Il panorama vale più del consumo

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Giovedì 21/02/2013 21/02/2013 21/02/2013 21/02/2013 Estratto da pag. 1 Direttore Responsabile Roberto Napoletano Roberto Napoletano Roberto Napoletano Roberto Napoletano Diffusione Testata (non disponibile) (non disponibile) (non disponibile) (non disponibile) Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile. Mondo immobiliare - Andamento del settore Pag. 1

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Da "Casa 245 Plus" del 20/02/2013 un interessante articolo che presenta l'indagine condotta da I-Com-Enea-Assoimmoblilare per analizzare quale ruolo rivesta l'efficienza energetica sull'andamento del mercato immobiliare residenziale.

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COVER STORYII risparmio incide ancora poco sul valoreII cambio di classe energetica fatagliare anche mille euro l'anno manon è ancora apprezzato dal mercatoMichelaFinizio_________ BSInvestire nella riqualificazione degliedifici conviene, ma il mercatoancora non lo sa. Nell'arco divent'anni un immobile in classeenergetica G (la più bassa, quindi lameno efficiente) "consuma" circa unquarto del suo valore di mercato. Icosti della bolletta erodono il 13,6%,invece, del valore di un immobile inclasse F, e un decimo di unimmobile in classe E. Al contrario,un edificio "modello" certificato A+richiede appena 15 euro al metroquadro per riscaldarlo per 20 anni eprodurre acqua calda sanitaria. Sitratta di stime, ma del tuttoverosimili se prendiamo inconsiderazione una palazzinaresidenziale alimentata a metano ecalcoliamo i suoi consumi medidurante l'inverno. A fare i contiè unostudio realizzato da Enea, incollaborazione I-Com eAssoimmobiliare, per valutare ladifferenza di prezzo che può essereassegnata sul mercato a edifici più omeno efficienti dal punto di vistaenergetico. Ad esempio nellaperiferia di Bari un intervento diriqualificazione, capace ditrasformare un immobile in classeenergetica G in un edificio piùefficiente in classe C, riduce del15,1% il peso della bolletta sul suovalore commerciale:vuoldire.inpratica, che grazie al"salto di classe" il proprietariopotràrisparmiarecirca 215 euroalme-

uro quadro nell'arco di vent'anni (chediventano ben 21.550 per unappartamento di 100 metri quadri),cioè circa un ottavo di quanto vale laproprietà, quotata in zona 1.424 euroal mq secondo l'Osservatorio sulmercato immobiliare dell'agenzia delTerritorio. In sostanza, se le altrevariabili che concorrono alladefinizione del prezzo restano costanti,l'intervento di recupero si potrebbetradurre almeno in un corrispondenteincremento del valore dell'immobile.Utilizzando i dati medi di mercato

in quattro città italiane, l'indaginestima quanto potrebbe "valere" lariqualificazionedi un edificio, capacedi trasformarlo da classe energetica Ga classe C. In centro storico a Roma,ad esempio, il risparmio ottenutospalmato su 20 anni vale poco più del3% del valore di mercato dell'unitàabitativa; nella periferia della capitalepuò arrivare a valere anche il 7% delprezzo di mercato. Questi esempi sonodel tutto teorici, ogni intervento dirigenerazione dev'esserevalutatoecertificato di volta in volta: iparametri checoncorrono al risparmioin bolletta sono frutto di auditenergetici legati alla zona climatica incui si trova l'edificio e ad altreinnumerevoli variabili che possonovariare nel tempo. Eppure, fissare deiparametri standard e osservare come sicomportano i consumi in relazione alvalore di mercato aiuta a comprendereil ruolo che può giocare - in futuro - ilbusiness dell'efficienza. È difficileimmaginare che un potenzialeacquirente spenda il 7% in più per unimmobile più efficiente se laconvenienza, rispetto ad una classeenergetica inferiore, diventa realesolamente dopo vent'anni. Seconfrontata, inoltre, con altri fattoriche con-

corrono alladeterminazione delvalore di un immobile (come ilpanorama, la luminosità, il grado di finitura degli interni ecc.) la classeenergetica ancoranonè altrettantocapace di impattare sul mercato. Aparità di location, vicinanza aitrasporti o contesto sociale in cui èinserito l'immobile, ci sono alcunevariabili - cosiddette intrinseche, chevanno dalla presenza dell'ascensoreall'orientamento dell'edificio - chepesano da sempre in modo rilevantenella determinazione del prezzofinale di vendita di un'abitazione:buone finiture pesano circa il 12 percento; la "vista mozzafiato" incidefino al 20 per cento; l'esposizioneanche il io per cento, e così via.Confrontando il peso del risparmioenergetico con questi indicatori,appare evidente come il primoancora non abbia lo stesso peso. Esia molto più difficile da ripagare neltempo. Al momento la qualitàenergetica fa la differenza solo perclassi energetiche elevate oppure incaso di

ristrutturazioni di edificiparticolarmente degradatioin zoneperiferiche. Ilmercato residenziale,insomma, ancora non ha saputovalorizzare le caratteristicheenergetiche degli edifici, né tantomenoha recipito la loro importanza. Solo il53% degli annunci di venditapubblicati su Immobiliare.it riporta gliobbligatori indici di prestazione. E«l'attuale sistema, basato su unaetichettatura che richiama quella inuso per gli elettrodomestici, non parein grado di fornire ad un compratoremedio delle informazioni sufficienti avalutare l'effettivo impatto economicodelle prestazioni energetiche nel lungotermine», sottolinea l'indagine Enea.

