chissà quali nuovi elementi utili, verosimil-mente, per contribuire ad affrontare in modo meno drammatico le difficoltà odierne come, ad esempio, sconfiggere la gravissima crisi economica; o magari per eliminare sul nascere i rischi che stiamo correndo riguardo la rinascita di nuovi terrorismi; oppure nel ricordo di lontane, non so quanto brillanti, indagini e investigazioni, offrire utili consigli per l’individua-zione del carnefice di Brindisi. Niente di tutto questo questo”.E cosa ne pensa della richiesta fatta direttamente al capo dello stato?“Il capogruppo della minoranza consiliare di Ruino si appella al Presidente della Repubblica per denun-ciare presunte violazioni delle elementari norme di legalità necessarie al corretto svolgimento dell’atti-vità politico-amministrativa del Comune. E così scri-ve, scrive, scrive. Spinto da una nuova vena poetica, sicuramente meno leziosa e forbita della precedente ma, forse, più ambiziosa e audace, il nostro Magri dipinge un quadro fosco fatto, a dir suo, “di poco ri-spetto delle regole che vige all’interno dell’ammini-strazione comunale di Ruino”.Ma perchè questa diatriba sui documenti-atti?“E’ come se le “quintalate” di documenti sempre consegnatogli fossero solo materiale utile ad alimen-tare il commercio della carta riciclata; o le giornate intere dedicate dagli uffici a fotocopiare ogni tipo di atto chiesto dal capogruppo di minoranza per garan-tire il regolare svolgimento dell’azione amministrati-va (in barba ai sani princìpi di economicità della ge-stione a cui lo stesso ha fatto in passato riferimento), risultassero solo alla stregua di allegre e divertenti rimpatriate tra vecchi amici. Per testimoniare i so-prusi a cui è continuamente sottoposto – pensate – il capogruppo di minoranza ha pensato bene di chia-mare, coinvolgendolo, un rappresentante dell’ordine costituito. Ovviamente distogliendolo dai suoi compi-ti istituzionali ben più importanti e utili per la comu-nità non solo di Ruino (però potrà affermare di aver-

di AlessAndro disperAti

E’ un botta e risposta tra il sindaco di Ruino, Sergio Lodigiani e la mino-ranza che siede in seno al consiglio comunale. Dopo alcune affermazioni apparse sulla stampa da parte dell’op-posizione il primo cittadino ha deci-so di scendere in campo per esporre il proprio pensiero di contrarietà nei confronti di chi, l’opposizione appun-to, è ricorsa addirittura al capo dello stato per chiedere degli atti pubblici.Sindaco da dove parte la sua indi-gnazione?“Ho letto con la dovuta attenzione,

Sergio Lodigiani

E’ QUELLA ARTIGIANALECasei, sicurezza e riqualifica dell’area

Un’area artigianale che sarà riqualificata e messa in sicurezza. Parola dell’amministratore dell’area Artigianale di Casei Gerola che compete alla Nuo-vacondomio Sas. “L’idea iniziale – spiegano alla Nuovacondominio – era quella di realizzare un totem in questa zona. Ma considerando che l’area in questione da tempo era considerata disagiata, a rischio e dove continuavano ad essere messi a segno una serie di furti abbiamo deciso di agire diversamente”. E come? “Inizialmente riqualifi-cando la zona destinata al verde e poi, di concer-to con l’amministrazione comunale, il posiziona-mento di una rete qualificata di videosorveglianza per la messa in sicurezza dell’area in questione. Il prossimo passo sarà proprio quello di posizionare un totem pubblicitari di 9 metri per 3 che sarà il primo installato in Oltrepo con queste caratteri-stiche. Vogliamo ringraziare il Comune di Casei che ha condiviso con noi l’impegno per riqualifi-care un’area artigianale che potrà essere punto di riferimento per l’intera zona”.

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OLTREPOFocus sul commercio in Valle Versacon l’assessore Margherita Peroni

INCONTRO A SANTA MARIA CON L’ASSESSORE REGIONALE E I SINDACI

di vAlentinA FerrArA

Sabato 26 maggio presso il Palazzo Pascoli di San-ta Maria della Versa vi è stata la presentazione uffi-ciale del Distretto del Commercio della Valle Versa con una conferenza che ha visto la partecipazione di Davide Maggi, assessore di S. Maria e manager del neonato Distretto, Giampaolo Lacchini, sindaco di S. Maria della Versa, Concetta Pugliese, vicepresi-dente CE.L.I.T., gruppo di studio che ha realizzato il programma di intervento, Emanuela Marchialafava, Assessore al turismo della Provincia di Pavia, l’On. Giancarlo Abelli, delegato del presidente di Regione Lombardia per i rapporti con il Parlamento e le isti-tuzioni del territorio, i consiglieri regionali Angelo Ciocca e Giuseppe Villani e l’Assessore al Commer-cio, al Turismo e ai Servizi della Regione Lombardia, Margherita Peroni.Il Distretto, creatosi grazie al IV Bando Commercio di Regione Lombardia, è costituito da tredici comuni: oltre al comune capofila di Santa Maria della Versa partecipano Bosnasco, Canneto Pavese, Canevino, Castana, Golferenzo, Montescano, Montecalvo Ver-siggia, Montù Beccaria, Pietra de Giorgi, S. Damiano al Colle, Volpara e Zenevredo. Collaborano anche la Camera di Commercio di Pavia, Confcommercio e Confesercenti, le Associazioni di categoria del com-parto agricolo e le rappresentanze della cultura, come l’Ecomuseo. L’importanza di questa unione è stata da tutti i relatori sottolineata: è stata e sarà un’operazione difficile e coraggiosa poiché bisogna dialogare, mediare e an-che accettare compromessi, ma necessaria soprattutto in una realtà di piccoli comuni. Parafrasando le parole della vicepresidente Pugliese, il suo scopo primario è la valorizzazione del territorio e quindi della “cul-

tura” vitivinicola che da sempre lo caratterizza e lo distingue: ci si propone di raggiungere questo obiet-tivo attraverso il coordinamento e la promozione di risorse che già sono presenti, come la bellezza del ter-ritorio, la tradizione, la produzione di vini di eccellen-za e i giovani, ma che non sono sfruttate pienamente proprio perché manca la sinergia tra i comuni stessi e tra pubblico e privato. Il focus è sul commercio ma l’attenzione andrà anche ai settori collegati: i servizi, l’agricoltura, la cultura, l’artigianato e la ricerca. In tal senso il sindaco di S. Maria Lacchini ha espresso la necessità di risolvere il problema del dissesto idrogeologico, ricordando an-che la tragica alluvione dell’anno scorso. Tra i proget-ti vi sono la creazione del Parco dei Vigneti, l’aper-tura di un info point a S. Maria, la partecipazione ad eventi a Milano, la realizzazione di manifestazioni anche sul proprio territorio, come Itinerari di...vini. L’Assessore al Commercio, Turismo e Servizi della Regione Lombardia, Margherita Peroni, nel suo inter-vento, ha evidenziato che il distretto guarda all’incen-tivazione del turismo ma deve restare legato alla co-munità su cui sorge: «È ovvio che il distretto è portato avanti dagli addetti ai lavori, ma partire del territorio significa partire dalla realtà del cittadino, sensibiliz-zare, creare una mentalità e una condivisione, favori-re una coesione sul territorio non solo economica ma anche sociale. La rilevanza del commercio è anche ai fini delle nostre qualità di vita quando nelle nostre co-munità il piccolo esercizio chiude viene meno anche un servizio sociale».Tante buone parole sono state spese riguardo al Di-stretto del Commercio della Valle Versa staremo poi a vedere quante erano semplicemente dettate dalla circostanza e quante invece da un reale interesse per il territorio.

A sinistra Daniele

Maggi (Asses-sore comune Santa Maria

e manager del distretto), al centro Mar-

gherita Peroni (Assessore

al Commer-cio, Turismo

e Servizi della Regione

Lombardia) e a destra

Giampaolo Lacchini (Sin-daco di Santa

Maria).

di AlessAndro disperAti

Paolo Gramigna, Responsabile Sanità del PD di Pavia scende in campo per parlare della situazio-ne in cui versano gli ospedali oltrepadani. E lo fa dopo le allarmanti notizie riguardanti la chisu-ura per il periodo estivo del reparto di ostetrica dell’ospedale di Stradella.Gramigna ci può far capire meglio la situazio-ne?“Il “casus” di questi giorni riguardante la chiu-sura estiva del reparto di Ostetricia dell’Ospeda-le di Stradella, riporta alla luce problematiche che vengono da lontano e precise responsabilità politiche. Una riflessione va fatta a partire dal 2008, anno di approvazione del vigente POA del-la AO di Pavia, e deve riguardare tutti gli ospe-dali del presidio dell’Oltrepo. Il POA, documento di programmazione gestionale di una Azienda Ospedaliera, è elaborato dalla Direzione Gene-rale previa valutazione del Collegio di Direzione, è votato dalla Giunta Regionale e pubblicato sul BURL. Il POA definisce, tra l’altro, quali servizi e prestazioni devono essere erogati nelle diverse strutture ospedaliere. Nel 2008, così come oggi, l’Assessore regionale alla Sanità era espressione della Lega e il Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera era nominato dal Presidente della Regione Lombardia”.E il Pd cos’ha fatto?“Dal 2008 il PD della Provincia di Pavia, attra-verso l’area tematica Sanità, insiste nell’afferma-re un concetto ben preciso per quanto gli ospe-dali dell’Oltrepo: “Gli ingentissimi investimenti in edilizia sanitaria non risultavano essere coe-renti con il previsto programma gestionale”. Già allora ne erano esempi la mancata istituzione di posti letto di Terapia intensiva post operatoria (TIPO) nell’ospedale di Stradella, nel quale si erano investiti 35 mil di E; tale servizio avrebbe adeguatamente qualificato l’ospedale, evitando la transmigrazione nella rianimazione di Voghe-ra a Pazienti che, dopo l’intervento chirurgico, non potevano rimanere nel reparto di degenza. Ne era esempio la ristrutturazione dell’ospedale di Varzi, dove ancora oggi non si è programmato come utilizzare i letti, previsti in pianta organica, prima occupati dall’ortopedia. Ne era esempio l’ospedale di Voghera, certamente individuabile come DEA di I livello dell’oltrepo, ma dove, anco-ra oggi, non è prevista una copertura H24 endo-scpica o emodinamica cardiologica, con carenze negli organici del PS”.E ora? La sensazione è che oggi, sempre più, anche i cit-tadini e gli Amministratori dell’Oltrepo si stiano rendendo conto del fallimento della politica sani-taria della regione Lombardia, utilizzata per anni come esempio di efficienza dal Presidente Formi-goni, da chi localmente lo rappresentava e dalle forze politiche di centro destra in genere.

Ospedali: l’impegno del Pd

PARLA GRAMIGNA

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GIUGNO 2012il Periodico 36

OLTR

EPO

Sensale: “I lavori del municipio si concluderanno entro l’autunno”

RIPRESO IL RESTYLING DEL PALAZZO MUNICIPALE DI TORRICELLA VERZATE

a disposizione un circolo, con il bar, esclusivamente per i suoi tesserati. Se tutto va bene, nel giro di un mese la struttura sarà pronta”.Quali altri interventi avete in programma in que-sto periodo?“Un intervento a cui tengo molto, che era nel mio programma elettorale, è la sistemazione dei marcia-piedi. Abbiamo iniziato il lavoro in due tratti, in Via Roma e in Strada Fontana, con la creazione ex novo dei marciapiedi, che prima non esistevano. Per quel-lo in via Roma c’è una collaborazione con l’Ammini-strazione provinciale: loro hanno tombinato un fosso

e noi ci costruiamo sopra il marciapiede. Per quanto riguarda il marciapiede in Strada Fontana, abbiamo, invece, la collaborazione di un privato. Logicamente non riusciamo a fare tratti continui, però, per adesso, cerchiamo di arrivare dove possiamo, possibilmente, riuscendo anche a risparmiare qualcosa”.Saranno necessari nuovi lavori al torrente Verza-te?“Al momento il torrente Verzate scorre in modo flui-do e senza interruzioni, però non intendo far passa-re l’estate senza fare altri interventi di sistemazione. Inoltre siamo sempre impegnati per la manutenzione ordinaria della nostra rete stradale”.Il Comune di Torricella dovrebbe partecipare alla Convenzione per il servizio di vigilanza. Crede che andrà in porto questa iniziativa?“Dovremmo riuscire a stipulare una Convenzione con 8 Comuni della zona, da Santa Giuletta a Basti-da Pancarana, con capofila Casteggio. All’incirca ci saranno 10 agenti a disposizione compreso il Coman-dante. Il territorio certo non è piccolo, però spero che questa iniziativa vada in porto perchè, ad esempio, noi non abbiamo il vigile e ne avremmo davvero biso-gno per un minimo di controllo e di presenza regola-re. Molti dei miei concittadini lamentano l’eccessiva velocità delle automobili lungo la via Roma, però il deterrente più efficace è la presenza di un agente”.Sindaco Sensale, nei giorni scorsi avete organiz-zato un’iniziativa di promozione turistica. Di che cosa si è trattato?“Sì, il 3 giugno, abbiamo aderito alla Festa dei pic-coli Comuni, promossa da Legambiente. All’interno di questa iniziativa noi abbiamo organizzato la Gior-nata dei Sapori: per tutto il giorno, nel piazzale del Centro commerciale, i nostri produttori di miele, sa-lumi, formaggi e dolci hanno posizionato i loro stand, con la possibilità di comprare i prodotti. La Pro Loco, oltre alla risottata, ha fatto proprio promozione del territorio, distribuendo opuscoli su Torricella e sul Santuario e pieghevoli sull’Oltrepò e sui luoghi da visitare. Una bellissima manifestazione, enogastro-nomica e culturale allo stesso tempo”.

Intanto l’Amministrazione comunale continua il suo operato: sono i ripresi i lavori di sistemazione del Palazzo Municipale, dopo che, lo scorso inverno, la Giunta si era vista costretta a revocare il contratto alla ditta che stava facendo gli interventi.Sindaco Sensale, lei è favorevole o contrario all’Imu?“Sono contrario all’Imu. Innanzitutto per il nome: non è un’imposta municipale perchè non è un’entra-ta per il Comune. L’imposta sulla prima casa rimane ai Comuni, però è come l’Ici di prima e quindi non ci sono maggiori entrate. Sulla seconda casa, se si aumenta l’aliquota si caricano troppo i cittadini e non mi sembra il caso. Il Comune non può diventare un esattore dello Stato. Sempre riguardo la seconda casa, tutto quello che applichiamo va la metà allo Stato e la metà al Comune. Ma di fatto quello che entra al Comune lo Stato lo conguaglia con i tra-sferimenti. Se il Comune incamera 100 mila euro e i trasferimenti statali erano di 100 mila euro, lo Stato non da più niente. È questo passaggio che molti miei colleghi sindaci credo non abbiano capito”.Che tariffe saranno applicate per il comune di Tor-ricella?“In sede di approvazione del bilancio, grazie al quale ora sappiamo quando poter spendere e per che cosa, abbiamo approvato anche un Regolamento per l’Imu, scegliendo di mantenere le tariffe di legge. Questa scelta di riprendere le indicazioni del Governo è do-vuta al fatto che, se entro la fine dell’anno lo Stato dovesse alzare le aliquote, poi ci toccherebbe colmare il divario”.Cambiamo argomento. Sono ripresi i lavori al Pa-lazzo Municipale, dopo la revoca del contratto con la ditta e il conseguente stop. Quando si conclude-ranno?“Sì, sono ripresi i lavori al Palazzo Municipale, che mi è stato assicurato che si concluderanno entro la metà o la fine dell’autunno e, comunque, prima dell’inverno. Gli interventi da fare sono ancora pa-recchi: bisogna ultimare la scala esterna per permet-tere l’accesso agli uffici; una volta finita la scala si potrà togliere quella attuale, così da poter inserire nel vano scala l’ascensore, il bagno dell’ambulatorio e quello dell’ufficio postale”.La struttura all’interno del campo sportivo, inve-ce, quando sarà utilizzabile?“Abbiamo finalmente montato la struttura, che ora è solo da ultimare. Alla fine ci sarà un salone poli-valente, con circa 80 posti, utilizzabile per qualun-que tipo di manifestazioni (convegni, feste, mostre) e completamente multimediale. E poi ci saranno due sale più piccole, di circa 40 metri quadrati ognuna, a disposizione delle associazioni del territorio, come la nostra Pro Loco o l’Auser che, tra l’altro, stiamo cercando di mettere in piedi. Poi la Pro Loco avrà

di oliviero mAggi

Il Sindaco di Torricella Verzate, Mar-co Sensale, il 31 maggio era a Venezia, al fianco di tanti suoi colleghi, per la manifestazione organizzata dall’Anci (Associazione Nazionale Comuni Ita-liani) sull’Imu e sul Patto di Stabilità. Secondo Sensale, l’Imu non porterà nessun beneficio alle casse del Comu-ne. Anzi, il Sindaco verrà considerato un vero e proprio esattore dello Stato.

Marco Sensale

Arriva la lavagna interattiva per la scuola primaria

A MONTALTO PAVESE

Grazie all’impegno e al contributo dei genitori degli allievi della Scuola Primaria, anche Montalto Pavese ha potuto avere la sua Lavagna Interattiva Multimediale (L.I.M.). Per finanziare l’acquisto sono stati orga-nizzati un mercatino di giochi e libri durante la Festa di San Martino e una ricca tombola durante la Festa di Natale della scuola. Sono stati inoltre richiesti piccoli contributi alle attività produttive, commerciali e sociali presenti sul territorio che hanno aderito numerose. Altre aziende hanno invece fornito gratuitamen-te il materiale per il mercatino e per la tombola. “L’obiettivo - sottolinea Patrizia Guidetti, rappresentante dei genitori di Montalto Pavese - era ambizioso perché la cifra occorrente era piuttosto alta, ma la con-vinzione che anche la nostra piccola scuola (quest’anno 35 bambini su 5 classi) dovesse essere in grado di fornire gli stessi strumenti didattici e le stesse opportunità delle scuole più grandi ai nostri figli, ci ha portato a impegnarci al massimo, fino al raggiungimento dello scopo che ci eravamo prefissati. La lava-gna, già installata e funzionante è stata molto gradita dai bambini che la usano con piacere e capacità sorprendenti. Per mostrare a tutti almeno una parte dei possibili usi di questo strumento, con l’indispen-sabile aiuto delle maestre abbiamo organizzato un incontro dimostrativo per venerdì 21 maggio alle ore 21. A tutti coloro che ci hanno aiutato vanno i nostri più sentiti ringraziamenti”.

