Apple lIe · 2009. 12. 20. · tatore, il monitor, icavi di corrente, ilmou-se, idischetti e magari...

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di Valter Di Dio Apple lIe Questa prova dell'Apple /lc, a quasi due anni dalla sua comparsa sul mercato, è do- vuta, almeno in parte, anche alle molte lette- re e telefonate che sono giunte in redazione chiedendoci informazioni sulle capacità di questa macchina e sulla sua compatibilità con le precedenti versioni. Molte di queste domande sono di recenti acquirenti, e altre sono di possibili futuri acquirenti generalmente preoccupati della compatibilità dell'Apple /lc con i suoifratel- li più anziani e della possibilità di collegare questa o quella periferica alloro Apple. Questa prova servirà, speriamo, anche a rispondere ai vari quesiti che ci sono stati posti. L'Apple IIc già a prima vista si fa subito notare per alcune caratteristiche partico- larmente interessanti. Innanzitutto è mol- to più piccolo dei suoi fratelli, misura circa 29 centimetri di larghezza per 31 di profon- dità, ed è alto appena sei. Malgrado le ridottissime dimensioni possiede già incor- porato, un drive slim per dischi da 5 pollici che permette di leggere tutto il software precedentemente sviluppato per l'Apple IIe. La tastiera è incorporata, mentre c'è la possibilità di collegare un secondo drive 68 (alimentato dal computer) molto comodo per fare copie di dischi o per evitare di scambiare continuamente il disco dati con quello del programma. L'alimentazione è fornita da un alimentatore esterno, abba- stanza robusto, che fornisce una tensione continua di circa 15 volt che viene poi uti- lizzata da un secondo alimentatore interno per generare con precisione tutte le tensio- ni necessarie al computer; questo consente di alimentare il IIc anche con la batteria dell'auto, della roulotte o della barca senza particolari preoccupazioni. Nonostante tutte queste caratteristiche, e una maniglia sul retro, l'Apple IIc non è un computer portatile né, intelligentemen- te, viene definito come tale dalla casa: si tratta di un computer facilmente traspor- tabile. Se infatti il computer è molto picco- lo e leggero non è tuttavia pensabile di doversi caricare ogni volta anche l'alimen- tatore, il monitor, i cavi di corrente, il mou- se, i dischetti e magari anche la stampante. Però se si posseggono alcuni di questi ac- cessori in due sedi diverse si può spostare solo l'unità centrale da un posto all'altro molto comodamente. L'ingombro ridotto è comunque una caratteristica tutt'altro che da sottovalutare nella scelta di una macchina che andrà ad occupare posto sul- le affollate scrivanie di un ufficio (o di un professionista o di un appassionato). MCmicrocomputer n. 42 - giugno 1985

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di Valter Di Dio

Apple lIeQuesta prova dell'Apple /lc, a quasi dueanni dalla sua comparsa sul mercato, è do-vuta, almeno in parte, anche alle molte lette-re e telefonate che sono giunte in redazionechiedendoci informazioni sulle capacità diquesta macchina e sulla sua compatibilitàcon le precedenti versioni.

Molte di queste domande sono di recentiacquirenti, e altre sono di possibili futuriacquirenti generalmente preoccupati dellacompatibilità dell'Apple /lc con isuoifratel-li più anziani e della possibilità di collegarequesta o quella periferica alloro Apple.

Questa prova servirà, speriamo, anche arispondere ai vari quesiti che ci sono statiposti.

L'Apple IIc già a prima vista si fa subitonotare per alcune caratteristiche partico-larmente interessanti. Innanzitutto è mol-to più piccolo dei suoi fratelli, misura circa29 centimetri di larghezza per 31 di profon-dità, ed è alto appena sei. Malgrado leridottissime dimensioni possiede già incor-porato, un drive slim per dischi da 5 polliciche permette di leggere tutto il softwareprecedentemente sviluppato per l'AppleIIe.

