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Il Quotidiano della Basilicata La Nuova del Sud Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155 Più risorse e strategie mirate rilanceranno il Mezzogiorno e l’Italia Il pensiero della Conferenza Regioni espresso a Roma dal governatore lucano Il rapporto Banche-Imprese segnala i limiti di sempre: poche infrastrutture e difficoltà di accesso al credito Il Sud in affanno per problemi storici Fondi all’agricoltura Risparmio energetico A PAGINA 2 A PAGINA 2 Le difficoltà delle aziende del Mezzogiorno, la crisi contingente che non na- sconde quella strutturale. E poi i temi dei finanzia- menti e della crescita. Ruotano intorno a questi temi le analisi del presi- dente della Regione Basi- licata, Vito De Filippo, nel commentare il rapporto dell’Osservatorio banche imprese. Per il governa- tore lucano “ci sono due livelli di problemi: “il pri- mo riguarda le risorse per lo sviluppo, il secondo le strategie. E’ chiaro che se si bada solo a tenere i con- ti in ordine anche a costo di azzerare le prospettive di crescita, essenziali per superare la crisi di qual- siasi Paese, non c’è spazio per risolvere quel divario Nord Sud”. Anno 0 Numero 29 del 11.11.2011 In 160 hanno partecipato bando che finan- zia interventi nel settore del risparmio energe- tico promosso dal dipartimento At- tività produttive C’è una vecchia regola rispetto alla quale di un uomo pubblico ogni cosa è pubblica. E’ tuttavia possibile non infrangere questa regola contempe- randola col principio del rispetto. Un principio che attiene l’immagine delle persone di cui si parla, ma, al tempo stesso, indica la qualità delle persone che parlano. Se quando, ormai mesi fa, è iniziata l’ennesi- ma campagna di fango che mira a colpirmi nella per- sona, ho scelto di non reagire pubblicamente, ma di affidarmi ad una Procura della Repubblica, l’ho fatto solo perché non volevo che al danno principale ori- ginato da chi ha lanciato questa campagna si aggiun- gesse quello fatto dai soliti “maitre a penser” che per esercitare il loro senso critico etero diretto debbano discettare, aggiungere “se e ma”, lanciare sospetto. Per questo non sono disposto a tollerare ombre di “valzer fuori casa” o accuse di maschilismo. Le vicen- de che ho denunciato riguardano me, ma colpiscono anche tante donne (dalle mie congiunti ad altre) che ho il dovere di tutelare non perché io sia il “maschio”, ma perché pagano il prezzo di un attacco rivolto a me, vittime di quello che in gergo militare si chiama effetto collaterale. Sulla scorta di questa considerazione, del dolore provato nell’intimo, delle precedenti e altret- tanto dolorose vicende vissute, il mio atteggiamento non può essere che di rispetto verso chi si sente di essere incappato in meccanismi analoghi. Per questo ho grande rispetto per quanto sta vivendo l’assessore Restaino. Perché tanto che sia vero che è incappato nel complotto di qualche indegno abitante dei palazzi regionali, tanto che l’esistenza di quelli che qualcuno, anche a mezzo stampa, definisce “strani personaggi” sia frutto solo di dicerie (altrettanto calunniatorie e inquinanti ma infondate) che finiscono per incidere sulla serenità di un uomo già sottoposto alla prova di un momento difficile per i noti fatti, è giusto lascia- re il tempo e la serenità all’interessato per riflettere e agire. E ad agire, in modo inequivoco, l’ho invitato pubblicamente, nel corso della direzione del partito, contro gli uni o contro gli altri, ma senza doversi sen- tire obbligato a mettere panni in piazza. Perché anche la stampa deve chiedere trasparenza (e quel dibattito è stato pubblico) ma non può pretendere di sostituirsi ai Tribunali nell’emettere giudizi e alle Questure nel raccogliere denunce. Una cosa è la Giustizia, una cosa è l’informa- zione. E una cosa ancora diversa è la politica. Que- ste vicende non possono e non devono influenzare le scelte della politica e, garantisco, non lo faranno. Il modo per proseguire quanto più efficacemente nell’azione di governo della Basilicata deve essere og- getto di altre valutazioni, nell’interesse dei cittadini, a partire dalla necessaria concordia e concertazione, alle base delle quali c’è necessariamente la serenità. E chi, volutamente, furbamente e subdolamente, la in- quina va condannato, in tutti i modi in cui è possibile. * Presidente della Regione Basilicata La politica sa volare più in alto della logica della maldicenza VITO DE FILIPPO * L’intervento del Presidente Rapporto Bankitalia In aumento l’occupa- zione delle donne Industrie, si cresce con lentezza Approvati 8 progetti per lo sviluppo tecnologico delle aziende agricole. La gra- duatoria sui siti web istituzionali. A PAGINA 3 Palazzi abbandonati, sto- riche mura sventrate e an- tiche dimore bisognose di valorizzazione e restauro. Nel centro storico di Po- tenza è sos monumenti. Potenza città Mura sventrate nel centro storico Monumenti storici abbandonati La Gazzetta del Mezzogiorno Qualche segno di ripresa c’è ma la produzione in- dustriale, in Basilicata, è ancora in salita. E’ il qua- dro fotografato nei primi sei mesi da Bankitalia. Rotondella Presentato il piano Sogin per la Trisaia Itrec bonificata entro il 2026 Ci vorranno 15 anni ma il sito della Trisaia sarà boni- ficato. L’investimento sarà pari a 83 milioni di euro e per i lavori saranno coin- volte le imprese locali.

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Il Quotidiano della Basilicata La Nuova del Sud

Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.itReg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli. Redazione: G. Fiorellini, G. Mafaro, N. Nicoletti Tel. 0971.668145 Fax 0971.668155

Più risorse e strategie mirate rilanceranno il Mezzogiorno e l’Italia

Il pensiero della Conferenza Regioni espresso a Roma dal governatore lucano

Il rapporto Banche-Imprese segnala i limiti di sempre: poche infrastrutture e difficoltà di accesso al credito

Il Sud in affannoper problemi storici

Fondi all’agricoltura

Risparmio energetico

•A PAGINA 2

•A PAGINA 2

Le difficoltà delle aziende del Mezzogiorno, la crisi contingente che non na-sconde quella strutturale. E poi i temi dei finanzia-menti e della crescita. Ruotano intorno a questi temi le analisi del presi-dente della Regione Basi-licata, Vito De Filippo, nel commentare il rapporto dell’Osservatorio banche imprese. Per il governa-tore lucano “ci sono due livelli di problemi: “il pri-mo riguarda le risorse per lo sviluppo, il secondo le strategie. E’ chiaro che se si bada solo a tenere i con-ti in ordine anche a costo di azzerare le prospettive di crescita, essenziali per superare la crisi di qual-siasi Paese, non c’è spazio per risolvere quel divario Nord Sud”.

Anno 0 Numero 29 del 11.11.2011

In 160 hanno partecipato bando che finan-zia interventi nel settore del risparmio energe-tico promosso dal dipartimento At-tività produttive

C’è una vecchia regola rispetto alla quale di un uomo pubblico ogni cosa è pubblica. E’ tuttavia possibile non infrangere questa regola contempe-randola col principio del rispetto. Un principio che attiene l’immagine delle persone di cui si parla, ma, al tempo stesso, indica la qualità delle persone che parlano.

Se quando, ormai mesi fa, è iniziata l’ennesi-ma campagna di fango che mira a colpirmi nella per-sona, ho scelto di non reagire pubblicamente, ma di affidarmi ad una Procura della Repubblica, l’ho fatto solo perché non volevo che al danno principale ori-ginato da chi ha lanciato questa campagna si aggiun-gesse quello fatto dai soliti “maitre a penser” che per esercitare il loro senso critico etero diretto debbano discettare, aggiungere “se e ma”, lanciare sospetto. Per questo non sono disposto a tollerare ombre di “valzer fuori casa” o accuse di maschilismo. Le vicen-de che ho denunciato riguardano me, ma colpiscono anche tante donne (dalle mie congiunti ad altre) che ho il dovere di tutelare non perché io sia il “maschio”, ma perché pagano il prezzo di un attacco rivolto a me, vittime di quello che in gergo militare si chiama effetto collaterale.

Sulla scorta di questa considerazione, del dolore provato nell’intimo, delle precedenti e altret-tanto dolorose vicende vissute, il mio atteggiamento non può essere che di rispetto verso chi si sente di essere incappato in meccanismi analoghi. Per questo ho grande rispetto per quanto sta vivendo l’assessore Restaino. Perché tanto che sia vero che è incappato nel complotto di qualche indegno abitante dei palazzi regionali, tanto che l’esistenza di quelli che qualcuno, anche a mezzo stampa, definisce “strani personaggi” sia frutto solo di dicerie (altrettanto calunniatorie e inquinanti ma infondate) che finiscono per incidere sulla serenità di un uomo già sottoposto alla prova di un momento difficile per i noti fatti, è giusto lascia-re il tempo e la serenità all’interessato per riflettere e agire. E ad agire, in modo inequivoco, l’ho invitato pubblicamente, nel corso della direzione del partito, contro gli uni o contro gli altri, ma senza doversi sen-tire obbligato a mettere panni in piazza. Perché anche la stampa deve chiedere trasparenza (e quel dibattito è stato pubblico) ma non può pretendere di sostituirsi ai Tribunali nell’emettere giudizi e alle Questure nel raccogliere denunce.

Una cosa è la Giustizia, una cosa è l’informa-zione. E una cosa ancora diversa è la politica. Que-ste vicende non possono e non devono influenzare le scelte della politica e, garantisco, non lo faranno. Il modo per proseguire quanto più efficacemente nell’azione di governo della Basilicata deve essere og-getto di altre valutazioni, nell’interesse dei cittadini, a partire dalla necessaria concordia e concertazione, alle base delle quali c’è necessariamente la serenità. E chi, volutamente, furbamente e subdolamente, la in-quina va condannato, in tutti i modi in cui è possibile.

* Presidente della Regione Basilicata

La politicasa volare più in altodella logicadella maldicenza

VITO DE FILIPPO *

L’intervento del Presidente

Rapporto Bankitalia

In aumento l’occupa-zione delle donne

Industrie, si cresce con lentezza

Approvati 8 progetti perlo sviluppo tecnologico delle aziende agricole. La gra-duatoria sui siti web istituzionali.

•A PAGINA 3

Palazzi abbandonati, sto-riche mura sventrate e an-tiche dimore bisognose di valorizzazione e restauro. Nel centro storico di Po-tenza è sos monumenti.

Potenza città

Mura sventrate nel centro storico

Monumenti storici abbandonati

La Gazzetta del Mezzogiorno

Qualche segno di ripresa c’è ma la produzione in-dustriale, in Basilicata, è ancora in salita. E’ il qua-dro fotografato nei primi sei mesi da Bankitalia.

Rotondella

Presentato il piano Sogin per la Trisaia

Itrec bonificata entro il 2026

Ci vorranno 15 anni ma il sito della Trisaia sarà boni-ficato. L’investimento sarà pari a 83 milioni di euro e per i lavori saranno coin-volte le imprese locali.

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Basilicata MezzogiornoPAG. 2Venerdì, 11/11/2011 N°29

C’è una crisi strutturale in quella congiunturale. Le imprese del Mezzogior-no, a sentire il commento al rapporto dell’Osserva-torio banche imprese del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, affondano i loro problemi proprio in un quella strut-turale. Perché “se anche in questo momento di una crisi globale dalle caratteri-stiche del tutto peculiari e anomale, i problemi delle aziende del Mezzogiorno restano nella scarsa capita-lizzazione, nella difficoltà di accesso al credito, nella ca-renza di infrastrutture, vuol dire che il problema non è congiunturale ma struttu-rale e che, al di là delle dif-ficoltà del momento, non si è lavorato come si doveva sui fondamentali dell’eco-nomia per agganciare la crescita”.De Filippo parla a nome del-la Conferenza delle Regioni e affronta, in particolare, i temi della crescita e dei fi-nanziamenti. “Ci sono due livelli di problemi – dice – il primo che riguarda le risor-se per lo sviluppo, il secon-do che riguarda le strategie. E’ chiaro che se si bada solo a tenere i conti in ordine

anche a costo di azzerare le prospettive di crescita, es-senziali per superare la crisi di qualsiasi Paese, ma ancor più di uno indebitato come l’Italia, non c’è spazio per risolvere quel divario Nord Sud, il più antico divario del mondo. L’Italia può crescere solo se cresce il Sud, e avere nel Mezzogiorno situazioni di contesto deboli, rende impossibile ogni aspirazio-ne”.Per De Filippo “la politica per il Sud non è comunque fatta di soli investimenti e coincide, per larga parte, con la politica per il sistema produttivo del Paese. Un esempio recente è quan-to avvenuto alla riunione del G20 a Cannes. Il Finan-cial Stability Board ha fatto approvare un documento con cui i parametri di pa-trimonializzazione delle banche vengono ancora implementati rispetto agli standard di Basilea III. Tutto questo significa una ridu-zione della disponibilità di finanziamenti per il sistema delle imprese e delle fami-glie, levando risorse alla crescita e incidendo, ancora una volta, maggiormente in Paesi a maggiore debolezza come l’Italia”.

Illuminazione pubblica più efficiente e parsimoniosa ed edifici pubblici riscaldati a minor costo. Si attendono questi risultati dalle oltre 160 domande inoltrate dagli enti locali per accedere a finanziamenti che la Regione ha stanziato al fine di contenere i consumi energetici degli edifici pubblici e degli impianti di illuminazione pubblica.Nel comunicare il dato, all’indomani della scadenza del termine stabilito per la presentazione delle istanze, l’as-sessore alle Attività produttive, Erminio Restaino, com-menta soddisfatto: “La convinta adesione delle ammini-strazioni locali al programma varato dal Dipartimento per conseguire il duplice obiettivo della riduzione dei costi gestionali e della tutela ambientale, testimonia la validità delle scelte a suo tempo adottate ai fini dell’utilizzo delle risorse comunitarie”.Restaino ricorda “come il sistema ipotizzato per l’attribu-zione dei punteggi ha premiato, tra l’altro, soluzioni parti-colarmente innovative”. “Ora l’impegno del Dipartimento è ora tutto profuso ad accelerare l’istruttoria delle istanze affinchè i progetti diventano rapidamente opere tese a ridurre tanto i consumi energetici quanto le emissioni cli-malteranti in atmosfera. Tenuto conto che l’utilizzo delle procedure informatiche semplificate adottate dal Dipartimento ha consentito di stilare la graduatoria di progetti finanziabili a distanza di solo 24 ore dalla presentazione delle istanze, siamo con-vinti di poter celermente adottare i provvedimenti neces-sari per autorizzare i lavori”.

