il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la...

11
Direttore responsabile: Donatella Gallone - Editore: Ilmondodisuk Società Cooperativa - graphic design: Pasquale Amato Sede legale: Via Duca di San Donato 15 - 80133 Napoli - tel. 081.19806215 - Codice Fiscale e Partita Iva 06088751216 Iscrizione REA (repertorio economico amministrativo) n. 794608 - Tribunale di Napoli al n. 76 del 10/07/2008 - iscrizione ROC n. 17598 GENNAIO/MARZO 2017 - ANNO IX n. 33 MAGAZINE attualità & cultura MAGAZINE attualità & cultura Non voglio essere la figlia del boss Quel megafono di idee e sogni di Donatella Gallone Giuseppe Scognamiglio a pagina 3 Il cambiamento di Ercolano Giulio Incoronato a pagina 7 L’informazione senza bavaglio a pagina 9 Per non dimenticare le vittime di mafia Fabio Noviello a pagina 8 D i nascosto la notte leggevo pagine che mi spalancava- no un mondo sconosciuto. Non era quello della violenza che respiravo dentro casa. Leggevo di donne e uomini che hanno costruito la storia, la letteratura, la scienza. continua a pagina 2 Emma Di Lorenzo R R a a d d i i o o S S i i a a n n i i , , l l a a v v o o c c e e d d e e i i c c i i t t t t a a d d i i n n i i c c o o n n t t r r o o l l a a c c a a m m o o r r r r a a

Transcript of il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la...

Page 1: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

Direttore responsabile: Donatella Gallone - Editore: Ilmondodisuk Società Cooperativa - graphic design: Pasquale Amato

Sede legale: Via Duca di San Donato 15 - 80133 Napoli - tel. 081.19806215 - Codice Fiscale e Partita Iva 06088751216

Iscrizione REA (repertorio economico amministrativo) n. 794608 - Tribunale di Napoli al n. 76 del 10/07/2008 - iscrizione ROC n. 17598

GENNAIO/MARZO 2017 - ANNO IX n. 33 MAGAZINE attualità & culturaMAGAZINE attualità & cultura

Non voglio esserela figlia del boss

Quel megafono di idee e sogni

di Donatella Gallone

Giuseppe Scognamiglio

a pagina 3

Il cambiamentodi Ercolano

Giulio Incoronato

a pagina 7

L’informazionesenza bavaglio

a pagina 9

Per non dimenticarele vittime di mafia

Fabio Noviello

a pagina 8

Di nascosto la notte leggevopagine che mi spalancava-no un mondo sconosciuto.

Non era quello della violenza cherespiravo dentro casa. Leggevodi donne e uomini che hannocostruito la storia, la letteratura,la scienza. continua a pagina 2

Emma Di Lorenzo

RRaaddiioo SSiiaannii,,llaa vvooccee ddeeii cciittttaaddiinnii

ccoonnttrroo llaa ccaammoorrrraa

Page 2: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 2

segue dalla prima pagina

Erano libri che mi aveva regalato la miainsegnante delle medie. Eh sì, perché nonc’era stato verso di farmi cambiare idea.Io volevo andare a scuola. Mio padre tuo-nava tra le stanze della villa: «Mia figlia

deve fare quello che dico io. A casa deve restare esposare chi dico io. Uno come si deve, dedicato atutte le cose nostre».

Non potevo sentirlo. Mi tappavo le orecchie, malavoravo ai fianchi di mia madre. Con le lacrimeagli occhi le dicevo che non volevo restare lì, mastudiare, viaggiare, conoscere situazioni differentidalla nostra e, che per farlo, era necessario chestudiassi.

Mia madre, che voleva per me una vita diversadalla sua, alla fine ce l’aveva fatto a convincerlo.«Solo altri pochi anni tra i banchi di scuola - gli sus-surrava - e poi potrai decidere di lei quello che vuoi».

Passarono gli anni, ma la sua voce si levavasempre più feroce. «Adesso basta, ha oltrepassatotutti i limiti della mia pazienza. Si deve maritarecon un bravo giovane che dico io».

Io sapevo bene a chi si riferisse. Era uno deisuoi luogotenenti, rampollo di una famiglia didelinquenti anche lui. Un matrimonio che siglavapoteri tra dinastie di malaffare. E io non volevoavere niente a che fare con loro.

Un giorno, quando ero sola in casa, accoccolatasul divano davanti alla televisione, avevo visto unprogramma dove si parlava di camorra. Una giova-ne e bionda giornalista si accalorava nella conver-

sazione con due signori esperti di qualcosa e tuttidicevano con un’unica voce:

«Chi è nato da papà camorrista non ha altrodestino che quello dei reati a ripetizione o dellacomplicità al crimine».