La tastiera è incorporata, mentre c'è lapossibilità di collegare un secondo drive

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(alimentato dal computer) molto comodoper fare copie di dischi o per evitare discambiare continuamente il disco dati conquello del programma. L'alimentazione èfornita da un alimentatore esterno, abba-stanza robusto, che fornisce una tensionecontinua di circa 15 volt che viene poi uti-lizzata da un secondo alimentatore internoper generare con precisione tutte le tensio-ni necessarie al computer; questo consentedi alimentare il IIc anche con la batteriadell'auto, della roulotte o della barca senzaparticolari preoccupazioni.

Nonostante tutte queste caratteristiche,e una maniglia sul retro, l'Apple IIc non èun computer portatile né, intelligentemen-

te, viene definito come tale dalla casa: sitratta di un computer facilmente traspor-tabile. Se infatti il computer è molto picco-lo e leggero non è tuttavia pensabile didoversi caricare ogni volta anche l'alimen-tatore, il monitor, i cavi di corrente, il mou-se, i dischetti e magari anche la stampante.Però se si posseggono alcuni di questi ac-cessori in due sedi diverse si può spostaresolo l'unità centrale da un posto all'altromolto comodamente. L'ingombro ridottoè comunque una caratteristica tutt'altroche da sottovalutare nella scelta di unamacchina che andrà ad occupare posto sul-le affollate scrivanie di un ufficio (o di unprofessionista o di un appassionato).

MCmicrocomputer n. 42 - giugno 1985

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Costrutto re:Apple Compuler Ine. 10260 80udley DriveCuperlino Cali/arnia 95014 - USA

simboli tipici dell'italiano direttamentesulla tastiera, ad esempio le vocali accenta-te e il simbolo della Lira o del Paragrafo.

Un po' meno comoda si dimostra inveceper chi vuole programmare, la sintassi delBasic infatti è piena di numeri e caratterispeciali intercalati da lettere e si deve impe-gnare un dito a battere il ritmo sul tastodello shift.

Per quello che riguarda i tasti tipicamen-te computerecci ci sono il solito Escape,che tutti i programmi per l'Apple IIc usanoper uscire da una scelta indesiderata. il Tab

Descrizione esterna

La prima cosa che colpisce nel vedere davicino un Apple I1c, come già accennato,sono le dimensioni; non molto tempo fa inuno spazio simile si riusciva appena a co-struire un mangiadischi. Quando poi siscopre il Drive da 5 pollici, un drive "ve-ro", molte persone si rifiutano di credereche "ci sia tutto davvero" e cominciano aguardare in giro cercando il resto del com-puter.

La tastiera dell' Apple IIc è una tipicatastiera italiana, QZERTY è la definizionetecnica; per chi è abituato alla tastiera a-mericana le principali differenze sono chela W e la Z sono scambiate di posto, la M sitrova a destra della L e tutti i numeri sonosul maiuscolo (tasto shift premuto). Perfortuna sono spariti i tasti bilingue chetanta confusione creavano agli utenti del-l'Apple IIe.

La scelta di una tastiera "nazionale" sirivela particolarmente utile per un uso del-la macchina in un ambiente di lavoro, dovesicuramente esistono già delle macchine dascrivere con la stessa tastiera. Inoltre,quando si usa il computer per l'elaborazio-ne di testi, è molto comodo avere tutti i

Distributore per l'Italia:Apple Computer S.p.A.Via 80vio, 542100 Reggio Emilia

Prezzi (IV A esclusa):Apple lIeMonilor lIeSupporto monilOrDisk Il AggiunlivoMouse lIeDisplay LCD

2.399.350365.000

72.000700.000220.000

1.290.000

e il Delete (riconosciuti dai word proces-sar), il Control, e i quattro tasti cursore.Due tasti particolari si trovano ai lati dellabarra spazio e sono la mela-vuota e la me-la-piena, che nei programmi già sviluppatiservono ad attivare delle funzioni partico-lari se premuti insieme ad altri tasti: adesempio mela-piena e punto interrogativocorrispondono in genere alla richiesta diAIUTO. Nei propri programmi è possibilericonoscere la pressione di questi due tastiperché corrispondono ai pulsanti dellepaddle dei vecchi Apple.

Appena sopra la tastiera ci sono ancoratre tasti, quello grosso è il Reset (da pre-mersi insieme al ContraI), i due piccoli(tanto piccolo che è necessario usare unamatita per premerli) servono ad attivare le80 colonne (ma solo all'accensione) e acommutare il set di caratteri del video daitaliano ad americano (e questo in qualsia-si momento).