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“Spostare i banchi del mercato lontano dal centro vuol dire farli morire”

L’ASSESSORE VIGO REPLICA ALLE ACCUSE MOSSE DAI COMMERCIANTICASTEGGIO

di oliviero mAggi

Il nuovo regolamento sul mercato cittadino e, soprat-tutto, alcuni spostamenti dei banchi degli ambulanti, hanno creato non poche polemiche tra gli operatori e l’Assessore al Commercio, Lorenzo Vigo, che, in questa intervista, rivendica la bontà di tutte le scelte operate dall’Amministrazione. Niente però, assicura Vigo, è già deciso e ci sarà ancora tempo per con-frontarsi, cercando, si spera, di arrivare ad una solu-zione condivisa.Assessore Vigo, quali sono le novità che avete in-trodotto per il mercato cittadino? “Come abbiamo già illustrato agli operatori duran-te le riunioni e le commissioni il regolamento verrà formulato in 2 parti. La prima riguarderà “le rego-le”, ovvero una revisione e aggiornamento del no-stro attuale e ormai obsoleto regolamento alle nuove normative e l’introduzione di elementi di maggior controllo come ad esempio la necessità della carta d’esercizio e del DURC per gli operatori a posto fis-so e per gli spuntisti o regole più severe e precise per la gestione dei rifiuti o ancora l’introduzione del pa-gamento dell’energia elettrica per quei banchi che la utilizzano, introiti che andranno poi reinvestiti nel mercato”.La seconda parte, invece?“La seconda parte poi riguarda il posizionamento dei banchi. Da un anno ormai ci stiamo confrontan-do con gli operatori su questo tema. L’idea dell’am-ministrazione è introdurre alcuni cambiamenti con-cordati con gli operatori per migliorare l’immagine del mercato, per renderlo più fruibile ed ordinato, sempre in rispetto delle normative vigenti e delle concessioni decennali”.Gli ambulanti come hanno giudicato questo cam-biamento?“Come previsto c’è condivisione con gli operatori e con le associazioni per quanto riguarda le regole, meno per gli spostamenti dei banchi. Valuteremo in giunta e nelle commissioni come procedere e se pro-cedere a variazioni dell’assetto mercatale”.Si parlava dell’opposizione da parte dei commer-cianti. Lei cosa si sente di replicare?“I cambiamenti portano sempre polemica ma pen-sare che lo status quo sia la soluzione ottimale non sempre è vero. E’ della scorsa settimana la notizia che l’autoambulanza ha avuto difficoltà a raggiun-gere il centro del mercato per effettuare un soccorso: questo è inammissibile e l’amministrazione non può permetterlo. Io capisco chiaramente le opposizioni per motivi economici poste da molti operatori ma la sicurezza, l’ordine e il rispetto delle regole non pos-sono sottostare sempre all’interesse economico del singolo. Comunque ad oggi nulla è deciso e ci sarà modo di confrontarsi ancora sul tema”.Come giudica il comportamento del Comitato Clastidium in questa vicenda?“Io vorrei evitare qualsiasi tipo di polemiche poiché ritengo se ne siano già fatte troppe sull’argomento. Ho ribadito più volte che l’amministrazione e l’As-sessore sono qui per tutelare il mercato e cercare la sua migliore sistemazione e regolamentazione e non per venderlo a chi ne richiede qualche pezzo in una o nell’altra piazza. Il mercato deve avere uno svilup-po il più possibile armonico e continuativo e posi-

zionare gruppi di banchi lontano dal nucleo centrale vuole dire farli morire e non risolvere il problema di nessuno ma crearne di nuovi”.Nei giorni scorsi vi siete incontrati con i commer-cianti per parlare del rilancio del commercio lo-cale. Quale idee sono uscite dalla riunione?“Sono stato piacevolmente sorpreso dalla parteci-pazione dei commercianti. La riunione è stata fatta in primis per sentire i loro pareri, le idee, le propo-ste. La cosa che più si è evidenziata è una disponibi-lità di massima a collaborare con l’amministrazione per cercare soluzioni a una economia locale ormai sempre più stagnante. Il Comune ha pochissime leve per aiutare i consumi, non ultimo è arrivato il divie-to con la finanziaria di spese per eventi e manifesta-zioni. Sono però convinto che si potrà con la col-laborazione di associazioni e commercianti creare maggiore attrattiva su Casteggio”.In questo ambito importante è l’azione del Di-stretto del Commercio. Quali saranno le prossime iniziative?“Purtroppo il periodo di magra si fa sentire anche in Regione Lombardia. Il Distretto ha un ruolo di controllo e programmazione e verosimilmente do-vrebbe essere lo strumento per accedere a fondi e finanziamenti per rilanciare il territorio ma temo che pochi saranno i bandi che in futuro regaleranno qualche soldo. Rimane comunque un sistema che ha già distribuito tanti fondi a privati e comuni per le iniziative imprenditoriali ed è un tavolo permanente di confronto tra i comuni della via Emilia”.Intanto l’Amministrazione ha deciso di stralciare dal Pgt le aree commerciali previste all’ingresso della città. Come mai questa decisione?“Personalmente la ritengo una decisione saggia e lungimirante, che ha necessitato confronti e discus-sioni in maggioranza ma che alla fine ha trovato una

soluzione di buon senso. Abbiamo parlato per mesi dell’opportunità di inserire tali aree nel PGT, decidendo poi di mettere limitazioni e indicazio-ni che potessero favorire uno svilup-po utile e sostenibile per la zona sino alle variazioni ultime introdotte. De-finisco questa decisione saggia per diversi motivi: in primis per aver ac-colto le riserve della Provincia sulle aree della via Emilia, nonostante la Provincia non avesse competenza

Lorenzo Vigo

per bloccare o imporre tale stralcio. Il Sindaco Cal-legari ha espresso più volte la volontà di evitare po-lemiche e scontri con l’ente provinciale ed arrivare all’approvazione del PGT il prima possibile”.E poi?“Mi piacerebbe inoltre sottolineare che l’ammini-strazione non si è limitata ad eliminare delle aree commerciali, ma si è espressa a favore di una varia-zione alcune di queste aree da commerciali a produt-tive-artigianali, senza rinunciare ad un’azione im-prontata sulla crescita e sulle possibilità di sviluppo future. Non dimentichiamo che il PGT è un piano di previsione, che deve prima di tutto diventare stru-mento a disposizione di imprenditori e investitori, regolamentando ma mai soffocando l’azione econo-mica del privato cittadino. Penso che riguardo a ciò il PGT appena approvato sia una buona amalgama tra tutela del territorio e possibilità di crescita”.Assessore Vigo, ci sarà anche quest’anno l’edizio-ne dei “Venerdì sera di Casteggio”?“Immancabili. Nonostante sia sempre più diffici-le con i mezzi a disposizione possiamo ormai con-tare su una tradizione importante. Quest’anno ci sarà molto teatro, dall’improvvisazione al Musical, mostre ed esposizioni, giochi per i bambini. Stia-mo inoltre lavorando con gli amici di Birrart per un evento dedicato alla birra artigianale. I Vener-dì sera sono un’importante occasione e vetrina per Casteggio e spero che questo sia un messaggio che venga colto da tutti i commercianti: restare aperti o anche solo lasciare la vetrina accesa e ben visibile vuol dire fare un piccolo investimento in pubblici-tà alla propria attività. La mia speranza è quella di esportare il modello ‘Venerdì Sera’ in altre manife-stazioni. Colgo l’occasione per ringraziare l’Ascom di Casteggio e la Pro Loco Clastidium che sono gli organizzatori dei Venerdì e che tanto si prodigano per ottenere dei buoni risultati”.Per quanto riguarda gli eventi culturali, quali sa-ranno gli appuntamenti dei prossimi mesi?“Il lavoro cominciato 3 anni fa, nonostante le dif-ficoltà iniziali, ora sta pagando. Il 2012 rischia di essere un anno record sia per le visite al Museo Ar-cheologico che per i laboratori dedicati ai ragazzi delle scuole e posso dire che piano piano si sta cre-ando - passatemi il termine - un’abitudine culturale attorno alla Certosa, una consapevolezza che anche a Casteggio c’è uno splendido palazzo, sede di un importante Museo Archeologico, che ospita even-ti culturali di qualità. L’estate sarà poi periodo di programmazione per l’autunno che comincerà con le Giornate Europee del Patrimonio e la presenta-zione di nuovi reperti di epoca romana scoperti a Casteggio”.

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Le scuole non saranno spostateStralciate le aree commerciali verso Fumo

IL VICESINDACO MUSSI ILLUSTRA IL PGT APPROVATO RECENTEMENTECASTEGGIO

di oliviero mAggi

Lo scorso 30 aprile il Consiglio Comunale di Casteg-gio ha finalmente approvato il Piano di Governo del Territorio, dopo un iter molto lungo, iniziato oltre 5 anni fa, durante l’allora Amministrazione Manfra. Il Vicesindaco e Assessore all’Urbanistica, Andrea Mussi, ci spiega le scelte introdotte con il Pgt, a par-tire dal mancato spostamento del plesso scolastico e dallo stralcio delle nuove aree commerciali, dopo che la minoranza consiliare e parte dei cittadini si era-no schierati contro questi cambiamenti. “Credo che sia importante riassumere brevemente quello che è stato il percorso relativo al nuovo strumento urba-nistico comunale, evidenziando i passaggi essenziali dell’iter, in modo di conoscere sia le varie fasi e sia le tempistiche trascorse”, afferma Mussi.Vicesindaco Mussi, il Pgt di Casteggio ha avuto una gestazione molto lunga. L’iter è partito, addi-rittura, nella precedente amministrazione.“Il procedimento degli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), ai sensi dell’art. 13 comma 2 della L.R. 12/2005, è stato avviato in data 6 dicembre 2006 con deliberazione della Giunta Co-munale n. 159. In data 9 luglio 2007 è stato dato avvio al procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Documento di Piano del PGT, con deliberazione della Giunta Comunale n. 91; il 9 maggio 2008 si tenuta la I^ Conferenza di Valuta-zione con la quale è stato avviato il confronto sugli aspetti ambientali del Documento di Piano e l’anno seguente, il 12 marzo, si è tenuta la II^ Conferenza di Valutazione finalizzata ad illustrare la proposta del Documento di Piano, il Rapporto Ambientale preli-minare e la Sintesi non Tecnica”.Sembrava tutto pronto ma poi l’iter si è fermato. Come mai?“Sì, in data 8 aprile 2009 si è tenuta la Conferenza Finale di Valutazione della proposta del Documento di Piano del PGT e del Rapporto Ambientale preli-minare; poi però l’iter si è fermato e, ad aprile del 2009, a pochi mesi dalla fine della legislatura, il PGT predisposto dall’Amministrazione Manfra, non è stato adottato”.La nuova Giunta Callegari ha subito ripreso in mano il progetto, però si è quasi dovuti ripartire da zero. Quali sono stati i passaggi principali?“A seguito del cambio di amministrazione, avvenuto a giugno del 2009, si sono apportate modifiche e in-tegrazioni alla proposta di Documento di Piano del PGT, e pertanto si è reso necessario riaprire il con-fronto sugli aspetti ambientali. Dopo tutti gli atti pro-cedurali, finalmente il 16 settembre 2011 si è tenuta la Conferenza Finale di Valutazione della proposta del Documento di Piano del PGT e del Rapporto Am-bientale preliminare e si è tenuta la concertazione ai sensi dell’art. 16 del PTCP della Provincia di Pavia. Dopo tutto questo, l’8 novembre 2011 con Delibera del Consiglio Comunale n. 40, è stato adottato il Pia-no di Governo del Territorio”.Dopo l’approvazione c’è stato il periodo dedicato alle osservazioni. Quante ne sono pervenute?“Nei 30 giorni successivi alla scadenza del periodo di deposito, chiunque ne avesse interesse poteva far pervenire le proprie osservazioni, all’Ufficio Pro-tocollo del Comune di Casteggio. Sono pervenuti il parere dell’ASL, il parere dell’ARPA e il parere della

Provincia di Pavia oltre a 97 osservazioni di cui 82 entro il termine fissato al 6 febbraio 2012 e 15 in seguito”.Che criteri avete utilizzato per l’analisi delle os-servazioni?“L’Amministrazione Comunale, ha fatto propria l’esigenza di garantire la parità di trattamento a tutti i soggetti e alle associazioni che hanno fatto perveni-re le proprie istanze, attraverso un’azione trasparen-te e inequivocabile, pertanto, ha ritenuto opportuno prendere in esame tutte le osservazioni pervenute per la fase delle controdeduzioni e sottoporle singolar-mente alla votazione durante la seduta del Consiglio Comunale”.Qual è stato il risultato?“L’Amministrazione Comunale ha optato di non ac-cogliere le richieste relative al cambio di destinazio-ne d’uso così come quelle inerenti gli ampliamenti di aree già edificabili, al fine di evitare la ripubbli-cazione degli atti costituenti il P.G.T., che avrebbe procrastinato nuovamente l’approvazione del nuovo strumento urbanistico comunale, implementando ul-teriormente i costi sostenuti e, creando disagi a colo-ro che hanno la necessità di attuare interventi edilizi subordinati all’approvazione del nuovo strumento urbanistico comunale”.Veniamo alle scelte inserite in questo documento. È soddisfatto?“Certamente. Le scelte fatte in questa recentissima fase evolutiva del P.G.T. sono di grande interesse, og-getto di riflessione da parte della Giunta Comunale e dell’intera maggioranza, condivise, confrontandosi sulla necessità e sull’opportunità o meno di attuarle,

destinazione a servizi (attrezzature sportive), acco-gliendo così le osservazioni pervenute in ragione an-che delle argomentazioni contenute”.Le previste aree commerciali verso Fumo e Ver-retto sono state stralciate dal Pgt. Come mai que-sta scelta?“Per quanto riguarda le aree commerciali previste verso Fumo, l’Amministrazione Comunale ha valu-tato di accogliere la richiesta di stralcio dei due am-biti commerciali, e di ricondurli in “Zona agricola di salvaguardia”, così come esplicitamente evidenziato nel parere della Provincia di Pavia, anche al fine di non assumere posizioni conflittuali e di accelerare l’iter di approvazione del Piano di Governo del Ter-ritorio. Però voglio fare un appunto”.Ovvero?“Voglio precisare che la Provincia di Pavia, pur non avendo adeguato i contenuti del PTCP alla Legge Regionale n° 12/2005 e s.m.i., ha prescritto un pare-re di “non compatibilità” con lo stesso piano, travi-sando quelli che sono i caratteri prescrittivi previsti, cui dovrebbe attenersi uno strumento di pianifica-zione territoriale non confacente e aggiornato, così come risulta essere quello della nostra Provincia”.Riguardo all’area commerciale verso Verretto, invece?“L’Amministrazione Comunale ha intenzione di eliminare la perimetrazione P.A.I. che comprende l’area “Ex-Sesana” e la Vaseria di Casteggio, per-tanto ha già predisposto uno studio di fattibilità su questo ambito inerente l’escavazione di un bacino di laminazione, ove ricavare anche una zona destina-ta alla fito-depurazione e un’ulteriore porzione per l’itticultura”.Questo intervento, però, verrà realizzato in segui-to, giusto?“Sì, al fine di evitare la ripubblicazione degli atti co-stituenti il P.G.T., abbiamo deciso di non recepire in questa fase la medesima ipotesi progettuale, la cui realizzazione sarà subordinata ad apposita variante del nuovo strumento urbanistico comunale, desti-nando quindi le medesime aree conseguentemente ridimensionate a scopi produttivi, smorzando così le critiche emerse durante le varie assemblee pubbli-che”.Vicesindaco Mussi, cosa avete deciso per lo spo-stamento del plesso scolastico, che ha suscitato tante critiche da parte dei genitori?“Nell’esistente plesso scolastico di Via Duca d’Ao-sta/Via Enrico Fermi, l’Amministrazione Comunale ha ritenuto meritevole mantenere la destinazione d’uso relativa ad “Attrezzature pubbliche per l’Istru-zione: AI (Scuole per l’infanzia)” per quanto riguar-da l’asilo nido e la scuola dell’infanzia, accogliendo così le osservazioni pervenute”.

per arrivare così alla rielaborazione degli atti costituenti il nuovo P.G.T. ed approvarlo entro il termine fissato al 04 maggio 2012”.Un provvedimento riguarda la tan-to dibattuta questione del campo sportivo.“Sì, la prima scelta ha riguardato proprio l’ATR16 (campo sportivo comunale): l’Amministrazione Co-munale ha ritenuto opportuno ricon-durre tale ambito alla precedente

Andrea Mussi

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GIUGNO 2012il Periodico 40LO SFOGO DELLA MOGLIE DELL’ARCHITETTO CAMPORA

“Il progetto iniziale della Fondazione Cella è stato donato da mio marito”