«Non è vero - avrei voluto gridare, infilandomiin quello studio televisivo - io non sono come luiMa chi mi ascolta?».

In quell’istante stesso realizzai che dipendevasolo da me. Scappare… Sono fuggita in trenosenza destinazione. E da allora non ho casa. Mirifugio da chi posso e, appena qualcuno mi fadomande, mi allontano. Quanto potrà durarecosì…. Non so cosa farò, ma ho solo una certezza.Non voglio essere la figlia del boss.

*Dedichiamo questo numero del nostro magazine acittadini determinati, che hanno avuto il coraggio di

scendere in piazza e creare un modello nuovo per la lorocittà, Ercolano. Un gruppo di persone che, grazie a

un’emittente locale, ha cambiato le carte in tavola, pro-ducendo legalità e anticorpi contro la delinquenza orga-

nizzata. Dire di no non solo si può, ma si deve, se sivuole costruire un futuro fatto di lavoro e speranza.

Ancora c’è molto da fare, ma gli interventi di quelli diRadio Siani che proponiamo in queste pagine dimostranoche le parole, la disciplina e la volontà possono produrresvolte significative. La parola a chi lavora per l’emittentefondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985 perché credeva nella forza dell’informa-

zione. Il numero è stato realizzato grazie al coordina-mento della giornalista Emma Di Lorenzo.

http://www.ilmondodisuk.com

Non voglio essere la figlia del bossNon voglio essere la figlia del boss

di Donatella Gallone*

Page 3: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

Radio Siani è una web radiodella legalità, anticamorra edenuncia sociale con sede inun bene confiscato allacamorra nella città di

Ercolano. Il progetto radio nasce graziea un gruppo di giovani e attivisti erco-lanesi che, mettendoci la faccia e insi-stendo sulla richiesta di uno spazio diaggregazione giovanile, è riuscito nel-l’intento. In comunione d’idee e sogni,ma soprattutto grazie al supporto ealla collaborazione con una rete locale,fatta di istituzioni e forze dell’ordine, diuomini e donne, di giovani e anziani.

Questo gruppo e questa rete, unitodall’amore per la propria città e daivalori umani, ha deciso insieme di pro-varci, di dimostrare che noi eravamoun’altra cosa. Si era arrivati al punto dinon ritorno, bisognava reagire, direbasta alla camorra organizzata, per ilbene e il futuro della comunità e deisui figli. Questo coraggio, questa unio-ne e questa pratica verrà riconosciutanegli anni a seguire con il nome di “modelloErcolano”.

Le nuove generazioniLa città di Ercolano, nella sua storia recente, èsempre stata connotata da una numerosa eimportante presenza criminale, e come si sa, sulloscacchiere delle camorre, le pedine, come i gioca-tori non hanno lunga durata, e così le guerre peril controllo delle attività illecite sono all'ordine delgiorno. Nell'ultima faida interna, quella che va dal2003 fino al 2009, i camorristi non avevano fatto iconti con la crisi economica che arrivava travol-gente, e, soprattutto con il cambio generazionalein città, che questa volta, a differenza delle prece-denti, si presentava culturalmente preparato efortemente motivato. Il potenziato accesso almondo dell'istruzione e della cultura, le miglioratepossibilità economiche delle famiglie e la realizza-zione dell'istituto superiore A.Tilgher hanno contri-buito notevolmente alla formazione di una gene-razione di ragazzi come mai era accaduto prima.Siamo negli anni del coprifuoco, della violenta esanguinosa faida interna tra il clan storico degliAscione Papale e gli scissionisti Birra Iacomino. LaErcolano dei due siti Unesco, del Vesuvio e degliScavi archeologici, del Miglio d’Oro e del Mav(Museo archeologico virtuale) era stata cancellata.Era diventata la terra di battaglia della camorralocale che si sfidava a suon di morti e richieste dipizzo. I sopravvissuti dei clan, alla repressionemilitare degli anni novanta contro lo spaccio didroghe pesanti, si erano trasformati nei signori

del racket, si sfruttava l’economia locale per farcassa e controllare le attività illecite. La loro setedi denaro e potere era incontrollabile.

Un giovane magistratoLa città degli scavi vanta anche una delle primeradio libere della Campania e come in un romanzoorwelliano la camorra con il passare del tempo necapisce il potenziale e se ne impossessa. Dopovari gestori e cambi di nome si attesta sul territo-rio Radio Nuova Ercolano, un'emittente pirata, chediventa il canale di comunicazione tra camorristi edetenuti nei carceri di Secondigliano ePoggioreale. Siamo a metà degli anni duemila e laguerra tra le famiglie per il controllo del territorioè sempre operante. Ma a cambiare le carte intavola ci penserà un giovane magistrato che,entrando nella scena in punta di piedi, ne divente-rà il deus ex machina. Pierpaolo Filippelli, figlio delpoeta napoletano Renato, avrà in consegna pro-prio il territorio della zona costiera a sud diNapoli. Il suo intenso lavoro e la sua determina-zione ispirata ai giudici antimafia per eccellenzaGiovanni e Paolo lo porterà a ottenere risultaticome nessuno era mai riuscito in precedenza.