5 RIPRODUZIONE RISERVATA

L'INDAGINE ENEA-ASSOIMMOBILIARE Notametodologica L'indagineipotizza consumi annuali eprezzi costanti nel tempo,prendendo come riferimento ilprezzo del gas pari a 0,0769euro al chilowattora (tasseincluse, consumatore domesticomedio, al primo semestre 2012secondo Eurostat) e il prezzomedio al metro quadro di unedificio residenziale in Italia(pari a 1.554 euro, secondol'Orni del 2011). I costi medi diriscaldamento invernale eproduzione di acqua caldasanitaria, spalmati su 20 anni(tempo necessario per valutarequalsiasi investimentoimmobiliare) possono essereridotti di molto grazie anumerosi interventi diriqualificazione che consentonodi passare da una classeenergetica all'altra, piùefficiente, e tradursi inimportanti risparmi economici.L'indagine condotta da Enea, incollaborazione con I-ComeAssoimmobiliare, si propone difare delle stime, utilizzandodati costanti e variabili"congelate" nel tempo.Utilizzando i dati medi dimercato in quattro città italiane,l'indagine aiuta a comprenderequanto può "valere" unintervento di

COVER STORYII risparmio incide ancora poco sul valoreII cambio di classe energetica fatagliare anche mille euro l'anno manon è ancora apprezzato dal mercatoMichelaFinizio_________ BSInvestire nella riqualificazione degliedifici conviene, ma il mercatoancora non lo sa. Nell'arco divent'anni un immobile in classeenergetica G (la più bassa, quindi lameno efficiente) "consuma" circa unquarto del suo valore di mercato. Icosti della bolletta erodono il 13,6%,invece, del valore di un immobile inclasse F, e un decimo di unimmobile in classe E. Al contrario,un edificio "modello" certificato A+richiede appena 15 euro al metroquadro per riscaldarlo per 20 anni eprodurre acqua calda sanitaria. Sitratta di stime, ma del tuttoverosimili se prendiamo inconsiderazione una palazzinaresidenziale alimentata a metano ecalcoliamo i suoi consumi medidurante l'inverno. A fare i contiè unostudio realizzato da Enea, incollaborazione I-Com eAssoimmobiliare, per valutare ladifferenza di prezzo che può essereassegnata sul mercato a edifici più omeno efficienti dal punto di vistaenergetico. Ad esempio nellaperiferia di Bari un intervento diriqualificazione, capace ditrasformare un immobile in classeenergetica G in un edificio piùefficiente in classe C, riduce del15,1% il peso della bolletta sul suovalore commerciale:vuoldire.inpratica, che grazie al"salto di classe" il proprietariopotràrisparmiarecirca 215 euroalme-

uro quadro nell'arco di vent'anni (chediventano ben 21.550 per unappartamento di 100 metri quadri),cioè circa un ottavo di quanto vale laproprietà, quotata in zona 1.424 euroal mq secondo l'Osservatorio sulmercato immobiliare dell'agenzia delTerritorio. In sostanza, se le altrevariabili che concorrono alladefinizione del prezzo restano costanti,l'intervento di recupero si potrebbetradurre almeno in un corrispondenteincremento del valore dell'immobile.Utilizzando i dati medi di mercato

in quattro città italiane, l'indaginestima quanto potrebbe "valere" lariqualificazionedi un edificio, capacedi trasformarlo da classe energetica Ga classe C. In centro storico a Roma,ad esempio, il risparmio ottenutospalmato su 20 anni vale poco più del3% del valore di mercato dell'unitàabitativa; nella periferia della capitalepuò arrivare a valere anche il 7% delprezzo di mercato. Questi esempi sonodel tutto teorici, ogni intervento dirigenerazione dev'esserevalutatoecertificato di volta in volta: iparametri checoncorrono al risparmioin bolletta sono frutto di auditenergetici legati alla zona climatica incui si trova l'edificio e ad altreinnumerevoli variabili che possonovariare nel tempo. Eppure, fissare deiparametri standard e osservare come sicomportano i consumi in relazione alvalore di mercato aiuta a comprendereil ruolo che può giocare - in futuro - ilbusiness dell'efficienza. È difficileimmaginare che un potenzialeacquirente spenda il 7% in più per unimmobile più efficiente se laconvenienza, rispetto ad una classeenergetica inferiore, diventa realesolamente dopo vent'anni. Seconfrontata, inoltre, con altri fattoriche con-

corrono alladeterminazione delvalore di un immobile (come ilpanorama, la luminosità, il grado di finitura degli interni ecc.) la classeenergetica ancoranonè altrettantocapace di impattare sul mercato. Aparità di location, vicinanza aitrasporti o contesto sociale in cui èinserito l'immobile, ci sono alcunevariabili - cosiddette intrinseche, chevanno dalla presenza dell'ascensoreall'orientamento dell'edificio - chepesano da sempre in modo rilevantenella determinazione del prezzofinale di vendita di un'abitazione:buone finiture pesano circa il 12 percento; la "vista mozzafiato" incidefino al 20 per cento; l'esposizioneanche il io per cento, e così via.Confrontando il peso del risparmioenergetico con questi indicatori,appare evidente come il primoancora non abbia lo stesso peso. Esia molto più difficile da ripagare neltempo. Al momento la qualitàenergetica fa la differenza solo perclassi energetiche elevate oppure incaso di

ristrutturazioni di edificiparticolarmente degradatioin zoneperiferiche. Ilmercato residenziale,insomma, ancora non ha saputovalorizzare le caratteristicheenergetiche degli edifici, né tantomenoha recipito la loro importanza. Solo il53% degli annunci di venditapubblicati su Immobiliare.it riporta gliobbligatori indici di prestazione. E«l'attuale sistema, basato su unaetichettatura che richiama quella inuso per gli elettrodomestici, non parein grado di fornire ad un compratoremedio delle informazioni sufficienti avalutare l'effettivo impatto economicodelle prestazioni energetiche nel lungotermine», sottolinea l'indagine Enea.