A destra sempre sopra la tastiera duespie a Led indicano il funzionamento delcomputer (verde) e l'accesso all'unità a di-schi incorporata (rosso).

A prima vista sembra che non ci sia al-tro, sotto il bordo sinistro della tastiera siscopre invece una manopola e una presa

fI f1....U 80/40 ij::::

I 2 3 4 5 6 l 8 9 O - I& /I I ( ç è J [ à é - == ddeteex ,. ..

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La laSliera dell'Apple lIe è idenliea a quel/a dellle, ma per fortuna sono slali IOlti i earal/eri bilingue, per cui adesso è una normale tasliera italiana.

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rUffi i cm11/l'ffori per le perUeridle si trm'allo sul retru del computer e flOIl occorre pitì aprirlo.

Espluso dellApple 11('. Si notano il Drive incorporato da 5" e il grosso alimentatore interno (il parallelepipedo dimetallo) che genera tutle le tensioni necessarie al computer.

L'interno

Apple lIe

ROM e gestisce tutta la parte hardware delcomputer escluso il drive, la seconda partegestisce solo le unità a disco (sia quellaincorporata che quella esterna) e si trovasul disco stesso (non sul drive, proprio sulOoppy); dal disco viene caricata automati-camente in memoria al momento dell'ac-censione del computer, oppure, successiva-mente, a richiesta dell'utente (premendomela-vuota + Control + Reset).

1 sistemi operativi possono cosi esserefacilmente modificati e l'utente può sce-gliere il sistema con il quale si trova più asuo agio. Di serie l'Apple nc viene fornitocon il ProDOS (Professional Disk Operati-ve System), una versione aggiornata e po-tenziata del vecchio DOS 3.3 con cui lavo-ravano i primi Apple. Il ProDOS permettedi riconoscere i dischi per nome e ad esem-pio se un programma non si trova sul driveincorporato lo cerca automaticamente sul-l'unità esterna (se è installata), permetteinoltre una gestione migliore del direttorio(la lista dei file che si trovano sul disco) chepuò essere ripartito in varie sub-directory;in questo modo si possono avere program-mi con lo stesso nome sullo stesso disco,ma in sub-directory differenti, ad esempiopuò esserci un Conto Corrente sia nellasub-directory Ufficio che in quella Casa.

Proprio a causa della sua potenza il Pro-DOS è un sistema un tantino esigente percui molti preferiscono lavorare col più pra-tico DOS 3.3: nessun problema, basta met-tere un disco DOS 3.3 e premere Mela-Control-Reset e siete in DOS.

Oppure serve per una certa applicazioneun linguaggio particolarmente potente, al-lora ecco il PASCA L UCSD e tutti i lin-guaggi che si appoggiano a questo sistema:il Fortran 77, il Pascal e, perché no, ilLOGO.

Tra le ulteriori possibilità di program-mazione non dobbiamo dimenticare i variAssembler tipo il LISA o quello del ToolKit, che permettono di programmare di-rettamente in linguaggio macchina sfrut-tando appieno le possibilità del computer.A proposito di possibilità va notato che ilmicroprocessore dell' Apple nc è la versio-ne CMOS del 6502 (appunto 65C02) e pos-siede un set di istruzioni più esteso (vedi inproposito il riquadro a pag 72) che nonviene riconosciuto dai vecchi assembler perApple.

Una volta aperto, con una certa difficol-tà, il guscio di plastica si accede all'internodel computer. Questa operazione, che congli Apple ne e n + andava fatta (per chi èminimamente smanettone) almeno duevolte al giorno, si rende necessaria solo incaso di riparazione e conviene sia fatta daun centro autorizzato perché difficilmentesi potranno reperire i componenti. Per ilnc la Apple si è infatti fatta realizzare unaserie_di integrati espressamente progettatiche svolgono la maggior parte delle opera-zioni complesse come la gestione delle me-

Caratteristiche tecniche

Nonostante le dimensioni, le caratteri-stiche di questa macchina sono notevoli.

