IL PERCORSO INDIVIDUALE ALLESAME DI STATO E un lavoro di elaborazione personale di un argomento...

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IL PERCORSO INDIVIDUALE IL PERCORSO INDIVIDUALE ALL’ESAME DI STATO ALL’ESAME DI STATO E’ un lavoro E’ un lavoro di elaborazione di elaborazione personale personale di un argomento di un argomento scelto scelto liberamente liberamente con la sua esposizione orale con la sua esposizione orale inizia obbligatoriamente inizia obbligatoriamente il Colloquio il Colloquio il tempo assegnato è in il tempo assegnato è in genere pari a 10/15 minuti genere pari a 10/15 minuti il giudizio su di esso incide il giudizio su di esso incide sulla valutazione del sulla valutazione del Colloquio Colloquio

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IL PERCORSO INDIVIDUALE IL PERCORSO INDIVIDUALE ALL’ESAME DI STATOALL’ESAME DI STATO

E’ un lavoroE’ un lavorodi elaborazione di elaborazione

personalepersonale

di un argomento di un argomento scelto liberamentescelto liberamente

con la sua esposizione orale con la sua esposizione orale

inizia obbligatoriamente inizia obbligatoriamente il Colloquio il Colloquio

il tempo assegnato è in il tempo assegnato è in genere pari a 10/15 minutigenere pari a 10/15 minuti

il giudizio su di esso incide il giudizio su di esso incide sulla valutazione del sulla valutazione del ColloquioColloquio

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““tesina” o “percorso”tesina” o “percorso”

Quando si avviò Quando si avviò il nuovo E.S. il nuovo E.S. si propose si propose un lavoro un lavoro

““pluridisciplinare”pluridisciplinare”

oggi la normativa si limita a oggi la normativa si limita a stabilire che “il colloquio ha stabilire che “il colloquio ha inizio con un argomento o con inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze la presentazione di esperienze di ricerca e di progetto, anche di ricerca e di progetto, anche multimediale, scelti dal multimediale, scelti dal candidato” (O.M. a.s. candidato” (O.M. a.s. 2009/2010, art.16)2009/2010, art.16)

Tuttavia è rimasto Tuttavia è rimasto l’orientamento a l’orientamento a lavori in cui un tema lavori in cui un tema sia affrontato da sia affrontato da diverse angolazioni diverse angolazioni in relazione a più in relazione a più discipline (per cui si discipline (per cui si parla di parla di “percorso“percorso”)”)

Peraltro la capacità di Peraltro la capacità di impostare relazioni tra ambiti impostare relazioni tra ambiti diversi qualifica il profilo di uno diversi qualifica il profilo di uno studente al termine del Liceostudente al termine del Liceo

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““tesina” o “percorso”tesina” o “percorso”

Il percorso NON deve coinvolgere Il percorso NON deve coinvolgere necessariamente TUTTE le disciplinenecessariamente TUTTE le discipline

NON si possono introdurre NON si possono introdurre collegamenti incoerenti o forzaticollegamenti incoerenti o forzati

NON si valuta in base alla quantità delle NON si valuta in base alla quantità delle materie coinvolte, ma alla qualità, cioè materie coinvolte, ma alla qualità, cioè all’organizzazione del discorso e all’organizzazione del discorso e all’approccio critico alle tematiche.all’approccio critico alle tematiche.

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1. Scelta del tema e indicazione del titolo 1. Scelta del tema e indicazione del titolo

Scegliere un argomento che sia vicino agli Scegliere un argomento che sia vicino agli interessi personali: anche gli studenti più interessi personali: anche gli studenti più distratti, quando lavorano su questioni che distratti, quando lavorano su questioni che “sentono”, finiscono poi per appassionarsi “sentono”, finiscono poi per appassionarsi all’elaborazione personale…all’elaborazione personale…

Il tema scelto deve riflettersi nel titoloIl tema scelto deve riflettersi nel titolo Se scegliete un titolo ad effetto, aggiungete Se scegliete un titolo ad effetto, aggiungete

anche un sottotitolo più referenziale, che dia anche un sottotitolo più referenziale, che dia un’idea più precisa dell’argomento che un’idea più precisa dell’argomento che intendete affrontareintendete affrontare

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2. Mappa concettuale 2. Mappa concettuale (o scaletta o indice ragionato)(o scaletta o indice ragionato)

Il vero punto di riferimento del lavoro, cui voi Il vero punto di riferimento del lavoro, cui voi vi atterrete e che i Commissari dovranno vi atterrete e che i Commissari dovranno avere a disposizione per seguire la avere a disposizione per seguire la presentazione, sarà la presentazione, sarà la “mappa concettuale”“mappa concettuale”

uno schema in cui siano in evidenza uno schema in cui siano in evidenza le singole questioni sviluppate le singole questioni sviluppate i collegamenti/passaggii collegamenti/passaggi dall’una all’altra e/o dall’una all’altra e/o

con il tema di fondo. con il tema di fondo.

