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    IL MESSAGGIO DI GES

    IL MONDO GIUDAICO AL TEMPO DI GESU

    Alla nascita di Ges, regnava in Palestina Erode I il Grande, alleato dellimperatoreromano. La Giudea, la provincia meridionale con Gerusalemme, e la Samaria alcentro, toccarono ad Archelao. La Galilea a nord e la Transgiordania ad est, eranogovernate da Erode Antipa II, che regn fino al 39. Laltro figlio, Filippo, eredit ilterritorio ad est del Giordano e dal Lago di Galilea fino a nord.Per via della sua crudelt, Archelao fu deposto dai romani ed esiliato; al suo postoRoma nomin un governatore in 6 distretti. Tra i tanti, il pi conosciuto PonzioPilato, che mantenne il suo ufficio tra il 26 e il 36 e condann a morte Ges.Il governo romano lasciava ai giudei una certa libert di movimento.

    Erode al nord godeva di una relativa indipendenza e gli ufficiali romani nonsolevano interferire nelle questioni interne dei giudei nel sud, pur con eccezionipiuttosto frequenti.

    Il governo e i partiti giudaiciIl governo giudaico era nella mani del Gran Consiglio composto da 72 membri,sotto la presidenza del sommo sacerdote supremo.Il Consiglio era composto da tre gruppi: i sommi sacerdoti, i senatori laici (oanziani), gli scribi e i dottori, che erano esperti in materia di religione e di leggegiudaica.

    I sommi sacerdoti erano i membri dellaristocrazia sacerdotale che appartenevanoad alcune famiglie potenti, che occupavano le pi alte cariche dellamministrazionedel tempio. Il sommo sacerdote era una figura sacra. Originariamente il suo ufficioera a vita, ma al tempo di Ges i romani nominarono e deposero i sommi sacerdotia seconda del loro orientamento politico. I sommi sacerdoti erano i rappresentantiufficiali della religione e del culto, che avevano la responsabilit del tempio, ilcentro religioso e politico di Israele.Tutti i giudei sopra i dodici anni di et, inclusi quelli che vivevano fuori (ed eranola maggioranza) dovevano pagare una tassa annuale al tempio, equivalente a due

    giorni di lavoro (Mt 17,24). Per il mantenimento del clero essi pagavano il 10 percento (decime) del raccolto (Mt 23,23). Oltre a questo, il tempio riceveva offerte (Mc7,11) e fioretti, soprattutto dai ricchi (Mc 12,41), per non parlare del mercato dibestiame per i sacrifici e degli scambi monetari (Mc 11,15). Tutto questotrasformava il tempio in un grande centro commerciale amministrato dai sommisacerdoti. Essi rappresentavano il potere religioso e politico ed erano, allo stessotempo, un importante gruppo finanziario di cui tenere conto.La citt di Gerusalemme viveva praticamente dei grandi introiti del tempio,specialmente nelle stagioni del pellegrinaggio tre volte lanno quando oltre ai

    palestinesi, arrivavano i giudei della diaspora e gli altri forestieri (Gv 12,30).Il secondo gruppo del Consiglio era costituito dai senatori (anziani) che erano laiciscelti nelle famiglie aristocratiche. Per la maggior parte erano proprietari terrieri ed

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    erano lanima del partito dei sadducei, al quale appartenevano anche i sommisacerdoti.Questo partito era molto conservatore in materia religiosa (accettava come SacreScritture solo i primi cinque libri della Bibbia, attribuiti a Mos) e anche politica.

