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S ta proseguendo ormai da tempo, da parte dell'Enel (o meglio da parte delle aziende vincitrici degli appalti) la sostituzione del vecchio con- tatore analogico con il nuovo contatore digitale. La sostituzione dei contatori non comporta solamente un cambio di design. Questa sti- mola una serie di conside- razioni sulle implicazioni che tale operazione potrà avere dal lato impiantistico. Ciò che fa riflettere è che l'interruttore automatico magnetotermico, che ha le funzioni di limitatore, è un interruttore di tipo D con corrente nominale In=63 A e potere di interruzione 6000 A. Poiché il limitatore deve funzionare per contratti che vanno da 3kW a 10 kW, oltre al- l'interruttore è presente una bobina di sgancio, comandata da un sistema di controllo elet- tronico, in grado di aprire l'in- terruttore quando viene supe- rata la potenza contrattuale stabilita. La regolazione dello sgancio av- viene a distanza: ricordiamo in- fatti che il cambio di potenza contrattuale avviene senza l'in- tervento diretto dell'operatore, tramite una semplice telefonata. LE COSE COME SONO ORA (CONTATORE ANALOGICO) Il montante, conduttura che par- te dal gruppo di misura e ter- mina nel quadretto d'apparta- mento, deve essere protetto ov- viamente sia dai corto circuiti sia dai sovraccarichi. La protezione è in genere as- solta da un interruttore magne- totermico che ingloba entrambe le caratteristiche di protezione. La protezione dal sovraccarico può essere realizzata tramite un dispositivo posto anche al termine della conduttura, men- tre la protezione dal corto cir- cuito va effettuata all'inizio del- la conduttura e, trattandosi di un unico dispositivo, la posizio- ne obbligata diventa la base del montante. Il nuovo contatore Enel 28 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 1 15 Gennaio 2003 www.reedbusiness.it Gianfranco Ceresini (www.voltimum.it) Valutazioni e ripercussioni dell’installazione del- l’apparecchio digitale sull'impianto elettrico ON-LINE Figura 1 - Caratteristica I2t dei limitatori installati sui vecchi contatori analogici

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Sta proseguendo ormai datempo, da parte dell'Enel(o meglio da parte delle

aziende vincitrici degli appalti)la sostituzione del vecchio con-tatore analogico con il nuovocontatore digitale.

La sostituzione dei contatorinon comporta solamente uncambio di design. Questa sti-mola una serie di conside-razioni sulle implicazioniche tale operazione potràavere dal lato impiantistico. Ciò che fa riflettere è chel'interruttore automaticomagnetotermico, che ha lefunzioni di limitatore, è uninterruttore di tipo D concorrente nominale In=63A e potere di interruzione6000 A. Poiché il limitatore deve

funzionare per contratti chevanno da 3kW a 10 kW, oltre al-l'interruttore è presente unabobina di sgancio, comandatada un sistema di controllo elet-tronico, in grado di aprire l'in-

terruttore quando viene supe-rata la potenza contrattualestabilita. La regolazione dello sgancio av-viene a distanza: ricordiamo in-fatti che il cambio di potenzacontrattuale avviene senza l'in-tervento diretto dell'operatore,tramite una semplice telefonata.

LE COSE COME SONOORA (CONTATORE ANALOGICO)Il montante, conduttura che par-te dal gruppo di misura e ter-mina nel quadretto d'apparta-mento, deve essere protetto ov-viamente sia dai corto circuitisia dai sovraccarichi. La protezione è in genere as-solta da un interruttore magne-totermico che ingloba entrambele caratteristiche di protezione. La protezione dal sovraccaricopuò essere realizzata tramiteun dispositivo posto anche altermine della conduttura, men-tre la protezione dal corto cir-cuito va effettuata all'inizio del-

la conduttura e, trattandosi diun unico dispositivo, la posizio-ne obbligata diventa la base delmontante.