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2. Mappa concettuale2. Mappa concettuale Quella che si immagina comunemente come Quella che si immagina comunemente come

“scaletta” (o indice ragionato) va organizzata “scaletta” (o indice ragionato) va organizzata come come un progetto ragionatoun progetto ragionato di quella che sarà di quella che sarà l’esposizione orale, a partire dai nuclei concettuali l’esposizione orale, a partire dai nuclei concettuali fondamentalifondamentali

Essa va costruitaEssa va costruita dandodando un ordine chiaroun ordine chiaro al percorsoal percorso enunciando conenunciando con brevi frasi topichebrevi frasi topiche (frasi (frasi

cioè che contenganocioè che contengano l’idea chiavel’idea chiave che che intendete svolgere) il tema centrale trattato intendete svolgere) il tema centrale trattato in ogni puntoin ogni punto

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Come costruire la mappa? Come costruire la mappa? Gli schemi fondamentaliGli schemi fondamentali

A) A) Un unico tema è “declinato” secondo diverse accezioni o in Un unico tema è “declinato” secondo diverse accezioni o in ambiti diversi e si avrà allora uno ambiti diversi e si avrà allora uno schema a raggieraschema a raggiera: :

LA FOTOGRAFIA

La fotografia come problema filosofico: Walter Benjamin : “L’Opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica”

La parola che fotografa: esempi di fotografia letterariaGuido Gozzano: “L’amica di nonna Speranza”

Oscar Wilde: Aestheticism e “The Picture of Dorian Gray”

Aspetti tecnico-scientifici: La messa a fuoco di un’immagine

oNell’occhiooNello foto

Il flash

La fotografia come documento per la storiaRobert Capa come testimonianza per l’indagine scientificaL’uomo sulla Luna

Nemici carissimi: Fotografia e pittura a confrontoManet e l’ImpressionismoNadar il ritratto tograficofotografico

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Gli schemi fondamentaliGli schemi fondamentali

Oppure, lo stesso quadro può essere tradotto in uno Oppure, lo stesso quadro può essere tradotto in uno schema corrispondente alla classica schema corrispondente alla classica “scaletta”:“scaletta”:

La Croce Rossa ItalianaLa Croce Rossa Italiana

I presupposti storici:I presupposti storici: Florence Nightingale, la guerra di Crimea, la battaglia di Florence Nightingale, la guerra di Crimea, la battaglia di SolferinoSolferino

Le finalità sociali e i principi etici: Le finalità sociali e i principi etici: Il soccorso, la donazione del sangue, la Il soccorso, la donazione del sangue, la responsabilità dei cittadini; I sette principi della Croce Rossa e le analogie con responsabilità dei cittadini; I sette principi della Croce Rossa e le analogie con l’etica di Kantl’etica di Kant

La scienza e la tecnica al servizio del soccorso sanitarioLa scienza e la tecnica al servizio del soccorso sanitario: l’esempio del : l’esempio del defibrillatoredefibrillatore

Suggestioni letterarie: Suggestioni letterarie: Achille salva l’amico Patroclo ferito nell’Iliade; Achille salva l’amico Patroclo ferito nell’Iliade; Hemingway rielabora la sua esperienza di autista di ambulanza sul fronte Hemingway rielabora la sua esperienza di autista di ambulanza sul fronte italiano nella prima guerra mondiale in A farewell to Armsitaliano nella prima guerra mondiale in A farewell to Arms

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Come costruire la mappa? Come costruire la mappa? Gli schemi fondamentaliGli schemi fondamentali

B) B) Un unico tema è volto Un unico tema è volto secondo due (o più) secondo due (o più) accezioni ciascunaaccezioni ciascuna dei quali si articola in più punti dei quali si articola in più punti

La Memoria

e il Ricordo

Come si ricorda?

•La mappa della memoria e l’elaborazione del ricordo

•Le memorie magnetiche

Perche si ricorda ?