Risorse e strategie per il SudL’analisi di De Filippo: “L’Italia cresce se il Mezzogiorno si sviluppa”

Il presidente della Regione Basilicata commenta i dati del rapporto dell’Osservatorio banche imprese

Energia, boom di domandeper l’accesso ai finanzimentiIn 160 hanno aderito al bando promosso dal Dipartimento Attività produttiveRestaino: “Meno inquinamento e più efficienza, premiate le soluzioni innovative”

Si terrà a Matera, dal 24 al 27 novembre 2011, la quarta edizione della Borsa del turismo luca-no, organizzata dall’Apt Basilicata in collabora-zione con il Piot Matera e Collina. I punti cardini

dell’evento sono la creazione ed il consolidamento di flussi turistici nella nostra regione, intesi a favo-rire nuove opportunità e contatti fra gli operatori presenti alla Borsa, provenienti da Olanda, Francia, Germania, Inghilterra, Russia, Ucraina. Questi mer-cati sono un obiettivo preciso per instaurare nuove ed importanti relazioni a favore degli imprenditori turistici locali.La Borsa del turismo lucano - ha spiegato il direttore generale dell’Apt Ginpiero Perri - è un appuntamento che si consolida soprattutto per la crescente vocazio-ne a proporsi come luogo di business e non solo per essere una vetrina dell’offerta turistica lucana, carat-terizzato da un forte protagonismo degli operatori economici per i quali si intende creare un luogo ri-corrente di incontro tra domanda e offerta”.La BTL rientra anche nella programmazione di mar-keting dei PIOT Matera e Collina che vede come ca-pofila pubblico il Comune di Matera e privato la Con-fapi di Matera.

Uno scorcio dei Sassi

Borsa turismoa MateraDal 24 al 27 novembre. Ci saranno operatori locali e internazionali

“Occorre investire

sulle prospettive di crescita

e non badare solo

a tenere i conti in ordine”

“Le imprese del Mezzogiorno

vivono antichi problemi

legati ai capitali

all’accesso al credito

alla carenza

di infrastrutture”

“Grazie alle procedure

informatiche semplificate

raggiunti tempi record

nella valutazione

delle domande”

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Basilicata MezzogiornoPAG. 3Venerdì, 11/11/2011 N°29

In 10 anni raddoppiati i laureati agricoltori

“Una tradizione che si rinnova da 60 anni, una gior-nata per ringraziare dei doni della terra che non è solo degli agricoltori e che deve essere curata e man-tenuta nel tempo come bene prezioso per tutta la comunità”. Lo ha dichiarato Vilma Mazzocco, assesso-re all’Agricoltura della Regione Basilicata. “E’ motivo di gioia per tutti noi – prosegue - ospitare ad Acerenza la Giornata Nazionale del Ringraziamen-to, organizzata dall’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Conferenza Episcopale Italiana e l’Arcidiocesi di Acerenza, in collaborazione con Col-diretti, Acli Terra, Fai e Ugc Cisl e Mcl Federagri, con il patrocinio del Comune di Acerenza e di Progetto Po-licoro. In questo tempo di crisi un segnale positivo è rappresentato dal ritorno all’impresa agricola di tanti giovani che hanno deciso di costruire il loro futuro di lavoro nelle campagne, dove rappresentano una componente dinamica ed innovativa del settore agri-colo, nonostante le difficoltà da affrontare ogni gior-no. I dati dell’ultimo censimento generale dell’agri-coltura testimoniano che negli ultimi dieci anni sono più che raddoppiati i laureati alla guida delle aziende agricole. La Giornata del ringraziamento rappresenta un’occasione importante di riflessione sui problemi che il mondo rurale sta vivendo, acuiti dal protrarsi degli effetti dalla crisi economica e finanziaria”.

Prodotti tipici

Giornata nazionale dei doni della terraAd Acerenza il 13/11

Circa un milione e mezzo di euro per finanziare otto progetti che punteranno a rendere più competitive e tecnologiche le aziende agricole. La delibera con cui la giunta regionale ha approvato la graduatoria definitiva dei beneficia-ri dei contributi previsti dalla Mis 123 del Psr 2007-2013 sarà pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione del 16 novem-bre, sul sito istituzionale www.regione.basilicata.it e sul sito ufficiale del Programma di sviluppo rurale www.basilicatapsr.it. Lo ha reso noto l’asses-sore all’agricoltura, svilup-po rurale ed economia

montana, Vilma Mazzoc-co. Il Bando è destinato al sostegno di percorsi di modernizzazione e inno-vazione dei settori agro-alimentari regionali, con la previsione di migliora-menti nella capacità tec-nologica delle imprese, ma anche di un coordina-mento lungo le principali filiere produttive. La Mis 123 è una delle misure inserite nell’Asse 1 del Piano di sviluppo rurale 2007-2013 finalizzate ad “Accrescere la competiti-vità del settore agricolo e forestale sostenendo la ri-strutturazione, lo sviluppo e l’innovazione”. Poteva-no presentare domanda

tutte le imprese agricole in possesso dei requisiti richiesti. Con la Mis 123 vengono finanziati in-terventi di costruzione e ammodernamento di im-mobili; acquisto di immo-bili ad esclusione degli im-pianti e delle attrezzature mobili; acquisto di nuovi impianti e macchinari con software per personal computer. Dopo l’analisi dei ricorsi che erano stati presentati all’indomani della pubblicazione della graduatoria provvisoria, sono stati dichiarati am-missibili e finanziabili otto progetti, per un importo complessivo di circa 1,5 milioni di euro. “Il bando

- ha spiegato l’asessore Mazzocco - è destinato al sostegno di percorsi di modernizzazione e inno-vazione dei settori agro-alimentari regionali e mira a migliorare la capacità tecnologica delle imprese favorendo un maggiore coordinamento lungo le principali filiere produtti-ve”. L’azione è rivolta alle imprese in lavorazione, trasformazione, conser-vazione e commercializ-zazione di prodotti agri-coli che dimostrano di vendere/collocare le pro-prie produzioni garanten-do un’adeguata remune-razione per le aziende che cedono la materia prima.

Bando prodotti agricoli: c’è la graduatoriaFinanziabili otto progetti per un importo complessivo di circa 1,5 mln

Fattorie didattiche Il re tartufo

Aule in campo

Ai nastri di partenza la prima Fiera del Tartufo Lucano e della Val d’Agri. L’evento si terrà domenica 13 novem-bre ed è promosso dall’associazione Libertas Vertina, in collaborazione con il Comune di Marsicovetere. La manifestazione vuol puntare alla valorizzazione del Tartufo lucano in linea con la ricorrente Rassegna Enogastronomica del Tartufo e dei Vini Lucani, che viene organizzata dalla stessa associazione durante il mese di agosto. Nella mattinata è previsto un dibatti-to sul tema della valorizzazione al quale parteciperà il Presidente della Giunta Regionale Vito De Filippo. L’Al-sia, attraverso la propria Azienda agricola sperimen-tale “Bosco Galdo” di Villa d’Agri, parteciperà con un approfondimento sul lavoro svolto nell’ambito della tartuficoltura nell’area dell’Alta Val d’Agri.

Aumentare la conoscenza dell’offerta delle 42 Fatto-rie didattiche presso gli Istituti scolastici regionali, in particolare tra le scuole primarie di primo e secondo grado. Questo è l’obiettivo dei tre incontri “business to business” organizzati dall’Alsia, Agenzia di Svilup-po e Innovazione in Agricoltura. Il primo si è svolto lo scorso 8 novembre a Policoro (MT), il secondo in-contro è previsto a Potenza martedì 22 novembre nella Biblioteca provinciale in via Maestri del Lavoro e il terzo si svolgerà a Matera martedì 29 novembre, sempre alle 16,00 presso la sede centrale dell’Alsia in via Carlo Levi. Tre sedi, geograficamente distribuite, per agevolare la partecipazione degli istituti scola-stici, e tre opportunità, per gli operatori delle Fatto-rie didattiche riconosciute nell’elenco regionale, di presentarsi a gruppi di scuole provenienti da diverse zone della Basilicata. Gli incontri, dopo una illustra-zione della realtà lucana della rete di Fattorie didat-tiche da parte dei funzionari dell’Agenzia, lasceranno spazio agli operatori per presentarsi e rispondere ad eventuali richieste dei visitatori. Questa iniziativa nasce dalla maturità del settore della nostra regione e scuole sempre più desiderose di rivolgersi a strut-ture locali. Le Fattorie didattiche della Basilicata of-frono in totale 125 laboratori con svariate produzioni agricole, così da offrire in ogni stagione un percorso completo nella campagna. (bm1)

Tre giorni di visite e sperimentazioni per studenti lucani organizzati dall’Alsia

Festa del gustoin Val d’AgriA Marsicovetere dal 13 novembre

Assessore Mazzocco:

“Il progetto tende

a migliorare la capacità

tecnologica delle imprese

agro-alimentari”

In Basilicata ci sono 42

fattorie didattiche per un

totale di 125 laboratori.

Prossimi incontri a Policoro

(22/11) e Matera (29/11)

Un vicolo del paese che ospiterà la prima sagra del tartufo lucano

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Basilicata MezzogiornoPAG. 4Venerdì, 11/11/2011 N°29

I cittadini potranno recarsi per il rilascio delle attestazioni sull’esenzione dei ticket nei punti che saranno attivi a Matera e in altri sette Comuni

Ieri riunione seconda Commissione consiliare permanente

Asm: “Uffici aperti domani e domenica nella provincia”

I sindacati alla Regione:“Stabilizzare i tecnici agricoli Alsia”Problematica al centro della II commissione consiliare

Domani e domenica, a Matera e quasi in tutta la pro-vincia, saranno aperti al pubblico gli uffici che potranno consentire ai cittadini di sbrigare le pratiche per il rilascio delle attesta-zioni ai fini dell’esenzione del ticket. L’apertura degli sportelli è prevista dalle 7.00 mentre la chiusura è fissa-ta alle 20. Gli altri uffici che saranno a disposizione dell’utenza verranno attivati a Policoro, Tinchi, Stigliano e Bernalda negli stessi orari previsti nella Città dei Sassi mentre a Tursi il servizio sarà con-cesso soltanto nei regolari orari di lavoro. Anche a Mon-talbano Jonico ed a San Mauro Forte saranno aperti gli uffici solo nei normali orari di servizio del personale in-terno. La decisione è stata presa dall’Azienda sanitaria di Matera, che ha annunciato l’avvio dell’apertura degli sportelli nel Materano anche nel fine settimana al fine di

Sollecitare la Regione a stabi-lizzare i tecnici agricoli pre-cari da 10 anni. E’ la richiesta dei sindacati in commissione

La situazione dei lavorato-ri precari dell’Alsia in pri-mo piano. Dopo l’audizione nei mesi scorsi in Quarta Commis-sione consiliare, i sincada-ti del comparto del pub-blico impiego sono stati ascoltati nella Seconda Commissione consiliare permanente “Bilancio e Programmazione”, riunita-si ieri, mettendo al centro dei lavori le problemati-che relative alla condizio-ne dei precari dell’Agenzia lucana di sviluppo e inno-vazione in agricoltura e chiedendone la stabiliz-zazione.Sono stati auditi i rappresentanti sindacali Cigl Fp e Cisl Fp,che han-no spiegato come, ancora oggi, i quarantotto tecnici agricoli precari lavorano

con un contratto a tem-po determinato fino al 31 marzo 2012. Una situa-zione che si trascina da tempo. Gli stessi tecnici lavora-no da quasi 10 anni con contratti di collaborazio-ne continuativa o a tem-po determinato sia nelle otto Aziende agricole sperimentali dimostra-tive dislocate su tutto il territorio regionale che nelle sedi dell’Agenzia agricola di Potenza e Ma-tera.I rappresentanti sindaca-li, dopo aver sottolinea-to la piena funzionalità dei lavoratori all’interno dell’Agenzia lucana, han-no sollecitato un inter-vento conclusivo con un provvedimento della Re-

gione teso alla definitiva stabilizzazione dei lavo-ratori precari nell’ambito del riordino del comparto agricolo lucano e per la copertura finanziaria sul Bilancio 2012. Successivamente, il pre-sidente dell’organismo Antonio Autilio ha con-cordato con il presidente della III Commissione “At-tività produttive, territo-rio” Giannino Romaniello la convocazione di una riunione congiunta delle commissioni alla presen-za dell’assessore regio-nale all’Agricoltura Wilma Mazzocco per conoscere gli intenti del Governo regionale e trovare una soluzione definitiva alla vicenda. All’ordine del giorno dei lavori c’è stata

anche la discussione sulle problematiche relative alla situa-zione finanziaria dei Comuni capoluogo lucani Potenza e Ma-tera e all’applicazione delle disposizioni per la formazione del bilancio di previsione annuale e plu-riennale della Regione Ba-silicata. Per quest’ultima è stato deciso di richiedere

l’audizione del presiden-te della Giunta regionale, Vito De Filippo, per fornire spiegazioni sulla situazio-ne delle amministrazioni municipali esposte ai ser-

vizi sovra comu-nali. Alla riunione della Commissione hanno preso parte i componenti Luca Braia e Giuseppe Dalessandro (Pd),

Ernesto Navazio (Ial), Ro-berto Falotico (Plb), Ales-sandro Singetta (Api), Luigi Scaglione (Pu), Gian-nino Romaniello (Sel) e Rocco Vita (Psi).