BRON

I

a perpetuarne il ricordo, recandosi ogni mattina nel suo studio di via Togni, come se ci fosse ancora lui, seduto sullo sgabello, a tirare le righe sul foglio per qualche nuovo progetto. Molto attenta a ciò che viene detto e scritto riguardo a suo marito, la signora Cam-pora ha voluto replicare ad alcuni articoli usciti sul periodico del Comune di Broni, che, a suo parere, contenevano inesattezze sulla storia della Fondazione Cella e sull’impegno del marito, che nel 1965 ha do-nato il progetto per realizzare la struttura.Da cosa nasce questo suo sfogo?“Dopo aver letto alcuni articoli, che parlavano del-la Fondazione, sul periodico del Comune di Broni, ho riscontrato alcune imprecisioni. Così mi sono in-formata presso l’archivio di Stato e sono riuscita a recuperare il primo statuto e l’atto notarile con cui il Conte Cella, nel 1960, donò l’intero complesso di fabbricati e terreni denominati “Villa Musso””.Con quella donazione ha inizio la storia della Fon-dazione.“Sì, quella che era “Casa di riposo per vecchi”, poi detta Fondazione “Conte Franco Cella di Rivara” era stata prevista per persone autosufficienti e, come tutte le cose bronesi di un tempo, fu edificata con il concorso di tanti cittadini, come lo fu il teatro Carbo-netti, che fu realizzato grazie alle donazioni di tanti, ma fu chiamato con il nome del contribuente maggio-re, come poi è avvenuto con la fondazione”.Cosa c’entra l’architetto Campora con questo?“Glielo spiego subito. Al patrimonio, costituito dal complesso dei fabbricati e terreni donati da Conte e da successive donazioni di cittadini bronesi, si ag-giunge la costruzione del vero e proprio edificio di ricovero. Il progetto di questo nuovo edificio è stato donato, e sottolineo donato, da mio marito, l’Archi-tetto Pietro Campora, e collegato alla villa ottocente-sca tramite una grande vetrata, con inserito un tunnel a vista comprendente la scala”.Cosa prevedeva il progetto redatto da suo marito?“Nel 1965 prese forma il nuovo edificio, atto a risol-vere tutte le necessità degli ospiti: camere singole a due o tre letti, con servizio igienico e armadio cucina; corridoi con zona di riunione ospiti ad ogni piano, ampi terrazzi per godere della vista del parco e del paese, servizi verticali con scale ed ascensori. Nella relazione redatta dallo studio di mio marito si legge che “fu deciso di conservare l’esistente costruzione, riservandola, con piccoli interventi interni, a sede dell’Ente e delle funzioni amministrative”.La struttura, però, non venne realizzata seguendo quel progetto.“No, per insorte difficoltà di dialogo con il Presiden-te, l’edificio venne terminato da un altro Architetto, che seguendo i desideri della proprietà, lo alterò nelle sue caratteristiche peculiari. Interessante era rimasto l’atrio dell’ingresso principale, in cui dove-

vano emergere i pilastri a croce e la scala portata dai muri dell’ascensore. Con le finiture è stato compro-messo tutto il risultato progettato”.Cos’altro non la convince del nuovo edificio?“Il giardino, che era stato previsto per il gioco delle bocce ed alcuni giochi per bambini, ormai non c’è più e, guardando in quella direzione, si poteva ve-dere ancora l’impianto originale delle strutture in cemento armato e delle terrazze progettate. E vorrei aggiungere un’altra cosa, se mi è consentito”.Dica pure.“L’attuale verniciatura e scimmiottatura della villa ottocentesca che, secondo mio marito, doveva appa-rire distinta dalla costruzione nuova, mi mette l’an-goscia quando passo in via Emilia e alzo gli occhi verso la Fondazione. Per non parlare dello scalone in marmo, che fu costruito nel 2003, per “handicappa-re” e non certamente per favorire l’accesso delle per-sone disabili, visto che non c’è nemmeno lo scivolo”.Quello della Fondazione non è l’unico progetto do-nato da suo marito.“Sì, mio marito, in tutta la sua carriera, ha donato numerosi progetti alla sua Broni. Nel 1954, ad esem-pio, il progetto del complesso Oratorio parrocchiale e teatro e quello dell’asilo nido. Nel 1960, addirittura, un progetto di una scuola media ad indirizzo agrario, mai eseguito. Nel 1961 un progetto di restauro della facciata della Chiesa parrocchiale e molti altri”.Alcuni di questi sono stati anche realizzati.“Diciamo che la maggior parte degli edifici presenti a Broni sono stati progettati dall’architetto Campora. I progetti dell’Oratorio e dell’asilo nido hanno trova-to realizzazione nel 1954. Nel 1956 è stato costruito il ristorante Liros; nel 1957 la Chiesetta della Ma-donna delle lacrime e nel 1959 la scuola media. Nel 1960 la palestra e la sala da ballo Splendid, nel 1961 la Farmacia Rossi e nel 1962 il Condominio Europa. Nel 1987 la ristrutturazione del Municipio”.Altri, invece, non sono mai stati eseguiti.“Qui ci sono anche alcune curiosità. Nel 1953 ave-va progettato un restauro della Chiesa di Montalino a Stradella. Nel 1974 la lottizzazione e i condomini al Sorino, nel 1991 l’ex Caserma dei Carabinieri e nel 1996 l’ampliamento dell’Ospedale. Ci sono poi altri progetti ideati, ma mai eseguiti anche nel re-sto dell’Italia e alcuni anche all’estero: un albergo grattacielo ad Abu Dhabi (1975) oppure la cupola dell’Acropoli di Atene (1976)”.L’Architetto Campora se ne è andato nel 2007.“Mio marito si è lasciato morire. Dopo una diatri-ba con il Comune di Broni era caduto in una forte depressione e aveva perso la voglia di vivere. Nono-stante avessimo fatto tutti gli esami clinici, che ave-vano escluso qualsiasi malattia, lui non smetteva di dire che allora sarebbe morto sano. E così è stato. Mio marito non ha mai lavorato per i soldi, ma uti-lizzava l’architettura e le sue conoscenze per aiutare l’uomo”.Indiscusso era l’amore per Broni. Cosa diceva del-la sua città?“Amava moltissimo Broni e la sua professione. Io per lui ero la seconda moglie, perchè la prima era l’architettura. Tutto quello che ha fatto, ha sempre cercato di farlo per il bene di Broni, per migliorar-la. Si è inventato un sacco di iniziative per Broni, come la Festa dell’Uva. E ha anche anticipato dei cambiamenti nella città che poi sono effettivamente avvenuti”.

VICINO ALL’OSPEDALEIn arrivo nuoviposti autoUn parcheggio da cento posti auto gratuito, dietro l’ospedale. Un posteggio da 2800 metri quadri a ridosso del centro quindi, da 250mila euro. Ser-virà ad arginare la carenza cronica di posti auto a Broni. Sarà ad accesso libero come lo sono il par-cheggio alla stazione da ottanta posti inaugurato nel 2007 e quello in piazza Donatori del sangue (90 posti) portato a compimento l’anno scorso. E’ questa una delle opere più importanti inserite nel programma annuale delle opere pubbliche a cor-redo del bilancio di previsione. Segno che, spiega l’assessore alla Viabilità Antonio Riviezzi, «con-tinuiamo nell’impegno che ci siamo presi, e cioè dotare la corona attorno al centro di parcheggi non a pagamento». Sarà realizzato in via Ferraris angolo via Circonvallazione per andare incontro anche «alle esigenze dei numerosi cittadini che si recano quotidianamente al poliambulatorio Arna-boldi di via Emilia». «Dopo quello della stazio-ne e quello di piazza Donatori del sangue, questo nuovo parcheggio contribuirà a snellire ulterior-mente il traffico nel centro permettendo ai citta-dini di trovare parcheggio senza difficoltà anche nei pressi dell’ex ospedale», ha ripetuto Riviezzi. Altro cardine del programma annuale delle opere, con un investimento previsto pari a 300mila euro, è la nuova fognatura programmata in via Saglio e strada Pavese. «Rispetto a via Saglio e strada Pa-vese, l’intervento previsto dal piano triennale del-le opere riguarda la posa di nuovo tronco fognario – ha sottolineato l’assessore ai Lavori pubblici Mario Fugazza – Si tratta di un intervento previsto da tempo che contiamo di realizzare non appena le risorse finanziarie lo consentiranno». Stanziati sempre per quest’anno ci sono 110mila euro fun-zionali all’ampliamento del cimitero e 250mila per la riqualificazione di Villa nuova Italia.

di oliviero mAggi

Nedy Campora Vestidello è la vedova dell’Architetto Pietro Campora, per-sonaggio storico della vita bronese, partigiano, professionista molto ca-pace e anche fine pittore. Praticamen-te buona parte degli edifici presenti in città sono stati ideati e progettati da lui. L’Architetto è scomparso nel 2007, dopo un lungo periodo di de-pressione. La moglie, però, continua

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BRONIAL VIA, A BREVE, IL SECONDO LOTTO DI LAVORI DELLA FIBRONIT

Fugazza: “Faremo ogni sforzo per eliminare l’amianto entro il 2016”di oliviero mAggi

Prosegue la bonifica del sito della ex Fibronit. I la-vori del primo lotto si concluderanno a breve, ma è già pronto il progetto della seconda tranche di lavori, che presto verrà sottoposto al Ministero dell’Am-biente per ottenere i finanziamenti. Finanziamenti che si spera arrivino velocemente, soprattutto dopo quanto detto dal ministro Balduzzi in visita a Broni. Intanto il Comune ha ottenuto un importante risulta-to: durante la terza udienza del processo Fibronit, il giudice Luisella Perulli non ha accettato la richiesta degli avvocati delle parti lese di coinvolgere gli enti pubblici in qualità di responsabili civili. L’Assesso-re all’Ambiente e ai Lavori Pubblici del Comune di Broni ci spiega che cosa verrà realizzato in questo nuovo lotto di lavori.Assessore Fugazza, cosa è successo dopo la visita del ministro Balduzzi a Broni?“La visita è troppo recente perché se ne vedano già le conseguenze, anche se l’interessamento e l’appoggio del Ministro lasciano ben sperare. La competenza diretta della bonifica - per intenderci, i finanziamenti - è però del Ministero dell’Ambiente, verso il quale il Ministro Balduzzi ha promesso di intercedere”.Ora con i ribassi d’asta dell’appalto sono stati re-cuperati 865 mila euro. Per cosa saranno impie-gati?“Le risorse disponibili, dopo l’approvazione degli organi competenti della variante di progetto, appro-vata a sua volta dal Comune nelle scorse settimane, verranno utilizzate in parte per completare i lavori di messa in sicurezza e del 1° lotto di bonifica da amianto del sito. Il resto verrà utilizzato per iniziare i lavori di bonifica previsti nel successivo lotto di in-terventi. Martedì 22 giugno i funzionari del Ministe-ro hanno compiuto un sopralluogo finalizzato all’ap-provazione della variante”.Si può considerare concluso il primo lotto di la-vori? “Il lavoro sarà concluso in poche settimane, non ap-pena ottenuta l’approvazione della variante. I lavori potranno iniziare dopo l’approvazione del progetto utilizzando, come già detto, il ribasso d’asta”.Invece quando inizierà il secondo lotto? “Il progetto del secondo lotto è praticamente pronto e verrà subito presentato al Ministero con la richie-sta del relativo finanziamento. Poi si dovrà attender-ne l’approvazione per procedere ad una nuova gara d’appalto”.Quali sono gli interventi previsti?“Tale progetto prevede 3 lavorazioni principali: pri-ma di tutto il completamento della bonifica da amian-to di tutti i capannoni industriali; dopo aver comple-tato la bonifica del capannone denominato ‘B1’ (che è stata eseguita nell’ appalto che si sta chiudendo), il nuovo progetto prevede il completamento della boni-fica dell’interno di tutti i capannoni restanti (tutto il capannone denominato ‘B’ e il capannone ‘C’) com-preso lo smaltimento di tutti i rifiuti derivanti dalla citata bonifica”.Le altre due lavorazioni in cosa consistono?“La seconda prevede la rimozione e lo smaltimento di tutte le lastre in cemento-amianto attualmente co-stituenti i tetti ed i tamponamenti laterali dei capan-noni ‘B’ e ‘C’. La terza consisterà nella rimozione e smaltimento di una prima porzione di fognature

interrate; il nuovo progetto prevede la rimozione e lo smaltimento di gran parte delle linee fognarie inter-rate ubicate presso i piazzali esterni del sito”.A Broni ci sono ancora alcuni edifici pubblici con le coperture in amianto. Quando pensate di inter-venire in questo ambito?“Due strutture comunali hanno il tetto in cemento amianto: la palestra di piazza Italia e il centro Cre-maschi. Mentre per il centro è prevista la sostituzione del tetto con installazione di impianto fotovoltaico, per la palestra si stanno valutando diverse soluzioni. Per le cappelle cimiteriali, invece, si sta gradual-mente provvedendo, coinvolgendo i concessionari”.E le scuole?“La scuola elementare di Viale Gramsci, di proprietà comunale, fatta di pannelli prefabbricati in cemento amianto ma col tetto in lamiera, verrà sostituita dal-la nuova scuola la cui costruzione inizierà quest’an-no. Gli stessi problemi presenta il Liceo Scientifico, prefabbricato con pannelli di cemento amianto, di proprietà dell’Amministrazione Provinciale”.Intanto è iniziato a Voghera il processo Fibronit. Il giudice ha stabilito che il Comune di Broni, fi-gurerà come parte lesa e non come responsabile civile, come richiesto da alcuni soggetti. È soddi-sfatto di questa decisione?“Non ho nulla da aggiungere nella sostanza a quan-to è stato già detto dal Sindaco e a quanto deciso dal giudice. Non si fa giustizia scaricando eventuali col-pe su chi ha subito il danno, perché le amministra-zioni sono espressione della volontà popolare, che le ha scelte democraticamente. D’altronde è normale che i legali cerchino una fonte di risarcimento: è il loro mestiere”.Assessore Fugazza, nelle scorse settimane, si è parlato di una possibile discarica di amianto vi-cino all’area ex Vinal di Santa Giuletta. Cosa ne pensa di questa soluzione?“Non penso nulla di una proposta di cui non ho mai sentito parlare. La programmazione territoriale in merito ai siti e ai criteri di smaltimento compete all’Amministrazione Provinciale e non è più procra-stinabile. E’ tempo di decidere velocemente: ci aspet-tiamo una scelta ragionata e condivisa”.

delle risorse necessarie. Sinceramente non so se si riuscirà a rispettarla, ma dobbiamo fare ogni sforzo possibile in questa direzione”.

Il vostro crono-programma pre-vede l’eliminazione completa dell’amianto da Broni entro il 2016. Crede che si riuscirà a rispettare questa scadenza?“La scadenza del 2016 è prevista dal P.R.A.L. (Piano Regionale Amianto Regione Lombardia). Si riuscirà a rispettarla solo se saranno definite le modalità di smaltimento e i siti di conferimento e questo non dipende da noi. C’è poi il grosso problema

Mario Fugazza

LO DICE LA PROVINCIA“Nessuna discarica a Santa Giuletta”Dopo alcune indiscrezioni uscite sulla stam-pa locale, riguardo ad una possibile discarica di amianto a Santa Giuletta, nella zona dell’ex Vi-nal, la Provincia è corsa ai ripari e ha affidato ad un comunicato le sue linee guida riguardo alla politica di smaltimento amianto. “Verificato che in questo momento nelle province limitrofe non sembrerebbe esserci capienza disponibile a rice-vere il nostro amianto - si legge nel comunicato - ritenendo comunque non giusto scaricare su al-tri il nostro amianto come pure riceverlo da altri, ribadiamo alcuni principi cardine”. Il primo è il principio dell’autosufficienza, ovvero la necessità di individuare siti idonei ad ospitare impianti di smaltimento dell’amianto in provincia di Pavia. La presenza stimata è di circa 450 mila metri cubi di amianto (tra la bonifica dell’area Fibronit e le altre aree private e pubbliche diffuse sul nostro territorio). Il secondo principio è quello della sor-veglianza pubblica: “da tre mesi - si legge ancora nel comunicato - è attivo un gruppo di lavoro che sta elaborando i criteri di identificazione dell’area maggiormente idonea. Ne fanno parte, accanto a due professionalità esterne (un geologo ed un ingegnere ambientale) i responsabili dei setto-ri Ambiente, Territorio e Rifiuti della Provincia. L’auspicio è che questo principio possa trovare pieno compimento in una partecipazione pubblica all’impianto di smaltimento che garantisca traspa-renza attraverso un attento monitoraggio ed una responsabile sorveglianza del sito”. Il terzo è il principio di condivisione e partecipazione: i risul-tati del lavoro e la scelta del sito saranno condivisi con Regione Lombardia, i sindaci della Provin-cia di Pavia, i cittadini e le associazioni. Infine, il principio della sostenibilità ambientale: l’im-pianto dovrà avere dimensioni contenute, quindi minimo impatto, e garantire la salute pubblica. “A seguito di questi principi cui la Provincia di Pavia non intende assolutamente venir meno - conclude il comunicato - e premesso che ad oggi l’unica tecnologia consolidata in materia è quella della discarica si dichiara che al momento non esiste alcuna richiesta di insediamento di una discarica a Santa Giuletta, nell’Oltrepò Pavese”. (O.M.)

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Torregiani: “Siamo gli unici ad essere davvero dalla parte dei cittadini”

IL SEGRETARIO CITTADINO DELLA LEGA NORD DIFENDE IL SUO MOVIMENTOST

RADE

LLA

paese. La Lega Nord continua la sua fiera opposizio-ne al governo Monti e la sua battaglia per attribuire l’intera Imu ai Comuni. Intanto, però, a Stradella, il gruppo consiliare del Carroccio si è astenuto sul bi-lancio previsionale approvato da Torre Civica.Si parla della Lega per non parlare della crisi, quindi, Segretario Torregiani?“In questi giorni non si parla d’altro che delle vicen-de legate alla Lega Nord uscite sulla stampa e sul-le televisioni, dimenticando tutte le battaglie fatte e che stanno ancora facendo i nostri rappresentanti in Parlamento come unica forza di opposizione a questo governo tecnico ed aggiungerei, gli unici, dalla parte dei cittadini”.Voi in cosa siete impegnati in questo momento?“Proprio in questi giorni sulle piazze stiamo organiz-zando dei gazebo per la raccolta firme di 11 proposte di legge di iniziativa popolare, per dar modo a tutti di scendere in piazza a riprendersi la democrazia, di fronte ad un governo nominato dal “palazzo” e mai votato dal popolo. Queste proposte riguardano: abo-lizione del sostituto d’imposta, garanzia delle pen-sioni di anzianità con quaranta anni di contributi e delle pensioni di vecchiaia, trasformazione in senso federale dello stato e tagli alla spesa pubblica, fede-ralismo fiscale portuale, disposizioni atte a garantire l’autonomia finanziaria dei comuni, delle province e delle regioni, attribuzione dell’Imu ai Comuni e abro-gazione dell’imposta sulla prima casa, Tfr in busta e prestito del lavoro, tutela della sovranità popolare, garanzie del credito a famiglie e imprese, misure atte ad evitare l’infiltrazione mafiosa nei territori pada-ni”.Avete anche organizzato la festa cittadina nelle scorse settimane.“Sì, la sezione di Stradella ha organizzato la festa cittadina, presso la piscina comunale, nei giorni di 25-26-27 maggio, alla quale hanno presenziato sin-daci e importanti esponenti politici, tra i quali: l’eu-roparlamentare Matteo Salvini, l’onorevole Mario Borghezio, nonchè l’Assessore regionale all’agricol-tura Giulio de Capitani ed altri esponenti locali”.Immagino si sarà parlato soprattutto della crisi. “Purtroppo tutti i giorni ci rendiamo conto di quanto sia aumentato il costo della vita anche solo recan-dosi al distributore di benzina. Il carburante ha rag-giunto prezzi troppo elevati, soprattutto per chi con la propria auto percorre parecchi chilometri per recarsi al lavoro. Il lavoro, viceversa, diminuisce sempre più, sia per le grandi che per le piccole imprese, artigiani, commercianti, agricoltori, operai, autotrasportatori, un lavoro sempre più precario che genera disoccu-pazione e disincentiva anche gli aspiranti lavoratori a cercarlo, perchè delusi dalla scarsa offerta, e dai continui rifiuti”.Così delusi da spingersi al suicidio?