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L'INDAGINE ENEA-ASSOIMMOBILIARE Notametodologica L'indagineipotizza consumi annuali eprezzi costanti nel tempo,prendendo come riferimento ilprezzo del gas pari a 0,0769euro al chilowattora (tasseincluse, consumatore domesticomedio, al primo semestre 2012secondo Eurostat) e il prezzomedio al metro quadro di unedificio residenziale in Italia(pari a 1.554 euro, secondol'Orni del 2011). I costi medi diriscaldamento invernale eproduzione di acqua caldasanitaria, spalmati su 20 anni(tempo necessario per valutarequalsiasi investimentoimmobiliare) possono essereridotti di molto grazie anumerosi interventi diriqualificazione che consentonodi passare da una classeenergetica all'altra, piùefficiente, e tradursi inimportanti risparmi economici.L'indagine condotta da Enea, incollaborazione con I-ComeAssoimmobiliare, si propone difare delle stime, utilizzandodati costanti e variabili"congelate" nel tempo.Utilizzando i dati medi dimercato in quattro città italiane,l'indagine aiuta a comprenderequanto può "valere" unintervento di

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recupero su un immobile in classeenergetica G (cioè la maggioranza degliedifici residenziali italiani), capace ditrasformarlo in classe C

Quattro recuperi sul territorio Stima dell'incremento di valore (in %) diun immobile passato da classe energetica G alla C dopo un recuperoROMASIMEPHOTO ZONA PREZZO MEDIO DA CLASSE <€/MQ)GAC(%)* Centro storico 6.892 3,1 Semi centrale 4.564 4,7 Periferia3.066 7,0 Zone residenziali 4.434 4,9 MILANO PREZZO MEDIO DACLASSE (€/MQ) GAC(%)* Centro storico 6.254 3,4 Semi centrale3.259 6,6 Periferia 2.228 9,7 Zone residenziali 4.395 4,9 NOTA sel'incremento corrispondesse al calo dell'incidenza della bolletta(risparmio energetico) sul valore dell'immobile, calcolato su 20 anni, aparità delle altre variabili NAPOLI PREZZO MEDIO DA CLASSE (€/MQ) GAC(%)* Centro storico 3.121 6,9 Semi centrale 2.247 9,6Periferia 1.837 11,7 Zone residenziali 4.903 BARI 4,4 FONTE elab l-Com su dati Omi

recupero su un immobile in classeenergetica G (cioè la maggioranza degliedifici residenziali italiani), capace ditrasformarlo in classe C

Quattro recuperi sul territorio Stima dell'incremento di valore (in %) diun immobile passato da classe energetica G alla C dopo un recuperoROMASIMEPHOTO ZONA PREZZO MEDIO DA CLASSE <€/MQ)GAC(%)* Centro storico 6.892 3,1 Semi centrale 4.564 4,7 Periferia3.066 7,0 Zone residenziali 4.434 4,9 MILANO PREZZO MEDIO DACLASSE (€/MQ) GAC(%)* Centro storico 6.254 3,4 Semi centrale3.259 6,6 Periferia 2.228 9,7 Zone residenziali 4.395 4,9 NOTA sel'incremento corrispondesse al calo dell'incidenza della bolletta(risparmio energetico) sul valore dell'immobile, calcolato su 20 anni, aparità delle altre variabili NAPOLI PREZZO MEDIO DA CLASSE (€/MQ) GAC(%)* Centro storico 3.121 6,9 Semi centrale 2.247 9,6Periferia 1.837 11,7 Zone residenziali 4.903 BARI 4,4 FONTE elab l-Com su dati Omi

recupero su un immobile in classeenergetica G (cioè la maggioranza degliedifici residenziali italiani), capace ditrasformarlo in classe C

Quattro recuperi sul territorio Stima dell'incremento di valore (in %) diun immobile passato da classe energetica G alla C dopo un recuperoROMASIMEPHOTO ZONA PREZZO MEDIO DA CLASSE <€/MQ)GAC(%)* Centro storico 6.892 3,1 Semi centrale 4.564 4,7 Periferia3.066 7,0 Zone residenziali 4.434 4,9 MILANO PREZZO MEDIO DACLASSE (€/MQ) GAC(%)* Centro storico 6.254 3,4 Semi centrale3.259 6,6 Periferia 2.228 9,7 Zone residenziali 4.395 4,9 NOTA sel'incremento corrispondesse al calo dell'incidenza della bolletta(risparmio energetico) sul valore dell'immobile, calcolato su 20 anni, aparità delle altre variabili NAPOLI PREZZO MEDIO DA CLASSE (€/MQ) GAC(%)* Centro storico 3.121 6,9 Semi centrale 2.247 9,6Periferia 1.837 11,7 Zone residenziali 4.903 BARI 4,4 FONTE elab l-Com su dati Omi

Giovedì21/02/201321/02/201321/02/201321/02/2013

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Direttore ResponsabileRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto Napoletano

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RISTRUTTURAZIONI LA SIMULAZIONE DELL'IMPATTO SUI PREZZI II valorecommerciale del salto di classe Stima dei risparmi in bolletta e del possibile incremento del valoredell'immobile dopo un intervento di recupero, in base al cambio di classe energetica ottenuto Labolletta in base alla classe energetica dell'edificio II costo dei consumi di un'utenza domestica infunzione della classe energetica dell'edificio Consumi (kWh/m2 anno) II risparmio in bolletta in20 anni Euro per metro quadro Incremento del valore immobiliare In percentuale Secorrispondesse al calo dell'incidenza della bolletta (risparmio energetico) sul valoredell'immobile, calcolato su 20 anni, a parità delle altre variabili X0S\ /•./O /y •—' \ /\ / I +3,40/0 ^/ +2,4% ^ / +2,0% / +1,9% / +1,7% 200 140 105 80 60 B 40 Bolletta(€/m2anno) 15,38 10,77 8,076,15 4,61 3,08 Bolletta in 20 anni (€/m2) 307 215 161 123 92 62 Incidenza della bolletta sulvalore dell'immobile in 20 anni (%) ** 19,4 13,6 10,2 7,8 5,8 3,9'Stima per riscaldamento eproduzione di acqua calda sanitaria di un'abitazione alimentata a metano (prezzo del gas=0,0769euro/kWh tasse incluse, consumatore domestico medio I sem 2012 - Fonte Eurostat), con consumiannuali e prezzi costan "Prendendo a riferimento un costo medio al mq pari a 1.584,00 (valoremedio per l'Italia settore residenziale, dato Omi 2011) 23 A+ 10 1,77 0,77 35 15 2,2 iti nel tempo,trascurando il fattore di attuahzzazione

Riqualificazioni incerca di creditoINVESTIMENTI Tempi lunghi e incertezzenei ritorni frenano il mercato

