Il monitore medico n. 5_2014

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il monitore MEDICO numero 5, 2014 il monitore MEDICO Tutti i diritti riservati, reg. presso Trib. Torino n°5468 del 22/12/2000. Grafica e Stampa SGI s.r.l. - [email protected] Periodico di divulgazione medica realizzato in collaborazione con il Gruppo Larc. Diffusione 25.000 copie. Distribuzione gratuita. Anno di fondazione 1984, anno trentesimo Direttore Responsabile: Emanuela Amadei. Segreteria di redazione: Larc C.so Venezia, 10 - 10155 Torino tel. 011.2486216 - fax 011.4785146 Sito web: www.ilmonitoremedico.it, e-mail: [email protected] L’esperto risponde p. 7 in collaborazione con Centro Medico di Fisiokinesiterapia e Ginnastica Riabilitativa Approfondimento p. 1 e 2 I calcoli renali e la salute dell’osso p. 3 Conoscere la Day Surgery Dossier p. 4 L’agopuntura nel nuovo millennio Dolori mestruali? La soluzione potrebbe essere l’osteopatia Speciale COMBATTERE IL DOLORE Appuntamenti e novità p. 6 continua a pag. 2 Intervista al Dr. Martino Marangella, Specialista in Nefrologia Cosa sono i calcoli renali? I calcoli renali derivano dalla precipitazione in forma solida di sali disciolti nelle urine. La loro composizione è varia e comprende, in ordine di frequenza: calcio ossalato e calcio fosfato, acido urico, fosfato ammonio magnesiaco, cistina. Si tratta di una patologia piuttosto frequente, tanto che nel corso della vita quasi il 10% della popolazione corre il rischio di avere almeno un episodio di calcolo renale. L’incidenza della calcolosi è di sicuro in aumento nei paesi indu- strializzati, colpisce entrambi i sessi, a tutte le età, inclusa quella pediatrica. In genere un calcolo si manifesta con un dolore molto intenso, la colica renale, spesso associato a nausea e vomito. Altre volte viene scoperto occasionalmente in esami ecografici o radiologici richiesti per altri motivi. La colica renale a volte esita con la espulsione spontanea del calcolo, almeno per quelli fino a 6-8 mm di diametro. Altre volte il calcolo deve essere rimosso con procedure urologiche, specie se ostruisce le vie urinarie o se si associa a infezio- ne urinaria. Le moderne metodiche di litotrissia intra o extracorporea che consentono la frantu- mazione dei calcoli, hanno di molto migliorato le prospettive della malattia e delle sue compli- canze, fra cui le più temibili possono portare alla perdita di funzione del rene colpito o alla uro- sepsi in cui l’infezione passa nel sangue e può di- venire così grave da richiedere ricovero in terapia intensiva. È possibile prevenire i calcoli? La disponibilità e la diffusione di queste tecniche non chirurgiche per la rimozione dei calcoli non deve far trascurare la prevenzione della patolo- gia, proprio per le potenziali conseguenze anche gravi cui si è sopra accennato. La premessa ad una buona prevenzione è la conoscenza della composizione dei calcoli e il conseguente studio metabolico. I calcoli renali naturalmente espulsi o i fram- menti derivanti dalla frantumazione, devono essere analizzati chimicamente, meglio se con spettrofotometria all’infrarosso. Calcolosi renale, cause, prevenzione e terapie appropriate I calcoli renali e la salute dell’osso La calcolosi renale può segnalare una patologia dell’osso Prevenzione p. 5

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"Il Monitore Medico", rivista di divulgazione medico scientifica edita dal Gruppo LARC con 25.000 copie diffuse su Torino e provincia www.ilmonitoremedico.it.

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Tutti i diritti riservati, reg. presso Trib. Torino n°5468 del 22/12/2000. Grafica e Stampa Gabo s.r.l. - [email protected]

Periodico di divulgazione medicarealizzato in collaborazione

con il Gruppo Larc.Diffusione 15000 copie.

Distribuzione gratuita

Anno di fondazione 1984,anno ventisettesimo

Direttore Responsabile:Emanuela Amadei

Segreteria di redazione: Larcc.so Venezia, 10 - 10155 Torino

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numero 07, settembre 2011

Riconoscere la gotta

p. 5

Patologia

Lombosciatalgia:quando laschiena fa male

p. 3

Terapia

L’esperto rispondep. 7

in collaborazione con

il monitoreMEDICO

p. 6

Appuntamenti

Interventiurologici in unaday surgeryambulatoriale

p. 4

Medicina

Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

p. 1-2

Approfondimento

continua a pag. 2

Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

ed Idrologia Medica Consulente Larc e Centro Medico Chirurgico Guttuari Asti

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numero 5, 2014

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Periodico di divulgazione medica realizzato in collaborazione con il Gruppo Larc. Diffusione 25.000 copie. Distribuzione gratuita. Anno di fondazione 1984, anno trentesimoDirettore Responsabile: Emanuela Amadei. Segreteria di redazione: Larc C.so Venezia, 10 - 10155 Torino tel. 011.2486216 - fax 011.4785146Sito web: www.ilmonitoremedico.it, e-mail: [email protected]