“Tutto ciò sta creando una forte psicosi nella gente e i casi più gravi degenerano nel suicidio in seguito ai licenziamenti o all’impossibilità da parte di impren-ditori di proseguire nella produzione. Questo a causa di una pressione fiscale ormai insostenibile e di uno Stato sempre più centralista e drogato di soldi, che non sa proprio più dove e come colpire per prelevarci denaro”.E poi c’è l’Imu.“L’Imu, purtroppo, è solo l’ultima mazzata che ar-riverà nelle case degli italiani. E, ci tengo a preci-sare, che non si tratta della “Imu” proposta con il federalismo fiscale, la quale era destinata a rimanere interamente nelle casse dei Comuni ed utilizzarne eventualmente il ricavato sul territorio; al contrario di questa che viene incassata dai sindaci, che fungo-no da esattori dello Stato centralista romano, il quale si riprende almeno i tre quarti dell’intero ammontare. Inoltre questa tassa è stata applicata anche sulla pri-ma casa”.I Sindaci, infatti, insieme all’Anci, stanno facendo pressione su questi argomenti.“Sì, però rimango basito di come alcuni rappresen-tanti delle varie amministrazioni comunali, senza escludere Stradella, facenti parte delle attuali forze politiche che sostengono l’attuale governo Monti, possano lamentarsi di questi provvedimenti votati a suon di fiducie da parte dei leader politici che li rappresentano. Propongono degli “atti di disobbe-dienza” sul rispetto o meno del Patto di Stabilità, giustamente per pagare i loro fornitori, ma non si espongono come dovrebbero contro la “macelleria sociale” dell’attuale governo”.A Stradella, però, il gruppo consiliare della Lega Nord si è astenuto sul bilancio, come il resto della minoranza. Un segnale importante o sbaglio?“Come ha ribadito anche il nostro consigliere Mo-scatelli si è scelta l’astensione perchè abbiamo ap-

prezzato il lavoro del Sindaco e perchè, a livello ge-nerale, non si poteva fare meglio di così. Però devo dire che la maggioranza non ha mai perso occasione in passato e tuttora di scagliarsi contro la Lega Nord, anche durante i consigli comunali. Alcuni esponenti prendono parola per complimentarsi con le decisioni prese a Roma e screditano la Lega, dimostrando una certa incoerenza, come quando, durante le assemblee pubbliche, commentano, come a rimpiangere, la non applicazione del federalismo fiscale”.Segretario Torregiani, dopo gli ultimi scandali, converrà che nella Lega Nord qualcosa si è rotto?“Adesso basta, ormai è ora di finirla con questo as-surdo sputar fango addosso alla Lega Nord ed ai suoi esponenti, tutti. Sono in corso le elezioni “interne” per il rinnovo del direttivo nazionale e poi federale. La Lega Nord provvederà autonomamente all’elimi-nazione di eventuali persone che hanno commesso eventuali errori a costo di rinunciare senza problemi, alle poltrone conquistate. Al contrario di molti altri! Quelli che ora ci attaccano è meglio che prendano esempio da noi e, magari automaticamente, si riusci-rebbe a dimezzare il numero dei parlamentari mante-nuti inutilmente a Roma. Se qualcuno, con i continui attacchi alla Lega Nord, soprattutto in questi ultimi giorni, puntava a dividerci o annientarci, ha ottenuto il risultato contrario”.

di oliviero mAggi

“Imu, disoccupazione, pensioni, ben-zina, suicidi, lavoro, spesa pubblica, federalismo fiscale, democrazia: che fine ha fatto l’attenzione a questi ar-gomenti e a tanti altri?”. Secondo Alessandro Torregiani, segretario cit-tadino della Lega Nord di Stradella, l’attenzione mediatica legata alle vi-cende del suo movimento ha messo in secondo piano i veri problemi del

Alessandro Torregiani

Dopo il terremoto che ha colpito l’Emilia, paesi a pochi chilometri dal confine provinciale e dall’Ol-trepò pavese, è scattata la campagna di solidarietà per le popolazioni colpite del sisma. E la Parroc-chia di Stradella ha attivato un canale per far giun-gere aiuti alle popolazioni colpite dal terremoto alcuni generi di prima necessità, grazie alla colla-borazione di amici di nostri parrocchiani residenti in provincia di Modena. E’ stato fornito un elenco di quanto serve per affrontare l’emergenza: artico-li per igiene intima, saponi, assorbenti femminili, pannolini per bimbi, carta igienica, bagnoschiu-ma, shampoo, dentifrici ecc...; giochi per bimbi, libri, quaderni, penne, colori; vestiti (uomo donna bambino di ogni taglia); magliette, canotte, panta-loncini, mutande, reggiseni, ciabatte, scarpe, ve-stiti per bimbi. Si chiede che la merce sia nuova o in ottimo stato per rispetto alla gente come noi che si ritrova senza nulla. Servono inoltre: cibo in scatola (tonno, carne in scatola, fagioli, piselli ecc...); latte, the, caffè; omogeneizzati/crema di riso; stoviglie in plastica (piatti bicchieri posate tovaglioli). Il materiale verrà consegnato ad un punto di raccolta che a sua volta lo destinerà alle parrocchie di Cavezzo e S. Felice da dove verrà smistato ai vari campi. Coloro che si sentono di poter dare un aiuto materiale possono consegnare la merce in canonica, preferibilmente in mattinata oppure lasciarle nel cassone in fondo alla chiesa.

DOPO IL SISMADa Stradella unaiuto ai terremotati

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“SEL sarà uno degli attori politici delle prossime comunali a Stradella”

IL SEGRETARIO CALVI DOPO IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA DEL PRIMO MAGGIO

di oliviero mAggi

Grande successo per il convegno sul lavoro orga-nizzato dal Circolo SEL Stradella-Oltrepò il Primo Maggio, dopo che, per il secondo anno consecutivo, i sindacati hanno deciso di non tenere il tradizionale corteo. Il Segretario del Circolo, Daniele Calvi, espri-me tutta la sua soddisfazione e candida il suo partito, sia a Stradella che in tutta la Provincia, come uno de-gli attori nelle prossime scadenze elettorali.Segretario Calvi, come mai avete deciso di orga-nizzare questo evento?“Ci è sembrato giusto ricordare, attraverso un’ini-ziativa pubblica, non solo la ricorrenza storica, ma anche contestualizzare il primo maggio ai giorni d’oggi, con le problematiche del lavoro che sono sot-to gli occhi di tutti. Quindi il lavoro visto non solo come attività retribuita e quindi motivo di appaga-mento personale e se vogliamo materiale, ma piutto-sto come punto centrale della dignità della persona all’interno della società in cui vive e, appunto, la-vora. Tieni conto che la precarietà del lavoro rende precaria anche la vita stessa dell’individuo: qualche anno fa il lavoro ti permetteva di costruirti il futuro, mettere al mondo figli e pagare il mutuo per la casa. Oggi siamo arrivati al paradosso che le banche con-cedono i prestiti solo a chi i soldi li ha già e, qualora te li prestassero, stante il momento economico, po-tresti ritrovarti di li a poco a non essere in grado di restituirli”.Di cosa si è discusso durante il convegno?“Abbiamo parlato di tutti questi problemi e delle ri-cadute sul nostro territorio. Purtroppo anche una re-gione ricca come la Lombardia inizia a risentire della crisi economica, che in questi ultimi mesi sta colpen-do in particolare le piccole e medie imprese. All’ini-zio la crisi era circoscritta alla finanza e alle grandi banche, ora si sta abbattendo sul sistema produttivo. Il suo risvolto più tragico è rappresentato dai suicidi di molti piccoli imprenditori, che, non riuscendo più pagare neppure i dipendenti, vedono davanti a loro solo il baratro”.Quali possono essere le soluzioni?“Proprio l’Assessore Osculati ci spiegava come il Patto di Stabilità impedisca agli Enti Locali di dare un sostegno economico immediato alle imprese e quindi ai lavoratori del territorio, per esempio pa-gando in tempi ragionevoli i fornitori di beni e servi-zi. In una congiuntura negativa come questa, bisogna ingegnarsi a trovare quindi altre strade: da una parte l’Ente pubblico potrebbe impiegare i lavoratori in difficoltà in lavori socialmente utili, stipulando brevi contratti a rotazione, mediante l’utilizzo dei voucher. Così si darebbe un po’ di respiro alle piccole ditte, che non possono nemmeno fare ricorso alla cassa in-tegrazione. Dall’altra parte bisogna recuperare soldi dall’evasione fiscale, dando, ad esempio, la possibi-lità ai privati di detrarre in toto l’IVA e il 20-30% dell’imponibile. È questa la strada da percorrere per abbassare le tasse, rilanciando, nello stesso tempo, i consumi. La politica dei blitz fiscali, pur giusta, ha ef-fetti solo nell’immediato, come si vede dall’aumento esponenziale del numero di scontrini emessi durante i controlli”.La situazione a Stradella, dal punto di vista lavo-rativo, come si presenta?“Per quanto concerne Stradella un’iniziativa impren-ditoriale che purtroppo non ha avuto grandi riscontri

dal punto di vista occupazionale ma ha generato più problemi che soluzioni, riguarda la cosiddetta “Cit-tà del Libro”. In occasione dell’insediamento delle nuove attività produttive in Zona Mattellotta (previsti a breve), è indispensabile ci sia una maggiore azione politica da parte dell’Amministrazione Comunale nei confronti di chi occuperà i nuovi capannoni: dovrà essere garantito un lavoro stabile e soprattutto ade-guatamente retribuito a tutti i nuovi lavoratori, da qui non si scappa. Inoltre una cosa che è mancata in que-sti anni è stata la possibilità da parte dei sindacati di esercitare una vera e propria azione di controllo all’interno di queste nuove attività: bisognerà anche da questo punto di vista essere in grado di concor-dare la presenza di una rappresentanza sindacale all’interno delle aziende, al fine di auto-tutelare i la-voratori e verificare nel contempo le condizioni dei lavoratori. Visto che le convenzioni devono essere ratificate dal Consiglio Comunale, mi aspetto mag-gior impegno da parte dell’Amministrazione anche in questo ambito”.L’edilizia potrebbe essere un volano per un rilan-cio della crescita?“Sì, però non dovrà più essere come negli ultimi anni un’edilizia di carattere speculativo e massivo, fatta di capannoni e di residenziale indistinto. Per le nuo-ve costruzioni bisognerà puntare alla valorizzazione dell’ambiente, il vero valore aggiunto dei nuovi in-terventi edificatori. Andranno inoltre favorite comun-que le ristrutturazioni del patrimonio immobiliare esistente, non solo ricadente nel centro storico. E per quanto riguarda l’amianto, tema purtroppo sentito in tutta la nostra zona, bisogna fornire ai privati degli incentivi e delle detrazioni non solo per la sostitu-zione del tetto con eventuali pannelli fotovoltaici, ma anche per lo smaltimento dell’amianto stesso”.Smaltimento che, secondo lei, deve avvenire come?“La soluzione migliore o comunque più indolore sono piccole discariche di zona, meglio se equamente ripartite nei tre territori della nostra Provincia: una in Oltrepò, una in Lomellina e una nel Pavese. Di-scariche a gestione pubblica, ricavate possibilmente all’interno di vecchie cave dismesse, in modo tale da scongiurare la possibilità che attorno alla discarica si innesti un business legato anche all’escavazione del materiale. E così solo il pubblico ne potrebbe trarre vantaggio, senza speculazioni. Altre soluzioni prospettate per lo smaltimento - quali gli impianti di inertizzazione – mi sembrano ad oggi irrealistiche, solo business e speculazione”.Segretario Calvi, come sono stati questi primi mesi di attività del Circolo SEL Stradella-Oltrepò?“Sono stati mesi stimolanti, si sono avvicinate tante

politica calata dall’alto, lontano dalla gente e dai problemi reali, quelli con cui ci confrontiamo tutti i giorni nelle nostre attività quotidiane. Il segnale che siamo sulla buona strada sono i numerosi giovani che si avvicinano al nostro partito”.Quindi SEL potrebbe essere uno degli attori po-litici a livello locale, magari già dalle comunali di Stradella nel 2014?“SEL sarà certamente uno degli attori politici della prossima tornata amministrativa, non solo a Stradel-la ma in tutta la provincia. Senza precorrere i tempi, va comunque detto che lo scenario nazionale è an-cora talmente mutevole che è pressoché impossibile prevedere cosa succederà fra due anni: basti pensare che oggi come oggi non si sa ancora con che legge elettorale andremo al voto il prossimo anno e soprat-tutto quali saranno le coalizioni e soprattutto se ci saranno le coalizioni (si parla ultimamente anche di un ritorno al proporzionale). Quando lo scenario po-litico sarà più chiaro, SEL cercherà di portare avanti un ragionamento politico possibilmente univoco su tutto il territorio. E’ sotto gli occhi di tutti come in occasione di queste elezioni amministrative sia man-cata una vera e propria regia provinciale dei partiti del centrosinistra”.A cosa si riferisce?“I flop di Mortara e Rivanazzano Terme (le città più grandi dove si è votato) parlano da soli. La Provin-cia di Pavia è l’unica provincia italiana dove il dato politico di fondo, cioè un indebolimento della Lega e un tracollo del PDL, non trova riscontro, anzi, sem-mai da noi è successo l’esatto contrario. Qualcuno a Pavia dovrebbe seriamente riflettere su quale dovrà essere la linea politica da seguire in futuro, se partire cioè dalla cosiddetta “foto di Vasto” oppure rincor-rendo un “centro” virtuale, che - numeri alla mano - gli elettori dicono che non esiste”.Lei crede che anche a livello locale si possa affer-mare un “modello Monti”?“L’applicazione sistematica del modello Monti san-cirebbe il fallimento definitivo dei partiti in quanto forma organizzata di rappresentatività democratica nelle istituzioni. Dire che il governo Monti è nato per salvare l’Italia è una motivazione che non regge più, numeri alla mano. Anche nei comuni inferiori a 15000 abitanti, per ridare forza alla politica - quella vera - bisognerà ripartire connotando più politica-mente le liste civiche che, tra l’altro, nella maggior parte dei casi sono civiche solo di nome ma non cer-to di fatto. Basti pensare a Stradella, amministrata a tutti gli effetti da un monocolore del PD sotto fal-se sembianze civiche. Purtroppo, a parte pochissimi casi, nella nostra Provincia nelle piccole realtà gli amministratori sono sempre meno connotabili con i partiti e questo a tutti gli effetti è diventato un altro elemento delegittimante dei partiti stessi”.

STRADELLA

persone e soprattutto molti giovani; siamo riusciti ad organizzare già di-verse iniziative che, essendo il nostro circolo a carattere sovracomunale, abbiamo distribuito tra Stradella ed i comuni limitrofi. In genere, cerchia-mo di organizzare le iniziative in con-comitanza a manifestazioni patronali o feste di paese. Questo perchè cre-diamo che la politica debba partire dal territorio. Dobbiamo recuperare un gap culturale durato trent’anni di

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La biblioteca organizza il Premio Biennale letterario di poesia e narrativa

NE PARLIAMO CON LA DIRETTRICE LAURA BARBIERIEV

ENTI

della Provincia di Pavia. A spiegarci i dettagli è Laura Barbieri, direttrice della biblioteca.In che cosa consiste l’iniziativa?“Si tratta di un concorso, giunto all’undicesima edi-zione, che premia la creatività letteraria di scrittori esordienti. Il Premio si divide in tre sezioni: “Poesia” a tema libero e “Narrativa” riservata ai racconti sul tema “Ricordi di scuola” e dedicata alla memoria dello scrittore e giornalista Giovanni Mosca. Novità introdotta solo quest’anno, “Poesia junior” a tema libero per i giovani fino a 14 anni. L’intento è offrire un valido aiuto a tutti coloro che desiderano mettersi in gioco e fare conoscere il proprio talento”. Chi può prendere parte al concorso?“Il concorso è accessibile a tutti, di qualsiasi nazio-nalità purché gli elaborati siano redatti in italiano”.Quali le modalità di partecipazione?“Per la sezione dedicata alla “Poesia” sono ammes-se un massimo di due liriche per partecipante, a tema libero, inedite o non premiate in altri concorsi e di lunghezza non superiore alle trenta righe. Ognuno dei componimenti dovrà essere ben leggibile, stam-pato su comune foglio formato A4 e trasmesso in sei copie, di cui solo una autografata. I manoscritti non sono ammessi. Per la categoria “Narrativa” è invece ammesso un solo racconto dal tema “Ricordi di scuo-la”. Il testo dovrà essere scritto con interlinea dop-pia e non dovrà superare le diecimila battute, spazi bianchi compresi. I fogli dovranno essere pinzati o fascicolati. Tali regole valgono anche per la sezione dedicata ai ragazzi. Vista la minore età, il modulo di partecipazione dovrà contenere un nulla osta firmato da uno dei genitori o da chi ne esercita la patria po-testà. È ammessa la partecipazione a più categorie”.Quali le tempistiche per la consegna degli elabo-rati? “La consegna può avvenire per posta all’indirizzo della biblioteca “Paolo Migliora”, indicando sulla busta la dicitura “Concorso letterario”, entro e non oltre il 15 settembre 2012. Oppure tramite consegna a mano, in busta chiusa, negli orari di apertura al pubblico. Il timbro postale o la data di accettazio-ne faranno fede per la scadenza di presentazione. È richiesto un contributo di 12 € per l’iscrizione alle sezioni di “Poesia” e “Narrativa”. La cerimonia di premiazione si terrà presumibilmente intorno alla metà di novembre”. Quali i premi in palio? “Ai primi tre classificati per “Poesia” e “Narrativa” andranno buoni premi in denaro: 600,00€ al primo, 400,00€ al secondo e 200,00€ al terzo. Ai primi tre classificati fra i più giovani andranno rispettivamente 200,00€, 150,00€ e 100,00€. La giuria, composta da scrittori, giornalisti e addetti ai lavori, potrà attri-buire altri riconoscimenti e attestazioni di merito. I testi premiati e quelli ritenuti meritevoli saranno pub-

blicati sul sito del Comune di Rivanazzano Terme e segnalati sulla stampa locale e nazionale”.Dove si può reperire il bando del concorso? “Il bando completo è disponibile presso la Bibliote-ca Civica “Paolo Migliora” di Rivanazzano Terme (alla quale è possibile rivolgersi per qualsiasi dubbio o informazione: 0383.91565) ed è scaricabile dal sito

www.comune.rivanazzanoterme.pv.it”Quali altre iniziative in programma?“Dal 2 al 10 giugno, la sala Manifestazioni “Aldo Borgomaneri” ospiterà la mostra antologica di Mat-teo Bosoni dal titolo “Il sogno del colore”. L’alle-stimento è a cura della galleria Antica Rus’ di Riva-nazzano Terme”.