La RAM ammonta a 128 K, ma di que-sti solo 48 sono direttamente utilizza bilidal Basic, gli altri servono un po' per lagestione del video e il resto sono a disposi-zione del software applicativo, il quale 01-tretutto può anche eliminare la ROM recu-perando altri 16 K.

Il sistema operativo è, come abitudineApple, diviso in due parti: una si trova in

il software di gestione è già incorporatonella macchina e si può utilizzare anche daBasic con estrema semplicità seguendo leistruzioni del manuale del mouse.

Un'ultima nota riguarda la maniglia:quando si lavora con l'Apple questa deveessere rivoltata sotto il computer e serve,oltre che a portare la tastiera in posizionepiù inclinata, a permettere una miglioreventilazione della macchina.

ti

!!I1/1!!fllllll!!!I!I!!lf! I1111/1/1111111111111,111

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per cuffia. La manopola permette di rego-lare il volume di uscita dell'altoparlante (aproposito si trova sotto il bordo anterioredella tastiera) cosa particolarmente utileper chi lavora di sera e non vuole disturba-re i vicini; la presa per cuffia può essereutilizzata per collegare l'Apple IIc all'im-pianto stereo per quelli che i vicini invece livogliono disturbare.

Sul retro della macchina si trovano l'in-terruttore di accensione, vicino alla presadel cavo che viene dall'alimentatore, e nel-l'ordine: l'uscita seriale I per la stampante,l'attacco del drive esterno, l'uscita moni-tor, l'uscita RGB, l'uscita seriale 2 per unmodem e la presa per le paddle, il joystick oil mouse.

Questa del mouse è la più grossa novitàdell'Apple nc, con questo accessorio è pos-sibile riportare sul IIc la stessa filosofiaoperativa che tanto successo ha avuto conil Macintosh; già alcuni programmi sonoin grado di utilizzare il mouse (vedi il mou-se paint nella foto di apertura). Oltretutto

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Per aumentare lo trasportahilità,/'Apple l/l' può essere munito di un display a cristal/i liquidi da 80 colonne per 24 righecon possibilità grafiche. Purtroppo, a parte i/cOSIO ele\'ofo, il displar risulla anche scarsamente visibile.

Apple /Il'

morie o delle periferiche; anche l'amplifi-catore video e quello audio sono realizzatiin film spesso ibrido, una tecnologia a me-tà strada tra i circuiti stampanti e gli inte-grati che consente un ottimo standard qua-litativo, ma nessuna possibilità di interven-to "casareccio" in caso di guasto.

La prima cosa che si nota, sollevato ildrive, è la grande pulizia e l'ordine di que-sta macchina, non ci sono fili volanti, nécomponenti aggiunti all'ultimo momentoe, sebbene lo spazio a disposizione non siamolto, i componenti sono ben distanziatiper consentire una discreta areazione.

Rispetto agli altri due modelli di Applesono spariti gli slot di espansione, ma cisono dei nuovi integrati che si occupano diemulare le schede più comunemente instal-late nei computer, ci sono due interfacceseriali programma bili gestite da due distin-ti 6851, un grosso integrato ha preso ilposto della scheda per i dischi e un altro sioccupa della gestione del video ad 80 co-lonne.

Sulla destra una fila di 16 RAM da65535 bit costituisce la Main Memory e laAux Memory per un totale appunto di 128Kbyte, la gestione della memoria è stataaffidata ad un altro integrato fatto appostae marcato MMU (Memory ManagementUnit) le 6 ROM del vecchio Apple n +sono state unificate in un solo chip da 16Ke un secondo da 8 K ha preso il posto dellamemoria destinata alle schede espansione econtiene le varianti del sistema operativonecessarie a gestire le nuove capacità delcomputer e il software di gestione delMouse, delle uscite seriali e della scheda 80colonne. Anche la memoria destinata alloslot 7 che nell'Apple II + supportava lascheda PAL (incorporata nel nc) è statausata per migliorare il Bootstrap che ora incaso di mancanza del disco avverte di con-trollare l'unità a dischi anziché attendereall'infinito l'inserimento del disco.