L’esperto risponde

p. 7

in collaborazione con

Centro Medicodi Fisiokinesiterapia

e Ginnastica Riabilitativa

Approfondimento

p. 1 e 2

I calcoli renali e la salute dell’osso

p. 3

Conoscere la Day Surgery

Dossier

p. 4

L’agopuntura nel nuovo millennio

Dolori mestruali? La soluzione potrebbe essere l’osteopatia

Speciale COMBATTERE IL DOLORE

Appuntamentie novità

p. 6

continua a pag. 2

Intervista al Dr. Martino Marangella, Specialista in Nefrologia

Cosa sono i calcoli renali? I calcoli renali derivano dalla precipitazione in forma solida di sali disciolti nelle urine. La loro composizione è varia e comprende, in ordine di frequenza: calcio ossalato e calcio fosfato, acido urico, fosfato ammonio magnesiaco, cistina. Si tratta di una patologia piuttosto frequente, tanto che nel corso della vita quasi il 10% della popolazione corre il rischio di avere almeno un episodio di calcolo renale. L’incidenza della calcolosi è di sicuro in aumento nei paesi indu-strializzati, colpisce entrambi i sessi, a tutte le età, inclusa quella pediatrica. In genere un calcolo si manifesta con un dolore molto intenso, la colica renale, spesso associato a nausea e vomito. Altre volte viene scoperto occasionalmente in esami ecografici o radiologici richiesti per altri motivi. La colica renale a volte esita con la espulsione spontanea del calcolo, almeno per quelli fino a 6-8 mm di diametro. Altre volte il calcolo deve essere rimosso con procedure urologiche, specie

se ostruisce le vie urinarie o se si associa a infezio-ne urinaria. Le moderne metodiche di litotrissia intra o extracorporea che consentono la frantu-mazione dei calcoli, hanno di molto migliorato le prospettive della malattia e delle sue compli-canze, fra cui le più temibili possono portare alla perdita di funzione del rene colpito o alla uro-sepsi in cui l’infezione passa nel sangue e può di-venire così grave da richiedere ricovero in terapia intensiva.

È possibile prevenire i calcoli? La disponibilità e la diffusione di queste tecniche non chirurgiche per la rimozione dei calcoli non deve far trascurare la prevenzione della patolo-gia, proprio per le potenziali conseguenze anche gravi cui si è sopra accennato. La premessa ad una buona prevenzione è la conoscenza della composizione dei calcoli e il conseguente studio metabolico. I calcoli renali naturalmente espulsi o i fram-menti derivanti dalla frantumazione, devono essere analizzati chimicamente, meglio se con spettrofotometria all’infrarosso.

Calcolosi renale, cause, prevenzione e terapie appropriate

I calcoli renali e la salute dell’osso

La calcolosi renale può segnalare una patologia dell’ossoPrevenzione

p. 5

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numero 07, settembre 2011

Riconoscere la gotta

p. 5

Patologia

Lombosciatalgia:quando laschiena fa male

p. 3

Terapia

L’esperto rispondep. 7

in collaborazione con

il monitoreMEDICO

p. 6

Appuntamenti

Interventiurologici in unaday surgeryambulatoriale

p. 4

Medicina

Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

p. 1-2

Approfondimento

continua a pag. 2

Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

ed Idrologia Medica Consulente Larc e Centro Medico Chirurgico Guttuari Asti

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numero 1, 2014

il monitoreMEDICO2 numero 5, 2014

Quasi l’80% dei calcoli contiene calcio, ed è definita calcolo-si calcica, evidenziando il ruolo fondamentale delle alterazioni del metabolismo del calcio. L’eccesso di calcio nelle urine, de-finito Ipercalciuria, è presente in quasi il 50% dei pazienti con calcolosi calcica e questo ha importanti implicazioni sia nella comprensione delle cause di questa calcolosi, che nella ge-stione medica della stessa, volta alla prevenzione delle recidive.