di FederiCA CAlizzAno

Dopo il successo riscosso lo scorso anno dalla seconda edizione di “Riva-leggendo”, fiera del libro del territorio pavese, torna il tradizionale appunta-mento con il Premio Biennale Lette-rario Nazionale di poesia e narrativa “Comune di Rivanazzano Terme” organizzato dalla biblioteca civica “Paolo Migliora” e dell’Amministra-zione Comunale, con il patrocinio I Giganti si esibiranno il 27

luglio a Rivanazzano Terme

L’APPUNTAMENTO ALLE ORE 21 AL BRUGNATELLI

I Giganti, gruppo beat tra i più amati degli anni ’60, tornano con «Terra in bocca. Poesia di un delitto». L’appuntamento è per venerdì 27 luglio (ore 21) nel parco Brugnatelli di Rivanazzano Terme. A soste-nerlo, associazioni attivamente impegnate sul fronte della legalità, soprattutto fra i giovani: Arci, Coordi-namento delle scuole pavesi per la legalità e la cittadinanza attiva, Libera (Associazioni, nomi e numeri contro le mafie) e l’associazione Saveria Antiochia Omicron (Osservatorio Criminalità organizzata al Nord). Un omaggio allo storico gruppo e soprattutto all’omonimo album. Il disco, inciso tra il 1970 e il 1971, fu accolto come rivoluzionario perché, per la prima volta in ambito italiano, punta il dito contro la mafia responsabile della “guerra dell’acqua” nella Sicilia riarsa. Una scelta coraggiosa, ma fatale: l’album fu trasmesso una sola volta alla radio e la band si sciolse. Poi la svolta, dopo oltre 40 anni. Nel 2009 esce il libro-cd «Terra in bocca. Quando i Giganti sfidarono la mafia» scritto da Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini (ed. Il Margine, prefazione di don Luigi Ciotti) che ricostruisce, con meticolosa passione, la nascita delle canzoni con interviste ai musicisti che avevano collaborato al progetto. Il disco è stato poi integralmente riproposto lo scorso anno e il gruppo si è aggiudicato il Premio Nazionale “Paolo Borsel-lino” per l’impegno nel campo artistico e culturale. Ad esibirsi i protagonisti di allora: i Giganti (Enrico Maria Papes, Mino Di Martino, Francesco “Checco” Marsella) con Ellade Bandini, storico batterista italiano che di quella avventura conserva un ricordo vivo ed appassionato. Ad accompagnarli lo “Spa-ziomusica ensemble” (Cristiano Callegari, Matteo Callegari, Mariano Nocito, Marco Prestini, Stefano Resca, Marco Scipione, Paolo Terlingo) e il “Sacher Quartet” (Laura Marchesi, Alberto Favale, Giuliano Ferrari e Alfredo Turicci). Proseguono per tutta l’estate le iniziative della Pro Loco rivanazzanese guidata da Maurizio Villa: “Tutti gli appuntamenti più attesi ed apprezzati saranno riproposti: il tentativo è offrire un ventaglio di iniziative capace di coinvolgere un pubblico eterogeneo per età ed interessi: non manche-ranno quindi eventi di carattere culturale, musicale e sportivo. Come negli ultimi tre anni, aderiremo al circuito del Festival Ultrapadum che si svolge nella seconda metà del mese di giugno”. Il Parco Brugna-telli diventerà cornice ideale di parecchie manifestazioni a cominciare dalla festa patronale “ViviRiva” dal 3 al 6 agosto con i consueti fuochi d’artificio e il torneo “Calcetto sotto le stelle – Trofeo Rivanazzano Terme” dal 20 agosto al 02 settembre.

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A Canneto Pavese, il Cirro Capriccioso è entrato nei circoli del cinema

ALLO STUDIO ANCHE SPETTACOLI ALL’APERTO RIVOLTI A TUTTIEVENTI

di vAlentinA FerrArA

Abbiamo incontrato Paolo Losio del Cirro Capric-cioso per farci raccontare delle novità che hanno ri-guardato l’associazione e degli eventi in programma.L’ultima volta che ci siamo visti era il Novembre 2010 e di cose ne sono successe nel frattempo...“La grossa novità che è intercorsa da quando ci sia-mo visti è il fatto che siamo diventati di fatto un vero e proprio circolo del cinema riconosciuto a livello ufficiale. Questo è stato possibile grazie all’adesione alla Unione Italiana Circoli del Cinema che è una delle nove associazioni nazionali di cultura cine-matografica ufficialmente riconosciute. Per diven-tare aderenti occorre versare una quota annuale di adesione, realizzare un determinato numero di pro-iezioni all’anno e organizzare attività divulgativa di materia cinematografica”.In che modo vi ha aiutato questa adesione?“L’Unione Italiana Circoli del Cinema sostiene le attività di diversi circoli esistenti sul territorio ed è un po’ un punto di riferimento. L’adesione ci ha con-sentito di entrare in un’ottica divulgativa e di carat-tere quanto meno nazionale e di avere la possibilità di ricevere materiale informativo vario inerente al cinema, come i quaderni di cinema messi a dispo-sizione dei soci dell’associazione. In più abbiamo la possibilità di avere materiale proiettato e proposto anche nell’ambito di festival cinematografici: a feb-braio ad esempio abbiamo fatto una serata sui cor-tometraggi che provengono dal film festival Kimera di Termoli. La speranza è quella di avere nel futuro ulteriore materiale divulgativo e anche la possibilità di partecipare a questi festival come soci”. Com’è la vostra struttura organizzativa? Chi de-cide i film da proiettare per esempio?“L’organo decisionale è il Consiglio, la cui composi-zione è stata ridotta a sette membri, con segretario e tesoriere. Tuttavia, noi siamo aperti alla conoscenza, al dialogo, a qualunque tipo di idee e di proposte: le proiezioni vengono fatte a beneficio degli associati, per cui i film li sceglie il consiglio ma sulla base del desiderio, dei gusti, e dei consigli dei soci. Siamo ap-passionati del cinema non abbiamo pretesa di inse-gnare niente a nessuno. Tutto nasce e si fonda sulla passione, che è appunto ciò che ci permette di affron-tare le sfide in questo momento che non è facile per il mondo della cultura e anche per i cinema quindi: ricordo che da ragazzo c’erano cinema a Stradella, Broni e così via mentre ora sono tutti scomparsi”.Come è stato accolto questo cambiamento dai vo-stri soci?“Quando abbiamo deciso la trasformazione in circo-lo del cinema abbiamo preso una decisione dolorosa ma dovuta visto il cambiamento, cioè l’azzeramento delle tessere. Una scelta azzardata dato che avevamo 150 tesserati ma alla fine abbiamo avuto una grossa soddisfazione. Ora i tesserati sono 130 e la cosa che ci fa piacere è che molti sono bambini e ragazzi che hanno deciso grazie alle collaborazioni che abbiamo con le scuole di aderire. Essendo un paese piccolo direi che è comunque una bella percentuale”.Come sono cambiate quindi le vostre attività?“Noi cerchiamo per quanto possibile di mantenere una doppia veste, quella di circolo del cinema e quel-la di associazione culturale: gran parte del tempo è certamente dedicata al cinema ma facciamo anche

altro. Unica differenza è che le attività che svolgiamo in qualità di circolo del cinema sono aperte solo ai soci; per legge infatti non possiamo essere concor-renziale alla grande distribuzione cinematografica e le proiezioni non possono essere gratuite. Per questo dovendo far pagare anche i bambini e i ragazzi, per loro abbiamo adottato un costo simbolico della tes-sera, che è rispettivamente di uno e di cinque euro. Per gli adulti invece la tessera resta di dieci euro come negli anni precedenti. La tessera ovviamente consente di partecipare alle serate, di accedere al materiale che l’UICC ci invia e di avere sconti at-traverso le convenzioni che abbiamo stipulato, ad esempio con alcune librerie”.Quindi come circolo del cinema che attività svol-gete?“Noi cerchiamo quanto più possibile di non effettua-re il cineforum tradizionale: ma a noi piace che il ci-nema sia fonte di dibattito per questo noi prendiamo un tema e proponiamo un ciclo di film che lo affronti. Poi è ovvio che nel caso di film di particolare rile-vanza si discute anche della costruzione, di come è realizzato per un suggerimento alla loro lettura. In passato abbiamo organizzato cicli sui temi sociali o sul tema del viaggio, il tema di questa stagione è invece il cibo e quindi proiettiamo film che parlano di cene, ritrovi, pranzi, eccetera. Per ogni stagione proiettiamo tre-quattro film. Poi grazie all’appoggio dell’UICC abbiamo la possibilità di svolgere altri tipi di proiezioni come la passata serata sui corto-metraggi”.Ci faccia l’esempio di un film del ciclo del cibo, ci dia un suggerimento... “Per il tema del cibo un film che è stato accolto in maniera quasi trionfale è stato ‘Il pranzo di Babet-te’, uno dei film più visti e apprezzati di questi cinque anni. Un’opera di grande qualità anche premiata a livello straniero, realizzata benissimo: un film molto delicato e soave che probabilmente replicheremo”.E per quanto riguarda le attività aperte anche ai non soci, cosa proponete?“In questo caso ci tengo a sottolineare la nostra col-laborazione con la Biblioteca dei comuni di Prima Collina e cioè Montescano, Castana e Canneto. Noi nasciamo come attività collaterale a quella della Bi-blioteca e continuiamo a collaborarvi. A marzo ad esempio abbiamo realizzato una serata teatrale de-

dicata alla Rosa Bianca un libro che racconta di un gruppo di ragazzi che combattevano il nazismo in maniera non violenta”. Altre collaborazioni?“Abbiamo una collaborazione altret-tanto preziosa con le scuole, per cui in ambito scolastico realizziamo del-le proiezioni anche quelle incentrate su di un tema: negli ultimi tempi ab-biamo affrontato film che coprissero le tematiche ambientali. Nella mag-gior parte dei casi sono o film di animazione o dei documentari. I bambini sono sempre una sorpresa: sono anche in grado di percepire il senso dei film che magari si pensano un po’ impegnativi e di svi-lupparne una discussione. Mi fa molto piacere che le scuole abbiano accolto queste nostre proposte e che abbiano voluto realizzare questo tipo di integrazione nel programma, che ritengo formativa”.Avete ancora la tradizione del Cirro d’Oro?“Certo, non l’abbiamo abbandonata. Quest’anno è stato consegnato a Marco Paolini, che abbiamo in-contrato al Teatro Fraschini di Pavia. Si è trattato di un incontro molto piacevole e ci fa ovviamente piacere anche riuscire a raggiungere e coinvolgere anche persone di un certo livello”.Progetti per il futuro?“Discuteremo se fare il cinema all’aperto perché ab-biamo richieste in questo senso. L’abbiamo fatto già due anni fa con due proiezioni che sono venute anche bene; l’anno scorso visti i cambiamenti lo abbiamo sospeso, ne discuteremo anche quest’anno consape-voli che l’allestimento di un cinema all’aperto com-porta le sue difficoltà al momento non mi sento di confermarlo. Siamo ancora in una fase di costruzione e le cose più particolari arriveranno in autunno. La speranza è ovviamente di poter aumentare l’offerta”. E per l’autunno, programmi in cantiere?“Per l’autunno abbiamo infatti in programma di realizzare alcuni progetti, che abbiamo sottoposto e che sottoporremo all’UICC, rivolti essenzialmente ai bambini: una serie di eventi finalizzati al loro avvi-cinamento al linguaggio del cinema, con proiezioni, mostre ed interventi. Mentre con il Patrocinio della Provincia di Pavia abbiamo la speranza di abbinare alle proiezioni dei laboratori con la partecipazione di critici e di tecnici del cinema, quindi dei wor-kshop, dei laboratori, dei seminari, delle conferenze che abbiano a tema il mondo del cinema e la tecnica cinematografica. In questo caso saremo un po’ più cineforum e affronteremo il cinema da un punto di vista un po’ più didattico. In base ai nostri introiti vediamo di ottimizzare in nostri servizi e di crearne anche di nuovi. Stiamo pensando di creare una vide-oteca presso la biblioteca dando un servizio aggiun-tivo. Insomma, cerchiamo tutti gli anni di aggiungere un pezzettino”.Sempre un occhio di riguardo per bambini e ra-gazzi quindi...“Io sono uno di quelli che ha sempre cercato di esse-re coinvolto nelle attività del paese e quindi mi piace l’idea di riuscire a coinvolgere anche i ragazzi per consentir loro di essere attivi e protagonisti. In gene-rale, ma ancor di più in un paese così piccolo come Canneto, è chiaro che bisogna puntare sulle nuove generazioni”.

La consegna del Cirro d’oro a Marco Paolini (al centro) con Paolo Losio (a destra)

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Festa della ciliegia a Bagnaria: il 10 giugno la kermesse della Valle Staffora

TANTI GLI EVENTI TRA CUI LA VISITA ALL’OSSERVATORIO DI CA’ DEL MONTEEVENTI

di AlessAndro disperAti

Puntuale come ogni anno torna l’appuntamento con la Sagra della Ciliegia a Bagnaria che quest’anno spe-gne 38 candeline. Il 10 Giugno 2012, il Comune di Bagnaria, in collaborazione con la Provincia di Pavia, la Pro Loco di Bagnaria, il ristorante pizzeria Jerry’s, l’agriturismo Spizzirò, il Covo Caffè, il mercato or-tofrutticolo di Bagnaria, l’Azienda Agricola fratelli Guerci di Casteggio, l’Azienda Agricola Cuor di Ci-liegia di Bagnaria, l’Azienda Agricola Boscati Mario di Zinasco e la società cooperativa Teti (Osservatorio Astronomico G. Giacomotti) unendo le forze daranno vita ad una spettacolare 38^ Sagra della Ciliegia. La manifestazione si svolgerà nel capoluogo, in Piazza Aldo Moro e nelle zone adiacenti al mercato orto-frutticolo coperto, dove gli agricoltori locali espor-ranno e venderanno le ciliegie di loro produzione. Il Comune di Bagnaria, da anni legato all’Associazione Nazionale Città delle Ciliegie, ha nella cerasicoltura una tradizione che si protrae da secoli e che ha reso il nome del Comune famoso anche in ambito extrapro-vinciale. La Sagra verrà inaugurata alle ore 11.00 dal Sindaco Gianluigi Bedini alla presenza delle Autorità regionali provinciali e locali. Dopo la benedizione impartita dal Parroco Don Vittorio, verrà consegnato il Premio Ciliegia d’oro alla personalità che nell’an-no si è distinta nell’ambito cerasicolo. Quest’anno la manifestazione prevede, oltre al consueto mercato di prodotti tipici locali, anche la preparazione e distribu-zione, a partire dalle 12.30, di Risotto con le ciliegie, accompagnato da vino rosato dell’Oltrepò Pavese in collaborazione con l’Azienda Agricola Vitivinico-la F.lli Guerci di Casteggio, l’Azienda Risicola Bo-scati Mario di Zinasco e la Pro Loco Bagnaria. Sarà possibile degustare il piatto alla cifra di cinque euro. Inoltre in collaborazione con la Società Cooperativa Tethys si predisporrà un pacchetto Risotto + Visi-ta all’Osservatorio Astronomico Cà del Monte a E.

10.00. Per gli amanti dei borghi medievali e della loro storia, a partire dalle ore 15.00, l’Associazione cultu-rale “Spino Fiorito” accompagnerà tutti gli interessati in una escursione al Centro storico di Bagnaria, con la possibilità di visitare il Palazzo Malaspina e la piazza

riggio, in piazza Aldo Moro, nelle adiacenze del Mercato, si esibiran-no: Stefano Faravelli (Piffero/Voce) Matteo Burrone (Fisarmonica/Voce) con musiche e balli tradizionali del-le 4 Province dell’Appennino (Pavia, Piacenza, Genova e Alessandria). Con questa manifestazione il Comu-ne di Bagnaria intende valorizzare il territorio, ponendo in primo piano le eccellenze agroalimentari che lo con-traddistinguono: ciliegie, riso e vino, rappresentanti dei diversi ambiti che compongono la Provincia di Pavia, rispettivamente Valle Staffora, Oltrepò Pavese, Lomellina/Pavese. Al paniere dei prodotti tipici si accompagna anche la promozione e valorizzazione delle attrattive del territorio, siano esse parte del patrimonio storico, come il Borgo Me-dievale di Bagnaria, o espressioni più recenti come l’Osservatorio Astronomico Cà del Monte.Il Comune e i partner si auspicano che la valenza e visibilità della manifestazione possano consentire un ottimo ritorno promozionale non solo per tutti gli operatori del settore che hanno sede sul territorio di Bagnaria, ma anche per i comparti risicolo e vitivi-nicolo dell’intera Provincia, costituendo un prototi-po replicabile di pacchetto turistico da rivendere sul mercato Nazionale.

Ciliegie

Un ospite in esclusiva, un professionista internazionale per l’inaugurazione ufficiale del centro estetico Sun Lite avvenuta nei giorni scorsi. Al numeroso pubblico presente il Maestro Pascal Frese (campione nazionale di trucco pro-blamato nel 1973) ha spiegato i segreti del trucco personalizzato alle signore intervenute, con una dimostrazione in diretta di make-up utilizzando prodotti della sua linea cosmetica su di una graziosa modella messa a disposizione da Jalila, titolare del centro estetico. Il Maestro Pascal tiene corsi, stage e semi-nari in tutto il mondo e l’intervento a Voghera è stato un successo.

S. Bartolomeo recente-mente riqualificata. Il pacchetto Risotto + Vi-sita al borgo medievale sarà in offerta a sette euro. Nella giornata della Sagra le strutture ricettive del Comune di Bagnaria avranno nel menù portate a base di ciliegie. Nel pome-

Il Maestro Pascal a Voghera Un grande successo

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GIUGNO 2012il Periodico 48SUCCESSO PER I PORTACOLORI DELLA UNITED BUSINESS

Perico, Bossalini e Longhi: un week-end di vittorie

MOTO

RI

Alessandro Perico e Piero Longhi, portacolori del-la United Business di Salice Terme, hanno trionfato nell’International Rally Cup al Rally delle Prealpi Orobiche disputatosi il 1-2-3 Giugno. La gara ha vi-sto la vittoria di Perico con la Citroen Xsara WRC ed al secondo posto Piero Longhi con la Mini WRC. I due piloti della United Business si sono subito rivelati imprendibili per gli avversari: Perico ha addirittura vinto tutte le prove speciali in programma, Longhi si è saldamente insediato in seconda posizione dopo poche prove speciali e nessuno ha più potuto insidiar-li. Un altro portacolori della United Business, il pia-centino Elia Bossalini, al volante di una Peugeot 207 S2000, ha vinto il 1° Rally Città di Bettola che si è corso il 2 e 3 Giugno in provincia di Piacenza. Il gio-vane ma forte driver piacentino, aggiudicandosi quat-tro delle sei prove in programma, senza mai commet-tere errori ha dominato la gara, infatti dopo aver vinto le prime tre speciali è poi stato a guardare il rivale più agguerrito, Franco Leoni che vince due prove di fila, la 4 e la 5. Bossalini senza correre rischi vincendo an-che l’ultima speciale con uno scratch record, la quarta PS vinta per lui, toglie anche l’ultima speranza a King Lion. Durante l’ultimo week-end, i piloti della Uni-ted hanno tenuto una condotta di gara eccellente, par-tendo con cautela per poi scatenarsi agguantando la testa delle gare e gestendo il vantaggio fino alla fine. In questi primi mesi dell’anno i piloti che corrono con le inconfondibili strisce rosse, bianche e blu, stanno regalando grandi emozioni e grandi soddisfazioni a Pier Liberali, patron della società salicese, ma l’im-perativo è di mantenere i piedi ben saldi a terra, si è solo al primo giro di boa della stagione e davanti ci sono ancora importanti appuntamenti. Solamente nel mese di giugno ci saranno impegni internazionali da brivido: la United Business sarà infatti impegnata con il Campione d’Europa Luca Rossetti nel Campionato Turco, in Belgio ad Ypres, gara valida per il Cam-pionato Europeo ed Intercontinental con l’australiana Molly Taylor e con il portoghese Bernardo Sousa ed infine al Targa Florio, Campionato Italiano ed Inter-continental con Alessandro Perico.