Una struttura sanitaria

“Il servizio sarà concesso anche nel fine settimana per soddisfare le tante richieste”

Autilio(Idv): “Elevare la cultura a motore di svi-luppo”

L’esponente di Idv Anto-nio Autilio ha espresso apprezzamento per l’ini-ziativa ‘Adotta un monu-mento’ in Basilicata che “significa elevare la cultu-ra a motore di sviluppo e valorizzare il patrimonio artistico, storico, monu-mentale, paesaggistico per una crescita econo-mica e civile del sistema-regione. Promuovere la missione attaverso le 3C: Cultura, Creatività, Com-petitività’”

Pagliuca(Pdl): “Innovare ma senza sperperi”

“Ben vengano Banda Larga, Task Force antibu-rocrazia, Venture Capital e microcredito, ma è op-portuno che i controlli ed il monitoraggio dei risul-tati sia svolto con scru-polo e con trasparenza, per intervenire preventi-vamente sulle criticità o per correggere errori di programmazione e di fi-nanziamenti non adatti allo scopo di ‘Obiettivo 2012’. Ad affermarlo il ca-pogruppo del Pdl Nico-la Pagliuca.”Guardo con

interesse, ha aggiunto, all’azione messa in campo, anche da capogruppo di minoranza e di opposizio-ne, devo essere favorevole e propositivo rispetto alle tematiche del progresso tecnologico, scientifico, finanziario ed economico. Ma a condizione che agli atti ed ai proclami segua-no anche i fatti concreti e la politica del fare.”

Singetta(Api): Pdl su so-stegno a giovani lucani

Il consigliere di Api Ales-sandro Singetta presen-terà lunedì nella Sala 3 del

Consiglio regionale la pro-posta di legge “Interventi per l’autonomia abitativa, l’imprenditoria e l’acces-so al credito dei giovani lucani” per favorire l’auto-nomia delle giovani gene-razioni anche attraverso la promozione dell’auto-imprenditorialità. Lo ha annunciato lo stesso Sin-getta spiegando che sarà “un ‘aiuto’ per chi vive il drammatico precariato.”

Rosa(Pdl): Su centrosini-stra lucano

“Si è rotta la bussola del Potere che ha fatto da

collante tra i due apparati comunisti e democristia-ni: oltre ai pessimi risulta-ti nel campo economico e dello sviluppo, si sono aggiunti comportamenti ai limiti della liceità, anche etica e morale, nell’utiliz-zo delle istituzioni e della pubblica amministrazione da parte dei partiti della sinistra nostrana”. Lo ha dichiarato il consigliere del gruppo regionale Pdl, Gianni Rosa.

Benedetto(Idv): Gover-no sia equo su alluvioni

Per il capogruppo dell’Idv

Nicola Benedetto è neces-sario “chiedere al Gover-no per il Metapontino lo stesso trattamento riser-vato alle altre popolazio-ni alluvionate.”I provve-dimenti urgenti adottati con primi finanziamenti a favore delle aree liguri e toscane, dopo quelli che riguardano il Veneto, sono la riprova di quella politi-ca dei ‘due pesi e due mi-sure’ . La Regione ha fatto il suo dovere e dopo gli interventi di emergenza ha destinato 7milioni di euro per il Metapontino. Ribadirlo, ha concluso, è un fatto di giustizia”.

Dal Consiglio

soddisfare, in tempi ragionevoli, le numerose richieste dell’utenza.

Per eseguire le prestazioni, i cit-tadini potranno recarsi agli uffici dell’Asm e al Punto Sanità della stessa azienda sanitaria, rispettiva-mente situati in piazza Firenze e in via Ascanio Persio. Sarà possibile,

inoltre, rivolgersi ad altri uffici presenti nell’Ospedale Madonna delle Grazie della Città dei Sassi. “I maggiori tempi di attesa del Punto di via Ascanio Persio – precisa l’Asm in una nota - sono dovuti alla tipologia del punto stesso che è distaccato dalle strutture di erogazione del-le prestazioni. A causa delle dimensioni ridotte risulta facilmente affollato. L’ufficio è stato istituito per soddi-sfare le esigenze di un’utenza, prevalentemente anzia-na, con minori possibilità di mobilità”. (Al. Sil.)

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 11.11.2011 PAG.5

RAPPORTO BANKITALIA

E’ la fotografia dei primi sei mesi dell’anno. Sempre meno le nuove aziende a fronte di quelle che chiudono

La Basilicata è con il fiatone Cala la produzione industriale, cassa integrazione in aumento: quadro in salita per Bankitalia

di CARLA ZITA

POTENZA- Qualche lie-ve spiraglio di luce si in-travede ma l’economiadella Basilicata, comeevidenziato nell’aggior-namento congiuntura-le della filiale di Poten-za di Bankitalia, è an-cora, a dir poco, in dif-ficoltà. In una conferen-za stampa ieri nel capo-luogo diregione lapresenta-zione deidati relati-vi ai primisei mesidel 2011che hannofatto regi-strareun’ulterio-re contra-zione, parial -2,6 percento, del-la produ-zione indu-striale, an-che se inmisura in-feriore ri-spetto alloscorso an-no. Il datocertamen-te non con-sola.

Qualchesegno diripresa an-che per leesportazio-ni rappre-sentate peril 90 per cento dal set-tore dell’auto dovuto al-la presenza della FiatSata di Melfi. Altroaspetto positivo: la cre-scita dell’occupazionedel 2,7 per cento rispet-to allo stesso periododel 2010. Riguardo aquest’ultimo dato è daevidenziare in partico-lare la crescita dell’oc-cupazione per le donneanche se, come sottoli-neato, sarebbe impor-tante capire il tipo dicontratto lavorativo.

Alla crescita dell’oc-cupazione, però, si evi-denzia anche l’aumen-to del 15,1 delle ore dicassa integrazione.

Dai dati Unioncame-re e Movimprese le nuo-ve aziende sono in nu-mero minore rispetto aquelle che invece han-no chiuso. Va male inparticolare nel settoredelle costruzioni con

meno imprese e menolavoratori. In calo lecompravendite nel set-tore delle costruzioni enon va meglio perquanto riguarda le ven-

dite al dettaglio dimi-nuite del 4,2 per centoin particolare per quan-to riguarda il settoredel non alimentare:maggiormente sono

stati colpiti i piccoliesercizi (fino a 5 addet-ti).

I dati del rapporto“Economie regionali:l’economia della Basili-cata’’ sono stati illustra-ti dal direttore della fi-liale potentina di Ban-kitalia Fasano e dagliesperti Curci e Mistrul-li. Nel settore finanzia-rio per le imprese è cre-sciuto il credito anchese se n’e registrata unpeggioramento insie-me ad un aumento deitassi d’interesse suiprestiti. La qualità delcredito alle famiglie “èpeggiorata a ritmi con-tenuti”. Dalle intervistea campione svolte suaziende con meno diventi addetti circa il 50per cento di queste ha

registratouna con-trazionedel fattu-rato e soloun terzone prevedein futuroun incre-mento. Lasituazionecomplessi-va, dun-que, è an-cora carat-terizzatada una so-stanzialedebolezza.

Perquanto ri-guarda,invece, leestrazionidi idrocar-

buri nella relazione an-nuale di Bankitalia, agiugno, sapremo qua-li i dati più importantiche interessano l’econo-mia lucana.

Il direttore della filialepotentina di BankitaliaFasano e gli esperti Curci eMistrulli

Industria: Secondo dati Unionca-mere è stata in calo la produzionein tutti i principali settori ad ecce-zione della meccanica e dei mezzidi trasporto. La flessione della do-manda ha riguardato sia la com-ponente estera ma soprattuttoquella interna. Perdura la situazio-ne congiunturale. In prospettiva,secondo le imprese intervistate daBankitalia, l’attività d’investimen-to per il 2012 dovrebbe ristagna-re sui livelli dello scorso anno.

Le costruzioni: Secondo l’Osser-vatorio del mercato immobiliare(Omi) la compravendita di abitazio-ni è diminuito del 12,5 per centorispetto allo stesso periodo del2010. Secondo i dati Cresme a fron-te di un aumento degli appalti pub-blicati in regione l’importo comples-sivo delle gare si è ridotto da cir-ca 150 a circa 112 milioni di euromentre prosegue il calo delle

aziende di costruzione attive in Ba-silicata

I servizi: Le vendite al dettagliosi sono contratte del 4,2 per centocon ripercussioni negative soprat-tutto per le piccole attività commer-ciali. Le immatricolazioni dei vei-coli commerciali sono diminuite del29,6 per cento allo stesso modo leimmatricolazioni di autovetture.

Gli scambi con l’estero: Nei pri-mi sei mesi del 2011 le esportazio-ni regionali sono aumentate del12,1 per cento, meno che in Italia(15,8 per cento) e nel Mezzogior-no (17,3 per cento). Il 90 per cen-to della crescita delle esportazioniè da attribuire al settore dell’auto.Tra i settori più importanti quel-lo del mobile imbottito che ha re-gistrato, invece, un calo pari a -5,9per cento in controtendenza rispet-

to al dato nazionale (+ 6,7 per cen-to). A trainare la ripresa dell’exporti paesi extra europei (51,9 per cen-to) mentre sono state più contenu-te le esportazioni lucane in paesieuropei.

Il mercato del lavoro: Secondol’Istat nei primi sei mesi del 2011l’occupazione è cresciuta in Basi-licata del 2,7 per cento. L’aumen-to è stato più intenso per le donne(4,0 per cento rispetto al 2,0 percento degli uomini). La crescita del-l’occupazione, comune a tutti i set-tori ad eccezione delle costruzioni,ha interessato in misura maggio-re il comparto dell’industria e delcommercio, più contenuto nel set-tore dell’agricoltura. Alla crescitadell’occupazione si accompagna an-che l’aumento dell’offerta di lavo-ro del 1,5 per cento. E’ aumentatoanche il tasso di attività di 0,5 pun-ti portandosi al 54,5 per cento.

L’economia reale

Il finanziamento all’economia: I finan-ziamenti alle famiglie, compresi quel-li concessi da società finanziare, han-no rallentato al 4,8 per cento. In par-ticolare si è attenuata l’espansione deifinanziamenti destinati all’acquisto diabitazioni. Secondo un’indagine con-dotta dalla sede di Potenza di Banki-talia intervistando i responsabili deiprincipali istituti di credito operanti inregione risulta che il rallentamento delcredito alle famiglie è stato condizio-nato sia dall’irrigidimento delle condi-zioni di offerta sia dalla decelerazionedella domanda. Il credito al settore pro-duttivo è cresciuto del 3,7 per cento nelgiugno del 2011 ma con differenze ri-spetto ai settori: i prestiti alle impre-se manifatturiere sono aumentati inparticolare del 5,2 per cento mentresi sono ridotti per le imprese di costru-

zioni e di servizi.L’espansione del credito si è accom-

pagnato ad un ulteriore deterioramen-to della qualità dei finanziamenti e adun aumento dei tassi d’interesse sui pre-stiti. Il flusso di nuove sofferenze ret-tificate in rapporto ai prestiti vivi è sta-to pari al 2,5 per cento. Il peggioramen-

to è determinato dalle imprese il cui tas-so di ingresso in sofferenza è aumen-tato. Il costo del credito è aumentatodi circa 30 punti nei primi sei mesi del2011.

Il risparmio finanziario: Nei primisei mesi del 2011 la raccolta bancariada famiglie ed imprese ha acceleratoall’1,8 per cento. I pronti contro termi-ne e le obbligazioni bancarie sono au-mentati in modo sostenuto a fronte diun calo dei depositi in conto corrente.Il tasso passivo sui conti correnti è au-mentato nei primi sei mesi dell’annodi 12 punti base. Sono cresciuti anchei titoli a custodia semplice e ammini-strativa. Sono aumentati i titoli di Sta-to italiani e le obbligazioni emesse dabanche e, nel frattempo, si sono ridot-te le quote Oicr e le azioni che hannorisentito del calo delle quotazioni.

Settore finanziario

Tra gli aspetti positivi c’è la crescita

dell’occupazione inparticolare per le donne

Nel settore finanziario per le imprese ècresciuto il credito anche se si registra

un peggioramento insieme ad unaumento dei tassi d’interesse sui prestiti

9_Primo Piano Basilicata_ Venerdì 11 novembre 2011_Basilicata_

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 11.11.2011 PAG.6

Venerdì 11 novembre 2011

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Il Real Metapontino

Eccellenza Il tecnico Bacci avrebbe voluto prestazione e risultato

Real Metapontino felice a metàMONTALBANO - Il risultatofinale maturato sul campo delPicerno ha lasciato un po' d'a-maro in bocca a mister Gugliel-mo Bacci. Il tecnico del RealMetapontino speravaalla vigi-lia della gara di poter fare botti-no pieno e portare a casa la vit-toria. Ma dopo una partita tira-ta e difficile i tre punti non sonoarrivati, il team del patron Pa-squale Casalnuovo è riuscito aportar via solo un punticino.Sempre meglio che niente. Laclassifica si è mossa, Petilli ecompagni sono ora in secondaposizione appaiati all'AtleticoPotenza di Camelia, dietro ilPolicoro, che si è portato avantidi due punti avendo comunquedisputato una gara in più. Il Pi-cerno non è certo avversario

dei più facili del campionato e,consapevole della sua aggres-sività e forza offensiva, il Realsi è presentato con un impian-to tattico molto abbottonatocon un centrocampo infoltito,pensando in primis a non per-dere e sperando magari inun'invenzione di Petilli. Ma an-cora una volta i pregi e le caren-ze strutturalidella compaginejonica sono implacabilmentevenuti fuori. Ottima sulla lineadifensiva, con un Maida im-peccabile, i due difensori di fa-scia attenti e i centrali, il tecni-co Bartoli e il roccioso Cicchelliche non sbagliano un colpo, lacompagine di Bacci comincia asoffrire dal centrocampo in su.Pur facendosi apprezzare ele-menti come il mai domo Osta-

ku eil vivaceFaillace, inmezzoal campo si fa sentire la caren-za di un play maker di persona-lità, che diriga le operazioni infase di costruzione del gioco,che risulta alquanto faticosa ediscontinua. E le difficoltà sifanno ancora più evidenti in fa-se offensiva, quando bisogne-rebbe finalizzare le trame digioco e mettere la palla in rete. Ipur bravi Petilli e Lavecchiasoffrono la mancanza di unapunta di peso, una prima pun-ta che sappia concludere, im-pegnare la difesa avversaria eaprire spazi utili ai compagniin inserimento. Del resto i nu-meri dicono che il Real ha la mi-gliore difesa del torneo con solitre gol subiti, ma anche il peg-giore attacco, se si escludono le

ultime cinque della classificagenerale. Soltanto otto i gol sinqui realizzati. Ma la società e iltecnico sono pienamente con-sapevoli della situazione, bensanno ciò che va e ciò che nonva, e sono alla ricerca di quelche occorre per rafforzare l'or-

ganico. Intanto già a Picernoha esordito con una buona pro-va. Senza fretta, per non sba-gliare, perché eventuali erroripotrebbero essere determi-nanti per l'aggancio degliobiettivi di stagione.