Quindi i calcoli sono correlati alla salute dell’osso? Si parte dalla semplice costatazione che i calcoli renali e l’osso hanno una componente minerale comune sottoposta ad una regolazione metabolica, definita metabolismo minerale. In condizioni normali il bilancio del calcio è in equilibrio con un introito dietetico di circa 0.8-1.0 g/die, un assorbimento in-testinale pari al 20-25% del calcio dietetico ed una escrezione renale di pari misura. Ogni giorno circa 0.5 g di calcio viene riassorbito dall’osso ed altrettanto vi si deposita. Un aumento della eliminazione giornaliera di calcio o ipercalciuria è segnale di una alterazione di questi meccanismi regolatori. L’ipercalciuria può derivare da un aumento o dell’assorbi-mento intestinale o del riassorbimento di calcio dall’osso o della eliminazione renale. Anche in condizioni di ipercal-cemia si può avere ipercalciuria, come nel caso di disfunzio-ne delle ghiandole paratiroidi (iperparatiroidismo primitivo). Tuttavia, nella maggior parte dei casi la ipercalciuria non deriva da ipercalcemia, e per questo è definita idiopatica. Chiaramen-te essa consegue ad una sregolazione del metabolismo calcico in assenza di rilevanti anomalie della calcemia.

La dieta è un elemento importante nella calcolosi renale? La dieta può influenzare la calciuria. Le proteine, soprattut-to quelle di origine animale, aumentano l’escrezione del cal-cio con un meccanismo renale ed osseo. Le proteine animali aumentano la produzione dei cosiddetti acidi fissi (cioè quelli non eliminabili come CO2) e questi devono essere eliminati dal rene. È dimostrato che questa condizione di lieve ma cro-nico aumento di acidi è in grado di aumentare il metabolismo scheletrico e, secondo alcuni, potrebbe avere un ruolo nella genesi della osteoporosi. Infatti l’aggiunta di sali alcalini, po-tassio carbonato e potassio citrato, che riducono il tasso acido dei liquidi corporei, induce una significativa riduzione dei fe-nomeni di riassorbimento scheletrico ed ha un effetto favore-vole sull’andamento della osteoporosi.Il sale è un altro nutriente che aumenta la calciuria. Il calcio urinario aumenta di 35-50 mg per un aumento del consumo di sale di circa 5-6 grammi. La perdita renale di calcio, causata dall’eccesso di sale, nel lungo periodo reca conseguenze anche a livello osseo. Infine il calcio. Normalmente l’intestino assorbe il 20-30% del calcio alimentare, ed una quantità equivalente è eliminata dal rene. Il fabbisogno di calcio suggerito dall’OMS è di circa 1 grammo al giorno, ed è contenuto soprattutto nel latte e de-rivati. Si calcola che una dieta completamente priva di latticini contenga non più di 400 g di calcio, poiché frutta verdura e carni non hanno più di 100-150 mg di calcio per 100 g di prodotto. Il sistema ormonale che controlla il metabolismo minerale consente di modulare l’assorbimento intestinale, ri-ducendolo in caso di eccessivo apporto ed aumentando in caso di scarso apporto di calcio. Per questo, in condizioni di equi-

librio, l’aumento di consumo del calcio si traduce in aumento relativamente modesto della calciuria. Per prevenire la calcolosi renale senza recare danno all’osso non possiamo dunque ridurre drasticamente o addirittura togliere il calcio dalla alimentazione del paziente, ma dobbiamo piut-tosto intervenire su altri fattori, quali l’apporto di proteine (di origine animale) e di sale. È concettualmente sbagliato abo-lire latte e formaggi dalla dieta di un paziente con calcolo-si calcica in quanto questo, nel lungo periodo, può ridurre il contenuto minerale dell’osso, causando osteopenia o osteoporosi. I pazienti con ipercalciuria tendono ad avere un bilancio ne-gativo di calcio e la sua riduzione nella dieta peggiora questo fenomeno. Molti studi hanno evidenziato come i pazienti con calcolosi hanno una riduzione della densitometria scheletrica, specie a livello della colonna. Un secondo effetto negativo della riduzione del calcio dietetico è che questo aumenta l’assorbi-mento intestinale di ossalato: si abolisce così l’eventuale van-taggio per la prevenzione dei calcoli renali. Pertanto le raccomandazioni dietetiche per la prevenzione del-la calcolosi calcica e il mantenimento di un osso sano possono essere riassunte in Tabella.

