Il miracolo del basilisco - Galliera miracolo del...Viderunt omnes , organum a quattro voci (cantato...

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Intervallo musicale Viderunt omnes, organum a quattro voci (cantato il giorno di Natale del 1198, prima data storicamente certa dell'esecuzione di una composizione musicale) Magister Perotinus Magnus (Pérotin) (Parigi, 1160 c.a. - 1230 c.a.) massimo esponente della Scuola di Notre Dame (poi Ars Antiqua), primo insieme a Magister Leoninus ad essere ricordato come musicista compositore

Transcript of Il miracolo del basilisco - Galliera miracolo del...Viderunt omnes , organum a quattro voci (cantato...

  • Intervallo musicale

    Viderunt omnes, organum a quattro voci(cantato il giorno di Natale del 1198, primadata storicamente certa dell'esecuzione di

    una composizione musicale)

    Magister Perotinus Magnus (Pérotin)(Parigi, 1160 c.a. - 1230 c.a.)

    massimo esponente della Scuola diNotre Dame (poi Ars Antiqua),

    primo insieme a Magister Leoninusad essere ricordato come musicista

    compositore

  • IV Secolo

  • 1a parte : il Vescovo Siro

    2a parte : l’eresia Ariana

    3a parte : il basilisco

    4a parte : il miracolo di San Siro

  • 1a parte : il Vescovo Siro

    2a parte : l’eresia Ariana

    3a parte : il basilisco

    4a parte : il miracolo di San Siro

  • Siro (dal greco “seiros” e dal latino“ sirius” = splendente, ardente) nacqueda Emiliano Dolcino e da “una buonacristiana” di Nervi a Struppa (8 migliada Genova).

    Fu affidato per l’educazione dai genitorial Vescovo di Genova, Felice. Questi loordinò diacono e lo trasferì a Villa Matutiae(Sanremo) per aiutare il Vescovo locale.

  • Alla morte del Vescovo Felice, Siro furichiamato a Genova e acclamato dalclero e dal popolo come Vescovo dellacittà.

    Fonte: Jacopo da Varagine (XIII secolo)

  • Siro morì il 29 giugno del 381 e fu sepoltonella basilica dei Dodici Apostoli (oggiSan Siro).

    Viene festeggiato il 7 luglio, data dellatraslazione delle reliquie nella Cattedraledi San Lorenzo (avvenuta il 7 luglio 1019ad opera del Vescovo Landolfo).

  • Sono dedicate al Vescovo Siro

    � La Chiesa di San Siro a Genova� La Chiesa di San Siro di Struppa� La “Chiesa Plebana“ di Nervi a Genova� La Collegiata di Sanremo� La Chiesa di Langasco (Campomorone)� La Chiesa di Viganego (Val Lentro)

  • Il 23 giugno 1805 vi fu battezzatoGiuseppe Mazzini, figlio del medico,professore di anatomia Giacomo,originario di Chiavari e Maria Drago di Pegli. La casa natale è sita nell’adiacente Via Lomellini.

    La Basilica di San Siro fu eretta nel IVsecolo e intitolata ai Dodici Apostoli.Nel VI secolo venne dedicata a San Siro.E’ stata la prima Cattedrale di Genova.

  • G.B. Carlone (i) : 1646 – 1662 Palazzo Bianco, Genova

  • San Siro di Struppa: abbazia protoromanica (1025)

  • La prima chiesa sarebbe stata costruita nelIV – V secolo.

    Si hanno notizie scritte a partire dal luglio955.

    Inizialmente fu costruito un Oratorium ,poi una Pievee poi una Basilica.

    Jacopo da Varagine riporta: “In loco suenativitatis nobili ecclesia constructa”

  • PolitticoAttribuito a Teramo Piaggioda Zoagli e poi aPietro (Pier)FrancescoSacchidetto ilPavese (1516).Restaurato nel1960.

  • Genova Nervi : la “Chiesa Plebana”

  • La Chiesa “Plebana” di Nervi

    Secondo alcune fonti fu eretta nel V secolosulla Via Consolare Aurelia, che collegaRoma con la Francia.Inizialmente fu intitolata all’ Ascensionedel Salvatore.