Con una prima ordinanza di custodia cautelaredatata 2007 a carico di quaranta esponenti dispicco dei clan locali inizia la definitiva disfattadella camorra e la supremazia dello Stato su diessa. Con più di 12 ordinanze in città, nel giro dipochi anni, si arriva al 2016 a raggiungere numeriimpressionanti.

(continua a pagina 4)

di Giuseppe Scognamiglio

http://www.ilmondodisuk.com

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 3

Comunica, Denuncia, Partecipa

Comunica, Denuncia, Partecipa

Page 4: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

(segue da pagina 3)

Circa 30 ergastoli, 40 condanne al 41bis, 3000anni di condanne, più di 400 persone arrestate.

Il pm Pierpaolo Filippelli, con la sua squadra econ il supporto dell'arma dei carabinieri e delcommissariato di polizia, ha saputo riportare incittà uno stato di normalità, lavorando soprattuttosulla fiducia, il sentimento sul quale si fonderà il“modello Ercolano”. Fiducia nelle istituzioni, nelladivisa, tra la gente, tra gli stessi cittadini, giovanie non, permeando l’ordine sociale nei sui aspettiprincipali.

Operazione antiracket Ed è proprio una delle categoria dei cittadini piùmartoriata dai soprusi della camorra che decide didire definitivamente basta alle logiche criminali ecamorristiche, schierandosi in prima linea. Sono icommercianti e gli imprenditori della città cheunendosi in associazione antiracket, supportati dalsindaco Daniele e da Tano Grasso, decidono didenunciare i propri estorsori, dando un grossocontributo alla svolta delle indagini. Per approfon-dire tale argomento vi consiglio la lettura di “Lacamorra e l’antiracket”, scritto a più mani da NinoDaniele, allora sindaco della città, protagonistaprincipale del modello Ercolano, grazie al suo con-tributo politico e umano, e Antonio Di Florio, alloratenente comandante dei Carabinieri a Ercolano sulquale i clan avevano emanato una sentenza dimorte. Nell'ambito della prima ordinanza Reset2007 vengono confiscati i primi immobili aErcolano, undici per l’esattezza. Anche l'emittenteradio pirata finì per essere sequestrata, con unfilone di indagini seguite direttamente dalla Dda diNapoli, capitanata allora da Rosario Cantelmo.Indagini non solo per l’uso della radio come cana-le di comunicazione per gli affiliati, ma anche peril filo diretto con alcune canzoni neomelodichescritte da camorristi e diventati veri e propri innicome ’O Capo Clan del neomelodico ercolaneseNello Liberti.

Immobili confiscati E proprio in uno di questi undici immobili confisca-ti, ovvero nell'abitazione del boss Giovanni Birra,nel 2009 prende vita il progetto Radio GiancarloSiani. L'immobile è situato al corso Resina, princi-pale arteria di collegamento tra la città degli Scavie gli altri paesi del vesuviano, con alle spalle il

quartiere Cuparella, che oltre a essere roccafortedel clan, e anche uno dei quartieri più disagiati,presentando un alto tasso di evasione e abbando-no scolastico. Sintomatica è la vicinanza dell'im-mobile alla casa comunale, che, dirimpettaia,dista appena "100 passi". L'idea condivisa tra ilsindaco Daniele e questo primo gruppo di giova-ni ercolanesi orfani di uno spazio d'incontro eun centro di aggregazione giovanile, fu quella direalizzare in quell’appartamento confiscato dalvalore simbolico così importante, non solo unluogo di aggregazione, ma anche una radiodella legalità, per cancellare l'impronta e dareuna risposta a quella che era stata la radio dellacamorra. In un luogo dove per anni si è decisodella vita e della morte di tante persone e di unintero paese, un gruppo di giovani si è messo ingioco, prendendosi le proprie responsabilità,facendosi carico di un messaggio e rendendosidisponibile a diffondere la cultura della legalitàattraverso la pratica i valori dell’antimafia socia-le. Intitolare il progetto radio a Giancarlo Sianiseguendo gli insegnamenti di Peppino Impastatoe la sua Radio Aut fu un obbligo morale, quasiun dovere, essendo l'unico giornalista campanoa essere stato ammazzato dalla camorra all'etàdi 26 anni per aver raccontato la verità.