D In tempi di crisi per il settoreimmobiliare, sembra difficileimmaginare di fare pure dellemigliorie. Eppure gli investimenti inristrutturazioni sono gli unici acrescere e nel 2013 catalizzeranno il36,7% delle risorse destinateall'intero comparto delle costruzioni.Il business del risparmio energetico,quindi, potrebbe far leva su numeriimportanti. Ma cosa frena gliinvestitori Finora le risorse hannosostenuto migliala di microinterventi sparsi sul territorio. Oltrela metà (il 58%) dei nostri edifici,costruiti prima del 1971, richiedonoancora importanti interventi diriqualificazione. A frenare gliinvestitori sono i rischi legati allacomplessità di un'operazione diefficienza energetica: il rispetto deitempi e dei preventivi nella fase direalizzazione; le performance realidegli interventi di recupero, che nonsempre fanno risparmiare quantostabilito nella fase di progetto; iconsumi dipendono dall'utilizzo, piùo meno intensivo, e dalle condizioniclimatiche; il costo unitario delvettore energetico (gas, elettricità) èsoggetto a variazioni; il rientro deicapitali investiti dipende dal rispettodelle modalità di pagamento deiproprietari o inquilini. «Questirischi vanno ripartiti tra il soggettoche consuma, la società

che realizza la riqualificazione e ilsoggetto finanziatore», spiegaAlessandro Porta di JohnsonControls, società che nel mondorealizza importanti interventi diretrofit degli edifici, per ultimoquello del Museo Ebraico diBerlino. «In Italia si fatica alavorare perché mancano formecontrattuali che garantiscano ifinanziatori», aggiunge Porta. Findagli anni Ottanta in Europa si sonodiffusi i Contratti di rendimentoenergetico (Epc) che consentonoall'intervento di riqualificazione diripagarsi da solo nel tempo: bastatrovare chi anticipa le risorse, che verranno poi recuperatenegli anni con i risparmi in comeuna Esco - realizza il recuperoedilizio e il costante monitoraggiodei risultati. «In Italia alcune Escodiventano anche soggettiinvestitori - racconta Porta - madopo qualche intervento le lorocapacità finanziarie si esauriscono.Si sente appunto la mancanza delmercato finanziario: nonostante lagaranzia del risultato, gli istituti dicredito sono riluttanti a sostenerela riqualficazione energetica. Perquesto potrebbe facilitarel'istituzione di un fondo digaranzia». Tra gli investitori,secondo un'indagine interna adAssoimmobiliare, potrebberoesserci anche i fondi immobiliariitaliani, la cui mission è proprioquella di massimizzare il

valore degli asset. Tutte lesocietà di gestione di fondiimmobiliari inter Fondiimmobiliari e contratti Epcpotrebbero decollare ma servonofinanziamenti

peliate hanno realizzato nell'ultimoanno interventi di efficienzaenergetica (impianti, illuminazione,isolamento termico) sul propriopatrimonio immobiliare, investendocirca 210 milioni di euro. Cresciutioggi a oltre 300 rispetto ai trentaregistrati nel 2004 presso la Bancad'Italia, i fondi non sembrano peròinteressati al segmento residenziale(1% degli asset in portafoglio). Esono ancora troppo bassi il livellodegli interventi e l'integrazione dellerisorse: il 50% degli intervistati hautilizzato solo capitali propri,facendo ricorso limitato al debito oa meccanismi incentivanti. Tra ivantaggi ottenuti: il rendimentoeconomico dell'investimento,l'aumento di valore di mercatodell'immobile e il ritorno diimmagine per la società. Ma pesanoancora i tempi di ritorno troppoelevati, rispetto all'ammontarenecessario di risorse. — MLF. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

RISTRUTTURAZIONI LA SIMULAZIONE DELL'IMPATTO SUI PREZZI II valorecommerciale del salto di classe Stima dei risparmi in bolletta e del possibile incremento del valoredell'immobile dopo un intervento di recupero, in base al cambio di classe energetica ottenuto Labolletta in base alla classe energetica dell'edificio II costo dei consumi di un'utenza domestica infunzione della classe energetica dell'edificio Consumi (kWh/m2 anno) II risparmio in bolletta in20 anni Euro per metro quadro Incremento del valore immobiliare In percentuale Secorrispondesse al calo dell'incidenza della bolletta (risparmio energetico) sul valoredell'immobile, calcolato su 20 anni, a parità delle altre variabili X0S\ /•./O /y •—' \ /\ / I +3,40/0 ^/ +2,4% ^ / +2,0% / +1,9% / +1,7% 200 140 105 80 60 B 40 Bolletta(€/m2anno) 15,38 10,77 8,076,15 4,61 3,08 Bolletta in 20 anni (€/m2) 307 215 161 123 92 62 Incidenza della bolletta sulvalore dell'immobile in 20 anni (%) ** 19,4 13,6 10,2 7,8 5,8 3,9'Stima per riscaldamento eproduzione di acqua calda sanitaria di un'abitazione alimentata a metano (prezzo del gas=0,0769euro/kWh tasse incluse, consumatore domestico medio I sem 2012 - Fonte Eurostat), con consumiannuali e prezzi costan "Prendendo a riferimento un costo medio al mq pari a 1.584,00 (valoremedio per l'Italia settore residenziale, dato Omi 2011) 23 A+ 10 1,77 0,77 35 15 2,2 iti nel tempo,trascurando il fattore di attuahzzazione

Riqualificazioni incerca di creditoINVESTIMENTI Tempi lunghi e incertezzenei ritorni frenano il mercato