L'unico difetto di questa macchina stanel fatto che mentre con l'Apple n + veni-va dato un ottimo completo manuale diriferimento (c'era addirittura lo schema e-

- lettrico), l'utente del nc non può neppure

Una grande ('ura è sfata posta nella reali==aziolle dellapiastra madre. Nonostante vi si (rovi (ulla l'eleltronicadel computer si dimostra di un ordine e una pulizia esem-plare.

MCmicrocomputer n. 42 - giugno 1985

-,. .

. , .

~_ . 4~_ .....

Sulla piastra della tastiera sono disposti solo i lasl; e iled. TUlla l'e/ellronica di gestione si trOl'a sulla schedadel computer.

In primo piano lo CPU 65C01, e gli integrati realizzatiappositamente per lo Apple. Vicino (a sinistra) le ROM,mentre sulla destra si l'edono alcuni dei 16 chip dellaRAM.

Dietro Iv stampato della lasriera è stato montato ungrosso trave di plastica per aumentarne la resisten:a alla.nessione.

Sul l'alano del Dril'e si scopre UIlOstroboscopio utile perlo regolazione della l'elocità che si effettua con il trimme-r;'10 blu che si trOl'a in alto al centro della scheda.

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VII esempio della doppia hasso risolu:iolle, gestihile da Basic. che permelle 80 per 48pum i in /6 colori.

Il'1'1. Il,

Il lago di Wl pro~ramm(l che all;\'lI la ?,rqfka in doppia alra risolu:ione. La IUfO m()Slr(J

la media alla risoluzione /40 PUIll; per /92 in /6 ('%ri sen:a limila:ioni.

realizzarsi da solo il cavo per la stampanteperché nel manuale in dotazione non sonoriportate nemmeno le piedi nature delle u-scite (neanche quella della User Port!).

Il video

Con l'Apple I Ic viene fornito in dotazio-ne il modulatore UHF che permette di col-legarlo ad un qualsiasi televisore a colorisintonizzato sul canale 36. Una novità incasa Apple è il fatto che con il modulatoreè possibile ascoltare l'audio del computersul televisore.

La possibilità di utilizzare un televisoredomestico è particolarmente apprezzabileper la grafica, ma non altrettanto si puòdire per un uso professionale. Infatti, sulnormale televisore, non è possibile leggerecon chiarezza una schermata ad 80 colon-ne; per questa ragione chi acquista un Ap-pie I1c per uso professionale conviene chesi munisca di un buon monitor o quanto-meno di un televisore dotato di presaSCART. Molto carino e in stile è il moni-tor da nove pollici a fosfori verdi dell'Ap-pIe che dispone anche di un robusto sup-porto orientabile che permette di avere ilvideo sopra al computer senza "pensarci"sopra.

Per chi vuoi rendere il sistema un po' piùtrasporta bile l'Apple IIc dispone anche diun display a cristalli liquidi da 80 colonne

Il 65C02La principale novità dell'Apple Ilc è il mi-

croprocessore, che per motivi di consumo, maforse anche per consentire un piccolo incre-mento di velocità e un notevole risparmio dimemoria, è diventato il 65C02 dove C sta perCMOS e indica una· nuova tecnologia di co-struzione.

Questa nuova versione 6502 è completa-mente compatibile con la precedente, ma sono

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per 24 righe (la schermata completa insom-ma), ma a parte il costo elevato, il display sirivela poco leggibile in ambienti scarsa-mente illuminati.

I disk drive

Oltre all'unità incorporata è possibilecollegare ali' Apple Ile una seconda unitàesterna in tutto e per tutto identica a quella

Una schermata a 80 colonne del menu del Tre per le.

interna. Si tratta cioè di un disk drive slimline per dischi da 5 pollici che formattaticontegono poco più di 140 Kbyte di dati. Ilsecondo drive si collega ad una appositaporta sul retro dell' Apple I1c e il connetto-re (un Cannon a 19 poli) si fissa all'unità

state aggiunte alcune istruzioni che permetto-no una maggiore elasticità di programmazio-ne e soprattutto un minor ingombro di memo-ria. È proprio grazie alle nuove istruzioni cheil sistema operativo ha potuto mantenere lastessa lunghezza pur gestendo in più, rispettoali' Apple Il +, sia le minuscole che le 80 colon-ne.