La prima trasmissione A sancire la nascita fu la prima trasmissione indiretta streaming del 21 novembre 2009, a com-pimento di una marcia anticamorra organizzatadai giovani volontari della radio per dire basta aquello che sarà l'ultimo atto di forza della camorrain città. Ciò che accadde sul territorio, in prossimi-tà del Natale, è stata l'ultima escalation di violen-za, i clan avevano imposto il pagamento del pizzoa tutti gli esercenti, ormai da mesi, tutte le fami-glie chiedevano il pizzo, a volte bisognava pagarneanche tre. Avevano bisogno di soldi per vincere laguerra, i morti, le indagini e gli arresti stavanodecimando le organizzazioni ormai agli sgoccioli.Le estorsioni erano spesso eseguite da minorennio ragazzi appena maggiorenni, il tempo scarseg-giava e la violenza cresceva. Fu picchiato e ricove-rato in ospedale per fratture un commerciante,per aver detto basta. Passarono appena due giornie venne fatta esplodere una carica di tritolodavanti a un panificio, che si ribellò alle richiestedi pizzo.

(continua a pagina 5)

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 4

http://www.ilmondodisuk.com

Page 5: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 5

(segue da pagina 4)

Dopo solo qualche giorno uccisero SalvatoreBarbaro, un giovane incensurato che solo pochimesi fa è stato riconosciuto vittima innocente dicamorra. Ucciso per scambio di persona, soltantoperchè guidava un’auto dello stesso modello dellavittima designata. La morte di Salvatore fu lacausa scatenante per il nutrito gruppo di ragazziche iniziava a riutilizzare il bene confiscato dicorso Resina per proporre e organizzare una mar-cia anticamorra. “Ora basta, non possiamo piùconvivere con questa violenza”, era arrivato ilmomento di prendere consapevolezza e dignità, alposto di Salvatore ci sarebbe potuto essere chiun-que di noi.

Oltre mille persone in stradaIn pochissimi giorni si riversarono per le strade

più di mille persone che, sfidando i tempi, decise-ro da che parte stare, marciando per le principalivie della città, intonando cori con-tro la camorra al fianco di quelgruppo di impavidi e\o ingenuisognatori. Uno spartiacque con ilpassato, una linea di demarcazio-ne netta e precisa, un’epoca erafinita, una nuova stagione era alleporte. Le vecchie logiche e i vec-chi sistemi erano alle spalle, equesto lo si avvertirà ancora dipiù negli anni a seguire. Non solonel filone giudiziario, con i tanticollaboratori, ma soprattutto nellavita socio politica della città. Ilmodello Ercolano era nato, con ilsuo simbolo, genuino e vero, unmovimento giovanile che si batte-va per i diritti e la legalità attra-verso una radio con sede nellacasa del boss, divenuta immobileconfiscato alla camorra. Da quelgiorno, nonostante le tante diffi-coltà dovute a una serie di ineffi-cienze da parte dei responsabilialla trafila burocratica di affida-mento per fini sociali di un beneconfiscato, il gruppo di giovani volontari si è sem-pre contraddistinto per valori, determinazione epurezza. Senza legami e senza condizionamenti,si è cercato di svolgere al meglio il compito affida-toci.

Una rete per crescereCon lo slogan “Comunica, Denuncia, Partecipa” siavviava il progetto “radiosiani.com” e il palinsestoincominciava a prendere forma e corpo. Un con-tributo fondamentale furono le tante collaborazio-ni di ragazzi, giovani, professionisti, gruppi eassociazioni che provenivano dalla regione e datutto il paese. Decidendo di collaborare e farerete con la radio furono essenziali nella crescitaprofessionale e tecnica ma anche nello svilupposociale e umano del progetto. L'obiettivo eraquello di porsi come megafono per le tante vocifuori dal coro e per le numerose persone fuori dairiflettori che ogni giorno contribuiscono a miglio-rare con il proprio lavoro e il proprio impegnocivile un pezzettino del nostro territorio. Unmicrofono aperto sul web per le denunce, infor-mazione libera, recupero sociale, diffusione della

cultura della legalità, erano e sono i valori fon-danti del progetto. Raccontare non solo di camor-ra e giudiziaria, ma anche di storie di riscatto, digiustizia e di memoria. Raccontare la parte sanae bella per scuotere le coscienze e mostrare altrestrade a chi per anni è rimasto chiuso e reclusonelle logiche della sotto cultura camorrista emafiosa.

