Il mix di competenze per i leader del futuro
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Il mix di competenze per i leader del futuroEvidenze dall'Osservatorio “Giovani e lavoro della Fondazione ISTUD
SODALITAS “Nuove competenze per i lavori di domani”
Milano, 26 settembre 2012
L'Osservatorio “Giovani e lavoro”
Obiettivi• Esplorare le caratteristiche e gli orientamenti dei giovani in ingresso nel mondo del lavoro• Verificare le problematiche di inserimento, gestione e valorizzazione dei giovani all’interno delle aziende
Dati di sintesi (2008-2012)• Indagini estensive su circa 4.000 studenti• Focus Group di approfondimento con 230 studenti di 10 atenei• Focus group con oltre 200 giovani inseriti presso le aziende partner• Indagini estensive, interviste e focus group con oltre 500 senior manager (HR e line)
Alcune dinamiche del mercato del lavoro dei giovani
Allargamento oltre i confini nazionali: shortage di alcuni profili e percezione di
una “superiorità” del candidato straniero
Concorrenza soprattutto su ingegneri ed economisti
Lauree “deboli” come un magma indistinto, difficile da
segmentare
Spinta a risalire, come salmoni, la filiera educativa per intercettare e orientare il
prima possibile i giovani verso certi mestieri
Identikit del candidato “ideale” …
Competenze hard di base
Attitudini e comportamenti
Competenze tecniche
specifiche
Disponibilità delle aziende a concedere tempo ai giovani per colmare “sul campo” gli eventuali gap che si portano dietro uscendo dall'università (“sono più facili da insegnare”)
Caratteristiche (apertura mentale, etica, teamwork, impegno, ecc.), che rendono il giovane flessibile, in grado di imparare in fretta e di relazionarsi bene con gli altri
“Zoccolo duro” di competenze (inglese, IT, new media, ecc.) considerate requisiti imprescindibili
Un gap di competenze …
Le aziende lamentano una distanza maggiore, rispetto al profilo ideale, relativamente a:
progettualità
proattivitàpragmatismo
passione
inglesesistema azienda
abilità relazionali
• lavoro come valore “condizionato” per i giovani
• visione non realistica del lavoro, con la complicità di famiglie, scuola e operatori del mercato del lavoro
• limitata conoscenza delle aziende rispetto al modo di ragionare dei giovani (Generazione Y)
• difficoltà del sistema educativo in generale a fare efficacemente da “ponte”
… e un più ampio problema di comunicazione
nella distanza e nella non comprensione emergeil rischio di comportamenti opportunistici
Due mondi molto distanti e reciprocamente impermeabili
Le ragioni di un difficile dialogo
Il Mondo del Lavoro sembra puntare su ...
- lavoro come esperienza di identificazione sociale primaria e totalizzante
- orientamento di lungo termine (pazienza nel "fare gavetta")
- fedeltà e dedizione assolute
- scelte coerenti rispetto a un obiettivo
I Giovani sembrano perseguire ….
- lavoro come esperienza di realizzazione individuale parziale e accessoria
- orientamento di breve termine (qui e ora, tutto e subito)
- appartenenze multiple e simultanee
- opzioni non definitive, ‘la non scelta’
Come avvicinare i due mondi e colmare i gap
• Riprogettare parzialmente i programmi educativi
• Intensificare e articolare le partnership tra imprese e sistema educativo
• stage curricolari
• project work
• testimonianze aziendali
• …
• Coinvolgimento e valorizzazione del ruolo degli operatori delle “terre di mezzo”
• Favorire maggiori occasioni per la mobilità internazionale (Erasmus) e per anticipare l'uscita dal "guscio domestico"
• Ripensare le strategie aziendali di comunicazione verso il mercato del lavoro dei giovani