D In tempi di crisi per il settoreimmobiliare, sembra difficileimmaginare di fare pure dellemigliorie. Eppure gli investimenti inristrutturazioni sono gli unici acrescere e nel 2013 catalizzeranno il36,7% delle risorse destinateall'intero comparto delle costruzioni.Il business del risparmio energetico,quindi, potrebbe far leva su numeriimportanti. Ma cosa frena gliinvestitori Finora le risorse hannosostenuto migliala di microinterventi sparsi sul territorio. Oltrela metà (il 58%) dei nostri edifici,costruiti prima del 1971, richiedonoancora importanti interventi diriqualificazione. A frenare gliinvestitori sono i rischi legati allacomplessità di un'operazione diefficienza energetica: il rispetto deitempi e dei preventivi nella fase direalizzazione; le performance realidegli interventi di recupero, che nonsempre fanno risparmiare quantostabilito nella fase di progetto; iconsumi dipendono dall'utilizzo, piùo meno intensivo, e dalle condizioniclimatiche; il costo unitario delvettore energetico (gas, elettricità) èsoggetto a variazioni; il rientro deicapitali investiti dipende dal rispettodelle modalità di pagamento deiproprietari o inquilini. «Questirischi vanno ripartiti tra il soggettoche consuma, la società

che realizza la riqualificazione e ilsoggetto finanziatore», spiegaAlessandro Porta di JohnsonControls, società che nel mondorealizza importanti interventi diretrofit degli edifici, per ultimoquello del Museo Ebraico diBerlino. «In Italia si fatica alavorare perché mancano formecontrattuali che garantiscano ifinanziatori», aggiunge Porta. Findagli anni Ottanta in Europa si sonodiffusi i Contratti di rendimentoenergetico (Epc) che consentonoall'intervento di riqualificazione diripagarsi da solo nel tempo: bastatrovare chi anticipa le risorse, che verranno poi recuperatenegli anni con i risparmi in comeuna Esco - realizza il recuperoedilizio e il costante monitoraggiodei risultati. «In Italia alcune Escodiventano anche soggettiinvestitori - racconta Porta - madopo qualche intervento le lorocapacità finanziarie si esauriscono.Si sente appunto la mancanza delmercato finanziario: nonostante lagaranzia del risultato, gli istituti dicredito sono riluttanti a sostenerela riqualficazione energetica. Perquesto potrebbe facilitarel'istituzione di un fondo digaranzia». Tra gli investitori,secondo un'indagine interna adAssoimmobiliare, potrebberoesserci anche i fondi immobiliariitaliani, la cui mission è proprioquella di massimizzare il

valore degli asset. Tutte lesocietà di gestione di fondiimmobiliari inter Fondiimmobiliari e contratti Epcpotrebbero decollare ma servonofinanziamenti

peliate hanno realizzato nell'ultimoanno interventi di efficienzaenergetica (impianti, illuminazione,isolamento termico) sul propriopatrimonio immobiliare, investendocirca 210 milioni di euro. Cresciutioggi a oltre 300 rispetto ai trentaregistrati nel 2004 presso la Bancad'Italia, i fondi non sembrano peròinteressati al segmento residenziale(1% degli asset in portafoglio). Esono ancora troppo bassi il livellodegli interventi e l'integrazione dellerisorse: il 50% degli intervistati hautilizzato solo capitali propri,facendo ricorso limitato al debito oa meccanismi incentivanti. Tra ivantaggi ottenuti: il rendimentoeconomico dell'investimento,l'aumento di valore di mercatodell'immobile e il ritorno diimmagine per la società. Ma pesanoancora i tempi di ritorno troppoelevati, rispetto all'ammontarenecessario di risorse. — MLF. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

RISTRUTTURAZIONI LA SIMULAZIONE DELL'IMPATTO SUI PREZZI II valorecommerciale del salto di classe Stima dei risparmi in bolletta e del possibile incremento del valoredell'immobile dopo un intervento di recupero, in base al cambio di classe energetica ottenuto Labolletta in base alla classe energetica dell'edificio II costo dei consumi di un'utenza domestica infunzione della classe energetica dell'edificio Consumi (kWh/m2 anno) II risparmio in bolletta in20 anni Euro per metro quadro Incremento del valore immobiliare In percentuale Secorrispondesse al calo dell'incidenza della bolletta (risparmio energetico) sul valoredell'immobile, calcolato su 20 anni, a parità delle altre variabili X0S\ /•./O /y •—' \ /\ / I +3,40/0 ^/ +2,4% ^ / +2,0% / +1,9% / +1,7% 200 140 105 80 60 B 40 Bolletta(€/m2anno) 15,38 10,77 8,076,15 4,61 3,08 Bolletta in 20 anni (€/m2) 307 215 161 123 92 62 Incidenza della bolletta sulvalore dell'immobile in 20 anni (%) ** 19,4 13,6 10,2 7,8 5,8 3,9'Stima per riscaldamento eproduzione di acqua calda sanitaria di un'abitazione alimentata a metano (prezzo del gas=0,0769euro/kWh tasse incluse, consumatore domestico medio I sem 2012 - Fonte Eurostat), con consumiannuali e prezzi costan "Prendendo a riferimento un costo medio al mq pari a 1.584,00 (valoremedio per l'Italia settore residenziale, dato Omi 2011) 23 A+ 10 1,77 0,77 35 15 2,2 iti nel tempo,trascurando il fattore di attuahzzazione

Riqualificazioni incerca di creditoINVESTIMENTI Tempi lunghi e incertezzenei ritorni frenano il mercato

D In tempi di crisi per il settoreimmobiliare, sembra difficileimmaginare di fare pure dellemigliorie. Eppure gli investimenti inristrutturazioni sono gli unici acrescere e nel 2013 catalizzeranno il36,7% delle risorse destinateall'intero comparto delle costruzioni.Il business del risparmio energetico,quindi, potrebbe far leva su numeriimportanti. Ma cosa frena gliinvestitori Finora le risorse hannosostenuto migliala di microinterventi sparsi sul territorio. Oltrela metà (il 58%) dei nostri edifici,costruiti prima del 1971, richiedonoancora importanti interventi diriqualificazione. A frenare gliinvestitori sono i rischi legati allacomplessità di un'operazione diefficienza energetica: il rispetto deitempi e dei preventivi nella fase direalizzazione; le performance realidegli interventi di recupero, che nonsempre fanno risparmiare quantostabilito nella fase di progetto; iconsumi dipendono dall'utilizzo, piùo meno intensivo, e dalle condizioniclimatiche; il costo unitario delvettore energetico (gas, elettricità) èsoggetto a variazioni; il rientro deicapitali investiti dipende dal rispettodelle modalità di pagamento deiproprietari o inquilini. «Questirischi vanno ripartiti tra il soggettoche consuma, la società