Potenziare la cultura antimafiaAnche la scelta di rendere la struttura aperta, enon soltanto sede della redazione radio è statauna scelta ben precisa. Avevamo e abbiamo biso-gno di luoghi d'incontro per le tante persone checondividono il percorso, le idee, e i valori. Apertaa tutti, assume la forma di catalizzatore sociale eculturale, centro di aggregazione e socializzazionegiovanile, promotore di progetti e idee attinenti alpercorso di antimafia, legalità e riscatto sociale.Radio Siani nel tempo è cresciuta come emittenteweb consolidandosi come vero e proprio network,ma anche come movimento. Associandosi al

movimento Antiracket e a Libera nomi e numericontro le mafie, ha dato vita a una serie di pro-getti e azioni di ricaduta sociale e culturale. Alsuo interno sono nate un’associazione di promo-zione sociale “Zona Rossa” e successivamenteuna Cooperativa sociale intitolata per continuitàanch’essa a Giancarlo Siani. L’idea è di crearecondizioni ancora migliori, potenziare ulterior-mente l’impegno civile e la diffusione della culturaantimafia, ma anche attivare strumenti per crearecondizioni lavorative per i tanti giovani che neanimano le attività. La mafia, le camorre, ancheloro si sono evolute, a oggi uno dei fattori scate-nati e di reclutamento di manovalanza è propriola mancanza di lavoro. Credo che per sconfiggerele mafie oggi occorre contrastarle non più solo sulcampo culturale, cosa che si sta facendo con otti-mi risultanti, ma anche ostacolarle e sconfiggerlesul piano economico. C’è bisogno di creare e offri-re lavoro ai tanti giovani italiani. Il dato delladisoccupazione è allarmante, bisogna intervenirecon urgenza e concretezza altrimenti sarà davve-ro dura immaginare un paese cambiato nel suoessere.

http://www.ilmondodisuk.com

Page 6: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

http://www.ilmondodisuk.com

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 6

La cooperativa socia-le Giancarlo Sianinasce nel marzo del2012. Benché neo-nata, è il frutto di

una gestazione duratadiversi anni e maturataattraverso l’impegno quoti-diano profuso in attività divolontariato. Siamo in unbene confiscato alla camor-ra, già sede del progetto“Radio Siani - web radiodella legalità, anticamorra edenuncia sociale - di cuisiamo promotori e respon-sabili. Un bene confiscato eriutilizzato è patrimonio nondei singoli ma dell’interacomunità e, come tale,necessitava di gestioneattraverso un ente giuridicoche potesse essere veicolodi servizi e opportunità per icittadini e per il territorio.Anche la scelta di realizzare una coop di tipo Bnon è casuale, ma maturata dalla volontà di offri-re opportunità di reinserimento sociale a soggettisvantaggiati o provenienti da percorsi di recupero.Le nostre aree d’intervento sono:

ComunicazioneRealizzazione di produzioni radio-televisive, audio,video, editoriali, multimediali di qualsiasi tipologiae genere. Gestione uffici stampa, piani di comuni-cazione, ricerche e studi. Realizzazione e promo-zione di eventi. Promozione pubblicitaria e conces-sione di spazi pubblicitari. Noleggio service audio.Progettazione grafica, stampa offset e digitale.

Gestione e riutilizzo beni confiscati alle mafieCon riferimento alla Legge n.109/96, in materia diaffidamento, gestione e riutilizzo dei beni e terreniconfiscati a tutte le mafie, in proprio o in collabo-razione con enti pubblici e/o privati per attivitàd’impresa sociale, produttiva e commercio equo esolidale.

Attività socio - assistenziale e socio – sanitariaAttraverso l’organizzazione e la gestione di servizie strutture volte a soddisfare i bisogni della collet-tività in generale; in particolare a favore dellefasce deboli, minori, anziani, persone disabili e/osocialmente svantaggiate.

Turistico/culturaleGestione e promozione di servizi e strutture dicarattere turistico, ricreativo. Accoglienza turisti-ca, guide ed accompagnatori turistici. Attività dianimazione e promozione di attività culturali, divalorizzazione del territorio e gestione del tempolibero. Organizzazione di eventi, fiere, esposizio-ni e convegni. Attività formative presso istitutiscolastici e in sede, corsi di formazione profes-sionale e di lingua. Laboratori creativi e ludicoformativi.

gi.in.

Una cooperativa che offrenuove opportunitàUna cooperativa che offrenuove opportunità

Page 7: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

http://www.ilmondodisuk.com

Ercolano appartiene allaprovincia diNapoli,dalla qualedista 15 km.

Con una popolazionedi 53.260 abitanti, lacittà è sede di unpatrimonio artistico estorico culturale che nefa un importante polodi attrazione turistica,ospitando, tra le altrecose, il Miglio d'Oro conle Ville Vesuviane, gliscavi archeologici, ilVesuvio. Alle notevolipotenzialità del territorioin chiave economica, fannoperò da contraltare le pro-blematiche inerenti al tes-suto urbano, sociale, economico e culturale, ricon-ducibili alle vicende di camorra che hanno interes-sato il paese negli ultimi 30 anni.