    Si erano adattati alla dominazione romana ed avevano raggiunto una sortadi compromesso, un concordato orale; essi mantenevano lordine poichoccupavano le posizioni di potere, cosicch i romani li lasciavano stare.Avevano rinunciato a qualsiasi ideale oltre quello di mantenere la loro situazione,in cui essi avevano una certa libert di movimento e potevano seguirelamministrazione politica e religiosa del paese. Erano realisti: accettavanolingiustizia della dominazione straniera fintanto che non comprometteva la loroposizione.Il terzo gruppo nel Consiglio era rappresentato dai dottori (scribi o avvocati cheerano esperti in teologia e leggi canoniche) la maggioranza dei quali apparteneva alpartito dei farisei. Questi separati erano costituiti principalmente da laici devotiche aspiravano ad osservare tutte le pratiche religiose fin nei minimi dettagli. Eranodediti allo studio dellAntico Testamento per essere sempre sicuri sul da farsi; ma,oltre questo, avevano gradualmente elaborato un enorme commentario chespiegava il significato di tutti i precetti e le osservanze antiche in ogni particolarecircostanza. Lindividuo doveva essere sempre attento nellosservanza di certicomandamenti o di altri. Gli esperti farisei si consideravano il magistero autenticodella legge ed attribuivano unautorit divina alla loro tradizione, poich, secondoloro, la tradizione non aveva aggiunto nulla alle scritture antiche, le spiegavasoltanto.Le loro due preoccupazioni principali erano, primo, pagare il dieci per cento deifrutti della terra e non consumare nulla senza essere sicuri che fosse stato pagato;secondo, mantenersi puri evitando i contatti con cose morte o persone affette dacerte malattie (come la lebbra), senza aver mai nulla a che fare con personaggiloschi che significava in pratica, chiunque non avesse osservato la legge religiosanel modo con cui loro la spiegavano. Essi pensavano che toccare queste cose oavere a che fare con queste persone li avrebbe messi in cattiva luce rispetto a Dio.Per loro, peccare era trasgredire ad alcune regole o norme che essi ritenevano

    vincolanti.I farisei avevano una autorit immensa sulla gente. Anche se erano guardati congrande avversione a causa del loro orgoglio, la gente si lasciava impressionare daquelli dallapparenza virtuosa che essi contribuivano a mantenere, rafforzando illoro potere e la loro influenza.I farisei erano riusciti a far credere alle persone che per piacere a Dio esse avrebberodovuto imitarli. Il senso di colpa instillato nelle persone le rendeva docili e diconseguenza venivano facilmente dominate dai farisei. Nonostante tutta la loroosservanza delle regole religiose, i farisei amavano il denaro e sfruttavano la gente

    semplice col pretesto della devozione.La loro fedelt alla legge portava i farisei a disprezzare gli altri (Lc 18,9), coloro chedefinivano peccatori, cio i non-credenti o i senza religione.

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    Per loro, la legge doveva essere osservata alla lettera, ma, allo stesso tempo,esistevano molte scappatoie che davano luogo ad ingiustizie. Per di pi, unaeccessiva attenzione alle piccole cose comportava un oscuramento di quelledavvero importanti (Mt 23,23; Lc 11,42). Tra i farisei cerano sempre alcuni uomini

    sinceri che stavano in guardia contro il pericolo dellipocrisia, ma avevano scarsoseguito.Linfluenza dei farisei era talmente grande che il partito dei sadducei (sommisacerdoti e leader), sebbene nominalmente in possesso del potere politico ereligioso, non prese mai una decisione senza assicurarsi di essere appoggiati daglieruditi farisei.

    Gli EsseniUna setta che ruppe col sistema politico e religioso fu quella degli Esseni cheportarono lattitudine farisaica alle sue estreme conseguenze.I farisei erano il partito di opposizione dei sadducei, ma rispettavano le istituzioni,laddove gli esseni, essendo molto pi radicali, ritenevano che il culto e il tempioerano impuri perch i sacerdoti erano illegittimi e non prendevano parte allecerimonie, e neanche collaboravano con la struttura. Auspicavano che Diorestaurasse il sacerdozio e il tempio. Tale era la loro intransigenza che siconsideravano lunico popolo di Dio e speravano nel giudizio divino che li avrebbesalvati, condannando chiunque altro.Essi vivevano una vita in comunit anche nelle citt. Sono state ritrovate sulle rivedel Mar Morto le rovine di una sorta di convento di esseni. Non avevano propriet

    private e rinunciavano ai loro beni a favore della comunit. La comunitprovvedeva ad ogni esigenza dei suoi membri.Aveva i suoi rituali speciali, abluzioni e lavaggi rituali e un pasto comune insegno di fratellanza.Era consuetudine per un esseno il non sposarsi per timore delle regole purificatoriepreviste dalla legge religiosa. Erano molto rigidi nellosservanza e il loro principiodi base era amare i membri della comunit e odiare i peccatori.