AlessandroPericoal Prealpi Orobiche

Elia Bossalini al Rally di Bettola

Piero Longhi al Prealpi Orobiche Piero Longhi al Prealpi Orobiche

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GIUGNO 2012il Periodico 49DOPO ALCUNE DICHIARAZIONI DI TROIANO ECCO LA REPLICA

Il sindaco Barbieri: “Il Comune ha fatto la sua parte per l’Ac Voghera” SPORT

di AlessAndro disperAti

“Io non sono per nulla responsabile della gestione di una Società di calcio. La Giunta Comunale è re-sponsabile solo per tutto ciò che è di sua competen-za”. Il Sindaco di Voghera, Carlo Barbieri, è rimasto molto sorpreso da alcune dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale dell’Ac Voghera Donato Troiano. “Dall’intervista di Troiano ho appreso cose non solo che non ho mai detto, ma che non mi sono mai sogna-to di dire”, afferma il sindaco.Sindaco partiamo dall’inizio…“Quando l’Amministrazione Comunale si è insediata Troiano era già Direttore Generale dell’Ac Voghera. Durante la sua gestione è venuto a scadere il contrat-to di sponsorizzazione e con grande sforzo, a causa della grave crisi economica in atto, l’ente pubblico è riuscito a impegnare una somma significativa da destinare all’Ac Voghera, secondo una precisa con-venzione, per la gestione e la valorizzazione del setto-re giovanile. All’inizio dell’anno sportivo 2011-2012 l’Ac Voghera viene ufficilmente presentata in Muni-cipio alla presenza del Sindaco e della Giunta, cosa che in precedenza non era mai stata fatta da nessuna amministrazione comunale. Nel corso di questi mesi il Comune ha poi effettuato dei lavori allo stadio Pa-risi, come la realizzazione della recinzione. Questo testimonia la vicinanza concreta dell’Amministra-zione Comunale alla squadra di calcio della propria città”. Signor Sindaco, Lei ha dei rimpianti circa l’attua-le situazione del Voghera calcio?“Guardi, se Troiano dice di aver fatto tutto il possi-bile per tenere in vita il Voghera Calcio allora noi abbiamo fatto molto di più. Anche cose che non erano di nostra competenza. La proprietà dell’Ac Voghera non è del Comune ma di una holding privata. Il no-stro ruolo è semplicemente quello di rispettare e far rispettare la convenzione in atto e di valorizzare, an-che attraverso un contributo, il settore giovanile. Io non mi sono mai occupato della situazione societaria del Voghera e non lo avrei nemmeno fatto. Ma è stato Troiano a voler parlare con me…”.Quel famoso appuntamento del 10 maggio. Ma è vero che Lei ha chiesto a Troiano di cedere gratui-tamente la Società?“Assolutamente no. Non ho mai detto una cosa del genere. Troiano ha chiesto un incontro con il sotto-scritto per comunicare che aveva intenzione di cedere la società e voleva che il Comune gli desse una mano per trovare degli acquirenti. Premesso che non sa-rebbe comunque compito del Comune, visto che par-liamo di una società privata, io ho comunque dato la mia disponibilità poiché considero che l’Ac Voghera nel suo complesso (squadra, settore giovanile, tifosi e impianti sportivi) sia un patrimonio importante per la nostra città. Ho quindi fatto una verifica circa la disponibilità di potenziali entità interessate. Dopo il primo incontro e dopo aver fatto una rapida verifica ho ricontattato l’avvocato del Direttore Generale e gli ho comunicato quanto ho appreso nelle verifiche fatte e cioè che la causa in atto con il Sig. Ascagni ed altre verifiche societarie in corso impedivano l’in-gresso di qualunque soggetto. Quindi ritenuto che l’unica soluzione possibile fosse anzitutto la sana-toria della questione troiano-ascagni, ho messo in contatto i legali delle controparti. In occasione del

secondo incontro ho fatto presente a Troiano che era necessario sanare la questione legale. Dopo quella volta l’unico contatto che ho avuto è stato un artico-lo in cui Troiano affermava di voler continuare nella gestione del Voghera Calcio”C’è un’altra cosa che l’ha sorpresa nell’intervista?“Si ho letto che io avrei detto a Troiano di cedere gra-tuitamente il Voghera ad Ascagni. Forse Troiano ha frainteso alcune cose. Io gli ho solamente consigliato di risolvere il contenzioso con Ascagni, di cordate o di acquirenti io non ne ho mai parlato”.Per quanto riguarda invece la manutenzione degli impianti?“La manutenzione degli impianti è regolata da una convenzione letta, firmata e sottoscritta dal Comune di Voghera e dall’Ac Voghera. Anche in questo caso Troiano fa un po’ di confusione. Non si tratta di la-sciare incombenze alla Giunta o meno. I contratti, quando sono firmati, vanno rispettati. Stop”.Si sente di fare una considerazione finale su questa vicenda?“Come le ho detto il Comune di Voghera, e quindi il Sindaco, ha fatto tutto quello che doveva e che po-teva fare nell’ambito del proprio ruolo istituzionale. Io all’inizio non volevo coinvolgere Giunta e Comu-ne perché non lo ritenevo corretto dal punto di vista istituzionale. Poi ho deciso di assumermi questo im-pegno vista l’importanza che questa realtà sportiva ricopre in ambito cittadino. Riguardo alle considera-zioni relative al fatto che il contributo dato alla so-cietà è stato diminiuto perchè il figlio dell’Assessore Giugliano non risultava più fra i tessarti dell’Ac Vo-ghera mi riservo la facoltà di presentare querela sia a titolo personale, sia per conto dell’Amministrazione Comunale”.

Carlo Barbieri

BASKET A VOGHERA

Al Palaoltrepò3 contro 3Secondo appuntamento il 10 giugno per il tor-neo di basket 3 contro 3 Mc Donald’s. Phoenix Iria Basket ripete l’esperienza della passata sta-gione sportiva riproponendo a tutti gli appas-sionati il torneo a Voghera, nella splendida cor-nice del Palaoltrepò. Aperto a tutti, giovani e meno giovani, esperti e principianti, l’appunta-mento è alle ore 10.30 della mattina del 10 giu-gno al palazzetto. Sbrigate le consuete pratiche d’iscrizione si darà il via alla gara fino a decre-tare il vincitore nella categoria senior, under e l’MVP della giornata. “Un ricordo per tutti con la maglietta 2012 e, oltre alla coppa ai vincitori, premi gastronomici della nostra provincia. La possibilità poi di rilassarsi tra una gara e l’al-tra in un’apposita area ristoro, farà da cornice a una giornata di sano sport e divertimento - sottolineano gli organizzatori - Phoenix Iria ba-sket ringrazia il comune di Voghera nella per-sona dell’assessore allo sport Pierfelice Albini, i gestori del Palaoltrepo e tutti quanti si sono adoperati per la riuscita della manifestazione”.

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“Il Ving-Tsun non è molto conosciuto, perchè non è uno sport agonistico”

CON IL MASTER SERGIO VOMMARO ALLA SCOPERTA DELL’EVTF VING-TSUNSP

ORT

per questa disciplina, ha un grande rammarico: “Non essendo una disciplina agonistica, purtroppo non è conosciuto come gli altri sport”.Che cos’è il Ving-Tsun, innanzitutto?“Il Ving-Tsun è un’arte marziale non competitiva per la sola difesa personale da strada. Il nome significa letteralmente “bella primavera” e si tratta di un si-stema di kung-fu che ha più di 500 anni”.In cosa si differenzia, però, dalle altre arti mar-ziali?“Si differenzia dalle altre arti marziali per essere un sistema non agonistico, basato sulla simultaneità, ovvero l’utilizzo in contemporanea di più parti del corpo nel combattimento. Il Ving-Tsun, inoltre, cerca sempre il contatto con l’avversario. A breve distanza è un sistema davvero micidiale. In tutto ci sono sei fasi di combattimento a seconda della distanza: vi-sivo, pugni, calci, gomiti e ginocchia, corpo a corpo, al suolo”.Come ha conosciuto questa disciplina?“La passione è iniziata subito in tenera età, princi-palmente spinto da mio padre, appassionato di arti marziali. A me, inizialmente, piaceva molto la velo-cità e correre in moto, però, vista l’insistenza di mio padre, ho scelto le discipline marziali, che, nel corso degli anni, sono diventate la mia vita”.Una vera e propria passione, quindi.“È stata una passione faticosa, perchè io mi sono sempre allenato e ho sempre dato tutto me stesso. Il mio istruttore poi mi ha spinto ad insegnare agli al-tri. Dopo la rottura con il mio istruttore, ho coinvolto un amico, Piero Conti, gli ho insegnato la disciplina, portandolo al mio livello, e, insieme, siamo andati a Francoforte ad approfondire le nostre conoscenze, cosa che facciamo ormai da 15 anni”.Nel Ving-Tsun c’è una precisa gerarchia. Ci vuole spiegare qualcosa in merito?“Sì, c’è una gerarchia ben precisa, su cui è costruita la carriera. Si parte dal livello allievo, poi assistente/istruttore, istruttore, Sifu (una sorta di titolo onorifi-co), Master e Gran master o Si Gung, che è unico ed è il fondatore della federazione. Il nostro Si Gung si chiama Klaus Dingeldein ed insegna principalmen-te in Germania. A questa gerarchia corrispondono i gradi tecnici: ci sono i primi 3 gradi, base, medio e avanzato, poi cinque gradi superiori, al superamento dei quali si raggiungono i gradi Master. In questi il sistema è “a mani nude”. Nel sesto grado, invece, si impara l’uso del bastone lungo, nel settimo i coltelli a farfalla e gli altri sono ad honorem. Io sono Master al quinto grado tecnico”.Com’è strutturato l’EVTF?“Il Ving-Tsun EVTF si trova un po’ in tutta Europa. Io e Piero Conti siamo i responsabili nazionali per l’Italia. Insieme a noi c’è anche il Sifu Stefano Zam-bianchi. L’EVTF ha circa 25/27 scuole in tutta Italia,

specialmente nel Nord e nel Centro. In Provincia di Pavia ci sono a Stradella, Broni, Corteolona, Pavia e Voghera. Io mi occupo della parte tecnica e men-silmente vado in Germania per gli allenamenti. Poi preparo gli istruttori nelle varie città e, da 5 anni, sto aiutando il mio maestro nella divulgazione della disciplina in Spagna, dove teniamo corsi per le forze dell’ordine”.Presso la scuola di Stradella quali corsi avete at-tivato?“Nella scuola di Stradella organizziamo corsi per bambini, adulti e anti-aggressione per le donne. Ab-biamo a disposizione un’ampia sala, che condividia-mo con le altre attività della palestra, con tutti gli attrezzi fondamentali per imparare la disciplina”.Con quale approccio insegnate la disciplina ai bambini?“L’approccio è tale quale quello degli adulti. I pro-grammi di apprendimento, sostanzialmente, sono identici e, per i bambini, viene solo inserito un po’ di gioco in più. Per il resto la disciplina è molto fer-rea: c’è il saluto all’inizio della lezione, alla fine, il saluto reciproco, il saluto dopo una spiegazione. E poi i bambini sono iniziati alla vera e propria arte marziale. Io dico sempre loro che, visto che la paro-la kung-fu vuol dire “duro lavoro”, bisogna fare un duro allenamento e imparare la disciplina per porta-re avanti la tradizione”.Loro come si comportano durante le lezioni?“Sono davvero orgoglioso di loro, sono fantastici. Devo dire che si appassionano molto alla disciplina e mi seguono. Io tengo molte lezioni presso le scuole: alle elementari e medie di Stradella, con circa 200 bambini, al Liceo di Broni e, ultimamente, anche a Santa Maria della Versa, dove ho un corso con 150 bambini. Inoltre ho insegnato con molto successo Ving-Tsun anche alla Clinica Maugeri di Montesca-no”.Immagino, però, che all’inizio non si insegnino già le tecniche di combattimento.“Infatti il primo approccio con tutti è quello della de-escalation, ovvero cercare di governare una de-terminata situazione, evitando di arrivare alle mani. Quindi c’è tutto un lavoro sui muscoli facciali, sulla gestualità e sugli atteggiamenti da tenere per evitare lo scontro. Il miglior modo per de-escalare una situa-zione è, prima di tutto, conoscere se stessi”.Un metodo che va bene per tutte le situazioni della vita.

“Difatti tutte le persone, indipendentemente dal cor-so, dovrebbero conoscere questo approccio. Questo va al di là e, molto spesso, previene il combattimento, che è una cosa orrenda e un gesto stupido. Per questo bisogna mettere in campo tutto il possibile per evi-tarlo. Quindi, mai mettere le mani addosso alle per-sone, essere gentili, aiutare chi è in difficoltà. Ma se, nonostante queste azioni, non si riuscisse a evitare lo scontro, allora bisogna fare di tutto per portare a casa la vita. E il Ving-Tsun insegna anche questo”.Non si rischia in questo modo di scatenare qualche animo violento?“No, non c’è questo pericolo. Con i bambini io parlo di queste cose per le prime due lezioni. E le maestre, all’inizio un po’ titubanti, alla fine hanno apprezzato il mio lavoro, perchè sono riuscito a smorzare tutte le situazioni pericolose. Con gli adulti dipende mol-to la pubblicità dei corsi che facciamo: se facciamo una pubblicità tranquilla, come quella del nostro sito, arrivano persone che hanno realmente bisogno della difesa personale. Se facciamo una pubblicità aggres-siva, ad esempio con una gomitata, arrivano persone aggressive: e allora lì io mi metto sempre in gioco, fin quando loro si autoeliminano”.Sul corso antiaggressione per le donne cosa può dire?“L’abbiamo creato noi, estrapolando delle tecniche di intervento immediato, in caso di prese, scippi, combattimento al suolo e stupri. È un corso di otto lezioni, in cui abbiamo sempre fatto un ottimo lavoro e questo è il quarto anno che lo facciamo. Non è che dopo queste lezioni la donna deve sentirsi un supere-roe, però ha una possibilità in più di difesa personale. Anche perchè, come dico a tutti, se chi ti aggredisce ha una pistola, evita di fare l’eroe e scappa!”.Si può dire che il Ving-Tsun, oltre ad una difesa personale, insegna una sicurezza anche interiore?“Noi non vendiamo sicurezza, possiamo allenare le persone alla protezione del corpo. La migliore sicu-rezza è continuare ad allenarsi. Ogni tecnica che si impara bisogna ripeterla, ripeterla. Più la ripeti e più diventi interiormente sicuro. E l’unica sicurezza che c’è è quella che solo le arti marziali riescono a dar-ti. Il mio maestro, per spiegare questo, di solito usa una battuta: sono 40 anni che mi lavo i denti tutte le mattine; per questo io mi alleno tutti i giorni conti-nuamente, perchè devo difendermi da qualcuno che, tirandomi un pugno in faccia, potrebbe vanificare tut-to il mio lavoro di 40 anni!”.

di oliviero mAggi

Il Master Sergio Vommaro è il respon-sabile nazionale dell’EVTF Ving-Tsun (European Ving Tsun Federa-tion). Il Ving-Tsun è un’arte marziale molto antica, basata sulla difesa per-sonale. Presso la scuola di via Fossa 55, a Stradella, sono stati attivati alcu-ni corsi per bambini, adulti e, anche, un corso antiaggressione per le donne. Vommaro, nonostante la sua passione

Gli atleti del Ving-Tsun di Stradella

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GIUGNO 2012il Periodico 51

Retorbido, una compagine in salute“Con il tecnico Cavo puntiamo in alto”

LA SQUADRA MILITA NEL CAMPIONATO DI 2° CATEGORIA

di giAnluCA giAConiA

Abbiamo incontrato Paolo Piccolla, presidente del Retorbido, squadra che milita nel campionato di 2° categoria girone W.Il campionato sta volgendo al termine: come giu-dica l’annata?“Il giudizio è certamente positivo, abbiamo raggiun-to il nostro obiettivo, ossia la salvezza. Siamo saliti in 2° categoria in cinque occasioni e questa è la prima volta che riusciamo a salvarci. Nonostante le ultime prestazioni, generose ma infelici, ho detto ai ragazzi che niente può cancellare ciò che abbiamo fatto nel corso dell’annata. Inoltre le sconfitte contro le gran-di squadre, che sicuramente avevano qualcosa in più dal punto di vista tecnico, sono arrivate sempre con un gol di scarto”.Quindi i programmi sono in linea con quelli di ini-zio stagione?“Abbiamo raggiunto la salvezza con largo anticipo, infatti grazie all’ottimo girone d’andata eravamo tranquilli a partire dalla 4° giornata di ritorno”.Che giudizio darebbe alle squadre che hanno pre-so parte al campionato?“La Rivanazzanese è la squadra che ha espresso il calcio migliore, ed è una cosa che sostengono anche molti altri dirigenti. Dal punto di vista del gioco è una squadra di categoria superiore, infatti li abbiamo af-frontati alla 2° giornata di campionato e sono rima-sto sorpreso dalla loro prestazione. Le altre squadre, Nord Voghera, Casteggio, Godiasco e Zavattarello, erano candidate ai playoff e alla lotta per il titolo, quindi hanno mantenuto le aspettative iniziali”.Cosa ne pensa del gruppo che avete a disposizio-ne?“I ragazzi sono stati eccezionali, hanno disputato una stagione molto buona. Abbiamo inserito dei gio-vani, che si sono comportati bene e hanno fornito il loro contributo. Il gruppo dell’anno scorso, che ave-va ottenuto il salto di categoria, si è confermato ad ottimi livelli”.In alcuni momenti del girone d’andata la squadra occupava una posizione in zona playoff: credevate nell’obiettivo?“Quando ci siamo trovati in quella posizione, abbia-mo provato a mantenerla, disputando ottime partite. Il periodo invernale, contraddistinto dai numerosi rinvii per neve, ha rallentato la corsa e la presenza di partite difficili, affrontate una dopo l’altra, hanno causato alcune sconfitte di misura. Ormai l’obiettivo della salvezza era raggiunto e abbiamo mantenuto la calma, consapevoli di averci comunque provato. A Marzo avremmo potuto raggiungere il primo posto se avessimo sconfitto il Godiasco, ma non è andata così. Il divario tecnico con le squadre di vertice in quelle occasioni si è fatto sentire”. Due parole sull’allenatore, Maurizio Cavo.“Cavo aveva già vinto tre campionati a Retorbido e prima della passata stagione non voleva più allenare. Dopo tanti tentativi, siamo riusciti a convincerlo e assieme, tramite i playoff, siamo saliti in 2° catego-ria. E’ un ottimo allenatore e grazie alle sue espe-rienze, a livello di giovanili e prima squadra, è capa-ce di trattare bene sia i giovani che i più esperti e ha saputo stimolare il gruppo”.Da chi è composta la società?“Il vicepresidente è Bruno Sparpaglione, il Direttore Sportivo è Alessandro Tanzi, poi ci sono i consiglieri

Paolo Giorgi, Angelo Piccolla e Elio De Conti”.State provvedendo al ritorno del settore giovanile?“Fino all’anno scorso potevamo contare sulle squa-dre di pulcini ed esordienti. Quest’anno non abbiamo raggiunto un numero sufficiente di ragazzi per poter iscrivere la squadra al campionato. Vorremmo rico-struire una squadra e non è facile per una realtà come la nostra perché i ragazzi più bravi sono acquistati dalle società più importanti in zona, come Voghera e Bressana, che influiscono quindi sulle loro scelte”.Cosa ne pensa del calcio di oggi?“Premetto che sono juventino e, nonostante i buo-

SPORT

Passerella per Salviotti e Algeri al 4 Regioni

IL TIGO NAVIGATO DAL VICE COMANDANTE DEI VIGILI

Dopo il 3° posto al rally di Piacenza, Andrea “Tigo” Salviotti ottiene un buon secondo posto di classe A5 al Rally Race Colli Monferrato, affiancato dalla to-rinese Ilenia Sartori su Fiat Panda gruppo A.“Sono soddisfatto della prestazione, la macchina è veramente competitiva e ben curata. Spero di conti-nuare con questo periodo positivo”.Intanto nei giorni scorsi il Tigo è stato protagonista del Rally 4 Regioni di Salice Terme. Insieme al vice comandante dei vigili di Voghera Gianluigi Algeri

ni risultati della mia squadra, seguo meno il calcio perché ci sono troppe polemiche e parecchi scandali, come le scommesse. Non è più il calcio di prima, for-se perché al giorno d’oggi le televisioni trasmettono tutto. La scena vista a Firenze, in cui l’allenatore ha messo le mani addosso al proprio giocatore, reo di averlo insultato per la sostituzione, fa riflettere, infat-ti bisogna cercare di contenersi. Preferisco quindi le nostre categorie, in cui le squadre sono composte da gruppi di amici: ci sono comunque alcuni giocatori che vogliono imitare i protagonisti, ma almeno il tutto è più piacevole”.