Ercolano ha visto ben quattro guerre di camor-ra, solo tra il 2000 il 2010, la faida ha prodottooltre sessanta morti ammazzati.

Ma qualcosa stava cambiando, eravamo aglialbori del modello Ercolano, così definito dallamagistratura per i brillanti risultati condottidalle forze dell'ordine e per l'aumento esponen-ziale delle denunce di estorsione ai danni deiclan locali.

In quegli anni, furono gettate le basi per quellache sarebbe stata la prima associazione antiracketdella Provincia di Napoli: Ercolano per la legalità,fondata nel novembre del 2006.

Nel 2008 finalmente arrivarono le prime iscri-zioni all'associazione antiracket e con esse anchele denunce. Aderire al circuito dell'antiracket offri-va e offre garanzie e protezione a chi denunciava:minimo livello di esposizione individuale, naturacollettiva della denuncia a nome di tutti gli asso-ciati, supporto legale in ogni fase del processo.

Da quel momento la strada fu tutta indiscesa. La fiducia profusa nel territorio, il lavorodi squadra, la voglia di riscatto, i risultati concreticui si stava pervenendo confluirono in un crescen-do di denunce ai danni dei due clan. Le indaginigiudiziarie sfociarono in una serie di ordinanze dicustodia cautelare, in meno di un anno furonoarrestate 76 persone, tra capi, affiliati e gregarivari.

Nel 2013 fu pronunciata la sentenza del maxi-processo contro i signori del pizzo di Ercolano.Una pena esemplare, per un totale di 208 anni dicarcere. Un processo unico nel suo genere, nonsolo perché fu il più grande mai tenuto contro ilracket ma, soprattutto, perché le vittime chedenunciavano erano superiori al numero di aguz-zini: 42 commercianti e 22 imputati. Decine edecine di denunce, centinaia di arresti, manifesta-zioni pubbliche contro il racket, volantini attaccatialle vetrine dei negozi che manifestavano la forzadi chi il pizzo non lo paga. Per la prima voltaErcolano diventava un modello da esportare nelmondo. Dopo trent'anni si torna a scrivere unapagina di storia. Questa volta non di cronacanera.

Ercolano: come cambia una città

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 7

di Giulio Incoronato

Ercolano: come cambia una città

Page 8: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 8

Chi abita in queste zone, o in altri contestidove la malavita è molto presente, avràascoltato più di una volta pronunciarequeste parole; «fin quando si sparanotra di loro, a noi poco importa». Sarebbe

stato più che mai logico se fosse stata questa laverità dei fatti, ma quel numero impietoso di piùdi 900 vittime innocenti è la prova concreta che,pur se per 'errore' o per vendette trasversali, lalogica malavitosa non contempla questo ragiona-mento, ma va diritta al suo scopo.

Come nel caso dei più potenti mezzi di defore-stazione, non ha paura se, sotto i suoi colpi, nellostesso momento cadono ‘rami secchi e superflui’,o ‘verdi fronde rigogliose’ o, peggio ancora, ‘boc-cioli’ di giovane vita.

Vite spezzate, perdute in un soffio di vento, diqualcuno se ne conserva la memoria, le gesta e leparole, di tanti altri, purtroppo, a stento si ricor-dano i nomi, gli stessi nomi che ogni anno, il 21marzo, nel primo giorno di primavera, risuonanonelle piazze italiane, in occasione della ‘Giornatadella memoria’ di Libera, da nord a sud, perchéogni territorio ha il proprio da gridare.

Oggi più che mai bisogna ricordare quei nomie quei volti, perché chi dimentica o è incurantediventa complice di questa mattanza. Gli occhi, leparole, le lacrime e la rabbia, di figli, fratelli,mogli, o amici, di chi, vittima di questo ‘gioco cri-minale’ deve costituire sempre il motore e la spin-

ta vera della macchina dell’antimafia. Un concetto che sembra a volte troppo astrat-

to, ma che trova la sua vera manifestazione nellesperanze e nelle esistenze di tante nuove genera-zioni che abbracciano le esperienze di vita e ilricordo di chi purtroppo ci ha lasciato. Sotto que-sti nomi si riesce a vedere l’alternativa giusta auna vita povera, insignificante, insomma crimina-le. Legalità, responsabilità e impegno sono i prin-cipi fondanti di questo processo di rinascita, unlavoro continuo, per sensibilizzare le nuove gene-razioni, per riappropriarci di quegli spazi sottrattidal malaffare e capire fino in fondo il valore dellavita.