C’è un percorso diagnostico consigliabile a chi soffre di cal-colosi renale? La calcolosi renale calcica, specie nelle forme recidivanti e bi-laterali, non è solo una patologia del rene, ma spesso deriva da una sregolazione dei fini meccanismi di controllo del me-tabolismo del calcio, tali da aumentarne la concentrazione nelle urine. La calcolosi renale può allora rappresentare un allarme per segnalare una patologia dell’osso (osteopenia, osteoporosi), una disfunzione delle paratiroidi, altre patologie sistemiche meno frequenti.Pertanto il percorso di un paziente che forma calcoli renali contenenti calcio dovrebbe prevedere uno studio metabolico volto a rilevare anomalie ed a chiarirne le cause. Le indagini di laboratorio non sono particolarmente complesse ed al paziente si richiede una raccolta di urine nelle 24 ore e prelievi ematici. Nel paziente in cura per calcolosi renale di tipo calcico è op-portuno espletare anche controlli dello stato minerale dell’os-so, con densitometria scheletrica e misura dei marker, sierici e/o urinari, di metabolismo scheletrico. Questo soprattutto in periodi della vita in cui l’osso è più sottoposto a rischio di per-dita minerale, quali la menopausa, il periodo di accrescimento, l’immobilizzazione a letto, patologie intestinali con malassor-bimento, farmaci quali i cortisonici.

Dr. Martino MarangellaSpecialista in Nefrologia

Consulente LARC

La prescrizione dietetica nel paziente con calcolosi calcicaProteine totali 1.0-1.2 g/kg peso corporeo (50% animali)Proteine vegetali Apporto libero (abolizione alimenti ricchi di ossalato) Calorie 30-35 Kcal/kg peso corporeo Calcio 800-1000 mg/die Sale 100-150 mEq (5-8 g di sale) Liquidi 2-3 litri Zuccheri semplici Apporto controllato

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numero 07, settembre 2011

Riconoscere la gotta

p. 5

Patologia

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p. 3

Terapia

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p. 6

Appuntamenti

Interventiurologici in unaday surgeryambulatoriale

p. 4

Medicina

Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

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Approfondimento

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Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

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numero 1, 2014

il monitoreMEDICO 3numero 5, 2014

Intervista al Dr. Oscar Bonardi, Specialista in Chirurgia Generale

Cos’è una Day Surgery? Quali sono le opportunità per il cliente? Innanzitutto le liste di attesa nelle strutture ospedaliere per la tipologia di interventi che si effettuano in Day Surgery è molto lunga, perché le richieste sono tante e non viene ri-conosciuta alcuna urgenza. Le liste d’attesa in Day Surgery sono di poche settimane, in quanto vengono effettuati solo piccoli interventi e se ne possono effettuare molti in un’u-nica giornata. Per fare qualche esempio, i tempi di attesa in ospedale a Torino per un’ernia inguinale possono arrivare all’anno e per un’unghia incarnita anche a due. Vero è che non si tratta di patologie gravi, ma possono essere forte-mente invalidanti nella vita di tutti i giorni.

Che cosa si può operare in day surgery? Gli interventi più frequenti sono la cataratta, le vene va-ricose, ernie inguinali, tunnel carpale, asportazioni cisti e lipomi, emorroidi, lesioni del menisco, ma l’elenco è lun-ghissimo.

Quali sono i costi per il paziente? Gli interventi effettuati in convenzione con il SSN sono completamente gratuiti e comprensivi di effettuazione di esami, visita anestesiologica, operazione chirurgica, con-trolli clinici post intervento. Anche privatamente i costi sono ridotti rispetto ad un ricovero tradizionale.

Non è una forzatura per il paziente non essere ricovera-to dopo l’operazione? Assolutamente no. Anzi, è meglio. I benefici di un’assisten-za in Day Surgery sono molteplici: psicologici (si evita l’allontanamento dall’abitazione), sociali (con l’immediata ripresa delle proprie abitudini di vita), economici (ridu-cendo la perdita di giornate lavorative), di sicurezza (mi-nimizzando la possibilità di infezione legata all’ospedalizza-zione prolungata).

Dr. Oscar BonardiSpecialista in Chirurgia Generale

Consulente LARC

Assistenza in Day Surgery, nuovo approccio per alcune specialità

Conoscere la Day Surgery I vantaggi per i pazienti: tempi di attesa ridotti e interventi chirurgici di massima qualità

La prescrizione dietetica nel paziente con calcolosi calcicaProteine totali 1.0-1.2 g/kg peso corporeo (50% animali)Proteine vegetali Apporto libero (abolizione alimenti ricchi di ossalato) Calorie 30-35 Kcal/kg peso corporeo Calcio 800-1000 mg/die Sale 100-150 mEq (5-8 g di sale) Liquidi 2-3 litri Zuccheri semplici Apporto controllato

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Quando tradizione e tecnologia si sposano

L’agopuntura nel nuovo millennio Una metodica diagnostica e terapeutica per i disturbi funzionali

Speciale COMBATTERE IL DOLORE numero 5, 20144

La reflessoterapia agopuntura mediante Laser è una me-todica innovativa che, utilizzando una emissione LASER di bassissima potenza, applicata per brevi istanti su punti reflessoterapici particolari, consente di creare nel paziente affetto da sintomatologie dolorose, un immediato sollievo ed un apprezzabile recupero delle funzioni neuromotorie colpite.