•Montale:la memoria che non salva e che non permette di recuperare il passato

•Levi: “Se questo èun uomo” e il difficile ricordo della Shoah

•Nietzsche: il “diritto”dell’uomo all’oblio

Ricordi e impressioni

•Wordsworth: “Recollection in tranquility”

•Degas e la sua memoria: impressionismo in atelier

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Gli schemi fondamentaliGli schemi fondamentali

Tanti problemi dal nulla

(Il nulla come problema nella scienza, nella filosofia, nell’arte)

NELLA REALTA’ FISICA NELLE SUGGESTIONI ARTISTICHE

Il nulla come vuoto:gli esperimenti dei fisici

dalla Grecia antica al ‘900

NELL’ELABORAZIONE FILOSOFICA

Che cos’è il nulla? (S.Agostino)Perché l’essere piuttosto che il

nulla? (Heidegger)

Il nulla come orizzonte della vita e della realtà in Leopardi

Verso il nulla? Poesia e riflessione critica in Eliot

Il nulla e lo sgomento dello spazio vuoto nello Iudisches Museum di Berlino di Libeskind

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Come costruire la mappa? Come costruire la mappa? Gli schemi fondamentaliGli schemi fondamentali

C) Un concetto generale viene progressivamente sviluppato C) Un concetto generale viene progressivamente sviluppato in momenti diversi snodandosi in momenti diversi snodandosi un unico percorsoun unico percorso

La dimensione meccanica della corporeitàche danza•L’equilibrio,tra forza peso e base d’appoggio•La meccanica nei salti

L’interpretazione della forza espressiva del

balletto nelle arti•“The Corsair”:

dal poemetto di Byron alle scene del balletto•La danza nella poesia italiana tra ‘800 e ‘900

•La danza nell’arte figurativa da Degas a Warhol

La dimensione mentale della danzai processi cerebrali coinvolti nella danza tra sfera motoria ed emotiva

La danza tra gesto esteriore e interiorità: il corpo èun semplice “strumento”del danzatore?

Il rapporto tra sfera corporea e coscienza nel danzatore:Io “ho”un corpo o io “sono” il mio corpo? La riflessione filosofica sull’arte della danza nella Fenomenologia

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3. I collegamenti e il loro sviluppo 3. I collegamenti e il loro sviluppo nel lavoronel lavoro

I I collegamenti tra il tema e i singoli punticollegamenti tra il tema e i singoli punti, , corrispondenti in genere a singoli ambiti disciplinari, corrispondenti in genere a singoli ambiti disciplinari, devono esseredevono essere

coerenti e sostanzialicoerenti e sostanziali (e non forzati o pretestuosi):(e non forzati o pretestuosi): pertinenti rispetto alla sostanza del tema non solo pertinenti rispetto alla sostanza del tema non solo “imparentati” con esso“imparentati” con esso (per semplice richiamo esteriore, (per semplice richiamo esteriore, vaga suggestione, generica concomitanza cronologica ecc)vaga suggestione, generica concomitanza cronologica ecc)

organici,organici, cioè tali da determinare un unico discorso cioè tali da determinare un unico discorso coerente al suo interno e interamente centrato sul coerente al suo interno e interamente centrato sul tema di partenzatema di partenza (un classico errore è quello di proporre il tema (un classico errore è quello di proporre il tema A, collegare ad esso B e C e poi collegare D a B o a C ma non più A, collegare ad esso B e C e poi collegare D a B o a C ma non più ad A)ad A)

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I collegamenti e il loro sviluppo I collegamenti e il loro sviluppo

Lo sviluppo dei singoli punti Lo sviluppo dei singoli punti non non necessariamente deve essere messo per necessariamente deve essere messo per iscritto iscritto (potete consegnare solo la mappa (potete consegnare solo la mappa concettuale e servirvi semplicemente di concettuale e servirvi semplicemente di appunti informali a vostro uso). appunti informali a vostro uso).

Se il vostro percorso si presta a introdurre Se il vostro percorso si presta a introdurre aspetti interessanti, ma collegati al percorso aspetti interessanti, ma collegati al percorso in modo meno stringente, metteteli in modo meno stringente, metteteli eventualmente in eventualmente in appendiceappendice

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4. La presentazione multimediale4. La presentazione multimediale

Anche se semplice (in genere diapositive in Anche se semplice (in genere diapositive in Powerpoint) è efficace, ma va utilizzata con Powerpoint) è efficace, ma va utilizzata con convinzione e discreta padronanza:convinzione e discreta padronanza:

visualizza concetti-chiavevisualizza concetti-chiave, collegamenti, , collegamenti, brevi citazioni, schemi, immagini brevi citazioni, schemi, immagini e focalizza e focalizza su di essi l’attenzione su di essi l’attenzione

favorisce il rispetto di tempi e ritmifavorisce il rispetto di tempi e ritmi “scandendoli”“scandendoli”

valorizza la creatività personalevalorizza la creatività personale dello dello studente e rende più fruibile e piacevole il studente e rende più fruibile e piacevole il lavoro per la Commissionelavoro per la Commissione