La dirigenza del Retorbido

Calcio

ha fatto da apripista con una Fiat Uno Turbo del 1985 gestita da Colombi Racing Team sponsorizza-ta dalla ditta TecnoSerramenti dei Fratelli Incisa di Torrazza Coste. “E’ sempre bello correre in casa in qualunque manifestazione e spero che dal prossimo anno ci possa esser qualche gara in più nel nostro territorio anche perché abbiamo strade molto belle e che ben si prestano per queste manifestazioni”.Prossimo appuntamento il 7 luglio al Rally di Cre-mona a bordo di una Clio Gruppo A.

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Monastero: “Un’annata da incorniciare per la Riva che sale in 1° categoria”

PARLA IL VICE PRESIDENTE DEL CLUB GIALLOBLUSP

ORT

annata, mostrando gioco e carattere. Il gruppo è favo-loso, l’allenatore ha lavorato parecchio sui giocatori psicologicamente e mentalmente. Quindi buona parte del trionfo, oltre ai giocatori, spetta a Davide Seveso”.Per essere una squadra forte deve esserci una so-cietà forte alle spalle: è una frase in cui vi rivedete?“La società si è dimostrata all’altezza delle ambizioni dell’allenatore, che ha presentato una lista delle spese strutturali, non richiedendo giocatori in particolare. Inoltre ha richiesto un campo in cui si potesse giocare a pallone, oltre ad altri cambiamenti di cui hanno be-neficiato i giocatori durante l’annata. Per mantenere il campo in ottime condizioni, è stato necessario un sacrificio da parte di alcune squadre del settore giova-nile, che hanno disputato i loro incontri nel terreno di gioco adiacente”.Quanto è stato utile l’apporto del presidente Volpi?“Volpi è una persona seria che ha investito molto, so-prattutto a livello strutturale piuttosto che sui giocato-ri, come molti pensano. Ha un progetto che lui vorreb-be portare a termine entro alcuni anni e consiste nel costruire una società con tutte le squadre giovanili, le quali riescano ad esprimere il gioco della prima squa-dra. Quest’anno per motivi organizzativi sono sorte delle difficoltà, per cui non siamo riusciti a partire con il progetto. Ci stiamo muovendo per l’anno prossimo attraverso una migliore organizzazione”.Quali sono gli elementi cardine della società?“A parte i dirigenti e i vertici della società, come ha detto Seveso, una delle persone più importanti è si-curamente Mario Benzoni, magazziniere e tuttofare. Poi abbiamo Marziano Brondoni, direttore generale, che si occupa di tutti gli aspetti burocratici, il diretto-re sportivo Alfredo Sacco e Andrea Quaglini, che ha aiutato la società nei lavori al campo sportivo. Ruolo importante è stato quello di Valeria Scagni, la quale ha gestito il bar, e di tutti i genitori che ci aiutano quo-tidianamente; un ringraziamento va anche a Gabriele Piaggi, allenatore dei Giovanissimi, e al responsabile del settore giovanile, Antonio Scaramozza”.Com’è andata la festa di fine anno?“La festa è coincisa con una grigliata che si è svolta in maniera perfetta, nonostante i toni siano stati limi-tati. Erano presenti anche il Sindaco Romano Ferrari e l’Assessore allo Sport Marco Poggi, che hanno con-segnato alla squadra una medaglia in ricordo della stagione. Adesso vorremmo organizzare una festa con le ragazze della pallavolo, che sono state promosse in serie C”.Come si sono comportate le squadre del settore gio-vanile?“Gli Allievi, allenati da Manuel Zampollo, hanno di-sputato un buon campionato, concluso al terzo posto. Le altre squadre si sono comportate in modo egregio, i Giovanissimi hanno avuto un’annata difficile pero’ hanno ugualmente terminato il campionato, nono-stante il ritiro di tre squadre nel loro girone. Un rin-

graziamento va al loro impegno, alla volontà e a tutte le nostre squadre, che hanno fornito un esempio di educazione e sportività, in quanto non abbiamo avu-to reclami da parte di altre società. Ringrazio anche gli allenatori degli Esordienti, Pulcini e Primi Calci, ossia Giuseppe Maini, Adriano e Leonardo Milan, e Michele Marro”.Quest’anno è stato ricco di soddisfazioni, grazie alle vittorie nel calcio, nella pallavolo e nelle elezio-ni comunali: più di così non si poteva chiedere.“Rivanazzano si è distinta su tutti i fronti sportivi più importanti, come dimostrano queste importanti vitto-rie. Inoltre la lista di Romano Ferrari ha riscosso un grande successo e abbiamo vinto le elezioni comunali. Vogliamo ripeterci l’anno prossimo con una stagione ricca di soddisfazioni, puntando su squadre impegnate a livelli importanti. Il Comune di Rivanazzano non ci farà mancare il proprio appoggio nelle attività spor-tive, come del resto ha sempre fatto. Anche il presi-dente Volpi ha rinnovato la fiducia nei confronti della società e, conoscendo mister Seveso, sono certo che starà già lavorando per la prossima stagione. Il nostro obiettivo è anche quello di non stravolgere il gruppo, forte e compatto, ma rinforzarlo con l’inserimento di alcuni giovani, come prevede la Prima Categoria”.La crisi si fa sentire anche in questo settore?“In questo periodo non è facile trovare i fondi neces-sari per mandare avanti una società sportiva. Una struttura come la nostra richiede degli investimenti economici annuali non indifferenti. Solo per tracciare le linee del campo la nostra società spende una cifra superiore ai 1500 Euro per l’utilizzo della vernice. Gli sponsor partecipano con offerte minime e quindi sia-mo in cerca di nuovi supporti economici. Penso che la nostra sia una delle strutture più efficienti e complete all’interno del territorio circostante”.Chi si sente in dovere di ringraziare?“Ringrazio tutti i giocatori, dai primi calci alla prima squadra, il direttivo della società, il Comune di Riva-nazzano e gli sponsor. Inoltre non dimentichiamoci de “La Riva Green” con il giardiniere Christian, che ha mantenuto il campo in perfette condizioni durante tut-ta la stagione. Ringrazio anche l’ Elettrochimica Valle Staffora, BL salumi e formaggi, la Carrefour di Salice Terme, Giorgi autoricambi, il nostro meccanico di fi-ducia Sergio Giacobbe, la Bima Pellet, Avogadri ser-batoi, Intra, Marivo, Fregosi elettroimpianti e la ditta di Salvatore Di Giovanni per i lavori svolti all’interno della struttura. Per finire ringrazio tutti gli abbonati alla Rivanazzanese e speriamo di ripeterci nella pros-sima stagione, contando sull’aiuto di nuovi collabora-tori e su giovani promesse del calcio. Per informazio-ni sul settore giovanile le persone interessate possono rivolgersi a me, chiamando al numero 339 4913226”.

di oliviero mAggi

Giampaolo Monastero è il vice pre-sidente della Rivanazzanese, squadra che si è resa protagonista di una sta-gione esaltante, conclusa con la vitto-ria del campionato. In questa intervista ha parlato dell’annata e dei programmi per il futuro.Si aspettava una stagione del gene-re?“La squadra ha disputato una grande

Lo scorso 13 maggio la Rivanazzanese ha vinto il cam-pionato di 2° categoria, sconfiggendo la malcapitata Corteolonese nell’ultima giornata davanti al proprio pubblico. Dopo una grande annata i ragazzi di Seveso hanno staccato pian piano tutte le rivali più agguer-rite e hanno ottenuto la promozione in 1° categoria. Così la società ha voluto festeggiare la vittoria con una grigliata nel proprio centro sportivo. Erano presen-ti i giocatori, l’allenatore Davide Seveso, il suo vice Franco Zanirato, il presidente Leonardo Volpi, il vice presidente Giampaolo Monastero, i dirigenti, gli ac-compagnatori, il Sindaco Romano Ferrari e l’Assesso-re allo sport Marco Poggi. Un improvviso acquazzone ha costretto i partecipanti a rifugiarsi all’interno della struttura per lo svolgimento della premiazione. Marco Poggi ha voluto premiare i giocatori, sottolineando la loro grande stagione e promettendo che il Comune si impegnerà a valorizzare lo sport anche durante le pros-sime annate. Inoltre ha ribadito che alle spalle di una squadra forte esiste una società forte e quindi ha voluto ringraziare l’allenatore e tutti i dirigenti. Visibilmente felice, l’allenatore Davide Seveso ha raccontato i mo-menti che l’hanno portato a sedersi sulla panchina del-la Rivanazzanese. “La scorsa estate, dice Seveso, ho visto il campo e la struttura e non ero molto soddisfat-to. Ho fatto quindi una lista con tutti i settori che avrei voluto sistemare e con i giocatori da tenere in rosa du-rante la stagione. Ho sempre detto ai miei ragazzi che la nostra squadra era in grado di vincere il campionato perché era la più forte all’interno del girone. Ho chie-sto quindi al Presidente di creare qualcosa di diverso, di sistemare tanti aspetti e questo è stato il risultato finale”. Il Presidente Leonardo Volpi non pensava di ottenere questo risultato nel corso di questa stagione e ha voluto ringraziare Seveso e i giocatori, sperando che il progetto continui a lungo. Il Direttore Generale, Marziano Brondoni, ringrazia tutti i giocatori e tutti coloro che hanno contribuito a questa stagione, spe-rando di ripetersi nell’immediato futuro. Fresco di vit-toria elettorale, il Sindaco Romano Ferrari ringrazia in particolar modo il Presidente Volpi. “Lui ha fatto mol-to affidamento sulle persone all’interno della società e il progetto è cresciuto in maniera esponenziale. L’alle-natore ha avuto i suoi grandi meriti perché ha portato una nuova idea di giocare a calcio. Per Rivanazzano è stato un anno importante, contraddistinto dalle vittorie nei campionati di calcio e pallavolo e nelle elezioni comunali”. Protagonista della serata è stato il capitano, Emanuele Semplice, che ha preparato anche un video contenente un ringraziamento nei confronti di Seveso. “Dopo tre anni passati al Nord Voghera, sono appro-dato la scorsa estate a Rivanazzano per scommessa personale, esordisce Semplice. Seveso diceva che per vincere ci vuole l’ossatura della squadra, mi ha sempre considerato un giocatore importante e ciò mi ha stimo-lato parecchio. A mio avviso lui è l’artefice del nostro trionfo, senza Seveso quest’annata non avrebbe avu-to questo esito finale. Mi ha voluto apertamente nella sua squadra e spero di averlo ricambiato con la stessa moneta. A Marzo mi sono infortunato al ginocchio, la squadra era prima; sono rientrato nell’ultima partita e li ho ritrovati ancora in testa alla classifica. E’ stata una grande soddisfazione e il 13 Maggio io ho vinto la mia scommessa”.

MAXI GRIGLIATALa grande festadella Rivanazzanese

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GIUGNO 2012il Periodico 53

Volley Adolescere Voghera puntano in alto e si uniscono al Rivanazzano Club

STAGIONE ALTALENANTE PER LE SQUADRE MASCHILI E FEMMINILI

di giAnluCA giAConiA

Enzo Villani è il vice pre-sidente dell’Adolescere Voghera, società che pun-ta apertamente sull’ampio settore giovanile. Le squa-dre femminile e maschile di punta hanno partecipato al campionato di serie C e, nonostante l’impegno, non sono riuscite a confermarsi nella categoria. Analizziamo così la stagione appena con-clusa con Villani.Ci presenti la squadra.“La società è stata fondata nel 1978 ed è sempre legata alla fondazione Adolescere, che ha come scopo quello di fornire servizi al territo-rio. La pallavolo è uno dei servizi più importanti della polisportiva, ci sono molte

Parliamo del settore giovanile.“Il settore giovanile ha registrato un incremento degli atleti, specie per quanto riguarda il gruppo femminile. Nel settore maschile abbiamo vinto due campionati su tre, il lavoro svolto è stato quindi molto buono. La squadra femminile si è comporta-ta bene, ottenendo la finale con le under 16, quindi i numeri ci incoraggiano a proseguire su questa strada per programmare gli obiettivi futuri. Il setto-re giovanile deve essere valorizzato e lavorare per molti anni, il compito è più facile se si può pescare da una base ampia. Il settore maschile può conta-re su meno presenze perché per logica il ragazzo

SPORT

bia e c’è una maggiore partecipazione. A Voghera probabilmente ci sono molti pendolari, che nel fine settimana dedicano il loro tempo ad altri aspet-ti della vita, non alla pallavolo. Solo nelle ultime partite la partecipazione è aumentata notevolmente e il pubblico è stato molto caloroso”.Avete pianificato qualcosa per la prossima sta-gione?“Abbiamo intenzione di avviare una collaborazio-ne con la Rivanazzano Volley Club per creare un gruppo più consistente. Tutti gli altri programmi per la prossima stagione verranno stilati durante il mese di Giugno”.

La dirigenza del Retorbido

Calcio

IL TEAM

3 Serra Chiara PALLEGGIATRICE4 Timbaldi Annamaria SCHIACCIATRICE6 Zanlungo Gloria CENTRALE7 Francabandiera Valentina LIBERO11 Pavione Valentina SCHIACCIATRICE12 Migliazzi Cecilia SCHIACCIATRICE15 Tarditi Jessica CENTRALE5 Lugano Francesca SCHIACCIATRICE2 Darqaoui Samira Agata SCHIACCIATRICE18 Bianchi Giulia PALLEGGIATRICE14 Cilurzo Caterina CENTRALE13 Bozzetto Greta LIBERO10 Baroscelli Marta SCHIACCIATRICE

UGO FERRARI ALLENATOREBEPPE MIGLIAZZI DIRETTORE SPORTIVO ALDO MAZZOCCA DIRIGENTEPAOLA NUCCIARONE SEGNAPUNTILAURA ROSSI SEGNAPUNTIMARIANGELA AGOSTA SEGNAPUNTIENZO VILLANI TEAM MANAGER

persone, tra dirigenti, giocatori e giocatrici che lavorano all’interno. Abbiamo 15 squadre, ci con-centriamo sui settori giovanili, specie quello fem-minile, composto da 130 atlete, concentrate nelle squadre under 14, 16 e 18, che costituiscono quin-di il nocciolo dei vari gruppi. La squadra di punta disputerà il campionato di serie D nella prossima stagione. Nel settore giovanile maschile abbiamo una minore partecipazione e il gruppo crea il so-stegno alla prima squadra, che disputerà la serie D a Settembre. Ci sono parecchi giovani atleti dai 13 ai 16 anni, che partecipano ai campionati pro-vinciali”.Com’è andata la stagione della squadra femmi-nile nella serie C?“Siamo stati promossi dalla serie D e abbiamo disputato il campionato con le stesse ragazze. No-nostante il grande impegno, abbiamo ottenuto il quartultimo posto e, per colpa di una frazione di decimo nel calcolo dei punti, siamo stati retroces-si in serie D. Il gioco è comunque migliorato nel corso del campionato: ricordiamo che le stesse ra-gazze giocavano in 1° divisione tre anni fa’ e hanno compiuto dei cambiamenti notevoli grazie al lavo-ro dell’allenatore Ugo Ferrari. Abbiamo deciso di puntare sullo stesso gruppo e non cercare giocatri-ci provenienti da altre squadre più forti, e tutto ciò ci ha penalizzato”.E per quanto riguarda la squadra maschile?“Anche per quanto riguarda la squadra maschile abbiamo voluto valorizzare il settore giovanile e una stagione sfortunata ci ha condannati alla re-trocessione in serie D. Il fatto di aver puntato sui giovani è comunque stato importante per la nostra crescita in futuro”.Come giudica il lavoro degli allenatori?“Gli allenatori collaborano con noi da più anni, hanno fatto il loro dovere, curando l’aspetto spor-tivo ed educativo dei nostri ragazzi. Quindi il loro comportamento è stato ineccepibile da tutti i punti di vista”.

preferisce giocare a calcio o praticare atri sport. Vorrei sot-tolineare il lavoro degli alle-natori Scapolan e Gazzaniga, insegnanti validi che operano molto bene in questo ambito”.Parlando della struttura?“Utilizziamo le palestre comu-nali e la struttura di San Vitto-re. Soffriamo un po’ dal punto di vista tecnologico, soprattut-to per quanto riguarda le pale-stre scolastiche, ma dobbiamo accontentarci e ricordarci che l’importante è fare attività fisi-ca. Abbiamo la fortuna di avere come appoggio la Fondazione Adolescere, che mette a dispo-sizione le strutture e questo è un aspetto molto importante”.La città di Voghera risponde positivamente alle vostre ini-ziative?“La città di Voghera non è mai stata sensibile alla partecipa-zione, a livello di pubblico. In altri centri come Vigevano e Rivanazzano il discorso cam-

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Salice Terme, Albergo all’Angolooggi è un cantiere abbandonato

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prenditoriali di Urbano Bisterzo esaltando il fatto che, in un momento di crisi come questo, ci fossero per-sone disposte ad investire per creare posti di lavoro e per migliorare la nostra Salice e che era giusto dare i permessi per l’ampliamento dello stabile. Purtroppo nessuno ha chiesto garanzie per i lavori. Mi chiedo se esista, come a Milano l’obbligo di montare un impal-catura con immagini stampate per nascondere il can-tiere. Io non sono mai stato contrario alle iniziative imprenditoriali, però ogni volta che entro in Salice mi rattrista vedere come prima immagine quell’orrore di cemento e davanti a quello spettacolo mi sento indi-gnato e trovo che non sia giusto rimanere in silenzio e fare finta di niente, essendo stato, a tempo debito, uno dei sostenitori dell’iniziativa mi sento ancor più inquietato. Ci tenevo a portare alla vostra attenzione questa situazione e magari avere una risposta dagli interessati. Spero di aver espresso il mio pensiero nel migliore dei modi, non volendo offendere o accusare nessuno.Vi ringrazio per la cortese attenzione.