Il nuovo contatoreEnel

28 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 1 15 Gennaio 2003 www.reedbusiness.it

Gianfranco Ceresini(www.voltimum.it) Valutazioni e ripercussioni dell’installazione del-

l’apparecchio digitale sull'impianto elettrico

ON-LINE

Figura 1 - Caratteristica I2t deilimitatori installati sui vecchicontatori analogici

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Ma la norma Cei 64-8 pone unaderoga a questo obbligo, nelsenso che il dispositivo di pro-tezione subito dopo il contatore,può essere omesso se sono ve-rificate contemporaneamentequeste tre condizioni:• sia presente e accessibile al-l'utente l'interruttore automa-tico del distributore e tale dis-positivo abbia i requisiti richie-sti per la protezione contro i cor-tocircuiti (con i contatori analo-gici questo avviene);• le protezioni installate all'en-trata del montante nell'unitàimmobiliare siano atte a pro-teggere contro i sovraccarichi ilmontante;• il montante sia realizzato in

modo da rendere minimo il ri-schio di corto circuito e protettocontro le sollecitazioni mecca-niche, termiche e contro l'umi-dità.Facciamo un esempio concretoper un tipico contratto da 3 kW:sezione del montante 4 o 6 mm2(come da guida Cei 64-50 percavi multipolari o tubi posatisingolarmente), portata Iz ri-spettivamente di 32 e 41 A, lun-ghezza massima di 30-33 m ipo-tizzando una caduta di tensionesul montante del 2% (metà deltotale). In questo caso nei vecchi con-tatori la prima condizione è ve-rificata. Infatti, dalle curve dell'energia

specifica passante degli inter-ruttori non modulari (ma per imodulari la situazione è pres-sochè la stessa), installati neicontatori a disco (figura 1), sivede chiaramente che l'energiatermica lasciata passare dal-l'interruttore per qualunque va-lore di corto circuito è sempre in-feriore alla energia specifica tol-lerabile, sia da un cavo di se-zione 4 mm2 che 6 mm2 (mate-riale rame, isolante PVC). I2t <= K2S2 e protezione garan-tita dunque contro il cortocir-cuito. Fermo restando che l'en-te distributore non si accolla al-cuna responsabilità in caso dimancato funzionamento del pro-prio dispositivo.La seconda condizione, per am-bienti ordinari, è prevista dallenormative (Cei 64-8) potendo ildispositivo di protezione dai so-vraccarichi essere posto al ter-mine del montante (figura 2);oppure addirittura eliminandol'interruttore sul montante, af-fidandone la protezione ai dis-positivi posti sulle derivazionia patto di rispettare la condi-zione In1 + In2 <= Iz, come nelcaso di figura 3 in cui si ha 10 +16 <= 32 oppure 10 + 16 <= 41entrambe verificate.La terza condizione può essereottenuta abbastanza facilmentecon semplici accorgimenti in-stallativi.In conclusione quindi, con i vec-chi e ancora attuali contatori èconsentita anche la soluzionedi protezione del montante, sen-za interruttore magnetotermi-co posto alla sua base.

LE COSE COME SARANNO (CONTATORE DIGITALE)Osservando invece le curve del-l'energia specifica passante de-gli interruttori installati sui nuo-vi contatori elettronici (ricor-diamone le caratteristiche:In=63 A, curva di intervento ditipo D che prevede l'interventoistantaneo per correnti che van-no da 10 a 20 volte la correntenominale) si nota chiaramente,sempre per cavi in rame isolatiin PVC (figura 4) che esiste unintervallo di correnti di corto-circuito che non sono copertedal limitatore. Facciamo riferi-mento all'esempio precedentedel contratto da 3 kW. Ora, anche se il dispositivo li-mitatore è regolato, e con essola bobina di sgancio, sui 3 kW,

questo non influisce sulla pro-tezione del montante dai corto-circuiti che:• se la sezione vale 4 mm2 è sco-perta per correnti dai 410 A agli800 A;• se la sezione vale 6 mm2 è sco-perta per correnti dai 600 A agli800 A.In sostanza in questi intervalli ri-sulta I2t > K2S2 e quindi l'ener-gia termica cioè il calore lascia-to passare dall'interruttore vaa debilitare ed usurare in ma-niera estremamente rapida ilmontante stesso. Infatti il tem-po che l'interruttore impiega perintervenire con la parte termica(quella magnetica, come visto,non riesce ad intervenire) è trop-po elevato per preservare il ca-vo. Ci si potrebbe chiedere, aquesto punto: non è possibileevitare di ritrovarsi con corren-ti di corto comprese tra 410 A e