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La presentazione multimedialeLa presentazione multimediale

Alcuni suggerimenti utili:Alcuni suggerimenti utili:

Scegliete una modalità di presentazione che padroneggiate con Scegliete una modalità di presentazione che padroneggiate con disinvolturadisinvoltura

Fate Fate rispecchiare esattamente nella sequenza delle diapositive rispecchiare esattamente nella sequenza delle diapositive

la scansione logicala scansione logica del vostro discorso: la loro proiezione sarà del vostro discorso: la loro proiezione sarà una guida mentale per voi e per chi vi ascoltauna guida mentale per voi e per chi vi ascolta

Fate delle prove, in particolare per la tempistica Fate delle prove, in particolare per la tempistica

Non utilizzate le diapositive per visualizzare lunghi testi (si Non utilizzate le diapositive per visualizzare lunghi testi (si prestano invece a schemi, immagini e testi brevi)prestano invece a schemi, immagini e testi brevi)

Fate attenzione al contrasto cromatico tra sfondo e scritteFate attenzione al contrasto cromatico tra sfondo e scritte

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5. L’uso di Internet come fonte5. L’uso di Internet come fonte

La ricerca di materiali su siti Internet è pratica La ricerca di materiali su siti Internet è pratica comune tra gli studenti, ma gestita quasi sempre comune tra gli studenti, ma gestita quasi sempre secondo il “fai da te”. Come evitare di usare uno secondo il “fai da te”. Come evitare di usare uno strumento dalle potenzialità straordinarie, in modo strumento dalle potenzialità straordinarie, in modo confuso e superficiale?confuso e superficiale? La prima regola è l’uso dell’intelligenza: La prima regola è l’uso dell’intelligenza:

ogni contenuto di sapereogni contenuto di sapere, qualsiasi fonte , qualsiasi fonte abbia, deve essere sempre abbia, deve essere sempre ripensato, ripensato, rielaborato e riformulatorielaborato e riformulato nel quadro di lavoro nel quadro di lavoro personale; personale;

le fonti devono essere controllate e filtratele fonti devono essere controllate e filtrate

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L’uso di Internet come fonteL’uso di Internet come fonteEcco alcune regole di base:Ecco alcune regole di base:

Usare bene i motori di ricercaUsare bene i motori di ricerca: vanno : vanno “interrogati” con stringhe di ricerca “interrogati” con stringhe di ricerca adeguate e non generiche. adeguate e non generiche.

Discernere tra i siti:Discernere tra i siti: privilegiare siti privilegiare siti scientifici o istituzionali (centri di ricerca, scientifici o istituzionali (centri di ricerca, facoltà universitarie, istituzioni, facoltà universitarie, istituzioni, associazioni culturali ecc.), che non associazioni culturali ecc.), che non “riciclano” materiali ma costituiscono anzi “riciclano” materiali ma costituiscono anzi una “fonte”una “fonte”

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L’uso di Internet come fonteL’uso di Internet come fonte

Fare attenzione alla attendibilità dei Fare attenzione alla attendibilità dei contenuticontenuti (i siti degli studenti mescolano (i siti degli studenti mescolano materiali seri e scadenti o riprodotti dalle materiali seri e scadenti o riprodotti dalle stesse fonti all’infinito; siti apparentemente stesse fonti all’infinito; siti apparentemente “colti”ma legati a movimenti politici o “colti”ma legati a movimenti politici o ideologici fanno scelte di parte, sostengono ideologici fanno scelte di parte, sostengono tesi non condivise dalla maggioranza degli tesi non condivise dalla maggioranza degli studiosi o infondate, per es. molti sedicenti studiosi o infondate, per es. molti sedicenti “siti storici” ecc.)“siti storici” ecc.)

Non “prendere di peso”Non “prendere di peso” indicazioni e indicazioni e contenuti: testi e altri materiali non vanno contenuti: testi e altri materiali non vanno mai scaricati e riprodotti direttamentemai scaricati e riprodotti direttamente

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6. Bibliografia e sitografia6. Bibliografia e sitografia

• Bisogna Bisogna citare le fonticitare le fonti, per cui, quando trovate una , per cui, quando trovate una informazione che vi serve, per prima cosa annotate informazione che vi serve, per prima cosa annotate subito i dati utili. subito i dati utili.