MODALITÀ APPLICATIVELa stimolazione LASER viene applicata su punti utilizza-ti anche dall’agopuntura. I punti impiegati sono detti “di regolazione generale” anche se, in funzione della sede dove si manifesta il dolore, alla stimolazione globale può segui-re una stimolazione di altri punti (detti specifici) secondo protocolli predefiniti in relazione alla sede dolente.I punti “di regolazione generale” sono noti per le loro atti-vità antiinfiammatorie e, secondo le teorie della medicina tradizionale cinese, per una funzione di miglioramento del dolore.Il protocollo prevede la stimolazione in sequenza dei diver-si punti comprendendo anche quelli più distanti dalla sede del dolore facendo seguire, ad ogni trattamento, una o più sedute di esercizi della fascia muscolare della zona stimo-lata. Dopo ogni stimolazione viene verificata l’eventuale modificazione della sintomatologia.La stimolazione viene eseguita con una applicazione Laser di circa 20 secondi per punto e durante il trattamento il paziente non percepisce nulla o può riferire sensazioni di tepore o calore localizzato.L’effetto benefico tende a svilupparsi nelle sei/dodici ore successive alla stimolazione, anche se in alcuni casi una

modificazione immediatamente apprezzabile può mani-festarsi suggerendo l’evoluzione del percorso terapeutico consentendo trattamenti di rieducazione motoria.Come detto al “trattamento aspecifico” può seguire un “trattamento specifico”: nel caso di gonfiore, ulcere o ne-vralgie periferiche, si potrà aggiungere quindi un tratta-mento locale di stimolazione a scansione LASER ad una velocità variabile sulla parte lesa.

Esistono inoltre numerose forme croniche verso le quali la medicina occidentale è in grado di proporre solo tratta-menti palliativi: fra queste merita particolare attenzione il dolore della colonna vertebrale (cervicale, dorsale e lomba-re) verso il quale i trattamenti farmacologici, non sempre efficaci, comportano pesanti controindicazioni e rischi di danni a carico dello stomaco e/o dell’intestino.

LA PRATICA AMBULATORIALELa casistica di pazienti che vengono visitati per disturbi raggruppabili sotto la definizione di “dolore comune” è as-sai vasta e differenziata, una volta sottoposti ad indagini scientifiche accurate e rigorose devono essere curati ade-guatamente e rapidamente.È infatti tipico di ogni ambulatorio di riabilitazione l’acces-so di pazienti che lamentano lombalgie, cervicalgie, dolore alle ginocchia, dolore ai gomiti, fasciti alla pianta del pie-de, borsiti, dolori di origine ed causa incerta o comunque variegata. Vi sono infatti postumi di traumatismi, mani-festazioni reumatologiche od ortopediche, esiti cicatriziali, disturbi post-operatorii di diverso genere. Il numero dei pazienti e le esigenze di migliorare rapidamente rendono difficile per strutture non organizzate dare risposte effica-ci, presso gli Ambulatori Fisioterapici LARC viene invece garantita la raccolta dati con le informazioni anamnestiche e le evidenze cliniche soggettive emerse durante la visita oltre alle evidenze diagnostiche strumentali necessarie per uno studio rigoroso associato alle tecniche terapeutiche più innovative come la reflessoterapia agopuntura mediante Laser.

Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

ed Idrologia MedicaDirettore Fisiokinesiterapia LARC

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Speciale COMBATTERE IL DOLOREnumero 5, 2014 5

Dismenorrea funzionale: sintomi e tecniche per la riduzione del dolore

Dolori mestruali? La soluzione potrebbe essere l’osteopatia

Un malessere che colpisce oltre il 30% delle donne. Da oggi è possibile migliorarlo con soli tre trattamenti

La presenza di dolori in prossimità delle mestruazioni (di-smenorrea) è una problematica che coinvolge una notevole percentuale della popolazione femminile in età fertile e nel 30% dei casi può impedire le normali attività quotidiane, costringendo a letto per più ore le donne interessate.

I maggiori sintomi della dismenorrea sono:• Lombalgia, talvolta con irradiazione alla zona inguinale o dei glutei• Dolore pelvico, localizzato al basso ventre talvolta associato a spasmi• Emicrania o cefalea• Disturbi circolatori agli arti inferiori

Come prima cosa il fenomeno va indagato dal punto di vista medico per escludere che questo sia la manifestazione di uno stato patologico.Se non emerge nulla che possa giustificare la comparsa dei sintomi, il medico potrà fare diagnosi di dismenorrea pri-maria: a questo punto può essere interessante valutare se ciò che si presenta come tale, presenta i segni della sindro-me disfunzionale meccanica, riconoscibile e identificabile, estremamente diffusa ed in grado di manifestarsi come al-terazione della funzionalità in strutture sane.La Rééquilibration Fonctionnelle-Méthode Solère® pro-pone in questi casi un innovativo metodo di cura che si basa sul concetto dell’osteopatia e sui principi della medi-cina tradizionale cinese.