ON-LINEIL NUOVO CONTATORE ENEL

Il Giornale dell’Installatore Elettricowww.reedbusiness.it N. 115 Gennaio 2002 29

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Figura 3 - Protezione del montantesenza magnetotermico nemmeno altermine del cavo

Figura 2 - Protezione del montantesenza magnetotermico al suo inizio

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800 A? Sotto quali condizioni sirimane incastrati dentro questointervallo?Le correnti di corto circuito di-pendono dalla Icc iniziale e dal-la lunghezza e conseguente im-pedenza del montante. La seconda la possiamo cono-scere, la prima è piuttosto diffi-cile da stabilire e può variare aseguito di cambiamenti della re-te di distribuzione a monte. In ogni caso correnti da 410 A a800 A sono valori bassi per uncorto circuito, ed è quindi pre-

sumibile averli verso il terminedella conduttura.Ipotizzando che le correnti dicortocircuito al gruppo di misu-ra possano variare da un minimodi 1 kA ad un massimo di 6 kA(potere di cortocircuito del limi-tatore) possiamo costruire la ta-bella 1 (fonte Bticino).Dall'esame della tabella emerge,nel caso del contratto 3 kW, che,nel caso si verificasse un cortocircuito nell'intervallo tra 8m e50m con cavo 4 mm2, oppurenell'intervallo 12m, 49m con ca-vo 6 mm2, ci sarebbero dei guaiseri per il cavo.Se il montante avesse una lun-ghezza di pochissimi metri, ilproblema non si porrebbe, ma

quasi sempre non è così.Come rimediare allora? Si po-trebbe alzare le curve K2S2 delmontante, per fare in modo chestiano sempre sopra alla carat-teristica I2t dell'interruttore. Ma questo significa per forzaaumentare la sezione del mon-tante ad almeno 10 mm2. Quindi, in concomitanza con lasostituzione del contatore, l'u-tente dovrebbe sostituire an-che la colonna montante, cosanon del tutto pratica e senzaspese.Allora cosa fare? Ricordiamociche tutte queste valutazioni lestiamo facendo per tentare intutti i modi di sfruttare ancora illimitatore Enel come protezionedai corto circuiti. Forse, e senzaforse, la soluzione migliore è la-sciar perdere e rassegnarsi a in-stallare un interruttore magne-totermico subito a valle del con-tatore (a meno che non ci siagià) che rispetti la nota condi-zione prevista dalle norme Cei64-8 per la protezione dai so-vraccarichi Ib<=In<=Iz. Soddisfatta questa condizione,se l'interruttore è di tipo limita-tore ed ha sufficiente potere diinterruzione lo si ritiene ade-guato anche per la protezionedai corto circuiti.Facciamo il solito esempio dei 3kW: Ib vale circa 15,1 A (V=230V, cosj=0,95, Pmax=3,3 kW), Iz=

36 A (cavo unico con guainaFG7OR, posato in canale a pa-rete, Tabella Cei-Unel 35024/1)e quindi la corrente nominaledell'interruttore che deve esse-re compresa tra i due valori puòessere di 16 A , 20 A, 25 A o 32A. Normalmente sarebbe suffi-ciente un interruttore con In=16A in questi casi, ma se si vuoleessere un po' previdenti, ed ipo-tizzare un futuro aumento dellapotenza contrattuale richiesta(4,5 kW o magari 6 kW), è me-glio dirigersi verso un tipo di in-terruttore che copra entrambe leesigenze, proteggere dalle so-vracorrenti ora con contratto 3kW e anche dopo fino a 6 kW,evitando così una sua sostitu-