Antonio Romano

Rotondella Saranno investiti 83 milioni di euro con il coinvolgimento delle imprese locali

Itrec bonificato entro il 2026Nucleare, presentato il Piano industriale della Sogin per il sito della TrisaiaRISAIA DI ROTONDELLA -Ci vorranno ancora quindicianni, per concludere la boni-fica ambientale dell'impian-to Itrec di Rotondella.

Se ne è parlato ieri mattinapresso la sala Pitagora delCentro Enea, dove è statopresentato dall'amministra-tore delegato di Sogin, Giu -seppe Nucci (nella foto delbox), il Piano industriale2011-2015.

Erano presenti diversirappresentanti istituziona-li, associazioni datoriali esindacali della regione.Nucci ha illustrato, inoltre,l’andamento positivo del pri-mo semestre 2011 e, nel cor-so della conferenza, ha fir-mato con il presidente diConfindustria Basilicata,Pasquale Carrano, e di Con-fapi Matera, Vito DomenicoGravela, un protocollo d’in -tesa per rafforzare la siner-gia fra Sogin e il tessuto im-prenditoriale locale per le at-tività di decommissioning edi gestione in sicurezza deirifiuti radioattivi.

«La firma delprotocollodioggi –ha continuato Nucci–attiva nuovi strumenti dipartnership. É una ulterioreconferma della nostra vo-lontà di condividere l’obietti -vo della più importante boni-fica ambientale nella storiadel nostro Paese, con le isti-tuzioni e le imprese locali di-rettamente coinvolte nellenostre attività assicurandoche tutti i giorni nostri di-pendenti operano con il mas-simo impegno per garantirela sicurezza dei cittadini ita-liani».

Tragliobiettivi diSogin -èemerso- vi è quello di mette-re in sicurezza i rifiuti ra-dioattivi prodotti dallosmantellamento degli im-pianti nucleari e dalle attivi-tà di medicina nucleare, in-dustriali e di ricerca, per ga-rantire i cittadini, tutelarel’ambiente e le generazionifuture.

In pratica, si tratta di:Smantellare gli edifici con-venzionali e finalizzare lescelte tecnologiche di pro-getto per il decommissio-ning dei siti nucleari; loca-lizzare e realizzare il ParcoTecnologico e il Deposito na-zionale dei rifiuti radioatti-vi, appena definitidall’Agenzia di SicurezzaNucleare i criteri per realiz-

zare la carta nazionale dellearee potenzialmente idonee;valorizzare in Italia eall’estero le competenze del-le imprese italiane qualifica-te da Sogin.

Per terminare le attività didecommissioning e arrivareal prato verde dei siti, occor-rono 4,8 miliardi di euro,comprensivi dei costi di tra-sferimento dei rifiuti al fu-turo Deposito nazionale. Neicinque anni del piano, Soginrealizzerà attività di decom-missioning, mantenimentoin sicurezza e servizi per 542milioni di euro, dei quali 83milioni per le attività

nell’impianto Itrec di Roton-della. Nel primo semestre2011, Sogin ha incrementa-to del 50% le attività di sman-tellamento degli impiantinucleari rispetto alla mediadel periodo 2007-2010. Nel-l'’impianto Itrec di Roton-della, le principali attivitàpreviste nell’arco di Piano ri-guarderanno la bonifica deldeposito interrato (fossa ir-reversibile), la realizzazionedell’impianto di cementazio-ne dei rifiuti liquidi radioat-tivi e delle strutture logisti-che dicantiere funzionalial-le operazioni di smantella-mento. Nel 2011, è stato am-

pliato l’Albo fornitori e sonostati ridefiniti i Piani di com-mittenza delle attività perprivilegiare la concorrenza.E’ stata coinvolta l’impren -ditoria locale, con appositiprotocolli d’intesa per favo-rire così lo sviluppo del tes-suto economico dei territorinei quali Sogin è presente.Sono stati inoltre siglati pro-tocolli di legalità per appaltie subappalti con le Prefettu-re delle province nelle qualiSogin opera, tra le qualiquelle di Alessandria e Ver-celli. Queste scelte garanti-scono maggiore trasparen-za, certezza dei tempi e con-

tenimento dei costi generalirispetto alla spesa attuale.

Nel primo semestre 2011sono state contrattualizzateattività per 82,8 milioni dieuro, rispetto ai 25,9 milionidello stesso periodo del 2010con un incremento di oltretre volte. Questi importi so-no stati assegnati per il 76%(63 milioni) attraverso pro-cedure di gara, rispetto al42% (10,8 milioni) assegnatinel primo semestre 2010. Ilribasso delle gare ha prodot-to risparmi per 12 milioni dieuro.

Il nuovo contesto normati-vo, nel 2010, ha affidato a So-

gin la localizzazione, realiz-zazione e gestione del ParcoTecnologico e Deposito na-zionale per i rifiuti radioatti-vi, che amplia il perimetroaziendale. Il Deposito per-metterà di mettere in sicu-rezza i rifiuti radioattivi pro-dotti dal decommissioning edalle quotidiane attività dimedicina nucleare, indu-striali e di ricerca, che ognianno producono circa 500metri cubi di rifiuti, oggi cu-stoditi in diversi deposititemporanei sparsi nel terri-torio italiano.

Pierantonio [email protected]

Previsto un deposito temporaneo

Smantellamentoin sicurezza

con le nuove norme«LE attività di decommissioning e messa in si-curezza dei rifiuti radioattivi che Sogin portaavanti nell'impianto Itrec di Rotondella sonosvolte nel rispetto della normativa vigente esono realizzate in linea con i migliori standardinternazionali, per garantire la massima sicu-rezza per i lavoratori, la popolazione e l'am-biente».

A certificarlo è lostesso managementdella Sogin, che pre-cisa come «la realiz-zazione del depositotemporaneo (nellafoto), annesso al-l'impianto di cemen-tazione dei rifiuti li-quidi radioattivi,denominati “pro -dotto finito”, è pro-gettato secondo lemigliori esperienzeinternazionali, ga-rantirà la massimasicurezza nello stoc-caggio temporaneoesclusivamente deirifiuti radioattivi,derivanti dalle atti-vità di cementazione dei rifiuti radioattivi li-quidi già presenti nel sito.

Questa struttura ospiterà anche i due con-tenitori che saranno realizzati per lo stoccag-gio a secco del combustibile “Elk River”, at-tualmente presente in piscina, in vista del lorotrasferimento al Deposito nazionale. Al termi-ne delle operazioni di trasferimento il deposi-to sarà smantellato».

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 11.11.2011 PAG.7

Venerdì 11 novembre 2011

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Il sindaco sottolinea l’aspetto occupazionale in vista della Conferenza del 18 a Roma

Salandra punta su GeogastockIl Comune crede nel progetto di stoccaggio di gas nella Valbasento

Giuseppe Soranno

Tricarico Ordinanza del sindaco Melfi

La frana si è aggravataChiusa la Sp a Cupone

Gorgoglione Teologo e scrittore, rappresenta l’orgoglio del paese

Ricordo di Padre De RosaConvegno promosso dal Comitato civico a Milano

GORGOGLIONE - Si è parlatodi Padre Giuseppe De Rosa, loscrittore originario di Gorgo-glione scomparso la scorsaprimavera, nel corso di unconvegno organizzato dal“Comitato Civico per Gorgo-glione” e la Fondazione CarloPerini, ieri pomeriggio a Pa-lazzo Sormani di Milano.

L’obiettivo è far per far co-noscere, più di quanto non losia già, il grande scrittore lu-cano.

A darne notizia per contodel comitato, è il presidenteFrancesco Nigro. All’incon -tro sono intervenuti PadreBartolomeo Sorge S.I., diret-tore Emerito di Aggiorna-menti Sociali ed ex direttore diLa Civiltà Cattolica; Maria An-nunziata Cera, paletnologa,esperta in Didattica linguisti-ca e saggista; Antonio Barba-linardo, vice presidente Fon-dazione Carlo Perini; Giusep-pe Filippo, sindaco di Gorgo-glione; Daniele Del Ben, sin-daco di Rosate (Mi); FrancescoNigro, presidente del Comita-to civico per Gorgoglione. Hamodera Antonio Palazzo, se-gretario Fondazione Carlo Pe-rini. Giuseppe De Rosa è nato

nel 1921 a Gorgoglione; en-trato nella “Compagnia diGe-sù nel 1936, è stato ordinatosacerdote nel 1950. Si è lau-reato in Storia e Filosofia al-l'Università di Napoli e conse-guì la licenza in Teologia allaFacoltà deiGesuiti diLouvainEegenhoven (Belgio). Dal1958 fece parte della redazio-ne della rivista La Civiltà cat-

tolica (Roma) occupandosi diproblemi di politica italiana edi attualità religiosa, ne è sta-to vicedirettore dal 1985 al1997 e ultimamente scrittoreemerito. Autore di molte pub-blicazioni, tra le quali: Il voltosegreto della Chiesa, Roma,1963; Perchè sono cristiano,Roma, 1965; Fede cristiana,tecnica e secolarizzazione, Ro-

ma, 1970; Preti per oggi, Ro-ma, 1972; Una Chiesa Nuovaper i tempi nuovi, Napoli,1973; Nulla anteporre all'a-more di Cristo, Milano, 1980;La religione popolare, Roma,1981; La vita umana ha unsenso?, Torino, 1987; Cristia-nesimo, se_tte e religioni noncristiane a confronto, Roma,1990; Camminate nella cari-tà. Gli Esercizi Spirituali diSant'Ignazio di Loyola, Cini-sello Balsamo(MI), 1994.Conle edizioni Elledici - La CiviltàCattolica ha pubblicato nel1997, Gesù di Nazareth, la vi-ta, il messaggio, il mistero; nel1998,Sì,Dio esisteenel1999,Dio, il padre eFedecristianaesenso della vita; nel 2001, LoSpirito Santo consolatore.Teologia e spiritualità; nel2002, Fatica e gioia di credere.I misteri della fede cristiana;nel 2003, Li amò sino alla fine.Teologia e spiritualità del-l'Eucarestia; nel 2004, Islam eOccidente; nel 2006, Gesuiti;nel 2007, L'uomo la sua natu-ra il suo destino. E’morto a Ro-ma il 21 marzo 2011. Il presi-dente della Repubblica ha ap-preso la notizia della scompar-sa di Padre Giuseppe, definen-dolo: “...teologo di finissimacultura, che ha offerto un con-tributo di significativo rilievoalla più ampia e approfonditaanalisi della società italianacontemporaneae dellegrandisfide del nostro tempo”.

[email protected]

Grottole, i passi carrabilinon sono un’opinione

GROTTOLE - Il problema dilaga soprattutto nelle grandi cit-tà, dove i proprietari non possono, anche se perfettamente inregola, utilizzareil propriogarage oposto macchinaperchél'accesso aquesti spazi riservatiè sempre negatoda qualcu-no che, privo di buon senso, parcheggia la proprio auto da-vanti a questi accessi. Grottole, naturalmente, non fa ecce-zione, anzi. Gli articoli22, 44 e 46 del Codicedella Strada re-golano i passi carrabili ed è interessante quanto riportato nelcomma3 dell'art.46 chedice testualmente:“Nel casoin cui ipassicarrabili -comedefiniti dall'articolo3,comma1,punto37 del codice- rientrino nella definizione dell'articolo 44,comma 4, del decreto legislativo 15 novembre 1993 n. 507,nella zona antistante agli stessi vige il divieto di sosta, segna-lato con l'apposito segnale. In caso contrario, il divieto di so-sta nella zona antistante al passo medesimo e la posizione delrelativo segnale sono subordinati alla richiesta di occupa-zione del suolo pubblico che, altrimenti, sarebbe destinato al-la sostadei veicoli, inconformità a quantoprevisto dall'arti-colo 44, comma 8, del citato decreto legislativo numero 507del 1993”. Tutti sappiamo e notiamo che a Grottole i passicarrabili autorizzati sono pochissimi, ma di accessi a garagece ne sono tanti. Analizziamo i passi carrabili autorizzati: avolte l'accesso a questi luoghi privati è ostruito perché qual-che automobilista incautamente parcheggia in quello spa-zio la propria auto. Certo, questo non è un comportamento dagiustificare, perchè non si può vietare a un legittimo pro-prietario outente lapossibilità di usufruiredi unproprio be-ne; ma se dobbiamo condannare chi parcheggia davanti aipassi carrabili,dobbiamo condannare anchechi, autorizza-toausufruirne, sfruttaapropriobeneficio lasituazioneperpiazzarci il proprio mezzo. Il passaggio carrabile non deveessereoccupatodanessuno, nemmenodalbeneficiario, cheha sì il diritto di trovare libero l'accesso, ma ha anche il doveredi lasciarlo libero.

Fonte Pietro Smaldone (Grottole on-line)

Una veduta di Gorgoglione ePadre Giuseppe De Rosa,scrittore e teologo che hailluminato con la sua fede lacultura italiana

SALANDRA - È difficile, oggi,immaginare un discorso che pre-scinda dalla crisi economica checoinvolge tutto e tutti. In un mo-mento di turbolenza che mette adura a prova la politica e le scelteche essa fa, i primi cittadini sonochiamati ad assumere su di sè re-sponsabilità ben precise.

Il sindaco di Salandra, Giusep-pe Soranno, con decisione affer-ma che, oggi più che mai, è im-portante e necessaria la capacitàe la prontezza di prendere deci-sioni che possono sembrare an-che impopolari. Perchè nei dove-ri di un primo cittadino c'è il “be -ne della comunità amministra-ta”. I Comuni sono fortementevessati dai tagli, hanno pochimargini e prospettive di sviluppose non hanno capacità di intercet-tare i canali economici che posso-no portare ossigeno all'economialocale.

Salandra certamente presentaqueste criticità. Un piccolo comu-ne della Valbasento, che risentedel fenomeno dello spopolamen-to e l'invecchiamento della popo-lazione e tutto ciò che ne deriva.

Quali sono, allora, le azioni digovernace che questa ammini-strazione intende realizzare?

Salandra, per fortuna, ha unbuon tessuto produttivo a cui fariferimento ma questo certamen-te non è sufficente se consideria-mo chegià nel2007 (fonteOsser-vatorio provinciale del lavoro diMatera) il tasso di disoccupazio-ne era del 43% su 3.100 residen-ti.