L’obiettivo è quello di ripristinare attraverso tecniche esclu-sivamente manuali, senza l’utilizzo di farmaci, una norma di funzionamento ed un corretto equilibrio nel comparto vertebrale e nel comparto viscerale.I casi in cui può essere interessante svolgere il trattamen-to, poiché c’è generalmente un’ottima risposta, sono tutte quelle disfunzioni in cui la paziente mostra, oltre ai sintomi citati, un terreno congestivo pelvico, con presenza di altri segni che il terapeuta valuterà per ogni caso, associati alla presenza di piedi freddi e dolori in zona inguinale o glutea.Il trattamento si svolge mediamente in 3 sedute e sarà in grado di ridurre o addirittura eliminare le manifestazioni dolorose nel corso di qualche ciclo mestruale.L’applicazione comporta tecniche manuali specifiche sulla colonna vertebrale in zona lombare e manovre di massag-gio effettuate sull’addome.La “dismenorrea funzionale” è solo uno dei campi d’azio-ne della Rééquilibration Fonctionnelle-Méthode Solère® allo stesso modo potremmo parlare della sindrome degli intestini irritabili, senza dimenticare sindromi dolorose meccaniche del comparto muscolo-scheletrico, per le quali l’azione terapeutica dell’osteopatia è sicuramente più co-nosciuta.

Flavio PolizziFisioterapista

Consulente LARC

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Tutti i diritti riservati, reg. presso Trib. Torino n°5468 del 22/12/2000. Grafica e Stampa Gabo s.r.l. - [email protected]

Periodico di divulgazione medicarealizzato in collaborazione

con il Gruppo Larc.Diffusione 15000 copie.

Distribuzione gratuita

Anno di fondazione 1984,anno ventisettesimo

Direttore Responsabile:Emanuela Amadei

Segreteria di redazione: Larcc.so Venezia, 10 - 10155 Torino

tel. 011.2486216 - fax [email protected]

numero 07, settembre 2011

Riconoscere la gotta

p. 5

Patologia

Lombosciatalgia:quando laschiena fa male

p. 3

Terapia

L’esperto rispondep. 7

in collaborazione con

il monitoreMEDICO

p. 6

Appuntamenti

Interventiurologici in unaday surgeryambulatoriale

p. 4

Medicina

Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

Osteoporosi:integrare ènecessario

p. 1-2

Approfondimento

continua a pag. 2

Dr. Sergio RigardoSpecialista in Medicina Fisica e Riabilitazione

ed Idrologia Medica Consulente Larc e Centro Medico Chirurgico Guttuari Asti

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VALUTA IN POCHI MINUTI SE NECESSITI DI UN CONTROLLO DELL’UDITO• Qualche volta ti sembra che le persone mormorino o non parlino più chiaramente?• Hai difficoltà a comprendere una conversazione quando c’è rumore di fondo o quando altre persone ti stanno parlando nello stesso momento?• Hai spesso la necessità di alzare il volume della Tv o della radio?• Trovi più semplice comprendere la voce di un uomo rispetto a quella di una donna o di un bambino?• Hai difficoltà nel sentire il campanello o lo squillo del telefono?• Hai difficoltà nel seguire una conversazione al telefono?• Ti senti stanco o stressato se devi ascoltare o concentrarti su una conversazione per un certo tempo?• Ti capita di sentire suoni o rumori nelle orecchie?• Eviti di ascoltare musica perché non lo trovi più piacevole?• Hai l’impressione di non sentire come in passato suoni della natura come il canto degli uccelli, il fruscio del vento tra le foglie di un albero o il ronzio degli insetti?

Se hai risposto SI anche ad una sola di queste domande, potresti necessitare di un controllo dell’udito!

Fino a dicembre puoi effettuare uno screening gratuito dell’udito. Scopri come su www.larc.it

TSH GRATUITOIl Gruppo Bracco, in collaborazione con il Gruppo LARC, ha lanciato per i pazienti della città di Torino e provincia una campagna di screening gratuita per il controllo della funzionalità tiroidea. Il 16, 17 e 18 settembre, tutti coloro che si recheranno in un punto prelievo LARC potranno effettuare gratuitamente il test del dosaggio dell’ormone TSH nel sangue. Per aderire all’iniziativa, è sufficiente collegarsi al sito www.spaziotiroide.it, scaricare il coupon con tutte le informazioni necessarie e recarsi a digiuno in uno dei punti prelievo del Gruppo LARC, dalle 7.30 alle 10.00.