Infine una finezza della Apple: il disassem-bler incorporato è stato modificato per poterriconoscere le nuove istruzioni.

centrale tramite due viti. Il cavo che colle-ga il drive ali' Apple è piuttosto rigido elimita un po' gli spostamenti del complessocomputer più disco, ma è certo più sicuro caffidabile della piattina multicapi usataper gli altri Apple; inoltre per togliere ildisco almeno non si deve aprire la macchi-na. Interessante notare che le unità esternedel IIc vanno bene anche per il II + ed il I1ea patto di adattare i connettori, e in Ameri-ca vendono già il kit di conversione. Un'ul-tima nota riguarda la tacca di protezione,queste nuove unità sono più curate delleprecedenti e la lettura della tacca di prote-zione, che impedisce la scrittura accidenta-le del dischetto, viene effettuata in modoottico (un fototransistor illuminato da unled) quindi se usate lo scotch per coprire latacca rischiate che il drive non lo riveli escriva lo stesso sul disco, conviene perciòusare sempre le apposite etichette.

La grafica

Vero punto di forza dell' Apple I1c sonole possibilità grafiche; grazie alla scheda 80colonne e ai 128 K di RAM già incorporatisul IIc sono possibili cinque tipi di grafica:-la bassa risoluzione (GR), 40 x 48 pun-ti in 16 colori; gesti bile da Basic, ogni pun-to è in pratica un rettangoli no coloratolargo il doppio di quanto è alto, è stato ilprimo tipo di grafica implementato sul-l'Apple e il IIc continua a gestirlo per man-tenere la compatibilità: è comunque pocousata.- La doppia bassa risoluzione (DGR), 80x 48 punti in 16 colori; anche questa gesti-bile direttamente da Basic e si ottiene atti-vando le ottanta colonne, in questo modosi dividono a metà i rettangolini della bassarisoluzione: potrebbe essere molto usatanei programmi utente.- La media risoluzione (MGR), 140 x192 punti in sedici colori; è un derivatodella doppia alta risoluzione e come questadeve essere gestita da un apposito pro-

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'''1'1" Il,.

/)/1(' helh' iml1ll1RÙti i" doppia alla r;so/u:ione (560 per 19:! punti) {ralle dal dis('o BeaKle Graphics. I /6 ('%ri non possono essere qualsiasi in Wl gruppo di qUlJl1rO PUI1I1.

Conclusioni

fare attenzione a mettere i programmi del n +su di un disco DOS 3.3, altrimenti è facile chenon funzionino a dovere.

MEMORIA SFFFF MEMORIA8ANK-SWl TCHEO 8ANK-SW1TCHEO

SEOOO

8ANK 1 I SANK 2 SOOOOBANI( l I 8ANK 2

INPUT 10UTPUT SCOOO

S6000

PAGINA HI-RES 2 S4000

PAGINA HI-RES 1 S2000PAGINA HI-RES lX

SCOO

PAGINA TESTO 2 S800

PAGINA TESTO lXPAGINA TESTO 1 S400 (PER 80 COLONNE)

S200S1FF

STACK E PAGINA ZERO SO STACK E PAGINA ZERO

A differenza dei predecessori ne e n + ilIIc non è un computer da hobbista o per unuso tecnico, sono infatti completamentespariti gli slot per espansione che fecero lafortuna dell'Apple Il +. Cionondimeno lesue possibilità non sono diminuite di mol-to, anzi già da solo vale molto di più delvecchio Il +. Certo non è possibile attac-carci un coprocessore matematico o espan-derlo a 512 Kbyte, né si possono attaccare14 disk drive o le schede grafiche da 1024per 1024 punti in 4096 colori, però tuttequeste cose servono a ben pochi utilizzato-ri, soprattutto tra le persone "normali". Ilnc è stato infatti pensato come versione daufficio del vecchio Apple II. In questo cam-po ha sicuramente delle ottime carte. sia

per il video a ottanta colonne, sia per i 128K di RAM, sia per il drive incorporato enon ultimi tutti i sistemi operativi profes-sionali e i programmi di gestione già svi-luppati e ormai collaudatissimi. Anche lafilosofia di utilizzo, grazie alla presenza delmouse, si avvicina tanto a quella del Mac-intosh che lo può usare anche un bambino,basta guardare l'immagine nella foto diapertura (realizzata in meno di un minu-to.) per rendersene conto. Tra i principalipacchetti sviluppati di proposito per il IIc edestinati ad un uso professionale spiccanoil Tre per Te (Data Base, Spreadsheet eWord Processor), il Mouse Painter e i vec-chi, ma sempre validi PFS, Visicalc e AppleWriter, che però non sono in grado discambiarsi informazioni facilmente comeil Tre per Te.