Va da sè la necessità di incre-mentare l'offerta lavorativa. Ilfatto si punti con decisione sulprogetto di stoccaggio del gas na-turale predisposto da Geoga-

stock è indicativo.Sin dal 2006, il Comune di Sa-

landra è stato certamente prota-gonista di tutta l'evoluzione lega-ta a Geogastock, che darebbe im-piego a100 personesicuramenteper28mesi. Il18novembrepros-simo dovrebbe riunirisi l'ultimaConferenza di servizio che do-vrebbe costitire lo start-up allostoccaggio di gas in Valbasento.

Il sindaco ci tiene a sottolineareche per le procedure di stoccag-gio di gas, questo è stato il mi-glior risultato ottenuto in Italia.La società ha già accettato le ri-chieste della Regione di erogare11 milioni di euro alla regionestessa da poi reivestire in Valba-sento e 3 milioni per i tre comuniinteressati per lo sviluppo dei ter-

ritori. E la questione ambientale?È normale che ci sia sempre per-plessità. «Però -spiega Soranno- èanche vero che la nostra area èstata già sito di stoccaggio. Il pro-blema tecnico-ambientale ver-rebbe notevolemte attenuato, poi-chè verrebbero riutilizzati i pozzirealizzati dall'Eni anni fa. Va dasè che il monitoraggio ambienta-le deve essere costante e di qualitàper garantire la tranquillità deicittadini». Ma qual è l’opinione doSoranno sul delicato momentoche sta vivendo il Pd in Basilicata.«Il Pd è fortemente radicato nelterritorio. Questo forte radica-mento, però, ha portato parados-salmente ad un atteggiamentoautoreferenziale del partito stes-so. Con questo cosa voglio dire: ilPd deve ritornare nel territorio,tra la gente a raccogliere quoti-dianamente le loro istanze. È im-portante riaprire i circoli al dibat-tito politico i istituire processi dipartecipazione da riportare poinei governi comunali e a scala-re». E la verifica chiesta dal capo-gruppo Saponara?

«Più che una fase verifica siaprirà una fase di confronto e di-battito attivo all'interno del Con-siglio anche in previsione deiprossimi appuntamenti con il bi-lancio».

Sul vuoto nei vigili urbani?«Certamente verrà bandito un

concorso pubblico sia per il reclu-tamento del comandante che delvigile. Stiamo lavorando in que-sta direzione». Dalle parole delsindaco si evince la volontà di rea-lizzare un progetto per lo svilup-po del territorio in cui ha deciso direstare.

Teresa [email protected]

TRICARICO - Che la strada fosse pe-ricolosa, lo si sapeva da tempo. Che iprovvedimenti da prendere doveva-no essere tempestivi, lo richiedevanotutti. Che il movimento franoso erain grave e rapido peggioramento, losi vedeva ad occhio nudo. Soprattut-to chi quella strada la percorre gior-nalmente. Nonostante tutto ciò(compreso il finanziamento provin-cialea cuinonsonoseguiti lavoriim-mediati peruna seriedi concause) laS.P. 1 in località“Cupone”di Tricari-co èrimasta “abbandonata”a sestes-sa.

“Il Sindaco premesso che il movi-mento franoso sulla S.P.1 “Appia”, alKm. 11+900 in località “ Cupone”continuapericolosamente adevolve-re in peggio; vista la nota del Respon-sabile dell'Area Tecnicache sollecitaun celere intervento in merito; vistele abbondanti precipitazioni piovosedegli ultimi giorni che hanno, ulte-riormente, aggravata la già precariasituazione; ravvisata la necessità diadottare gli opportuni provvedi-menti in relazione alle esigenze deltraffico ed alle caratteristiche dellestrade interessate; vista la Legge125/2008 con cui è concessa ai sinda-ci la facoltà-dovere di intervento inmateria, adottando, in qualità di uffi-cialedi governo,provvedimenti “an -checontingibili edurgenti, al finediprevenire gravi pericoli che minac-

ciano la pubblica e privata incolumi-tà e la sicurezza urbana”, comunicala chiusura, a tutto il traffico veicola-re dellastrada provincialeS.P.1 (ViaAppia) al Km. 11 + 900 in località“Cupone”, causa il movimento frano-so in atto. Con comunicazione suc-cessivasirende notoche“nel provve-dimento sindacale è contenutaun'intimazione alla Società “ EnelReteGas SpA”,didareinizio ailavoridi spostamento della condotta delmetano interrata ed ubicata sul latosinistrodell'arteria stradale interes-sata dallafrana. LaSocietà “Enel Re-te GasSpA”, ha subitocomunicato alComune che darà inizio ai lavori ilgiorno 14 novembre 2011. I lavori so-no propedeutici a quelli di risana-mento della strada, la cui gara di ap-palto è stata già esperita dall'Ammi-nistrazione Provinciale di Matera equindi si è nella possibilità di dareinizio ai lavori”. Provvedimento qua-si obbligato, nonostante i numero-sissimi pendolari che quotidiana-mentepercorronola strada,perrag-giungere la zona industriale AcquaFrisciana, la zona agricola di PianiSottani, Grassano, il capoluogo Ma-tera eviceversa. Trafficodeviato conconseguente disagio e aumento deitempi e dei costi di percorrenza:un'altra brutta notiziaper i cittadiniin tempi di profonda crisi.

Paolo Paradiso

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 11.11.2011 PAG.8

La 30enne ricercatrice: un metodo innovativo da utilizzare in medicina, in fisica nucleare e nel campo industriale

Un acceleratore “nato” a NemoliDal Lago Sirino alla Scozia, la storia della Anania capace di produrre raggi gamma più luminosi

BREVI

SISMAUna lieve scossa diterremoto, di magnitu-do 1,7 è stata avverti-ta dalla popolazione al-le 3,19 ieri mattina frale province di Cosenzae Potenza. Le localitàprossime all’epicentrosono Laino Castello eMormanno in Cala-bria e Rotonda in Ba-silicata

ROTARYOggi il Rotary inter-

national Club Vald’agri organizza il con-vegno La Val d’Agri trarisorse e resilienza,alle 18 all’hotel Kiris diViggiano. Al dibattitoparteciperà l’assessoreRosa Gentile, Guarino(Protezione civile) eRosanna Maggio (Ro-tary Val d’Agri).

BIANCO E ROSSA

Ritorna la grande fe-sta che celebra i dueprodotti agroalimenta-ri a denominazione diorigine protetta (Dop)del Pollino: la Melanza-na Rossa e il FagioloBianco di Rotonda.Quest’anno l’evento “IlBianco e la Rossa”, chesi terrà a Rotonda (PZ)fino al 13 novembre, of-frirà un fine settima-na ricco di iniziative edi gusto. Stamane dal-le 9.00, all’Hotel San-ta Filomena, prenderàil via il concorso ga-stronomico: le scuolealberghiere in garasono 8.

Petrocelli (Idv): sconfessata l’amministrazione

“Senza l’aiuto della Regione nonavremmo potuto spendere un euro”

di FRANCESCO ZACCARA

NEMOLI – Una nuovatecnologia per accelera-re particelle ad alta ener-gia. E’ il risultato otte-nuto dal gruppo di ricer-ca internazionale ”Si-lis” coordinato dall’Uni-versità britannica diStrathclyde a Glasgow,cui ha partecipato ladottoressa Maria PiaAnania, originaria diNemoli. Il team è arriva-to a produrre i raggigamma più luminosi,mai ottenuti in laborato-rio, grazie a un mini ac-celeratore di plasma chepuò essere tenuto nelpalmo di una mano.

”La grandiosità delprogetto sta nel fattoche, con questo metodoinnovativo, si possono

accelerare elettroni adenergie piuttosto eleva-te in distanze di pochicentimetri – spiega ladottoressa Anania -.Questo ovviamente ridu-ce drasticamente i costi,soprattutto consideran-do che al momento gli ac-celeratori di particelle”convenzionali” hannobisogno di diverse strut-ture magnetiche che co-prono distanze dell’ordi-ne di qualche chilome-tro. Il raggio dello sviz-zero Cern è di ben 27 chi-lometri!”. All’interno delgruppo Silis- capitanatodal professor Dino Jaro-szynski – il progetto diAnania è stato quello dimisurare radiazioni diFel (Free-electron La-ser). Le ricadute del pro-getto sono molteplici e

possono andare dal cam-po medico a quello del-la fisica nucleare a quel-lo industriale. Essereutilizzati in medicina,con tecniche di diagno-si più accurate, per ”ra-diografare” i containerdelle navi, in cerca diesplosivi o armi, e moni-torare l’integrità delle

scorie nucleari imma-gazzinate nei depositi. Iraggi sono così intensida attraversare 20 cen-timetri di piombo e perfermarli completamenteoccorrono 1 metro emezzo di cemento.

”La brillanza di piccodel fascio generato nel-l’esperimento – conti-

nua la ricercatrice - è cir-ca un 1000 miliardi divolte più intensa di quel-la del sole! E’ la primavolta che una sorgentedi raggi gamma cosìbrillante viene prodottasulla terra”.

Anania, diplomatasial Liceo scientifico di La-gonegro, si è laureata inIngegneria Elettronica,presso l’Universita’ degliStudi Roma Tre, nel2006. Dopo aver lavora-to due anni all’Enea diFrascati facendo ricercasulla fusione termonu-cleare, si è trasferita inScozia, per frequentareun dottorato di ricerca inFisica. Dopo il periodoscozzese, di 4 anni, Ma-ria Pia Anania, è torna-ta in Italia ed ha lavora-to al Cnr di Pisa.

Il miniacceleratore diplasma che puòessere tenuto nel

palmo di una manoridurrà i costi

La ricercatrice Maria PiaAnania

Ad Episcopia iniziati i lavori di regimentazione delle acque reflue costati 130mila euro

Acque più ordinate verso il Sinni

Tombini

EPISCOPIA - Iniziati final-mente gli importanti lavo-ri di raccolta e regimenta-zione delle acque reflue edi sistemazione del suolonel centro urbano di Epi-scopia. A darne notizia ilsindaco di Episcopia,Bia-gio Costanzo. L’opera, in-tegralmente finanziatadalla Regione per circa

130mila euro, consentiràil rifacimento delle vetustee malmesse canalette a cie-lo aperto, che raccolgonoda anni le acque bianche discolo, da nord a sud del cen-tro urbano, per terminarenel fiume Sinni, e che ver-ranno imboccate in gran-di tubi metallici e moder-ni, in seguito poi interra-

ti. Tale opera, attesa da an-ni da molti residenti dellazona, spesso invasi nelleloro proprieta’, da infiltra-zioni idriche, per fuoriusci-ta e tracimazione delle ac-que raccolte, renderà, af-ferma Costanzo, molto piùsicuro il territorio cittadi-no e migliorerà anchel’impatto paesaggistico dei

luoghi, finalmente bonifi-cati. Questa prima tranchedi lavori, sarà seguita,appena sbrogliate le rela-tive pratiche amministra-tive, dal ben piu’ corposointervento in zona Mona-stero, finanziato dal Mini-stero dell’ambiente di Ro-ma, per 567mila euro,bloccato sinora dal Tar.

LAURIA - L’idv lauriota ac-coglie con soddisfazione lacessione di una quota del“trasferimento di capaci-tà di spesa” (che in totaleammonta a circa 4 milio-ni di euro) nell’ambito del“Patto di Stabilità” da par-te della Regione Basilica-ta a favore del Comune diLauria. Si tratta secondoil segretario locale Giusep-pe Petrocelli, di risorse uti-li a dare una boccata di os-sigeno ad un’economialocale in questa fase infi-ciata dalla crisi. E si trat-ta anche di un positivo at-teggiamento di concretasolidarietà istituzionaleche il nostro partito nonpuò che apprezzare.

Ma nello stesso tempol’Idv di Lauria sottolineacome l’intervento dellaRegione sia stato espres-samente richiesto da unaAmministrazione comu-nale che nel corso dell’ul-

tima campagna elettoralee fino a qualche settima-na fa tranquillizzava icittadini sulla floriditàdelle casse dell’Ente. E non

possiamo che prendere at-to -osserva Petrocelli- chesenza l’aiuto della Regio-ne Basilicata il Comune diLauria non avrebbe potu-

to spendere un euro. Ciòdimostra ancora una vol-ta l’approssimazione e lasuperficialità con cui unaclasse politica locale am-

ministra la cosa pubblica.Bisogna ricordare chenon più di tre settimane fal’assessore al Bilancio par-lava di atto di pura forma-lità rispetto al parere ne-gativo espresso dagli or-gani di controllo del Comu-ne (responsabile servizioBilancio e revisore deiConti) sul mantenimentodegli equilibri finanziaridel Bilancio 2011, dopoche l’Amministrazioneaveva insistito per votarein Consiglio un Riequili-brio di Bilancio nonostan-te a quella data non fossecerta l’entità di alcune vo-ci in entrata (contributo Si-sma 1998, contributo re-gionale per i lavori di som-ma urgenza presso la di-scarica di Carpineto), néfosse data certezza su al-cune condizioni fonda-mentali per il ristoro deiconti (come la riaperturadel sito di Carpineto).

Area ProgrammaLagonegrese Pollino

sì da 25 Comuni su 26

LAGONEGRESE - A con-clusione di un iter resoagevole dalla maturità econsapevolezza da partedei Sindaci circa le incom-benti problematiche lega-te alla stringente legisla-zione nazionale (legge n.148/2011, con richiamoalla normativa già in es-sere), le Cm Lagonegre-se, Alto Sinni e Val Sar-mento comunicano che

ben 25 (su 26) comuni aieri hanno approvato gliatti deliberativi di adesio-ne all’Area ProgrammaLagonegrese Pollino. “Ilmerito della scelta -per icommissari Carlomagno,Trupa e Berardone- è di

tutti i sindaci che hannosaputo condividere leproblematiche poste ri-spetto agli obblighi nor-mativi.La gestione deiservizi associati -su cui sidovrà aprire a giorni unapprofondito esame e di-battito nell’ambito dellaConferenza dei Sindaci-rappresenterà certamen-te un momento di passag-gio delicato.