    Il 6 aprile 1638 il Senato di Genova imposeai parrocchiani di Nervi una tassazioneventennale finalizzata alla ricostruzionedella Chiesa.

  • Dipinto su tavola diPietro (Pier)Francesco Sacchi(che in precedenzaera stato attribuitoerroneamente aTeramo Piaggio) :" San Siro in cattedratra i Santi Andrea eBartolomeo“.Prima metà delXVI sec.

  • La “ Collegiata” di San Remo

  • Chiesa Parrocchiale di Langasco

  • Chiesa Parrocchiale di Viganego

  • Intervallo musicale

  • Deus creator omnium, hymnus

    Aurelius Ambrosius (Sant'Ambrogio): Treviri 339/340 - Milano 397

    Vescovo di Milano, scrittore e uomo politico,Dottore della Chiesa, artefice e purecompositore del canto ambrosiano

    caratterizzato da inni cantati da tutti ipartecipanti al rito, in cori alternati,

    normalmente tra donne e uomini, ma anchetra giovani e anziani o tra fanciulli e adulti.

  • 1a parte : il Vescovo Siro

    2a parte : l’eresia Ariana

    3a parte : il basilisco

    4a parte : il miracolo di San Siro

  • Ario (ca 256 – 336)

    Nacque in Libia è studiò sotto Lucianodi Antiochia.Ordinato diacono nel 311 e Presbiteroad Alessandria nel 313 (anno dellalegalizzazione da parte di Costantinodel Cristianesimo).

    Nel 319 elaborò l’eresia, che negava la consustanzialitàdel Figlio col Padre (Arianesimo). Fu scomunicato da un sinodo di Vescovi egiziani e libicinel 321.Dopo il Concilio di Nicea (325) fu esiliato in Illiria e morìnel 336 a Costantinopoli improvvisamente per strada

  • Nel 325 Costantinoconvocò il PrimoConcilio Ecumenicodella storia a Nicea il 20 maggio perdirimere la questione.

    I Padri Conciliari in numero fra 200 e 300 (secondo lefonti) condannarono l’eresia Ariana e disposero l’esiliodi Ario e l’incenerimento dei suoi libri. Il Papa Silvestro Inon partecipò per motivi di salute e inviò il Vescovo Osio.

    Il Concilio di Nicea accolse le tesi di S. Atanasioe quindiribadì la consustanzialità del Figlio col Padre e raccolseil verdetto nel Credo Niceno Costantinopolitano

  • CREDO

    NICENO

  • Arianesimo in Italia: Teodorico (V secolo) costruì aRavenna la Cattedrale degli Ariani, oggi Chiesa delloSpirito Santo e il Battistero degli Ariani .

  • Battistero degli Ariani Ravenna

  • Poche sono le tracce dell’ Arianesimo aGenova, ma anche qui per un certo tempol’eresia si fece strada.

    Questa fu poi definitivamente cassata dalSecondo Concilio che si tenne aCostantinopoli nel 381 sotto il papato diSan Damaso I.

    Tuttavia in forma larvata l’Arianesimotrovò spazio sino al VII Secolo.

  • Intervallo musicale

  • Aeterne rerum conditor, hymnus

    Aurelius Ambrosius (Sant'Ambrogio): Treviri 339/340 - Milano 397

    Vescovo di Milano, scrittore e uomo politico,Dottore della Chiesa, artefice e purecompositore del canto ambrosiano

    caratterizzato da inni cantati da tutti ipartecipanti al rito, in cori alternati,

    normalmente tra donne e uomini, ma anchetra giovani e anziani o tra fanciulli e adulti.

  • 1a parte : il Vescovo Siro

    2a parte : l’eresia Ariana

    3a parte : il basilisco

    4a parte : il miracolo di San Siro

  • Gaio Plinio Secondo(Plinio il Vecchio)

    I Sec. 23 - 79

  • PLINIO : " Il suo fiato avvizzisce la frutta, il suo sputo brucia e corrode. Il suo sguardo spacca le pietre, l'odore della donnola lo uccide. Il suo sibilo fa fuggire i serpenti, non striscia come gli altri rettili, ma avanza con il corpo eretto. Se un cavaliere colpisce la bestia con la punta della lancia, muoiono sia il cavallo che il cavaliere, a causa del veleno che può risalire l'asta, dal punto di contatto verso l'alto, fino all'impugnatura".