zione in caso di variazione dicontratto.In questo caso un interruttoremagnetotermico con In=32 A,con curva di intervento di tipo C(che prevede l'intervento istan-taneo per correnti che vanno da5 a 10 volte la corrente nomina-le), risponde alla condizione pre-cedente di protezione dai so-vraccarichi, e come si vede dal-la figura 5, utilizzando cavi inrame isolati in PVC, anche lecurve relative alla protezione daicortocircuiti sono confortanti.Rimane un ultimo scoglio da su-perare per poter dire senza al-cun dubbio che l'interruttorescelto ci può coprire per ogni ti-pologia di contratto dai 3 kW ai

6 kW. Infatti, aumentando la po-tenza assorbita, aumenta ov-viamente anche la corrente econ essa anche la caduta di ten-sione. Se, come in genere av-viene, si ipotizza una caduta ditensione massima all'internodell'unità abitativa pari al 2,5%, occorre che il montante siadimensionato per una caduta ditensione non superiore all'1,5%(per contenere il totale sotto al4%). Vediamo con l'ausilio dellatabella 2, quali sono le lun-ghezze massime da rispettarenei vari casi. Per esempio, par-tendo da un contratto da 3kW einstallando un montante da 6mm2, perchè la protezione conl'interruttore In = 32 A sia effi-cace anche portando il contrat-to a 6 kW, occorre che il mon-tante non sia più lungo di 17 m.A seguito quindi dell'installa-zione dei nuovi contatori, oc-corre quasi sempre (a meno cheil montante non sia molto breve)installare subito dopo un inter-ruttore automatico magneto-termico a protezione del mon-tante, sempre che non ci sia già.Tutto ciò può portare dei pro-blemi di carattere pratico per lasua installazione e anche per ilsuo riarmo in caso di corto cir-

cuito: gli interruttori di tipo D,montati sui nuovi contatori ga-rantiscono una selettività finoai 1500 A, e poiché le correnti dicorto circuito che si verificano al-l'interno delle unità abitativesono solitamente inferiori, l'in-tervento è a carico del magne-totermico dell'utente che, a que-sto punto, è posizionato per for-za nel locale contatori obbli-gando l'utente a spostarsi per ilriarmo. Una soluzione potrebbe esserequella di affidarsi ad un inter-ruttore a riarmo automatico, chesi richiude in maniera automa-tica a seguito di un primo gua-sto e si blocca rimanendo aper-to solo se il guasto non è occa-sionale, ma persiste. Infine unpaio di considerazioni. La più seria: vedremo se questavariazione in qualche modo"epocale" dei contatori in Italia,porterà anche qualche piccoloassestamento normativo. La meno seria: vedremo se an-che questo contatore, come ilvecchio, scatenerà la fantasiadegli italiani, che negli anni sisono prodigati in mille e uno il-leciti tentativi di fermare o ral-lentare quel disco dalla rotazio-ne troppo frenetica.

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30 Il Giornale dell’Installatore Elettrico N. 1 15 Gennaio 2002 www.reedbusiness.it

Figura 4 - Caratteristica I2t deilimitatori installati sui nuovi

contatori digitali

TABELLA 1

Sezione della linea Icc al gruppo di misura Lunghezza non protetta

4 mm2 6 kA 25-50 m

4 mm2 1 kA 08-37 m

6 mm2 6 kA 37-49 m

6 mm2 1 kA 12-28 m

TABELLA 2: LE LUNGHEZZE MASSIME

Potenza massima Sezione del montante Lunghezza massima impegnata (cavi multipolari) del montante

3 kW 4 mm2 23 m

6 mm2 35 m

4,5 kW 4 mm2 15 m

6 mm2 22 m

6 kW 4 mm2 11 m

6 mm2 17 m

Figura 5 - Caratteristica I2t diinterruttore magnetotermico 32 A(6kA) curva C