31VAL D’AGRI • LAGONEGRESE

SENISESE • POLLINO

Venerdì 11 novembre 2011

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.11.2011 PAG.9

Venerdì 11 novembre 2011 I V

SOS MONUMENTIPATRIMONIO ABBANDONATO

IL CASO EMBLEMATICOIl palazzo sventrato a causa dellacostruzione della rotatoriadell’ospedale San Carlo

Storiche mura sventratee «sballottate»da un ente locale all’altro

GIOVANNA LAGUARDIA

l Storiche mura sventrate, abbando-nate e «sballottate» da una amministra-zione all’altra. E l'unica prospettiva sem-bra essere l'abbattimento. L’antico pa-lazzo che si trova al centro dello snodostradale ospedaliero, o, meglio, i suoiresti, sono l’emblema cittadino di unpatrimonio storico spesso bistrattato edaltrettanto spesso non adeguatamentevalorizzato. Il palazzo in questione, sven-trato dalle ruspe per costruire l’i n c ro c i odell’ospedale, era uno dei padiglioni delprogetto «Ophelia» di Quaroni e Pia-centini. Un pregevole esempio di archi-tettura dei primi del Novecento, cometutti gli altri del quartiere. Aveva ospi-tato il Laboratorio igiene e profilassi,prima, e in ultimo l’Istituto tecnico com-merciale Da Vinci. Doveva essere unbene monumentale da tutelare e invece èdiventato un rudere che nessuno vuole.Ricostruire la storia recente dei passag-gi di mano da un’amministrazione all’al -tra non è stato facile. Il malinconicorudere è oggi di proprietà dell’Asp. Lo èdiventato nel 1999 a seguito di una tran-

sazione fra l’amministrazione sanitariae la Provincia di Potenza, che in cambioebbe la sede dell’ex dispensario di viaVaccaro (anche questa abbandonata peranni, divenuta pericolante ed oggi mes-sa in vendita). Adesso è in corso unatrattativa per un nuovo passaggio di ma-no: l’azienda sanitaria cederebbe il vec-

chio rudere al Comune di Potenza incambio di un’area edificabile, nell’otticadi riunire in un unico palazzo tutti gliuffici sparsi per la città. Resta da capirecome il Comune vorrà utilizzare quellospazio. Le prospettive di un recuperodell’immobile non sembrano esseremolte. Tutt'altro: il Comune vuole ac-quisire il palazzo per demolirlo e non perricostruirlo. Del resto, di palazzi storiciin abbandono o il cui recupero stenta adecollare il Comune ne possiede già. Dueesempi per tutti. Palazzo d’Errico che èstato messo in sicurezza, ma per il qualei lavori di ristrutturazione non sono an-cora partiti, come si vede dalla foto diEnzo Bianchi, palazzo Palermo, recen-temente oggetto di alcuni lavori urgentidi messa in sicurezza per la caduta dicalcinacci e tegole, e poi lasciato caderenel dimenticatoio.

E così i tre antichi edifici, due ab-battuti dal terremoto e uno dalla manodell’uomo, continuano a rimanere nelpiù totale stato di abbandono. I primidue in attesa di un recupero che tarda avenire, il terzo dell'abbattimento defi-n i t ivo.

PA L A Z Z IIn alto lemurasventratedell’ex Itc DaVinci ePa l a z z oPa l e r m o [fotoBianchi]

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l Monumenti recuperati perun breve lasso di tempo e poiripiombati nell’oblio. O siti ar-cheologici riportati alla lucecon fatica e non adeguatamentevalorizzati. O, ancora, storicimanufatti restaurati e poi di-menticati. Storiche casermechiuse e abbandonate. A Poten-za ce n’è per tutti i gusti. Pezzi diun patrimonio storico-cultura-le che non viene valorizzato co-me si deve per mancanza diidee, di fondi o di entrambi. Mo-numenti che da anni attendonouna sorte migliore.

Ad esempio, il Covo degli Ar-diti. Venne ristrut-turato e inauguratoall’inizio del decen-nio, come parte in-tegrante del «Polodella Cultura» dellaProvincia di Poten-za: museo, pinaco-teca e area esposi-tiva del «Covo degliArditi». Ma oggi lastorica galleria, an-che questa proget-tata dagli architettiQuaroni e Piacenti-ni nell’ambito delprogetto «Ophelia»,langue nell’abban -dono. Dalla Provin-cia di Potenza fannosapere che nellaprog rammazionetriennale delle Ope-re Pubbliche esisteuna proposta di ri-strutturazione delCovo degli Arditi,che però non è in-serita nell’annualità corrente,ma in quella relativa al 2012. Laproposta dovrebbe essere finan-ziata con 250mila euro, fondi diprovenienza regionale, ma almomento non vi è ancora cer-tezza sulla reale possibilità direalizzazione. Ma prima biso-

sale al 305 a.C., anche se dellastruttura originaria sono rima-sti solo i piloni, mentre tutta laparte superiore porta i segni divari interventi di restauro av-venuto in epoca medioevale enelle successive. Faceva partedell’antica via Erculea. oggi èun monumento dimenticato, inmezzo all’area industriale di Po-tenza. Il Comune ha in progettoun intervento nell’area che vadal ponte romano fino al ponteMusmeci, per una spesa di circaun milione e mezzo di euro, cheprevede la realizzazione di areeattrezzate fruibili da parte di

utenti di tutte le età.Un primo interven-to venne realizzatonegli anni ‘90 dalconsorzio Asi. Mafinora il parco flu-viale che dovevaavere come fioreall’occhiello pro-prio il ponte San Vi-to, è rimasto solo unabbozzo. Stesso di-scorso, grosso mo-do, per la villa ro-mana di Malvacca-ro, riportata alla lu-ce, resa fruibile e so-stanzialmente ab-bandonata. Una bel-la stradina lastrica-ta in pietra di Gor-goglione conducead una cancellata inferro rigorosamen-te chiusa, nessuncartello con orari divisita o indicazionisu dove chiedere in-

formazioni per eventuali visite,guidate o meno.

Non mancano, poi i casi dipalazzi monumentali privati,che languono in abbandono perdisinteresse degli eredi, come ilcelebre palazzo Biscotti.

[g.lag.]

Monumenti e antichi palazzibisognosi di valorizzazioneDal Covo degli Arditi al ponte Romano, alla Caserma di San Roccognerà risolvere il problema del-le copiose le infiltrazioni d’ac -qua che penetrano nella galle-ria. La caserma dei vigili delfuoco di San Rocco è abbando-nata da trent’anni, dopo il tre-mendo sisma del 1980. Si trattadi un pregevole edificio degli

anni ‘20 che potrebbe essere re-cuperato con i fondi Pisus2007/13, per diventare un centroper i servizi sociali.

C’è poi il caso «speculare» del-la villa romana di Malvaccaro edel ponte romano sul Basento, ilponte San Vito. Quest’ultimo ri-

..

C O N T E N I TO R IV U OT IIl Covo degliArditi e quiaccantopalazzo Biscotti[foto Bianchi]

..

VESTIGIAROMANELa villa diMalvaccaro eil ponte SanVito [fotoBianchi]

POLO CULTURALEIl Covo degli arditi èrimasto aperto solo

per pochi anni

PISUSUn progetto per

recuperare lacaserma di S. Rocco

CENTRO Palazzo D’Errico

POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.11.2011 PAG.10

Venerdì 11 novembre 2011 I VII

VIABILITÀ«NODO» DEL GALLITELLO

INCROCIPer poter tornare indietro verso piazzaBologna gli automobilisti devonoarrivare fino alla rotonda sotto il viadotto

Rotatoria incompletain viale dell’UnicefDisagi per gli automobilisti davanti alla galleria Tirreno

le altre notiziePROPOSTA DI LEGGE

Accesso al creditodei giovani lucanin Si terrà lunedì, nella sala 3 del

palazzo del Consiglio regiona-le, a partire dalle 10 l’i n c o n t rodi presentazione della propo-sta di legge «Interventi perl’autonomia abitativa, l’im -prenditoria e l’accesso al credi-to dei giovani lucani», nonchédi presentazione del convegno–previsto per venerdì 18 no-vembre –dal titolo: «Giovani,Ambiente, Lavoro: quale futu-ro per la Basilicata?». L’inizia -tiva è del consigliere regionaledell’Api, Alessandro Singetta.

CONFINDUSTRIA

Consiglio direttivoIndustrie alimentarin È stato rinnovato, per il qua-

driennio 2011-2015, il consigliodirettivo della sezione Indu-strie alimentari di Confindu-stria Basilicata. Pietro Di Leo,della Di Leo Pietro Spa, è il nuo-vo presidente. Vice presidenteè stato eletto Paolo Forlano del-la Barilla Spa. Il consiglio ècompletato da Antonio Catala-ni di Agroalimentare Sud Spa,Nicola Grande del FrantoioOleario F. Grande & C. Sas,Giuseppe Masturzo della Fra-telli Masturzo Srl, Filippo Tan-doi della Tandoi Filippo e Adal-berto F.lli Spa e Pasquale Venadell’Amaro Lucano Cav. Vena& F. Spa.

COMUNE

Potenza diventa«città per la vita»n Su proposta del sindaco di Po-

tenza Vito Santarsiero la Giun-ta comunale ha approvato unadelibera con la quale il capo-luogo di regione aderisce allacampagna mondiale della Co-munità di Sant’Egidio «Cittàper la vita –Città contro la pe-na di morte». Il 18 dicembre2007 l’assemblea generale delleNazioni unite ha approvato laRisoluzione per una Moratoriauniversale della pena capitale.La maggioranza degli Statimembri ha affermato che la pe-na di morte e il cammino versola sua abolizione sono materierilevanti per la crescita e il ri-spetto universale dei dirittiumani.

PERSONAGGI L’AVIERE POTENTINO TRUCIDATO L’11 SETTEMBRE 1961 DURANTE UNA MISSIONE DI PACE

La città ricorda Nicola Stiglianie la tragedia di Kindu, in Congo

.

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F O N D OVA L L ELa rotatoria ancorada completarein viale dell’Unicef[foto Tony Vece]

GIOVANNA LAGUARDIA

l È un tratto di strada chiuso al traf-fico di appena pochi metri. Eppure nonmanca di creare disagi agli automobi-listi potentini. Che sono costretti ad ag-girare l’ostacolo allungando il propriopercorso. Stiamo parlando dell’ultimo«braccio» della rotatoria di vialedell’Unicef sita di fronte alla GalleriaTirreno. Braccio che, nonostante i la-vori nel resto della rotatoria appaianogrosso modo terminati, continua a ri-manere chiuso da vari mesi. Col risul-tato che la rotatoria non è interamentepercorribile. Numerosi gli automobili-sti potentini che hanno segnalato i lorodisagi alla Gazzetta. Soprattutto quellidel rione Cocuzzo. Chi, infatti, venendodal «Serpentone» deve andare a Verde-ruolo o verso l’ospedale, a causa dellachiusira di quel piccolo tratto di strada,è costretto ad arrivare fino alla rotatoriache si trova alla fine di viale dell’U n i c e f,sotto al viadotto Vaccaro, per poter im-mettersi in viale dell’Unicfef nel giustosenso di marcia. Una rotatoria dove, pe-raltro, specie nelle ore di punta, è facileincappare in qualche rallentamento.

Se, invece, la rotatoria di fronte allagalleria Tirreno fosse completa, gli au-tomobilisti potrebbero immettersi di-rettamente sulla fondovalle in direzioneVerderuolo, Evitando di arrivare fino

alla rotatoria successiva. In tanti, so-prattutto quelli che percorrono quoti-dianamente quella strada, si chiedono ilperché del mancato completamento del-la rotatoria, visto che sarebbe sufficien-te bitumare qualche metro di strada ecompletare la segnaletica orizzontaleper rendere completamente fruibile larotatoria. La cartellonistica con la se-gnaletica verticale, infatti, è già stataposizionata da tempo, sebbene delle vi-stose «X» rosse segnalino la chiusuradell’ultimo braccio della rotatoria.

Abbiamo girato la domanda al Co-mune di potenza, dal quale ci hannorisposto che non è ancora possibile apri-re quell’ultimo braccio della rotatoriaperché si trova in un’area che è ancoradi cantiere. Occorrerà, dunque, atten-dere ancora per ottenere notizie più si-cure sulla data del completamento dellarotatoria. Con buona pace degli auto-mobilisti, che dovranno continuare an-cora per qualche tempo ad «allungarsi»fino alla rotatoria successiva per andareda rione Cocuzzo a rione Verderuolo.

TRAFFICOGli automo-bilisti cheprovengonoda rioneCocuzzosono costrettia un lungogiro perimboccarela fondovallein direzioneVe r d e r u o l o[foto Tony Vece]

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Rai di BasilicataTaverniti scrive

a ColagrandeLa sede Rai per la Basi-

licata intende rendereomaggio ai caduti di Kindue alla memoria di NicolaStigliani. Nella ricorrenzadel cinquantesimo anniver-sario dell'eccidio di Kindu,il direttore di Rai BasilicataFausto Taverniti ha inviatoun messaggio al neo co-mandante della 46esimaBrigata Aerea Generale Au-relio Colagrande, ricordan-do l’impegno della Rai nelfar conoscere all’opinionepubblica il contributo disangue dei nostri aviatori ele peculiarità della 46esimabrigata aerea di Pisa inter-venuta a sostegno dellepopolazioni in difficoltà,non solo in Europa.