La compatibilità con i programmi per ilIIe è totale: tra tutti quelli provati solo ilSARGON III ha fatto le bizze e solo nellagestione dei file, tanti altri, anche protetti ocon dischi di preboot, hanno girato tran-quillamente.

Anche la scelta della tastiera italiana sidimostra valida nell'ottica di un uso pro-fessionale in cui molto del lavoro sarà discrittura testi; un po' meno comodo è pro-grammarci sopra: non poche volte ho scrit-to numeri di riga tipo &!%% e si devericordare a memoria la corrispondenza trail set di caratteri americano e quello dellatastiera; ad esempio PRIII diventa PRf I.Ma come già detto l'Apple IIc è un compu-ter da prendere così com'è, con i suoi braviprogrammi applicati vi, piuttosto che persviluppare proprie applicazioni particola-ri. Anche per questo la struttura chiusadella macchina (quello che c'è c'è, quelloche non c'è non si può mettere) non nelimita affatto l'uso; magari unica mancan-za potrebbe essere quella di uno Z80 per iprogrammi in CPjM. E, ricordiamo, sitratta di una macchina che nasce più peressere utilizzata con programmi fatti cheper essere programmata. Me

MEMORIA AUSILIARIAMEMORIA PRINCIPALE

~PPA DI t1tI'lORIA 128K

Dal momento che il microprocessore puògestire direttamente solo 64 K di RAM lamemoria aggiuntiva è stata allocata dietroquella normale. Abbiamo così 48 K di RAMdirettamente indirizzabile, 16 K di RAM ge-stibile a banchi che si trova sotto la ROM e 64K di RAM che necessita di un programma ditrasferimento per poter essere utilizzata.

Nella figura a fianco potete vedere come èfatta la mappa di memoria di un Apple IIc. LaMain Memory è del tutto equivalente a quelladi un Apple Il + con language card o di unApple ne senza scheda 80 colonne. Per questomotivo tutti i programmi che girano su unApple n + o su un Apple lIe girano anche suun nc (salvo rarissime eccezioni), mentre èquasi sempre impossibile il contrario (a parte iprogrammi in Basic puro).

Uno dei principali problemi di incompatibi-lità non riguarda la macchina, ma il sistemaoperativo. Chi acquista un Apple IIc si ritrovail ProDOS che è il sistema fornito di serie conquesta macchina, molti dei programmi in lin-guaggio macchina tuttavia non sono compati-bili con questo sistema operativo e occorre

La memoria

gramma in linguaggio macchina: ha il van-taggio di non avere limitazioni sugli acco-sta menti di colore.- L'alta risoluzione (HGR), 280 x 192punti in 6 colori; è la solita del vecchioA pple II+, si gestisce da Basic, ma moltolentamente e ha delle grosse limitazionisugli accostamenti dei colori.- La doppia alta risoluzione (DHGR),560 x 192 punti in 16 colori; non è gestibi-le da Basic ed ha ancora più limitazioni perquello che riguarda i colori, ma l'effettorisultante è comunque molto bello.

Ci sono già in commercio alcuni pro-grammi che aggiungono al Basic le istru-zioni necessarie alla gestione della doppiaalta risoluzione e da uno di questi abbiamotratto le immagini che illustrano le possibi-lità grafiche dell'Apple nc.

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Page 8: Apple lIe · 2009. 12. 20. · tatore, il monitor, icavi di corrente, ilmou-se, idischetti e magari anche la stampante. Però se si posseggono alcuni di questi ac-cessori in due sedi

PUTER SPERRY35 ANNI DI ESPERIENZA.

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