  • 50 Cyrenis … , quae basiliscumcreat, malum in terrissingulare.

    51 Serpens est … Denique extinguit herbas, necat arbores,ipsas etiam corrumpit auras, ita ut in aere nulla alituminpune transuolet infectum spiritu pestilenti.

    52 Cum mouetur, media corporis parte serpit, mediaarduus est et excelsus. Sibilum eius etiam serpentesperhorrescunt et cum acceperint, fugam quaequequoquo potest properant.

    53 Quicquid morsu eius occiderit non depascitur fera,non attrectat ales. Mustelis tamen uincitur, …Denique basilisci reliquias amplo sestertio Pergameniconparauerunt, …

    Claudio Eliano 175 - 235

  • Gaius Julius SolinusIII Secolo

    De mirabilibus mundi(Collectanea rerum memorabilium,

    Polyhistor)

  • Il nome basiliscoderiva “ basileus” :piccolo re.E’ un animale fantastico, piccolo (12 ditasecondo Plinio) con la testa di galloe ilcorpo di serpente.Il suo sguardo è mortale e così il suo fiato,capace anche di seccare rami ed erba.Vive in zona desertica perché tutto quantoha intorno avvizzisce.

  • Nasce da un uovo deposto da un gallosopra al letame e covato da un rospo.Il rimedio per ucciderlo è di usare unospecchio: il suo sguardo riflesso neprovoca la morte.La donnola (mangusta) è l’unico animalecapace di ucciderlo,ma poi anch’essainesorabilmente muore. E’ quindi un essere che incarna il malenella sua interezza.

  • Cobra egiziano : Naja haje

  • Isidoro da Siviglia V-VI secoloBeda VII secoloAlessandro Neckham XII secoloTeofilo Monaco XII secoloPietro d’ Abano XIII secoloAlberto Magno XIII secolo

    “De animalibus”: mette in dubbio che un gallo possa farel’uovo

  • Basel

  • Basiliskenbrunnen

  • G. Borzaga: Leggende dei castelli del Trentino, Manfrini editori, Calliano (Trento) 1993

    Castel San Gottardo - Mezzocorona

  • Intervallo musicale

  • Ut queant laxis, hymnus

    Paulus Diaconus(Paolo di Varnefrido)(Cividale del Friuli, 720 - Montecassino, 799)Monaco, storico, poeta e scrittore longobardodi espressione latina, attivo presso la corte di

    Carlo Magno.

  • Le prime sillabe nella prima strofa del suoInno a San Giovanni Battista suggerirono a Guido d'Arezzo (991 c.a. – 1050) il nome delle note musicali tutt'ora in uso

    (esacordoUt-Re-Mi-Fa-Sol-La)

    Ut diventerà Do in Italia dal sec. XVII

  • 1a parte : il Vescovo Siro

    2a parte : l’eresia Ariana

    3a parte : il basilisco

    4a parte : il miracolo di San Siro

  • Beato Jacopo da VaragineArcivescovo di Genova

    dal 1292 al 1298

  • Jacopo da Varagine 1228 - 1298

    Nacque a Varazze, entrò nell’ OrdineDomenicano divenendo Priore a Como,Bologna e Asti.

    Poi fu Padre Provinciale per la Lombardia(e quindi per tutta l’ Italia del Nord),Vicario Generale per 2 anni e infineArcivescovo di Genova (per obbedienza).

  • Scrisse la Legenda Aurea (LegendaSanctorum) e il Chronicon Ianuense(storia di Genova dalle origini al 1297).

    Morì nella notte tra il 13 e il 14 luglio1298. Fu sepolto nella Chiesa di San Domenicoa Varazze e nel 1798 parte delle sue reliquie furono traslate nella Chiesa diSanta Maria di Castello a Genova.