che realizza la riqualificazione e ilsoggetto finanziatore», spiegaAlessandro Porta di JohnsonControls, società che nel mondorealizza importanti interventi diretrofit degli edifici, per ultimoquello del Museo Ebraico diBerlino. «In Italia si fatica alavorare perché mancano formecontrattuali che garantiscano ifinanziatori», aggiunge Porta. Findagli anni Ottanta in Europa si sonodiffusi i Contratti di rendimentoenergetico (Epc) che consentonoall'intervento di riqualificazione diripagarsi da solo nel tempo: bastatrovare chi anticipa le risorse, che verranno poi recuperatenegli anni con i risparmi in comeuna Esco - realizza il recuperoedilizio e il costante monitoraggiodei risultati. «In Italia alcune Escodiventano anche soggettiinvestitori - racconta Porta - madopo qualche intervento le lorocapacità finanziarie si esauriscono.Si sente appunto la mancanza delmercato finanziario: nonostante lagaranzia del risultato, gli istituti dicredito sono riluttanti a sostenerela riqualficazione energetica. Perquesto potrebbe facilitarel'istituzione di un fondo digaranzia». Tra gli investitori,secondo un'indagine interna adAssoimmobiliare, potrebberoesserci anche i fondi immobiliariitaliani, la cui mission è proprioquella di massimizzare il

valore degli asset. Tutte lesocietà di gestione di fondiimmobiliari inter Fondiimmobiliari e contratti Epcpotrebbero decollare ma servonofinanziamenti

peliate hanno realizzato nell'ultimoanno interventi di efficienzaenergetica (impianti, illuminazione,isolamento termico) sul propriopatrimonio immobiliare, investendocirca 210 milioni di euro. Cresciutioggi a oltre 300 rispetto ai trentaregistrati nel 2004 presso la Bancad'Italia, i fondi non sembrano peròinteressati al segmento residenziale(1% degli asset in portafoglio). Esono ancora troppo bassi il livellodegli interventi e l'integrazione dellerisorse: il 50% degli intervistati hautilizzato solo capitali propri,facendo ricorso limitato al debito oa meccanismi incentivanti. Tra ivantaggi ottenuti: il rendimentoeconomico dell'investimento,l'aumento di valore di mercatodell'immobile e il ritorno diimmagine per la società. Ma pesanoancora i tempi di ritorno troppoelevati, rispetto all'ammontarenecessario di risorse. — MLF. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

RISTRUTTURAZIONI LA SIMULAZIONE DELL'IMPATTO SUI PREZZI II valorecommerciale del salto di classe Stima dei risparmi in bolletta e del possibile incremento del valoredell'immobile dopo un intervento di recupero, in base al cambio di classe energetica ottenuto Labolletta in base alla classe energetica dell'edificio II costo dei consumi di un'utenza domestica infunzione della classe energetica dell'edificio Consumi (kWh/m2 anno) II risparmio in bolletta in20 anni Euro per metro quadro Incremento del valore immobiliare In percentuale Secorrispondesse al calo dell'incidenza della bolletta (risparmio energetico) sul valoredell'immobile, calcolato su 20 anni, a parità delle altre variabili X0S\ /•./O /y •—' \ /\ / I +3,40/0 ^/ +2,4% ^ / +2,0% / +1,9% / +1,7% 200 140 105 80 60 B 40 Bolletta(€/m2anno) 15,38 10,77 8,076,15 4,61 3,08 Bolletta in 20 anni (€/m2) 307 215 161 123 92 62 Incidenza della bolletta sulvalore dell'immobile in 20 anni (%) ** 19,4 13,6 10,2 7,8 5,8 3,9'Stima per riscaldamento eproduzione di acqua calda sanitaria di un'abitazione alimentata a metano (prezzo del gas=0,0769euro/kWh tasse incluse, consumatore domestico medio I sem 2012 - Fonte Eurostat), con consumiannuali e prezzi costan "Prendendo a riferimento un costo medio al mq pari a 1.584,00 (valoremedio per l'Italia settore residenziale, dato Omi 2011) 23 A+ 10 1,77 0,77 35 15 2,2 iti nel tempo,trascurando il fattore di attuahzzazione

Riqualificazioni incerca di creditoINVESTIMENTI Tempi lunghi e incertezzenei ritorni frenano il mercato

D In tempi di crisi per il settoreimmobiliare, sembra difficileimmaginare di fare pure dellemigliorie. Eppure gli investimenti inristrutturazioni sono gli unici acrescere e nel 2013 catalizzeranno il36,7% delle risorse destinateall'intero comparto delle costruzioni.Il business del risparmio energetico,quindi, potrebbe far leva su numeriimportanti. Ma cosa frena gliinvestitori Finora le risorse hannosostenuto migliala di microinterventi sparsi sul territorio. Oltrela metà (il 58%) dei nostri edifici,costruiti prima del 1971, richiedonoancora importanti interventi diriqualificazione. A frenare gliinvestitori sono i rischi legati allacomplessità di un'operazione diefficienza energetica: il rispetto deitempi e dei preventivi nella fase direalizzazione; le performance realidegli interventi di recupero, che nonsempre fanno risparmiare quantostabilito nella fase di progetto; iconsumi dipendono dall'utilizzo, piùo meno intensivo, e dalle condizioniclimatiche; il costo unitario delvettore energetico (gas, elettricità) èsoggetto a variazioni; il rientro deicapitali investiti dipende dal rispettodelle modalità di pagamento deiproprietari o inquilini. «Questirischi vanno ripartiti tra il soggettoche consuma, la società