TEST NEUROPSICOLOGICI E DEMENZA SENILEPresso la sede LARC di C.so Venezia 10, la Dr.ssa Gabriella Belletrutti, Psicologa e Psicoterapeuta, effettua i “Test Neuropsicologici” (Mini Mental Test e Moda) per la valutazione della demenza senile iniziale. Questi test forniscono al neurologo indicazioni indispensabili sull’esistenza e sulla gravità del deficit cognitivo e sulle aree cognitive compromesse.

Informazioni e prenotazioni: tel. 011.03.41.777 - [email protected]

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Chiamata anche “malattia silenziosa”, spesso non è diagnosticata finoa che non si subisce una frattura, di solito dopo una caduta

Osteoporosi: quando leossa si assottigliano ediventano fragili

Più colpite le donne dopo la menopausa. Tuttavia è possibileche si presenti anche a causa di diete povere di calcio, di lunghe degenze che costringono il paziente a letto per moltotempo, di un utilizzo massiccio di cortisone e di patologie legate al malfunzionamento della tiroide

Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

cause non completamente conosciute.Contrariamente a quanto si può ritenere,l’osso non è una struttura inerte, ma un tes-suto molto attivo dal punto di vista metabo-lico, che si rinnova costantemente e rapida-

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L’esperto risponde

num. 5, 2014

TOSSE ESTIVADurante l’estate, al mare, soffro sempre di una fortissima tosse, perlopiù notturna che a volte non mi lascia dormire. Ho fatto alcuni test allergologici da contatto che hanno escluso che sia un fenomeno allergico. Io però continuo a tossire. Lo scorso anno ho avuto anche una fortissi-ma sinusite. Consigli?

Risponde il Dr. Paolo SoleroSpecialista in Otorinolaringoiatria

Consulente LARC

Immagino che sia stata fatta una lastra del torace ed una del cranio (la signora parla di sinusite) e non so se è stata ef-fettuata una laringoscopia.Tosse secca? Secrezione catarrale? Di-sfonia (= voce rauca)? Dal punto di vi-sta ORL il controllo obiettivo può es-sere fatto in modo abbastanza esaustivo per la ricerca delle cause: se nulla risulta le indagini vanno rivolte all’aspetto tra-cheobronchiale e/o polmonare. Da te-nere presente l’effetto farmacologico di farmaci tipo antiipertensivi, se mai fos-sero assunti, anche se resta da valutare il fatto che i sintomi si presentino solo al mare e d’estate(?). Credo proprio che senza dati ulteriori sia impossibile for-mulare sensate ipotesi diagnostiche.

CONTROLLI MAMMOGRAFICIHo 40 anni e per la prima volta ho effet-tuato la mammografia. Il medico mi ha consigliato di ripeterla ogni 2 anni. Ad una mia amica della stessa età, hanno invece consigliato di ripeterla annual-mente. Chi ha ragione? Non è meglio effettuarla ogni anno per ridurre i rischi di ammalarsi? D.F.

Risponde il Dr. Mario PiolattoSpecialista in Radiodiagnostica

Direttore Tecnico RadiologiaStudio Medico Pinerolese

A 40 anni solitamente lo sviluppo di uno stesso tipo di tumore mammario è assai più rapido rispetto a quanto av-viene in età più avanzata. Pertanto l’ef-fettuazione della mammografia, anche se eseguita con cadenza annuale, non riduce il rischio di insorgenza della malattia, ma senz’altro aumenta sensi-bilmente la probabilità di scoprirla in fase pre clinica, che è il vero obiettivo dell’indagine diagnostica. La diagnosi precoce infatti permette di intervenire sulla lesione tumorale quando essa è ancora una malattia locale consenten-do così la sua completa eradicazione in un assai elevato numero di casi. Il mio consiglio è pertanto di effettuare annualmente la mammografia, even-tualmente associata ad ecografia, so-prattutto nel caso di seno denso.

GAMBE GONFIE E DOLORANTID’estate ho spesso le gambe gonfie e dopo aver camminato qualche ora ho un forte dolore a piedi, caviglie e pol-pacci. Potrebbe essere un problema di circolazione anche se ho 27 anni? C’è un rimedio? S.C.

Risponde il Dr. Maurizio MantelliSpecialista in Angiologia

Consulente LARC

Teoricamente potrebbe essere possibi-le che il fastidio indicato dalla giovane donna che scrive sia correlato ad un a patologia del sistema venoso degli arti inferiori, in particolare se è affetta da sovrappeso marcato ed ha una fami-gliarità per patologie venose.Non escluderei peraltro che il quadro clinico descritto sia riconducibile ad una problematica osteo-muscolare o tendinea o infiammatoria.Credo che il medico di famiglia sia il professionista più indicato per indiriz-zare l’approfondimento diagnostico.