Vittime della mafia, ricordo costante per non dimenticare

http://www.ilmondodisuk.com

di Fabio Noviello

Vittime della mafia, ricordo costante per non dimenticare

Page 9: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

http://www.ilmondodisuk.com

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 9

di Emma Di Lorenzo

Intitolata alla memoria del giovane cronistae pubblicista napoletano Giancarlo Siani,Radio Siani trasmette sul web 24 ore su 24musica e trasmissioni. Sulla descrizione delsito si legge:

- Comunica, Denuncia, Partecipa è il nostromotto. Informazione libera, recupero sociale, dif-fusione della cultura della legalità, i valori che ciguidano. Un microfono aperto sul web, per tuttequelle voci che per troppo tempo sono statelasciate fuori dal coro, censurate, sovrastate.

Il Portale www.radiosiani.com, oltre ad esse-re un veicolo comunicativo e d'informazione, èanche uno strumento d'incontro per tante perso-ne che condividono il nostro percorso, le nostreidee.

Da questa comune finalità di incontro e liberainformazione prende vita il di Radio Siani.

Il lunedì alle 19 va in onda Acino EbbroFood&Wine, condotta dalla giornalista e foodblogger Marina Alaimo, appuntamento settima-nale con l'enogastronomia e le storie di agricol-tura italiana, con un focus centrato sul territoriodi appartenenza di radio Siani, ovvero il Vesuvio.

Il martedì, ancora alle 19, è la volta de IBastardi di Radio Siani. Ai microfoni FrancescaCimmino, Marina Cioppa e Vincenzo Strino, inregia Nicoletta De Vita. Ogni settimana i Bastardicommentano, in maniera talvolta ironica, altrepiù seria, le notizie della settimana. Con tanterubriche, ospiti e interviste, sono proprio iBastardi l’emblema del motto di Radio Siani:"Comunica, denuncia, partecipa".

Il martedì è anche il giorno di HeadBanger,trasmissione condotta da Khaff, dedicata allamusica metal.

Il mercoledì tocca a Route V&G. In onda alle19, si parla di cultura, arte. La “Route V&G”, chesi legge nel nome della trasmissione, è la stradache conduce “on the highway to Hell” o “onstairway to Heaven”. La scelta è di chi ascolta.Conducono Valentina Cozzolino e Giuliana

Taranto. Il giovedì alle 19 Radio Siani trasmetteGeneration On Air. Con Emma Di Lorenzo aimicrofoni e Giulio Incoronato in regia si cerca dicomprendere la natura di una generazione, quel-la dai 20 ai 40, ancora alla ricerca della propriadimensione.

Due gli speciali della Commissione europea aBruxelles. “22 minuti”, in onda il sabato, è unapprofondimento su ciò che succede in UE nellasettimana appena trascorsa. “Dritte di Diritto”, èuna videorubrica realizzata in collaborazione conl'Avvocato penalista Gianluca Fava del Foro diNapoli, esperto di diritto penale ordinario, penaleminorile, penale militare e penale societario. Lasua condizione di non vedente lo ha avvicinatoall'UICI, Unione Italiana dei Ciechi e degliIpovedenti per la quale cura l'ufficio stampa dal-l'aprile 2015.

Alle trasmissioni più frequenti si aggiungonogli appuntamenti mensili.

“#quinonsimolla parliamone” è la trasmissio-ne ideata da Marco Scognamiglio, promotore delprogetto TogOrione, e condotta da MargheritaTorello. TogOrione viene da Togo, la terra che ilprogetto sostiene, e Orione e rappresenta unprogetto di solidarietà nato nel 2009 volto a farconoscere le difficili condizioni in cui versa tuttoil Continente Africano con particolare attenzioneal Togo. Da qui nasce la trasmissione, che infor-ma sulle problematiche del territorio.

Ancora, le due rubriche “Rainbow Warrior”,curata dal gruppo Greenpeace Napoli, e“Obiettivo Sanità”, dell’Associazione Centro “LaTenda”, Onlus che realizza nel rione Sanità inter-venti di prevenzione rivolti ai minori e alle pro-prie famiglie,

Infine, le videorubrica di ricette “C’è luce incucina” a cura di Lucia Esposito, cuoca nonvedente.

Non mancano gli speciali, dedicati ai processi,al centro antiviolenza Lilith e a tanti altri argo-menti.

Non vi resta che seguirci su www.radiosiani.com.

Musica e trasmissioni: quando l’informazione è libera Musica e trasmissioni: quando l’informazione è libera

Page 10: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 10

Sboccia un fiore nel deserto della camor-ra. Nel terreno del boss rinasce il pomo-doro dimenticato. Da arido ammasso disterpaglie a regno delle “eccellenze”campane. Da simbolo del dominio dei

clan a laboratorio per sperimentare idee e coltiva-zioni. Perché anche dal deserto della camorra,dopo tutto, può nasce-re un fiore. O meglioancora una “pumma-rola”.