che realizza la riqualificazione e ilsoggetto finanziatore», spiegaAlessandro Porta di JohnsonControls, società che nel mondorealizza importanti interventi diretrofit degli edifici, per ultimoquello del Museo Ebraico diBerlino. «In Italia si fatica alavorare perché mancano formecontrattuali che garantiscano ifinanziatori», aggiunge Porta. Findagli anni Ottanta in Europa si sonodiffusi i Contratti di rendimentoenergetico (Epc) che consentonoall'intervento di riqualificazione diripagarsi da solo nel tempo: bastatrovare chi anticipa le risorse, che verranno poi recuperatenegli anni con i risparmi in comeuna Esco - realizza il recuperoedilizio e il costante monitoraggiodei risultati. «In Italia alcune Escodiventano anche soggettiinvestitori - racconta Porta - madopo qualche intervento le lorocapacità finanziarie si esauriscono.Si sente appunto la mancanza delmercato finanziario: nonostante lagaranzia del risultato, gli istituti dicredito sono riluttanti a sostenerela riqualficazione energetica. Perquesto potrebbe facilitarel'istituzione di un fondo digaranzia». Tra gli investitori,secondo un'indagine interna adAssoimmobiliare, potrebberoesserci anche i fondi immobiliariitaliani, la cui mission è proprioquella di massimizzare il

valore degli asset. Tutte lesocietà di gestione di fondiimmobiliari inter Fondiimmobiliari e contratti Epcpotrebbero decollare ma servonofinanziamenti

peliate hanno realizzato nell'ultimoanno interventi di efficienzaenergetica (impianti, illuminazione,isolamento termico) sul propriopatrimonio immobiliare, investendocirca 210 milioni di euro. Cresciutioggi a oltre 300 rispetto ai trentaregistrati nel 2004 presso la Bancad'Italia, i fondi non sembrano peròinteressati al segmento residenziale(1% degli asset in portafoglio). Esono ancora troppo bassi il livellodegli interventi e l'integrazione dellerisorse: il 50% degli intervistati hautilizzato solo capitali propri,facendo ricorso limitato al debito oa meccanismi incentivanti. Tra ivantaggi ottenuti: il rendimentoeconomico dell'investimento,l'aumento di valore di mercatodell'immobile e il ritorno diimmagine per la società. Ma pesanoancora i tempi di ritorno troppoelevati, rispetto all'ammontarenecessario di risorse. — MLF. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

Giovedì21/02/201321/02/201321/02/201321/02/2013

Estratto da pag. 1111

Direttore ResponsabileRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto Napoletano

Diffusione Testata(non disponibile)(non disponibile)(non disponibile)(non disponibile)

Rita

glio

sta

mpa

ad

uso

escl

usiv

o in

tern

o, n

on ri

prod

ucib

ile.

Mondo immobiliare - Andamento del settore Pag. 4

Page 5: Il panorama vale più del consumo

L'audit energeticogarantisce i ritorniSTRUMENTI Si afferma il business dellediagnosi dei consumi O Termografie, rilievi,certificazioni. La diagnosi energetica degliedifici, nelle sue diverse forme più o menoscientifiche, si diffonde anche in Italia ed èl'unico strumento in grado di dare garanzie achi intende investire nella riqualificazione diun immobile. Qualche mese fa, in questadirczione, hanno fatto notizia le termografiepubblicate da Legambiente nelreport «Tuttiin classe A»: la radiografia del patrimonioedilizio italiano, attraverso l'analisitermografica di 200 edifici in 21 città, hapermesso di evidenziare superfici ad altadispersione di calore anche in 91 edificicostruitidopoil2oo2; cosìcomenei2o edificifirmati da archistar come Fuksas, Krier eStudio Gregotti. L'analisi termografica è unsistema diagnostico che permette divisualizzare il "gradiente termico" (ossia latemperatura) delle facciate degli edifici,evidenziando con colori differenti le superficipiù calde o più fredde. Aiuta a evidenziare idifetti termici di un edificio e le dispersionidi calore. Si effettua nella stagione invernale,poiché c'è una significativa differenza tratemperatura interna ed esterna; il suo costomedio è pari a 400 euro per una casa unifamiliare. Negli ultimi mesi, inoltre, si sonoaffermate sul mercato metodologie piùaccurate, normative che certificano i percorsidi diagnosi (come la UNI CEI/TR11428:2011) e società specializzate checredono nel business dell'audit energetico.Oltre alle circa 1.950 Esco accreditate pressol'albo apposito dell'Autorità per l'Energiaelettrica e il Gas (di cui solo poche, pero, inattività e con fatturati di rilevo), negli ultimimesi sono nate realtà come Officine Verdi: laenergy environment company nata dalla jointventure Unicredit e WWF Italia realizza auditenergetici per conto di imprese, aiuta aidentificare le dispersioni su cui intervenire ela tecnologia verde più idonea (tra biomassa,biogas,

minieolico, fotovoltaico, ecc), proponendostrumenti di finanziamento

mirati. La nuova direttiva europeasull'efficienza energetica delsettembre 2O12, infatti, rendeobbligatoria l'analisi energetica perle grandi imprese. Per le famiglie èdisponibile, invece, un servizio dieasy check up (gratuito)e uncheckup energetico casa (apagamento, al costo di io euro perunità abitativa) attraverso il sitowww.officinaeverdi.it. Sulresidenziale si sta muovendo ancheDomotecnica - DivisioneCondomini, che ieri ha lanciatoanche a Milano la «Campagna didiagnosi energetica grautita deiinsieme a Infoenergia, Sacert eAnaci (l'associazione diamministratori condominiali):riservata a circa 100 edifici inProvincia, la diagnosi energetica(analisi dell'involucro, sopralluogodi centrale termica, studio dei datidi consumo di io anni) viene rea Inprovincia di Milano una campagnaper l'analisi gratuita dei condomini

lizzata gratuitamente da un pool ditecnici del territorio. Un esperto, allafine, ne illustrerà dettagliatamente irisultati in assemblea condominiale,utilizzando un linguaggio semplice eaccessibile a tutti, indicando unpiano di finanziamento in cui ilrisparmio, unito alle detrazionifiscali, potrebbero ripagarel'intervento di recupero. Conoscerele cause di dispersione termica e ireali consumi dell'edificio consentedi certificare con certezza i risultati:«I piani finanziari preliminari e gliaudit energetici pre-bando - affermaFausto Braglia, esperto diprogrammazione finanziaria europea- garantiscono i finanziatori, siagrandi fondi immobiliari o piccolicondominiprivaticheintendonopromuovere una riqualificazione. Se si sacon certezza quanto si risparmierà, sipuò anche sapere in quanto temporientrerà l'investimento economico».—MLF. © RIPRODUZIONERISERVATA