• Ci sono diversi modi corretti per costruire una Ci sono diversi modi corretti per costruire una bibliografia, ma si deve adottare bibliografia, ma si deve adottare un solo criterio un solo criterio omogeneoomogeneo dall’inizio alla fine dall’inizio alla fine

Esistono solo due possibili ordini:Esistono solo due possibili ordini: in ordine in ordine cronologico (dal più antico al più recente) o in ordine cronologico (dal più antico al più recente) o in ordine alfabetico (riferito ai cognomi degli autori, preferibile alfabetico (riferito ai cognomi degli autori, preferibile in un percorso)in un percorso)

Sitografia:Sitografia: va messa dopo la bibliografia va messa dopo la bibliografia

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ALCUNE REGOLE FONDAMENTALIALCUNE REGOLE FONDAMENTALI

Libri:Libri: Iniziale del nome e cognome dell’autore , titolo (in Iniziale del nome e cognome dell’autore , titolo (in corsivo o sottolineato) + eventuale sottotitolo , luogo e data di corsivo o sottolineato) + eventuale sottotitolo , luogo e data di edizione (se si cita un testo scolastico o opera in più volumi edizione (se si cita un testo scolastico o opera in più volumi indicare anche il volume)indicare anche il volume) es. R. PUPO,es. R. PUPO, Il lungo esodo. Istria: le Il lungo esodo. Istria: le persecuzioni, le foibe, l’esilio, persecuzioni, le foibe, l’esilio, Bergamo 2006; es. G. BALDI, S. Bergamo 2006; es. G. BALDI, S. GIUSSO, M. RAZETTI, G. ZACCARIA,GIUSSO, M. RAZETTI, G. ZACCARIA, Dal testo alla storia dalla storia al Dal testo alla storia dalla storia al testo. Dal barocco all’Illuminismo, testo. Dal barocco all’Illuminismo, Torino 1994, vol.CTorino 1994, vol.C

Saggi in opere collettiveSaggi in opere collettive: Iniziale nome e cognome dell’autore : Iniziale nome e cognome dell’autore del saggio , titolo del saggio (in corsivo o sottolineato) , in + del saggio , titolo del saggio (in corsivo o sottolineato) , in + nome del curatore dell’opera collettiva (se manca usare nome del curatore dell’opera collettiva (se manca usare AA.VV.) + tra parentesi (a cura di) , titolo dell’opera collettiva AA.VV.) + tra parentesi (a cura di) , titolo dell’opera collettiva (in corsivo o sottolineato) , luogo di edizione data di edizione (in corsivo o sottolineato) , luogo di edizione data di edizione es. R. ARENA, es. R. ARENA, Savigliano nel SeicentoSavigliano nel Seicento, in G. ROMANO (a cura di), , in G. ROMANO (a cura di), Realismo caravaggescoRealismo caravaggesco, Savigliano 1998, Savigliano 1998

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ALCUNE REGOLE FONDAMENTALIALCUNE REGOLE FONDAMENTALI

Opere collettiveOpere collettive: : Come per i libri ma indicando, invece Come per i libri ma indicando, invece dell’autore, il curatore + tra parentesi (a cura di) o mettendo dell’autore, il curatore + tra parentesi (a cura di) o mettendo AA.VV.AA.VV.

Voci di enciclopedieVoci di enciclopedie: Iniziale nome e cognome dell’autore, voce : Iniziale nome e cognome dell’autore, voce + in corsivo la voce in questione , in titolo dell’enciclopedia (in + in corsivo la voce in questione , in titolo dell’enciclopedia (in corsivo) , n. del volume , luogo e data di edizione corsivo) , n. del volume , luogo e data di edizione es. G.BENZONI, es. G.BENZONI, voce voce Ferdinando GonzagaFerdinando Gonzaga, in , in Dizionario biografico degli italianiDizionario biografico degli italiani, , vol.46, Roma 1996vol.46, Roma 1996

Siti Internet Siti Internet (citando un articolo): iniziale nome e cognome (citando un articolo): iniziale nome e cognome autore , titolo del testo (in corsivo) , in indirizzo del sito (ed autore , titolo del testo (in corsivo) , in indirizzo del sito (ed eventualmente i soggetti di riferimento: Università, eventualmente i soggetti di riferimento: Università, Associazione, Rivista ecc.) Associazione, Rivista ecc.) Es.: R.F.DELIMA, C. ALVES SALGADO, Es.: R.F.DELIMA, C. ALVES SALGADO, S.M.CIASCA, S.M.CIASCA, Dislessia evolutiva. Aspetti neurobiologici ed Dislessia evolutiva. Aspetti neurobiologici ed educazionalieducazionali, in , in www.neuroscienze.netwww.neuroscienze.net, Rivista on-line di psicologia e , Rivista on-line di psicologia e neuroscienzeneuroscienze