Un anno fa ilConsorzio Sole, l’orga-nizzazione che gesti-sce i beni confiscatialle mafie in provinciadi Napoli, ci ha affidatoun’area incolta di circaun ettaro. Trasformarequella selva oscura inun simbolo della rina-scita sociale dellacittà-anticamorra sem-brava impossibile.

Nel giro di qualchemese, da quel terreno inerte sboccia un fiore o,meglio, un pomodoro. Una coltivazione figlia delbinomio, sempre vincente, tra “qualità e legalità”.Si chiama piennolo riccia San Vito, il pomodorocol pizzo del Vesuvio. A sceglierlo, perché le eccel-lenze e le bellezze nascono dalla selezione e dallacura dei particolari, è stata Patrizia Spingo, fidu-

ciaria di Slow Food Vesuvio e ricercatrice dellaCoop Arca 2010 che collabora anche con il CentroNazionale della Ricerca, sede della banca del ger-moplasma dei prodotti “tipici” campani, ha sugge-rirci – anche in base alla morfologia del terreno -di puntare sulla Riccia San Vito.

Il piennolo rinato, anche grazie all’aiuto e aisuggerimenti dei docen-ti del Dipartimento diAgronomia eColtivazioni erbaceedella facoltà di Agraria,diventa il “pizzinovesuviano, il pizzosano”, il marchio cheabbiamo scelto perraccontare la resurre-zione della città anti-pizzo e anche perriconsegnare aErcolano e non soloquelle parole che nel-l’immaginario collettivoappartengono solo alvocabolario delle

mafie. Il settore agricolo – apistico dellaCooperativa è curato da un team di esperti chevede al suo interno diverse professionalità, tra cuiagronomi e tecnologi alimentari formatisi pressola Facoltà di Agraria dell’Università Federico II diNapoli.

g.i.

Se nel deserto del malenasce una pummarolaSe nel deserto del malenasce una pummarola

http://www.ilmondodisuk.com

Page 11: il mondo di suk - R Raaddiioo SSiiaannii,, llaa …...fondata da Giuseppe Scognamiglio e la cooperativa dedi-cate al giovane cronista del quotidiano Il Mattino, assas-sinato nel 1985

http://www.ilmondodisuk.com

MAGAZINE attualità & cultura

MAGAZINE attualità & cultura

Gennaio / Marzo 2017 - anno IX n. 33

r pag. 11

Abbiamodeciso dipuntaresulnostro

territorio, per que-sto motivo abbia-mo ritenuto fonda-mentale avviarecicli di produzioneagroalimentariincentrati sullavalorizzazione di ecotipi locali, come il pomodorinodel Vesuvio, operando nel pieno rispetto dell'eco-sistema, della legalità, dei diritti dei lavoratori edella salute dei consumatori.

Dalla passione e dal tanto impegno nasce cosìil pizzino vesuviano, della varietà “riccia di SanVito”, una delle più saporite e resistenti sul pien-nolo. I pomodorini rossi e gialli vengono distribuitifreschi, nel periodo della raccolta, da luglio a set-tembre, e poi in conserva nel tradizionale metododella “pacchetella” o al naturale in acqua e sale.

Dallo scorso anno abbiamo avviato anche laproduzione di miele. Al momento il nostro apiarioè costituito da circa 20 famiglie di api ligustiche.

Il periodo natalizio inoltre è stata l’occasioneper presentare una confezione regalo realizzatacon prodotti gastronomici ad impatto zero e legatialle realtà ed associazioni antiracket della nostroterritorio.

Oltre a contenere il pomodoro “PizzinoVesuviano, il pizzo sano” e il miele millefiori,entrambi di nostra produzione, includeva i cantuc-cini del pasticciere neo campione italiano Matteo

Cutolo della pasticceria “Generoso” di Ercolano,iscritto all'Associazione Antiracket Ercolano per lalegalità, e le freselle del forno “Pane e Vesuvio” diDomenico Filosa, presidente dell'Unipan (Unioneregionale dei panificatori campani, organizzazioneche è schierata a favore della normativa sul con-fezionamento del pane, approvata dalla RegioneCampania.

(g.i.)

Prodotti all’insegna

della legalità

Prodotti all’insegna

della legalità

Le foto che pubblichiamo in questo magazine sono state

gentilmente concesse da Radio e cooperativa Siani.

Mostrano tutti gli aspetti del cambiamentodi Ercolano, dalle marce in piazza

alla realizzazione di prodotti nati dal terreno confiscato alla camorra,

passando per le trasmissioni, testimonianza forte di una informazione

che non si lascia imbavagliare