Giacomo Beltrandi

Gentile Direttore,a seguito del Suo articolo sul n: 53 “Il Periodico” titolato ‘Nel segno del gemellaggio tra Voghera e il Nepal’ – dopo qualche mese di meditazione vorremmo anche noi dire la nostra. Siamo gli altri 11 partecipanti alla spedizione Nepalese del 20/10 u.s. e anche noi abbiamo contribuito alla raccolta dei fondi donati alla Scuola Nepalese come pro-getto “Scuola Leonardo Da Vinci” di Voghera. Credendo ancora nella matematica (e nell’onestà) vorremmo rifare i conti: 600 euro, donati dal Co-mune di Cornaredo (come da delibera); 1300 euro, raccolti dai sottoscritti tramite amici e conoscenti. Per un totale di 1900 euro (Toh!!! Stesso importo donato alla scuola Nepalese). A questo punto però ci sorge un “un grande dubbio” e chiediamo a chi di dovere spiegazioni (non tanto a noi ma a chi ha contribuito a farci raccogliere così tanti fon-di). Ma quanti fondi hanno raccolto il Cai-Geam di Cornaredo e Tuttincima!!! E se raccolti, a chi sono stati destinati!!! E ancora quanto ha donato il generoso cittadino cornaredese!!!. Vorremmo ca-pire. “Onestà è la sola virtù che rimane alla gente da poco” (Stendhal). Certi che questo scritto verrà pubblicato sul gior-nale da Lei diretto cordialmente La salutiamo.

Gli altri 11 partecipanti alla spedizione

Buongiorno,Mi presento: sono Giacomo Beltran-di, ho trent’anni e da sempre vivo e frequento Salice. Vi scrivo perché vorrei portare alla vostra attenzione la situazione dell’albergo All’Angolo in fondo a via delle terme. Il cantiere è ormai abbandonato da mesi, nessuno vi lavora più. Avete notato che entran-do in Salice la prima cosa che si vede è quello che si può definire un mostro architettonico? Ricordo che qualche mese o anno fa, proprio dal vostro giornale, furono esaltate le doti im-

LETTERE AL DIRETTOREQuesta pagina è a disposizione dei lettori per lettere, suggerimenti o per intervenire sulle questioni dibattute dal nostro giornale. Scrivete a: “Il Pe-riodico News” Via delle Terme, 97, 27052 Salice Terme. È anche possibile inviare una mail scrivendo a: [email protected]. Le lettere non de-vono superare le 1500 battute! Mi raccomando le 1500 battute e non 5 mila come spesso vengono recapitate in redazione. E devono contenere nome, cognome, indirizzo e numero di telefono che non saranno pubblicati sul giornale ma che ci permetteranno di riconoscere la veridicità del mittente.

Nel congratularci per aver deliberato, finalmente, la costruzione del parcheggio di Viale dei Ciliegi e nell’attesa di vederlo effettivamente realizzato, de-sideriamo portare alla vostra conoscenza il degra-do della via stessa. Il marciapiedi, già dallo scorso anno, è impraticabile perché ricoperto quasi inte-ramente di erbacce e foglie secche, alcuni alberi sporgono sullo stesso ad altezza d’uomo. I pozzetti di raccolta delle acque piovane della strada sono chiusi perché colmi di terreno. Tra i numeri civici 6 e 14 c’è un terreno utilizzato da anni come area di scarico rifiuti da giardino, tanto che si è formata una montagnetta e si presenta come un grande am-masso di sterpaglie. Alcuni alberi di ciliegi secchi da anni non sono mai stati sostituiti. Il capannone di fronte al n.6 è fatiscente, circondato da erbacce: non si addice certo al decantato decoro urbano, ma vi è di più: il tetto è realizzato in amianto obsoleto e perciò pericolosissimo per la salute. Chiediamo quindi al Sindaco e all’Amministratore un inter-vento immediato, per non passare un’altra estate all’insegna di un indecoroso degrado che nuoce an-che all’immagine dell’intero comune. Ci permet-tiamo di aggiungere che riteniamo inutile cambiare il nome al comune per attirare turisti quando non si è in grado di presentare una località accogliente, ma, al contrario tanto degrado e trascuratezza!

Distinti saluti, i cittadini.

prio i bambini. E’ inoltre assolutamente falso quan-to dichiarato in merito al fatto che alcuni bambini avevano tacchetti metallici o non regolamentari e che ci siano stati atteggiamenti violenti da parte dei bambini del G.S. ORIONE.Sono veramente amareggiato per quanto apparso in quell’articolo e trovo inqualificabile arrivare a prendersela con dei bambini di 11 anni dipingen-doli come una piccola banda di violenti, tutto que-sto non è concepibile. In occasione di una recente partita i bambini dell’Orione hanno curiosamente letto l’articolo che parlava di loro con commenti di delusione ed amarezza a cui è difficile anche per noi grandi dare spiegazioni. Queste cose non do-vrebbero succedere, fanno male anche allo sport.

Cordiali SalutiLuigi Pasturensi

“Una polemica inutile e dannosa”. Mi riferisco all’intervista all’allenatore dei pulcini della vo-gherese apparsa nell’ultimo numero del “Periodi-co” nella quale riferiva di presunti errori arbitrali ed atteggiamento violento da parte dei bambini della squadra del G.S. ORIONE di Voghera.Quel giorno ero presente in quanto ho accom-pagnato mio figlio che gioca nei pulcini 2011 dell’Orione e ci tengo a precisare che ho assistito ad una normalissima partita tra bambini, per nien-te violenta ed interrotta solamente dalle invettive dell’allenatore della Vogherese contro l’arbitro alla fine del secondo dei tre tempi regolamentari, culminata con l’obbligo impartito ai propri bam-bini di abbandonare il campo e tornare negli spo-gliatoi. Un atteggiamento che in un primo tempo è apparso inconcepibile dagli spalti, dove tutti si chiedevano cosa fosse successo e dai primi com-menti post partita i più sorpresi sembravano pro-

Arbitraggi nei tornei giovanili“Una polemica inutile e dannosa”

E Tele Pavia non si vede ancoraGentile Direttore de il Periodico News,volevo ringraziarLa per aver pubblicato la mia lette-ra nel mese di aprile inerente al fatto che Telepavia, non si riceveva in tutto il territorio della provincia. Approfitto della Sua disponibilità per sottolineare che, nonostante tutto, ed essendo passato ormai un mese, la situazione in Valle Staffora non è cambia-ta. L’emittente Telepavia, che dovrebbe essere la tv pulsante del nostro territorio, in realtà si è ‘dimenti-cata’ proprio di noi, che abitiamo tra le verdi colline dell’Oltrepo nella Valle Staffora. Come un mese fa infatti, il canale televisivo non è più visibile. Ripeto, un vero peccato. Speravo che ad un mese di distanza si fosse mosso qualcosa e si sia provveduto, o quan-to meno dato spiegazioni sul fatto che Telepavia è scomparsa dai nostri canali. E dico questo perché è un’emittente ricca di appuntamenti, servizi e poli-tica, ben strutturati e che riguardano proprio il no-stro territorio. Nel ringraziarLa nuovamente per lo spazio che mi vorrà concedere porgo cordiali saluti.

Matteo Grassi

Nepal: vogliamovederci chiaro

Viale dei Ciliegi chiede spiegazioni

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Arbitraggi: la replica dell’Orione Voghera DAI LETTORI

Una tantum l'opinione di Piero Guaschi

Vidi Beppe Grillo la prima volta verso la fine degli anni ’70 in un piccolo locale di provincia. Era una forza scatenata, inarrestabile. Chi pensava che col tempo si sarebbe calmato avrebbe avuto solo occasioni per ricredersi. Non gli bastava intrattenere il pubblico, lo dominava. Lo afferrava e lo con-duceva dove voleva lui. Far ridere per lui non era un fine ma un mezzo per sollevare critiche e polemiche, per spingere a riflettere e a reagire. “Sveglia!”, urlava di tanto in tanto e vi aggiungeva delle tipiche espressioni genovesi. Spesso più irripetibili che colorite. Mi ricordava Lenny Bruce, lo show-man americano anni ’50, che il cinema ci aveva fatto cono-scere magistralmente interpretato da Dustin Hoffman. Si capiva che avrebbe fatto strada. Infatti, qualche anno dopo la Rai gli affidò il sabato sera. Durò poco. La Tv di Stato, ieri come oggi, tollera tutto a patto che si scherzi solo con i fanti e si lascino stare i santi patroni, politici e partiti di rife-rimento. Guai a toccare i loro nervi scoperti. Lo cacciarono come anni prima avevano cacciato Dario Fo. Da allora il suo successo è proseguito e cresciuto altrove. Poi ha avuto la grande intuizione: abbattere le ristrette ed angustie pareti dei locali in cui si esibiva e trasferire di peso il palcoscenico nelle piazze dove il pubblico si sarebbe moltiplicato a vista d’occhio. La politica nel frattempo era diventata spettacolo, quindi lo spettacolo era, è, politica. Non da gestire per altri ma da e per sé. L’avvento e la diffusione di Internet ha poi fatto il resto. Uno degli errori più ricorrenti degli analisti di professione è quello di ostinarsi a leggere il presente con gli occhiali del passato. Non vogliano capire ma soltanto spie-gare, tutto e subito. Stavolta non hanno trovato di meglio che paragonare il Movimento di Grillo a quello dell’Uomo Qualunque di Guglielmo Gianni. Inutile dire che sono com-pletamente diversi, l’uno l’opposto dell’altro. L’U.Q., fondato il 27 dicembre 1944, ebbe una funzione: intercettare il disa-gio, e farsene carico, di una parte non trascurabile della bor-ghesia, piccola e media di quel tempo, che spiazzata dalla fine di un Sistema, con il quale si era per forza di cose com-promessa, si sentiva esclusa, chiusa in un libro e vessata da più parti. Voleva soltanto e semplicemente reintegrarsi, ritagliarsi il suo piccolo e anonimo spazio per riavere pro-tezione e tranquillità e poi tornare sotto le coperte, al caldo. Bisognava quindi “ascoltarla” per riciclarla e traghettarla nel nuovo Sistema. Naturale che, una volta assolto questo compito, l’U.Q. sparisse. Ma non era scomparso, si era tra-sferito. L’Uomo di Grillo è tutt’altro. È deluso, frustrato, in-cazzato. Finora ha creduto nella politica e nei suoi partiti. Si è impegnato, si è battuto, ha partecipato. Adesso dice basta. Non vuole essere reintegrato, la sua fuga è volontaria e de-finitiva. Vuole tornare ad essere protagonista e si riprende le deleghe rilasciate. Il Movimento 5 Stelle d’ora in poi con quali gambe camminerà? Riuscirà a cambiare il modo di far politica o ne sarà cambiato? Rimarrà tale o come e in cosa si trasformerà adesso che, dopo i primi importanti successi, è atteso alla prova dei fatti? Vedremo. Certo è che il M 5 S riempie vuoti lasciati da altri, trova i suoi spazi e li occupa. Nella continua alternanza tra Carnevale e Quaresima, che da sempre caratterizza il nostro Paese, è naturale, inevitabile che ad agitare le acque dello stagno arrivino puntualmente delle correnti (im)previste, che non sono le eccezioni ma la regola stessa.

Intervengo con questa mail dopo aver letto l’articolo apparso a pagina 54 sul vostro periodico nell’edizione straordinaria di maggio 2012. In merito a tale articolo desideravo fare alcune precisazioni su quanto è accaduto nell’incontro che si è disputato presso il nostro centro sportivo tra i pulcini classe 2001 del C.S. ORIONE e della A.C. Voghera. Infatti le cose non sono andate nel modo in cui le descrive il signor Mauri-zio Macaluso. Innanzi tutto vorrei precisare che i campionati pulcini ed esordienti non hanno classifica. Quindi al termine degli stessi non viene decreto un vincitore, con questo non voglio sminuire il valore della com-pagine dei Pulcini 2001 dell’A.C. Voghera, ma solo ribadire il pensiero della F.G.I.C. la quale da diversi anni sta cercando di far capire agli operatori che l’attività a livello di pulcini ed esordienti deve essere intesa come attività ludico motoria e non deve avere connotazioni anagosti-che quali posizioni in classifica da raggiungere. In secondo luogo vorrei precisare che il signor Macaluso Maurizio ha firmato la distinta relativa alla partita poco prima di lasciare il nostro centro sportivo dopo che personalmente ero riuscito a farlo calmare. Infatti, dopo aver preso la decisione di non far disputare il terzo mini tempo gara ai suoi ragazzi ha: insultato pesantemente il nostro tesserato dirigente arbitro; mi ha strattonato leggermente dicendo che la mia faccia lo infastidiva ed ha sfer-rato un calcio alla porta dello spogliatoio rassicurandomi che laddove vi fossero stati dei danni avrebbe provveduto a pagarli. Questo comportamento, che è proseguito per diver-si minuti non mi sembra il massimo della sportività. Il signor Maurizio Macaluso affer-ma che non abbiamo applicato la regola dell’autoarbitraggio, in merito vorrei affermare che la F.I.G.C. nella persona del signor Brusorio mi ha confermato che l’autoarbitraggio non necessariamente prevede che il dirigente arbitro stia fuori dal campo anzi è meglio che stia all’interno del campo e può intervenire nel momento in cui i bambimi non si fer-mano. Comunque, a parte questa disquizione tecnica sulla quale posso anche convenire con il signor Maurizio Macaluso laddove quest’ultimo ci contesta di non aver applicato la regola dell’autoarbitraggio in modo perfetto, voglio sottolineare, per quando riguarda l’affermazione che i bambini dell’ORIONE erano scesi in campo con tacchetti irrego-lari, che solo un bambino aveva le scarpe con sei tacchetti che comunque non erano di ferro ma di plastica. Inoltre, al momento in cui il signor Maurizio Macaluso ha deciso di ritirare la squadra nessuno dei suoi ragazzi stava piangendo per il dolore e i bambini dell’ORIONE avevano avuto un comportamento corretto. Successivamente, dopo aver calmato il signor Maurizio Macaluso insieme a lui sono entrato negli spogliatoi dove ormai erano rimasti solo due giocatori, suo figlio e il figlio dell’altro accompagnato-re dell’A.C. Voghera, perchè in effetti, come confermatomi dal responsabile dell’A.C. Voghera, signor ROSINA, il signor Maurizio Macaluso è un dirigente accompagnatore e non è un tecnico della A.C. Voghera, comunque come stavo dicendo dopo essere en-trato negli spogliatoi ho constatato personalmente che i due ragazzi non avevano alcuna escoriazione e nessun livido evidente anche se i due accompagnatori dell’A.C. Voghera continuavano lamentarsi ma io devo affermare, pur non essendo un medico, che non ho visto niente di grave. Per quanto riguarda la presunta frase che sarebbe stava proferita dai nostri allenatori “le botte si prendono e si danno” dichiaro che ne io ne alcuno degli allenatori dell’ORIONE ha detto una frase del genere. Non posso garantire che nei pres-si del bar o sulla tribuna qualche persona possa aver detto una cosa del genere. Posso solo affermare che le frasi riferite dal signor Maurizio Macaluso sia nei confronti del nostro dirigente arbitro che nei miei confronti sono state molto più pesanti e volendo passibili di querela. Io sinceramente dopo l’accaduto ho informato telefonicamente il signor ROSINA dell’A.C. Voghera raccontando non la mia versione ma come erano andati i fatti e dicendogli che ero veramente dispiaciuto dell’abbandono della gara da parte dei ragazzi del A.C. Voghera. ROSINA, persona sempre corretta e con cui ho gio-cato a calcio per diversi anni, si è detto dispiaciuto e mi ha detto che purtroppo non era la prima volta ma che qualcosa di simile anche se meno eclatante era accaduto anche con la Torrevillese. Infine se me lo consentite anch’io come il signor Maurizio Macaluso vorrei dire qualcosa a miei Pulcini 2001 facendo loro i complimenti per la stagione fin qui disputata, anche loro hanno partecipato come i ragazzi dell’A.C. Voghera al torneo Virginio Negri, altro grande amico con cui mi onoro di aver giocato a calcio prima che una prematura morte ce lo portasse via e persona che incarnava i veri valori dello sport, dove siamo stati eliminati al primo turno perdendo tutte le partite. Ma ciò non vuol dire che la nostra squadra, in un mini tempo gara, non possa prevalere per una volta sulla più forte A.C. VOGHERA che nello stesso torneo è giunta terza. Chiudendo anch’io vorrei ringraziare Giacomo Samaden, persona di grandi qualità con cui settimanalmente mi diverto a giocare a pallone sui campi del Mascherpa a Pavia, per averci invitato al torneo Virginio Negri e colgo l’occasione per fargli i complimenti per l’opera di ristrutturazio-ne dei campi che insieme ai suoi collaboratori sta svolgendo in quel di Sant’Alessio. Nel porgere a tutta la direzione distinti saluti resto a completa disposizione per qualsiasi confronto si rendesse necessario per far luce sugli episodi segnalati dal signor Maurizio Macaluso.

Sebastiano Antimide, responsabile del settore calcio del C.S. ORIONE Voghera

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