L'inversione di rotta degli investimentiNel 2013 si stimano 47,1 miliardi dieuro investiti in manutenzionistraordinarie, contro gli appena 22miliardi destinati alle nuove abitazioni50... Manutenzione straordinaria. 2000'01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 10 1112 '13 FONTE Ance

La diagnosi in base all'età degli edificiAbitazioni in edifici ad uso abitativoper epoca di costruzione (% sul totale):il 58% in Italia è stato costruito primadel 1971 Prima del 1919 Dal 1919 al1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al1991 Dal 1992 al 2001 Dal 2002 al2011 O 10 15 20 FONTE elab l-Comsudati Istat

L'audit energeticogarantisce i ritorniSTRUMENTI Si afferma il business dellediagnosi dei consumi O Termografie, rilievi,certificazioni. La diagnosi energetica degliedifici, nelle sue diverse forme più o menoscientifiche, si diffonde anche in Italia ed èl'unico strumento in grado di dare garanzie achi intende investire nella riqualificazione diun immobile. Qualche mese fa, in questadirczione, hanno fatto notizia le termografiepubblicate da Legambiente nelreport «Tuttiin classe A»: la radiografia del patrimonioedilizio italiano, attraverso l'analisitermografica di 200 edifici in 21 città, hapermesso di evidenziare superfici ad altadispersione di calore anche in 91 edificicostruitidopoil2oo2; cosìcomenei2o edificifirmati da archistar come Fuksas, Krier eStudio Gregotti. L'analisi termografica è unsistema diagnostico che permette divisualizzare il "gradiente termico" (ossia latemperatura) delle facciate degli edifici,evidenziando con colori differenti le superficipiù calde o più fredde. Aiuta a evidenziare idifetti termici di un edificio e le dispersionidi calore. Si effettua nella stagione invernale,poiché c'è una significativa differenza tratemperatura interna ed esterna; il suo costomedio è pari a 400 euro per una casa unifamiliare. Negli ultimi mesi, inoltre, si sonoaffermate sul mercato metodologie piùaccurate, normative che certificano i percorsidi diagnosi (come la UNI CEI/TR11428:2011) e società specializzate checredono nel business dell'audit energetico.Oltre alle circa 1.950 Esco accreditate pressol'albo apposito dell'Autorità per l'Energiaelettrica e il Gas (di cui solo poche, pero, inattività e con fatturati di rilevo), negli ultimimesi sono nate realtà come Officine Verdi: laenergy environment company nata dalla jointventure Unicredit e WWF Italia realizza auditenergetici per conto di imprese, aiuta aidentificare le dispersioni su cui intervenire ela tecnologia verde più idonea (tra biomassa,biogas,

minieolico, fotovoltaico, ecc), proponendostrumenti di finanziamento

mirati. La nuova direttiva europeasull'efficienza energetica delsettembre 2O12, infatti, rendeobbligatoria l'analisi energetica perle grandi imprese. Per le famiglie èdisponibile, invece, un servizio dieasy check up (gratuito)e uncheckup energetico casa (apagamento, al costo di io euro perunità abitativa) attraverso il sitowww.officinaeverdi.it. Sulresidenziale si sta muovendo ancheDomotecnica - DivisioneCondomini, che ieri ha lanciatoanche a Milano la «Campagna didiagnosi energetica grautita deiinsieme a Infoenergia, Sacert eAnaci (l'associazione diamministratori condominiali):riservata a circa 100 edifici inProvincia, la diagnosi energetica(analisi dell'involucro, sopralluogodi centrale termica, studio dei datidi consumo di io anni) viene rea Inprovincia di Milano una campagnaper l'analisi gratuita dei condomini

lizzata gratuitamente da un pool ditecnici del territorio. Un esperto, allafine, ne illustrerà dettagliatamente irisultati in assemblea condominiale,utilizzando un linguaggio semplice eaccessibile a tutti, indicando unpiano di finanziamento in cui ilrisparmio, unito alle detrazionifiscali, potrebbero ripagarel'intervento di recupero. Conoscerele cause di dispersione termica e ireali consumi dell'edificio consentedi certificare con certezza i risultati:«I piani finanziari preliminari e gliaudit energetici pre-bando - affermaFausto Braglia, esperto diprogrammazione finanziaria europea- garantiscono i finanziatori, siagrandi fondi immobiliari o piccolicondominiprivaticheintendonopromuovere una riqualificazione. Se si sacon certezza quanto si risparmierà, sipuò anche sapere in quanto temporientrerà l'investimento economico».—MLF. © RIPRODUZIONERISERVATA

L'inversione di rotta degli investimentiNel 2013 si stimano 47,1 miliardi dieuro investiti in manutenzionistraordinarie, contro gli appena 22miliardi destinati alle nuove abitazioni50... Manutenzione straordinaria. 2000'01 '02 '03 '04 '05 '06 '07 '08 '09 10 1112 '13 FONTE Ance

La diagnosi in base all'età degli edificiAbitazioni in edifici ad uso abitativoper epoca di costruzione (% sul totale):il 58% in Italia è stato costruito primadel 1971 Prima del 1919 Dal 1919 al1945 Dal 1946 al 1961 Dal 1962 al1971 Dal 1972 al 1981 Dal 1982 al1991 Dal 1992 al 2001 Dal 2002 al2011 O 10 15 20 FONTE elab l-Comsudati Istat

Giovedì21/02/201321/02/201321/02/201321/02/2013

Estratto da pag. 1111

Direttore ResponsabileRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto NapoletanoRoberto Napoletano

Diffusione Testata(non disponibile)(non disponibile)(non disponibile)(non disponibile)

Rita

glio

sta

mpa

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tern

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Mondo immobiliare - Andamento del settore Pag. 5