LORENZA COLICIGNO

l Kindu, Congo, 11 novembre 1961, due equi-paggi di due C119 catturati e trucidati dallemilizie congolosi. Tra gli avieri trucidati ilSergente Nicola Stigliani, di Potenza, cui fuattribuita, unitamente alle altre 12 vittime, laMedaglia d'Oro al Valor Militare alla Memoria.La sanguinosa guerra civile, conseguente alladichiarazione di indipendenza del Congo dalBelgio, aveva richiesto l’intervento delle Na-zioni Unite. Dall’11 luglio le prime missioni la46ª Brigata Aerea sui cieli del Congo, per eva-cuare i profughi italiani e trasportare generi disoccorso. In seguito il Governo italiano risposealla richiesta dell’Onu di utilizzare un nostroContingente nell’ambito della forza multina-zionale di pace. Ma lo scenario congolese nel1961 era nel caos, ne fu segno l’abbattimento delDc6 con a bordo il Segretario Generale delleNazioni Unite, Dag Hammarskjold. Nel paeseafricano le violenze, soprattutto legate ai gros-si interessi internazionali per lo sfruttamentodelle risorse minerarie del paese, erano con-tinue. La mattina dell’11 novembre 1961 de-collavano da Kamina, alla volta di Kindu, i dueC119 destinati a rifornire la locale guarnigionedi Caschi Blu Malesi. Atterrati a Kindu, sca-ricati i materiali, i due equipaggi italiani sirecarono alla mensa Onu a circa un chilometrodall’aeroporto. Si sentivano protetti dalla in-segne Onu e dai buoni rapporti con la po-polazione, ma verso le 16.30 fecero irruzionenella mensa un'ottantina di ribelli dell’Ar mataNazionale Congolese del Colonnello Pakassache li imprigionò e poi trucidò a raffiche dimitra. Solo il 23 febbraio fu possibile recu-perare i corpi dei caduti, che erano stati sep-pelliti in una fossa comune nei pressi del ci-mitero di Tokolote, grazie alla pietà di un gra-duato della polizia congolese, il Sergente Mag-

giore N’Gombe. Solo il 23 febbraio del 1962 fupossibile recuperare i corpi dei caduti, ripor-tati in Italia il 1° marzo. Sono trascorsi 50 annidal tragico eccidio, uno dei tanti, purtroppo, incui i militari italiani, impegnati su diversifronti in missioni di pace, si trovano coinvolti,spesso in vere e proprie azioni di guerra eguerriglia. A Potenza oggi, alle ore 9, nellascuola elementare intitolata a Nicola Stigliani,viene inaugurato un busto bronzeo, di recenterestaurato, mentre nel teatro Stabile, alle 10 sitiene la commemorazione. A ricordare il mi-litare lucano, Vito Santarsiero sindaco di Po-tenza, Piero Lacorazza Presidente Provincia diPotenza, Gennaro Finizio Presidente Unuci,Rocco Galasso, Nastro Azzurro, Potenza, An-tonio Papaleo Console Regionale Maestri delLavoro, modera Oreste Lo Pomo, Caporedat-tore Rai Basilicata. È presente il fratello dellaMedaglia d'Oro, Rocco Stigliani, di 86 anni, chericorda la costante partecipazione affettuosa

dei Potentini e dei lucani tutti alla dolorosavicenda. Il nipote di Nicola Stigliani, Vito Fer-rara, ha realizzato un filmato, proiettato ogginello «Stabile», che ricostruisce l'evento sullabase di documenti ufficiali dello Stato italianoe dell'Onu. «L'obiettivo – ha detto Ferrara – ècomunicare, ai ragazzi in particolare, come daquesti 13 semi, così come da tanti altri, possanonascere alberi di pace e amore. È quanto, adesempio, hanno fatto gli studenti di Monte-rosso, che piantarono nel 1961 quelle che oggisono grandi querce, reali e simboliche, in me-moria dei caduti di Kindu. Frutto di quei 13semi furono anche le 13 quote che tramite la Raivennero allora raccolte in brevissimo tempo,grazie alla solidarietà degli Italiani, per so-stenere le famiglie, solidarietà che non è maivenuta meno». Domani alle 9 nel civico Ci-mitero apposizione di targhe commemorativee santa messa presieduta da Mons. AgostinoSuperbo Arcivescovo Metropolita.

RICORDOIn alto i funerali, asinistra Nicola Stigliani eil busto a lui dedicato.Foto concesse dal nipoteVito Ferrara

POTENZA CITTÀ

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: Il Quotidiano - 11.11.2011 PAG.11

12 Venerdì 11 novembre 2011Primo piano

I Sassi Immobili in subconcessione? Sono residualiLo spirito della legge 771 sembra tramontato

Quel bando non serveMutamenti a Mezzogiorno ricorda: «I rioni sono ormai un enorme dormitorio»

| LA N O V I TA’ |

Ecco il nuovo iter

L’assemblea si riunirà per votare la modifica al regolamento

Oggi l’approdo in Consiglio

di ANTONELLA CIERVO

LA revisione del regolamento perla subconcessione nei Sassi rap-presenta il fallimento dello spiritodella legge 771.

E’una delle riflessioni di Miche-le Morelli dell’associazione Muta-menti a Mezzogiorno che com-menta lamodifica secondo laqua-le gli immobili con destinazioned’uso di tipo produttivo non po-tranno essere piùassegnati diret-tamente.

«Gli immobili rimasti disponi-bili - spiega - ormai sono residuali,per nulla strategici.

I Sassi, ormai, sono un enormedormitorio, fatto solo di posti let-to;nonhanno piùniente incomu-ne con l’obiettivo della legge 771che era legato alle residenze, aiservizi di eccellenza, ai turisti. Sa-rebbero necessari, invece - prose-gue Morelli - aggiornamenti sulledestinazioni d’uso e una adeguataprogrammazione».

Già nel novembre 2007, Muta-menti a Mezzogiorno era interve-nuta sulla proposta di modificaall’articolo 19 del regolamento co-munale, chedisciplina la sub con-cessioni.

«Un passo indietro - lo definìl’associazione - che ci riportanell’era in cui regnava la discre-zionalità politica nelle assegna-zioni anche se, questa volta, saràla mano pilotata del dirigente diturno a determinare la distribu-zione degli immobili.

Tutto ciò - aggiungevano - rap-presenta una palese violazione delprincipio di trasparenza e di pariopportunità dei cittadini di frontealla pubblica amministrazione».

Con il passare del tempo, ricor-da Morelli, resta ancora da fare ilbando previsto da un accordo fraComune e Sviluppo Italia nel rio-ne Civita. Ci sono una decina diimmobili, spiega, già restauratima abbandonati. In quel bandoavrebbero potuto essere inseritele imprese creative di valore arti-stico.

«Se Raffaele Giura Longo fossestato vivo, oggi, avrebbe gridatovendetta. Oggi invece nessuno di-ce niente».

Secondo Michele Morelli, lamancanza di progettualità, delladefinizione di una precisa identi-tà dei Sassi, ha condotto a scelteche sotto il profilo culturale pesa-no molto, a cominciare dal museodemoetnoantropologico i cui spa-zi sono stati notevolmente ridi-mensionati tanto da essere dive-nuti residuali.

«Gli immobili che ricadono inambiti culturali, ad esempio - pre-cisa - non dovrebbero essere adibi-ti a funzioni commerciali».

Quando nel novembre del 2007,Mutamenti a Mezzogiorno segna-lò i problemi della modifica del re-golamento comunale, furono in-dividuati una serie di strumentiche, ancora oggi, restano attuali.

«C’è bisogno - scrivevano - di ri-prendere in mano la programma-zione generale, aggiornare labanca dati degli interventi e dellesub concessioni, incrociare i datidelle destinazioni d’uso, delle ti-pologie edilizie, degli ambiti e deicomparti; incrociare questi daticon il Piano generale di recuperoadottato un anno fa e ancora inprocedura aperta e sovrapporretutte queste informazioni con lenorme tecniche di attuazione inregime di salvaguardia».

Un grido d’allarme che, lettocon il senno di poi, ha qualcosa diprofetico e mette in evidenza la ne-cessità di prevedere strumenti dirazionalizzazione e organicità ne-cessari in un luogo come i Sassidei quali, però, sembra quasi nonsi sappia ancora esattamente cosafare.

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| IL CENTRODESTRA |Acito: «Scelta ideologica

lontana dal rispettodella continuità amministrativaFavorisce gestione clientelare»

Le suboncessioni nei Sassi regolate da bandi? Si apre il dibattito Saverio Acito capogruppo in Consiglio comunale

MATERA - Non ha parti-colarmente gradito ilnuovo regolamento sugliimmobili nei Sassi, la co-siddetta modifica dell’ar -ticolo 19. Ma Saverio Aci-to lo dice con il suo solitoumorismo almeno così cipare: «io voterò a favore diquesta modifica perchèsono d’accordo con il con-sigliere Paterino che du-rante la prima riunionesull’argomento dellacommissione Sassi haspiegato: “non mi fido diquesta giunta, è meglioche gli togliamo il poteredi discrezionalità”. Se nonsi fida Paterino, figurate-vi se mi posso fidare io».

Quella di Acito è solouna battuta, lui poi entranel merito del provvedi-mento, prima però apreun’altra questione circala convocazione del Consi-glio comunale: «ma per-chè domanic’è Consi-glio? Lo stoapprenden -do adessodalla stampa,non mi è arri-vata alcunacomunica -zione. Non neso nulla. Evi-dentementela mia pre-senza non è particolar-mente gradita». Poi ritor-niamo sull’argomentoprincipale cioè l’articolo19 e Acito bolla la sceltacome «ideologica perchèlontana dal rispetto dellacontinuità amministrati-va. Le amministrazioninormalmente si muovonoin continuità, questa in-vece si può vantare di avermesso in discussione lescelte precedenti. La di-screzionalità abolita?Non mi sembra che sia co-sì perchè vengono ancoraassegnati immobili diret-tamente a chi si definiràun artista. Magari ricapi-terà che verranno camuf-fati da artisti coloro cheartisti non sono.

Io ricordo che in passa-to i bandi che si sono fattisono rimasti bloccati con

una serie di ricorsi e nonsi è riusciti a fare alcun ti-po di assegnazione. Io so-no d’accordo perchè nelregolamento vada verifi-catauna propostacompa-tibile con il piano di recu-pero e che ci sia un sogget-to idoneo a realizzare l’in -tervento. Questo dicevain precedenza l’articolo19.

Ma questo evidente-mente non poteva andarebene ad un centrosinistraabituato ad una gestioneclientelare. Prima invecel’articolo 19 era lasciataad una forma di bandoaperto praticato spesso inmolte regioni o Ministe-ri».

Quindi la stoccata fina-le anche con un riferi-mento a quanto avvenutonella precedente ammini-strazione Buccico nellaquale il provvedimento

dell’articolo19 era statomodificato.«Io mi senti-vo sicuro chenon ci fossealcun ri-schio diclientela inquella scel-ta, del restoera garanti-ta dall’allora

presidente della commis-sione Sassi del Consigliocomunale, Giuliano Cap-pella dell’Udc. Il padredell’assessore attuale del-la giunta Adduce (semprein quota Udc, ndr). Se loronon si sentono più garan-titi da Cappella, io mi sonosentito garantito».

Acito insiste nell’attac -co alla maggioranza dicentrosinistra che ha fat-to un passo indietro ri-spetto alle scelte della pre-cedente amministrazio-ne. Oggi in Consiglio co-munale l’occasione perrafforzare la critica maAcito aggiunge: «ma nonè detto che io ci sia, del re-sto non ho ricevuto alcu-na convocazione. Ho sa-puto dai giornali che c’è ilConsiglio».

Piero Quarto

LA PRESIDENTE del Consiglio comu-nale, Brunella Massenzio, ha convocatoper le ore 8.30, nella sala "Pasolini, inViaSallustio, unasedutastraordinariadell'assemblea municipale materanache si occuperà in particolare dell’art.19 degli immobili dei Sassi.

La seconda convocazione è per marte-dì 15 novembre, alle 8.30.

All’ultimo punto all’ordine del giornodi unlungo Consigliocostituito soprat-tutto da interrogazioni di alcuni consi-glieri di maggioranza e minoranza, visarà proprio il voto sulla modifica al re-golamento dell’articolo 19 sugli immo-bili nei Sassi.

Questi i punti all'ordine del gior-no:Ordine del giorno a firma del cons.Lamacchia avente per oggetto: Indivi-duazione di un sito idoneo ad ospitare laBalena scongiurandone il trasferimen-to ad altra sede.

Interrogazioni: Interrogazione a fir-ma del cons. Toto avente per oggetto:

Regolamento di attuazione dell'ArredoUrbano nei Rione Sassi: mancato ri-spetto delle prescrizioni previste. Se-guono ancora un’altra serie di interro-gazioni che sono state presentate daiconsiglieri Toto e Paterino in particola-re.

Modifica delibera di C.C. n. 47 del02/08/2010. Regolamento comunaleper la concessione di sovvenzioni,con-tributi e vantaggi economici, del patro-cinio e per la istituzione del registro del-le libere forme associative.

Legge 771/86. Modifica regolamentocomunale per la Disciplina dell'ArredoUrbano nei Rioni Sassi e nel Centro Sto-rico.

Revoca deliberazione di C.C. n. 23 del18/02/2008 avente ad oggetto: "L. n.771/86. Modifica art. 19. Regolamentoper l'affidamento in sub concessione diimmobili ed aree di proprietà dello sta-to, approvato con delibera di C.C. n. 2/97e successive modifiche ed integrazioni.

LA revisione del regolamento per la subon-cessione nei Sassi, prevede che per i sog-getti proponenti destinazione d’uso di tipoproduttivo, di servizio e ricettivo, decade lapossibilità di assegnazione diretta degliimmobili che, invece, viene sostituito da unapposito bando pubblico.

La concessione diretta, invece, riguarde-rà solo «Artisti o personalità di notevoleprestigio nazionale o internazionale, i qua-li possono determinare una ricaduta cultu-rale, turistica e/o economica per la città».

L’amministrazione comunale, come hachiarito il presidente della commissioneconsiliare Lavori Pubblici e Sassi, NicolaTrombetta: «Dovrà provvedere all’emana -zione di avvisi pubblici anche accelerandole procedurerelative ad istanze dicittadinic heda anni chiedono di vedersi riconosce-re il diritto ad un esame delle domande pre-sentate.

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Il capogruppodel Pdl non ci sta

«Del Consiglionon so nulla»

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.11.2011 PAG.12

Venerdì 11 novembre 2011II IBASILICATA PRIMO PIANO

IL GIALLO DI ELISA18 ANNI DI MISTERI

Comune e Telefono Donnachiedono un risarcimentoParti civili nel processo. «Danilo? Stalker e serial killer»

l Danilo Restivo «è uno stalker,una persona ossessiva, un uomoche non agisce in preda ad unraptus ma è una persona orga-nizzata». Cristiana Coviello, lega-le dell’associazione Telefono Don-na, ha descritto così Danilo Re-stivo, unico imputato nel proces-so, in corso al tribunale di Sa-lerno, sulla morte di Elisa Claps.L’associazione Telefono Donna edil Comune di Potenza, lo ricor-diamo, si sono costituiti parte ci-vile nel corso del processo che sista svolgendo con rito abbreviato.«Restivo è una persona ossessiva,con tutti, anche con gli uomini»,

ha sottolineato la Coviello. In rap-presentanza del Comune di Po-tenza, ha preso la parola il legaleCarmen Ferri: «La costituzione diparte civile era un atto doveroso.La giustizia è di tutti e tutti i po-tentini hanno diritto ad avere giu-stizia».