    I NazionalistiLultimo movimento importante era quello dei nazionalisti fanatici (zeloti), cheerano un gruppo clandestino di resistenza. Sembra che il loro fondatore fosseGiuda il Galileo, che si oppose al pagamento del tributo allimperatore romano.Organizz una ribellione che fu sedata dai romani in un bagno di sangue. Il suoultimo nascondiglio fu nella citt di Tzippori, sulle colline di fronte a Nazareth.Ges era ancora un bambino quando le truppe romane distrussero questo luogoche lui poteva vedere dalla sua citt natale.Tra questi zeloti cera un gruppo di terroristi armati di pugnali, che andavano in

    giro ad assassinare i nemici, cio, quelli che collaboravano con il governo romano.I nazionalisti erano reclutati tra le fila delle classi oppresse. La loro opposizione alcenso e ai tributi si guadagn la simpatia dei contadini e dei piccoli proprietari

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    laddove i latifondisti andavano a braccetto col regime di Roma. I nazionalistiavevano un programma di riforma terriera e allinizio della guerra di Giudea (65a.C.) distrussero i registri dei debiti per liberare i poveri dalle grinfie dei ricchi.Accettavano le istituzioni giudaiche ma rifiutavano quelli che occupavano

    posizioni di autorit, considerandoli dei traditori, poich collaboravano con ilpotere straniero.Questo partito aveva la sua roccaforte in Galilea.

    La speranza: Il Regno di DioLa grande speranza di Israele era centrata sul regno di Dio che avrebbe cambiato ilcorso della storia inaugurando il periodo di giustizia, pace e prosperit annunciatodai profeti, pi strenuamente ancora a partire dallamara esperienza delladeportazione in Babilonia.E difficile sintetizzare i vari modi con cui i giudei concepivano la sospirataliberazione. La loro posizione si potrebbe riassumere cos: il regno di Dio sarebbestato inaugurato dal Messia, il Capo consacrato da Dio re di Israele, restauratore delRegno di Davide, il vittorioso guerriero che avrebbe spazzato via il dominioromano e sconfitto e umiliato le nazioni pagane. Avrebbe dovuto essere unguardiano e signore della legge, un giudice per purificare le persone ed inaugurareil tempo in cui non ci sarebbero stati pi poveri n oppressi e tutte le istituzioni corte, tempio, sacerdoti e tribunali avrebbero funzionato senza problemi. Peccato,fame, sventura sarebbero state eliminate e avrebbero vissuto in una societ davverofelice. Per molti giudei il Messia sarebbe apparso sul pinnacolo del tempio (Mt 4,5;

    Lc 4,9) da dove avrebbe pronunciato un proclama al popolo per inaugurare il suoregno vittorioso.

    Le reazioni a questa speranzaCiascun partito ebbe la sua propria reazione verso il sospirato regno di Dio.I sadducei (classe dirigente, con potere politico, religioso ed economico) avevanorinunciato allidea, preferendo andare a braccetto con la situazione politica delmomento.I farisei (classe dirigente con potere spirituale), moderati integralisti che non

    nascondevano il loro odio per i romani, erano dediti alla pratica della religione,pensando quindi di accelerare la venuta del regno di Dio.Ma non facevano niente per migliorare la situazione sociale ingiusta nella qualegodevano di una posizione privilegiata e per la quale essi stessi erano responsabili.Essi immaginavano che se fossero stati fedeli alla legge religiosa, Dio sarebbeintervenuto a suo tempo con una sorta di colpo di stato, senza collaborazioneumana. Maledivano coloro che non pensavano o agivano come loro, specialmentela gente semplice che non aveva tempo per queste pratiche complicate di piet eattribuivano la colpa del ritardo nella venuta del regno alla lontananza dalla

    religione dei contadini.

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