  • San Domenico - Varazze

    Santa Maria di CastelloGenova

  • Jacopo da Varagine ci racconta che in unpozzo, nei pressi della basilica dei XIIApostoli, dimorava un animale dalle formebestiali e dall'alito infame chiamato" BASILISCO”

    Il Vescovo Siro, per liberare la città diGenova (la cui gente seguiva in modocompleto la fede cristiana) dopo tre giornidedicati ad orazioni, digiuno e penitenze, sirecò presso il pozzo dove si sapeva dimorassel’animale.

  • Si fece portare un secchiocon attaccata unalunga fune, e dopo averlo calato, con paroleveementi, senza usare armi o profferireminacce, ingiunse a quell'immondo animaledi entrare nel secchio per farsi estrarre dalpozzo.

    Il mostro allora, ammansito, entrò nelsecchio e si fece trarre fino alla superficiedove San Siroalzatolo sul Pastorale lomostrò alla folla che era lì attorno.

  • Poi, senza farle male, impose alla "bestia“di gettarsi in mare e questa, resa oraubbidiente e docile, vi si diresseattraversando un piccolo vicolo che incrociava diagonalmente l'attualevia Fossatello, e chiamato da allora" vico del Basilisco".

    Questo vicolo fu chiuso nel 1798 percostruire una casa.

  • Il basiliscosi diresse poi verso la vicinamarina e gettantosi in mare sparì trale onde.

    Da quel giorno l'immonda bestia non fumai più veduta, a conferma della vittoriadefinitiva contro l'Eresia Ariana.

  • Nel 1347 Giovanni da Murta, banchiere, eletto secondo doge della Repubblica di Genova il 25 dicembre 1345 (a seguito della rinuncia del primo doge Simon Boccanegra) fece posare una griglia sul pozzo e murare una lapide a ricordo del fatto.Morì di peste il 6 gennaio 1350.

  • HIC EST PUTEUS ILLE EX QUO BEATISSIMUS SYRUS EPISCOPUS QUONDAM JANUENSIS EXTHRASIT DYRUM SERPENTEM NOMINE BASILISCUM CCCCLXXX

    --------"Qui è il pozzo dal quale ilbeatissimo Siro, arcivescovodi Genova, fece uscire il terribile serpente di nomebasilisco - 480"

  • San GiorgioNotizie storiche più incerte :nato in Cappadocia (Turchia) versoil 280, educato al cattolicesimo.

    Martirizzato sotto Diocleziano a Lydda(vicino alla odierna Jaffa in Palestina)nel 303.Il culto risale al IV secolo.

  • Nella città di Selem, in Libia vi era un grandestagno , dove si nascondeva un drago che,avvicinandosi alla città, uccideva con il fiatotutte le persone che incontrava.Gli abitanti gli offrivano per placarlo duepecore al giorno, ma quando questecominciarono a scarseggiare furono costrettia offrirgli una pecora e un giovane tiratoa sorte.

  • Un giorno fu estratta la giovane figlia del re,la principessa Silene.Questi terrorizzato offrì il suo patrimonio emetà del regno, ma la popolazione si ribellò,avendo visto morire tanti suoi figli.Dopo vani tentativi, il re alla fine dovettecedere e la giovane si avviò verso lo stagnoper essere offerta al drago.

  • In quel momento passò di lì il giovanecavaliere Giorgio, il quale, saputo delsacrificio, promise alla principessa ilsuo intervento per evitarle la morte.Quando il drago uscì dalle acque,sprizzando fuoco e fumo dalle narici,Giorgio lo trafisse con la sua lancia,ferendolo e facendolo cadere a terra.

  • La principessa Silene condusse il drago,verso la città, e gli abitanti erano atterriti,ma Giorgio li tranquillizzò dicendo .«Iddio mi ha mandato a voi per liberarvi daldrago: se abbraccerete la fede in Cristo,riceverete il battesimo e io ucciderò ilmostro».Allora il re e la popolazione si convertironoe il cavaliere uccise il drago facendolo poiportare fuori dalla città trascinato da quattro paia di buoi.

  • Grazie a Linda Fantoni per la realizzazionegrafica della locandine e a Marco Espostoper la scelta delle musiche

    A voi tutti grazie per l’attenzione