Aveva chiesto di costituirsiparte civile anche la diocesi di

Potenza, ma il Gup ha detto di no,chiamando in causa la «mancatadiligenza nel controllo e gestionedei locali» della chiesa della San-tissima Trinità di Potenza dove il17 marzo 2010 furono ritrovati iresti di Elisa Claps. «Da qui – haspiegato il legale della diocesi,Donatello Cimadomo - l’impossi -bilità di far derivare un danno

perchè non si può dolere delleconseguenze dannose di una con-dotta delittuosa colui il quale nonha in cura i locali dove il corpo èstato ritrovato». In sostanza, ilgiudice ha riscontrato una poten-ziale conflittualità con le nuoveindagini in corso sul ritrovamen-to del cadavere.

«Laddove non ci siano profili diresponsabilità penali per interve-nute prescrizioni, ci sia quanto-meno la condanna sociale per chiha nascosto parte della verità»: loha detto Gildo Claps, fratello diElisa, commentando con i gior-nalisti il fatto che sia stata re-

spinta la richiesta di costituzionecome parte civile della diocesi diPotenza. Questo «è un buon ri-sultato, è un buon inizio – ha ag-giunto - che ci fa sperare di poterfinalmente arrivare dopo quasi 20anni alla verità». Per la famigliaClaps «ci sono ancora tante om-bre da scacciare». Gildo ha sot-tolineato che «la famiglia si erafermamente opposta alla richie-sta della diocesi perché riteniamonon tutta la chiesa ma sicuramen-te alcuni esponenti del clero po-tentino responsabili di condottaomissiva fino al ritrovamento delcadavere del 17 marzo 2010».

LEGALEL’avvocatoCristianaCoviello diTelefono Donna

POTENZA«Anche la città

chiede giustiziafino in fondo»

La difesaI legali Marinelli

« Assolvetelo »Oggi sarà la volta del-

la difesa di Restivo, rap-presentata dagli avvocatiMario e Stefania Marinelli.Chiederanno l’assoluzio -ne E a chi chiede loro se lasentenza sia scontata, contrent’anni di carcere comeha chiesto la Procura, gliavvocati rispondono conun didascalico «speriamodi no». Qualche metro piùin là, negli stessi istanti,Giuliana Scarpetta, legaledella famiglia Claps, quasisi commuove. Lo fa men-tre ricorda Elisa, «bambi-na di 16 anni lasciata sulpavimento del sottotettodella Chiesa». Il suo voltonon c'era, non più, «c'eraun teschio che guardavaal cielo, come se cercassel’ultimo aiuto».

«Ecco le prove che incastranoDanilo Restivo per l’omicidio»Requisitoria del pm D’alessio e arringa del legale dei Claps nel «giorno di Elisa»

l La prova che «incastra» Danilo Restivo non ètanto la presenza del suo Dna sulla maglia diElisa Claps quanto il taglio dei capelli che è statopraticato alla vittima il giorno del suo assas-sinio: per gli investigatori, «la firma dell’as -sassino». È questo, in sostanza, il punto su cui hafatto leva ieri la requisitoria delpm Luigi D’Alessio che, insie-me alla collega Rosa Volpe, hacondotto le indagini sull’omi -cidio di Elisa Claps.

« L’individuazione del Dna diRestivo sui resti di Elisa - hadetto il pm della Procura diSalerno - è stato un atto ul-teriore ma il suo vero dna è iltaglio dei capelli». Il magistrato ha poi para-gonato la giovane Elisa alla protagonista di unfilm di Alfred Hitchcock definendola «la donnache visse due volte» perché, ha spiegato, «quandoè stata ritrovata (in circostanze ancora da ac-certare e su cui è concentrata in questo momentol’attenzione della Procura, che hareso nota l’esistenza di un fascicolosul ritrovamento, ndr) è come sefosse resuscitata».

D’Alessio ha spiegato che la pro-va scientifica sui reperti biologicinon è stata di assoluta rilevanzaquanto il ritrovamento del cada-vere mummificato e che «la Pro-cura aveva individuato Restivo co-me unico responsabile prima che iperiti ne accertassero la presenzanel sottotetto della chiesa». In real-tà la responsabilità l’aveva accer-tata la polizia. La Procura, secon-do il gip di Salerno Attilio FrancoOrio, si è poi lasciata scadere itermini delle indagini preliminarisenza chiedere l’arresto di Resti-vo .

Oggi è il giorno della sentenza.Ma è anche «il giorno di Elisa»,come lo ha definito il legale dellafamiglia Claps, Giuliana Scarpet-ta. E così, dopo 18 anni, si saprà seRestivo, per la giustizia, ha uccisoElisa Claps. È lui l’unico imputato.Ma non è certo lui, dicono i Claps,l’unico colpevole. Tutt’altro. «Sulbanco degli imputati mancano tut-ti gli altri», dice il legale dellafamiglia, che ieri, per tre ore, pie-na di emozione, nella sua arringa,ha puntato il dito «contro Restivo,mostro, serial killer, feticista». Enon solo. Ha nuovamente chia-

mato in causa, «con nomi e cognomi», coloro«che Danilo lo hanno aiutato e coperto». LaChiesa, innanzitutto.

L’avvocato Scarpetta, al termine della secondaudienza del processo con rito abbreviato, loammette: «Mi sono levata un peso e l’ho scaricato

sugli altri». Il peso di cui parlasono proprio i «sodali» di Re-stivo. Non usa mezzi termini, illegale dei Claps, quando parladi don Mimì Sabia: «Ha men-tito spudoratamente sui suoirapporti con Restivo. Ha dettoche a stento lo conosceva edinvece di questa storia ha sem-pre saputo tutto». E poi, il ri-

trovamento del corpo di Elisa, il 17 marzo 2010nel sottotetto della chiesa della SS Trinità diPotenza, lì dove il controllo, come dichiarato agliinquirenti dallo stesso vescovo di Potenza, mon-signor Agostino Superbo, era totalmente nellemani di don Mimì: un ritrovamento che la Scar-

petta definisce «ignobile pantomima». C’è poi il«profilo» di Restivo: mostro, serial killer. Comedire, qualcuno che andava fermato, subito, an-che per evitare altre morti. «Come quella diHeather Barnett – dice ancora il legale dei Claps– ho guardato negli occhi i suoi figli, a quest’ora,se qualcuno avesse fermato Restivo, avrebberopotuto avere ancora una mamma». Fa i nomi,l’avvocato Scarpetta. E chiama in causa anche igenitori di Danilo. «Tutti, tutti, devono sentirsiin colpa – dice commossa – ma io, noi, non cifermeremo, verrà fuori tutto, verrà fuori tutto».

Il legale, al pari di Gildo Claps, è convinta chepresto ci saranno indagati e forse anche un altroprocesso. Del resto la Procura di Salerno da mesista lavorando ad uno stralcio dell’i n ch i e s t asull’omicidio di Elisa incentrato proprio sull’oc -cultamento, sul ritrovamento del suo cadavere,ma anche sui depistaggi, sugli errori commessi.Non a caso il legale dei Claps nella sua arringaha parlato di Vincenzo Pascali, il perito che nonindividuò il Dna di Restivo sui resti e indumenti

di Elisa. «Ho saputo che è iscritto nel registrodegli indagati con l’accusa di falso in perizia –dice la Scarpetta – l’abbiamo sempre detto che lasua perizia era incompleta, è necessario unapprofondimento come sta facendo la Procura».

Gli ultimi giorni di questi 18 anni sono pe-santi, estenuanti per i Claps. Mamma Filomenac’è sempre, ma in disparte. Con Gildo incrocia,come sempre, gli avvocati Mario e Stefania Ma-rinelli che difendono Restivo. La difesa annun-cia: «Domani chiederemo l’assoluzione». Qual-cuno chiede loro: la sentenza è scontata, trentaanni come ha chiesto la Procura? «Speriamo dino», ribattono i Marinelli. Qualche metro più inlà, negli stessi istanti, Giuliana Scarpetta quasisi commuove. Lo fa mentre ricorda Elisa, «bam-bina di 16 anni lasciata sul pavimento del sot-totetto della Chiesa». Il suo volto non c’era, nonpiù, «c’era un teschio». Ma una cosa, quella sì, «sivedeva bene», dice la Scarpetta: «Guardava alcielo, come se cercasse l’ultimo aiuto». Un aiutoche non è mai arrivato. [f. a.]

I N DAG I N I In basso Gildo Claps facci a faccia con monsignorSuperbo e lo storico parroco della Trinità, don Mimì. A destraGildo con l’avv. Giuliana Scarpetta e l’avv. Mario Marinelli.Nell’altra foto Claudio De Salvo, ex capo della Dia di Salerno,tra due suoi collaboratori [servizio fotografico di Tony Vece]

LA SENTENZAOggi il giudice si ritireràin camera di consiglioPoi emetterà il verdetto

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Basilicata MezzogiornoEstratto da: La Nuova del Sud - 11.11.2011 PAG.13

Le fasi delle ricerche condotte da domenica per indivi-duare i corpi di Rosa Masiello, 44 anni, e del padre ottan-tenne Carlo

Battute tutte le zone lungo il torrente che ha inghiottito i due altamurani, fino alla foce del Bradano

Nessuna traccia di Rosa e Carlo Oggi sesto giorno di ricerche, mentre si fa sempre più incerta la probabilità di un ritrovamentoMATERA- Ancora niente.Nessuna traccia. Nullache possa in qualche mo-do richiamare ai corpi diRosa Masiello e del padreCarlo. Come inghiottiti. Nèun indumento o qualsiasialtro elemento che possafar pensare al passaggio oalla presenza dei due alta-murani. Neppure i geora-dar utilizzati nei giorniscorsi sono stati di ausilioalle ricerche. Al tramontola ritirata. Oggi nuovi so-pralluoghi, mentre si fasempre più improbabile lapossibilità diritrovare idispersi. Leoperazionisono con-dotte in par-ticolare dacinquesquadre deivigili delfuoco di Ma-tera con nu-clei cinofili,acquatici edel Saf (spe-leo-alpino-fluviale). Le ricerche sonostate estese anche alla fo-ce del Bradano dove con-fluisce il Gravina, ma lapioggia di mercoledì scor-

so aveva ostacolato gli in-terventi. I due, lo ricordia-mo, domenica sera eranorimasti dapprima intrap-polati all’interno della lo-

ro auto, una Golf biancascivolta nel canale Cicco-locane in località Venusio(a nord della città dei Sas-si) e poi, trascinati via dal-la pienna del torrente. In-stancabile il lavoro dei vo-lontari della Protezione ci-vile e di Legambiente chehanno setacciato le aree in-dicate dai vigili del fuocoattenendosi al piano dellericerche messo a punto congli uomini della Forestale,ma in alcune aree rese dif-ficili dagli sbarramenti didetriti, tronchi e arbustipresenti lungo il torrenteeamalgamati dal fango.Dopo essersi concentrate

nella zona di contradaPantano dove il Ciccoloca-ne sfocia nel torrente Gra-vina, ieri per l’intera gior-nata i vigili del fuoco han-no nuovamente percorso iltorrente a ritroso verso lazona ai piedi di Montesca-glioso e la cava dei fratel-li Artuso battendo anchele località Parco dei Mona-ci e Masseria Passarelli.Non ancora rimossa l’au-to arenata nel fango, pocodistante dal luogo dove idue sono stati travolti. Cre-sce l’apprensione dei fami-liari che sperano di poterdare degna sepoltura aipropri cari.

Immigrazione e passaporti, domenica uffici aperti in QuesturaMATERA- Porte apertedomenica alla Questuradi Matera. Torna l’appun-tamento festivo con la Po-lizia di Stato che il 13 no-vembre terrà aperti glisportelli dell’Ufficio Immi-grazione e dell’UfficioPassaporti dalle 9 alle 13.Il personale della Questu-ra risponderà alle richie-

ste di cittadini italiani estranieri. In particolaresaranno consegnati i per-messi di soggiorno pron-ti. L’iniziativa, già speri-mentata negli anni scor-si, ha riscosso molto suc-cesso che, per motivi di la-voro o altro, hanno diffi-coltà a recarsi agli ufficipubblici nei giorni feriali.

Domenicagli sportelliresterannoaperti dalleore 9 alle13

“E’ la cronaca di una morte annunciata”

di GIOVANNI ANGELINO*

na morte an-nunciata”,sembrerebbe

il titolo di un film o uncopione già scritto, mapurtroppo è la triste re-altà di quello che è acca-duto a due poveri altamu-rani scomparsi nel cana-le di bonifi-ca nei pres-si di BorgoVenusio,rei di esser-si trovatinel postosbagliato almomentosbagliato.In molti po-trebberopensareche questiavveni-menti capi-tano soloagli altri, ma invece sisbagliano, perché lìchiunque di noi potevatrovarsi. Nulla è stato fat-to dall’ultima catastrofeavvenuta circa otto me-si fa nelle stessa zona, do-ve per puro miracolo, sisalvarono alcuni automo-bilisti di passaggio salen-do sui tetti delle automo-bili o sul muro perime-trale del cimitero, o conl’intervento celere deiVigili del Fuoco che mi-sero in salvo una donnacon un canotto. Quelloche fa rabbia, che in ot-to mesi, il canale è anco-

U“ra pieno di canneti e ar-busti vari, che sistema-ticamente, quando ci so-no le forti piogge, ostrui-scono le acque che scor-rono, costituendo di fat-to una diga, tale da co-stringere la fuoriuscitadelle acque dal loro na-turale alveo, causandodanni ai vari insediamen-

ti produtti-vi della zo-na, vedi ValD’Adige oImpiantodi depura-zione delleacque neredella cittàdi Matera.Ma io michiedo, cosìcome molticittadinimaterani,di fronteuna simile

tragedia, a differenzadalla penultima alluvio-ne, c’è qualcuno che pa-ga o che si assuma le pro-prie responsabilità? Seciò non avvenisse, signi-ficherebbe che viviamo inuno Stato dove non vigela giustizia sociale ma afarla da padrone ci sonovarie connivenze di pote-re per nascondere re-sponsabilità dirette dovemanca solo nome e co-gnome.

* Presidente vicarioConsiglio Comunaledi Matera

L’INTERVENTO

Sotto il borsone dei Masiello recuperato lunedì scorso

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MATERACITTÀ

Venerdì 11 novembre 2011