ANGIOLOGIA RADIODIAGNOSTICA OTORINOLARINGOIATRIA

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Il numero è preoccupante: oltre 3 milioni dinuove fratture in Europa nel 2000. E si pre-vede un forte aumento nei prossimi anni,con un balzo del 30% entro il 2025, quandoil numero salirà a 3,2 milioni e le fratturecosteranno qualcosa come 38,5 miliardi dieuro. Fondamentale sarà dunque la preven-zione: l’accesso ottimale ai farmaci preven-tivi potrebbe infatti far risparmiare fino a700 mila fratture l’anno.Molto spesso la causa di tante fratture èl’osteoporosi, malattia che colpisce lo sche-letro, in cui le ossa perdono resistenza espessore: il risultato è che le ossa diventanopiù fragili. Anche se generalmente l’osteoporosi vieneconsiderata una malattia a carico delle ossa,secondo alcuni si tratterebbe di un processofisiologico la cui presenza predispone a unmaggior sviluppo di patologie e una conse-guente diminuzione della speranza di vita,se non adeguatamente trattata. Più che una “malattia” l’osteoporosi èuna “sindrome”, cioè una patologia con-dizionata da numerosi fattori e da con-

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il monitoreMEDICOnumero 5, 20148

• Correnti diadinamiche• Correnti interferenziali• Elettrostimolazioni• Endermoterapia Lpg®• Infiltrazioni articolari• Kinesiterapia e Rieducazione funzionale• Laserterapia• Linfodrenaggio e Pressoterapia• Logopedia• Magnetoterapia• Massoterapia riflessogena• Mesoterapia e Mesoterapia antalgica omeopatica

• Onde d’urto per uso ortopedico ed estetico (Cellulite)• Osteopatia• Radarterapia e Infrarossi:

Termoterapie decontratturanti la muscolatura• Riabilitazione Perineale• Rieducazione Posturale Globale (Rpg)• T.E.N.S. Antalgiche Ionoforesi• Tecarterapia• Trazioni vertebrali meccaniche computerizzate• Ultrasuoni nelle patologie infiammatorie

ed artrosiche • Taping neuromuscolare

LARC - *C.so Venezia, 10 - TorinoLARC - *C.so Duca degli Abruzzi, 56 - Torino LARC - *Via Sempione, 148/C - Torino LARC - Via D’Oria, 14/14 - Ciriè (To) LARC - Via Rieti, 30 - Grugliasco (To) (solo punto prelievi)ODONTOLARC - C.so Venezia, 10 - TorinoCliniche Dentali GIORDANA DUE Via Giordana, 2 ang. C.so Re Umberto, 64 - Torino

Centro Medico Specialistico di Fisiokinesiterapia e Ginnastica Riabilitativa

CENTRO MEDICO CHIRURGICO FREIDOUR Via Freidour, 1 ang. C.so Trapani, 16 - Torino

Day Surgery e Ambulatorio Polispecialistico

CENTRO MEDICO CHIRURGICO GUTTUARI Via Guttuari, 22 - Asti

Day Surgery e Ambulatorio Polispecialistico

STUDIO MEDICO PINEROLESE Via Gatto, 28 ang. Via Juvenal - Pinerolo (To)

Poliambulatorio Specialistico e Diagnostica per Immagini

*Centri accreditati SSN fascia A

TUTTI I CENTRI SONO CONVENZIONATI CON I PRINCIPALI FONDI DI CATEGORIA

FISIOKINESITERAPIA E GINNASTICA RIABILITATIVA

*Tutti i centri sono convenzionati con i principali fondi di categoria

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ESAMI DI LABORATORIODIAGNOSTICA PER IMMAGINI Radiologia Tac Risonanze Magnetiche aperte Ecografie

VISITE MEDICHE SPECIALISTICHE CHIRURGIA AMBULATORIALESTUDIO DENTISTICOPREVENZIONE ONCOLOGICACHECK UP PERSONALIZZATIFISIOKINESITERAPIA

TERAPIA A ONDE D’URTOper uso ortopedicoper uso estetico

AMBULATORIO DELL’OSTEOPOROSIMEDICINA DELLO SPORTMEDICINA DEL LAVORODAY SURGERY

Il MONITORE MEDICO è distribuito presso tutti i centri del Gruppo Larc e presso altri esercizi dislocati sul territorio: per conoscere quello più vicino a te, manda una e-mail con tuo indirizzo a [email protected]

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